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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Settembre 2012 |
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"BIOLOGIA CHIMICA 2012"
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Heidelberg, 17 settembre 2012 - Un evento intitolato "Biologia chimica 2012" si terrà dal 26 al 29 settembre 2012 a Heidelberg, in Germania. La biologia chimica è un settore interdisciplinare in rapida crescita che cerca di rispondere a quesiti biologici utilizzando le strategie e gli strumenti della chimica. Disciplina importante di per sé, essa integra anche settori quali la chimica medica, la farmacologia, la biologia cellulare, la biologia strutturale e la biochimica. L´evento esaminerà lo stato attuale della biologia chimica e guarderà agli sviluppi futuri nel settore. La conferenza sarà un´ottima occasione per gli scienziati che utilizzano approcci e metodi di ricerca diversi per incontrarsi e collaborare in rete. L´obiettivo è quello di intensificare gli scambi e le discussioni tra i ricercatori per il bene della propria ricerca e per il progresso del settore della biologia chimica in generale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Embl.de/training/events/2012/chb12-01/index.html |
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TUMORE AL SENO: LO SCREENING MAMMOGRAFICO SALVA LA VITA, UNO STUDIO LO CONFERMA |
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Firenze, 17 settembre 2012 – Lo screening mammografico riduce la mortalità per tumore al seno e salva molte vite. A confermarlo, arriva ora anche uno studio promosso dall’Osservatorio nazionale screening, la rete di coordinamento nazionale degli screening oncologici del Ministero della salute, che ha sede presso l’Ispo, l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica della Regione Toscana. Lo studio, realizzato con il contributo di ricercatori di nove Paesi europei, rappresenta un fondamentale contributo scientifico in una controversia pro e contro lo screening mammografico, che ha coinvolto non solo la stampa scientifica, ma anche l’opinione pubblica. I risultati dello studio, pubblicati in un supplemento del Journal of Medical Screening, e presentati oggi a Londra, mostrano che ogni 1.000 donne dai 50 ai 69 anni che si sottopongono allo screening mammografico ogni due anni, tra le 7 e le 9 donne hanno avuto la vita salvata, e che 4 casi di tumore della mammella (a fronte delle 67 donne che si ammalano di tumore mammario in assenza di screening) potrebbero essere “sovradiagnosi” (riconoscimento di tumori a bassa capacità evolutiva e quindi potenzialmente non pericolosi). I benefici osservati, in termine di vite salvate, in rapporto agli effetti collaterali (sovradiagnosi e falsi positivi al test) rafforzano la necessità di continuare a promuovere i programmi di screening. “Questo lavoro collaborativo europeo – dichiara Eugenio Paci, dell’Ispo di Firenze, uno dei coordinatori del gruppo Euroscreen – offre la migliore informazione disponibile su potenziali danni e benefici, e permette alle donne una scelta informata e basata su solide evidenze scientifiche. Considerati i pro e i contro dei programmi di screening mammografici, i dati confermano quanto è stato osservato dal progetto Impatto, al quale hanno partecipato molti programmi di screening italiani. Nella realtà fiorentina è stata stimata una riduzione di quasi il 40% del numero di donne decedute per tumore della mammella, tra le donne 50-69 anni che hanno partecipato dal 1990 al programma di screening: circa 200 vite salvate”. “La scelta fatta dal servizio sanitario della Regione Toscana di investire nel programma di screening mammografico e di affidare a Ispo il coordinamento e la sorveglianza del programma regionale è giusta e sta ottenendo importanti risultati – commenta l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Il programma è esteso oggi a tutte le aziende toscane, e ogni anno vengono pubblicati dal Centro di riferimento regionale dati di attività che fanno prevedere che risultati simili a quelli ottenuti a Firenze saranno osservati prossimamente anche nelle altre realtà della regione. La Regione Toscana vuole proseguire in questa linea operativa – sottolinea l’assessore – e per questo ha mantenuto l’esenzione dal ticket per tutti gli screening oncologici. Questi dati testimoniano l’importanza dell’azione di sanità pubblica, che garantisce gratuitamente queste prestazioni di prevenzione secondaria alle donne interessate”. “Confermo l’impegno a migliorare ulteriormente la nostra offerta di screening mammografico”, assicura il direttore generale dell’Ispo Gianni Amunni, sottolineando l’importanza di questo risultato e della valutazione epidemiologica delle attività di prevenzione che vengono realizzate: “Uno stimolo a nuovi sviluppi, in particolare a migliorare la qualità del lavoro, oggi possibile anche per le potenzialità dell’uso della mammografia digitale, e all’allargamento dell’offerta dello screning alle donne in età 45-49, con modalità innovative”. |
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QUARTO CONVEGNO EUROPEO MULTIDISCIPLINARE SUI TUMORI UROLOGICI |
