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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Luglio 2011 |
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RIFORMA AGRICOLA E DELLA PESCA SULL´AGENDA DEL PARLAMENTO EUROPEO |
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Il futuro della politica agricola comune, compresi il supporto diretto agli agricoltori e i pagamenti unici, sarà discusso dal Parlamento europeo e dai parlamenti nazionali a Bruxelles, il 12 luglio dalle 15:00 alle 18:30. L´incontro, che precede le proposte della Commissione sulla Pac previste per il mese di ottobre, si concentrerà sulle sfide poste dalla sicurezza alimentare, dai cambiamenti climatici, dal degrado della terra, dalla qualità dell´acqua, dalla biodiversità, da entrate eque per gli agricoltori e dall´equilibrio territoriale. Il 13 luglio, il Commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi Maria Damanaki presenterà le proposte per la riforma della politica comune della pesca Ue alla commissione parlamentare competente. L´incontro si terrà dalle 15:00 alle 16:00. Http://www.europarl.europa.eu/wps-europarl-internet/frd/live/live-video;jsessionid=8ad0f15e2ede5c39abebe271a82433f6?eventid=20110712-1500-committee-agri&language=it |
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SICUREZZA E QUALITA´ ALIMENTARE: LE BUONE PRATICHE IN EUROPA MERCOLEDI´ A BRUXELLES NELLA SEDE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UNA CONFERENZA SUL RUOLO DEI GOVERNI REGIONALI E LOCALI IN AMBITO DI SICUREZZA ALIMENTARE.
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Parma – Sarà il vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari a raccontare l’esperienza di Europass, ufficio di collegamento tra il territorio regionale ed Efsa, creato a seguito dell’insediamento nel parmense dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. L’occasione per fare il punto su una delle esperienze istituzionali più significative sarà la conferenza “Sicurezza e qualità alimentare: buone pratiche in Europa. Le sfide del prossimo decennio" organizzata dalla Regione Emilia-romagna assieme alle Regioni partner, Aquitania, Assia e Wielkopolska nella sede comune a Bruxelles. Queste quattro regioni che rappresentano territori con eccellenze nel settore agro-alimentare e nel campo della sicurezza alimentare, si sono fatte promotrici di un confronto sul ruolo che i governi regionali e locali possono giocare e giocano per contribuire a garantire qualità e sicurezza alimentare ai propri cittadini. L’appuntamento si tiene mercoledì 13 luglio alle 17 e avrà come intervento centrale la comunicazione del Commissario dell’Unione europea per la Salute e la Politica dei consumatori John Dalli che interverrà su “L’unione europea e le sfide del prossimo decennio”. In apertura di conferenza, a rappresentare le regioni promotrici, saranno Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Béatrice Gendreau consigliera regionale Agricoltura e Agroalimentare, Lucia Puttrich segretario di Stato del Land Assia, Ministro dell’Ambiente, Energia, Agricoltura e Protezione dei Consumatori. Oltre al vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari, (“la risposta dei territori europei alla sicurezza alimentare”) sono previsti gli interventi di Laurent Gomez direttore generale della rete Arepo, di cui la Regione Emilia-romagna detiene la presidenza per i prossimi tre anni, su “Qualità e sicurezza alimentare, due facce della stessa medaglia”, e di Anne - Laure Gassin direttore della comunicazione all’Efsa che parlerà dell’impegno dell’Agenzia per la valutazione scientifica dei rischi. “Sicurezza alimentare una sfida europea” è invece il tema dell’intervento conclusivo affidato a Paolo De Castro, presidente della Commissione del parlamento europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale”. La conferenza sarà seguita da un pubblico composto da regioni e esperti europei di settore, oltre che da rappresentanti delle istituzioni comunitarie, mondo agricolo e associazioni di categoria. |
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EX ZUCCHERIFICIO DI OSTELLATO, FIRMATO L´ACCORDO PER LA RICONVERSIONE. PREVISTA LA REALIZZAZIONE DI 4 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA BIOGAS. |
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Bologna - Realizzazione di quattro impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia elettrica da biogas e mantenimento dell’ attività di stoccaggio dei sottoprodotti legati al ciclo della produzione dello zucchero. E’ quanto prevede l’accordo firmato oggi a Bologna presso la sede della Regione Emilia-romagna per la riconversione dello zuccherificio di Ostellato nel ferrarese. L’intesa, che è stata sottoscritta, oltre che dalla Regione, dalla Provincia di Ferrara, dal Comune di Ostellato, dalla Co.pro.b, il gruppo proprietario dell’ex zuccherificio, e dalle organizzazioni sindacali garantisce il mantenimento del livello di occupazione attuale e mette in campo un progetto per la produzione di energia da fonti rinnovabili che potrà utilizzare i sottoprodotti della coltivazione della barbabietola. E’ proprio questo, secondo l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni “uno dei punti qualificanti dell’intesa, insieme al fatto che si giunga finalmente a dare uno sbocco professionale a quella parte dei lavoratori ancora