|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Marzo 2014 |
 |
|
 |
LA RICERCA E L´INNOVAZIONE DELL´UE SUI VACCINI PREVENTIVI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 11 marzo 2014 - Avviso importante: A seconda della loro destinazione d´uso, vaccini può ampiamente essere raggruppati in vaccini preventivi (che vengono somministrati a persone sane, per proteggerli contro le malattie infettive) e vaccini terapeutici (che sono dati per il trattamento di persone con una malattia). Le informazioni contenute in questa nota si riferisce a vaccini preventivi. Perché la ricerca sui vaccini preventivi importante? I vaccini sono tra le armi più efficaci per combattere le malattie gravi, sia in termini di effetti di prevenzione e la loro efficacia dei costi. Ci proteggono contro le malattie come il tetano, parotite, morbillo, rosolia, pertosse, varicella, epatite A e B, alcune infezioni da pneumococco, e molti altri. Il vaiolo è stato eradicato con successo e la poliomielite e la difterite sono quasi scomparsi grazie ai vaccini. Ma il potenziale dei vaccini non è stata pienamente realizzata, e la tutela che essi offrono attualmente non può essere dato per scontato. Ciò è causa di malattie nuove o ri-emergenti, ma anche a causa di lacune pericolose nel tasso di vaccinazione della popolazione contro le malattie conosciute come il morbillo. Oggi, non abbiamo vaccini efficaci o vaccini a tutti contro l´Hiv / Aids, la malaria, la tubercolosi, l´epatite C, o febbre dengue. Quindi, investire in ricerca e innovazione per i vaccini nuovi e migliori resta una priorità per l´Unione europea. Questo investimento aiuterà anche a mantenere il vantaggio per l´Europa nella ricerca del vaccino, sviluppo e produzione. Attualmente, circa due terzi di ricerca e sviluppo a livello mondiale di vaccini vengono effettuati da imprese europee. Come supporta l´Ue di ricerca e innovazione sui vaccini preventivi? Il sostegno dell´Ue per i vaccini della ricerca e dell´innovazione è disponibile in diversi modi: Capacità di costruzione: Ciò comprende il sostegno dei singoli ricercatori, Consiglio europeo della ricerca (Cer) e Marie-curie Actions Slodowska sovvenzioni, ma creare le necessarie infrastrutture di ricerca europee . Ricerca in collaborazione: Attraverso la sua ricerca e dei programmi quadro per l´innovazione 7 ° Pq (2007-13) e Orizzonte 2020 (20014-20) l´Ue sta consentendo principali ricercatori e innovatori di collaborare attraverso le frontiere, lavorare insieme, e lo sviluppo congiunto di vaccini nuovi e migliori. Esempi di progetti includono: Newtbvac, che ha scoperto circa 40 potenziali vaccini contro la tubercolosi ; Edufluvac e Flunivac, sia cercando di sviluppare un vaccino antinfluenzale universale ; Antidoto che lavora su vaccini contro gravi malattie trasmesse da punture di zecche ; Hookvac, Idea e Mulevaclin che concentrarsi su malattie in via di sviluppo in tutto il mondo "trascurate" . Partenariati pubblico-privato: L´ue investe anche a fianco dell´industria farmaceutica europea in materia di medicinali innovativi (Imi) per spianare la strada per i vaccini di nuova generazione, farmaci e trattamenti. Per esempio, di Imi Biovacsafe e Advance progetti di lavoro per aumentare la sicurezza del vaccino e per migliorare i test e beneficio-rischio analisi dei vaccini. Partenariati pubblico-pubblico: Sostenuto dall´Unione europea, 16 paesi africani europei e 29 sub-sahariani lavorano insieme all´interno dei paesi europei e di sviluppo per gli studi clinici (Edctp) per combattere l´Hiv / Aids, la tubercolosi, la malaria e le malattie trascurate, compresa la sperimentazione clinica di nuovi vaccini. Premi di incentivo: Il primo premio per l´innovazione mai persuasione dell´Ue ha incoraggiato gli inventori di superare uno dei principali ostacoli all´uso di vaccini nei paesi in via di sviluppo: la necessità di tenerli stabile a qualsiasi temperatura ambiente. German società biofarmaceutica Curevac Gmbh ha appena vinto questo premio (Ip/14/xxx). Sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi): Coinvolgere le Pmi innovative nella ricerca del vaccino Ue è una priorità. Circa 60 aziende partecipano ai progetti del programma Fp7 ´Salute´, sostenuta da più di 40 milioni di € di finanziamenti Ue. E Orizzonte 2020 offrirà nuove opportunità alle Pmi, tra cui un nuovo strumento per le Pmi , un migliore accesso al capitale di rischio , e particolare attenzione alle Pmi in determinati settori di ricerca collaborativa come biomarcatori. Quanti soldi ha investito l´Unione europea nella ricerca vaccino preventivo, e quali progressi sono stati compiuti finora per terra? Proprio all´interno dell´area ´Salute´ del suo 7 ° programma quadro di ricerca (2007-13), l´Ue ha investito circa € 223.000.000 in 41 progetti di ricerca collaborativa (elenco di questi progetti in allegato). Un risultato di questo investimento è l´Europa responsabile globale della tubercolosi innovazione vaccino, in cui la ricerca finanziata dall´Ue ha contribuito a individuare la maggior parte dei candidati vaccino per questa malattia che sono attualmente in fase di test. Orizzonte finanziamento 2020 consentirà di prendere ulteriormente questo lavoro e ci sono piani per nuovi tubercolosi globale di partenariato vaccino. Cinque progetti finanziati dall´Ue separati stanno ora lavorando su un vaccino antinfluenzale universale , sviluppare tecniche per insegnare il nostro sistema immunitario a riconoscere qualsiasi ceppo influenzale eliminando la necessità per gli