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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Febbraio 2013 |
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L´UE STANZIA 144 MILIONI DI EURO PER LA RICERCA SULLE MALATTIE RARE |
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Bruxelles, 28 febbraio 2013 - Oggi, in occasione della Giornata delle Malattie Rare 2013, la Commissione europea ha annunciato il finanziamento di 26 nuovi progetti di ricerca sulle malattie rare per un totale di 144 milioni di euro. Tali progetti contribuiranno a migliorare le condizioni di vita di circa 30 milioni di cittadini europei colpiti da una malattia rara. I progetti selezionati coinvolgono oltre 300 partecipanti provenienti da 29 paesi europei e non, che comprendono gruppi di ricerca di istituti universitari di primo piano, piccole e medie imprese e gruppi di pazienti. L´obiettivo è mettere in comune le risorse e collaborare a livello transfrontaliero al fine di comprendere al meglio le malattie rare e trovare cure adeguate. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "La maggior parte delle malattie rare colpisce i bambini e comporta patologie genetiche devastanti, causando un grave deterioramento della qualità della vita e la morte prematura. Ci auguriamo che questi nuovi progetti di ricerca possano avvicinare i pazienti, le loro famiglie e gli operatori sanitari a una cura e sostenerli nella battaglia quotidiana con la malattia." I 26 nuovi progetti riguardano un´ampia gamma di malattie rare, quali disturbi cardiovascolari, del metabolismo e immunitari. Essi sono volti a: sviluppare sostanze che possano fornire ai pazienti nuove terapie o migliorare quelle già esistenti; comprendere al meglio l´origine e i meccanismi delle malattie; migliorare la diagnosi delle malattie rare; migliorare il trattamento delle malattie rare negli ospedali e nelle strutture sanitarie. I gruppi dovranno affrontare diverse sfide, come ad esempio: un nuovo sistema di supporto epatico "bioartificiale" per la cura dell´insufficienza epatica; operazioni di trattamento dei dati efficaci, che permettano di sviluppare nuovi strumenti di diagnosi, biomarcatori e strategie di screening per agenti terapeutici contro le malattie renali rare; lo sviluppo clinico di un farmaco per il trattamento dell´alcaptonuria, una malattia genetica che comporta una grave forma di artrite a insorgenza precoce, cardiopatie e disabilità per le quali non esiste al momento una cura efficace. Molti di questi nuovi progetti contribuiranno al lavoro del consorzio internazionale per la ricerca sulle malattie rare (Irdirc), che rappresenta la più grande iniziativa di ricerca collettiva sulle malattie rare su scala mondiale. Avviato dalla Commissione europea insieme a partner nazionali e internazionali, l´obiettivo principale del consorzio è fornire, entro il 2020, 200 nuove terapie per le malattie rare e i mezzi per poter diagnosticare gran parte di queste malattie. Grazie a questi nuovi progetti, il numero di progetti di ricerca cooperativa finanziati dall´Ue nel campo delle malattie rare ha pressoché raggiunto quota 100 negli ultimi sei anni. Si tratta di un investimento totale di quasi 500 milioni di euro. Per accedere ai progetti si veda Memo/13/148 o si visiti il sito internet. Contesto Una malattia o una disfunzione viene definita rara in Europa quando colpisce al massimo una ogni 2 000 persone. Tuttavia, poiché esistono numerose malattie rare differenti (tra le 6 000 e le 8 000), tutte insieme esse colpiscono una percentuale significativa della popolazione. Nell´ue ben 30 milioni di persone sono afflitte da una malattia rara, tra cui molti bambini. Gran parte delle malattie rare sono di origine genetica, mentre altre sono provocate da infezioni, allergie e fattori ambientali. Si tratta di malattie che solitamente comportano una debilitazione cronica o addirittura una minaccia per la vita. Per ulteriori informazioni Ricerca sanitaria dell´Ue sulle malattie croniche ( http://ec.Europa.eu/research/health/medical-research/rare-diseases/index_en.html ) Consorzio internazionale per la ricerca sulle malattie rare ( www.Irdirc.org ) Conferenza del consorzio internazionale per la ricerca sulle malattie rare 2013 (Dublino, Irlanda, 16-17 aprile 2013) ( http://jk-events.Com/irdirc2013 ) Politica Ue sulle malattie rare http://ec.Europa.eu/health/rare_diseases/policy/index_it.htm Sesta giornata internazionale delle malattie rare ( www.Rarediseaseday.org ) Portale di informazione sui progetti del 7° Pq – Cordis ( http://cordis.Europa.eu/home_it.html ) |
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VITA INDIPENDENTE: LA REGIONE TOSCANA DISPONIBILE A FARSI CARICO DELLE RICHIESTE DEI DISABILI
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Firenze, 28 febbraio 2013 – “Da parte nostra c’è la piena disponibilità a trovare soluzioni condivise con le associazioni che rappresentano i disabili toscani sulle due questioni fondamentali che ci hanno posto: quella degli ausili e quella dei requisiti per partecipare al Progetto Vita Indipendente, a partire dai contributi previsti per gli accompagnatori”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni al termine della lunga riunione che ha avuto presso la sede della presidenza della Regione Toscana con gli esponenti dell’Associazione Vita Indipendente e dell’Associazione Toscana Paraplegici, che sono arrivati questa mattina a Palazzo Sacrati Strozzi per chiedere una modifica della normativa regionale. I disabili hanno chiesto l’equiparazione dei disabili cosiddetti civili a quelli divenuti tali in seguito ad incidenti sul lavoro. A loro giudizio questi ultimi godono di maggiori prerogative a partire da un contributo mensile minimo di 2.800 euro, fino a una maggiore disponibilità di ausili come carrozzine ed altro. Le richieste hanno riguardato quindi la necessità di indire gare per l’acquisto degli ausili, che in tal modo non sempre risultano adeguati alle esigenze dei disabili; per ciò che riguarda il progetto “Vita indipendente”, hanno giudicato negativamente la necessità di rendicontare almeno il 90% delle spese sostenute e di dichiarare i propri redditi. L’assessore Marroni ha ascoltato tutti, confermando la massima disponibilità della Regione a recepire le richieste delle associazioni: “Il progetto Vita Indipendente è importantissmo – ha detto – Da parte mia c’è la massima attenzione e la massima apertura. Su molte delle questioni poste stamani, c’è tutta la disponibilità a discutere e trovare soluzioni. Noi prendiamo atto di tutte le cose dette, e prendiamo l’impegno a rivedersi entro un mese con proposte operative”. |
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EMILIA ROMAGNA: LA GIUNTA DELIBERA FINANZIAMENTO SERVIZIO SANITARIO REGIONALE 2013 |