privi di occupazione”. Dopo la chiusura di Ostellato infatti nel 2005 una parte dei lavoratori erano già stati impiegati nello stabilimento di Minerbio della stessa proprietà. L’accordo individua un percorso che fissa al 31 dicembre 2012 la piena operatività degli impianti e che prevede un investimento complessivo da parte della Co.pro.b di 20 milioni di euro. La Regione Emilia-romagna si impegna a realizzare un monitoraggio sul fronte della tempistica, della corretta informazione della popolazione, della piena sostenibilità ambientale e sociale dell’intervento. Cosa prevede l’accordo - I 4 impianti per la produzione di energia elettrica da biogas che sorgeranno nel’area dell’ex zuccherificio avranno una potenza inferiore a 1 Mw ciascuno. Entro il novembre 2011 è previsto il rilascio dell’autorizzazione unica e l’immediato avvio dei lavori che dovranno terminare entro la fine del 2012. La Co.pro.b si impegna ad organizzare corsi di formazione per il futuro personale e a realizzare un percorso didattico rivolto alle scuole d’intesa con il Comune di Ostellato sui temi delle energie rinnovabili. L’accordo prevede anche che nel sito di Ostellato rimanga l’attività di stoccaggio dei sughi e melasso (ovvero i sottoprodotti del ciclo dello zucchero) a supporto delle attività del gruppo. |
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"VISTA DA VICINO", PROGETTO ANGUILLA |
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Bologna - La riproduzione delle anguille, che normalmente avviene solo nel Mar dei Sargassi, si può ottenere anche in vasca. Lo ha dimostrato la ricerca avviata a Cesenatico per ripopolare l´Adriatico di un pesce minacciato da inquinamento e pesca eccessiva. E´ questo il tema affrontato questa settimana da Vista da Vicino, il magazine televisivo della Giunta regionale in onda questa settimana nel circuito delle emittenti televisive locali. La trasmissione ha acceso i riflettori sul Centro Ricerche Marine di Cesenatico dove i ricercatori hanno ottenuto e documentato in diretta una produzione naturale di uova in vasca, conquista che se seguita da analoghi risultati sul tema dello svezzamento delle piccole anguille, potrebbe dare al mercato la possibilità di "coltivare" questi pesci a scopo industriale. Nella trasmissione la viva voce dei protagonisti, con i ricercatori direttamente intervistati tra le vasche mentre l´esperimento finanziato dalla Regione dava i propri sorpendenti frutti, un viaggio sul laboratorio marino Daphne per il rilascio di anguille dotate di chip per mapparne gli spostamenti e il punto sul tema dell´assessore all´Economia ittica della Regione Emilia-romagna Tiberio Rabboni. |
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PERSONALE EX CONSORZI AGRARI, ERRANI SCRIVE A MINISTRI IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI SU INVITO DEI DE FILIPPO SOLLECITA FITTO, ROMANO E BRUNETTA PER GIUNGERE A UNO SPECIFICO INTERVENTO LEGISLATIVO STATALE |
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Potenza - Il tema legato alla ricollocazione del personale degli ex Consorzi Agrari, sollevato nelle scorse settimane in sede di Conferenza delle Regioni dal governatore lucano, Vito De Filippo, rimane al centro del dibattito politico-istituzionale nazionale. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, facendo proprio l’invito rivoltogli dal collega lucano, ha scritto infatti ai ministri Fitto, Romano e Brunetta per sollecitare l’attivazione dei competenti uffici ministeriali, affinché – viene sottolineato nella nota – si possa giungere ad uno specifico intervento legislativo statale. Errani, sulla scorta delle indicazioni del presidente De Filippo, ha ricordato ai tre ministri del Governo Berlusconi che la legge 296 del 2006, all’articolo 1 comma 559, ha consentito, secondo le procedure previste dall’articolo 5 comma 6 della legge 410/99, di ricollocare la maggioranza dei lavoratori degli ex Consorzi agrari regionali presso le Regioni o gli enti locali del territorio regionale. Al momento, tuttavia, ha fatto presente il presidente della Conferenza delle Regioni, sono presenti in alcune realtà locali, come ad esempio in Basilicata, ancora diversi lavoratori che non hanno potuto usufruire delle procedure previste dalla legge. Di qui la necessità, come già evidenziato dallo stesso Parlamento, di varare uno specifico intervento legislativo che preveda la ricollocazione anche di questo personale, fermo restando che i relativi oneri finanziari saranno a carico degli enti riceventi. |
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CRISI DEL COMPARTO ORTOFRUTTICOLO DELLA PIANA DI SIBARI E DI CAMMARATA |
