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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Gennaio 2014 |
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SPOSTARE LA CHIRURGIA ROBOTICA DAI LABORATORI AGLI OSPEDALI |
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Bruxelles, 13 gennaio 2014 - E se, tra qualche anno, i chirurghi umani fossero necessari solo per le operazioni più delicate, lasciando i compiti più ordinari ai robot? Questo futuro, non troppo fantasioso, è il sogno del dott. Paolo Fiorini, coordinatore del progetto Eurosurge, che in definitiva ha come obiettivo la commercializzazione di tecnologie da poco sviluppate in questo settore. Le risorse stanno diventando un problema ogni anno più pressante per gli ospedali di tutta Europa, mentre l´invecchiamento della popolazione e le aspettative sempre più alte fanno salire le richieste nei confronti dei servizi sanitari. La tecnologia è uno dei modi che possono farci sperare di "quadrare il cerchio" e cioè migliorare la qualità dell´assistenza durante gli interventi, assicurando allo stesso tempo che questi servizi rimangano accessibili per i pazienti. In questo contesto, l´investimento nella chirurgia robotica è diventata una tendenza in aumento nella ricerca dell´Ue. I ricercatori pensano di poter presto portare sul mercato tecnologie che potrebbero compiere interventi chirurgici automaticamente, o persino bracci robotici che svolgano questi interventi sotto la supervisione di un chirurgo vero che si trova a migliaia di chilometri di distanza. Ma benché tutto ciò risulti molto eccitante, c´è ancora molta strada da fare prima che queste tecnologie raggiungano gli ospedali delle nostre città. Paolo Fiorini, ex scienziato della Nasa, ha passato oltre 20 anni a colmare i divari tra le istituzioni di ricerca e a promuovere la commercializzazione di tecnologie appena sviluppate. Il suo ultimo progetto si chiama Eurosurge e ha lo scopo di creare una comunità di ricercatori paneuropea, semplificare lo sviluppo di software e creare una piattaforma online che dia voce agli scienziati del settore. In un´intervista esclusiva con research*eu rivista dei risultati, il dott. Fiorini spiega le difficoltà che attualmente gli scienziati dell´Ue si trovano di fronte per il futuro di questa promettente area di ricerca. Quali sono i principali obiettivi di Eurosurge? Eurosurge è un´Azione di coordinamento (Ac) che ha lo scopo di formare una comunità di laboratori di ricerca e aziende attive nel campo della chirurgia robotica. Mentre lavoravo alla costruzione della comunità, ho intuito che questo era anche un buon settore per affrontare i problemi della "robotica cognitiva", uno dei principali centri di interesse della robotica nel 7° Pq. Cosa c´è di nuovo o innovativo nel progetto e nel modo in cui affronta questo argomento? Per costruire una comunità di ricercatori, pensavo fosse necessario sviluppare metodi per assicurare che essi potessero collaborare, magari su una piattaforma hardware/software comune. Anche se un´Ac non ha i fondi per sviluppare piattaforme hardware, abbiamo affrontato una serie di problemi attinenti agli obiettivi del progetto. Come primo passo abbiamo svolto un´indagine su "chi fa cosa" in Europa nel campo della chirurgia robotica. Abbiamo così ricavato una mappa che collega tutti i centri che compiono ricerca nel campo della chirurgia robotica e identifica i loro principali interessi di ricerca. La mappa viene già usata dalle parti interessate per identificare possibili partner e revisori di progetti europei. Il secondo passo era sviluppare una tecnologia per semplificare lo sviluppo di software per la chirurgia robotica. Il centro di interesse è sulla modularità, in modo che diversi gruppi possano scrivere componenti che siano compatibili con il software sviluppato in altri laboratori. Abbiamo suggerito linee guida sia per la progettazione che per l´attuazione di pacchetti software. Per soddisfare la rigorosa regolamentazione dei dispositivi medici, tutti i software devono essere sottoposti a severi processi di convalida e standardizzazione. Nella nostra visione, la progettazione dovrebbe essere basata sull´ontologia, ovvero su una descrizione formale delle funzioni e connessioni dei componenti di un sistema robotico chirurgico, insieme alla descrizione dei compiti che il sistema svolgerà. L´implementazione dovrebbe quindi essere basata sui componenti con specifiche che possano essere automaticamente derivate dalla descrizione dell´ontologia. Abbiamo basato il nostro lavoro sui pacchetti Ros e Orocos, già conosciuti e usati nella comunità robotica, e li abbiamo migliorati con il concetto di "supervisore di componenti" che permette a ogni pacchetto di software di identificare sé stesso e le sue funzioni tra gli altri componenti e lasciare che uno script di test verifichi se tutti i componenti sono compatibili gli uni con gli altri. L´ultimo argomento affrontato da Eurosurge è l´analisi degli ostacoli "non tecnici", ossia le questioni legate al linguaggio comune, i brevetti, i regolamenti, l´etica e le leggi in diversi paesi europei. Abbiamo quindi sviluppato un nuovo sito web, chiamato Surgipedia, che pubblica libri bianchi e dichiarazioni di posizione sulla chirurgia robotica e ha dedicato un motore di ricerca web alla raccolta di informazioni sui brevetti legati alla chirurgia robotica. Cosa l´ha spinto a fare ricerca in questo settore? Dal 1985 al 2000 ho lavorato alla teleoperazione per applicazioni spaziali presso il Laboratorio di propulsione a reazione a Pasadena (Ca-usa). Quando sono tornato in Italia nel 2001, ho constatato che la ricerca spaziale non era molto popolare e, dopo un paio di tentativi di lavorare con l´Agenzia spaziale italiana, ho deciso di usare le mie conoscenze di teleoperazione per la chirurgia robotica. È stata una buona idea, visto che ho potuto partecipare a e coordinare una serie di progetti in questo settore, sviluppare nuove tecnologie e formare studenti. Ho fondato anche un paio di aziende che sviluppano tecnologie per la chirurgia robotica. Quali sono le principali difficoltà che ha dovuto affrontare per far avanzare la chirurgia robotica? Le principali difficoltà ovviamente non sono i problemi tecnici. La difficoltà più grande è la mancanza di un flusso di risorse sostenuto per raggiungere un buon livello di maturità di una tecnologia. L´esempio è una delle mie aziende start-up: dopo i buoni risultati del progetto europeo Accurobas, ho deciso di applicare l´esperienza acquisita per fare un nuovo robot chirurgo che potesse occuparsi di alcuni dei problemi identificati durante il progetto. Sono riuscito anche a ottenere un notevole capitale di rischio per l´azienda, ma non è stato sufficiente per arrivare sul mercato. Siamo riusciti a sviluppare un nuovo prodotto, a fare test sugli animali e a certificare la tecnologia, ma i fondi sono finiti e non abbiamo trovato altri investitori disposti a sostenere gli esperimenti clinici sugli esseri umani. È un problema comune a tutti i progetti europei. Sviluppiamo ottime tecnologie che non hanno alcun impatto sull´economia perché non arrivano mai sul mercato. Questo problema dovrebbe essere affrontato in Orizzonte 2020, ma non esiste una soluzione facile, data la mancanza di investimenti di rischio in Europa. Il secondo problema è la difficoltà a trovare chirurghi interessati a collaborare "seriamente" a un progetto di ingegneria. All´inizio sono tutti interessati, ma quando abbiamo bisogno che ci dedichino del tempo per testare i dispositivi, darci consigli e proporre nuove funzioni, all´improvviso spariscono. Suppongo che la loro perdita di interesse durante il processo di sviluppo sia dovuta al fatto che un prototipo è ancora molto lontano dall´applicazione. Come pensa che Eurosurge possa essere di aiuto a questo riguardo? Penso che, al di là dei punti elencati sopra, siamo riusciti a creare una comunità di ricercatori che si occupano di chirurgia robotica. Non voglio dire che tutti sono coinvolti e partecipano alle attività del progetto, ma un buon numero di ricercatori lo fanno. Abbiamo tenuto un workshop ben riuscito a Verona, a settembre, al quale hanno partecipato circa 70 ricercatori e ora abbiamo uno stand alla Mostra internazionale di robot iRex a Tokyo, dove presenterò ai visitatori i principali risultati di tutti i programmi Ue che sviluppano tecnologie di chirurgia robotica. Così abbiamo potuto coinvolgere nelle nostre attività anche ricercatori che non avevano partecipato al progetto Eurosurge e abbiamo istaurato rapporti molto buoni con tutti loro. In futuro auspichiamo certamente che il workshop, il sito Surgipedia e il motore di ricerca di brevetti, i metodi di