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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Febbraio 2013 |
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BOSNIA, PROSSIMA REALIZZAZIONE DI TRE IMPIANTI FOTOVOLTAICI |
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Sarajevo, 26 febbraio 2013 - È sempre più certo che la Bosnia-erzegovina avrà tre impianti solari fotovoltaici: uno a Mostar, uno a Vogosca e uno a Citluk. La notizia arriva dall´Ice. L´impresa Total Concept di Sarajevo costruirà l´impianto fotovoltaico Total concept Mostar con una potenza installata di 93,5 kWp Dc (85,0 kW Ac) e una produzione annuale prevista di 123,19 Mw e sarà localizzato a Bisca Polja. L´impresa Elektro Test di Sarajevo costruirà invece la Gornja Josanica nel comune di Vogosca, con una capacità installata di 10 kW Ac (9,9 kWp Dc) e una produzione annuale prevista di 14,998 Mwh e sarà installato sul tetto di due edifici nella via Gornja Josanica. Infine il terzo impianto sarà localizzato a Citluk e realizzato dall´impresa Energetic-electronic, avrà una potenza installata di 149,04 kWp Dc (148,8 kW Ac) e una produzione annua prevista di 200,906 Mwh. |
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LIGURIA ACCELERA SEMPLIFICAZIONE URBANISTICA PER I NUOVI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI DDL GIUNTA CANCELLA L’OBBLIGO DI DEROGA AL PIANO PAESISTICO |
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Genova, 26 Febbraio 2013 - Energie rinnovabili, la Regione Liguria accelera la semplificazione per le autorizzazioni energetiche rinnovabili. Nei prossimi mesi, comunque entro la fine dell’anno, la realizzazione di nuovi impianti con sarà più subordinata a una deroga al Ptcp- Piano territoriale di coordinamento paesistico regionale. Grazie a una proposta di variante approvata in mattinata dalla giunta Burlando, presentata dall’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Gabriele Cascino, la situazione sarà in pratica rovesciata: gli impianti energetici si potranno insediare in tutte le parti del territorio regionale, con esclusione dei centri storici, delle strutture urbane qualificate, nella aree con beni culturali e artistici e archeologici, chiese, monumenti e a forte impatto paesaggistico e in quelle a tutela ambientale. Il piano paesistico regionale, di fatto, non sarà più un impedimento per gli impianti energetici, fatti salvi, oltre ai casi indicati, eventuali vincoli comunali. L’ obiettivo del disegno di legge è ridurre ulteriormente le limitazioni alla realizzazione degli impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici e dar un forte impulso alle energie rinnovabili per poter arrivare al 14,1% al 2020”, ha spiegato Cascino. Il testo della variante della giunta regionale sarà adesso inviato ai comuni che entro sessanta giorni potranno fare eventuali osservazioni, dopodiché la variante sarà adottata e approvata con una delibera e opererà in regima di salvaguardia fino alla definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale. |
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UN CONTROLLO ESPLETATO DALLA CORTE DEI CONTI EUROPAEA SPINGE L´UE UN RIPENSARE LE DISPOSIZIONI SULLE "MISURE PROVVISORIE DI ALLOGGIO" FACENTI SEGUITO UN CATASTROFI NATURALI |
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Lussemburgo , 29 febbraio 2013 - In Seguito at a Relazione della Corte dei Conti Europea, la Commissione Europea chiarirà le Norme Disciplinanti il Finanziamento di "Misure provvisorie di Alloggio" facenti Seguito un Catastrofi naturali. La Relazione della Corte ha esaminato Quanto Successo Dopo il terremoto dell ´ aprile del 2009 il Che ha colpito la Regione italiana dell´Abruzzo e il capoluogo di quest´ultima, L´aquila, causando Diretti Danni stimati a Oltre 10 Miliardi di euro. Nel novembre 2009, l´Unione Europea, through Proprio il Fondo di solidarietà (Fsue), ha fornito delle Nazioni Unite Contributo di 0,5 Miliardi di euro Alle operazioni di Emergenza italiane. Gli Interventi da finanziare includevano il Ripristino immediato delle Infrastrutture e delle Attrezzature nia Settori dell´elettricità, delle condutture idriche e fognarie, delle Telecomunicazioni, dei Trasporti, della Sanità e dell´Istruzione, nonche la Fornitura di Alloggi provvisori e l´Organizzazione dei Servizi di soccorso Destinati a soddisfare le necessità immediate della popolazione. A Causa del terremoto, 67 500 Persone erano rimaste Senza Alloggio. Circa il 30% (144 Milioni di euro) del Contributo dell´Fsue has been destinato ad Interventi Sotto Ogni Profilo ammissibili ai Sensi del Regolamento istitutivo dell´Fsue. Invece, il Progetto Case (" Complessi antisismici Sostenibili ed ecocompatibili "), sebbene rispondente Alle effettive necessità, non ha rispettato le disposizioni del Regolamento Specifiche Fsue. This arroccato through Il Progetto have been Edifici costruiti Permanenti invece di caso provvisorie. Il Progetto Case ha assorbito il 70% del Finanziamento - 350 Milioni di euro. La Strategia prescelta per il Progetto Case ha Soddisfatto le necessità abitative di 15 000 delle Persone colpite Dal sisma, ma non ha risposto in Modo tempestivo e con Sufficiente capacita Agli effettivi Bisogni della popolazione. Gli Edifici costruiti nell´ambito del Progetto Case have been Molto Più cari Rispetto una Quelli costruiti in situazioni Normali. Il regolamen al Fsue dispone il Fondo Che Possa Essere utilizzato Unicamente per "Interventi di emergenza" ( operazioni di emergenza essenziali ), inclusa la Realizzazione di "Misure provvisorie di Alloggio" ( alloggi temporanei ). Il Regolamento non contemplazione il Finanziamento di progetti di vera Ricostruzione. Il campo d´Azione dell´Fsue E Limitato Alle Più urgenti necessità, mentre la Ricostruzione di un Più Lungo Termine Deve esser lasciata ad Altri Strumenti. A giudizio della Corte, quindi, il Progetto Case, il Che ha fornito Una sistemazione alloggiativa duratura e Sostenibile, non ha rispettato Gli Obiettivi dell´Fsue. Per Di Più, Si prevede Che Gli appartamenti del Progetto Case generino in Futuro Notevoli Entrate, sebbene il Regolamento istitutivo dell´Fsue non preveda Tali eventualità. Ville Itälä , il Membro della Corte dei conti europaea responsabile della Relazione, ha dichiarato: "Vi Sono stato carenze Nella Pianificazione preventiva, nonostante l´Abruzzo Sia Una delle Aree a Rischio sismico Più alto d´Europa. Sono lieto Che la Commissione sfrutterà l ´Opportunità fornita Dal Prossimo Riesame del Regolamento disciplinante il Fondo di solidarietà dell´Unione Europea Non solo per chiarire il Concetto di "Misure provvisorie di Alloggio", ma also per esortare Gli statisti Membri online un risk un Porre in Essere veri Piani di Preparazione. Cio Onu rappresenterà notevolissimo Contributo per la risposta dell´Ue Alle Catastrofi naturali ". |