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Bologna, 28 febbraio 2013 – La Giunta regionale ha approvato, nell´ultima seduta, la delibera di finanziamento del Servizio sanitario regionale per il 2013: le risorse a disposizione ammontano a 7.850,360 milioni (-1,04% rispetto allo scorso anno), una cifra stimata dalla Regione sulla base della propria quota di accesso, il 7,44%, al Fondo sanitario nazionale 2013, fissato in 106.824 milioni (-0,98% rispetto al 2012), per il quale il Ministero non ha ancora presentato la proposta di riparto tra le Regioni. “Per la prima volta nella storia del Servizio sanitario nazionale – ha sottolineato l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti - il livello di risorse a disposizione per l’anno in corso è inferiore a quello dell’anno precedente a causa degli effetti, noti, delle manovre finanziarie del 2011, del 2012 e della Legge di stabilità del 2013. A questa grave situazione si aggiunge l’incertezza normativa: non abbiamo la proposta di riparto del Fondo nazionale e non abbiamo il Patto per la salute, per citare i due elementi che mettono maggiormente in grave difficoltà le Regioni e i Servizi sanitari regionali”. “Di fronte a queste incertezze – ha proseguito Lusenti - , con la delibera approvata, abbiamo voluto dare alle Aziende sanitarie strumenti per poter operare e perseguire l’equilibrio di bilancio senza intaccare il livello e la qualità dei servizi ai cittadini”. Anche per il 2013, ha ricordato l’Assessore, la Regione stanzia 150 milioni di euro dal proprio bilancio a garanzia del fabbisogno finanziario connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza e dunque a garanzia del pareggio di bilancio del Servizio sanitario regionale, e ad alimentare – con 50 milioni di euro - il Fondo regionale per la non autosufficienza, che si aggiungono alle risorse direttamente stanziate a tal fine, per un totale di 430,6 milioni (a cui si aggiungono 21,725 milioni dal riparto delle risorse stanziate dalla legge di stabilità 2013 per la non autosufficienza). L’assessore ha ricordato che, comunque, per l’equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario lo sforzo della Regione non basta. “Dobbiamo reperire altri 260 milioni di euro”, ha detto ricordando le leve che intende utilizzare (già oggetto di confronto nei mesi scorsi in Commissione Assembleare politiche per la salute politiche sociali, con i sindacati confederali, con gli interlocutori che siglano accordi di fornitura): ulteriore efficienza nella spesa per i farmaci, ancora maggiore integrazione tra i servizi per evitare sovrapposizioni, revisioni tariffarie, interventi sul turnover dei lavoratori assicurando comunque la copertura per i servizi di assistenza. L’obiettivo della Regione è dunque quello di continuare a garantire qualità dei servizi e l’equilibrio di bilancio “cosa che, come credo sia evidente a tutti - ha detto Lusenti - diventa ogni anno più difficile per la continua riduzione delle risorse disponibili e per la tendenza all’aumento dei costi di beni e servizi". Dei 7.850,360 milioni, 7.259,590 costituiscono il finanziamento dei Livelli Essenziali di Assistenza nazionali: i servizi per la tutela, la cura e il recupero della salute garantiti a tutte le persone e in tutto il Paese. La restante cifra è destinata: al finanziamento di servizi aggiuntivi rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza nazionali (come ad esempio prestazioni odontoiatriche, certificazioni sportive, interventi per lavoratori colpiti dalla crisi economica, erogazione di farmaci per persone in difficoltà economica), al finanziamento del sistema integrato Servizio sanitario-Università, alla copertura degli ammortamenti, alla realizzazione di progetti e funzioni sovra-aziendali, al contenimento delle liste d’attesa, alla qualificazione dell’attività di eccellenza dell’assistenza ospedaliera e a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario. La delibera approvata dalla Giunta prevede l’istituzione di un Comitato permanente di monitoraggio, coordinato dal Direttore generale alla sanità e alle politiche sociali della Regione, con il compito di monitorare nel corso dell’anno l’andamento gestionale delle Aziende sanitarie e di verificare l’attuazione e il rispetto delle linee di programmazione sanitaria. |
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MALATTIE RARE SENZA FRONTIERE, OGGI A PISA UN CONVEGNO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE |
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Firenze, 28 febbraio 2013 – Una giornata per accendere i riflettori su tutte quelle malattie che, proprio perché rare, sono meno conosciute e per le quali diagnosi e terapie sono più problematiche. Anche per il 2013 la Regione Toscana coglie l’invito di Eurordis (European Organization for Rare Diseases) a celebrare la Giornata mondiale delle Malattie rare, che in tutto il mondo si tiene il 28 febbraio. E lo fa con un convegno, organizzato in collaborazione con la Fondazione toscana “Gabriele Monasterio” (che gestisce il Registro Toscano delle Malattie rare), che si terrà appunto giovedì 28 febbraio a Pisa, nell’Auditorium dell’Area di ricerca del Cnr. Il tema scelto per questa edizione, “Malattie rare senza frontiere”, sottolinea che per affrontare le malattie rare è necessaria una efficiente cooperazione che attraversi i confini tra i diversi Paesi. “C’è grande mobilitazione per questa giornata – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che domani mattina parteciperà ai lavori del convegno – il settore regionale competente e la Fondazione Monasterio si sono impegnati per organizzare e diffondere questa iniziativa, e la risposta è più che positiva. Questo rivela, non solo l’interesse a partecipare e approfondire, ma anche la presenza di una realtà attiva diffusa su tutto il territorio regionale; intorno ad alcuni centri di riferimento, è presente infatti una serie di centri periferici attivi e competenti a gestire alcune fasi dell’asssitenza del “paziente raro”. La giornata sarà l’occaisone per presentare la nuova rete regionale di presidi dedicati alle malattie rare e i più recenti interventi per avvicinare la rete ai pazienti e ai loro medici di fiducia”. Al convegno parteciperanno le strutture di coordinamento regionale della Rete dei Presidi e il Forum delle Associazioni Toscane Malattie Rare, che raccoglie 67 associazioni: quest’anno il Forum celebra il decimo anniversario dalla sua fondazione e nell’occasione consegnerà un riconoscimento a chi si è maggiormente impegnato nel sostenere le attività del Forum. Durante la giornata saranno presentate esperienze e progetti attivati sul territorio toscano per migliorare la rete di assistenza delle Malattie rare. Il pomeriggio sarà dedicato a sessioni parallele, che consentiranno confronti diretti tra i coordinatori di rete, i professionisti e i pazienti nell’ambito di ciascuna area specialistica. La