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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Novembre 2013 |
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PARLAMENTO EUROPEO: "EUROPA CREATIVA", 1,4 MILIARDI DI EURO PER SOSTENERE LE ARTI E LA CREATIVITÀ IN EUROPA |
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Strasburgo, 20 novembre 2013 - Per i prossimi sette anni, il nuovo programma Europa creativa sosterrà la mobilità delle opere e degli artisti europei e l´adattamento del settore audiovisivo all´era digitale. Il Parlamento ha approvato martedì la legislazione che istituisce un meccanismo per garantire prestiti che dovrebbero aiutare le micro, le piccole e le medie imprese dei settori culturali e creativi a sviluppare ulteriormente le loro attività. "Globalizzazione, digitalizzazione, frammentazione del mercato, ampliamento del pubblico e accesso al credito: tutte sfide che Europa Creativa affronta con l´obiettivo di supportare un comparto che rappresenta il 7% del Pil europeo, occupa quasi otto milioni di persone e coinvolge 1 milione di imprese", ha dichiarato l´italiana Silvia Costa (S&d), relatrice del Pe per questo programma. Gli attuali programma Media, Media Mundus e Cultura sono ripresi e riorganizzati in un unico programma, che include inoltre due sottoprogrammi (media e cultura) e una componente trasversale. Europa creativa potrà contare su un bilancio totale di oltre 1,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Videogiochi, teatro e artisti di strada - Il nuovo meccanismo di garanzia dei prestiti dovrebbero avere un effetto trainante per le micro-imprese dei settori culturali e creativi. Chiunque abbia progetti culturali e creativi – compresi i creatori di videogiochi, le compagnie teatrali o gli artisti di strada - avrà accesso al finanziamento tramite la concessione di prestiti da parte di banche europee e detti prestiti potranno essere in parte garantiti dal nuovo meccanismo. Nel campo dell’audiovisivo, i film, i videogiochi e i multimedia, i documentari e i cortometraggi saranno ora finanziati dal programma Europa creativa. Il Parlamento europeo ha voluto includere disposizioni specifiche per il finanziamento di sottotitoli, doppiaggio e descrizione audio dei film europei per permettere una migliore distribuzione di film in Europa, non limitandola al mercato nazionale. Il testo è stato approvato con 650 voti favorevoli, 32 contrari e 10 astensioni. Se il Consiglio approverà il testo del Parlamento entro l´anno, il nuovo programma sarà in vigore già a partire dal gennaio 2014. |
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EUROPA CREATIVA: DOMANDE RICORRENTI |
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Bruxelles/Strasburgo, 20 novembre 2013 - Cos´è il programma Europa creativa?
Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno del cinema europeo e dei settori culturali e creativi che consentirà loro di incrementare il contributo che essi già recano alla crescita e all´occupazione. Con un bilancio di 1,46 miliardi di euro1 per il periodo 2014-2020 il programma sosterrà decine di migliaia di artisti, operatori e organizzazioni culturali e dell´audiovisivo attivi nelle arti dello spettacolo, delle belle arti, nell´editoria, nel cinema, nella TV, nella musica, nelle arti interdisciplinari, nel patrimonio culturale e nell´industria dei videogiochi. I finanziamenti consentiranno loro di operare in tutta Europa, di raggiungere nuovi fruitori e di sviluppare le abilità necessarie nell´era digitale. Contribuendo a far sì che le opere culturali europee raggiungano il pubblico di altri paesi, il programma parteciperà anche alla salvaguardia della nostra diversità linguistica e culturale.
Perché l´Europa ha bisogno del programma Europa creativa?
La cultura svolge un ruolo importante nell´economia dell´UE. Da studi realizzati emerge che ai settori culturali e creativi è attribuibile fino al 4,5% del PIL dell´UE e circa il 4% dell´occupazione (8,5 milioni di posti di lavoro e molti di più se si tiene conto della loro incidenza su altri settori). L´Europa è il leader mondiale nelle esportazioni di prodotti delle industrie creative. Per difendere tale posizione occorre investire nella capacità dei settori di operare al di là delle frontiere.
Europa creativa risponde a questa esigenza e indirizzerà i suoi investimenti là dove l´impatto è maggiore.
Il nuovo programma tiene conto delle problematiche determinate dalla globalizzazione e dalle tecnologie digitali che cambiano il modo in cui le opere culturali sono realizzate, distribuite e fruite, oltre a trasformare i modelli imprenditoriali e i flussi di entrate. Questi sviluppi creano anche opportunità per i settori culturali e creativi. Il programma intende aiutarli a cogliere queste opportunità affinché essi possano approfittare del passaggio al digitale e creare un maggior numero di posti di lavoro e di carriere internazionali.
Quali paesi possono chiedere un finanziamento a Europa creativa?
Europa creativa sarà accessibile ai 28 Stati membri e, nella misura in cui essi soddisfano determinate condizioni, ai paesi dell´Associazione europea di libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), ai paesi candidati e candidati potenziali all´adesione all´UE (Montenegro, Serbia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo) e ai paesi interessati dalla politica di vicinato (Armenia, Azerbaijan, Belarus, Georgia, Moldova, Ucraina, Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Giordania, Libano, Libia, Palestina, Siria e Israele). I paesi extraunionali devono pagare un ´biglietto d´entrata´ per partecipare al programma. Il costo si basa sull´entità del loro PIL (prodotto interno lordo) in relazione al bilancio del programma.
Singole persone possono chiedere un finanziamento?
Il programma Europa creativa non è aperto alle candidature individuali, ma circa 250 000 artisti e operatori culturali e dell´audiovisivo individuali riceveranno un finanziamento per il tramite di progetti presentati da organizzazioni culturali. Questo è un modo molto più economico per ottenere risultati e assicurare un effetto durevole. La Commissione ritiene che milioni di persone saranno interessate, direttamente o indirettamente, dai progetti sostenuti da Europa creativa.
Su cosa esattamente sarà indirizzato il sostegno di Europa creativa?
Virtualmente tutti i progetti che riceveranno un sostegno avranno una dimensione transfrontaliera. La maggior parte del bilancio sarà usata per erogare sovvenzioni a progetti individuali. Il programma sosterrà però anche iniziative che perseguono obiettivi simili, come ad esempio le Capitali europee della cultura, il Marchio del patrimonio europeo, le Giornate europee del patrimonio e cinque premi dell´Unione europea (premio dell´Unione europea/Europa Nostra per la conservazione del patrimonio culturale, premio dell´UE per l´architettura contemporanea, premio dell´UE per la letteratura, premi europei Border Breakers e premio unionale MEDIA).
