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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Giugno 2011
PROGETTO FINANZIATO DALL´UE INCORAGGIA L´INNOVAZIONE DEI VACCINI  
 
Bruxelles, 21 giugno 2011 - Lo sviluppo di nuovi vaccini efficaci è un´esigenza costante nella battaglia globale contro le malattie mortali. Tuttavia, lo sviluppo innovativo è spesso ostacolato da problemi come la frammentazione delle conoscenze specifiche e i mezzi finanziari o intellettuali limitati. Ma ora un progetto collaborativo paneuropeo in pieno svolgimento mira ad affrontare questi gravi ostacoli in modo diretto. Transvac ("European network of vaccine development and research"), che ha ricevuto 10 milioni di euro di finanziamenti nell´ambito del tema "Infrastrutture di ricerca" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, riunisce diversi attori nel campo dello sviluppo dei vaccini in modo che essi possano condividere le competenze e lavorare assieme alla creazione di nuovi vaccini accessibili. In quanto progetto infrastrutturale collaborativo, Transvac, che è iniziato nel 2009 e durerà fino al 2013, è uno sforzo congiunto tra gruppi di ricerca e sviluppo (R&s), sviluppatori di saggi e produttori di vaccini. Coordinato in modo centralizzato dall´Iniziativa europea per i vaccini (Evi), l´obbiettivo principale del progetto Transvac è quello di incoraggiare il coordinamento tra 13 partner indipendenti con sedi sparse tra Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Svizzera. Il progetto Transvac, che non si concentra esclusivamente su una malattia particolare, porterà ad approcci all´avanguardia e alla realizzazione dei "vaccini di domani". La vaccinazione è uno degli interventi sanitari più efficaci in termini di costi e ha già contribuito a un calo significativo a livello globale di malattie mortali come poliomielite, tetano e morbillo. Ora gli sforzi della ricerca a livello mondiale si stanno concentrando su malattie come la malaria, che nel 2008 secondo i dati dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha ucciso quasi 1 milione di persone nel mondo. Oltre a essere indispensabile per la salute globale, lo sviluppo dei vaccini è anche un motore dell´innovazione. Il progetto infrastrutturale Transvac accelererà lo sviluppo farmaceutico e clinico di promettenti potenziali vaccini colmando il divario tra ricerca accademica e studi clinici mediante la gestione attenta dell´avanzamento dei promettenti potenziali vaccini dai modelli animali pre-clinici ai primi studi sulla validità del principio sugli esseri umani. Anche se queste competenze riguardanti molti tipi di malattie già esistono in Europa, attualmente vi è un coordinamento molto limitato tra gruppi di R&s dei vaccini, sviluppatori di saggi e produttori di vaccini. Transvac spera di congiungere tutti questi punti. Un´area su cui si concentrerà il progetto sarà quella del miglioramento della nostra conoscenza sui coadiuvanti, agenti immunologici che possono modificare gli effetti di altri agenti come farmaci o vaccini se aggiunti a un vaccino per stimolare la risposta del sistema immunitario. I partner del progetto esamineranno anche reagenti e saggi standardizzati, microarray, modelli animali e produzione e caratterizzazione di proteine. La conoscenza sviluppata è anche accessibile a gruppi esterni in tutta Europa, che possono fare domanda per accedere gratuitamente ai servizi forniti dai partner di Transvac; tra questi vi è l´accesso a coadiuvanti, modelli animali, reagenti e saggi standardizzati, oltre a potenti analisi molecolari come il sequenziamento massivo e l´analisi di microarray. Attualmente c´è un invito aperto per la presentazione di servizi gratuiti nello sviluppo di vaccini che si concluderà il 31 luglio 2011. Il progetto Transvac si concentra anche sul lato della formazione, sviluppando la capacità intellettuale necessaria a realizzare lo sviluppo dei vaccini ancora per molti anni. La prossima di queste sessioni di formazione si terrà nel laboratorio di formulazione dei vaccini presso l´Università di Losanna, un centro che collabora con l´Oms con sede a Epalinges in Svizzera. Sebbene la rete Transvac sia stata creata inizialmente con 13 partner, qualsiasi gruppo europeo è libero di richiedere l´iscrizione, a condizione che apporti esperienze, strutture e risorse utili alla discussione, in linea con l´approccio collaborativo di questo progetto! I partner del progetto sono tutti concordi sugli obbiettivi finali del progetto: una fiorente rete europea per lo sviluppo dei vaccini e un contributo significativo all´estirpazione di alcune delle malattie più mortali al mondo. Per maggiori informazioni, visitare: Transvac: http://www.Transvac.org/  Iniziativa europea per i vaccini (Evi): http://www.Euvaccine.eu    
   
   
SCIENZIATI TROVANO I GENI PER BATTERE IL SISTEMA DI DIFESA MRSA  
 
Bruxelles, 21 giugno 2011 - In Europa l´impegno per sviluppare cure migliori e più efficaci contro le malattie è continuo, con particolare attenzione sulla lotta ai patogeni umani e ai ceppi resistenti alle cure. Alcuni scienziati nel Regno Unito hanno identificato i geni del batterio stafilococco aureo meticillino resistente (Mrsa) che potrebbe aiutare il super batterio a sopravvivere anche quando viene colpito da agenti antibatterici. Questa scoperta, presentata sulla rivista Bmc Systems Biology, potrebbe portare a nuovi farmaci in grado di sconfiggere i sistemi difensivi del Mrsa. La ricerca è stata in parte finanziata dal progetto Rse-iras ("Royal Society of Edinburgh International research award scheme") che ha ricevuto un contributo Azioni Marie Curie di "Cofinanziamento di programmi regionali, nazionali e internazionali" (Cofund) del valore di oltre 905.000 euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). Il governo scozzese è il finanziatore principale di quattro dei cinque anni di questo partenariato. Per capire meglio come il Mrsa riesce a combattere gli antimicrobici e a sopravvivere, i ricercatori dell´Unità di genetica umana del Medical Reasearch Council (Mrc), Università di Dundee, Università di St Andrews e St George´s University di Londra, nel Regno Unito, hanno sviluppato una mappa genetica e hanno scoperto legami tra il 95% dei geni del Mrsa. I ricercatori del team credono che 22 geni che aiutano il Mrsa a provocare le malattie potrebbero essere "usati" per battere il Mrsa al suo stesso gioco. Hanno per esempio identificato il gene ftsH come potenziale punto debole del Mrsa. Ai fini dello studio il team ha esaminato il Ranalexin, un agente antimicrobico. Il Ranalexin uccide il Mrsa. Il team ha fatto test di laboratorio e analisi al computer sul Mrsa per scoprire che il Ranalexin indebolisce le pareti e la membrana cellulare del batterio. Questa nuova informazione potrebbe portare allo sviluppo di terapie combinate, dicono. Solo nel Regno Unita, le infezioni da Mrsa hanno contribuito alla morte di 781 persone nel 2009, il che rappresenta quasi un terzo delle morti che coinvolgono lo stafilococco aureo, rispetto alle 51 morti nel 1993. È necessario notare però che la proporzione delle infezioni da Mrsa nel 2009 era al di sotto del picco dell´82% registrato nel 2008. Secondo gli esperti gli ospedali sono le zone dove la proporzione di persone infettate da Mrsa è più alta, a causa del maggior numero di casi riscontrati in questo ambito. Il Mrsa può essere portato da persone per appena un paio d´ore e fino a diverse settimane o mesi. Nel frattempo queste persone potrebbero non essere consapevoli di essere portatori perché non emergono sintomi e il batterio non fa loro del male. Commentando i risultati dello studio, l´autore principale, il dott. Ian Overton dell´Unità di genetica umana del Mrc dice: "Le infezioni da staffilococco multi-farmaco resistenti come il Mrsa sono un problema mondiale e ceppi resistenti alle cure disponibili continuano a emergere. Lo sviluppo di nuovi farmaci è quindi importante. Il nostro metodo di network biology ci ha fatto capire come il Ranalexin agisce per uccidere il Mrsa e ci ha aiutato a comprendere meglio come si sviluppano le infezioni. Queste conoscenze contribuiscono alla creazione di nuove strategie per curare il Mrsa." Da parte sua, il direttore dell´Unità di genetica umana del Mrc, il professor Nick Hastie, dice: "Questo lavoro è un ottimo esempio del rapporto tra l´analisi dei processi fondamentali che aiutano le infezioni ad attecchire e lo sfruttamento di tali conoscenze per migliorare le cure farmacologiche." Per maggiori informazioni, visitare: Medical Research Council (Mrc) Human Genetics Unit: http://www.Hgu.mrc.ac.uk/  Bmc Systems Biology: http://www.Biomedcentral.com/bmcsystbiol/    
   
