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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Febbraio 2013
UTILIZZO DI SICUREZZA INFORMATICA PER PROMUOVERE I VALORI EUROPEI  
 
Bruxelles, 11 Febbraio 2013- L’intervento del 7 febbraio di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale: “ Siamo tutti qui perché riconosciamo l´Internet è importante: per la nostra economia, per i nostri valori, e per i nostri diritti umani. Noi tutti riconosciamo che i sistemi non protetti potrebbe danneggiare tali benefici. E ci rendiamo conto che abbiamo bisogno di lavorare insieme, all´interno dell´Ue che a livello internazionale, per ottenere un Internet sicuro e libero. Facciamo affidamento su internet per servizi sempre più - da shopping e socializzazione, alle cure sanitarie, l´istruzione e il trasporto intelligente. Ma più che dipendono da esso - più che dipendono da esso per essere sicuro. Rimanendo aperto e libero è essenziale per l´innovazione on-line. E non c´è vera libertà senza sicurezza - non quando si cammina per strada, e non quando sei online. Come Cathy e Cecilia dimostrerà, ci sono molte diverse azioni per garantire la sicurezza informatica. Ma si completano a vicenda: ad esempio, per essere presa sul serio dai partner internazionali, dobbiamo ottenere il nostro ordine in casa. Siamo tutti familiarità con i cyber-incidenti e le loro conseguenze. Dal phishing e furti d´identità, al caso di Diginotar società olandese di certificazione; le interruzioni per i milioni di persone che possono seguire le catastrofi naturali come tempeste. Abbiamo bisogno di proteggere le nostre reti e sistemi, e renderli resistenti. Ciò può avvenire solo quando tutti gli attori facciano la loro parte e assumersi le proprie responsabilità. Le minacce informatiche non sono contenuti ai confini nazionali: né deve essere sicurezza informatica. Quindi la nostra strategia è accompagnata da una proposta di direttiva per rafforzare la cyber-resistenza all´interno del nostro mercato unico. Garantirà società adotta le misure necessarie per la sicurezza, reti stabili. Nel caso Diginotar, ma non ha riferito che i loro sistemi sono stati violati, né hanno la revoca dei certificati digitali. E che ha portato i certificati che sono rilasciati in modo fraudolento e la diffusione on-line, in ultima analisi minare la fiducia nel sistema. Sotto la nostra proposta, settori che utilizzano reti di telecomunicazione in modi vitali per la nostra economia e la società - energia, trasporti, banche, sanità, e le aziende Internet chiave - avrebbe dovuto gestire i rischi, e segnalare gli incidenti rilevanti, come abbiamo già indispensabile per il settore delle telecomunicazioni. Il dell´Ue gli Stati membri dovrebbero essere sufficientemente attrezzati per proteggere se stessi - come con le autorità competenti per la sicurezza delle reti e dell´informazione, e ben funzionanti Computer Emergency Response Teams. Essi dovrebbero anche cooperare e condividere a livello europeo. E voglio un dell´industria europea della sicurezza a fare la sua parte anche - forte e degna di fiducia. Con il giusto investimento in ricerca e sviluppo, e il quadro politico a destra, possiamo prendere la ricerca di sicurezza e di trasformarlo in realtà commerciale - proprio qui in Europa. L´europa ha bisogno di sistemi e reti resilienti. In mancanza di agire imporrebbe costi significativi: per i consumatori, per le imprese, sulla società. Un incidente informatico singola può costare da decine di migliaia di euro per una piccola impresa - a milioni per una grande violazione dei dati. Eppure la maggior parte di essi potrebbero essere evitati solo da utenti che eseguono misure semplici e poco costosi. Già oggi, incidenti informatici distruggere milioni, minando la fiducia nel mondo online. Lavorando insieme possiamo aumentare la fiducia, tutelare i valori europei, e aiutare l´Europa a diventare un collegato, continente competitivo.”  
   
   
PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA DELL’UE PER TUTELARE L’INTERNET APERTA, LA LIBERTÀ E LE OPPORTUNITÀ NELLA RETE  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013 - In collaborazione con l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, la Commissione europea ha pubblicato una strategia sulla sicurezza informatica contestualmente alla proposta di direttiva della Commissione in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione. La strategia sulla sicurezza informatica – “Uno spazio informatico aperto e sicuro” - espone la visione complessiva dell’Unione europea sul modo migliore di prevenire perturbazioni e attacchi informatici e di rispondervi. L’intento è promuovere i valori europei di libertà e democrazia e garantire che l’economia digitale possa svilupparsi in modo sicuro. Sono previste azioni specifiche per rafforzare la resilienza dei sistemi di informazione, ridurre la criminalità informatica e potenziare la politica internazionale dell’Ue in materia di sicurezza e di difesa in tale ambito. La strategia esprime la visione che l’Ue ha della sicurezza informatica, articolandola in cinque priorità: • conseguire la resilienza informatica; • ridurre drasticamente la criminalità informatica; • sviluppare la politica di difesa e le capacità informatiche connesse alla politica di sicurezza e di difesa comune; • sviluppare le risorse industriali e tecnologiche per la sicurezza informatica; • istituire una coerente politica internazionale del ciberspazio per l’Unione europea e sostenere i valori fondamentali dell’Ue. La politica internazionale dell’Ue per il ciberspazio intende promuovere il rispetto dei valori fondamentali dell’Unione europea, definire regole di comportamento responsabile, favorire l’applicazione nel ciberspazio delle leggi internazionali in vigore, aiutando inoltre i paesi terzi a costituire capacità di sicurezza informatica, e favorire la cooperazione internazionale su questi temi. L’unione europea ha compiuto progressi fondamentali verso una migliore tutela dei cittadini dalla cibercriminalità, con l’istituzione di un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (Ip/13/13), la proposta di una normativa sugli attacchi ai sistemi d’informazione (Ip/10/1239) e l’instaurazione di un’alleanza mondiale contro l’abuso sessuale di minori online (Ip/12/1308). Scopo della strategia è inoltre istituire e finanziare una rete di centri di eccellenza nazionali contro la cibercriminalità, per facilitare la formazione e la creazione di capacità. La proposta di direttiva sulla sicurezza delle reti e dell’informazione rappresenta un elemento fondamentale della strategia complessiva e richiede che tutti gli Stati membri, i principali operatori di internet e di infrastrutture critiche, come le piattaforme per il commercio elettronico e le reti sociali, nonché gli imprenditori nei settori dell’energia, dei trasporti, dei servizi bancari e dell’assistenza sanitaria si adoperino per garantire un ambiente digitale sicuro e affidabile nell’intera Unione. La proposta di direttiva stabilisce misure che prevedono: a) l’elaborazione da parte degli Stati membri di una strategia per la sicurezza delle reti e dell’informazione e la designazione di un’autorità nazionale competente in materia, dotata delle risorse finanziarie e umane necessarie per prevenire, far fronte e rispondere ai rischi e agli incidenti che si verificano in tale ambito; b) l’istituzione di un meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione, al fine di mettere in comune mediante un’infrastruttura sicura i sistemi di preallarme riguardo a rischi e incidenti, collaborare e organizzare regolarmente valutazioni inter pares; c) l’adozione da parte degli operatori di infrastrutture critiche in alcuni settori (servizi finanziari, trasporti, energia, sanità), degli operatori di servizi della società d’informazione (in particolare: app stores, piattaforme di commercio elettronico, pagamenti su internet, “cloud computing”, motori di ricerca, reti sociali) e degli amministratori pubblici di prassi in materia di gestione dei rischi e di notifica degli incidenti gravi a livello di sicurezza nei rispettivi servizi fondamentali. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Più si conta su Internet, più si tende a credere che essa sia sicura. La sicurezza su internet tutela le nostre libertà e i nostri diritti, come pure la nostra capacità di esercitare attività economiche. È giunto il momento di adottare iniziative coordinate, in quanto non farlo avrà un costo assai superiore”. Catherine Ashton, Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza nonché Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “Affinché il ciberspazio resti aperto e libero, occorre che alle transazioni su internet si applichino regole, principi e valori promossi dall’Ue al di fuori di tale ambito. È necessario che nel ciberspazio siano tutelati i diritti fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto. L’ue collabora con i suoi partner internazionali, con la società civile e con il settore privato per promuovere questi diritti a livello mondiale.” Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni, ha dichiarato: “Questa strategia evidenzia le azioni concrete che abbiamo intrapreso per ridurre drasticamente la cibercriminalità. Numerosi Stati dell’Ue non dispongono dei mezzi necessari per individuare e combattere la criminalità organizzata online. Tutti gli Stati membri devono istituire unità nazionali efficaci contro la criminalità informatica, che beneficino dell’esperienza e del sostegno del Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica Ec3.” Contesto Gli incidenti a livello di sicurezza informatica aumentano per frequenza ed entità, diventano sempre più complessi e sono transfrontalieri. Questi incidenti possono provocare gravi danni alla sicurezza e all’economia. Occorre migliorare le iniziative al fine di prevenire, cooperare e conseguire una maggiore trasparenza in materia di incidenti informatici. Le iniziative passate della Commissione europea e dei singoli Stati membri mancavano della coerenza necessaria per contrastare la crescente gravità della sfida. Dati odierni sulla sicurezza informatica • Si stima che ogni giorno circolino 150 000 virus informatici e siano infettati 148 000 computer. • Secondo il Forum economico mondiale, vi è una probabilità dell’ordine del 10% che nel prossimo decennio si verifichi un grave incidente nelle infrastrutture critiche informatizzate, in grado di causare danni per circa 250 miliardi di dollari. • La criminalità informatica provoca un’elevata percentuale di incidenti e secondo stime di Symantec le vittime di questo tipo di criminalità subiscono ogni anno a livello mondiale perdite per circa 290 miliardi di euro. Uno studio di Mcafee calcola i profitti di detta criminalità a 750 miliardi di euro all’anno. • Dall’indagine svolta da Eurobarometro sulla sicurezza informatica nel 2012 è emerso che il 38% degli utenti di internet ha modificato il proprio comportamento a causa di preoccupazioni in questo ambito: il 18% è meno propenso a comprare prodotti su internet e il 15% è più restio a effettuare operazioni bancarie on line. L’indagine mostra inoltre che il 74% degli intervistati concorda sul fatto che il rischio di subire attacchi informatici è aumentato, che il 12% è già stato vittima di frodi informatiche e che l’89% evita di indicare informazioni personali. • Secondo la consultazione pubblica sulla sicurezza delle reti e dell’informazione, il 56,8% degli intervistati ha subito l’anno scorso incidenti a livello di sicurezza con gravi ripercussioni sull’attività svolta. • Peraltro da dati Eurostat risulta che al gennaio 2012 soltanto il 26% delle imprese nell’Ue aveva formalmente definito una politica di sicurezza delle Tic.  
   