Regione Toscana ha varato da poco, con una delibera di giunta, i percorsi diagnostico-terapeutici specifici per un numero consistente di malattie rare. Dal dicembre scorso è diventato operativo uno specifico sito dedicato ( www.Malattierare.toscana.it ) che consente la visualizzazione della rete, dei percorsi assistenziali e dei dati epidemiologici toscani curati dal Registro Toscano Malattie Rare. E sempre da dicembre è in funzione un numero verde, per dare informazioni e sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari, aiutandoli a superare le difficoltà durante il percorso di cura. Le malattie rare in Toscana e in Italia - Il Registro Toscano Malattie Rare (Rtmr), gestito dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (Ftgm) di Pisa, raccoglie dati clinici e epidemiologici che sono registrati da medici professionisti operanti nei 150 Centri di Riferimento e riguardano, al 20 febbraio 2013, 27.714 casi, relativi a 527 malattie rare. Il Registro Nazionale Malattie Rare include 112.000 casi verificati, sui quali il Registro Toscano assume un peso del 12,5%, che rappresenta circa il doppio del peso della popolazione toscana su quella nazionale. Questo non è dovuto al fatto che in Toscana ci sono più malattie rare, ma che in Toscana la copertura epidemiologica è molto superiore a quella fino ad oggi realizzata da numerosi altri registri regionali, e quindi anche del dato medio nazionale. |
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GIORNATA MONDIALE MALATTIE RARE |
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Napoli, 28 febbraio 2013 - Si tiene oggi, con inizio alle ore 9 presso l´edifico 11 - A, Pediatria del Policlinico in via Pansini, una conferenza pubblica promossa dall´assessorato regionale alla Sanità e dal Centro di Coordinamento regionale malattie rare sul tema "malattie rare senza frontiere". Ai lavori, coordinati da Albino D´ascoli, dirigente dell´Assistenza sanitaria e moderati da Renato Pizzuti, dirigente dell´Osservatorio epidemiologico, e Generoso Andria, responsabile del Centro di coordinamento, interverranno i rappresentanti della Rete regionale, costituita dalle 7 Asl, da 10 Aziende ospedaliere e dal Ceinge - Biotecnologie Avanzate, individuato come presidio di riferimento per la diagnostica biochimica e genetico-molecolare delle malattie rare. L´obiettivo della riflessione è pervenire ad un progetto di piano regionale per le malattie rare. |
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LA REGIONE PIEMONTE NON VENDE LE CASE DI RIPOSO DELLE ASL SI PUÒ AFFIDARE AI PRIVATI SOLO LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI, IN MODO DA RIDURRE I COSTI |
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Torino, 28 febbraio 2013 - La Regione non vende le case di riposo di proprietà delle aziende sanitarie locali piemontesi: la delibera che promuove le procedure di affidamento della gestione dei servizi socio-sanitari di queste strutture a ditte esterne intende solo ridurre i costi aggiuntivi oggi sostenuti dalle Asl. Con il Piano socio-sanitario e con l’attuale programmazione sanitaria la Giunta intende sviluppare l’offerta di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti tramite un incremento dei posti letto convenzionati, con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa. Questo programma ha trovato attuazione con l’approvazione nell’agosto 2012 della revisione del modello organizzativo e gestionale delle residenze per anziani, reso più adeguato ai bisogni di salute e di assistenza dei ricoverati più sostenibile sotto il profilo finanziario. Utilizzando lo strumento del contracting-out, ovvero l’affidamento mediante gara pubblica a soggetti privati o del terzo settore della fornitura e gestione del servizio, mentre la funzione istituzionale di erogazione dell’assistenza rimane all’azienda sanitaria, si intende ottenere una riduzione degli attuali costi aggiuntivi che le aziende sostengono in caso di gestione diretta dell’attività di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti. Avendo previsto una procedura di autorizzazione, la Regione verificherà i progetti di esternalizzazione, in modo da controllare che le risorse liberate in conseguenza della gestione interamente a carico dell’ente concessionario e le modalità di reimpiego del personale vadano destinate a progetti specifici per il miglioramento quali-quantitativo dell’assistenza territoriale, l’incremento delle cure domiciliari, l’operatività del Punto unico di accesso e del nucleo distrettuale di continuità delle cure. La decisione si inserisce nel percorso di attuazione del Piano socio-sanitario regionale, che intende valorizzare la capacità di progettazione di servizi socio-sanitari delle imprese del terzo settore, oggi primi soggetti erogatori di prestazioni in Piemonte per lo sviluppo delle attività nell’area della cronicità. |
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PRATO: NUOVO OSPEDALE |
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Prato, 28 febbraio 2013 - Il 26 febbraio sopralluogo della vice presidente Giorgi e della Quinta Commissione consiliare, insieme al direttore generale dell´Asl 4 Cravedi. Il cantiere è al 90% del lavoro, consegna nei tempi e inaugurazione a fine settembre 2013 Sopralluogo della vice presidente della Provincia Ambra Giorgi e della Quinta Commissione consiliare al cantiere del nuovo ospedale, ospiti del direttore dell´Asl 4 Bruno Cravedi e dell´ingegner Gianluca Gavazzi, responsabile dei lavori. Il presidente della Quinta Commissione Simone Gelsumini (Pd), insieme a Luca Mori (Idv), Matteo Cocci (Pdl) e Matteo Santini (Lega nord) hanno visitato il grande cantiere del nosocomio, partito nel giugno del 2010 e dove ormai i lavori sono giunti quasi al termine. “La consegna sarà come previsto a giugno 2013. Il 15 luglio inizieremo il trasferimento delle strutture amministrative e poi via via quelle di day hospital e infine i reparti di degenza, per concludere il 25 settembre con l´ultimo paziente”, ha spiegato Cravedi. “La struttura è davvero a buon punto e quello che ho visto conferma la mia prima impressione, si sta aprendo una nuova era per l´assistenza sanitaria e Prato deve saperne approfittare – ha aggiunto la vice presidente Giorgi – cogliendone le straordinarie opportunità e prendendo a cuore da subito la struttura e l´area destinata a verde che la circonda, un parco potenziale anche per il quartiere”. La vice presidente è convinta che sia necessario lavorare sui servizi ai pazienti e ai cittadini e sulle funzionalità anche dell´area esterna. “La disponibilità della Provincia è piena, piuttosto spero che si vada presto avanti con la viabilità di accesso alla nuova area ospedaliera, che al momento è ancora indietro rispetto ai tempi di inaugurazione degli edifici”. |
