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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Marzo 2012 |
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NUOVI ITALIANI E RUOLO DEI MEDIA. A MILANO L´ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E IL CONSOLATO AMERICANO INSIEME PER LE NUOVE CITTADINANZE |
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Milano, 20 marzo 2012 - Mona Eltahawy, giornalista nata in Egitto e cittadina americana dal 2011, sarà a Milano il 20 marzo per l’evento Nuovi Italiani: il ruolo dei media nella definizione delle “Nuove Cittadinanze", organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano e dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano. L’evento si svolgerà martedì 20 marzo, dalle 18 alle 20, nella sala Alessi di Palazzo Marino, in piazza della Scala 2. Apriranno i lavori l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino e il Console generale degli Stati Uniti a Milano, Kyle Scott. Al tavolo dei relatori: Emanuele Nitri (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, Unar-lombardia), Alessandra Coppola (Corriere della Sera) , Randa Ghazy (giornalista e scrittrice) e Augustin Mujyarugamba (Nuovi Cittadini Tv), moderati dal prof. Paolo Branca, docente di Lingue e letteratura araba all´Università Cattolica di Milano. Parteciperanno: Sumaya Abdel Qader, Martino Pillitteri, Ouejdanenejri, Akram Idries, Imane Barmaki, Susanna Tamimi, Lubna Ammoune. Viviamo in un mondo in cui sono presenti 200 milioni di migranti. Cambiano la società e le modalità con cui le persone si informano e acquisiscono le notizie. L’incontro, cui parteciperà Mona Eltahawy, intende offrire spunti di riflessione sul ruolo specifico svolto dai media nel definire il profilo dei “Nuovi Italiani” ed esplorare il panorama dei media tradizionali, dei social network e degli ormai numerosi blog dei cittadini di origine straniera. Le nuove modalità di comunicazione possono essere una guida innovativa anche per le persone che vogliono inserirsi in una nuova società e fare da ponte tra il Paese ospitante e il Paese di provenienza. La sfida posta dal fenomeno dell’immigrazione e, insieme, dalla modernità è infatti quella di promuovere la partecipazione e le idee dei “Nuovi Cittadini” e di riconoscere loro un ruolo più interattivo. Il programma, messo a punto dall’assessorato alle Politiche sociali e dal Consolato generale degli Stati Uniti a Milano, affronta il tema di come dare maggiore visibilità sui media alle idee e alle proposte dei giovani di seconda generazione. Mona Eltahawy. Bio - Vincitrice di numerosi premi e relatrice a livello internazionale su questioni legate al mondo arabo e musulmano, Mona Eltahawy vive a New York. Prima di trasferirsi negli Stati Uniti, nel 2000, ha svolto per lungo tempo la professione di giornalista in Medio-oriente. Ha lavorato per quasi sei anni come inviata dell’agenzia di stampa Reuters, ed è stata corrispondente per vari organi di stampa in Egitto, Israele, Palestina, Libia, Siria, Arabia Saudita e Cina. I suoi editoriali sono stati spesso pubblicati su importanti testate internazionali, tra cui il Washington Post e l’International Herald Tribune. In alcune occasioni è stata anche invitata come opinionista in trasmissioni televisive. Nel 2005 è stata nominata Leader Musulmana del Futuro dalla Società Americana per il Progresso Musulmano ed è membro del gruppo di consulenti di comunicazione di Musawah, il movimento globale per la giustizia e l’uguaglianza nella famiglia musulmana. |
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SARDEGNA: INDIVIDUATI GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO AD EMITTENZA TELEVISIVA
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Cagliari, 20 Marzo 2012 - "L´assessorato del Lavoro farà il massimo per venire incontro alle esigenze del settore dell´emittenza televisiva in Sardegna, che sta vivendo un brutto momento di crisi. Sono stati individuati alcuni interventi per le aziende interessate e per i lavoratori collocati in ammortizzatori sociali. Ovviamente, fermo restando la certezza del mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, il 16 marzo al temine dell’incontro coi rappresentanti delle tv sarde e dei sindacati |
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RADIO1 RAI, I VINCITORI DEL CONCORSO “LA RADIO È DI PAROLA” |
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Roma, 20 marzo 2012 - Si è conclusa la terza edizione del concorso nazionale per aspiranti conduttori promosso dal “Comunicattivo” di Igor Righetti assieme a Radio Rai, Radio 1 e Nuovi talenti Rai: 1.141 gli mp3 arrivati. Centinaia i giovanissimi, ma anche tanti cinquantenni e dieci ultrasessantenni da tutta Italia Sei voci nuove avranno la possibilità di farsi sentire su Rai Radio 1, la prima radio italiana. Sono i vincitori della terza edizione del concorso nazionale per aspiranti conduttori radiofonici “La radio è di parola” promosso dal programma “Il Comunicattivo” di Igor Righetti assieme a Radio Rai, Radio 1 e Nuovi talenti Rai. Per partecipare al concorso non erano richiesti limiti di età ma soltanto aver compiuto 18 anni. I sei vincitori si sono aggiudicati la co-conduzione di una puntata di alcuni programmi di Rai Radio 1 come “Radio anch’io”, “Il Comunicattivo”, “Start”, “Baobab”, Radio 1 sport, “Attenti a Pupo” e la pubblicazione del loro mp3 sul sito rai.Tv. Un’esperienza professionale di grande rilievo, dalla riunione di redazione fino alla conduzione del programma assieme ai professionisti di Radio 1. L’iniziativa, unica nel suo genere, sostenuta dal direttore di Radio Rai Bruno Socillo, dal direttore di Radio 1 e dei giornali radio Rai Antonio Preziosi e da quello dei Nuovi media Rai Piero Gaffuri, è ideata dal giornalista e docente di Linguaggi radiotelevisivi all’università Luiss di Roma Igor Righetti, direttore artistico del concorso e ideatore del “Comunicattivo”, primo programma crossmediale di infotainment (informazione e intrattenimento) di Radio 1 al quale è stata assegnata a Parigi la medaglia di bronzo, su 90 Paesi partecipanti, del Gran Premio Urti Radio, uno dei più prestigiosi tra i pochi concorsi radiofonici internazionali. L’obiettivo è quello di offrire una opportunità di crescita umana e formativa ai giovani e agli adulti che vedono nella radio uno strumento importante di comunicazione. Un’occasione per mettersi alla prova e verificare il proprio talento. La valutazione dei candidati si è basata sulla qualità dei contenuti e ha tenuto in considerazione il livello linguistico, la pertinenza all’argomento scelto, l’originalità della tecnica