progettazione e implementazione di software e i metodi di convalida continuino a essere sviluppati dai partner del progetto, anche dopo la sua conclusione. Speriamo tutti di riuscire a far finanziare un altro progetto dall´Ue, mantenendo così in vita questa iniziativa. Quali sono i prossimi argomenti di ricerca di cui si occuperà? L´altro mio progetto attivo nel settore riguarda l´automatizzazione della chirurgia robotica. Il nome del progetto è I-sur. Stiamo sviluppando tecnologie per l´esecuzione automatica di semplici azioni chirurgiche, come la perforazione, l´incisione e la sutura. In questo caso, abbiamo appena intaccato la superficie del problema e l´anno prossimo tenteremo di ottenere fondi per continuare la ricerca. Un altro progetto recentemente concluso, Safros, ha sottolineato il bisogno di una migliore formazione nel campo della chirurgia robotica. Abbiamo quindi fondato una nuova società per commercializzare il software di formazione Xron ( http://metropolis.Scienze.univr.it/xron ) che può aiutare a ridurre il rischio di incidenti durante gli interventi assistiti da robot. In definitiva, l´obiettivo più difficile è continuare a sviluppare il robot chirurgo, in quanto vi è un gran bisogno di nuovi prodotti, ma il mercato non offre niente di nuovo. Per maggiori informazioni, visitare: Eurosurge http://www.Eurosurge.eu/ Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/100799_it.html |
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LOMBARDIA: OSPEDALI APERTI AI MEDICI DI FAMIGLIA |
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Milano, 13 gennaio 2014 - La Giunta regionale lombarda ha deliberato l´"approvazione preintesa sull´accordo regionale per la medicina generale anno 2014". Il provvedimento, varato dall´Esecutivo di Regione Lombardia, su proposta del vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, è l´atto che sancisce il raggiungimento dell´accordo tra le Asl e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. Accordo Riconfermato - In continuità con il 2013 saranno assegnate alle Asl le quote relative alle risorse aggiuntive regionali per il mantenimento del riconoscimento economico delle forme associative e del personale di studio, nonché le quote relative ai Fondi di qualificazione dell´offerta, oltre alla riconferma delle medesime risorse per i medici di continuità assistenziale, medicina dei servizi e medici di emergenza urgenza. Continuità Dell´assistenza - L´impegno di Regione Lombardia, attraverso lo strumento della contrattazione, è proprio quello di realizzare in ciascuna Azienda sanitaria locale una rete integrata di servizi finalizzati all´erogazione delle cure primarie, al fine di garantire la continuità dell´assistenza, l´individuazione e l´intercettazione della domanda di salute con la presa in carico dell´utente e il governo dei percorsi sanitari, socio-sanitari e sociali. Mantovani: Aprire Ospedali A Medici Famiglia - In proposito l´assessore alla Salute Mantovani afferma: "Bisogna aprire gli ospedali ai medici di famiglia, perché con gli interscambi e una collaborazione adeguata con i medici ospedalieri si possono risolvere i problemi emergenti del territorio. Non solo quelli dei pazienti acuti, ma anche quelli dei cronici, dei malati oncologici, dei cardiopatici e di tutti coloro che rappresentano i bisogni più attuali e imprescindibili della nuova società". Medico Di Famiglia - Una figura, dunque, quella del medico di famiglia, che riveste grande importanza e che, in sintesi, ha questi compiti e funzioni: assumersi il governo del processo assistenziale con il miglior impiego possibile delle risorse; essere parte attiva della continuità dell´assistenza con il miglior impiego possibile delle risorse; essere parte integrante di un´aggregazione funzionale territoriale di medicina generale e operare all´interno di una specifica unità complessa di cure primarie; aderire al sistema informativo regionale. |
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SANITA’: E’ VENETO IL RECORD EUROPEO PER LA DIGITALIZZAZIONE. ZAIA:“SIAMO GIA’ NEL FUTURO”. COLETTO: “AVANTI TUTTA TRAGUARDO VICINO” |
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Venezia, 13 gennaio 2014 - La digitalizzazione della sanità è uno dei parametri più prestigiosi e qualificanti del settore in Italia e nel mondo. In questo quadro le aziende venete si collocano ad una media di 2,86 che risulta superiore a quella media delle strutture italiane (392 quelle esaminate) pari a 1,61 ma anche superiore a quella delle strutture sanitarie europee (1.144 quelle esaminate) che si collocano al 1,95. “Questa straordinario dato – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – dimostra che siamo già nel futuro e che la sanità veneta non ha niente da invidiare né a quella del resto d’Italia, ma nemmeno a quella Europea, il che potrà essere una sorpresa per qualcuno, ma non per noi ed i nostri operatori e tecnici sanitari che ci lavoriamo giorno per giorno. Non è lontano – aggiunge Zaia – il momento in cui nessuna carta dovrà più girare in ospedale e negli uffici, con un salto di qualità nell’efficienza, nel contenimento della spesa, nel miglioramento dei servizi ai cittadini”. “E’ un record del quale andiamo orgogliosi – aggiunge l’assessore alla sanità Luca Coletto - perché su informatizzazione e digitalizzazione abbiamo puntato sin dal nostro insediamento, quando trovammo una situazione non certo rosea. A solo 3 anni di distanza, grazie anche al lavoro dei bravi e giovani tecnici di Arsenàl.it siamo primi in Europa. Ora avanti tutta, perché il traguardo finale è vicino. Anche questo record – conclude Coletto – la dice lunga su quanto sia stato giusto scegliere il Veneto fra le tre Regioni Benchmark per i costi standard”. Il livello di digitalizzazione dei servizi della sanità veneta è stato recentemente (settembre 2013) oggetto di valutazione nell’ambito del progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale che la Regione Veneto dal 2012 sta realizzando attraverso il coordinamento di Arsenàl.it, consorzio volontario delle 23 aziende Ulss e ospedaliere venete. I dati raccolti sul livello dei servizi e delle infrastrutture sono stati analizzati con il supporto di Himss Analytics Europe, organizzazione internazionale specializzata nell’assessment delle strutture sanitarie. L’analisi è stata condotta seguendo il metodo Emram (Electronical Medical Record Adoption Model), sistema di valutazione internazionale che misura il grado di digitalizzazione in sanità attraverso un preciso dataset e permette, in base ad una classificazione definita da Himss, di posizionare una struttura ad un livello ben definito in una scala che va da 0 a 7. Nello specifico dei servizi online, si rileva che i risultati di maggiore impatto sono stati raggiunti dall’iniziativa coordinata da Arsenàl.it che omologa i servizi su base regionale. Si tratta di Veneto Escape, progetto di scarico dei referti online che ha permesso di raggiungere a fine 2012 il 60% dei circa 10 milioni di referti per esterni prodotti annualmente scaricati via web con punte che superano il 90% in alcune aziende. Inoltre il 94% dei referti prodotti in Veneto oggi viene firmato digitalmente. Il resto dei servizi online ai cittadini è stato avviato autonomamente dalle singole aziende. La prenotazione online è attiva in 12 aziende e in 8 è in via di attivazione. Sul totale delle prenotazioni quelle online rappresentano l’1,3% (pari a 4.744 prenotazioni) mentre il pagamento online, servizio attivato in 6 aziende e in attivazione in 15, rappresenta lo 0,9% dei pagamenti (pari a 2.025 operazioni). Il dossier aziendale (attraverso il quale il paziente può accedere ai suoi documenti clinici) è attivo in 3 aziende e in via di attivazione in 11, sono stati attivati 15.030 account con 3.256 accessi mensili da parte degli utenti. Nel 70% dei reparti di degenza ospedaliera della Regione del Veneto è in uso la cartella di ricovero informatizzata. Altri elementi che completano il quadro sono la percentuale di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta collegati in rete per la prescrizione elettronica pari al 94% del totale (progetto Doge). Per quanto riguarda i sistemi di telemedicina, ogni anno in Veneto si effettuano circa 3.200 teleconsulti neurochirurgici, garantendo un responso nel 49% delle richieste entro la prima mezz’ora dall’accesso al pronto soccorso evitando nell’84% dei casi il trasferimento del paziente da un ospedale all’altro (progetto Health Optimum). Inoltre 3.332 pazienti affetti da patologie croniche (broncopneumopatia cronico ostruttiva, diabete e patologie cardiovascolari) sono seguiti da telemonitoraggio, servizio attivato grazie al progetto Renewing Health.
