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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Giugno 2011 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA RENDE ACCESSIBILE IL PORTALE "EUROPA" AGLI UTENTI DEL PROTOCOLLO INTERNET VERSIONE 6 |
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Bruxelles, 9 giugno 2011 – in occasione della giornata mondiale dell´Ipv6 la Commissione europea rende il portale "Europa" accessibile agli utenti del Protocollo Internet versione 6 (e a quelli dell´Ipv4). Il funzionamento di Internet si basa sul trasferimento di dati in piccoli pacchetti che vengono indirizzati in modo indipendente attraverso diverse reti, secondo quanto specificato da un protocollo internazionale di comunicazione noto come Protocollo Internet. Nel 1984 sono stati resi disponibili sul Protocollo Internet versione 4 (Ipv4) oltre 4 miliardi di indirizzi, ma vista la domanda sempre crescente di nuovi servizi Internet, l´ultimo indirizzo Ipv4 è stato assegnato a febbraio 2011. L´adozione dell´Ipv6 renderà disponibile un numero di indirizzi Internet pressoché illimitato per fare fronte alla crescita esorbitante di nuovi servizi in futuro. Rendendo il proprio sito accessibile al protocollo Ipv6, la Commissione europea intende essere di esempio e si augura di spingere altri settori pubblici a fare pressioni sulle imprese e i produttori europei affinché rendano i nuovi servizi intelligenti e i server compatibili con questo protocollo. La promozione dell´Ipv6 è un obiettivo prioritario dell’Agenda digitale europea (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: "Esorto i governi, i fornitori di servizi e contenuti Internet e qualsiasi impresa svolga attività commerciali su Internet a passare al più presto all´Ipv6, altrimenti l´Europa si troverà ad affrontare una situazione insostenibile: enormi distorsioni del mercato, Internet più lenta e ripercussioni negative sull´innovazione." Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione per le Relazioni interistituzionali e l´amministrazione, ha commentato: "La Commissione europea è tra i primi a indicare la via da seguire rendendo il portale "Europa" accessibile agli utenti dell´Ipv6 nella giornata dedicata al nuovo protocollo. Grazie a questo primo passo potremo individuare gli eventuali problemi e avanzare verso la piena diffusione dell´Ipv6". L´ipv6 è stato introdotto per fornire indirizzi Internet sufficienti per il futuro: con l´espansione di Internet si prevede che milioni di dispositivi (smart phone, automobili, contatori elettrici ed elettrodomestici) si collegheranno a Internet. Anche i miliardi di sensori che costituiscono la cosiddetta "Internet degli oggetti" si connetteranno per scambiare informazioni e daranno vita a un´intera generazione di nuovi servizi intelligenti, ognuno dei quali richiederà un indirizzo Ip. Con la disponibilità di molti miliardi di indirizzi Ipv6, la crescita futura di Internet è assicurata. Il nuovo protocollo presenta molti vantaggi dal punto di vista tecnico, come una diffusione più semplice della sicurezza Ip, il routing standard e la funzione "plug and play". La migrazione verso l´Ipv6 è costosa, ma l´ammodernamento delle apparecchiature It per renderle compatibili con il protocollo taglierebbe sensibilmente la spesa. Tuttavia, oggi solo il 2% circa del traffico Internet è compatibile con l´Ipv6 e occorre pertanto aggiornare l´infrastruttura esistente per evitare che Internet diventi più lenta proprio a causa del suo successo; questo avrebbe a sua volta ripercussioni negative sulla crescita dell´economia, diminuirebbe le possibilità di innovazione nel settore dei servizi e delle applicazioni Internet e creerebbe un rischio di distorsioni del mercato a causa della rivendita di indirizzi Ipv4 già attribuiti ma non utilizzati. Il 17 giugno 2011 la Commissione europea organizzerà un seminario dedicato all´Ipv6 nell´ambito dell´Assemblea sull´Agenda digitale e finanzierà un vasto progetto pilota inteso a favorire l´impiego dell´Ipv6 da parte della pubblica amministrazione. La Commissione ha già investito oltre 100 milioni di euro nelle attività di ricerca e di sensibilizzazione legate all´Ipv6. La rete europea della ricerca Geant è già interamente compatibile con Ipv6. Si veda anche: Memo/11/385 Sito internet Ipv6: http://ec.Europa.eu/information_society/policy/ipv6/index_en.htm Sito internet dell´Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm Sito internet di Neelie Kroes: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/kroes/ Per seguire la vicepresidente Kroes su Twitter: http://twitter.Com/neeliekroeseu Sito internet di Maroš Šefčovič: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/sefcovic/ |
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CRISP PRESENTA UN CHIP CHE SI RIPARA DA SOLO |
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Bruxelles, 9 giugno 2011 - I chip difettosi possono essere riutilizzati? Un team di scienziati finanziati dall´Ue dice che è possibile. Il progetto Crisp ("Cutting edge reconfigurable Ics [Integrated Circuit Systems] for stream processing"), che ha ottenuto 2,8 milioni di euro nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue, ha sviluppato una nuova tecnica studiata per sfruttare la naturale ridondanza nei progetti multicore in modo da permettere l´uso di nuclei riconfigurabili e la gestione delle risorse durante la fase del ciclo di vita del programma. Gli scienziati sono consapevoli che un certo numero di difetti, come il mancato funzionamento delle operazioni di memorizzazione, rendono inutile un nucleo. Ma la progettazione di chip privi di errori non è possibile. Quindi lo sviluppo di architetture che tollerano i guasti e che lavorano assieme a meccanismi capaci di rilevare e risolvere gli errori, o di ridurre il loro effetto, potrebbe aiutare i progettisti di circuiti a usare i chip difettosi invece di gettarli nella spazzatura. I chip sono vulnerabili a causa di difetti di fabbricazione, disturbi ambientali che sconvolgono la produzione ed effetti dell´invecchiamento. Alcuni esperti ritengono che recuperare i chip porterebbe dei grandi benefici, oltre a usare risorse disponibili e a implementare una tecnica di rilevamento, recupero e riparazione dell´errore. Se si facesse questo, la loro affidabilità migliorerebbe e diventerebbero più conformi alle aspettative e persino utilizzabili se difettosi. I partner del progetto Crisp hanno recentemente presentato un chip a nove nuclei auto-testante e auto-riparante durante la recente conferenza Date 2011in Francia, mostrando come la naturale ridondanza nei progetti multicore possa essere utilizzata grazie alla tecnica Crisp per usare nuclei riconfigurabili dinamicamente e la gestione delle risorse. "Una innovazione chiave è il Dependability Manager, un´unità che genera test e che accede alla catena di scansione integrata auto-testante per eseguire efficacemente il collaudo della produzione durante l´esecuzione," New Electronics cita quanto ha detto Gerard Rauwerda della Recore Systems nei Paesi Bassi, che ha coordinato il progetto Crisp, all´evento Date 2011. "Questo determina quali nuclei stanno lavorando correttamente." I partner del progetto hanno sviluppato un "incarto" Ip (internet protocol) attorno al nucleo riconfigurabile dsp [digital signal processing] della Recore." L´aggiunta di multiplatori fornisce al software i mezzi per passare dalla modalità funzionamento a quella diagnosi allo scopo di individuare i guasti. "Ci sono alcune questioni legate alla fasatura da considerare, poiché la circuiteria funziona a, diciamo, 200 megahertz (Mhz) online e invece a 25Mhz offline," dice Rauwerda. Una volta completata l´analisi del dispositivo, il gestore delle risorse di esecuzione instrada di nuovo i compiti alle parti prive di errori del chip. Così il chip è riparato e può continuare a funzionare. Rauwerda sottolinea che la tecnica potrebbe essere applicata a vari nuclei. Attualmente, l´approccio del progetto è quello di identificare i nuclei guasti inutilizzabili e di determinare se la memoria del nucleo possa essere ancora usata. "In futuro, l´obbiettivo è quello di fare una diagnosi a un livello più profondo, per vedere se possiamo usare più parti di un nucleo guasto," egli spiega. "Una interconnessione che tollera i guasti sarà molto importante. Noi dovremo inserire strutture di test nel network sulla interconnessione chip Ip per una migliore diagnosi." Altri partner Crisp provengono da Germania e Finlandia. Per maggiori informazioni, visitare: Crisp: http://www.Crisp-project.eu/ Ricerca sulle Tic nell´ambito del 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ Recore Systems: http://www.Recoresystems.com/ |
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6º WORKSHOP INTERNAZIONALE SULL´ALLINEAMENTO DI ONTOLOGIE |
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Bonn, 9 giugno 2011 - Il sesto workshop internazionale sull´allineamento di ontologie si svolgerà il 23 e il 24 ottobre 2011 a Bonn, in Germania. L´allineamento di ontologie è un abilitatore chiave di interoperabilità per il web semantico, nonché una tattica utile in alcune attività di integrazione di dati classica che affrontano il problema dell´eterogeneità semantica. Normalmente un´ontologia fornisce un vocabolario che descrive un settore di interesse e un´individuazione del significato dei termini usati nel vocabolario. A seconda della precisione di questa individuazione, la nozione di ontologia include diversi modelli concettuali/di dati, come classificazioni, schemi di database o teorie completamente assiomatizzate. Questo tipo di allineamento prende le ontologie come input e determina come output un allineamento, cioè, una serie di corrispondenze tra le entità semanticamente collegate di tali ontologie. Tali corrispondenze possono essere usate per diverse attività, come la fusione di ontologie, la traduzione di dati, la risposta a quesiti o la navigazione nella rete di dati. L´evento riunirà leader del mondo accademico, industriale e istituzionale per valutare come i progressi accademici stanno affrontando le esigenze del mondo reale. Esso esaminerà gli approcci all´allineamento di ontologie attraverso la campagna Oaei (Ontology Alignment Evaluation Initiative) 2011 e osserverà le analogie e le differenze nell´allineamento degli schemi di database. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Om2011.ontologymatching.org/ |
