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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Novembre 2013 |
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LOMBARDIA.NITRATI:SITUAZIONE MENO GRAVE DI QUANTO SI DICA ENTRO NATALE RICERCA A DIFESA DEGLI ALLEVATORI |
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Milano - "Prima di Natale la Regione Lombardia presenterà a Bruxelles uno studio preliminare dell´Università di Milano, in base al quale è chiaramente evidenziato, su base scientifica, che la responsabilità degli inquinanti su questi territori non è soltanto dell´agricoltura. Questa ricerca indicherà chiaramente quali saranno i valori, in percentuale, dei settori responsabili dell´inquinamento delle acque e dei terreni. Non è giusto che siano solo le imprese agricole a pagare". Così ha dichiarato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, all´incontro con gli allevatori, i trasportatori e le aziende utilizzatrici degli effluenti di allevamento, sul tema ´La filiera dei nitrati di origine zootecnica´. Situazione Non Così Grave - La situazione lombarda, ha voluto rassicurare Fava, "è assai meno grave di come è stata dipinta in questi anni, con le province di Mantova, Brescia e Cremona con qualche criticità, e Pavia in misura inferiore". "Attendiamo, nel frattempo, i risultati degli studi di Ispra, che in materia di inquinamento ha l´ultima parola, ma che comunicherà la propria relazione non prima della prossima primavera - ha detto Fava -. Questi tempi sono inaccettabili, soprattutto ora che le aziende agricole scontano difficoltà di remunerazione". Agricoltori Penalizzati - L´assessore lombardo all´Agricoltura Fava difende il mondo agricolo, "eccessivamente penalizzato dalla direttiva nitrati e, sono convinto, anche da una mappature delle zone vulnerabili stilata assolutamente a caso. Sono evidenti le disparità di trattamento fra realtà aziendali, distanti magari solo 50 metri, ma situate in comuni diversi. Così non va bene". Appena nominato assessore all´Agricoltura della più importante regione agricola d´Europa, Fava ha cercato a Bruxelles di intavolare una trattativa sulla direttiva nitrati. "Continuerò a battermi - ha assicurato - ma non sarà facile, anche perché per sette anni nessuno ha difeso una categoria che, per quanto importante, rappresenta solo il 2% della popolazione attiva lombarda e dunque è stata sacrificata per difendere altri soggetti". Ministeri Rispondano - Niente illusioni, dunque. "Ad oggi non sono possibili deroghe - ha specificato -. A quella parte del mondo sindacale che ha promesso che ci sarebbero stati grandi stravolgimenti, bisogna dire che non ci sono margine per stravolgimenti". La missione di Fava sul i mercati internazionali ci chiedono. Il Made in Italy lombardo è la prima economia agroalimentare d´Europa, grazie anche ad un modello che l´Unione europea vuole rilanciare, ma che per Plac è un modello consolidato e vincente ormai da 80 anni, fin dalla sua nascita". |
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IRRIGAZIONE, 6 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER SOSTITUIRE I VECCHI IMPIANTI. DOMANDE ENTRO IL 24 GENNAIO. LAVORO SU PIÙ FRONTI PER RIDURRE GLI SPRECHI E DARE PIÙ ACQUA ALL´AGRICOLTURA |
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Bologna - Sei milioni di euro per sostituire gli impianti di irrigazione di vecchia generazione con altri più efficienti. E’ quanto prevede un bando regionale per il quale le aziende agricole dell’Emilia-romagna potranno presentare domanda entro il 24 gennaio 2014. L’obiettivo è favorire l’acquisto di nuovi modelli che permettano un uso più razionale delle risorse idriche. “Sono investimenti indispensabili per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico in atto senza danneggiare le colture –spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – l’acqua non è una risorsa infinita e la competitività della nostra agricoltura passa anche dalla capacità di saperla utilizzare senza inutili sprechi.” Per dare più acqua all’agricoltura occorre lavorare su più fronti: riduzione delle perdite, aumento