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CASA RUSCONI: LA DOMOTICA PER IL BENESSERE DEGLI ANZIANI UN PROGETTO NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA ASP ITIS E AREA SCIENCE PARK E UN’OPPORTUNITÀ PER TESTARE NUOVE TECNOLOGIE |
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Trieste, 28 febbraio 2013 - Il modello è quello delle nursing home nordiche, dimore in cui è possibile mantenere la propria autonomia pur vivendo in una comunità, anzi sfruttandone i vantaggi. L’obiettivo finale è offrire un’adeguata e funzionale sistemazione abitativa a persone anziane. A perseguirlo è il progetto “Ausilioteca” - frutto di una collaborazione tra Asp Itis - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona e Area Science Park e finanziato da Fondazionecrtrieste e Regione Friuli Venezia Giulia – da realizzare nella Casa Rusconi, comunità alloggio per anziani situata al centro di Trieste. L’idea di base è quella di diffondere lo sviluppo di modelli virtuosi di domiciliarità protetta: due appartamenti della casa saranno riprogettati con i principi del “design for all” e dotati di una serie di facilitazioni impiantistiche e tecnologiche in grado di migliorare fruibilità degli spazi con un occhio all’estetica, incrementando il benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la comunicazione interpersonale degli ospiti della struttura. “Ci immaginiamo di inserire semplici tecnologie usabili dagli anziani di oggi, forse un po’ titubanti ma sicuramente più predisposti al rapporto con le tecnologie, aumentando la loro possibilità di comunicazione con i familiari e la comunità territoriale – spiega Sara Zanchiello , responsabile del progetto per Area Science Park. Vogliamo far sentire le persone anziane meno sole e più sicure”. Il progetto, appena iniziato, si concluderà entro l’anno. Area Science Park è ora nella fase di mappatura e sperimentazione delle tecnologie più adatte a Casa Rusconi con il contributo del Servizio tecnico dell´Asp Itis. Un’ottima occasione per le imprese del territorio che sviluppano tecnologie, prodotti e ausili utili a rendere più confortevole il contesto domiciliare di proporre soluzioni innovative da sperimentare sul campo. "Il futuro del welfare che punta alla qualità dei servizi rispetto ai bisogni delle persone fragili e non autosufficienti, passa per l´innovazione e la professionalità – sottolinea afferma Raffaella Del Punta, presidente dell´Itis. Modificare le consuetudini attuali significa provare a rigenerare il sistema di welfare, rendendolo produttivo per tutti i soggetti interessati. La via passa per una reale integrazione tra pubblico e privato, per sinergie che coinvolgano il sistema della ricerca e della produzione, ribaltando la visione ormai superata di settore di serie B. Sta in questo la base della collaborazione tra Asp Itis e Area Science Park, che troverà ulteriore applicazione nell´imminente realizzazione del condominio solidale di via Manzoni a Trieste." |
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‘APPALTI PUBBLICI E INNOVAZIONE’, LA REGIONE LAZIO DÀ IL BUON ESEMPIO PRESENTATA A VARSAVIA, NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO INTERREG IVC “COMPLEX CHALLENGES INNOVATIVE CITIES-CCIC”, LA CENTRALE ACQUISTI, BUONA PRATICA DEL SETTORE SANITARIO REGIONALE. |
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Roma, 28 febbraio 2013 - Si è svolto a Varsavia un meeting tra i 14 partner di ‘Complex Challanges, Innovative Cities-ccic’, il progetto europeo che affronta il tema dell’innovazione nel settore pubblico, inquadrandolo in un contesto comune per mettere in rete e condividere le esperienze di successo. Nel corso dell’incontro la Regione Lazio, leader del gruppo tematico “Appalti pubblici ed innovazione”, ha presentato la buona pratica “Centrale Acquisti e Centrale Pagamenti nel settore sanitario”, istituita nel 2008 con l’obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica nel settore sanitario del Lazio. Grazie ad una apposita piattaforma It sono stati ottimizzati il processo di acquisto e il flusso dei pagamenti delle Aziende Sanitarie, consentendo ai fornitori di caricare ordini e fatture ed alle Asl di autorizzare la liquidazione in maniera automatica. Infine è stato predisposto un sistema di comunicazione tra fornitori e aziende sanitarie in tutte le fasi del processo. La Centrale Acquisti ha permesso di evitare contenziosi con i partecipanti alle gare; ha migliorato la competizione ed ha consentito di adottare correttivi immediati (ad esempio, errori di registrazione fatture). Inoltre si è assistito ad un processo di responsabilizzazione degli attori coinvolti (fornitori ed Aziende Sanitarie). Alcuni dati: nel triennio 2009-2011 la Centrale Acquisti ha gestito 32 gare d’appalto (per un valore complessivo di 900 milioni per anno) con un risparmio complessivo di circa 52 milioni di euro nel 2011. Nel 2012 la percentuale di acquisti attraverso gare centralizzate è stata pari al 24% circa (sul totale della spesa per beni e servizi). Ad oggi oltre 1 milione di documenti contabili sono stati inseriti sul “Sistema Accordo Pagamenti”, con un importo fatturato nei confronti del Sistema Sanitario Regionale che ha raggiunto i 14 miliardi di euro. Infine, il 75% delle Aziende Sanitarie della Regione Lazio hanno aderito all’Accordo Pagamenti, con il quale sono stati pagati oltre 6mld di euro (su un totale di spesa annuo del Sistema Sanitario Regionale di circa 10mld di euro). Infine, nell’ambito tematico “Strumenti finanziari innovativi”, la Regione ha presentato quali buone pratiche alcuni strumenti di ingegneria finanziaria e alcuni meccanismi di agevolazione per l’accesso al credito delle Pmi finanziati dal Por Fesr 2007-2013. |
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BOLZANO: AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO CERCANSI: CORSI DI BASE E D´AGGIORNAMENTO |