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Barcellona, 17 settembre 2012 - Il quarto convegno europeo multidisciplinare sui tumori urologici avrà luogo dal 16 al 18 novembre 2012 a Barcellona, ??Spagna. Si concentrerà sulla "valutazione critica e il consenso sui nuovi approcci terapeutici nei tumori urologici". L´evento è co-organizzato dalla Società europea di urologia (Eau), la Società europea di oncologia medica (Esmo) e la Società europea di radioterapia e oncologia (Estro), e si propone di fornire una revisione approfondita delle più recenti strategie di gestione multimodale per i tumori della prostata, della vescica e dei reni. L´evento rifletterà le opinioni dell´urologia, dell´oncologia medica e della radioterapia a riguardo. Le sessioni forniranno informazioni aggiornate sui risultati della ricerca in Europa e oltreoceano, la valutazione degli standard di trattamento in corso e una discussione sul futuro delle terapie mediche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://emucbarcelona2012.Org/ |
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MISURARE I LIVELLI DI GLUCOSIO SENZA AGHI: RICERCATORI SVILUPPANO NUOVO APPROCCIO INNOVATIVO |
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Bruxelles, 17 settembre 2012 - Per i malati di diabete, pungersi ogni giorno le dita è una parte abituale delle loro vite, ma un nuovo minuscolo biosensore in grado di misurare i livelli di glucosio dal fluido delle lacrime li potrebbe presto liberare dal dolore di queste punture. Attualmente, i pazienti con il diabete di tipo 1 devono mettere una piccola goccia di sangue su una striscia per test; questo è l´unico modo che hanno per verificare il livello del glucosio nel sangue, allo scopo di iniettare la giusta quantità di insulina di cui hanno bisogno. Oltre a essere un´operazione spiacevole e spesso dolorosa che deve essere compiuta più volte al giorno, le punture possono anche causare infiammazioni o cheratinizzazione della pelle. Il nuovo approccio non invasivo per la misurazione, progettato da un team di ricercatori tedeschi della Fraunhofer-gesellschaft a Monaco, contiene un minuscolo microprocessore che combina misurazione e analisi digitale. Le informazioni raccolte dal microprocessore vengono poi trasmesse via radio a un dispositivo mobile che permette ai pazienti di tenere sempre sott´occhio i loro livelli di glucosio. Riuscirà il nuovo sistema diagnostico del team tedesco a relegare le punture nei libri di storia e a portare a un uso diffuso dei dispositivi di misurazione remota? Il biosensore innovativo, che deve essere collocato sul corpo del paziente, può misurare i livelli di glucosio in modo continuo usando i fluidi dei tessuti, come sudore o lacrime, al posto del sangue. Il principio su cui si basa la misurazione è una reazione elettrochimica attivata con l´aiuto di un enzima. La glucosio ossidasi trasforma il glucosio in perossido di idrogeno (H2o2) e altre sostanze chimiche la cui concentrazione può essere misurata mediante un potenziostato. Questa misurazione è usata per calcolare il livello di glucosio. Tom Zimmermann, della Fraunhofer-gesellschaft, ha commentato: "[Il microprocessore] ha persino integrato un convertitore analogico digitale che trasforma i segnali elettrochimici in dati digitali. In passato, era necessario un circuito stampato grande quanto la metà di un foglio A4. Inoltre era necessario avere un driver. Ma persino questi oggetti non sono più necessari con il nostro nuovo sensore." Questo sensore inoltre consuma molta meno energia rispetto ai precedenti tentativi di sviluppare simili sistemi. Mentre prima erano necessari 500 microampere a 5 volt, ora sono necessari meno di 100 microampere, e ciò significa che il sistema dura molto più a lungo, permettendo al paziente di indossare il sensore per settimane o persino mesi. Per maggiori informazioni, visitare: Fraunhofer-gesellschaft: http://www.Fraunhofer.de |
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LE PRODEZZE LINGUISTICHE DEI BAMBINI PICCOLI |
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Bruxelles, 17 settembre 2012 - Ricercatori in Germania hanno scoperto che bambini molto piccoli, già a tre mesi di età, riescono a rilevare automaticamente e imparare complesse dipendenze tra le sillabe nel linguaggio parlato. Presentate sulla rivista Pnas, queste scoperte rivelano un contrasto tra i neonati e gli adulti, che possono solo riconoscere le stesse dipendenze quando si chiede loro di osservarle. I risultati fanno luce su quanto sia efficace la capacità di discernere la tonalità nello sviluppo iniziale del linguaggio. Scienziati dell´Istituto Max Planck di scienze cognitive e cerebrali umane in Germania hanno studiato i meccanismi uditivi dell´apprendimento linguistico nei neonati per determinare la facilità e la velocità con la quale sono in grado di imparare i fondamenti del linguaggio. I ricercatori hanno osservato che gli adulti non hanno abilità di apprendimento del linguaggio più sofisticate, al contrario di quanto si credeva in precedenza. Secondo il team, un bambino di tre mesi supera gli allievi adulti per quanto riguarda l´estrazione di regole complesse dal linguaggio parlato. I neonati hanno ascoltato un flusso di sillabe per 20 minuti mentre i ricercatori usavano