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L’assessore regionale all’Agricoltura della Calabria Michele Trematerra interviene in merito alla crisi che sta investendo l’intero comparto ortofrutticolo della Piana di Sibari e di Cammarata e parla di “una crisi che rappresenta un problema serio per il sistema economico regionale”. “La preoccupazione manifestata dal presidente del distretto agroalimentare di qualità di Sibari Renzo Caligiuri – afferma Trematerra - è pienamente condivisa dal Dipartimento agricoltura della Regione Calabria. Caligiuri, del resto, conosce l’attenzione con cui stiamo seguendo la questione. Da parte nostra, infatti, è piena la disponibilità al confronto e, soprattutto, c’è la ferma volontà di trovare le risposte più efficaci per fronteggiare l’impatto generale sfavorevole che tale negativa convergenza sta determinando sull’economia calabrese. Il governo centrale – evidenzia l’assessore regionale - è già al corrente dell’entità del problema che coinvolge il comparto ortofrutticolo della Piana di Sibari e di Cammarata. Pertanto, a breve, come auspicato da Caligiuri, faremo pervenire al ministero un documento in cui verrà evidenziata tale specifica criticità, perché, quando in ballo, oltre alla salvaguardia del prodotto, c’è la tutela degli interessi di migliaia di onesti lavoratori, è doveroso avere un approccio realistico al problema”. Secondo l’assessore Trematerra “la crisi è generale ed è di mercato. Infatti, non riguarda solo la nostra regione ma l’intero paese. Nella fattispecie, ad esempio, per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo, l’Emilia Romagna è, proprio in questo periodo, costretta a fronteggiare criticità sotto molti aspetti simili alle nostre. Insomma, a livello nazionale, sono tanti, purtroppo, i prodotti che restano invenduti. Pertanto, allo stato attuale, come prima cosa, ritengo sia utile attivare la procedura di crisi attraverso i piani operativi delle O.p. E provvedere al ritiro del prodotto dal mercato”. Trematerra ribadisce che “come più volte dimostrato nel recente passato, il Dipartimento regionale all’Agricoltura - è sempre stato al fianco di chi, sul nostro territorio, ha investito energie umane e capitali. Noi non faremo mancare mai il nostro apporto. L’unica cosa che chiediamo ai nostri interlocutori – conclude l’assessore Trematerra - è di affrontare con realismo i problemi che, quotidianamente, siamo chiamati a fronteggiare”. |
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AGROALIMENTARE. MANZATO: BENE I CONTROLLI, CONDANNARE CHI TRUFFA |
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Venezia - “Le bugie hanno le gambe corte. Guai a chi inganna sul cibo: con l’agroalimentare non si scherza”. E’ la severa condanna dell’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato nei confronti di chi si inserisce nelle pieghe del sistema, magari giocando all’equivoco con i consumatori e danneggiando così il lavoro dei produttori onesti. L’intervento arriva dopo la denuncia sferrata dall’ente Anva Confesercenti di ieri, che ha segnalato alla polizia municipale la vendita di prodotti sotto l’insegna del km zero, in realtà provenienti da altre parti d’Italia. “La mia reale preoccupazione – ha aggiunto Manzato – non riguarda soltanto la minaccia al marchio ‘km zero’, ma è rivolta soprattutto al rischio che questi prodotti possano avere una provenienza ignota, magari estera. Ma i nostri prodotti, sani e coltivati a norma, devono distinguersi e restare dei fuoriclasse per sicurezza e qualità”. La Regione conferma la presenza sul territorio di numerosi servizi di controllo (Nas, Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Polizia Locale ed altri) che da tempo individuato e segnalano tempestivamente le irregolarità, sofisticazioni, contraffazioni o adulterazioni della merce venduta, riscontrate nei vari ambiti, tra i quali compare anche l’agroalimentare. “E bene hanno fatto le forze dell’ordine a sequestrare tutti i prodotti non regolari – ha concluso Manzato – perché stiamo parlando di alimenti, di qualità e dell’immagine stessa del nostro territorio. La tolleranza zero è un dovere di tutti”. |
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FVG, SALUTE: REGOLAMENTI PER PICCOLE PRODUZIONI ALIMENTARI
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Udine - Su proposta dell´assessore regionale a Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic la Giunta regionale ha approvato oggi due regolamenti inerenti altrettante piccole ma significative produzioni agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. Il primo regolamento si riferisce infatti alla produzione, alla lavorazione, alla preparazione ed alla vendita diretta dei prodotti lattiero-caseari tipici di malga (in attuazione dell´articolo 8, comma 41, della legge regionale 22 dicembre 2010) e mira a garantire un elevato livello di sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare e la tutela dei consumatori. Il regolamento detta norme relative ai requisiti igienico-sanitari, con riferimento ai locali di lavorazione, deposito e maturazione dei prodotti, nonché alla lavorazione degli stessi. Contempla inoltre norme inerenti i requisiti sanitari relativi agli animali da inviare in alpeggio, nonché alla loro gestione, e le modalità per l´avvio dell´attività da parte dell´operatore alimentare, nonchè disposizioni in materia di etichettatura e rintracciabilità dei prodotti, oltre a procedure di autocontrollo e di controllo ufficiale. Il secondo regolamento riguarda la produzione e la vendita in ambito locale di piccoli quantitativi di miele, sempre in attuazione della legge regionale 22/2010. Anche questo testo approvato dalla Giunta detta norme riguardanti i requisiti igienico-sanitari, con particolare riferimento ai locali di produzione e alla lavorazione del miele affinchè siano rispettati gli obiettivi di tutela della salute e sicurezza alimentare in coerenza con la normativa comunitaria. Tratta altresì delle modalità per l´avvio dell´attività da parte dell´apicoltore, delle disposizioni in materia di etichettatura e di rintracciabilità dei prodotti e delle procedure di controllo. |
