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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Febbraio 2013 |
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AL VIA LA PRODUZIONE DELLA NUOVA FIESTA ST |
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Colonia, 11 febbraio 2013 – Ford ha dato inizio alla produzione, presso i propri impianti di Colonia, in Germania, della nuova Fiesta St, la prima Fiesta di sempre a scendere sotto i sette secondi nell’accelerazione da 0 a 100 km/h. Sviluppata dal Ford Team Rs, il ramo europeo del Global Performance Vehicle Group (gruppo veicoli globali ad alte prestazioni) di Ford Motor Company, la Fiesta St destinata all’Europa è spinta da un motore a benzina Ecoboost 1.6, che le permette di raggiungere i 100 km/h in soli 6,9 secondi, grazie ai 182 cavalli e ai 240 Nm di coppia. I consumi sono di soli 5.9 l/100km, con emissioni di 138 g/km di Co2*. La velocità massima è di 220 km/h. Per la Fiesta St, basata sulla piattaforma B globale, già apprezzata per la grande guidabilità, Ford è intervenuta in direzione della sportività, aggiornando sterzo, sospensioni, freni, assetto e messa a punto delle dinamiche di guida. Una versione avanzata del Torque Vectoring Control, e 3 regolazioni per il controllo elettronico della stabilità, assicurano divertimento e reattività al volante, con la massima sicurezza. “La nuova Fiesta St è un’auto ad alte prestazioni moderna e globale, che raccoglie l’esperienza lunga più di 30 anni, maturata con le precedenti Fiesta sportive,” ha dichiarato Juergen Gagstatter, ingegnere capoprogramma Vetture ad Alte Prestazioni, di Ford Europa. “Quest’auto è un significativo passo in avanti: unisce la potenza di un motore brillante a un telaio dinamico e sportivo, riducendo contemporaneamente consumi ed emissioni.” La nuova Fiesta St ad alte prestazioni raccoglie il testimone di precedenti e leggendarie Fiesta sportive, come la Xr2, Xr2i, la Rs1800, la Rs Turbo, nonché la precedente generazione di St. Grazie al motore turbo a doppia fasatura variabile Ecoboost, ha una velocità di punta e un’accelerazione superiori a quelle della memorabile Focus St170 del 2007. La nuova Fiesta St, un’auto dall’anima globale, raggiungerà anche il Nord America e l’Asia Pacifica. L’accattivante nuova Fiesta St si distingue per alcuni elementi che ne evocano immediatamente la sportività, come la griglia anteriore a nido d’ape, il diffusore posteriore e i nuovi sedili sportivi Recaro di serie. La nuova Fiesta St è dotata del sistema Mykey, una tecnologia esclusiva Ford che permette di incoraggiare uno stile di guida più sicuro impostando, grazie a una speciale chiave programmabile, alcune caratteristiche dell’auto come la velocità massima e il volume dello stereo. A bordo della Fiesta St è inoltre disponibile il sistema di connettività e comandi vocali Sync con Emergency Assistance, che telefona automaticamente al 112 in caso di incidente. |
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IL PRESIDENTE DELL´UPI: CONDIVIDIAMO LE PROPOSTE DELL’ACI RILANCIARE GLI INVESTIMENTI SULLA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE |
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Firenze, 11 febbraio 2013 - “Le proposte presentate oggi dall’Aci sulla mobilità e la sicurezza stradale sono pienamente condivisibili. Occorre rilanciare gli investimenti e scegliere con determinazione la strada della mobilità sostenibile”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi riguardo alle proposte ai candidati alle prossime elezioni presentate dall’Aci. “Le Province – ricorda il Presidente – gestiscono oltre l’80% della rete stradale nazionale, 134 mila chilometri di strade, e su queste concentrano gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza. Per questo nel nostro Manifesto per il Paese abbiamo ribadito che l’ammodernamento e la messa in sicurezza della rete viaria provinciale, come il completamento delle opere già in essere, sono azioni necessarie che non devono essere bloccate dai vincoli del patto di stabilità interno, ma devono poter essere inserite nelle linee di azione prioritarie del prossimo Governo all’interno di un piano straordinario di investimento sulle infrastrutture di comunicazione. Mettere in sicurezza le strade, investire in mobilità sostenibile, rendere sempre più efficiente e moderno il sistema viario de Paese – aggiunge il Presidente - non solo è indispensabile per garantire alle imprese una rete di infrastrutture che non sia di ostacolo ai commerci, ma è una condizione imprescindibile per il miglioramento della sicurezza stradale. Se vogliamo davvero ridurre i livelli di incidentalità, serve favorire la qualità delle strade e accompagnare l’ammodernamento delle strade con l’incremento delle tecnologie intelligenti. Troppo spesso si dimenticano gli alti costi sociali connessi alla incidentalità”. |