di conduzione, la creatività, il ritmo, il timbro, la respirazione e la dizione. “In meno di tre mesi - dice Igor Righetti - abbiamo ricevuto 1.141 mp3 rispetto ai 1.027 dell’edizione del 2011 e ai 683 del 2010 di giovani, giovanissimi, over 50 e anche dieci ultrasessantenni. Il concorso si colloca al primo posto per numero di iscritti tra i contest Rai. La parte del leone l’hanno fatta i 18-30enni (oltre la metà degli mp3 arrivati) provenienti da tutta Italia. Nessuna regione è rimasta scoperta anche grazie alla partecipazione degli studenti delle web radio delle università. Sono stati numerosi, circa 300, i deejay e gli speaker professionisti disoccupati o occupati in altre emittenti che hanno partecipato al concorso. Gli errori più frequenti hanno riguardato la dizione, la mancanza di ritmo e di personalità della voce. Numerosi gli errori grammaticali e lessicali, carenza delle tecniche di respirazione, nell’espressione e nell’interpretazione. Pochissime le idee di programmi originali”. Continua Righetti: “La stragrande maggioranza degli aspiranti conduttori è convinta che per fare radio sia sufficiente parlare, leggere notizie curiose riportate dai giornali o chiacchierare sul nulla. Molti di coloro che avevano una buona dizione e un buon timbro non hanno presentato idee nuove né un testo ma hanno improvvisato fiumi di banalità. Sembra diffusa l’idea che in radio non ci sia bisogno di un testo scritto ma sia sufficiente l’improvvisazione. Molti di coloro che invece hanno scritto un intervento non sono stati poi in grado di interpretarlo. Anche questa edizione del concorso ha dimostrato quanto desiderio ci sia da parte di tanti giovani e meno giovani di voler vivere la radio non soltanto come fruitori, ma anche come protagonisti. Da rilevare che quattro dei vincitori delle due passate edizioni hanno trovato un’occupazione in alcune radio nazionali”. La giuria di qualità che ha decretato, nella storica sala A di via Asiago, davanti al notaio, i sei vincitori era composta da Bruno Socillo (direttore di Radio Rai), Antonio Preziosi (direttore Radio 1 e dei Gr), Valerio Fiorespino (direttore della Risorse televisive Rai), Piero Gaffuri (direttore Nuovi media Rai), Igor Righetti (conduttore del “Comunicattivo” e direttore artistico del concorso), Riccardo Cucchi (caporedattore sport), Gianmaurizio Foderaro (responsabile Radio1 Musica), Enzo Ghinazzi (conduttore “Attenti a Pupo”), Ruggero Po (conduttore “Radio anch’io”), Roberto Quintini (direttore artistico web Radio Rai), Luca Ward (attore e doppiatore) e dai giornalisti e critici radiotelevisivi dei maggiori quotidiani e periodici italiani: Michela Auriti (Oggi), Marco Castoro (Italia oggi), Carlo Ciavoni (Il venerdì di Repubblica), Emilia Costantini (Corriere della sera), Ignazio Ingrao (Panorama), Lidia Lombardi (Il tempo), Massimiliano Lussana (Il giornale), Antonia Matarrese (L’espresso), Enrico Paoli (Libero), Mariano Sabatini (Metro). Questi i nomi dei sei vincitori che co-condurranno ciascuno una puntata tra i programmi selezionati di Rai Radio 1: Alfonso Maria Avagliano (di Battipaglia - Salerno, “Radio 1 sport”); Gino Manfredi (di Cosenza, “Il Comunicattivo”); Vito Capozzo (di Gravina in Puglia - Bari, “Baobab”); Marta Squicciarini, (di Latina, “Radio 1 musica - Start”); Simona Volta, (di Milano, “Radio anch’io”); Francesco Errante (di Cosenza, “Attenti a Pupo”). |
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DAL COMUNE DI MILANO ATTENZIONE E SOSTEGNO ALLE LIBRERIE DELLA CITTÀ
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Milano, 20 marzo 2012 E´ stata approvata il 16 marzo dalla Giunta la delibera di indirizzo per le azioni e i provvedimenti attuabili dell’Amministrazione comunale a sostegno delle librerie e delle rivendite di libri presenti in città, dalle periferie al centro. “Da sempre le librerie e i luoghi di vendita di libri rappresentano un punto d’incontro e di scambio per le opinioni e le esperienze di molti cittadini, siano essi studenti e non. Luoghi che l’Amministrazione vuole tutelare e sostenere soprattutto per la loro insostituibile funzione culturale, civica e civile più che per loro mera vocazione commerciale”, ha commentato l’assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’alfonso. La delibera, nei limiti delle disponibilità del bilancio, si propone di rimuovere eventuali ostacoli all’esercizio dell’attività di libraio, a fronte di difficoltà che nascono in particolare dal livello degli affitti. Un primo passo è rappresentato dall’inserimento delle librerie tra le categorie commerciali insediabili in locali di proprietà pubblica adatti o adattabili allo svolgimento di tale attività. Particolare attenzione, infine, viene rivolta a favorire lo svolgimento di mercati e fiere all’aperto che, da tempo, caratterizzano il panorama cittadino. Per tali manifestazioni, infatti, potranno essere concesse agevolazioni e interventi sulla fiscalità e sulla contribuzione locale, in modo da favorirne lo svolgimento qualora lo scopo esclusivo sia la vendita e la diffusione di libri. Il provvedimento favorisce la formazione, l’informazione e la cultura: è un impegno essenziale in un momento di profondo cambiamento e congiuntura economica anche per Milano: anche così si reagisce alla crisi e se ne prepara l’uscita. |
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IN UN LIBRO IL PAESAGGIO E LA CULTURA DELL’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI |
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Genova, 20 Marzo 2012 - Presentato ieri nella sede della Regione Liguria il volume “L’alta Via dei monti liguri”- Bene culturale tra Alpi e Appennino (De Ferrari Editore) dedicato al lunghissimo percorso di crinale che delimita la Liguria, dal’Appennino alla Provenza. Nessun’altra regione ha caratteristiche simili, né caratteri netti come quelli della Liguria. Caratteristiche che mescolano elementi montani e marittimi, senza l’intermezzo del piano. Da levante a ponente, dal Monte Saccarello al Monte Gottero, Ghelfi racconta la bellezza dei monti liguri, la loro unicità e la loro armonia con l’ottica di un architetto che studia le relazioni tra i molteplici aspetti del territorio. Il libro è arricchito da mappe, vedute prospettiche e disegni che evidenziano l’anima di un paesaggio costruito dalla laboriosità dei Liguri, patrimonio di cultura e storia. Con l’autore Roberto Ghelfi e l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano erano presenti, fra gli altri, il direttore del Parco del Beigua Maurizio Burlando, il direttore regionale per i Beni e le attività culturali della Liguria Maurizio Galletti, il presidente dell’associazione Alta Via Franco Zunino. |