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PAC, DE CAPITANI: A LUGLIO ANTICIPATI 200 MILIONI DI E A 32.000 AGRICOLTORI |
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Cremona - "Nel mese di luglio 32.000 agricoltori riceveranno il finanziamento regionale, che consentirà loro di disporre, con 5 mesi di anticipo rispetto al pagamento della Pac 2011, del 50 per cento del contributo comunitario per complessivi 200 milioni di euro". Lo ha annunciato a Cremona Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, a margine del convegno ´Proposte per il futuro della Pac´, organizzato da Legambiente nella sede di Cremonafiere. "E´ questo un importante impegno economico - ha proseguito il responsabile dell´Agricoltura - che la Lombardia, unica Regione in Italia, ha voluto assumere, in considerazione delle ancora difficili condizioni economiche, per sostenere le imprese che, con il loro lavoro, contribuiscono alla crescita di un settore, quello agricolo, che è una leva fondamentale della competitività del sistema economico lombardo". Intervenendo nel dibattito avviato dall´associazione ambientalista, De Capitani ha ricordato come ambiente e paesaggio siano oggetto delle politiche regionali di governo territoriale. "Salvaguardare l´ambiente - ha aggiunto l´assessore - significa anche tutelare il suolo agricolo, per il quale é allo studio una proposta legislativa regionale, ma anche la qualità delle nostre produzioni agricole, che é tale grazie alla cura e alle attenzioni verso il territorio, le sue risorse e i suoi ambienti rurali". "Personalmente ritengo - ha spiegato ancora De Capitani - che le aziende agricole stiano già oggi facendo moltissimo a favore dell´ambiente e del territorio". In Lombardia i parametri ambientali non sono completamente negativi e questo non solo grazie a leggi e regolamenti, ma anche grazie al quotidiano impegno dell´imprenditore agricolo. "Legambiente, nel corso del Comitato di sorveglianza del Piano di sviluppo rurale di qualche settimana fa - ha spiegato l´assessore - mi ha sferzato, sottolineando un´insufficiente incidenza dal punto di vista ambientale delle ingentissime risorse economiche messe a disposizione delle aziende agricole". "Accetto la critica - ha replicato De Capitani - ma nel senso che concordo sul fatto che la comunicazione ai cittadini, e alle associazioni, sia totalmente insufficiente in questo campo e non riesca a rappresentare quotidianamente lo sforzo che il settore agricolo produce per la sostenibilità ambientale della nostra regione". |
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GIUNTA FVG: MIRKO BELLINI CONFERMATO DIRETTORE ERSA FINO AL 2014 |
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Udine - La Giunta regionale ha confermato Mirko Bellini quale direttore dell´Agenzia regionale per lo Sviluppo rurale-Ersa, conferendogli, su proposta dell´assessore alle Risorse agricole Claudio Violino, il nuovo incarico con valenza triennale a partire dal 15 luglio 2011 e rilevando che ha dato ampiamente corso agli indirizzi di carattere strategico formulati dall´Esecutivo del Friuli Venezia Giulia. |
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OGM:LE REGIONI CHIEDONO ANCORA AL MIPAAF LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA |
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Bari - L’assessore alle Risorse agroalimentari della Puglia, Dario Stefàno,nella sua qualità di coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale, a nome di tutte le Regioni chiede ancora una volta al Mipaaf l’esercizio della clausola di salvaguardia per le colture Ogm. In una nota indirizzata al Ministro all’Agricoltura Saverio Romano, l’assessore Stefàno ha fatto presente che ad oggi ancora l’Italia su questo fronte non ha ancora prodotto atti consequenziali alla indicazione delle Regioni, venuta il 7 ottobre scorso in sede di Conferenza Stato-regioni, quando venne ritirata l’intesa sulle linee guida in tema di coesistenza tra colture convenzionai e Ogm e presentato un ordine del giorno con il quale si chiedeva al Governo di procedere con l’esercizio della clausola di salvaguardia. “Siamo ancora in attesa – spiega l’assessore Stefàno – nonostante in ambito europeo ci siano state nel frattempo diverse novità che rafforzano l´autonomia dei singoli Stati membri. Il ministro Romano all’indomani del suo insediamento ha mostrato apprezzabili segnali di apertura al tema, ma ad oggi ancora non è stato prodotto nessun atto formale”. Peraltro, come precisa nella nota l’assessore Stefàno “il Ministero in attesa che siano adottate le misure regionali di coesistenza, ha affrontato la questione relativa all’autorizzazione alla messa in coltura di sementi geneticamente modificate. In dispregio alla richiesta delle Regioni dell’esercizio della clausola di salvaguardia, il Ministero ha prospettato la necessità di supportare una moratoria in attesa di definire le misure di coesistenza, ovvero ha paventato la possibilità di esercitare il potere sostitutivo da parte della Stato nel caso del protrarsi dell’inadempimento regionale. Si evince, dunque, che il Ministero non considera come opportuno l’esercizio della clausola di salvaguardia al fine di preservare il territorio, l’ambiente, la salute dei consumatori e le produzioni nazionali escludendo, altresì, la proposta di un equilibrato compromesso tra la libertà d’iniziativa economica e le prescrizioni di minima coesistenza applicate caso per caso, così come avallate dal giudice amministrativo”. Con la nota, dunque, la Commissione Politiche agricole ha inteso confermare la posizione immutata delle Regioni relativamente alla non praticabilità della coesistenza e ribadire “la necessità che il Ministero manifesti tempestivamente la sua adesione alla richiesta di esercizio della clausola di salvaguardia, in linea con la posizione assunta dalle Regioni, posto che l’adozione di provvedimenti differenti potrebbero, tra l’altro, far incorrere lo Stato in responsabilità per inadempimento nei confronti delle istituzioni comunitarie”. |
