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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Marzo 2014
VISITA IN TRENTINO DI UNA DELEGAZIONE COREANA GUIDATA DAL GRUPPO DAESUNG  
 
Trento, 11 marzo 2014 - Visita in Trentino di una delegazione coreana guidata da Young Tae Kim, presidente del Gruppo Daesung, vero e proprio colosso industriale che opera da oltre 60 anni in campo energetico e nelle tecnologie ambientali. La delegazione è in Trentino su invito della società Sofc-power di Mezzolombardo, attiva nel campo della generazione di energia pulita distribuita, e ha incontrato questo pomeriggio i vertici della Provincia autonoma di Trento, con il presidente Ugo Rossi e l´assessore all´ambiente ed energia Mauro Gilmozzi. Un incontro incoraggiato anche dall´ambasciatore della Corea del Sud in Italia e presidente del Consiglio coreano dei rapporti internazionali, che ha inviato i suoi saluti incoraggiando il prosieguo dei rapporti scientifici ed economici che si stanno delineando in Trentino. Al termine dei colloqui la decisione di costituire un gruppo di lavoro per esaminare tutti gli aspetti tecnici della collaborazione, centrata sulla tecnologia Gaspalsma, per la trasformazione del rifiuto in combustibile e del combustibile in calore. La visita segue ad uno degli accordi di sviluppo siglati recentemente dal Primo Ministro della Corea del Sud Park in Svizzera, il quale prevede una cooperazione strutturata tra Kaits, un ente governativo di ricerca leader in Corea nel campo delle tecnologie ambientali (l’Enea coreana, per intenderci), H&power, società spin off di Kaist che si occupa di fuel cell, complementare al partner trentino Sofcpower-htceramix, ed inoltre Lge e Sofc-syngas, investitori e partner in Sofcpower. La Corea è attualmente già cliente dei prodotti Sofcpower, in particolare per quanto riguarda i generatori ad alta efficienza. Gli incontri tra la delegazione coreana e Sofc Power prima e la Giunta Provinciale poi sono finalizzati a porre le basi per una adesione del Trentino ad una programma di cooperazione e sviluppo internazionale con industrie ed istituti di ricerca coreani, svizzeri, canadesi sui temi dell’energia pulita e per lo sviluppo di nuove tecnologie ed impianti di trasformazione di rifiuti in energia basati su tecnologia Gasplasma. Altro obiettivo è supportare Daesung nel suo progetto di investire in Trentino nella realizzazione di un impianto di conversione di rifiuti in energia, e nella creazione di un centro di competenza di livello mondiale in questo campo. Infine, si vuole valutare la possibilità di dar vita ad una partnership produttiva per la realizzazione di tecnologie di conversione dei rifiuti in energia e di prodotti cleantech “made in Trentino”. La realizzazione dei tre punti produrrebbe un impatto potenziale del programma su 3 anni tale da generare dai 50 ai 100 posti di lavoro altamente specializzati e di attirare un volume crescente di investimenti. A conclusione dell´incontro, è stata ribadita la volontà di tutti i partners, economici e istituzionali di approfondire gli aspetti tecnici e avviare una sperimentazione sui temi in questione.  
   
   
INTESA TRA ANCE SALERNO ED ENTE PARCO DEL CILENTO PER PROMUOVERE UNA FILIERA “GREEN” DELL’EDILIZIA.  
 
 Salerno, 11 marzo 2014 - Ance Salerno ed Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, insieme per valorizzare la filiera dell’edilizia “green”. L’intesa - che sarà ufficializzata il prossimo 31 marzo - prevede l’individuazione e la partecipazione a bandi e programmi, finanziati nell’ambito delle politiche comunitarie e nazionali, finalizzati alla riqualificazione energetica, al recupero conservativo del patrimonio edilizio esistente, alla rigenerazione urbana in chiave di ecosostenibilità nel perimetro del Parco. Una strategia sinergica – quella che Ance Salerno ed Ente Parco intendono perseguire – per promuovere buone pratiche inerenti lo sviluppo edilizio sostenibile nell’area protetta. I principi generali sui quali si base l’accordo si incentrano su due obiettivi primari: incrementare le possibilità occupazionali per i giovani professionisti del territorio e migliorare le dinamiche di sviluppo socio-economico nell’area del Parco. L’intesa mira anche all’implementazione dei livelli di diffusione della “cultura progettuale” nei Comuni del Parco. Ance Salerno si impegna a rendere disponibili risorse strumentali e personale qualificato, oltre che a monitorare le informazioni utili per intraprendere le iniziative condivise sul piano della promozione della filiera estesa dell’edilizia “green”. L’ente Parco si attiverà per diffondere una puntuale informazione in merito alle attività oggetto dell’accordo anche attraverso il proprio sito web istituzionale, rendendo operative le proprie risorse professionali interne. Per raggiungere gli obiettivi condivisi, saranno attivati un Comitato Tecnico ed un Gruppo di Lavoro formato da tecnici dell’Ente Parco e da professionisti afferenti l’Ufficio Rapporti Comunitari dell’Ance a Bruxelles (Ance Ue), il Centro Studi Ance Salerno ed il Dipartimento di Ingegneria Civile della Facoltà di Ingegneria dell´Università degli Studi di Salerno. « È il momento di attivare filiere intelligenti per interventi in grado di tutelare e valorizzare il territorio – è il commento del presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi - Ance Salerno da tempo sottolinea che, nel contesto di un generale impoverimento del mercato delle costruzioni, è diventato indispensabile rinnovare e reinventare la “filiera” allargata dell’edilizia - architetti, ingegneri, geometri, artigiani, operai specializzati, produttori di materiali, fornitori di servizi – ri-orientandola verso la frontiera della sostenibilità ambientale. Solo così potremo procedere alla realizzazione di un vero e proprio piano di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato a livello regionale e nelle singole province». «È questa la premessa sostanziale - ha aggiunto il presidente Lombardi - per la concretizzazione, partendo dal basso ed interloquendo direttamente con gli Enti erogatori dei finanziamenti, delle città intelligenti. È in questo contesto che la tanto evocata green economy può assumere i connotati di un modello di sviluppo concreto e coerente con la vocazione di un’area protetta di enorme valenza paesaggistica ed ambientale come quella del Parco del Cilento, Alburni e Vallo di Diano». «Siamo convinti - ha concluso il presidente di Ance Salerno – che sia necessario “filtrare” bene i modelli di sviluppo da mettere in campo nelle singole aree territoriali. Non si può pensare di ispirarsi a quanto è stato messo in campo altrove senza tenere conto delle specificità dei luoghi nei quali viviamo. Per troppo tempo abbiamo relegato in secondo piano le ricchezze “originali” intorno alle quali fare ruotare le nuove progettualità. Valorizziamo ambiente e paesaggio attivando posti di lavoro e migliorando la qualità complessiva della vita: è in questo quadro che si intravedono importanti scenari di ripresa anche per il comparto dell’edilizia». «L’intesa raggiunta con Ance Salerno – ha aggiunto il presidente dell’Ente Parco Amilcare Troiano – ha una grande valenza strategica, in quanto rafforza operativamente la volontà di mettere in campo iniziative finalizzate al recupero e alla riqualificazione urbanistica del patrimonio edilizio esistente, senza trascurare le opere necessarie per intervenire nell’ambito del dissesto idrogeologico, attuando le pratiche già sperimentate dalla bioarchitettura e dalla bioedilizia sotto il profilo della sostenibilità e della compatibilità ambientale». «Va aggiunto – conclude Troiano – il grande bacino di opzioni qualificanti che si configura nella promozione delle fonti rinnovabili nel segno della green economy. Il Parco si propone, quindi, come laboratorio di percorsi progettuali in grado di mettere in moto meccanismi virtuosi di crescita socioeconomica delle comunità locali in aree di grandissimo pregio ambientale e naturalistico del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni che hanno le potenzialità per innalzare ancora la qualità dell’offerta turistica in termini complessivi».  
   