Quali problematiche intende affrontare il programma?
I settori culturali e creativi attualmente non colgono appieno le potenzialità offerte dal mercato unico. Una delle problematiche maggiori che questo settore si trova ad affrontare è determinata dalla frammentazione del mercato correlata a tradizioni culturali e lingue diverse: l´Unione europea ha 24 lingue ufficiali, 3 alfabeti e circa 60 lingue regionali e minoritarie riconosciute. Questa diversità fa parte del grande arazzo dell´Europa ma ostacola gli sforzi degli autori di raggiungere il pubblico in altri paesi, dissuade gli spettatori dei cinema o dei teatri dal vedere opere straniere e rende difficile ai musicisti raggiungere nuovi ascoltatori.
Un´indagine Eurobarometro realizzata il mese scorso (IP/13/1023) ha rivelato che soltanto il 13% dei cittadini europei va a un concerto eseguito da un artista di un altro paese europeo e soltanto il 4% va a vedere un´opera teatrale di un altro paese europeo. Una maggiore attenzione per il sostegno della costruzione dell´audience e per la capacità del settore di interagire con il pubblico, ad esempio tramite iniziative di alfabetizzazione ai media o a nuovi strumenti interattivi on line, potrebbe stimolare l´interesse del pubblico per opere non nazionali.
In cosa si distinguerà Europa creativa dagli attuali programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus? Queste denominazioni scompariranno?
Europa creativa combinerà i meccanismi di sostegno, attualmente separati, dei settori culturali e audiovisivi in Europa in uno sportello unico aperto a tutti i settori culturali creativi. Il programma continuerà tuttavia a rispondere alle esigenze particolari dell´industria degli audiovisivi e degli altri settori culturali e creativi attraverso i suoi sottoprogrammi specifici Cultura e MEDIA. Questi prenderanno le mosse dal successo degli attuali programmi Cultura e MEDIA e verranno adattati per rispondere alle sfide future. MEDIA Mundus, che sostiene la cooperazione tra operatori europei e internazionali e la distribuzione internazionale di film europei, verrà integrato nel sottoprogramma MEDIA.
L´esistenza di un unico programma quadro consentirà di massimizzare le sinergie tra i diversi settori e di realizzare guadagni di efficienza.
Europa creativa comprenderà un filone trans-settoriale. Cosa significa?
Questo filone si compone di due parti: lo strumento di garanzia finanziaria, gestito dal Fondo europeo per gli investimenti e operativo a partire dal 2016, agevolerà l´accesso dei piccoli operatori ai prestiti bancari. Il filone trans-settoriale fornirà a sua volta sostegno a studi, ad analisi e a una migliore raccolta di dati per consolidare la base esperienziale su cui impostare il processo decisionale politico, erogherà finanziamenti per progetti sperimentali al fine di incoraggiare la cooperazione tra il settore audiovisivo e gli altri settori culturali e creativi nonché per i Desk Europa creativa che offriranno assistenza ai richiedenti.
Come sarà gestito il programma Europa creativa?
Europa creativa costituirà una passerella semplice, facilmente riconoscibile e accessibile per gli operatori culturali e creativi d´Europa, indipendentemente dalla loro disciplina artistica, e offrirà sostegno ad attività internazionali all´interno e all´esterno dell´UE. Verrà mantenuto il sistema attuale di gestione tramite l´Agenzia esecutiva per l´istruzione, gli audiovisivi e la cultura.
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SENTIERI NEL CINEMA XXI EDIZIONE21 E 22 NOVEMBRE CINEPORTO E MEDIATECA REGIONALE (BARI) |
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Bari, 20 novembre 2013 - Passando dallo stupore della visione al blockbuster del botteghino, dall’alta tensione adrenalinica alla parodia perfino grottesca, l’horror ha attraversato le epoche diventando un genere fondamentale per la settimana arte. Il festival Sentieri nel cinema parte proprio dalla filmografia del terrore per inaugurare l’edizione 2013, che vede la direzione artistica di Mario Fiorentino per un progetto realizzato con il sostegno economico di Apulia Film Commission (iniziativa cofinanziata dal Po Fesr Puglia 2007-2013). Il 21 e 22 novembre si inaugura dunque la nuova formula del festival che si alternerà il primo giorno nel Cineporto di Bari e il secondo nella Mediateca Regionale. Giovedì, Sentieri nel cinema lancia la rassegna di film con un programma ironico e allo sesso tempo rigoroso, concentrato sul cinema espressionista tedesco e marchiato da un titolo quanto mai suggestivo: ”Schermi Demoniaci”. Primo lungometraggio ad essere presentato sarà Il gabinetto del dottor Caligari, il capolavoro di Robert Wiene ormai entrato nell’immaginario comune non solo europeo. A contestualizzare l’opera e raccontare questo straordinario mondo cinematografico sarà il critico Adriano Aprà. L’edizione che verrà proiettata vede la presenza di sottotitoli in sostituzione delle didascalie originali, espediente che rende la visione del film più fluida e narrativamente efficace. La colonna sonora è invece a cura del progetto elettronico di Hayim Kobi & Doctor X. Complementare e simmetrico è poi il programma sul Cinema Assoluto, che parte dalla Mediateca Regionale per raccontare il passaggio dalla pittura all’immagine in movimento. Un viaggio attraverso otto cortometraggi firmati da autori di altissimo calibro come Man Ray, Hans Richter e Walter Ruttman, tutti introdotti da Bruno Di Marino. Giovedì 21 Novembre alle ore 20.00 Sentieri nel cinema si apre con una dissertazione dello storico e critico cinematografico Adriano Aprà sulla “Genesi del cinema espressionista” cui seguirà la proiezione del capolavoro assoluto e opera espressionista per eccellenza, Il gabinetto del dottor Caligari, anno 1919, autore Robert Wiene. Con le celebri scenografie sghembe create e dipinte da artisti prestati al cinema (Röehrig, Reimann e Warm), con i costumi e il trucco esasperati e una recitazione molto stilizzata, il film rappresentò un vero shock visivo per il pubblico dell’epoca e fece scalpore diventando la pietra miliare di tutto il genere horror. Nel primo appuntamento alla Mediateca Regionale, Venerdì 22 Novembre alle 18.00, sarà invece lo storico del Cinema sperimentale Bruno Di Marino a guidare la visione di alcuni tra i più straordinari risultati di una ricerca – di artisti quali Ruttmann, Eggeling, Richter, Fischinger, Man Ray – che parte da linee e forme geometriche in movimento, per comporre un cinema puro, svincolato da qualsiasi storia o soggetto riconoscibile. Il sucessivo appuntamento con Sentieri nel cinema è quindi fissato per giovedì 28 Novembre al Cineporto, alle 18.00 con Ombre ammonitrici, il film di Arthur Robison, e alle 20.00 con Il Golem, capolavoro di Paul Wegener. Venerdì 29 si passa alla seconda parte di Cinema assoluto con l’introduzione di Marco Senaldi. |
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ALLA “ 50 GIORNI” ARRIVA IL TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL COSPE PORTA A FIRENZE IL CINEMA SOCIALE. FOCUS SUI DIRITTI UMANI, IMMIGRAZIONE, ACCESSO ALLE RISORSE 20 E 21 NOVEMBRE, CINEMA ODEON |
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Firenze. 20 novembre 2013 - Sarà dedicato a Cuba e ai documentari prodotti negli ultimi anni dalla prestigiosa Scuola internazionale di cinema e televisione (EICTV) fondata da García Márquez, il focus speciale di COSPE, per il consueto appuntamento con il “Terra di Tutti Film Festival”, edizione fiorentina, che si terrà il 20 e 21 novembre, nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”.
