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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Luglio 2013 |
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UE: LA CORTE DEI CONTI EUROPEA RACCOMANDA DI PORRE FINE A PROGRAMMI “INEFFICACI” VOLTI A TRASFERIRE IL TRASPORTO MERCI DALLA STRADA ALLE FERROVIE |
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Lussemburgo, 17 luglio 2013 - Secondo una nuova
relazione della Corte dei conti europea, i programmi Marco Polo, finalizzati a
creare alternative al trasporto merci su strada, sono stati inefficaci e
dovrebbero essere soppressi nella loro forma attuale. “In parole semplici, i
programmi sono stati inefficaci in quanto non hanno conseguito gli obiettivi
che si erano prefissi e hanno avuto scarso impatto nel trasferire il traffico
merci dalla strada verso altre modalità di trasporto; inoltre, non vi sono dati
per valutare se gli obiettivi della politica siano stati conseguiti (in
termini, ad esempio, di benefici per l’ambiente)" ha affermato Ville
Itälä, il Membro della Corte responsabile della relazione.
Dal 2003, i programmi Marco Polo I e Ii hanno
finanziato progetti concernenti i servizi di trasporto volti a trasferire il
trasporto merci su gomma verso altre modalità quali le ferrovie, le vie d’acqua
interne e il trasporto marittimo a corto raggio. I programmi rientrano
nell’obiettivo della politica dei trasporti dell’Ue che mira a sviluppare
alternative al trasporto solo su strada delle merci. Questo obiettivo
generalmente condiviso mira a ridurre il traffico internazionale di merci su
strada, migliorando in tal modo le prestazioni ambientali del trasporto merci,
riducendo la congestione stradale e accrescendo la sicurezza stradale.
L’audit ha tuttavia riscontrato che non è stato
presentato un numero sufficiente di proposte di progetti pertinenti, in quanto
la situazione di mercato e la normativa del programma hanno scoraggiato gli
operatori dall’avvalersi di tale regime. La sostenibilità di una metà dei
progetti controllati è limitata. Una delle principali constatazioni dell’audit
è che vi sono seri indizi di “effetto inerziale” – ossia, i progetti sarebbero
stati avviati anche senza il finanziamento Ue. Infatti, 13 dei 16 beneficiari
controllati hanno confermato che avrebbero avviato ed effettuato il servizio di
trasporto anche in assenza di sussidi. Inoltre, non vi sono dati affidabili per
valutare i benefici sull’impatto ambientale del trasporto merci, in termini di
riduzione della congestione del traffico e miglioramento della sicurezza stradale.
Considerati i risultati degli attuali programmi, la
Corte raccomanda di cessare il finanziamento Ue ai servizi di trasporto merci
che seguono lo stesso approccio dei programmi Marco Polo. In futuro, i
finanziamenti dovrebbero dipendere da una valutazione d’impatto ex ante, che
mostri se, e in che misura, si produca un valore aggiunto per l’Ue.
Occorrerebbe, a tal fine, una dettagliata analisi della domanda potenziale e
delle pratiche migliori negli Stati membri.
Note agli editori:
Le relazioni speciali della Corte dei conti europea
sono pubblicate nel corso dell’anno e presentano i risultati di audit
selezionati su specifici settori del bilancio Ue o su temi relativi alla
gestione.
In questa relazione speciale (Rs 3/2013), intitolata
“I programmi Marco Polo sono stati efficaci nel trasferire il traffico merci su
strada verso altre modalità di trasporto?” la Corte ha valutato se la
Commissione avesse pianificato i programmi e li stesse gestendo e controllando
in modo tale da massimizzarne l’efficacia e se i progetti finanziati fossero
efficaci. Il lavoro di audit si è concentrato principalmente a livello del
programma, esaminando le valutazioni d’impatto, i risultati delle valutazioni e
delle indagini, le valutazioni delle proposte di progetti, la documentazione
relativa al monitoraggio delle convenzioni di sovvenzione stipulate e
intervistando i membri del comitato del programma Marco Polo (Mp) in merito ai
regimi di sostegno nazionali. Tale lavoro a livello di programma è stato
integrato da una verifica in loco dei risultati conseguiti da 16 progetti
completati rientranti nell’azione “trasferimento modale”, 8 per ciascuno dei
due programmi (l’Mp I, che ha riguardato il periodo 2003 - 2006, e l’Mp Ii, per
il periodo che va dal 2007 al 2013).
