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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2011
BATTERI E RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI: IL RUOLO DEI PLASMIDI INCP-1  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Alcuni scienziati in Svezia hanno scoperto che la parte dell´acido deossiribonucleico (Dna) che è spesso portatrice della resistenza agli antibiotici ha la capacità di muoversi tra vari tipi di batteri e di adattarsi a specie di batteri molto diverse. I risultati, che sono presentati sulla rivista Nature Communications, fanno luce su come i plasmidi Incp-1 possono far aumentare la potenzialità della diffusione dei geni. I progressi medici forniscono cure maggiori e migliori alle persone che ne hanno bisogno. Ma un numero sempre più alto di batteri stanno diventando resistenti ai nostri antibiotici comuni. A rendere più difficile la situazione è il fatto che sempre di più di questi batteri stanno sviluppando una resistenza a tutti gli antibiotici disponibili sul mercato. Gli esperti chiamano questo fenomeno "multi-resistenza". La multi-resistenza è considerata come una delle maggiori minacce future alla salute pubblica. La resistenza agli antibiotici può emergere in batteri che si trovano nel nostro corpo e nell´ambiente e si può quindi trasferire a batteri che provocano malattie nelle persone. Questo può succedere a prescindere dal fatto che i batteri siano affini gli uni con gli altri o meno. Ricercatori dell´Università di Göteborg e del Politecnico di Chalmers sottolineano che questi plasmidi accoppiati, che contengono geni transfer, effettuano il complesso processo di coniugazione, il trasferimento dei plasmidi a un altro batterio. I plasmidi accoppiati sono parte del Dna del batterio e i plasmidi possono esistere e moltiplicarsi solo all´interno di una cellula. Questi plasmidi usano il meccanismo della cellula e possono quindi spostarsi in un ´altra cellula. Il risultato è la diffusione del batterio. Il team ha usato analisi avanzate del Dna per studiare i plasmidi Incp-1, un gruppo dei portatori dei geni di resistenza agli antibiotici. Gli scienziati hanno mappato l´origine dei plasmidi Incp-1 e la loro mobilità tra diverse specie batteriche. "I nostri risultati mostrano che i plasmidi del gruppo Incp-1 sono esistiti, e si sono adattati, in batteri molto diversi da loro," spiega Peter Norberg dell´Istituto di biomedicina presso l´Università di Göteborg, autore principale dello studio. "Si sono anche ricombinati, il che significa che un singolo plasmide può essere considerato come un complesso puzzle di geni, ognuno dei quali si è adattato a diverse specie di batteri." Questo dimostra non solo un´ottima adattabilità, ma suggerisce anche che questi plasmidi possono muoversi relativamente liberamente tra specie di batteri molto diverse e prosperare in esse. Commentando il ruolo del Incp-1, il professor Malte Hermansson del Dipartimento di cellula e biologia molecolare dice: "I plasmidi Incp-1 sono veicoli molto potenti per il trasporto dei geni della resistenza agli antibiotici tra diverse specie batteriche. Non importa quindi molto in quale ambiente, in quale parte del mondo o in quale specie batterica si sviluppa la resistenza agli antibiotici. I geni della resistenza potrebbero benissimo essere trasportati dall´ambiente originale ai batteri che infettano gli esseri umani, attraverso i plasmidi Incp-1, o altri plasmidi con proprietà simili, come "veicoli". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg http://www.Gu.se/english  Nature Communications http://www.Nature.com/ncomms/index.html    
   
   
AUTISMO: SPESSO GLI ADULTI NON SONO DIAGNOSTICATI  
 
 Bruxelles, 9 maggio 2011 - La maggior parte dei casi di adulti affetti da autismo in Inghilterrra nel Regno Unito non sono diagnosticati e ignorano totalmente di avere questa malattia, è quanto afferma una nuova ricerca europea. Lo studio, pubblicato sulla rivista General Psychiatry, ha inoltre scoperto che l´autismo è più comune nei maschi, in particolare quelli che non hanno un´istruzione superiore e quelli che vivono in strutture di accoglienza. La ricerca, realizzata da ricercatori del Regno Unito, ha usato dati di uno studio generale sulla popolazione del 2007 sull´autismo in età adulta condotto dal team. Tale studio ha avuto la forma di un´indagine epidemiologica in due fasi su 618 persone. Nessuna delle persone cui è stato riscontrato l´autismo aveva idea di essere autistico o aveva avuto una diagnosi ufficiale di autismo o sindrome di Asperger. Usando la soglia raccomandata di un punteggio di 10 o più nell´Ados (Autism Diagnostic Observation Schedule), l´1% della popolazione adulta è risultato affetto da un disturbo dello spettro autistico. Questo valore corrisponde alle statistiche esistenti sulla prevalenza della malattia tra i bambini, di appunto circa l´1 %: il che significa che il tasso in età adulta non è più alto rispetto a quello infantile. "È molto preoccupante che nessuno dei casi che abbiamo confermato, usando rigorosi metodi di valutazione diagnostica, fosse a conoscenza di avere questo disturbo o avesse avuto una diagnosi ufficiale," spiega il dottor Traolach Brugha dell´Università di Leicester, autore principale dello studio. Sottolinea però che questi casi erano per la maggior parte relativamente lievi, soltanto alcuni erano gravi. "Sappiamo che l´autismo grave, in particolare se accompagnato da disabilità di apprendimento, ha molte più probabilità di venire riconosciuto." Sebbene lo studio mostri persone cui il disturbo non viene diagnosticato, gli autori sottolineano di non aver trovato alcuna prova di un aumento nel numero di persone affette dalla malattia, smentendo il recente timore di un´"epidemia di autismo". Visto che i tassi di autismo sono risultati simili nelle persone di 16 e di 80 anni di età, questo suggerisce che il numero di persone che sviluppano la malattia non è cambiato molto nel corso degli ultimi 80 anni. Se il tasso di autismo fosse in aumento, i tassi sarebbero molto più bassi negli adulti più anziani e più alti nei bambini e nei giovani. Il dottor Traolach Brugha aggiunge: "In generale, i nostri risultati suggeriscono che l´incidenza non è né in aumento né in diminuzione nel tempo. Questo sostiene l´interpretazione secondo la quale i metodi di accertamento sono cambiati nei recenti studi sui bambini rispetto agli studi più datati nei quali i tassi riportati erano considerevolmente più bassi." Gli autori dello studio spiegano che l´autismo di sviluppa in conseguenza di diversi fattori genetici e ambientali che rimangono invariati; quindi qualsiasi cambiamento nei livelli di autismo nella popolazione riflette una migliore valutazione e diagnosi piuttosto che un fattore ambientale. L´idea dell´"epidemia di autismo" può essere spiegata da una maggiore conoscenza della sindrome. La mancanza di un collegamento tra autismo ed età è coerente con la teoria secondo la quale non c´è stato un aumento di incidenza e che le cause rimangono costanti. Poiché gli adulti autistici hanno maggiori probabilità di essere vittime di esclusione sociale, la ricerca sulla diagnostica di questo disturbo è fondamentale per tendere la mano a questi malati dimenticati dalla comunità. Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/    
   