   
EDILIZIA SOCIALE FVG: VERSO UNA NUOVA LEGGE SULLA CASA RISPONDERÀ ALLE ESIGENZE DI UNA PIÙ AMPIA PLATEA DI CITTADINI  
 
Udine, 11 marzo 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani, assieme all´assessore regionale alla Pianificazione Territoriale Mariagrazia Santoro, ha incontrato a Udine i soggetti promotori dei fondi nazionale e regionale per il social housing, l´edilizia sociale. Scopo della riunione, come ha spiegato Santoro, era quello di verificare se tali strumenti possono costituire una delle modalità per venire incontro all´emergenza abitativa che, anche nella nostra regione, si riflette in termini negativi su quei soggetti che non possono accedere alle graduatorie Ater ma che, con grande difficoltà, accedono al mercato libero. ´´In quest´ottica - ha precisato Santoro - la Regione sta definendo la nuova legge sulla casa che dovrà dare risposta alla più ampia platea dei cittadini´´. ´´Una legge - ha puntualizzato Serracchiani - che dovrà ottemperare alla necessità di ridurre il consumo del suolo puntando al recupero dell´edilizia esistente, di favorire il calmieramento dei canoni di locazione completando le condizioni dell´offerta delle Ater e di coinvolgere gli strumenti del credito della Regione quale, ad esempio, Banca Mediocredito Fvg´´. Alla presidente è stato presentato il Fondo Finint Abitare Fvg, ossia il fondo per l´housing sociale del Friuli Venezia Giulia attraverso il quale si intende offrire una risposta concreta alla tensione abitativa, indirizzandola proprio a vantaggio di quella fascia di popolazione che non ha né i requisiti per accedere all´edilizia popolare né i mezzi sufficienti per ricorrere all´offerta di mercato. Gli elementi che caratterizzano il Fondo, com´è stato spiegato, si sintetizzano in nuovi modelli di finanziamento e gestione dei progetti, contraddistinti da una forte responsabilizzazione del territorio, e nel coinvolgimento dei settori no profit e privato. Il Fondo Investimenti per l´Abitare (Fia), che si inquadra in uno schema di partnership pubblico-privato-no profit in linea con il Piano Casa Nazionale, è stato istituito dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e, unitamente al Sistema Integrato dei Fondi (Sif), costituisce un elemento innovativo tra le politiche del settore pubblico volte a contrastare il disagio abitativo. Finint Abitare Fvg è il fondo immobiliare chiuso creato da Cdp, riservato agli investitori istituzionali, che ha la missione di realizzare alloggi di social housing sul territorio del Friuli Venezia Giulia, ed è lo strumento finanziario che sostiene in forma maggioritaria il Consorzio Housing Sociale Fvg, con l´obiettivo di coinvolgere investitori locali i quali si affianchino agli stanziamenti previsti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Del Consorzio fanno parte imprese del settore delle costruzioni, delle cooperative, dell´artigianato, agenzie sociali immobiliari, per dare vita ad un programma integrato di interventi che comprende l´offerta di alloggi, azioni e strumenti rivolti a coloro che non riescono ad accedere al bene casa per ragioni economiche o per la mancanza di un´offerta adeguata.  
   
