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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Luglio 2012 |
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RICERCATORI USANO L´IMMAGING TERMICO PER COMBATTERE L´OBESITÀ |
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Bruxelles, 24 luglio 2012 - Le persone fanno attività fisica, seguono diete e prendono persino pillole per perdere peso. Alcuni ricercatori del Regno Unito dicono che potrebbe però esserci un nuovo metodo per la lotta contro il grasso superfluo. Quale? L´imaging termico. Presentata sul Journal of Pediatrics, questa tecnica innovativa scopre le riserve di grasso marrone, uno speciale tessuto che gli esperti chiamano "tessuto adiposo marrone" e cioè il "grasso buono". Il grasso marrone aiuta il corpo a bruciare velocemente le calorie come energia. Gli scienziati dell´Università di Nottingham dicono che il tessuto adiposo marrone genera 300 volte più calore rispetto a qualunque altro tessuto del corpo. Praticamente, una persona ha minori probabilità di accumulare l´energia o il cibo in eccesso come grasso bianco se ha più grasso marrone. Il procedimento dell´imaging termico può dare ai ricercatori le informazioni di cui hanno bisogno per valutare quanto grasso marrone ha un corpo e quanto calore genera. Commentando la sofisticata tecnologia, l´autore principale, il professor Michael Symonds della Facoltà di scienze cliniche dell´Università di Nottingham, dice: "Potenzialmente più grasso marrone si ha o più è attivo il proprio grasso marrone, più calore si produce e di conseguenza si hanno meno probabilità di accumulare l´energia o il cibo in eccesso come grasso bianco. Questa tecnica completamente non-invasiva potrebbe avere un ruolo importante nella nostra lotta contro l´obesità. Potenzialmente potremmo aggiungere un indice termico alle etichette alimentari per mostrare se un tale prodotto aumenterebbe o diminuirebbe la produzione di calore all´interno del grasso marrone. In altre parole se fa aumentare o diminuire la quantità di calore che bruciamo." L´obesità sta influenzando le vite degli europei e degli americani. Oltre 150 milioni di bambini in tutto il mondo soffrono di questo grave problema e gli esperti nel Regno Unito hanno visto il numero di bambini sovrappeso raddoppiarsi negli ultimi 20 anni. "I neonati hanno una quantità maggiore di grasso marrone che usano per tenersi caldi dopo la nascita, il che rende le nostre scoperte secondo le quali questo grasso sano può generare calore anche nell´infanzia e nell´adolescenza molto interessanti," dice uno degli autori dello studio, la dott.Ssa Helen Budge dell´Università di Nottingham. Secondo il professor Symonds, questo studio rivoluzionario potrebbe aiutare i ricercatori a far capire meglio alle persone come il grasso marrone bilancia l´energia del cibo che consumano con l´energia che il loro corpo brucia. Il team ha identificato come il calore viene generato nella regione del collo, che contiene tessuto adiposo marrone, nei bambini sani. Questa capacità aumenta nei bambini piccoli rispetto ad adolescenti e adulti. I ricercatori stanno usando i risultati dello studio per studiare gli interventi progettati per promuovere l´uso di energia come calore e a sua volta ostacolare l´aumento di peso sia nei bambini che negli adulti. Sottolineando che questa tecnologia non è invasiva, il professor Symonds dice: "Usando la tecnica di imaging possiamo localizzare il grasso marrone e valutare la sua capacità di produrre calore. Evita le tecniche nocive che usano le radiazioni e permette studi dettagliati con gruppi di persone più ampi. Questo potrebbe fornire nuove informazioni sul ruolo del grasso marrone nel modo in cui bilanciamo l´energia del cibo che mangiamo e l´energia usata dal nostro corpo." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Nottingham: http://www.Nottingham.ac.uk/ Journal of Pediatrics: http://www.Jpeds.com/ |
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SANITA’: CON “VENETO ESCAPE” REFERTI SUL PC DI CASA PER I CITTADINI DELL’ULSS 13 DI MIRANO (VE). VENEZIA, 24 LUGLIO 2012 CAMBIANO ABITUDINI I CITTADINI DELL’AZIENDA ULSS 13 |
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Mirano (Venezia) che non sono più costretti a recarsi agli sportelli per scaricare i referti, resi disponibili direttamente via internet. Il referto è infatti a portata di clic per chiunque abbia a disposizione un computer connesso alla rete e sia in grado di accedere all’area dedicata del sito internet www.Ulss13mirano.ven.it Tutto ciò è reso possibile da Veneto Escape, servizio promosso dalla Regione Veneto e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, che entro il 2012 metterà in grado tutti i cittadini veneti di accedere ai propri referti via web. L’importante novità è stata presentata il 20 luglio a Noale, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale Daniele Stival, del direttore generale dell’Ulss 13 Arturo Orsini e di numerosi sindaci dell’area. Scaricare il referto online è un’operazione molto semplice, alla portata anche delle persone meno esperte nell’uso del computer. Ogni cittadino dell’Azienda Ulss 13 si dovrà registrare al sito internet dell’azienda www.Ulss13mirano.ven.it e, digitando le proprie credenziali, potrà accedere al proprio referto, scaricarlo, stamparlo e conservarlo come meglio preferisce. “Con l’attivazione a Mirano – ha sottolineato Stival – l’intera provincia di Venezia è ora coperta da questo nuovo servizio, che semplifica la vita ai cittadini e fa loro risparmiare tempo e denaro. Fare buona sanità vuol dire erogare cure efficaci e d’eccellenza ai cittadini, ma anche fornire loro occasioni e agevolazioni come questa. Escape è un progetto che mette davvero il Veneto all’avanguardia”. Per i cittadini dell’Azienda Ulss 13 scaricare il referto da uno sportello virtuale aperto 24 ore su 24, sette giorni la settimana significa un risparmio di tempo e denaro pari a quasi 5.000.000 di euro all’anno tenendo conto che ogni anno nell’azienda miranese vengono prodotti circa 400.000 referti. Questo dato esteso a tutti i cittadini del Veneto si quantifica in 72 milioni di euro. Contemporaneamente il servizio, grazie all’impatto prodotto a livello organizzativo, permette di ottenere risparmi per la Regione che uno studio ha quantificato in 7 milioni 790 mila euro nell’arco di quattro anni. Il progetto Veneto Escape, coordinato da Arsenàl.it, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, è stato avviato nel 2009 con l’obiettivo di estendere in tutte le aziende venete (e standardizzare laddove già presente), la gestione digitale dell’intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, distribuzione, estrazione e conservazione dei referti informatici, lasciando inalterata la loro validità legale. Il progetto è in fase di chiusura, visto che già oggi 4.500.000 veneti accedono al proprio referto online. |
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TOSCANA: SANITÀ A BERSAGLIO VITA MEDIA PIÙ LUNGA. CALA LA MORTALITÀ PER TUMORI E INFARTO |