   
INAUGURATA DA FORMIGONI RSA DI CERRO MAGGIORE (MI) CERRO  
 
 Maggiore/Mi, 6 maggio 2011 - "Vogliamo che gli anziani, quando devono essere accolti in strutture esterne, possano sentirsi come a casa loro". È l´impegno espresso dal presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, che ha inaugurato ´L´oasi´, la struttura residenziale per anziani non autosufficienti over 65 realizzata a nord di Milano, nella frazione Cantalupo di Cerro Maggiore. La nuova residenza sanitaria assistenziale - gestita dalla società Hospital Gest - è accogliente anche nei colori, dotata di molti servizi (medici, infermieristici, fisioterapici, assistenziali e di animazione) e inserita all´interno di spazi verdi. Significativa, a questo proposito, la filosofia delle attività artistiche in programma per gli ospiti riassunta in queste parole in una mostra di pittura esposta alle pareti del secondo piano della residenza: "Usiamo l´arte per favorire l´espressione autentica della persona, mai riducibile alla sua immagine esteriore, ma ancora capace di imprimere alla realtà la sua originalità e, di conseguenza, restare protagonista della sua storia". Una Struttura Moderna Con 114 Letti - Umanizzazione della presa in carico, dunque, è la chiave del programma della residenza per l´accoglienza, la cura e il recupero funzionale degli anziani di Cantalupo, che potrà accogliere fino a 114 posti letto (48 camere doppie, 18 singole, sale di ritrovo, palestra). Il complesso, nel quale sono già ospitate 50 persone a partire dal 14 febbraio, è l´ultimo esempio - in ordine temporale - dei servizi sociosanitario-assistenziali offerti sul territorio lombardo: sono 648, infatti, le strutture attive in Lombardia per un´offerta di oltre 57.000 posti letto. Domiciliarietà E Offerta Residenziale - L´inaugurazione de L´oasi, dunque, rappresenta il proseguo delle politiche promosse dal Governo lombardo: "In questi anni - ha sottolineato Formigoni prima di tagliare il nastro - abbiamo sviluppato le politiche a favore delle persone anziane su due assi complementari: da una parte lo sviluppo e il potenziamento di interventi per favorire la domiciliarità, dall´altra la riqualificazione della rete d´offerta residenziale. L´offerta di residenze sanitario-assistenziali è stata realizzata tenendo conto delle nuove esigenze che sempre più sono emerse (in particolare l´attenzione alle persone non più autosufficienti). L´intero sistema è stato riorganizzato attraverso l´introduzione di precisi standard strutturali, tecnologici e gestionali, dando corso a una riqualificazione di queste unità d´offerta focalizzata sui risultati e sulla soddisfazione degli ospiti". Il Piano Sociosanitario 2010-2014 - Ciò che ha fatto la Lombardia è stato rispondere al bisogno attraverso l´introduzione di meccanismi innovativi di finanziamento, mettendo a disposizione delle famiglie strumenti concreti come il voucher socio-sanitario o il buono socio-assistenziale, sviluppato insieme ai Comuni "per incontrare - ha detto Formigoni - i bisogni di cura là dove c´è necessità". Proprio su queste direttrici si muove il Piano socio-sanitario 2010-2014, che prende le mosse da un messaggio di indirizzo che il presidente sintetizza con queste parole: "Dalla cura al prendersi cura". Tra i punti chiave del Piano ci sono il potenziamento dei servizi territoriali di assistenza per la cura della cronicità, l´attivazione di strutture di ricovero intermedie tra l´ospedale e il domicilio e un´attenzione alla semplificazione, in grado di assicurare maggiore facilità di accesso ai servizi per i cittadini. "Il sistema regionale dei servizi socio-sanitari - ha proseguito Formigoni - parte proprio dall´attenzione alle persone, soprattutto quelle più fragili, e dalla valenza che riteniamo abbia la famiglia, non più concepita come destinatario passivo di assistenza, ma come soggetto protagonista delle scelte e della risposta ai bisogni". L´integrazione Tra Livello Sociale E Sanitario - La concezione de L´oasi di Cerro Maggiore va nella direzione di una sempre maggiore integrazione tra il livello sociale e quello sanitario: "I molteplici bisogni presenti sul territorio - dice Formigoni prima di salutare personalmente i 50 ospiti della struttura - devono essere affrontati non con una serie di interventi parcellizzati, ma attraverso una serie di opportunità e di risposte tra loro integrate e coordinate, affinché l´intervento prodotto sia non solo efficiente, ma anche efficace". Questo è possibile in Lombardia, dove è stato "modificato il ruolo del pubblico come attore di governo di un sistema e abbiamo istituzionalizzato il principio di sussidiarietà, fondato sulla libertà di scelta dell´individuo, che può così decidere dove curarsi, in un sistema in cui pubblico e privato concorrono con le stesse possibilità e competenze".  
   