   
9ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA MODELLAZIONE IN MEDICINA E BIOLOGIA  
 
Riga, 21 giugno 2011 - La nona Conferenza internazionale sulla modellazione in medicina e biologia si svolgerà dal 26 al 28 luglio 2011 a Riga, in Lettonia. I progressi nella tecnologia medica e biologica stanno trasformando le cure e i trattamenti medici. In parte, questo è il risultato dell´interazione e collaborazione tra le scienze mediche e l´ingegneria. Questo ha portato a notevoli progressi nel settore sanitario e in materia di qualità della vita della popolazione. I modelli informatici, in particolare, sono riusciti a simulare sempre meglio i fenomeni biologici. Essi offrono sostegno in molte aree, compresi i sistemi cardiovascolari, lo studio della biomeccanica e l´ortopedia. Un altro contributo importante, dovuto all´ampia disponibilità di servizi computazionali e allo sviluppo di migliori algoritmi numerici, è la capacità di acquisire, analizzare, gestire e visualizzare grandi quantità di dati. La conferenza affronterà un ampio spettro di temi tra cui l´applicazione dei computer per simulare i problemi biomedici, che vanno dalla modellazione cardiovascolare alla realtà virtuale e simulazione in chirurgia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/11-conferences/biomed-2011.html    
   
   
UN “CRUSCOTTO INFORMATICO” AFFIANCA IL MEDICO DI FAMIGLIA OBIETTIVI: FACILITARE LA GESTIONE DEL PAZIENTE E RIDURRE I COSTI  
 
Firenze, 21 giugno 2011 - Si chiama Millegpg, il software di ultima generazione sviluppato da Genomedics e Millennium su indicazioni della Simg (Società Italiana di Medicina Generale) per supportare i medici di famiglia nel Governo clinico delle Cure primarie. Lanciato ufficialmente da pochi mesi, è già stato scelto da un’ampia platea di generalisti che continua ad allargarsi giorno dopo giorno. E al Sanit 2011, ospitato al Palazzo dei Congressi di Roma-eur dal 14 al 17 giugno, sono stati presentati i primi esempi applicativi dello strumento, il cui principale pregio è quello di offrire un vero e proprio “cruscotto informatico” orientato all’eccellenza professionale. “Millegpg – sottolinea Claudio Cricelli, presidente della Simg - servirà alla medicina generale di domani non soltanto per indirizzare la qualità delle cure ma anche per misurare questa qualità. Siamo alla vigilia di una rivoluzione che vedrà l’applicazione dei costi standard nel governo economico della Sanità, noi disponiamo già oggi di uno strumento che aiuta a identificare l’appropriatezza delle prestazioni in termini di risultati percepiti dai cittadini”. “Il software – spiega Gerardo Medea, responsabile per la Simg del progetto Millegpg – offre un’ampia gamma di opportunità: il medico può fare audit, può svolgere ricerca clinica in tempo reale – attraverso il collegamento in rete con gli altri medici che usano lo strumento – può migliorare l’appropriatezza terapeutica con effetti positivi sulla sicurezza del paziente e sull’efficienza del sistema, infine può dialogare con gli amministratori sanitari in una nuova modalità di analisi dei comportamenti clinico-prescrittivi che certamente è più gradita ai generalisti rispetto ai vecchi report economici”. In sostanza, Millegpg è lo strumento con cui i medici di famiglia possono finalmente prendere in mano la governance delle Cure primarie e dell’assistenza sul territorio. “Le esperienze maturate finora – afferma Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg - dimostrano che quando i singoli medici e i gruppi di medici effettuano una valutazione continua dei propri comportamenti rispetto agli indicatori forniti dalla letteratura internazionale si genera una spinta della professione al miglioramento: i pazienti vengono assistiti meglio, migliorano le scelte rispetto all’uso delle risorse diagnostico-terapeutiche, in sostanza migliora la qualità delle cure e il livello di impiego delle risorse”. In questo percorso verso l’eccellenza nella governance, medicina generale e Millegpg possono avvalersi del sostegno di Teva Italia, produttore leader nel comparto dei farmaci generici. “La nostra azienda - sottolinea Marco Grespigna, Head of Business Unit retail di Teva - cerca da sempre di portare benefici ai sistemi sanitari attraverso la produzione di ‘off patent’, grazie ai quali si possono liberare risorse da destinare allo sviluppo di farmaci innovativi, che attualmente contribuiscono per il 30-40% al fatturato mondiale del gruppo”.  
   
   
RIABILITAZIONE: DELEGAZIONE CINESE A MONTECATONE  
 
 Bologna, 21 giugno 2011 Delegazione cinese il 17 giugno al Montecatone Rehabilitation Institute di Imola, in occasione del seminario sulla rete regionale riabilitativa per i pazienti con mielolesione o cerebrolesione. Un appuntamento nell’ambito del “Primo incontro internazionale sul settore protesico e riabilitativo”, rivolto allo scambio con dirigenti cinesi dell’ente creato dal ministero degli Affari Civili per la riabilitazione, del Centro nazionale di ricerca sullo sviluppo degli ausili tecnologici, e della società che gestisce la Fiera annuale di Pechino dedicata ai prodotti per le persone disabili. “Siamo in un istituto di grande prestigio, parte di un sistema sanitario regionale che fa della qualità, dell’efficienza e del rispetto dei diritti dei cittadini un valore fondante – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti nel dare il benvenuto agli interlocutori – . Montecatone è uno dei punti di maggiore qualità del nostro sistema, dedicato a uno degli aspetti decisivi per la vita dei cittadini: il recupero della salute ma anche il maggior livello di autonomia personale possibile”. La composizione della delegazione cinese ha consentito di mettere a fuoco gli elementi chiave del modello organizzativo proposto dalla Regione Emilia-romagna per la riabilitazione delle persone con grave mielolesione o con grave cerebrolesione acquisita. Il modello, definito “hub & spoke”, è utilizzato dalla programmazione regionale per tutte le alte specialità ospedaliere: prevede Centri di alta specializzazione (hub) dove sono concentrate competenze professionali e tecnologie altamente specializzate a cui gli ospedali del territorio (spoke) inviano i pazienti per diagnosi o cure di particolare complessità. Un modello le cui potenzialità sono state molto apprezzate dalla delegazione cinese. Oggi sono stati esaminati in particolare i percorsi assistenziali-riabilitativi proposti da Montecatone che, in qualità di Centro di alta specializzazione per la cura delle lesioni midollari, tratta ogni anno un numero di pazienti corrispondente a circa un sesto di tutti i casi “nuovi” di lesione midollare in Italia e “attrae” pazienti con mielolesioni da tutto il territorio nazionale (oltre il 50% risiede in altre regioni). I risultati raggiunti a Montecatone a livello di riabilitazione fisica, ma anche e soprattutto di qualità della vita, lo collocano a livello dei cinque migliori centri europei. All’incontro, organizzato da Unindustria della provincia di Bologna, erano presenti, tra gli altri, oltre all’assessore Lusenti, il presidente di Montecatone Rehebilitation Institute Giovanni Bissoni e il direttore generale Augusto Cavina. La direzione di Montecatone ha ribadito la disponibilità dell’istituto ­– connaturata alla sua natura di “hub” regionale – ad allacciare rapporti di partnership internazionale, soprattutto per quanto riguarda la ricerca, lo sviluppo e la formazione professionale degli operatori della riabilitazione.  
   