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Firenze, 24 luglio 2012 - La vita media dei toscani si è allungata, raggiungendo 79,6 anni per i maschi e 84,7 anni per le femmine. La mortalità per tumori si è ridotta (-1,36%), come quella determinata da malattie cardiocircolatorie (-2,15%) : si conclude con questi risultati il ciclo di programmazione sanitaria 2008-2011 in Toscana. Lo certifica il Laboratorio Management e sanità della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa che ha presentato oggi la sua fatica annuale, il report 2011 del Sistema di valutazione della performance della sanità toscana. In conferenza stampa l’assessore alla sanità Luigi Marroni e Sabina Nuti, direttore del Mes. Al miglioramento dei dati di salute (in gergo tecnico “risultati di esito”) si affiancano altri due risultati significativi per il sistema: il miglioramento, nell’ultimo anno, dei servizi relativi al 63% dei 160 indicatori presi in considerazione. Questo dato è abbastanza omogeneo sul territorio regionale e questo significa che il sistema sanitario pubblico è in grado di assicurare i servizi i cittadini in modo equo sul piano territoriale, con una attenzione alle specifiche esigenze di ciascuno e soprattutto di coloro che godono di minori opportunità socio-economiche. L’ultimo risultato positivo riguarda la dimensione economica del sistema, che continua a mantenere l’equilibrio di bilancio, un pareggio certificato e ottenuto senza imposte aggiuntive e senza tagli o riduzioni al livello dei servizi. E tutto questo pur in presenza già di una drastica riduzione delle risorse a disposizione. La tenuta economico–finanziaria del sistema da un lato, e il miglioramento della qualità dei servizi dall’altro sono stati ottenuti grazie ad un insieme di azioni che ha permesso di rendere più coerente l’offerta e di compiere significativi passi avanti nella qualità, appropriatezza e potenziamento dei servizi ospedalieri e territoriali. Gli ospedali - I risultati del 2011 testimoniano l’impegno delle aziende sanitarie a ridurre l’uso inappropriato dell’ospedale, sempre più da utilizzare solo per patologie acute. Si registra complessivamente una riduzione dei ricoveri del 3,54% (da 654.098 nel 2010 a 630.955 del 2011), una riduzione delle giornate di degenza nel 2011 del 3% (da 3.860.796 giornale nel 2010 a 3.741.277 giornate nel 2011) con una degenza media di 5,91, così come una riduzione delle giornate di degenza preoperatoria per interventi chirurgici programmati (da 0,77 a 0,74). Netto il miglioramento dei servizi di ricovero: i re-ricoveri entro trenta giorni per la stessa patologia sono passati da 5,14% a 5,09%, le fratture di femore operate entro due giorni da 55% a 60%. Questo è il risultato migliore dopo la Provincia autonoma di Bolzano a livello nazionale ed il migliore in assoluto in termini di capacità di miglioramento. U n buon esempio di come la riorganizzazione possa comportare un netto miglioramento dei servizi viene in questo campo da Careggi, che grazie ad uno specifico intervento aziendale è passato, per le percentuali di fratture del femore operate entro 2 giorni, dal 33% del 2011 al 54% nei primi mesi del 2012. Nei servizi di ricovero ospedaliero grande attenzione hanno avuto le pratiche e gli interventi per garantire la sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico. I pronto soccorso - Gli accessi al pronto soccorso sono stati 1.466.294 nel 2011 contro 1.463.491 nel 2010. I pronto soccorso della Toscana migliorano mediamente la qualità dei loro servizi, abbattendo la percentuale degli abbandoni, la percentuale dei codici verdi trattati entro le 4 ore e confermando una buona valutazione da parte degli utenti. Il volume delle prestazioni ambulatoriali nei presidi pubblici e nel privato accreditato si è invece ridotto del 4% (da 67.319.157 nel 2010 a 64.689.519 nel 2011) Il territorio - Il progetto della “sanità d’iniziativa”, per prendere in carico i pazienti cronici fin dalle prime fasi, ha preso avvio e registra i suoi primi incoraggianti risultati. L’ospedalizzazione per diabete si è ridotta del 4,83%, il numero di pazienti diabetici con almeno una misurazione di emoglobina glicata registra un miglioramento rispetto al 2010 di circa il 3%. Arezzo presenta la best practice nazionale per la gestione del “piede diabetico”. Fa parte della sanità d’iniziativa anche il progetto Attività Fisica Adattata. Unico nel panorama italiano, il progetto Afa prevede occasioni di attività fisica per persone con oltre 65 anni affetti da patologie croniche. Negli ultimi anni sono stati attivati sul territorio regionale circa 2500 corsi, grazie al lavoro di squadra realizzato dalle Società della Salute con gli enti locali, le associazioni, la collettività. La best practice spetta in questo caso a Empoli. La Carta sanitaria elettronica - Molti dei risultati sono stati conseguiti anche grazie alla disponibilità di un sistema informativo in continua espansione e capace sempre più di misurare i processi e i risultati. Significativo in proposito l’avvio della Carta Sanitaria Elettronica per il cittadino, che permetterà nel tempo di raccogliere tutte le informazioni significative in un “fascicolo” elettronico, in cui sarà possibile tenere la memoria storica delle prestazioni e prescrizioni farmaceutiche del paziente. Come funziona il “bersaglio” - Il Sistema di valutazione e valorizzazione della performance della sanità toscana messo a punto dal Mes è nato nel 2003 con una fase sperimentale applicata a 4 Aziende e nel 2005-2006 è stato esteso a tutte le altre. Negli anni successivi il sistema è stato fatto proprio da un network di Regioni: Liguria, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta, Province autonome di Trento e Bolzano, Marche e Basilicata. E’ stato creato anche un network internazionale di cui fanno parte Galles, Portogallo, Olanda, Regione Valenciana e Provincia dell’Ontario. Nel sistema toscano vengono presi in considerazione 160 indicatori, elaborati con il coinvolgimento costante dei professionisti del sistema, suddivisi in sei “dimensioni”: la valutazione dei livelli di salute della popolazione, della capacità di perseguimento delle stretegie regionali, la valutazione socio-sanitaria, la valutazione esterna espressa dai cittadini utenti, la valutazione interna espressa dal personale delle aziende sanitarie e infine la valutazione dell’efficienza operativa e della performance economico finanziaria. Per rappresentare i livelli raggiunti dalle aziende è stata scelta la metafora grafica di un bersaglio, con al centro il colore verde, indice di ottima performance relativamente ai vari indicatori, e con le altre fasce colorate che segnalano una performance buona (verde chiaro), media (giallo), scarsa (arancione) e quella più esterna che segnala la performance molto scarsa (rosso). Come criteri di riferimento per il confronto sono considerati gli standard internazionali riconosciuti, gli standard fissati a livello regionale e il riferimento alla media regionale |
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PIANO SOCIO SANITARIO 2012/2014, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE APPROVA LA “DELIBERA QUADRO” DEI PIANI DI AREA VASTA .