Servizi digitali della sanità in Veneto |
Numero di referti digitali prodotti in Veneto nel 2012 |
10.000.000 |
Percentuale di referti scaricati online nel 2012 |
60% |
Numero di prenotazioni online nelle 12 aziende che hanno attivato il servizio |
4.744 (1,3% del totale) |
Numero di pagamenti online di prestazioni sanitarie nelle 6 aziende che hanno attivato il servizio |
2.015 (0,9% del totale) |
Numero di dossier aziendali attivi nelle 3 aziende che offrono il servizio |
15.030 |
Percentuale di reparti ospedalieri che utilizzano la cartella di ricovero informatizzata |
70% |
Percentuale di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta collegati in rete per la prescrizione elettronica |
94% |
Numero di consulti neurochirurgici annui |
3.200 |
Numero di pazienti seguiti da telemonitoraggio |
3.332 | |
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ABRUZZO: CHIODI 1900 ASSUNZIONI NELLE ASL DA SBLOCCO TURNOVER PERSONALE COMPETENTE E MOTIVATO PER GARANTIRE QUALITA´ |
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L´aquila, 13 gennaio 2014 - "Il pareggio di bilancio raggiunto nel 2010, mantenuto per tre anni consecutivi, ci ha consentito lo sblocco del turnover e le nostre Asl hanno potuto assumere 1900 professionisti, tra medici, infermieri e personale tecnico-amministrativo. Un risultato che forse poche regioni in piano di rientro possono vantare". Lo dice il Commissario Gianni Chiodi, soddisfatto dopo aver firmato gli ultimi nulla osta per le assunzioni del 2013. "Queste assunzioni - spiega Chiodi - ricomprendono sia le sostituzioni di personale cessato che le trasformazioni di precedenti rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Ho sempre pensato che una sanità di qualità si possa costruire solo con personale qualificato ed attrezzature d´avanguardia, ma uno dei miei obiettivi è quello di dare stabilità al personale sanitario in modo che possa specializzarsi e generare delle aree di eccellenza, uscendo dall´incertezza del precariato ma, soprattutto, recuperare la carenza di organico che avrebbe paralizzato i servizi sanitari essenziali.Di queste 1900 unità di personale 633 sono dirigenti che per la maggioranza appartengono all´area medica e 1276 provengono dal comparto e per lo più si tratta di infermieri. Si può dire che in media ogni Azienda Sanitaria ha assunto da settembre 2010 ad oggi, più di 470 unità di personale. Voglio ricordare, - ha aggiunto - che con la firma del Piano di rientro prima e del commissariamento dopo, all´Abruzzo era stato imposto il blocco totale delle assunzioni di personale, ovvero non era possibile sostituire il personale cessato o andato in pensione. Con il pareggio di bilancio del 2010 siamo stati autorizzati allo sblocco parziale del turn-over. Infatti sia nel 2011 che nel 2012 è stato possibile sostituire il 90% dei medici cessati e il 40% degli infermieri nel 2011 e il 50% nel 2012". La Regione Abruzzo oggi ha superato i target previsti dal piano di rientro dei deficit sanitari, sia in termini economici con un equilibrio dei conti strutturale dopo tre anni e sia in termini sanitari con il miglioramento nell´erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Infatti per il triennio 2013-2015, non ci sono più blocchi del turn-over. Si garantisce pertanto la possibilità per le Asl di sostituire tutto il personale che cessa dal servizio e di procedere alla copertura di posti vacanti in organico, che attualmente risultano occupati da personale a tempo determinato. Proprio in virtù di tale concessione da parte del Ministero è stato previsto nel Programma Operativo 2013-2015 un investimento di 6 milioni di euro in più per favorire le assunzioni di personale, previsto per l? intero triennio. "E considerate che l´Abruzzo - continua Chiodi - dagli ultimi dati disponibili, ha un rapporto tra personale sanitario ed abitanti di 11,1 unità di personale sanitario ogni 1000 abitanti, contro una media italiana di 10,7, di cui di 2 medici ogni 1000 abitanti (la media italiana è di 1,8 ogni 1000 abitanti) e di 4,8 infermieri ogni 1000 abitanti (la media italiana è di 4,4 ogni 1000 abitanti), mentre altre regioni in piano di rientro come il Lazio hanno un rapporto di 8,3 e Puglia e Campania di 9". |
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SALUTE FVG: ACCORDO CON PRIVATI ACCREDITATI PER IL 2014-2016 |
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Trieste, 13 gennaio 2014 - La Regione ha raggiunto l´intesa con le strutture sanitarie private e accreditate per la fornitura di prestazioni a carico del Servizio sanitario regionale nel triennio 2014-2016. Sono a disposizione 68,2 milioni di euro per le case di cura private che sono in grado di erogare sia ricoveri che specialistica ambulatoriale, e altri 16,2 milioni per quelle strutture che forniscono solo specialistica ambulatoriale. Gli accordi con i privati, definiti in una serie di incontri con le associazioni rappresentative del settore, sono stati approvati oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca. Questi accordi, come si spiega nella delibera, consentono una puntuale allocazione delle risorse e una programmazione più efficace dell´erogazione delle prestazioni, in modo da contenere i tempi d´attesa e anche contrastare la fuga di pazienti fuori regione. Le singole Aziende sanitarie avranno ora il compito di stipulare con i soggetti privati (una quarantina in tutto il Friuli Venezia Giulia) i contratti nei quali saranno indicati i volumi di attività, specificando il tipo e la quantità delle prestazioni nelle diverse specialità accreditate. |
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IMMUNOTERAPIA ONCOLOGICA, PER "SCIENCE" AL TOP TRA LE NOVITÀ. A SIENA L´UNICO REPARTO ITALIANO |
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Firenze, 13 gennaio 2014 - La prestigiosa rivista scientifica americana "Science" ha messo nella top ten delle più importanti novità scientifiche del 2013, al primo posto, l´immunoterapia, come nuova arma per combattere il cancro. In Italia, l´unico reparto interamente dedicato all´immunoterapia oncologica è a Siena, presso l´Aou Senese, ed è diretto dal dottor Michele Maio. "L´immunoterapia – spiega Maio – è stata una scommessa vinta insieme a quanti hanno creduto in questa nuova strategia terapeutica, che si affianca a radioterapia, chirurgia e chemioterapia, tra le possibilità oggi disponibili per curare i tumori. La Regione Toscana con l´Istituto Toscano Tumori sono stati lungimiranti e hanno investito in questo nuovo settore, permettendo quindi ai pazienti senesi e toscani di poter accedere alle più innovative terapie oggi disponibili". "E´ per noi motivo di grande orgoglio avere nella nostra sanità un´eccellenza come l´immunoterapia oncologica delle Scotte - è il commento dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - In coerenza con la missione dell´Istituto Toscano Tumori, che è quella di dare a tutti i pazienti le migliori cure, in Toscana mettiamo a disposizione molteplici strategie terapeutiche: tra queste, l´immunoterapia oncologica, che a Siena ha un reparto interamente dedicato. Le mie congratulazioni al dottor Maio e a tutta la sua équipe". Siena è diventata punto di riferimento per malati che arrivano da tutta Italia ma anche dall´estero, e centro coordinatore per diverse sperimentazioni cliniche internazionali, sia europee che mondiali. "Nel 2013 - aggiunge Maio - abbiamo registrato circa 500 nuovi pazienti di cui oltre 300 sono entrati in terapia da noi. E´ un trend in continua crescita e dall´inizio della nostra attività a Siena nel 2004 abbiamo accolto più di 4.000 nuovi pazienti dei quali circa 3.000 sono entrati in terapia presso il nostro Centro. I risultati più promettenti sono quelli ottenuti nella cura del melanoma, ma abbiamo numerose sperimentazioni attive, circa 15, per diversi tipi di tumore, tra cui polmone, mammella, pancreas, rene, epatocarcinoma e mesotelioma pleurico e, nel 2014, saranno attivate nuove sperimentazioni cliniche con particolare riguardo ai tumori cerebrali". L´attività dell´immunoterapia oncologica senese è stata supportata anche da diverse associazioni e fondazioni. "Un ringraziamento doveroso per gli investimenti fatti nel nostro settore – conclude Maio – va a tutti, nessuno escluso. Grazie alla ricerca abbiamo ottenuto importanti risultati e continueremo su questa strada, potendo contare anche su un´équipe composta da giovani medici e ricercatori, motivati e competenti, alla presenza di uno psiconcologo e della onlus nata nel nostro reparto e composta da pazienti, l´associazione ´Aquattromani´". |
