|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Febbraio 2013 |
 |
|
 |
FORUM PA E SMAU ASSIEME A SUPPORTO DELL’INNOVAZIONE NELLE REGIONI ITALIANE. |
|
|
 |
|
|
Milano, 26 febbraio 2013 - Dopo la positiva collaborazione in occasione del recente Smau Business Bari, Forum Pa realizzerà altre due tappe dei Forum Territoriali Regionali “l’Agenda Digitale per la modernizzazione del Paese” in contemporanea alle due tappe di Smau Business Veneto (Padova Fiere 17-18 Aprile) e Smau Business Piemonte (Lingotto Fiere 8-9 Maggio). Gianni Dominici, Dg di Forum Pa “Per chi come noi da oltre vent’anni è impegnato a favorire la modernizzazione culturale, organizzativa e tecnologica della nostra Pubblica Amministrazione il rapporto con il territorio è prioritario perché è proprio a questo livello che nel nostro paese si addensano molto spesso quelle molecole vitali in grado di promuovere e gestire soluzioni e progetti concreti a sostegno dell’innovazione nella Pa. La collaborazione con lo Smau, che per primo ha creduto nell’importanza di creare occasioni a supporto dell’innovazione nelle regioni italiane, nasce quindi come impegno comune e concreto per dare visibilità e sostegno alle migliori esperienze territoriali”. Pierantonio Macola, Ad di Smau “Sono sempre stato convinto dell’opportunità di aggregare iniziative di alto valore che abbiano come elemento comune quell’innovazione, tanto importante quanto irrinunciabile oggi per le nostre imprese e Pubbliche Amministrazioni: questo è ancora più vero in un contesto come quello italiano in cui il primo obiettivo non può che essere un vero “Cambiamento Culturale” che porti piena comprensione circa le potenzialità delle tecnologie digitali, della ricerca e dell’innovazione. Sono quindi particolarmente soddisfatto di questa collaborazione con Forum Pa che ha saputo divenire nel tempo il punto di riferimento per l’innovazione nella Pa. E’ una collaborazione che inizia da una esperienza concreta, avviata in occasione della tappa di Smau Bari, che ha riscontrato il positivo gradimento da parte di tutti i nostri partner e visitatori professionali.” |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
"COSTRUIRE MACCHINE PICCOLISSIME" |
|
|
 |
|
|
Londra, 26 febbraio 2013 - L´11 marzo 2013 si terrà a Londra, nel Regno Unito, un evento intitolato "Costruire macchine piccolissime" (Making the tiniest machines). Negli ultimi anni sono stati sviluppati i primi esempi di macchine e motori sintetici a livello molecolare, tutti primitivi per gli standard biologici. Queste molecole rispondono alla luce e agli stimoli chimici ed elettrici e provocano il moto di componenti tenuti insieme da legami dell´idrogeno o altre deboli interazioni molecolari. Forse il modo migliore per capire le potenzialità tecnologiche del moto controllato a livello molecolare è riconoscere che i nanomotori e le macchine a livello molecolare stanno alla base di ciascun processo biologico significativo. Quando impareremo a costruire strutture artificiali in grado di controllare e sfruttare il moto a livello molecolare e mettiamo questi effetti in relazione diretta con altre substrutture a livello molecolare e con il mondo esterno, ciò potrebbe avere conseguenze su ogni aspetto della progettazione di molecole funzionali e materiali. Ne seguirà sicuramente una migliore comprensione della fisica e della biologia. L´evento riunirà ricercatori del settore per discutere di fisica e biologia e di come esse siano collegate. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2013/tiniest-machines/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: LAVORO GIOVANILE TEMA DEL FESTIVAL DELLA GIOVENTÙ |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 26 febbraio 2013 - La nuova edizione del Festival della Gioventù dell´Euregio dal titolo "Euregio = opportunità di lavoro per i giovani", avrà luogo dal 20 al 23 Marzo 2013 a Rovereto, Bressanone e Hall in Tirolo. Un centinaio di studenti tra i 16 ed i 19 anni provenienti dal Tirolo, dall´Alto Adige e dal Trentino si confronteranno sulla tematica del futuro del lavoro. In-puts tematici, workshops in mini gruppi, dibattiti con esperti nonché un ricco programma di attività collaterali sono gli ingredienti del Festival della gioventù dell´Euregio. Dopo una tappa a Trento il 20 marzo con l´incontro con l´assessore provinciale Ugo Rossi, giovedì 21 marzo i lavori si svolgeranno a Rovereto con l´intervento dell´assessore Franco Panizza su "Il lavoro giovanile", seguito da quelli di Alessandro Garofano (Trenino Sviluppo) su "Quali progetti si dovrebbero promuovere nell´Euregio per aiutare i giovani nella ricerca di lavoro?" e di Carlo Borzaga (Università di Trento) su "Cosa dovrebbe offrire di più l´istruzione attuale per preparare i giovani al mondo del lavoro?" e, quindi, da un dibattito dei giovani con i relatori. Venerdì 22 marzo a Bressanone il presidente Luis Durnwalder parlerà di "prospettive di lavoro per i giovani nell´ambito dei ‘Green jobs´", mentre Sonja Abate (Ecoistituto) parlerà dei progetti Interreg in questo ambito per uno sviluppo sostenibile. Quindi ad Hall in Tirolo, sabato 23 marzo, dopo la presentazione degli esiti delle precedenti due giornate, si terrà la Fiera del lavoro giovanile nell´Euregio e una tavola rotonda. Info Gect "Euregio Tirolo-alto Adige-trentino", Viale Druso 1 • I-39100 Bolzano, tel. +39 0471 402026 - fax +39 0471 405016 info@europaregion.Info • http://www.Europaregion.info/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NUOVE UNIVERSITÀ, LA MOZIONE DEI RETTORI LOMBARDI |
|
|
 |
|
|