L’audit ha rilevato che i programmi non sono stati
efficaci: le realizzazioni non sono state all’altezza degli obiettivi fissati
dai responsabili politici dell’Ue e l’impatto ottenuto nel trasferire il
trasporto merci su gomma verso altre modalità è stato modesto. Inoltre, non vi
sono dati affidabili per valutare i benefici attesi dalla riduzione
dell’impatto ambientale del trasporto merci, dalla riduzione della congestione
del traffico e dal miglioramento della sicurezza stradale. Non è stato
presentato un numero sufficiente di proposte qualitativamente valide in quanto
i programmi non erano ben concepiti per le imprese; la rigidità gestionale e le
difficoltà di attuazione hanno portato i beneficiari a decidere di non attuare
i progetti approvati, di terminarli anticipatamente o cancellare la portata dei
servizi finanziati una volta concluso il progetto. Di conseguenza, i risultati
dei progetti e la sostenibilità dei servizi di trasporto finanziati sono stati
scarsi. Per di più, non vi è certezza sulla quantità, modesta, del traffico su
strada che è stata effettivamente trasferita tenendo anche conto dell’effetto
inerziale.
Anche se la Commissione ha migliorato la gestione
quotidiana dei programmi nel corso del tempo, essa non ha tuttavia valutato in
maniera approfondita il potenziale del mercato in rapporto al raggiungimento
degli obiettivi dei programmi, non ha preso in considerazione i nuovi sviluppi
e non ha adottato per tempo misure correttive per porre rimedio agli evidenti
difetti di concezione del programma.
Alla luce dei risultati degli attuali programmi, la
Corte raccomanda al Consiglio, al Parlamento europeo e alla Commissione di
considerare l’eventualità di cessare il finanziamento Ue ai servizi di
trasporto merci secondo lo stesso schema dei programmi Marco Polo (processo
top-down di incentivazione dell’offerta) che ha causato in particolare le
debolezze identificate nella relazione (scarso assorbimento da parte dei
mercati, mancanza di elementi probatori per quel che riguarda il conseguimento
degli obiettivi, oneri amministrativi eccessivi, sostenibilità limitata ed
effetto inerziale) e di subordinare l’eventuale prosecuzione del finanziamento
di tali progetti a una valutazione d’impatto ex ante che mostri se, e in che
misura, essi producano un valore aggiunto Ue. Ciò richiederebbe una dettagliata
analisi di mercato sulla domanda potenziale e di tener conto dell’esperienza e
delle pratiche migliori concernenti regimi di sostegno analoghi a livello
nazionale. Solo nel caso in cui vi sia una valutazione positiva in merito alla
ragionevolezza di un’iniziativa Ue in tale settore, la Corte raccomanda alla
Commissione di adottare una serie di iniziative volte a rafforzare la
performance dei futuri regimi.
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QUALITÀ E REGOLARITÀ DEL TRASPORTO AEREO: INCONTRO ENAC – OPERATORI DEL SETTORE SULL’EFFICIENZA DEI SERVIZI AEROPORTUALI NEL PERIODO DI PICCO ESTIVO |
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Roma, 17 luglio
2013 - In concomitanza con l’avvio del periodo statisticamente più
impegnativo dell’anno per il trasporto aereo in termini di aumento di
passeggeri e di voli, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, come di
consueto, ha organizzato un incontro con il settore sull’efficienza dei servizi
aeroportuali durante la stagione estiva.
Alla riunione, che si è svolta, il 16 luglio 2013,
hanno partecipato, tra gli altri, l’Enav, Assaeroporti, Assaereo, Ibar,
Assohandler, Assotravel, Assocatering, le società di gestione dei principali
aeroporti nazionali, le compagnie aeree italiane, le maggiori società che
forniscono i servizi di assistenza a terra, una rappresentanza delle
associazioni dei consumatori.
Gli argomenti principali dell’incontro hanno
riguardato le azioni messe in campo sia dall’Enac, sia dagli operatori a favore
del presidio del settore, della qualità, della regolarità e dell’efficienza dei
voli durante il picco di traffico che si registra in estate.
La relazione introduttiva è stata presentata da
Benedetto Marasà, Vice Direttore Generale Enac. A seguire sono intervenuti Aldo
Bevilacqua, Segretario Generale Assaereo; Fulvio Cavalleri, Vice Presidente
Assaeroporti; Lorenzo Lo Presti, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma-adr;
Giulio De Metrio, Chief Operating Officer Sea; Massimo Garbini, Amministratore
Unico Enav.
I lavori sono stati chiusi da Alessio Quaranta,
Direttore Generale Enac e Vito Riggio, Commissario Straordinario Enac.
Di seguito, una traccia dei temi esposti dall’Ente.
Attività Enac -
In previsione del periodo di picco del traffico aereo,
l’Enac ha aumentato il livello di attenzione delle proprie attività di
coordinamento, vigilanza e controllo a presidio della regolarità delle operazioni
e a garanzia del funzionamento del sistema, nel rispetto dei diritti dei
passeggeri – soprattutto di coloro che sono diversamente abili e a mobilità
ridotta – e della qualità dei servizi offerti agli utenti.