   
PROPOSTA DI DIRETTIVA SULLA SICUREZZA DELLE RETI E DELL´INFORMAZIONE - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013 - Sistemi di informazione può essere influenzata da problemi di sicurezza, come ad esempio gli errori umani, eventi naturali, guasti tecnici o attacchi dannosi . Questi incidenti stanno diventando sempre più grande, più frequenti e più complesso . Il 57% delle persone che hanno risposto a una consultazione della Commissione ha dichiarato di aver sperimentato Network Information Security (Nis) incidenti rispetto all´anno precedente. Unamancanza di Nis può compromettere servizi vitali: si può smettere di funzionare delle imprese, generare sostanziali perdite finanziarie per l´economia dell´Ue e incidere negativamente sul benessere sociale. Sistemi di informazione digitale, in particolare Internet, lavorare a livello transfrontaliero. Un´interruzione in un paese dell´Ue può avere un effetto a catena in altri Stati membri o l´Ue nel suo complesso - per esempio, la circolazione transfrontaliera delle merci, dei servizi e delle persone potrebbe essere ostacolata. Chi ne trarrà vantaggio e in che modo? I cittadini ei consumatori, tuttavia essi si definiscono, avrà più fiducia nei servizi, tecnologie e sistemi che si basano su giorno per giorno. Questo significa una maggiore fiducia sarà un cyberspazio più inclusivo, in un´economia digitale che cresce ancora più velocemente, sostenendo la nostra ripresa economica. I governi e le imprese saranno in grado di contare su reti digitali e infrastrutture di fornire i loro servizi essenziali a casa e oltre i confini. Sicuro piattaforme eCommerce potrebbe portare più clienti online e creare nuove opportunità . I fornitori di prodotti Ict e servizi di sicurezza potranno beneficiare di specifiche misure di sicurezza, combinate con un approccio più armonizzato Ue. La domanda per i loro prodotti e servizi sono destinati ad aumentare, portando a prodotti innovativi ed economie di scala. Gli attivisti devono proteggersi on-line, al fine di esprimersi liberamente. Una Internet più sicura e flessibile significa che queste voci vitali saranno ascoltate e protetto oltre che accade oggi. L´economia europea beneficerà come i settori che si basano molto sulla sicurezza delle reti saranno supportate di offrire un servizio più affidabile.Armonizzate requisiti Nis porterà a misure di rischio più consistenti di gestione e di risposta e una rendicontazione più sistematica degli incidenti.Tutti questi dovrebbero creare condizioni più eque e stabile per tutti coloro che cercano di competere nel mercato unico europeo. Quando la direttiva entrerà in vigore? Gli Stati membri dovranno attuare la direttiva entro 18 mesi dalla sua adozione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo. Perché le tecnologie digitali, reti e servizi bisogno di protezione? Poiché la maggior parte degli europei si basano su tecnologie digitali, reti e servizi per condurre il loro giorno per giorno la vita, anche se non sempre lo sanno. Ogni anno, 200 milioni di europei - il 40% di tutti i cittadini - acquista su internet. L´ Ict settore rappresenta da solo quasi il 6% del Pil dell´Ue, e in Europa il settore Ict e Ict investimenti connessi fornire circa la metà della nostra crescita della produttività. L´economia Internet ha generato il 21% della crescita del Pil dell´Ue nel corso degli ultimi 5 anni. Incidenti di sicurezza informatica principali messo posti di lavoro e le nostre possibilità di crescita economica a rischio. Qual è la dimensione del problema? Incidenti o violazioni della sicurezza informatica può avere un impatto importante sulla singole società e sul resto dell´economia europea. Secondo uno studio di Symantec e Ponemon Institute , una violazione dei dati potrebbe costare un qualcosa di società fino a Us $ 58 milioni, con altrettanto significativi effetti collaterali come danni di reputazione, perdita di clienti e quote di mercato. Un 2012 studio Pwc trovato che il 93% delle grandi imprese e il 76% delle piccole imprese ha avuto una breccia sicurezza informatica nel corso dell´anno passato, con perdite stimate di £ 15,000-30,000 anche per le piccole imprese. Recenti problemi su larga scala hanno incluso: un grande rivenditore mondiale online (Amazon) ha registrato un numero di interruzioni in questi ultimi giorni e anni - paralizzante loro mercato Nel gennaio 2011, la Commissione ha dovuto sospendere la negoziazione nel sistema di scambio delle emissioni a causa di violazioni della sicurezza a registri nazionali. Nel 2011, una società di certificazione (Diginotar) non ha riferito che i suoi sistemi sono stati violati e non la revoca dei certificati digitali (cioè i certificati che garantiscono la sicurezza delle comunicazioni su internet) che sono stati rilasciati in modo fraudolento. Ciò ha provocato un gran numero di certificati non validi che circolano online, compromettere la sicurezza dei servizi Internet e, infine, che colpisce la fiducia in internet. Perché il nuovo approccio? Sono esistenti misure regolamentari o iniziative non funziona? Sforzi compiuti in passato sono stati in troppo piccola scala e troppo frammentato, con il carattere volontario degli sforzi passati lasciando molte lacune nella nostra sicurezza informatica in generale. Ad esempio, l´applicazione delle vigenti norme comunitarie, solo le società di telecomunicazioni e responsabili del trattamento devono adottare misure di sicurezza, e le società di telecomunicazioni solo sono tenuti a segnalare incidenti di sicurezza significativi. La nuova direttiva proposta lavora per livellare il campo di gioco mediante l´applicazione a tutti i proprietari di infrastrutture critiche. Che cosa significano le proposte relative alla gestione del rischio e la comunicazione degli incidenti di sicurezza significa per le imprese e le altre organizzazioni? La Commissione propone di estendere l´obbligo di segnalare incidenti informatici significativi: Società Internet Key (ad esempio i fornitori di cloud di grandi dimensioni, social network, piattaforme e-commerce, motori di ricerca). Settore bancario e della borsa - Mcafee ha recentemente riferito che i truffatori, con malware, e replicare lo stesso schema in diversi paesi, aveva tentato di rubare fino a € 2 miliardi di conti in Europa, Stati Uniti e Colombia. Nel 2010 il London Stock Exchange sperimentato un grave attacco informatico presso la sede centrale, che ha compromesso il suo sistema di trading. Energia (ad esempio, energia elettrica e gas) - Generazione, trasmissione e distribuzione di energia sono altamente dipendenti dalla rete sicura e sistemi informativi. Trasporto (operatori del trasporto aereo, ferroviario e marittimo e della logistica) . , ad esempio, dell´infrastruttura aeronautica si basa su flussi di informazioni continue e senza interruzioni e le banche dati, che non possono mancare Salute - dispositivi medici elettronici si trovano in tutta ospedali e cliniche, per cui è essenziale che solo noto, i dispositivi autorizzati sono in grado di connettersi alla rete. Cartelle cliniche on-line o per via elettronica medici sono sempre più utilizzate ed è essenziale per proteggere questa salute informazioni personali e finanziarie dal cybercrime. Le pubbliche amministrazioni - eGovernment e eParticipation sono in aumento con la domanda dei cittadini per i servizi tempestivi e conveniente e con essa i rischi Nis per le amministrazioni statali e locali. Will ogni incidente devono essere segnalati? Incidenti No. Solo che hanno un impatto significativo sulla sicurezza dei servizi di base forniti da operatori di mercato e le amministrazioni pubbliche dovranno essere notificate all´autorità nazionale competente. Ad esempio, l´interruzione di energia elettrica causata da un incidente Nis e avendo un effetto negativo sulle imprese, l´indisponibilità di un sistema di prenotazione online che impedisce agli utenti di prenotare i suoi hotel o di un provider di servizi cloud che inibisce agli utenti di accedere al loro contenuto, la compromesso di controllo del traffico aereo a causa di un guasto o di un attacco informatico. L´autorità nazionale competente può esigere che il pubblico sia informato. Avviso pubblico non sarà obbligatorio. Wider interesse pubblico devono essere considerati in tale giudizio e vulnerabilità non deve essere indicato fino a fix di sicurezza adeguate sono disponibili. Perché le società target Internet direttiva? La proposta di direttiva comprende aziende internet perché è assurdo lavorare per proteggere le infrastrutture critiche Internet senza obbligare tali società ad assumersi la responsabilità per il loro ruolo più ampio in questo ecosistema. Che dire di fornitori di servizi Internet o dei proprietari di rete? Queste aziende sono già la notifica degli inconvenienti sotto la gestione del rischio e gli obblighi di notifica degli incidenti ai sensi della direttiva europea per le telecomunicazioni quadro. Enisa (Agenzia europea per la sicurezza delle informazioni) ha recentemente pubblicato la sua relazione sulla notifica degli incidenti nel 2011. In totale, 51 casi sono stati segnalati. La maggior parte degli incidenti segnalati colpiti telefonia mobile o mobile internet (60%). Gli incidenti che riguardano la telefonia mobile o mobile internet colpito circa 300.000 utenti. Fenomeni naturali come tempeste, inondazioni e neve pesante avere un grande impatto sulla rete di alimentazione dei fornitori. Fenomeni naturali possono causare incidenti di lunga durata, circa 45 ore in media. Dato che gli Stati membri hanno ora più maturi sistemi nazionali di notifica degli incidenti rispetto al 2011, Enisa si aspetta che la prossima relazione annuale conterrà 10 volte più incidenti. Chi è esentato dagli obblighi di segnalazione? I produttori di hardware e sviluppatori di software sono esenti dagli obblighi di gestione del rischio e il reporting. Lo stesso vale per specifici settori o sotto-settori, ad esempio le assicurazioni, l´acqua, l´approvvigionamento alimentare. I settori attualmente disciplinati dalla direttiva proposta sono quelle per le quali l´importanza di garantire la sicurezza informatica è ampiamente riconosciuta. La consultazione pubblica sulla sicurezza delle reti ha ricordato anche questi settori. Servizi fiduciari non sono coperte come sono coperti dalla proposta della Commissione di un regolamento adottato nel giugno 2012. Sono coinvolte aziende di media se forniscono servizi di tipo It? La direttiva riguarda Nis abilitanti Internet Key, cioè quei giocatori i cui servizi, forniti attraverso Internet, potenziare principali attività economiche e sociali. Quando tali attività o servizi sono sospesi per un paio d´ore ci potrebbe essere un impatto significativo. La tabella allegata fornisce alcuni esempi di giocatori che potrebbero essere interessati. Le agenzie di stampa e gli editori, anche quando forniscono It e / o servizi on-line, non sono coperti. Non sono abilitanti internet chiave come eCommerce grande o piattaforme cloud, i motori di prenotazione o social network. Né sono i browser web come Mozilla Firefox o siti web come Wikipedia o di sistemi di gestione dei contenuti come Wordpress. Che cosa intende fare per garantire alle imprese non finire che fare con 27 sistemi di reporting per violazioni? Sistemi di segnalazione comuni sarà sviluppato attraverso misure di attuazione della direttiva. Modelli specifici potrebbe essere sviluppato da Enisa, che ha già riunito le autorità di regolamentazione nazionali per lo sviluppo armonizzate le misure nazionali per la gestione del rischio e la notifica degli incidenti nel quadro delle norme Ue sulle telecomunicazioni. Enisa sta attraversando lo stesso processo per l´articolo 4 della direttiva e-privacy. Non regolamento sulla sicurezza limite di libertà e di apertura? No. Questa strategia e la proposta di direttiva sottolineano che la sicurezza e la libertà vanno di pari passo. Security consente ai cittadini di cogliere tutte le opportunità che le tecnologie digitali offrono. E ´nel pieno rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell´Ue, rispetto della privacy, con la protezione dei dati personali, la libertà d´impresa, il diritto di proprietà, il diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice e il diritto di essere sentiti. Intende l´Ue definirà i requisiti minimi o il livello di sicurezza? No, la Commissione non è uno standard di definizione del corpo. La proposta di direttiva mira a sollevare la qualità e la garanzia di sicurezza informatica, ma non impone norme tecniche specifiche o per conferire a particolari soluzioni tecnologiche. T ha più ampia strategia di Enisa chiede di lavorare con gli organismi di normalizzazione e di tutti i soggetti interessati a sviluppare le linee guida e le prescrizioni per la l´adozione di parametri di riferimento sicurezza delle reti e delle buone prassi la proposta di direttiva, tuttavia, impongono l´adozione di un livello minimo di sicurezza obbligando gli operatori di infrastrutture critiche, le società Internet Key e le amministrazioni pubbliche di gestire i rischi e segnalare incidenti rilevanti. Inoltre, esso illustra un insieme minimo di capacità Nis che sono tenuti gli Stati membri a mettere in atto (ad esempio, un buon funzionamento del Computer Emergency Response Team (Cert), che è dotato di personale e risorse). Gli Stati membri sono liberi di andare oltre e adottare o mantenere i requisiti di sicurezza più severi. Perché è stato scelto armonizzazione minima della proposta di direttiva Nis? L´attuale livello di Nis in Europa varia tra gli Stati membri e le industrie. E ´quindi importante per prima cosa stabilire un livello minimo comune, prima di passare a più cooperazione avanzata. Gli Stati membri e le imprese che vogliono essere all´avanguardia in termini di Nis andando al di là dei requisiti minimi sono liberi di farlo, anche in questa fase. Non è Enisa già facendo abbastanza in materia di sicurezza informatica nell´Unione? Sicurezza informatica efficace non può essere affidata a un unico corpo. Enisa continuerà a fornire la propria esperienza e consulenza a livello comunitario sulla base del suo mandato nel nuovo quadro di cooperazione, che sarà stabilito dalla proposta di direttiva Nis. Come è l´approccio dell´Unione europea diverso l´approccio degli Stati Uniti? Il presidente Obama ha da tempo riconosciuto sicurezza informatica come una priorità assoluta e di recente ha annunciato che emetterà un decreto legge sulla sicurezza informatica. L´ordine esecutivo può contenere raccomandazioni per gli operatori di infrastrutture critiche, come l´energia e il trasporto di partecipare a un programma di volontariato e di seguire una serie di norme di sicurezza informatica. La guida non è pensato per prescrivere un tipo di sicurezza rispetto ad un altro. La differenza principale è che nelle società Executive Order statunitensi saranno incoraggiati, ma non è tenuto a adottare alcune tecniche non-standard, da definire con l´Istituto di normalizzazione e tecnologia. Che prove ci sono che l´apertura e la comunicazione è migliore per le imprese di coprire? L´obbligo di segnalare gli incidenti darà alle imprese l´incentivo a garantire che i processi di sicurezza siano in atto adeguate. Essere preparati è di vitale importanza, dato il costo impressionante potenziale di una sola violazione dei dati. Essere aperti e denunciare gli episodi è anche un modo per garantire la sopravvivenza a lungo termine di una società. Ad esempio, un´autorità di certificazione Diginotar olandese, non è riuscito a segnalare una violazione significativa ha subito nel 2011. Quando la violazione è stato presentato, Diginotar soffriva di una catastrofica perdita di reputazione e successivamente andò in bancarotta. Essere aperti su un problema, e ciò che una società sta facendo per risolvere il problema, è possibile ripristinare la fiducia.  
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ALLA POLONIA LA REGOLAMENTAZIONE DI BASARE SULLA SUA PROPOSTA DI LIBERALIZZARE UN´ANALISI DI MERCATO SULLA BASE DI DATI AGGIORNATI  
 
Bruxelles, 11 febbraio, 2013 - La Commissione europea ha chiesto all´autorità di regolamentazione polacca (Uke) di ritirare la sua proposta di liberalizzare le condizioni di accesso di altri operatori nella rete a banda larga di telecomunicazioni polacca Telekomunikacja Polska (Tp) in 11 comuni in Polonia. La Commissione ritiene, in quanto l´Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche Berec ), la decisione della Uke potrebbe incidere sulla concorrenza in Polonia e quindi limitare le offerte per i consumatori e le imprese. Questa è la seconda volta in sei mesi che la richiesta della Commissione al Uke di ritirare una proposta di regolamento su questo mercato (vedi Ip/12/914 per i dettagli di altri eventi). Secondo M me Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, " Regolamento può e deve essere eliminato quando è chiaro che l´unico concorso è sufficiente per dare i migliori risultati per i consumatori in termini di qualità, scelta e prezzo . Però, non posso accettare una proposta che la deregolamentazione si basa su dati obsoleti, inaffidabili e sono stati contraddetti da una analisi di mercato effettuata dalla stessa Uke più recente . Dispiace Uke, inoltre, non tiene conto delle linee guida chiare emanate dalla Commissione per assistere l´autorità di regolamentare adeguatamente questo importante mercato . " Uke proposta si è basata su un´analisi del mercato superato marzo 2011, che contraddice anche l´analisi del mercato Uke marzo 2012, in cui l´autorità di regolamentazione giunge alla conclusione che nessuna regione è sufficientemente competitiva in Polonia per una completa liberalizzazione può essere proposta. Durante i due mesi di indagini, l´Uke non ha fornito nuovi elementi di prova per la Commissione a ritirare i suoi seri dubbi (cfr. Ip/12/1351 ). Berec anche pienamente appoggiato la decisione della Commissione e ha raccomandato al Uke di ritirare la misura. Dalle Commissione Uke oggi l´azione non può adottare la decisione di liberalizzare l´accesso a banda larga all´ingrosso in alcune zone. Contesto Ultimamente, Uke ha adottato diverse misure di regolamentazione in materia di accesso all´ingrosso alla banda larga, che consente agli operatori di altri di utilizzare una parte della rete di un´impresa dominante di fornire servizi al dettaglio. Nel 2011, ha adottato una decisione che impone Tp di aprire l´accesso alla propria rete ad altri operatori in tutta la Polonia, con l´eccezione di 11 regioni geografiche che Uke stimato competitiva e non ha studiato. Nel marzo 2011, la Commissione ha chiesto Uke di valutare la situazione in questi settori e dimostrare se dovessero effettivamente essere trattati in modo diverso. Nel mese di marzo 2012, la Uke ha annunciato che non c´era abbastanza concorrenza su tutto il territorio della Polonia e, di conseguenza, Tp dovrebbe essere il regolamento sul mercato all´ingrosso l´accesso alla banda larga. Essa ha proposto di imporre misure correttive Tp meno severe in quattro comuni (di cui solo due fanno parte di regioni competitive definite nella notifica in questione). Alla fine di agosto 2012, la Commissione ha accettato le conclusioni della Uke che l´accesso a banda larga all´ingrosso dei servizi deve essere regolamentata su tutto il territorio della Polonia, ma nondimeno ha emesso una raccomandazione che definisce linee guida concrete relativa alle condizioni per la rimozione di regolamentazione dei prezzi, garantendo nel contempo una totale assenza di discriminazione verso gli altri operatori confronti. Uke, invece di modificare la sua proposta in conformità della presente raccomandazione, ha notificato il progetto di decisione sulle 11 regioni geografiche che erano potenzialmente competitiva esclusi dall´ambito di applicazione del mercato nella sua analisi di mercato nel 2011. Lei non ha spiegato perché si è discostato dalle sue conclusioni del marzo 2012. Oltre alle preoccupazioni circa l´uso dei dati di mercato obsoleti e contraddittori, la Commissione ritiene, inoltre, che Uke non ha dimostrato che i 11 comuni costituiscono un mercato distinto regionale o che vi sia una concorrenza effettiva sul mercato accesso a banda larga all´ingrosso in questi settori. Sotto Telecomunicazioni norme Ue, gli Stati membri dovrebbero promuovere la concorrenza e gli interessi dei consumatori nell´Unione europea e lo sviluppo del mercato unico. L´articolo 7 della direttiva "quadro" in materia di telecomunicazioni prevede che le autorità nazionali di regolamentazione notificano alla Commissione delle telecomunicazioni, l´Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche ( Berec ) e le autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni degli altri paesi dell´Unione europea le misure che intendono adottare per risolvere problemi del mercato. Le regole delle telecomunicazioni Ue ha inoltre consentire alla Commissione di adottare ulteriori misure di armonizzazione in forma di raccomandazioni o decisioni (vincolanti) se le differenze di approcci normativi, comprese le misure correttive adottate dal autorità nazionali di regolamentazione dell´Ue di rimanere più a lungo termine. Nel mese di luglio 2012 ( Speech/12/552 in inglese), Kroes descritto gli elementi di una serie di passi successivi che forniscono le linee guida sostenibili per la regolamentazione di accesso a banda larga all´ingrosso entro il 2020. La Commissione prevede di presentare il parere del Berec sul progetto di raccomandazione (in inglese) che comprende le questioni azione correttiva non discriminatorio dei prezzi di accesso alla rete e le condizioni per la flessibilità tariffari per i prodotti di accesso all´ingrosso di nuova generazione e la cui adozione è prevista entro la prossima estate. Links La lettera della Commissione al regolatore polacco (Uke) sarà pubblicato al seguente indirizzo: https://circabc.Europa.eu/w/browse/0fc4cbf9-3412-45fe-84bb-e6d7ba2f010e    
   
   
SI CONCLUDE LA QUINTA EDIZIONE DI SMAU BARI. PREMIATA CON UN +10% DI VISITATORI IL NUOVO FORMAT DI SMAU CHE VEDE LE PERSONE, LE ESPERIENZE E I CASI CONCRETI DEL TERRITORIO PRIMI PROMOTORI DELL’INNOVAZIONE IN ITALIA AL FIANCO DELLE TECNOLOGIE DIGITALI  
 