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Treia, 24 luglio 2012 – “La cornice che delimiterà i Piani di Area Vasta, la base operativa per disciplinare i servizi ospedalieri e quelli sociosanitari sul territorio”. Con queste parole la Giunta regionale ha commentato l’approvazione della delibera che recepisce il percorso amministrativo per l’implementazione del Piano socio sanitario (Pssr) 2012-2014. L’atto costituisce “direttiva vincolante” per i direttori generali degli enti del servizio sanitario regionale e per i direttori di Area Vasta ai quali compete l’approvazione dei Piani triennali di Area Vasta. La delibera è già stata portata all’approvazione del Consiglio delle autonomie locali (22 giugno) e della V Commissione assembleare (19 luglio). È stata licenziata ieri, nell’ambito della seduta settimanale che la Giunta ha tenuto a Treia (Mc), prima dell’incontro allo stabilimento Lube “È stato compiuto l’ultimo passo dell’iter amministrativo che condurrà all’approvazione dei Piani di Area vasta entro la data del 30 luglio prossimo – afferma il presidente Gian Mario Spacca – Occorre rispettare i tempi previsti per arrivare a un riordino governato dal territorio e non dai vincoli esterni. La situazione nazionale e i tagli imposti dalla spending review rischiano di causare ricadute ben più pesanti, con una riduzione dei posti letto maggiore dei 159 previsti dal Piano socio sanitario regionale. Le Marche hanno scelto di avviarsi lungo un percorso di riordino virtuoso, che ora va ultimato senza divisioni campanilistiche, ma avendo ben chiara la meta di riconfermare il nostro servizio sociosanitario ai vertici nazionali per appropriatezza e sostenibilità economica”. “La Giunta regionale ha oggi approvato, in via definitiva, il provvedimento che conclude il percorso di approvazione dei Piani di Area vasta da parte dei relativi direttori, che saranno poi recepiti dai direttori Asur - commenta l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Vengono definiti gli standard strutturali e di personale, per giungere a una riorganizzazione dei servizi ospedalieri, nell’ambito dell’articolazione di Area vasta, che consenta una ottimale distribuzione dei posti letto per acuti negli ospedali di rete, nelle Aziende ospedaliere e nell’Inrca. Analogo percorso viene delineato per l’assistenza sanitaria delle aree di prevenzione, territoriale e sociosanitaria. La delibera oggi adottata ha tradotto le indicazioni regionali contenute nel Pssr, articolandole per Area vasta. Un lavoro che ha visto la partecipazione del Tavolo tecnico di programmazione regionale a cui hanno partecipato le direzioni generali dell’Asur, delle Aziende ospedaliere e dell’Inrca. Contiene i criteri e le modalità elaborate dal Tavolo, in merito alla riorganizzazione dell’offerta (distribuzione dei posti letto per acuti) e della prevenzione sociosanitaria”. |
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INFIAMMAZIONE E ATEROSCLEROSI
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Monaco, 24 luglio 2012 - Un evento intitolato "Infiammazione e aterosclerosi" ("Inflammation and atherosclerosis") si terrà dal 20 al 21 settembre 2012 a Monaco, Germania. L´aterosclerosi, infiammazione cronica della parete dell´arteria, è una delle principali cause di morte in tutto il mondo. Questa conferenza metterà in luce i meccanismi molecolari che disturbano l´equilibrio dell´omeostasi vascolare, l´accumulo di lipidi, la risposta immunitaria e la loro liberazione durante l´aterogenesi. L´evento costituirà un forum per i più importanti ricercatori del settore, che presenteranno le loro recenti osservazioni e le nuove opzioni di cura che interferiscono con tali meccanismi. Queste comprendono terapie a base di peptide e micro acido ribonucleico. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Abcam.com/index.html?/index.html?pageconfig=resource&rid=14668&viapagetrap=munich |
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HIV, “SHE EUROPEAN PROGRAM” E BRISTOL-MYERS SQUIBB LANCIANO UNA NUOVA RISORSA WEB AL FEMMINILE |
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Washington, 24 luglio 2012 – La metà dei 34 milioni di persone con Hiv in tutto il mondo è donna. E il virus rappresenta la principale causa di morte per quelle in età fertile. Ma sono ancora troppo pochi i servizi per rispondere ai bisogni specifici di queste pazienti. “She” (Strong, Hiv positive, Empowered Women/strong, Hiv positive Women Educational Program), il primo programma educazionale in Europa rivolto alle sfide sempre più grandi che le donne affette da Hiv devono affrontare, è disponibile online su http://www.sheprogramma.it/ . L’annuncio viene dalla Xix Conferenza Internazionale sull’Aids (Aids 2012), in corso a Washington fino al 27 luglio. Il sito, lanciato per la prima volta nel Regno Unito lo scorso ottobre, ora è disponibile in italiano e spagnolo. Entro l’anno includerà anche Germania, Francia, Polonia e Portogallo. La nuova risorsa web è frutto di un progetto congiunto promosso da Bristol-myers Squibb e da associazioni di pazienti e medici: per il nostro Paese, Nps Italia Onlus (Network italiano delle persone sieropositive) e la prof.Ssa Antonella d’Arminio Monforte, infettivologa di Milano. Contiene informazioni su temi centrali come la diagnosi, la rivelazione dello stato di sieropositività, la vita sessuale e riproduttiva, la programmazione di una gravidanza, l’accesso ai trattamenti, la tutela dei diritti umani e il benessere fisico ed emotivo. I contenuti del sito sono sviluppati da donne che vivono con l’Hiv e da infettivologi. “Nel nostro Paese finora non era disponibile nessuna risorsa curata da donne con Hiv e rivolta alle pazienti nella stessa condizione clinica – sottolinea Margherita Errico, presidente di Nps Italia Onlus e membro del comitato di ‘She’ -. La condivisione delle esperienze può aiutare a mettere in luce e condividere preoccupazioni comuni, come lo stigma e la diagnosi della malattia. Informazioni fornite da un’altra donna con Hiv ci arricchiscono e ci aiutano a combattere il senso di isolamento”. In Europa è in costante aumento il numero di donne colpite: il 35% delle nuove diagnosi riguarda infatti la popolazione femminile. In Italia si registrano circa 4000 nuovi casi ogni anno, un terzo interessa le donne. “È l’uomo che normalmente ‘porta’ la malattia all’interno della coppia – afferma la prof.Ssa Antonella d’Arminio Monforte, Direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Paolo di Milano e membro del comitato di