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MILANO: GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA. READING NELLE BIBLIOTECHE E IN CASA MERINI E UN PREMIO PER GIOVANI POETI |
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Milano, 20 marzo 2012 - Sono state presentate a Palazzo Marino le iniziative promosse e organizzate dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Consiglio di Zona 6, su ideazione di Francesca Parvizyar, per la Giornata mondiale della Poesia il prossimo mercoledì 21 marzo. “Quello che proponiamo oggi per la Giornata mondiale della Poesia è un programma che è solo parte di un progetto complessivo per rilanciare il linguaggio poetico di questa città – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri – . Un progetto che coinvolge anche “Area P”, il ciclo di incontri dedicati alla poesia ospitati in Sala Alessi, e l’identificazione di un luogo dedicato esclusivamente alla poesia”. La prima iniziativa del programma riguarda la nascita del premio nazionale “Primaveradellapoesia”, il cui bando verrà ufficialmente aperto proprio il 21 marzo, e due saranno le categorie in concorso: “primaveralda”, intitolata ad Alda Merini, rivolta ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni, e “persempregiovane”, dedicata ad Antonia Pozzi. Gli autori vincitori vedranno i propri lavori pubblicati. La giuria del premio sarà composta da Arnoldo Mosca Mondadori, Graziella Bernabò, Ambrogio Borsani, Silvio Bordoni, Alberto Casiraghy, Suor Onorina Dino, Tomaso Kemeny, Manuel Serantes Cristal, Mons. Dario E. Viganò, Maria Alberta Viviani. Durante la giornata di mercoledì 21 marzo, dalle 12 alle 14, in nove biblioteche milanesi si svolgerà un readingin contemporanea, con accompagnamento musicale. Le poesie, scelte da Tomaso Kemeny, vicepresidente della Casa della Poesia di Milano, saranno lette da allievi dell’Accademia dei Filodrammatici. Al termine della giornata, alle ore 20.30, presso la Casa Museo Alda Merini, in via Magolfa 32, Giancarlo Giannini leggerà dei testi teatrali, accompagnato al piano da Orazio Sciortino, pianista affermato a livello internazionale, che eseguirà l’Agnus Dei dal Requiem di Verdi nella trascrizione di Franz Liszt. Interverranno l’attrice Elena Ghiaurov, il giovanissimo tenore Roberto De Gennaro, la Scuola di Danza Principessa con una coreografia di Roberto Fascilla sul tema della Danza sacrificale dalla Primavera di Stravinskij. Parteciperanno anche Stefano Raimondi e Mons. Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Tutte le informazioni relative alla “Primavera della poesia” e i dettagli del bando sono disponibili sul sito www.Primaveradellapoesia.it Di seguito l’elenco delle biblioteche che ospiteranno gli eventi: Sormani (Sala del Grechetto), via Francesco Sforza 7; Calvairate, via Ciceri Visconti 1; Chiesa Rossa, via San Domenico Savio 3; Dergano - Bovisa, via Baldinucci 76; Lorenteggio, via Odazio 9 – con Gianni Magno; Quarto Oggiaro, via Otranto (ang. Via Carbonia); Sicilia, via Sacco 14; Valvassori Peroni, via Valvassori Peroni 56; Zara, viale Zara 100. |
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LUGANO FESTIVAL 2012 SOLISTI IN PRIMO PIANO |
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Lugano, 20 marzo 2012 - Sarà la figura del solista al centro dell’edizione 2012 del Lugano Festival, che torna dal 6 aprile al 5 giugno, nella sua prima parte con 8 grandi concerti. Il cartellone della principale rassegna musicale della Svizzera italiana vedrà infatti una sfilata di straordinari artisti, che si succederanno sul palcoscenico del Palazzo dei Congressi, accompagnati come sempre da orchestre di alto profilo internazionale. Protagonisti di Lugano Festival 2012 saranno tre pianisti (Andras Schiff, Leif Ove Andsnes, Nikolai Lugansky), tre violinisti (Vilde Frang, Veronika Eberle, Daniel Hope) e due violoncellisti (Daniel Muller-schott e Natalia Gutman), oltre a quattro cantanti (Doris Steffan-wagner, Patrick Van Goethem, Martin Steffan e Filippo Bettoschi) tutti specializzati nel repertorio barocco. Per esaltare ulteriormente i solisti come figure centrali del Festival, a due di essi è stato affidato anche il ruolo di direttore d’orchestra, alla guida di formazioni di primissimo piano: la Chamber Orchestra of Europe (diretta per l’occasione da Andras Schiff) e la Gustav Mahler Chamber Orchestra (diretta da Leif Ove Andsnes). Certamente da segnalare la presenza al Lugano Festival della regina del violoncello, la russa Natalia Gutman, che sarà accompagnata dalla Filarmonica Arturo Toscanini. Il repertorio proposto copre più di tre secoli di musica, a partire dal gigante del barocco tedesco, Johann Sebastian Bach, cui, come già lo scorso anno, è dedicato un concerto sacro in occasione della Pasqua. Una serata straordinaria ad ingresso libero, diretta da Diego Fasolis, fine esperto bachiano. Un’altra segnalazione particolare merita inoltre – in quanto a repertorio - il Concerto per violino e violoncello di Brahms, eseguito da due giovani star del mondo musicale, Veronika Eberle al violino e Daniel Muller-schott al violoncello, accompagnati dai Prager Symphoniker. E poi ancora, tre dei cinque concerti che Beethoven scrisse per pianoforte, affidati alle dita di Leif Ove Andsnes e di Nikolai Luganski; il Concerto di Schumann con Andras Schiff, e tanti altri capolavori romantici, da Schubert a Mendelssohn e Brahms. Doppio omaggio al genio poliedrico di Stravinskij, con Apollon Musagète e Petruska, per giungere al contemporaneo Henri Dutillex, di cui sarà possibile ascoltare il Concerto per violoncello interpretato da Natalia Gutman. Lugano Festival 2012 si aprirà il 6 aprile, Venerdì Santo, con il Coro della Radio Svizzera e I Barocchisti e si concluderà, nella sua parte dedicata alle grandi orchestre, il 5 giugno, con l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Michail Jurowsky, per lasciare spazio all’amplissima offerta di musica da camera del Progetto Argerich, che si terrà dal 6 al 28 giugno. Di seguito il programma di Lugano Festival 2012 nel dettaglio. Venerdì 6 aprile – Chiesa di San Nicolao (ingresso gratuito) In collaborazione con I Vesperali Solisti e Coro della Radiotelevisione Svizzera I Barocchisti Direttore: Diego Fasolis, Solisti: Doris Steffan-wagner (soprano), Patrick Van Goethem (controtenore), Martin Steffan (tenore), Filippo Bettoschi (basso). Programma: Bach, Messa in sol minore, Oratorio di Pasqua “Kommet, eilet und laufet” Il concerto inaugurale rappresenta un’occasione per ascoltare due opere di Bach eseguite assai di rado. Opere