   
MARCHE: RACCOLTE 5000 FIRME PER UN´AZIONE DI PREVENZIONE CONTRO L´OSTEOPOROSI  
 
Ancona, 21 Giugno 2011 - 5000 firme per un provvedimento ad hoc sulla prevenzione dell´osteoporosi e dell´osteopenia. Alla raccolta su tutto il territorio regionale hanno contribuito i sindacati dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil, insieme con i rispettivi Coordinamenti Donne che nei giorni scorsi le hanno consegnate all´assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani. L´osteoporosi e` una malattia ad altissimo impatto umano e sociale che interessa particolarmente la fascia di eta` che va dai 59 ai 79 anni. E` una patologia altamente invalidante che sfocia spesso nella non-autosufficienza con costi umani ed economici molto pesanti: i dati dicono che la frattura in una persona ancora attiva costa alla collettivita` circa 40.000 euro e che la spesa per una protesi d´anca si aggira sui 10.000 euro. Le donne sono le piu` colpite rispetto al totale della popolazione e l´80% di esse sono pensionate, con un alto disagio sociale, dal momento che gran parte di loro vive con pensioni al di sotto dei 1.000 o dei 500 euro al mese, come risulta dall´ultima relazione annuale dell´Inps. Le Marche sono una delle regioni piu` longeve d´Italia e` necessario, pertanto, non solo registrare il positivo dato statistico ma porsi il problema della qualita` della vita e prevenire ogni causa di non autosufficienza. L´assessore Mezzolani, condividendo tutti gli obiettivi, in conclusione dell´incontro, si e` impegnato ad istituire in tempi brevi, un tavolo tecnico, con i professionisti medici del settore e le rappresentanti del sindacato dei pensionati Spi-cgil, Fnp-cisl e Uilp-uil, per mettere a punto un monitoraggio per poter rilevare l´incidenza di questa patologia sul territorio regionale, affinche` si possano mettere in campo interventi di prevenzione e cura appropriati e ostenuti da adeguati finanziamenti.  
   
   
CURA DELLE ULCERE CUTANEE: PARTE LA MAPPATURA DEI CENTRI DI ECCELLENZA IN PIEMONTE  
 
Torino, 21 giugno 2011 – Secondo una indagine dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee - Aiuc, circa la metà dei pazienti con lesioni cutanee, spesso derivate da problemi vascolari o da decubiti, continua ad avere problemi legati alla presenza dell’ulcera anche dopo un anno dall’insorgenza del problema, e spesso la cura viene iniziata in ritardo. Spiega Giorgio Guarnera, Presidente nazionale Aiuc-associazione Italiana Ulcere Cutanee, Responsabile Unità Operativa Chirurgia Vascolare delle Lesioni Ulcerative dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata - I.d.i. Roma intervenuto al convegno Aiuc interregionale in corso a Torino (Lingotto Fiere)– In molte parti d’Italia Aiuc sta lavorando perché venga istituito un opportuno sistema di cure, con centri vulnologici collegati al territorio per garantire la continuità di cura a domicilio. Perché questo si realizzi, in diverse regioni siamo fortemente impegnati nella definizione dei criteri di qualità per i centri vulnologici, che permettano di definire degli standard di accreditamento dei centri distribuiti sul territorio. Inoltre istituiamo corsi, gruppi di studio, congressi in tutto il territorio, che diventano occasione di condividere evidenze scientifiche e percorsi clinici. E’ necessario fare molta formazione e informazione. Le ulcere non solo si possono, ma si devono curare.” “Spesso il ritardo della cura deriva dal fatto che il paziente sottovaluta il problema, oltre a non saper bene a quale specialista rivolgersi. Il Piemonte, - spiega Piero Secreto, Direttore Struttura Complessa di Geriatria, Azienda ospedaliera Beata Vergine Consolata, Fatebenfratelli, San Maurizio Canavese (Torino) e presidente del convegno – è sempre stato particolarmente sensibile a questo problema, come dimostra il fatto che nella nostra regione le medicazioni per le ulcere cutanee sono rimborsate dal sistema sanitario. Inoltre nei principali ospedali piemontesi e anche sul territorio sono presenti diversi ambulatori specializzati in vulnologia.” “Anche in Piemonte, come in altre regioni, – continua Secreto, che è Coordinatore Aiuc Regione Piemonte - partirà un censimento dei centri e ambulatori presenti sul territorio, che ne descriverà le caratteristiche. I dati, presentati alla Regione, serviranno per definire i criteri di accreditamento dei centri di vulnologia.” Le ulcere colpiscono in Italia circa 2 milioni di persone. Il motivo è da ricercarsi nell’alta percentuale di popolazione anziana che caratterizza il nostro Paese, dove le persone con più di 65 anni sono circa il 20%. Le ulcere agli arti inferiori sono patologie che colpiscono prevalentemente le persone anziane perché dipendono nella quasi totalità dei casi da problemi vascolari, diffusi in questa fascia della popolazione. Secondo i dati, la cura delle lesioni cutanee può costare fino a 250 euro al mese. Al convegno Aiuc si è parlato anche delle nuove tecnologie in vulnologia. “Oggi la ricerca – spiega Giorgio Guarnera, Presidente Aiuc-associazione Italiana Ulcere Cutanee, Responsabile Unità Operativa Chirurgia Vascolare delle Lesioni Ulcerative dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata - I.d.i. Roma - ha infatti messo a disposizione delle medicazioni tecnologicamente avanzate, da utilizzare in rapporto alle caratteristiche dell’ulcera. Per esempio, se il fondo della lesione è secco, si sceglierà un idrogel per idratarlo; se è fibrinoso, si sceglierà una medicazione a base di enzimi. Se la lesione è estesa, profonda, irregolare o situata in punti in cui è difficile operare, si possono utilizzare dei sostituti dermici. Questi dispositivi sono dei sistemi biologici assolutamente biocompatibili che possono costituire una base per la riepitelizzazione, ossia la ricostruzione del tessuto danneggiato. Vengono messi sul fondo della lesione con un intervento in sala operatoria.” Nel corso del congresso, i docenti del Politecnico di Torino presenteranno progetti di ricerca per la diagnosi e cura delle lesioni cutanee che utilizzeranno metodiche diagnostiche e medicazioni ultramoderne in gradi di ridurre i tempi di guarigione, con un vantaggio sia per il paziente che per il sistema sanitario. L’evoluzione della “scienza vulnologica” (che di vera scienza ormai si tratta, in quanto disciplina che si è creata una sua identità autonoma nel panorama scientifico nazionale ed internazionale) ha fatto si che negli ultimi anni si siano affacciate nella gestione delle lesioni cutanee metodiche sempre più complesse e tecnologicamente avanzate. Non sono più gli anni della semplice osservazione empirica e degli interventi spesso lasciati all’estro personale. L’interesse scientifico per le lesioni cutanee ha stimolato la produzione di generazioni di medicazioni sempre più avanzate. Parallelamente, si sono sviluppati nuovi presidi e nuove strumentazioni tecnologiche sempre più sofisticate, finalizzate ad una migliore prevenzione nei soggetti più fragili e a una più precisa diagnosi e specifica terapia delle lesioni cutanee di difficile guarigione. Obiettivo del V congresso Interregionale Aiuc Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Sardegna è quello di fornire agli operatori sanitari le novità scientifiche nel campo delle nuove tecnologie che si sono affacciate nel panorama vulnologico in merito alla prevenzione, diagnosi e trattamento delle ulcere cutanee. L’aiuc, da sempre attenta alla formazione nel campo della gestione del paziente con ulcere cutanee, promuove all’interno del Congresso, ed è questa una novità, delle sessioni dedicate ai diplomati delle prime due edizioni del Master Universitario Biennale in Vulnologia (che proprio qui a Torino è nato e si è sviluppato). In un contesto di “formazione continua vulnologica” il congresso vuole essere luogo d’incontro, ritrovo e scambio di esperienze tra le figure professionali specifiche nel campo vulnologico e tutti gli operatori sanitari che si occupano di vulnologia. Il Congresso vorrebbe rappresentare per la vulnologia delle nostre regioni (in maniera forse un po’ pretenziosa) un ponte ideale fra passato e futuro, trampolino di lancio per noi operatori sanitari protesi verso orizzonti e traguardi che solo fino a pochi anni fa sembravano insperati e irraggiungibili. Nell’anno dei Festeggiamenti per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Sardegna (le regioni dello Stato sabaudo da cui peraltro è nata l’Unità d’Italia stessa), partecipano unite al loro Congresso Interregionale Aiuc, che rappresenta per l’Associazione e in particolare per il Nord Ovest un evento in cui lo scambio di esperienze fra le figure professionali in una equipe vulnologica sempre più allargata, potrà portare ad un arricchimento reciproco nell’interesse del paziente portatore di ulcere. Insieme ai Coordinatori Regionali e al comitato Scientifico Organizzatore sono lieto di invitarvi e darvi il benvenuto a Torino.  
   