She -. Il 70% delle donne viene infettato da un partner stabile, mentre il 76% dei maschi contrae il virus durante un rapporto occasionale. Inoltre le donne sono più vulnerabili di fronte al virus: la loro mucosa genitale è più permeabile all’Hiv rispetto a quella maschile e gli ormoni femminili, in certe fasi del ciclo, possono favorire l’infezione”. I pregiudizi nei confronti delle persone con Hiv sono purtroppo ancora molto forti. “E il genere può diventare un moltiplicatore dello stigma – spiega Rosaria Iardino, presidente onorario di Nps Italia Onlus -. Le donne che si infettano si prendono poco cura di se stesse. Spesso, pur essendo consapevoli che il partner è sieropositivo, non si proteggono e contraggono il virus. Di contro, fortunatamente oggi, rispetto a venti anni fa, è possibile realizzare il desiderio di diventare madri. Purtroppo, però, si parla di nuove diagnosi al femminile solo quando vengono affrontati temi che interessano la ginecologia, in realtà il problema è molto più ampio. Scoprire di essere Hiv positive incide su diversi aspetti della nostra vita, che includono la sfera sessuale, la famiglia, i figli e il lavoro”. Il programma europeo “She” (www.Sheprogramma.it) è stato sviluppato da un comitato indipendente formato da donne con Hiv e medici specialisti provenienti da 11 Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Russia, Danimarca, Svezia e Irlanda). Il progetto si basa sul supporto fornito dalle “pari”, cioè da donne nella stessa condizione clinica. È dimostrato che, grazie a questi modelli di auto-aiuto, nel 90% delle pazienti migliora la sicurezza in se stesse. “Il programma ‘She’– continua la prof.Ssa d’Arminio Monforte - intende inoltre facilitare la comunicazione tra le donne colpite dal virus e gli specialisti. Questo tipo di sostegno è una modalità potenzialmente poco dispendiosa e flessibile per integrare l’assistenza medica: permette infatti di far risparmiare tempo prezioso al personale ospedaliero e di preparare meglio le pazienti al consulto con il medico”. Secondo le Nazioni Unite, l’epidemia di Hiv accentua le persistenti diseguaglianze di genere che continuano a porre donne e ragazze in condizioni ancora più a rischio, in termini di contagio, trasmissione, accesso al trattamento e all’assistenza sanitaria. “Dopo la diagnosi, è facile sentirsi sopraffatte – conclude Margherita Errico -. L’aiuto delle ‘pari’ crea una situazione che può aiutarci a riconoscere le nostre potenzialità e a prendere il controllo della situazione, contrastando la sensazione che sia l’Hiv a dominarci. Le donne sieropositive sono milioni nel mondo e possiamo imparare molto le une dalle altre. Rompere l’isolamento e aprirsi con chi ha vissuto una situazione simile e ha incontrato le stesse difficoltà ci aiuta a mitigare l’impatto emotivo prodotto dalla diagnosi. Il nuovo sito può diventare la finestra per fornire un supporto alla donna nella sua totalità”. Ricevere sostegno non è importante solo per il benessere emotivo: alcuni studi infatti hanno dimostrato che senza un aiuto prolungato nel tempo molte persone non riescono a gestire adeguatamente la loro condizione, a seguire la terapia e manifestano più spesso disturbi e complicanze con un più alto numero di ricoveri ospedalieri. |
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UMBRIA, RIFORME SANITÀ: INCONTRO PRESIDENTE MARINI CON ORGANIZZAZIONI SINDACALI MEDICI |
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Perugia, 24 luglio 2012 – “Tra gli obiettivi principali, e strategici, che la Giunta regionale vuole cogliere con la riforma della sanità regionale vi è innanzitutto quello di un miglioramento e rafforzamento della medicina territoriale e di distretto. Riteniamo che ciò possa essere tanto più possibile quanto più riusciremo a condividere con voi, che siete gli attori principali di questo servizio, contenuti e percorso della riforma”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, aprendo i lavori dell’incontro svoltosi ieri mattina a Perugia, a Palazzo Donini con i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti ambulatoriali, nel corso del quale sono stati illustrati i due provvedimenti pre-adottati dalla Giunta regionale, relativi alla riforma della sanità in Umbria (Dgr “Misure di riordino e razionalizzazione dei servizi del sistema sanitario regionale” e Ddl “Ordinamento del servizio sanitario regionale”). Particolare attenzione, nel corso della illustrazione dei provvedimenti, è stata posta all’aspetto che riguarda, appunto, la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale e distrettuale. “Riteniamo assolutamente indispensabile – ha affermato la presidente Marini – che su questi aspetti si crei un ampio ed approfondito confronto con le organizzazioni sindacali dei medici che operano in questo comparto. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di razionalizzare e migliorare questo livello di assistenza, valorizzando il più possibile l’esperienza delle case della salute, rafforzando in questo modo le cure primarie al servizio del cittadino. Questo lavoro ci consentirà altresì di poter definire i contenuti di un nuovo accordo integrativo regionale – ha annunciato la presidente - all’interno del quale formalizzare i reciproci impegni”. Al termine della riunione è stato quindi deciso di convocare ulteriori incontri di confronto che dovranno svolgersi nel prossimo mese di settembre, prima del completamento dell’iter amministrativo dei due atti di riforma pre-adottati dalla Giunta regionale, estendendo la partecipazione agli incontri anche ai singoli medici. |
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SANITÀ: A DIRETTORI GENERALI AZIENDA OSPEDALIERA TERNI E AZIENDE USL 2 E 4 CONFERMATI INCARICHI FINO AL 31 DICEMBRE 2012 |
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Perugia, 24 luglio 2012 - Nelle more dell´approvazione della legge regionale di riordino e riorganizzazione del sistema sanitario umbro, la Giunta regionale ha provveduto a rideterminare la durata dell´incarico fino al 31 dicembre 2012 dei Direttori generali dell´Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, Gianni Giovannini, della Azienda Usl 4 di Terni, Vincenzo Panella e della Azienda Usl 2 di Perugia, Giuseppe Legato, il cui incarico è in scadenza il 31 luglio 2012. La Giunta ha ritenuto che riattribuire gli incarichi in scadenza sarebbe stato inopportuno, anche in considerazione dell´accorpamento che le Aziende andranno a subire a breve termine. Considerando che gli incarichi in essere sono stati attribuiti per tre anni si è quindi potuto procedere ad una rideterminazione della durata degli attuali incarichi nell´arco del quinquennio, come prevede la normativa di riferimento (L.r.4/´98). La data di scadenza degli incarichi al 31 dicembre 2012 - secondo l´esecutivo - garantisce continuità di gestione e stabilità al sistema fino alla data di entrata in vigore del ddl di Ordinamento del sistema del servizio sanitario regionale, prevista al 1 gennaio 2013. |