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L’ASSESSORE PIEMONTESE RIFERISCE IN COMMISSIONE SUL CASO DEL PARTO GEMELLARE PREMATURO |
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Torino, 13 gennaio 2014 - L’assessore, Ugo Cavallera, ha riferito il 9 gennaio alla Commissione regionale Sanità sul caso dei 2 bimbi gemelli, figli di una donna residente nell’Ossola, nati prematuri al sesto mese, sabato scorso all’ospedale Infantile di Alessandria. La bimba è deceduta, lunedì all’alba. Il fratellino è in ospedale in condizioni stabili ma critiche. Sulla vicenda, la Direzione regionale Sanità ha avviato martedì un’indagine interna per accertare fatti e comportamenti. “Abbiamo disposto un’indagine per una doverosa esigenza di chiarezza nei confronti della famiglia, alla quale rinnoviamo la nostra vicinanza per il dolore, e per la corretta comprensione, in un’ottica di trasparenza amministrativa, di come si sono svolti i fatti. Gli accertamenti che abbiamo disposto partono dalle fasi di assistenza medica specialistica alla gravida, alla valutazione delle cure nel reparto ostretico-ginecologico di Domodossola, al trasporto della paziente dall’ospedale territoriale all’ospedale di riferimento”- ha dichiarato Cavallera. Il direttore regionale della Sanità. Sergio Morgagni, ha affermato: “Fino alla chiusura dell’ indagine, non è possibile trarre conclusioni oggettive e definitive (occorre esaminare, oltre le relazioni e la documentazione clinica, anche i resoconti delle telefonate da e verso il 118). Da tempo sono stati definiti appositi protocolli operativi, sia per il Servizio di Trasporto Avanzato Materno (Stam) di livello aziendale, sulla base di indicazioni organizzative regionali del 2008, sia per il Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale (Sten), di livello regionale risalente al 2007, entrambi recentemente aggiornati. Ad oggi, gli elementi certi riguardano le varie fasi, nell’arco temporale di circa sette ore, dal momento in cui la signora è giunta al Dea dell’ospedale di Domodossola, alla valutazione delle sue condizioni da parte dei medici del reparto di Ostetricia e di Ginecologia, alla ricerca del punto nascita di Terapia Intensiva Neonatale nel quale trasferire la signora, vista la non disponibilità dell’Ospedale di Novara, al trasferimento all’Ospedale di Alessandria dove è avvenuto il parto.” Il direttore del Dipartimento del 118, Danilo Bono, su richiesta di alcuni consiglieri ha puntualizzato in merito alla presenza dello Servizio di trasporto materno infantile e sul mancato utilizzo dell’elisoccorso. “ Lo Stam non è un ambulanza specifica, ma è un servizio che viene configurato con la presenza sull’ambulanza medicalizzata di un ginecologo e di un ostetrico nei casi nei quali è necessario trasferire la partoriente in un centro nascite attrezzato per le gravidanze a rischio. Lo Sten (Servizio trasporto emergenza neonatale) è un servizio con ambulanza allestita specificamente con incubatrice, con la presenza di un medico neonatologo e di infermiere pediatrico di area critica, per il trasporto dei neonati prematuri verso le strutture dotate di Tin, Terapia intensiva neonatale. Per quanto riguarda l’utilizzo del servizio di elisoccorso, in base alla verifica effettuata, come da prassi quotidiana, il giorno sabato 4 gennaio, tutte le 4 basi regionali, tranne quella di Cuneo limitatamente alla sua zona territoriale e in direzione di Ventimiglia e dell’Appennino Ligure, risultavano chiuse al volo per motivi legati alle condizioni meteo in quel momento presenti.” L’assessore Cavallera ha ribadito l’impegno della Regione a chiudere in tempi rapidi l’indagine interna e a riferire alla Giunta e alla Commissione consigliare competente. |
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SANITá NEL LAZIO: PRONTA LA SHORT LIST PER LA SELEZIONE DEI DIRETTORI GENERALI |
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Roma, 13 gennaio 2014 - La Regione porta avanti il percorso intrapreso insieme all’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Ci saranno persone più giovani, un maggior numero di donne, e potranno essere selezionati anche professionisti provenienti da altre regioni. Sono 581 gli idonei che hanno diritto ad essere nominati direttori generali di asl e ospedali. La Regione sta portando avanti questo percorso insieme all’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il 9 gennaio la Commissione ha presentato una short list di 50 nomi da cui potranno essere selezionati i nuovi direttori generali. La lista è composta da 36 uomini e 14 donne. Di questi, 21 provengono dal Lazio e 29 da altre regioni. Entro la prossima settimana si procederà con la nomina dei primi dieci direttori, che andranno a sostituire quelli a cui sta per scadere il contratto. Su cosa si stanno basando le scelte della Regione? Età. L’obiettivo è quello di abbassare l’età media dei direttori generali, che attualmente supera i 64 anni. L’età media dei professionisti selezionati all’interno della short list è di 54 anni. Più donne. Oggi, su un totale di 24 direttori generali, c’è solo una donna. Aumentare la presenza femminile all’interno della squadra è un altro degli obiettivi di rinnovamento della Regione. I più bravi. Al fine di scegliere i migliori manager d’Italia, la Regione è aperta anche ad accogliere professionalità provenienti da altre regioni. "Questo è un passaggio importante – ha detto il presidente, Nicola Zingaretti. Chiudiamo la stagione della spartizione politica di poltrone. Basta inciuci e basta accordi. Le nomine – ha spiegato il presidente- saranno effettuate caso per caso, in base alla tipologia di struttura da dirigere”. |
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POLO DI CARDIOLOGIA DI CISANELLO, UNA STRUTTURA D´AVANGUARDIA |