   
NUOVO OSPEDALE DI LUCCA, COMPLETATA LA STRUTTURA DI BASE  
 
Firenze, 9 maggio 2011 - Proseguono, nel rispetto dei tempi, i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Lucca. Stamattina, alla presentazione del completamento della struttura di base, è intervenuto anche l’assessore regionale al diritto alla salute che ha mostrato soddisfazione per questo nuovo passo avanti verso il completamento della struttura e per il pieno rispetto dei tempi. Quello dei quattro nuovi ospedali di Lucca, Prato, Pistoia e Apuane, ha poi sottolineato, è un progetto molto importante al quale la Regione tiene molto. Poi ha concluso dicendo che i quattro ospedali sono la conferma che la Toscana continua a investire, a testimonianza della forza del sistema sanitario toscano anche in una fase così delicata. Secondo il cronoprogramma, che prevede la conclusione dei lavori entro il 2012 e l’inizio dell’attività prima della fine del 2013, adesso saranno avviati i lavori per l’impiantistica e la preparazione per il montaggio dei pannelli esterni, con un tipo di installazione simile a quella adottata anche per il Museo Guggenheim a Bilbao e l’Opera House di Sidney. La facciata continua del nuovo ospedale sarà infatti composta da un sistema a pannelli prefabbricati (in gergo “cellule”) con colori che rispetteranno il contesto urbanistico e urbano dell’area, costituiti principalmente da profili di alluminio, vetro, pannelli isolanti e in alluminio totalmente assemblati in officina per minimizzare le lavorazioni in cantiere. Nel frattempo vanno avanti anche i lavori per la realizzazione dell’edificio economale e quelli di sistemazione esterna, fra i quali il completamento della piazzola dell’elisoccorso. Sicurezza, compattezza e utilizzo di criteri di progettazione e costruzione antisismica sono le caratteristiche principali della struttura. Alto 18 metri e con una superficie utilizzabile di 49mila metri quadrati, l’ospedale è costruito a monoblocco, con forma compatta, in modo da limitare i tempi di spostamento interno, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre i costi di gestione. L’edificio si sviluppa su tre piani fuori terra, più un piano interrato di dimensioni ridotte, destinato a contenere alcune particolari funzioni di servizio e, soprattutto, il trasporto automatizzato delle merci. L’area di pertinenza è di sette ettari e sono previsti circa mille posti auto differenziati tra personale e utenti-visitatori. In fase di valutazione la realizzazione di un parcheggio interrato. I numeri dell’edificio principale: superficie degli impalcati 42.200 metri quadrati; cemento armato utilizzato 30mila metri cubici; acciaio 4 milioni di chili; volumetria fuori terra 195.500 metri cubici; volumetria del piano interrato 19.800 metri cubici; i rivestimenti della facciata occuperanno 15mila metri quadrati. Qualche numero anche per l’edificio economale: 6.000 metri quadrati di impalcati; 5.200 metri cubici di calcestruzzi, 700milachilogrammi di acciaio; 32.300 metri cubici di volumetria fuori terra e altri 2.500 nel piano interrato; i rivestimenti di facciata occuperanno 2.500 metri quadrati. Nelle varie attività di cantiere sono stati impiegati 120 lavoratori. Il piano interrato è stato realizzato in 2 mesi e mezzo, mentre per il completamento dei piani fuori terra sono stati necessari 5 mesi e mezzo. La gestione di una struttura a monoblocco, rispetto ad una a padiglioni come l’attuale ospedale “Campo di Marte”, permette anche un risparmio di gestione (a livello energetico e organizzativo) di circa il 20%. Al piano terra gli ingressi principali: aree legate alle funzioni di accesso e di emergenza, aree ambulatoriali, centro trasfusionale, accoglienza e relazione con il cittadino. Il Pronto Soccorso sarà molto più ampio – circa tre volte – rispetto a quello attuale, oltre ad essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e dell’accoglienza. Ci sarà anche un collegamento diretto con l’eliporto e una viabilità separata, che garantiranno grande rapidità d’intervento. Saranno trasferite tutte le importanti attività della Radiodiagnostica – tra cui la Tomoterapia, unica in Toscana – e della Medicina Nucleare presenti al “Campo di Marte”. Degenza e attività chirurgiche saranno distribuite per aree e tutte le camere saranno dotate di due posti letto con bagno. L’intero ospedale è climatizzato. Le sale operatorie saranno 12, di cui 3 di day surgery. Nel blocco parto previsti anche una sala chirurgica dedicata all’attività ginecologica e quattro ambulatori chirurgici. Al primo piano i servizi commerciali: telefoni, edicola, sportello bancario, spazi di attesa. Le funzioni sanitarie presenti in questo piano saranno il Day Hospital medico e le degenze del Dipartimento materno-infantile. Il secondo piano verrà destinato alle degenze dell’area chirurgica, alle Sale chirurgiche, all’Emodinamica ed alle degenze di Terapia intensiva e sub intensiva. Il terzo piano sarà destinato principalmente alle aree di degenza medica ed agli studi medici. L’edificio economale sarà collegato a quello principale tramite un tunnel che permetterà al personale di accedere direttamente dagli spogliatoi al proprio luogo di lavoro e che consentirà il trasporto meccanizzato di tutto il materiale, medico e non, direttamente ai reparti. La palazzina economale ospiterà tra l’altro anche importanti servizi come laboratori, anatomia patologica e tutta la Medicina Trasfusionale. In corso di valutazione, insieme alla Regione, il progetto di concentrare a Lucca il trattamento del sangue di tutta l’Area Vasta.  
   
   
SI FARA´ L´OSPEDALE DI BIELLA  
 
Torino, 9 maggio 2011 - “L´ospedale di Biella verrà realizzato” lo ha ribadito il 6 maggio l´assessore alla Tutela della salute e Sanità nel corso di una conferenza stampa a Biella, smentendo nettamente voci circa un mancato completamento della nuova struttura ospedaliera. “Seppur in un momento difficile per la spesa pubblica, la Regione non ha mai posto in discussione la realizzazione dell´opera” ha affermato l´assessore regionale che ha aggiunto come esistano le risorse per completare l´ospedale e garantirne il funzionamento. L’assessore ha inoltre sottolineato come in ambito regionale non vi siano “una visione tecnica e una visione politica. La parte tecnica lavora a supporto delle scelte politiche e così è anche nel caso di Biella, pertanto la scelta politica di completare l´ospedale è chiara e definita”.  
   