   
EDILIZIA: SERRACCHIANI, SE NON RIPARTE IL SETTORE NON RIPARTE IL PAESE  
 
 Udine, 11 marzo 2014 - ´´Se non riparte il settore dell´edilizia non riparte il Paese´´. Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenuta questa mattina al Teatro Nuovo Giovanni da Udine alla Giornata del Lavoro, con cui la Cassa Edile di Mutualità e Assistenza di Udine ha festeggiato operai e imprese che da almeno 40 anni operano nel settore, in un appuntamento che ha coinciso con l´inaugurazione di ´´Cantirs´´, Museo del patrimonio edile. Secondo Serracchiani, in questo periodo di perdurante crisi ´´vanno fatte riflessioni approfondite a livello governativo e se davvero si vuole partire dal taglio del costo del lavoro un pensiero particolare deve essere dedicato all´edilizia´´, dove, ha evidenziato, per ridurre i costi talvolta si sono manifestate irregolarità o richieste di passare da un rapporto di lavoro dipendente ad autonomo. La presidente Serracchiani ha quindi ricordato il forte impegno della Regione per il comparto, che già la prossima settimana si concretizzerà in Consiglio regionale, nell´ambito della manovra anticrisi, con un provvedimento, condiviso con parti sociali e categorie, a sostegno del reddito dei lavoratori edili. Uno strumento importante che è anche ´´un segnale nell´ottica di un indispensabile cambiamento profondo in un mondo del lavoro in cui il comparto edile va guardato con particolare attenzione´´. Sottolineando come ´´nelle difficoltà è necessario capire che occorre modificare alcune logiche´´, la presidente del Friuli Venezia Giulia ha anche fatto riferimento ad altre due iniziative strategiche che i presidenti delle Regioni hanno chiesto al Governo di poter affrontare. Due piani straordinari contro il dissesto idrogeologico e per l´edilizia scolastica, che potranno ´´rimettere in movimento l´economia locale, dare lavoro a tante imprese e tante persone´´. Serracchiani ha poi citato le iniziative della Regione per l´Housing sociale e per la riqualificazione del patrimonio esistente. Rilevanti per limitare il consumo del suolo e perché ´´abbiamo tanto da riconvertire e ristrutturare, puntando sull´efficientemento energetico´´. La presidente Serracchiani ha quindi concluso il suo intervento complimentandosi con quanti hanno raggiunto il traguardo dei 40 anni di attività nei cantieri e rivolgendo un particolare augurio, nella giornata dell´8 marzo, alle tante donne in sala.  
   
   
TOSCANA, LE NUOVE POLITICHE DI GOVERNO DEL TERRITORIO: UN GRANDE CANTIERE IN CORSO  
 
Firenze, 11 marzo 2014 - "Un grande cantiere in corso". Così l´assessore regionale Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio) ha definito il processo di riforma delle politiche di governo del territorio, approvato dalla Giunta e ora all´attenzione del Consiglio, intervenendo al convegno "Il territorio delle idee" organizzato nell´Auditorium Cosimo Ridolfi dagli Ordini, collegi e federazioni delle professioni tecniche. "Un cantiere di riforme – ha proseguitoMarson - che introducono innovazioni significative e toccano punti chiave della pianificazione urbanistica e del paesaggio. Lo dimostra l´intenso dibattito che si sta svolgendo in questi mesi e che riempie anche oggi questa sala. Nostro auspicio è che ne vengano fuori dei contributi che arricchiscano la discussione in Consiglio, e migliorino le proposte di riforma". Gli obiettivi delle nuove politiche di governo del territorio riguardano non solo la riforma della legge vigente, ma coinvolgono tre filoni principali: il primo, come ha sottolineato l´assessore, è "dare regole più chiare e più certe che garantiscano unitarietà al ruolo regionale di governo del territorio, in una collaborazione chiara con le amministrazioni locali nella loro autonomia. Proprio a questo fine, e anche per accelerare i tempi, abbiamo già avviato il lavoro sui regolamenti attuativi". L´altro filone è quello delle conoscenze del territorio condivise. "Si è persa la capacità della Regione – ha detto Marson – di far diventare una lettura approfondita delle caratteristiche del territorio la base comune per gli interventi di trasformazione. Questo è il ruolo che svolge il Piano paesaggistico, in particolare negli elaborati che riguardano non tanto e non solo i beni paesaggistici formalmente vincolati quanto l´intero territorio regionale, per una sua trasformazione consapevole e sostenibile". Ma regole e conoscenze da sole non permettono di andare lontano. "Siamo in un periodo in cui la crisi morde, come è noto – riflette l´assessore - e per questo stiamo cercando di indirizzare la ripresa il più possibile verso la rigenerazione urbana e l´innovazione edilizia, e non verso la rendita fondiaria, perchè riteniamo che non sarebbe sostenibile nel tempo e non darebbe luogo a sviluppi durevoli. Mi pare che su questo ci sia un consenso generalizzato. Sebbene in un periodo di crisi, però, si stanno riaffacciando investitori internazionali interessati alla Toscana, che grazie al suo paesaggio ha un valore aggiunto straordinario. E tutto questo va regolato. La semplificazione è avere regole certe, non l´assenza di regole".  
   
   
ROSSI A PIANVALLICO: VIA AI FONDI EUROPEI E A PASQUA LA FIRMA PER CAFAGGIOLO  
 
San Piero A Sieve (Fi) , 11 marzo 2014 - La possibilità di contare su 100 milioni l´anno, per i prossimi sette, di fondi europei e la firma, prevista entro Pasqua, dell´accordo di programma che permetterà di dare il via al progetto per l´area della Villa di Cafaggiolo. E´ quanto ha illustrato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, agli imprenditori riuniti presso la Pianvallìco spa di San Piero a Sieve, per un incontro in occasione della tappa in Mugello del suo "Viaggio in Toscana". "In sostanza – ha detto Rossi - voglio promettervi una sola cosa: il veloce e pieno utilizzo dei fondi europei del settenato 2014 da dare , senza alcun assistenzialismo, alle imprese sane, grandi medie piccole o artigianali purchè tendano allo sviluppo, investano, assumano. Si tratterà di 300 milioni destinati a ricerca, innovazione e sviluppo, 160 destinati a finanziare interventi di risparmio energetico, 150 di fondi rotativi destinati all´acquisto di nuovi macchinari e 100 destinati a superare lo squilibrio digitale che oggi esiste tra noi e le più avanzate regioni europee e portare in tutta la Toscana la connessione a 7 o 10 megabites". Il presidente ha parlato di una scelta forte, molto apprezzata in Europa, su cui la Toscana si impegnerà a fondo. Quanto al necessario rilancio della domanda interna, ha aggiunto che gli interventi devono farli a Roma e a Bruxelles, mentre la Regione ha contribuito tenendo a livello medio basso la pressione fiscale. Si è poi soffermato sulla necessità di riformare la formazione professionale poiché, nonostante i 100 milioni investiti ogni anno dalla Regione in questo settore, soltanto il 22% dei frequentanti trova un lavoro adeguato alla formazione ricevuta. "Quanto alla villa medicea di Cafaggiolo – ha detto Enrico Rossi rispondendo ad una precisa domanda del rppresentante di Confindustria – contiamo entro Pasqua di firmare l´accordo di programma che permetterà di dare il via al progetto di valorizzazione per il quale la Regione ha fatto la sua parte per venire incontro alle esigenze di nuova viabilità". Ed interloquendo con la direttrice dello stabilimento dell´acqua Panna, il presidente le ha proposto di sottoscrivere un analogo protocollo volto ad affrontare gli esistenti problemi di viabilità in cambio di assicurazioni sullo sviluppo dell´attività produttiva e sull´occupazione. La proposta è stata accettata di buon grado.  
   