dell’efficienza, nuove derivazioni dal Canale Emiliano-romagnolo, irrigazione “pilotata”, uso plurimo degli invasi idroelettrici, nuovi invasi interaziendali, anche utilizzando ex cave. Investimenti che la Regione sta sostenendo e che – sottolinea Rabboni -“porteranno ad un recupero in pochi anni di oltre 200 milioni di metri cubi di acqua, una quantità paragonabile a quella di alcuni grandi invasi, ma senza i costi e gli impatti ambientali di questi”. Il bando (in applicazione della misura 121 del Programma di sviluppo rurale) prevede percentuali di contributo che vanno dal 35% al 50% della spesa, con premialità per le aziende delle aree svantaggiate (in particolare nella aree di montagna o nel ferrarese) e per i giovani agricoltori. La spesa minima ammissibile è di 20 mila euro. Le domande vanno presentate alle Province attraverso il consueto sistema operativo (Sop) di Agrea. La graduatoria sarà regionale e verrà predisposta entro l’8 maggio 2014, mentre il termine ultimo per la realizzazione dei lavori è stato fissato al 15 maggio 2015./Pf Informazioni: http://agricoltura.Regione.emilia-romagna.it/ alla sezione bandi e scadenze |
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GAL, LOMBARDIA CONFERMA LA RIORGANIZZAZIONE DA 16 A 10 |
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Milano - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava conferma la riorganizzazione del sistema dei Gal (Gruppi di Azione Locale). Con l´obiettivo rispondere in maniera più efficace alle esigenze dei territori e del sistema agricolo regionale. Lo ha ribadito nel corso di un incontro sul futuro assetto delle strutture territoriali deputate allo sviluppo del territorio e al rilancio dell´economia nelle zone rurali. Nei piani dell´Assessorato i Gal dovranno passare dagli attuali 16 a 10. Fondamentale nella riorganizzazione il tema della razionalizzazione delle risorse destinate e l´omogeneità nella "vocazione" dei territori, che, dalla pianura alla montagna, hanno progettualità ed esigenze differenti. Lo Chiede Anche La Ue - "L´unione europea ritiene eccessivo - ha detto Fava - il numero dei Gal attuale e anch´io sono sulla stessa linea. Le risorse devono andare al sistema agricolo nel complesso". La diminuzione delle risorse stanziate dall´Europa costringerà la Regione a rimodulare il contributo. Utilizzando i criteri precedenti nell´assegnazione delle risorse, "avremo una programmazione di un miliardo di euro - ha ricordato Fava -, di cui il 5 per cento - 50 milioni di euro, appunto - destinati ai Gal". Dunque, con 5 milioni di capacità di spesa e 50 milioni "dell´agricoltura e per l´agricoltura - ha ribadito l´assessore -, il numero dei Gal, da qui al 2015, dovrà scendere a 10, rispettando una logica di ottimizzazione di risorse in linea con una certa omogeneità di obiettivi e strategie". Stop A Soldi Degli Agricoltori Usati Per Fare Altro - Ferma restando la ´salvaguardia´ di quanto erogato dalla Regione a tutto il 2014, i Gal dovranno andare verso un´unica direzione. "I 50 milioni sono fondi dell´agricoltura e a questa dovranno essere destinati" ha sottolineato Fava. Non più come accaduto in passato. "Indicheremo chiaramente nella nostra programmazione - ha precisato l´assessore - che quei fondi vadano ad attività direttamente o indirettamente correlate alla filiera agroalimentare: promozione territori e prodotti, attività legate alla tutela dei marchi, a Igp e altro". "Per evitare una volta per tutte - ha aggiunto Fava - che qualcuno consideri che i soldi dell´agricoltura si possano utilizzare per altre attività, come accaduto in passato. Troppo spesso i soldi dell´agricoltore sono finiti per fare altro. Ora basta". |
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ALL’IPRA DI CHâTILLON IL PRIMO PREMIO DEL CONCORSO NAZIONALE IL MIELE IN CUCINA |