scienziati a sviluppare nuovi vaccini ogni volta che compare un nuovo ceppo. Grazie ai finanziamenti dell´Ue ora ci sono anche ricerca e sperimentazione clinica in fase iniziale su una serie di cosiddette malattie infettive trascurate - come la leishmaniosi o s chistosomiasis - che si annidano soprattutto nei paesi in via di sviluppo e che attirano il finanziamento della ricerca molto poco del settore privato . Successo potrebbe migliorare vicino a un miliardo di vite e sostenere la crescita economica nei paesi frenato dalla scarsa salute. Che dire di cooperazione globale? La ricerca sanitaria è uno sforzo globale e la ricerca e l´innovazione sui vaccini non fanno eccezione. I paesi europei e di sviluppo per gli studi clinici (Edctp) è buon esempio di come le sfide globali possono essere affrontate con successo dalla comunità internazionale congiuntamente e in partnership. La cooperazione internazionale è un elemento chiave del nuovo programma Horizon 2020, che è aperto alla partecipazione di tutto il mondo e in cui l´Ue vorrebbe coinvolgere un numero crescente di partner internazionali. Infine, la Commissione europea collabora con i principali attori internazionali nel settore della ricerca sul vaccino e dell´innovazione, quali la Fondazione Gates o l´Oms, per sviluppare iniziative di vaccini contro malattie specifiche come la tubercolosi e la malaria. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE: CHIODI, MEDICI E INFERMIERI ABRUZZESI IN ISRAELE PER ACQUISIRE MODELLO MEDICINA URGENZA MIGLIORE AL MONDO |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 11 marzo 2014 - "L´acquisizione del modello israeliano, il migliore al mondo, permetterà a medici e infermieri di affrontare le criticità presenti nella sanità abruzzese, sia nell´ambito delle maxiemergenze, sia nel lavoro di tutti i giorni negli ospedali. Siamo l´unica regione italiana a scegliere un percorso di formazione di così alto livello". Così il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, presenta il primo corso in emergenza? urgenza per il personale delle quattro asl abruzzesi per il quale lunedì (10 marzo) si svolgerà in Israele la cerimonia di apertura nell´ambito del Progetto "Abruzzo 2020 Sanità Sicura". All´evento contribuisce anche l´Ambasciata italiana in Israele. "´Abruzzo 2020 Sanità Sicura´ - ha aggiunto il Presidente - è un percorso di crescita culturale che ha l´ambizione di voler portare la nostra regione ad un elevatissimo standard professionale nell´ambito dell´emergenza sanitaria. L´obiettivo è un percorso formativo continuo ed omogeneo che porti ad un reale innalzamento dei livelli di assistenza per l´utenza. Sarà fondamentale per la crescita culturale, ma renderà necessario, una volta tornati nella nostra realtà, attivare procedure che permettano la realizzazione di quel modello". Il gruppo che si recherà in Israele per la formazione è costituito da 14 medici e 6 infermieri (16 uomini e 4 donne). Abruzzo 2020 Sanità Sicura si propone di agganciare all´esperienza israeliana un percorso formativo che tocchi tutti i punti essenziali dell´emergenza, dalla gestione delle vie aeree, agli accessi venosi, al trattamento farmacologico del paziente critico. I corsi in Israele saranno propedeutici ad un programma permanente e stabile, in collaborazione con le facoltà di medicina delle università abruzzesi per costruire master in cui i docenti siano reclutati anche tra i Medici Ospedalieri con particolari specificità. A tali master potranno progressivamente aderire tutti i sanitari che avranno frequentato il corso in Israele, in modo da dare il via ad una formazione continua e a un processo continuo di miglioramento di qualità. Il direttore generale dei corsi in Israele è il professor Kobi Peleg, direttore dell´Israel National Center for Trauma & Emergency Medicine Research presso il Gertner Institute e capo del Department of Disaster Medicine della Sackler Faculty of Medicine della Università di Tel Aviv. L´assistente è il dottor Jacob Or, Direttore dell´Emergency Department del Chaim Sheba Medical Center affiliato alla Sackler School of Medicine della Tel Aviv University. La copertura finanziaria dell´intero Progetto "Abruzzo 2020 Sanità Sicura" è a carico - equamente ripartita - delle quattro Aziende Sanitarie Locali, rispettivamente Asl1 Avezzano-l´aquila-sulmona, Asl2 Lanciano-vasto-chieti, Asl3 Pescara-penne e Asl4 Teramo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA SALUTE NON È NEUTRA. QUANDO LA MEDICINA È DI GENERE |
|
|
 |
|
|
Firenze, 11 marzo 2014 - Le donne vivono più a lungo degli uomini, ma (forse proprio perché più longeve) si ammalano di più e prendono più farmaci. Le donne più degli uomini sono affette da quasi tutte la patologie croniche, patologie osteoarticolari, malattie neurodegenerative, diabete, disturbi della funzione tiroidea, ipertensione arteriosa, vene varicose, osteoporosi, cefalea. Insomma la salute non è neutra, donne e uomini hanno un differente rischio di contrarre molte malattie e anche una diversa risposta a molte terapie. Anche se finora le malattie, la loro prevenzione e terapia sono state studiate prevalentemente su casistiche maschili, e i farmaci sono stati testati quasi esclusivamente sugli uomini, sottovalutando non solo le peculiarità biologico-ormonali e anatomiche, ma anche quelle socio-culturali proprie delle donne. La Regione Toscana, prima, e per ora unica, in Italia, ha istituito tre anni fa la Commissione permanente per le problematiche di genere, inserita nel