   
TERRITORIO, ROSSI: "CON COMITATI OPINIONI DIVERSE MA DIALOGO È UTILE"  
 
Firenze, 11 marzo 2014 - "La Regione vuol ascoltare i Comitati perchè rappresentano istanze e posizioni della società civile, proteste legittime. Non su tutto siamo d´accordo e non su tutto la pensiamo allo stesso modo però abbiamo fatto una svolta urbanistica che rivendichiamo". Il presidente della Regione Enrico Rossi è intervenuto , in chiusura della sessione mattutina, all´assemblea dei Comitati per la difesa del territorio, presieduta e coordinata dal professor Asor Rosa. L´incontro si è tenuto presso l´Auditorium dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze. "Sono tre – ha detto Rossi - gli assi di sviluppo che riguardano la Toscana: un manifatturiero legato all´artigianato ma anche alla creatività e alla ricerca; il turismo, che può dare lavoro ma anche presentare problematiche su ambiente e paesaggio non meno impattanti di quelle che pone il primo asse; e l´agricoltura, per la quale si intravedono segnali positivi. Tutto questo ha molto a che fare con l´oggetto della discussione di oggi e con alcune leggi attualmente al vaglio, vale a dire urbanistica, paesaggio e regolamentazione cave". Il presidente, soffermandosi sulla questione della regolamentazione delle cave ha spiegato che "si tratta di un settore certamente a grosso impatto ambientale ma allo stesso tempo storico e difficile da contestare in toto. Ecco, dovremmo cercare di bilanciare positivamente tra effetti ambientali e occupazionali". Il ruolo della Regione sulle questioni del riordino e tutela del territorio deve essere per Rossi " di stimolo, di proposta, di avanguardia. Un modello di neo centralismo non mi convince, dobbiamo tornare ad una logica in base alla quale regioni ed istituzioni locali siano più propulsivi, produttivi e progressivi. I problemi legati alla salvaguardia del territorio non si possono affrontare con un´ottica neo centralista. Anche sulla geotermia abbiamo prodotto una nuova svolta ambientalista e la produrremo ancora di più con i fondi comunitari che utilizzeremo per il risparmio ed il contenimento dei costi dell´energia. La prospettiva del nuovo piano punta sulla media entalpia, con emissioni zero in atmosfera e minor impatto sul paesaggio". Quindi, verso la conclusione, Rossi ha toccato lo sviluppo ferroviario in Toscana. "Su questo argomento ho cambiato idea. Una massa imponente di denaro, si parla di 30 miliardi di euro, è stato investito sulla ´metropolitana d´Italia (l´Alta Velocità, ndr). Trascurando tutte le altre realtà locali e dimenticando la grande massa di persone che ogni giorno utilizzano le linee regionali. Se spendessimo per queste un centesimo di quanto è stato speso per la ´metropolitana d´Italia´ si migliorerebbe la vita di circa 250 mila cittadini, e si risparmierebbero tanti soldi. Qui sono intenzionato a fare una battaglia". Infine il presidente, tracciando una sorta di tabella di marcia fino alla fine della legislatura, ha indicato le tre leggi (legge 1, paesaggio e cave) "che non mancheranno di provocare conflitti, discussioni e scontri politici. Ma se le collochiamo in un quadro di sviluppo credo si possa costruire in Toscana una maggioranza di consensi in grado di condizionare il tipo di cambiamento politico in atto" ed ha avanzato la proposta di "costituire in Regione un tavolo comune per analizzare dati di provenienza scientifica diversa se possono costituire una base di partenza per fare un confronto ragionato su questioni di varia natura".  
   
   
LOMBARDIA: AL VIA IL RESTAURO DEL PALAZZO DELLA RAGIONE, PER FINE APRILE IL NUOVO LOOK “PROSEGUE L´IMPEGNO DELL´AMMINISTRAZIONE PER RIPORTARE ALL’ANTICA BELLEZZA I LUOGHI STORICI DELLA CITTÀ”  
 
Milano, 11 marzo 2014 - Parte l’operazione restyling del Palazzo della Ragione. Da martedì inizia la ripulitura e protezione delle facciate e del tetto che scontano i segni del tempo: entro fine aprile è prevista la fine dei lavori per i quali sono stati stanziati 68 mila euro. “Palazzo della Ragione, sede dell’antica Loggia dei Mercanti, è un luogo storico della città e uno dei simboli della resistenza. Questo restauro fa parte di un piano di riqualificazione del centro storico: consentirà ai tanti turisti e milanesi che passano e si fermano ogni giorno in via Dei Mercanti di apprezzare il palazzo riportato all’antica bellezza”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. L’ultimo intervento di manutenzione risale a 15 anni fa. I lavori – concordati con la Soprintendenza ai Beni Architettonici, partono dal lato del palazzo dalla parte del Duomo. Seguirà il lato di via Mercanti per finire con quello di Piazza dei Mercanti. Si tratta di un intervento di restauro conservativo e messa in sicurezza che interessa la parte alta della struttura: le 4 facciate e il tetto oggetto di un lento logorio che ne ha alterato la materia e l’aspetto. In particolare è prevista la sistemazione della gronda e dei pluviali, il consolidamento delle superfici e la sistemazione del ciottolato che si trova ai piedi del palazzo sul lato del Duomo. Per quanto riguarda le tecniche di restauro, non saranno sistemati i ponteggi ma si opererà con un soppalco portato in alto da una scala aerea.  
   