   
FVG: PREZZO FARMACI, AIUTI SOLO A FAMIGLIE FRAGILI  
 
Trieste, 21 giugno 2011 - "In Friuli Venezia Giulia vi sono circa 43 mila famiglie al di sotto della soglia della povertà. Anche in tema di salute e di protezione sociale l´Amministrazione regionale deve guardare prima di tutto alle fasce più deboli della popolazione, e questo impegno riguarderà, indirettamente, anche il prezzo dei farmaci". Lo assicura l´assessore alla salute, Vladimir Kosic, in risposta alle sollecitazioni, pervenute da più parti, per prorogare la misura temporanea che prevedeva di non far ricadere sui cittadini il pagamento della differenza tra il prezzo dei farmaci generici, stabilito dalle aziende farmaceutiche, e il rimborso definito dall´Agenzia italiana del farmaco (Aifa). "La proroga non è tecnicamente né contabilmente possibile", spiega l´assessore, promettendo che "metteremo in campo misure compensative, che però saranno indirizzate alle persone più fragili, a chi stenta ad arrivare alla fine del mese, non a tutti". I problemi hanno avuto origine quando, alcuni mesi fa, l´Aifa, anche al fine di contenere la spesa sanitaria, ha ridotto il prezzo di rimborso dei farmaci generici, invitando le case farmaceutiche ad allineare i prezzi a quelli medi europei. Tuttavia questo allineamento, soprattutto nei primi tempi, non c´è stato. Si è così venuta a creare una differenza tra il prezzo richiesto dalle aziende farmaceutiche e quello rimborsato. Differenza che le farmacie hanno chiesto ai cittadini. Per evitare questa specie di ticket occulto, la Regione a metà maggio ha approvato una misura temporanea, accollandosi per un mese (fino a metà giugno) la differenza di prezzo. "Ma ora un nuovo provvedimento che vada nella stessa direzione non è più possibile", ribadisce Kosic, spiegando che comunque "nel frattempo diverse case farmaceutiche hanno abbassato il prezzo dei farmaci, come voluto dall´Aifa", e ricordando che "in Friuli Venezia Giulia, a differenza di altre realtà regionali, non esiste un ticket sui farmaci, grazie al fatto che abbiamo saputo garantire equilibrio ai bilanci della sanità". In ogni caso "porteremo al più presto la questione alla Conferenza Stato-regioni, per individuare una soluzione nazionale", conclude l´assessore.  
   
   
TRENTO: AGGIORNATI I LIVELLI AGGIUNTIVI DI ASSISTENZA SANITARIA: SOSTEGNO AI FAMIGLIARI CHE ASSISTONO  
 
Trento, 21 giugno 2011 - La giunta provinciale ha approvato stamani la delibera con cui si aggiornano i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria. La principale novità - come ha spiegato l´assessore provinciale alla sanità e alle politiche sociali Ugo Rossi ai colleghi dell´esecutivo - riguarda l´assistenza sanitaria. I nuovi importi garantiti dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso l´azienda provinciale per i servizi sanitari, intendono favorire l´assistenza dei familiari a persone con gravi patologie. “Sostenere chi assiste a casa i propri cari gravemente ammalati è certamente una priorità” queste le prime parole dell’assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi, a commento della delibera odierna che fissa i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria. In applicazione della vigente normativa, la Giunta provinciale ha determinato per quest’anno l’elenco delle prestazioni sanitarie aggiuntive da garantire, ai cittadini residenti in provincia di Trento, oltre ai livelli essenziali stabiliti dallo Stato. L’elenco viene annualmente aggiornato in ragione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini che si manifestano nell’ambito del servizio sanitario provinciale, tenendo sotto controllo la sostenibilità finanziaria. In questo modo si cerca costantemente di migliorare il servizio sanitario provinciale, implementando e sviluppando i livelli attuali. Queste prestazioni distinguono fortemente il Servizio sanitario provinciale da quello delle altre regioni. Esse rappresentano sicuramente un punto qualificante e garantiscono nei fatti l’effettiva presa in carico del paziente e della sua famiglia, la continuità assistenziale e l’equità nell’accesso alle prestazioni. Storicamente in ragione della propria autonomia finanziaria, la Provincia garantisce, per una precisa scelta di allocazione delle risorse ai diversi settori di interventi, livelli di assistenza sanitaria decisamente più elevati rispetto a quelli delle altre Regioni. Per il 2011 vengono confermati i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria determinati per il 2010, con in più delle alcune rilevanti novità. In estrema sintesi fra i livelli stabiliti nel 2010 e oggi confermati si ricordano: concorso spese per le cure termali in favore delle persone invalide; trattamenti riabilitativi particolari per persone affette patologie neuropsichiche; percorsi riabilitativi per persone affette da autismo, psicosi infantile o paralisi cerebrale infantile; prestazioni fisioterapiche a favore di persone affette da fibrosi cistica o displasia ectodermica; fornitura di prodotti galenici, protesi presidi e ausili sanitari; fornitura di dispositivi medici a soggetti affetti da gravi patologie; fornitura di prodotti farmaceutici a favore di persone affette da malattie rare; contributo economico a favore di persone affette da patologie gravissime per l’assistenza a domicilio o presso le residenza sanitarie assistenziali. La principale novità della delibera odierna riguarda il riconoscimento, retroattivo a partire dal primo gennaio 2011, di un contributo annuo di euro 10.000 (prima erano 6.000 euro) per favorire la permanenza e l’assistenza a domicilio delle persone affette da patologie particolarmente gravi, che versano in gravissime condizioni, necessitanti di un’elevata intensità assistenziale. In particolare si tratta di persone affette da patologie gravissime, in stato vegetativo permanente oppure con minima responsività in conseguenza di gravi celebrolesioni acquisite, persone ammalate di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) in stadio avanzato. Il contributo copre forfetariamente le spese di assistenza a rilevanza sanitaria e socio-sanitaria per garantire la continuità assistenziale. La domanda deve essere presentata al distretto sanitario di residenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. In considerazione dell’estrema gravità di queste patologie e per agevolare i cittadini, l’erogazione del contributo forfettario avviene, da parte del distretto, senza la presentazione della documentazione analitica delle spese sostenute, ma con la sola autocertificazione del beneficiario o del suo rappresentante. La misura si pone la finalità di incentivare la permanenza della persona ammalata gravemente a domicilio, in alternativa all’istituzionalizzazione, attraverso un contributo economico per alleviare i rilevantissimi costi legati all’assistenza continuativa e ad alta intensità: essa si innesta nel solco del progetto di assistenza domiciliare, da favorire anche con altri strumenti di sostegno, (quali, ad esempio, l’assegno di cura). L’intervento odierno si affianca a quello previsto per le persone affette da patologie gravissime (le stesse prima indicate) ospitate presso le residenze sanitarie assistenziale. A queste persone, dal primo aprile 2010, il servizio sanitario provinciale assicura l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa per il ricovero in residenza sanitaria assistenziale per la parte non coperta dall’indennità di accompagnamento. In altre parole i pazienti affetti da queste patologie ricoverati nelle residenza sanitarie assistenziali non pagano alcuna retta alberghiera. Il beneficiario deve presentare domanda all’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’erogazione è disposta direttamente dal distretto sanitario dell’azienda provinciale per i servizi sanitari a favore della residenza sanitaria assistenziale in cui la persona è ricoverata. E’ stato quindi confermato per il 2011 l’intervento introdotto per la prima volta nel 2010. “Il sostegno alle persone in gravissime condizioni di disabilità e ai propri familiari è per noi una priorità. L’intervento odierno mira a promuovere l’assistenza e la permanenza della persona ammalata a casa propria. Per quanto una struttura possa essere “umana”, il posto migliore per ciascuno di noi, anche e soprattutto nella malattia, è sicuramente la propria casa, vicino ai propri affetti. Credo sia un intervento importante per i nostri cittadini, e per questo interveniamo retroattivamente a partire dal 1 gennaio di quest’anno. Questo intervento ha un significato anche simbolico, di grande apprezzamento di chi si prende cura dei propri cari che versano in gravi condizioni” il commento dell’assessore Rossi.  
   