Bari, 11 febbraio 2013 - Si è chiusa il 7 febbraio la quinta edizione di Smau Bari registrando oltre 3.350 visitatori professionali, più di 5.450 registrati al sito di Smau. Consegnati nei due giorni 12 riconoscimenti nell’ambito dei quattro premi in programma. Si è iniziato ieri con il Premio Lamarck che ha dato un riconoscimento a tre giovani start up pugliesi: Cupersafety di Conversano (Ba), Questioncube di Bari, Tag the Fire di Bari. Si è proseguito poi con il Premio Smart City, in collaborazione con Anci, che ha acceso i riflettori su tre progetti eccellenti del Mezzogiorno, il Comune di Napoli per un’iniziativa realizzata in collaborazione con Ibm, la Regione Puglia e Innova Puglia per il Progetto Sist, e Pubbliservizi che ha realizzato un progetto in collaborazione con Vodafone. Oggi è stata la volta del Mob App Award, il premio dedicato alle migliori app per smartphone e tablet, che ha visto premiare Tripdyary della società Mindsofware di Napoli per la categoria Consumer, mentre per la categoria Business è stata l’app Recogniform Mobile Capture della società Recogniform Technologies di Rende (Cz) a vincere. Ha chiuso il calendario di questa due giorni il Premio Innovazione Ict Puglia, organizzato con Regione Puglia e School of Management Politecnico di Milano, che ha consegnato un riconoscimento a 5 imprese e Pubbliche Amministrazioni del Mezzogiorno: Comune di Napoli, Primadonna Collection di Bitonto, Adm Agronix di Ragusa, Latte Rugiada di Matera, Alfa Impianti di Lecce. L’edizione di quest’anno ha centrato il dibattito sulle numerose eccellenze del Mezzogiorno, non solo in campo tecnologico, ma soprattutto a livello imprenditoriale e anche sociale. L’innovazione a 360 gradi è stata il filo conduttore dei premi e delle iniziative che si sono susseguiti mercoledì e giovedì, dall’area Smart Puglia Expo – realizzata congiuntamente a Regione Puglia e affiliata al progetto Research to Business-r2b - dedicata alla ricerca industriale applicata alle diverse sfere di competenza, Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della Vita, Tecnologie per le Smart Communities, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Aerospazio, Energia e Fabbrica intelligente; ai numerosi Premi dedicati a start up e progetti virtuosi realizzati da imprese e pubbliche amministrazioni; fino all’Elevator Pitch, in cui le start up hanno potuto raccontare le proprie idee innovative agli imprenditori e manager in sala. Come spiega lo stesso Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau “Oggi abbiamo fatto un passo avanti: le tecnologie digitali sono ormai pervasive e traversali, per questo fondamentali per accrescere la competitività delle imprese in qualsiasi ambito. Le numerose eccellenze che abbiamo raccontato quest’anno a Bari, attraverso i quattro premi in programma, sono la testimonianza che l’innovazione tecnologica è l’ingrediente fondamentale per competere e per accrescere lo sviluppo economico e sociale delle città e delle comunità. Con il supporto di numerosi attori, che in Puglia si occupano di fornire concreto sostegno alle imprese, come la Regione Puglia, Arti, il Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese, Innovapuglia, Puglia Sviluppo, Confindustria Bari e B.a.t. E i Giovani Imprenditori di Confindustria di Bari e B.a.t, in questa due giorni abbiamo posto le basi per la creazione di un ponte tra nord e sud che proietterà le eccellenze pugliesi – start up, imprese e comuni virtuosi – verso la ribalta nazionale e internazionale della 50° edizione di Smau Milano affinché possano diventare un esempio per altre imprese e le loro ricette possano diventare replicabili e diffuse su scala nazionale e non solo.” La Vicepresidente di Regione Puglia ha aggiunto "Con le imprese che applicano la ricerca si chiude per la Regione Puglia un circolo virtuoso: finanziamo le università per fare ricerca, poi finanziamo le imprese che industrializzano processi e prodotti e poi le imprese che utilizzano la ricerca. Alla fine del percorso la nostra economia diventa più competitiva: cresce il Pil, crescono le esportazioni e cresce l´occupazione. Smau ha contribuito in questi anni a fare della Puglia una vetrina dell´Italia. Nell´innovazione non siamo una periferia ma una capitale. I sei premi vinti in questa edizione di Smau rappresentano l´ennesima testimonianza." Alla dichiarazione della Vicepresidente di Regione Puglia, si aggiungono le parole rivolte alle giovani imprese da Alvise Biffi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda e da Francesco Frezza, Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Bari e B.a.t: “Le nuove tecnologie hanno azzerato le distanze, oggi Bari non e´ più ‘distante’ di Sesto San Giovanni rispetto a Milano per fare impresa. Una startup oggi deve necessariamente partire orientandosi al mercato Italia con l´obiettivo di superare velocemente i confini nazionali nel suo percorso di crescita e sviluppo. Il premio Lamarck Gruppo Giovani Confindustria -Smau segue il roadshow di Smau lungo l´Italia da Bari a Milano proprio per accompagnare le startup stimolando questo necessario passaggio culturale che porta ad allargare l´orizzonte di chi vuol fare impresa.” Anche Antonella Galdi Responsabile Innovazione di Anci, sottolinea l’importanza dell’innovazione per lo sviluppo delle città intelligenti, uno dei temi protagonisti di Smau Bari: “L’innovazione applicata alla dimensione urbana rappresenta uno dei principali terreni sui quali si gioca la partita del possibile rilancio del nostro Paese. Sia le più recenti linee di indirizzo dell’Unione Europea sia numerose analisi internazionali certificano, infatti, come sia nel binomio città-innovazione tecnologica che è necessario investire prioritariamente per creare sviluppo nei sistemi territoriali di area vasta e nazionali”. Tra gli stand l’attenzione è stata rivolta alle numerose novità tecnologiche presentate da oltre 90 aziende tecnologiche in grado di dare nuovo slancio alla competitività delle imprese, come tablet, ultrabook, apps, cloud computing, sistemi di comunicazione e collaborazione presentate dai grandi protagonisti del settore, tra gli altri Apc by Schneider Electric, Cisco, Fujitsu, Ibm, Intel, Microsoft, Poste Italiane, Sap, Telecom Italia, Gruppo Teamsystem, Vodafone, riuniti accanto ai propri business partner del territorio. Accanto ai protagonisti delle moderne tecnologie grande successo ha avuto l’area Smart Puglia Expo dove si è presentata l’intera offerta scientifica dell’ecosistema regionale, dai distretti tecnologici ai laboratori, dagli spinoff alle imprese innovative per un totale di 67 soggetti presenti. I visitatori sono stati accolti anche da una preziosa guida per scoprire le nuove opportunità di innovazione per l’impresa: il Discovery Bar. Affollati anche gli oltre 50 workshop tenuti dalle principali scuole di formazione manageriale come Sda Bocconi School of Management e Scool of Management del Politecnico di Milano, che hanno affrontato le tematiche di maggiore attualità in tema di innovazione tecnologica per le imprese e i 9 laboratori che si sono susseguiti all’interno dell’Arena Smart City che hanno raccontato progetti di eccellenza nello sviluppo di città intelligenti in corso nel Sud Italia. I Commenti Dei Partner - “La scelta di prendere parte alle tappe di Smau Business si riconferma positiva. Apprezziamo in particolare la possibilità di stringere maggiori relazioni con le aziende del territorio, e la possibilità di condividere con loro casi di successo di Piccole e Medie Imprese che operano nelle zone raggiunte dall’evento”. Cinzia Martelli, Strategic Marketing Manager, divisione It Schneider Electric. “Fujitsu ha partecipato con particolare entusiasmo alla tappa di Smau Business 2013 che si è tenuta a Bari e ha colto l’occasione per intensificare ulteriormente la propria sinergia con i partner a livello locale. Siamo soddisfatti per il riscontro ottenuto. Per noi era importante poter ribadire ulteriormente il ruolo di Fujitsu come maggior fornitore europeo di infrastrutture It, con un portafoglio completo di prodotti in grado di spaziare dalle soluzioni e servizi It ai sistemi client, fino ad arrivare ai data center e alle infrastrutture gestite. Crediamo che in un mercato sempre più complesso ed esigente, affidarsi a un player capace di vantare una visione così ampia delle esigenze delle aziende di tutte le dimensioni, possa essere la chiave di volta per investire sulla crescita e sullo sviluppo del business”. Massimo Federici, Channel Sales Development Manager Fujitsu “Siamo entusiasti di partecipare all’edizione 2013 di Smau Business Roadshow che si è aperta in questi giorni a Bari, poiché si tratta di un’occasione per continuare a promuovere il valore dell’innovazione sul territorio. Durante la tappa pugliese siamo stati lieti di offrire insieme ai nostri Partner Altea e Reno Sistemi utili momenti di networking e formazione, in particolare rispetto ai sistemi gestionali di nuova generazione, alla Business Intelligence, al Customer Relationship Management, aiutando inoltre i professionisti e gli imprenditori locali ad acquisire consapevolezza dell’importanza del social e della mobility”. Silvia Candiani, Direttore Marketing & Operations Microsoft Italia “Anche quest’anno l’edizione di Bari si è rivelata per noi un appuntamento importante. Le imprese del Sud hanno dimostrato curiosità ed interesse nei confronti di Business One e dell’esperienza condivisa dai nostri Partner, sempre più consapevoli dei grandi vantaggi di business resi possibili dalla tecnologia. Da sempre Sap s’impegna affinché le Pmi possano cogliere queste opportunità e guadagnare competitività, accompagnandole nel loro percorso di crescita”. Massimiliano Ortalli, Ecosystem & Channel Director Sap Italia "I riconoscimenti ricevuti allo Smau di Bari, il Premio Smart Cities con Pubbliservizi, il Premio Mobile Apps con Piazza Italia e il Premio Innovazione Ict Puglia, sono la testimonianza concreta del continuo impegno di Vodafone nel realizzare soluzioni a supporto dei nostri clienti e delle Smart Cities. In particolare, le applicazioni di Mobile Workforce Automation presentate nella due giorni barese consentono di offrire migliori servizi al cittadino con benefici nell´intera gestione dei processi di business sia per la Pubblica Amministrazione che per le aziende." Sabrina Baggioni, Direttore Marketing Corporate Vodafone Italia  
   
   
LA SUITE LIBERA PER UFFICIO CHE LA COMUNITÀ STAVA SOGNANDO DA DODICI ANNI  
 
Berlino, 11 febbraio 2013 - The Document Foundation annuncia Libreoffice 4.0, la suite libera per ufficio che la comunità stava sognando dal 2001. Libreoffice 4.0 è la prima release che riflette gli obiettivi della comunità, definiti a settembre 2010, all´epoca dell´annuncio: un codice sorgente più agile e pulito, un maggior numero di funzionalità, una migliore interoperabilità, e un ecosistema più diversificato e più aperto all´integrazione. Libreoffice 4.0: la comunità in primo luogo - In meno di 30 mesi, Libreoffice è cresciuto in modo significativo fino a diventare il più grande tra i progetti di software libero indipendenti focalizzati sul desktop e la produttività. La governance aperta e trasparente di Tdf e la licenza copyleft sono state determinanti nell´attrarre oltre 500 sviluppatori - per tre quarti volontari indipendenti - che hanno contribuito con oltre 50.000 commit. Oggi, il codice sorgente è abbastanza diverso da quello originale, con l´aggiunta e la rimozione di diversi milioni di righe di codice, la presenza di nuove funzioni, la soluzione di bug e regressioni, l´adozione di costrutti C++ allo stato dell´arte, la sostituzione di strumenti, l´eliminazione di metodi deprecati e librerie obsolete, e la traduzione di 25.000 commenti dal tedesco all´inglese. Tutto questo rende il codice più facile da comprendere e più accessibile a tutti i nuovi membri della comunità. "Libreoffice 4.0 è una pietra miliare per l´interoperabilità e una base eccellente per l´attività di rinnovamento dell´interfaccia utente", spiega Florian Effenberger, Chairman del Board of Directors. "Il nostro progetto non è solamente in grado di attrarre con regolarità nuovi sviluppatori, ma crea anche una piattaforma aperta e trasparente per la collaborazione, basata su una forte etica Free Software, dove i volontari e le persone pagate dalle aziende per lavorare su Libreoffice lavorano al raggiungimento dello stesso obiettivo". Libreoffice 4.0: le nuove funzionalità - Libreoffice 4.0 offre un elevato numero di nuove funzionalità, elencate in questa pagina: https://www.Libreoffice.org/download/4-0-new-features-and-fixes  - Integrazione con i sistemi di content e document management - Alfresco, Ibm Filenet P8, Microsoft Sharepoint 2010, Nuxeo, Opentext, Sap Netweaver Cloud Service e altri - attraverso lo standard Cmis. - Migliore interoperabilità con i documenti Docx e Rtf, grazie a una serie di nuove funzionalità e miglioramenti come la possibilità di importare "ink notes" (scritte a penna su uno schermo touch) e di attaccare i commenti ai campi di testo. - Possibilità di importare i documenti Microsoft Publisher, e miglioramento dei filtri di importazione Visio con l´aggiunta del formato 2013 (appena annunciato da Microsoft). - Ulteriori miglioramenti incrementali all´interfaccia utente, tra cui l´integrazione con Unity (Ubuntu) e il supporto dei Temi (o Persona) Firefox, per conferire a Libreoffice un aspetto personalizzato. - Introduzione della tecnica dei widget per le finestre di dialogo, che semplifica la traduzione, il ridimensionamento, e l´eventuale occultamento, degli elementi della Ui, riduce la complessità del codie, e pone le basi per un´interfaccia utente significativamente migliore. - Intestazione e pié di pagina diversi sulla prima pagina di un documento Writer, senza la necessità di intervenire sullo stile della pagina stessa. - Diversi miglioramenti alla prestazioni di Calc, oltre all´esportazione dei grafici come immagini (Jpg e Png) e all´introduzione di nuove funzioni di calcolo definite da Odf Openformula. - Prima versione di Impress Remote Control App per Android, supportata solo da alcune distribuzioni Linux (la seconda versione, disponibile nei prossimi mesi, verrà supportata su tutte le piattaforme: Windows, Macos X e tutte le distro e i binari Linux). - Significativo miglioramento delle prestazioni nel caricamento e nel salvataggio di diversi tipi di documento, e soprattutto nel caso dei fogli elettronici Ods e Xlsx di grandi dimensioni, e dei file Rtf. - Migliore gestione dei contributi degli sviluppatori grazie a Gerrit: un sistema di revisione web based che semplifica il lavoro dei progetti che usano Git (anche se questo non è specifico di Libreoffice 4.0, è entrato in produzione quando è stato creato il ramo di sviluppo di Libreoffice 4.0). Libreoffice 4.0: dentro al motore - Libreoffice 4.0 apporta un gran numero di miglioramenti interessanti soprattutto per gli sviluppatori: https://wiki.Documentfoundation.org/releasenotes/4.0#api_changes  Nel complesso, viene garantita la compatibilità a ritroso per le vecchie estensioni, anche se in futuro Tdf ritiene indispensabile far evolvere le Api Uno, attraverso il deprecamento - e l´eventuale eliminazione - di un maggior numero di funzioni, durante la vita dell´intera famiglia Libreoffice 4.X. Negli ultimi sette mesi, dalla creazione del ramo di Libreoffice 3.6 e durante tutto il ciclo di sviluppo di Libreoffice 4.0, gli sviluppatori hanno fatto più di 10.000 commit. In media, un commit ogni 30 minuti, compresi i week end, le vacanze e le festività, a testimonianza dell´incredibile vitalità del progetto. Come ottenere Libreoffice 4.0 - Libreoffice 4.0 è immediatamente disponibile per il download dal seguente link: http://www.Libreoffice.org/download/  Le estensioni per Libreoffice si trovano a questo link: http://extensions.Libreoffice.org/extension-center  L´elenco delle modifiche al codice di Libreoffice 4.0 è disponibile qui: https://wiki.Documentfoundation.org/releases/ 4.0.0/rc1 (apportate nella 4.0.0.1), https://wiki.Documentfoundation.org/releases/ 4.0.0/rc2 (apportate nella 4.0.0.2) e https://wiki.Documentfoundation.org/releases/ 4.0.0/rc3 (apportate nella 4.0.0.3). Supportate The Document Foundation - Gli utenti di Libreoffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation con una donazione su http://donate.Libreoffice.org  I fondi raccolti vengono utilizzati per la crescita e la gestione dell´infrastruttura, e per sostenere le attività di marketing tese a far crescere la conoscenza del progetto sia a livello locale sia a livello globale. Link al post sul blog The Document Foundation: http://wp.Me/p1bype-mg  
   
   
LA REALTÀ VIRTUALE PRESENTATA A COMONEXT  
 
Como, 11 febbraio 2013 - “Realtà virtuale: stato di fatto, applicazioni e potenzialità” è il titolo dell’evento che si svolgerà mercoledì 13 febbraio a partire dalle 17.15 presso l’auditorium del Parco Scientifico Tecnologico Comonext di Lomazzo. L’incontro sarà dedicato alla presentazione dei sistemi innovativi di Realtà Virtuale e delle nuove tecnologie della modellazione e della prototipazione virtuale per vedere i nuovi sistemi di ricostruzione di prodotti e ambienti, per scoprire esempi e casi pratici di chi oggi utilizza queste tecnologie nelle fasi di progettazione, sviluppo e marketing. Durante l’incontro interverranno Monica Bordegoni Professore ordinario di Prototipazione Virtuale al Politecnico di Milano, Roberto Del Ponte del Centro Sviluppo Realtà Virtuale e Stefano Poretta direttore di Comonext. Prima dell’incontro, alle 16.00 sarà possibile visitare i laboratori del Centro Sviluppo Realtà Virtuale, massimo 20 posti. Registrazione obbligatoria all’indirizzo mail info@csrv.It. Di seguito il programma dell’incontro: 17.15 – 17.30 Registrazione partecipanti; 17.30 – 17.45 Apertura lavori – Stefano Poretta (Comonext Scpa); 17.45 – 18.30 Sistemi virtuali e innovativi – Monica Bordegoni (Politecnico di Milano); 18.30 – 18.40 Linee di ricerca e facilities – Monica Bordegoni (Politecnico di Milano); 18.40 – 19.00 Fornitori di sistemi virtuali e casi pratici di utilizzo – Roberto Del Ponte (Centro Sviluppo Realtà Virtuale); 19.00 Aperitivo , L´incontro è gratuito e aperto a tutti. Iscrizioni entro lunedì 11 febbraio a segreteria@comonext.It    
   