   
MEDIOCREDITO FVG: SERRACCHIANI, LA REGIONE PRONTA A FARE LA SUA PARTE RAFFORZARE L´ISTITUTO CON 100 MILIONI DI EURO  
 
Pordenone, 11 marzo 2014 - ´´Il Governo del Friuli Venezia Giulia ritiene indispensabile, nell´attuale momento economico-finanziario che attraversa il sistema produttivo regionale, in particolare il tessuto delle piccole e medie imprese che è fulcro insostituibile di qualsiasi nuova condizione di sviluppo per il nostro territorio, supportare e rafforzare il ruolo di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.a.´´. ´´Per questo motivo, valutata l´approfondita relazione portata all´attenzione della Giunta dall´assessore alle Finanze Francesco Peroni, è stato deciso nell´immediato - ha dichiarato la presidente Debora Serracchiani - grazie ad un´apposita norma di legge che sarà portata all´attenzione del Consiglio regionale nel più breve lasso di tempo possibile, di rafforzare il patrimonio di Mediocredito Fvg con una posta finanziaria, peraltro già accantonata, di 23 milioni di euro´´. ´´Nel corso dell´anno - ha inoltre confermato la presidente della Regione - si interverrà con una successiva posta finanziaria per ulteriori 77 milioni di euro, allo scopo di ulteriormente rafforzare il complessivo fabbisogno finanziario di Mediocredito Fvg, anche laddove esso non trovi copertura da parte degli altri soci della Banca´´. Occorre infatti garantire a Mediocredito Fvg, che ha registrato nel 2013 una perdita stimata di 60 milioni di euro nel risultato economico netto, un adeguato assetto patrimoniale, è stato sottolineato da Serracchiani e Peroni, in quanto oggi più che mai questa Banca - che è la Banca della Regione - è chiamata a intensificare la sua azione di erogazione creditizia nei confronti delle Pmi e, più in generale, a fornire il proprio supporto all´economia del Friuli Venezia Giulia, ´´anche mediante azioni di sistema´´, in particolare con Friulia e Finest. Al contempo, come è stato evidenziato nel Piano triennale 2014-2016 dell´Istituto, recentemente ridisegnato dalla presidente Cristiana Compagno, Mediocredito Fvg dovrà puntare a ´´strutturali alleanze strategiche´´ con le altre banche del territorio, in special modo con il sistema delle banche di credito cooperativo (Bcc), per aumentare i volumi di credito a disposizione delle imprese, e rilanciare il suo ruolo di ´´cinghia di trasmissione´´ delle politiche economiche regionali (finanziamenti agevolati e gestione di fondi di rotazione e di agevolazione). ´´Questo intervento di ricapitalizzazione di Mediocredito Fvg - hanno osservato la presidente Serracchiani e l´assessore Peroni - costituisce il requisito minimo per garantire la continuità aziendale della Banca e per mantenerne l´operatività, così come imposto a tutto il sistema bancario dai più stringenti vincoli sopravvenuti in materia di adeguatezza patrimoniale, dettati dall´accordo di ´Basilea 3´ e dalla Banca d´Italia´´. ´´Una nostra eventuale inerzia rispetto ai vincoli di Basilea 3 comporterebbe, in questa fase, il rischio di amministrazione straordinaria dell´Istituto e, di conseguenza, il venir meno della sua essenziale funzione di strumento delle politiche regionali di sviluppo. Ulteriori effetti negativi a catena potrebbero registrarsi sulla solidità percepita della Regione e delle sue finanziarie: un tale scenario potrebbe mettere ´sotto pressione´ persino il rating della stessa Regione Friuli Venezia Giulia, con danni difficilmente calcolabili per la nostra stabilità finanziaria´´, segnala Serracchiani. Nei confronti di Mediocredito Fvg ´´dobbiamo agire con immediatezza, con coraggio, con fiducia nelle prospettive dell´Istituto, certi della bontà di un intervento a beneficio del nostro sistema produttivo e, dunque, di tutto il Friuli Venezia Giulia´´. ´´La decisione che abbiamo assunto - osserva l´assessore Peroni - va nella giusta direzione: quella dell´interesse collettivo a battere la crisi, recuperando la speranza in un futuro di ripresa e di lavoro. Siamo consapevoli dell´impegno che questa scelta comporta per il nostro Bilancio, ma ci conforta constatare che questa operazione avviene in un mutato contesto di governance della Banca: all´insegna della trasparenza e della fiducia in nuove alleanze strategiche. Il tempo del riscatto non sarà breve, ma ci sono tutte le condizioni per crederci: ce lo confermano segnali importanti come il finanziamento di 80 milioni di euro appena concesso a Mediocredito Fvg dalla Banca Europea per gli Investimenti. La buona notizia che quanto impiegheremo nella ricapitalizzazione di Mediocredito Fvg verrà restituito, più che decuplicato, in volumi di credito di cui, nel triennio, potranno fruire le nostre imprese´´  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO, IN LIGURIA: ”1 MILIONE DI EURO QUALE FONDO GARANZIA PER ACCESSO AL CREDITO IMPRESE ALLUVIONATE”  
 
Genova, 11 marzo 2014 - Un milione di euro sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli quale fondo garanzia per l’accesso al credito delle imprese alluvionate. In particolare il finanziamento è destinato alle imprese di piccola e media dimensione colpite dall’alluvione che ha interessato in ottobre la Val Fontanabuona. Grazie alle risorse del fondo e alle conseguenti garanzie concesse, le imprese di quel territorio potranno accedere ai prestiti bancari necessari per consentire la ripresa e l’operatività dell’attività economica. Già da lunedì 10 marzo le aziende potranno rivolgersi agli istituti bancari convenzionati per richiedere i prestiti e la relativa garanzia a sostegno della copertura degli stessi. Il fondo è operativo da ottobre 2013 fino a dicembre 2014. “Abbiamo ritenuto opportuno attivare questo fondo – ha spiegato l’assessore Guccinelli – perché il tema del credito è fondamentale in questo momento di crisi, soprattutto per le aziende colpite dagli eventi meteo, creando così le condizioni per ottenere nuova finanza dalle banche”.  
   