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SISMA/EMILIA, ULTERIORI 35 MILIONI DI EURO DESTINATI AL ´NUOVO CAS´ |
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Bologna, 26 febbraio 2013 - Ammontano a 35 milioni di euro le risorse stimate necessarie ad assicurare, fino al 31 maggio 2013, – salvo cessazione anticipata del ´Nuovo Cas´ nei casi previsti dagli atti commissariali - la copertura finanziaria dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sfollati dalle proprie abitazioni in conseguenza degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012. È quanto stabilito con l’ordinanza (la numero 22 del 22 febbraio 2013) emanata oggi dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani. Le risorse previste con l’ordinanza di oggi si aggiungono ai 39 milioni e 200 mila euro già stanziati nei mesi scorsi. L’ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). |
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BOLZANO, DALLA GIUNTA: DDL SU URBANISTICA, RISPARMIO-CASA E TARES |
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Bolzano, 26 febbraio 2013 - Tre disegni di legge sono stati discussi il 25 febbraio dalla Giunta provinciale: la riforma urbanistica e quella del risparmio-casa richiederanno ancora alcune sedute, mentre l´articolo che riguarda la tassa sui rifiuti Tares è stato approvato. Ogni lunedì, per le prossime sedute, la Giunta provinciale riserverà un´ora per definire l´aggiornamento della legge sullo sviluppo del territorio. Anche oggi sono stati approfonditi alcuni punti in dettaglio della riforma che interesserà il settore dell´urbanistica: si punta a velocizzare l´iter di modifica dei Puc attraverso il coinvolgimento della Commissione urbanistica della Provincia nella procedura dei Comuni. "Finora la Commissione ha espresso le sue valutazioni solo dopo l´approvazione dei Comuni - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - ma in futuro le osservazioni della Commissione provinciale sono previste dopo la prima lettura in Giunta comunale." In tal modo i Consiglio comunali potranno conoscere il parere della Commissione urbanistica provinciale su una modifica del Puc prima della seconda e ultima lettura del provvedimento in Consiglio comunale. "Potranno in tal modo prendere posizione prima che la delibera approdi in Giunta provinciale per la decisione finale", ha aggiunto Durnwalder. Sempre in vista del nuovo ddl la Giunta ha affrontato oggi le questioni riguardanti le trasformazioni della destinazione urbanistica da verde a verde (bosco-prato) nonché i piccoli interventi e l´assegnazione di piccole zone edificabili. Saranno necessarie ulteriori sedute ma la Giunta conta di approvare il ddl sullo sviluppo del territorio entro marzo e arrivare alla sua trattazione in estate nel Consiglio provinciale. Analoga tempistica è prevista per il disegno di legge sull´introduzione in Alto Adige del risparmio-casa, il cosiddetto"Bausparen". Si sta attualmente valutando la modalità di coordinamento delle varie voci in causa: i riaprmi dei privati, il sostegno della Provincia, il prestito attraverso i fondi della pensione integrativa, il credito attraverso le banche. Come detto, si vuole concludere anche la trattazione di questo ddl entro marzo. Un terzo intervento legislativo invece è già in dirittura di arrivo. Nella raccolta dei rifiuti la Giunta provinciale propugna da anni una politica che punta sulla raccolta differenziata e, più in generale, sull´abbattimento della produzione. In direzione decisamente opposta si muove però la Tares, la nuova tassa sui rifiuti istituita a livello nazionale che viene calcolata esclusivamente sulla base delle dimensioni dell´abitazione. Si paga in base alla superficie e non in base alla quantità di rifiuti prodotta: "Un principio - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta di Giunta - opposto a quello applicato nei comuni altoatesini, e che riteniamo non sia altrettanto efficace per la tutela dell´ambiente." Per questo motivo la Giunta provinciale ha approvato oggi un articolo ad hoc, di cui è stata definita l´esatta formulazione, che "depotenzia" la Tares e difende il sistema attualmente in vigore in Alto Adige: questo articolo verrà inserito in una delle prossime leggi che verranno trattate dal Consiglio provinciale. |
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SLOVENIA, SETTORE DELLE COSTRUZIONI IN FORTE CALO |
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Lubiana, 26 febbraio 2013 - I dati statistici sul settore delle costruzioni slovene riportano elementi di grande negatività per il recente 2012. Stando agli ultimi consuntivi, infatti, il settore si sarebbe contratto del 16,8 per cento nel corso del recente anno, con un vero e proprio crollo del valore delle nuove costruzioni. Nel solo mese di dicembre, in particolare, il valore dei lavori di costruzione è calato del 13,6 per cento su base annua, e del 39,3 per cento rispetto al 2005. |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA AIUTI PER IL SALVATAGGIO TEMPORANEO PER SNS REAAL |