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Bolzano, 28 febbraio 2013 - Con legge n. 6/2004 è stata introdotta in Italia l´amministrazione di sostegno, una forma di tutela giuridica per le persone prive in tutto o in parte di autonomia. Prima dell´introduzione di questo istituto esisteva per queste persone solo la possibilità di richiedere l´interdizione o l´inabilitazione. La Ripartizione famiglia e politiche sociali organizza alcuni corsi gratuiti sul tema "Amministrazione di sostegno“. In Provincia di Bolzano sono state attivate numerose iniziative di informazione, aggiornamento e sensibilizzazione per promuovere l´utilizzo dell´istituto dell´amministrazione di sostegno. Nel 2009 la Provincia ha istituito l´elenco provinciale degli amministratori di sostegno volontari. Si tratta di un registro di persone che si rendono disponibili a diventare amministratori di sostegno. Uno dei requisiti per potersi iscrivere nell´elenco provinciale degli amministratori di sostegno volontari, è, infatti, la frequenza di un corso base di formazione della durata minima di 6 ore sul tema, o corrispondente formazione o attività professionale. La Delibera prevede inoltre una formazione continua per i volontari iscritti all´elenco. La Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali garantisce una formazione ed un aggiornamento gratuiti. Ha pertanto incaricato l´Associazione per l´amministrazione di sostegno di organizzare, per l´anno 2013, cinque corsi base gratuiti di formazione e quattro corsi di aggiornamento sul tema "Amministrazione di Sostegno". I corsi base sono rivolti a coloro che intendono iscriversi nell´elenco provinciale degli amministratori di sostegno volontari, ma anche a tutte le persone interessate. Per iscriversi è necessario: compilare il modulo d´iscrizione, che si può ritirare direttamente presso l´Associazione per l´Amministrazione di sostegno, in via Dr. Streiter 4, o scaricare dal sito internet della stessa, all´indirizzo http://www.Sostegno.bz.it/ - consegnare o inviare via fax (0471 324682) il modulo d´iscrizione all´Associazione per l´Amministrazione di sostegno. I corsi si terranno solo al raggiungimento del numero minimo di cinque partecipanti. L´iscrizione deve esser effettuata al massimo tre giorni prima dell´inizio del corso prescelto. Per ricevere ulteriori informazioni, anche riguardo alle sedi dei corsi, Vi invitiamo a rivolgerVi direttamente all´Associazione per l´Amministrazione di sostegno, telefonando al numero 393 8894305 (martedì/giovedì 15.00-18.30) o inviando un´e-mail all´indirizzo info@sostegno.Bz.it |
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SPENDING REVIEW: FEDERLAZIO PREOCCUPATA PER TAGLI A SERVIZI SOCIALI |
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Roma, 28 febbraio 2013 Federlazio esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la spending review potrebbe arrecare ai servizi di Roma Capitale. I tagli previsti dal Ministero dell’Interno per Roma, stimati in oltre 200 milioni di euro, potrebbero mettere seriamente a rischio i servizi sociali della città, tanto che il Sindaco Alemanno ha già espresso la sua forte preoccupazione in tal senso. Federlazio ricorda la già grave difficoltà nella quale operano attualmente gli asili nido privati convenzionati della Capitale, conseguenza della non remuneratività delle tariffe attualmente in vigore, e sottolinea che ulteriori tagli comporterebbero inevitabilmente un colpo mortale per tutta la categoria. Federlazio auspica che eventuali interventi non vadano ad intaccare aspetti quantitativi, e soprattutto qualitativi, di un settore già al limite della sopravvivenza. |
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ANNA SECCIA PITTRICE E ARTISTA RELAZIONALE SELEZIONATA DAL MUSEO MACIA - MOSTRA A PALAZZO MERATI IN CONCOMITANZA CON LA 55. BIENNALE DI VENEZIA |
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Venezia 28 febbraio 2013 - La proprietà di un’opera d’arte per la prima volta diventa collettiva… entra a far parte di un progetto “unico”! Anna Seccia che aveva già partecipato alla 54esima Biennale di Venezia , Padiglione Italia/abruzzo espone , anche quest’anno sarà presente sul palcoscenico della splendida Venezia, in quanto selezionata dal Museo Macia del Costarica - Mostra a Palazzo Merati alla 55. Biennale di Venezia - “Un salotto per l’arte”. Nasce a Ortona (Ch) e risiede a Pescara dove, dopo aver compiuto gli studi artistici, è stata titolare della cattedra di “Discipline Pittoriche e Plastiche” presso il locale Liceo Artistico arricchendo la sua formazione sull’espressività artistica con maestri come Diane Waller, Ma Anad Meera e Arno Stern. L’artista ha incentrato la sua ricerca pittorica nell’ambito del segno come espressione di un linguaggio che rende manifesto il fluire della coscienza attraverso i colori svolgendo una intensa attività espositiva fin dal 1960 con la partecipazione a prestigiose rassegne, mostre e fiere. Esperta in art therapy e cromoattivazione, fin dal 1994 svolge una ricerca artistica innovativa (Globalart) che trova il suo sbocco nella creazione di un progetto di arte sociale collaborativa e partecipativa, denominato “La Stanza del Colore” come opera d’arte interattiva che ha lo scopo di stimolare la creatività e la libera espressione del sentire attraverso il colore e il suono. “La Stanza del Colore” è legata alla pratica relazionale a partire da una concezione dell’arte come attivazione di processi per la realizzazione, attraverso happening-performance, di opere pittoriche connettive, di grandi dimensioni, con persone di tutte le età. Tra le operazioni di arte collettiva-partecipata ricordiamo tra le più recenti quella realizzata nel 2007 nel Museo Vittoria Colonna di Pescara durante la sua mostra antologica e che ha prodotto due opere pittoriche di m.8 x 1,60 cad.; quella fatta nel 2008 a Vibo Valentia durante il Premio Limen dove è stata realizzata un’opera di m. 5 x 2 e quella realizzata nel 2009 all’Aquila, appena dopo il terremoto sotto una tenda messa a disposizione dalla Croce Rossa italiana, con 332 terremotati e 18 artisti abruzzesi, che ha dato alla luce due maxitele di 20 mq cadauna. Nel 2011 ha inoltre realizzato tre step di happening pittorici, con gli abitanti di alcuni paesi abruzzesi interessati al suo progetto di arte collaborativa, programmati per completare la sua “Installazione: Opera Aperta”, presentata alla 54°Biennale di Venezia Pad Italia/abruzzo curata da Vittorio Sgarbi. E non da ultimo “L’uovo della collettività”, una pittoscultura di m. 4,60 x 2,40 realizzata per chiudere “l’Opera Aperta” presentata in Biennale e pensata per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con il coinvolgimento di 800 ragazzi del Liceo Artistico di Pescara. Essa è stata pensata come dono al Presidente della Repubblica, destinata all’Aurum di Pescara e al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. Il suo lavoro ha riscosso consensi e riconoscimenti con recensioni e inserimenti su riviste e cataloghi d’arte, con partecipazioni a prestigiose rassegne quali i Premi: Termoli, Vasto, Sulmona, Penne, Salvi (Sassoferrato), Mazzacurati, Italia, la triennale di Arte Sacra di Lecce, la Rassegna “Il Mare” di Molfetta ed esposizioni in fiere d’arte come quelle di Bologna, Padova, Bari, New York, Los Angeles. Ha inoltre esposto tra gli altri in prestigiosi Musei quali: il Museo Haus Martfled di Schvlm (Germania), il Museo Chiang Kai a Taiwan (Cina), il Centro Alfeos El Sabio in El Puerto di S. Maria (Spagna), l’Art Museum di Monaco, il Salons de la Residence du Louvre, (Menton, Francia), il Museo di Montese (Modena), il Palazzo Ducale di Revere, il Castello dell’Aquila, il Museo della carta a Fabriano, al Museo Colonna di Pescara, al Museo Michetti di Francavilla ed infine i Musei giapponesi di Kausatsu, Adova, Magama, Yocatchi, Minakuchi. Sue opere si trovano in