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BANDA LARGA: 2,8 MILIONI PER INTERNET VELOCE IN VAL D´ISARCO E ALTA VAL D´ISARCO |
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Bolzano, 9 giugno 2011 - Nuova tappa del progetto della Provincia per la banda larga, che punta a dotare tutti gli altoatesini di un accesso veloce a internet. Ammonta a 2,8 milioni di euro lo stanziamento per i lavori relativi alla fibra ottica in Val d´Isarco, con l´investimento più grande per il collegamento Fortezza-vipiteno. "Entro il 2013 tutti i comuni altoatesini dovrebbero essere cablati - sottolinea l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - un obiettivo ambizioso che vogliamo raggiungere passo dopo passo". "Avere una connessione veloce a internet - spiega Mussner - rappresenta ormai un bisogno primario per famiglie e imprese". Ecco perchè una delle priorità della Giunta provinciale, per i prossimi anni, è quella di creare una vera e propria rete delle telecomunicazioni, portando la banda larga su tutto il territorio altoatesino, periferie comprese. Uno dei progetti più importanti riguarda la fibra ottica. "Dal punto di vista qualitativo - commenta l´assessore ai lavori pubblici - si tratta della modalità più moderna, affidabile e sicura per il trasferimento dei dati, visto che consente di collegarsi alla rete ad altissima velocità, ma naturalmente la fibra ottica ha lo svantaggio di essere molto più costosa rispetto ad altre tecnologie". Nonostante questo ostacolo, l´obiettivo a medio-lunga scadenza resta quello di cablare tutto il territorio altoatesino: non soltanto nelle città e lungo le principali direttrici, ma anche nelle vallate secondarie e periferiche. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile mettere a disposizione collegamenti veloci e sicuri alle famiglie, alle imprese e alle istituzioni pubbliche. Una tappa importante di questo percorso è quella che verrà portata a termine nei prossimi mesi in Val d´Isarco, dove sono già in corso le operazioni di posa dei cavidotti all´interno dei quali installare la fibra ottica. Il collegamento più importante, peraltro completato nelle sue condutture già nel mese di maggio, è quello tra Fortezza e Vipiteno, che è costato 1,08 milioni di euro. Dal centro dell´Alta Val d´Isarco i cavidotti vengono posati fino al Brennero, per una spesa totale di 750mila euro suddivisa in quattro lotti: ne restano da completare due, che verranno messi a gara dalla Comunità comprensoriale a luglio e a settembre. Una volta realizzate le tubazioni, si tratta poi di effettuare il cablaggio vero e proprio con la posa dei cavi in fibra ottica: le priorità, per la zona della Val d´Isarco sono state individuate nei collegamenti tra l´imbocco della Val Pusteria e Fortezza (100mila euro), e tra Fortezza e il Brennero (400mila euro). "L´ufficio provinciale infrastrutture, ancora in luglio, avvierà l´esecuzione di altri due interventi, d´intesa con comprensorio e Comuni: si tratta delle posa delle tubazioni nei tratti Chiusa-gudon e Fosse-san Giacomo in Val di Vizze, spesa complessiva di 250mila euro", informa Mussner. È già pronto inoltre il progetto per di connessione Casateia-racines con un finanziamento di 245mila euro. Per informazioni, documenti e foto ad alta risoluzione sulla banda larga si può visitare il sito web www.Provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/1893.asp oppure la pagina www.Provincia.bz.it/bandlarga |
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BANDO DIGITALE IMPRESE |
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Milano, 9 giugno 2011 - Un bando della Camera di Commercio di Milano che ha messo a disposizione 2 milioni e mezzo di Euro per investimenti nel settore dell´informatica e comunicazione. A chi ? Micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa in Milano e Provincia. Due gli interventi previsti - Per le imprese di tutti i settori, per investimenti in: prodotti e/o servizi per la gestione dei processi interni all´impresa, basati sull´utilizzo innovativo di Reti Digitali; soluzioni e servizi di relazione con fornitori e clienti, marketing e gestione della comunicazione aziendale che si basino sull´interazione e la collaborazione attraverso Internet; tecnologie informatiche che consentano di supportare i processi che coinvolgono partner esterni, secondo il modello dell´Extended Enterprise. Tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi caratteristici dell´azienda (automazione linee di produzione o imballaggio, Rfid, software di modellazione 3D, ...) Per imprese nel settore informatica e comunicazione che intendono realizzare progetti di ricerca, sperimentazioni o investimenti in nuove tecnologie che possano trovare applicazione nei settori che contribuiscono alla realizzazione delle Smart Cities. Caratteristiche del contributo A fondo perduto, copre il 50% delle spese per l´acquisto di beni e servizi fino ad un massimo di 30.000 Euro. Procedimento: Bando a valutazione con graduatoria finale. Quando: Dalle ore 9.00 del 28 giugno alle ore 12.00 del 28 luglio 2011 esclusivamente on line sul sito della Camera di commercio di Milano: servizionline.Mi.camcom.it. Chi è privo di firma digitale deve comunque compilare la domanda on-line e seguire le indicazioni per la sua presentazione alla Camera di Commercio di Milano. Documentazione Regolamento del bando (in formato pdf 165 kB) Per maggiori informazioni Camera di Commercio di Milano Servizio Innovazione e Brevetti E-mail: contributialleimprese@mi.Camcom.it Tel 02/85155673 |
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AL VIA SMAU BUSINESS BOLOGNA IN CONTEMPORANEA A RESEARCH TO BUSINESS: PREMIATI GLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE DI 6 IMPRESE DELL’EMILIA ROMAGNA E LE IDEE DI 3 START UP DEL TERRITORIO |
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Bologna, 9 giugno 2011 – Aperta ieri la terza edizione di Smau Business Bologna l’evento sulle tecnologie informatiche per la prima volta quest’anno in contemporanea con Research2business, Salone della Ricerca Industriale dedicato alla rappresentazione del sistema regionale dell’Emilia Romagna dal punto di vista di innovazione e ricerca. La manifestazione ha aperto al pubblico di imprenditori e manager col Premio Innovazione Ict Emilia Romagna, riconoscimento andato a 6 imprese del territorio che si sono distinte per aver introdotto progetti legati alle nuove tecnologie con benefici evidenti per il proprio business: Valmex, Corradini, Eridania Sadam, Gruppo Essepienne, Prima Industries, Lamborghini sono risultate le aziende vincitrici. In chiusura del Premio è stato consegnato un riconoscimento speciale a 3 start up innovative del territorio: Made in E.r., Premio Speciale Il Resto del Carlino ha visto emergere i progetti di 3 giovanissime: Rsens, Ol3 Solutions e Remembrane. Durante la cerimonia di apertura è stato Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau, a fare gli onori di casa: “L’emilia Romagna è tradizionalmente una terra ricca di idee, moderna e aperta alle nuove tendenze e, secondo le indagini dell’Osservatorio Smau-school of Management, un territorio sensibile verso il tema della centralità delle nuove tecnologie per lo sviluppo del business. Sono però ancora troppe le piccole e medie aziende non pienamente consapevoli dei benefici dell’innovazione, perciò Smau torna a Bologna con l’obiettivo di parlare agli imprenditori del territorio per aiutarli a comprendere i nuovi strumenti offerti dall’innovazione Ict, come il Cloud Computing e la Fatturazione elettronica, la Business Intelligence o la Sicurezza dei sistemi informativi con un linguaggio immediato ed esempi concreti e vicini alle loro realtà. Strategico il ruolo di Regione Emilia Romagna che ha voluto unire in un unico appuntamento Smau e Research to Business – R2b, per realizzare il più importante momento di incontro e confronto sul tema dell’innovazione targata Emilia-romagna, dai laboratori ai centri di ricerca, dalle università alle imprese. I 4.000 visitatori che attendiamo in fiera – ha proseguito Macola – troveranno le ultime novità tecnologiche di oltre 280 aziende fornitrici di tecnologie per il business, tra cui Dell, Fastweb, Ibm, Infor, Intel, Microsoft, Oracle, Sap, Telecom Italia, Zucchetti e molti altri e potranno approfondire i temi caldi dell’innovazione all’interno di un calendario di oltre 80 workshop, laboratori ed eventi a cura delle più prestigiose business school e analisti tra cui Aism, Gartner, Iwa, School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi School of Management”. Dopo l’intervento di Macola, Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive, Piano energetico e Sviluppo sostenibile, Economia verde, Edilizia, Autorizzazione unica integrata della Regione Emilia-romagna, moderato da Giancarlo Capitani - Presidente Net Consulting – darà una fotografia aggiornata sulla capacità di innovazione delle imprese del territorio rispetto al resto d’Italia: “Utilizzare le tecnologie è indispensabile per competere nel mondo. Farlo in modo innovativo, creativo, creando valore aggiunto, è particolarmente meritevole. Con i nostri bandi regionali e con la Rete regionale dell’Alta tecnologia, vogliamo che la ricerca offra nuove soluzioni, nuove idee, da mettere a disposizione delle imprese e di tutto il territorio. Tante imprese dell’Emilia-romagna hanno colto la sfida e stanno puntando con convinzione su questa strategia, che contribuirà a rendere la nostra regione più forte e competitiva”, ha evidenziato l’assessore Regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli. In risposta, Giancarlo Capitani, Presidente di Netconsulting afferma:“La presenza dell’Assessore Muzzarelli al Premio Innovazione Ict Emilia Romagna di Smau costituisce un’opportunità per fare il punto sulla propensione all’innovazione e sulla diffusione dell’Ict presso le piccole e medie imprese della Regione e sul ruolo di incentivazione e stimolo che i piani regionali possono giocare in questa direzione. Dall’analisi svolta da Netconsulting appare evidente come, le Pmi emiliano-romagnole mostrino ancora una bassa propensione all’utilizzo intensivo e strategico di strumenti Ict e preferiscano innovare attraverso strumenti più tradizionali. D’altro canto gli Assessorati di competenza nell’ambito dell’Amministrazione Regionale mostrano di avere piena conoscenza di queste criticita’. Si tratta, allora, di capire se sia possibile predisporre un insieme coordinato e organico di interventi e di incentivi che si configuri come un’Agenda Digitale per l’Emilia-romagna che supporti il recupero di questi gap”. Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico Osservatorio Ict&pmi, School of Management del Politecnico di Milano, ha quindi presentato i finalisti e annunciato i vincitori del Premio Innovazione Ict Emilia Romagna dell’Osservatorio Smau –School of Management. Spiegando il senso generale del Premio Raffaello Balocco afferma: "Con grande interesse la School of Management assiste, attraverso le proprie indagini annuali, a un costante aumento della sensibilità delle Pmi italiane nei confronti dell’Ict. Prova ne è il fatto che la percentuale di imprese immature sta sempre più diminuendo a vantaggio di aziende lungimiranti che hanno saputo innovare il proprio business attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. In simili contesti, iniziative come il Premio per l’innovazione acquistano quindi un significato particolarmente importante: occorre incentivare il territorio e le imprese che vi operano affinché i casi di eccellenza come quelli che abbiamo premiato possano trainare, con il loro entusiasmo e i loro risultati, anche altre piccole e grandi realtà dalle potenzialità elevate. Certamente c´è ancora tanto da fare a livello di sistema per quanto concerne l’aumento della cultura Ict, la diffusione della banda larga ed il finanziamento all’innovazione, ma ci sentiamo di essere ottimisti: i numeri ci fanno ben sperare e anche la mentalità imprenditoriale comincia pian piano a cambiare". Subito dopo la premiazione, Smau ha voluto conferire una menzione speciale a Rete Ict, per essersi distinta come associazione in grado di rispondere efficacemente alle moderne esigenze di informatizzazione delle imprese emiliano romagnole. Paolo Angelini, Presidente di Rete Ict, ha dichiarato: “Chi si occupa di Information Technology deve, per definizione, puntare all’innovazione. Se questo è scontato quando si parla di prodotti e soluzioni, non lo è altrettanto nella capacità da parte degli operatori It di costruire un modello d’offerta completo e convincente per gli utenti finali. La costituzione di Reteict nasce proprio per rispondere in maniera innovativa a questa sfida: sfruttando le sinergie e le complementarietà tra le imprese in rete è possibile, infatti, portare sul mercato un valore tecnologico e competenze più elevate rispetto a quelle che ogni singolo attore è in grado di erogare individualmente”. A chiusura della mattinata Pierluigi Visci, Direttore del Resto del Carlino, ha consegnato il Premio Made in E.r. Premio il Resto del Carlino per l’Innovazione alle tre start up più rappresentative del genio e dell’innovazione made in Emilia Romagna. A ciascuna delle tre start up vincitrici Smau e Il Resto Del Carlino hanno offerto un pacchetto di partecipazione al prossimo Smau Milano 2011 (19 - 21 ottobre) del valore di 6.000 euro. “Con Made in E.r, Premio Speciale per l’Innovazione abbiamo voluto dare un riconoscimento al al talento delle giovani imprese emiliano-romagnole – spiega Pierluigi Visci, Direttore di Qn e Il Resto del Carlino – per dare il segnale di un giornale che ha 126 anni di storia, ma che guarda sempre al futuro. Il nostro obiettivo è quello di accendere i riflettori su delle case history che possano portare avanti il nome della Regione in una sfida imprenditoriale sempre più globale.” I Vincitori Del Premio Innovazione Ict Emilia Romagna 2011 “Sistemi Gestionali Integrati” Valmex (Produzione di scambiatori di calore) per l’implementazione di un nuovo Erp internazionale sviluppato con Infor che ha rappresentato un investimento rilevante per il valore strategico e l’impatto sull’organizzazione. “Sistemi Gestionali Verticali” Corradini (Vendita di materiale idrotermosanitario), che grazie all’estensione della copertura funzionale del proprio sistema gestionale, sviluppato con Aive - business partner Ibm, ha raggiunto un migliore controllo delle performance commerciali, logistiche e economico-finanziarie. “Business Intelligence” Eridania Sadam (Zuccherificio), per il nuovo sistema di Business Intelligence implementato con Sedoc - business partner Ibm, che ha migliorato la rapidità nell’elaborazione del conto economico aziendale, supportando maggiormente i Vertici aziendali nel processo decisionale. “Fatturazione Elettronica E Dematerializzazione” Gruppo Essepienne (settore sanitario), per la piattaforma di gestione documentale attraverso cui ha migliorato l’efficienza dei processi di back office e il livello di servizio per i pazienti “Archietture It E Cloud Computing” Prima Industries (componentistica per veicoli industriali), che ha consolidato l’infrastruttura It insieme a Gruppo Filippetti – busines partner Oracle, razionalizzando gli investimenti in nuovo hardware e ottimizzando la manutenzione dei sistemi informativi “Sistemi Di Comunicazione Avanzati” Lamborghini (vetture sportive di lusso), per aver adottato, grazie alla collaborazione con Fastweb, un’infrastruttura di rete basata su collegamenti veloci e affidabili, migliorando la collaborazione di filiera. I Vincitori Del Premio Made In E.r. Premio Speciale Il Resto Del Carlino Rsens che produce e distribuisce un dispositivo in grado di rilevare il gas Radon, seconda causa principale di insorgenza del tumore al polmone Ol3 Solutions, che propone soluzioni per promuovere l’integrazione dei servizi di business e sostenere le aziende nella realizzazione dei piani di ottimizzazione, fornendo strumenti e metodologie innovative che combinano efficienza, flessibilità e facilità d’uso. Remembrane, il cui scopo è quello di migliorare la qualità dei modelli sperimentali utilizzati nei laboratori biologici, attraverso la modernizzazione della tecnologia delle colture cellulari. |
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R2B & SMAU, APERTO IL SALONE DEDICATO ALLA RICERCA INDUSTRIALE E AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VASCO ERRANI: "IN ITALIA OCCORRE UNA SERIA POLITICA INDUSTRIALE. L´EMILIA-ROMAGNA, PER AFFRONTARE LE SFIDE FUTURE, PUNTA SULLA ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, SU UNA NUOVA MANIFATTURA |
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Bologna, 9 giugno 2011 - «In Italia occorre una seria politica industriale nazionale per offrire un contesto favorevole per le iniziative positive di Regioni come l’Emilia-romagna. È questa una esigenza, insieme al controllo dei conti, per affrontare come sistema Paese le sfide innovative del futuro». Così il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani intervenendo al convegno di apertura di Research to Business (R2b), il 6° Salone della ricerca industriale, che si tiene a Bologna fino al 9 giugno 2011. «Qualsiasi impresa di cambiamento necessita di coraggio. L’innovazione che abbiamo realizzato – ha aggiunto il presidente Errani - è profonda ed è passata attraverso la cessione del potere decisionale a coloro che fanno innovazione ai quali però chiediamo risultati in tempi compatibili con la velocità di cambiamento del mondo. E proprio per ricollocare l’Emilia-romagna nel mondo, abbiamo scelto di puntare sull’economia della conoscenza e sulla co-progettazione dell’innovazione superando il modello dei sistemi verticali». Per quanto riguarda l’incontro tra ricerca e impresa, Errani ha evidenziato che «occorre una nuova manifattura rispetto a quella che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Una manifattura con un alto livello di sostenibilità ambientale e un alto valore aggiunto. Questo cambiamento, per rimanere al passo coi tempi, si deve inserire nella realizzazione obbligata di un sistema con una nuova e più robusta massa critica – nei servizi, nell’università, nella mobilità, nei trasporti, nella logistica - abbandonando i tradizionali e storico posizionamenti». R2b - caratterizzato da 40 workshops e da oltre 9 mila mq di aree espositive realizzate presso i padiglioni 33 e 34 della Fiera di Bologna – rappresenta l’occasione per l’incontro tra ricerca e le imprese: una due giorni per fare il punto sulle collaborazioni tra ricerca e sistema imprenditoriale e per promuovere la cultura dell´innovazione e della tecnologia Quest´anno la manifestazione è arricchita dalla collaborazione di Smau Business Bologna, il salone dedicato alle tecnologie digitali per il business. Domani, giovedì 9 giugno, dalle ore 9.30, convegno dedicato al passaggio dall’idea all’innovazione a cui seguirà la consegna del ´Premio Start Up dell’Anno - Imagine Cup´ in collaborazione con Confindustria Emilia-romagna, Pni Cube e Microsoft. Alle ore 14, il convegno ‘Finanza innovativa per la crescita delle imprese’ con le conclusioni dell’assessore regionale alle Attività produttive Gian carlo Muzzarelli. Alle ore 17, ‘Emiliaromagna-startup: nasce il portale per la creazione d´impresa’ che è l’appuntamento che concluderà l´edizione 2011 di R2b. Gli eventi in programma e tutte le informazioni utili sono consultabili sul sito www.Rdueb.it/ |
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ON LINE IL NUOVO SITO SARDEGNACONSUMATORE |