L’enac, pertanto, nello svolgimento dei compiti del
suo mandato istituzionale:
assicurerà
il presidio negli aeroporti, garantendo la presenza in servizio dei
responsabili e di un adeguato numero di risorse per l’espletamento delle
attività ispettive;
garantirà le
funzioni di controllo sui gestori, sugli operatori aerei, sulle imprese di
assistenza a terra, sul personale, sui mezzi e sulle procedure, mediante
ispezioni e con riscontri sul rispetto dei parametri dei servizi stabiliti
dalle relative certificazioni;
effettuerà,
come da programmi europei (Safa) e nazionali (Sana) le ispezioni di rampa per
la verifica dell’efficienza operativa degli aeromobili in transito sugli
aeroporti nazionali;
assicurerà
la vigilanza sulle operazioni in sede aeroportuale e il monitoraggio sulle
informazioni ai passeggeri;
verificherà
la regolarità operativa delle compagnie aeree;
garantirà il
coordinamento degli Enti di Stato e dei vari soggetti presenti sugli aeroporti,
allo scopo di facilitare l’ordinato svolgimento delle procedure di accesso e di
controllo.
Impegni Degli Operatori Del Settore -
L’enac, come ogni anno, ha invitato tutti i soggetti
del settore all’assunzione delle proprie responsabilità per affrontare la
stagione estiva con il massimo impegno. In particolare:
I Vettori dovranno rispettare gli slot assegnati;
ridurre i ritardi e le cancellazioni per motivi operativi; avere propri
rappresentanti con poteri decisionali in tutti gli scali; fornire informazioni
puntuali ai passeggeri e prestare l’assistenza prevista dai regolamenti
comunitari.
I Gestori Aeroportuali sono chiamati a rispettare gli
obiettivi di qualità; a garantire l’efficienza delle infrastrutture
centralizzate; a monitorare e coordinare le società di assistenza a terra.
Gli Handler, società di assistenza a terra, sono
chiamati a garantire un numero adeguato di mezzi e personale; a rispettare i
parametri di qualità del servizio; a gestire con efficienza e regolarità i
bagagli.
L´enav, il cui livello professionale nel controllo del
traffico aereo è riconosciuto a livello internazionale, continuerà a fornire
come sempre elevati standard qualitativi nell’assistenza alla navigazione aerea
per garantire la massima puntualità ai voli negli spazi aerei nazionali, sia
per il traffico in sorvolo, sia per i voli internazionali e domestici.
Dati Di Traffico Primo Semestre 2013 Sui Tre
Principali Scali Nazionali E Confronto Con Primo Semestre 2012
Aeroporto
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2012
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2013
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Variazione
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Roma Fiumicino
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17.329.509
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16.964.000
|
-2,1%
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Milano Malpensa
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8.882.671
|
8.439.913
|
-4,9%
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Venezia
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3.688.115
|
3.862.604
|
+4,7%
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Statistiche Relative Ai Reclami Pervenuti All’enac
(Regolamento Ce N. 261/2004):
Primo semestre 2012 1.449;
Primo semestre 2013 1.174
di cui
Cancellazione del volo (art. 5) 349;
Negato imbarco (art. 4) 98;
Mancata informazione sui diritti dei Passeggeri (art.
14) 23;
Ritardo del volo (art. 6) 688;
Ritardo del volo (art. 6) in arrivo 16:
Totale 1.174.
Informazioni E Comunicazioni -
Gli utenti potranno reperire notizie sul trasporto
aereo, sulle compagnie, su eventuali situazioni di crisi o di attenzione, sui
diritti dei passeggeri etc. Attraverso i vari canali informativi dell’Enac.
Tra questi ricordiamo il sito www.Enac.gov.it, il
Numero Verde gratuito 800 898 121, le pubblicazioni dell’Ente, il canale Enac
Channel su Youtube (che contiene servizi audio video inerenti l’attività
dell’Ente e temi di attualità relativi al settore), la App gratuita che
fornisce informazioni pratiche sull’utilizzo del mezzo aereo ai passeggeri con
disabilità o a mobilità ridotta (Prm). Nello specifico si ricorda che la App è
disponibile in 4 lingue, italiano, inglese, spagnolo e francese, e può essere scaricata
e utilizzata su tre diverse piattaforme: Apple, Android e Windows Phone.
L’enac, attraverso il canale di pubblica utilità Rai
Isoradio, con un collegamento radiofonico pomeridiano previsto alle ore 16:55,
dal lunedì al venerdì, fornisce le previsioni di regolarità aeroportuale dei
principali scali nazionali.
Inoltre opuscoli e flyer come la Carta dei Diritti del
Passeggero, Conosci i tuoi Diritti, Mobilità nella disabilità sono disponibili
sia in versione cartacea negli aeroporti sia online sul sito internet.
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DE TOMASO: I LAVORATORI POSSONO ACCETTARE CONTRATTI DI LAVORO A TERMINE |
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Torino, 17 luglio 2013 - L´assessore ha sollecitato
formalmente alla Procedura Fallimentare la presentazione della domanda di cassa
integrazione che non e´ ancora stata spedita.