l´elettroencefalogramma (Ecg) per misurare le risposte del cervello dei bambini. Le sillabe apparivano in coppie ed erano divise da una terza sillaba. "Queste dipendenze tra elementi non vicini sono tipiche del linguaggio naturale e si possono trovare in costrutti grammaticali," ha detto l´autore principale dello studio, la dott.Ssa Jutta Mueller dell´Istituto Max Planck di scienze cognitive e cerebrali umane. Per esempio, ha spiegato, nella frase "il bambino spesso sorride", il suffisso "e" della terza persona si riferisce al sostantivo "bambino". Nello studio, questo si rifletteva nell´uso associato di combinazioni come "le" e "bu" in sequenze come "le-wi-bu". La dott.Ssa Mueller continua dicendo che sono apparse, però, combinazioni come "le-wi-to" dove una delle sillabe non era pertinente. "Le misurazioni dell´Ecg hanno mostrato che i bambini riconoscevano questa violazione della regola," dice la dott.Ssa Mueller. Il team ha anche cambiato il tono di una sillaba passando a una tonalità più alta. Hanno scoperto che solo i bambini il cui cervello reagiva ai cambiamenti di tonalità in modo più maturo riuscivano a identificare le dipendenze della sillaba. I ricercatori hanno osservato anche che gli adulti erano in grado di reagire alle violazioni della regola solo quando si chiedeva loro in modo specifico di osservare le dipendenze tra le sillabe. Commentando i risultati che indicano che l´abilità di riconoscimento automatico si perde in età adulta, la dott.Ssa Mueller dice: "Quello che ci è sembrato particolarmente interessante è che il piccolo gruppo di adulti che dimostrava di apprendere le regole mostrava anche una più forte risposta del cervello ai cambiamenti di tonalità." Secondo i ricercatori, lo studio fornisce dati su come i bambini hanno la capacità di apprendere velocemente le lingue nonostante la giovane età. Il team ha anche trovato un legame tra capacità uditive molto basilari e sofisticate abilità di imparare regole. I ricercatori stanno attualmente studiando se le differenze mostrate dai bambini nella risposta ai cambiamenti di tonalità e nella capacità di imparare le regole possano influenzare lo sviluppo linguistico. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck per le scienze cognitive e cerebrali umane: http://www.Mpg.de/149614/kognition_neuro Pnas: http://www.Pnas.org/ |
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AUTISMO. ASSESSORE VENETO INCONTRA A PADOVA FONDAZIONE AUTISMO E RAGAZZI PARTECIPANTI CORSO FORMAZIONE EUROPEO PROSSIMO PASSO ARRIVARE A LINEE GUIDA REGIONE” |
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Venezia, 17 settembre 2012 - L’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto ha incontrato a Padova i rappresentanti della Fondazione Autismo Padova, con la presidente Caterina Di Michele, e i ragazzi tra i 18 e i 21 anni, provenienti anche da altre regioni, e partecipanti al corso di formazione europeo ´lavorare nel sociale´ e ´formarsi nel sociale´. Sernagiotto, in occasione della chiusura del corso di formazione, ha rivolto ai ragazzi parole di apprezzamento. “In questi mesi – ha detto inoltre l’Assessore – ho incontrato in pratica tutte le numerose associazioni venete delle famiglie con persone autistiche. Abbiamo costruito parole di partecipazione e fatto tesoro di quanto ci hanno detto e indicato per far sì che il sistema dei servizi sociali nel Veneto possa arrivare a formulare le linee guida sull’autismo di intervento e azione nel settore, linee guida che dovranno essere applicate dalle Aziende Ullss e dal privato sociale e che accompagnare le famiglie in tutto il loro percorso di vita senza momenti di caduta o non risposta del sistema”. “L’autismo – ha aggiunto - è una forma di disabilità dell’area cognitiva e comportamentale in aumento, e la Regione vuole arrivare a focalizzare un intervento mirato e coordinato per l’accompagnamento e l’assistenza dei bambini autistici ma anche degli adolescenti e degli adulti autistici. Si calcola che, nel Veneto, nasca con questo tipo di disabilità il 2-2,5 per mille della popolazione”. |
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QUARTO WORKSHOP EUROPEO SUI MEDIATORI LIPIDICI |
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Parigi, 17 settembre 2012 - Il quarto workshop europeo sui mediatori lipidici si terrà il 27 e 28 settembre 2012 a Parigi, Francia. I mediatori lipidici sono messaggeri chimici che vengono rilasciati in risposta a un danno tissutale. Quando un invasore dannoso, come ad esempio i batteri, entra nel corpo, i mediatori lipidici sono rilasciati per stimolare le cellule coinvolte nella risposta immunitaria, mentre altri aiutano a "spegnere" una risposta immunitaria quando non è più necessario. La ricerca attuale suggerisce che i mediatori lipidici, in particolare le prostaglandine (Pg), i leucotrieni e le lipossine svolgono un ruolo fondamentale nelle diverse fasi di infiammazione. L´infiammazione si verifica quando i leucociti affluiscono in un sito di lesione nel corpo. L´aumento di questi leucociti, che lottano contro le sostanze che causano la malattia e/o curano il corpo, provoca gonfiore. Il workshop sarà un forum per i ricercatori per condividere lo stato dell´arte in materia di biochimica, biologia molecolare e fisiologia dei lipidi come molecole di segnalazione. Si parlerà anche del loro ruolo nei processi infiammatori e in diverse patologie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://workshop-lipid.Eu/ |