Milano, 26 febbraio 2013 – Apprezzamento per le proposte di attivazione di San Raffaele e Humanitas “per i contenuti culturali e scientifici di entrambi i progetti”; impossibilità a esprimere un parere in questo momento in “assenza del piano di sviluppo triennale dell’università”. Nel caso della richiesta presentata dal San Raffaele, il Comitato “rinvia ogni decisione al Ministro, fermo restando che l’eventuale attivazione dell’Università San Raffaele sia contemporanea alla disattivazione dell’Università Vita-salute”. È questa, in sintesi, la posizione espressa dai rettori nella mozione del Comitato Regionale di Coordinamento Universitario della Regione Lombardia. Il documento, prodotto al termine dell’incontro che si è concluso ieri nel primo pomeriggio presso l’Università di Milano-bicocca il cui rettore, Marcello Fontanesi, è presidente del Coordinamento, è stato sottoscritto dai 12 rettori (Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-bicocca, Politecnico di Milano, Bocconi, Università Vita-salute S. Raffaele, Università Cattolica del Sacro Cuore, Iulm, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Bergamo, Università dell’Insubria, Liuc di Castellanza) e dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Mario Melazzini il quale ha espresso parere favorevole a entrambe le proposte presentate. «L’attivazione di due nuove università private è un passo importante – ha detto Marcello Fontanesi, presidente del Coordinamento – che deve essere inquadrato in una strategia complessiva dell’intero sistema universitario nazionale. Pertanto, in assenza del Piano triennale 2013-2015 è per noi impossibile formulare un parere. Per quanto riguarda il San Raffaele, il nostro parere è che vada innanzitutto salvaguardato il diritto degli studenti iscritti a proseguire i percorsi formativi. E questo può avvenire o con l’attivazione di una nuova università oppure, come auspicato dal ministro Francesco profumo, con il raggiungimento di un accordo tra la proprietà dell’Ospedale San Raffaele e la Fondazione Monte Tabor». Di seguito si riporta il testo integrale della deliberazione assunta oggi dal Comitato Regionale di Coordinamento delle Universitario della Regione Lombardia. «Sono pervenute al Comitato Regionale di Coordinamento delle Università della Regione Lombardia due richieste di parere per l’istituzione di nuovi atenei: 1. In data 21 dicembre 2012 quella della Libera Università San Raffaele presentata dal Irccs Ospedale San Raffaele; 2. In data 28 dicembre 2012 quella dell’Università Humanitas presentata dall’Istituto Clinico Humanitas. In entrambi i casi trattasi dell’istituzione di due università non statali. Nel primo caso le attività riguardano le aree disciplinari di Medicina, Filosofia e Psicologia, nel secondo caso la sola area di Medicina. Prese in esame le proposte in questione, dopo ampia discussione, il Comitato, ad eccezione dell’Assessore Regionale alla Sanità che esprime il parere favorevole della Regione Lombardia su entrambe le proposte presentate, esprime le seguenti considerazioni. Il Comitato innanzitutto rileva che il Piano Triennale di sviluppo delle Università 2010–2012 ha cessato i suoi effetti giuridici e che il Piano 2013–2015, pur predisposto dal Ministro competente, non ha ancora completato l’iter procedurale anche a seguito della astensione della Crui dall’esprimere finora il prescritto parere di legge, come da mozione del 20 dicembre 2012. In merito allo stesso Piano Triennale, e in particolare per quanto riguarda l’istituzione di Università non statali, il Comitato non può non considerare il parere del Consiglio Universitario Nazionale, adottato il 24 gennaio 2013, che, in relazione agli obiettivi di dimensionamento e sviluppo sostenibile del sistema universitario, ha messo in evidenza che “il solo obiettivo di sviluppo sostenibile (previsto nel piano) è individuato nella possibilità di istituire tre nuove Università private, senza che per queste si citino necessità di raccordo strutturale, nelle forme dell’integrazione o della federazione con Atenei già esistenti; obiettivo formulato per di più al di fuori di un disegno programmatico che favorisca la modernità e la riconfigurazione del sistema e all’interno del quale anche i vincoli e gli obiettivi specifici previsti per la loro istituzione trovino un’adeguata giustificazione”. Il Comitato sottolinea inoltre l’assenza ad oggi di un piano di sviluppo regionale aggiornato riguardante il sistema universitario lombardo, in particolare per quanto attiene le esigenze delle Facoltà / Scuole di Medicina strettamente connesse al sistema sanitario territoriale. Tutto ciò premesso, il Comitato, dopo aver esaminato i progetti presentati, esprime un apprezzamento per entrambe le proposte per le argomentazioni culturali e scientifiche in esse contenute, ravvisando in particolare un elemento molto positivo quello del tentativo della ventilata sinergia tra pubblico e privato. Alla luce di quanto sopra Il Comitato Regionale Di Coordinamento - con l’eccezione dell’Assessore alla Sanità Mario Melazzini che esprime il parere favorevole della Regione Lombardia su entrambe le proposte presentate, assume la seguente deliberazione: -per quanto attiene la seconda richiesta, ritiene di non poter formulare allo stato degli atti alcun parere formale principalmente a causa dell’assenza, sopra ricordata, del Piano Triennale 2013-2015 e quindi dell’impossibilità di inquadrare lo stesso in una strategia complessiva riguardante lo sviluppo del sistema universitario nazionale; -per quanto attiene la prima richiesta, pur considerando parimenti improprio esprimere nelle condizioni attuali un parere di merito nel caso si trattasse dell’istituzione di un nuovo Ateneo in aggiunta a quelli esistenti, il Comitato ritiene di poter segnalare la circostanza che la proposta di cui trattasi si presenta come una integrale sostituzione dell’esistente Ateneo “Vita e Salute”, del quale essa acquisirebbe, attraverso appositi strumenti convenzionali con il medesimo ospedale, strutture fisiche e sanitarie non più disponibili per “Vita e Salute”, come risulta dalla istanza e dalla allegata documentazione. Tale soluzione, inoltre, garantirebbe la continuità formativa per gli studenti e gli specializzandi iscritti alla presente Università, permetterebbe l’espletamento delle prove di selezione per i corsi a numero programmato e consentirebbe di predisporre, in tempo utile, l’avvio dei corsi di studio per l’anno accademico 2013-2014. Per le motivazioni sopra citate, il Comitato, preoccupato della situazione, rinvia ogni decisione al Ministro, fermo restando che l’eventuale attivazione dell’Università S. Raffaele sia contemporanea alla disattivazione dell’Università Vita-salute». |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MILANO, SAN RAFFAELE: INCONTRO TRA ASSESSORE E STUDENTI CHE OCCUPANO UNIVERSITÀ |