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Bruxelles, 26 Febbraio, 2013 - La Commissione europea ha approvato temporaneamente ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato una serie di misure che lo Stato olandese intende adottare a favore della Sns Reaal e delle sue controllate. Sns Reaal sarà ricapitalizzata con 300 milioni di euro euro e riceveranno anche un prestito ponte di 1,1 miliardi di euro. Allo stesso tempo, filiale bancaria Sns Reaal di - Sns Bank - riceverà una ricapitalizzazione di 1,9 miliardi di euro. Approvazione da parte della Commissione delle misure di sostegno è subordinata alla presentazione, entro sei mesi un piano di ristrutturazione a partire dalla data della decisione. La Commissione adotterà una posizione definitiva sul sostegno concesso sulla base del piano di ristrutturazione. La Commissione ha constatato che la ricapitalizzazione di Sns Reaal è necessario per preservare la stabilità del sistema finanziario olandese, in linea con le linee guida della Commissione in materia di aiuti di Stato per le banche durante la crisi . In effetti, le misure sono state necessarie per consentire Sns Reaal e delle sue controllate a rispettare i requisiti patrimoniali minimi. L´ intervento da parte dello Stato olandese porta alla ripartizione degli oneri e di vasta portata del caso, da soci e ai possessori ibridi di capitale. Infatti, attraverso la nazionalizzazione di tutti i possessori di capitale Sns Reaal e Sns Bank - ivi inclusi i titolari ibridi di capitale - sono pienamente partecipare alle perdite di Sns Reaal. Aiuti di Stato saranno utilizzati solo nella misura in cui tutto il capitale esistente è insufficiente. |
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AUSTRIA, IL PAESE TRAE VANTAGGIO DALLA CRISI |
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Vienna, 26 febbraio 2013 - Nel 2012 il numero degli insediamenti di aziende straniere in Austria è stato di 201, il 10 per cento in più rispetto al 2011. Il Ministro Austriaco dell´Economia ha così commentato l´andamento: "L´austria trae vantaggio dalla crisi economica in Italia, Slovenia e Ungheria. Gli imprenditori dei Paesi vicini cercano localizzazioni migliori per le loro aziende". Nonostante l´aumento degli insediamenti, il volume degli investimenti stranieri risulta tuttavia sceso a 282,37 milioni di euro, il 4,7 per cento in meno in confronto all´anno precedente. Da un´inchiesta telefonica condotta su 302 manager delle mille aziende europee con il maggiore fatturato emerge che il Paese preferito per gli investimenti è la Germania, che su una scala da 1 (valore massimo) a 4 (valore minimo) ottiene un punteggio di 1,6. Alla Germania seguono Svezia (1,7), e, a pari merito, Svizzera e Austria (1,9). Nella classifica l´Italia figura con un voto di 3,2. Fanalino di coda la Grecia con 3,8. |
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MILANO - SETTIMANA DELLA MODA, LA CRISI NON FERMA IL MADE IN ITALY |
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Milano, 26 febbraio 2013 - Settimana della moda: Milano si conferma capitale sia in Italia che all’estero. Nel 2012 le esportazioni del settore moda milanese (tessile e abbigliamento) sono cresciute di ben il 10,2% rispetto al +2,2% italiano e al +3,5% del totale export milanese anche in altri settori. Una crescita trainata dai nuovi mercati: le esportazioni verso l’Asia orientale hanno un boom (+29,3%), in particolare Corea del Sud (+64%), Singapore (+49,4%) e Cina (+36,2%). E proprio la Cina (considerata assieme ad Hong Kong) diventa per la prima volta il secondo mercato di riferimento per la moda milanese (con oltre 400 milioni di euro), subito dopo la Francia (441 milioni) e prima degli Stati Uniti (342 milioni) e Giappone (257 milioni). Bene anche le esportazioni verso un altro grande mercato emergente, ovvero il Brasile (+56,1%). In Europa le esportazioni di moda aumentano del 6,4%, ma non in Grecia (-75,2% l’export di moda per effetto della crisi). D’altra parte la moda milanese oltre che per la sua qualità, conviene. Tra i dieci grandi centri (tradizionali ed emergenti) della moda mondiale, per vestire (di marca) una donna dalla testa ai piedi occorrono in media a Milano 661 euro. Solo New York risulta più conveniente, mentre Parigi rimane sullo stesso livello (572 euro). Decisamente più costose le altre città, in Europa (Berlino: 777 euro, Londra: 824) e nel mondo: a Tokyo si superano gli 800 euro, a Mosca si sfiorano i 1.000 euro (+47% rispetto a Milano) e a Pechino ci vogliono quasi 1.600 euro (+138%). E la competitività sui prezzi e sulla qualità paga: all’anno, il giro di affari prodotto dal turismo per shopping nel capoluogo lombardo si aggira su 1 miliardo di euro. D’altra parte fare shopping rappresenta un motivo che spinge a restare più a lungo a Milano per quasi un turista su due (42,8%), soprattutto tra gli stranieri (47%). Ma il settore della moda a Milano porta anche imprese e lavoro: nel settore moda e design sono attive quasi 11 mila imprese (5,5% del dato nazionale) che danno lavoro a 56 mila persone (il 6,1% del dato nazionale) per un valore della produzione annua pari a 15,2 miliardi di euro. Ed è un settore dinamico: le imprese iscritte in tre anni (dal 2009 al 2012) sono aumentate del 27,7%, rispetto all’11,2% lombardo e al –4,1% nazionale. E allora non stupisce se complessivamente la Lombardia sia la seconda regione in Europa per numero di imprese del settore moda-manifatturiero (6 imprese di moda ogni 100). Nel solo settore dell’abbigliamento, la Lombardia passa al primo posto, mentre l’Île de France e Parigi si devono accontentare del terzo posto. I dati emergono da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sugli ultimi dati disponibili di statistiche internazionali prezzi relative al 2012 su marche di vestito comparabili, su dati Eurostat, Coeweb, Registro imprese e sulla ricerca “Shopping a Milano” in collaborazione con Iulm. |
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FVG: OK FRIE A QUASI TUTTE RICHIESTE CON 50 MLN EURO |
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Trieste, 26 febbraio 2013 - Sono 41 le richieste di finanziamento esaminate dal Frie che, stanziando a favore delle imprese del Friuli Venezia Giulia un totale di circa 50 milioni di euro, è riuscito ad accogliere pressoché tutte le domande in sospeso. È questo il dato più significativo emerso ieri mattina dal primo incontro del Comitato di gestione del Frie dopo il suo recente rinnovo. "L´obiettivo era sostenere la piccola e media impresa e mi sembra che questo traguardo sia stato raggiunto", dichiara l´assessore alle Attività produttive, Federica Seganti, mentre sottolinea l´importanza di dare priorità a scelte che favoriscano l´occupazione ed incoraggino le imprese locali agli investimenti necessari alla loro permanenza sul mercato. "Del nuovo Comitato fanno parte anche esperti indicati dalle categorie economiche - ricorda Seganti - e ciò consente la messa a confronto di un maggior numero di informazioni sull´andamento dell´economia regionale". "Per superare il problema della scarsità dei fondi da mettere a disposizione delle imprese - rileva l´assessore - stiamo lavorando ad una modifica della convenzione tra Regione e Istituti di credito che garantisca l´operatività del Frie". L´attrattività delle operazioni gestite dal Fondo, sottolinea Seganti, è già stata migliorata grazie ed alcune delibere di Giunta. "A causa della stretta creditizia operata dalle banche sono però aumentate, in modo considerevole, le richieste delle aziende - conclude l´assessore - e stiamo pertanto cercando di recuperare fondi ulteriori rispetto a quelli già messi a disposizione". |