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TRASPORTO PUBBLICO: RAGGIUNTA UNA BUONA INTESA IN STATO-REGIONI |
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Bari, 11 febbraio 2013 - Raggiunta l´intesa in Conferenza Stato-regioni per la ripartizione del Fondo nazionale per il trasporto pubblico. La Puglia manterrà lo stesso livello di finanziamenti dello soccorso anno - precisa l´assessore regionale alla mobilità - finalmente così si potrà uscire dall´emergenza decretata dai mancati pagamenti alle società. Con questo passaggio la Regione potrà erogare le risorse alle società di trasporto a cui questi ritardi stavano creando non pochi problemi e che nonostante tutto non hanno smesso di fornire quotidianamente gli stessi livelli di servizio ai pendolari. Per la Regione Puglia ha seguito i lavori l´assessore agli enti locali. Il nuovo Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale ammonta, complessivamente, per il 2013, a quasi 5 miliardi e la quota parte per la Regione Puglia ammonterebbe a circa 400 milioni. In particolare, l´accordo raggiunto prevede che verrà erogato alle Regioni subito con il criterio storico il 60% dell´importo, pari a 1,6 miliardi. Questo - spiega l´assessore regionale alla mobilità - sarà un anno transitorio. Il governo ha posto la sfida dell´efficientamento per la ripartizione della restante parte del fondo e la Puglia sta lavorando per farsi trovare pronta fra 4 mesi. Stiamo predisponendo il nuovo piano triennale dei servizi e su questo saremo misurati per la determinazione delle nuove erogazioni. |
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TPL; DA RIPARTO FONDO UMBRIA SALVAGUARDA QUOTA MA DIMINUISCONO RISORSE COMPLESSIVE RISPETTO A 2012 |
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Perugia, 8 febbraio 2013 - L´umbria ha salvaguardato la sua quota percentuale nel riparto del Fondo per il trasporto pubblico locale, ma rispetto al 2012 avrà una minore disponibilità di risorse per il 2013, poiché a causa dei tagli del Governo nazionale è diminuito l´ammontare complessivo delle risorse stanziate per il settore. Una riduzione che, per la nostra regione, si tradurrà in circa cinque-sei milioni di euro in meno. Così l´Assessorato regionale ai trasporti ha commentato la chiusura dell´accordo tra Stato e Regioni avvenuta in Conferenza unificata relativamente alla bozza di Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che per il 2013 individua per l´Umbria 99 milioni di euro. Una cifra - affermano dall´assessorato - che, anche attraverso una attenta riprogrammazione, consentirà di mantenere una buona parte dei servizi oggi erogati in regione. Il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato gli oneri allo trasporto pubblico locale, creato con la Legge di Stabilità 2012 - è stato poi ricordato - vale complessivamente circa cinque miliardi di euro (cifra comunque insufficiente alla totale copertura delle necessità di spesa per tutto il Tpl), di cui 1,6 miliardi per i contratti di servizio Trenitalia. Con l´accordo di oggi si è dato corso alla ripartizione del 60 per cento delle risorse complessive (circa 3 miliardi di euro) che per l´Umbria significano, in base alla nuova ripartizione una assegnazione in percentuale del 2,04 per cento, con uno scostamento, in negativo, rispetto alle esigenze pregresse. Le risorse serviranno a finanziare gli attuali Contratti di servizio con Trenitalia per i servizi ferroviari regionali ed i contratti sottoscritti dalla Regione e dagli enti locali per la gestione dei servizi su gomma e per i servizi ferroviari locali. Una quota è inoltre finalizzata a sostenere