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Cagliari, 9 Giugno 2011 - É on line la nuova versione di Sardegnaconsumatore. Il sito, caratterizzatosi sin dalla creazione per le tecnologie adottate e per le modalità di coinvolgimento degli utenti, è stato ulteriormente aggiornato e viene oggi proposto con una nuova veste grafica e con funzionalità e contenuti rinnovati all’insegna di una maggior interazione tra cittadini e associazioni dei consumatori che fanno parte della community del portale. "Uno strumento innovativo e importantissimo – ha affermato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi durante la conferenza stampa di presentazione - messo a disposizione degli utenti, che dimostra la particolare attenzione e sensibilità dell’Amministrazione regionale nei confronti della tutela del consumatore. Sardegnaconsumatore ‘entra’ nelle case dei sardi permettendo loro di informarsi, interagire e avere risposte a problematiche più o meno consuete, denunciare abusi o disfunzioni, valutare scelte commerciali, dare visibilità a questioni del quotidiano e consente all’Amministrazione di monitorare le criticità più diffuse e l’evoluzione dei mercati. Un’interazione e uno scambio continuo di dati e informazioni grazie alla mediazione delle associazioni di categoria partner del progetto. L’amministrazione si fa carico delle problematiche dell’utenza e mira a dare ad essa serenità con chiarezza, immediatezza e senza costi ulteriori". Sardegnaconsumatore, realizzato nell’ambito del sistema integrato dei portali della Regione, è uno spazio web nel quale vengono raccolte informazioni sui temi della tutela dei consumatori, messe a disposizione dei cittadini attraverso un potente sistema di indicizzazione e ricerca, di percorsi tematici e approfondimenti ottenuti tramite auto-alimentazione e attività on-line delle associazioni dei consumatori (riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico), individuate come partner del progetto mediante procedura a evidenza pubblica. Allo stesso tempo, l’Amministrazione regionale dispone di uno strumento di monitoraggio sulle dinamiche della tutela del consumatore: il sito è uno spazio di e-democracy attraverso cui la Regione si apre a un dialogo trasparente con la società. La nuova configurazione del portale presenta un articolato ventaglio di contenuti redatti da esperti. All’utente vengono proposte schede informative suddivise per argomenti (acquisti, acquisti immobiliari, assicurazioni, credito, garanzie, viaggi, vacanze, etc.). I dati sono arricchiti da informazioni in forma di domande e risposte frequenti, da articoli di attualità sul tema e da notizie recenti pubblicate da altri siti specializzati. Le caratteristiche e le novità di Sardegnaconsumatore: Articoli e Faq (domande e risposte) prodotti dalle associazioni dei consumatori coinvolte. Community, animata da un ‘community manager’, tra tutti gli operatori delle associazioni attivi sul progetto, all’interno della quale i contenuti vengono creati in modalità collaborativa. Interfaccia on-line per gli utenti che consente di interagire con i contenuti presenti tramite commenti, voti e la gestione di una propria libreria di preferiti. Quesiti sulla tutela del consumatore inserendo una domanda nel sistema. Modalità di lavoro che consente di aggiornare il sito in base alle esigenze degli utenti e aiutarli a usare al meglio i contenuti. Potente sistema di indicizzazione e ricerca semantica che sfrutta un vocabolario di concetti sulla tutela del consumatore per catalogare automaticamente i contenuti in base agli argomenti trattati. Open data, una nuova sezione dedicata, nella quale sono resi disponibili i contenuti sotto forma di formati standard (rss, xml e cvs), in modo da favorirne ulteriormente l’utilizzo. Funzionalità di aggregazione di estratti di notizie da altri siti web, che consente di disporre dei contenuti creati appositamente per il sito regionale e contenuti aggregati da siti esterni. Utilizzo di licenze libere ‘Creative Commons’ (come quelle dell’enciclopedia on-line ‘Wikipedia’) per favorire la massima diffusione delle informazioni del sito: chiunque può riutilizzare e adattare i contenuti pubblicati, semplicemente citando la fonte, e pubblicare eventuali variazioni dei contenuti. Contributo di esperti di livello universitario per quanto riguarda gli approfondimenti giuridici. Risorse e genesi del progetto Sardegna Consumatore: Le risorse per la realizzazione provengono dal Ministero dello Sviluppo Economico che distribuisce tra le regioni parte delle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché siano destinate a progetti a favore dei consumatori. Map4 ‘Sardegnaconsumatore. Sviluppo, valorizzazione e promozione degli strumenti di tutela: sistema informativo, sito web e sportelli territoriali’ (del 2008), finanziato con € 444.629, consta di due interventi. Il primo di consolidamento e sperimentazione, dell’importo di € 112.000, completato a luglio 2010, ha portato alla pubblicazione on-line di Sardegnaconsumatore in una versione sperimentale; il secondo con un importo di € 329.629 destinato alle attività di sviluppo del sistema, a cura di Sardegnait, e alle spese per le associazioni dei consumatori. Per l’utilizzo dei fondi assegnati nel 2010 è stato predisposto Map5 ‘La community di Sardegnaconsumatore. Regione, associazioni e cittadini si incontrano nel web. Trasparenza e qualità dei prodotti locali’ per un importo di € 418.797,33. Per questa ulteriore fase è prevista la prosecuzione della collaborazione con Sardegnait e con le associazioni dei consumatori che saranno individuate tramite nuova procedura a evidenza pubblica. |
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FVG COME LA SILICON VALLEY? LA CREATIVITÀ PER FARE IMPRESA AL CENTRO DI TEDXTRIESTE |
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Trieste, 9 giugno 2011 – Possono la ricerca e l’innovazione trainare lo sviluppo economico in Friuli Venezia Giulia? Come possono collaborare università e imprese per fare di questo territorio una sorta di piccola Silicon Valley? Torna, venerdì 10 giugno, alle 20 all’hotel Savoia Excelsior, l’appuntamento con Tedxtrieste: la rassegna di incontri con ospiti di fama internazionale e giovani innovatori. Alberto Sangiovanni-vincentelli, da Berkley, e Luca Faloni, da Londra, si confronteranno sulle sfide imposte dalla nuova società della conoscenza e presenteranno idee vincenti con cui affrontare, da protagonisti, il mondo dell’innovazione: dai fattori di successo della Silicon Valley all’integrazione di un ecosistema multiculturale dove attori diversi (università, centri di ricerca, impresa) possono collaborare per progettare il futuro. Creatività. Scienza. Finanza. Imprenditoria. Attorno a questi temi si concentreranno gli interventi della serata organizzata nell’ambito del Master interuniversitario in Complex Actions (Mca) gestito dalla Sissa. Arte e scienza. Immanenza e trascendenza. La progettazione per il futuro. Alberto Sangiovanni-vincentelli è professore di ingegneria e computer science all’Università di Berkley (California), esponente importante della comunità italiana nella Silicon Valley, consulente di alcune tra le maggiori aziende statunitensi (Ibm, Intel ecc.), giapponesi, (Sony, Hitachi ecc.) ed europee (Alcatel, Bmw ecc.). Nel suo intervento rifletterà sull’importanza di aiutare i giovani a fabbricare il futuro, per muovere il volano virtuoso delle imprese innovative, facendo incontrare le potenzialità del territorio con il mercato globale. Sull’importanza di investire sul capitale umano è certo: «La chiave per avere successo nel mondo dell’impresa e della tecnologia sono le persone, in grado di sostenere lo sviluppo industriale e scientifico». La finanza sta ´rubando´ talenti e creatività al mondo dell´imprenditoria? Questo sarà invece l’interrogativo cui cercherà di rispondere il giovane Luca Faloni, classe 1984, consulente della società mondiale Bain & Company. Si è laureato all’Università Bocconi di Milano per poi proseguire il percorso formativo alla London School of Economics. «Costruire la propria carriera lavorativa è importante non solo per se stessi, ma come valore per la società intera». Sul palco Ted, Faloni rifletterà sui cambiamenti degli ultimi decenni e sui rischi connessi al mondo della finanza. La rassegna Tedxtrieste è organizzata nell’ambito del Master in Complex Actions (Mca) - gestito dalla Sissa in collaborazione con l’Università di Trieste, Udine e la Parmenides Foundation di Pullach (Monaco) – e proseguirà fino a luglio con l’obiettivo di condividere esperienze di successo e ispirare i più giovani a mettere a buon frutto la propria formazione scientifica al fine di intraprendere brillanti carriere, dentro e fuori l’accademia. Ted sta per Technology, Entertainment, Design ed è un´organizzazione non-profit che dà voce alle “idee che meritano di essere diffuse” attraverso il coinvolgimento di persone che hanno cambiato il mondo: da Bill Gates ad Al Gore, da Stephen Hawking a Isabell Allende. L´ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Le conferenze sono in inglese. Si consiglia la prenotazione su www.Tedxtrieste.com/ |
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TELECOM ITALIA: AL VIA IT IS, IL PRIMO CANALE DI VENDITA SPECIALIZZATO NELL’INFORMATION TECHNOLOGY DEDICATO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE |
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Milano, 9 giugno 2011 - Telecom Italia lancia It Is, il primo canale di vendita specializzato nell’Information Technology in grado di offrire alle Pmi un portafoglio dedicato di soluzioni informatiche avanzate, comprendenti anche le nuove tecnologie del Cloud Computing. Il progetto It Is (acronimo di Information Technology – Impresa Semplice) prevede l’aggregazione di una rete di agenzie e consulenti It che beneficerà delle competenze e delle infrastrutture tecnologiche messe a disposizione da Telecom Italia per supportare e facilitare l’adozione di soluzioni It innovative da parte delle Pmi, favorendone la crescita e lo sviluppo. In particolare l’iniziativa punta a coinvolgere il bacino di “fiduciari" dell´It comprendente le software house, le società di informatica, le web agency, i consulenti e i professionisti dell’It che già operano a contatto con le Pmi a livello locale, spesso in qualità di gestori delle soluzioni informatiche aziendali. Il programma It Is ha l´obiettivo di rendere disponibili a questi “fiduciari" l’accesso alle soluzioni It e ai servizi web di Impresa Semplice, l’uso del marchio It Is di Telecom Italia, insieme con servizi di formazione specializzata e assistenza dedicata, permettendo loro di migliorare e consolidare il rapporto con il cliente finale. Il nuovo canale commerciale potrà accedere all’ampio portafoglio d’offerta di soluzioni It dedicate alle Pmi di Impresa Semplice comprendente Cloud Computing, servizi web, messaggistica e collaboration, archiviazione e sicurezza, applicativi e soluzioni verticali, pc con software e assistenza inclusi e servizi in data center. In particolare l’offerta di soluzioni It dedicata alle Pmi di Impresa Semplice è incentrata sui servizi di Cloud Computing della Suite Ospit@, che comprende al suo interno soluzioni infrastrutturali (Iaas), piattaforme It (Paas) e soluzioni applicative complete (Saas), che possono essere amministrate attraverso una specifica Web Console direttamente dal cliente finale o dal suo gestore It di fiducia. Inoltre la Suite consente di ospitare le applicazioni informatiche e i software di piattaforma dei partner It di Impresa Semplice, permettendone l’arricchimento con una gamma di soluzioni informatiche allo stato dell’arte e “tagliate su misura” per le esigenze specifiche del mercato delle Pmi. Con questa iniziativa Telecom Italia si conferma primo operatore nazionale nell’It in grado di proporre un’offerta completa di servizi Ict modellata sulle specifiche esigenze dei diversi segmenti di mercato e di favorire, attraverso la diffusione di soluzioni tecnologiche innovative, lo sviluppo e la crescita di una parte importante del tessuto economico nazionale quale la Piccola e Media Impresa. Per maggiori informazioni: http://it.Impresasemplice.it/ |
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INFRASTRUTTURE DI RICERCA, RISORSE UMANE E COMPETITIVITÀ PRESENTATE A BARI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’ARTI LE NUOVE INIZIATIVE EUROPEE, NAZIONALI E REGIONALI PER SOSTENERE LA RICERCA |
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Valenzano, 9 giugno 2011 - Investire nelle attrezzature e nei laboratori per generare sviluppo: questo il principale obiettivo del bando lanciato lo scorso 18 maggio dal Miur per la presentazione di Progetti di Potenziamento Strutturale, nell´ambito dell´Asse I "Sostegno ai mutamenti strutturali" del Pon Ricerca e Competitività. Al fine di fornire una diffusa informazione sulle caratteristiche e sui dettagli tecnici del bando e sulle nuove opportunità offerte da iniziative europee e regionali, si è tenuto stamattina a Bari, presso l’aula multimediale del Rettorato del Politecnico, il convegno dal titolo “Infrastrutture di ricerca, risorse umane e competitività: fare rete per cogliere le nuove opportunità in ambito comunitario, nazionale e pugliese”, organizzato dall’Arti, su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia. La giornata è stata introdotta e moderata da Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti, alla presenza di Loredana Capone, vice presidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Nicola Costantino, rettore del Politecnico di Bari e Corrado Petrocelli, rettore dell’Università di Bari e componente della Federazione delle Università del Sud-est. Di seguito, Daniela Mercurio, rappresentante dell’Apre- Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea e Punto di Contatto Nazionale dell’area Infrastrutture di ricerca del Vii Programma Quadro, ha presentato le iniziative europee a sostegno delle infrastrutture di ricerca. Le opportunità offerte dal Bando Infrastrutture di ricerca del Pon Ricerca e Competitività, sono state invece illustrate dall’Autorità di Gestione Pon Ricerca e Competitività, Fabrizio Cobis, il quale ha affermato che “tale iniziativa si prefigge gli obiettivi di innalzare gli standard operativi e la capacità competitiva della ricerca; creare nodi infrastrutturali di livello europeo che facilitino l´inserimento di centri di eccellenza italiani all´interno di reti nello Spazio Europeo della Ricerca; favorire rapporti di collegamento strategico con il sistema produttivo nazionale per lo sviluppo delle condizioni socio-economiche dei territori delle aree Convergenza, cioè Calabria, Campania, Puglia e Sicilia”. Con una dotazione finanziaria complessiva di 400 milioni di euro, con copertura a valere per metà sul Fesr e per metà sul Fondo di rotazione, il bando del Pon, la cui scadenza è fissata all’11 agosto prossimo, si rivolge ad università, enti pubblici di ricerca ed altri organismi di ricerca senza scopo di lucro, finanziando il potenziamento delle strutture di ricerca e dei laboratori in termini di grandi attrezzature, strumentazioni scientifiche e tecnologiche, opere di ammodernamento e adeguamento impiantistico ed edilizio, sviluppo di reti telematiche. La misura si muove in una logica di continuità con altre azioni avviate dal Pon Ricerca e Competitività, al fine di contribuire a costruire le condizioni per uno sviluppo del territorio basato sull’integrazione tra ricerca, alta formazione ed innovazione. È spettato, successivamente, ad Adriana Agrimi, dirigente dell’Ufficio Ricerca industriale e Innovazione tecnologica della Regione Puglia, il compito di illustrare le azioni messe in atto dalla Regione Puglia a sostegno delle infrastrutture di ricerca e delle risorse umane, nella prospettiva di incrementare la competitività del territorio. Tra queste, un ruolo centrale giocano le Reti di Laboratori pubblici, che la Regione Puglia ha promosso a partire dal 2009 utilizzando in maniera sinergica le risorse economiche del Fesr e del Fse: il loro obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole allo sviluppo di attività di ricerca industriale ed al trasferimento tecnologico, creando “nodi” di elevata specializzazione tecnologica a disposizione delle attività di ricerca delle imprese pugliesi, per favorire il riposizionamento dei settori tradizionali, lo sviluppo dei settori innovativi strategici e l’impiego di personale di ricerca altamente qualificato. “La ricerca – ha affermato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – genera sviluppo, ma non può farlo se non dispone di attrezzature e di laboratori. La Regione Puglia ci ha creduto così tanto da promuovere la formazione delle Reti di Laboratori pubblici di Ricerca, un bando che ha permesso di finanziare 19 progetti e di far assumere 109 ricercatori. Nel primo Report annuale della Commissione Europea sulle politiche per l’innovazione nelle Regioni europee, proprio questo intervento è riportato tra le buone pratiche per l’uso strategico dei fondi strutturali. Un riscontro per noi fondamentale che oggi ci induce a sostenere e a promuovere anche la presentazione di progetti di potenziamento strutturale previsti dal Pon Ricerca e Competitività. Le attrezzature scientifiche e tecnologiche sono alla base della ricerca e quindi della nostra idea di sviluppo”. “All’arti la Giunta regionale ha affidato l’incarico di assistenza tecnica nella definizione ed attuazione dell´intervento Reti di laboratori pubblici di ricerca, con particolare riferimento non solo alla promozione dell´iniziativa, – ha aggiunto Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti - ma soprattutto alla verifica e valutazione in itinere dei progetti finanziati, con ciò accrescendo una delle più cruciali attività istituzionali dell’Agenzia: quella nel campo della valutazione.” Nello specifico, con l’incarico assegnato all’Arti, si intende perseguire il consolidamento del sistema regionale della ricerca industriale, individuato nella Strategia regionale per la Ricerca e l’innovazione, mediante le funzioni di monitoraggio e di promozione della rete dei laboratori, in modo da garantire la fruizione più integrata e condivisa delle infrastrutture e da contribuire a raggiungere anche la connessione con le grandi reti internazionali della ricerca e programmi su scala europea. |
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UNIVERSITÀ FVG: ESEMPIO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Gorizia, 9 Giugno 2011 - Il sistema dell´istruzione e dell´alta formazione del Friuli Venezia Giulia rappresenta un esempio e un modello in Italia per la sua capacità di fare rete e per la sua dimensione e vocazione internazionale. Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Istruzione Università e Ricerca, Roberto Molinaro, aprendo ieri al Conference Centre di Gorizia l´incontro annuale "Erasmus 2011", un´occasione per fare il punto sull´interscambio di studenti fra gli Atenei dell´Unione europea. È la prima volta che l´incontro nazionale, al quale prendono parte rappresentanti delle Università e degli istituti di alta formazione di tutta Italia, si svolge in Friuli Venezia Giulia. E non è un caso perché la Regione ha attivato da tempo uno stretto rapporto di collaborazione con l´ufficio Erasmus della Llp (Lifelong Learning Programme), l´agenzia che gestisce in Italia questo programma europeo. Come ha sottolineato l´assessore nel suo intervento introduttivo, la dimensione internazionale del Friuli Venezia Giulia e di Gorizia in particolare viene da lontano, dalla sua storia e dalla sua collocazione geopolitica, ed è stata rafforzata in questi ultimi anni dal processo di allargamento dell´Unione europea e dalla caduta delle barriere fisiche di confine con la Slovenia. Questa vocazione ai rapporti transfrontalieri e internazionali ha coinvolto, e non da oggi, anche il sistema dell´istruzione e dell´alta formazione, ed è stata rilanciata grazie a uno stretto rapporto di collaborazione con il ministero. In questo contesto è nato recentemente "Welcomeoffice Friuli Venezia Giulia", un punto di riferimento per assistere studenti e ricercatori stranieri che intendono trasferirsi in regione. Il tema dell´incontro Erasmus di quest´anno è "Il partenariato a sostegno della mobilità": una strada obbligata, secondo Molinaro, per favorire la crescita qualitativa del capitale umano in una dimensione europea. Il Friuli Venezia Giulia ha avviato già da tempo questo percorso perché "la forza e il valore di un territorio - ha detto l´assessore - sta nella sua capacità di fare rete fra istituzioni, sistemi, portatori di interessi". Nel campo dell´Università e della ricerca, la rete ha due capisaldi: il coordinamento fra gli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia, che riunisce 53 soggetti a partire dai tre Atenei (Trieste, Udine, Sissa), nato da un accordo con i ministeri dell´Istruzione e degli Affari esteri; e più recentemente la nuova legge regionale sul finanziamento agli Atenei e agli istituti di alta formazione, che rafforza appunto la logica di sistema. Secondo il rapporto Erasmus dell´anno accademico 2009-2010, sono stati 19.118 i giovani italiani che hanno realizzato, grazie a questo programma europeo, un´esperienza internazionale di studio, con un incremento dell´8,4 per cento rispetto all´anno precedente. Sono stati proprio gli studenti del Nordest d´Italia quelli che hanno maggiormente utilizzato l´opportunità offerta da Erasmus: l´1,6 per cento degli iscritti all´Università, contro una media nazionale di 1,1 per cento. |