L’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia
Porchietto, durante l’incontro organizzato questa mattina (a seguito del
ricevimento di numerose lettere e telefonate di lavoratori che paventavano la
possibilità che l’accettazione di contratti di lavoro a termine pregiudicasse
la possibilità di esercitare i loro diritti in merito ad una eventuale, futura,
collocazione in mobilità) ha sottolineato che: “La sottoscrizione, avvenuta
presso il Ministero del Lavoro in data 4 luglio 2013, del verbale di accordo
per ulteriori sei mesi di Cigs, dal 5 luglio 1013 al 4 gennaio 2013 consente di
essere sufficientemente sicuri che il ministero del Lavoro autorizzerà la cassa
ai lavoratori De Tomaso”.
“La firma al Ministero – spiega l’esponente della
Giunta Cota – è avvenuta a seguito dell’incontro presso il Mise del 27 giugno
ultimo scorso, nel corso del quale era stato ufficializzato da parte della
procedura sia che erano pervenute due manifestazioni d’interesse volte entrambe
all’acquisizione del complesso aziendale De Tomaso, sia lo stanziamento di
fondi regionali per eventuali iniziative volte al rilancio del sito. A questo
va aggiunto che è prevista anche l’attuazione di politiche attive del lavoro
mediante la predisposizione di specifici percorsi formativi e di
riqualificazione professionale, per garantire opportunità ai lavoratori in Cigs
(Progetto Feg che è già stato approvato dalla Commissione Europea). Le
manifestazioni d’interesse e il Progetto Feg sopraccitate rispondono ai
“parametri oggettivi” previsti dal decreto ministeriale necessari per
l’autorizzazione della Cassa alle imprese fallite”.
Pertanto nell’incontro odierno, al quale hanno
partecipato il consulente tecnico del curatore fallimentare e le Oo.ss., è stato
chiarito e ribadito che “i lavoratori possono accettare contratti di lavoro a
termine che non vadano oltre il 31 dicembre 2013. L’accettazione di questa
tipologia di contratti, ancorché la cassa non sia stata formalmente autorizzata
con decreto del Ministero del Lavoro, non pregiudica in alcun modo la
possibilità per i lavoratori di esercitare qualsiasi diritto derivi dal
rapporto di lavoro in essere con la società De Tomaso in fallimento”.
“Abbiamo inoltre sollecitato la Procedura a inviare la
domanda di cassa integrazione per accelerare al massimo i tempi di
autorizzazione della cassa del Ministero del Lavoro e consentire quindi ai
lavoratori di avere un legittimo sostegno al reddito” ha concluso Porchietto.
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LA FORD C-MAX ENERGI PLUG-IN IBRIDA PARTECIPA A UNO STUDIO DA 13,2 MILIONI DI EURO SULLA MOBILITÀ ELETTRICA NELLE CITTÀ DEL DOMANI |
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Colonia, 17 luglio 2013 – Una flotta di 17
Ford C-max Energi plug-in ha raggiunto le
strade di Colonia per partecipare a uno studio da 13,2
milioni di euro, guidato da Ford, sull’utilizzo
dei veicoli elettrici e ibrido-elettrici nelle aree
urbane.
Nell’ambito della ricerca “colognE-mobil” Ford ha
messo su strada in Europa una flotta di modelli
Ford a propulsione elettrica o ibrido-elettrica, che
comprende la C-max Energi e la Focus Electric,
per un totale di 66 veicoli. Il progetto ha lo scopo
di approfondire lo studio dell’integrazione delle
auto a propulsione alternativa con le infrastrutture
urbane, per elaborare piani di rinnovamento e
aggiornamento adatti a rendere le città compatibili con
le trasformazioni della mobilità del futuro.
Il progetto è guidato da Ford ed è parzialmente
finanziato dal governo tedesco.
La ricerca è partita nel 2009 con la collaborazione di
3 partner e con una flotta di veicoli più ridotta.
Oggi si trova nella seconda fase e coinvolge 11
partner tra istituzioni, università e aziende dei
settori trasporti ed energia: Rheinenergie Ag, la
città di Colonia, l’Università di Duisburg-essen, le
aziende di trasporto pubblico Kvb e Rvk, il provider
di energia verde Energiebau, la Transportation
Research & Consulting Gmbh, la società di taxi
Taxiruf, l’aeroporto di Colonia/bonn, l’ente di
certificazione Tüv Rheinland e l’azienda di noleggio
veicoli Db Rent Gmbh.
Nella seconda fase, il progetto studia:
• Il miglioramento delle infrastrutture di ricarica
• L’utilizzo di fonti rinnovabili per l’energia
• L’integrazione del trasporto pubblico con il
car-sharing elettrico e i taxi elettrici
• La percezione del pubblico e gli aspetti legati alla
sicurezza
“Continuare a portare avanti il progetto
‘colognE-mobile’ sottolinea il nostro impegno nei confronti
della mobilità sostenibile e dell’ambiente” ha
dichiarato Bernhard Mattes, Presidente di Ford
Germania. “In questa seconda fase, lavorando con più
partner, possiamo approfondire le nostre
conoscenze e sviluppare soluzioni pratiche per
l’integrazione della mobilità elettrica nelle nostre
città”.