il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti del settore trasporti. La reintroduzione del Fondo nazionale, di cui si attendono gli appositi Decreti per la piena attuazione - proseguono dall´assessorato regionale - di fatto riapre il confronto tra Regioni e Stato sui diversi aspetti del Tpl, anche in considerazione che la stessa Legge di stabilità prevede l´obbligo di riprogrammare, entro quattro mesi, l´intero sistema dei trasporti pubblici locali, intervenendo con misure finalizzate a valutare l´idoneità dei servizi offerti, a migliorarne l´efficienza e la razionalizzazione, oltre al mantenimento dell´equilibrio economico delle società di gestione dei servizi. E in questo quadro diviene di fondamentale importanza il Bacino unico regionale introdotto dalla nuova legge dei Trasporti. Un processo che impone una attenta riprogrammazione - concludono dall´assessorato - per limitare tagli nell´erogazione dei servizi che deve essere svolta sinergicamente tra tutti gli Enti locali e la Regione. |
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TPL E PROVINCIA DI FIRENZE, "PER IL LOTTO DEBOLE UNA QUESTIONE DI RISORSE"
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Firenze, 11 febbraio 2013 - Trasporto pubblico e "lotto debole". Sul tema comunicazione dell´assessore provinciale ai Trasporti al Consiglio provinciale di Firenze. La conferenza regionale del Trasporto pubblico locale, chiusa il 25 maggio 2012, prevedeva all´interno della riprogettazione di tutte le linee, per la gara regionale, la distinzione per il servizio extraurbano tra lo "strutturato costituito dai binari" (il termine può rimandare al ferro, ma si tratta dei collegamenti principali su gomma tra i centri della provincia fiorentina) e il cosiddetto "lotto debole" (relativo ai collegamenti con i centri minori, fino a mille abitanti). Le amministrazioni hanno la possibilità di scorporare il "lotto debole" dalla gara per poterlo gestire in autonomia. Per la provincia di Firenze si tratta di un milione e 600 mila km con la quotazione di 1,60 euro a km. La Provincia di Firenze ha predisposto un atto di indirizzo a riguardo, il 16 ottobre 2012, per scegliere questa procedura e suddividere il chilometraggio complessivo in 634.643 km per il Mugello e oltre 968 mila per il Valdarno- Valdisieve 968 mila. L´importo di gara da gestire in autonomia ammonta a una cifra tra due milioni e mezzo e due milioni e 600 mila euro. Il 16 gennaio scorso anche i Comuni hanno condiviso la procedura. Tuttavia il problema è legato alle risorse per il settore che, ad oggi, vengono trasferite dalla Regione Toscana, di mese in mese, per gli atti d´obbligo. La legge di stabilità, infatti, non ha definito la quota disponibile per la Regione Toscana. Per poter procedere alla gara per il lotto debole, invece, le risorse vanno reperite in quelle trasferite dalla Regione. Siccome gli importi necessari per la gara sul lotto debole non sono ancora disponibili, la Provincia di Firenze non è ancora in grado di farla. |
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RIPARTO FONDO NAZIONALE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. ASSESSORE VENETO SODDISFATTO MA CRITICO CON IL GOVERNO |
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Venezia, 11 febbraio 2013 - “Sono soddisfatto ma nel contempo preoccupato”: così valuta l’assessore veneto al bilancio il via libera dato oggi dalle Regioni nella Conferenza Unificata al riparto del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale. “Non si possono che provare sensazioni contrastanti – spiega il 7 febbraio –, perché se da una parte abbiamo raggiunto con lo Stato un accordo per cui il riparto del Fondo avverrà per circa il 60 per cento della sua disponibilità e la parte rimanente verrà suddivisa nel corso dell’anno sulla base di criteri di efficienza e virtuosità, dall’altro è inaccettabile l’impostazione della Legge di Stabilità che prevede per il trasporto pubblico locale un fondo unico nazionale, che di fatto ci riporta indietro nel tempo e annulla i passi in avanti fatti dalle Regioni negli ultimi decenni”. “Di quelle risorse abbiamo assolutamente bisogno – prosegue l’assessore – e solo per senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini le Regioni hanno dato l’intesa tecnica al riparto. L’aspetto che sicuramente mi soddisfa di più e per il quale mi sono battuto con determinazione è quello relativo al riconoscimento dei criteri di efficienza nella distribuzione di buona parte delle risorse. Si tratta di una svolta rispetto a quando i riparti non tenevano minimamente conto dei risultati conseguiti e non premiavano le amministrazioni che svolgevano bene il loro lavoro per migliorare i servizi ai cittadini”. “Finalmente così si valorizzerà la qualità e l’impegno delle Regioni più virtuose – ha concluso l’assessore veneto – ma rimane l’amaro in bocca per l’atteggiamento di questo Governo”. |