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È Sveva Contini, alunna della classe Iv A dell’Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon, la vincitrice della terza edizione del Concorso nazionale gastronomico Il Miele in cucina svoltosi presso il teatro Quartieri di Bagnone (Ms) lo scorso 8 novembre e a cui hanno partecipato gli allievi e gli insegnanti di cinque istituti alberghieri scelti tra i 35 appartenenti al “circuito del miele”. L’alunna, accompagnata dalla docente Emanuela Sorace, ha preparato una Suprema di fagiano farcita al miele di melata della Valle d’Aosta, Lardo Dop e castagne particolarmente apprezzata dai giurati sia tecnici che istituzionali. Il piatto elaborato è infatti riuscito a risaltare sia il sapore delicato del miele di melata che i prodotti della Valle utilizzati. L’istituto alberghiero vincitore riceverà un premio di Euro 1.500 dall’Associazione Città del Miele mentre all’allieva è stato consegnato un set di coltelli professionali. «Si tratta di un risultato prestigioso per il nostro Istituto professionale regionale – ha commentato Aurelio Marguerettaz, Assessore regionale al turismo e Presidente della Fondazione professionale turistica – che dimostra la qualità della nostra scuola nel formare e sviluppare le capacità degli alunni grazie alla professionalità degli insegnanti e alla serietà della didattica proposta». |
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SVILUPPO RURALE: L’UMBRIA CONSOLIDA I FINANZIAMENTI COMUNITARI IN VISTA DEL NUOVO PROGRAMMA 2014-2020
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Perugia - “L’accordo finanziario per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020, destinerà alle politiche italiane dello sviluppo rurale circa 10,5 miliardi di euro, quindi 1,5 miliardi in più rispetto all’attuale. Questo ci porta a prevedere, ricorda l’Assessore, che potranno essere confermate per l’Umbria le risorse dell’attuale periodo di programmazione che sono pari a 334 Milioni di euro di quota comunitaria (Feasr) ed a cui si aggiungeranno quelle dello Stato e della Regione. Ciò rappresenterebbe una grande vittoria per l’Umbria, che si vedrebbe confermata e dunque “storicizzata” la quota aggiuntiva proveniente dalla riforma del tabacco che la nostra regione ha ricevuto per il periodo 2007-2013. In questo quadro si potrà continuare ad operare al meglio per il sostegno delle imprese del settore agricolo, agroalimentare e forestale, dell’ambiente e dei territori rurali”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini concludendo l’incontro territoriale sul tema” Lo sviluppo rurale verso il 2020”, che si è svolto questa mattina, venerdì 15 novembre, a Torgiano. “In vista della nuova programmazione, ha sottolineato l’assessore Cecchini, entro l’anno verranno approvati definitivamente i nuovi regolamenti per lo sviluppo rurale e dunque si potrà avviare il negoziato con la Commissione europea per l’approvazione del nuovo programma regionale. Intanto però la Regione è già partita con le attività preparatorie al programma che riguardano lo studio dell’analisi del contesto e l’individuazione dei relativi fabbisogni, la valutazione ex ante e la valutazione ambientale strategica, che sono azioni propedeutiche ed obbligatorie richieste dalle norme comunitarie”. L’iniziativa, che rientra tra le attività di comunicazione svolte dalla Regione nell’ambito delle attività preparatorie del nuovo Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020, è stata aperta dal Sindaco di Torgiano, Marcello Nasini che nell’ospitare l’iniziativa per il terzo anno consecutivo durante la manifestazione “Versando Torgiano”, ha espresso apprezzamento per l’attività che la Regione svolge nell’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo rurale soprattutto per i settori trainanti dell’agricoltura umbra e tra questi il settore vitivinicolo. All’incontro, Ciro Becchetti – Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale dell’ Umbria – ha presentato i risultati fino ad oggi conseguiti dal Psr 2007-2013 che hanno permesso di erogare oltre 72 milioni di euro nel corso del 2013, mentre ulteriori 40 milioni di euro saranno spesi a favore delle imprese umbre entro la fine dell’anno. L’umbria quindi, ha affermato Becchetti, continua a mantenere una alta performance di utilizzazione delle risorse comunitarie per lo sviluppo rurale che la pone tra le prime regioni in termini di avanzamento della spesa pubblica”. La riforma della Pac è stata quindi illustrata dal Direttore dell’Inea, Alberto Minelli, che ha approfondito il tema degli aiuti diretti al reddito delle imprese agricole. Minelli, in particolare, si è soffermato sulla definizione di agricoltore attivo, sulla regionalizzazione e sulla convergenza, tre temi su cui ancora è in atto una discussione tra le regioni per arrivare ad un accordo politico. |