   
I RISULTATI DEGLI OSPEDALI PIEMONTESI IN LINEA CON LA MEDIA NAZIONALE  
 
 Torino, 21 giugno 2011- Le performance degli ospedali piemontesi sono in linea con la media nazionale, anzi in alcuni casi sono addirittura migliori (25%), ma in altri si attestano invece al di sotto della media (15%). In particolare, il rischio di mortalità è più elevato negli ospedali più piccoli, per il fatto che il numero di casi trattati è basso e le performance sono inevitabilmente non eccellenti. Di performance (70 gli indicatori di valutazione stabiliti a livello nazionale) si è parlato in un convegno, organizzato dalla Regione in collaborazione con Aress Piemonte e Agenas. Al centro della discussione, il valore che la conoscenza di questi dati può avere per guidare i cittadini in una scelta consapevole delle strutture sanitarie. Intenzione della Regione Piemonte è intervenire con interventi correttivi mirati: potenziando le eccellenze e ridimensionando le specialità e i centri di cura che non stanno al passo con gli indici di performance richiesti dal Ministero della Salute. "Un sistema trasparente è un sistema democratico. Conoscere i risultati degli atti medici degli ospedali - ha detto Claudio Zanon, commissario straordinario dell´Aress - significa avere un maggior potere decisionale e una maggior consapevolezza, sia da parte dei cittadini, sia da parte dei decisori, nell´ottica di un miglioramento del sistema sanitario piemontese". Un percorso che si rivela utile anche per le aziende sanitarie. "Questo - ha affermato Paolo Monferino, direttore regionale della Sanità - rientra nel piano più generale di una sanità sostenibile, anche da un punto di vista economico. La riforma sanitaria attualmente in lavorazione prevede infatti la realizzazione di sei reti ospedaliere sul territorio, che permetteranno ad esempio di distribuire gli investimenti in modo mirato sulle diverse strutture, evitando duplicazioni e sprechi". La valutazione delle performance qualitative può non essere così immediata come quella degli indicatori economici. Come ha illustrato Fulvio Moirano, direttore Agenas, "Quando c´é un disavanzo anche solo del 5% rispetto ai finanziamenti, si ricorre subito al piano di rientro. Non è ancora così per le performance qualitative. Vincere la battaglia sulla qualità significa vincerla anche sulle risorse".  
   
   
LA SANITA’ DELLE AUTONOMIE SPECIALI IN UN INCONTRO A ROMA  
 
Aosta, 21 giugno 2011 - Giovedì 16 giugno 2011, l’Assessore Albert Lanièce e il Direttore sanitario dall’Azienda Usl Giuseppe De Filippis hanno preso parte a Roma ad un incontro al quale hanno preso parte il Dirigente del Dipartimento Politiche Sanitarie della Provincia autonoma di Trento Livia Ferrario, a nome dell’Assessore alla Salute e Politiche sociali Ugo Rossi, e il Direttore del Dipartimento alla Sanità e alle Politiche Sociali della Provincia autonoma di Bolzano Florian Zerzer, per conto dell’Assessore alla Sanità e Politiche sociali Richard Theiner. Alla riunione hanno inoltre partecipato il Direttore dell’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.na.s), Fulvio Moirano, e il professore dell’Università Tor Vergata di Roma Federico Spandonaro. L’incontro è stato l’occasione per mettere a confronto realtà sanitarie e geografiche simili, quale la Regione Valle d’Aosta e le Provincie di Bolzano e Trento, e per individuare e approfondire un approccio metodologico analogo per tutte le tre realtà, al fine di definire i costi standard nei territori ad autonomie speciali. Nell’ambito della riunione si è inoltre trattata la tematica della valutazione della performance sanitaria e socio-assistenziale dei rispettivi territori. I rappresentanti hanno quindi stabilito di programmare una serie di incontri, di cui il successivo prima della pausa estiva, al fine di definire congiuntamente tutti gli elementi che possono determinare un aumento dei costi di gestione e di programmazione nelle rispettive realtà, vista la forte affinità organizzativa del sistema sanitario e di quello assistenziale. «La peculiarità dell’organizzazione della nostra regione –sottolinea l’Assessore Lanièce – rende difficile il confronto con le altre regioni italiane ai fini di una valutazione sulla corretta efficienza ed efficacia del sistema sanitario valdostano. Essendoci in Valle d’Aosta un’Azienda Usl unica, non vi sono elementi di confronto pari, se non quelli di altri territori ad autonomia speciale. Allo stesso modo gli indicatori di attività e di costo, oltre a quelli di esito, sono difficilmente confrontabili con le altre Regioni di dimensioni e attività erogate più grandi. Ecco perché diventa importante individuare una metodologia unica per la definizione dei costi standard, tra aree la cui tipologia del territorio e i modelli organizzativi sono paragonabili».  
   
   
DISABILITA’: A BREVE BANDO REGIONALE VENETO PER PROGETTI-PILOTA  
 
Venezia, 21 giugno 2011- L’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto ha incontrato i rappresentanti delle circa trenta associazioni venete delle famiglie con persone autistiche. “L’autismo è una forma di disabilità dell’area cognitiva e comportamentale in aumento, e la Regione intende con quest’incontro – ha detto Sernagiotto – arrivare ad inquadrare un intervento mirato e coordinato per l’accompagnamento e l’assistenza dei bambini autistici ma anche degli adolescenti e degli adulti autistici. Si calcola che, nel Veneto, nasca con questo tipo di disabilità il 2-2,5 per mille della popolazione. “Ho voluto incontrare queste associazioni – ha aggiunto - per sentirne direttamente le esperienze e le proposte e per valutare assieme a loro le azioni da intraprendere come giunta regionale nel campo di questa specifica forma di disabilità che è forse la più trascurata nell’ambito delle diverse forme di disabilità”. Sernagiotto ha informato che a breve sarà pronto il bando regionale per la realizzazione di progetti-pilota che mettano in campo a livello regionale proposte condivise dalle famiglie e di cui siano protagonisti le stesse famiglie e le persone autistiche. “Vogliamo costruire politiche di partecipazione – ha concluso – e alle finalità di assistenza all’autismo sarà destinata buona parte delle risorse del fondo di rotazione previsto all’articolo 8 della legge di bilancio regionale e che è fissato complessivamente in 50 milioni di euro”.  
   