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PUGLIA: STRADE PERICOLOSE, ASSESSORATO OOPP SOLLECITA RICOGNIZIONE PER MESSA IN SICUREZZA |
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Bari, 11 febbraio 2013 - "Ho invitato il Capo compartimento dell´Anas Puglia e i Presidenti delle sei province pugliesi affinché effettuino, ognuno per la propria competenza, una ricognizione sui livelli di sicurezza delle strade con riferimento alla eventuale presenza di ostacoli o punti pericolosi non protetti". Lo ha riferito l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile. "Ci sono giunte diverse segnalazioni - ha spiegato - relative alla presunta pericolosità di strade statali, provinciali e comunali, a causa della presenza in prossimità delle stesse di ostacoli potenzialmente pericolosi come alberi, torri faro, muri, sostegni ecc.. Poiché secondo l´ultimo parere interpretativo della normativa vigente, i gestori stessi delle strade hanno l´obbligo di mettere in sicurezza quelle realizzate prima dell´entrata in vigore del nuovo codice della strada (D.l.vo n. 285 del 1992) e si espongono a responsabilità nei confronti di eventuali danneggiati in caso di mancato esperimento delle più idonee attività di messa in sicurezza, credo che una attività di verifica sia necessaria, avendo cura di considerare, inoltre, lo ´stato di salute´ degli alberi a dimora nelle pertinenze stradali, con riferimento alla probabilità di caduta sulla strada o di contaminazione degli alberi vicini o delle adiacenti aree agricole Ciò al fine di consentire loro la più motivata e consapevole scelta delle più efficaci soluzioni di messa in sicurezza. Per questo, ho inviato una lettera a tutti i soggetti interessati affinché siano avviate le verifiche del caso e contestualmente comunicate tutte le eventuali iniziative in via di studio o di realizzazione sulle strade che non risultano adeguate ai livelli di sicurezza prescritti. Ho inoltre coinvolto - ha concluso - il Comandante per la Puglia della Polstrada al fine di ottenere suggerimenti e collaborazione e il Presidente dell´Anci Puglia affinché voglia promuovere convergenti iniziative di sollecitazione nei confronti dei comuni pugliesi, per quanto di competenza". |
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SICILIA, ANAS: AL VIE TRE GARE D`APPALTO PER OLTRE 3 MILIONI DI EURO COMPLESSIVI |
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Palermo, 11 febbraio 2013 - Gli interventi riguardano lavori di manutenzione da effettuare sul alcuni tratti dell`autostrada A19 `Palermo-catania`, della A29 `Palermo-mazara del Vallo` e della A29 dir `Alcamo-trapani` e della A29 dir A `Diramazione per Birgi` L`anas comunica che, venerdì 8 febbraio, sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale tre gare d`appalto per lavori autostradali nella regione siciliana. Il primo bando riguarda la manutenzione ordinaria di opere d`arte, del piano stradale danneggiato da incidenti, il ripristino della pavimentazione dissestata in tratti saltuari e la pulizia del piano viabile nel tratto compreso tra il km 0,000 e il km 52,000 dell`autostrada A29 `Palermo-mazara del Vallo`, comprese le aree di svincolo, la bretella per Punta Raisi e il raccordo di via Belgio, nelle province di Palermo e Trapani, e tra il km 0,000 e il km 72,800 dell`autostrada A19 `Palermo-catania`, in provincia di Palermo. La durata dei lavori, per un importo complessivo di oltre un milione e centomila euro, è fissata in 365 giorni, comprensivi di 20 giorni per andamento stagionale sfavorevole. Le domande di partecipazione alla gara d`appalto devono essere consegnate entro le 12:00 