Accanto alla selezione di documentari e film sul sociale che provengono dal “Terra di Tutti Film Festival” di Bologna (8 - 13 ottobre) sui temi legati alle migrazioni, alla povertà, alla lotte per i diritti, per l´accesso alle risorse e alla tutela della diversità, ci sarà infatti una rassegna delle migliori opere prodotte dai giovani studenti della Scuola internazionale.
Fondato nel 1986 da Gabriel García Márquez col regista Fernando Birri e il teorico di cinema Julio García Espinosa, l’istituto da 27 anni costituisce un vivaio di giovani talenti. Qui alunni provenienti da tutto il mondo si formano al mondo dell´audiovisivo grazie a docenti e professionisti internazionali. Un luogo di apprendimento, di confronto e di scambio sulla cinematografia.
Tra i titoli presentati, “La Marea” di Armando Capó, cortometraggio proiettato all’ultima edizione del Documentary Fortnight del MoMA di New York, “Nada con nadie”, di Marcos Pimentel, l’incredibile storia di un uomo anziano e suo figlio che vivono in montagna, isolati da ogni contatto con il mondo esterno: un poetico documentario che ci permette di osservare alcuni scorci di una natura incontaminata, ed infine “Josè Manuel, la mula y el televisor”, di Elsa Cornevìn, che racconta la storia di un contadino che sta guardando un programma in tv, quando un blackout interrompe la trasmissione. Carica sulla mula la cornice di una tv e, con la partecipazione dei vicini di casa, continua a suo modo il programma televisivo che stava vedendo. Un storia senza tempo, che unisce con una forte carica simbolica la Cuba di oggi alla Cuba di della tradizione.
Accanto al Focus su Scuola di Cuba, sono molte altre le sezioni di questa due giorni fiorentina: prima fra tutte (mercoledì 20) “Sguardi dall´italia che cambia”, momento in cui verranno presentati gli ultimi due episodi della web serie “Lettere italiene “ di Federico Micali e Yuri Parrettini, prodotta da COSPE, che racconta in cinque episodi altrettanti percorsi di cittadinanza sperimentati dai nuovi “italieni”, vale a dire persone di origine straniera che vivono in Italia.
Direttamente dalla settima edizione del “Terra di Tutti Film Festival” bolognese invece le sezioni: “In difesa dei beni comuni”, “Mediterraneo Mare nostrum”, “Mama africa”, “Per un pugno di terra” e “Afghanistan femminile plurale”. Per queste ultime anche due ospiti internazionali che ci guideranno alla lettura dei film e dei contesti in cui sono stati girati: mercoledì 20 arriva all´Odeon Djibo Bagna, leader contadino e presidente di Roppa la più grande piattaforma di associazioni contadine africane, mentre giovedì 21 ospite del COSPE, Selay Ghaffar, attivista afghana e presidentessa di Hawca, associazione che lotta per i diritti delle donne e dei bambini in Afghanistan.
Infine, sempre il 21 novembre, il terra di tutti ospita anche la proiezione di “Ethel”, in collaborazione con RFK Europe-Center for Justice and Human Rights, l´inedito ritratto della moglie di Robert Kennedy fatto dalla figlia Rory. Tanti film e documentari da una rassegna che continua a raccontare la complessità sociale, le discriminazioni e quella parte di mondo che i media mainstream si limitano a definire povera.
Maggiori informazioni sul sito www.cospe.org
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FVG: COSTITUITA LA NUOVA COMMISSIONE PER IL CINEMA |
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Trieste, 20 novembre 2013 - L´esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha dato la sua approvazione alla costituzione della nuova Commissione regionale per il Cinema e l´Audiovisivo, proposta dall´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, sulla base delle indicazioni pervenute tra l´altro dalle associazioni di cultura cinematografica (Cinemazero di Pordenone, Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cappella Underground di Trieste, e Palazzo del Cimema - Hisa filma di Gorizia).
I componenti della Commissione, che resterà in carica sino alla conclusione della legislatura, sono in tutto 12 e nel corso della loro prima riunione operativa ne eleggeranno il presidente.
Più in particolare sono stati chiamati a far parte della
Commissione, in qualità di esperti indicati dalle associazioni di cultura cinematografica ed in rappresentanza delle rispettive aree provinciali, Cristina Sain per la provincia di Trieste, Thomas Bertacche per la provincia di Udine, Giuseppe Longo per la
provincia di Gorizia e Riccardo Costantini per la provincia di Pordenone.
Ales Doktoric è il rappresentante delle associazioni di cultura cinematografica riconosciute di rilevanza primaria o di riferimento per le minoranze linguistiche, Luca Giuliani è l´esperto indicato dalla Cineteca del Friuli, mentre il rappresentante regionale indicato dall´associazione Videoteche Mediateche è Piero Colussi.