   
SEMPRE PIÙ LE AZIENDE TRENTINE INTERESSATE AL MERCATO RUSSO  
 
Trento, 11 marzo 2014 - Sono un centinaio gli iscritti alla Country Presentation Russia, organizzata presso il Polo Tecnologico di Rovereto da Trentino Sprint e da Trentino Sviluppo attraverso lo Sportello integrato per l’internazionalizzazione. Una forte partecipazione che conferma l’interesse e la necessità di approfondire, oggi più che mai, gli aspetti culturali ed economici di un Paese tanto vasto e complesso. Molte anche le richieste di incontri individuali con gli esperti, per analizzare e valutare specifici progetti. Per il Trentino, un subcontinente vasto come la Russia - il più esteso al mondo con nove fusi orari al suo interno - continua ad essere un mercato di fortissimo interesse per nuove opportunità commerciali: l’export provinciale verso l’area, infatti, ha registrato una crescita continua negli ultimi anni, fino ad arrivare al picco del 2012, con oltre 72 milioni di Euro di merci vendute nel Paese. Per quanto riguarda il 2013, i dati Istat del terzo trimestre sono incoraggianti: pur prevedendo una flessione, il valore totale sarà comunque superiore a quello degli anni precedenti al 2012. Possiamo dire, dunque, che i dati vadano di pari passo con quelli della crescita economica del Paese, che dopo i ritmi sostenuti del 2011 e 2012, ha visto un rallentamento nel 2013, in parte riconducibile ad un effetto “contagio” dall’Eurozona. Vi è poi da tenere sotto attenta osservazione l’andamento della crisi ucraina e i suoi possibili contraccolpi economici sul gigante russo. A livello nazionale, la Russia guarda sempre con favore ai prodotti italiani: il Made in Italy continua ad essere sinonimo di qualità, non solo nelle tradizionali tre “F” (food, fashion e fornitures) ma anche nei beni strumentali e per l’industria (macchinari e meccanica) così come nell’alta tecnologia. L’appuntamento è dunque per martedì 11 marzo alle ore 9.30 presso il Polo Tecnologico di Rovereto, via Zeni 8. Interverranno: Luisella Lovecchio, Vice Presidente e Direttore Generale di Ic & Partners Group; Alessandro Morelli, Responsabile Pianificazione e Sviluppo di Finest Spa; Roberto Gallo, Ufficio Internazionalizzazione Imprese - Desk Est Europa - del Gruppo Intesa San Paolo; Bernhard Kiem, Console Onorario della Federazione Russa a Bolzano per il Trentino - Alto Adige. L’azienda Sicor illustrerà la propria esperienza nel mercato russo. I saluti di benvenuto sono affidati a Mariano Gianotti, Presidente di Trentino Sprint e a Mauro Casotto, Direttore della Divisione Sviluppo e Innovazione di Trentino Sviluppo.  
   
   
INDUSTRIE: LAZZARONI AZIENDA DI ECCELLENZA  
 
Pescara, 11 marzo 2014 - Proseguono le visite sul territorio previste per il percorso "La Regione in Azienda". Il vicepresidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione ha visitato la Dolciaria D. Lazzaroni & C. Spa. Dopo l´incontro di qualche mese fa presso lo stabilimento Lazzaroni di Isola del Gran Sasso in provincia di Teramo, dove si produce l´intera gamma di pasticceria a marchio Lazzaroni e di Amaretti di Saronno, il vicepresidente ha potuto conoscere l´altra realtà produttiva che ha sede a Pretoro. In questo stabilimento Lazzaroni, 10mila mq, lavorano 70 operai per la produzione a marchio per la grande distribuzione delle più importanti catene di discount: Eurospin, Todis, Prix Penny Market, Lillo, Ld Discount, Carrefour , Sisa ed altri. In un momento storico economico come quello attuale, la doppia possibilità espressa dalla Lazzaroni, di poter offrire due realtà produttive diverse mantenendo un brand italiano di così grande importanza storica, è significativo a garantire una assoluta qualità e una certezza di circolazione del processo economico produttivo per la nostra regione. La visita alla Lazzaroni di Castiglione si muove anche sulla volontà di indagare e capire meglio la decisone dei vertici dell´azienda di umanizzare la comunicazione interna all´impresa attraverso una specifica formazione di pratiche filosofiche. Al termine della visita, il vicepresidente Castiglione ha donato, per conto della Regione, la moneta "Corfinium", coniata per ì 150 anni dell´Unità d´Italia.  
   
   
ELECTROLUX: SERRACCHIANI, È UN CASO NAZIONALE PER COME FINIRÀ FRA DUE SETTIMANE È RICONVOCATO A ROMA IL TAVOLO SULLA CRISI  
 
Porcia, 11 marzo 2014 - essere chiaro che non siamo qui per trattare, per tirar fuori un po´ di soldi e tranquillizzarci per un paio d´anni per poi ritrovarci nelle stesse condizioni. Questo deve essere un caso nazionale, non solo per come è stato affrontato finora, ma anche per come auspicabilmente finirà. È arrivato il momento che si facciano proposte serie e durature´´. Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani partecipando nel piazzale dell´Electrolux di Porcia (Pn), assieme al vicepresidente Sergio Bolzonello, ad una assemblea aperta a cui hanno preso parte circa 1.500 lavoratori dei diversi stabilimenti dell´Azienda, sindaci e amministratori locali. ´´Fra due settimane verrà riconvocato a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) il Tavolo di Electrolux che riguarderà tutti insieme i quattro stabilimenti´´, ha annunciato la presidente, spiegando che prima di allora vi saranno una serie di tavoli informali nei Ministeri, proprio dare concretezza alle varie proposte formulate dalle istituzioni, dalle parti sociali, dalle categorie economiche, dal precedente Governo e dalla stessa Azienda su temi quali decontribuzione, contratti di solidarietà, piano di sviluppo regionale, innovazione del processo lavorativo. ´´Non vogliamo dare soldi pubblici a chi già da un po´ di tempo pensa di andarsene via, dobbiamo seriamente iniziare a costruire prospettive strategiche nuove´´, ha detto. In questo contesto prima di tutto ´´il Governo nazionale deve rispondere alla domanda se è o non è strategico il settore dell´elettrodomestico´´. E se la risposta è affermativa, ´´l´Azienda deve predisporre un piano industriale a 360 gradi, perché questi stabilimenti devono continuare a produrre non solo per qualche anno grazie a cassa integrazione o contratti di solidarietà o contentini che finirebbero comunque per pesare sulla fiscalità generale. Bisogna cambiare radicalmente. Per noi e per dare un futuro ai nostri figli´´. ´´Vorrei che oggi da questa bella manifestazione, colorata, numerosa, solidale nasca davvero la speranza´´, ha auspicato Serracchiani. ´´Speriamo di poter trasformare le difficoltà di oggi in una opportunità per stare meglio, per avere delle aziende che tornino ad essere produttive e competitive. Vorrei che da noi venissero imprese che inizino anche ad avere una coscienza sociale e una responsabilità sociale, consapevoli che sono un pezzo della nostra comunità´´. ´´C´è comunque la consapevolezza - si è detta convinta la presidente del Friuli Venezia Giulia - che Electrolux rappresenta una priorità per il Governo Renzi e va risolta il primo possibile´´.  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE IN ABRUZZO: PRONTO PIANO DA 6,8 MLN DI EURO  
 