   
FVG: SCATTA IL PIANO CALDO PER PROTEGGERE LE PERSONE FRAGILI  
 
Trieste, 21 giugno 2011 - L´amministrazione regionale assicura anche per quest´anno alla popolazione "fragile" una adeguata azione di prevenzione durante il periodo estivo, al fine di evitare fenomeni di istituzionalizzazione sia sanitaria che sociale legati alle situazioni di criticità imputabili a temperature e umidità elevate. Lo comunica l´assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, che ricorda come l´azione di prevenzione sociosanitaria viene garantita a titolo gratuito ai soggetti "a rischio" attraverso il servizio di telesoccorso e telecontrollo, gestito da Tesan-televita. Per ottenere consigli per affrontare nel modo migliore le ondate di calore e informazioni sui servizi disponibili, ci si può rivolgere fino al 15 settembre al numero 848.448.884, attivo ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, sabato, domenica e festivi dalle 9.00 alle 14.00. Il numero 848.448.884 è ad addebito ripartito: l´onere della telefonata è in parte a carico del chiamante (al costo di una chiamata urbana o in funzione del proprio contratto telefonico) e in parte della Regione Fvg. In caso di temperature superiori a 33 gradi e con un tasso di umidità maggiore del 50 per cento, il servizio svolge anche un´attività di monitoraggio telefonico, rivolto a circa 1.200 utenti "a rischio" segnalati dai servizi sociali e sociosanitari. Qualora si verifichino queste condizioni, tutte queste persone saranno contattate ed informate dell´imminente ondata di calore, e sarà verificato il loro stato di salute. Spetta ai Distretti sanitari, in collaborazione con i medici di medicina generale e con i servizi sociali territoriali, individuare i soggetti da inserire nel programma telefonico di allerta e monitoraggio. Peraltro, per essere inclusi nel monitoraggio, oppure per segnalare un parente o una persona fragile, si può telefonare al numero indicato nell´orario di apertura del servizio. Oltre all´attività di telecontrollo diretta alle 1.200 persone fragili individuate, è stata programmata una campagna informativa diretta a tutta la popolazione sui corretti e salutari comportamenti da adottare in caso di temperature elevate, mediante la distribuzione capillare di materiale informativo cartaceo e la trasmissione di spot radiofonici e televisivi.  
   
   
FVG: NUOVO ACCORDO REGIONE-FARMACIE PER SERVIZI A DIABETICI  
 
Trieste, 21 giugno 2011 - Il rinnovo dell´accordo tra Regione e farmacie per l´erogazione di ausili e presidi per pazienti diabietici nel triennio 2011-14 è stato approvato il 17 giugno dalla Giunta regionale, come proposto dall´assessore alla Salute, Vladimir Kosic, che lo sottoscriverà assieme al presidente di Federfarma ed al coordinatore di Assofarm Friuli Venezia Giulia. In un´ottica di economicità per il Servizio sanitario regionale (Ssr), vengono così aggiornate le condizioni attualmente vigenti, riducendo i prezzi massimi di rimborso. L´accordo prevede inoltre l´attivazione a breve di un gruppo di lavoro congiunto con le farmacie per valutare le modalità di collaborazione delle medesime con il Ssr per l´erogazione di altri servizi sanitari e socio-sanitari. Le nuove disposizioni adottate a livello nazionale, infatti, prevedono che le farmacie possano erogare nuovi e importanti servizi nell´interesse dei cittadini, facilitandoli anche nelle fasi di accesso e fruizione.  
   
   
SANITA´: POLVERINI INAUGURA NUOVO EDIFICIO VILLA BETANIA  
 
Roma, 21 giugno 2011 - "Sono qui per inaugurare una parte di questa straordinaria struttura che avevo visitato un anno fa. Un´eccellenza che oggi mette in campo strumentazioni innovative. Ma soprattutto una struttura privata che opera con medici pubblici". Lo ha dichiarato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che il 20 giugno ha inaugurato il nuovo edificio della casa di cura Villa Betania, che ospita la nuova diagnostica per immagini e due sale operatorie per gli interventi in day surgery. Il reparto è dotato di una nuova Tac di ultima generazione a 40 strati, una Risonanza magnetica nucleare aperta e nuovi macchinari della sezione radiologica. "La risonanza magnetica aperta, prima e unica nella regione, consentirà anche alle persone che soffrono di claustrofobia di poter accedere a questo tipo di diagnostica - ha spiegato Polverini - quest´anno è stato quello più significativo per la sanità del Lazio, abbiamo dovuto operare attraverso alcuni decreti d´emergenza oggi a seconda delle esigenze territoriali, stiamo mettendo in campo dei correttivi per mantenere vive le strutture d´eccellenza e per non mantenere in vita quelle che non lo sono e riparametrare le esigenze del territorio".  
   
   
PRESENTAZIONE SERVIZIO SPERIMENTALE ASSISTANT DE HAMEAU  
 
Aosta, 21 giugno 2011 - L’assessorato sanità, salute e politiche sociali e le Amministrazioni comunali di Introd e Villeneuve informano che, giovedì 23 giugno alle ore 11.30 a Introd, in località Villes Dessus (ex scuola elementare, struttura situata di fronte alla Maison Bruil) si terrà la conferenza stampa di presentazione del Servizio sperimentale Assistant de Hameau, in fase di attuazione nei comuni di Introd e Villeneuve. Si ricorda che il progetto Assistant de Hameau è promosso dall’Assessorato in collaborazione con i comuni di Villeneuve, Introd, Nus, Verrayes, Saint Denis, Emarèse, Montjovet, Verrès, Donnas, Fontainemore, Lillianes e Perloz. Questo servizio territoriale permetterà a operatori specializzati di presidiare alcune località fisicamente isolate o di piccole dimensioni allo scopo di intercettare bisogni di contatto e assistenza da parte di cittadini che non sono in carico ai servizi sociali. La Conferenza stampa vuole essere dunque un modo per presentare ai cittadini di Introd e Villeneuve gli assistenti che opereranno sui due comuni, operatori che avranno il compito di fornire un supporto ai bisogni locali e alle necessità legate all’espletamento delle attività di vita quotidiana, di offrire risposte alle situazioni di emarginazione e di solitudine e di valorizzare le reti di relazioni presenti sul territorio promuovendo la solidarietà e la socializzazione. Gli assistenti saranno dunque disponibili ad aiutare le famiglie, soprattutto le persone non autosufficienti, disabili o in situazioni di disagio, nelle piccole attività quotidiane di tipo domestico come la spesa, l’accompagnamento agli esami ambulatoriali, lo svolgimento di pratiche e adempimenti burocratici ecc... Promuovendo in contemporanea iniziative di occasione di incontro e animazione.  
   