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SISMA/EMILIA - ORDINANZA DEL COMMISSARIO ERRANI: CONTRIBUTI ALLE IMPRESE PER OLTRE 72,8 MILIONI DI EURO STANZIATI DALL´INAIL. FINANZIERANNO INTERVENTI DI RIMOZIONE DELLE CARENZE STRUTTURALI NEI CAPANNONI DEI TERRITORI COLPITI DAL TERREMOTO. DOMANDE DI CONTRIBUTO PRESENTABILI DAL 8 MARZO 2013 |
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Bologna, 26 febbraio 2013 - Oltre 72,8 milioni di euro, messi a disposizione dall’Inail, per le imprese che hanno carenze strutturali nei capannoni e per i quali occorre intervenire per aumentarne la sicurezza. E’ quanto stabilito da un’ordinanza (numero 23 del 22 febbraio 2013) emanata dal commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani, con cui si definiscono modalità e criteri per la concessione alle imprese di contributi in conto capitale, per interventi di rimozione delle carenze strutturali, finalizzati alla prosecuzione delle attività per le imprese insediate nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012 del “cratere ristretto” (allegato 1 del Dl 74 2012). Con questo provvedimento la Regione Emilia-romagna aggiunge un importante tassello a quelli già assunti, sostenendo le imprese insediate nelle aree colpite dal sisma che non rientravano in una precedente ordinanza relativa alla riparazione delle imprese danneggiate. Questo attraverso il cofinanziamento delle spese sostenute per la certificazione di agibilità sismica provvisoria dei fabbricati destinati ad attività produttive. L’ordinanza n. 23 approva le modalità e i criteri per la presentazione delle domande e definisce che le procedure amministrative connesse alle attività sono espletate dal Soggetto incaricato dell’istruttoria (Sii): le richieste ammissibili sono finanziate nei limiti delle risorse assegnate alla Regione Emilia-romagna dal Dpcm del 28 dicembre 2012, pari a 72 milioni e 843 mila euro, secondo i criteri fissati dal bando. La domanda di contributo, comprensiva dell’imposta di bollo, deve essere compilata esclusivamente tramite la specifica applicazione web, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno disponibili sul sito internet www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto , a partire dall’8 marzo 2013. Sarà possibile presentare la richiesta di contributo dal 8 marzo all’8 aprile, dal 30 aprile al 15 maggio e dal 31 maggio al 14 giugno. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione” e sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). |
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GIUNTA SARDA APPROVA ATTO DI INDIRIZZO PER CONVENZIONE CON ATI-IFRAS |
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Cagliari, 26 Febbraio 2013 - La Giunta regionale ha approvato l’atto di indirizzo per la sottoscrizione della nuova convenzione tra la l’Assessorato del lavoro e l’Ati-ifras per la realizzazione di opere e la gestione di servizi che riguardano il Parco Geominerario della Sardegna. "Mantenendo fede agli impegni presi, abbiamo completato il secondo passaggio per il ricollocamento occupazionale dei lavoratori ex Ati-ifras - hanno commentato l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, e dell´Industria, Alessandra Zedda -. Ora manca solamente l’atto di convenzione che consentirà l’assunzione dei 54 lavoratori". |
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INDOMETAL A GIACARTA, BUONI RISULTATI PER PMI FRIULANE DELL´ACCIAIO |
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Udine, 26 febbraio 2013 - Si è consolidata la presenza dell’economia friulana in oriente, in questi giorni, con la collettiva di 6 imprese (Ats, Asteq, Eurolls, Ocn, Pert e Promostar) specializzate nei settori delle applicazioni siderurgiche, materiali non ferrosi, impianti e rulli, alla prima edizione della Fiera Indometal, organizzata a Jakarta da Dusseldorf Messe. Un evento a elevato contenuto tecnico la cui partecipazione per il Fvg è stata promossa dal sistema camerale nell’ambito del progetto “Fvg vs Global competition”, cofinanziato dall’assessorato alle attività produttive della Regione. In questo caso, per un settore «fondamentale per le Pmi, eccellenza di quel settore meccanico che realizza il 47% dell’export regionale», ha confermato il vicepresidente camerale Marco Bruseschi, che ha accompagnato le imprese in Indonesia, sia in fiera, dove hanno potuto approfondire circa un centinaio di positivi incontri B2b con imprese straniere soprattutto dell’area orientale, sia creando, in collaborazione con l’Ice, un corollario di relazioni istituzionali con meeting all’ambasciata italiana, alla Camera di Commercio indonesiana, al Ministero dell’industria, ma anche all’associazione dei produttori meccanici e della metallurgia e alla commissione per la pianificazione degli investimenti industriali. «Oltre 200 espositori da 25 nazioni – ha detto Bruseschi – è stato un positivo risultato per questa prima edizione della Fiera, in cui l’Italia si è distinta quale secondo gruppo di imprese europee, con 19 partecipanti, subito di seguito ai 22 della Germania. Molti gli espositori dell’area asiatica, dunque occasione buona per i contatti ma anche per confermare una presenza in un Paese che si sta sviluppando rapidamente. È per questo che dobbiamo esserci e dimostrare la qualità elevata della nostra offerta, in un mercato da 250 milioni di abitanti, in rapida ascesa ma non facile per noi, perché scontiamo la concorrenza di Paesi quali Cina e Taiwan». Davvero “big competitors”, che si propongono con prezzi ridotti seppur con livello qualitativo più basso e si avvantaggiano anche della vicinanza geografica. «Abbiamo però appurato che c’è grande disponibilità e interesse a incontrare le nostre aziende – ha precisato Bruseschi –, ma bisogna