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BASILICATA, SANITÀ: LEGGE REGIONALE HA ISTITUITO CENTRALE UNICA DI ACQUISTO
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Potenza, 17 settembre 2012 - C’è una legge regionale che ha istituito la Centrale unica di acquisto nel settore della Sanità lucana. E’ la numero 16 del 2012, dello scorso 8 agosto, che all’articolo 21, comma uno, recita testualmente: “A decorrere dal 1 ottobre 2012, è istituito, ai sensi dell’articolo 445 della legge 27-12-2006, n. 296 il Dipartimento interaziendale “Centrale di Committenza”, finalizzato alla gestione della rete regionale degli acquisti del Servizio sanitario regionale, con sede presso l’Azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza”. La precisazione è giunta dalla Presidenza della Giunta Regionale e dal Dipartimento Sanità, a seguito di un articolo pubblicato questa mattina da “Il Quotidiano”, dal titolo “No alla delibera di Martorano”. Articolo che, sulla scorta di informazioni evidentemente destituite di fondamento, lascerebbe prefigurare una sorta di scontro politico del tutto inesistente, posto che l’argomento, proprio perché condiviso dal governo regionale e dalla maggioranza che lo sostiene, è stato volutamente disciplinato da una specifica previsione legislativa, che ha ripreso e rilanciato con maggiore forza, sia sul piano politico che su quello amministrativo, una bozza di delibera di Giunta inizialmente messa a punto dal Dipartimento Salute della Regione Basilicata. La stessa nomina del direttore del Dipartimento interaziendale, contrariamente a quanto ventilato in maniera fuorviante dalle cronache giornalistiche, avverrà sulla base di una procedura selettiva non comparativa, a seguito di un avviso pubblico che la Giunta regionale dovrà emanare entro trenta giorni dalla entrata in vigore della legge 16/2012 che consentirà, a quanti sono in possesso dei requisiti richiesti, di avanzare la propria candidatura. A proposito infine dei presunti ritardi nella riformulazione dei ticket fatta balenare da “Il Quotidiano”, il Dipartimento Sanità ha tenuto a precisare che la Giunta regionale, in data 7 agosto 2012, ha deliberato quanto di propria competenza, con una rimodulazione della quota fissa di partecipazione alla spesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, e si è in attesa, al momento, delle indispensabili autorizzazioni da parte del Ministero della Salute. |
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VERTICE SU TRASPORTI IN AMBULANZA A VENEZIA: FATTA CHIAREZZA. IN LUGLIO E AGOSTO 2012 QUELLI GRATUITI SONO AUMENTATI: 3162 CONTRO 2959 DEL BIMESTRE 2011 |
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Venezia, 17 settembre 2012 - Il responsabile del Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza Paolo Rosi ha incontrato il direttore sanitario dell’Ulss 12 Veneziana Salvatore Barra ed il presidente dell’Ordine dei medici di Venezia Maurizio Scassola, in merito alle problematiche connesse all’applicazione della delibera 1411/2011 sui servizi di trasporto in ambulanza nell’Ulss 12. All’incontro erano presenti anche il direttore dei servizi sociali dell’Ulss Massimo Fusello ed il delegato al coordinamento funzionale trasporti sanitari dell’azienda Danilo Corrà. Ne dà notizia l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “Le prescrizioni della delibera regionale e del regolamento applicativo emanato in merito dall’Ulss sono state esaminate in dettaglio – riferisce l’assessore – e da tale esame è risultato che la delibera, come avevo già avuto modo di dire nei giorni scorsi, non determina un aumento di servizi a carico dell’utente ma anzi ha ampliato quelli esenti. Numeri alla mano – prosegue Coletto – l’assunto è stato confermato: dal confronto dei servizi gratuiti svolti in luglio e agosto 2012, primo periodo di attuazione delle nuove disposizioni, è emerso che sono stati 3.162 contro 2959 dello stesso bimestre dell’anno scorso con la vecchia normativa, ben 203 in più”. “Un incontro chiarificatore – aggiunge l’assessore – che mi auguro ponga fine ad una polemica che non aveva ragion d’essere”. “Anche il dr. Scassola per l’Ordine dei Medici – riferisce infine Coletto – ha espresso apprezzamento per il fatto che la Regione abbia disciplinato dettagliatamente una materia che in precedenza non era ben definita, ed ha raccomandato che venga mantenuta una costante comunicazione tra Ulss e medicina del territorio allo scopo di rilevare eventuali difficoltà di applicazione e condividere le migliori strategie per garantire i trasporti a tutti i pazienti più fragili”. |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA FIRMATO I DECRETI DI PRESA D’ATTO DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ PER REALIZZARE LE CASE DELLA SALUTE A SIDERNO E CHIARAVALLE |