che, ancor meglio delle grandi Passioni o dell’impressionante Messa in si minore, appaiono cariche di spiritualità e si collocano perfettamente nel quadro della Settimana Santa. Come da alcuni anni, Lugano Festival affida il suo appuntamento con la musica sei-settecentesca ai Barocchisti e al Coro della Radiotelevisione Svizzera di Diego Fasolis, due complessi che negli ultimi anni hanno sempre più consolidato una posizione di rilievo nell’esclusivo ambito dell’interpretazione su strumenti d’epoca. Con loro si esibirà un quartetto di esperti solisti vocali. Sabato 14 aprile - Chamber Orchestra of Europe, Direttore e solista: Andras Schiff (pianoforte). Programma: Haydn, Sinfonia n. 49 La Passione; Schubert, Sinfonia n. 2; Schumann, Concerto per pianoforte Un’orchestra straordinaria, formata da un’élite di musicisti europei, è diretta al Palazzo dei Congressi dall’eccezionale artista ungherese Andras Schiff, nel doppio ruolo di pianista e direttore. E straordinario è anche il programma proposto, che prende le mosse da una sinfonia di Haydn, in cui irrompe nel cuore del classicismo viennese l’inquietudine dello Sturm un Drang, aprendo le porte al Romanticismo. Schubert e Schumann declinano poi due volti diversi del Romanticismo: gentile e fantasioso il primo, visionario e drammatico il secondo. Venerdì 20 aprile - Orchestra della Svizzera Italiana, Direttore: Ion Marin, Solista: Vilde Frang (violino). Programma: Sibelius, Concerto per violino; Dvorák, Otello ouverture; Cajkovskij, Romeo e Giulietta ouverture fantasia Il maestro rumeno Ion Marin torna a guidare l’orchestra di casa a Lugano Festival, in un programma pieno di fuoco romantico. Solista la giovane, sensazionale violinista norvegese Vilde Frang. Come la solista, viene dal freddo anche il Concerto di Sibelius, grande maestro finlandese, che campeggia nel programma della serata; insieme alle ouverture del ceco Dvorak e del russo Cajkovskij, esso illustra la qualità nazionale che il linguaggio dei compositori del tardo Ottocento assunse, fondendo la tradizione mitteleuropea con melodie e suggestioni proprie di altre nazioni. Martedì 24 aprile - Filarmonica Arturo Toscanini, Direttore: Lawrence Foster, Solista: Natalia Gutman (violoncello). Programma: Fauré, Pelléas et Mélisande suite; Dutilleux, Concerto per violoncello; Mendelsshon, Sinfonia n. 3 Scozzese La regina indiscussa del violoncello, Natalia Gutman, è accompagnata a Lugano Festival da una delle più prestigiose orchestre italiane, guidata dal maestro americano Lawrence Foster. Una trinità internazionale di interpreti, per un programma impostato alla cifra dell’eleganza: dal simbolismo delicato di Fauré al romanticismo luminoso di Mendelssohn, per giungere ad un’opera contemporanea, il Concerto per violoncello di Henri Dutilleux. Pagina nata tra il 1968 e il 1970 su commissione dello Stato francese, fu concepita inizialmente come balletto e poi trasformata in concerto grazie alla richiesta dell’indimenticabile Rostropovich. Giovedì 10 maggio- Prager Symphoniker, Direttore: Jiri Kout, Solisti: Veronika Eberle (violino) e Daniel Müller-schott (violoncello). Programma: Smetana, Sarka poema sinfonico; Brahms, Concerto per violino e violoncello; Dvorák, Sinfonia Dal Nuovo Mondo Due giovani star del mondo concertistico, Veronica Eberle e Daniel Müller-schott, interpretano il Doppio Concerto di Brahms insieme ad una delle migliori orchestre dell’Europa orientale. Il programma accosta al genio tedesco di Brahms i due maggiori compositori dell’area cecoslovacca, Smetana e Dvorak – il primo impegnato a dare veste musicale ad una saga popolata da eroi assetati di sangue, il secondo ad esprimere lo stupore dell’europeo alla scoperta degli Stati Uniti. Giocano quindi in casa i Prager Symphoniker, chiamati a dare voce alla più nobile tradizione musicale del loro paese. Mercoledì 16 maggio- Gustav Mahler Chamber Orchestra, Direttore e solista: Leif Ove Andsnes (pianoforte). Programma: Beethoven, Concerto per pianoforte n. 1; Stravinskij, Apollon Musagète; Beethoven, Concerto per pianoforte n. 3 Un pianista irraggiungibile, Leif Ove Andsnes (per la prima volta a Lugano), alla testa di un’orchestra di altissimo profilo, presenta due dei cinque concerti che Beethoven scrisse per il proprio strumento. Il programma si completa con il balletto Apollon Musagète, che appartiene alla cosiddetta fase neoclassica di Stravinskij, quella in cui l’autore, in barba agli integralisti dell’atonalità, recupera il linguaggio sette-ottocentesco, in un quadro estetico di assoluta, graffiante modernità. Giovedì 24 maggio- Orchestra della Svizzera Italiana, Direttore: Alain Lombard, Solista: Nikolai Lugansky (pianoforte). Programma: Beethoven, Concerto per pianoforte n. 5; Dvorák, Sinfonia n. 8 Nikolai Lugansky, rappresentante emblematico della prestigiosa scuola pianistica russa, interpreta il Quinto Concerto di Beethoven “Imperatore” con il supporto dell’Osi, diretta dal suo maestro onorario, Alain Lombard. Un capolavoro imperioso e solenne, che l’autore partorì mentre Vienna era sconvolta dal turbine delle guerre napoleoniche. Ritorna Dvorak nel cartellone di Lugano Festival, con l’Ottava Sinfonia, una delle opere più serene e distese che l’autore abbia scritto. Martedì 5 giugno- Orchestra della Svizzera Italiana, Direttore: Michail Jurowski, Solista: Daniel Hope (violino). Programma: Dvorák, Carnival ouverture; Bruch, Concerto per violino; Stravinskij, Petruška Daniel Hope, violinista di alta cultura britannica, conclude Lugano Festival 2012 con l’appassionato concerto di Max Bruch, percorso da brividi zingareschi. Sul podio dell’Osi un importante rappresentante della tradizione direttoriale russa, Michail Jurowski. Anche nell’ultimo concerto del cartellone il pubblico potrà incontrare la musica appassionata di Dvorak e quella febbrile e spigolosa di Stravinskij; entrambe le pagine in programma sono ispirate al tema del travestimento, gioco crudele in Petruška, turbine di divertimento in Carnival. Tutti i concerti si terranno alle ore 20.30 presso il Palazzo dei Congressi di Lugano (Piazza Indipendenza 4), ad eccezione del concerto del 6 aprile (gratuito), che si terrà nella Chiesa di San Nicolao a Lugano-besso. Www.luganofestival.ch |
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MILANO: LE NUOVE ETA’ DELLA VITA CICLO DI INCONTRI PER RIFLETTERE SU UN MODO NUOVO DI VIVERE OGGI LE DIVERSE ETÀ DELLA NOSTRA VITA |