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IL CONSORZIO DEI SALUMI DOP PIACENTINI: LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO TUTELATE DA 40 ANNI DATI DEL 2010 DI COPPA, PANCETTA E SALAME PIACENTINO, STABILI NONOSTANTE LA CRISI |
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Piacenza - Nel 1971 nasce il Consorzio Salumi Tipici Piacentini, come consorzio volontario. Consorzio che quest’anno festeggia 40 anni di attività. “Nato per difendere e valorizzare le tipicità piacentine, nel 1996 il Consorzio richiede e ottiene il riconoscimento Dop per tre prodotti: la coppa piacentina, la pancetta piacentina e il salame piacentino. E, per adeguarsi e ottemperare alle normative europee, nel 2007 istituisce un nuovo soggetto: il Consorzio di tutela delle Dop piacentine”, spiega Antonio Grossetti, Presidente del Consorzio Salumi Dop Piacentini Nel 2010 sono state prodotte oltre 300mila coppe piacentine Dop, 1 milione e 100mila salami piacentini Dop e 99 mila pancette piacentine Dop. “Una produzione che è rimasta stabile rispetto ai mesi precedenti, nonostante il fenomeno di crisi generale che ha interessato l’intero Paese” prosegue Grossetti. “I nostri salumi sono venduti sull’intero territorio nazionale. Ma le aree in cui si registrano le maggiori performance di vendita sono quelle che circondano la zona di produzione. Sul fronte dei canali di distribuzione, i prodotti sono presenti soprattutto nella Grande Distribuzione. Anche se le aziende più piccole preferiscono lavorare ancora con le gastronomie specializzate. All’interno della Grande Distribuzione, inoltre, il prodotto è venduto, per l’80%, intero. Anche se il sell out del preaffettato sta aumentando considerevolmente” ha concluso il Presidente.
La produzione del 2010 |
322 mila: i pezzi di coppa piacentina Dop prodotti |
1 milione e 100mila: i salami piacentini Dop prodotti |
99 mila: le pancette piacentine Dop realizzate | prossime attività del Consorzio Giugno – Luglio e Agosto Il Consorzio partecipa al progetto della Regione Emilia Romagna “ Un Mare di Sapori 2011” con un calendario di attività importante dove i salumi piacentini saranno a fianco di prodotti di altissimo prestigio: Il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, le Nettarine di Romagna, l’Aceto Balsamico di Modena. Settembre Due grandi appuntamenti: La Gran Fondo Colnago dove il Consorzio è tra gli Sponsor principali dell’ evento · Festa della Coppa Piacentina Dop di Carpaneto dove il Consorzio sarà presente con un proprio stand e parteciperà all’organizzazione di iniziative collaterali. Partirà la distribuzione dell’opuscolo “I Salumi Piacentini nella Storia” a tutti gli scolari delle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Piacenza. A questa iniziativa si abbinerà un apposito concorso che vedrà protagonisti i ragazzi. Ottobre - Si riattiverà il progetto finanziato dal Ministero “ Le Tre Dop in Cattedra” destinato agli Istituti Alberghieri. Ad Ottobre il Consorzio collaborerà con la Camera di Commercio di Piacenza all’organizzazione della V Coppa d’Oro con un programma di comunicazione e iniziative collaterali molto importanti anche sull’area milanese nell’ottica dell’Expo 2015. Novembre - In collaborazione con la Faggiola, sarà pubblicato un volume sui prodotti della salumeria piacentina e sulle aziende associate al consorzio. Dicembre - Partecipazione alla manifestazione “L’artigiano in Fiera” unitamente all’Amministrazione provinciale di Piacenza sempre nell’ottica dell’Expo 2015. |
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INCONTRO PER OPERATORI DEL SETTORE APISTICO
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Aosta - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, in collaborazione con i Servizi veterinari dell’azienda Usl della Valle d’Aosta, organizza un incontro rivolto agli operatori del settore apistico, finalizzato a fornire delucidazioni in merito all’obbligo di registrazione delle aziende ai sensi del Regolamento (Ce) n. 852/2004, che sarà ritenuto valido come formazione e aggiornamento in sostituzione del libretto di idoneità sanitaria abolito con legge n. 11/2003. Per favorire un’ampia partecipazione, l’incontro si svolgerà due volte, in sedi e date differenti: il primo, mercoledì prossimo, 13 luglio, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, nella sala riunioni del Municipio di Arnad; il secondo, mercoledì 27 luglio, dalle ore 14.30 alle 17.30, nella sala convegni del Vivaio regionale Abbé Henry di Quart. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a contattare l’Ufficio apicoltura dell’Assessorato (tel. 0165.275298, segreteria 0165.275401). |