prestigiose collezioni pubbliche di arte contemporanea e tra queste: Museo e Archivio di artisti abruzzesi contemporanei, Castello di Nocciano (Pe); Museo Abruzzese Arti Grafiche, Castel di Ieri (Aq); Pinacoteca di Arte Contemporanea, Prata d’Ansidonia (Aq); Fondazione Segno, Pescara; Centro San Massimiliano Colbe, Roma; Pinacoteca di Sassoferrato; Fondazione Piccola Opera Caritas, Giulianova (Te); Monaco Modern Art Museum, Fondation Lord Eastlegh, Monaco; Collezione d’Arte Università G. D’annunzio, Facoltà di Architettura, Pescara; Museo Bargellini, Pieve di Cento (Bo); Forum Artis Museum, Montese; Museo Internazionale Mail Art, L’aquila; Pinacoteca Civica di Pianella; Collezione d’arte Dante alighieri, Pescara; Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Casoli d’Atri (Te); Raccolta di Arte Sacra, Parrocchia San Pio X, L’aquila; Young Museum, Palazzo Ducale di Revere (Mn); Museo “Valentino” di Castellaneta; Museo delle Scienze Biomediche, Chieti; Università di Brescia; Pinacoteca Internazionale di Arte Sacra, Falconara (An); Collezione Caroli Hotel, Santa Maria di Leuca (Le); Pinacoteca d’Arte Contemporanea Corrado Gizzi di Guglionesi; Collezione Villa Rietti Rota, Motta di Livenza (Tv) ), Collezzione Musei Vaticani,vittoriale degli Italiani,aurum Pescara. Tra gli altri hanno scritto di lei i critici: T. Carpentieri, G. Di Genova, M. Venturoli, L. Strozzieri, L. Spadano, L. Tallarico, G. Massimini, P. Rizzi, G. Martucci, M. Vitiello, M. Vinella, V. Cracas, P. Fratantaro, G. Amodio, F. Tedeschi, C. Inzerillo, B. Ceci, C.f. Teodoro, G. Spinelli De Santelena, L. Monaldi, M.d. Storaci, G. Thorel, A. Rubini, A. Gasbarrini, M.c.ricciardi, M. Pasqualone. La sua attività è referenziata dal Monaco Art Museum, dal Museo Bargellini di Pieve di Cento (Bo), dal Museo Artisti Abruzzesi di Nocciano (Pe) e dai volumi “900 Artisti ed Arte in Abruzzo” a cura della Provincia di Pescara e dal secondo tomo di Generazione anni Quaranta “La Storia dell’arte Italiana del 900” di Giorgio Di Genova. |
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PODIO SCANDINAVO NELLA 15 KM IN VAL DI FIEMME LO SCI MONDIALE SI INCHINA A RE NORTHUG |
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Val di Fiemme, 28 febbraio 2013 - L’arrivo stremato di Petter Northug e il pianto liberatorio che per minuti infiniti si è concesso sulla neve è l’immagine emozionante del neo campione del mondo della 15 km di ieri . L’istantanea di un momento che solo lo sport riesce a regalare e a colpire anche il cuore dei più “duri”, come lui stesso che difficilmente si lascia andare alle emozioni. Il vichingo dal capello scompigliato e dalla barba incolta incanta le tribune dello Stadio del Fondo di Lago di Tesero, dove un pezzo di Norvegia pare essere momentaneamente emigrata nella Val di Fiemme. Il diavolo rosso dal pettorale n. 89 parte subito forte facendosi notare sin dal primo intertempo a 1,8 km, indizio di quale sarebbe stato il finale: Northug ottiene il miglior tempo anche al km 9,4 e ancora al km 11,8. Un oro che ha voluto dall’inizio alla fine, una medaglia che manco lui si aspettava dalle dichiarazioni di ieri. Alle sue spalle lo svedese Johan Olsson, baciato dalla fortuna forse di avere una tifosa speciale come la principessa Victoria di Svezia presente con giacca a vento del Team Sweden e bandierina in mano, un argento conquistato con “intelligenza” riuscendo a sfruttare la scia di Dario Cologna al km 5 e sgasando poi nella seconda metà di gara. Ed è l’elvetico, se vogliamo, la sorpresa (in negativo) del giorno: Cologna, il neo campione del mondo di skiathlon, il “Diabolik” degli sci stretti si è perso nel bianco della neve fiemmese e pare non ingranare sin dai primi due chilometri dove segna l’ottavo tempo. Recupera (terzo tempo per lui al km 9,4) ma perde poi secondi su secondi nei successivi chilometri. Alla fine un ottavo posto che davvero nessuno si aspettava. La medaglia di bronzo invece racchiude una storia come solo nello sport può capitare: Tord Asle Gjerdalen non era incluso nella starting list, in quanto riserva della squadra norvegese. Ma si sa, le occasioni arrivano improvvise e vanno colte al volo. Così succede che, causa mal di gola, il prescelto Martin Johnsrud Sundby (argento nello skiathlon sabato scorso, nonché bronzo a Oslo 2011) debba essere sostituito e Gjerdalen si ritrovi al cancelletto di partenza. Una chance mondiale, una chance da non perdere: partito senza troppo smalto segnando il ventesimo tempo al primo intermedio, mette fuoco agli sci e si porta quarto al km 9,4 e terzo poi al km 11,8 in una gara che è un crescendo di adrenalina, che culmina poi nel rettilineo finale che fa scoppiare nuovamente il pubblico norvegese in un boato di gioia. Norvegia, Svezia, Norvegia. Dietro l’abisso, perché la quarta posizione di Ivan Babikov (Can) arriva 53”6 dopo Re Northug, e così via fino a Cologna a 1’21”1 dal primo. E il così via include anche i colori della bandiera italiana. La partenza del primo azzurro in gara farebbe ben sperare visto che è proprio in quel momento, dopo che il cielo era stato grigio sin dal mattino, che i raggi del sole illuminano Lago di Tesero. Thomas Moriggl invece pare dissolversi nei 10°C di oggi: “La gara è andata così così. È stato difficile trovare il ritmo di gara, sono andato veloce il primo giro poi ho rallentato un po’. Ci ho provato ma è andata male, è stato un vero peccato. Ho deciso di dare il massimo subito, perché se perdi già al primo giro non recuperi più. Nei 15 km non faccio tattiche perché di solito parto lento ma questa gara è andata così”. David Hofer è il migliore degli azzurri, in una gara dove sono i distacchi dai primi ad essere preoccupanti: “Ho avuto buonissimi materiali. Ho fatto una gara regolare e sono soddisfatto del 13° posto, anche se preoccupa il distacco rispetto ai primi che, però, potrebbe essere la conseguenza della nevicata di stanotte. Ora bisogna analizzare la gara e i singoli intertempi. Facendo riferimento solo a me stesso, vedo ogni anno che miglioro un pochino, quindi sto lavorando bene. Siamo molto motivati e pronti a giocarci la staffetta; spero che la neve sia più veloce e compatta”. L’uomo di punta era in realtà Roland Clara (21°) che ha provato a dare tutto ciò che poteva optando per il classico “o la va o la spacca”: “Fino al settimo km potevo rimanere tra i primi, poi ho dovuto rallentare perché le gambe erano dure e volevo fare bene la parte finale, ma se avessi rallentato avrei comunque perso le prime posizioni. Sono esploso all’inizio dell’ultimo giro. Almeno ci ho provato, è andata male, speriamo che la prossima volta vada meglio. Nonostante il momento, ci sentiamo più che competitivi nella staffetta e siamo pronti a sfruttare gli eventuali errori altrui”. Ultimo alfiere azzurro presente oggi Fabio Clementi (32°), alla prima esperienza mondiale (classe 1990) un po’ tra l’affranto e il soddisfatto per la sua prova dove ha pagato lo sprint iniziale: “Davvero un buon esordio, sono partito molto veloce e ho fatto il possibile fino alla fine. Al terzo giro ho cominciato ad avvertire fatica soprattutto nelle ultime salite. I 15 km sono duri però è stato un buon risultato in questo primo mondiale, ma bisogna crederci fino in fondo. Mi sono divertito e sono soddisfatto di questa esperienza. Avevo buonissimi materiali, ho usato gli sci di Roland (Clara, ndr). Dovevo solo tenere duro fino alla fine, ma non ci sono riuscito”. Vedremo che succederà nella staffetta in programma venerdì. Il morale è alto, la voglia di rifarsi c’è. Un claim pubblicitario recitava che “sono le condizioni peggiori a rendere le cose straordinarie”: l’Italia può ancora regalarci emozioni. Basta crederci. Forza azzurri! Info: www.Fiemme2013.com |