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Catanzaro, 17 settembre 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha firmato, nella qualità di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, due decreti finalizzati alla realizzazione delle case della salute di Siderno e Chiaravalle. Si tratta, in pratica, della presa d’atto della delibera n.410 dello scorso 8 agosto dell’Asp di Reggio Calabria “di approvazione dello studio di fattibilità per la realizzazione della casa della salute di Siderno, Pisr rete regionale delle case della salute”. L’altro decreto firmato dal Presidente Scopelliti riguarda “l’approvazione dello studio di fattibilità per la realizzazione della casa della salute di Chiaravalle” nell’ambito della riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. Il costo complessivo dei lavori previsto dallo studio di fattibilità approvato dall’Asp di Catanzaro con delibera N. 2137/2012 ammonta a 8 milioni e 100.000 euro. Il commissario ad acta ha, quindi, demandato al dirigente generale del dipartimento tutela della salute, responsabile di asse del por—fesr, la prosecuzione di tutte le procedure previste dai regolamenti comunitari in materia di organizzazione delle case della salute, per il tramite e di concerto con il responsabile dell’unità di progetto. Gli elaborati progettuali hanno avuto il conforto del dipartimento tutela della salute, supportato allo scopo dai pareri favorevoli espressi dal Formez e dall’apposito nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del dipartimento lavori pubblici. Il coordinatore per le attività relative alla realizzazione delle case della salute ed il subcommissario cui afferisce per competenza la materia, Luigi D’elia, continueranno il lavoro di supervisione per la prosecuzione dell’iter finalizzato alla creazione delle 8 case della salute, individuate con il decreto del Presidente della Giunta dello scorso 21 dicembre che ha parzialmente rettificato la delibera della Giunta regionale del 4 novembre 2009. Oltre a Siderno e Chiaravalle è prevista, infatti, la realizzazione delle case della salute a Praia a mare, Trebisacce, San Marco Argentano e Cariati in provincia di Cosenza e Scilla in provincia di Reggio Calabria nei siti degli ex presidi ospedalieri. Anche nel crotonese verrà realizzata una casa della salute nella piattaforma sanitaria di Mesoraca. “Con questi provvedimenti proseguiamo lungo il percorso intrapreso per riorganizzare e rendere efficiente la sanità calabrese – ha affermato il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti – con investimenti importanti che miglioreranno la qualità dei nostri servizi. Tra i concreti benefici da evidenziare il miglioramento dell’accessibilità al servizio pubblico, la riduzione dei tempi di risposta ed una maggior prossimità dei servizi ai cittadini, con la riduzione dei ricoveri impropri e della mobilità passiva ed una razionalizzazione dei costi di gestione delle strutture territoriali. Si concretizza, così, la riqualificazione della rete assistenziale che non prevede chiusure di ospedali ma la realizzazione, al loro posto, di strutture altrettanto importanti che garantiscono la tutela della salute dei cittadini in modo appropriato. E’ un altro importante passo in avanti per portare a termine quel percorso virtuoso che abbiamo avviato – ha concluso il Presidente Scopelliti – e che permetterà ai calabresi di avere un sistema sanitario in grado di fornire risposte alle proprie esigenze”. |
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MALATTIE INFETTIVE E TUMORI IN AFRICA, L’ASSOCIAZIONE TISON PROMOTORE DI UN CONGRESSO INTERNAZIONALE IN TANZANIA
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Forli’ (Fc), 17 Settembre 2012 – La correlazione tra infezioni e tumori in Africa, come contrastarne la diffusione e quali soluzioni terapeutiche adottare. Saranno questi i temi cardine dell’importante convegno internazionale “Infections and Cancer” che si terrà, da lunedì 17 a mercoledì 19 settembre a Mwanza (Tanzania) sotto patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – Aiom e del Ministero della Salute e del Walfare della Repubblica di Tanzania, grazie all’organizzazione dell’Associazione Vittorio Tison con il fondamentale contributo scientifico dell’Irccs Irst, Ior – Istituto Oncologico Romagnolo e Iov – Istituto Oncologico Veneto. Per l’altissimo livello dei professionisti presenti e le cogenti tematiche affrontate – i tumori in Tanzania rappresentano la seconda causa di morte dopo le tre grandi malattie infettive quali malaria, Aids e tubercolosi – il congresso rappresenta per l’intero panorama oncologico dell’Africa sub-sahariana, un evento estremamente rilevante, in grado di offrire un reale contributo alla crescita dei saperi e, dunque, del sistema sanitario locale. Focus del convegno sarà la correlazione tra infezioni e tumori; argomento affrontato nelle tre giornate di studi e dibattito offrendo, in primis, una panoramica sull’epidemiologia della malattia oncologica, quindi delle migliori pratiche di diagnosi e trattamento dei tumori direttamente dovuti a infezioni batteriche, virali e parassitarie purtroppo molto diffuse nel continente africano. L’ultima sessione del congresso sarà dedicata all’Aids e alla presentazione dell’African-italian Cooperative Group – Africog, progetto di cooperazione per la promozione della ricerca scientifica tra Italia e centri africani. Fondato