mantenere un presidio per consolidare ulteriori contatti, non solo nel settore acciaio ma anche dei metalli in generale, testa di ponte per altri settori, come la logistica o l’energia: l’Indonesia ha moltissime risorse ma ancora non tutte le competenze adeguate a utilizzarle, quindi noi potremmo collaborare fruttuosamente, ma dobbiamo correre davvero». Le imprese Fvg a Jakarta, in alcuni casi concorrenti tra loro, hanno sperimentando con soddisfazione la possibilità di presentarsi congiuntamente, ciascuna con un singolo stand, ma sotto un unico cappello del Fvg e lo slogan “Italian steel, italian technology”, con richiamo all’eccellenza che l’industria dell acciaio friulana può vantare nel mondo. «Un fatto molto positivo – ha aggiunto Bruseschi – è dato dal percorso, iniziato da alcune ditte a luglio 2012 con la Cciaa: ha permesso di conoscere e avviare collaborazioni con agenti, conosciuti durante la fiera della meccanica Inasal, che in occasione di Indometal hanno supportato le aziende friulane non solo affiancandole nella fiera ma anche organizzando incontri commerciali e visite successive». |
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DA OGGI PIÙ SICUREZZA PER TUTTI: SOLO MANIGLIONI MARCATI CE
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Milano, 26 febbraio 2013 – L’associazione Assoferma, che tutela i fabbricanti di serrature, ferramenta e maniglie – accoglie con favore l’entrata in vigore del decreto che obbliga l’installazione di maniglioni marcati Ce. “Mi auguro che, per la salvaguardia della sicurezza delle persone, gli operatori del settore abbiano ottemperato a quanto prescritto dal Decreto 3 Novembre 2004, rispettando quindi la scadenza fissata per la sostituzione dei maniglioni non marcati Ce” - dichiara Sergio Mottura, Presidente Assoferma - “L’associazione e le aziende Assoferma lavorano per la sicurezza di ogni singolo cittadino. D’ora in avanti non ci potremo più fidare dei maniglioni sprovvisti di marcatura Ce”. L’associazione aderente ad Anima, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine, non si stanca di segnalare cosa prevede il decreto “Disposizioni relative all´installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l´apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d´incendio” emanato il 3 novembre 2004 dal Ministero dell’Interno: “I dispositivi delle porte installate lungo le vie di esodo nelle attività soggette al controllo dei Vigili del fuoco ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi – quando ne sia prevista l´installazione – non muniti di marcatura Ce, già installati all’entrata in vigore del decreto, sono sostituiti a cura del titolare in caso di rottura del dispositivo o sostituzione della porta o modifiche dell´attività´ che comportino un´alterazione peggiorativa delle vie di esodo o entro sei anni – portati a otto anni con la proroga di cui al 6 dicembre 2011 – dalla data di entrata in vigore del presente decreto”. In forza della sua esperienza in materia, Assoferma offre la sua disponibilità a tutti gli operatori per aggiornamenti e ulteriori informazioni riguardanti tale decreto. |
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CRITERI E METODI PER LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INNOVAZIONE UN SEMINARIO DELL’ARTI SUL TEMA, IN PROGRAMMA PER MARTEDÌ 26 FEBBRAIO A FOGGIA, MERCOLEDÌ 27 A BARI E GIOVEDÌ 28 A LECCE. |
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Valenzano, 26 febbraio 2013 - Individuare principi e pratiche utili a definire e applicare metodi di analisi e di valutazione specifici per le politiche dell’innovazione. Questo il principale obiettivo del settimo appuntamento con i workshop organizzati dall’Arti, dal titolo “La valutazione delle attività di innovazione: criteri, metodi e problematiche”, in programma per martedì 26 febbraio (ore 14.30 - 18.30) a Foggia (Università degli Studi, Palazzo Ateneo, Sala Auditorium del Rettorato), mercoledì 27 (ore 9.00 - 13.00) a Bari (Aula Magna Facoltà di Scienze Biotecnologiche) e giovedì 28 (ore 9.00 - 13.00) a Lecce (Università del Salento - complesso Ecotekne, Aula Fermi dell’edificio Ibil). Relatore del workshop sarà Marco De Maggio, economista dell’Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici-uval-dps, il quale, facendo un confronto con i principali orientamenti europeri, tratterà della natura multiforme del fenomeno dell’innovazione, in cui la varietà degli obiettivi e degli attori coinvolti nei processi, la natura intangibile dei principali esiti, l’orientamento emergente verso interventi di carattere sistemico rendono particolarmente complessa la valutazione delle politiche ad essa connesse. Il seminario è organizzato dall’Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, nell’ambito del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Programma Operativo per la fase 2 del Progetto Ilo2”, promosso dall’Agenzia (in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea), su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia. La partecipazione al seminario è gratuita, ma soggetta a iscrizione online sul portale dedicato al progetto Ilo, www.Ilopuglia.it Il calendario completo dei seminari ed ogni altro approfondimento sul progetto Ilo sono disponibili sul portale dell’Arti, www.Arti.puglia.it e su quello del progetto Ilo, www.Ilopuglia.it |
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LIGURIA: SVILUPPO ECONOMICO, 26 MILIONI NEL NUOVO BANDO PER LE PMI. DAL 2009 A OGGI MESSI A DISPOSIZIONE OLTRE 221 MLIONI |