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Milano, 20 marzo 2012 - Le età digitali è il titolo dell’ultimo dei tre incontri del ciclo “Le nuove Eta’ della vita” organizzati dalla Fondazione Marino Golinelli e dalla Fondazione Corriere della Sera. Martedì 20 marzo alle ore 18 nella Sala Buzzati di via Balzan 3 (ingresso libero su prenotazione) si confronteranno sul tema Paolo Ferri, docente di Teoria e tecnica dei nuovi media e Tecnologie didattiche all’Università degli Studi Milano Bicocca e lo scrittore e giornalista Beppe Severgnini, con una delle maggiori personalità mondiali nell’informatica Massimo Marchiori, docente di Reti e tecnologia web all’Università degli Studi di Padova, che ha ispirato Google e creato Volunia, nuovo motore di ricerca italiano. Il ciclo di incontri approfondisce alcune tra le più importanti tematiche affrontate nella mostra Da Zero a Cento, le nuove età della vita, ideata e prodotta dalla Fondazione Marino Golinelli in partnership con La Triennale di Milano l’obiettivo di diffondere il concetto di unicità della cultura e per riflettere sui cambiamenti avvenuti nel tempo intorno al concetto di età. La mostra, curata da Cristiana Perrella e Giovanni Carrada sarà aperta al pubblico fino al 1 aprile alla Triennale di Milano di Viale Alemagna. |
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ROMA FRINGE FESTIVAL - UNA FESTA DELLA CULTURA. UNA RETE DI SPAZI OFF |
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Roma, 20 marzo 2012 - Una rete di teatri che vuole unire e mettere in connessione i migliori spazi off della penisola, favorendo lo scambio di nuove drammaturgie, buone pratiche e giovani compagnie. Oltre alle compagnie off, il Roma Fringe Festival chiama così a raccolta anche gli operatori del settore e i giovani direttori artistici. Dalla Penisola alla Capitale, sarà Villa Mercede – nel cuore di Roma– la sede scelta per il Romafringe Festival . Dal 23 giugno al 15 luglio, saranno lì allestite 3 aree palco con una programmazione che vedrà 9 repliche al giorno per 54 spettacoli complessivi. Una Festa del Teatro -all´interno di un Parco del Teatro- rivolta a tutti, ai teatranti ma anche al pubblico generalista, agli studenti, alle famiglie. Il Roma Fringe Festival avrà infatti al suo interno non solo le tre aree palco, ma anche stand culturali ed equo solidali per dare vita a un vero e proprio parco del teatro eco e auto sostenibile. Un microcosmo di 4000 mq in cui, tra l’offerta teatrale delle giovani compagnie, l’attività della biblioteca e gli spazi commerciali, sarà tutto strutturato su una proposta culturale alternativa, in grado di far circuitare un pubblico attento e interessato -composto da addetti ai lavori, studenti, famiglie, teatranti e così via- pronto a conoscere, in un ambiente dedicato alla cultura, le nuove drammaturgie e i nuovi spettacoli. C’è tempo fino al 31 marzo per presentare il proprio spettacolo. Http://fringeitalia.it/ |
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CITTÀ DELLA PACE, DE FILIPPO: SI CONCRETIZZA UN PROGETTO AMBIZIOSO “SIAMO UNA PICCOLA REGIONE, MA CON LA VOGLIA DI GUARDARE OLTRE I NOSTRI CONFINI E CON L’OBIETTIVO DI RIVITALIZZARE I NOSTRI TERRITORI RICCHI DI POTENZIALITÀ”
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Potenza, 20 marzo 2012 - “La cultura della pace e dell’accoglienza è un pensiero fortemente condiviso nella nostra realtà territoriale. La Basilicata ha fatto proprio il concetto della solidarietà aprendo da tempo i battenti ad un’iniziativa unica al mondo, ‘La Città della Pace’, che oggi con orgoglio posso dire non essere più solo un’idea utopistica, ma ha preso forma soprattutto con l’arrivo dei primi ospiti. E’ emozionante veder concretizzarsi un progetto così ambizioso e nel quale, insieme a Betty Willams, abbiamo creduto tanto e sin dall’inizio”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo il 16 marzo alla conferenza stampa, alla presenza del premio Nobel Betty Williams, per illustrare le iniziative legate alla Città della Pace. “Siamo consapevoli delle difficoltà, essendo la prima iniziativa del genere al mondo, ma siamo anche orgogliosi - ha aggiunto il presidente - di diventare un punto di riferimento ed esempio di accoglienza e sostegno ai bambini ed alle famiglie che provengono da focolai di guerra. Siamo una piccola regione, ma con grandi ambizioni di crescita e voglia di guardare oltre i nostri confini, con l’obiettivo di rivitalizzare i nostri territori ricchi di potenzialità. La Città della Pace oltre ad essere un progetto di grande valore umanitario è, infatti, anche un un’occasione importante per la regione Basilicata e per gli stessi abitanti sotto ogni punto di vista. Non possiamo che essere tutti fieri di essere una regione sinonimo di integrazione, con un progetto unico al mondo, sapendo – ha concluso De Filippo - d’aver contribuito al benessere di bambini provenienti da situazioni difficili permettendogli di vivere un’infanzia spensierata così come è suo diritto”. |
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FARSI UN’IDEA DELLA CRISI DAL 21 MARZO AL 22 MAGGIO AL BAR DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, UN CICLO DI INCONTRI CON MUSICA E APERITIVO, PER CAPIRE E DISCUTERE LA CRISI ATTUALE. TRA GLI OSPITI, SERGIO COFFERATI E MICHELE LA NOTTE. |
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Pavia, 20 marzo 2012 - Dieci incontri sulla crisi che “morde le nostre vite” in un contesto aperto e informale, il bar dell´Università .E’ questa la proposta di studenti e ricercatori dell´ateneo pavese che dal 21 marzo al 22 maggio (dalle ore 18) organizzano “Farsi un’idea della crisi” lezioni aperte, con musica e aperitivo, realizzate con la collaborazione gratuita di docenti interni ed esterni all´ateneo. Per saperne di più su debito pubblico e speculazione finanziaria, responsabilità politica e globalizzazione. La proposta è degli studenti dell’Udu e dei ricercatori della Rete 29Aprile dell´Università di Pavia: un’iniziativa che ha già preso piede con successo in diversi atenei italiani, su impulso di ricercatori e studenti universitari. “Nell´università - spiega per gli organizzatori la ricercatrice Cristina Barbieri - si trovano competenze scientifiche che possono aiutare la comprensione di fenomeni economici che si sono abbattuti sulle nostre vite, per interpretarli senza esserne soltanto sopraffatti. Abbiamo pensato all´organizzazione di un ciclo di seminari divulgativi, in tema di crisi economica, tenuti da studiosi interni ed esterni al nostro ateneo. Le lezioni non saranno per "addetti ai lavori": saranno invece aperte e adatte a tutti nel tono, nel contenuto e nelle modalità. Affronteremo insieme i "mostri" del debito pubblico e della speculazione finanziaria, entreremo nel mondo economico globale, risaliremo alle radici della