Consiglio Sanitario Regionale, organo del governo clinico della Regione. Ha dedicato alla medicina di genere una delle 7 azioni prioritarie del nuovo Piano Sanitario e Sociale. E, con una delibera approvata di recente dalla giunta, ha istituito il Centro regionale di coordinamento della salute e medicina di genere. , nel corso di una conferenza stampa, l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha illustrato tutte queste iniziative, assieme ad Anna Maria Celesti, presidente della Commissione permanente per le problematiche di genere e coordinatrice del Centro appena istituito, e adAntonio Panti, vicepresidente del Consiglio Sanitario Regionale. "La salute di genere è ormai un´esigenza del Servizio sanitario - ha detto l´assessore Marroni - La medicina di genere è una realtà da cui ormai non si può prescindere. Per questo è necessario promuovere e individuare all´interno delle strutture pubbliche percorsi che garantiscano la presa in carico della persona, tenendo conto della differenza di genere, per ottenere una sempre maggior appropriatezza e personalizzazione della terapia". "La medicina di genere non deve essere una specialità a sé stante - precisa Anna Maria Celesti - ma, come confermano numerose evidenze internazionali, un´integrazione trasversale di specialità e competenze mediche, perché si formi una cultura e una presa in carico della persona che tenga presente la differenza di genere sotto i diversi aspetti". "Finora la medicina - aggiunge Antonio Panti -, nonostante i grandiosi progressi, è rimasta una medicina di genere, ma solo di quello maschile. Poco spazio trova l´attenzione alle differenze di genere all´interno dello stesso quadro patologico, mentre la ricerca sul farmaco si svolge quasi del tutto su volontari di sesso maschile. Così si perdono le peculiarità biologiche femminili". Il Centro di coordinamento regionale In alcune aziende sanitarie sono già in atto esperienze nell´ambito della salute di genere: il Centro studi salute di genere della Asl 10 di Firenze, quello della Asl 3 di Pistoia e il Centro di coordinamento aziendale salute di genere della Asl 8 di Arezzo. Esperienze analoghe nasceranno nelle altre aziende. Il Centro appena istituito avrà la funzione di coordinare tutte queste esperienze, avvalendosi anche di tutte le competenze e risorse presenti in Toscana: oltre, ovviamente, alla Commissione permanente per le problematiche di genere, anche Agenzia Regionale di Sanità, Laboratorio Mes della Scuola Sant´anna di Pisa, Commissione regionale per le pari opportunità, Atenei toscani. Medicina di genere, un po´ di storia La prima descrizione di una differenza di genere in campo medico, più esattamente farmacologico, risale al 1932, quando Nicholas e Barrow evidenziarono che la dose ipnoinducente di barbiturici nelle ratte femmine era inferiore del 50% rispetto a quella dei maschi. Ma questa importante affermazione non provocò l´attenzione che meritava. E´ solo tra gli anni ´70 e ´80 che gli studi di genere nascono nel Nord America e l´Oms (Organizzazione mondiale della sanità) lancia una sfida sul genere alle nazioni e alle organizzazioni internazionali. Nel 2000 l´Oms inserisce la medicina di genere nel documento "Equity Act", e nel 2002 costituisce il Dipartimento per il genere e la salute della donna. In Italia, dal 1999 sono stati costituiti gruppi di lavoro sulla salute della donna e avviate varie iniziative. Il 5 agosto 2013 è stata presentata alla Camera una proposta di legge "Norme in materia di medicina di genere", che ad oggi non ha ancora cominciato l´esame. L´epidemiologia di genere In Italia, le donne vivono più a lungo degli uomini, ma sono più esposte alle malattie e assumono più farmaci. Dall´indagine quinquennale Istat su "Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari", queste le patologie che colpiscono di più le donne rispetto agli uomini: • osteoporosi (+736% rispetto agli uomini) • malattia della tiroide (+500%) • depressione a ansia (+138%) • cefalea ed emicrania (+123%) • morbo di Alzheimer (+100%) • cataratta (+80%) • artrosi e artrite (+49%) • calcolosi (+31%) • ipertensione arteriosa (+30%) • diabete (+9%) • allergie (+8%) • alcune malattie cardiache (+5%) Questi dati sono confermati anche in Toscana dal primo "Report sulla Salute di genere"realizzato dall´Agenzia Regionale di Sanità e presentato nel novembre scorso. Secondo i dati emersi, in Toscana nascono più maschi che fammine, ma già in età adulta le femmine li sorpassano numericamente, anche se la loro longevità si accompagna a un profilo di salute peggiore. Nei maschi c´è una maggior incidenza di infarto del miocardio acuto, una prevalenza più elevata di scompenso cardiaco, ictus cerebrale e ipertensione arteriosa. Maggior incidenza della malattia diabetica nei maschi in tutte le fasce di età, ad eccezione degli under 45, che presentano prevalenze quasi sovrapponibili in entrambi i generi. In Toscana si stimano circa 477.000 persone con incontinenza urinaria: di queste, quasi 320.000 sono donne. Le patologie di natura mentale colpiscono di più le donne, con un maggior utilizzo di antidepressivi, che si accentua dai 45 anni in poi. Gli incidenti stradali coinvolgono di più gli uomini, quelli domestici le donne. Malattie cardiovascolari e osteporosi: due paradigmi tipici della medicina di genere Le malattie cardiovascolari (Mcv) rappresentano la prima causa di malattie e morte tra le donne, eppure l´approccio terapeutico alle Mcv è tipicamente maschile e non tiene conto delle importanti differenze biologiche. Al contrario, per l´osteoporosi l´uomo viene curato con gli stessi farmaci usati per la donna. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNIVERSITA’ VERONA ACQUISTA “SUPERCOMPUTER” CONTRO CANCRO E DIABETE. ZAIA, “ALTRO TRAGUARDO DI PRESTIGIO MONDIALE PER IL SISTEMA VENETO” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 11 marzo 2014 - “Il binomio Università-sanità del Veneto è sempre di più un prestigioso biglietto da visita che esprime qualità a livello mondiale. I miei complimenti all’Ateneo di Verona che, acquistando una macchina avveniristica, unica in Europa in questo momento, ha messo a disposizione della comunità scientifica veneta, italiana ed estera uno straordinario strumento in più per combattere il cancro e il diabete”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’acquisto da parte dell’Università di Verona di un modernissimo “supercomputer” (Knosys100, prodotto in America), capace di leggere e interpretare in sole 24 ore l’intero genoma umano, rendendo così più facili le diagnosi precoci su malattie gravi come cancro e diabete e di aprire quindi la strada anche all’erogazione di farmaci personalizzati. “Una scelta d’investimento assolutamente apprezzabile – aggiunge Zaia – perché grazie a questo strumento l’Università di Verona e la sanità veronese e veneta vengono poste all’avanguardia tecnologica europea in materia di ricerca e cura”. “Con questo nuovo scatto di qualità – conclude il Governatore – l’Ateneo veronese conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che il nostro sistema di alta formazione, in sanità in particolare, non solo è al top in Italia, ma concorre con le migliori eccellenze straniere”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CHIODI, ABRUZZO PROMOSSO SUI CONTI DELLA SANITA´ PIANO RIENTRO: MINISTERO RICONOSCE EFFICACIA RISANAMENTO |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 11 marzo 2014 - Abruzzo promossa con una valutazione positiva tra le Regioni in piano di rientro. Il dato emerge da un´analisi del ministero della Salute, che traccia un quadro sui conti della sanità. Solo per l´Abruzzo e la Sicilia il ministero della Salute ha espresso un giudizio positivo. Un primato scaturito dagli esiti delle riunioni tra il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, il Comitato permanente per la verifica dei Lea e le otto Regioni in piano di rientro. Le valutazioni sono pubblicate on line sul sito del ministero della Salute e sono state riprese con un articolo di approfondimento anche dal Sole 24 ore sanità. "L´abruzzo, dunque, - ha commentato il presidente Chiodi - viene messo in luce ancora una volta come una delle regioni virtuose che è riuscita ad invertire la tendenza, l´unica tra quelle sottoposte a piano di rientro a centrare l´obiettivo, in compagnia solo della Sicilia. Il benessere dei conti è un dato acclarato ormai: deficit azzerato e conti in equilibrio per la prima volta nella storia dell´Abruzzo ci danno la possibilità di essere annoverate ai primi posti di questa classifica. Dopo un´azione profonda di risanamento e un riequilibrio dei conti della sanità l´Abruzzo si presenta piu´ forte e vincente anche se c´è ancora molto da lavorare". Dalla verifica, Tavolo e Comitato hanno valutato che il programma operativo 2013-2015 ha già prodotto significativi interventi. Per l´Abruzzo si parla di valutazione nel complesso positiva sul Programma operativo 2013-15, con alcune integrazioni da recepire sulla ricalibratura della rete ospadaliera, sui risparmi derivanti dalla riconversione di strutture di cura, sulla rete di cure palliative e terapia del dolore e sulle politiche assunzionali. L´ospedalizzazione, sia pur lievemente, è ancora al di sopra della media nazionale mentre si evidenziano alcuni settori in cui occorre maggiore incisività ossia accreditamento, riorganizzazione dei punti nascita, deospedalizzazione, emergenza-urgenza e assistenza extra-ospedaliera e prevenzione oncologica. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALZHEIMER. CENTRI DI SOLLIEVO PER LE FAMIGLIE IN TUTTO IL VENETO GRAZIE AI VOLONTARIZAIA: “IL VOLONTARIATO E’ IL NOSTRO ASSO DI CUORI: ANCHE STAVOLTA SI DIMOSTRA DECISIVO PER UMANIZZARE SERVIZI E COERENTE CON LINEE GOVERNO REGIONALE” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 11 marzo 2014 - “Il volontariato è l’asso di cuori del Veneto. Se ce ne fosse bisogno, un’ulteriore dimostrazione ci viene dall’incontro dell’Ulss n.8 in cui è stato annunciato l’esportazione in tutto il Veneto dei ‘centri di sollievo’ per le famiglie con malati di Alzheimer proprio grazie ai volontari che saranno formati allo scopo”. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto commenta con orgoglio l’attivazione del progetto regionale centri di sollievo che porterà in tutte le Aziende Ullss del Veneto queste iniziative di sostegno ai parenti che assistono in casa i malati di Alzheimer, patologia in forte crescita nel territorio regionale, e che troveranno aiuto e riferimento attivo da parte di volontari, operatori e istituzioni per l’accoglienza temporanea dei loro congiunti in luoghi mirati e attrezzati. “Siamo commossi - aggiunge Zaia - per questa nuova straordinaria prova offerta dai nostri volontari. E’ una manifestazione di gratuità, solidarietà, capacità umana tipicamente venete, e costituisce la carta in più che il Veneto sa giocare nei tempi di abbondanza come in quelli di crisi come l’attuale. In più si sposa in modo coerente e conseguente con le linee di governo del territorio, nel settore della sanità e del sociale, che abbiamo indicato e che puntano sul rigore ma nel contempo sull’umanizzazione dei servizi a tutti i livelli. Anche grazie al volontariato il Veneto è laboratorio di virtuosità”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TUMORE DEL COLON, SOPRAVVIVENZA +10% IN 15 ANNI GLI ONCOLOGI: “MA IL 40% DEGLI ITALIANI IGNORA LO SCREENING” |