   
SAFER INTERNET DAY IN TRENTINO: STUDIARE E CRESCERE CON LE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Trento, 11 febbraio 2013 - Le telecamere del Tg Giovani sono andate a curiosare nel convegno “Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto” che s’è tenuto al Palazzo dell’Istruzione a Trento martedì 5 febbraio, giorno della decima edizione del Safer Internt Day, appuntamento internazionale per approfondire le tematiche sull’uso consapevole e intelligente delle moderne tecnologie da parte dei giovani e dei giovanissimi in viaggio su internet. L’incontro è stato organizzato dall’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, tramite il “tavolo di lavoro per l’educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale”. Il 44esimo speciale del Tg Giovani, curato da Gianna Zortea, si sofferma, a titolo d’esempio, sulla sperimentazione che da tre anni vede gli studenti di tre classi dell’Itt Michelangelo Buonarroti di Trento impegnati a studiare servendosi di una speciale aula innovativa dotata di piattaforma digitale dedicata, di lavagne interattive, di iPad affidati a ciascun allievo in comodato d’uso... Gli speciali del Tg Giovani – realizzati dall´Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l´Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili – sono disponibili anche on-line sulla Web-tv del sito della Provincia ( http://www.Webtv.provincia.tn.it/speciali_tg_giovani_web/ ), dove è possibile visionare anche i precedenti speciali. Lo "speciale" del Tg Giovani "Safer Internet Day in Trentino”, il n. 44 della serie 2013, andrà in onda su Rttr nei seguenti orari: Sabato 9 febbraio ore 18:30, Domenica 10 febbraio ore 22:53, Lunedì 11 febbraio ore 19:47, Martedì 12 febbraio ore 13:28, Mercoledì 13 febbraio ore 14:45, Giovedì 14 febbraio ore 19:50, Venerdì 15 febbraio ore 17:55. (gli orari potranno subire variazioni di 15-30 minuti per esigenze di palinsesto)
 Da lunedì 11 febbraio, infine, lo "speciale" del Tg Giovani sarà visibile agli indirizzi: www.Webtv.provincia.tn.it  www.Perilmiofuturo.it  www.Politichegiovanili.provincia.tn.it  
   
   
TELECOM ITALIA: RISULTATI PRELIMINARI AL 31 DICEMBRE 2012 RICAVI CONSOLIDATI: 29.503 MILIONI DI EURO (+0,5% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL 2011)  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito il 7 febbraio sotto la presidenza di Franco Bernabè per esaminare i risultati preliminari del Gruppo al 31 dicembre 2012. Franco Bernabè ha commentato: “Il Gruppo è riuscito a conseguire nel 2012 un fatturato in crescita, confermando nel contempo una buona redditività, tra le maggiori del comparto anche grazie ai risultati del business domestico, che ha raggiunto tutti gli obiettivi dell’anno ribadendo il ruolo di principale generatore di cash flow per il Gruppo. Guardiamo con maggiore serenità al futuro anche grazie al nuovo approccio regolamentare delineato dalla Commissione Europea mirato a garantire la stabilità dei prezzi wholesale sul rame e adeguati incentivi per gli investimenti sulle nuove reti in fibra. Tale impostazione ci permetterà di agire più efficacemente nello sfidante contesto competitivo che l’evoluzione dei servizi legati ad internet sta disegnando”. Risultati Preliminari Del Gruppo Telecom Italia I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 29.503 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto all’esercizio 2011 (29.957 milioni di euro); la riduzione di 454 milioni di euro è prevalentemente dovuta alla Business Unit Domestic a cui si contrappone l’incremento relativo alla Business Unit Argentina (+564 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (+134 milioni di euro). In termini di variazione organica i ricavi consolidati registrano un incremento dello 0,5% (+151 milioni di euro). In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo: l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -569 milioni di euro, prevalentemente relativo alla Business Unit Brasile (-535 milioni di euro) e in maniera meno significativa alla Business Unit Argentina (-55 milioni di euro) e ad altre società del Gruppo (+21 milioni di euro); l’effetto della variazione di perimetro di consolidamento (-14 milioni di euro) principalmente riferibile alle cessioni delle partecipate Loquendo (Business Unit Domestic) avvenuta il 30 settembre 2011 e Matrix (Altre Attività) avvenuta il 31 ottobre 2012; l’effetto di una riduzione di ricavi pari a 22 milioni di euro dovuta alla chiusura di controversie commerciali con altri operatori.
L’analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente: (milioni di euro) 2012 Preliminary 2011 Variazioni
Peso % Peso % assolute % % organica
Domestic 17.884 60,6 18.991 63,4 (1.107) (5,8) (5,8)
Core Domestic 16.933 57,4 18.082 60,4 (1.149) (6,4)
International Wholesale 1.393 4,7 1.393 4,6
Brasile 7.477 25,3 7.343 24,5 134 1,8 9,8
Argentina 3.784 12,8 3.220 10,7 564 17,5 19,6
Media, Olivetti e Altre Attività 564 1,9 700 2,3 (136)
Rettifiche ed Elisioni (206) (0,6) (297) (0,9) 91
Totale consolidato 29.503 100,0 29.957 100,0 (454) (1,5) 0,5
L’ebitda è pari a 11.665 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’esercizio precedente, di 506 milioni di euro (-4,2%), con un’incidenza sui ricavi del 39,5% (40,6% nell’esercizio 2011). In termini organici l’Ebitda si riduce di 246 milioni di euro (-2,0%) rispetto all’esercizio precedente e l’incidenza sui ricavi registra una flessione di un punto percentuale, passando dal 41,2% nell’esercizio 2011 al 40,2% nell’esercizio 2012, a causa del maggior peso dei ricavi del Sud America, la cui marginalità è inferiore a quella del Business Domestico, nonché dell’incremento del fatturato per terminali mobili, finalizzato ad una maggiore penetrazione dei servizi dati.
Il dettaglio dell’Ebitda e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente: (milioni di euro) 2012 Preliminary 2011 Variazioni
Peso % peso % assolute % % organica
Domestic 8.696 74,5 9.173 75,4 (477) (5,2) (4,9)
% sui Ricavi 48,6 48,3 0,3 pp 0,4 pp
Brasile 1.996 17,1 1.990 16,4 6 0,3 8,9
% sui Ricavi 26,7 27,1 (0,4) pp (0,2) pp
Argentina 1.121 9,6 1.035 8,5 86 8,3 11,7
% sui Ricavi 29,6 32,1 (2,5) pp (2,2) pp
Media, Olivetti e Altre Attività (139) (1,2) (26) (0,3) (113)
Rettifiche ed elisioni (9) (1) (8)
Totale consolidato 11.665 100,0 12.171 100,0 (506) (4,2) (2,0)
% sui Ricavi 39,5 40,6 (1,1) pp (1,0) pp
Gli investimenti industriali sono pari, nell’esercizio 2012, a 5.196 milioni di euro, di cui 3.072 milioni di euro relativi alla Business Unit Domestic, e presentano un decremento rispetto all’esercizio 2011 pari a 899 milioni di euro. In particolare: la Business Unit Domestic registra una flessione di 1.113 milioni di euro. Escludendo gli investimenti dell’esercizio 2011 inerenti l’acquisizone di diritti d’uso delle frequenze di telefonia mobile Lte (1.223 milioni di euro), la variazione sarebbe stata positiva di 110 milioni di euro attribuibile in particolare all’avvio dei piani realizzativi delle reti di nuova generazione (rete Lte e fibra) in parte compensato dal minor fabbisogno per attività di delivery su nuovi impianti in relazione al rallentamento e contrazione delle dinamiche commerciali sugli accessi del Fisso; la Business Unit Brasile registra un incremento di 210 milioni di euro (comprensivo di un effetto cambio negativo per 94 milioni di euro), riferibile all’acquisizione dei diritti d’uso delle bande di frequenza per la telefonia mobile di quarta generazione (4G) (145 milioni di euro) nonché agli investimenti dedicati anche allo sviluppo della qualità dell’infrastruttura di rete; la Business Unit Argentina evidenzia investimenti industriali in linea con il precedente esercizio (+1 milione di euro già comprensivo di una differenza cambio negativa pari a 9 milioni di euro). Oltre che ai costi di acquisizione della clientela, gli investimenti sono stati indirizzati all’ampliamento e all’upgrade dei Servizi a banda larga al fine di migliorare la capacità trasmissiva ed aumentare la velocità d’accesso offerta ai clienti, all’accesso fisso tradizionale per soddisfare la domanda e al Backhauling per sostenere lo sviluppo dell’accesso mobile. Inoltre, Telecom Personal ha investito principalmente nell’aumento di capacità e ampliamento della rete 3G per sostenere la crescita di Internet mobile. L’operating free cash flow è pari a 6.466 milioni di euro, in aumento di 699 milioni di euro rispetto al 2011 (5.767 milioni di euro), contribuendo positivamente alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto. In particolare l’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2012 è pari a 28.274 milioni di euro, in diminuzione di 2.140 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (30.414 milioni di euro). Nel quarto trimestre 2012 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.211 milioni di euro rispetto a fine settembre 2012; in particolare, la generazione di cassa operativa ha ampiamente assorbito il fabbisogno derivante dal versamento di imposte sul reddito per circa 700 milioni di euro. Il margine di liquidità al 31 dicembre 2012 ammonta a 16,14 miliardi di euro (14,7 miliardi di euro a fine 2011) ed è costituito da liquidità per 8,19 miliardi di euro (7,72 miliardi di euro al 31 dicembre 2011) e dalle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7,95 miliardi di euro (7 miliardi di euro a fine 2011). Tale margine consente la copertura delle Passività Finanziarie in scadenza nel corso dei prossimi 18-24 mesi. Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2012 è pari a 83.184 unità, di cui 54.419 in Italia (84.154 unità a fine 2011, di cui 56.878 in Italia). I dati preliminari 2012 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato ieri, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società. Domestic La società Matrix, ceduta il 31 ottobre 2012, nel corso del 2012 era stata classificata fra le Altre Attività, escludendola perciò dalla Business Unit Domestic–core Domestic. I periodi posti a confronto sono stati coerentemente modificati. I ricavi Domestic, pari a 17.884 milioni di euro (18.991 milioni di euro nel 2011), si riducono del 5,8% in termini reported e del 5,8% in termini organici. In uno scenario congiunturale in peggioramento e in un contesto di mercato caratterizzato da forti dinamiche di riduzione delle tariffe (sui servizi tradizionali) e da tensioni competitive, la flessione dei ricavi risente anche dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione su rete mobile (Mtr) - che prevede una riduzione della tariffa del 53% (da 5,3 a 2,5 centesimi di euro) - nonché dell’introduzione a livello Europeo di un tetto (cap) sul prezzo del traffico in roaming. In questo contesto, la performance dell’anno, in termini di variazione organica rispetto all’esercizio precedente, presenta una riduzione del 5,8% rispetto al 2011. Tale flessione è in particolare attribuibile alla contrazione dei ricavi sui servizi tradizionali solo in parte recuperata con lo sviluppo di servizi innovativi, soprattutto su Broadband Fisso e Mobile Internet. Nel dettaglio: Ricavi Core Domestic I ricavi Core Domestic sono pari a 16.933 milioni di euro e si riducono del 6,4% (18.082 milioni di euro nel 2011). La flessione in termini organici è del 6,2%. Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al 2011: Consumer: il segmento Consumer presenta nel 2012 una riduzione dei ricavi pari a 333 milioni di euro (-3,6%) e conferma complessivamente una performance in recupero rispetto alla riduzione registrata nell’esercizio 2011 grazie, in particolare, alla stabilizzazione dell’erosione dei ricavi voce (sia Fisso che Mobile), al forte sviluppo dei ricavi da Browsing ed alla crescita dei ricavi da vendita di devices (+118 milioni di euro, +35,4%), soprattutto quelli abilitanti al Mobile Internet. La contrazione dei ricavi rispetto all’esercizio 2011, interamente attribuibile ai ricavi da servizi (-451 milioni di euro, -5,1%), è riconducibile, oltre che alla citata riduzione delle tariffe di terminazione, alla contrazione dei servizi tradizionali di Fonia e Messaging, in parte compensata dallo sviluppo dei ricavi Internet Mobile (+70 milioni di euro, pari a +13,%) e da Accesso Broadband Fisso (+34 milioni di euro, pari a +3,6%). Business: il segmento Business registra nel 2012 una riduzione dei ricavi rispetto al 2011 di 287 milioni di euro (-9,4%). Tale flessione è prevalentemente attribuibile alla flessione della customer base (-6,6% rispetto al 2011 sul Fisso e -4,8% sul Mobile escludendo le linee solo dati) e ad una flessione dell’Arpu (ricavo medio per cliente) sui servizi voce. Top: il segmento Top presenta nel 2012 una riduzione dei ricavi rispetto al 2011 pari a 427 milioni di euro (-12,1%). In particolare, sui ricavi da servizi la diminuzione è pari a 260 milioni di euro (-8,6%) prevalentemente attribuibile ad una flessione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati, solo in parte compensata dallo sviluppo di servizi innovativi, in particolare Internet Mobile. National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel 2012 una riduzione rispetto al 2011 dei ricavi di 52 milioni di euro (-2,5%) determinata in misura prevalente dai minori ricavi dei servizi di trasporto e interconnessione, solo in parte compensati dalla crescita dei servizi di accesso in favore degli operatori alternativi. Ricavi International Wholesale I ricavi del 2012 di International Wholesale (gruppo Telecom Italia Sparkle) sono pari a 1.393 milioni di euro, stabili rispetto all’esercizio precedente. Nel corso dell’esercizio sono proseguite le azioni di razionalizzazione basate su un approccio sempre selettivo in termini di qualità del portafoglio clienti e di raccolta del traffico. L’andamento dei ricavi dei business Fonia (+1,4%) e Ip/data (+5,8%) ha consentito di contenere la contrazione registrata negli altri segmenti di business in particolare la clientela multinazionale (-10%). Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia. Ricavi Telecomunicazioni Fisse
L’andamento dei ricavi delle principali aree di business è il seguente: 2012 Preliminary 2011 Variazioni
(milioni di euro) peso % peso % assolute %
Fonia Retail 5.296 41,4 5.689 42,2 (393) (6,9)
Internet 1.605 12,5 1.621 12,0 (16) (1,0)
Business Data 1.414 11,1 1.621 12,0 (207) (12,8)
Wholesale 4.057 31,7 4.155 30,8 (98) (2,4)
Altri 417 3,3 403 3,0 14 3,5
Totale Ricavi Telecomunicazioni Fisse 12.789 100 13.489 100 (700) (5,2)
Ricavi Telecomunicazioni Mobili
L’andamento dei ricavi delle principali aree di business è il seguente: 2012 Preliminary 2011 Variazioni
(milioni di euro) peso % peso % assolute %
Fonia Uscente 3.278 49,6 3.600 50,6 (322) (8,9)
Fonia Entrante 826 12,5 1.117 15,7 (291) (26,0)
Vas 2.041 30,9 2.038 28,6 3 0,1
Terminali 470 7,0 359 5,1 111 30,9
Totale Ricavi Telecomunicazioni Mobili 6.615 100,0 7.114 100,0 (499) (7,0)
L’ebitda della Business Unit Domestic nel 2012 è pari a 8.696 milioni di euro e registra una riduzione di 477 milioni di euro rispetto al 2011 (-5,2%). L’incidenza sui ricavi è pari al 48,6%, in miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto al 2011. Sul risultato incide la contrazione dei ricavi da servizi (-1.014 milioni di euro), solo in parte compensata dalla riduzione delle quote da riversare a favore degli altri operatori e dalle dinamiche di efficienza ottenute attraverso un selettivo controllo e contenimento dei costi operativi. L’ebitda in termini organici è pari a 8.829 milioni di euro (-458 milioni di euro, -4,9% rispetto al 2011), con un’incidenza sui ricavi pari al 49,3%, in crescita rispetto all’esercizio precedente (+0,4 punti percentuali). Il personale a fine esercizio è pari a 53.224 unità, in diminuzione di 1.823 unità rispetto al 31 dicembre 2011 (la variazione include gli effetti dell’acquisizione, dal 1° gennaio 2012, delle attività di Contact Center e delle relative 249 risorse della società Advalso, appartenente alla Business Unit Olivetti). Brasile (cambio medio real/euro 2,50953) I ricavi del Gruppo Tim Brasil dell’esercizio 2012 sono pari a 18.764 milioni di reais, superiori di 1.678 milioni di reais (+9,8%) rispetto all’esercizio 2011. I ricavi da servizi del 2012 si attestano a 16.420 milioni di reais, in crescita rispetto ai 15.353 milioni di reais del 2011 (+6,9%). I ricavi da vendita di prodotti aumentano da 1.733 milioni di reais dell’esercizio 2011 a 2.344 milioni di reais del 2012 (+35,3%), risultato che riflette la strategia di penetrazione del mercato con terminali di fascia alta (smartphone/webphone e tablet), quale leva per lo sviluppo dei ricavi da servizi dati. L’arpu (Average Revenue Per User), ricavo medio mensile per cliente, dell’esercizio 2012 è pari a 19,1 reais rispetto ai 21,4 reais dell’esercizio 2011 (-10,7%). Le linee complessive, al 31 dicembre 2012, sono pari a 70,4 milioni, in crescita del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2011, corrispondenti a una market share del 26,9%. L’ebitda, pari a 5.008 milioni di reais, è superiore di 377 milioni di reais rispetto all’esercizio 2011 (+8,1%); la crescita del margine operativo è sostenuta dall’aumento dei ricavi, principalmente Vas, essenzialmente controbilanciato dal maggior costo di terminazione dovuto all’aumento dei volumi di traffico e dai costi strettamente legati alla dinamica della customer base. L’ebitda margin è pari al 26,7%, inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto all’esercizio 2011. L’ebitda organico dell’esercizio 2012 è pari a 5.061 milioni di reais, superiore di 412 milioni di reais rispetto al 2011 (+8,9%). L’ebitda margin organico è pari al 27,0% inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente. All’incremento della marginalità dei ricavi da servizi si contrappone il maggior peso del fatturato relativo alla vendita dei terminali smartphone/webphone. Il personale al 31 dicembre 2012 è pari a 11.622 unità (10.539 unità al 31 dicembre 2011). Argentina (cambio medio peso / euro 5,84408) I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 22.116 milioni di pesos, in aumento di 3.620 milioni di pesos (+19,6%) rispetto al 2011 (18.496 milioni di pesos) grazie alla crescita delle basi clienti del Broadband Fisso e del Mobile, e dei relativi Arpu. La principale fonte di ricavi per la Business Unit Argentina è rappresentata dalla telefonia mobile che realizza un incremento di oltre il 22% rispetto all’esercizio precedente e che concorre per il 73% ai ricavi consolidati della Business Unit. L’ebitda evidenzia una crescita di 606 milioni di pesos, registrando un incremento del 10,2% rispetto all’esercizio 2011, raggiungendo i 6.553 milioni di pesos. L’incidenza sui ricavi è pari al 29,6%, inferiore di 2,6 punti percentuali rispetto all’esercizio 2011, principalmente per la maggiore incidenza dei costi per acquisti di materie e servizi e dei costi del personale. L’ebitda organico - calcolato escludendo oneri per 90 milioni di pesos, relativi ai costi per il progetto di ristrutturazione aziendale che ha coinvolto il personale di alcuni specifici segmenti di attività - cresce dell’11,7% rispetto all’esercizio 2011 con un’incidenza sui ricavi del 30%. Il personale al 31 dicembre 2012 è pari a 16.803 unità (16.350 unità al 31 dicembre 2011). Olivetti In data 1° gennaio 2012, le attività e risorse di contact center di Advalso S.p.a. Sono state cedute a Telecontact Center S.p.a. (società controllata di Telecom Italia – Business Unit Domestic), nell’ambito del progetto che mira alla gestione unitaria delle attività di call center svolte nel Gruppo Telecom Italia. Inoltre il 13 giugno 2012 l’assemblea della controllata Olivetti I-jet S.p.a. Ha deliberato la messa in liquidazione della società. I ricavi del 2012 ammontano a 280 milioni di euro (-63 milioni di euro rispetto al 2011). L’ebitda è negativo per 57 milioni di euro, in calo di 21 milioni di euro rispetto al 2011. Al netto degli accantonamenti a seguito dell’avvio della liquidazione di Olivetti I-jet S.p.a., la variazione organica dell’Ebitda è positiva per 10 milioni di euro (+27,8%). Il personale al 31 dicembre 2012 è di 778 unità, era di 1.075 unità a fine 2011. Risultati Preliminari Di Telecom Italia S.p.a. Principali Variazioni Del Perimetro Societario Nel corso del 2012, si sono verificate le seguenti variazioni, che non hanno comportato significativi impatti sui risultati di Telecom Italia S.p.a.: Operazioni di Fusione per incorporazione di Ti Audit and Compliance Services S.c.a r.L. E di Saiat in Telecom Italia: entrambe le operazioni hanno avuto effetto in data 1° gennaio 2012. Conferimento del ramo d’azienda “Information Technology” di Telecom Italia a Ssc, successivamente denominata Telecom Italia Information Technology: in data 1° novembre 2012 ha avuto efficacia il conferimento del ramo d’azienda “Information Technology” di Telecom Italia a Ssc. L’operazione ha comportato il trasferimento del ramo Information Technology, composto dalle funzioni Information Technology e Human Resources and Organization Information Technology con il conseguente passaggio di 1.183 risorse alla conferitaria. A seguito dell’operazione proseguono i rapporti di collaborazione tra Telecom Italia e Telecom Italia Information Technology, sulla base degli accordi negoziati tra le parti I ricavi sono pari a 16.940 milioni di euro, in diminuzione di 1.105 milioni di euro (-6,1%) rispetto all’esercizio 2011. Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali nei segmenti Consumer (-3,6%), Business (-9,4%), Top (-12,4%) e National Wholesale (-2,4%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica sia dei ricavi da vendita dei terminali, sia dei ricavi da servizi Broadband Fisso e Mobile nel segmento Consumer. L’ebitda è pari a 8.453 milioni di euro e diminuisce di 483 milioni di euro (-5,4%) rispetto all’esercizio 2011. La variazione organica dell’Ebitda è negativa del 5% (-449 milioni di euro). L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi è cresciuta dal 49,5% del 2011 al 49,9% del 2012; a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 50,7% (50,1% nel 2011). Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l’aggiornamento del piano triennale 2013-2015 che sarà presentato nel corso della conference call in programma oggi alle ore 12.00. A precedere sarà diramato un apposito comunicato stampa. Per quanto riguarda il processo di vendita delle attività Media, il Consiglio ha deciso di aggiornarsi a una prossima riunione.
 