crisi, esploreremo alcune proposte europee. Affogheremo poi le nostre paure e fatiche quotidiane nell´aperitivo "il calice amaro" e nella musica che aprirà e chiuderà ogni evento. Abbiamo pensato questo ciclo di lezioni come un servizio di pubblica utilità:. L´esperienza del lavoro quotidiano di ricercatori e studiosi messa a disposizione di tutti in un momento difficile per tutti, Università e ricerca compresi.” Ogni incontro prevede la partecipazione di un docente dell’Università di Pavia, che dialoga con un ricercatore e uno studente, oltre che con il pubblico. Due gli ospiti esterni: Sergio Cofferati, che il 4 maggio (ore 11, nell’aula grande di Scienze Politiche) interverrà su “La crisi, l’Europa, il lavoro” e Michele La Notte della Banca d’Italia, l’8 maggio(ore 11, nell’aula grande di Scienze Politiche). Il ciclo di incontri “Farsi un’idea della crisi” è a cura di Coordinamento per il Diritto allo Studio-udu, Rete29aprile e Università di Pavia: Alessandro Bacchetta (ricercatore in Fisica), Cristina Barbieri (ricercatrice in Scienza della politica), Grazia Bruttocao (capoufficio stampa), Bernardo Caldarola (studente di Scienze politiche), Giovanni Ferma (studente di Scienze politiche), Gianni Paramithiotti (ricercatore in Economia), Ludovico Pernazza (ricercatore in Matematica). Programma - Mercoledì 21 marzo - ore 18 bar dell’Università “Banche, produttori e cittadini.La finanza e le nostre vite Marco Missaglia” Animatori: Cristina Barbieri, Gianni Paramithiotti. - Martedì 27 marzo - ore 18 bar dell’Università “Il debito pubblico e il patto di stabilità.Fardelli antichi e vincoli nuovi Franco Osculati” Animatori: Cristina Barbieri, Giovanni Ferma. - Martedì 3 aprile - ore 18 bar dell’Università “Tassare gli speculatori?Prove tecniche di “tobintax” Enrica Chiappero” Animatori: Ludovico Pernazza, Bernardo Caldarola. - Martedì 17 aprile - ore 18 bar dell’Università “Crisi finanziaria e informazione.E viceversa… Riccardo Puglisi” Animatori: Alessandro Bacchetta, Giovanni Ferma. - Martedì 24 aprile - ore 18 bar dell’Università “La responsabilità politica della crisi.Governare o lasciar fare? Francesco Battegazzorre” Animatori: Cristina Barbieri, Bernardo Caldarola - Venerdì 4 maggio - ore 11 Aula Grande, Facoltà di Scienze Politiche “La crisi, l’Europa, il lavoro.Nuove sfide e nuove tutele Sergio Cofferati” - Martedì 8 maggio - ore 11Aula Grande, Facoltà di Scienze Politiche “La crisi finanziaria e i salvataggi bancari.L’unione Europea tra concorrenza e stabilità Michele La Notte (Banca d’Italia)” Interviene Carluccio Bianchi - Martedì 8 maggio - ore 18 bar dell’Università “La crisi e le fonti di energia.Raschiare il fondo del barile Ludovico Pernazza” Animatori: Bernardo Caldarola, Gianni Paramithiotti. - Martedì 15 maggio - ore 18 bar dell’Università “Globalizzazione e crisi.Come si vive nell’economia senza confini Giuseppe Iannini” Animatori: Alessandro Bacchetta, Giovanni Ferma. - Martedì 22 maggio - ore 18 bar dell’Università “Le radici della crisi e la storia delle crisi.C’era una volta l’America… Silvio Beretta” Animatori: Cristina Barbieri, Gianni Paramithiotti. |
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MUSICA, ANCHE QUEST’ANNO LA REGIONE SOSTIENE AREZZO WAVE |
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Firenze, 20 marzo 2012 – Anche quest’anno la Regione Toscana riserverà agli organizzatori di Arezzo Wave un contributo di 100-120 mila euro per la manifestazione musicale, nell’ambito del progetto “La Toscana che suona”. Proprio in queste ore si sta definendo anche un finanziamento straordinario di altri 20 mila euro a sostegno di attività promozionali legate alle riviste specializzate nazionali e internazionali. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni con Toscana Promozione, organizzatori e Comune di Arezzo. “La Regione Toscana – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti - ha sempre dedicato grande attenzione ad Arezzo e Italia Wave, tant’è che ha contribuito a mantenere un rapporto e un sostegno nelle sue diverse destinazioni. Lo abbiamo fatto perché crediamo nella musica giovane e nell’importanza di offrire opportunità di crescita alle band emergenti. Cristina Scaletti ha infine sottolineato la soddisfazione per il ritorno ad Arezzo della manifestazione, “perché da Arezzo sia possibile promuovere tra il pubblico più giovane il nostro territorio”. |
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GLI ETRUSCHI TORNANO IN PIEMONTE
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Torino, 20 marzo 2012 - Palazzo Mazzetti di Asti ospita fino al 15 luglio 2012 un grande evento che analizza, per la prima volta, il rapporto socio-culturale tra il Mediterraneo e il popolo etrusco, che entrò in stretto contatto con le comunità indigene della valle del Tanaro, ebbe inevitabili riverberi nell’Italia settentrionale e nell’Europa celtica e, con i suoi intensi traffici, diffuse idee e costumi caratteristici del mondo greco-omerico e levantino. La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti con la collaborazione scientifica dei Musei Vaticani, con il sostegno della Regione Piemonte e il coordinamento organizzativo di Civita, presenta 300 oggetti, in molti casi inediti, provenienti dai Musei Vaticani e dalle principali istituzioni museali e culturali italiane (Soprintendenze per i Beni archeologici della Toscana, dell’Etruria meridionale e Beni archeologici del Piemonte, il Museo archeologico e d’arte della Maremma di Grosseto, il Museo civico archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, il Castello di Racconigi, i Musei Civici di Asti, la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, la Biblioteca Reale di Torino). A questi si aggiunge la straordinaria ricomposizione di una tomba a camera etrusca dipinta, detta “della Scrofa nera”, restaurata in occasione della mostra, con una scena di banchetto aristocratico del V secolo a.C., suggestivamente ambientata nel suo contesto originale. Il percorso espositivo, suddiviso in due parti: la prima si apre con l’Elmo crestato villanoviano in bronzo, simbolo del primo contatto tra gli Etruschi e la comunità della valle del Tanaro, ritrovato proprio ad Asti alla fine dell’Ottocento, forse donato a un capo locale da uno dei principi-guerrieri che nella seconda metà dell’Viii sec. A.c. Dall’etruria giunsero in queste zone per aprire nuovi sbocchi al commercio; la seconda con l’analisi dei cerimoniali del banchetto, nelle sue diverse rappresentazioni, documentate da servizi di pregio, arredi ed eloquenti immagini di pittura e scultura. In chiusura viene infatti riproposto il lussuoso gabinetto “etrusco” del Castello di Racconigi, commissionato da re Carlo Alberto al genio artistico di Pelagio Palagi. Per la prima volta sono raccolti assieme disegni originali, arredi e decori dello studiolo neoclassico: un omaggio al rapporto fra Etruschi e Savoia e al gusto artistico “all’etrusca” che si diffuse in Europa fra Sette e Ottocento. “Una grande esposizione - la definisce l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola - dedicata alla civiltà che fu la prima cerniera culturale fra il mondo mediterraneo e l’Europa celtica allestita in una sede non casuale: uno dei pezzi di maggior pregio è infatti l’elmo crestato villanoviano in bronzo, celato per molti secoli nelle acque del Tanaro e riportato alla luce, nel 1875, durante i lavori condotti presso il ponte della strada per Nizza Monferrato”. |