a Forlì lo scorso 28 agosto, l’Africog è presieduto dal Prof. Dino Amadori (Direttore Scientifico Irccs Irst) mentre vice presidente è il Prof. Lucio Crinò (Direttore Oncologia Medica, Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia), segretaria scientifica il Prof. Fabio Puglisi (Ricercatore presso Ospedale Universitario di Udine) e tesoriere, la Dott.ssa Patrizia Serra (Irst). Tra i relatori, da sottolineare la presenza oltre che dei tre membri della presidenza del congresso – il Prof. Dino Amadori (Irst e Presidente dell’Associazione Tison), il Dott. Alberto Amadori (Iov) e dal Dott. Charles Majinge (General Director, Bugando Medical Center, Mwanza) – della Dott.ssa Barbara Ensoli, Dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, tra i massimi esperti mondiali di Aids) e il Dott. John Changalucha (Direttore di Ricerca del Nimr Centre di Mwanza). L’associazione Tison conferma così il proprio prezioso ruolo di promotore della lotta contro i tumori nel continente africano. Nata nel 1999 dalla volontà di alcuni amici e colleghi in memoria del Dottor Vittorio Tison, stimato anatomo-patologo faentino scomparso prematuramente, l´Associazione è presieduta dal Prof. Dino Amadori e opera in Tanzania. Scopo principale è quello di promuovere iniziative culturali e scientifiche di solidarietà, soprattutto in campo oncologico in Tanzania. Un campo nel quale interviene grazie anche al prezioso supporto volontario dei medici e dei professionisti dell´Irst. In Tanzania il dottor Tison aveva dato un notevole contributo alla realizzazione di un Dispensario Poliambulatorio a Mbweni e l’Associazione, sin dall’inizio della sua fondazione, ha voluto portarne avanti idee e progetti. E’ nato così, nel 2000, all’interno dell’ospedale cittadino “Bugando Medical Center” di Mwanza – città situata nella parte occidentale della Tanzania – il Laboratorio di Anatomia Patologica fortemente desiderato dal dottor Tison e intitolato alla sua memoria. Un altro importante progetto, realizzato grazie anche all´impegno dell´Irst di Meldola, dello Ior – Istituto Oncologico Romagnolo e dello Iov – Istituto Oncologico Veneto, è stato la realizzazione dell’Unità Oncologica del “Bugando Medical Center” attiva già dal gennaio 2009. L’associazione sostiene a tale scopo la formazione di medici tanzanesi nella disciplina medica oncologica finanziando loro la permanenza in Italia per tutta la durata del corso di specializzazione nelle Università di Ferrara e Padova e dando loro la possibilità di svolgere il tirocinio formativo all’Irst. Per garantire supporto e continuità dell’assistenza oncologica a Mwanza, l’Associazione garantisce un turn over di oncologi italiani che ogni 20-30 giorni partono per assicurare la copertura assistenziale durante l´intero anno. Notevole è poi l’impegno dell’Associazione Tison nell’ambito delle attività di prevenzione. Da quest’anno è stato avviato il “Progetto Vanda”, un piano di controllo mirato alla diagnosi oncologica precoce nella popolazione femminile. Le attività del progetto, coordinate dal Dott. Nestori Masalu (Bugando Medical Center), a oggi hanno permesso di sottoporre a screening ben 1.500 donne nei vari distretti di Mwanza e nei dintorni del capoluogo tanzanese. Tra i prossimi obiettivi dell’Associazione, indubbiamente impegnativo quanto significativo è il completamento del padiglione dedicato ai malati oncologici attualmente in costruzione presso il Bugando Medical Center, dove saranno collocati locali per l’assistenza e la terapia in regime di ricovero e Day Hospital. Nel nascente Polo Oncologico struttura sarà inoltre presente un Servizio di Medicina Nucleare e una Unità di Radioterapia dove sarà collocato un acceleratore lineare donato da un’azienda biomedicale. |
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“UN PONTE PER COMUNICARE”, AL VIA UN PROGETTO PER I NON-UDENTI |
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Potenza, 17 settembre 2012 - Giù le barriere della comunicazione per chi non sente. Assicurare una comunicazione idonea ai non udenti affinché possano dialogare meglio con i cittadini udenti, con la pubblica amministrazione e accedere ai servizi socio sanitari regionali: è questo l’obiettivo che si pone “Un ponte per comunicare”, un progetto sperimentale della durata di un anno dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (Ens) approvato e sostenuto dalla Regione Basilicata, assessorato alla Salute. Presentato questa mattina durante un incontro al teatro Stabile dall’assessore alla Salute Attilio Martorano e dal presidente del consiglio regionale dell’Ens, Giovanni Gorgoglione, il progetto mira ad aiutare, attraverso una comunicazione visiva sviluppata tramite gli strumenti della video-chat, e-mail, sms e fax, i non-udenti a superare l’isolamento in cui spesso vivono e a inserirsi nei contesti sociali. “Un ponte per comunicare” sarà uno strumento facilitatore che consentirà ai non udenti di farsi ascoltare dal mondo che li circonda, per consentire loro di interagire in prima persona con tutti i contesti utili al loro benessere socio-sanitario. Grazie a una piattaforma sul web e ad uno sportello dedicati (uno per provincia), i sordi potranno rivolgersi ad un operatore sempre