   
   
TELECOM ITALIA: ILLUSTRATO E APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE 2013 - 2015  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 7 febbraio sotto la Presidenza di Franco Bernabè, ha approvato l’aggiornamento del Piano 2013 – 2015 del Gruppo. I risultati 2012, in linea con i main targets a suo tempo comunicati al mercato, confermano un’importante generazione di cassa affiancata da una rilevante riduzione del debito. Inoltre, per contribuire al finanziamento dei piani di sviluppo tecnologico nel mercato della telefonia fissa e mobile in Italia e nel mercato della telefonia mobile in Brasile – individuati come le tre aree chiave di crescita del Gruppo – si prevede per il triennio 2013 – 2015 di proseguire e accelerare il percorso di riduzione dei costi. Il piano triennale prevede, pertanto, un rafforzamento patrimoniale volto a supportare il piano di sviluppo tecnologico e nel contempo, a difendere la posizione patrimoniale del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto approvato i seguenti interventi:  L’avvio di un programma di emissioni fino a 3 miliardi di euro di titoli di debito subordinati “ibridi” nell’arco di un periodo di 18-24 mesi.  La distribuzione di un monte dividendi di circa 450 milioni di euro all’anno per il periodo di valenza del Piano. Queste le guidances finanziarie del Piano 2013-2015: Obiettivi di Gruppo al 2013* Ricavi stabili anno su anno. Riduzione percentuale dell’Ebitda “low-single digit”. Posizione finanziaria netta rettificata inferiore a 27 miliardi di euro. Obiettivi di Gruppo al 2015. Ricavi ed Ebitda in crescita media annua (Cagr) “low-single digit”. Investimenti industriali cumulati a circa 16 miliardi di euro in tre anni; Rapporto Posizione Finanziaria Netta rettificata su Ebitda Reported inferiore a 2 volte nel 2015.  
   
   
IL PROGETTO : ELECTIONPAPER.COM INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ASPIRANTI AL SENATO E PARLAMENTO  
 
Roma, 11 febbraio 2013 – E’ uscito “Electionpaper.com” un progetto mediatico realizzato ancora una volta dal duo Lorenzo ed Eriberto Muscoso, che analizza e raccoglie le fonti d’informazioni relative agli aspiranti al Senato e Parlamento. Uno strumento utile sia agli elettori per seguire la campagna politica, sia agli stessi candidati nel monitorare e analizzare la propria strategia comunicativa, nonchè a valutarne l’efficacia. Il web site raccoglie e confronta in un grande foglio virtuale, chiamato per l’appunto “Paper”, tutte le notizie che i politici pubblicano nei propri social network, quali Facebook, Twitter, Google , Youtube e molti altri ancora. Il sistema si presenta piuttosto semplice con un’interfaccia intuitiva che permette di rimanere aggiornati sul mondo elettorale senza perdersi nella miriade delle news sparse per il web. “La concentrazione” delle fonti in unico sistema favorisce un rapido e chiaro accesso alle informazioni e, allo stesso tempo, permette di seguire, senza nessuna difficoltà, le attività dei candidati. “Il confronto” è uno degli elementi che caratterizza questo progetto, poichè è possibile poter analizzare in che modo ognuno di essi interagisce pubblicamente e quali risultati ottiene dai potenziali elettori. Vi è una sezione “Opinioni” che, attraverso un sitema di “Tag” su Twitter, mette in relazione le opinioni della gente. Altro elemento essenziale è la “Timeline” che pubblica in tempo reale tutte le attività mediatiche dei politici in relazione alla propria categoria di appartenenza. Infatti, per semplificare la lettura, i vari candidati sono stati suddivisi in apposite categorie, elaborate sulla base dei sondaggi elettorali con pubblicazione di una rosa di potenziali nomi valutati sulle probabilità di essere eletti. Attraverso il sistema “Videotime”, invece, è messa a confronto l’attività multimediale dei candidati politici. Questo sistema analizza i tempi e modi in cui ogni politico documenta visivamente la propria attività. La pubblicazione di video sul web costituisce uno dei più efficaci strumenti di diffusione delle proprie idee, ideologie politiche. Più viene curata questa parte della comunicazione più soddisfacenti possono essere i risultati ai fini di un successo elettorale. Vi è anche una sezione “News” che pubblica in tempo reale tutte le informazioni, comunicati stampa, raccolti nelle varie testate nazionali e relativi ai candidati nella loro attività politica; una sezione denominata “Stats” nella quale sono pubblicati i dati statistici relativi al numero di fans, follower,iscritti nei principali social network, quali Facebook, Twitter e Youtube in cui i candidati interagiscono. Il web site è in continuo sviluppo con l’attivazione di un “Paper” anche per le elezione alla Presidenza della Regione Lazio e alle Comunali di Roma. In definitiva, “Election Paper” si presenta come uno degli strumenti più innovativi e utili nell´ ambito di comunicazione politica, più completo, forse, rispetto a quello proposto da Google nel suo "speciale online sulle elezioni 2013". Www.electionpaper.com    
   
   
VOTA PER ME : ELEZIONI POLITICHE IL 24 E 25 FEBBRAIO CI SARÀ UN SOLO VINCITORE! E POTRÀ ESSERE IL VOSTRO!  
 
Angouleme, 11 febbraio 2013 – Pohlm Studio, partito politico sviluppatore indipendente di videogiochi è onorato di annunciare Vota per Me : Elezioni Politiche, Il gioco delle elezioni 2013! A pochi giorni dalla sfida elettorale, per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica), avrete finalmente la possibilità di « allenare » il vostro candidato per farlo diventare una vera « macchina » elettorale macina voti. Ma state attenti, potrebbe accadere di tutto ! La vostra missione è semplice : allenare un tizio qualsiasi per farlo diventare il prossimo presidente ! Allenate, amate, punite il vostro puledro candidato affinchè sia sempre in cima ai sondaggi. Insegnategli ad assestare colpi bassi .. Di solito funzionano ! Tutti i candidati sono d’accordo, bisogna giocare a Vota per Me, il destino del paese è nelle vostre mani ! Allenate, motivate e punite il vostro tizio qualsiasi candidato, per trasformarlo in una vera macchina da guerra elettorale ! Gestite la sua agenda, la sua immagine ed i suoi momenti di « relax » Fate promesse agli elettori di qualsiasi orientamento politico, per garantirvi il maggior numero di voti ! Non ci sono regole ! Fatevi finanziare dalla Mafia e assestate colpi bassi a destra e a manca sinistra (e anche al centro) Supporta Gamecenter / Openfeint Disponibile per iPhone/ipad e device Android Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale ! Il Gioco Delle Elezioni : Finalmente Uno Che Mantiene Le Promesse ! Elezioni Politiche: Link Versione iPhone/ipad  https://itunes.Apple.com/it/app/vota-per-me-elezioni-politiche/id597138352?mt=8 Link  Versione Android https://play.Google.com/store/apps/details?id=com.polmstudio.votaperme    
   
   
SMAU BARI: ALTRI DUE PREMI PER LA PUGLIA DELL´INNOVAZIONE  
 
Bari, 11 febbraio 2013 - La Puglia dell’innovazione conquista altri due riconoscimenti a Smau Business Bari. Hanno ricevuto il premio innovazione Ict Puglia due imprese: Primadonna Collection di Bitonto, in provincia di Bari, e Alfa impianti della provincia di Lecce. Sono due dei cinque vincitori della competizione. Gli altri tre premi sono andati al Comune di Napoli, ad Adm/agronix, società del terziario avanzato di Ragusa e Latte Rugiada di Matera. Per questo premio i candidati erano 135, mentre i finalisti sono risultati 23. Primadonna Collection, azienda specializzata nella commercializzazione di scarpe, è stata premiata per aver realizzato un’infrastruttura di rete capace di aumentare la sicurezza nello scambio delle informazioni, mentre Alfa impianti, impresa specializzata nel settore dell’impiantistica civile ed industriale, ha adottato un sistema gestionale per condividere il know how aziendale, collaborare e ottimizzare le risorse interne. Con questi altri due premi salgono a sei i riconoscimenti toccati alla Puglia. “A Smau – ha commentato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico – abbiamo visto imprese che stanno trasformando la ricerca in prodotto. Queste aziende sono l’ultima tappa di un circolo virtuoso. La Regione Puglia finanzia le università per fare ricerca, poi sostiene le imprese che industrializzano processi e prodotti e poi le imprese che utilizzano la ricerca. Alla fine del percorso la nostra economia diventa più competitiva: cresce il Pil, crescono le esportazioni e cresce l’occupazione. Smau ha contribuito in questi anni a fare della Puglia una vetrina dell´Italia. Nell´innovazione non siamo una periferia ma una capitale. I sei premi vinti in questa edizione di Smau rappresentano l’ennesima testimonianza”. Nella mattinata di oggi si sono svolti, con grande affluenza di pubblico tre workshop a cura della Regione Puglia, di Innovapuglia e del Distretto produttivo dell’informatica: “Innova Labs – Un percorso di open innovation per la redazione delle proposte del bando Apulian Ict Living Labs”; “Il Distretto produttivo dell’Informatica Pugliese progetta il suo futuro; infine, alle 13,00 e infime “Il cluster in Bioimaging: un modello innovativo di sinergie a servizio della salute pubblica”. La partecipazione della Regione Puglia a Smau è stata organizzata dall’assessorato allo Sviluppo economico – Servizio Internazionalizzazione in collaborazione con il Servizio Ricerca e con il supporto operativo dello Sprint Puglia (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese).  
   
   
PUGLIA: PRESENTAZIONE DEL PORTALE WEB DELL´OSSERVATORIO REGIONALE SCOLASTICO  
 
Bari, 11 febbraio 2013- Martedì 12 febbraio alle ore 11.00, nella sede della Mediateca del Mediterraneo, in via Zanardelli, 34 a Bari, l’assessore regionale al Diritto allo Studio ed alla Formazione e la presidente dell’Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione presenteranno il portale dell´Osservatorio Regionale sui Sistemi di Istruzione e Formazione. Il sito consentirà a studenti, famiglie e ricercatori di reperire facilmente i dati sulle singole scuole di Puglia, sulla relativa offerta formativa, sul numero degli studenti che le frequentano e sulle infrastrutture presenti. Il portale è progettato per essere accessibile a tutti e di facile consultazione e fornirà dati continuamente aggiornati sulla rete territoriale degli istituti di istruzione. Si tratta di un ulteriore strumento al servizio del mondo della scuola, per rendere sempre più effettivo, in termini pratici, l´esercizio del diritto costituzionale allo studio come occasione di crescita e di sviluppo individuale e collettivo dei giovani.  
   