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L’ARTE COLLABORATIVA DI ANNA SECCIA PER I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA |
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Pescara 17 marzo - 15 aprile 2012 Pescara, 20 marzo 2012 - Sabato 17 marzo presso l’Aurum di Pescara alla presenza delle massime autorità civili e religiose della città è stata inaugurata la coloratissima installazione pittoscultorea di m. 2,80 x m.280, dal titolo”L’uovo della collettività” composta da quattro parti singolarmente autonome e unite contemporaneamente, realizzata dall’artista Anna Seccia con il coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico Bellisario Misticoni di Pescara. Essa resterà esposta nella Sala Michetta fino al 15 aprile. L’opera, ideata dall’Artista per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ben rappresenta il concetto dell’ “l’articolo 12 della nostra costituzione”. Il 4 novembre 2001 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi celebra il 140° anniversario dell´ unità nazionale a San Martino della Battaglia, con le seguenti parole: "Adoperiamoci perchè in ogni famiglia, in ogni casa, ci sia un tricolore a testimoniare i sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del glorioso Risorgimento. Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e civiltà”. La bandiera italiana è nata nel 1794, quando due giovani studenti di Bologna, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, si posero a capo di una sommossa contro il potere assolutista che governava la città da quasi 200 anni. I due presero come distintivo la coccarda della rivoluzione parigina, ma, decisero di modifiare l´azzurro con il verde. Il significato allegorico è rimasto comunque lo stesso: un Tricolore come meta di un popolo che aspira ad ideali quali Giustizia, Uguaglianza, Fratellanza, tre obiettivi senza i quali non ci può essere Dignità, Democrazia, Prosperità. Il nostro Tricolore riassume i naturali "Diritti dell´Uomo", i desideri di tutto il popolo, la volontà di chi crede nella propria nazione e la vede proiettata al progresso, con leggi giuste, senza divisioni interne, con gli stessi doveri e identici privilegi per tutti. Un paese dove l´etica e la morale siano un modello invariabile per un´esistenza felice e serena. Questo è il messaggio scritto nella nostra bandiera, e questo è quanto speravano quei due studenti che l´hanno concepita e difesa a costo della loro stessa vita. La nostra nazione è nata dall’unione di più popolazioni e dalla condivisione dell’ideale di patria, intendendo la condivisione come il massimo arricchimento possibile nella vita di un individuo e di una Nazione ed è questa l´idea cardine alla base dell´opera ‘L’uovo della creatività collettiva’ realizzata dall’artista Anna Seccia, con la collaborazione degli studenti del Liceo artistico “Bellisario-misticoni” di Pescara, coinvolti dall´artista per permettere loro di interpretare il significato vero e profondo della sua opera attraverso la libera creatività e la collaborazione. L´opera di Anna Seccia inaugurata il 17 marzo è un’installazione complessa composta da quattro parti (singolarmente autonome) e da più di 1000 uova dipinte a mano, gli elementi che la compongono rappresentano il tema della Creazione, della Rinascita e dell’Unità, temi portanti e basilari per la ricorrenza del centocinquantenario dell´unità d´Italia. L’installazione si concretizza da una parte nell’uso di un elemento altamente simbolico come l’uovo, e dall’altra nell’affermazione del concetto dell’unità dell’opera d’arte, essa esprime l’individualità e l´autenticità di ogni singolo elemento ma in un´ottica globale nella quale tutti i singoli elementi contribuiscono a formare il “tutto”. L’uovo è da sempre il simbolo della vita e di tutto ciò che nasce e cresce. Per i filosofi egiziani era il fulcro dei quattro elementi dell’universo mentre secondo alcune credenze pagane rappresentava il ritorno della vita. Nell’iconografia cristiana l’uovo era simbolo non solo di vita ma anche di rinascita. L´opera inoltre rientra e costituisce la conclusione del progetto di Global Art sociale-collaborativo iniziato dall’artista Anna Seccia nel 2011 e che porta a termine la sua installazione “Opera aperta” che l’anno scorso è stata tra le protagoniste della mostra “Lo stato dell’arte/Abruzzo”: un’iniziativa speciale ideata dal Padiglione Italia per la 54esima Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi. Per l’alto valore simbolico che “L’uovo della collettività” rappresenta, l´artista ha pubblicamente espresso il 17 aprile 2012, durante la sua inaugurazione di voler donare il cuore di essa al Presidente della Repubblica Italiana e tre dei quattro elementi che la costituiscono alla città di Pescara e al Vittoriale degli Italiani, costruendo così, nel nome del Vate e della sua italianità e nel segno dell’arte contemporanea e della bellezza (unica modalità per la salvezza del mondo) un triangolo virtuale tra il capoluogo abruzzese, Gardone Riviera e Roma capitale, da leggersi come testimonianza di quanto accaduto e imprescindibile impegno per il futuro. |
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TORNA IL SOSTEGNO AI PROGETTI DI ARTISTI CON MENO DI TRENT´ANNI |