   
CONFERENZA- DIBATTITO SUL TEMA LA CURA DEL DOLORE TRA PRESENTE E FUTURO  
 
 Aosta, 9 maggio 2011 – L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali, in collaborazione con la Lega Italiana contro il Dolore-licd Vda, organizza una conferenza-dibattito sul tema La cura del dolore tra presente e futuro, in programma venerdì 13 maggio, alle ore 18, alla Biblioteca regionale di Aosta. L’iniziativa, che fa seguito alla realizzazione di sondaggi conoscitivi attivati dalla Licd-vda sul controllo del dolore e ad appuntamenti congressuali tenutisi a partire dall’ottobre 2009, mira a favorire una corretta cultura dei diritti in questo specifico e rilevante settore e a contribuire ad assicurare a tutti i cittadini assistenza adeguata, sia personale che familiare, in ambito ospedaliero non meno che sul territorio, con particolare riguardo alle categorie deboli e con l’ambizione che la Valle d’Aosta sia leader nell’applicazione delle normative (in particolare della Legge n. 38/2010) e dei Protocolli di riferimento nell’ambito del Piano Sanitario triennale della Regione. Il dibattito con il pubblico si pone in duplice prospettiva di riferimento, sia con i Responsabili Politici di Vertice sia con gli Operatori Sanitari interessati, e nell’ottica complementare di informare ed essere informati se è vero che l’esercizio di un diritto presuppone la sua conoscenza e che la mappa dei bisogni e delle attese è offerta soprattutto dai Cittadini. Un’occasione per crescere, come comunità, nel rispetto della persona, sulla scia di una tradizione che vogliamo tenere viva anche in questo ambito”. Interverranno, oltre all’Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Albert Lanièce, che porterà i saluti in apertura lavori e la Presidente della Licd-vda Maria Grazia Vacchina, nella funzione di coordinatrice dei lavori e di moderatrice del dibattito con il pubblico, Diego Beltrutti, Presidente della Lega Italiana contro il Dolore-licd e Guido Fanelli, Ordinario di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica all’Università di Parma, nonché Coordinatore della Commissione Terapia del Dolore e Cure Palliative del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.  
   
   
SALUTE FVG: RESPONSABILITÀ DA CONDIVIDERE IN RETE TRA ISTITUZIONI  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - La salute, così come definita dall´Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), non è semplice assenza di malattia ma condizione di benessere completo: fisico, psichico e sociale. Come tale, se da un lato è un diritto di ciascuno, dall´altro è il risultato non solo del lavoro delle organizzazioni sanitarie, bensì di una serie di determinanti di tipo sociale, ambientale, economico oltre che genetico. Il concetto, che si deve tradurre in iniziative trasversali di promozione della salute in tutte le politiche ed in una maggiore presa di coscienza individuale dei cittadini, è stato ribadito Il 5 Maggio a Monfalcone, in occasione della terza conferenza regionale della rete Hph ("Health Promoting Hospitals & Health Services" - "Ospedali e servizi sanitari per la promozione della salute"), promossa dall´Azienda per i Servizi sanitari n. 2 "Isontina", che della rete, come ha ricordato il direttore generale Gianni Cortiula, è centro coordinatore regionale dal 2003. Una visione della salute che dunque, come ha sottolineato l´assessore Vladimir Kosic, non si esaurisce tra le mura di un ospedale o comunque in una struttura sanitaria, ma punta ad una progettualità in cui vi sia un´acquisizione di responsabilità in diversi settori da parte di più istituzioni, che sanno integrarsi tra loro: Amministrazioni comunali, sistema scolastico, imprese, associazioni di volontariato, oltre che operatori sanitari. Definendo, con impegni precisi, ciò che ciascuno, per la sua parte, deve fare. Temi che, è stato osservato, oltre ad essere enunciati nel Piano sociosanitario e nel Piano regionale della prevenzione approvato lo scorso dicembre, fanno parte di una visione strategica della Regione che non si esaurisce certo in una cartella clinica ma nello sviluppo di una cultura della promozione della salute, a più livelli. In proposito l´assessore ha in particolare citato due aspetti. La sicurezza sui luoghi di lavoro, in riferimento soprattutto alla cantieristica monfalconese, con la scelta di una presenza fissa di personale sanitario nello stabilimento Fincantieri. E il crescente fenomeno del bere tra i giovani e gli adolescenti, che rappresenta un´autentica pandemia, forse ancora peggiore dell´utilizzo di sostanze stupefacenti, contro la quale occorre fare di più. Di fatto, in ogni caso, ha aggiunto l´assessore regionale alla Salute, per una Regione che in passato, con un´ottima legge, ha saputo ridurre i posti letto negli ospedali spostando le cure sul territorio, è ora d´obbligo non vivere di rendita, non continuare a finanziare il sistema così com´era, ma saper modificare i servizi intercettando le esigenze dei cittadini in una società che cambia. Il che, secondo Carlo Favaretti, coordinatore della rete italiana Hph, significa creare un contesto favorevole alla salute appunto riorientando i servizi, costruendo alleanze tra soggetti non omogenei, all´interno e fuori il sistema sanitario. Strategie per la salute che, secondo Erio Ziglio, dell´Oms, devono tener conto di fattori quali l´invecchiamento della popolazione (presto avremo più ultra sessantacinquenni che bambini sotto i cinque anni), dell´urbanizzazione crescente, dell´evidenza scientifica dei cambiamenti ecoclimatici. Per cui è necessario gestire le novità in maniera intelligente per garantire la governance di sistema. Spostando sempre più gli investimenti dalla cura della malattia alla promozione della salute in tutte le politiche. Con investimenti adeguati, e non con tagli finalizzati alla riduzione dei costi, anche nell´attuale momento di crisi.  
   
   
SALUTE, MARTEDÌ 10 MAGGIO AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ LA MALATTIA INGUARIBILE VISTA DAGLI STUDENTI GENOVESI  
 
Genova, 9 maggio 2011 - Come elaborare il tema della malattia grave e delle cure palliative, eventi forieri di sofferenza, ma anche occasioni di crescita personale e di rielaborazione individuale. Di questo si parlerà nel corso dell’incontro conclusivo del progetto “Terre di confine: gli studenti, la malattia e le cure palliative” previsto martedì 10 maggio dalle 9 presso il Teatro della Gioventù di Genova alla presenza dell’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo. L’iniziativa promossa dall’assessorato alla salute della Regione Liguria, in collaborazione con il coordinamento regionale cure palliative dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova vuole offrire stimoli di riflessione soprattutto ai giovani che hanno preso parte al progetto attraverso gli studenti del quarto anno di cinque scuole superiori genovesi: il Liceo scientifico Leonardo da Vinci, il Liceo artistico Paul Klee, l’istituto tecnico Majorana, l’Istituto tecnico Giorgi e l’Istituto alberghiero Nino Bergese. “L’idea – spiega l’assessore Montaldo – fa seguito all’interesse dimostrato lo scorso anno per il progetto Riflettiamo che ha sensibilizzato gli studenti sui temi legati ai disturbi alimentari e delle dipendenze e sulle problematiche legate alla sessualità in adolescenza”. Il progetto di quest’anno ha visto l’elaborazione, da parte dei ragazzi, di prodotti multimediali sul tema della malattia inguaribile che verranno proiettati nel corso della mattina e il prodotto giudicato migliore sarà premiato da un’apposita commissione. All’iniziativa, oltre all’assessore, parteciperanno gli studenti coinvolti, Gabriella Paoli dirigente regionale del settore comunicazione e coordinamento progetti in sanità, Silvia di Leo, psicologa e il gruppo di lavoro del coordinamento regionale cure palliative.  
   