   
UE: L´EDUCAZIONE ALL´IMPRENDITORIALITÀ DEVE ESSERE POTENZIATO  
 
Bruxelles, 11 febbraio, 2013 - Tra il 15% e il 20% degli studenti che partecipano a un programma di mini-impresa nella scuola secondaria in seguito inizia la propria azienda, una cifra che è di circa tre a sei volte di quella della popolazione generale. Investire nell´istruzione per l´imprenditorialità è uno degli investimenti più alti di ritorno i responsabili politici in Europa può fare per sostenere la crescita e la creazione di imprese. Eppure, secondo un recente sondaggio Eurobarometro imprenditorialità tre quarti degli europei dicono che non hanno mai partecipato ad un corso di imprenditorialità. L´acquisizione di capacità imprenditoriali migliora anche l´occupabilità dei nostri giovani: secondo una recente ricerca, il 78% degli alunni di educazione all´imprenditorialità sono stati impiegati direttamente dopo la laurea all´università, contro il 59% di un gruppo di controllo di studenti universitari. L’ 8 febbraio Bologna alla quarta riunione della Ue inviati Pmi, vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario per l´industria e l´imprenditoria, ha presentato i progetti recenti della Commissione sull´istruzione per i formatori (vedi sotto). Gli inviati delle Pmi anche discusso con Vp Tajani e Ue per le Pmi inviato Daniel Calleja Crespo il piano d´azione per l´imprenditorialità, avviato nel gennaio, che contiene le iniziative di educazione e di formazione imprenditoriale. Dal 2009 l´Ue ha co-finanziato una serie di progetti per sostenere l´educazione all´imprenditorialità: Nove progetti co-finanziati dalla Commissione già direttamente beneficiato di circa 6 500 studenti e giovani e 900 insegnanti. Tenuto conto degli effetti indiretti (come risultato di attività di diffusione e di informazione, la produzione di materiali didattici, ecc), il numero di giovani che beneficiano di tali progetti cresce ad almeno 100 000. Tuttavia, il valore aggiunto di questi progetti europei risiede soprattutto nella loro possibilità di ampliamento, il trasferimento e una più ampia diffusione all´interno degli Stati membri: Le Accademie imprenditorialità Estate ha dato 320 professori di istruzione superiore, docenti e professori assistenti di università e politecnici di tutta Europa, di formazione avanzata su come insegnare l´imprenditorialità. Questa formazione è offerta da alcuni dei migliori esperti del settore, provenienti da prestigiose università in Europa, ma anche negli Stati Uniti. Tutti questi educatori si sono impegnati a diventare gli ambasciatori di apprendimento imprenditoriale nelle loro rispettive istituzioni, in modo da garantire un effetto moltiplicatore. In totale, tutti i progetti cofinanziati dell´Unione europea hanno direttamente beneficiato di circa 6 500 studenti e giovani e 900 insegnanti. Tre progetti sono stati realizzati più sulla creazione di innovativi materiali didattici da utilizzare in classe. Il lavoro su casi aziendali reali è uno dei modi più efficaci per conoscere l´imprenditorialità, ma questo metodo non è ancora sufficientemente diffusa e molto spesso casi di studio in uso sono importati dagli Stati Uniti, invece di avere un europeo e una dimensione locale. Grazie a questa iniziativa, 88 nuovi casi sono stati creati, tutti basati sulle imprese europee. Questo materiale didattico può essere ampiamente usato dagli insegnanti di tutta Europa. I casi di studio sono disponibili i seguenti: Eech - il caso per l´apprendimento Europea in materia di risorse Caso Centro Studi (gratuito dopo registrazione on-line) Startent caso libro di studio - Altri progetti finanziati dalla Ue ha sostenuto l´organizzazione di concorsi imprenditoriali per i giovani, la creazione di un gioco pedagogico, l´imprenditorialità femminile e la promozione dell´imprenditorialità nelle aree rurali. Informazioni su tutti i progetti Un follow-up invito a presentare proposte, pubblicato nel 2012, ha affrontato alcuni dei principali ostacoli che ancora si frappongono della formazione imprenditoriale e aumentare la partecipazione degli studenti, e focalizzata in particolare sulla preparazione e sostenere gli insegnanti, come ad esempio: Treno primaria, secondaria e insegnanti di istruzione superiore - da insegnanti qualificati sono ancora il più grande collo di bottiglia nella fornitura di formazione imprenditoriale: Creare una piattaforma europea on line per gli educatori per facilitare peer coaching, mentoring e consulenza, ampliando il supporto e gli scambi al di là dei confini nazionali Sviluppare nuovi metodi e indicatori per valutare le competenze imprenditoriali acquisite dagli studenti. Come risultato, sette nuovi progetti co-finanziati dalla Commissione europea hanno appena iniziato. Tra i coordinatori del progetto ei partner sono alcuni dei giocatori più importanti del settore, come le università leader in imprenditoriali, Ong e istituti di ricerca. L´elenco completo dei beneficiari del progetto e dei partner - L´istruzione è un´area chiave del piano d´azione per l´imprenditorialità - L´istruzione e la formazione imprenditoriale per sostenere la crescita e la creazione di imprese è una delle tre aree chiave individuate per l´intervento immediato della Commissione europea Entrepreneurship2020 piano d´azione . Il Piano è un progetto per l´azione congiunta di rivoluzionare la cultura imprenditoriale e creare un ambiente più favorevole per gli imprenditori di crescere e prosperare. Mentre un certo numero di Stati membri hanno introdotto con successo strategie nazionali per l´educazione all´imprenditorialità o resi imprenditoriale l´apprendimento di una parte dei piani di studio, sono necessari ulteriori provvedimenti. L´educazione dovrebbe essere portato alla vita attraverso pratiche modelli di apprendimento esperienziale, esperienza del mondo reale e la partecipazione degli imprenditori. Definiti i risultati imprenditoriali di apprendimento per tutti gli educatori sono necessari, per introdurre efficaci metodologie imprenditoriali di apprendimento in classe. Nel piano d´azione 2020 imprenditorialità che ha approvato il 9 gennaio di quest´anno, la Commissione ha invitato gli Stati membri a garantire che la chiave competenza "imprenditorialità" è inserito nei programmi in primaria, secondaria, professionale, superiore e per adulti prima della fine del 2015. Imprenditorialità dell´educazione e della scuola secondaria - Nel piano d´azione per l´imprenditorialità, la Commissione ha invitato gli Stati membri ad offrire ai giovani l´opportunità di avere almeno una esperienza pratica imprenditoriale prima di lasciare l´istruzione obbligatoria, come ad esempio l´esecuzione di un mini-impresa, essendo responsabile di un progetto imprenditoriale di una società o di un social progetto. La Commissione intende inoltre stabilire, nell´ambito della " Settimana Europea delle Pmi ", una Giornata europea Imprenditorialità dell´Ue per gli studenti dell´ultimo anno di scuola secondaria. Eventi potrebbero includere incontri con gli imprenditori, casi di studio, conferenze, workshop e giornate aziendali aperte. Imprenditorialità educazione e l´istruzione superiore - Il ruolo dell´istruzione superiore in materia di imprenditorialità va ben oltre la fornitura di conoscenza per partecipare a ecosistemi, partnership e alleanze industriali. Con la crescita delle imprese high-tech e high diventando sempre più un obiettivo delle politiche pubbliche legate all´imprenditorialità, gli istituti di istruzione superiore sono una componente attiva delle politiche per l´innovazione degli Stati membri. L´istruzione superiore dell´Ue in materia di imprenditorialità può aumentare la società in crescita high-tech e high sostenendo ecosistemi di business, partnership e alleanze industriali.  
   
   
ALVISE BIFFI ELETTO PRESIDENTE DELLA PICCOLA IMPRESA DI ASSOLOMBARDA  
 
Milano, 11 febbraio 2013 – Alvise Biffi è il nuovo Presidente della Piccola Impresa di Assolombarda per il prossimo quadriennio. E’ stato eletto dal Comitato della Piccola Impresa e diventa così anche Vicepresidente di diritto dell’Associazione degli imprenditori dell’area milanese. Alvise Biffi, 34 anni, laureato in economia aziendale all’Università Bocconi di Milano, è fondatore e amministratore della Secure Network S.r.l. Di Sesto San Giovanni, azienda specializzata in consulenza, formazione e tecnologie innovative per la sicurezza informatica e della 18Months S.r.l., una start up milanese di software engineers creativi nata per realizzare soluzioni innovative cloud based che modernizzerà l’esperienza del cinema rendendola social. Da tempo impegnato nella vita associativa, Biffi è stato Presidente di Zona Nord dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda e dal 2010 Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori. “Intendo accelerare il cambiamento culturale già in atto nelle Pmi - dichiara Alvise Biffi - con una contaminazione da parte del crescente movimento delle startup quale naturale partner di ricerca e sviluppo per la modernizzazione delle piccole imprese. Lo scopo è quello di creare un sistema sinergico che aggreghi per filiera Pmi e startup, al fine di fare massa critica per affrontare con successo i mercati internazionali, unico sbocco, nel breve periodo, per rilanciare le nostre eccellenze e portare benessere sul territorio”. La Piccola Impresa di Assolombarda concorre, nell´ambito delle linee politiche generali, alla realizzazione degli scopi associativi con particolare riferimento alle istanze specifiche delle Pmi.  
   
   
CALABRIA: ISCRIZIONE SCUOLA ONLINE, L´ASSESSORE SCRIVE A SINDACI E DIRIGENTI SCOLASTICI  
 
Catanzaro, 11 febbraio 2013 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, nel commentare l’iscrizione online per le prime classi della scuole primarie, medie e superiori, sottolinea che “l’iscrizione telematica è un altro passo verso la rivoluzione tecnologica perseguita anche dalla Regione Calabria e da cui la scuola italiana è rimasta distante per troppo tempo”. La circolare del Ministero della pubblica istruzione stabilisce che dal 21 gennaio al 28 febbraio le iscrizioni alle prime classi della scuole primarie, medie e superiori dovranno essere effettuate solo on line. L’eccezione riguarda la scuola dell’infanzia, per le quali rimane la tradizionale domanda cartacea. “Per iscriversi on line – spiega Caligiuri - basterà collegarsi al sito internet del Miur www.Iscrizioni.istruzione.it  registrare e inviare la domanda alla scuola scelta attraverso il sistema interattivo ‘iscrizioni on line’ che avviserà poi le famiglie via email e in tempo reale sull’esito della richiesta. Le domande di iscrizione si possono accogliere entro il limite massimo dei posti disponibili nella singola istituzione scolastica, ragione per cui è necessario attivarsi il prima possibile”. A tale riguardo Caligiuri ha sollecitato tutti i sindaci e dirigenti scolastici della Regione a rivolgersi all’assessorato che è a disposizione di cittadini, scuole ed istituzioni per qualsiasi informazione, in piena sintonia con l´Ufficio scolastico regionale.  
   
   
REGIONI OTTENGONO PIÙ TEMPO PER DISCUTERE SUL PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO  
 
Firenze, 11 febbraio 2013 – Le Regioni hanno chiesto più tempo e l’hanno ottenuto. Così la vicepresidente e assessore regionale all’istruzione della Toscana commenta il rinvio del decreto ministeriale sul diritto allo studio universitario, deciso il 7 gennaio dalla Conferenza Stato Regioni, alla seduta del 21 febbraio prossimo. In sede di conferenza a Roma, è stata fatta presente con forza la necessità di un’ulteriore fase di approfondimento e confronto sul decreto ministeriale, coinvolgendo anche gli studenti. L’obiettivo finale, che l’assessore della Toscana afferma stare a cuore alle Regioni come al ministro, è dare certezze agli studenti e garantire che l’impegno dello Stato e delle Regioni sul diritto allo studio sia continuo e ancora maggiore. E’ con questo spirito che, meno di un anno fa, fu dato parere positivo al decreto legislativo 68, vincolando le Regioni a un impegno importante sul diritto allo studio. Per questo va valutato come la scelta migliore il rinvio dell’attuale decreto ministeriale; a giudizio della vicepresidente, consente di avere il tempo per confrontarsi meglio sulle criticità rimaste ed anche per coinvolgere quegli studenti che oggi condannano il decreto, convincendoli che il percorso condotto fin qui vuole proprio fornire loro maggiori garanzie.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO, OPPOSIZIONE DELLA SARDEGNA AL DECRETO.  
 
Cagliari, 11 Febbraio 2013 - Dopo la decisa presa di posizione assunta dalla Sardegna e dalle altre Regioni, slitta alla prossima seduta della Conferenza Stato-regioni l´esame del decreto sul diritto allo studio. Lo hanno comunicato il 7 febbraio al termine della riunione il governatore Cappellacci e il vicepresidente De Francisci. "La nostra Regione - hanno aggiunto i due esponenti della Giunta - aveva preannunciato insieme alle altre un orientamento contrario al provvedimento. Ora le Regioni potranno formulare una serie di osservazioni che saranno esaminate durante la prossima riunione. Ribadiremo quanto sostenuto stamane - concludono il presidente e l’assessore - occorre rimuovere quelle disposizioni che rischiano di introdurre, come sottolineato dagli studenti, una serie di discriminazioni sia dal punto di vista sociale sia tra le diverse aree del Paese".  
   
   
PARMA: ITALIANO E EDUCAZIONE CIVICA PER L’INTEGRAZIONE FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA FRA PROVINCIA, PREFETTURA, UFFICIO SCOLASTICO, COMUNI CAPIDISTRETTO E TANTE ALTRE REALTÀ DEL TERRITORIO  
 
Parma, 11 febbraio 2013 – Italiano e educazione civica: due elementi fondamentali per le relazioni e l’integrazione dei migranti, ma anche due requisiti indispensabili (almeno il primo) per la concessione dei titoli di soggiorno, sulla base della recente normativa. Proprio su di essi il territorio “fa rete”, con la firma di un accordo che di fatto crea un sistema partecipato in materia. Il “Protocollo d’intesa provinciale per il sostegno e la diffusione della conoscenza della lingua italiana ed educazione civica rivolte ai cittadini stranieri” definisce ambiti di intervento e di responsabilità tra i soggetti che operano nell’insegnamento dell’italiano per stranieri, e concorre ad individuare gli strumenti “di governance” per realizzare il coordinamento, l’armonizzazione e la razionalizzazione dei contenuti e delle azioni formative. L’accordo è stato firmato questa mattina in Provincia. “Oggi sul tema dell’integrazione facciamo un passo importante, innanzitutto per i tanti soggetti coinvolti. Si colgono precise indicazioni normative per costruire un sistema partecipato che condivida metodi, modelli e iniziative, e che, appunto, faccia rete: il tutto intorno alla lingua italiana, fondamentale per l’integrazione, ma anche alla conoscenza dei principi e delle regole della convivenza nel nostro paese”, ha detto in occasione della firma l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani. “Soddisfatto per il risultato raggiunto, che ancora una volta testimonia che il fare squadra, come a Parma riusciamo a fare, porta a esiti molto positivi” il prefetto Luigi Viana, che ha parlato di “punto di arrivo ma anche punto di partenza” e ha concluso con l’augurio “di poter applicare al meglio questo strumento”. Sul piano operativo, il protocollo si propone di “capitalizzare” e rendere sistemiche le esperienze di insegnamento dell’italiano a stranieri presenti sul territorio provinciale, e di porre le basi per una rete coordinata di offerta formativa di qualità: una rete in cui le proposte degli enti formativi istituzionali siano in sinergia con quanto offerto dal Terzo settore. “La scuola si è sempre trovata in prima linea di fronte a un fenomeno, quello migratorio, che ha cambiato e sta cambiando la nostra società. È chiaro che non è possibile affrontare da soli mutazioni così grandi: l’accordo con gli altri soggetti è fondamentale, e questo protocollo ne è un esempio. A Parma, dove riusciamo davvero a mettere in rete i soggetti che si occupano di integrazione, abbiamo un terreno privilegiato per affrontare queste problematiche”, ha commentato la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Laura Gianferrari, che ha citato alcuni numeri di affluenza dei Ctp, i centri territoriali permanenti per la formazione gli adulti: “Numeri rilevanti. Lo scorso anno i quattro ctp del nostro territorio hanno avuto 4.900 frequentanti, oltre la metà dei quali per i corsi di lingua italiana per stranieri. E in questi corsi s’è registrato il 56% di presenze femminili”. Diversi gli obiettivi su cui l’intesa impegna i firmatari: consolidare e coordinare l’offerta formativa in materia d’insegnamento dell’italiano ai cittadini stranieri; connettere e qualificare i soggetti pubblici e del privato sociale che programmano e svolgono corsi di lingua italiana e educazione civica ai cittadini stranieri attraverso una didattica comune e la condivisione di momenti di aggiornamento formativo per i docenti; potenziare la rete istituzionale rappresentata dall´Ufficio scolastico provinciale/Centri territoriali permanenti, Prefettura, Regione, Provincia e Comuni per una gestione organizzata dell’impatto sul territorio dei nuovi adempimenti normativi; raccogliere e analizzare bisogni, criticità e buone prassi dei soggetti impegnati nell’insegnamento della lingua; “accreditare” i corsi dei soggetti del terzo settore firmatari del protocollo permettendo agli studenti che li hanno frequentati di partecipare alle sessioni d’esame dei Ctp per poter ottenere l’attestazione del livello di apprendimento raggiunto. “Al di là dell’obbligo giuridico, credo che l’accordo sia importante per l’opportunità offerta agli stranieri di imparare e a noi di esprimere accoglienza. In altre parole – ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi - dietro la legge abbiamo colto anche l’opportunità che esprime tutto il valore sociale di questa iniziativa, uno dei tasselli che costruiscono l’integrazione: farlo insieme, come comunità, è certo un valore aggiunto”. Parte integrante della squadra anche i Ctp, che da anni si occupano dell’insegnamento dell’italiano agli stranieri “per mettere chi arriva – ha spiegato il dirigente del Ctp di San Secondo Sergio Bertolotti - nelle condizioni di inserirsi al meglio nella nostra società”, e il terzo settore, anch’esso attivo in quest’ambito: “La lingua è uno strumento importantissimo, che deve essere usato nel modo giusto e corretto. Ci permette di conoscere gli altri e di farci conoscere, di amare e di condividere tante cose, di conoscere i nostri doveri e i nostri diritti. Questa collaborazione – ha commentato il presidente dell’Associazione Perché No? Guillaume Nkouh - a noi fa veramente molto piacere; speriamo che le istituzioni non si fermino qui e abbiano sempre a cuore progetti di questo tipo, perché alla fine ci guadagneremo tutti”. I firmatari: Provincia di Parma; Prefettura di Parma; Ufficio Scolastico Territoriale di Parma (Ufficio Xiii - Ambito territoriale per la provincia di Parma); Comune di Parma; Comune di Fidenza; Comune di Langhirano; Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno; Centro Territoriale Permanente di Parma; Centro Territoriale Permanente di San Secondo Parmense; Centro Territoriale Permanente di Fornovo Taro; Centro Territoriale Permanente Pedemontana; Associazione Perché No? Onlus; Centro di Solidarietà L’orizzonte Onlus; Cooperativa Sociale Le Radici. Il protocollo rimane aperto alla sottoscrizione da parte di altri soggetti (pubblici o del terzo settore) interessati, e che in futuro fossero coinvolti nella gestione dei programmi di diffusione della lingua italiana. I primi soggetti del terzo settore firmatari sono coloro che partecipano ai corsi inseriti nelle progettualità provinciali finanziate con il contributo del Ministero e della Regione.  
   