Francesco Pitassio (professore associato del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell´Università di Udine), Simone Venturini (ricercatore universitario del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell´Università di Udine), Marco Rossitti (ricercatore universitario del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell´Università di Udine) e Massimiliano Spanu (ricercatore universitario del Dipartimento di
Studi umanistici dell´Università di Trieste) sono stati invece scelti, in rappresentanza delle diverse sedi territoriali, fra i docenti ed i ricercatori impegnati nelle discipline attinenti il linguaggio audiovisivo e la storia del cinema delle Università della Regione. La direzione centrale Cultura, Sport e Solidarietà sarà infine
rappresentata dal direttore del servizio Attività culturali, Gianpaolo Gaspari.
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CINEMA: SERRACCHIANI, "TIR" DI FASULO E´ SODDISFAZIONE PER FVG |
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Trieste, 20 novembre 2013 - "Il Marc´Aurelio al film ´Tir´ di Alberto Fasulo è una soddisfazione e una conferma che la nostra regione si sta ritagliando un ruolo da leader nel settore cinematografico sapendo puntare sulla crescita dei talenti e delle imprese locali, e coordinandosi con i principali soggetti della filiera".
Lo ha affermato ieri a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Seracchiani, nel corso di un incontro in Consiglio regionale, alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti e del presidente della commissione Cultura Enzo
Martines, con Luca Giuliani, della Cineteca del Friuli, e Thomas Bertacche, del direttivo del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine.
"Dopo il successo di ´Zoran il mio nipote scemo´ di Matteo
Olivotto al Festival di Venezia - ha sottolineato Torrenti questa nuova straordinaria affermazione riprova la crescita
qualitativa dei registi, dei professionisti e di tutte le
maestranze del settore cinema, e dimostra che le politiche
regionali possono accompagnare lo sviluppo del settore
cinematografico, in sintonia con le attività della Film
Commission e del Fondo Audiovisivo FVG".
"Il film ´Tir´ di Alberto Fasulo è un esempio riuscito di
sinergie virtuose - ha aggiunto Torrenti - anche con le diverse Film Commission nazionali e con il coinvolgimento di Rai Cinema che lo ha pre-acquistato".
"Tir" di Alberto Fasulo racconta con stile documentaristico la quotidianità di un camionista emigrato dai Balcani che lavora in una ditta italiana di trasporti e gira l´Europa lungo il Corridoio V, uno degli assi portanti dell´Europa, che nei piani dell´Unione europea unirà Lisbona con Kiev. La pellicola parla di
uomini e merci, due flussi che attraversano l´Europa, incrociando la manodopera che da Est va a Ovest, con i capitali che invece da Ovest migrano a Est.
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ASSOLOMBARDA - L’INDUSTRIA SI FA LETTERATURA |
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Milano, 20 novembre 2013 - Da Ottiero Ottieri a Paolo Volponi, da Carlo Emilio Gadda a Italo Calvino e Primo Levi, e molti altri ancora. Assolombarda promuove un incontro per conoscere gli autori di alcune delle pagine più significative della produzione narrativa e poetica dedicata all´impresa raccolte, per la prima volta, nell’antologia Fabbrica Di Carta (pubblicata da Laterza, in collaborazione con Assolombarda). Interverranno Giorgio Bigatti, docente di Storia Economica all’Università Bocconi, Antonio Calabrò, consigliere incaricato Assolombarda e Antonio Riccardi, poeta e scrittore. Roberto Cajafa leggerà, poi, alcuni brani tratti dall’antologia. L’iniziativa fa parte degli appuntamenti della Xii edizione della Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Confindustria con il supporto di Assolombarda e Museimpresa e si inserisce quest’anno nell’ambito del calendario di Bookcity 2013. Assolombarda Via Chiaravalle 8, Milano | L´industria si fa letteratura | Venerdì 22 novembre 2013 - ore 18.30 |
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FABBRICA DI CARTA I LIBRI CHE RACCONTANO L’ITALIA INDUSTRIALE |
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Milano, 20 novembre 2013 - Da Lucio Mastronardi a Giovanni Giudici, da Ottiero Ottieri a Leonardo Sinisgalli, da Franco Fortini a Paolo Volponi e Nanni Balestrini, da Elio Vittorini a Luciano Bianciardi, da Carlo Emilio Gadda a Italo Calvino, Primo Levi e molti altri. È la letteratura industriale italiana del Novecento quella raccolta per la prima volta unitariamente in questa antologia, da quando il fenomeno acquista compattezza (anni Trenta) fino agli ultimi decenni, quando si sono registrati la fine del lavoro industriale e il modificarsi del concetto di fabbrica. Rispetto alla produzione narrativa e poetica dedicata all’industria, sono state selezionate opere e autori seguendo un percorso suddiviso in capitoli tematici organizzati temporalmente e incentrati sulle diverse figure coinvolte, dagli impiegati agli imprenditori,dagli operai agli intellettuali. L´opera, realizzata anche grazie al contributo di Assolombarda, è curata da Giorgio Bigatti e Giuseppe Lupo, studiosi di storia e di letteratura industriale, e introdotta da un saggio di Antonio Calabrò. Fabbrica di carta testimonia quanto «l’identità italiana sia anche industriale. E il suo racconto, riscoperto, riletto, affidato a parole nuove, dice di noi, della nostra storia, della nostra complicata e contorta eppure buona umanità. Merita spazio. E sguardo lungo all’orizzonte». Giorgio Bigatti, direttore della Fondazione Isec, insegna Storia economica all’Università Luigi Bocconi di Milano. È autore di saggi sulla storia dell’industria e della cultura tecnicoscientifica in Lombardia tra Otto e Novecento, tra cui È un meridionale però ha voglia di lavorare (con T. Agliani e U. Lucas, Franco Angeli 2011) e Alberto Riva e la Milano industriale del tempo (Brioschi Editore 2012). Giuseppe Lupo insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano e di Brescia. È autore di numerosi romanzi e saggi, tra cui: La carovana Zanardelli (Marsilio 2008); L’ultima sposa di Palmira (Marsilio 2011, Premio Selezione Campiello); Vittorini politecnico (Franco Angeli 2011); Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta (Vita e Pensiero 1996, edizione accresciuta 2011); Viaggiatori di nuvole (Marsilio 2013). Collabora alle pagine culturali di “Il Sole 24 Ore” e “Avvenire”. Fabbrica di carta I libri che raccontano l’Italia industriale A cura di Giorgio Bigatti e Giuseppe Lupo Prefazione di Alberto Meomartini. Introduzione di Antonio Calabrò Editori Laterza 2013, “Percorsi”, pp. 352, € 20,00 |