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AOSTA: CONTRIBUTI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI FORESTALI |
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Aosta L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che sono aperti i termini per la presentazione delle domande per la concessione dei contributi relativi alla Misura n. 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali del Programma di Sviluppo Rurale della Valle d’Aosta 2007-2013. Il relativo bando per l’anno 2011 è stato approvato con deliberazione della Giunta n. 1548 del 1° luglio 2011. La misura è finalizzata a valorizzare i prodotti forestali attraverso l’ammodernamento e il miglioramento dell’efficienza delle strutture operanti nella lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti forestali, anche favorendo la produzione di energia rinnovabile e l’introduzione di nuove tecnologie e innovazioni. Tra gli interventi ammissibili a contributo figurano, ad esempio, la costruzione e ristrutturazione di impianti per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti forestali, l’acquisto di macchine e attrezzature forestali nuove, gli investimenti connessi alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione degli inquinamenti, compresi quelli per il risparmio energetico attraverso l’uso di energie rinnovabili, quali biomasse, sole, vento ed energia idraulica. Possono accedere ai contributi esclusivamente le microimprese operanti nel settore che si trovino in condizioni di redditività economica (fatturato medio pari ad almeno 30 mila euro all’anno, calcolato come media dell’ultimo triennio). I periodi di accoglimento delle domande per l’annualità 2011 sono i seguenti: fino al 12 agosto 2011; dal 1° al 30 settembre 2011; dal 1° al 30 dicembre 2011. Le domande dovranno essere presentate alla Direzione foreste e infrastrutture, Ufficio contributi selvicoltura, in località Amérique n. 127/A a Quart (tel. 0165.776251), che è a disposizione per ogni chiarimento in merito. Nelle sezioniRisorse naturali e Agricoltura del sito www.Regione.vda.it/ sono pubblicate la deliberazione contenente il bando e la relativa modulistica. |
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ENOGASTRONOMIA: TORNA LA RASSEGNA "ATRI A TAVOLA" LA NONA EDIZIONE IN PROGRAMMA 12-13 LUGLIO E 12-13 AGOSTO |
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Pescara - Ritorna l´appuntamento con la rassegna "Atri a tavola", una delle più importanti della regione dedicate alle eccellenze agroalimentari abruzzesi, organizzata dall´amministrazione comunale di Atri con il patrocinio della Regione Abruzzo. La nona edizione di questo autentico "festival" delle tipicità alimentari locali si terrà nella città ducale martedì 12 e mercoledì 13 mentre per il mese di agosto le date saranno venerdì 12 e sabato 13. Questa mattina la presentazione dell´evento a Pescara, nella sede della Regione, alla presenza del vice sindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione, e dell´organizzatore della manifestazione, Luciano Alonzo. Per l´assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, si tratta di "uno degli eventi clou dell´enogastronomia abruzzese che attira ogni anno migliaia di visitatori e che deve il suo successo proprio alla continuità negli anni ed alla scelta vincente di tenersi sempre nelle stesse date". Olio, vini, formaggi, salumi, conserve alimentari, erbe aromatiche, tartufi cereali, dolci, pasta, miele, liquori e la liquirizia di Atri saranno alcune delle specialità protagoniste di questa nona edizione che nelle quattro sere in calendario animeranno la "via del gusto" nel cuore del centro storico cittadino. Tre dei caratteristici ristoranti del centro storico di Atri presenteranno cene tematiche dedicate ai piatti tipici della cucina locale come la chitarra alla teramana, la pasta alla pecorara ecc.. Inoltre, alle 21 di martedì prossimo, piazza Duomo ospiterà un talk-show sulle eccellenze enogastronomiche mentre mercoledì sarà animata da musiche e balli tradizionali come tarantella, pizzica e tammuriata a cura del gruppo "Terre del Sud". Di rilievo anche l´idea di proporre nella giornata di apertura un laboratorio sulle tecniche di lavorazione del formaggio. Un´intera area espositiva, infine, sarà dedicata alle creazioni artigianali. Tra le novità di quest´anno la possibilità, in caso di maltempo, di trasferire la manifestazione alle ex scuderie del Palazzo Ducale. |
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ABRUZZO AL "SUMMER FANCY FOOD" DI WASHINGTON |