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RIPRENDONO LE PROCEDURE PER LA REALIZZAZIONE DEI NUOVI OSPEDALI IN CALABRIA
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Catanzaro, 24 luglio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti comunica che ieri, in data 20 luglio, è stato trasmesso dal Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli lo schema di ordinanza al fine di acquisire la prevista intesa con la regione Calabria per “favorire e regolare il subentro della regione nelle iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità socio-economico-sanitaria della medesima Regione”. La regione Calabria “è individuata quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità socio-economico-sanitaria in atto nel territorio della medesima regione”. Il Presidente Scopelliti “è individuato quale responsabile delle iniziative finalizzate al definitivo subentro della medesima regione nel coordinamento degli interventi” ed è autorizzato a porre in essere “le iniziative occorrenti per il proseguimento in regime ordinario delle iniziative in corso finalizzate al superamento del contesto critico in rassegna”. Il Presidente della regione Calabria “è autorizzato a porre in essere, entro e non oltre trenta giorni dalla data di adozione del presente provvedimento, le attività occorrenti per il proseguimento in regime ordinario delle iniziative in corso, finalizzate al superamento del contesto critico in rassegna, e provvede alla ricognizione ed all’accertamento delle procedure e dei rapporti giuridici pendenti ai fini del definitivo trasferimento dei medesimi alla regione Calabria, unitamente alla documentazione amministrativa e contabile.” Il Presidente, che opera a titolo gratuito, può avvalersi “delle strutture organizzative della regione Calabria, nonché della collaborazione degli Enti territoriali e non territoriali e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, le quali provvedono nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. Inoltre “per l’attuazione degli interventi di cui alla presente ordinanza, si provvede, ove ne ricorrano i presupposti, utilizzando le procedure d’urgenza previste dall’ordinamento vigente”. Acquisita l’intesa della regione Calabria, lo schema di ordinanza verrà inoltrato al Ministero dell’economia e delle finanze per il concerto del predetto dicastero, successivamente verrà emanata l’ordinanza. “Abbiamo atteso per sette mesi questo provvedimento redatto in seguito alla legge n.100 del 12 luglio 2012– afferma il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – e, finalmente, saremo in grado di concludere le procedure secondo il programma già approvato dai ministeri competenti. La gestione commissariale era scaduta lo scorso dicembre, in coincidenza con l’avvio del processo di riforma del sistema nazionale di protezione civile, e ciò ha impedito la proroga dello stato di emergenza fino a tutt’oggi. Non appena l’ordinanza verrà firmata dal capo dipartimento e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, sarà possibile riavviare tutte le attività inerenti a fondamentali programmi d’intervento in ambito sanitario. Si tratta della realizzazione dei nuovi ospedali, dell’adeguamento alle normative di legge delle strutture ospedaliere delle varie Asp del territorio regionale e del potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle strutture, il tutto attraverso i fondi ex articolo 20. Lunedi verrà comunicata l’intesa della regione sullo schema di ordinanza – aggiunge Scopelliti – ed in tempi brevissimi verranno nominate le commissioni di gara per la realizzazione degli ospedali di Vibo e della Sibaritide, sarà approvata la lettera di invito per la procedura di gara dell’ospedale della Piana di Gioia Tauro e verrà riavviata l’attività di programmazione e progettazione preliminare dell’ospedale di Catanzaro. Ho ribadito agli uffici competenti la necessità di porre in essere con ogni urgenza tutte le procedure necessarie per proseguire nel percorso di crescita e cambiamento della Calabria legato indissolubilmente alla realizzazione dei nuovi ospedali ed al miglioramento della qualità dei servizi delle strutture sanitarie. Sono particolarmente soddisfatto – conclude il Presidente Scopelliti – perché, in tempi ragionevoli, forniremo importantissime risposte ai cittadini, proseguendo nel percorso virtuoso della nuova sanità”. |
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SANITÀ PENITENZIARIA, INSEDIATO L´OSSERVATORIO REGIONALE IN SARDEGNA
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Cagliari, 24 Luglio 2012 - Si è insediato nei giorni scorsi a Cagliari l´Osservatorio regionale per la sanità penitenziaria, in seguito al decreto firmato dall´assessore della Sanità, Simona De Francisci. L´organismo, che sarà presieduto da Mario Bandel, dirigente amministrativo della Asl 8, avrà il compito di riferire sulle problematiche negli istituti penitenziari della Sardegna e di fornire elementi utili per migliorare l’assistenza sanitaria ai detenuti e a minorenni sottoposti a procedimento penale. "L´insediamento dell´Osservatorio - spiega l´assessore De Francisci - arriva dopo l´approvazione, lo scorso aprile, delle Linee guida e si inquadra nei diversi provvedimenti che la Regione sta portando avanti in materia di sanità penitenziaria per garantire una sanità di qualità anche ai nostri detenuti". L’osservatorio supporta inoltre l’Assessorato con compiti di coordinamento e di omogeneizzazione delle modalità operative per l’organizzazione del servizio di assistenza e in questa prima fase deve valutare i progetti aziendali in materia di sanità penitenziaria per porre a regime il sistema. Oltre che dal presidente, dell´Osservatorio fanno parte direttore e altri funzionari del Servizio dell´assistenza ospedaliera e territoriale dell´Assessorato, il rappresentante del Provveditorato regionale della Sardegna del Ministero della Giustizia; il presidente, o facente funzioni, del Tribunale di sorveglianza di Cagliari o un suo delegato; il rappresentante del Centro per la giustizia minorile; un medico esperto di assistenza sanitaria in ambito penitenziario; rappresentanti di varie Asl. I lavori dell´organismo sono stati calendarizzati settimanalmente e tra i prossimi argomenti da affrontare vi è la definizione degli indicatori per monitorare i progetti sul passaggio dallo Stato alla Regione di beni, locali e del personale in transito. |