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FRANCESCO ABATE PRESENTA IL SUO NUOVO LIBRO “UN POSTO ANCHE PER ME” |
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Bologna, 20 novembre 2013 - Lo scrittore e giornalista sardo Francesco Abate presenta ai lettori il suo decimo romanzo ‘Un posto anche per me’, edito da Einaudi Stile Libero Big. Al centro del romanzo il personaggio di Peppino. Nella figura di questo «Forrest Gump» stralunato, capace di raggiungere, con il suo sguardo sghembo, il cuore delle cose, Abate ha trovato l’occasione per raccontare una storia che nasce da un’esigenza profonda: «il bisogno di capire che fine hanno fatto le persone messe ai margini». Con un romanzo che è insieme lieve e durissimo, comico e struggente, Abate tenta di rispondere a una domanda: chi sono davvero i compagni di scuola che abbiamo preso in giro, i «tipi strani» che abbiamo osservato di sottecchi per strada, le persone da cui ci siamo tenuti a distanza, per conformismo, per distrazione o solo per caso. Di cosa è fatta la loro vita? Per loro – gli esclusi, gli ultimi – Abate ha scritto queste pagine limpide nella scrittura e nelle emozioni, che sono un risarcimento, un tentativo di riscatto. Un altro modo – bellissimo – per chiedere scusa. Organizza l´associazione culturale sardo-bolognese Iskìda, conduce l’incontro Pietro Disi. L´attore Giacomo Giuggioli leggerà alcuni brani del libro. Giovedì 21 novembre Ore 19.00 • Libreria delle Moline, via delle Moline 3 • Bologna. Ingresso libero www.Frisko.it |
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LA REGIONE TOSCANA ASSEGNA IL PEGASO D´ORO A LUIS SEPÙLVEDA |
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FIRENZE, 20 novembre 2013 - La Regione Toscana conferirà allo scrittore cileno Luis Sepùlveda il Pegaso d´Oro, il massimo riconoscimento regionale destinato a coloro che, a livello nazionale e internazionale, si sono particolarmente distinti nella cultura e nella battaglia per i diritti. E´ quanto ha deciso ieri la giunta, su proposta dello stesso presidente Enrico Rossi, con una scelta che intende premiare non solo uno dei massimi autori della letteratura sudamericana ma anche il protagonista della lotta per la pace e la democrazia.
"Con questo riconoscimento proseguiamo nel solco di una tradizione con cui abbiamo voluto premiare personalità della cultura come Roberto Benigni, Margherita Hack, Eugenio Garin, Mario Luzi, ma anche protagonisti dei diritti come Aung Sa Suu Kyi, Jacques Delors o Mikhail Gorbaciov", sottolinea Enrico Rossi. "E nel caso di Sepùlveda il premio va sia all´autore di libri straordinari, che hanno fatto sognare intere generazioni come "Il vecchio che leggeva romanzi d´amore" e "Storia di una gabbianella", che all´uomo che è stato al fianco di Salvador Allende. E non è ovviamente un caso che questo Pegaso venga attribuito nel quarantesimo anniversario del colpo di Stato di Pinochet".
Il Pegaso d´Oro sara consegnato a Sepùlveda in occasione del tour italiano per presentare "Storia di una lumaca che scoprì l´importanza della lentezza", la sua ultima favola, già best-seller anche in Italia.
La premiazione è in programma per mercoledì 27 novembre, alle ore 16.45, presso il Circolo Vie Nuove di Firenze (viale Giannotti 13).
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LOMBARDIA. INNO MOGOL, PARLARE DI ´BOCCIATURA´ E´ FORZATURA
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Milano, 20 novembre 2013 - "Parlare di bocciatura del testo dell´inno della Lombardia scritto da Mogol è una forzatura". Così, in una nota, la portavoce del governatore della Lombardia Isabella Votino precisa quanto riportato dalle agenzie di stampa, che scrivono che "il testo dell´inno lombardo che Mogol ha preparato non è piaciuto al presidente della Regione Roberto Maroni". "Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se l´inno fosse pronto - si legge nella nota - il presidente ha spiegato che ancora non lo è e che lui stesso ha sentito Mogol per suggerirgli alcuni spunti. Parlare di ´bocciatura del testo´, perciò, è una forzatura, di cui il presidente Maroni si rammarica".
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SETTIMANA “UNESCO”, RIUNITO PRIMO FORUM ECOMUSEI UMBRI CRESCITA RETE ECOMUSEALE IMPORTANTE PER VALORIZZARE TERRITORIO, SAPERI E TRADIZIONI |
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Perugia, 20 novembre 2013 - "L´ecomuseo rappresenta una concreta possibilità di salvaguardia del territorio, della sua cultura e delle tradizioni trasmesse dalla popolazione locale e offre, inoltre, una reale occasione di costruzione e di tutela del paesaggio come specchio delle persone che lo abitano". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, intervenendo stamani al primo forum degli Ecomusei umbri che, per iniziativa della Regione Umbria, si è riunito nella sede del centro di educazione ambientale "Il forabosco", a Collestrada (Perugia), nell´ambito degli eventi organizzati per la Settimana Unesco per l´educazione allo sviluppo sostenibile 2013.
"Il Forum - ha detto Rometti - s´inserisce a pieno titolo nella settimana Unesco che quest´anno è dedicata proprio al paesaggio, alla bellezza ed alla creatività. Oggi, come previsto dalla legge regionale 34 del 2007 che promuove e disciplina gli ecomusei, avviamo un percorso di dibattito, elaborazione di proposte e scambio tra operatori delle realtà regionali potendoci avvalere anche delle esperienze degli ecomusei di altre regioni".
Con la legge regionale, "l´Umbria - ha ricordato Rometti - ha chiaramente definito gli Ecomusei quali territori connotati da forti peculiarità storico-culturali, paesistiche ed ambientali e li riconosce quali strumenti per tramandare, valorizzare e rafforzare i legami museo-comunità e uomo-territorio. La Regione li inserisce organicamente nel quadro normativo e programmatorio regionale, per ricostruire e testimoniare, con il coinvolgimento degli abitanti, la memoria storica, i patrimoni materiali e immateriali, l´ambiente ed il paesaggio, i saperi e le pratiche delle popolazioni locali".