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Genova, 26 Febbraio 2013 - Ventisei milioni di euro dalla Regione Liguria per gli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese. Sono i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Liguria, attraverso un bando, approvato venerdì 22 febbraio, su proposta dell´assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli che partirà il 2 aprile, grazie al Por–fesr, fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. L´intervento vuole favorire lo sviluppo dei processi di innovazione e contribuire al rafforzamento e al miglioramento del sistema economico produttivo ligure sostenendo l´innovazione tecnologica, produttiva, commerciale, organizzativa e gestionale delle imprese. Potranno presentare la domanda le imprese singole o associate, in forma consortile o cooperativa anche di nuova costituzione. Gli investimenti ammessi riguarderanno strutture operative collocate in Liguria che risultino regolarmente censite presso le Camere di Commercio. Il bando prevede la concessione di prestiti rimborsabili erogati direttamente da Filse fino ad un massimo del 70% dell´investimento ammissibile, oppure in compartecipazione con il sistema bancario fino ad un massimo del 100% dell´investimento ammissibile di cui l´80% a carico di Filse e il restante 20% a carico del sistema bancario convenzionato. I prestito potrà andare da un minimo di 150.000 euro ad un massimo di 2 milioni. Entrambe le modalità sono caratterizzate da un piano di ammortamento con durata massima di 7 anni, con rate semestrali posticipate costanti, comprensive di un numero massimo di 4 semestri di pre-ammortamento. Alla quota di prestito rimborsabile a valere su fondi pubblici si applica un tasso fisso nominale annuo pari allo 0,5%. "Con questo provvedimento – ha spiegato l´assessore Guccinelli – creiamo un nuovo strumento che può sostenere nel concreto la crescita di progetti innovativi e di aziende che saranno valutate più per la bontà delle idee che non per il loro rating bancario". Guccinelli ha inoltre ricordato che dal "2009 ad oggi la Regione Liguria ha messo a disposizione del sistema economico ed imprenditoriale delle piccole e medie imprese liguri, per investimenti destinati all´innovazione e competitività, oltre 221 milioni di euro consentendo circa 620 milioni di investimenti". |
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MACERATA - ESITI OCCUPAZIONALI DELL´ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO |
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Macerata, 26 febbraio 2013 - La Camera di Commercio di Macerata ha inteso, dopo anni di attività nel campo dell´Alternanza Scuola-lavoro, verificare la congruità degli interventi posti in essere per i ragazzi delle scuole superiori della provincia. Ciò è stato reso possibile grazie ad una ricerca specifica, attraverso l´acquisizione di informazioni sull´utilità del percorso formativo considerato, sugli sbocchi lavorativi una volta conclusa l´esperienza in alternanza e sulle caratteristiche dell´eventuale lavoro d´impiego, rintracciando gli ex studenti, intervistando loro e i docenti e gli imprenditori/professionisti tutor nelle esperienze di Alternanza con l´uso di una modulistica predefinita e sistematizzando i risultati raccolti. Il primario obiettivo è di offrire una chiara valutazione della qualità e della pertinenza delle attività poste in essere nell´ambito dell´Alternanza Scuola-lavoro, anche ai fini della futura programmazione di azioni relative all´orientamento e alla formazione più coerenti ed efficaci rispetto all´attuale contesto socioeconomico e alle attese espresse dagli studenti. Al fine di dare massima conoscenza e diffusione dei risultati del progetto di ricerca sinergicamente raggiunti grazie all´apporto di tutti i protagonisti dell´Alternanza (scuole, docenti, studenti, istituzioni, associazioni, ordini/collegi, mondo dell´impresa), la Camera di Commercio ha organizzato la presentazione degli stessi giovedì 7 marzo 2013, dalle ore 9.30 presso la Sala Guizzardi della Camera di Commercio di Macerata sita in via Lauri, 7. Interverranno il Presidente della Cdc Giuliano Bianchi, il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, la curatrice della ricerca, dott.Ssa Chiara Mantini, il supervisore scientifico prof. Paola Nicolini, rappresentanti della scuola polo per l´Alternanza nonché la responsabile del progetto per la Cdc dott.Ssa Lorenza Natali. Chiunque fosse interessato a partecipare all´iniziativa può iscriversi on line. |
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TERREMOTO/ABRUZZO:PAGAMENTO ALBERGHI, REGIONE-INPS PROBLEMA RISOLTO |
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L´aquila, 26 febbraio 2013 - Dopo il colloquio tra il Presidente della Regione Abruzzo e il Direttore regionale dell´Inps, i principali problemi che avrebbero potuto ostacolare una celere soluzione del problema dei pagamenti alle strutture alberghiere che hanno ospitato gli sfollati dopo il terremoto del 6 aprile 2009, si avviano a soluzione. In particolare, l´Inps ha comunicato che, salvo irregolarità di natura diversa, i certificati di regolarità contributiva per i contribuenti che hanno usufruito dell´abbattimento al 40 per cento di imposte e contributi saranno emessi con esito positivo. Inoltre, nel caso in cui le aziende risultino oggi irregolari per periodi contributivi "extra-sospensione per sisma", anche a causa del ritardo dei pagamenti per l´ospitalità post terremoto, una possibile soluzione è stata individuata dalla attivazione del c.D. "intervento sostitutivo" da parte della Regione Abruzzo, attraverso il quale le somme dovute dalla Regione alle aziende possono essere utilizzate per saldare il credito Inps e l´eventuale differenza riversata alle aziende tornate in bonis da un punto di vista contributivo. Questi temi saranno oggetto di un incontro tecnico tra la Regione Abruzzo e l´Istituto che si terrà domani alle 15,00. La Regione, infine, è disponibile, al fine di minimizzare ulteriori disagi per le aziende, ad innalzare, previa riscrittura della convenzione in essere, la percentuale di acconto sino a percentuali prossime al 95 per cento. |
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FORLÌ-CESENA, CONGIUNTURA DEL MANIFATTURIERO NEL IV TRIMESTRE 2012 |