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PILLER COTTRER DÀ L’ADDIO ALLE COMPETIZIONI PREDAZZO CENTRO DEL MONDIALE IN VAL DI FIEMME |
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Val di Fiemme, 29 febbraio 2013 - Dopo le emozioni di questa mattina alla 15 km di fondo maschile, vinta da un Petter Northug commosso davanti a oltre 21.000 spettatori, nel pomeriggio le lacrime sono di nuovo scivolate, silenziosamente, durante la conferenza stampa indetta dalla Federazione Italiana Sport Invernali dove Pietro Piller Cottrer ha ufficialmente dato l’addio alle competizioni dopo 18 anni di Coppa del Mondo. Non è stato facile: né per il nostro campione olimpico a Torino 2006, né per chi era presente all’affollata conferenza stampa, gremita non solo di giornalisti italiani, ma anche di tanti stranieri, a sottolineare la “grandeur” di colui che ha scritto alcune pagine della storia dello sport mondiale. Un palmares il suo che fa venire i brividi: quattro medaglie olimpiche, tre medaglie mondiali, 36 podi in Coppa del Mondo, nonché la Coppa di specialista distance 2009, unico italiano fino ad ora a riuscire nell´impresa. Sacrifici, gioie e dolori, a cui ad un certo punto si dice basta. Un annuncio, il suo, che forse ha un po’ sorpreso e che si vorrebbe magari fosse solo un brutto sogno di cui non resti nulla al risveglio. Perché in questi casi è difficile accettare la cosa. La scelta è ovviamente stata ponderata: “Nelle ultime due stagioni la fortuna mi ha girato un po’ le spalle – ha dichiarato Piller Cottrer – anche se non ha intaccato i miei allenamenti e la voglia di fare. Poi ho deciso di partecipare alla Marcialonga, per la prima volta, e ahimè sono caduto, esattamente un mese fa. Da quel momento, durante queste settimane, molte cose sono cambiate”. Da lì l’infortunio e la decisione poi di lasciare l’attività agonistica. Lui che a questi Mondiali puntava ad essere attore protagonista e non spettatore. La spalla dell’amico Silvio Fauner, ct della Nazionale e compagno di avventure sportive, è lì al suo fianco, a sostenerlo in un momento che lui stesso ha già dovuto affrontare: “E’ un momento che arriva per tutti”. In realtà il momento, la gara più difficile per Piller Cottrer è oggi, più di quella 50 Km ai Giochi di Nagano ´98 dove partiva da favorito ma dalla quale dovette ritirarsi per una caduta nelle reti. Lascia l’attività agonistica ma sicuramente non il mondo del fondo, la sua seconda famiglia. Appena si rimetterà dall’infortunio al ginocchio concluderà il corso istruttori e si metterà a disposizione della Federazione se ne avesse bisogno. Un’orgogliosa Guidina Dal Sasso ha poi consegnato a Piller Cottrer un mazzo di fiori del Lago Maggiore, i fiori di questi Mondiali, dove la camelia, fiore dell’immortalità, resta il simbolo anche per il campione azzurro. “Con i nostri fiori tipici del Lago Maggiore - ha spiegato l’Assessore al Turismo della Provincia Verbano-cusio-ossola - abbiamo avuto l’opportunità di dare un tocco di colore a questi Campionati Mondiali di sci nordico. Non pensavo di poter conciliare il mio amore per lo sport con l’affetto che provo per la mia terra e la Val di Fiemme. Regalare bouquet con camelie ed azalee agli atleti – ha proseguito l’ambasciatrice di Fiemme Worldwide Friends – mi rende orgogliosa”. Fiemme 2013 continua e anche domani ci saranno emozioni da vivere. Si inizia alle 10.00 con la prova di salto Hs134 della combinata nordica allo stadio Dal Ben di Predazzo, che si concluderà poi con la 10 km di fondo alle 15.30 a Lago di Tesero, con Eric Frenzel e Jason Lamy Chappuis e i quattro alfieri azzurri Costa, Michielli, Bauer e Pittin. Sempre a Lago, in scena l’attesa staffetta femminile (4x5) che alle 12.45 vedrà in pista le regine degli sci stretti lottare unite per il titolo a squadre. A difendere i colori azzurri ci saranno Lucia Scardoni, Virginia De Martin, Debora Agreiter e Marina Piller. Le gare mondiali si sposteranno poi nuovamente a Predazzo, dove alle 17 inizieranno gli emozionanti voli del salto dal trampolino Hs134 con Schlierenzauer, Bardal e i nostri Dellasega, Morassi e Colloredo. Ma la giornata non finirà con il salto. Predazzo sarà centro dell’intrattenimento in Valle con il Folk Village (aperto tutti i giorni fino al 3 Marzo dalle 16.30 alle 19.30) dove si svolgerà il “Sing the World Champs”, durante il quale si potrà brindare in tipico “Italian Style” a partire dalle 18.00. La piazza centrale del paese è stata completamente trasformata in occasione di questi Mondiali con l’aiuto di Promocom e dei Cml di Predazzo. Sarà un grande concerto all’aperto, quattro fuochi sempre accesi e la folla festante a riscaldare una serata ad ingresso libero. Il palco di Predazzo ospiterà alcune delle band che hanno partecipato al concorso “Canta i Mondiali”: i Dolomiten Bier Band (vincitori del concorso con la canzone “Jump&go), i South Punk, Corrado Nascimbeni e Roberto Feliciano si alterneranno sul palco. Nel corso della serata si svolgerà la consueta Fan Parade, nella quale sfileranno i tifosi delle varie Nazioni presenti ai Mondiali, che, accompagnati dalla Banda Civica di Predazzo, sventoleranno le bandiere e gli striscioni inneggianti lo sportivo del cuore. Sarà attivo inoltre un servizio di trenino gratuito dallo Stadio del Salto a Predazzo. Insomma le giornate mondiali sono sempre ricche di emozioni e di divertimento, dentro e fuori gli stadi. Fiemme 2013 è semplicemente da vivere. Info: www.Fiemme2013.com |
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UNIVERSIADE 2013: A TRENTO I VERTICI FISU INCONTRANO IL COMITATO ORGANIZZATORE |