Gli ecomusei umbri al momento sono otto, di cui cinque riconosciuti dalla legge regionale: l´Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, l´Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, l´Ecomuseo Geologico Minerario di Spoleto, l´Ecomuseo del Tevere, l´Ecomuseo di Campello sul Clitunno. A questi si aggiungono i tre ecomusei non ancora riconosciuti: l´Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi, l´Ecomuseo del Paesaggio del Trasimeno e l´Ecomuseo Colli del Tezio.
A esplicare la competenza della Regione Umbria per la promozione e la disciplina degli Ecomusei è il Cridea, Centro regionale per l´informazione, la documentazione e l´educazione ambientale, con al fianco esperti chiamati a far parte del Comitato tecnico scientifico.
"L´articolo 3 della legge regionale - ha specificato l´assessore - chiarisce la volontà di rendere protagoniste le realtà locali nel processo di strutturazione e proposta degli ecomusei, appoggiate dal fondamentale ruolo di gestione propositiva degli enti ed organismi locali chiamati a validare amministrativamente ed appoggiare sostanzialmente le iniziative delle comunità locali".
Nel 2011 la Regione ha stanziato 85mila euro, messi a disposizione degli enti locali del territorio regionale per sostenere i percorsi di costituzione degli Ecomusei attraverso la concessione di contributi, relativamente a progetti da realizzarsi nell´ambito dei programmi di gestione e promozione degli Ecomusei, con il coinvolgimento dei Centri di educazione ambientale della rete Infea in azioni per l´educazione alla sostenibilità.
"Molte sono le attività in cantiere e i soggetti coinvolti - ha detto Rometti - ed è alto l´interesse della popolazione che risponde sempre numerosa alle iniziative proposte sul territorio regionale. Ad oggi gli Ecomusei accreditati sono già cinque - ha concluso - e questo ci fa ben sperare in una crescita della rete ecomuseale, che non sia solo un fatto formale, ma una realtà fatta da persone che amano il proprio territorio e che sanno interagire con la popolazione locale e la sua storia".
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"ARCHAEOACOUSTICS: L´ARCHEOLOGIA DEL SUONO" |
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Balzan, 20 novembre 2013 - Dal 19 al 22 febbraio 2014 avrà luogo a Balzan, Malta, una conferenza intitolata "ARCHAEOACOUSTICS: L´archeologia del suono" (ARCHAEOACOUSTICS: The Archaeology of Sound).
I ricercatori stanno prendendo atto del comportamento acustico insolito dei luoghi sacri e delle prime costruzioni di tutto il mondo, compresi i templi megalitici di Malta. Hanno progressivamento spostato il loro interesse dal chiedersi se gli antichi cercassero di controllare il suono, al perché lo facessero.
La conferenza intende esplorare l´importanza del suono nel mondo antico, gettando uno sguardo multidisciplinare alla consapevolezza sonica/fonetica e al comportamento acustico litico nell´antichità, per raggiungere una migliore comprensione dello sviluppo umano e musicale.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.otsf.org/Conference2014.htm
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LOMBARDIA: RIAPERTURA MA.GA SUCCESSO CORALE DA REGIONE SUBITO UN CONTRIBUTO DI 150.000 EURO SABATO 23 MUSEO TORNA NELLA SUA SEDE CON UNA MOSTRA SPECIALE |
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Milano, 20 novembre 2013 - "Ho voluto ospitare a Palazzo Pirelli la conferenza stampa di annuncio della riapertura del MA.GA sabato 23 novembre per ribadire l´importanza del Museo per Regione Lombardia". Così Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, annuncia l´evento culturale che si terrà a giorni a Gallarate (Varese). Presenti l´assessore alla Cultura del Comune di Gallarate Sebastiano Nicosia, il presidente e direttore del MA.GA, rispettivamente Giacomo Buonanno ed Emma Zanella, il presidente del Premio nazionale Arti Visive Giovanni Orsini e Dario Bolis di Fondazione Cariplo.
RIAPERTURA DA RECORD - "La riapertura del MA.GA - ha ricordato l´assessore - avviene in tempi record, a nove mesi dall´incendio del 14 febbraio e a breve distanza dal 28 maggio quando, in occasione del mio sopralluogo alla struttura di via De Magri, avevo annunciato la concessione di un contributo di 150.000 euro per la bonifica delle aree coinvolte dall´incendio". "Un sostegno concreto - ha sottolineato l´assessore - reso possibile dall´impegno di Regione Lombardia e dalle sensibilità del presidente Maroni e dell´assessore al Bilancio Garavaglia".
SINERGIA VIRTUOSA - "Il successo della riapertura in tempi record - ha detto l´assessore - è frutto della positiva collaborazione tra la Regione Lombardia, la Fondazione Cariplo, il Comune di Gallarate, la Fondazione che gestisce il MA.GA e il Premio nazionale Arti visive di Gallarate". "Il ritorno nella propria sede - ha proseguito - è importante e significativo, anche se le opere del museo gallaratese sono state prima esposte in Triennale e ora sono protagoniste di una mostra in Villa Reale a Monza".
ARTISTI SOSTENGONO IL MUSEO - Alla rinascita del MA.GA contribuiranno anche 200 artisti, che hanno donato al Premio nazionale un´opera ciascuno, la cui vendita sosterrà il polo museale che riaprirà sabato 23, alle 18.30, con la mostra ´With a little help from my friends. Artisti per il MA.GA´.
MA.GA STRUTTURA CENTRALE - "Regione Lombardia - ha proseguito l´assessore Cappellini - è subito intervenuta per far riaprire il Maga ed è ben felice di vedere come tanti artisti sostengano questo progetto di riqualificazione del museo che ha subito notevoli danni".
"La passione e la solidarietà mostrate a favore del Museo - ha concluso l´assessore Cappellini -, unite alle iniziative di respiro internazionale che il MA.GA sta già intraprendendo, sono certa lo renderanno anche un importante punto di riferimento per l´Expo".
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CULTURA - SPETTACOLO: MERCATI IN CRISI? CALA LA PROPOSTA SPETTACOLARE MA CRESCE LA SPESA, MENTRE L´OCCUPAZIONE CULTURALE RIFLETTE GLI EFFETTI DELLA DIFFICILE CONGIUNTURA. OGGI A BOLOGNA LA REGIONE PRESENTA DUE RICERCHE CHE ANALIZZANO IL SETTORE IN EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 20 novembre 2013 – Quali consumi per lo spettacolo in tempo di crisi? E come le difficoltà economiche stanno condizionando il mercato del lavoro nello spettacolo in Emilia Romagna? Cala la proposta spettacolare ma cresce la spesa, mentre l’occupazione culturale riflette gli effetti della crisi.