La C-max Energi arriverà in Europa nel 2014 e si
affiancherà alla Focus Electric nella gamma di
veicoli Ford a propulsione elettrica e ibrido-elettrica.
Successivamente, a tale gamma si
aggiungerà la futura Mondeo Hybrid.
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MARCHE: BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER “MISURE MIGLIORAMENTO CONDIZIONI AMBIENTALI E PER SVILUPPO DELL’INTERMODALITÀ”. |
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Ancona, 17 luglio 2013 - La Regione Marche ha emanato,
nei giorni scorsi, un bando per l’accesso ai contributi per l’attivazione di
“Misure per il miglioramento delle condizioni ambientali e per lo sviluppo
dell’intermodalità” i cui destinatari sono le imprese pubbliche o private di
logistica, ferroviarie, quelle di spedizione, gli Mto (Multimodal Transport
Operator), in forma singola o associata, con sede legale nell’Unione Europea. I
moduli per la presentazione della domanda sono scaricabili nella sezione “bandi
e concorsi” della Regione Marche http://www.Regione.marche.it/home/attidellaregione/bandieconcorsi.aspx.
Il bando scade il 12 settembre. “Nel proporre e prospettare un sistema di
sviluppo in grado di contribuire ai processi di integrazione europea e reggere
la competizione internazionale – afferma l’assessore alla Logistica, Luigi
Viventi - non è possibile prescindere dal potenziamento, efficientamento e
qualificazione del settore dei trasporti”. La Regione Marche con il bando
emanato il 12 luglio intende ridurre la congestione e aumentare la sicurezza
stradale delle aree a maggiore criticità, migliorare la qualità dell’aria
limitando le emissioni di polveri sottili e di Co2, favorire lo sviluppo
dell’intermodalità gomma-ferro e nave-ferro-gomma. Gli interventi previsti
hanno la finalità di incentivare i traffici ferroviari aggiuntivi, privilegiare
la retroportualità in quanto strategica per lo sviluppo dei nodi regionali,
incentivare sia il traffico ferroviario intermodale sia il traffico ferroviario
tradizionale, incentivare traffici di treni completi in quanto modello più funzionale
alla costruzione di un traffico sostenibile.
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LOMBARDIA. VALTELLINA, MARONI: PRESTO INAUGUREREMO SS38 PRESIDENTE PARTECIPA AD AVVIO CAMPAGNA ´SCOPRI LA VALTELLINA´ |
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Milano, 17 luglio 2013 - ´Verrò presto in Valtellina,
per la fine di
luglio, perché entro questa data verrà inaugurato il
primo
tratto della Strada Statale 38, un´opera fondamentale
sulla
quale le istituzioni, Provincia in testa, si sono
molto
impegnate. E´ un avvenimento importante che da il
segnale
dell´attenzione che le istituzioni hanno nei confronti
di una
valle straordinaria come questa´. Lo ha detto il
Presidente
della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo
questa
mattina, nella sede del Touring Club di Milano, alla
presentazione della campagna multimediale ´Scopri la
Valtellina´.
Regione Vicina A Provincia Di Sondrio - Ho voluto
portare il mio
sostegno a questa iniziativa - ha detto il
governatore perché
so quanto impegno le istituzioni del territorio hanno
messo
nella campagna lanciata oggi e nel sostegno alle
imprese del
territorio. La Regione - ha dichiarato Maroni - è
vicina alla
Valtellina e alla provincia di Sondrio, e vuole fare
il
possibile per aiutare la ripresa dopo gli eventi
naturali che
hanno danneggiato il sistema economico valtellinese´.
Sostegni Concreti - Il presidente ha ricordato che la
delibera
151 del 17 maggio 2013, con la quale ´è stata
istituita una
riserva di 5 milioni di euro sul fondo ´Credito
adesso´ per la
provincia di Sondrio e 13 Comuni del Lecchese. Nella
fase di
emergenza successiva alla frana - ha continuato Maroni
- siamo
intervenuti direttamente, sostituendoci a chi avrebbe
dovuto
farlo, contribuendo alla soluzione del problema e
garantendo un
transito viabilistico regolare. Inoltre - ha
proseguito - il
Consiglio regionale ha presentato e approvato una
mozione che
impegna la Giunta a sollecitare Anas e Governo per il
completamento dello svincolo di Dervio´.
Rapporto Costante Con Territorio - Il presidente ha
voluto
sottolineare anche il ´rapporto costante di leale
collaborazione
che esiste con Provincia di Sondrio e il suo
presidente. Noi
come Regione - ha ricordato - interveniamo quando
serve, per
sostenere le iniziative del territorio e per alleviare
la
popolazione dai disagi che vicende naturali come
quella successa
hanno determinato o possono determinare. Anche per
questo - ha
ribadito - confermo il sostegno della Regione a questa
iniziativa della Provincia e della Camera di commercio
di
Sondrio´.