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CALABRIA: ARCEA LIQUIDA 120 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DEL SISTEMA AGRICOLO |
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l’Arcea ha pagato - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - 120 milioni di euro tra domanda unica 2013 e Psr. Ne dà notizia l’Assessore all´agricoltura Michele Trematerra che dichiara: “Ancora una volta la nostra Agenzia di pagamento è riuscita a trovare la sintesi di una situazione molto complessa per una serie di fatti ed accadimenti non dipendenti all’Amministrazione Regionale, mantenendo la giusta calma e lucidità che ha consentito di potere pagare l’acconto della Domanda Unica 2013. Significa che oltre 103.000 agricoltori riceveranno in questi giorni sul loro conto circa 120 milioni di euro”. Trematerra evidenzia, altresì, la capacità mostrata dall’amministrazione nel farsi trovare pronta alla gestione dell’impegno. “Arcea è diventata - prosegue l’assessore all’agricoltura - nella gestione dei controlli, nella pianificazione finanziaria e procedurale, un punto di riferimento nel panorama regionale e nazionale. A talriguardo ci sarà una due giorni che si terrà il 26 e 27 novembre a Catanzaro che avrà l’obiettivo di capire il surplus di credibilità dell’agenzia”. Il Commissario dell’Arcea Nicolai ringrazia pubblicamente la Giunta Scopelliti per la continua attenzione che rivolge all’attività dell’agenzia e, al contempo, riserva un particolare ringraziamento a tutto lo staff di Arcea che dimostra “costantemente senso di responsabilità e abnegazione per il conseguimento dei risultati prefissati”. |
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80 ANNI PLAC: ESEMPIO VINCENTE DI COOPERAZIONE
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Persico Dosimo/cr - "E´ un onore, da assessore all´Agricoltura della Lombardia e da viadanese, festeggiare i primi 80 anni di vita della Plac, che proprio a Viadana ha una delle sedi di lavorazione del latte. La Plac è un esempio delle vette che la cooperazione può raggiungere, a vantaggio dei propri soci, distribuiti nel triangolo lombardo del latte, fra Cremona, Brescia e Mantova". Così ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, intervenendo a Persico Dosimo per i festeggiamenti dei primi 80 anni della Plac, la cooperativa Produttori latte cremonesi. Numeri Importanti - I numeri di Plac, forti di un fatturato di 80 milioni di euro, 20 Paesi serviti nel mondo, sono da applausi. "Plac è sinonimo di qualità e di valorizzazione del prodotto, grazie anche alla trasformazione del latte in Grana Padano Dop e Provolone Valpadana Dop, due delle eccellenze del comparto che può vantare la Lombardia - ha proseguito Fava -. Ed è questa la strada da seguire, un modello vincente basato su forme di aggregazione e di gestione del prodotto per poter competere sul mercato nazionale e su quelli esteri, considerata la forza della qualità del Made in Italy lombardo". Notorietà Prodotti Tipici - "In un momento di rilancio del mercato, diventa imprescindibile far leva sulla notorietà dei prodotti tipici, sulla forza del sistema produttivo, improntato a coniugare qualità, tradizione e innovazione - ha insistito l´assessore Fava -. Dobbiamo guardare ai nuovi mercati e a nuove opportunità, coniugando l´innovazione, il marketing, al territorio, alla competitività, alla competitività, alla capacità produttiva e soprattutto alla qualità. Sono questi i requisiti che i mercati internazionali ci chiedono. Il Made in Italy lombardo è la prima economia agroalimentare d´Europa, grazie anche ad un modello che l´Unione europea vuole rilanciare, ma che per Plac è un modello consolidato e vincente ormai da 80 anni, fin dalla sua nascita". |