   
FVG, POLITICA SALUTE: AGGIORNATO PIANO OPERATIVO DIMENSIONI INTERNAZIONALI  
 
 Trieste, 9 maggio 2011 - Su proposta dell´assessore a Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, e di concerto con l´assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna, la Giunta regionale ha approvato l´aggiornamento annuale per il 2011 del Piano Operativo 2010-2013 sulle dimensioni internazionali della politica della salute della Regione Friuli Venezia Giulia. Rispetto alle aree tematiche di interventi prioritari a suo tempo definite (disabilità, svantaggio sociale e psicosociale, materno-infantile, tecnologie biomediche avanzate, gestione dei sistemi sanitari), è stata aggiunta l´area della salute mentale. Di conseguenza, fra le iniziative da attuare sono stati inseriti interventi di supporto e di programmazione a percorsi di de-istituzionalizzazione e sviluppo dei servizi di salute mentale. Relativamente alla dimensione di intervento a livello europeo sono considerate prioritarie le iniziative tese a promuovere l´invecchiamento attivo, l´autodeterminazione e l´autonomia della popolazione anziana e con disabilità, la domiciliarità e l´accessibilità agli ambienti di vita e di lavoro. In proposito, oltre al sostegno dell´attività di Sanicademia (Accademia internazionale per la formazione dei professionisti della salute), saranno tra l´altro organizzate attività in-formative volte al rafforzamento delle competenze del personale coinvolto ed è prevista la partecipazione a bandi comunitari coerenti con il Piano stesso e ad altre iniziative già attuate da organismi internazionali. Rispetto all´area della cooperazione internazionale si intendono in particolare implementare azioni di collaborazione di interesse strategico regionale nel campo della disabilità, della salute mentale, dell´oncologia e delle patologie del fegato, ripettivamente attraverso la valorizzazione delle competenze del Centro collaboratore italiano dell´Oms, dell´Azienda sanitaria Triestina, del Cro di Aviano e della Fondazione Italiana Fegato. I Paesi interessati sono Argentina, Indonesia, Israele, Kosovo, Romania. Nella dimensione di intervento umanitario si mantiene invece il percorso intrapreso, ovvero l´implementazione di interventi concernenti l´accrescimento e la valorizzazione del capitale umano impiegato in interventi umanitari, lo sviluppo dell´approccio delle tecnologie appropriate e sostenibili ed i ricoveri umanitari di alta specializzazione. I progetti di cooperazione internazionale possono beneficiare di un budget complessivo pari a 500 mila euro. Il supporto alla gestione del Piano operativo, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, rimane in capo all´Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 ´´Bassa friulana´´.  
   
   
LIGURIA: È IL GOVERNO CHE DEVE FAR ADEGUARE I PREZZI DEI FARMACI GENERICI  
 
Genova, 9 Maggio 2011 - . “Far pagare ai cittadini la differenza di costo tra il prezzo reale dei farmaci generici e il prezzo stabilito dall’Aifa, agenzia italiana del farmaco, per adeguarli a quelli degli altri paesi europei, è una vergogna. È il Governo che deve intervenire su Aifa e le industrie farmaceutiche per far diminuire i prezzi dei farmaci in questione”. Lo dice l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, rispondendo agli appelli della Cgil Liguria e del consigliere della Federazione della Sinistra regionale, Giacomo Conti. “La Regione Liguria – continua Montaldo – non è assolutamente in grado di farsi carico di questo costo, in un momento in cui deve fare i conti con una riduzione delle risorse nazionali che in due anni è stata di 128 milioni”.  
   
   
FVG: RINNOVATO ORGANO DI INDIRIZZO AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA UD  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - Su proposta dell´assessore a Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, la Giunta regionale ha nominato il nuovo Organo di indirizzo dell´Azienda ospedaliero-universitaria ´´Santa Maria della Misericordia´´ di Udine. Esso è composto dal prof. Attilio Maseri, designato dalla Regione d´intesa con il rettore dell´Università di Udine, cui sono affidate le funzioni di presidente; dal prof. Giuseppe Toffoli e dal dott. Gastone Collini, su designazione regionale; dal prof. Carlo Tasso, su designazione universitaria; dal prof. Massimo Bazzocchi, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Università di Udine, componente di diritto. L´organo ha compiti propositivi, in particolare in relazione a iniziative e misure per assicurare la coerenza della programmazione generale dell´attività assistenziale dell´Azienda con la programmazione didattica e scientifica della facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Università di Udine, verificandone, altresì, la corretta attuazione. Gli incarichi, affidati ad esperti di riconosciuta competenza in materia di organizzazione e programmazione dei servizi sanitari, avranno durata quadriennale. Il nuovo presidente, prof. Maseri, dal gennaio 2008 è presidente della Fondazione "per il Tuo cuore" onlus, di Firenze. In precedenza nel 1967 è stato incaricato direttore del Centro Ricerche coronariche del Cnr; nel 1979 direttore dell´Istituto di Cardiologia della Royal Postgraduate Medical School presso l´Hammersmith Hospital di Londra; nel 1991 è divenuto direttore dell´Istituto di Cardiologia all´Università Cattolica di Roma e nel 2001 direttore del Dipartimento cardiotoracico e vascolare dell´Istituto San Raffaele di Milano; dal 2004 al 2007 è stato presidente della Federazione italiana di Cardiologia.  
   