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NO ALLA SEDENTARIETÀ: 1 ITALIANO SU 2 VUOLE “CITTÀ PER CAMMINARE” “5.000 PASSI AL GIORNO SONO IL SEGRETO PER STAR BENE E RISPARMIARE” |
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Firenze, 24 luglio 2012 – Gli italiani vogliono mettere ko la sedentarietà. Come? Uno su due vorrebbe l’estensione delle aree pedonali o l’apertura di nuovi spazi verdi, al 40% piacerebbe che venissero organizzati più spesso tour a piedi delle nostre città, mentre il 10% dei cittadini vorrebbe veder disincentivato l’uso delle automobili. L’obiettivo? Per circa il 60% degli italiani si potrebbero avere grandi benefici per la salute, con un occhio di riguardo anche alle nuove generazioni, per un cittadino su cinque si avrebbero finalmente città più a misura d’uomo, mentre il 17% indica nel risparmio dei soldi della benzina il target principale di una “vita a piedi”. Sono i risultati del sondaggio pubblicato venerdì 20 luglio su “Il ritratto della salute News”, il primo quotidiano on-line interamente dedicato alla prevenzione, con il bollino della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), cui hanno risposto 4.916 persone. “In Europa ogni anno sono 600.000 i decessi riconducibili alla sedentarietà, una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità al mondo – afferma il dr. Claudio Cricelli -. Uno stile di vita sbagliato può avere conseguenze fortemente debilitanti e, in alcuni casi, mortali. Ma restare in forma è semplice: basta percorrere al giorno una distanza ben precisa, ovvero 3 km, circa 5000 passi”. Per far conoscere agli italiani tutti i benefici di una attività tanto semplice ma altrettanto preziosa, diventano fondamentali progetti che promuovano stili di vita sani e diffondano messaggi di salute. “Ecco perché a settembre, in 31 città del nostro Paese, prenderà il via il progetto ‘Città per camminare’, che verrà presentato a Novembre in occasione di un Convegno Nazionale al Coni – continua Cricelli -. Si tratta di un’iniziativa che nasce per promuovere la cultura del movimento fisico, alla portata di tutti, unendola all’interesse storico-artistico e paesaggistico”. Ma il progetto presenta ulteriori obiettivi: incoraggiare l’idea di un maggior utilizzo pedonale delle città favorendo politiche di mobilità-sostenibile; favorire lo sviluppo della cultura dell’andare a piedi; incidere sugli stili di vita della gente in funzione di un miglioramento della salute; promuovere le città ed il loro territorio. “Camminare è l’attività fisica primaria per la prevenzione e la scoperta delle città aggiunge Maurizio Damilano, campione olimpico e mondiale di marcia e ideatore del progetto – ma bisogna avere percorsi attrezzati e per far questo bisogna sviluppare una politica di fruibilità delle città più a dimensione d’uomo”. Un’iniziativa rivolta ai cittadini di tutte le fasce d’età, ma con particolare attenzione agli anziani. “La città come palestra – sottolinea Roberto Messina, Presidente di Federanziani - dove poter svolgere quell’attività motoria indispensabile per avere uno stile di vita salutare e prevenire molti degli acciacchi tipici della terza età”. L’iniziativa si sviluppa grazie al coordinamento scientifico della Simg. “Sicuramente noi medici di famiglia – conclude Cricelli - siamo le figure più a stretto contatto, ogni giorno, con i cittadini e ci rendiamo conto più di tutti della necessità di un cambio di rotta, necessario per migliorare la salute pubblica e tagliare così i costi del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Non dimentichiamo, infatti, che i benefici di una ‘vita a piedi’ riguardano anche il nostro portafoglio: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni cittadino paga ogni anno 300 euro per curare gli italiani sovrappeso od obesi, a cui si aggiungono tutti i soldi spesi per il carburante e la manutenzione dell’auto. Insomma, camminare fa bene e conviene in tutti i sensi”. L’iniziativa “Città per camminare”, promossa dalla Scuola Nazionale del Cammino, in collaborazione con l’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, l’Agenzia Nazionale dei giovani, la Simg, Federanziani e Sport Without Borders, fa parte del progetto “Il ritratto della salute”, che vuole puntare sul concetto di medicina dei sani: assumere cioè comportamenti ‘virtuosi’ per risparmiarsi problemi di salute in futuro e garantirsi un’ottima qualità di vita. |
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SANITA´: PUNTO NASCITA LIPARI |
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Palermo, 24 luglio 2012 - L´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha espresso piena soddisfazione per la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa che, accogliendo l´appello proposto dall´assessorato, ha sospeso l´esecutivita´ della sentenza pronunciata alcuni mesi fa dal Tar di Palermo. "Questa decisione - ha commentato l´assessore Russo - arriva dopo un analogo pronunciamento che ha riguardato il punto nascita del San Raffaele Giglio di Cefalu´ e che conferma la correttezza delle nostre scelte amministrative in merito alla rifunzionalizzazione dei punti nascita, adottate tra l´altro in piena aderenza con le indicazioni ministeriali. Del resto il decreto assessoriale del 2010 sulla rimodulazione della rete ospedaliera, mai impugnato, aveva gia´ soppresso i posti letto di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero di Lipari e il personale medico ostetrico e ginecologico rimane in servizio ed e´ in grado di espletare l´attivita´ relativa al percorso nascita". "La Sicilia, del resto - ha aggiunto Russo - ha correttamente rispettato gli accordi assunti in sede di Conferenza Stato-regioni . La rete dei punti nascita, osteggiata da alcune forze politiche con polemiche strumentali, puo´ apparire impopolare ma servira´ invece ad adeguare la Sicilia agli standard piu´ virtuosi, allontanandosi da quei vergognosi primati negativi circa la mortalita´ perinatale che, nel passato, hanno mortificato la nostra regione. Abbiamo lavorato per garantire la massima sicurezza alle madri e ai loro bambini, con il contributo delle societa´ scientifiche e dei professionisti piu´ esperti, e sono certo che i cittadini capiranno che certe scelte servono a dare alla Sicilia una dimensione nazionale e una dignita´ che forse da´ fastidio a qualcuno". |