|
|
 |
|
|
Milano, 26 febbraio 2013 - L´assessore regionale alla Sanità, insieme al preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia prof. Massimo Clementi, ha incontrato studenti, specializzandi e dottorandi dell´Università Vita-salute San Raffaele, che stanno occupando il rettorato dell´ateneo. Gli occupanti, contrari all´ipotesi della creazione di un rapporto convenzionale con un ente ospedaliero differente dall´ospedale San Raffaele, hanno ricevuto da preside e assessore rassicurazioni sulla volontà comune di raggiungere in tempi rapidi una soluzione condivisa. "Regione Lombardia è da tempo impegnata a garantire la continuità dell´attività di questo prestigioso ateneo, un soggetto privato, ma che svolge un rilevante servizio pubblico" ha dichiarato l´assessore alla Sanità. "Stiamo lavorando nell´ottica di valorizzare il grande patrimonio formativo e didattico di questa realtà - ha proseguito -. Si tratta di un obiettivo comune e per questo mi impegno personalmente a fare in modo che anche la prossima Giunta regionale possa lavorare a stretto contatto con l´ateneo e il Ministero per risolvere questa situazione. Ritengo in questo senso fondamentale continuare a garantire, come avvenuto finora, il legame organico tra la Facoltà di Medicina di Vita-salute e l´ospedale San Raffaele, in un´ottica di integrazione e di reciproco beneficio". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“ONE STEP AHEAD”, DALLA TOSCANA LE REGIONI CHIEDONO PIÙ ATTENZIONE AI PROBLEMI DEI GIOVANI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 26 febbraio 2013 - Un sistema di garanzie per il futuro dei giovani in Europa. La proposta, sotto forma di un articolato documento, è arrivata al termine di una intensa due giorni di lavoro sulle politiche giovanili da parte delle Regioni e delle comunità locali partner del progetto europeo One Step Ahead (Baden-wüttemberg, Governo Basco, Styria, Galles, Jamtland, Catalogna, Andalusia, Provincia di Livorno, Region Syddanmark, Rheinland-platz, Oblastna Administracia Vidin, Västra Götaland). A presentarla, nelle sue conclusioni il 22 febbraio a Palazzo Strozzi Sacrati, è stato l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, che ha ricordato come, in tutta Europa, le politiche per l’apprendimento, la formazione l’inserimento lavorativo dei giovani devono essere poste con forza al centro delle attenzioni e delle politiche di Unione Europea, Regioni, Governi nazionali e locali. Si tratta di un’emergenza, ha spiegato, ben testimoniata dai dati, che mediamente vedono in Europa un giovane su quattro senza un lavoro e solo in tre paesi (Austria, Damimarca, Olanda) un tasso di disoccupazione giovanile inferiore al 10%. I giovani, ha ricordato l’assessore, sono stati la prima vittima della crisi, negli ultimi quattro anni si è assistito ad una crescita esponenziale dei senza lavoro fra i 15 e i 24 anni e anche di coloro che non lavorano ma non sono nemmeno dentro un percorso formativo(Neet). In Toscana la questione è stata affrontata di petto dalla Regione, con il Progetto Giovanisì, cercando di correggere alcune distorsioni come l’uso improprio dei tirocini formativi, o la riaffermazione dell’apprendistato come forma di ingresso principale nel mercato del lavoro, e con la legge per l’imprenditoria giovanile. Per quanto riguarda l’Europa, l’assessore si è detto preoccupato per le ipotesi di budget previste per i nuovi fondi di coesione, auspicando che il confronto possa portare ad un aumento delle risorse per le politiche di sviluppo, rafforzando ulteriolmente quelle giovanili. Quanto ai governi nazionali, l’Italia non si è fino ad oggi dimostrata troppo attenta: sarà un tema che il nuovo governo dovrà riprendere con forza. Dare nuove opportunità ai giovani significa, da parte del sistema pubblico, dare una risposta in termini di garanzie, di tutela, di aiuto a cogliere tutte le occasioni di occupazione che oggi esistono. Tutto questo, però, da solo non basta. Precondizione di ogni iniziativa a favore dei giovani è infatti il rilancio di uno sviluppo in grado di creare in tutti i paesi del nostro continente nuove e ulteriori opportunità. Perchè non basta intercettare il lavoro che c’è ma abbiamo bisogno di più lavoro. E questo, ha osservato l’assessore, può arrivare solo con una ripresa a livello europeo. E’ quanto emerge anche dal confronto delle esperienze di diverse realtà regionali, dai Paesi Baschi alla Stiria, dalla Catalogna al Baden Wuettemberg, che hanno costruito modelli per la formazione, il lavoro e l’autonomia dei giovani. L’efficacia di questi modelli, le idee per migliorali, le differenti concezioni che stanno alla base delle proposte, sono state illustrate e discusse in questa due giorni fiorentina e hanno costituito la base per il documento che dall’incontro parte oggi alla volta della Commissione e delle altre istituzioni europee. Un documento che ruota attorno al tema dell’investimento sulle competenze, il contrasto dello svantaggio attaverso percorsi individualizzati, l’inserimento nel mercato del lavoro attraverso sostegno al reddito e incentivi fiscali, il supporto alla creazione di un progetto di vita autonomo. In altre parole di quello che viene definito come un pacchetto di garanzie e misure di accompagnamento mirate, programmi personali in grado di far emergere le capacità di ciascuno, perchè ciascuno possa migliorare la propria vita e contribuire a costruire un’Europa migliore. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SUMMER SCHOOL “PAVIA – SHANGHAI” WATER FRONT RENOVATION 25 FEBBRAIO - 01 MARZO, 2013 |