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Trento, 20 marzo 2012 - Approvata dalla Giunta provinciale la deliberazione di Franco Panizza, assessore alla cultura, che approva il bando pubblico per l´anno 2012 per il sostegno di progetti a favore di artisti che non abbiano ancora compiuto trent´anni e che operano nel settore dello spettacolo, dell´audiovisivo e delle arti visive. Si tratta di una iniziativa pensata specificatamente a favore dei giovani artisti, per valorizzare la loro creatività nei diversi campi in cui essa si esprime, dallo spettacolo alle produzioni audiovisive e alle arti visive in genere. Varata per la prima volta l´anno scorso, questa proposta ha dato interessanti risultati; per questo la Provincia ha deciso di confermarla, nella convinzione che i giovani artisti trentini abbiano molto da dire e che debbano essere adeguatamente sostenuti. E´ la legge del 2007 che disciplina le attività culturali a prevedere che per sostenere i giovani talenti la Provincia individua specifici bandi a sostegno dei progetti di artisti under 30. L´approvazione della graduatoria dei progetti presentati, la concessione dei contributi nonché l’impegno delle risorse tocca al dirigente del Servizio Attività culturali. La somma totale riservata al sostegno dei progetti è di 300 mila euro. Il contributo è concesso nella misura massima dell´80% delle spese ammesse e non potrà comunque superare 120.000,00 euro. I soggetti richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: essere in possesso dell’atto costitutivo e dello statuto; avere fra le finalità statutarie, anche a titolo non esclusivo, quella di operare a favore dei giovani nel settore delle spettacolo, dell´audiovisivo e delle arti visive; avere sede legale in provincia di Trento; disporre di un sistema di registrazione e conservazione dei dati contabili di bilancio. I contributi previsti da questo bando non sono cumulabili con contributi concessi da altri settori della Provincia per lo stesso progetto. I progetti devono mettere in evidenza in maniera specifica le modalità di valorizzazione dei giovani artisti, che non abbiano ancora compiuto trent’anni, che operano nel campo dello spettacolo, dell’audiovisivo e delle arti figurative e le modalità di realizzazione dei progetti. La domanda di contributo, in regola con l’imposta di bollo, deve essere presentata entro 20 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale della Regione alla struttura competente in materia di attività culturali, secondo il modulo allegato al bando reperibile al sito www.Modulistica.provincia.tn.it e può essere consegnata a mano al Servizio Attività culturali, inviata a mezzo fax al n. 0461 495080 o tramite servizio postale a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Servizio Attività culturali – Provincia autonoma di Trento, via Romagnosi, 5 38122 Trento – o inviata per posta elettronica certificata (Pec) all´indirizzo serv.Attcult@provincia.tn.it nel rispetto delle regole tecniche in materia. Nel caso di invio tramite servizio postale farà fede la data di spedizione. Saranno dichiarate irricevibili le domande presentate oltre il termine previsto. La struttura competente in materia di attività culturali verifica l’esistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dalla legge e dal bando, esamina i progetti, anche avvalendosi, dove necessario e senza oneri a carico della Provincia autonoma di Trento, della collaborazione di altre professionalità presenti nell’Amministrazione provinciale o nei suoi enti collegati e attribuisce il punteggio in base a qualità artistica del progetto, innovazione del linguaggio e multidisciplinarietà, esperienza pregressa nel campo del sostegno ai giovani artisti, grado di autofinanziamento, assetto organizzativo, chiarezza e precisione del progetto, grado di replicabilità in altri contesti, attraverso circuiti, coproduzioni o altro, soprattutto al di fuori del territorio provinciale, densità delle collaborazioni con altri soggetti, dimensione e articolazione della rete, grado e strategie per favorire l´accessibilità all´offerta culturale. |
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LA TRAVIATA A CHIAVARI |
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Chiavari, 20 marzo 2012 - Venerdì, 23 marzo 2012, alle ore 21, al Teatro Cantero di Chiavari, per iniziativa dell’ Associazione Ritorno all’Opera in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro del Tigullio, verrà presentata l’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi, su libretto di F.m. Piave che a sua volta si era ispirato a “La Signora delle Camelie” di Alexandre Dumas figlio. Questa opera, amatissima dal largo pubblico per le sue famose arie, fu presentata per la prima volta a Venezia nel1853. Traviata conclude felicemente “una stagione altamente positiva”, come ha affermato Ivan Marino, presidente di Ritorno all’Opera e organizzatore di spettacoli lirici su tutto il territorio nazionale. Traviata puo’ essere presentata in tanti modi: possono bastare un tavolo e una dormeuse piazzati su un palcoscenico; ma esistono anche una raffinatissima e “polverosa” Traviata di Zeffirelli o una Traviata ingessata e di rottura come quella di Tiezzi. La regia della Traviata di Chiavari, ad opera di Paolo Panizza con i costumi di Valerio Maggioni, è invece collocata negli anni venti/trenta, all’epoca della grande crisi (piu’ attuale di così…), in armonia con la splendida architettura del Teatro Cantero. Al di là delle voci, tutte di primissimo piano e di grande esperienza, questa Traviata presenta almeno due peculiarità. A dirigerla infatti sarà una signora, Giulia Manicardi, fatto questo certamente interessante perché i direttori d’orchestra “donna”, di respiro internazionale, non sono poi tanto numerosi nel nostro Paese che, proprio nell’ambito della direzione d’orchestra, tanto ha dato al mondo. La signora Manicardi, che vanta un’ampia esperienza in Italia e all’estero, saprà realizzare uno spettacolo unico per il nostro territorio. Un discorso a parte merita la Nuova Orchestra Sinfonica di Chiavari, sostenuta e supportata dall’Associazione Volontari per la Musica. L’orchestra nasce da una precedente esperienza che l’ha vista accompagnare negli anni musicisti e artisti di altissimo livello quali Damerini, Ughi, il soprano Luciana Serra, Masha Diatchenko, i Ballerini del Teatro alla Scala e dell’Arena di Verona. Questa Orchestra, unica nel suo genere nel Levante Ligure, è costituita da una cinquantina di professori, tutti professionisti in quanto o operanti in orchestre nazionali o docenti di conservatorio, che rappresentato degnamente il nostro territorio e ne valorizzano gli aspetti culturali, non raramente trascurati, per non dire dimenticati. Si tratta di una compagine che, rappresentata da un piccolo gruppo di musicisti, ha portato lo scorso anno il nome di Chiavari in Guatemala, Nicaragua e Cile e che quest’anno rappresenterà la nostra Città a Lima e a Caracas. Un grazie caloroso e sincero, dunque, a Pier Enrico Dallorso che ha voluto chiudere la stagione del Cantero dando spazio a questa importante realtà musicale. |
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