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Trento, 28 febbraio 2013 - Prima giornata di incontri, ieri, tra i manager della Fisu, la Federazione Internazionale Sport Universitario e i membri del comitato tecnico che organizza l´Universiade invernale in programma in Trentino a dicembre. Le tre giornate previste per il meeting, che si svolge a Trento e in altre località sede di gara, costituiscono un momento fondamentale di confronto fra i vertici delle due organizzazioni per mettere a punto i programmi e il calendario dell´evento sportivo che si preannuncia come il più significativo della prossima stagione invernale. All´incontro, introdotto dal saluto del rettore dell´Università di Trento, Davide Bassi, erano presenti i delegati Fisu di Gran Bretagna, Francia, Slovenia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, Olanda, Svezia e Corea del Sud. Dopo il benvenuto da parte del rettore Davide Bassi, che ha sottolineato il grande impegno, ma anche la soddisfazione nell´organizzare un evento così importante come l´Universiade 2013, è intervenuto il presidente del Comitato Organizzatore, Sergio Anesi, che ha ricordato come il Trentino stia affrontando proprio in questi giorni un test fondamentale in occasione dei Mondiali di Fiemme. Ha poi messo in evidenza che le giornate del meeting rappresentano un´importante occasione per valutare il lavoro in progress, far visitare ai tecnici del comitato alcune delle sedi di gara nonché il front office inaugurato oggi nella ex sede Apt di via Alfieri. Ringraziando quanti "stanno credendo in questa importante avventura", Anesi ha quindi ricordato che la sinergia fra gli enti coinvolti nell´organizzazione e cioè la Provincia autonoma di Trento, l´Università, il Comune di Trento e il Cusi, è fondata sull´elevata professionalità di chi lavora, ai vari livelli, nella complessa macchina organizzativa. Roger Roth, presidente del Comitato Tecnico Fisu, alla sua 16^ Universiade invernale, ha ringraziato per l´accoglienza ricevuta e ha presentato i delegati delle diverse discipline previste. |
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ACCOLTO DALL´ASSESSORE GILMOZZI E DAL SINDACO WELPONER |
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Trento, 28 febbraio 2013 - "I Mondiali sono generatori di risorse importanti" è un po´ il sunto, sintetizzato dall´assessore Mauro Gilmozzi, dell´incontro fra i rappresentanti del 49° Campionato Mondiale di sci nordico (Fiemme) e del 50° (Falun - Svezia). L´assessore agli enti locali della Provincia autonoma Gilmozzi, il sindaco di Cavalese Silvano Welponer con gli assessori Sergio Finato, Michele Malfer, Piero Delladio, insieme a Sonia Germani (gruppo minoranza Cavalese), Giuseppina Vanzo Capo Frazione di Masi (di Cavalese) e Claudio Delvai in rappresentanza dell´Azienda per il Turismo della Val di Fiemme hanno incontrato, nella sede comunale di Cavalese, il sindaco di Falun-svezia, Johnni Gahnshag. Lì, nel 2015, si svolgerà il prossimo Campionato mondiale di sci nordico. Breve ma intenso l´incontro che ha visto confrontarsi costruttivamente i rappresentanti delle due sedi dei Campionati internazionali. Il primo cittadino di Falun ha dimostrato particolare interesse soprattutto per i fattori di attrattività del territorio, a partire dal valore aggiunto di Dolomiti patrimonio dell´umanità, alla mobilità sostenibile con autobus a idrogeno. L´illustrazione nei dettagli di quanto la Val di Fiemme e il Trentino abbiano fatto in questi ultimi anni in previsione dei Mondiali è stata fatta dall´assessore Gilmozzi. La città di Falun, poco più di 36.000 abitanti, ha già ospitato i Campionati mondiali di sci nordico nel 1954, nel 1974, parzialmente nel 1980 e nel 1993. Ospiterà nuovamente il mondo dello sci da fondo, combinata e salto nel 2015. Molte le domande che il primo cittadino di Falun ha rivolto all´assessore Gilmozzi e al sindaco di Cavalese Welponer. La prima curiosità del sindaco svedese è stata dedicata alle Dolomiti, inserite nella lista dei Beni naturali Unesco. L´assessore Gilmozzi ha spiegato le fasi di candidatura, il successivo riconoscimento e il tipo di gestione caratterizzato da reti funzionali coordinate dalla Fondazione Dolomiti Unesco. "Reti - ha detto l´assessore - che si vedono anche durante questi Mondiali, per esempio quella della sostenibilità con le strutture dei Mondiali costruite con una filiera corta del legno a chilometri zero e una mobilità, quella degli autobus a idrogeno, che ha un bassissimo impatto sull´ambiente. L´intento della Valle è anche quello, attraverso la funzionalità e l´efficacia delle strutture costruite e ammodernate per i Mondiali, di aver qualche chances in più per attrarre turisti anche nelle stagioni meno richieste". Sollecitato dalle domande di Johnni Gahnshag, l´assessore Gilmozzi ha ricordato la "forte tradizione sportiva. Il Trentino e´ uno dei territori italiani che investe di più in questo senso oltre che essere una delle regioni che esprime ottimi atleti in diverse discipline, e qualche campione o super-campione. I Mondiali sono anche un modo per farsi conoscere non solo come Fiemme ma come Trentino. Promuoviamo, come avrà visto, eccellenze italiane e uno stile di vita che ci piace far conoscere all´estero, cultura, trasporti, mobilità, tradizione. Quello della Val di Fiemme, in questi giorni è un contesto cosmopolita. Abbiamo lavorato molto sui fattori di attrattività, l´Italia sta lavorando molto per internazionalizzare le sue imprese e noi lavoriamo, da molto tempo, in questo senso". Al sindaco svedese è stato spiegato che quanto si è fatto e si sta facendo per i Mondiali lo si deve al coinvolgendo molto attivo di 1300 volontari, studenti, donne e uomini. "L´orgoglio di questi volontari - ha detto l´assessore allo sport Michele Malfer - è quello di essere ambasciatori del proprio territorio. Il volontariato è una forza sociale del Trentino". "E´ un volontariato organizzato - ha spiegato l´assessore Gilmozzi - una base sociale e funzionale del Trentino". L´esempio della Protezione Civile, volontariato organizzato e specializzato è stato il più eloquente. Al sindaco di Falun incuriosito dalla particolarità della Valle è stato illustrato il ruolo della Magnifica Comunità di Fiemme e gli è stato detto come "l´evento sportivo e´ cresciuto spontaneamente. Il Mondiale è un tipo di evento dal basso impatto ambientale e un´opportunità di sviluppo dal punto di vista turistico per attrarre nuovi turisti. Una manifestazione cresciuta tra la gente". L´assessore Gilmozzi ha aggiunto "riteniamo che gli investimenti debbano essere usati per sostenere un elevato livello di qualità della vita in un territorio di montagna e autonomo come il nostro: gli investimenti fatti per i Mondiali sono investimenti ad alto ritorno di produttività che generano flusso finanziario. Generatori di risorse importanti. Non tutti gli investimenti sono destinati all´attività sportiva. Uno degli investimenti importanti è quello della fibra ottica che connette tutti i cittadini e attraverso la banda larga le imprese. Investimento strategico per il futuro, in quanto la fibra ottica permette una produttività diversa e importante per mantenere la gente in montagna". |
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