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FORMAZIONE: DEFINITO IN SICILIA ELENCO LONG LIST VALUTATORI FSE |
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Palermo, 9 giugno 2011 - E´ stata definita la long list dei valutatori per i progetti del Fondo sociale europeo, relativi ai settori della Formazione, Istruzione, Lavoro e Inclusione sociale. I curricula dei candidati sono stati esaminati da una commissione composta anche da soggetti esterni all´amministrazione, che ha inteso premiare la competenza con particolare riferimento ai titoli accademici e professionali, alle esperienze maturate su attivita´ di valutazione e selezione di programmi finanziati con fondi aggiuntivi nazionali o comunitari, svolte a favore di enti pubblici. I criteri cui hanno fatto riferimento i membri della commissione per la selezione della nuova long list, hanno valorizzato il merito dei candidati e non solamente l´esperienza, come nelle scorse selezioni. In particolare,titoli di studio post laurea, dottorati e master, professionalita´ e pubblicazioni scientifiche. Tra gli ammessi vi sono infatti, giovani ricercatori e professionisti esperti nella progettazione. La commissione era composta dai dirigenti della Formazione professionale, Maria Teresa Esposito e Antonino Vitrano; Michela Bellomo, funzionario dipartimento Famiglia; Settimio Cantone, funzionario Agenzia per l´impiego; Claudia Nuccio, funzionario dipartimento Istruzione e Formazione professionale; Daniela Petrella, assistenza tecnica. Soddisfazione ha espresso l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino per "l´alta qualita´ professionale della nuova long list, e anche per i nuovi criteri adottati per la selezione che hanno permesso di attingere anche a giovani talenti delle Universita´ siciliane". |
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SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE DEL LAZIO, BORSE DI STUDIO PER I FIGLI DEI LAVORATORI SVANTAGGIATI |
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Roma, 9 giugno 2011 - ´Tutto Merito Vostro´: venerdì 10 giugno la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme all´assessore regionale al Lavoro e Formazione Mariella Zezza, consegnerà le borse di studio ai figli di lavoratori svantaggiati nell´ambito dell´iniziativa Meritogarantito, promossa dall´assessorato regionale al Lavoro. Il progetto rientra nel quadro delle politiche regionali per la formazione, l´istruzione e il sostegno alle famiglie. La premiazione agli studenti meritevoli che hanno ottenuto le borse di studio si svolgerà presso la Sala Tevere della regione Lazio, alle ore 12.00 |
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REALIZZATO A POLISTENA IL PRIMO ISTITUTO TECNICO SUPERIORE. PER IL PRESIDENTE SCOPELLITI “L’ISTRUZIONE CALABRESE FA UN SALTO DI QUALITÀ” |
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Catanzaro, 9 giugno 2011 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commentando la nascita del primo Istituto Tecnico Superiore (Its), modello di scuola finora mai istituito in Calabria, ha affermato che “l’istruzione calabrese fa un salto di qualità”. L’istituto si chiama "Pegagus" ed ha sede a Polistena in provincia di Reggio Calabria presso l´Istituto industriale "Milano" diretto da Franco Mileto. Tra i soci fondatori si annoverano la Provincia di Reggio Calabria, le Università´ "Mediterranea" di Reggio Calabria e l´Universita´ della Calabria di Rende, la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova, la Confindustria Calabria, l´azienda Dical di Polistena. Collegato col Porto di Gioia Tauro, l´Istituto si occuperà di mobilita´ sostenibile e si prefigge di creare dei tecnici particolarmente specializzati nel settore della logistica con ampie possibilità di occupazione in modo da concorrere allo sviluppo economico della regione. La realizzazione dell´Its e´ stata resa possibile con uno stanziamento iniziale della Giunta Regionale presieduta da Scopelliti su proposta dell´Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, che ha commentato: "la Calabria colma un ritardo ma diventa avanguardia del collegamento tra scuola e mondo del lavoro". Le attivita´ formative propedeutiche inizieranno gia´ nell´anno scolastico 2012-2013. |
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BASILICATA: L’APERTURA DELLE SCUOLE È STATA FISSATA PER IL 19 SETTEMBRE 2011 |
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Potenza, 9 giugno 2011 - Il calendario scolastico per l’anno 2011/2012 è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Rosa Mastrosimone. Definito in sede di Conferenza dei Servizi Permanente, lo stesso fissa al 19 settembre 2011 la data di inizio delle lezioni delle scuole di ogni ordine e grado. La fine delle lezioni è, invece, stabilita al 16 giugno 2012 per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e al 30 giugno 2012 per le scuole dell’infanzia. Inoltre, in aggiunta alle festività, che saranno definite con ordinanza ministeriale, sono previste le seguenti sospensioni delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado della Basilicata: il 2 novembre 2011 per la giornata di commemorazione dei defunti; dal 24 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012 per le vacanze natalizie; dal 5 aprile 2012 al 10 aprile 2012 per le vacanze pasquali. Il calendario scolastico 2011-2012 adottato dall’Esecutivo regionale prevede che dalla data di inizio a quella del termine delle lezioni, tenuto conto dei periodi di vacanza indicati per Natale, Pasqua e della sospensione delle lezioni per il 2 novembre, per la scuola primaria e secondaria 208 giorni di lezioni, che si riducono a 207 nel caso in cui la ricorrenza del Santo Patrono cada in un giorno nel quale siano previste lezioni. |
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FORMAZIONE IN SICILIA: AL VIA PROGETTO RAFFORZAMENTO AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA |
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Palermo, 9 giugno 2011 - Ammodernare la macchina della giustizia per rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni giudiziarie e´ lo scopo del progetto - Giustizia@governance - Il progetto per il "Rafforzamento delle capacita´ d´azione delle Autorita´ per l´Amministrazione della Giustizia della Regione siciliana", finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo e ufficializzato oggi dall´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino. L´iniziativa coinvolge il Tribunale dei minori di Palermo, le Procure generali di Palermo e Messina, la Procura e il Tribunale di Sciacca, gli uffici della Procura e del Tribunale di Gela, il Tribunale di Modica, la Procura di Caltagirone. All´incontro, che si e´ svolto in assessorato, hanno partecipato il dirigente Area Affari generali, Concetta Cimino e i responsabili dei presidi giudiziari interessati al progetto. Con l´obiettivo di rendere piu´ funzionale l´amministrazione della giustizia, la Regione siciliana ha aderito al progetto Transnazionale/interregionale e stipulato un Protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia e il Dipartimento della Funzione pubblica con cui si impegna ad attuare un progetto per la diffusione di "best practices" presso gli Uffici giudiziari siciliani, al fine di migliorarne i processi organizzativi. Il Dipartimento dell´Istruzione e della Formazione professionale, a valere sul Programma Operativo Regionale 2007/2013 del Fondo Sociale Europeo Obiettivo Convergenza Asse Prioritario Vii Capacita´ Istituzionale, ha affidato, a seguito di una procedura di gara, un servizio del valore complessivo di oltre 1 milione di euro, finalizzato a mappare e rivisitare l´assetto organizzativo e funzionale degli organismi giudiziari siciliani coinvolti. La Kpmg e la Solco realizzeranno il progetto. |
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UNA SFIDA TRA STUDENTI DI ISTITUTI SUPERIORI DI TRENTO “A SUON DI PAROLE” |