   
AOSTA: TRE INCONTRI SUL TERRITORIO PER GLI ASSISTENTI PERSONALI (BADANTI)  
 
Aosta, 9 maggio 2011 - L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali organizza tre incontri sul territorio per fornire informazioni sull’istituzione dell’elenco unico regionale per gli assistenti personali (badanti). Il calendario degli appuntamenti con la popolazione è il seguente: · Lunedì 9 maggio alle ore 18.00 a Verrès presso il Salone Bonomi; · Martedì 17 maggio alle ore 18.00 ad Aosta presso la Biblioteca Regionale; · Martedì 24 maggio alle ore 18.00 a Morgex presso la Sala del Poliambulatorio (Viale del Convento n. 5). L’elenco regionale sarà gestito dalla Direzione politiche sociali dell’Assessorato. Le persone che già svolgono il lavoro di assistente personale o sono interessate a svolgerlo in futuro possono richiedere un modulo d’iscrizione all’elenco regionale presso l’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, i Centri per l’Impiego e le sedi territoriali dei patronati, del Centro comunale immigrati extracomunitari, del Centro Solidarietà Valle d’Aosta (Csv). La consegna della domanda deve avvenire previo appuntamento dell’interessato. L’iscrizione all’elenco presuppone nel prossimo triennio l’ottenimento della certificazione delle competenze in seguito alla frequenza di un corso di formazione o, in possesso di determinati requisiti, con l’accesso diretto all’esame, nonché con la frequentazione di iniziative di formazione continua. A partire dal 2014, solo le famiglie che assumeranno assistenti personali iscritti all’elenco regionale potranno ottenere i contributi regionali per l’assistenza a domicilio di persone non autosufficienti.  
   
   
MARCHE: ESENZIONI TICKET PER REDDITO PER LE PRESTAZIONI SANITARIE, FINO A GIUGNO LA PROCEDURA NON VARIA.  
 
Ancona, 9 maggio 2011 - Con riferimento alla esenzione per reddito da attuarsi da parte dei Medici di Medicina Generale dal 1 maggio 2011, si comunica che nei mesi di maggio e giugno saranno in vigore le modalita` gia` in essere allo scopo di consentire le necessarie iniziative per mettere a sistema le procedure previste. Lo riferisce il direttore del dipartimento Salute e Servizi Sociali, Carmine Ruta, che, sulla questione, ha riunito il Comitato regionale della medicina generale. La fase transitoria di due mesi consentira` alla Regione - spiega Ruta - di individuare, in sede tecnica, le modalita` migliori ´per facilitare i percorsi e rendere piu` agevole il rispetto delle disposizioni normative, favorendo l´applicazione del nuovo adempimento congiuntamente all´avvio della trasmissione elettronica dei dati inerenti la ricetta. E´ in via di predisposizione una campagna informativa dedicata´. A seguito della riunione del Comitato di medicina generale, riferisce Ruta, Regione e rappresentanti dei medici ´concordano su una accelerazione del percorso per la realizzazione di progetti informatici a supporto della Medicina generale, allo scopo di costituire un efficace sistema unitario nel territorio. Nel rispetto della specificita` della funzione e del ruolo dei medici di medicina generale, sara` convocato uno specifico Tavolo tecnico sull´argomento, composto da professionisti individuati dal Comitato regionale e dal Dipartimento per la Salute e per i Servizi Sociali´..  
   
   
TRENTO: FIRMATO A BEIRA L´ACCORDO PER "APRIRE" IL NUOVO OSPEDALE L´INTERVENTO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PERMETTERÀ DI ALLESTIRE UNA STRUTTURA FINORA INUTILIZZATA PER CARENZA DI FONDI  
 
 Beira, 9 maggio 2011 - Segna un´altra importante tappa il lungo percorso di collaborazione fra il Trentino e il Mozambico. Questo pomeriggio infatti, concludendo l´iter previsto da una delibera approvata in giunta il mese scorso, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha firmato con il governatore della Provincia di Sofala, Carvalho Muària e l´ambasciatore Carlo Lo Cascio il protocollo che permetterà di far funzionare il nuovo ospedale di Caia, a Nord Ovest di Beira, il capoluogo della provincia di Sofala dove si è svolta la breve cerimonia. Sono molti i progetti avviati nell´ultimo decennio con la collaborazione trentina, ma oggi è la situazione sanitaria ad assumere i toni dell´emergenza. Sono venuti meno infatti alcuni interventi internazionali e per di più, alla fine del 2009, gli edifici del Centro di salute di Caia sono stati chiusi e smantellati per ristrutturazione. Ne è nata una tendopoli sanitaria supportata da poche stanze in muratura dove scarseggiano luce elettrica e acqua e sono enormi i disagi per i pazienti ed il personale medico costretto a lavorare in condizioni davvero difficili. E tutto questo nonostante esista una nuova costruzione ospedaliera, da poco realizzata ma mai entrata in funzione per carenza di fondi che hanno bloccato l´acquisto di arredi sanitari e lo stesso reclutamento di personale medico. Ecco perché, insieme alla Cooperazione italiana, all´Ambasciata d´Italia e al Governo della Provincia di Sofala si è deciso di effettuare un intervento in ambito sanitario integrato con le realtà presenti sul territorio con l´obiettivo di garantire il funzionamento dell´ospedale e soprattutto la qualità dei servizi erogati. Dal lavoro effettuato dal Cam sono emerse le necessità prioritarie: fornitura del materiale ospedaliero per l´apertura e l´operatività dell´ospedale, reclutamento del personale medico, formazione del personale infermieristico, alloggi per il personale medico, appoggio alla gestione, manutenzione e coordinamento con la rete sanitaria locale per l´adeguato funzionamento del presidio. È stato quindi predisposto un accordo quadro che vede coinvolto il governo locale con la sua Direzione provinciale della salute, la Provincia autonoma di Trento con il Cam, il Cuamm e la Cooperazione italiana, e che definisce per ciascun attore le attività di competenza, l´impegno finanziario e l´apporto professionale. La firma del protocollo ha di fatto dato il via libera operativo al progetto. "E´ un ulteriore segno dell´amicizia che ci lega" ha commentato il presidente Dellai ricordando tra l´altro la visita in Trentino di ben due presidenti della repubblica mozambicana e i molti studenti africani che si sono laureati nelle facoltà trentine. Lo stesso ambasciatore Lo Cascio ha espresso parole di apprezzamento per il protocollo firmato oggi e che si inserisce in un più ampio quadro di interventi di cooperazione allo sviluppo. "Crediamo - ha quindi concluso Dellai ringraziando l´ambasciatore e quanti stanno lavorando a Beira e a Caia su questo fronte - che il nostro piccolo contributo possa inserirsi come una tessera di un ampio mosaico che vede il nostro Paese impegnato a fianco del popolo mozambicano nella sua ricerca di una via per lo sviluppo".  
   