   
UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA, BIBLIOTECA APERTA ANCHE IL SABATO SERA  
 
Milano, 11 febbraio 2012 – Biblioteca aperta di sabato dalle 18 alle 22. Da questa settimana un novo spazio di studio e incontro prolunga l’orario di apertura al sabato sera. È l’area polifunzionale dell’edificio U12 (foto), che ospita anche la residenza universitaria del Campus Bicocca, ad aprire nel weekend a studenti e abitanti del quartiere. La fase sperimentale dell’apertura prolungata tutte le sere dal lunedì al venerdì ha infatti dato buoni risultati, con oltre 10 mila accessi “fuori orario” in un anno e picchi di 150 studenti al giorno. «La risposta degli studenti è stata positiva – dice il rettore Marcello Fontanesi –. Durante la fase sperimentale migliaia di studenti hanno usufruito dei servizi della biblioteca anche fuori orario. Col prolungamento dell’orario di apertura vogliamo rendere la nostra Università sempre più accessibile e sempre più vicina alle esigenze dei nostri studenti». Per favorire la partecipazione attiva dei residenti alle attività culturali promosse dall’Ateneo - dando un’ulteriore accelerata al progetto “Distretto culturale Bicocca” - l’Università ha deciso di aprire l’area polifunzionale anche a chi vive nel quartiere. I residenti avranno dunque la possibilità di consultare i libri o di fermarsi a leggere le riviste presenti in biblioteca. «Le nostre attività culturali – continua Fontanesi – sono da sempre aperte al pubblico e agli abitanti del quartiere, che possono entrare in contatto con la vita dell’Ateneo durante tutto l’anno. Nel contesto territoriale, dunque, il ruolo dell’Università non si esprime solo nella funzione istituzionale di agenzia formativa e divulgatrice del sapere, ma anche come centro attivo nell’economia, che si concretizza nella valorizzazione e diffusione delle conoscenze prodotte dalla ricerca e nelle iniziative di trasferimento tecnologico». Lo spazio studio ha una capienza di 120 posti e offre anche i servizi di biblioteca, sala lettura e area wifi. Si trova al secondo piano dell’Edificio U12 (foto), che ospita anche una palestra aperta a studenti e dipendenti, una mensa, il bar e l’auditorium, ed è collocato in via Vizzola al centro del Campus Bicocca a due passi da tram, autobus e stazione ferroviaria di Greco. L’apertura serale dell’U12, un servizio offerto dall’Ateneo in collaborazione con il Cidis, verrà garantito tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 22 e il sabato dalle 18 alle 22, fino ad aprile del 2015. All’interno del Campus sono aperti di sabato - fino alle 18.30 – anche l’edificio U16 di via Thomas Mann, che ospita l’asilo nido e la mensa, l’edificio U9 di viale dell’Innovazione, che ospita 9 laboratori, il Centro di produzione multimediale e l’Associazione cultura, sport e tempo libero dell’Ateneo. E anche in questi due edifici del Campus gli studenti hanno la possibilità di incontrarsi, studiare, usufruire dell’area wifi e degli spazi studio.  
   
   
UNIVERSITÀ, REGIONE UMBRIA: RESPINTA PROPOSTA MODIFICA BORSE STUDIO DEL GOVERNO; DIFENDEREMO DIRITTI STUDENTI E FAMIGLIE  
 
Perugia, 11 febbraio 2013 - Le Regioni hanno raggiunto il 7 febbraio un primo importante risultato, respingendo la proposta di modifica del Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca che regola l´accesso alle borse di studio universitarie e ottenendo il rinvio dell´esame del decreto alla prossima Conferenza Stato-regioni. Nella nuova riunione, prevista fra un paio di settimane, le Regioni faranno valere le proprie ragioni per contrastare un provvedimento che, così come è stato presentato, è inaccettabile per i criteri di reddito e merito che introdurrebbe per le erogazioni dal 2014, impegnandosi a difesa dei diritti degli studenti e delle loro famiglie. Così la Presidenza e l´Assessorato all´Istruzione della Regione Umbria commentano le decisioni assunte oggi in sede di Conferenza Stato - Regioni. La Regione Umbria, insieme a diverse altre Regioni, si sottolinea, ha chiesto di approfondire il testo del decreto, valutandone contenuti ed effetti anche alla luce della crisi economica e delle difficoltà finanziarie che investono le famiglie, e di aprire un confronto con il coinvolgimento delle Università, delle Agenzie regionali per il diritto allo studio e le rappresentanze degli studenti.  
   
   
VITAMINE PER LA SCUOLA, A SCANDICCI VENDUTI 7.905 KG DI ARANCE RISPETTO ALLO SCORSO 9 QUINTALI DI FRUTTI IN PIÙ  
 
Scandicci, 11 febbraio 2013 - Sono 7,905 le tonnellate di arance vendute per l´iniziativa “Vitamine per la Scuola”, che saranno consegnate sabato 16 febbraio dalle 10 alle 12 presso la scuola Rodari in via Sassetti 1; rispetto allo scorso anno genitori e volontari hanno venduto circa 9 quintali di frutti in più. L´iniziativa, organizzata da Libera, dalle scuole cittadine e dal Comune di Scandicci, va a favore al tempo stesso delle cooperative che coltivano i terreni confiscati ai clan mafiosi e alle attività delle scuole di Scandicci. Anche Eudania, che gestisce il servizio di refezione scolastica a Scandicci, ha acquistato un quantitativo di arance da distribuire in questo periodo ad alunni e studenti nelle mense. Una parte delle arance, 5 quintali e 34 chilogrammi, sono state vendute presso il Comune di Scandicci, sia ai cittadini che ai dipendenti dell´ente. Ogni confezione di arance ha un costo di 3 euro e 90 centesimi, anche se il prezzo finale è stato di 5 euro per contribuite allo sviluppo di nuove progettualità per le scuole cittadine. “Vitamine per la scuola”, quest´anno alla seconda edizione, è stata ideata lo scorso anno proprio a sostegno alle cooperative di Libera Terra e alle scuole di Scandicci, attraverso l’acquisto collettivo di arance coltivate su terreni confiscati alle mafie. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito della seconda edizione del progetto di promozione della legalità “Libera, la tua terra”, promosso dal Comune di Scandicci in collaborazione con l’associazione “Libera nomi e numeri contro le mafie”, e sostenuto dall’Alta scuola di pelletteria italiana. Importante novità di quest´anno è che le arance potevano essere acquistate da tutti i cittadini, oltre che dai genitori delle scuole ai quali principalmente l´iniziativa si rivolgeva. Le arance provengono dalla cooperativa sociale Beppe Montana fondata il 23 giugno 2010, che gestisce circa 90 ettari di terreni agricoli coltivati prevalentemente ad agrumeti, oltre a diversi filari di ulivi e una parte di seminativo, provenienti da confische nei Comuni di Lentini (appartenuti al clan Nardo) di Belpasso e Ramacca (appartenuti al clan Riela). La cooperativa ha come obiettivo l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, creando opportunità occupazionali e ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità. Il metodo di coltivazione scelto sin dall’inizio è quello biologico e le produzioni sono tutte artigianali, per garantire la qualità dei prodotti. Le arance sono del tipo tarocco e moro, consegnate entro tre giorni dalla raccolta. Giovedì 7 e venerdì 8 febbraio alla raccolta delle arance nei terreni di Belpasso partecipa anche l´assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Scandicci, recatosi in Sicilia a titolo personale. La cooperativa Beppe Montana è la stessa che ha fornito le arance l’anno passato, e che dopo poche settimane dalla prima edizione di Vitamine per la scuola ha subito un grave incendio presumibilmente doloso (sono in corso indagini). Le seconda edizione di Vitamine per la scuola è stata organizzata, oltre che dal Comune di Scandicci e da Libera, dai comitati di genitori dei tre Istituti comprensivi e dall’Istituto superiore Russell Newton.  
   
   
FORESTE: CONCORSO PER I BIMBI DELLE SCUOLE ELEMENTARI  
 
Udine, 11 febbraio 2013 - Per avvicinare i bimbi delle scuole elementari alle bellezze dell´ambiente naturale boschivo, la Commissione Europea ha indetto un concorso di disegno che ha per tema ´Cosa è la foresta per me´. Come rende noto il Corpo Forestale Regionale, il termine per la consegna degli elaborati è stato prorogato al 7 marzo. Il concorso è stato ideato dalla Ue in vista della nuova strategia forestale comunitaria che si dovrà sviluppare a partire dal prossimo anno. Vi possono partecipare bambini dai 6 ai 10 anni d´età, che vivono e studiano nella Unione Europea. I disegni dovranno riflettere il modo nel quale le foreste che ci circondano sono vissute, utilizzate, ma anche in che modo i cittadini contribuiscono a preservarle. Per il vincitore sono in palio un nuovo iPad e un viaggio a Bruxelles per la consegna del premio e di un diploma per il piccolo autore o autrice del disegno, e i suoi genitori, o tutori.  
   
   
VOLONTARI PER UN GIORNO: RISULTATI DA RECORD NEL 2012 NEL 2013 SARÀ VOLONTARIATO DELLE COMPETENZE  
 
 Milano, 11 febbraio 2013 – È un bilancio molto positivo quello che chiude Volontari per un giorno 2012, la più grande campagna di volontariato mai realizzata a Milano. Nel periodo tra novembre 2012 e gli inizi di gennaio 2013 l´iniziativa ha registrato risultati record: 1.611 volontari iscritti - 237 progetti di volontariato proposti da 144 associazioni di Milano e Provincia - 15 imprese che hanno scelto di aderire nella logica del volontariato di impresa, coinvolgendo nell´iniziativa più di mille dipendenti e collaboratori - 22.600 visite, 15.662 visitatori unici e 188.000 visualizzazioni delle pagine del sito www.Volontariperungiorno.it. Questi risultati sono stati presentati pubblicamente ieri nel corso di un evento a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. L´incontro è stato anche l’occasione per annunciare che Volontari per un giorno non si fermerà e continuerà ad offrire a cittadini e imprese la possibilità di scegliere a quali progetti di solidarietà vorranno contribuire. Su www.Volontariperungiorno.it moltissime associazioni di Milano e provincia hanno già proposto numerose nuove iniziative in cerca di volontari. Alla luce del grande successo registrato nel 2012, il gruppo di enti e organizzazioni che ha ideato, coordinato e promosso la campagna ha deciso di confermare il proprio impegno nel 2013 con un obiettivo ancora più ambizioso: il tema della campagna di Volontari per un giorno 2013 sarà quello del volontariato delle competenze. L’iniziativa intende coinvolgere cittadini e lavoratori che, oltre al loro tempo, vogliano impegnarsi anche con le proprie competenze e offrire alle associazioni conoscenza, esperienza e saperi. L´obiettivo è, nella logica che ispira Volontari per un giorno, quello di favorire uno scambio virtuoso tra profit e nonprofit, in cui tutti possano avere l´opportunità di partecipare alla costruzione di una città più solidale e più condivisa. "Quella delle competenze è una sfida importante per Milano - dichiara Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e Coesione Sociale, Polizia Locale, Protezione civile e Volontariato. Vogliamo sostenere privati e imprese che dedicano tempo e risorse al volontariato con l´obiettivo di rafforzare i legami sociali tra chi vive e lavora sul territorio. Volontari per un giorno è un modo innovativo di promuovere la solidarietà e la cittadinanza attiva, per insegnarci reciprocamente occasioni di bene comune e responsabilità". È proprio in termini di partecipazione che Volontari per un giorno ha voluto lasciare alla Città di Milano un segno concreto di impegno e solidarietà. Durante l´evento di ieri è stata infatti donata al Comune di Milano un´opera ispirata ai valori su cui si fonda Volontari per un giorno e realizzata da Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. L´opera - Caleidoscopia, nel dare il bello - rappresenta i valori e i colori della partecipazione ed è stata realizzata con il contributo di tutti coloro che sono intervenuti all´appuntamento a Palazzo Marino. "Il Comune di Milano promuove la cultura del volontariato. Proprio in questi giorni i volontari del Comune sono impegnati nelle biblioteche ad aiutare papà e mamme a iscrivere via internet i figli a scuola. Il gruppo protezione civile è sempre pronto a intervenire a protezione dei cittadini, le Guardie ecologiche volontarie si occupano dei parchi di Milano. Stiamo facendo ulteriori passi che vanno nella direzione di Volontari per un giorno, iniziativa cui abbiamo aderito con entusiasmo. Vogliamo promuovere il volontariato fra i dipendenti del Comune e nelle aziende partecipate con una serie di attività che stiamo sviluppando. Infine vogliamo sostenere privati e imprese che dedicano tempo e risorse al volontariato con l´obiettivo di promuovere la solidarietà e la cittadinanza attiva" dichiarano gli assessori Marco Granelli, Sicurezza e Coesione Sociale, Protezione civile e Volontariato e Chiara Bisconti, Benessere, Qualità della vita e Personale. Le informazioni sui progetti, le associazioni e sulle imprese aderenti sono disponibili su www.Volontariperungiorno.it  
   
   
RIPRISTINO DEL SUOLO CONTAMINATO  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013 - I terreni contaminati in superficie o in profondità da sostanze inquinanti possono essere potenzialmente pericolosi per la salute o per l´ambiente. In molti casi vivere o lavorare su un terreno contaminato non comporta gravi rischi, e molti siti contaminati sono stati ripristinati con successo e in modo sicuro per fornire alloggi e ambienti di lavoro di alta qualità. Tuttavia, a volte i siti possono essere talmente contaminati da rappresentare un rischio per la salute umana o per l´ambiente. L´esposizione agli agenti inquinanti può avvenire attraverso l´inalazione di polveri o gas, il contatto con il terreno o attraverso il cibo coltivato sul terreno. I percolati (inquinanti di scarico in forma liquida) possono inquinare le falde acquifere, i fiumi e i laghi. Ora un team di ricercatori spagnoli ha sviluppato un concetto innovativo per affrontare questo problema. Upsoil ("Sustainable Soil Upgrading by Developing Cost effective, Biogeochemical Remediation Approaches") è un progetto di collaborazione nell´ambito del tema "Ambiente e cambiamenti climatici" del Settimo programma quadro (7º Pq). Il progetto dimostra una bonifica in sito attraverso un´impostazione tecnologica innovativa, che tiene conto delle proprietà fisiche e della reattività biogeochimica del suolo nonché degli agenti inquinanti. Rispetto alle tecnologie convenzionali, gli approcci in sito intelligenti hanno dimostrato un notevole potenziale per ottimizzare il processo di risanamento. I meriti delle tecnologie in sito intelligenti devono essere riconosciuti dalle parti interessate per aprire nuove opportunità per migliorare i processi di risanamento. Giunto alla sua fase finale, Upsoil ha sviluppato una tecnologia solida per un trattamento rapido, conveniente e integrato della zona di origine dell´inquinamento e del pennacchio di contaminazione. Il suo intento è di ripristinare le funzioni del suolo e i livelli di rischio associati, nonché di utilizzare al massimo le potenzialità naturali di risanamento del suolo a lungo termine. Il progetto sostiene quindi la conservazione della funzione del suolo e un suo ripristino più rapido, nonché la riqualificazione sostenibile delle regioni e città europee su cui grava l´onere di una contaminazione del suolo storica. Gli approcci Upsoil sono ampiamente utilizzati nei processi decisionali relativi al risanamento, per affrontare problematiche di sostenibilità, energia ed efficienza dei costi, e sono riconosciuti da tutti gli attori che partecipano alla riqualificazione dei siti. Inoltre, il potenziale per migliorare le pratiche di bonifica può essere esplorato a fondo quando il risanamento è strettamente legato alla pianificazione urbana e alla riqualificazione dei siti. In generale il progetto intendeva ampliare il mercato di bonifica dei terreni per le Pmi e guadagnare la fiducia delle autorità di regolamentazione nell´adozione del risanamento in sito sostenibile come approccio preferibile per la riqualificazione del suolo. Il progetto ha reso possibile lo sfruttamento esterno dei risultati e include una domanda di brevetto. Questa potrebbe essere la soluzione per circa 250 000 siti in Europa che, secondo vari studi, sono destinati a crescere. Al progetto hanno partecipato quindici partner con profili diversi: sei centri di R&s, un´università, sette Pmi e un imprenditore edile, provenienti da dieci paesi europei. Per maggiori informazioni, visitare: Upsoil http://www.Upsoil.eu/    
   