L´aquila, 11 marzo 2014 - Pubblicati in data i primi due bandi per 90 borse di ricerca e 60 borse lavoro. Un Piano da oltre 6 milioni e 800 mila euro a sostegno della ricerca e dell´innovazione delle imprese abruzzesi: a tanto ammontano le risorse della Sovvenzione Globale ´Più ricerca e Innovazione´, finanziata dalla Regione Abruzzo - Assessorato al Lavoro e alla Formazione - con risorse del Fondo Sociale Europeo P.o 2007/2013. "Parliamo di fondi per attività di alta formazione e la creazione d´impresa in settori fortemente innovativi e tecnologici", spiega l´Assessore al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti, "l´obiettivo è di alimentare un circuito virtuoso, tra imprese, università e mondo delle professioni per sostenere la crescita occupazionale e rendere più attraente e competitivo il tessuto economico abruzzese". Il Piano prevede in tutto quattro "macro azioni" nell´ambito della promozione di progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo; progetti di impresa ad alto contenuto tecnologico e/o innovativo; progetti di mobilità interregionale e/o transnazionale e, infine, progetti di innovazione organizzativa e manageriale. I primi due avvisi pubblici sono stati pubblicati in data sul sito della Regione Abruzzo. Il primo finanzia con oltre un milione di euro l´attivazione di 90 borse di ricerca destinate a laureati residenti in Abruzzo che, per otto mesi, prenderanno parte a progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo. L´importo di ciascuna borsa è di 12mila euro. Previste anche tre azioni formative da 120 ore su impresa, tecnologia e innovazione. Il bando è rivolto ai soggetti attuatori degli interventi progettuali, che potranno essere Università e/o i Centri di Ricerca, in forma singola o associata, accreditati come organismi per la formazione superiore. L´avviso scade il 16 aprile 2014. Con il secondo bando, invece, saranno attivate 60 borse lavoro (10mila euro l´importo di ciascuna) rivolte a giovani professionisti abruzzesi (laureati, disoccupati o inoccupati, lavoratori autonomi con reddito inferiore a 30mila euro nell´anno precedente) per la partecipazione, all´interno di imprese locali, a progetti di sviluppo e trasferimento di competenze innovative, organizzative o manageriali. Il finanziamento è di 930mila euro. Destinatari dell´avviso sono soggetti singoli o in Ati/ats che, in ragione del proprio ordinamento giuridico o statutario, sono abilitati a rendere servizi e attività previsti dall´avviso stesso. La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è il 16 aprile 2014. Entro marzo, è prevista infine la pubblicazione di altri due bandi con cui saranno finanziati 40 nuovi progetti d´impresa ad alto contenuto tecnologico o innovativo e 130 voucher per la mobilità interregionale. Gli avvisi sono consultabili sul sito del Piano www.Piuricercaeinnovazione.it oppure sul sito della Regione Abruzzo (Sezione Formazione e Lavoro) www.Regione.abruzzo.it/fil. Tutte le attività in programma, come previsto dalla normativa europea sul Fse, saranno coordinate dall´Organismo intermedio aggiudicatario del bando per l´affidamento della gestione della dote della Sovvenzione Globale. L´organismo è composto dalla società consortile Ass.for.seo., dalla Kpmg Advisory e dalla Metron.  
   
   
SONDRIO - MARCHIO VALTELLINA, AL VIA NUOVO PIANO DI COMUNICAZIONE  
 
Sondrio, 11 marzo 2014 - E’ stato presentato in Camera di Commercio a Sondrio il nuovo piano di comunicazione a sostegno della diffusione del Marchio Valtellina, il secondo dopo l’introduzione della nuova regolamentazione del marchio, approvata a fine del 2011. Il piano di comunicazione si compone di diverse azioni, unite dall’obiettivo di aumentare la diffusione del marchio presso le imprese, puntando sul senso di appartenenza al territorio. Saranno utilizzati sia canali più tradizionali, ma sempre molto efficaci, quali la carta stampata e la televisione, sia canali telematici, anche attraverso la predisposizione di una “app” per smartphone che consentirà in modo veloce di conoscere meglio il marchio Valtellina, come ottenerlo, i contatti di riferimento in Camera di Commercio e la Vetrina delle aziende che hanno ottenuto la concessione del marchio Valtellina per i loro prodotti e per la comunicazione aziendale, con la relativa geolocalizzazione. Una comunicazione sempre più 2.0 quella del marchio Valtellina, che si affianca agli attuali canali quali il sito web dedicato (www.Marchiovaltellina.it) oltre alla pagina Facebook e l’account Twitter (Mvaltellina) per restare sempre aggiornati sulle novità, sulle nuove aziende certificate e su tutto quanto di interesse per produttori e consumatori. Una comunicazione ancora più diretta, grazie anche al personale camerale dedicato alla promozione sul cliente/operatore. Protagonisti del piano di comunicazione saranno alcuni imprenditori che hanno scelto il marchio Valtellina e che ora si propongono ai loro colleghi quale “buoni esempi” da seguire. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sui risultati. Con la precedente regolamentazione le concessioni rilasciate, in forma gratuita, erano pari a 122, per prodotto e per impresa. Dal 2012, con la nuova regolamentazione, tutte le concessioni precedenti sono cessate e si è ripartiti con le nuove procedure che prevedono, tra l’altro, un regime oneroso. Ad oggi, le concessioni sono arrivate ad un totale di 178, quindi con un incremento del 46%. 148 sono i Prodotti a marchio Valtellina. 27 sono le imprese che hanno ottenuto il Marchio Impresa a seguito di certificazione di Responsabilità Sociale Locale, mentre altre 4 sono attualmente in fase il rilascio. 3 aziende hanno anche ottenuto il Marchio Qualità per essersi distinte come aziende responsabili e con prodotti di qualità.  
   