Montagna D´eccellenza - ´Come è noto la Valtellina e
Valchiavenna da sempre rappresentano l´eccellenza
della montagna
lombarda. Sport, cultura, arte, enogastronomia e
artigianato,
attività e servizi calati in un contesto naturale e
paesaggistico che rappresenta il nostro vero e unico
patrimonio,
un patrimonio non rinnovabile e per questo da tutelare
secondo
una logica di sviluppo sostenibile´, ha dichiarato
Massimo
Sertori, Presidente della Provincia di Sondrio´.
Piu´ Vicini A Milano- ´Ora - ha sottolineato Sertori -
la
Provincia di Sondrio è ancora più vicina a Milano.
Grazie alla
recente apertura del tunnel di Monza e all´ormai
prossima
inaugurazione del primo tratto della nuova Ss 38, la
nostra
Terra sarà raggiungibile più rapidamente e con maggior
sicurezza. Dopo decenni si sta, dunque, colmando un
vuoto
infrastrutturale che da sempre penalizza Valtellina e
Valchiavenna. Collegamenti più veloci, quindi, ma
anche un nuovo
progetto, una visione di quella che sarà l´offerta
turistica
della nostra Valle´.
Metodo Innovativo Di Lavoro - Secondo il Presidente
della
Provincia, ´grazie a ´Scopri la Valtellina´, progetto
di
promozione del territorio voluto da Provincia, Camera
di
Commercio e Categorie, infatti, si propone un
innovativo metodo
di lavoro in grado di potenziare l´offerta turistica
in base a
criteri di qualità ed efficacia. Due strade che
renderanno di
sicuro Destinazione Valtellina sempre più presente nei
pensieri
e nelle scelte dei turisti italiani ed esteri´.
Coinvolta Anche Lombardia Film Commission - ´L´incontro
di oggi
- ha concluso Sertori - mi da anche l´opportunità di
informare
che d´intesa con Lombardia Film Commission, questa
mattina è
stato siglato un accordo di collaborazione tra
Provincia di
Sondrio e Lombardia Film Commission che prevederà la
nascita,
all´interno della società Destinazione Turistica
Valtellina, di
Valtellina Film Commission. Destinazione Turistica
Valtellina
sarà quindi il punto di riferimento di Lombardia Film
Commission
per la promozione delle peculiarità del territorio
Valtellinese
verso tutte le produzioni audiovisive nazionali ed
internazionali´.
I Contenuti Della Campagna - I contenuti
valorizzeranno le
eccellenze del territorio a tutto campo. In
particolare,
verranno proposte sei ´verticali´ di esperienza,
macroaree
rappresentative dell´offerta del territorio: Energia
(sport
adrenalinici); Montagna tutto l´anno (neve d´estate al
Passo
dello Stelvio); Natura e paesaggi (Mountain Bike sul
Sentiero
Valtellina o Alta Rezia, Parco Nazionale dello
Stelvio); Parchi
termali (Valmasino e Bormio); Cultura (Palazzi, Musei, Chiese,
Trenino rosso del Bernina, Incisioni rupestri ecc.);
Sapori e
Artigianato (Vino, Mele, Bresaola, Bitto, Pezzotti, pietra
ollare ecc.). L´aspetto più qualificante è la logica
che guida
il progetto, che è quella del posizionamento del
marchio
Valtellina e non più della promozione delle singole
località
turistiche del territorio. Ciò che oggi il turista, e
del resto
ciascuno di noi, vuole sapere prima di programmare la
propria
vacanza è dove può trovare quella specifica offerta
turistica
che intende sperimentare, a conferma dell´importanza
dell´aspetto emozionale.
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LOMBARDIA, ARCISATE/STABIO: A SETTEMBRE SI SVOLTA L´ANNUNCIO DURANTE L´INCONTRO CON CONSIGLIERE DI STATO BARRA |
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Milano, 17 luglio 2013 - A settembre i lavoro per l´Arcisate Stabio
subiranno una decisa accelerazione. Lo ha annunciato
l´assessore
regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del
Tenno
incontrando il Consigliere di Stato del Canton Ticino
Michele
Barra. Si è trattato di un importante momento di
confronto su
numerosi temi che coinvolgono in maniera diretta il
territorio
lombardo e quello del Cantone Ticino. ´Dopo molte
telefonate -
spiega Del Tenno - abbiamo avuto l´occasione di
incontrarci di
persona e di confrontarci su questioni che stanno a
cuore ai
nostri territori´.
Arcisate/stabio - In particolare il ministro svizzero
ha chiesto
aggiornamenti sui lavori della tratta italiana della
linea
ferroviaria Arcisate Stabio. ´I lavori procedono -
precisa
l´assessore - a settembre svolteranno. Un cambio di
passo che ci
permetterà di redigere un nuovo e definitivo
cronoprogramma. Il
fermo cantiere e alcune spinose questioni legate al
movimento
delle terre hanno rallentato la realizzazione
dell´opera ma sono
ancora ottimista sul fatto che il collegamento sarà
aperto per
Expo 2015´. L´assessore Del Tenno ha compiuto nella
giornata di
ieri, lunedì 15 luglio, un sopralluogo riservato al
cantiere per
toccare con mano lo stato dei lavori e verificare
alcuni aspetti
tecnici insieme alla struttura di regione Lombardia e
Rfi.