disponibile a comunicare con loro e per loro, interrompendo il silenzio e l’isolamento di molti sordi lucani. Saranno predisposte due postazioni, a Potenza e a Matera, attive durante la settimana. Quattro operatori garantiranno il dialogo tra gli udenti e i non udenti, tra una pubblica amministrazione e il cittadino sordo che vorrà interrogarla su questioni d’interesse. Si tratta di operatori specializzati, che conoscono la Lingua dei segni (Lis) e hanno acquisito particolare competenze nell’uso degli strumenti tecnologici a supporto del progetto. Il servizio sarà attivo tutti i giorni della settimana, h24. Negli orari di chiusura sarà possibile contattare, con un semplice sms, i servizi di emergenza. In pratica il non-udente avrà la possibilità di mettersi in contatto, attraverso un sito dedicato, per ricevere i servizi socio-sanitari e di emergenza 24 ore su 24. All’interno del servizio, gli operatori saranno in grado di ricevere da un utente sordo una telefonata con Dts per poi tradurla al telefono a voce e viceversa. Ma c’è anche la possibilità di comunicare via mail, sms, fax e videochat. In Italia i non udenti iscritti all’Ens sono circa 27.000 di cui 500 lucani, anche se in Basilicata si contano complessivamente oltre 1000 sordi. |
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LOMBARDIA: AL LAVORO PER UN NUOVO WELFARE
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Cremona, 13 settembre 2012 - "Sono qui per un momento di lavoro e per un confronto reale con il territorio per costruire, insieme alla comunità, un nuovo welfare che duri nel tempo e che garantisca il soddisfacimento dei bisogni delle persone". Lo ha detto l´assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni, incontrando a Cremona i soggetti protagonisti del welfare nell´ambito degli appuntamenti promossi dall´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, per scrivere con il territorio una riforma del welfare condivisa. Al confronto, svoltosi nella Sede territoriale di Regione Lombardia, hanno preso parte istituzioni locali, sindacati, associazioni imprenditoriali, organizzazioni di categoria, enti non profit e del volontariato e cooperative. Necessità Della Riforma - "E´ nostra intenzione - ha spiegato l´assessore Rossoni - aprire un confronto reale e sistematico, perché il tema del welfare è urgente, non può essere rimandato. Ci troviamo di fronte a una duplice questione: da un lato, un problema di sostenibilità nel tempo delle prestazioni sociali e sociosanitarie nei confronti delle persone, acuito dal prolungarsi della crisi economica, dall´altro, ci sono limiti strutturali, legati a un eccesso di centralizzazione e a una ´spersonalizzazione´, che genera dinamiche di passività in chi usufruisce del welfare. Per queste ragioni occorre realizzare un welfare partecipato, in cui sia valorizzato il privato sociale, in cui siano messe a sistema le risorse che possono provenire da nuove fonti di finanziamento, in cui il pubblico eserciti un ruolo di governance rispetto a una pluralità di attori che partecipano, con pari diritti, alla costruzione del sistema di assistenza". Centralità Della Famiglia - "Tutto il welfare - ha aggiunto l´assessore - deve essere costruito a partire dalla persona e dalle relazioni che ne caratterizzano l´esistenza, prima di tutto quelle familiari, dove generalmente si esprime una elevata capacità di sostegno rispetto ai bisogni. Se affermiamo il principio della centralità della famiglia, dobbiamo ripensare tutto il sistema in quest´ottica. Ciò significa superare la frammentarietà delle prestazioni e degli interventi, razionalizzare la governance che si esprime nelle Asl e nei Piani di zona, per semplificare l´accesso dei cittadini ai servizi e integrare le politiche con strumenti, come la Dote welfare, che riconducano a unità i diversi interventi, consentendo una maggior appropriatezza fin dalla fase di programmazione". Passaggio Dall´offerta Alla Domanda - "Tra i punti cardine della riforma - ha spiegato Rossoni - vi è senz´altro il passaggio ´dall´offerta alla domanda´, che Regione Lombardia ha già avviato in alcune sperimentazioni e che intende perseguire. Siamo partiti dall´assistenza domiciliare integrata e andremo progressivamente a estendere lo stesso metodo: la valutazione deve essere realmente ´personalizzata´, cioè tenere conto di una pluralità di fattori, come le condizioni di salute, la situazione sociale e le risorse attivabili all´interno del nucleo familiare". Maggior Equità - "Grazie all´introduzione del ´Fattore famiglia lombardo´ - ha detto ancora Rossoni -, che, in provincia di Cremona, si sperimenta a Pizzighettone, possiamo ottenere una reale fotografia della realtà, che tiene conto, in maniera efficace, di tutte le componenti. Con la Dote scuola abbiamo avuto risultati positivi, sono convinto che questo nuovo parametro ne dia altrettanti nel sociale". Metodo Vincente - "La comunità - ha concluso Rossoni - deve diventare protagonista ed è nostra intenzione sostenere tutti quegli strumenti che valorizzano la compartecipazione pubblico-privato al welfare: penso al welfare aziendale e interaziendale, ad esempio in ambito di conciliazione famiglia-lavoro, alla contrattazione di secondo livello, ai fondi mutualistici, ai trust, al microcredito, ad altre forme innovative di finanziamento, di diversa provenienza, che è possibile mettere a sistema". L´assessore Rossoni si è detto soddisfatto sull´esito della mattinata di lavoro, nel corso della quale ha ricordato come "tutte le osservazioni siano state recepite e verranno utilizzate per scrivere un welfare che sia in grado di sostenere il nuovo sistema". "Da tutte le parti - ha spiegato ancora - è emersa la consapevolezza che, a causa delle nuove esigenze, l´attuale welfare, così come pensato, non sia più in grado di dare risposte soddisfacenti". L´assessore Rossoni ha sottolineato infine "il ruolo importante degli Enti locali, che devono essere protagonisti del nuovo welfare, in un´ottica di sussidiarietà verticale". |