|
|
 |
|
|
Firenze, 11 marzo 2014 – In Italia si registrano ogni anno circa 366mila nuovi tumori. Il colon-retto è l’organo più colpito: 55mila diagnosi, con la malattia che diventa sintomatica solo quando è ormai in fase avanzata. Ma, per la prima volta, si assiste a un incremento nella sopravvivenza, aumentata del 10% negli ultimi quindici anni. Grazie anche allo screening, che permette di scoprire la patologia in fase precoce. “Purtroppo la possibilità di sottoporsi al test del sangue occulto nelle feci viene ancora ignorata da 4 italiani su 10 – spiega il prof. Francesco Di Costanzo, Direttore dell’Oncologia Medica del “Careggi” di Firenze, uno dei centri di riferimento a livello nazionale su queste malattie, durante il Ii Master Class in Oncologia-tumori gastrointestinali (Gi) in chiusura il 7 marzo nel capoluogo toscano –. La prevenzione, primaria e secondaria, è un’arma fondamentale per ridurre l’incidenza e il rischio di ammalarsi di qualsiasi tipo di cancro. Inoltre, disponiamo oggi di strumentazioni per accertamenti clinici più efficaci e precisi, con importanti innovazioni che riguardano ad esempio le Pet, tomografie ad emissioni di positroni. Ma non solo. Grazie ai marker biomolecolari stiamo cambiando la storia nel trattamento dei carcinomi del tratto gastrointestinale, che colpiscono ogni anno 90mila persone, perché possiamo classificare le neoplasie e seguire di conseguenza schemi terapeutici mirati, risparmiando cure inutili ai malati e aumentando la sopravvivenza. Moltissimi pazienti su cui prima non potevamo intervenire sono diventati oggi operabili. È evidente, quindi, come un’accurata selezione dei casi permetta di ridurre anche i costi e gli sprechi”. Il secondo appuntamento del Master Class nei tumori gastrointestinali (Gi) riunisce i massimi esperti italiani e scatta una fotografia attuale della situazione nel nostro Paese, sotto tutti i punti di vista: biologia molecolare, approcci multidisciplinari, best practices nella patologia avanzata, ecc. “Le terapie adiuvanti rappresentano un altro aspetto fondamentale nel trattamento delle neoplasie Gi – aggiunge il dott. Lorenzo Antonuzzo, dell’Oncologia Medica del “Careggi” –. Quali pazienti possono riceverle? A che stadiazione della malattia? Il dibattito scientifico è ancora molto acceso e vogliamo che le scelte vengano condivise il più possibile tra i clinici, per prendere decisioni omogenee su tutto il territorio nazionale. Per questo è fondamentale la realizzazione delle reti oncologiche regionali, essenziali per risparmiare risorse, garantendo alti standard qualitativi in tutta Italia e percorsi assistenziali uniformi. Soprattutto ora, perché disponiamo di nuovi farmaci, più efficaci ma caratterizzati spesso da una gestione complessa”. Nel nostro Paese 2 milioni e 250mila italiani vivono con una diagnosi di tumore. Circa 1 milione e 285mila sono ‘lungosopravviventi’, persone che hanno superato la soglia dei 5 anni senza ricadute della malattia e tornano alla vita di tutti i giorni: riprendono il lavoro, praticano sport, fanno dei figli. “Formalmente non possiamo ancora parlare di persone guarite dal cancro – conclude il prof. Di Costanzo –. Ma molte di queste sopravvivranno alla neoplasia e moriranno per altre cause, come il resto della popolazione. Anche nei tumori gastrointestinali iniziamo a rilevare numeri importanti, in continuo aumento. Già oggi nelle patologie dello stomaco, caratterizzate comunque da una mortalità elevata, contiamo circa 70mila lungosopravviventi. Una questione socio-sanitaria ed economica non trascurabile. Questo progresso è il frutto di tecniche chirurgiche eccellenti e di terapie sempre più avanzate, costituite da farmaci somministrati in combinazione. Negli ultimi anni, le autorità regolatorie registrano soltanto una molecola chemioterapica ogni dieci di tipo biomolecolare: è evidente che il futuro dei trattamenti si sposterà sempre di più verso questa tipologia di approccio”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ROSSI: "L´OSPEDALE DEL MUGELLO NON CHIUDERÀ, DECIDEREMO SE POTENZIARLO O FARNE UNO NUOVO" |
|
|
 |
|
|
Borgo San Lorenzo (Fi) , 11 marzo 2014 - "Questo ospedale non chiuderà, anzi, entro un anno prenderemo la decisione se potenziarlo o realizzare una struttura completamente nuova". E´ quanto ha risposto questa mattina durante la sua visita in Mugello il presidente della Regione, Enrico Rossi, a chi gli ha riferito delle preoccupazioni diffuse tra la popolazione mugellana circa una possibile chiusura del presidio ospedaliero comprensoriale di Borgo San Lorenzo. "Chiedo alla direzione della Asl – ha precisato Rossi – di predisporre entro un anno uno studio di fattibilità sugli effetti dei lavori previsti in questo presidio e su quelli della realizzazione di una nuova struttura. Poi, valutata l´opportunità dell´una o dell´altra scelta, sarà nostro compito e premura di trovare le risorse per raggiungere il migliore obiettivo. Quel che è certo è che questo ospedale non verrà chiuso". Al momento nel piano aziendale degli investimenti sono previsti interventi per un totale di 1,4 