   
COOPERAZIONE: FVG, NECESSARIO COINVOLGERE PARTNER COMMERCIALI  
 
Villesse, 11 marzo 2014 - Una testimonianza di rinascita ed emancipazione socio-economica fatta da donne, che offre diversi spunti di riflessione, è stata presentata all´Ipercoop Tiare di Villesse (Go) nell´ambito dell´iniziativa "Frutti di pace - Una giornata per incontrare e conoscere la Cooperazione". All´incontro, al quale ha partecipato l´assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, sono stati illustrati nel dettaglio i risultati del progetto di cooperazione allo sviluppo Form@innova (Formazione e Innovazione per lo Sviluppo d´Insieme) che è stato finanziato dalla legge regionale 19/2000. L´obiettivo del progetto, promosso dalla Provincia di Gorizia in collaborazione con l´associazione non profit per uno sviluppo urbano sostenibile Kallipolis, la Tenda per la Pace e i Diritti, l´Ires (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia), la Cooperativa agricola Insieme di Bratunac, Lda (Local Democracy Agencies) Zavidovici e l´University of East Sarajevo, è stato quello di ricreare in Bosnia, non lontano da Srebrenica, il tessuto imprenditoriale locale e rafforzare la coesione sociale. Protagonista di questa bella storia è la cooperativa agricola, costituita inizialmente da dieci soci senza alcun sostegno delle organizzazioni internazionali, che coltiva piccoli frutti (lamponi, more e mirtilli) e con questi produce ottimi prodotti (marmellate e bevande) che, grazie alla collaudata collaborazione con Coop Consumatori Nordest, sono distribuiti anche in Italia. La cooperativa, formata da donne che hanno perso i mariti e i fratelli nell´eccidio di Srebrenica, da lavoro oggi a quasi 500 famiglie. "Un progetto esemplare - ha commentato Torrenti - che mette in rete diverse istituzioni e dimostra come le risorse destinate alla Cooperazione allo sviluppo possano creare rapporti di proficua collaborazione economica con i partner commerciali della nostra regione e quindi contribuire allo sviluppo delle imprese". Nel ricordare come sia importante per il Friuli Venezia Giulia il confronto a livello internazionale, Torrenti ha messo in evidenza che i progetti di cooperazione allo sviluppo "per poter crescere e svilupparsi devono necessariamente coinvolgere non solo partner istituzionali, bensì anche quelli commerciali". Il percorso imprenditoriale della cooperativa agricola e le condizioni sociali in Bosnia sono state presentate da Rada Zarkovic che ha ricordato come l´iniziativa ha permesso il ritorno e la sopravvivenza dei rifugiati ed è stata molto critica nei confronti delle organizzazioni internazionali "che destinano il 90 per cento delle risorse per le spese del personale e solo il 10 per cento per la reale ricostruzione del Paese balcanico". Zarkovic ha sottolineato come la cooperativa agricola abbia decisamente contribuito a cambiare la mentalità, da passiva in attiva, delle donne coinvolte, tra le quali non è stato registrato in 10 anni di intensa attività lavorativa alcun problema legato alla diversa appartenenza etnica o religiose. I prodotti della cooperativa portano messaggi di pace e sono di qualità. Oltre al menzionato progetto, il partenariato di cooperazione per lo sviluppo locale tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Bosnia Erzegovina riguarda gli interventi nei settori delle energie rinnovabili, del turismo sostenibile, dello sviluppo urbanistico e dell´offerta dei servizi pubblici. La cooperazione, grazie al coinvolgimento delle imprese che hanno sede nella nostra regione, porta benefici anche al Friuli Venezia Giulia. All´incontro sono intervenuti, tra gli altri, l´assessore a Cultura, Pace e Cooperazione della Provincia di Gorizia, Federico Portelli, ed Ernesta Sergiacomi che ha illustrato l´attività dell´Associazione Sos Rosa per l´aiuto alle donne che vivono situazioni di violenza e maltrattamenti.  
   
   
VERTENZA ITTIERRE - IL PRESIDENTE FRATTURA ED IL SENATORE RUTA INCONTRANO LE PARTI SOCIALI  
 
Campobasso, 11 marzo 2014 - L´ittierre rappresenta una delle realtà produttive più importanti della Regione Molise e il suo futuro è interesse di tutti. In tale ottica di condivisione si è svolto l´incontro tra il Presidente della Giunta, Paolo di Laura Frattura, il Senatore Roberto Ruta e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell´azienda. Un incontro costruttivo che ha visto condividere, da parte di tutti i partecipanti, la necessità di costituire una "New Co" a cui parteciperanno la Regione Molise, per la fase di start-up, i lavoratori, la società Ikf e gli ulteriori partner che si renderanno disponibili ad investire nel rilancio di un´azienda da un know-how importante e che risulta essere fondamentale per il rilancio del settore tessile in Molise. Una soluzione, quella individuata questa sera, che andrebbe ad aprire scenari occupazionali ed industriali più interessanti del semplice affitto di ramo d´azienda, con successiva acquisizione, a favore della sola Ikf e che permetterebbe di ottenere un ritorno occupazionale ben più ampio di quanto fino ad ora prospettato. Il Presidente Frattura infatti, a margine dell´incontro, ha ribadito la volontà, da parte dell´esecutivo regionale, di ottenere il "massimo risultato possibile" in termini occupazionali, ma ha rimandato, alle fasi successive, l´enunciazione dei numeri, occupazionali ed economici, che lo accompagneranno.