Sono i dati salienti contenuti in due studi che verranno presentati domani, mercoledì 20 novembre, a Bologna nella sede della Regione, nel corso di una giornata a cura dell’Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna. L’Assessorato regionale alla Cultura propone dunque i risultati di due progetti di ricerca realizzati nel 2013, che affrontano temi di particolare attualità: le ricadute della crisi economica sulla produzione e sul consumo di spettacolo; l’occupazione e il mercato del lavoro.
La giornata di studio - I lavori, che si terranno nell’Auditorium di viale Aldo Moro 18, saranno suddivisi in due sessioni, una per ciascun progetto.
La prima, aperta alle ore 10,30 dall’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, si intitola “Produrre e frequentare lo spettacolo in tempo di crisi”. Sarà incentrata su un’analisi di tipo economico sviluppata per l’Osservatorio da Michele Trimarchi e da una ricerca di tipo qualitativo che ha coinvolto, oltre ad un campione rappresentativo del pubblico, i rappresentanti di 19 imprese regionali dello spettacolo dal vivo e del cinema.
La seconda sessione (dalle ore 14) tratterà il tema “Occupazione e mercato del lavoro nello spettacolo in Emilia-Romagna”, affrontando più ambiti: i dati statistici, il rapporto tra formazione universitaria e mercato, una comparazione con il sistema francese, gli aspetti contrattuali (questione, quest’ultima, dai forti riscontri operativi).
La prima ricerca: produrre e frequentare lo spettacolo - Lo studio fornisce un’analisi sugli effetti e le ricadute della crisi economica dal 2008 nei confronti del sistema dello spettacolo dell’Emilia-Romagna.
Inevitabilmente, la crisi economica si ripercuote in misura notevole sulle scelte e sui comportamenti delle famiglie, con un’inevitabile contrazione della spesa quotidiana e un conseguente riequilibrio tra le diverse voci di spesa.
La ricerca è stata in parte realizzata attraverso focus group che hanno coinvolto i rappresentanti di diciannove imprese della regione attive nel cinema e nello spettacolo dal vivo e un campione di spettatori effettivi.
Dalle imprese emerge tra l’altro che hanno ridotto il numero delle produzioni e delle tournée ma hanno posto in primo piano la salvaguardia della qualità delle produzioni; rivelano altresì conseguenze negative sul piano professionale con la riduzione o il contenimento del numero dei lavoratori.
Per quanto riguarda gli spettatori, dai focus group emerge l’immagine di un consumatore consapevole e informato: la crisi lo ha portato a ridurre i consumi personali e familiari, ma cerca di mantenere un buon livello di vita scegliendo con attenzione e criterio. Considera la cultura un valore e quindi una priorità.
I dati statistici confermano quanto risulta dalla ricerca. Per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo, nel quinquennio 2007-2011 le recite sono calate del 14%, da 18.374 a 15.797, mentre il pubblico ha visto una flessione molto contenuta, lo 0,6%, da 3.089.800 a 3.069.800 biglietti. E’ invece aumentata la spesa del 18,9%, da 45.426.000 a 54.015.900 euro. Le stesse linee di tendenza si registrano nel cinema: il pubblico è calato del 3,5%
Premesso che non è comparabile il numero delle rappresentazioni, i biglietti sono passati da 11.677.100 a 11.265.800, mentre la spesa del pubblico è aumentata del 6%, passando da 67.690.700 a 71.734.800 euro.
La seconda ricerca: occupazione e mercato del lavoro nello spettacolo - La crisi economica che sta attraversando l’Europa incide ineluttabilmente sull’occupazione culturale; alcuni settori come lo Spettacolo, sono colpiti in maniera evidente da tale processo. Non di meno, la Commissione europea vede proprio nella Cultura uno dei punti di forza per lo sviluppo. L’insieme delle attività che fanno capo a tale area rappresenterebbe a livello europeo il 4,5% del Pil e occuperebbe 8,5 milioni di persone.
Nell’Europa dei 27, la percentuale dei lavoratori attivi in ambito culturale è pari al 2,7%; l’Italia si attesta sull’1,1%, classificandosi tra gli ultimi posti della classifica capitanata da stati come la Svezia con un 2,3% e la Germania con un 2,2% (Eurostat).
Lo studio analizza lo stato dell’occupazione dello Spettacolo in Emilia-Romagna attraverso una lettura degli andamenti sviluppatisi nell’arco del decennio 2002-2011.
Considerando solo lo Spettacolo, i dati riferiti all’Emilia-Romagna forniscono un quadro articolato, in massima parte in linea con gli andamenti nazionali. Nel 2011 (ultimo anno rilevato dall’Inps/Enpals), in Emilia-Romagna i lavoratori dello spettacolo dal vivo erano 7.066, con un calo rispetto al 2002 superiore al 20%, ma concentrato sugli artisti del settore della musica e della danza. Sono viceversa aumentati i lavoratori del settore teatro e tra questi in particolare le figure dell’area organizzativa (+26,8%).
Degli occupati, quelli a tempo indeterminato (con riferimento agli enti finanziati dalla Regione), sono solo il 21%.
Il cinema nel 2011 poteva contare su un totale di 2.005 addetti, con un incremento superiore al 30% rispetto al 2002. Complessivamente i lavoratori dello spettacolo hanno prodotto nel 2011 un reddito pari a 73.730.000 euro.
I report delle ricerche sono disponibili sul sito web dell’Osservatorio Regionale.