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TORINO - AGROALIMENTARE: IL PIEMONTE PUNTA AL MERCATO BRITANNICO |
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Insaccati, pasta fresca, dolciumi, riso, caffè, formaggi: sono le proposte della delegazione di 12 imprese piemontesi che il 21 novembre è tra i protagonisti dell’Italian Food and Wines, workshop organizzato a Londra dall’Ice. La partecipazione regionale rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif) Piemonte Food Excellence, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte e delle Camere di commercio di Cuneo, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania e Vercelli. Il programma di incontri si svolgerà al Dorchester Hotel di Londra e vi prenderanno parte le aziende dell’intero paniere agroalimentare eccetto il comparto dei surgelati e dell’ortofrutta. L’azione risponde al forte interesse per il mercato inglese espresso dalle aziende piemontesi aderenti al Pif. Il workshop sarà quindi l’occasione per entrare in contatto con importatori, buyer e distributori del mercato britannico, che registra un crescente interesse per il Made in Italy agroalimentare e attualmente è il quarto mercato di sbocco per l’export agroalimentare italiano dopo Stati Uniti, Francia e Germania. L’apprezzamento è tale che le grandi catene distributive hanno lanciato proprie linee di prodotto, made in Gran Bretagna, con etichette e messaggi che evocano atmosfere italianeggianti. Per cogliere le opportunità del mercato britannico occorre però essere flessibili: adattare prodotto, confezione ed etichetta alle abitudini alimentari e d’acquisto dei consumatori britannici, trovando una formula che coniughi tradizione e innovazione. Può inoltre giocare un ruolo vincente puntare sulla qualità e su canali distributivi che servono i segmenti di mercato sensibili al rispetto per l’ambiente e al consumo etico. Una fetta di consumatori britannici infatti, si mostra interessata a prodotti che incorporino contenuti di qualità, etica, ambiente e tradizione, anche a prezzi superiori. |
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LODI - PROTOCOLLO PER L´EXPO 2013 |
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Le istituzioni lodigiane si sono riunite stamattina in Cdc per siglare il Protocollo Expo 2015 per la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative del sistema istituzionale, economico e sociale provinciale in vista dell’Expo 2015. Tra i firmatari, Alessandro Zucchetti (Presidente della Cdc di Lodi), Simone Uggetti (sindaco del Comune di Lodi), Cristiano Devecchi (commissario straordinario della Provincia di Lodi), Gianluca Carenzo (direttore generale della Fondazione Parco Tecnologico Padano), Giorgio Giraffa (direttore del Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero casearie – Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura Cra–flc). Procederanno alla sottoscrizione anche l’Università degli Studi di Milano, presente nella persona di Giovanni Savoini e il Cnr. Presenti anche le associazioni di categoria del territorio, tra le quali Confcommercio, Confartigianato, Confagricoltura, Unione Artigiani e Imprese Lodi, Ascom del Basso Lodigiano, Lodi Export. Ha già dato la propria adesione anche Coldiretti e nei prossimi giorni altre associazioni di categoria locali aderiranno all’iniziativa per dare vita a un lavoro il più condiviso possibile in preparazione di Expo 2015. I sottoscrittori del Protocollo si impegnano a valorizzare le eccellenze territoriali quali la tradizione agricola e agroalimentare del territorio e in particolare della filiera di produzione lattiero-casearia, la struttura di eccellenza internazionale rappresentata dal Parco Tecnologico Padano, i centri di ricerca presenti a Lodi e i dipartimenti universitari, oltre al Distretto del Latte Lombardo, Agroenergetico e del Consorzio Italiano Biogas. L’obiettivo sarà di favorire l’arrivo dei visitatori nazionali e internazionali sul territorio lodigiano, attraverso la promozione di iniziative di