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Trento, 9 giugno 2011 - Una gara tutta speciale, tra gli studenti dei due licei cittadini, su chi riesce ad argomentare meglio un tema di carattere civile e sociale, solo “a suon di parole”, venerdì 9 giugno 2011 dalle 15,30 alle 19 nell’Aula B della Facoltà di Giurisprudenza. Un torneo del tutto particolare tra alcune classi terze e quarte del Liceo scientifico “G. Galilei” e del Liceo scientifico e linguistico “L. Da Vinci” di Trento a conclusione di un progetto realizzato nel corso di questo anno scolastico dall’Iprase, Università, Comune di Trento e i due Licei. Apertura dei lavoro con l’Assessore provinciale Marta Dalmaso, premiazione e conclusioni con l’assessore comunale Lucia Maestri. Nel corso dell’anno scolastico 2010/2011 è stato realizzato un torneo del tutto particolare tra alcune classi terze e quarte del Liceo scientifico “G. Galilei” e del Liceo scientifico e linguistico “L. Da Vinci” di Trento. Gli studenti si sono affrontati, cercando di vincere, delle gare basate non su una disciplina sportiva di carattere fisico, ma sulla capacità di argomentare e contro argomentare attorno a tematiche di carattere civico e sociale. Gli studenti si sono sfidati, dunque, “a suon di parole”. Il progetto nasce da molteplici considerazioni, ma la principale fa riferimento alla constatazione di una debolezza oggettiva del dibattito pubblico nella nostra società e all’invadenza dei mezzi di comunicazione di massa. Da questo dato di fatto nasce, per converso, l’esigenza di educare i giovani a formulare ragionamenti in maniera autonoma e sorvegliata L’attività è stata realizzata all’interno di un percorso sperimentale promosso dall’Iprase assieme al Dipartimento di Scienze Giuridiche, alla Facoltà di Giurisprudenza e ai due Licei “G. Galilei” e “L. Da Vinci” di Trento, con l’intenzione di realizzare e mettere a punto un prototipo di gara dibattimentale che possa in seguito coinvolgere un numero maggiore di studenti e Istituti scolastici del ciclo secondario di secondo grado. Programma: 15.30-16.30 Saluti di benvenuto: Gianni Santucci, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Trento; Arduino Salatin, direttore dell’Iprase Intervento di apertura; Marta Dalmaso, assessore all’istruzione e sport, Provincia Autonoma di Trento; Coordina l’incontro Paolo Sommaggio, docente di filosofia del diritto, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Trento. Presentazione del progetto A suon di parole: Chiara Tamanini, coordinatrice del progetto per l’Iprase; Struttura e articolazione del progetto A suon di parole Letizia Mingardo, borsista presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Trento. 16.30-18.30 Gara finale del torneo di dibattito A suon di parole. Le classi quarta H del Liceo “G. Galilei” e quarta A del Liceo “L. Da Vinci” si sfideranno sul tema “Riservare quote di genere favorisce o non favorisce le pari opportunità”. 18.30-19.00 Premiazioni e conclusione: Lucia Maestri, assessore per la Cultura, il turismo e i giovani, Comune di Trento. Iscrizioni: entro giovedì 9 giugno 2011 collegandosi al sito www.Iprase.tn.it Informazioni: Antonella Fambri, Iprase del Trentino tel. 0461. 494379 | e-mail: antonella.Fambri@iprase.t I lavori saranno trasmessi in diretta video. Informazioni: http://www.Unitn.it/dsg/evento/17117/suon-di-parole |
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SCUOLE D’ARTE E MESTIERI A ROMA: LE QUOTE ISCRIZIONE VERRANNO RIMODULATE |
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Roma, 8 giugno 2011 - «Le Scuole d’Arte e Mestieri rientrano tra le prestazioni a domanda individuale e rappresentano una tradizione che intendiamo tutelare. Per questo le quote di iscrizione ai corsi verranno rimodulate». È quanto dichiara l’assessore alle Attività produttive e al Lavoro, Davide Bordoni. «Ho dato mandato al dirigente dell’Unità Organizzativa competente di lavorare per ridurre l’entità degli aumenti previsti per il nuovo anno. La volontà dell’amministrazione capitolina - spiega Bordoni - è quella di venire incontro alle richieste di allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte, già Scuole serali, ma teniamo a ribadire che un aumento è necessario per garantire la sopravvivenza del servizio, che non rientra, come erroneamente è stato fatto passare da alcuni membri dell’opposizione, tra le realtà formative obbligatorie per l’ente locale». «Non avendo alcun riconoscimento da parte del sistema centrale della formazione - ricorda l’Assessore - le Scuole d’Arte e Mestieri non rilasciano, infatti, alcun attestato o certificato professionalizzante. Le tariffe applicate fino a oggi, in vigore dall’inizio del 2000, coprono inoltre a malapena il 15% delle spese vive che Roma Capitale affronta per l’esercizio ad esclusione quindi dei locali, manutenzioni e pulizie». «Le proposte di rimodulazione delle tariffe - sottolinea Bordoni - prenderanno in considerazione le fasce di reddito e la tipologia di utenti. Probabilmente verranno proposti sconti per categorie disagiate e persone in cerca di occupazione. Si fa presente, comunque, che in base a una statistica effettuata dai nostri uffici solo il 2,61% degli utenti che frequentano le Scuole d’Arte e dei Mestieri è in cerca di una prima occupazione». |
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ROMA: OGGI INSTALLAZIONE RIDUTTORI ACQUA A SCUOLA |
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Roma, 9 giugno 2011- C’è anche l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, Gianluigi De Palo, oggi alle ore 12, presso la Scuola Media Don Giuseppe Morosini,ta nel quartiere Primavalle -Torrevecchia, per l’installazione di riduttori come previsto dal progetto “Chiare, fresche e dolci acque. Acqua Spreco Zero”, promosso dall’Assessorato, dedicato a promuovere buone pratiche per un uso consapevole della risorsa acqua nelle scuole in collaborazione con Acea e l’associazione Next Generation Act. Il Progetto, al quale hanno aderito scuole elementari e medie romane per un totale di 27 Istituti scolastici, con 54 classi, circa 1000 alunni e 60 docenti, ha promosso un piano di educazione ambientale, con azioni concrete mirate ad ottimizzare il consumo di acqua potabile nelle comunità locali, attraverso la realizzazione di una misura strutturale veloce e non invasiva: l’installazione di riduttori di flusso idrico ai rubinetti dei servizi igienici e delle cucine delle scuole coinvolte. Domani toccherà alla Don Giuseppe Morosini, frequentata da 273 studenti, ai quali l’assessore De Palo chiederà di diventare testimoni consapevoli di un corretto uso dell’acqua, a cominciare dalle proprie case e dalle proprie famiglie. |
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POLITICHE SOCIALI: UMBRIA, BATTE CASSA PER RISORSE A FAVORE DEI GIOVANI |
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Perugia, 9 giugno 2011 - "Per le politiche giovanili occorrono interventi programmati per il prossimo triennio, ma ora, è ancor più necessario, riuscire ad assicurare tutte le risorse relative agli anni passati per garantire continuità agli interventi avviati": ha deciso di battere cassa a Roma per dare sviluppo alle politiche per i giovani la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari. Ieri, durante la riunione della Commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni, la vicepresidente Casciari, esprimendo parere favorevole alle modifiche da apportare all´Intesa sulle politiche giovanili per il prossimo triennio, relativamente al lavoro che si dovrà affrontare, ha sottolineato la necessità di garantire le risorse alla Regione Umbria e, in particolare, ha richiesto la liquidazione delle somme impegnate riferite alla terza annualità 2009 dell´Accordo di Programma Quadro tra Governo nazionale (Ministeri allo sviluppo economico e alle politiche giovanili) e Regione Umbria, non ancora trasferite alla Regione malgrado queste siano ormai urgenti e indispensabili per la chiusura dei progetti realizzati". Per la vicepresidente "solo così si potrà garantire continuità agli interventi intrapresi e dare sviluppo alle politiche per i giovani, in accordo con le linee strategiche della programmazione della nostra Regione". Nel corso dell´incontro Casciari ha ricordato che "il progetto, messo a punto dall´assessorato alle politiche sociali e giovanili della Regione Umbria, prevedeva una serie di azioni per valorizzare e promuovere ruolo e diritti delle giovani generazioni, per agevolarne l´accesso al lavoro, alla cultura, alla casa, per favorirne la rappresentanza e la partecipazione alla vita pubblica. Alla realizzazione degli interventi - ha detto - sono destinati 5milioni 880mila euro derivanti per quasi la metà dal Fondo nazionale per le politiche giovanili e per la restante quota da altre fonti di finanziamento (comunitarie, regionali, dei Comuni e di altri soggetti, quali le Organizzazioni del Terzo settore, le scuole medie superiori, e l´Università). |
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SERVIZIO IDRICO: SITUAZIONE BUONA IN VENETO, MA NON SI PUO’ PRESCINDERE DAL CONTROLLO PUBBLICO |
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Venezia, 9 giugno 2011 - “La situazione del servizio idrico sul territorio regionale è buona, con una fornitura generalmente efficace e con caratteristiche di sicurezza, nel soddisfacimento puntuale di tutti i controlli e le analisi previste per legge per garantire all’utenza acqua potabile di buona qualità”. A farlo rilevare è l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, con riferimento al dibattito in corso su questi temi. In particolare, l’assessore sottolinea che le Autorità degli Ambiti Territoriali Ottimali del Veneto negli ultimi anni hanno generalmente affidato il servizio idrico integrato ad un unico gestore, avvalendosi per lo più di società a capitale pubblico. “La modalità di affidamento attuata – aggiunge Conte - ha permesso di mantenere, per la quasi totalità, la gestione del servizio sotto la guida dei Comuni, che sono infatti i proprietari, mediante le rispettive quote di partecipazione, delle Società di gestione”. Oltre a contribuire a mantenere efficiente l’esistente, Conte ricorda che la Regione, con l’approvazione del Modello Strutturale degli Acquedotti Veneto, si è posta l’obiettivo di intervenire con nuove opere per garantire ai cittadini piena e sicura disponibilità di un prodotto indispensabile come l´acqua potabile. Attualmente sono in esecuzione lavori per la realizzazione di 134 km di condotte di grande diametro, tra Venezia–chioggia–cavarzere–padova. Per quanto riguarda poi le disposizioni normative statali che richiedono una revisione delle Aato, è stato presentato al Consiglio regionale un progetto di legge per disciplinare il settore del servizio idrico integrato alla luce di tali norme. “Il principio generale – fa presente Conte – è di mantenere quel rapporto di aggregazione tra Enti Locali, municipalizzate ed Autorità d’ambito, che ha contraddistinto in questi anni la gestione della risorsa idrica in Veneto”. “Sono convinto che l’acqua sia un bene vitale – conclude Conte - e come tale non può essere soggetto a logiche di mercato o di speculazione, ma dev’essere garantito a tutti con la stessa quantità, qualità e fruibilità. Pertanto, non si può prescindere dalla garanzia del controllo pubblico”. |