milioni di euro sull´attuale struttura nel biennio 2014-2016. "Nel frattempo – ha aggiunto il presidente della Regione – sono per mantenere ortopedia che, qualora si basi anche su interventi programmati, servirebbe ad alleggerire il peso che grava su Firenze. A favore del vostro ospedale giocano anche le oltre 500 nascite registrate nel 2013. In ogni caso i dati sulle prestazioni erogate diventeranno la misura per decidere sul da farsi: non è una minaccia, ma una sfida professionale per voi operatori che ringrazio per l´impegno prodotto e per la passione che ho ascoltato nei vostri interventi". Rossi è partito dalla contrazione negli ultimi tre anni delle risorse economiche a disposizione per la spesa sanitaria (che in Toscana significano meno 600 milioni di euro e meno 2.000 unità di personale) assicurando però che la Regione è per il mantenimento della sanità pubblica e uguale per tutti, indipendentemente dalla ricchezza personale. Il presidente ha apprezzato l´imminenente abilitazione della piazzola dell´elisoccorso al volo notturno (si è in attesa dell´autorizzazione da parte dell´Enac). Quanto al futuro della Società della salute, ha parlato dell´imminente approvazione di una legge, alla quale sta lavorando l´assessore regionale Luigi Marroni, presente all´incontro, che permetterà a quelle realtà che lo vogliono, di mantenere questi strumenti di governo degli aspetti socio sanitari dell´assistenza. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRENTO: SI SPERIMENTA UN PROTOCOLLO DI SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO |
|
|
 |
|
|
Trento, 11 marzo 2014 - Un accordo di collaborazione con l´Azienda Ulss della Regione Veneto per la realizzazione del progetto nazionale: "Sperimentazione e validazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto". È quanto ha deliberato oggi l´esecutivo provinciale, su proposta dell´assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re, affidando al contempo all´Azienda provinciale per i Servizi sanitari l´esecuzione del progetto, con un finanziamento pari a 8.200 euro. 16 sono le regioni coinvolte, alle quali si aggiungono le province autonome di Trento e di Bolzano per un totale di 18 enti, 24 i mesi di durata e 350.000 euro il costo totale previsto; capofila, individuata dal Ministero della Salute, è la Regione Veneto. Obiettivo del progetto è quello di definire un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori che sono stati esposti ad amianto secondo principi di efficacia, appropriatezza, risparmio ed utilità sociale. Ad oggi diverse regioni italiane hanno in atto programmi di tutela dei lavoratori ex esposti ad amianto. Questi programmi sono spesso differenti tra loro, anche in base a variabili di ordine locale. La necessità di giungere alla definizione di un protocollo di sorveglianza sanitaria uniforme deriva dall’opportunità di condividere un protocollo di assistenza sanitaria da offrire ai lavoratori che sono stati sottoposti ad amianto in maniera omogenea sul territorio nazionale, superando disomogeneità e disparità nell’offerta dei servizi sanitari. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: TICKET SUI FARMACI, RIMBORSO PER I CITTADINI CHE NEL 2013 HANNO PAGATO PIÙ DI 400 EURO |
|
|
 |
|
|
Firenze, 11 marzo 2014 - La Regione Toscana ha dato direttive a tutte le aziende sanitarie perché provvedano a rimborsare quei cittadini che nel corso del 2013 abbiano corrisposto ticket sui farmaci per importi complessivi superiori a 400 euro. La direttiva risponde alla delibera del 10 agosto 2012, quella che rimodulava i ticket in base al reddito dei cittadini. Nella delibera, si dice, tra l´altro, che "nell´anno solare la somma dei ticket sulla farmaceutica convenzionata a carico di ogni singolo utente non può superare l´importo di 400 euro". Il provvedimento riguarderà qualche centinaio di persone, per una cifra complessiva di circa 60.000 euro. Ogni azienda provvederà all´individuazione degli assistiti aventi diritto al rimborso e si occuperà direttamente di rimborsare l´eccedenza. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AOSTA: OPERA PIA LOTTERI, CONCLUSE LE OPERAZIONI DI ATTRIBUZIONE DEL SERVIZIO E DEL PERSONALE SALVI I POSTI DI LAVORO E GARANTITO IL SERVIZIO |
|
|
 |
|
|
Aosta, 11 marzo 2014 - Grazie all’impegno dell’Assessorato regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, è stata finalmente definita la lunga e complessa vicenda dell’Opera Pia Lotteri di Villa della Regina, a Torino, iniziata nel lontano 2007 con lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la nomina di un commissario straordinario. Dopo la concertazione con le organizzazioni sindacali, la Direzione regionale Politiche Sociali e l’intervento dell’assessore Ugo Cavallera, è stato risolto, con la conservazione dei posti di lavoro, il problema del personale dell’Ipab Opera Pia Lotteri: 13 dipendenti con la qualifica di Oss (operatore socio-sanitario) sono stati trasferiti alle Aziende sanitarie regionali dell’area di Torino. Altri 3 dipendenti, non collocabili nei ruoli del servizio socio sanitario, sono stati trasferiti al Comune di Torino. Dal 31 dicembre 2012 il servizio di attività residenziale per anziani non autosufficienti è in capo al nuovo gestore, individuato con avviso pubblico: questo ha consentito agli anziani ospiti della struttura di evitare il trasferimento ad altre sedi ovviando a disagi fisici e psicologici. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SALUTE FVG: AD AVIANO E PORDENONE, SI LAVORA SULLA QUALITÀ |