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Pisa, 13 gennaio 2014 - "Sono molto contento di essere qui stamani per quello che ho visto. Direi che questo è un buon inizio di anno per la sanità toscana". Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, intervenendo il 10 gennaio all´inaugurazione del Polo di cardiologia aritmologica, all´ospedale di Cisanello, a Pisa, insieme all´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni. Con loro, erano presenti il direttore generale dell´Aou pisana, Carlo Tomassini, il direttore di cardiologia 2, Maria Grazia Bongiorni, il rettore dell´Università di Pisa Massimo Augello e il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Il Polo inaugurato è una struttura all´avanguardia e di nuova concezione, dedicata al trattamento di tutte le patologie del ritmo cardiaco: un blocco operatorio costituito da due sale dotate di apprecchiature di ultima generazione, e un reparto di degenza con 18 posti letto, più uno di day surgery. Tra ristrutturazione (700.000 euro) e acquisto macchinari (1,8 milioni) la nuova struttura è costata complessivamente 2,5 milioni di euro. Rossi è rimasto particolarmente colpito da un angiografo di ultima generazione per la visualizzazione radiografica, e sistemi per il mappaggio elettrofisiologico e la navigazione tridimensionale nelle camere cardiache: "un´apparecchiatura molto sofisticata - ha sottolineato il presidente - e unica in Europa". "Noi - ha aggiunto Rossi rivolgendosi ai medici - abbiamo la funzione di supportare il vostro lavoro. Le scelte della Regione Toscana sono per una sanità pubblica, tendenzialmente gratuita e di altissima qualità . Su questo stamani qui fissiamo un punto importante e su questo la giunta è disposta a impegnarsi fino in fondo. Quelli passati sono stati due anni pesantissimi, ma nonostante i tagli imposti dal governo noi siamo riusciti a portare tutti i bilanci in pareggio. La buona amministrazione aiuta la buona sanità. Il taglio pesante si è fatto sentire, anche perché si accompagna anche a un blocco degli stipendi. E chi ha un reddito basso avverte le difficoltà più di altri. Mi auguro che nel 2014 si riesca a dare risposta anche a questi problemi. Il personale si è fatto carico di questi sacrifici, e per questo mi sento di ringraziare chi, per continuare a dare risposte ai cittadini, è andato incontro a sacrifici". "Rivendico alcune scelte che sono state fatte, di investire nelle strutture", ha concluso Rossi. "Se non avessimo fatto quelle scelte la sanità toscana non sarebbe ora a questi livelli di eccellenza. Per ospitare macchine come queste ci vogliono strutture nuove. Noi abbiamo rinnovato tutte le strutture sanitarie, completeremo l´affresco con Lucca, Massa e poi Livorno. Questo mette la Toscana su un terreno che guarda al futuro e che sfida l´Europa. Fossimo rimasti nei vecchi ospedali non avremmo avuto questa capacità di innovazione". "Anche ciò che inauguriamo stamani si inquadra in un processo più ampio di revisione della nostra rete di assistenza", ha detto l´assessore Marroni. "Siamo impegnati in una serie di riorganizzazioni avviate da oltre un anno. Abbiamo fatto accordi con le Università, in questo caso con l´Università di Pisa, sulla ricerca e l´innovazione, per portare a sistema tutte le nostre eccellenti esperienze, concentrando e specializzando le risorse. Quest´anno daremo nuovo impulso a questi accordi". |
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PIEMONTE, SAITTA: "SERVE UN GOVERNO REGIONALE AUTOREVOLE CON UN PROGRAMMA PER L´EMERGENZA SANITARIA ED OCCUPAZIONALE" |
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Torino, 13 gennaio 2014 - "L´emergenza che viviamo sulla sanità e la crisi occupazionale non aspettano i tempi della giustizia amministrativa. Il Piemonte ha assoluta necessità di un governo regionale autorevole, in grado di impostare politiche di sviluppo e di non sprecare risorse preziose. Prima di pensare a liste e candidatuture, servono con urgenza programmi di governo attuabili". Questo il commento del presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta: "sono preoccupato. Dopo il grande ritardo della sentenza che oggi ha dichiarato nullo il voto regionale del 2010, oggi è indispensabile che il centrosinistra si attrezzi con proposte credibili e concrete. Il Pd guidi subito la proposta" . |
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SANITÀ, ROSSI AI CONTESTATORI DI CISANELLO: "PROTESTE RISPETTABILI, MA STRUMENTALI" |
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Pisa, 13 gennaio 2014 - "Sono proteste rispettabili, ma strumentali. E´ una contestazione legittima, ma non siamo noi i responsabili delle cose per cui protestano". Questa la replica del presidente Enrico Rossi alle persone che questa mattina davanti all´ospedale di Cisanello protestavano contro i tagli in sanità. "Il governo Monti - aggiunge Rossi - ha tagliato in due anni l´8 per cento della spesa sanitaria. Pare che questo paese abbia deciso di tagliare sul futuro, su questioni come la scuola, la sanità. In Toscana ce l´abbiamo fatta, abbiamo riorganizzato e razionalizzato. Ora a livello nazionale si aprirà la partita delle dinamiche salariali. Ma non dipende dalla Regione Toscana, come non è dipesa da noi la scelta del ticket". |
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MARCHE, DEMATERIALIZZAZIONE RICETTA CARTACEA E TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DATI RICETTE MEDICHE |
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Ancona, 13 gennaio 2013 - Verso l’addio alla “ricetta rossa”. La Regione Marche e le Organizzazioni sindacali della Medicina Generale e della Pediatria di libera scelta, hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa per l’implementazione e lo sviluppo della rete per l’informatizzazione territoriale. Il Protocollo si inquadra nel percorso previsto dalla normativa nazionale per la dematerializzazione della ricetta cartacea e la trasmissione dei dati informatizzati. Questi processi innovativi prevedono l’introduzione di un sistema che permette la prescrizione e l’erogazione di farmaci con i soli passaggi informatici, senza ricorrere alla stampa della consueta “ricetta rossa”. Naturalmente il passaggio a tale sistema sarà graduale e coinvolgerà prima un ristretto gruppo di medici e di farmacie territoriali e man mano sarà esteso a tutto il territorio regionale. “La dematerializzazione della ricetta e l’informatizzazione dei servizi territoriali – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – è un’evoluzione ritenuta fondamentale per lo sviluppo del Sistema Sanitario Regionale e dei servizi resi alla collettività. Produrrà infatti un vantaggio per il cittadino e per tutti i soggetti interessati che, a regime, potranno accedere ai servizi senza alcun spostamento di carta con il conseguente risparmio di costi sia per i singoli che per la collettività. Sarà inoltre possibile un maggior controllo sulla spesa farmaceutica. Anche in questo caso si conferma la validità di un modello di sviluppo regionale perseguito da questa giunta e basato sull’innovazione attraverso l’in¬tegrazione in rete di servizi, soggetti e attività con tre obiettivi principali: la qualità, l’ efficienza e il risparmio”. Dal punto di vista pratico, in questa fase di avvio che comincerà entro il mese di gennaio, il cittadino che si rivolge dal proprio medico di fiducia, se lo stesso collabora all’iniziativa, al momento della prescrizione del farmaco, si vedrà consegnare, al posto della “ricetta rossa”, un promemoria stampato su carta bianca. Il promemoria conterrà informazioni analoghe a quelle contenute nella solita ricetta e servirà al cittadino per ritirare i farmaci nella farmacia a cui si rivolgerà. Più complesso e tecnologico è quello che non si vede e che riguarda l’automatico passaggio della prescrizione dallo studio del medico alla disponibilità di qualunque farmacia, alla registrazione della avvenuta distribuzione del farmaco, e alla realizzazione e alla implementazione di specifici Sistemi di accoglienza dati e di idonee procedure informatizzate. “Si tratta di una svolta indolore per i cittadini, – aggiunge l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani - ma molto importante per la pubblica amministrazione e le casse dello Stato, se si pensa che il ricettario rosso è prodotto dalla Zecca con un costo di circa 30 centesimi a ricetta e che l’informatizzazione dei processi permette un monitoraggio costante e in tempo reale della spesa farmaceutica da parte del Ministero delle Finanze. E sul versante sanitario, inoltre, sarà possibile un controllo dell’appropriatezza prescrittiva e una sorveglianza epidemiologica delle malattie”. Il protocollo di intesa riguarda in particolare l’identificazione di un gruppo di medici con cui cominciare. Questi medici, 215 di assistenza primaria e 49 pediatri di libera scelta, utilizzeranno i loro strumenti ed i loro programmi per l’invio dei dati e delle ricette dematerializzate al Sac (Sistema di Accoglienza Centrale del Ministero dell’Economia e Finanze), in attesa di disporre degli strumenti in corso di acquisizione da parte della Regione con l’accordo di programma. Il gruppo verrà individuato dall’Asur tra i medici interessati che presenteranno una apposita domanda, secondo i criteri e le procedure concordate nel protocollo. |