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IL SERVIZIO IDRICO… PRENDE QUOTA L’AUTORITÀ D’AMBITO APPROVA 2 PROGETTI A ERBEZZO E CERRO VERONESE |
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Verona, 9 giugno 2011- Prendono quota i nuovi progetti per migliorare il servizio idrico integrato nel veronese. L’autorità d’Ambito ha detto sì ai due progetti presentati dalla sua società di gestione, Acque Veronesi, che interessano due comuni montani: si tratta di due interventi di estensione della rete fognaria, uno Erbezzo e l’altro a Cerro Veronese. Nei due comuni ‘ad alta quota’ quindi saranno presto risolte le criticità legate a zone scoperte dal servizio di fognatura. Le opere, approvate dal Consiglio di Amministrazione dell’Autorità d’Ambito, costituiranno un’estensione del servizio di fognatura in alcune vie a Cerro Veronese che attualmente risultano sprovviste del servizio e provvederanno agli impianti di depurazione e reti di raccolta ad Erbezzo. A Erbezzo costerà 200mila euro l’intervento proposto da Acque Veronesi: realizzare il sistema fognario-depurativo a Cappella Fasani, previsto dal piano degli interventi nel territorio montano dell’area veronese. L’intervento prevede la realizzazione di alcune tratte di rete di fognatura in vie del capoluogo attualmente non servite, e il rifacimento di alcuni tratti che risultano fortemente deteriorati. La fognatura di nuova realizzazione, lunga più di un chilometro e 300 metri, servirà i reflui di circa 300 unità abitative. Costerà in totale 100mila euro invece il progetto presentato da Acque Veronesi e previsto a Cerro Veronese. L’intervento prevede la realizzazione della rete di fognatura in alcune vie attualmente sprovviste di servizio. La fognatura sarà di nuova realizzazione e lunga quasi mezzo chilometro. I lavori hanno lo scopo di collettare i reflui di circa 10 nuove utenze (per un totale di circa 72 abitanti), all’esistente impianto di depurazione di Verona. Le vie interessate dalle opere sono Via Miramonti, Viale del Sole, Viale G.zamboni e parte di Via Belvedere. A prova di… carichi pesanti: lungo tutto lo sviluppo della nuova rete fognaria, che seguirà il tracciato della strada pubblica, verranno posizionati i pozzetti di ispezione in calcestruzzo vibro compresso e per questo resistenti ai carichi stradali. |
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INCENDIO BOSCHIVO MONTE CELO. VERTICE IERI A SOSPIROLO (BL) |
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Sospirolo (Belluno) , 9 giugno 2011 - Un incendio boschivo è sempre una disgrazia, ma è anche occasione per affinare le tecniche di intervento per spegnerlo. E’ stato questo il senso del “debriefing” svoltosi a Sospirolo, in provincia di Belluno, per analizzare cause, modalità di contrasto, operazioni, efficacia di ogni singola azione relativa al grande incendio boschivo causato dalla caduta di una pianta su una linea elettrica, che ha percorso il Monte Celo, in Comune di La Valle Agordina, tra il 10 e il 15 maggio scorsi. Al debriefing, cui è intervenuto lo stesso assessore alla protezione civile del Veneto Daniele Stival, hanno partecipato i rappresentanti di tutte le istituzioni e le organizzazioni intervenute a vario titolo nell’azione di spegnimento. L’assessore Stival ha ringraziato anche a nome del presidente Luca Zaia tutte le organizzazioni che hanno operato con grande spirito di sacrificio per vincere l’incendio, assicurando la vicinanza della Regione anche sul fronte delle risorse economiche necessarie a sostenere l’irrinunciabile attività dei volontari e la formazione continua, in un settore dove difficoltà e rischio sono all’ordine del giorno. “La prossima settimana – ha preannunciato Stival – porterò all’esame della Giunta la delibera che dispone un finanziamento di 340 mila euro a favore del volontariato impegnato in queste azioni”. L’azione di contrasto al fuoco è stata resa complessa e pericolosa dall’impervia conformazione della montagna e dallo stato di disidratazione della vegetazione, che ha favorito il rapidissimo propagarsi delle fiamme, sostenute nei primi giorni anche da una situazione meteo favorevole al propagarsi dell’incendio. Con il coordinamento del Centro Operativo Regionale Antincendio Boschivo sono intervenuti da terra operai del Servizio Forestale Regionale di Belluno e squadre di volontari antincendio, compresa una squadra di sommozzatori, impiegata a supporto delle operazioni di flottaggio dei Canadair. Dall’aria hanno operato due elicotteri regionali e uno del Corpo Forestale dello Stato, cui si sono ben presto aggiunti due Canadair e un grosso elicottero Erikson S 64 (capace di scaricare 9 mila litri d’acqua per ogni carico), inviati dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Le operazioni a terra hanno riguardato il contenimento della zona investita dalle fiamme, mentre l’incendio ha avuto il colpo di grazia proprio dal cielo, dove il mezzo aereo si è rivelato essenziale. Il personale direttamente operativo sul versante boschivo è stato coadiuvato dai Vigili del Fuoco, a presidio delle abitazioni e delle infrastrutture stradali, oltre alle forze dell’ordine presenti nel territorio. |
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RIFIUTI: VENETO AL TERZO POSTO IN ITALIA PER RACCOLTA RAEE. CONTE PRESENTA DOSSIER 2010 |
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Venezia, 9 giugno 2011 - Nel 2010 il Veneto si è posizionato al terzo posto tra le regioni italiane nella gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche(raee), raccogliendone 26.580.901 kg rispetto ai 20.841.588 kg dell’anno precedente, con un incremento del 27%. La raccolta pro-capite è pari a 5,41 kg per abitante, nettamente superiore alla media nazionale. Dati positivi anche per quanto riguarda i Centri di Raccolta, passati da 417 a 456, e la percentuale della popolazione servita che arriva al 97,50%, con punte di eccellenza come Rovigo e Treviso, in cui si raggiunge rispettivamente il 100% e il 99,29%. La provincia di Belluno è invece al primo posto in termini di raccolta pro-capite con 7,36 kg. Per abitante, superiore alla media europea. È quanto emerge dal Dossier 2010 presentato oggi dall´assessore regionale all’ambientale Maurizio Conte e dal Presidente del Centro nazionale di Coordinamento Raee Danilo Bonato. Conte ha sottolineato che l’obiettivo della Regione è quello di dare anche per questa tipologia di rifiuto un servizio di qualità al cittadino e ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti. Quasi 6 milioni di chilogrammi raccolti in più in un solo anno dimostrano che il sistema funziona ed ha raggiunto un elevato grado di efficienza, guardando alla massima copertura sul territorio regionale. Conte ha parlato anche dell’aggiornamento della pianificazione regionale in materia di rifiuti e della esigenza necessità di arrivare ad avere un quadro unico per quanto riguarda i rifiuti urbani e speciali. Bonato ha sottolineato l’elevatissima capillarità del servizio di gestione dei Raee nel Veneto e le grandi potenzialità di ulteriore crescita, con importanti ricadute anche sul piano economico. Ha inoltre anticipato i dati relativi ai primi quattro mesi del 2011 che hanno già fatto registrare una raccolta di 10.200.000 kg. Rispetto ai 7.400.000 kg. Del primo quadrimestre dell’anno scorso, lasciando prevedere la concreta possibilità di raggiungere nel 2011 su base regionale i 30 milioni di kg. Raccolti. Nel 2010 particolarmente rilevante è risultata la raccolta di tv e monitor, favorita dal passaggio al digitale terrestre, con 9.072.524 kg. Segue il raggruppamento “clima e freddo”, con poco più di 6 milioni di kg raccolti. Pressoché equivalente la raccolta dei raggruppamenti grandi e piccoli elettrodomestici, con più di 5 milioni di kg. In coda le sorgenti luminose. |
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IL CONSIGLIO DÀ IL VIA AL MONITORAGGIO SANITARIO DEL PAIP APPROVATA LA CONVENZIONE TRA PROVINCIA, COMUNE DI PARMA, AUSL DI PARMA ED IREN AMBIENTE SPA |
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Parma, 9 giugno 2011 – E’ stato approvato ieri dal Consiglio provinciale lo schema di convenzione che regolerà il monitoraggio sanitario del Paip (polo ambientale integrato in cui è previsto il termovalorizzatore di Parma) che ha due obiettivi fondamentali: il controllo sulla filiera agroalimentare al fine di garantire la sicurezza delle produzioni, e la sorveglianza epidemiologica sulla popolazione interessata. Definita tra Provincia, Comune di Parma, Iren spa e Ausl, la convenzione contiene le modalità con cui verrà realizzato questo importante sistema di controlli. La scelta che i firmatari hanno compiuto è quella di iniziare da subito i rilievi sia sulla popolazione che sulla filiera, in modo da registrare la situazione prima dell’avvio dell’impianto (“punto zero”). Si tratta dunque di una fase precognitiva che verrà poi aggiornata con le risultanze ad impianto attivo: il confronto tra i dati permetterà quindi di controllare costantemente lo stato ambientale dell’area. Il monitoraggio durerà il ciclo di vita dell’impianto. L’ausl è tenuta a un report annuale. Il costo del monitoraggio è quasi completamente a carico di Iren, con un contributo anche di Comune e Provincia di Parma. “Con questo accordo sul monitoraggio sanitario facciamo un passo in avanti importante sulla questione centrale relativa al controllo dell’impianto – ha commentato l’assessore Giancarlo Castellani -. L’attivazione tempestiva del sistema di monitoraggio, già adottato anche per quanto riguarda la qualità dell’aria nella zona circostante all’impianto, dimostra il grande senso di responsabilità e l’impegno di tutte le istituzioni al fine di garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini”. Nella prossime settimane ci sarà la firma ufficiale della convenzione da parte dei quattro partner alla presenza della Regione. |
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