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GREEN HILL, FORMIGONI: VERIFICARE LE RELAZIONI DELL´ASL |
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Milano, 24 luglio 2012 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha disposto l´apertura di una indagine interna all´Asl di Brescia, per verificare come siano state condotte nel corso di questi anni le ispezioni relative al canile di Green Hill e le loro risultanze, riservandosi di assumere tutte le determinazioni conseguenti. Tale decisione è stata assunta dal presidente Formigoni a seguito della discrepanza, riscontrata dallo stesso presidente, fra le notizie diffuse in queste ore sullo stato del canile di Green Hill e i contenuti delle diverse ispezioni effettuate dall´Asl competente e rese note in questi anni. |
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CINQUE MILIONI PER I MONDIALI DI CICLISMO
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Firenze, 24 luglio 2012 - “E’ una buona notizia che ci consentirà di lavorare con un po’ più di tranquillità, anche se il lavoro che rimane è molto”. Esprime soddisfazione l’assessore della Toscana Riccardo Nencini per i 5 milioni di euro che, nell’ambito del “Decreto Sviluppo” in discussione al parlamento, sono stati assegnati al Coni per l’organizzazione il prossimo anno dei mondiali di ciclismo che si svolgeranno in Toscana. Nencini è il presidente del comitato istituzionale dei mondiali che si svolgeranno a settembre tra Lucca, Pistoia, Prato e Firenze. I cinque milioni sono arrivati grazie ad un emendamento fatto propri dai realatori Antonio Fluvi (commissione finanze) e Raffaello Vinali (commissioni attività produttive). |
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BICISTAFFETTA 2012: RICCARDI, MOBILITÀ INTEGRATA DA VALORIZZARE 355 KM DA TARVISIO A RAVENNA SU CICLOVIE ALPE ADRIA E ADRIATICA DATI FIAB: IMPATTO ECONOMICO CICLOTURISMO PARI A 70-100 EURO/GIORNO |
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Udine, 24 luglio 2012 - Friuli Venezia Giulia 100 per cento ciclabile almeno per due giorni, dal 13 al 14 settembre, quando centinaia di pedalatori si cimenteranno nelle prime due tappe di Bicistaffetta 2012, 12.A edizione della manifestazione promossa a livello nazionale dalla Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) che, potendo contare su oltre 16mila iscritti, raggruppa attraverso 9 coordinamenti interregionali le 120 associazioni di ciclisti che promuovono la mobilità urbana ed extraurbana in sicurezza. Bicistaffetta 2012, presentata oggi a Udine dall´assessore alla Mobilità, Riccardo Riccardi, dai vertici nazionali e locali di Fiab onlus e dai rappresentanti di Provincia e Comune, si svilupperà per 355 chilometri prima sull´intera ciclabile Alpe Adria con le tappe più lunghe del minitour, Tarvisio-venzone-udine (km 95) e Udine-aquileia-grado-caorle (km 90), poi il 14, quando avrà incrociato il gruppo proveniente da Capodistria (Slovenia) lungo l´Adriatica, ripartirà da Caorle per arrivare a Ravenna il 16 settembre al termine di altre tre frazioni (Caorle-venezia-chioggia di km 60, Chioggia-comacchio di 65 e Comacchio-ravenna di 45). "Bicistafetta ritorna in Friuli Venezia Giulia dopo dieci anni - ha spiegato Riccardi - e trova una situazione completamente diversa, caratterizzata da un percorso nord-sud che garantisce un itinerario quasi interamente ciclabile". La ciclovia Alpe Adria, infatti, è già totalmente in funzione lungo 98 dei 178 km previsti (55 per cento), mentre altri 39 km sono in costruzione, 34 sono già finanziati e 7, ovvero appena il 4 per cento, sono ancora in attesa delle necessarie risorse. "Dobbiamo fare il massimo per completare l´opera e mantenere a regime tutto quanto già attivato", ha affermato l´assessore regionale. Riccardi ha evidenziato la ricaduta economica sul territorio garantita dai cicloturisti, al momento ancora non quantificata ma, è stato detto, valutabile fra i 70-100 euro al giorno e, quindi, altamente impattante se, come ha illustrato Michele Mutterle (responsabile Albergabici di Fiab), la provincia di Trento ha ricavato 86 milioni di euro nel 2009 solo grazie al turismo a pedali. Tra i dati esposti a supporto dell´attrattiva economica del cicloturismo attrezzato, il 15 per cento del fatturato turistico dell´Austria proviene dai tour in bici, mentre la sola ciclopista del Danubio ha garantito un indotto di 72 milioni di euro nel 2010. Per essere competitivi sul mercato europeo, guidato da una Germania che offre 70mila km di percorsi ciclabili contro i 3mila scarsi dell´Italia, servono percorsi protetti, segnalati e ad ampio respiro, servizi ricettivi adeguati e dedicati ma anche intermodalità via mare e soprattutto via rotaia. A questo proposito, Riccardi ha sottolineato la fondamentale collaborazione avviata con Fiab che, tra l´altro, ha contribuito a ripristinare con tanto di servizio bici il collegamento internazionale tra Udine e Villaco, nella Carinzia austriaca. |
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SPORT: PRESENTATO IL GIRO PODISTICO D´ITALIA LA PARTENZA IL 1 AGOSTO DA CHIETI |
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Pescara, 24 luglio 2012 - "Una competizione come il giro podistico d´Italia già di per sè suscita interesse e curiosità anche tra i non addetti ai lavori. Il fatto che, poi, parta ed arrivi in Abruzzo, a Chieti, e sia stata ideata ed organizzata da appassionati abruzzesi, non può che rappresentare un valore aggiunto". Così l´assesore allo Sport, Carlo Masci, che, questa mattina, in Regione, ha tenuto a battesimo questa gara podistica a staffetta che partirà dal capoluogo teatino (ritrovo alle ore 8.00 in piazza Valignani) il prossimo 1 agosto e si concluderà, dopo aver attraversato mezza Italia, sempre a Chieti lunedì 13 agosto. "Al di là dei riscontri tecnico-agonistici, che pure si annunciano interessanti, sono convinto - ha detto Masci - che questa manifestazione esalterà le caratteristiche ambientali del nostro territorio che si addice tantissimo a competizioni all´aperto, a maggior ragione ad una gara podistica come questa". La prima tappa, dopo la partenza di Chieti, raggiungerà anche Pescara, prima di concludersi, dopo 100 chilometri, a Pagliare del Tronto. L´ultima, che si snoderà per circa 70 chilometri, interesserà Vasto, Ortona e San Giovanni Teatino. Saranno 15 gli atleti impegnati. Si daranno il cambio per coprire gli oltre 2 mila chilometri di percorso. Alla presentazione di questa mattina, erano presenti l´organizzatore, Vittoriano Cantera, il maratoneta Angelo Gravina, responsabile dell´area tecnica, il presidente provinciale del Coni, Enzo Imbastaro, ed il responsabile della logistica, Eugenio Di Caro. |