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WELFARE: VERSO UNA LEGGE REGIONALE SULL’AGRICOLTURA SOCIALE |
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Genova, 17 settembre 2012 - Lavorare in campagna e stare a contatto con la natura fa bene al corpo e alla mente. Ne è convinta la Regione Liguria e in particolare il dipartimento agricoltura che, seguendo l’esempio di altre regioni italiane, ha deciso di promuovere una legge sull’agricoltura sociale per favorire l’attività rurale di persone che rientrano nella sfera del disagio sociale, cercando di coniugare l’attività agricola con l’inserimento e l’autonomia delle persone affette da uno svantaggio. L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla Spezia dall’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo ad una platea mista di cooperative e addetti del terzo settore, oltre a rappresentanti del mondo agricolo. “Si tratta – ha spiegato l’assessore Barbagallo – di un’iniziativa innovativa sulla quale la Regione Liguria intende investire per avvicinare due mondi diversi come l’agricoltura e il sociale, perché crediamo che l’agricoltura possa trarre opportunità nella ulteriore diversificazione dei servizi, e dall’altro favorire l’esperienza in attività rurali anche di persone disabili o in disagio sociale”. Negli ultimi anni in Liguria si è registrata una perdita di superficie agricola totale che è passata da 161.700 ettari nel 2000 a 96.900 ettari nel 2010 pari a – 64.000 ettari di terreno agricolo coltivato. Segno di una crisi di una certa agricoltura storica, ma anche preludio di un dissesto idrogeologico. “Per questo – continua Barbagallo – l’apertura dell’agricoltura al sociale può anche essere intesa come un non improbabile reclutamento per la difesa del nostro territorio e occasione per qualificare maggiormente la struttura delle aziende agricole e ampliare la rete dei servizi sociali”. In Liguria ammontano a 510 le cooperative sociali che possono essere coinvolte nell’operazione agricoltura grazie ai fondi del piano di sviluppo rurale e al fondo sociale europeo. Una realtà in costante crescita dal 2008, con una forza lavorativa di oltre 13.000 addetti che generano un volume di affari che supera i 400 milioni di euro l’anno, per assistere oltre 14.000 utenti attraverso l’assistenza ambulatoriale e domiciliare. E i 200 i centri residenziali deputati al trattamento del disagio di adulti, disabili e pazienti psichiatrici suddivisi in 82 comuni liguri per lo più costieri. “Anche la distribuzione territoriale dei servizi – continua Barbagallo – potrebbe trarre vantaggio, grazie all’affiancamento ad aziende agricole strutturate per lo scopo, tenendo conto che la percentuale dei comuni liguri serviti è ridotta e concentrata”. |
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PICASSO A MILANO. DARIO FO E FRANCA RAME IN SCENA AL TEATRO DAL VERME CON LA LEZIONE-SPETTACOLO “PICASSO DESNUDO” |
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Milano, 17 settembre 2012 - L’attesissima mostra di Picasso, che aprirà al pubblico giovedì 20 settembre, sarà anticipata da alcuni eventi straordinari, promossi dall’Assessorato alla Cultura per “preparare” la città all’avvento del grande artista. Lunedì 17 e mercoledì 19 settembre, alle ore 21.00, il premio Nobel Dario Fo e Franca Rame porteranno sul palcoscenico del Teatro Dal Verme una lezione-spettacolo inedita, dedicata all’indiscusso genio della pittura del Novecento e scritta proprio in occasione della mostra milanese, grazie ad un importante sforzo documentativo nelle biblioteche di varie città italiane. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Dario Fo e Franca Rame porteranno in scena la vita e le opere di Pablo Picasso attraverso un racconto che ne ripercorrerà tutti i periodi: dal rapporto di Picasso con la Commedia dell’Arte, al grande interesse che il pittore catalano nutriva verso l’arte italiana e, in particolare, verso i grandi maestri del Rinascimento, comprese le loro scelte politiche e anche i loro amori. Fo stupirà gli spettatori con una serie di tavole difalsi d’autore tratti dai maggiori capolavori di Picasso e da lui rivisitati con la sua “bottega”. In concomitanza con lo spettacolo verrà pubblicato un volume che raccoglie il testo dei dialoghi e delle fabulazioni recitate sul palcoscenico, assieme alle duecento immagini che verranno proiettate durante la lezione. |
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