di venerdì 15 marzo 2013. Il secondo bando è relativo alla manutenzione ordinaria di opere d`arte e del piano stradale danneggiato da incidenti, al ripristino della pavimentazione dissestata in tratti saltuari e alla pulizia del piano viabile nel tratto compreso tra il km 72,800 e il km 192,800, comprese le aree di svincolo, tra le province di Palermo, Caltanisetta, Enna e Catania. La durata dei lavori, per un importo di oltre un milione di euro, è fissata in 365 giorni, comprensivi di 20 giorni per andamento stagionale sfavorevole. Le domande di partecipazione alla gara d`appalto devono essere consegnate entro le 12:00 di venerdì 8 marzo 2013. Il terzo bando riguarda la manutenzione ordinaria di opere d`arte, del piano stradale danneggiato da incidenti, il ripristino della pavimentazione dissestata in tratti saltuari e la pulizia del piano viabile nel tratto compreso tra i km 52,000 e 114,800 dell`autostrada A29 `Palermo - Mazara del Vallo`, in provincia di Trapani, e tra i km 0,000 e 36,900 dell`autostrada A29 dir `Alcamo - Trapani`, compresi i raccordi, nella provincia di Trapani. La durata dei lavori, per un importo complessivo di oltre 950mila euro, è fissata in 365 giorni, comprensivi di 30 giorni per andamento stagionale sfavorevole. Le domande di partecipazione alla gara d`appalto devono essere consegnate entro le 12:00 di lunedì 11 marzo 2013. Per tutte le gare d`appalto le domande vanno fatte pervenire ad Anas S.p.a. Direzione Regionale per la Sicilia, Ufficio Organizzativo Gare - Alcide De Gasperi 247, 90146, Palermo. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: http://www.stradeanas.it/ |
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PIEMONTE, ANAS: BANDO DI GARA DA 1,4 MILIONI DI EURO PER LAVORI DI ADEGUAMENTO PLANO ALTIMETRICO DELLA PIATTAFORMA STRADALE SULLA STRADA STATALE 25 `DEL MONCENISIO`, IN PROVINCIA DI TORINO |
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Torino, 11 febbraio 2013 - L`anas pubblica sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 11 febbraio 2013 un bando di gara relativo ai lavori di adeguamento plano altimetrico della piattaforma stradale sulla strada statale 25 `del Moncenisio` dal km 46,600, al km 50,000, in località Bussoleno, in provincia di Torino. L`importo complessivo dei lavori è di 1,4 milioni di euro. Le offerte vanno inviate a Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, Corso Giacomo Matteotti n. 8 - 10121 - Torino, entro e non oltre le ore 13.00 dell`8 marzo 2013 Il termine per l`esecuzione dei lavori è di 180 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal verbale di consegna dei lavori. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
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FIRENZE, ATTIVATA L’ONDA VERDE SEMAFORICA SUI VIALI DI CIRCONVALLAZIONE UN INTERVENTO CHE CONIUGA SICUREZZA SULLE STRADE E INFORMAZIONE AI CITTADINI |
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Firenze, 11 febbraio 2013 - Dal 6 febbraio è in funzione l’Onda verde semaforica sui viali di circonvallazione. È stato il sindaco ad azionare il nuovo sistema che, attraverso il coordinamento degli impianti semaforici ad opera della centrale operativa della Silfi, indica agli utenti della strada la velocità da tenere per trovare tutti i semafori verdi. Alla prima accensione erano presenti anche Piero Branzanti, socio di maggioranza della Silfi, l’amministratore delegato della società Claudio Bini, la comandante della Polizia Municipale Antonella Manzione e Stefano Guarnieri dell’Associazione “Lorenzo Guarnieri”. L’onda verde semaforica attivata oggi fa parte infatti delle azioni di “Ingegneria” previste dal Progetto David, piano strategico per la sicurezza stradale a Firenze 2011- 2020 che ha l’obiettivo di salvare 58 vite umane e di ridurre di 1.000 unità i feriti gravi Il sindaco ha sottolineato l’importanza di questo intervento che, oltre a fornire una utile informazione ai cittadini, darà un contributo importante per riduzione dell’inquinamento e soprattutto dei rischi sulle strade. Il sindaco ha infatti precisato come l’Onda verde semaforica rientri negli interventi di utilizzo delle nuove tecnologie per semplificare la vita dei cittadini (Smart City) e al tempo stesso si inserisca a pieno titolo