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TOSCANA: NESSUNA RETROMARCIA SUGLI IMPEGNI PER LA SANITÀ |
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Firenze, 13 gennaio 2014 - "Non solo il day hospital oncologico resterà a Carrara, ma nessuna retromarcia è stata fatta riguardo agli impegni presi nel Piano attuativo locale per quanto riguarda gli investimenti previsti su Carrara". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rassicura il sindaco di Carrara replicando alle sue affermazioni riportate dalle cronache locali. "La Regione – prosegue Rossi - assicura Carrara e il suo Sindaco che saranno garantiti tutti i finanziamenti stabiliti negli accordi di programma, necessari a realizzare gli impegni contenuti nel Piano con l´apertura del Nuovo ospedale delle Apuane. Al momento queste risorse, accantonanate e inserite nella Finanziaria regionale recentemente approvata, sono state assegnate alla Asl di Massa e Carrara per una prima tranche". "Anche dopo l´apertura del Nuovo ospedale delle Apuane, Carrara potrà continuare a fornire risposte di qualità ai cittadini in materia sanitaria – aggiunge il presidente della Regione Toscana - Confermiamo dunque quanto già assicurato dai vertici dell´Asl Apuana, e ribadiamo che sarà nostro compito vigilare affinchè non subentrino ostacoli agli adempimenti previsti". |
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NESSUNO SMANTELLAMENTO DELLA SANITÀ A PISA |
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Firenze, 13 gennaio 2014 - "Nessuno smantellamento della sanità a Pisa. Chi lo dice fa solo strumentalizzazione politica. La guardia medica non sparisce e la sicurezza dei cittadini non è messa in alcun modo in discussione". L´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni replica fermamente all´Unione sindacale di base e al movimento della sinistra antagonista, che protestano per la paventata soppressione della guardia medica, e annunciano contestazioni per domani, quando il presidente Rossi e l´assessore Marroni andranno all´ospedale di Cisanello per l´inaugurazione del polo di cardiologia aritmologica. "Come hanno già spiegato il direttore della Asl 5 Rocco Damone e il presidente dell´Ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini - chiarisce l´assessore - la guardia medica sarà attiva regolarmente, semplicemente i medici opereranno nella sede scelta in base al bando scaduto nel settembre scorso. L´obiettivo perseguito dalla riorganizzazione - sottolinea l´assessore - è quello dell´integrazione tra i medici di famiglia e la guardia medica, che attraverso il lavoro comune garantiranno la vera continuità assistenziale per le 24 ore, come previsto anche dal nuovo Piano sanitario e sociale integrato di prossima approvazione". |
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SALUTE: TRASFERITA ALLA REGIONE FVG LA SANITÀ PENITENZIARIA |
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Trieste, 13 gennaio 2014 - Saranno le Aziende sanitarie competenti per territorio a garantire la continuità delle cure ai detenuti nelle cinque case circondariali regionali (Trieste, Gorizia, Tolmezzo, Udine e Pordenone), dopo che dal primo gennaio scorso le competenze nel campo delle medicina penitenziaria sono state trasferite alla Regione. Le istruzioni alle Aziende sono contenute in una delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca. L´acquisizione delle competenze comporta il trasferimento del personale, delle attrezzature e dei locali che lo Stato impiegava finora per svolgere questo servizio. La Regione sta preparando le linee guida per individuare i principi e i criteri secondo i quali dovrà essere organizzata e gestita dalle Aziende la tutela della salute nelle carceri. Nel frattempo le stesse Aziende dovranno indicare la propria struttura competente per fornire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione ai detenuti. I fondi per coprire i costi del nuovo servizio saranno assegnati alle singole Aziende in un momento successivo, sulla base delle risorse finanziarie che lo Stato trasferirà alla Regione. |
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OSPEDALI PAIN FREE PER GRANDI E PICCINI: AL VIA I PROGETTI “SPEGNI IL DOLORE – LA RETE DELLE LAMPADE” E “38CHECKPAIN” |
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Milano, 13 gennaio 2014 – E’ ufficialmente entrato nella fase operativa il progetto “Spegni il dolore – la rete delle lampade”, promosso dall’Associazione vivere senza dolore e dalla Fondazione Maruzza Lefebvre, sotto la direzione scientifica della prof.Ssa Franca Benini. Un percorso iniziato nel 2012, con l’obiettivo di definire degli indicatori che permettessero ai centri ospedalieri di misurare la qualità del loro approccio al dolore cronico e identificare le eventuali aree di criticità sulle quali intervenire. Il progetto, nato inizialmente in ambito pediatrico, ha visto al lavoro un Board di 20 esperti tra i massimi esponenti italiani nel campo del dolore (medici, infermieri, psicologi, giornalisti, non profit, società scientifiche, Istituzioni, pazienti e loro familiari) e ha consentito di creare un utile strumento: un questionario di facile applicazione in tutti i reparti e, grazie alla sua struttura a moduli, adattabile a qualsiasi tipologia di struttura ospedaliera, sia essa di I, Ii o Iii livello. L’iniziativa è stata presentata in anteprima al congresso Siaarti dolore, svoltosi a Pordenone nel settembre 2013. La collaborazione con l’Istituto Mario Negri ha permesso la validazione del questionario che, dal 15 gennaio, sarà testato presso 7 centri pediatrici tra i più accreditati a livello nazionale. Terminata questa prima fase, entro fine marzo, a tutti gli ospedali italiani sarà proposto di valutare il proprio livello d’intervento sul dolore nel bambino, in base ai criteri minimi e agli standard di qualità definiti dal Board, rispondendo ad alcune domande mirate sui servizi erogati dalle strutture. A ogni centro partecipante saranno attribuite una o più “Lampade del sorriso”, a seconda del livello di cura raggiunto. Il network che si formerà fra le diverse strutture aderenti al progetto costituirà una rete di eccellenza, “la rete delle lampade”, dove la condivisione e lo scambio culturale permetteranno una crescita continua della qualità dei servizi erogati, a beneficio dei pazienti. “E’ stato un lavoro complesso e faticoso, che ci ha visti impegnati per oltre un anno”,afferma Franca Benini, Responsabile del Centro di Riferimento Regionale Veneto di Terapia del Dolore e Cpp – Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto. Lo strumento messo a punto ha tutti i requisiti scientifici per rispondere a criteri di efficacia ed efficienza. Potrà essere utilizzato autonomamente da ogni struttura e consentirà di monitorare in modo continuativo progressi e criticità nella disponibilità