|
|
 |
|
|
Trieste, 11 marzo 2014 - "Stiamo lavorando intensamente per il recupero della qualità gestionale del nostro sistema sociosanitario". È quanto l´assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca ha ribadito al ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel corso della visita al Cro-centro di Riferimento Oncologico di Aviano e, successivamente, all´Ospedale di Pordenone. "Le linee per la gestione del Ssr-servizio Sanitario Regionale 2014 approvate dalla Giunta - ha aggiunto Telesca - hanno introdotto il criterio dei costi standard come metodologia per un recupero e una riallocazione delle risorse che consenta miglioramenti evitando la politica dei tagli lineari". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SPORT, LOMBARDIA: VISITA IDONEITÀ TUTELA PER ATLETI |
|
|
 |
|
|
Milano, 11 marzo 2014 - "Fare attività sportiva in sicurezza è importante e grazie a voi medici questo è sempre più realtà". L´ha detto Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia intervenendo al convegno nazionale della Federazione medici sportivi italiani (Fmsi) sulla certificazione medico-sportiva. Mantovani: A Fianco Dei Medici - A guidare i lavori il presidente della Fmsi Maurizio Casasco che ha letto il messaggio inviato dal vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani. Nel suo messaggio, Mantovani ha detto in sintesi "che la Regione è al fianco dei medici per la tutela della salute di chi pratica sport e che, mentre vengono definite nuove norme nazionali, come Assessorato siamo attivi nel monitoraggio della situazione e nel dialogo con il territorio a tutela dei cittadini". Primi Attori Nella Prevenzione - "In Lombardia - ha ricordato l´assessore Rossi - si svolge il 20 per cento dell´attività sportiva nazionale e la visita medica garantisce di poter praticare qualunque disciplina, o fare attività anche non agonistiche, con la certezza clinica di poterla fare". "Voi medici sportivi - ha aggiunto - siete dei riferimenti importanti. Molti miei amici, atleti e non, si affidano a voi per l´ok all´attività con la visita di idoneità medico sportiva che è l´unico strumento disponibile per la prevenzione di massa di gravi patologie". Visita Gratuita E Passaporto Di Salute - "Regione Lombardia - ha sottolineato l´assessore Rossi - ha reso totalmente gratuita la visita di idoneità fino ai 18 anni conscia che non vi occupate solo di valutare la salute degli atleti, ma di aiutare donne e uomini a stare bene". "Il certificato sportivo - ha concluso l´assessore Rossi - è un passaporto di salute che tutela tutti grazie all´eccellenza della medicina sportiva che ci aiuta ad avere atleti e allenatori in grado di ottenere ottimi risultati perché adeguatamente controllati". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRIMA GIORNATA DI SELEZIONI ITALIANE TROFEO TOPOLINO SCI ALPINO |
|
|
 |
|
|
Folgaria (Tn), 11 marzo 2014 - Partite le selezioni per le squadre italiane del Trofeo Topolino Speciale Allievi vinto da Tedde e Saracco Tra i Ragazzi Colombi vince al fulmicotone. Prima anche Ghisalberti Domani secondo round di selezioni prima della fase internazionale La prima giornata di Selezioni del 53° Trofeo Topolino Sci Alpino ha trovato a Folgaria, in Trentino, un’accoglienza fatta di sole caldo, cielo terso, tanta neve e oltre 400 giovani di tutto lo Stivale chiamati a guadagnarsi uno dei venti posti nelle squadre A e B della “Nazionale”, che se la dovrà vedere poi con altre 48 nazioni in pista venerdì e sabato per le medaglie della rassegna Disney 2014. I primi a schierarsi al cancelletto della Martinella Nord, nel comprensorio Folgaria Ski, sono stati gli Allievi (nati negli anni 1998 e 1999) e le Selezioni – Memorial Giovanni Tononi hanno così preso il via. Dopo la prima manche la testa di gara era occupata dal valdostano Michael Tedde e dall’atleta di Limone Piemonte Carlotta Saracco, unica capace di scendere sotto i 52” tra le Allieve. Ma gli inseguitori, sia al maschile che al femminile, non erano così distanti e per la seconda prova c’erano da attendersi scintille. Il primo lampo lo regalava la piemontese di Valgioie Lucrezia Lorenzi, solo 12.A dopo la prima frazione, che tagliava il traguardo con l’impressionante tempo di manche di 49”96 e la piazza d’onore meritata appieno. La Lorenzi ha continuato a guardare tutti dall’alto fino alla discesa della genovese Serena Viviani che, forte di un vantaggio di 3” abbondanti sulla torinese dopo la prima manche, riusciva a scalzarla e piazzarsi in vetta alla parziale. A quel punto restava solo da attendere la testa della corsa, ovvero Carlotta Saracco che non sbagliava praticamente niente e centrava il successo di giornata con 54 centesimi di margine sulla Viviani. Michael Tedde, mai in carriera sui podi del Trofeo Topolino tantomeno delle selezioni italiane, oggi è apparso in forma smagliante e nella seconda manche ha tirato il giusto senza prendersi troppi rischi. Risultato, Tedde ha vinto la gara precedendo gli ottimi Pietro Canzio (Ski College Veneto) e Francesco Gentilli (Gs Sella Nevea) che insieme al valdostano e alle prime tre classificate dello slalom hanno già prenotato il posto per la fase internazionale del Trofeo Topolino. Mentre nel parterre della Martinella Nord si celebravano i vincitori e si consolavano i vinti, sulla vicina pista Agonistica andavano in scena le prove di slalom gigante riservate alla categoria Ragazzi Under 14. A vincere le selezioni fra le porte larghe sono stati il sanremese Francesco Colombi (Equipe Limone) e la bergamasca Ilaria Ghisalberti (Radici Group), bravi a tenere a bada gli oltre 200 avversari, in rappresentanza degli sci club di tutta la penisola, dalla Sicilia all’Alto Adige. Le due prove si sono disputate in un’unica manche, come d’abitudine in questa categoria riservata alle ragazze ed ai ragazzi nati nel 2000 e nel 2001. Entrambe le gare sono state molto combattute e in campo femminile la Ghisalberti ha vinto facendo registrare il tempo di 58”08. Sul secondo gradino del podio, distanziata di 55 centesimi, è finita l’altoatesina Elena Sandulli, dello Sci Club Fana, mentre la triestina Andrea Craievich dello Sci Club 70 ha concluso al terzo posto a 61 centesimi dalla vincitrice. Nemmeno il tempo di svestire il pettorale dell’ultima ragazza e sono subito iniziate le discese maschili. L’esito della gara è stato davvero thrilling con Francesco Colombi che ha superato di solo 1 centesimo Riccardo Allegrini, portacolori della Sportiva Lazio. Lo sciatore laziale aveva fatto registrare l’ottimo tempo di 55”66, ma la sua gioia è stata effimera perché il sanremese, sceso pochi istanti dopo, faceva fermare il cronometro sul 55”65. Sul terzo gradino del podio è giunto il bresciano Nicola Moretti, staccato di 61 centesimi. I primi due classificati di entrambe le prove Ragazzi sono da considerarsi “selezionati” alla fase internazionale. Le classifiche parziali per comitati dopo la giornata odierna leggono Alpi Occidentali in testa seguite da Alpi Centrali e Alto Adige. Domani mattina a partire dalle 9.00 la “meglio gioventù” nazionale tornerà in pista a Folgaria con le discipline invertite e tanta voglia di centrare la qualificazione al 53° Trofeo Topolino Sci Alpino di venerdì e sabato. Info: www.Trofeotopolino.net Ragazzi - maschile 1 Colombi Francesco Equipe Limone 55.65; 2 Allegrini Riccardo Sportivalazio 55.66; 3 Moretti Nicola Ski Team Valpal 56.26; 4 Alliod Benjamin Pila 56.28; 5 Gitto Elia Val Vermenagna 56.31; 6 Ploner Manuel Ladinia Altaba 56.36; 7 Collini Filippo Fana 56.37; 8 Pozzi Andrea Lecco 56.60; 9 De Carli Federico Way Sport Ski 56.63; 10 Currado Michele Equipe Limone 56.66 Ragazzi - Femminile 1 Ghisalberti Ilaria Radici Group 58.08; 2 Sandulli Elena Fana 58.63; 3 Craievich Andrea 58.69; 4 Brustia Sofia La Thuile Rutor 59.22; 5 Sertorelli Viola Super Milano 59.76; 6 Moriconi Beatrice Monti Ernici 59.94; 7 Dalla Costa Noemi Ski Team Altopi 59.96; 8 Marrai Benedetta Sansicario Cesa 59.97; 9 Vigano´ Claudia Varallo 1´00.00; 10 Bonino Angelica Equipe Limone 1´00.13 Allievi - maschile 1 Tedde Michael Chamole´ Ski Club 1:33.77; 2 Canzio Pietro Ski College Veneto 1:34.31; 3 Gentilli Francesco Gs Sella Nevea 1:35.02; 4 Hofer, Damian Asv Ridanna 1:35.14; 5 Franzoso Matteo Sestriere 1:35.35; 6 Sartori Andrea Brentonico Ski 1:35.69; 7 Canins Matteo Ladinia Altabadia 1:36.00; 8 Nardi Tommaso Ski Team Fassa 1:36.08; 9 Avallone Benedetto Sestriere 1:36.35; 10 Pradal Matteo Ski College Veneto 1:36.56 Allievi - femminile 1 Saracco Carlotta Equipe Limone 1:43.10; 2 Viviani Serena Pragelato 1:43.64; 3 Lorenzi Lucrezia Sestriere 1:45.15; 4 Mascherona Marika Bormio 1:45.55; 5 Fiorano Jacqueline Chamole´ Ski Club 1:45.81; 6 Graffi Brunoro Sofia Gs Sella Nevea 1:45.93; 7 Rossetti Marta Agon. Campiglio 1:45.98; 8 Demetz Giulia Gardena Saslong 1:46.07; 9 Catanzano Cecilia Courmayeur Mont 1:46.19; 10 Paventa Giulia Mondole´ Ski Team 1:46.46 |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SICUREZZA: CHIUSURA GIORNATA LEGALITÀ INCENTRATA SU SPORT |
|
|
 |
|
|
Pescara, 11 marzo 2014 - Lo sport e la competizione come esempi di legalità e di rispetto delle regole. Quest´anno la giornata regionale per la legalità ha voluto accendere i riflettori sullo sport, da sempre considerato l´indicatore più importante e credibile per misurare per il rispetto delle regole di convivenza civile. Ed è per questo motivo che la V edizione della manifestazione ha voluto essere presente in diverse scuole della regione per portare la testimonianza di atleti e sportivi che si misurano nel rispetto delle regole e della legalità. "Il binomio sport/legalità è, per certi versi, perfetto - spiega l´assessore alla Sicurezza del territorio e alla Legalità, Carlo Masci - perché lo sport rappresenta lo strumento migliore per infondere nella testa e nell´educazione dei giovani il rispetto delle regole, dell´avversario e della legalità. È con lo sport che si capisce il senso di una vittoria e di una sconfitta; ed è con lo sport che s´impara a vincere e a perdere proprio perché si riconoscono i ruoli. L´obiettivo della giornata della legalità, istituita con la legge 40 del 2004 e dedicata alla memoria del giudice pescarese Emilio Alessandrini, è di far capire ai giovani quanto sia importante in una società stare dalla parte della legalità e portare loro testimonianze dirette e indirette di chi ogni giorno, per lavoro, sport, religione e cultura, rispetta le regole". Il percorso della legalità, che si è chiuso al Museo delle Genti d´Abruzzo a Pescara alla presenza di alunni, docenti e sportivi, è partito lo scorso 14 dicembre proprio da Pescara. Laboratori didattici e seminari organizzati dall´associazione "Codici Abruzzo" hanno toccato le scuole Aterno Manthonè e Istituto Nostra Signora di Pescara, Istituto d´istruzione superiore "Alessandrini" di Montesilvano, Istituto magistrale "Isabella Gonzaga" di Chieti, Istituto "Vico" di Sulmona e liceo scientifico "M. Curie" di Giulianova. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|