nell’ambito del progetto David per la sicurezza stradale. Dal punto di vista tecnico, l’obiettivo dell’Onda verde è creare un coordinamento semaforico tale da disincentivare il superamento dei limiti di velocità. Questo è reso possibile dall’utilizzo dell’Urban Traffic Control (Utc), il nuovo sistema di controllo semaforico centralizzato realizzato nel 2011-2013. L’utc gestisce 204 impianti semaforici (tre anni fa erano 80) su un totale di 318: si tratta complessivamente di 3.700 lanterne (900 a led). Per ogni incrocio semaforico gestito dal sistema Utc è possibile inviare comandi di attuazione dei piani semaforici disponibili per l’impianto. I piani semaforici predefiniti sono sette (tra cui quello per il picco mattutino, il picco serale, l’ora di morbida etc) e sono predisposti anche piani per eventi ricorrenti (quali le manifestazioni allo stadio, gli eventi Pitti Immagine e via dicendo). Con l’implementazione del sistema Utc anche è possibile attuare il coordinamento semaforico di serie di impianti sul territorio del Comune di Firenze. Il sistema Utc dà la possibilità di gestire le principali direttrici di entrata e di uscita dalla città, ovvero: Etruria Fi-pi-li, Pistoiese, Pratese, Sestese, Bolognese, Firenze Nord, Faentina, Firenze Sud, Senese. La disponibilità di piani semaforici predefiniti risponde a precise strategie di controllo mirate da un lato a filtrare il flusso di traffico sulle direttrici in entrata in città e dall’altro ad agevolare il flusso sulle direttrici in uscita città, oltre che al mantenimento costante delle condizioni ottimali di circolazione sull’anello centrale (i viali di circonvallazione). Quella avviata oggi è l’ultima fase del progetto e si è concretizzata nell’installazione di lanterne semaforiche specifiche per la comunicazione agli utenti della strada della velocità da tenere per sfruttare l’onda verde semaforica. Queste lanterne (praticamente semafori dove ad ogni lampada corrisponde la velocità consigliata per trovare il verde agli incroci successivi, ovvero 50, 40 e 30 chilometri orari) sono state collocate sui viali di circonvallazione da Strozzi a fino all’Arno (ovvero gli incroci Strozzi-lavagnini, Matteotti-cherubini, Donatello-alfieri e piazza Beccaria). Automobilisti e scooteristi non dovranno quindi far altro che tenere la velocità consigliata per trovare il verde al semaforo successivo. Una volta sperimentato, il sistema sarà implementato con ulteriori lanterne sulle altre direttrici cruciali per il traffico cittadino. Altre azioni di Ingegneria promosse dal progetto David riguardano interventi strutturali di “traffic calming”. Tali interventi , sui quali sta lavorando l’Amministrazione, puntano alla protezione delle utenze deboli attraverso l’introduzione di elementi tali da ridurre la velocità e modulare la modalità di guida di automobilisti e scooteristi rendendoli più consapevoli ed attenti all’ambiente circostante. Due i settori su cui si concentra l’attenzione: le intersezioni e le piste ciclabili. Per quanto riguarda le intersezioni sono già stati realizzati lavori in via Mafalda di Savoia e via dello Statuto, sono invece in corso quelli in via di Villamagna e devono iniziare quelli in via Fabbroni, via Magellano e via dei Della Robbia. In merito alle piste ciclabili, sono già conclusi gli interventi in via del Sansovino, via Massa, via Panciatichi e viale Guidoni; in corso quelli in viale Belfiore, mentre devono iniziare i lavori in via Lazio e via della Sala. Un altro campo di azione del progetto David consiste in una serie di interventi mirati al miglioramento della visibilità degli attraversamenti pedonali (anche mediante sistemi di illuminazione notturna), alla riduzione della velocità dei veicoli e all’aumento dello spazio disponibile per l’arresto. Già realizzati i lavori sugli attraversamenti pedonali in via Circondaria, via dell’Olmatello, via Reginaldo Giuliani e via Baracca. Sono in corso gli interventi mirati in via dell’Agnolo, piazza Ravenna, via de Sanctis, via del Pignoncino e lungarno Colombo, mentre sono da realizzare quelli in via del Guarlone e via di Ripoli. Complessivamente per questi lavori sono già stati spesi 720.000 euro (420.000 per l’onda verde e l’allestimento-implementazione del sistema Utc provenienti