´Abbiamo individuato alcune soluzioni che necessitano,
come già
annunciato, un tempo tecnico per effettuare alcune
indispensabili verifiche - continua l´assessore -.
L´arcisate
Stabio è per Regione Lombardia un´opera strategica. Lo
è non
solo in vista di Expo, ma per tutto il territorio.
Conosco i
disagi dei cittadini che vivono in prossimità dei
cantieri.
Voglio rassicurarli perché Regione Lombardia sta
lavorando ogni
giorno e la
soluzione è ormai vicina´.
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TRASPORTO. IL VENETO VERSO CADENZAMENTO MOBILITÀ FERROVIARIA. INCONTRO A VERONA |
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Verona, 17 luglio 2013 - Più treni, più posti a
sedere, più destinazioni raggiunte, maggiore velocità di percorrenza. Obiettivo
impossibile? Il Veneto ci crede e da anni si sta preparando a questa radicale
innovazione del servizio di trasporto pubblico locale su ferro, che partirà nel
dicembre prossimo, con il prossimo orario ferroviario. Il risultato verrà
realizzato adottando nuovi orari cadenzati sulle diverse direttrici (elaborati
da un gruppo tecnico Regione – Trenitalia e confrontato con le Associazioni dei
consumatori), attivando regionali veloci e regionali che fermano anche in nuove
stazioni, utilizzando nuovi convogli. Questa “rivoluzione” si attiverà sulla
base del protocollo d’intesa firmato nel maggio scorso tra il presidente della
Regione Luca Zaia e l’amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti anche a nome e per conto della
controllata Trenitalia S.p.a., finalizzato allo sviluppo del trasporto
ferroviario a tutti i livelli, in alternativa e in complementarità con le altre
modalità di trasporto, attivando il servizio cadenzato per i pendolari e
puntando a completare il sistema di alta capacità ferroviaria lungo la
direttrice Est – Ovest.
Ieri a Verona, nella sede dell’Amministrazione
provinciale, si è svolto il primo degli incontri con il territorio voluti
dall’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, con l’obiettivo di
mettere a punto tutte le migliorie possibili in un quadro di compatibilità
economica, prima di dare il via al nuovo sistema. All’incontro sono intervenuti
tra gli altri il presidente della Provincia Giovanni Miozzi, la responsabile
della Direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia, consiglieri regionali.
Chisso ritornerà a Verona nelle prossime settimane per sentire e confrontarsi
con i rappresentanti dei Comuni interessati. Gli altri incontri con il
territorio, tutti alle ore 17, sono in programma: mercoledì 17 in Provincia di
Rovigo, lunedì 22 in provincia di Treviso; mercoledì 24 in provincia di
Vicenza; lunedì 29 in provincia di Padova; mercoledì 31 a Mestre per la Provincia
di Venezia e giovedì 1 agosto in provincia di Belluno.
“Siamo di
fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – ha sottolineato Chisso
– che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno
di un sistema integrato al cui centro ci sono le esigenze degli utenti, dei
pendolari, dei lavoratori, degli studenti. Stiamo costruendo una diversa
corrispondenze ferro/gomma; migliori servizi di adduzione alle stazioni dove di
sono e ci saranno più aree di parcheggio per auto, moto e bici, aree di sosta e
punti informativi integrati”. “E’ una buona notizia per i pendolari veronesi e
veneti – gli ha fatto eco Miozzi – e le fatiche di questi anni, grazie
all´intervento della Regione e al lavoro dell´assessore Chisso, stanno per concludersi.
Con il nuovo orario cadenzato ci saranno più corse e più frequenze dei treni.
Dal prossimo inverno, lavoratori e studenti viaggeranno meglio per raggiungere
il posto di lavoro o di studio, un servizio che viene reso alla cittadinanza e
che certamente avrà riflessi positivi anche sulla mobilità turistica. Sono
convinto, infatti, che un asse privilegiato con Venezia rappresenti per Verona
un elemento importante. Concludo, però, ricordando la funzione di cerniera di
Verona, vicina a Lombardia e Emilia. Questa nostra caratteristica territoriale
fa sì che il nostro sguardo si muova a 360 gradi, non dimenticando nemmeno le
destinazioni fuori dal Veneto, verso Milano e Bologna: tratte ugualmente
significative per la nostra zona”.