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Forlì-cesena, 26 febbraio 2013 - Un 2012 contrassegnato da notevoli difficoltà, sia nel forlivese che nel cesenate, con performance produttive negative per la maggioranza dei settori analizzati. Questo è il quadro, nel suo complesso, che emerge dall’indagine congiunturale provinciale curata dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-cesena e riferita al quarto trimestre 2012. Esaminando i dati degli ultimi tre mesi dell’anno passato, si rileva che le imprese manifatturiere provinciali hanno visto peggiorare le proprie condizioni. Le variazioni calcolate sono generalmente positive sul trimestre precedente, ma ancora negative rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Tali tendenze sono confermate anche in tutte le classi dimensionali sui principali indicatori (produzione, fatturato, ordinativi). La percentuale di imprese in crescita resta ancora troppo bassa: il 33,8% ha dichiarato un aumento della produzione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno contro il 50,0% che ha indicato una diminuzione. Anche l’occupazione, che fra le imprese intervistate fino a giugno sembrava tenere, nella seconda parte dell’anno ha iniziato a scendere; questa tendenza, però, sembra essere timidamente smentita dalle aspettative espresse per il primo trimestre 2013. “La situazione delle imprese manifatturiere della provincia continua a registrare, purtroppo, andamenti negativi – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena – Il contesto di difficoltà è generalizzato, infatti altri settori, oltre il manifatturiero, e tanti altri territori presentano indicatori col “segno meno”. Da parte della Camera non posso che ribadire l’impegno quotidiano nel sostenere le imprese, con una attenzione particolare alle piccole imprese in maggiore sofferenza, proponendo interventi per favorire l’accesso al credito e iniziative nella direzione dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, nella consapevolezza che questi sono i principali fattori di competitività sui mercati.” Alcuni principali risultati relativi al Iv trimestre 2012: Risultati Rispetto Al Trimestre Precedente Gli ultimi tre mesi, dopo la pausa per le ferie estive, hanno segnato una ripresa dei ritmi lavorativi rispetto al trimestre precedente; il quarto trimestre ha infatti registrato un incremento del volume fisico della produzione (+5,6%) e del fatturato (+11,9% a valori correnti). Anche la domanda è cresciuta: +4,4% quella interna e +5,0% quella estera. Nel corso di questo trimestre il numero degli addetti occupati ha registrato un ulteriore calo dell’1,4%. L’occupazione ha fatto registrare dati negativi in quasi tutti i settori ma in particolare nella “chimica e plastica”, nel “legno”, nel “prodotti in metallo”; positivi, anche se di poco, solo le “confezioni” e le “calzature”. Risultati Rispetto Allo Stesso Trimestre Dello Scorso Anno Gli andamenti evidenziati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno confermano la situazione di stallo; la produzione è diminuita del 3,1% e il fatturato, a valori correnti, è stato inferiore dello 0,2%; anche gli ordinativi raccolti sono stati più contenuti (-5,8% sul mercato italiano e -2,2% quelli pervenuti dall’estero). Nell’arco degli ultimi 12 mesi il numero degli occupati è complessivamente diminuito dell’1,5% con risultati settoriali prevalentemente negativi che vanno dal –4,2% del “legno” al +1,6% dell’ “alimentare”. Risultati Della Media Degli Ultimi 12 Mesi Rispetto Ai 12 Mesi Precedenti Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori appaiono in ulteriore peggioramento: alla contrazione della produzione del 3,3% si accompagna quella del fatturato (a valori correnti) dell’1,5%. La domanda italiana è diminuita del 4,0%, mentre quella estera si è mantenuta sostanzialmente stabile (-0,1%); la percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell´Italia si è attestata al 25,3% del fatturato complessivo. Il saldo occupazionale è negativo (-0,4%). Sul dato occupazione ha influito positivamente il settore “alimentare” seguito da “calzature”, “chimica e plastica” e “altre industrie” tutti con valori prossimi allo zero mentre sono stati negativi (fra -0,9% e -4,0%) i saldi per tutti gli altri settori osservati. I livelli occupazionali sono risultati in calo per le imprese che occupano fra 10 e 99 addetti, stabili per quelle da 100 a 249 addetti e in crescita per quelle maggiori. Dal punto di vista territoriale il settore industriale ha segnato un rallentamento produttivo sia nell’area di Forlì che in quella di Cesena anche se, in quest’ultima, in misura più contenuta per effetto della diversa composizione settoriale. Analizzando i dati secondo la classe di addetti dell’impresa si evidenzia che tutte le categorie considerate hanno registrato risultati produttivi negativi compresi fra l’1,3% e il 6,2%. Prospettive Per il primo trimestre del 2013 rispetto al quarto 2012, gli imprenditori intervistati prevedono una contrazione della produzione del 4,8% e del fatturato del 4,3%; positive invece le attese sugli ordini, sia dall’interno (+4,5%) sia dall’estero (+4,1%); in lieve recupero l’occupazione; le aspettative, comunque, sono più pessimistiche rispetto a quelle raccolte un anno fa. Alla rilevazione hanno partecipato 201 imprese che, a fine trimestre, occupavano quasi 17.800 addetti. Con un grado di copertura del 24,7% delle imprese e del 54,6% degli addetti, si tratta di un campione largamente rappresentativo delle imprese con dimensione aziendale di 10 addetti e oltre; sono invece escluse dall’indagine le piccolissime imprese (da 1 a 9 addetti). Nel Rapporto 2012 sull’economia della provincia, che sarà presentato mercoledì 20 marzo prossimo (ore 16,00, sede della Camera di Commercio di Forlì-cesena, Corso Repubblica 5, Forlì), saranno approfonditi tutti gli aspetti dell’economia locale nell’anno appena trascorso. Per ulteriori approfondimenti e per lo scarico del fascicolo completo si rimanda all’indirizzo: http://www.Fc.camcom.it/studiestatistica/congiuntura |
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CONGIUNTURA DELLE IMPRESE CAPITOLINE, PRIMO QUADRIMESTRE 2013 |
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Roma, 26 febbraio 2013 - Il tunnel della crisi è ancora lungo e buio. Almeno così la pensano le imprese di Roma e provincia, oggetto di un’indagine congiunturale curata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda Speciale Asset Camera, che si è avvalsa per la realizzazione della Luiss Business School, su un campione rappresentativo dell’intero tessuto economico romano, determinato in conformità con il criterio di rappresentatività per macro settori e per tipologia giuridica, composto da oltre mille imprese del territorio. Dall’indagine emerge che il 70% delle imprese di Roma e provincia ha un’aspettativa di riduzione del fatturato nel mercato interno per l’attuale quadrimestre. Tra queste, il 25% lo prevede, addirittura, in “forte diminuzione”. Tra le aziende che esportano, la percentuale di quelle che temono una contrazione del fatturato rimane alta, e si attesta al 50% circa. Tra i diversi comparti produttivi si osservano