|
|
 |
|
|
Pavia, 26 febbraio 2013 - Dal 25 febbraio al 1 marzo, la Facoltà di Ingegneria di Pavia organizza la Summer School “Pavia-shanghai Waterfront Renovation” sul tema della progettazione alla scala urbana e successiva definizione architettonica di un terminal per l’attracco di piccole imbarcazioni sul fiume Huang Pu a Shanghai e relativa risistemazione paesaggistica del waterfront. Una zona strategica, posta a ridosso dell’area dell’Expo 2010 e già oggetto di importanti trasformazioni e di un recente concorso internazionale di progettazione. La Summer School è coordinata dai proff. Roberto De Lotto, Ioanni Delsante, Tiziano Cattaneo dell’Università di Pavia, e vede la partecipazione dell’Università di Brescia (Prof.ssa Montuori), del Politecnico di Milano – sede Piacenza (Prof.ssa Bertelli), della Tongji University di Shanghai (Proff. Zheng Shiling e Chen Yi) e della Kazan State University of Architecture and Engineering. I cinque gruppi internazionali hanno definito durante la I fase, che si è svolta a Shanghai nel mese di dicembre, le linee guida per la redazione di altrettanti masterplan, che verranno approfonditi alla scala architettonicadurante la Ii fase di lavoro a Pavia, sviluppando in particolare la relazione tra spazio costruito e acqua. Si tratta di un progetto, reso possibile grazie al contributo della Fondazione Cariplo, Progetto Rea, che rientra nel più ampio programma di internazionalizzazione, uno dei punti di maggiore interesse del Corso di laurea in Ingegneria Edile/architettura, ormai impegnato da anni nella costruzione e nel consolidamento dei rapporti con i più prestigiosi atenei internazionali, tra cui emerge per l’eccellenza nella ricerca e nell’offerta formativa la Tongji University di Shanghai. I lavori sono coordinati da un gruppo di tutor didattici: arch. Nadia Bertolino, arch. Massimo Corsico, ing. Giorgio Manzoni, arch. Alessandra Sandolo (Università di Pavia), arch. Michele Roda, arch. Pasquale Mei, arch. Juan Carlos dall’Asta (Politecnico di Milano) e arch. Filippo Orsini (Università di Brescia). Durante la settimana di lavoro intensivo, gli studenti pavesi avranno modo di confrontarsi con i loro colleghi provenienti da altri atenei, la cui varietà nell’approccio e nella definizione del progetto costituiranno un valore aggiunto alla loro formazione accademica. La Revisione finale dei progetti è prevista il giorno Venerdì 1 marzo nel pomeriggio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BASILICATA: DIPARTIMENTO FORMAZIONE SU RINNOVO CONTRATTI ASSISTENZA TECNICA |
|
|
 |
|
|
Potenza, 26 febbraio 2013 - In relazione alla vicenda relativa al rinnovo dei 7 contratti a supporto della Task Force assistenza tecnica, e alle conseguenti determinazioni assunte, su richiesta dell’assessore Vincenzo Viti la Direzione Generale del Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione Basilicata ha trasmesso all’Assessorato la seguente relazione esplicativa: “In primo luogo si chiarisce che con Determina Dirigenziale n. 48/7402 del 15 febbraio 2013, e non con atto di Giunta, è stata disposta la proroga dei sette contratti di collaborazione già precedentemente stipulati a supporto delle attività di controllo di I livello sulle operazioni del Po Fse 2007-2013 ai sensi dell’art. 60, lett. B) del Reg. (Ce) n. 1083/2006. Tale atto è stato adottato ai sensi del punto C.1 della D.g.r. N. 539/2008, il quale consente al Dirigente proponente di confermare l’atto rigettato dall’Ufficio Controllo Interno di Regolarità Amministrativa indicando i motivi del mancato accoglimento dei rilievi formulati da quest’ultimo. Al riguardo, si evidenzia che ai fini della decisione di emanare il provvedimento di cui si discute è stata determinante la valutazione, preliminarmente effettuata, circa la sussistenza, nel caso di specie, dei presupposti di legittimità della proroga dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa in essere presso la struttura proponente. Difatti, ai sensi della normativa vigente, la proroga dei contratti in questione è consentita qualora sia funzionale alla realizzazione del progetto per cui il contratto è stato stipulato. Nella fattispecie de qua il progetto su cui si fondano i contratti stipulati consiste nella realizzazione dei controlli di I livello di cui all’art. 60, lett. B) del Reg. (Ce) n. 1083/2006., la cui durata è necessariamente e funzionalmente connessa alla durata del Po Fse Basilicata 2007-2013 la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2015. Si precisa, inoltre, che l’art. 9 dei succitati contratti, il cui schema è stato approvato con la D.d. N. 1278/7402 del 30 settembre 2010, prevede espressamente che “Il contratto ove persistenti le esigenze presupposte all’atto della sottoscrizione potrà essere prorogato o rinnovato, nel rispetto della normativa vigente……”. La previsione nei succitati contratti di un termine più breve rispetto al periodo di durata del Programma Operativo dipendeva dall’incertezza, al momento della stipula, circa la persistenza dell’ulteriore presupposto di legittimità dei Co. Co. Co. Presso la Pubblica Amministrazione, richiesto dall’art. 7, comma 6, del D.lgs n. 165/01, consistente nella “impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili”. Tale incertezza derivava dalla possibilità che le carenze di personale, allora sussistenti, potessero essere colmate attraverso i concorsi