valorizzazione turistica, paesaggistica, culturale, enogastronomica e scientifica. “Expo 2015 - commenta Alessandro Zucchetti, Presidente della Cdc di Lodi - sarà un’occasione per il Lodigiano, conseguentemente ci stiamo attivando con varie iniziative per cercare di cogliere il maggior numero di opportunità: da una parte il territorio vivrà un’importante occasione di visibilità e dall’altra il tessuto imprenditoriale locale potrà beneficiare dell’indotto che si verrà a creare. Al Comitato promotore Lodigiano per Expo costituitosi oggi spetta dunque il compito di dare la più ampia diffusione di tutte le iniziative che interesseranno i Comuni lodigiani, le attività economiche, l’associazionismo e i territori limitrofi. Posso inoltre anticipare che sarà organizzato da parte del comitato promotore il primo Convegno Expo giovedì 28 novembre alle 17.15 presso il Parco Tecnologico Padano, al quale tra gli altri parteciperanno Roberto Arditti per la società Expo 2015, il sottosegretario regionale Fabrizio Sala e il sottosegretario di Stato a Expo 2015 Maurizio Martina”. |
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IL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA DELLA CALABRIA PROTAGONISTA ALL’EVENTO CAPITOLINO “VERSO IL 2015-LA CULTURA DEL VINO IN ITALIA”. |
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L´assessorato regionale all´agricoltura ha partecipato all’evento “Verso il 2015-La cultura del vino in Italia”, progetto promosso dalla Presidenza della Repubblica Italiana, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha inteso evidenziare il ruolo di primo piano che il vino riveste nella storia e nella cultura del nostro Paese. La manifestazione, in corso di svolgimento nel Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma, ha ospitato un incontro informativo dal titolo “Cultura del vino… energia per la vita”, organizzato dal Dipartimento regionale Agricoltura attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, nell’ambito della Misura 111-Azione 3-Informazione- “Azioni nel campo della formazioneprofessionale e dell’informazione del Psr Calabria 2007/2013”. Al seminario, che si è tenuto nell’Ala Brasini del Vittoriano, hanno preso parte alcune delle più rappresentative aziende calabresi produttrici di vini che, oltre a mettersi a confronto sulle tecniche di colturali specifiche e di produzione, commercializzazione e valorizzazione dei propri prodotti, sono state protagoniste di scambi di buone pratiche aziendali sulle tradizioni della cultura vitivinicola calabrese. In particolare, le aziende calabresi presenti alla manifestazione, si sono confrontate sull’importanza della ricerca e della salvaguardia dei vitigni autoctoni calabresi e sulle relative opportunità commerciali, nonché sulla produzione e trasformazione dei prodotti agricoli biologici finalizzati in parte alla ristorazione d’eccellenza. Uno degli argomenti più rilevanti, inoltre, è stata la nascita delle reti di imprese in Calabria che sono ritenute strumenti di coesione per le aziende nostrane eche avranno così in questo modo la possibilità di riuscire ad affermarsi in maniera sempre più incisiva insieme ai propri prodotti di qualità oltre i confini del territorio regionale e anche nazionale. “La Calabria non poteva mancare ad un appuntamento del genere - ha affermato l’Autorità di Gestione del Psr Calabria Alessandro Zanfino - ed in particolar modo non poteva mancare la parte operativa e mi riferisco alle aziende locali che con i loro prodotti di qualità danno lustro alla nostra regione”. Dopo un breve excursus sui dati orografici calabresi, sulle caratteristiche pedoclimatiche, le diverse tecniche di vinificazione della nostra regione e le varietà di vini prodotte in Calabria, l’Adg ha sottolineato in che modo il Psr Calabria ha inciso sul tessuto regionale. Al centro dell’attenzione, dunque, la promozione dell’insediamento dei giovani calabresi in agricoltura che garantisce un necessario ricambio generazionale ed un innalzamento del tasso di scolarizzazione degli addetti ai lavori, ma anche ad esempio, il sostegno all’occupazione femminile, all’ammodernamento