in parte anche dai fondi Gem ed Elisa del Dipartimento Affari Regionali, 240.000 per le piste ciclabili, 40.000 per gli interventi sulle intersezioni, 20.000 per i lavori sugli attraversamenti pedonali). A questi si aggiungono i 270.000 euro per gli interventi in corso (10.000 per le piste ciclabili, 240.000 per le intersezioni e 20.000 per gli attraversamenti pedonali) e i 790.000 euro previsti per i progetti da realizzare (120.000 per le piste ciclabili, 650.000 per le intersezioni, 20.000 per gli attraversamenti pedonali). “Fa piacere vedere che il piano David per la sicurezza stradale a Firenze sta diventando realtà – ha commentato Guarnieri – . Dopo la campagna di comunicazione, l’Amministrazione sta affrontando anche la parte di Ingegneria con interventi strutturali e tecnologici importanti. Altro arriverà a breve a dimostrazione che per combattere la violenza stradale dobbiamo muoverci su più fronti, non ultimo quello delle leggi, Per questo stiamo continuando a raccogliere firme per l’introduzione nel codice penale del reato di ‘omidicio stradale’". |
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PIANO NEVE DI TRENITALIA NELLE MARCHE: RFI GARANTISCE CORSE RASCHIA GHIACCIO E SGOMBRANEVE |
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Ancona, 11 febbraio 2013 - “Dopo il mio intervento di ieri sul piano neve di Trenitalia, apprendo da una nota dell’Azienda che per le Marche sono garantiti, a cura di Rfi, corse raschia ghiaccio e l’utilizzo dei locomotori sgombraneve dotati di vomere”. Lo comunica l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, che aveva inviato una lettera agli ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, protestando per l’esclusione. “Ritengo importante questa precisazione – afferma Viventi - visto che la nostra regione, lo scorso anno, è stata tra le più colpite dall’emergenza neve, e auspico che, in tale eventualità, siano limitati al massimo i disagi per l’utenza, dal momento che, come afferma la stessa Azienda, i piani neve sono finalizzati ad assicurare un adeguato livello di mobilità anche in condizioni meteo particolarmente avverse e un rapido ritorno alla piena normalità al termine della fase di maggiore emergenza”. |
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VIA ALLA RISTRUTTURAZIONE DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI SAN STINO DI LIVENZA (VE) |
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Venezia, 11 febbraio 2013 - Possono prendere il via i lavori di ristrutturazione dello spazio della stazione ferroviaria di San Stino di Livenza, sulla linea Mestre – Trieste, tratta Quarto d’Altino – Protogruaro. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto ha infatti firmato questa mattina con il sindaco del Comune veneziano la convenzione che fissa il cronoprogramma, il costo dell’intervento, le spese ammissibili a contributo e gli impegni dei firmatari. Si tratta di un’iniziativa che rientra nel Programma Operativo veneto relativo all’utilizzazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – ha ricordato l’assessore – che prevede la realizzazione di parcheggi per auto (in tutto 119), moto e cicli, con la riorganizzazione del piazzale antistante la stazione. Nell’area del piazzale è prevista la realizzazione di otto posti auto per la sosta lunga, tre parcheggi auto riservati alla sosta breve, cinque per il personale Fs e due per il servizio Taxi. A questi si aggiungono 90 stalli per bici/moto e 3 stalli di sosta per diversamente abili. L’accesso al parcheggio avverrà tramite due corsie di manovra larghe tre metri ciascuna; la relativa viabilità sarà ricavata sul sedime dell’ex scalo merci della stazione, dove saranno attrezzati altri 93 posti auto di sosta lunga. Saranno pure realizzati un marciapiede e quattro aiuole a verde per proteggere le alberature esistenti. Il parcheggio è organizzato con una viabilità a senso unico rotatorio larga 6 metri, mentre i posti auto sono disposti longitudinalmente lungo i margini esterni e “a pettine” nella zona centrale. Inoltre per proteggere dal rumore del traffico ferroviario gli edifici residenziali a Nord dei binari, sono previsti l’installazione di circa 330 metri di barriere fonoassorbenti ed il tombinamento del fosso adiacente. Con questo accordo – ha sottolineato l’assessore regionale – abbiamo sconfitto la burocrazia europea (basti pensare che il Programma Operativo è del 2007), con tempi che prevedono l’aggiudicazione dei lavori entro il giugno di quest’anno e la loro ultimazione entro il settembre del prossimo, a fronte di una di una spesa complessiva di un milione 505 mila euro, interamente a carico dei fondi regionali. |