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CONVENZIONE ENEA – SOPRINTENDENZA SPECIALE PER I BENI ARCHEOLOGICI DI NAPOLI E POMPEI PER INTERVENTO SULLE COPERTURE DELLA VILLA DEI MISTERI |
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Roma, 20 novembre 2013 - La Villa dei Misteri situata nell’area archeologica di Pompei Scavi è famosa nel mondo per gli affreschi presenti al suo interno, che attraggono ogni giorno un elevato flusso di visitatori, anche se purtroppo attualmente l’edificio è parzialmente chiuso al pubblico, in seguito al crollo di una trave lignea avvenuto lo scorso anno. Attualmente la Villa ha delle coperture realizzate in cemento armato, legno o acciaio, che risalgono al secondo dopoguerra, che necessitano di verifiche di sicurezza. La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha stipulato un accordo di collaborazione con l’Enea per la realizzazione di una serie di attività tecnico-scientifiche propedeutiche alla progettazione degli interventi da realizzare sulle coperture della Villa dei Misteri. Le attività dell’Enea prevedono la definizione di una campagna diagnostica finalizzata a definire le indagini da effettuare per valutare la sicurezza delle coperture. L’enea, inoltre, effettua indagini diagnostiche, quali quelle endoscopiche, termografiche e scelerometriche, e rilievi di vibrazioni ambientali mediante sismometri, al fine di identificare le caratteristiche dinamiche delle strutture. I risultati di tali indagini sono fondamentali per la messa a punto di un modello matematico per le verifiche statica e sismica. Inoltre, attraverso l’impiego di droni telecomandati l’Enea ha potuto effettuare riprese aeree anche nelle zone meno accessibili della Villa. La struttura della Villa dei Misteri risale ad un periodo compreso tra il Ii secolo a.C. E l’eruzione vulcanica del 79 d.C., e deve il suo nome al ciclo di affreschi conservato nella sala più importante, raffigurante le sequenze di un rituale misterico, che è stato portato alla luce intorno al 1910. |
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BOLZANO: EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO ED ALLA MONDIALITÀ - DOMANDE ENTRO IL 30 NOVEMBRE, OVVERO ENTRO IL 2 DICEMBRE |
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Bolzano, 20 novembre 2013 - Due le tematiche prioritarie per il 2014 per i progetti di educazione allo sviluppo ed alla mondialità. Entro il 30 novembre, ma cadendo di sabato, entro lunedì 2 dicembre 2013, la presentazione delle domande di finanziamento.
La nuova tematica prioritaria per il prossimo biennio (2014-2015) "Il mondo che ci nutre: le nostre responsabilità per uno sviluppo sostenibile". La tematica affiancherà per l´anno 2014 la tematica prioritaria individuata l´anno scorso e valida per il biennio 2013-2014 "Il diritto ad un´informazione critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture".
Ogni anno Provincia e Organizzazioni concordano nell´ambito del Tavolo di coordinamento di lavorare congiuntamente su due tematiche prioritarie al fine di creare sinergie, collaborazioni ed aumentare l´impatto delle iniziative di informazione sulla cittadinanza e dei progetti di educazione allo sviluppo e alla mondialità nelle scuole. Promuovere valori di cooperazione, pace e dialogo interculturale, aumentare la conoscenza e la comprensione delle cause e degli effetti dei fenomeni globali, degli squilibri Nord-Sud, fare pressione per politiche economiche, sociali e ambientali più giuste e sostenibili, crea cittadini e cittadine più consapevoli in grado di combattere la povertà e di promuovere concretamente uno sviluppo più equo, solidale e sostenibile.
La Provincia destina annualmente circa il 15% del proprio budget di cooperazione allo sviluppo a sostegno di progetti e iniziative legate all´educazione allo sviluppo e alla mondialità.
I progetti per le attività riferite all´anno 2014 dovranno essere consegnati all´Ufficio Affari del gabinetto, presso Palazzo Widmann, in Piazza Silvius Magagno 1 a Bolzano, entro il 30 novembre 2013, ma cadendo di sabato, entro lunedì 2 dicembre 2013. Il relativo modulo e la domanda di finanziamento è scaricabile dal sito: www.provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo
La misura del finanziamento provinciale delle iniziative può oscillare dal 60 all´´80% della spesa ammessa per progetti che rientrano nelle tematiche prioritarie e dal 50 al 70% per i progetti che si occupano di tematiche diverse.
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“SITUAZIONI DI CONTRABBANDO - IL TENCO INCONTRA IL VALLE” DUE SERATE D´ECCEZIONE CON BASILE, CAMMARIERE, DENTE, GIOVANARDI, VERGASSOLA E MOLTI ALTRI 29 E 30 NOVEMBRE, ROMA, TEATRO VALLE OCCUPATO |
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Roma, 20 novembre 2013 - Un grande incontro per due serate d´eccezione quello fra Club Tenco e Teatro Valle Occupato, in programma il 29 e 30 novembre in una cornice affascinante come quella del Teatro Valle di Roma. Sotto il titolo di “Situazioni di contrabbando - Il Tenco incontra il Valle” andrà in scena una minirassegna nella quale si alterneranno protagonisti storici e nuovi della canzone d’autore: Cesare Basile, Giovanni Block, Sergio Cammariere, Dente, Mauro Ermanno Giovanardi, Iosonouncane, Alessio Lega, Frankie Magellano, Piji, Quintorigo, Andrea Satta, Soap Trip Duo, Dario Vergassola, oltre al filmato “Quelle facce un po’ così, videoframmenti dal Club Tenco”. Un cast di grande livello, con artisti di diversa estrazione e di diverse generazioni, così come il Tenco e il Valle sono due realtà differenti ma con molte affinità, a cominciare dall´impegno per diffondere un concetto forte di arte e intrattenimento alto. Una collaborazione densa di significato in un momento storico di crisi della produzione culturale nel nostro Paese. Venerdì 29 si comincerà alle 18.30 con un incontro/aperitivo di presentazione, con un rappresentante del Valle, Enrico de Angelis e Lea Tommasi del Club Tenco, Andrea Satta dei Têtes de Bois e con interventi musicali di Giovanni Block e Alessio Lega. Alle 21 si proseguirà con la proiezione del filmato “Quelle facce un po’ così”: 80 grandi protagonisti della canzone d’autore italiana e mondiale in un montaggio video di frammenti dal vivo ripresi al “Tenco”, a cura di Sergio Farinelli e Enrico de Angelis. Questa prima parte della serata vedrà incursioni e interventi musicali di Dario Vergassola e Piji. Alle 23 Quintorigo in concerto con il progetto su Jimi Hendrix, “Quintorigo Experience”. Sabato 30 alle 21 grande serata-concerto con Cesare Basile, Sergio Cammariere, Dente, Mauro Ermanno Giovanardi, Iosonouncane, Frankie Magellano, Soap Trip Duo. La direzione artistica della due giorni è curata da Enrico de Angelis, Enrico Deregibus e Michelangelo Ricci. La regia è di Michelangelo Ricci, la produzione di Désirée Lombardi, la conduzione di Enrico Deregibus. |
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