pubblici banditi presso la Giunta Regionale. Ad oggi, a causa del ritardo nell’espletamento dei concorsi richiamati, la situazione di indisponibilità di personale permane. La situazione sopra descritta ha comportato la previsione testuale nei contratti stipulati della possibilità di proroga, venendo anticipata, in tal modo, la valutazione che l’Amministrazione avrebbe effettuato alla scadenza degli stessi, qualora fossero risultati sussistenti i presupposti per la proroga. Appare necessario, al proposito, sottolineare che trattandosi di proroga di contratti preesistenti e non di nuovi rapporti di collaborazione, si è ritenuto che non trovasse applicazione la mozione adottata con Delibera di Consiglio n. 377/2012, “…. La quale vincola a previa selezione pubblica esclusivamente le future collaborazioni esterne a tempo determinato e non anche quelle già in essere per le quali si pone la necessità della proroga…..” come testualmente affermato nell’atto dirigenziale. In materia è necessario evidenziare, altresì, che l’Amministrazione, nell’adottare un atto, nel rispetto dei limiti posti dalle regole che disciplinano l’azione amministrativa, può, nell’esercizio della discrezionalità che le compete, compiere valutazioni di opportunità dirette ad individuare l’atto più idoneo a realizzare l’interesse pubblico perseguito, tenendo conto dei diversi interessi coinvolti nella vicenda. In tal senso, è stato respinto il rilievo mosso dall’Ufficio Controllo Interno di Regolarità amministrativa, secondo il quale il provvedimento non vistato sul piano della responsabilità amministrativa violerebbe l’esigenza “di garantire uniformità di comportamento” dell’Amministrazione regionale che, per ipotesi diverse, ha comunque disposto la proroga di contratti in essere, riguardanti circa 100 collaboratori, nelle more dello svolgimento di procedure di selezione. La richiamata esigenza, riconducibile al principio costituzionale di imparzialità dell’azione amministrativa, non viene contraddetta dall’atto in questione, il quale riserva a tutti i soggetti titolari dei contratti che sono stati prorogati il medesimo trattamento, senza porre in essere alcuna disparità. Non sempre l’azione amministrativa è tale da consentire un confronto con altre situazioni analoghe, a causa della diversità degli interessi specifici ad essa sottesi, rispetto ai quali è legittimata una diversità di comportamento che sia sussumibile nell’ambito di operatività della discrezionalità riconosciuta all’autorità cui spetta l’esercizio del potere. Nello specifico, l’atto adottato è stato ritenuto quello più congruo rispetto alla realizzazione dell’interesse pubblico perseguito, identificabile nell’efficiente ed efficace realizzazione dei controlli necessari per l’attuazione del Po Fse Basilicata 2007-2013. Attuare tale Programma Operativo, ormai prossimo alla chiusura, significa porre in essere celermente tutti gli adempimenti necessari a portare a compimento le numerose procedure attivate, rispetto alle quali sono completamente assorbite le risorse professionali attualmente disponibili. Nella fase attuale, porre in essere una procedura ad evidenza pubblica per la selezione di collaboratori comporterebbe un notevole dispendio di energie tale da compromettere la realizzazione degli obiettivi di spesa perseguiti. Tale comportamento, nello specifico, si tradurrebbe in un inutile aggravio di natura procedimentale, stante la possibilità di prorogare i contratti in essere, che, pertanto, appare opportuna sul piano dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa, garantendo all’Autorità di Gestione del Po Fse Basilicata la disponibilità di risorse di elevata e comprovata professionalità, che è necessaria ed è espressamente richiesta in una fase nella quale il Dipartimento sta definendo le procedure di chiusura del Programma 2007-2013. Tuttavia, pur ribandendo l’assenza nell’atto dirigenziale di elementi di illegittimità rispetto alla mozione del Consiglio Regionale, si sottolinea che l’Assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport ha intrapreso un percorso di ridefinizione del complesso delle collaborazioni esterne finora attivate dal Dipartimento in modo tale da superare le situazioni cui era rivolta l’attenzione della richiamata mozione del Consiglio Regionale”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MANAGER AZIENDALI, MASTER PER 25 LAUREATI IN INGEGNERIA O SCIENZE NAUTICHE ED AERONAUTICHE |
|
|
 |
|
|
Napoli, 26 febbraio 2013 - Sono aperte le iscrizioni al “Master in Operations Management - M.o.m.”, promosso dal “Centro Specialistico di Alta Formazione del Comparto Industriale Aeronautico Campano”. Il Master, che rappresenta una delle diverse attività promosse dal Centro, è destinato a 25 giovani laureati in Ingegneria o Scienze Nautiche ed Aeronautiche (laurea triennale, specialistica o vecchio ordinamento), occupati, disoccupati ed inoccupati. “M.o.m.” è un programma per la formazione manageriale rivolto a formare manager aziendali a contenuto tecnico e gestionale in aziende manifatturiere e di engineering, che operano nei settori ad alta complessità dell’aerospazio e della difesa. I corsi di cui si compone il programma sono progettati con una particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese, ma il tipo di formazione in general management riveste un elevato potenziale formativo anche per chi opera o opererà in grandi aziende. La scadenza per la presentazione delle domande è il 5 marzo 2013. Il percorso formativo si compone di 500 ore e 40 ore di pre-corsi. I corsi avranno inizio l’11 marzo 2013. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni è necessario accedere al sito www.Aeronauticaformazione.it. Il Centro è stato costituito su iniziativa dell’Assessorato Regionale al Lavoro, tra le imprese della filiera aeronautica, le Università, le Scuole superiori e gli Enti di formazione, con l’obiettivo di sviluppare e aggiornare le competenze tecniche e manageriali necessarie alla competitività del comparto. Il partenariato del Centro è composto dalle università “Federico Ii”, Seconda Università e “Parthenope”; Stoa´; Elea Formazione; Fondazione “Villaggio dei Ragazzi”; Iti Barsanti di Napoli; Itis Enrico Fermi di Napoli; Consaer (Consorzio per lo Sviluppo delle Aziende Aeronautiche); Alenia Aermacchi e Magnaghi Aeronautica. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EDILIZIA SCOLASTICA; DA REGIONE UMBRIA UN MILIONE 400 MILA EURO CONTRO RISCHIO SISMICO |