   
GENOVA: INCONTRO APERTO ALLA CITTADINANZA PARLIAMO DI...SOVRAPPESO E OBESITA´  
 
Genova, 21 giugno 2011 – Oggi alle ore 16.30, presso il Salone Congressi dell´Ospedale Galliera (con ingresso da Via Volta 8), si svolgerà l´incontro di Educazione alla Salute "Parliamo di... Sovrappeso & Obesità". Cosa sono sovrappeso e obesità? Come ci si può riappropriare di una vita sana attraverso una corretta alimentazione? Come va affrontato il problema dell´obesità? E´ sempre necessario intervenire chirurgicamente? Quali sono i fattori che contribuiscono all´aumento del peso? Ecco alcuni dei quesiti dai quali si partirà domani al Galliera nell´ambito dell´incontro “Parliamo di...” per approfondire uno degli argomenti oggi in pole position nella scala delle emergenze della salute collettiva. L´incontro prevede la diretta partecipazione di un pool di specialisti dedicato che risponderà direttamente alle domande del pubblico in sala. Chirurgo, gastroenterologo, endocrinologo, dietologo, psicologo saranno a disposizione per chiarire dubbi, fornire informazioni utili per conoscere le più attuali e innovative strategie di cura. Focus Obesita´ - I dati dimostrano che l´obesità colpisce più di un miliardo di persone. In Italia sono cinque milioni i soggetti interessati, con un incremento del 25% nell´ultimo decennio. E non molto distante da questo contesto si trova la Liguria, che si è allineata ai dati nazionali: le persone in sovrappeso sono circa il 30% della popolazione e gli obesi circa il 10%. L´obesità è causa di molte altre patologia gravi e invalidanti come ipertensione arteriosa, diabete mellito, problemi respiratori, disturbi articolari, disordini del metabolismo, colesterolo e trigliceridi, senza contare gli innumerevoli disagi nella vita lavorativa, sociale e sessuale. Per fornire un´adeguata risposta alla domanda di salute al Galliera è attivo un Gruppo per la Terapia Multidisciplinare dell´Obesità che offre al paziente percorso diagnostico e terapeutico innovativo e di alta specializzazione, con cure dedicate e personalizzate. Interventi di: Adriano Lagostena Direttore Generale - E.o. Ospedali Galliera; Marco De Paoli Dirigente medico del Gruppo per la terapia multidisciplinare dell´obesità e della Chirurgia Generale ed epatobiliopancreatica - E.o. Ospedali Galliera; Gianni Coccia Direttore S.c. Gastroenterologia - E.o. Ospedali Galliera; Carla Micaela Cuttica Dirigente medico S.s.d. Endocrinologia - E.o. Ospedali Galliera; Teresa Cardillo Dietista S.s.d. Endocrinologia - E.o. Ospedali Galliera; Paola Robotti Dietista S.s.d. Endocrinologia - E.o. Ospedali Galliera; Stefania Gattone Psicologa S.c.chirurgia Generale ed epatobiliopancreatica - E.o. Ospedali Galliera; Modera: Alessandra Rissotto - caporedattore Tgr Rai ; Con la partecipazione di Marina Biglia, Presidente Associazione Insieme Amici Obesi No Profit .  
   
   
TRENTO: AGGIORNATI I LIVELLI AGGIUNTIVI DI ASSISTENZA SANITARIA: SOSTEGNO AI FAMIGLIARI CHE ASSISTONO  
 
Trento, 21 giugno 2011 - La giunta provinciale ha approvato stamani la delibera con cui si aggiornano i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria. La principale novità - come ha spiegato l´assessore provinciale alla sanità e alle politiche sociali Ugo Rossi ai colleghi dell´esecutivo - riguarda l´assistenza sanitaria. I nuovi importi garantiti dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso l´azienda provinciale per i servizi sanitari, intendono favorire l´assistenza dei familiari a persone con gravi patologie. “Sostenere chi assiste a casa i propri cari gravemente ammalati è certamente una priorità” queste le prime parole dell’assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi, a commento della delibera odierna che fissa i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria. In applicazione della vigente normativa, la Giunta provinciale ha determinato per quest’anno l’elenco delle prestazioni sanitarie aggiuntive da garantire, ai cittadini residenti in provincia di Trento, oltre ai livelli essenziali stabiliti dallo Stato. L’elenco viene annualmente aggiornato in ragione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini che si manifestano nell’ambito del servizio sanitario provinciale, tenendo sotto controllo la sostenibilità finanziaria. In questo modo si cerca costantemente di migliorare il servizio sanitario provinciale, implementando e sviluppando i livelli attuali. Queste prestazioni distinguono fortemente il Servizio sanitario provinciale da quello delle altre regioni. Esse rappresentano sicuramente un punto qualificante e garantiscono nei fatti l’effettiva presa in carico del paziente e della sua famiglia, la continuità assistenziale e l’equità nell’accesso alle prestazioni. Storicamente in ragione della propria autonomia finanziaria, la Provincia garantisce, per una precisa scelta di allocazione delle risorse ai diversi settori di interventi, livelli di assistenza sanitaria decisamente più elevati rispetto a quelli delle altre Regioni. Per il 2011 vengono confermati i livelli aggiuntivi di assistenza sanitaria determinati per il 2010, con in più delle alcune rilevanti novità. In estrema sintesi fra i livelli stabiliti nel 2010 e oggi confermati si ricordano: concorso spese per le cure termali in favore delle persone invalide; trattamenti riabilitativi particolari per persone affette patologie neuropsichiche; percorsi riabilitativi per persone affette da autismo, psicosi infantile o paralisi cerebrale infantile; prestazioni fisioterapiche a favore di persone affette da fibrosi cistica o displasia ectodermica; fornitura di prodotti galenici, protesi presidi e ausili sanitari; fornitura di dispositivi medici a soggetti affetti da gravi patologie; fornitura di prodotti farmaceutici a favore di persone affette da malattie rare; contributo economico a favore di persone affette da patologie gravissime per l’assistenza a domicilio o presso le residenza sanitarie assistenziali. La principale novità della delibera odierna riguarda il riconoscimento, retroattivo a partire dal primo gennaio 2011, di un contributo annuo di euro 10.000 (prima erano 6.000 euro) per favorire la permanenza e l’assistenza a domicilio delle persone affette da patologie particolarmente gravi, che versano in gravissime condizioni, necessitanti di un’elevata intensità assistenziale. In particolare si tratta di persone affette da patologie gravissime, in stato vegetativo permanente oppure con minima responsività in conseguenza di gravi celebrolesioni acquisite, persone ammalate di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) in stadio avanzato. Il contributo copre forfetariamente le spese di assistenza a rilevanza sanitaria e socio-sanitaria per garantire la continuità assistenziale. La domanda deve essere presentata al distretto sanitario di residenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. In considerazione dell’estrema gravità di queste patologie e per agevolare i cittadini, l’erogazione del contributo forfettario avviene, da parte del distretto, senza la presentazione della documentazione analitica delle spese sostenute, ma con la sola autocertificazione del beneficiario o del suo rappresentante. La misura si pone la finalità di incentivare la permanenza della persona ammalata gravemente a domicilio, in alternativa all’istituzionalizzazione, attraverso un contributo economico per alleviare i rilevantissimi costi legati all’assistenza continuativa e ad alta intensità: essa si innesta nel solco del progetto di assistenza domiciliare, da favorire anche con altri strumenti di sostegno, (quali, ad esempio, l’assegno di cura). L’intervento odierno si affianca a quello previsto per le persone affette da patologie gravissime (le stesse prima indicate) ospitate presso le residenze sanitarie assistenziale. A queste persone, dal primo aprile 2010, il servizio sanitario provinciale assicura l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa per il ricovero in residenza sanitaria assistenziale per la parte non coperta dall’indennità di accompagnamento. In altre parole i pazienti affetti da queste patologie ricoverati nelle residenza sanitarie assistenziali non pagano alcuna retta alberghiera. Il beneficiario deve presentare domanda all’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’erogazione è disposta direttamente dal distretto sanitario dell’azienda provinciale per i servizi sanitari a favore della residenza sanitaria assistenziale in cui la persona è ricoverata. E’ stato quindi confermato per il 2011 l’intervento introdotto per la prima volta nel 2010. “Il sostegno alle persone in gravissime condizioni di disabilità e ai propri familiari è per noi una priorità. L’intervento odierno mira a promuovere l’assistenza e la permanenza della persona ammalata a casa propria. Per quanto una struttura possa essere “umana”, il posto migliore per ciascuno di noi, anche e soprattutto nella malattia, è sicuramente la propria casa, vicino ai propri affetti. Credo sia un intervento importante per i nostri cittadini, e per questo interveniamo retroattivamente a partire dal 1 gennaio di quest’anno. Questo intervento ha un significato anche simbolico, di grande apprezzamento di chi si prende cura dei propri cari che versano in gravi condizioni” il commento dell’assessore Rossi.  
   