“E’ previsto un sostanziale miglioramento del servizio
regionale sulle direttrici Verona – Venezia, Verona – Mantova e Verona –
Legnago – Rovigo – ha confermato Chisso – in termini di numero di convogli e
posti a sedere. Sulla direttrice Venezia – Milano, il servizio degli attuali interregionali
veloci sarà svolto da regionali veloci veneti sulla Verona – Venezia, in
coincidenza con i regionali veloci lombardi di Trenord sulla Verona – Brescia –
Milano. Questo comporterà una rottura di carico a Verona, garantendo peraltro
gli stessi tempi di percorrenza, con la possibilità di servire tramite
coincidenze anche gli utenti della bassa veronese e del mantovano, oltre che
del resto del Veneto. I regionali veloci veneti viaggeranno infatti in
coincidenza a Vicenza con treni per e da Treviso e Schio e a Mestre con
convogli da e per Treviso – Udine e Trieste”. “Per Trenitalia questa
innovazione è una sfida – ha affermato l’ing. Giaconia – e le sfide si fanno
per vincerle”.
Il programma di cadenzamento prevede nel complesso, a
livello regionale, un incremento del 23 per cento del numero dei servizi; un
incremento del 30 per cento del numero di posti offerti, un incremento del 18
per cento del numero di fermate e un effetto rete con un incremento delle
soluzioni di viaggio tra le direttrici che si stima più che raddoppiato”.
Il nuovo modello di offerta garantirà la domanda
pendolare dando nuove opportunità per la mobilità definita “non sistematica”,
grazie anche ad un parco convogli che comprende 20 nuovi complessi Stadler, 9
nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e, non meno importante,
il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. Rispetto ai
collegamenti da e per Verona, la “rivoluzione” prevede un un incremento
complessivo 59 per cento dei treni sulla relazione Verona – Venezia (incremento
del 225 per cento dei Servizi Veloci Verona – Venezia, con 26 treni giorno, un
incremento del 7 per cento dei cosiddetti servizi lenti Verona – Venezia con
fermate in tutte le stazioni). Analogo discorso riguarderà la Verona – Mantova
e la Verona – Legnago – Rovigo.
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L’ASSESSORE REGIONALE INTERVIENE SULLA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI DI RIFORNIMENTO AL PORTO DI REGGIO CALABRIA |
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Catanzaro, 17 luglio 2013 - L’assessore regionale alle Attività
produttive Demetrio Arena, in merito alla chiusura degli impianti di
rifornimento nel porto di Reggio Calabria, ha rilasciato la seguente
dichiarazione:
“La chiusura degli impianti di rifornimento nel porto
Reggio Calabria sta causando notevoli disagi sia di natura economica sia sotto
l´aspetto dell´ordine pubblico e della sicurezza in mare. I mezzi della
Capitaneria di Porto a causa dell´impossibilità di rifornirsi a Reggio sono
costretti a recarsi a Messina o a Bagnara, sprecando risorse e tempo prezioso
specie in un periodo, quello estivo, che richiede un controllo costante dei
nostri mari. Allo stesso tempo – ha aggiunto l’assessore Demetrio Arena - la
chiusura degli impianti penalizza economicamente la nostra città non
permettendo ai diportisti di fare rifornimento e sottraendo alle imbarcazioni
in transito un occasione per fermarsi nella nostra città. Così come ritegno sia
stato un danno per l’economica cittadina aver interrotto la positiva esperienza
dei pontili galleggianti che ha rappresentato un primo passo nell’ottica della
valorizzazione turistica del nostro porto. La vicenda della chiusura degli
impianti di rifornimento carburante presso il Porto di Reggio Calabria
scaturisce dalla rescissione del contratto che legava il precedente gestore
alle compagnie petrolifere concessionarie, a causa un´interdittiva antimafia,
come la Legge impone. Lo scorso anno gli impianti vennero affidati ad un nuovo
gestore e, seppur con qualche disagio iniziale, funzionarono regolarmente.
Quest´anno lo stesso gestore ha deciso di non
proseguire nella sua attività lasciando di fatto scoperto un punto di
rifornimento fondamentale per la città e soprattutto per le Forze dell’ Ordine.
Sono certo che la Capitaneria di Porto, Autorità competente per rilascio delle
concessioni, continuerà a prodigarsi, con la consueta solerzia, affinché le
società petrolifere interessate (Total ed Eni) procedano tempestivamente ad
individuare un nuovo gestore non esitando in caso contrario a revocare le
concessioni. L’economia del mare rappresenta uno dei principali volani di
sviluppo per la nostra città e il porto ha le potenzialità per attrarre sia il
mercato della nautica da diporto sia il traffico crocieristico.
La Regione Calabria – ha concluso l’Assessore
Regionale alle Attività Produttive Demetrio Arena - è pronta a supportare il
percorso intrapreso lo scorso anno, procedendo alla definizione delle linee
guida del piano regolatore del Porto elaborate dal qualificato tavolo tecnico
interistituzionale voluto dall’ Amministrazione comunale uscente e dalla
Capitaneria di Porto, così come è impegnata ad intensificare i rapporti con la
compagnie di navigazione al fine di favorire l’attracco delle navi da crociera.
Due obiettivi prioritari per lo sviluppo turistico di Reggio verso il quale il
Governo Scopelliti continuerà ad impegnarsi con determinazione”.
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