   
SISMA/LOMBARDIA RICONOSCIUTA CALAMITÀ A OLTREPO MANTOVANO  
 
 Milano, 11 febbraio 2013 - Su proposta della Regione Lombardia il Ministero delle Politiche agricole ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per il terremoto che ha colpito l´Oltrepo mantovano. Via libera quindi anche ai risarcimenti previsti dal Fondo di solidarietà nazionale, ai sensi del Dl 102/2004, e che potrebbero essere assegnati dal Ministero alle Regioni che ne hanno fatto richiesta nel 2012, a partire dal mese di luglio. L´elenco Delle Località - A beneficiare di questi fondi saranno le aziende agricole che hanno subito danni alle strutture e che ricadono nei Comuni di Acquanegra sul Chiese, Bigarello, Bozzolo, Gazzuolo, Goito, Marmirolo, Rivarolo Mantovano, Roverbella, San Martino Dall´argine e Volta Mantovana. L´aiuto sarà concesso anche ai Consorzi di bonifica che hanno impianti e infrastrutture danneggiati a seguito del sisma nei Comuni di Carbonara di Po, Gonzaga, Moglia, Pegognaga, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, San Benedetto Po, Schivenoglia, Sermide e Viadana. Notificati 675.000 Euro Di Danni - "Gli aiuti del Fondo di solidarietà nazionale - precisa l´assessore all´Agricoltura - sono circoscritti ai 21 Comuni non contemplati dal piano di solidarietà europeo. Si tratta quindi di una procedura parallela a quella avviata dalla Protezione civile ai sensi del Dl 74 e che potrà in parte risarcire gli ingenti danni che questa porzione del territorio mantovano ha subito a seguito del terremoto. Abbiamo infatti notificato 675.000 euro di danni alle strutture delle aziende agricole e 39,7 milioni di euro agli impianti idrovori".  
   
   
ALLUVIONE DI NOVEMBRE, IN ARRIVO 111 MILIONI. IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA: “VOGLIAMO USARLI ANCHE PER GLI INDENNIZZI”  
 
Firenze, 11 febbraio 2013 – Ammonta a circa 111 milioni la somma destinata alla Toscana per far fronte ai danni provocati dagli eventi alluvionali dello scorso novembre. Il 7 febbraio a Roma la Conferenza delle Regioni ha approvato la ripartizione tra le regioni colpite dei 250 milioni con cui è stato incrementato per il 2013 il Fondo nazionale della Protezione civile, in base all’articolo 1 della Legge di stabilità. Il presidente Enrico Rossi esprime la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, che consente alla Toscana di proseguire nella sua attività di ripristino della normalità nelle zone colpite, per cui la Regione ha già stanziato 100 milioni di euro e progettato circa 300 interventi, di cui 142 già partiti. “Le Regioni – aggiunge il presidente – chiedono però al governo di poter usare una parte dei fondi, che per legge vanno usati per gli investimenti legati ai danni del maltempo, per gli indennizzi ai privati. Una parte delle risorse, il 25%, può essere infatti destinata agli indennizzi e per fare questo chiederemo al governo una modifica normativa”. Ecco il riparto completo dei fondi in conto capitale: Toscana 110,9 milioni, Umbria 46,4, Veneto 42,5, Liguria 11,5, Marche 10,7, Lazio 10,4, Emilia Romagna 8,8, Puglia 0,9 e Provincia autonoma di Bolzano 0,8. Spetta ora al consiglio dei ministri emanare il decreto di riparto. L’intesa siglata oggi segue l’incontro che si è tenuto mercoledì sera tra i rappresentanti delle Regioni e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli per definire i criteri del riparto stesso.  
   
   
FVG, COROPO FORESTALE: CON I GIOVANI PER FAR CONOSCERE I BOSCHI INNEVATI  
 
Udine, 11 febbraio 2013 - Anche una pratica sportiva amatoriale apparentemente semplice come le escursioni in montagna, d´inverno, in particolari condizioni climatiche, e con la neve, può svelare improvvisamente i gravi rischi insiti nell´ambiente naturale. Nel contempo, le consuetudini della vita moderna stanno allontanando sempre di più la comunità dalle bellezze e attrattive del bosco e della foresta. Spesso anche gli abitanti delle zone montane non conoscono adeguatamente le precauzioni da adottare prima di affrontare le zone innevate. E´ per questi motivi che il Corpo Forestale Regionale ha accompagnato trenta ragazzi della scuola media ´Ermolli´ di Moggio Udinese in un´escursione guidata con le racchette da neve (ciaspole) nella splendida val Gleris, in comune di Pontebba. Cinque forestali delle Stazioni della Val Canale Canal del Ferro hanno così potuto trasmettere ai giovanissimi escursionisti la passione e l´amore per l´ambiente naturale, guidandoli lungo un percorso che si è sviluppato nella vallata, e hanno potuto insegnare ai ragazzi le nozioni basilari della sicurezza in montagna: dalla meteorologia, al tipo di abbigliamento, all´equipaggiamento, anche di auto soccorso, del quale dotarsi per ridurre i pericoli che si celano nell´ambiente montano. Nell´occasione, i ragazzi hanno potuto osservare numerose tracce impresse nella neve fresca dagli animali del bosco, e conoscere le modalità che il Cfr segue per monitorare i grandi carnivori sull´arco alpino regionale. E´ questo il terzo anno consecutivo che il Cfr, assieme al Parco naturale delle Prealpi Giulie organizza escursioni con gli allievi delle scuole.  
   
   
ALLUVIONI 2012: ALL’UMBRIA 53,4 MILIONI DI EURO. SODDISFAZIONE DELLA REGIONE  
 
Perugia, 11 febbrio 2013 – Raggiunta l’intesa tra le Regioni sul riparto dei 250 milioni di euro destinati dalla legge di stabilità per i danni causati dagli eventi alluvionali dello scorso mese di novembre. All’umbria sono stati assegnati 46,4 milioni di euro ai quali si aggiungono i 7 milioni assegnati con il riconoscimento dello stato di emergenza, per un ammontare complessivo di 53,4 milioni di euro. Come previsto dalla legge di stabilità che ha incrementato il Fondo Nazionale di Protezione Civile per l´anno 2013 di 250 milioni, da destinare alle Regioni colpite dagli eventi alluvionali del novembre 2012. All’incontro con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha partecipato la presidente della Regione Umbria, insieme ai rappresentanti politici delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte, Marche, Calabria, Liguria ed i rappresentanti tecnici del Lazio. Questo il riparto dei fondi in conto capitale stanziati dal comma 548, art.1 della L.212/2012 (legge di stabilità 2013): Toscana 110,9 mln, Umbria 46,4 mln, Veneto 42,5 mln, Liguria 11,5 mln, Marche 10.7 mln, Lazio 10,4, Emilia Romagna 8,8 mln, Puglia 0,9 mln, Provincia Autonoma di Bolzano 0,8 mln. L’intesa sul riparto è stata quindi comunicata al Presidente del Consiglio dei Ministri per l´emanazione del relativo Decreto di riparto. Esprimendo soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa la presidente della Regione Umbria, ha voluto ringraziare anche i parlamentari che hanno reso possibile l’inserimento di questi fondi nella legge di stabilità che, pur in un quadro di contenimento della spesa pubblica, è un primo ed importante passo di aiuti concreti per i territori colpiti. Insieme alla Toscana, la Regione dell’Umbria ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, con la quale si è richiesto di poter usare da subito una parte di queste risorse per gli investimenti da parte delle imprese colpite dagli eventi alluvionali.  
   
   
LA BONIFICA DELLA VAL BASENTO E IL RILASCIO DEI SUOLI AGLI USI INDUSTRIALI E PRODUTTIVI COSTITUISCE UN OBIETTIVO FONDAMENTALE DELLA REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 11 febbraio 2013 - Il Dipartimento regionale all’Ambiente è in stretta connessione con gli uffici del Ministero dell’Ambiente per addivenire nei tempi più rapidi possibili alla condivisione dell’Accordo quadro rafforzato, la cui proposta di schema è stata trasmessa da tempo al Ministero, che introduce una serie di semplificazioni procedurali di carattere ambientale e urbanistico che hanno per obiettivo un’accelerazione delle attività di bonifica e di restituzione delle aree alle attività ordinarie in Valbasento. È quanto rende noto lo stesso Dipartimento, in riferimento alle questioni sollevate dalla Provincia di Matera in tema di bonifica della Valbasento. Tutto ciò è stato chiaramente illustrato nel corso della Conferenza sulla Valbasento, tenuta lo scorso novembre. Un accordo con procedure semplificate e le altre sollecitazioni che giungono sono proposte già ideate dal Dipartimento, in analogia ad altri siti nazionali quali quelli del Veneto e illustrati nel corso della conferenza di novembre e allo stesso tempo trasmesse al Ministero, la cui fase di condivisione è in uno stato avanzato. Ciò è stato pensato anche per scongiurare i ritardi del passato e purtroppo gli insuccessi, come ricorda la provincia di Matera, nel caso degli interventi della stessa Provincia sul Ministero. La bonifica della Val Basento e il rilascio dei suoli agli usi industriali e produttivi in genere, rende noto il Dipartimento Ambiente, costituisce un obiettivo fondamentale della Regione Basilicata, in quanto la rimozione di qualsiasi vincolo di natura ambientale, connessa alla realizzazione di infrastrutture strategiche quali l’aviosuperficie, consentirà di innalzare la qualità dell’ambiente aumentando allo stesso tempo l’attrattività localizzativa dell’area industriale. Ricorda inoltre il Dipartimento che la delibera Cipe n. 87 del 3 agosto 2012 assegna alla Basilicata, per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale, risorse complessive per circa 42 milioni di euro, di cui circa 20 destinati alla Valbasento. Sono risorse finanziarie a valere sul Fondo di Coesione e Sviluppo, strategicamente riappostate da parte della Regione Basilicata sulle grandi bonifiche per supplire ai mancati trasferimenti di risorse nazionali che dovevano assicurare, appare tautologico, la bonifica di siti nazionali.  
   
   
LIZZANO: ASSESSORATO AMBIENTE E ARPA SEGUONO SITUAZIONE DISCARICA  
 
Bari, 11 febbraio 2013 - Prontamente allertato dal Direttore Generale dell´Arpa Puglia sulle emissioni odorifere che, nel pomeriggio del 7 febbraio, hanno determinato allarme tra gli abitanti del comune di Lizzano, in provincia di Taranto l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente segue gli sviluppi in queste ore. L´evento associato all´attività di uno degli impianti della zona è stato percepito in maniera forte a causa di particolari condizioni di vento che, in queste ore va mutando a parziale sollievo degli abitanti. Il personale tecnico dell´Arpa, allertato, ha effettuato controlli preliminari. La situazione, tuttavia, sarà tenuta sotto controllo nelle prossime ore e, ove si renda necessario, si provvederà a monitoraggi più accurati per individuare le cause delle esalazioni segnalate. L´assessorato regionale continuerà a seguire nelle prossime ore la vicenda a stretto contatto con le istituzioni locali.  
   
   
RACCOLTA DIFFERENZIATA A FIESOLE: OBIETTIVO 65% NEL 2015  
 
Fiesole, 13 febbraio 2013 - “La raccolta differenziata dei rifiuti è una risorsa e una strategia, anche per ridurre i costi di smaltimento. Riciclando non solo è possibile recuperare materiale che può essere riutilizzato, ma anche risparmiare risorse naturali, andando così a diminuire il carico dei rifiuti indifferenziati, che andrebbero a finire in discarica o nei termovalorizzatori, con alti costi per il loro conferimento e trasporto agli impianti di smaltimento. Per questo obiettivo dell’amministrazione fiesolana è quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata nel 2015”. Con queste parole l’assessore all’Ambiente del Comune di Fiesole spiega i motivi per cui il fine dell’amministrazione fiesolana è proprio quello di promuovere capillarmente un comportamento civico che si muova verso la raccolta differenziata. “I risultati fiesolani raggiunti con il ‘porta a porta’ – continua l’assessore – sono molto soddisfacenti e con incrementi costanti nel tempo. Siamo passati dal 38% nel 2008 al 40% nel 2009, abbiamo superato il 45% nel 2010 riuscendo a non essere penalizzati dalla ecotassa, fino a raggiungere il buon risultato di oggi, che supera il 53%, con un incremento di 13 punti rispetto al 2009. Ogni novità che ha riguardato la raccolta dei rifiuti nel territorio comunale è stata presentata ai cittadini, che hanno sempre trovato disponibilità sia da parte nostra sia da parte di Quadrifoglio S.p.a., gestore del servizio, anche per eventuali modifiche al piano. Ad oggi, infatti, tutte le richieste dei cittadini tese al miglioramento del servizio sono state sempre soddisfatte. Inoltre, dai contatti con gli stessi cittadini e da quelli con gli studenti delle scuole e dalle loro segnalazioni, il Comune e Quadrifoglio, rilevano anche il grado di accettazione e soddisfazione da parte delle utenze rispetto alle trasformazioni effettuate. Per ognuna di queste si è individuata, infatti, la soluzione più idonea, all’interno dei tempi tecnici necessari e sufficienti per la gestione del singolo caso, con anche modifiche, quando necessarie, al servizio introdotto. Si tratta quindi di un sistema flessibile che si modifica e viene aggiustato sotto le indicazioni dei cittadini affinché il servizio raggiunga il massimo di efficienza e di efficacia. L’impegno di ciascun cittadino, nell’interesse collettivo, costituisce parte di un processo industriale teso a diminuire i costi. E’ anche seguendo i suggerimenti che vengono dagli utenti che ci stiamo avviando, nei prossimi mesi, a completare il piano di intervento di trasformazione della raccolta differenziata sul territorio fiesolano”. L’avanzata del “porta a porta” presto arriverà anche a Caldine. Questo intervento si aggiunge a quelli già intrapresi nell’ambito della raccolta differenziata dei rifiuti sul territorio fiesolano che ha visto iniziare l’attività prima a San Bartolo, poi a Fiesole e Borgunto, presso il centro artigianale di Caldine e ancora nella periferia fiesolana, prima con San Clemente poi Fontelucente, San Domenico, Maiano e tutta la dorsale fiorentina. “Questi interventi di raccolta – prosegue l´assessore – hanno portato a un notevole sviluppo della frazione differenziata. L’intervento di Caldine porterà un incremento previsto, riferito alla zona, che passa dal 37 al 65% e che permetterà di raccogliere oltre 85 tonnellate in più di raccolta differenziata. Per ottenere buoni risultati, come fino ad ora è successo, è importante, però, che ogni cittadino contribuisca a utilizzare in maniera parsimoniosa le risorse del pianeta e smaltisca i propri rifiuti in modo tale che ritornino come materia prima, a far parte del patrimonio di tutti”. Sempre nell’ottica del riciclare, l’amministrazione sta lavorando insieme alla Casa del Popolo del Girone ad un progetto specifico sul recupero dei rifiuti e finalizzato a un mercatino del libero scambio o mercatino del baratto, iniziative già attive e organizzate dai Gas (Gruppo acquisto solidale) di Compiobbi e Fiesole. “Gli interventi attuali e quelli futuri stanno conducendo alla graduale eliminazione di parte delle postazioni stradali a cassonetto introducendo la raccolta ‘porta a porta’ a sacchi e di prossimità – conclude l’assessore all’Ambiente –. La raccolta con cassonetti continuerà solo sulle direttrici Aretina, Faentina, Bolognese, via Mantellini, via Fra Giovanni Angelico con l’installazione di nuovi contenitori di maggiore capacità. Il crono-programma sul quale stiamo lavorando avrà la sua conclusione a novembre 2013. Questo progetto ci consentirà di raggiungere l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata nel 2015. Dobbiamo ancora effettuare le nuove trasformazioni su tutto il territorio rurale del comune, togliendo i cassonetti, così da eliminare i loro usi impropri e gli abbandoni, diminuire la quantità di rifiuti e aumentare la frazione differenziata”.