di risposte adeguate al bambino/neonato con dolore. Il tutto nell´ottica di fornire e condividere stimoli e strumenti che permettano, in tempi brevi, di uniformare su tutto il territorio nazionale l´approccio più adeguato al dolore in età pediatrica”. “Il via alla fase operativa del progetto rappresenta motivo di grande soddisfazione -commenta Silvia Lefebvre della Fondazione Maruzza Lefebvre D’ovidio Onlus -non solo per il risultato scientifico raggiunto, ma soprattutto perché è la dimostrazione di come sia possibile, unendo le forze e collaborando, ottenere grandi risultati. Tutti i componenti del Board si sono dedicati con impegno ed estrema disponibilità al raggiungimento dell’obiettivo, mettendo a disposizione le loro competenze, per offrire alla comunità medica e ai pazienti uno strumento universale che possa aiutare a migliorare la qualità di vita dei malati, specialmente se bambini”. Ma l’attività dell’Associazione vivere senza dolore Onlus non si è fermata al progetto “Spegni il dolore – la rete delle lampade” e, per cercare di ottimizzare la cura della sofferenza all’interno dei reparti ospedalieri, ha avviato anche un’altra iniziativa denominata “38Checkpain”. “Le indagini che abbiamo condotto in questi anni, in particolare Hub2hub - spiega Marta Gentili, Presidente dell’Associazione -hanno evidenziato che il 51% dei pazienti ricoverati presso i reparti ospedalieri ha un dolore cronico non controllato con un’intensità media, valutata su scala da 0 a 10, pari a 5,2. Oltre il 20% dei pazienti, inoltre, non ha una terapia antalgica in atto e, nonostante sia ricoverato in una struttura sanitaria, non riceve un trattamento efficace. In pratica, viene disatteso l’articolo 7 della Legge 38, che prevede l’obbligo di riportare sempre in cartella clinica l’intensità del dolore, il suo andamento nel tempo e l’effetto ottenuto con le cure somministrate. Il progetto “38Checkpain” si ispira ai modelli impiegati in fase pre e post-operatoria e a una limitata esperienza americana. Grazie all’impiego di una checklist anche in ambito dolore, in un noto ospedale statunitense, si è riusciti a ridurre la prevalenza dei sintomi algici dal 41% al 3%. Da qui l’idea di creare la prima checklist basata sui dettami della Legge 38: una sorta di lista di controllo, con una serie di punti da verificare, per far sì che l’attenzione dell’équipe di reparto, medici e infermieri, possa focalizzarsi sulla rilevazione, il monitoraggio e l’adeguato trattamento della sofferenza nel paziente ricoverato. Alla fase test del progetto sono state invitate 100 oncologie distribuite su tutto il territorio nazionale, ma la checklist potrà poi essere applicata in qualunque reparto ospedaliero. Entro la fine di gennaio terminerà l’arruolamento dei centri e, per metà aprile, avremo i primi risultati”. “Da anni – conclude Marta Gentili– portiamo avanti progettualità rivolte alla cura del dolore pediatrico e dell’adulto, con l’obiettivo di creare la rete tanto auspicata dalla nuova normativa. Lo facciamo collaborando con quanti, mossi dagli stessi obiettivi, dedicano le loro forze e risorse a migliorare la vita di quanti soffrono. Nel rispetto di tutti”. |
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CAMPESTRE, LOMBARDIA: I GIOVANI GRATIS SONO UN MODELLO |
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Milano, 13 gennaio 2014 - "Auspico che la scelta di far gareggiare gratuitamente le categorie giovanili sia un modello anche per tutti gli altri sport". L´ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, presentando, a Palazzo Pirelli, la terza edizione di ´Cross per tutti´, circuito di corsa campestre promosso dal Comitato provinciale di Milano della Fidal (Federazione italiana atletica leggera). Testimonial della manifestazione la promessa nazionale Sara Galimberti e il maratoneta Danilo Goffi. Sport Delle ´3 Effe´ - "Queste sei gare - ha sottolineato l´assessore - rappresentano un modello di organizzazione e ben interpretano lo spirito della campestre, che è quello di gare caratterizzate dalle ´3 effe´: fango, fatica e freddo". "Plaudo al lavoro della presidente Fidal della provincia di Milano Sabrina Fraccaroli - ha proseguito l´assessore - e al lavoro organizzativo dell´Atletica Cassano, dell´Atletica Cesano Maderno, dell´Atletica Cinisello, dell´Atletica Team Brianza, dell´Euroatletica 2002, del Maraton Club Seveso e dell´Us San Vittore Olona, che renderanno possibile lo svolgimento delle gare". ´Cross per tutti´ si aprirà domenica 12 a Paderno Dugnano (Milano), proseguirà il 19 a Cesano Maderno (Monza e Brianza) con la prima prova del Campionato assoluto e quindi vivrà l´appuntamento della Cinque Mulini a San Vittore Olona (Milano), domenica 26. Domenica 16 febbraio si svolgeranno i Campionati provinciali a Seveso e il 23 i Campionati regionali Staffette a Monza. Chiuderà l´happening della campestre la terza prova degli Assoluti a Cinisello Balsamo. Base Per L´attività Motoria - "Dopo aver seguito il Campaccio e in attesa di seguire la Cinque Mulini - ha continuato l´assessore - posso dire che assistere a queste gare è un modo per riscoprire lo sport e per apprezzare l´importanza dello sport campestre anche come base per altre attività motorie". "Vedere tanti ragazzi praticare la campestre - ha concluso l´assessore Rossi - è un segnale che i giovani sono vicini allo sport. Regione Lombardia assicura il proprio appoggio e sosterrà sempre le manifestazioni, come il ´Cross per tutti´, che diffondono, a ogni età, la cultura dell´attività motoria, principio ispiratore dell´Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia". |
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ABRUZZO:PREMIATI CAMPIONI DEGLI SPORT PARALIMPICI EROGATI CONTRIBUTI PER PRATICA SPORTIVA ED ATTREZZATURE |
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Pescara, 13 gennaio 2014 - "In un momento particolarmente difficile in cui abbiamo approvato il Bilancio della Regione con grande difficoltà, siamo comunque riusciti a garantire contributi per la diffusione della pratica sportiva degli atleti diversamente abili attraverso la legge regionale 6 del 2005 per 40 mila euro. Si è trattato dell´unica legge finanziata in ambito sportivo al di là dei fondi Fsc e di quelli europei". Una premessa che l´assessore Carlo Masci ha voluto fare, questa mattina, a Pescara, in Regione, in occasione della premiazione di alcuni tra i migliori atleti abruzzesi degli sport paralimpici, per mettere in evidenza la forte attenzione che la Regione dedica allo sport particato dagli atleti diversamente abili. "Inoltre, - ha aggiunto l´assessore - nell´ambito della Linea di Azione 1.3.1.C del Par Fas Abruzzo 2007-2013, rivolta ad iniziative ed eventi sportivi ed in particolare alla dotazione di attrezzature per la pratica sportiva degli atleti disabili, Masci - va ricordato che dei 200 mila euro previsti nel bando sono stati assegnati 67 mila euro per carenza di domande. Tuttavia, - ha proseguito - siamo comunque soddisfatti poichè l´Abruzzo è stata l´unica Regione italiana ad aver individuato una possibilità di sostegno per atleti fantastici che quotidianamente compiono sacrifici enormi per poter garaeggiare". Nel dettaglio, 23 mila euro sono andati alla Polisportiva Amicacci di Giulianova, 24 mila alla Asd Pb Cycling, 11 mila all´Asd la Pineta e 9 mila alla Lega navale - sezione di Ortona. Giusto spazio, poi, alle premiazioni che hanno riguardato i gemelli lancianesi, Luca e Ivano Pizzi, pluricampioni del mondo e paralimpici nel ciclismo (specialità corsa in linea e cronometro), il campione italiano su strada, Pierpaolo Addesi di Torrevcchia Teatina, il nazionale di basket in carrozzina e capitano dell´Amicacci Giulianova, Galliano Marchionni, il campione italiano a squadre di tennis in carrozzina, Antonio Cippo di Sulmona, il campione italiano di nuoto nei 200 rana, Luca Maccarone di Chieti, e le ginnaste di ritmica Francesca Moratti (campionessa italiana nelle specialità del corpo libero, fune e palla), e Lorenza Della Valle. |