   
SALUTE: GIORNATA IN-FORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI EUROPEI  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - Anche nel campo della salute pubblica oggi molte sfide si giocano a livello europeo. Da questa consapevolezza nasce il progetto "Mattone internazionale" che, sotto la regia del ministero della Salute ed il coordinamento della Regione Veneto, vuol rispondere all´esigenza di portare la sanità delle Regioni in Europa e portare l´Europa nei sistemi sanitari regionali, in un quadro di collaborazione sinergica con il sistema Paese. In quest´ottica il progetto favorisce la conoscenza delle politiche comunitarie e delle opportunità offerte dai programmi europei per la salute, la ricerca e l´innovazione, con le possibilità di finanziamenti ad essi collegati. Rientra in questo contesto l´Infoday su "I nuovi strumenti finanziari per lavorare in Europa nel campo della salute pubblica e della ricerca finalizzata", che si è svolto il 6 maggio all´Area Science Park di Padriciano (Trieste). L´appuntamento triestino fa seguito all´evento lancio del "Progetto Mattone internazionale", svoltosi a Roma nel novembre dello scorso anno, ed è uno dei primi promossi per stimolare l´internazionalizzazione dei sistemi sanitari regionali, attraverso un confronto tra esperti per generare e diffondere informazioni, per favorire lo scambio di conoscenze sulla salute e sulla sicurezza sanitaria. In rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, all´incontro è intervenuto l´assessore Vladimir Kosic, che ha illustrato le caratteristiche del Piano operativo predisposto dalla Regione per dare una dimensione internazionale alle politiche della salute. Un´azione che si concretizza nella partecipazione alle reti europee (lo stesso Kosic è presidente del Comitato salute e politiche sociali dell´Assemblea delle Regioni d´Europa), in accordi e collaborazioni transfrontaliere e interregionali (forte in particolare la sinergia operativa con Veneto, Lombardia e Carinzia) e nell´attivazione di percorsi di in-formazione per migliorare le competenze degli attori regionali, oltre che in una partecipazione dinamica a iniziative progettuali proprio sui programmi europei.  
   
   
FVG: ESTESA LA "CASSA" PER L´OSPIZIO MARINO  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - I 59 lavoratori della Fondazione Ospizio Marino di Grado potranno usufruire di altri tre mesi di cassa integrazione in deroga, da oggi e fino al 4 agosto prossimo. L´autorizzazione è venuta dal Tavolo regionale di concertazione, convocato oggi a Trieste dall´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi. L´autorizzazione è stata concessa anche di fronte alle trattative in corso che - ha confermato uno dei liquidatori presenti alla riunione - dovrebbero portare a formalizzare in modo definitivo la manifestazione di interesse per l´acquisto dell´Istituto Barellai da parte della cordata delle cooperative, consentendo quindi di riavviare l´attività. Il Tavolo ha espresso inoltre parere positivo sulla cassa integrazione in deroga a favore dell´azienda Costruzioni Meccaniche di Fiume Veneto, che opera nel campo dei prodotti d´arredamento, per un numero massimo di 15 lavoratori per il periodo dal 26 aprile al 25 agosto. Questa misura consentirà all´azienda - è stato detto - di completare il percorso di risanamento, al termine del quale non sono previsti esuberi. Il Tavolo ha anche approvato alcune modifiche al regolamento dell´apprendistato professionalizzante (legge regionale 18 del 2005), in particolare per quanto riguarda i criteri di redazione del Piano formativo individuale. Con queste modifiche si intende andare incontro alle richieste delle imprese e degli Enti di formazione, nell´ottica della semplificazione delle procedure e di una maggiore flessibilità nei percorsi formativi degli apprendisti.  
   
   
AZIENDA DEI COLLI, OGGI INAUGURAZIONE AL COTUGNO NUOVO REPARTO ONCOLOGIA  
 
 Napoli, 9 maggio 2011 – Oggi , con inizio alle ore 11,30 presso l´ospedale Cotugno in via Quagliariello sarà inaugurato il nuovo reparto di Oncologia. Interverranno il consigliere del presidente della Regione Campania per la Sanitàraffaele Calabrò e il direttore generale dell´Azienda ospedaliera dei Colli Antonio Giordano. L´azienda dei Colli è stata costituita di recente, con l´accorpamento del Monaldi, del Cotugno e del Cto, in attuazione del piano di riassetto della rete assistenziale varato dal Commissariato alla Sanità della Regione. Con la riorganizzazione delle strutture, Giordano ha ridotto le unità operative complesse dalle 94 originarie a 79, circa il 20% in meno, e i Dipartimenti sanitari da 15 a 10 con una riduzione del 33% sul totale. Una riduzione importante dei costi, accompagnata ora da questo nuovo servizio, che verrà affidato a Vincenzo Montesarchio. "Con l´inaugurazione del reparto di degenza ordinaria dell´Unità operativa complessa di Oncologia - sottolinea Calabrò - facciamo un altro significativo passo in avanti nel perseguimento dell’obiettivo che ci siamo dati con il piano ospedaliero, tendente ad elevare la qualità dell’offerta sanitaria nella regione e a ridurre gli sprechi. Il lavoro svolto all0Azienda dei Colli è in linea con queste indicazioni".  
   