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A PAOLO ROSSI IL “COMPIANO SPORT” |
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Parma, 24 luglio 2012 – Sono passati trent’anni dalla mitica estate del 1982, quella del trionfo della nazionale di calcio di Bearzot ai Mondiali di Spagna. La nazionale di Zoff e di Cabrini, dell’indimenticato Scirea, dell’urlo di Tardelli. La nazionale dei gol di Paolo Rossi, che di quel torneo alla fine risultò capocannoniere con 6 reti. I suoi gol furono decisivi per il cammino dell’Italia: per battere una corazzata come il Brasile di Zico e Socrates, per sconfiggere in semifinale la Polonia, per trionfare in finale contro la Germania. Ora, a trent’anni da quell’impresa e nell’anno del rilancio degli azzurri ai campionati europei di calcio, è proprio “Pablito” lo sportivo scelto dagli organizzatori del Premio Compiano sport come protagonista dell’edizione 2012, la seconda. Il “Compiano sport” sarà consegnato a Paolo Rossi domenica 26 agosto nella suggestiva piazza di Compiano, che anno dopo anno diventa borgo sempre più votato alla leggenda e alla storia del grande sport. Dopo Francesco Moser e Giuseppe Saronni, premiati nel 2011, ecco dunque arrivare a Compiano, sull’Appennino parmense, un altro importante personaggio sportivo del passato. La manifestazione prenderà il via alle 15,30.“Lo scorso anno, con Moser e Saronni, è stato un successo. Speriamo che anche per il 2012, con il protagonista di un altro grande evento di trent’anni fa come il Mondiale di Spagna, sia lo stesso. In quel fine settimana Compiano ospiterà anche l’Expo Taro Ceno, una vetrina che vuole mettere in luce le peculiarità vincenti delle due valli: sarà un fine settimana importante per tutto il territorio”, ha detto nella presentazione di oggi nella sede della Provincia di Parma il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che ha sottolineato “il grande impegno degli organizzatori, in primis il Comune e l’amico giornalista Beppe Conti, che ci mettono davvero tanta passione”.“Il Comune si affida a questo premio per poter far conoscere il territorio e i suoi gioielli, che sono il castello e il borgo, a un pubblico diverso da quello tradizionale. Noi – ha confermato il sindaco di Compiano Sabina Delnevo - ce la mettiamo tutta perché in questa iniziativa crediamo molto, e pensiamo che l’idea del binomio tra cultura e sport sia vincente”. Ideato dal Comune in collaborazione con il giornalista sportivo Beppe Conti, il Premio Compiano sport ha una duplice finalità: da un lato celebrare importanti personaggi sportivi che si siano affermati a livello nazionale e internazionale, dall’altro premiare ogni anno il miglior libro sportivo, scelto da una giuria di esperti in una cinquina di proposte. Questa la cinquina dell’edizione 2012: “Gino Bartali, mio papà”, di Andrea Bartali (Limina), “Il romanzo delle Olimpiadi” di Alfredo Pigna (Mursia), 1982, “Il mio mitico Mondiale”, di Paolo Rossi e Federica Cappelletti (Kowalski), “Pronto, qui Enzo Ferrari...”, di Gian Paolo Ormezzano (Limina), “Open”, di Andrè Agassi (Einaudi).“l’anno scorso, con Moser e Saronni, con il ct Alfredo Martini, con Vittorio Adorni e i campioni parmigiani, è stato un pomeriggio bellissimo, che speriamo di replicare per questa seconda edizione. L’idea è sempre quella di legarci al passato illustre, leggendario, dello sport, trovando un aggancio tra ieri e oggi. L’abbiamo fatto anche per il 2012: siamo nel trentennale del mitico mondiale del 1982 e siamo reduci da un europeo che ha risvegliato grandi entusiasmi per la nazionale. Paolo Rossi rappresenta tutto questo, ed è l’emblema dei mondiali di Spagna. Ha accettato volentieri di venire, tra l’altro in una data significativa: il 26 agosto comincia infatti il campionato di calcio. Sarà una bella occasione per parlare di sport, di calcio e del passato aureo”, ha spiegato Beppe Conti, che della seconda “anima” del Premio Compiano sport, quella dedicata ai libri, ha detto: “I libri di sport sono considerati molto meno di altri, se si va in libreria talvolta si fa addirittura fatica a trovarli, ma hanno grande successo. Abbiamo voluto dedicare un premio a questo settore, convinti del suo valore: e gli editori hanno apprezzato questa nostra iniziativa”. |
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CARCERI, MILANO: SPORT STRUMENTO DI FORMAZIONE |
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Milano, 24 luglio 2012 - Si è svolta il 20 luglio, a Palazzo Pirelli, l´audizione dell´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, davanti alla Commissione carceri. Nel corso dell´incontro sono state illustrate le politiche regionali attivate in ambito sportivo carcerario. "Nel 2008/2009 - ha spiegato Ruffinelli - grazie ai fondi disponibili con il bilancio, si sono potute organizzare attività con programmi di diverso tipo, in collaborazione con l´amministrazione penitenziaria, federazioni ed enti di promozione sportiva. Ora le difficoltà legate ai trasferimenti statali ci costringono, nostro malgrado, a temporeggiare". "È un vero peccato - ha commentato l´assessore - perché lo sport negli istituti di pena rappresenta un valido strumento di promozione della persona, di valorizzazione delle competenze, di formazione e aggregazione". "Abbiamo ricevuto dalla Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) - ha detto l´assessore Ruffinelli - la proposta per un progetto molto interessante, dettagliato e ampio, che prevede il coinvolgimento di ben 13 istituti lombardi e anche del territorio e dei quartieri circostanti". "Credo che con questa ipotesi di lavoro - ha concluso l´assessore -, attraverso una programmazione mirata e rivolta ai singoli istituti, si possano offrire le opportunità di attività più adeguate alle singole realtà carcerarie. I finanziamenti potrebbero essere reperiti attraverso il bando da un milione di euro, aperto il 18 luglio scorso dalla Regione, anche alla luce di quanto è proposto dal gruppo di lavoro, che sta discutendo la legge di riordino sullo sport, la quale contempla anche le attività rivolte ai detenuti". |
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