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Washington - Alla presenza dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, è stata inaugurato a Washington il padiglione italiano della prestigiosa fiera agroalimentare "Summer Fancy Food". Al taglio del nastro, presso il Convention Center, hanno partecipato il Consigliere economico dell´ambasciata Italiana, Lorenza Galanti, il Direttore Ice di New York, Aniello Musella, e l´assessore all´Agricoltura della Regione Sardegna, Massimiliano Contu. Alla 57° edizione del Summer Fancy Food partecipano 18 aziende abruzzesi che, in questi giorni, avranno la possibilità di incontrare i più importanti buyer statunitensi provenienti dalla East Coast. Proprio oggi, infatti, è previsto un incontro con un gruppo selezionato di importatori al quale parteciperà anche l´Ambasciatore italiano a Washington, Giulio Terzi Sant´agata. "Il Summer Fancy Food - sottolinea l´assessore Mauro Febbo - è un appuntamento molto importante che completa la presenza della nostra Regione agli eventi fieristici negli Stati Uniti, dopo la partecipazione al Winter Fancy Food di San Francisco. Si tratta di un´altra ottima opportunità nella quale, come istituzioni, Regione, Centro estero delle Camere di Commercio e Arssa, crediamo fermamente e che permette alle nostre aziende di promuovere le loro eccellenze su tutto il mercato americano. I nostri prodotti, come dimostrano i dati sulle esportazioni, sono sempre più apprezzati e, se da un lato i numeri sono più che confortanti, dall´altro dobbiamo continuare a lavorare proseguendo su questa strada. Quindi, la fiera agroalimentare americana può rappresentare un momento sia di riflessione sia di consolidamento dei rapporti, considerando il fatto che il mercato statunitense ha un ruolo di rilievo per l´export regionale". |
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VINO: UE TUTELA MONTEPULCIANO ABRUZZO IN INDIA |
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Pescara - Il Montepulciano d´Abruzzo sarà uno dei prodotti italiani tutelati dall´Unione europea in India.lo rende noto "con estrema soddisfazione" l´Assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. "Nell´ambito del "Free Trade Agreement Fta" (Trattato di libero scambio) in corso tra l´Ue e il Paese asiatico, la delegazione europea - ha spiegato Febbo - ha presentato in data 1 giugno 2011 alle Autorità indiane, per conto dei titolari, le richieste di registrazione per 191 Indicazioni geografiche del nostro continente che dovrebbero beneficiare di una tutela rafforzata in esito all´entrata in vigore dell´Accordo". Tra queste figurano 49 Ig italiane, come l´aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma e la mozzarella di bufala, tra cui 21 tipi di vino a Doc/docg e Igt, pari a quelli scelti per la Francia e la Spagna. Tra le 21 denominazioni italiane scelte direttamente da Bruxelles c´è anche il Montepulciano d´Abruzzo Doc. "Si tratta di un altro importante e prestigioso riconoscimento per il nostro vino - sottolinea l´assessore Febbo - che rappresenta da sempre una delle eccellenze abruzzesi più importanti. Fa piacere notare come il Montepulciano, sempre più apprezzato sui mercati internazionali, trovi la sua riconoscibilità tra i prodotti enogastronomici italiani più famosi al mondo". Il Consorzio di Tutela Vini d´Abruzzo, titolare della denominazione, con un´apposita comunicazione al responsabile della Commissione Europea, ha manifestato il proprio assenso ad essere rappresentato dalla Delegazione europea nella procedura di richiesta di registrazione al fine di tutelare il Montepulciano d´Abruzzo anche su questo nuovo ed interessante mercato. L´india infatti, anche se solo da qualche anno, ha aperto il proprio mercato al vino europeo e mostra segnali estremamente positivi in termini di quantità importate e soprattutto in termini di valore, con prezzi medi di vendita tra i più alti fra i paesi extraeuropei. |
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DOP E IGP AGROALIMENTARI: 38 NELLO SCORSO BIENNIO,
UN LIVELLO MAI RAGGIUNTO NEGLI ULTIMI 13 ANNI. I MIGLIORI PRODUTTORI SI STANNO PREPARANDO PER IL BONTÀ, IL SALONE DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE ARTIGIANALI IN PROGRAMMA A CREMONA DALL’11 AL 14 NOVEMBRE 2011.
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Grande l’impatto economico: • 77.427 produttori • 138.900 ettari di terreno • 47.300 allevamenti • 6.065 imprese di trasformazione che operano su quasi 9.400 impianti L’ultima indagine Ismea sulle produzioni a marchio Dop e Igp, i fiori all’occhiello dell’agroalimentare nazionale, fotografa un settore che continua a crescere. L’italia è saldamente al primo posto a livello europeo con ben 228 prodotti riconosciuti, seguita a distanza dalla Francia con 175 e dalla Spagna con 140. Ma non è tutto: il tasso di crescita dell’ultimo anno è stato doppio (+15,4%) rispetto al resto della Comunità Europea (+7,4%). Dati che, se sommati a quelli relativi al numero dei produttori, degli ettari di terreno utilizzato, degli allevamenti coinvolti, e delle imprese di trasformazione, fanno capire la grande importanza di questo settore, che ci sta regalando così tante soddisfazioni anche a livello internazionale. In termini di produzione, il capofila delle Dop e Igp italiane è il comparto dei formaggi, con una produzione certificata di 462.422 tonnellate, seguito dai prodotti ortofrutticoli (347.162 tonnellate), dai prodotti a base di carne (196.327 tonnellate) e, a seguire, dagli aceti, dagli oli e dalle carni fresche. Tuttavia, parlare solo di valore economico è riduttivo: la produzione agroalimentare nazionale porta con sé un insieme di valori culturali che rappresentano un importante patrimonio da tutelare e da valorizzare. Una valorizzazione che passa necessariamente anche dalla ristorazione, vera interprete nei confronti del consumatore dei nostri tesori enogastronomici. Questo è esattamente uno degli obiettivi primari de Il Bontà, il salone delle eccellenze della tradizione, in programma a Cremona dall’11 al 14 novembre 2011, che è ormai il principale punto di riferimento nazionale per il settore. Qui oltre 300 produttori da tutta Italia si presentano ogni anno ad un pubblico di ristoratori, operatori della distribuzione e buongustai: un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire produzioni che difficilmente si potranno trovare sugli scaffali del supermercato sotto casa |