alcune differenze notevoli per quanto riguarda le aspettative future sul fatturato, pur prevalendo ovunque un orientamento in senso negativo. Nel “commercio”, la percentuale di coloro che si aspetta una diminuzione, o forte contrazione del fatturato, arriva quasi all’80%. Nei “servizi alla persona e altri servizi” e nell’“agricoltura e allevamento”, si ferma invece intorno al 53%. Per il “manifatturiero” la percentuale è pari al 71%, mentre per le “costruzioni” e i “servizi alle imprese” al 67%. Desta particolare preoccupazione il dato delle imprese del “turismo”, che, per quasi il 70%, si aspettano una sensibile diminuzione del fatturato e, solo nel 3,4% dei casi, un aumento. Sul fronte occupazionale, le imprese vedono una sostanziale tenuta della forza lavoro: l’occupazione, infatti, rimarrà stazionaria per il 70% delle imprese (con riferimento, rispettivamente, agli addetti a tempo indeterminato o determinato) a eccezione del manifatturiero dove, rispetto al campione, si segnala un aumento delle imprese che si aspetta una “forte diminuzione”. Quasi 1 impresa su 3 (il 27%), pensa, invece, dil’occupazione, infatti, rimarrà stazionaria per il 70% delle imprese (con riferimento, rispettivamente, agli addetti a tempo indeterminato o determinato) a eccezione del manifatturiero dove, rispetto al campione, si segnala un aumento delle imprese che si aspetta una “forte diminuzione”. Quasi 1 impresa su 3 (il 27%), pensa, invece, di ridurre i propri addetti a tempo indeterminato e il 23% circa quelli a tempo determinato. Il gelo sul fronte della domanda di lavoro si conferma anche sul piano dei nuovi investimenti: il 70% circa delle imprese dichiara che non pensa di realizzare alcun tipo di nuovo investimento nell’arco del prossimo trimestre. Tra il 30% di aziende che dichiara, invece, l’intenzione di investire, un terzo circa (pari quindi al 10% del totale) si focalizza su “marchio, comunicazione e immagine” e una percentuale leggermente inferiore sull’ammodernamento di impianti, macchinari e attrezzature. Di questo 30%, circa l’8% pensa di investire in capitale umano; un altro 8% nel potenziamento della rete commerciale e un altro 8% in ricerca e sviluppo per l’innovazione dei propri prodotti. Come fronteggiare l’attuale crisi? Oltre il 50% delle imprese romane pensa di combatterla attraverso il recupero di efficienza e la riduzione delle spese generali. Un altro 20% intende puntare, invece, su strategie di differenziazione, adeguate a incrementare il “valore” – offerto e percepito dal mercato – dei propri prodotti. Sono relativamente poche le imprese che pensano di competere sulla base di alleanze strategiche (5%); internazionalizzazione (3,6%); innovazione (2%). Quasi il 7%, invece, punta sulla vendita della propria attività o, addirittura, sulla sua chiusura. “I risultati dell’indagine – afferma il Presidente di Asset Camera, Stefano Venditti – relativa al primo quadrimestre 2013, fotografano una situazione molto complessa per le aziende, frutto della crisi economica europea e italiana, su cui è quantomai opportuna una riflessione condivisa da parte di tutti gli attori del sistema. E’ forte, infatti, la percezione della crisi in atto da parte delle imprese, crisi che morde e morderà ancora nei prossimi mesi. Anche se il 7% del campione pensa di vendere o cessare l’attività il sistema imprenditoriale, però, non si arrende. Infatti, nonostante i pesanti arretramenti di fatturato e investimenti c’è una resilienza alla crisi molto forte dimostrata dal fatto che il capitale umano, dalla maggior parte delle imprese, è considerato l’asset più importante. Al contempo – conclude Venditti – l’indagine mette in luce alcune questioni cruciali, i cosiddetti “driver della ripresa” su cui istituzioni e associazioni di categoria sono chiamate a interrogarsi per costruire, in tempi brevi, adeguate politiche di sostegno alla crescita, quali: il sostegno all’occupazione, l’accesso al credito, l’internazionalizzazione, gli investimenti, la creazione di nuove reti di impresa”. Per oltre il 37% delle aziende romane, il primo fattore negativo da affrontare è la crescente contrazione del mercato interno. È una questione su cui occorre riflettere attentamente, indicativa del venir meno del principale fattore di sviluppo del tessuto produttivo romano, appunto la grande dimensione del mercato locale, per altro in buona parte costituito dalla domanda pubblica. La ricerca completa è consultabile sul sito internet www.Rm.camcom.it |
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MALTEMPO, AL VIA BANDO PER 1 MILIONE DI EURO A FAVORE DELLE IMPRESE ALLUVIONATE DELLO SPEZZINO |
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Genova, 22 Febbraio 2013 - Da lunedì 6 maggio e fino al 7 giugno 2013 le imprese spezzine danneggiate dall’alluvione del novembre 2012 potranno presentare domanda di contributo per investimenti a fondo perduto presso la Camera di Commercio della Spezia. Lo ha comunicato quest’oggi in Giunta l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, rendendo noto l’avvio del bando. I finanziamenti, erogati dalla Regione, consentiranno a tutte le imprese danneggiate, di ottenere un contributo a fondo perduto del 40% sul totale delle spese per la ripresa dell’attività, per impianti, strutture, macchinari, attrezzature o scorte e del 75% per i beni mobili. L’ammontare complessivo del contributo non potrà essere superiore a 200.000 euro. Potranno presentare domanda di contributo solo le imprese che hanno già inviato la segnalazione del danno alla Camera di Commercio della Spezia. “Il provvedimento – ha spiegato Guccinelli - è una parte nell’iniziativa che già la Regione ha intrapreso per dare risposte alle imprese danneggiate su tutto il territorio regionale negli scorsi anni, a partire dal 2010. Tra queste la creazione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito, messo a punto insieme alle Camere di Commercio; il bando finanziato con fondi comunitari per il quale la Regione aveva chiesto una riprogrammazione dei fondi Por 2007 - 2013, iniziative che hanno consentito di mettere a disposizione per le imprese oltre 40 milioni di euro”. L’assessore Guccinelli illustrerà alle imprese il nuovo bando lunedì 4 marzo presso il Comune di Ortonovo in provincia della Spezia. |
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