   
INAUGURATA ALLA MOLE VANVITELLIANA LA PRIMA DELLE DUE MOSTRE D´ARTE CONTEMPORANEA DEL PADIGLIONE ITALIA DELLA BIENNALE DI VENEZIA.  
 
 Ancona, 21 Giugno 2011 - ´Promuovere e valorizzare le varie esperienze creative che si ritrovano nel territorio marchigiano e` uno degli obiettivi che si propone di raggiungere la politica culturale regionale e l´opportunita` di farlo all´interno di un contesto cosi` prestigioso diventa motivo di impegno e di stimolo´. E´ quanto ha dichiarato l´assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, all´inaugurazione, ieri mattina, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, della prima delle due mostre di arte contemporanea, organizzate nell´ambito del Padiglione Italia della 54 Esposizione internazionale d´arte della Biennale di Venezia. Presenti anche l´assessore alla Cultura del Comune di Ancona, Andrea Nobili, e il curatore della mostra, Vittorio Sgarbi. Il progetto elaborato da Sgarbi in occasione delle Celebrazioni del 150 Anniversario dell´Unita` d´Italia, consiste nell´estensione del Padiglione Italia ad ogni capoluogo di regione o altra citta` di grande attrattivita` turistica. Per le Marche sono state scelte Ancona con la Mole Vanvitelliana e Urbino con l´Orto dell´Abbondanza, dove la mostra sara` inaugurata il prossimo 28 giugno. Per Sgarbi, che ha partecipato all´inaugurazione, la scelta dei padiglioni regionali rispecchia perfettamente la realta` territoriale nazionale. ´L´italia ´ ha detto - e` di per se` un insieme di capitali della diversita` e le Marche, dal canto loro, incarnano questo concetto di varieta`. Questa Italia varia, proprio in occasione dei 150 anni dell´Unita`, andava celebrata e credo che l´impresa sia riuscita´. ´E´ nostra intenzione ´ ha poi continuato Marcolini ´ dare risalto a ogni forma di espressione artistica e di intelligenza creativa, anche la piu` contemporanea. Il Padiglione Italia offre agli artisti marchigiani l´occasione per distinguersi e alla Regione, in qualita` di ente organizzatore del progetto, ha consentito di effettuare una vera e propria mappatura della presenza dell´arte e della creativita` contemporanea nelle Marche. Soprattutto, e` nostro interesse non solo dare rilievo all´arte in se` ma anche mettere in strettissima relazione l´arte con l´economia del territorio, in modo che l´arte diventi motore di sviluppo per tutta la cittadinanza´. E´ stata presa in considerazione la produzione artistica degli ultimi 10 anni nelle seguenti sezioni: pittura, scultura, ceramica, fotografia, grafica, designer e video arte. La Regione ha inoltre deciso di prendere parte attivamente alla selezione degli artisti attraverso la creazione di un gruppo di lavoro appositamente costituito da accademici e dai rappresentanti delle piu` importanti realta` di arte contemporanea marchigiana. E´ stata presa in considerazione la produzione artistica degli ultimi 10 anni nelle seguenti sezioni: pittura, scultura, ceramica, fotografia, grafica, designer e video arte. Ogni componente del gruppo (escluso i componenti della Regione Marche) ha segnalato una rosa di nomi da invitare alle due esposizioni marchigiane. La lista formata da 91 artisti e` stata sottoposta al vaglio della Commissione di studio nazionale presieduta da Vittorio Sgarbi. Sette di loro espongono al Padiglione Italia all´Arsenale di Venezia (Enzo Cucchi, Bruno d´Arcevia, Mario Dondero, Paolo Icaro, Gino Marotta, Tullio Pericoli, Giuliano Vangi). Gino De Dominicis ha una personale a Venezia cosi` come Enzo Cucchi. Insieme ai nomi scelti dalla Commissione nazionale espongono nelle due sedi di Ancona e Urbino complessivamente 87 artisti. Gli artisti che espongono ad Ancona sono: Federica Amichetti, Paolo Annibali, Ezio Bartocci, Ubaldo Bartolini, Sirio Bellucci, Marco Bernacchia, Francesca Bilo`, Roberta Bilo`, Elia Cantori, Carlo Cecchi, Leonardo Cemak, Lorenzo Cicconi Massi, Silvio Craia, Curzia Curi, Giorgio Cutini, Anna Maria Ferretti Damati, Francesca Gentili, Alessandro Giampaoli, Franco Giuli, Paolo Gobbi, Marco Luzi, Bruno Mangiaterra, Marina Mentoni, Stefania Pignatelli, Sirio Reali, Mario Sasso, Iginio Straffi, Stefano Tonti, Valeriano Trubbiani, Rita Vitali Rosati, Massimo Vitangeli. Gli artisti che esporranno a Urbino sono: Mariano Andreani, Walter Angelici, Alfredo Bartolomeoli, Franco Bastianelli, Antonio Battistini, Renato Bertini, Claudio Boccolacci, Leonardo Bollini, Simona Bramati, Mauro Brattini, Federico Cacciapaglia, Adriano Calavalle, Patrizia Calovini, Fabrizio Carotti, Christian Cassar, Bruno Cerboni Bajardi, Mara Cerri, Marco Cingolani, Madalin Ciuca, Giulia Corradetti, Bruno D``arcevia, Chiara Diamantini, Anna e Laura Facchini, Rosalia Filippetti, Umberto Frangi, Ennio Giuliani, Giuliano Giuliani, Rossano Guerra, Tonino Guerra, Sebastiano Guerrera, Eriberto Guidi, Carlo Iacomucci, Enrico Maria Lattanzi, Mario Logli, Giulia Marchi, Arnaldo Marcolini, Giovanni Marinelli, Giorgio Matteini, Giorgio Mercuri, Rocco Natale, Sergio Pari, Sandro Pazzi, Oscar Piattella, Riccardo Piccardoni, Michele Pierpaoli, Athos Sanchini, Enrico Ricci, Nino Ricci, Claudio Schiavoni, Rita Soccio, Stefano Solimani, Roberto Stelluti, Sandro Trotti, Walter Valentini, Luca Zampetti, Abel Zeltman. Le mostra di Ancona sara` aperta al pubblico a partire dal 21 giugno; quella di Urbino a partire dal 29 giugno. Entrambe saranno visitabili fino al 27 novembre. Per informazioni, orari e giorni di apertura: www.Cultura.marche.it www.Arthemisia.it .  
   
   
PALLAVOLO: WORLD LEAGUE A TRIESTE, EVENTO CONIUGA SPORT E TURISMO  
 
Trieste, 21 Giugno 2011 - L´incontro Italia-corea del Sud di World League di pallavolo maschile, in programma a Trieste il 24 giugno prossimo, rappresenta un´ulteriore opportunità di promuovere a livello internazionale la città di Trieste e l´intero Friuli Venezia Giulia, in una logica di sistema fra grandi eventi sportivi e attività turistiche. Lo ha sottolineato l´assessore regionale, Federica Seganti, intervenendo anche a nome del presidente Renzo Tondo e dell´assessore allo sport Elio De Anna alla presentazione alla stampa della partita, che Trieste ospiterà a soli nove mesi di distanza dal girone di mondiali di volley. Per l´assessore Seganti questo evento sportivo è dunque una grande occasione per tifosi ed appassionati, contribuisce ad avvicinare i più piccoli allo sport, ma è anche un significativo veicolo promozionale. Grazie proprio ad iniziative come questa Trieste e la regione tutta diventano protagoniste a livello nazionale ed internazionale, ha detto l´assessore, ricordando come il capoluogo del Friuli Venezia Giulia stia continuando a registrare numeri importanti in fatto di arrivi e presenze turistiche. Ricordando che altri progetti sportivi sono già in cantiere per i prossimi mesi, a partire da settembre, Seganti ha espresso il proprio ringraziamento al Coni e alle Federazioni, senza il cui impegno tutto questo non sarebbe possibile.