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LA CALABRIA AL FANCY FOOD SHOW DI WASHINGTON |
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La Regione Calabria, dal dieci luglio, è presente al “Fancy Food Show” di Washington . L’assessorato alla Cooperazione ed Internazionalizzazione, in collaborazione con Unioncamere Calabria, ha sostenuto la partecipazione di quattordici aziende calabresi ad una delle più grandi fiere internazionali nel campo dell’agroalimentare. La presenza delle aziende è numericamente superiore rispetto all’edizione precedente, anche in considerazione degli esiti positivi registrati un anno fa, e risulta essere la presenza maggiore tra quelle di tutte le regioni italiane partecipanti. La Regione ha ritenuto di garantire continuità ad un percorso che ha lo scopo di promuovere i prodotti locali sui mercati esteri, anche attraverso la presenza ad eventi fieristici internazionali, che rappresentano un utile occasione per mostrare e far conoscere le eccellenze calabresi. Le aziende presenti al Fancy Food sono: Artibel snc di Arlia Francesco, Callipo gelateria srl, Colacchio Food srl, Colavolpe Nicola & c. Snc, Distilleria Fratelli Caffo srl, Dolcialria Monardo sas, Fratelli Marano, Lombardo srl, Mauro Demetrio spa, Oleificio Gabro srl, Pastangotti sas, Pastificio Pirro, Salpa srl di Capellupo C. & C.,statti srl. Le aziende sono accompagnate dall’Assessore all’Internazionalizzazione Fabrizio Capua che, nel corso della sua visita, sarà ricevuto dall´Ambasciatore italiano a Washington e incontrerà i rappresentanti dell’Istituto del Commercio Estero. L’assessorato, nell’ottica di un sostegno sempre maggiore alle imprese nella promozione dei propri prodotti all’estero ed in attuazione di quanto previsto nel Programma “Calabria Internazionale”, predisporrà un elenco di manifestazioni fieristiche internazionali già in calendario per quest’anno, per le quali sarà garantito il supporto regionale alle aziende partecipanti, in sinergia con gli altri Dipartimenti interessati per settore. La stessa programmazione verrà fatta anche per il prossimo anno, utilizzando lo strumento del tavolo dell’internazionalizzazione che vedrà riuniti i rappresentanti dei Dipartimenti coinvolti nei processi di internazionalizzazione delle imprese. |
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L´OASI DI SELVELLO (GROSSETO) DAL CUORE DELLA MAREMMA ALBICOCCHE E PERE GARANTITE E CERTIFICATE PROGRAMMA OASI PLASMON
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L’oasi di Selvello del Maiani Ribolla, a circa 15 km a nord di Grosseto, nel cuore della Maremma toscana, ha un´estensione di circa 160 ettari. E’ stata acquistata nel 2003 da La Cesenate, da più di cinquant’anni leader nel settore delle conserve alimentari ma soprattutto specializzata nell’alimentazione biologica e nella produzione di puree di frutta destinate all’alimentazione per l’infanzia. Oggi produce principalmente pere, albicocche, mele, coltivate secondo le regole dell’agricoltura biologica, garantite e certificate dal Programma Oasi Plasmon, e destinate all´alimentazione infantile. Questo è il risultato di una profonda trasformazione dell’azienda che è passata da culture estensive (principalmente frumento) ad una frutticoltura estremamente specializzata con grandi investimenti e anni di lavoro. La scelta dell’azienda Selvello e la sua attuale destinazione sono frutto dell´assidua ricerca, da parte di La Cesenate, delle varietà agricole e dei terreni migliori per qualità e resa delle coltivazioni. Qui infatti si presentano come ottimali sia le caratteristiche del suolo sia le esigenze di sicurezza delle colture: nessuna fonte di inquinamento ambientale vicina all’azienda, assenza di fitopatologie particolarmente gravi, come ad esempio il colpo di fuoco batterico nel pero, che possono anche aumentare il rischio di residui da trattamenti. L’azienda agricola Selvello è un esempio molto avanzato della costante attenzione dei proprietari agli aspetti ambientali, a metodi di coltivazione assolutamente sicuri dal punto di vista dei contaminanti (in particolare per il rischio residui di fitofarmaci), alla scelta delle zone e della frutta più adatta per garantire elevati standard di qualità e per meglio soddisfare le esigenze dei piccoli consumatori. Sono state individuate e vengono coltivate varietà di albicocca a bassa acidità, particolarmente adatte per i prodotti destinati all´alimentazione infantile in quanto il bambino rifiuta il gusto acido e pere che, grazie alla varietà scelta e al microclima della zona di coltivazione, conferiscono al prodotto caratteristiche ottimali di gusto e consistenza con tutto il profumo tipico della pera. La scelta di campi lontani da possibili contaminazioni industriali e ideali per la coltivazione di frutta e verdura, l’impiego delle più moderne tecnologie e dei più sofisticati impianti applicati ai processi produttivi hanno permesso a La Cesenate di entrare a far parte delle aziende prescelte da Plasmon per seguire e applicare il proprio Programma Oasi |
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