|
|
 |
|
|
Perugia, 26 febbraio 2013 - Ammontano a un milione 400 mila euro le risorse stanziate dalla Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessorato all´istruzione, nell´ambito del Programma straordinario di interventi strutturali di riduzione del rischio sismico nelle scuole pubbliche. I finanziamenti, derivanti dai fondi comunitari Por Fesr 2007-2013, serviranno a realizzare interventi di particolare urgenza in edifici scolastici di proprietà degli enti locali. Delle 29 richieste di finanziamento arrivate in Regione, per un importo complessivo di lavori pari a circa 8 milioni di euro, sono state finanziati quattro interventi presentati dalla Provincia di Terni e dai Comuni di Magione, Città di Castello e Vallo di Nera. Negli ultimi 3 anni - ricordano dall´assessorato all´istruzione - solo la Regione e gli enti locali dell´Umbria hanno impegnato risorse proprie per la sicurezza nelle scuole. Dal 2009 infatti il Governo non ha fatto riparti significativi, né ha individuato una programmazione degli interventi. Si è peraltro trattato di mere assegnazioni di fondi, decisamente insufficienti, che non tenevano conto delle priorità territoriali note agli enti locali. Al fine di accrescere la disponibilità delle risorse necessarie a realizzare gli interventi richiesti, la Giunta regionale ha proposto all´Unione Europea una rimodulazione delle risorse del Por Fesr 2007-2013, così da assegnare ulteriori finanziamenti, per 3 milioni e mezzo di euro, alla riduzione del rischio sismico negli edifici scolatici. Infine in merito alla recente proposta del Ministero all´istruzione per la costituzione obbligatoria di fondi immobiliari a sostegno dei Comuni e delle Province per l´edilizia scolastica, l´assessorato regionale evidenzia come non si tenga conto delle differenze territoriali tra Regioni. Inoltre - concludono - appare alquanto difficile il coinvolgimento di investitori privati in un momento di crisi come questo e in un settore, quello dell´edilizia scolastica pubblica, che tradizionalmente non è "commerciale", con il rischio concreto di non rispondere efficacemente alla domanda che viene da famiglie e comunità e di incidere negativamente sullo spopolamento dei centri storici e delle aree meno abitate della regione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI COMMISSARI POTOÈNIK E BARNIER SULLA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI IDRICI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 26 Febbraio 2013 - In risposta alle recenti notizie di stampa, la Commissione europea desidera affermare chiaramente che non ha una politica di obbligare gli Stati membri a privatizzare i servizi idrici. La Commissione riconosce che l´acqua è un bene pubblico che è di vitale importanza per i cittadini e che la gestione delle risorse idriche è di competenza degli Stati membri. La Commissione ha una posizione neutrale sulla proprietà pubblica o privata delle risorse idriche. Nei casi in cui l´autorità pubblica decide di fornire servizi attraverso un operatore economico privato, la Commissione ha proposto norme che contribuiranno alla trasparenza ed efficacia nella spesa di denaro pubblico, consentendo alle autorità pubbliche di fare scelte migliori. Riconoscendo l´importanza dell´acqua, la Commissione ha fatto in modo che la sua proposta di direttiva relativa all´aggiudicazione dei contratti di concessione riconosce pienamente e sostiene l´autonomia degli enti locali per quanto riguarda la fornitura e l´organizzazione dei servizi di interesse economico generale, compresa l´acqua. Le autorità pubbliche che, in ogni momento, restano liberi di scegliere se fornire i servizi direttamente o tramite terzi, in particolare un operatore economico privato. La proposta di direttiva, pertanto, non porterà in nessun caso, alla privatizzazione dei servizi idrici imposti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INNOVAZIONE PER L´ACQUA EUROPA 2013 |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 26 febbraio 2013 - Dal 16 al 18 aprile 2013 si terrà a Bruxelles, in Belgio, un evento intitolato "Innovazione per l´acqua Europa 2013" (Water Innovation Europe 2013), dedicato al tema "L´acqua nell´ambiente urbano - Portare la ricerca sul mercato." Cost, il quadro intergovernativo per la cooperazione europea nel campo della scienza e della tecnologia, ospita questo evento insieme alla Piattaforma per l´approvvigionamento e la depurazione dell´acqua (Wsstp) per discutere questioni riguardanti l´acqua in ambiente urbano e l´amministrazione dell´acqua. L´acqua non è solo una risorsa, adesso è diventata una questione politica seria. La chiave per una buona amministrazione dell´acqua è trovare il giusto equilibrio tra scienza e politica. La conferenza sarà un forum per scienziati e responsabili delle decisioni per discutere le principali questioni di una migliore amministrazione dell´acqua e creare un mercato per la ricerca in questo campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cost.eu/events/wie2013 |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO POTOÈNIK SULLA CREAZIONE DI UN´ASSEMBLEA AMBIENTE DELLE NAZIONI UNITE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 26 febbraio, 2013 - "Accolgo con