delle aziende agricole e alla loro specializzazione, nonché l’aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, l’azione di informazione e promozione sui mercati nazionali e internazionali e la progettazione integrata a livello di filiera. “Come Dipartimento Agricoltura siamo convinti che alla elevata qualità progettuale delle nostre aziende, debba corrispondere una altrettanto elevata qualità burocratica. Motivo per il quale la nostra macchina amministrativa intende stare al passo coi tempi e puntare alla rapidità ed all’efficienza delle procedure. Per rendere possibile tutto ciò - ha aggiunto Zanfino - insieme alle aziende ed alle associazioni sindacali e di categoria, dobbiamo avere il coraggio di operare delle scelte che premino l’agricoltura di qualità con lo scopo di arrivare presto tra le regioni a obiettivo competitività”. Soddisfatto per la partecipazione delle aziende calabresi all’evento romanol’Assessore Michele Trematerra che ha dichiarato: “Iniziative del genere sonoimportanti non solo per uno scambio di buone pratiche e di informazioni fra gli addetti ai lavori, ma anche per promuovere oltre regione l’immagine della Calabria che vanta prodotti della massima qualità, già apprezzati in tutto il mondo”. “Siamo fieri dei risultati ottenuti fin qui dalle aziende nostrane e per il successo riscosso dai nostri prodotti. In particolare, per quanto riguarda il vino calabrese, negli ultimi anni si è registrato - ha proseguito Trematerra - un notevole calo quantitativo della produzione, al quale è corrisposto però un rilevante progresso qualitativo. Ritengo che il segreto di questi miglioramenti risieda nella capacità delle nostre aziende di dedicarsi alla ricerca e all’innovazione, restando però strettamente legati alla tutela della tradizione”. “Auspico altri momenti come questi - ha concluso l’Assessore - che avvicinano sempre di più l’amministrazione regionale al mondo aziendale e che valorizzano le peculiarità del mondo vitivinicolo calabrese che possiede alcune delle caratteristiche fondamentali della nostra identità territoriale”. Inoltre, subito dopo l’incontro informativo, c’è stata una visita guidata presso la mostra “Verso il 2015-La cultura del vino in Italia”che ha ripercorso la storia del vino nel nostro Paese attraverso i suoi legami con l’arte, la letteratura, il cinema e le sue implicazioni sociali, religiose e culturali, che rendono questo prodotto parte integrante dell’identità italiana e dei singoli territori regionali. La Regione Calabria, alla manifestazione romana, ha avuto come madrina d’eccezione l’attrice Anna Falchi che ha preso parte al seminario, alla visita guidata e alla degustazione dei vini offerti dalle aziende calabresi sulla terrazza panoramica del Vittoriano. |
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LE ECCELLENZE MARCHIGIANE IN “MOSTRA” A EATALY. |
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Ancona - La Regione Marche, in collaborazione con ASSAM, in occasione della 10^ rassegna nazionale degli oli monovarietali, sarà presente dal 20 novembre al 3 dicembre a EATALY Roma per un’importante operazione di promozione e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche marchigiane e degli oli monovarietali d’Italia. Lo spazio Marche sarà inaugurato domani alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, del presidente della Regione, Gian Mario Spacca, del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti e dell’amministratore unico Assam, Gianluca Carrabs. Dopo l’evento ad Eataly di New York del mese scorso, ancora una volta la Regione Marche esce dai suoi confini territoriali e porta a Roma, all’attenzione del qualificato pubblico capitolino e dei numerosi turisti stranieri, il meglio della sua produzione enogastronomica, un paniere di 50 prodotti unici per caratteristiche organolettiche, qualità certificata, salubrità delle materie prime utilizzate. “L’appuntamento di Roma – dice il presidente Spacca - è particolarmente importante perché la tracciabilità dei prodotti e la dichiarazione certificata della loro origine sono temi strategici per il benessere