   
BASILICATA: TESSERINI ESENZIONE TICKET, AL VIA RILASCIO ANCHE SU AUTOCERTIFICAZIONE  
 
Potenza, 9 maggio 2011 - I tesserini per le esenzioni sanitarie per reddito, rilasciati sulla base degli elenchi Sogei, sono già in possesso dei medici. Chi nel frattempo ha raggiunto il requisito per l’esenzione, ma non è ancora iscritto nell’elenco Sogei, potrà ottenere l’immediato rilascio del tesserino attraverso autocertificazione. E’ quanto emerso ieri in Regione al termine di una riunione operativa convocata dall’assessore alla Salute, Attilio Martorano anche dopo le segnalazioni giunte da parte dei sindacati e dei sindaci. All’incontro, coordinato dal direttore generale del Dipartimento alla Salute, Pietro Quinto, hanno partecipato i dirigenti dei servizi di assistenza sanitaria di base dell’Asm e dell’Asp, i responsabili delle Unità operative dei Distretti sanitari, il direttore Amministrativo del Crob di Rionero, il responsabile del Cup dell’Ospedale San Carlo di Potenza e i rappresentanti delle società informatiche Traccia e Agile che gestiscono i sistemi di prenotazione Cup. Durante i lavori è stato stabilito che, alla richiesta di rilascio del tesserino con autocertificazione, seguirà l’automatico aggiornamento delle banche dati Sogei per la verifica dei requisiti. E stato inoltre deciso che dalla prossima settimana tali operazioni potranno essere svolte presso specifici sportelli, con orario continuato, che sanno attivi presso l’ospedale San Carlo di Potenza, il Crob di Rionero, l’Asm e l’Asp La Basilicata è stata tra le prime Regioni in Italia ad adeguarsi al Decreto Brunetta. Il Dipartimento Salute, tramite le aziende sanitarie, ha provveduto direttamente alla distribuzione, presso i medici, di 95 mila tesserini, offrendo loro le migliori condizioni per svolgere celermente il proprio compito, secondo le nuove direttive nazionali e nel contempo evitando disagi ai cittadini. Proprio l’altro ieri nella Commissione “salute” della Conferenza delle Regioni si è discusso delle criticità nelle regioni italiane registratesi nella fase d’avvio del nuove sistema di certificazione previsto dalle legge Brunetta. Durante l’audizione del segretario generale della Fimmg tutti i rappresentanti delle Regioni hanno evidenziato le criticità organizzative che sono emerse nella fase di rodaggio che, in molti casi, hanno fatto registrare disagi per i cittadini che hanno perso d’assolto gli sportelli delle Asl. Grazie ai provvedimenti del dipartimento Salute in Basilicata tali disagi sono stati molto contenuti.  
   
   
SPORT IN LOMBARDIA. 5,5 MILIONI PER IMPIANTI PIÙ MODERNI  
 
Milano, 9 maggio 2011- La Giunta Regionale, su propostadell´assessore allo Sport e Giovani Monica Rizzi, ha dato il via libera all´approvazione dei criteri per l´accesso ai contributi in conto interessi per la realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico. Nei prossimi mesi sarà aperto il bando a cui è destinata una dotazione finanziaria che ammonta a 5.500.000 euro. "Nel territorio lombardo - spiega Monica Rizzi - abbiamo più di 16.000 impianti, distribuiti in oltre 6.000 centri sportivi. Molti di essi hanno bisogno di interventi di ristrutturazione e di adeguamento che li rendano fruibili a tutti. In particolare, con l´aggiornamento dei criteri per l´accesso ai contributi, intendiamo destinare più fondi a quei soggetti che decideranno di ammodernare il loro patrimonio impiantistico per una piena fruibilità ai diversamente abili e per un impatto ambientale compatibile che si avvalga di fonti di energia rinnovabile". Potranno fare richiesta di contributo gli Enti pubblici, le Federazioni sportive, le società e Associazioni praticanti attività sportiva dilettantistica senza fini di lucro e gli Enti di Promozione sportiva. Tra i soggetti titolati a richiedere il contributo anche Centri di aggregazione giovanile, Enti morali (Parrocchie, Enti religiosi), Cooperative Sociali, gestori di impianti sportivi di uso pubblico di proprietà pubblica e associazioni pro loco. "Con il nuovo provvedimento - sottolinea l´assessore Rizzi - è stata posta particolare attenzione all´abbattimento delle barriere architettoniche, alla valorizzazione delle aree parco, all´utilizzo di fonti di energia rinnovabile e agli interventi di adeguamento degli impianti, in modo da consentire il contenimento dei consumi energetici e l´abbattimento dei costi di gestione. Grazie a questo risparmio saranno disponibili più soldi per la realizzazione di iniziative sportive, che permetteranno ai nostri giovani, autentica risorsa della società di domani, di confrontarsi e crescere anche attraverso la pratica sportiva".  
   
   
SPORT: SU GURS BANDO DA 51 MLN PER IMPIANTI.90 GIORNI PER DOMANDE  
 
Palermo, 9 maggio 2011 - E´ di 51.887.929 mila euro la disponibilita´ finanziaria del bando dell´assessorato regionale al Turismo per l´impiantistica sportiva, pubblicato il 6 maggio sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. La Regione, le province e i comuni potranno presentare i progetti per il recupero e la riattivazione degli impianti sportivi, per il miglioramento dello stato di quelli esistenti e per il completamento delle strutture, per renderle realmente fruibili. "Sono fondi comunitari della linea d´intervento 3.3.2.1. Del Programma operativo F.e.s.r 2007/13. Attraverso questo massiccio investimento dei fondi comunitari - dice l´assessore Tranchida - consentiremo di riqualificare gli impianti sportivi esistenti, adeguandoli alle normative vigenti e rendendoli pienamente fruibili agli atleti e al pubblico. E´ un´ottica che coniuga sport e turismo, perche´, attraverso le grandi manifestazioni che vi si potranno svolgere, si possono attivare importanti movimenti turistici, in ogni periodo dell´anno, come dimostrano le competizioni inserite nel calendario dei grandi eventi, dai Giochi delle Isole al Sicilian open di golf, al Sicilian jumping tour, agli internazionali di tennis. E´ un uso delle risorse comunitarie coerente con gli obiettivi di sviluppo della filiera sportiva in Sicilia che si unisce alla necessita´ di potenziare e destagionalizzare i flussi turistici verso la nostra regione". Le domande dovranno essere presentate entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gurs. Le istanze saranno esaminate da un nucleo di valutazione. Tra i requisiti di ammissibilita´ previsti, le priorita´ territoriali individuate dal Piano regionale dell´impiantistica sportiva individuate dal Coni Sicilia (e consultabile sul sito dell´assessorato, www.Regione.sicilia.it/turismo), e gli interventi finalizzati alla destagionalizzazione e alla diversificazione turistica, l´esistenza di una filiera di prodotto turistico.