favore l´esito del 27 ° Consiglio direttivo dell´Unep / Global Forum ministeriale tenutasi a Nairobi dal 18 al 22 febbraio, in particolare la creazione di una Assemblea delle Nazioni Unite per l´ambiente (Unea). Questo è stato il primo Consiglio direttivo alla partecipazione universale, concentrandosi sull´attuazione dei risultati della Conferenza di Rio +20, in particolare per quanto riguarda l´operatività del programma di rafforzamento e riqualificazione del Unep ha deciso a Rio. L´istituzione di Unea, previa approvazione da parte dell´Assemblea generale delle Nazioni Unite (Unga), è un passo importante che attua le decisioni prese a Rio +20 e porterà ad un più forte organismo delle Nazioni Unite ambientale alla partecipazione universale. Essere collegato direttamente al generale delle Nazioni Unite significa considerazioni ambientali sono meglio integrate nel sistema delle Nazioni Unite. Segmento ad alto livello Unea vi permetterà Ministri a prendere decisioni strategiche e politicamente importante. Questo porterà a una migliore responsabilità politica e una base di finanziamento più forte di Unea. La nuova struttura di governance rafforzerà la preparazione delle decisioni, consentendo anche capitelli e le parti interessate a partecipare e contribuire. La struttura porterà a una migliore leadership politica, maggiore efficienza e responsabilità. È nell´interesse dell´Unione europea e quella del nostro pianeta per vedere Unep riuscire in questa nuova impostazione e farò quello che posso per contribuire a che questo avvenga. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
A CAGLIARI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "FOSTER IN MED" |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 26 febbraio 2013 - Oggi presso l’Aula magna del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università degli studi di Cagliari in via Corte d’Appello 87, Cagliari si terrà la presentazione del progetto Foster in Med “Fostering Solar Technology in the Mediterranean area” a cui interverranno i partner locali e stranieri del progetto e le istituzioni locali. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma europeo Enpi Cbc Med, ha come obiettivo la costruzione di un "know how" condiviso nel campo delle tecnologie solari fotovoltaiche, il trasferimento di metodologie progettuali e competenze tecniche condivise e la promozione delle opportunità offerte dall´energia solare, assicurandosi di contribuire al superamento delle barriere culturali e normative presenti nei Paesi coinvolti nel progetto. L’assessorato regionale dell’Industria è parte del partenariato di progetto insieme ad altri soggetti di ricerca istituzionali e rappresentativi delle piccole e medie imprese tra cui l’Università degli studi di Cagliari (Dicaar e Dssi), capofila del progetto; il Centro Servizi per le Imprese di Cagliari (Cspi); l’Industrial Research Institute (Iri) del Libano; La Royal Scientific Society (Rss) della Giordania; – La Confederation of Egyptian European Business Associations (Ceeba) dell’Egitto; La Chamber of Commerce of Tunis (Cci Tunis ) della Tunisia; l’ Association of the Mediterranean Chambers of Commerce (Ascame) della Spagna. Inoltre fa parte del consorzio, in qualità di associato partecipante al progetto, la fondazione Sardegna Mediterranea. Per maggiori informazioni contattare: - il project management office del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e archittettura in Via Marengo 2, 09123 Cagliari al numero telefonico: 070/6755811, al numero di cellulare 347 2156646 e mail: fosterinmed@tiscali.It - Servizio energia dell’Assessorato regionale dell’Industria in viale Trento n. 69, 09123 Cagliari ai numeri telefonici : 070/6062126 - 070/6062156. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALLUVIONE/LIGURIA 2010-2011, CONCLUSO STATO DI EMERGENZA, VIA AI PAGAMENTI DEI COMUNI ALLUVIONATI DALLA PROSSIMA SETTIMANA |
|
|
 |
|
|
Genova, 26 Febbraio 2013 - Da lunedì 25 febbraio hanno perso il via i pagamenti di quanto rendicontato dai Comuni liguri, colpiti dagli eventi alluvionali del 2010 e 2011. Lo ha comunicato in Giunta l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano dopo l’approvazione della delibera che prende atto della fine dell’emergenza, definita dalla legge 100 del 2012 e contemporaneamente sancisce il rientro della Regione Liguria nelle attività di erogazione dei finanziamenti. Con il superamento dello stato di emergenza subentra, alla figura del commissario, il direttore generale dell’ambiente della Regione, Gabriella Minervini e sarà quindi possibile procedere con i pagamenti degli interventi conclusi e rendicontati dai Comuni per un totale di 200 milioni di euro. Inoltre sarà anche possibile il pagamento degli interventi a valere sui fondi derivanti dagli sms per Genova e Borghetto Vara. Si era concluso il 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza decretato a seguito degli eventi alluvionali avvenuti nel 2010 e nel 2011. Da quel momento sono stati necessari ulteriori passaggi burocratici, da parte dello Stato, per fare in modo che la Regione subentrasse al commissario delegato per l’emergenza e potesse così procedere ai pagamenti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GESTIONE RIFIUTI POTENZA, PRECISAZIONI DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE |
|
|
 |
|
|