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DISSERVIZI TRENITALIA NEL BELLUNESE
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Venezia, 11 febbraio 2013 - Mi ero accorto che è periodo di elezioni e non c’era bisogno della mozione del solito consigliere regionale d’opposizione che ricordasse alla Giunta cose e disservizi ben noti. Così l’assessore regionale alla mobilità prende atto dei contenuti della mozione presentata dal consigliere bellunese del Pd. Siamo a conoscenza della situazione non soddisfacente del trasporto ferroviario locale in tutto Veneto, ha ribadito l’assessore, e sappiamo pressoché in tempo reale l’andamento quotidiano dei disservizi di vario genere che segnalano gli utenti. A chi ci fornisce ulteriori promemoria, richiamandosi anche a eventuali revoche del contratto di servizio, dico solo che sulla questione ci stiamo lavorando. |
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AL VIA “INTERMODADRIA”, LO SVILUPPO DI SOLUZIONI PER IL TRASPORTO INTERMODALE IN AREA ADRIATICA . |
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Ancona, 13 febbraio 2013 - Si è tenuto il 7 febbraio 2013 - nella sede di Interporto Marche il primo incontro del progetto europeo “Intermodadria” del programma Ipa 2007-2013, del quale la Regione Marche è capofila. “Gli obbiettivi del progetto – ha detto Giorgio Occhipinti, P.f. Viabilità e Demanio Idrico del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia della Regione – sono aumentare la competitività del trasporto marittimo a corto raggio e la sua integrazione nella catena logistica, sostenere gli investimenti infrastrutturali per l´accessibilità dei porti da terra e promuovere azioni politiche e strumenti finanziari per favorire il trasferimento modale. Infine, il miglioramento dell´integrazione del trasporto marittimo a corto raggio nelle catene logistiche che includono i porti del mare Adriatico”. “Esperienze come quella che nasce oggi – ha concluso – sono coerenti con il lavoro che la giunta regionale sta portando avanti per favorire il processo di creazione della Macroregione Adriatico-ionica”. Roberto Pesaresi, Presidente di Interporto Marche Spa, introducendo l´incontro ha sottolineato che la realizzazione delle infrastrutture da sola non è sufficiente a determinare significativi incrementi di traffico. “Occorre lavorare – ha detto - sul modello gestionale, dando concretezza al concetto di Piattaforma Logistica Integrata, mirando all´efficienza complessiva del network e non del singolo nodo o attore della supply-chain”. “Oggi – ha aggiunto - le industrie devono necessariamente mantenere snelli i processi logistici per vincere la competizione sui mercati internazionali; lo devono fare nel rispetto delle direttive comunitarie definite nel Libro Bianco dell´Unione Europea e nelle Linee Guida del Piano nazionale della Logistica che hanno fissato obiettivi chiari: il 30% entro il 2030 ed il 50% entro il 2050 del trasporto merci sopra i 300 Km dovrà viaggiare su modalità diverse dalla gomma”. All´incontro hanno preso parte i partner di progetto sia italiani: oltre a Regione Marche ed Interporto Marche anche Autorità Portuale di Ancona, Consorzio per la formazione logistica intermodale, Autorità portuale del Levante (Bari, Barletta, Monopoli), Agenzia delle Dogane (partner associato), che europei: Autorità portuale di Igoumenitsa (Gr), National Technical University of Athens (Gr), Albanian Institute of Transport (Al), Port of Bar Holding Company (Montenegro), Intermodal Transport Cluster (Croazia), Autorità Portuale di Ploce (Croazia). Il budget complessivo del progetto è di 2.508.000,00 euro (interamente finanziato dal programma) di cui 435.500,00 euro assegnati alla Regione Marche per le attività ad essa affidate, la durata stimata del progetto è di 30 mesi. |
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