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SPORT: PREMIAZIONE DELLE CAMPIONESSE DELL´ARMONIA D´ABRUZZO |
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Pescara, 13 gennaio 2014 - "E´ una grandissima soddisfazione premiare la società sportiva più titolata d´Abruzzo, l´Armonia d´Abruzzo di Chieti, reduce dalla conquista del sesto scudetto consecutivo nel campionato di serie A1 a squadre di ginnastica ritmica". Lo ha dichiarato, questa mattina, a Pescara, in Regione l´assessore allo Sport, Carlo Masci, affiancato, per l´occasione, dal presidente regionale del Coni, Enzo Imbastaro, e dall´assessore comunale allo Sport di Chieti, Marco Russo. "Quello dell´Armonia è un exploit che ha pochi precedenti in senso assoluto - ha proseguito l´assessore - e di cui va dato sicuramente atto alle splendide atlete ma soprattutto alle principali artefici del successo di questa importante realtà agonistica. Mi riferisco alla presidentessa Anna Mazziotti e all´allenatrice Germana Germani - ha rimarcato Masci - che hanno avuto il merito di crederci e che oggi sono ai vertici internazionali della disciplina con un team in grado di ´prestare´ atlete alla nazionale azzurra per quattro Olimpiadi di seguito". Sono state messe, poi, in risalto le notevoli capacità organizzative e La forza aggregatrice dell´Armonia, capace di portare spesso in Abruzzo grandi eventi sportivi e stage delle nazionali come è avvenuto, recentemente, in occasione del raduno della nazionale al Pala Giovanni Paolo Ii di Pescara. "Proprio Papa Giovanni Paolo Ii - ha ricordato Masci - amava ripetere, riferendosi al mondo dello sport, che c´è bisogno di esempi e non di idoli e l´Armonia, oltre ad essere una fucina di talenti inesauribile, rappresenta ormai un patrimonio di tutto l´Abruzzo da salvaguardare e da sostenere. La Regione - ha sottolineato Masci - è stata sempre in prima fila in questo ambito attivando, per esempio, una linea specifica dei fondi ex Fas, gli attuali Fsc, (Fondi Sviluppo e Coesione), ma anche attraverso altre modalità". A seguire c´è stata la premiazione delle protagoniste dello scudetto 2013: le ginnaste Chiara Di Battista, Federica Febbo, Francesca Medoro, Valeria Pysmenna, Alessia Russo, Folores Menna. Assenti giustificate Carmen Crescenzi, la nazionale Chiara Ianni e la campionessa russa Marina Durunda. |
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PRIMA GIORNATA DELLO SPORT DELLA REGIONE MOLISE: SARÀ APPUNTAMENTO COSTANTE PER CONFRONTI CONTINUI E COSTRUTTIVI |
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Campobasso, 13 gennaio 2013 - "Lo sport, primo attore della qualità sociale nella nostra regione", il messaggio lanciato stamani dal governatore Paolo di Laura Frattura nel corso della conferenza stampa di presentazione della Prima giornata dello sport della Regione Molise a testimoniare nuova attenzione e nuove prospettive per il mondo dello sport molisano. Ad illustrare l´evento che si terrà a Campobasso lunedì 13 gennaio, assieme al presidente Frattura, il consigliere regionale delegato, Carmelo Parpiglia, e il presidente del Coni Molise, Guido Cavaliere. "La nostra idea - ha specificato Frattura -, è rendere la Giornata dello sport un appuntamento istituzionalizzato per un confronto serrato, aperto, continuo e costruttivo con gli operatori, gli sportivi e la stampa specializzata. Partiamo lunedì con un evento realizzato in assoluta economia, grazie all´impegno, all´entusiasmo e alla solidarietà dei tanti che credono nel valore speciale dello sport, a cominciare dai professionisti e dalle imprese che hanno voluto partecipare alla realizzazione della Prima giornata molisana dello sport". Importanza e risalto, inoltre, alla scuola, come centro integrato di formazione, educazione e socialità. "Nelle nostre scuole lo sport sarà protagonista di primo piano. Con un´apertura riconoscibile alla multidisciplinarità. Partiremo dall´impiantistica sportiva, che non sarà realizzata - ha specificato il governatore -, secondo la logica del campanile, ma in funzione della presenza delle eccellenze del territorio e della tradizione". Nel merito degli appuntamenti in calendario lunedì prossimo, il consigliere regionale Carmelo Parpiglia. "Daremo ai nostri giovani studenti - ha evidenziato il delegato allo Sport -, la possibilità di incontrare campioni di richiamo nazionale, così da consentire a tutti una vicinanza diretta con atleti che rappresentano un punto di riferimento nelle diverse discipline. Un modo concreto e partecipato, il nostro, di riallacciare il dialogo interrotto con le scuole. Con la Giornata dello sport intendiamo celebrare talento e merito". "In programma - ha proseguito Parpiglia -, convegni che vedranno la partecipazione di importanti professionalità e dell´università. Ci siamo aperti a tutti con l´intenzione di avviare una nuova stagione di programmazione per lo sport. Fare squadra in ogni campo è il solo modo per costruire il futuro migliore. Lunedì sarà una giornata articolata, ricca di contenuti, al termine della quale ci sarà la premiazione degli sportivi molisani che si sono distinti particolarmente". Nel dettaglio, lunedì 13 gennaio, al mattino le scuole incontreranno Andrea Lalli, Fabio Emanuele, Maria Centracchio e Stefano Patriarca. Nel pomeriggio, il convegno con i professori Dal Monte e Calcagno, Fabbricini e il manager Rocco Sabelli. Infine, la serata di Gala con la premiazione dello Sportivo e dell´Atleta dell´anno e i premi al miglior giovane a alla migliore atleta donna. I molisani che si sono distinti nel corso del 2013 riceveranno una statuetta bronzea dell´Ercole sannita. Per la realizzazione della Prima giornata dello sport della Regione Molise determinante il contributo del comitato tecnico-scientifico, composto da Guido Cavaliere, Donatella Perrella, Giuseppe D´elia, Franco Palladino, Enrico Sabetta, Enzo Barisciano, Luca Maresca e Maurizio Sabelli. E proprio dal professor Cavaliere, vertice del Coni Molise, il riconoscimento pubblico di una nuova e concreta attenzione della politica regionale al complesso e importante mondo dello sport. |
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IN PIEMONTE LA 66A. EDIZIONE DI CA.S.T.A. CAMPIONATI SCIISTICI DELLE TRUPPE ALPINE |
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Torino, 13 gennaio 2014 - L’assessore all’Economia montana della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, è intervenuto il 9 gennaio alla presentazione della 66a. Edizione dei Campionati sciistici delle Truppe Alpine (Ca.s.t.a), che quest’anno si svolgeranno nel comprensorio sciistico della Via Lattea. “ Ca.s.t.a è un’ importante manifestazione - ha dichiarato Vignale - in grado di portare i valori del patriottismo, dell’agonismo e dello sport sulle montagne piemontesi, permettendo anche ai soldati e alle numerose truppe internazionali che vi prenderanno parte di poter apprezzare la qualità tecnica, turistica e sportiva delle nostre montagne ”. “ Questa edizione - ha concluso l’assessore - è per noi piemontesi una grande occasione per rafforzare il solido legame con le truppe alpine e per poterle rivedere, dopo 44 anni, in azione in prove sportive e di addestramento di grande valore nel loro Piemonte ”. |
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