e la salute dei cittadini. Sono allo stesso tempo, e sempre di più, un business rilevante, al centro di tutte le conferenze internazionali sul tema dell’alimentazione. Lo stesso Expo 2015 sarà dedicato alla nutrizione, alla qualità e alla certificazione dei prodotti agroalimentari. Si tratta di aspetti fondamentali per la vita della comunità e il fatto che i marchigiani vivano più a lungo degli abitanti di qualsiasi altra Regione d’Europa, è in gran parte determinato, secondo gli esperti, proprio dalle caratteristiche della nostra agricoltura, dalla filiera corta e dalla qualità dei cibi che portiamo in tavola”. Spacca sottolinea anche l’importante percorso avviato dalla Regione in collaborazione con Assam per qualificare e valorizzare sempre di più le migliori produzioni agroalimentari delle Marche. “Un percorso – dice - che sta portando a risultati molto positivi anche in termini di valore aggiunto e quindi di reddito e occupazione, soprattutto giovanile. Le nuove generazioni, infatti, sono sempre più attratte dal mondo dell’agricoltura, proprio in virtù dei percorsi di qualificazione delle produzioni che abbiamo avviato. E non è un caso che oggi le migliori performance dell’export marchigiano sono quelle dell’agroalimentare, che registra aumenti a due cifre. A Roma ci presentiamo con la nostra agricoltura fatta di tipicità, qualità crescente, rifiuto degli Ogm e rispetto delle tradizioni”. “Questa iniziativa – sottolinea Gianluca Carrabs, Amministratore Unico dell´ASSAM – oltre a promuovere il modello agroalimentare delle Marche darà la concreta opportunità ai primi tre prodotti più performanti nelle vendite in queste due settimane, di rientrare strutturalmente in tutte le referenze Eataly di Italia”. Il “Corner delle Eccellenze”, situato all’ingresso della struttura, totalmente personalizzato con immagini che in modo fortemente suggestivo rimarcano il legame tra territorio e produzioni, accoglierà i visitatori consentendo la divulgazione di materiale informativo, turistico, promozionale. Trentacinque le aziende marchigiane che parteciperanno, in rappresentanza dei vari comparti produttivi: Prodotti QM Prodotti Biologici Prodotti DOP/IGP Vini Nutrito e coinvolgente anche l’elenco delle manifestazioni collaterali, che animeranno questo lungo periodo, tra cui degustazioni con prodotti tipici delle Marche (23-30 novembre), vini (con la partecipazione speciale di Fede e Tinto conduttori della trasmissione Radio Rai2 Decanter, 25 novembre) e numerosi laboratori dedicati agli oli monovarietali che vedrà direttamente coinvolta l’Associazione nazionale Produttori oli monovarietali che ha sede presso l’ASSAM e raccoglie oltre ai produttori marchigiani anche quelli provenienti da tutta Italia. Per maggiori info si rimanda al programma.
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VICENDA QUOTE LATTE. LUCA ZAIA: SI FACCIA CHIAREZZA FINO IN FONDO |
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Venezia - “Ho la totale fiducia nella magistratura: sulla partita delle quote latte lasciamole spazio per chiarire fino in fondo la questione. In questa vicenda io ho fatto il mio dovere e i carabinieri hanno fatto il loro dovere”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo a specifiche domande sull’argomento, in relazione all’azione avviata da alcune procure.
“Mi fa piacere che l’azione di assoluta trasparenza e legalità che ho portato avanti da ministro si sia tradotta in un’indagine dei Carabinieri che, in maniera assolutamente autonoma e serena, hanno rilevato alcune irregolarità sui numeri e hanno consegnato il loro lavoro alle procure. Mi risulta che vi siano persone indagate. Il mio interesse, l’interesse di tutti i cittadini, è che sia applicata fino in fondo la legalità”.
“Se fosse vero che i numeri sono sbagliati, come dicono i carabinieri, vorrebbe dire – ha concluso Zaia – che l’Italia ha pagato all’Europa 2,4 miliardi di multe per nulla, che non doveva pagare. Già questo sarebbe gravissimo, ma soprattutto farebbe tacere i tanti tromboni che hanno parlato fino ad oggi”.
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