Potenza, 26 febbraio 2013 - Il Comune di Potenza già dispone delle risorse finanziarie per attuare quattro importanti attività inerenti alla gestione dei rifiuti. E’ quanto precisa il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata in merito alle dichiarazioni del capogruppo del Pd al Comune di Potenza, Gianpaolo Carretta. Per la raccolta differenziata è già possibile attivare la convenzione tra i Comuni e individuare il gestore unico. Per l’allestimento, nell’ attuale sito dell’inceneritore, della stazione di trasferenza e selezione è già possibile effettuare la gara pubblica. Per la messa in sicurezza e l’eventuale rifunzionalizzazione di Pallareta è già possibile attuare le richieste della Conferenza di servizi. Il Comune di Potenza -precisa ancora il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata- non ha mai avanzato richiesta di riconversione dell’inceneritore in termovalorizzatore di nuova generazione, eventualità tecnicamente impraticabile. Sul potenziamento della raccolta differenziata – conclude la nota - la Giunta regionale ha approvato nello scorso mese il finanziamento del servizio di raccolta differenziata dell’area metropolitana, individuando come comune capofila proprio Potenza. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAGUNA ORBETELLO, NESSUNA SPESA A CARICO DEI CITTADINI PER LO SMALTIMENTO ALGHE |
|
|
 |
|
|
Firenze, 26 febbraio 2013 - Il costo dello smaltimento delle alghe non sarà a carico dei cittadini. La Regione Toscana, con la Provincia di Grosseto e il Comune di Orbetello, stanno lavorando per coinvolgere il Ministero dell’Economia e delle Finanze perché sia quest’ultimo, in quanto titolare delle aree demaniali, a farsi carico del costo relativo alla raccolta delle alghe. E’ il primo impegno assunto dalla Regione insieme agli enti locali dopo che con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile è stata indicata come amministrazione competente a favorire il passaggio dalla gestione dell’emergenza a quella ordinaria. Si tratta anche di uno dei primi punti dell’agenda, insieme a quello relativo al risarcimento ai privati dei danni conseguenti all’alluvione, che la Regione intende sottoporre al nuovo Governo. Allo stesso tempo la Regione ha comunque disposto uno stanziamento straordinario di un milione di euro l’anno per cinque anni per concorrere, con gli enti locali, alla gestione del sistema lagunare. Per rendere comunque più economica l’operazione è necessario che il Comune di Orbetello provveda, mediante una modifica al regolamento comunale in materia, ad assimilare le alghe ai cosiddetti rifiuti urbani. In tal senso il Comune è stato supportato da un parere di Arpat e dalla consulenza dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse. Del resto, già nel 2006 l’allora Ministro all’ambiente Altero Matteoli aveva inviato una lettera al Sindaco di Orbetello Rolando Di Vincenzo nella quale spiegava che le alghe non ancora “spiaggiate” potevano essere considerate rifiuti urbani. L’assimilazione porta con sé essenzialmente tre vantaggi: risparmio, rispetto del sistema di gestione e tracciabilità dei rifiuti. Risparmio perché: l’assimilazione permette di ridurre di almeno tre volte (secondo le stime dell’Ato Sud) i costi relativi al trasporto e alla gestione delle alghe classificate come rifiuti speciali. Rispetto del sistema di gestione e delle economie di scala perché: la gestione delle alghe (trasporto, pretrattamento all’impianto di Patanella cosiddetto “Patanellino” e obbligatorio conferimento a impianti di recupero) potrà essere svolta dal gestore unico individuato da Ato Sud, favorendo in questo modo il rapporto tra gli enti locali e il futuro gestore. Le alghe così entrano a pieno titolo nel sistema di gestione rifiuti regolato da gara, che impone a chi ha vinto la gara di spendere meno utilizzando gli impianti più economici e prevedendo quindi lo smaltimento al minor costo possibile. Tracciabilità perché: Le alghe potranno essere conferite agli impianti di recupero presenti sul territorio come Le Strillaie, che invece non può ricevere i rifiuti speciali e il cui accesso è consentito solo al gestore unico. L’operazione dell’assimilazione garantisce, oltre alla gestione, anche una immediata e corretta classificazione delle alghe nell’imminenza della stagione primaverile caratterizzata proprio dalla produzione algale. Tutto questo in considerazione dei tempi brevi fissati dall’ordinanza della Protezione Civile con cui la Regione Toscana, sebbene con poteri ordinari a differenza di quelli concessi fino a settembre all’ex commissario Di Vincenzo, è obbligata a garantire la gestione delle alghe. Infine, c’è un secondo obiettivo a cui stanno lavorando gli enti locali. E’ quello di individuare soluzioni alternative all’impianto a biomasse cosiddetto “Patanellone” la cui realizzazione era stata superata nel corso di una riunione svoltasi a maggio scorso a Roma tra Ministero dell’Ambiente, Enti locali e Commissario. Nel nuovo Accordo di programma che dovrà essere firmato entro giungo con i Ministeri interessati saranno attivate forme di sperimentazione per ridurre la produzione delle alghe. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LIGURIA, AMBIENTE, OLTRE 4 MILIONI PER RIFIUTI, PULIZIA MARE, PARCHI, ARPAL E DIFESA SUOLO |
|
|
 |
|
|
Genova, 26 Febbraio 2013 - La Regione Liguria, con un provvedimento approvato venerdì 22 febbraio in mattinata dalla giunta, su proposta dell´assessore all´ambiente Renata Briano, ha varato il riparto dei fondi in campo ambientale per oltre 4 milioni di euro, sulla base delle risorse iscritte nel bilancio 2012 e frutto dell´ecotassa per il conferimento dei rifiuti in discarica. Fondi ripartiti secondo le priorità del territorio, dai controlli ambientali, ai parchi, dai rifiuti, alla difesa del suolo. In particolare, 1,4 milioni sono destinati ai comuni alla gestione integrata dei rifiuti e della raccolta differenziata e altri 1,4 milioni andranno ad Arpal. Il provvedimento comprende inoltre lo stanziamento di 200mila euro saranno destinati alla pulizia del mare, 600mila euro per i parchi, 450mila euro alla difesa del suolo e 150mila euro alla difesa delle risorse idriche. I criteri e le procedure dei finanziamenti non ancora definiti, saranno stabiliti con successivi provvedimenti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|