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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Aprile 2014
REGIONE BASILICATA ED ENTI, SUL BUR BANDO PER SELEZIONE GIORNALISTI  
 
Potenza, 16 aprile 2014 - Le domande dovranno essere presentate entro il 5 maggio. La graduatoria sarà utilizzata per far fronte alle esigenze degli Uffici stampa della Regione e degli Enti (Acr) - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 10 del 4 aprile 2014 è stato pubblicato un “Avviso pubblico per la formazione di una graduatoria di giornalisti da utilizzare con contratti a tempo determinato per far fronte alle esigenze della Regione Basilicata e degli Enti regionali”. Per la formazione della graduatoria è prevista una selezione, con un test scritto a risposta multipla, una prova pratica e un colloquio, al quale possono partecipare i giornalisti professionisti e pubblicisti. La domanda potrà essere presentata direttamente al protocollo del Dipartimento Presidenza della Giunta o inoltrata entro il 5 maggio 2014, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: “Regione Basilicata – Dipartimento Presidenza della Giunta – Ufficio Organizzazione, Amministrazione e Sviluppo delle Risorse Umane, Via Vincenzo Verrastro, n. 4 – 85100 Potenza”. La Regione utilizzerà la graduatoria per far fronte ad eventuali esigenze relative alle sostituzioni temporanee per ferie, aspettativa o malattia dei giornalisti degli Uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale, ad eventuali esigenze di carattere tecnico, produttivo, organizzativo, indicate nei Piani editoriali, con riferimento alla fase di avviamento e di sviluppo di nuove iniziative editoriali e multimediali o a situazioni imprevedibili. La graduatoria potrà inoltre essere utilizzata dagli Enti regionali. E’ possibile consultare e scaricare l’avviso pubblico e il modulo per la presentazione della domanda collegandosi ai siti della Giunta del Consiglio regionale.  
   
   
AOSTA, 15 APRILE 2014 - IL FESTIVAL DELLA PAROLA IN VALLE D’AOSTA “RINASCE”  
 
Aosta, 15 aprile 2014 - Il Festival della parola in Valle d’Aosta rinasce e diventa Les Mots. La quinta edizione della rassegna che, per 18 giorni animerà la piazza Chanoux di Aosta con la sua grande libreria e con i 117 incontri previsti al suo interno, debutterà giovedì 17 aprile. Il sipario si alzerà con lo scrittore Antonio Scurati e il suo libro “Il padre infedele”. Poco dopo toccherà al regista e scrittore Giorgio Pressburger con il suo libro “Storia umana e inumana” che, affiancato dal moderatore del Festival Arnaldo Colasanti, guiderà il pubblico alla scoperta del tema di questa edizione: la Rinascita. Ercole Balliana, Dirigente dell’Assessorato regionale della cultura <La rinascita è il tema di quest’anno. Questa è la quinta edizione del Festival della parola in Valle d’Aosta, che vedrà la presenza di moltissimi autori e un ampliamento sia delle attività che dei contenuti del festival, a vantaggio del pubblico, che potrà così frequentare la struttura dalle 9 del mattino alle 23. Il Festival della parola sarà quest’anno anche l’occasione per le celebrazioni della 70esimo anniversario della Resistenza in Valle d’Aosta, quindi il 25 aprile sicuramente è data da non mancare. Ci saranno tantissimi autori, scrittori di fama nazionale e internazionale. Aprirà fra tutti Giorgio Pressburger, il giorno 17>. Tra i volti più noti che sfileranno nella tensostruttura allestita in Piazza Chanoux ci saranno fra gli altri, Antonio Manzini, Andrea Delogu, Candida Livatino, Lucia Rizzi alias Tata Lucia, Corrado Formigli, Mario Giordano, Virginia Bramati, Piergiorgio Odifreddi, Tony Wheeler fondatore delle guide Lonely Planet, Cinzia Leone, Simona Sparaco e Paolo Jannacci. A quest’ultimo è stato affidato il compito di chiudere la rassegna, domenica 4 maggio, con un omaggio al padre, Enzo. Arnaldo Colasanti <Cercare un nuovo lessico, nuove parole significa fare un gesto, se ci pensate bene anche dal punto di vista del metodo molto interessante, molto popolare. Se io arrivo con delle parole, delle idee, delle ideologie o dei valori posso anche rischiare che qualcuno non sia d’accordo con me. In questi 15 giorni si hanno incontri con 117 autori, abbiamo persone molte diverse, grandi giornalisti come Corrado Formigli o altri come Mario Giordano che hanno posizioni diverse, scrittori come Giorgio Pressburger di una generazione più lontana dalla più giovane, quella per esempio di Antonio Scurati o di Simona Sparaco. Abbiamo un personaggio come Odifreddi che ha una posizione molto laica, quasi laicistica e proponiamo persone alle quali, con la presenza delle associazioni, dei giovani e degli artisti, delle biblioteche e delle librerie, dei poeti locali, poniamo delle domande. In questo modo permettiamo al pubblico di essere intrattenuto ma soprattutto di avere un’esperienza, di familiarità di idee, e arriviamo a quello che lei diceva: un lessico per il futuro.> Accanto agli incontri con gli autori, il Festival propone anche quest’anno attività per scuole e per famiglie con bambini, come ad esempio gli attesi incontri con Peppa Pig o i laboratori proposti dal Castello Gamba di Châtillon. Nel pomeriggio sono in programma gli spettacoli e i film organizzati nell’ambito della Saison Culturelle mentre per l’ora dell’aperitivo i riflettori si accenderanno sugli autori locali abbinati a degustazioni di vini. Tra le novità di quest’anno: Un mot pe dzor, un viaggio nel patrimonio lessicale del francoprovenzale e Les mots dévoilés, letture di autori valdostani del passato. In serata il programma prevede concerti musicali, letture e spettacoli tra i quali Ti dico un libro, quattro serate dedicate alla teatralizzazione di importanti classici della letteratura, seguite da un dibattito di riflessione col pubblico. Infine il piazza Chanoux arriverà anche il gioco intelligente, protagonista di alcune serate, grazie all’Associazione Aosta Iacta Est.  www.Regione.vda.it    
   
   
LA REGIONE LAZIO SOSTIENE ‘BRAILLE NEWS’, PRIMO GIORNALE IN ITALIA PER NON VEDENTI E IPOVEDENTI  
 
Roma, 16 aprile 2014 - La Regione sostiene la nascita di ‘Braille news’, il primo giornale in Italia destinato ai non vedenti e agli ipovedenti da oggi in edicola. Sarà realizzato con una nuova macchina per la stampa in una tipografia di Ardea, in provincia di Roma. La macchina è stata acquistata con le risorse del bando regionale dedicato ai macchinari per le attività sociali, è la prima di questo tipo che arriva in Italia, la quindicesima in tutto il mondo. Si tratta di uno strumento innovativo e all’avanguardia. Con il nuovo macchinario il giornale, che è prodotto dalla cooperativa sociale ‘Handy System onlus’, sarà realizzato in un’unica fase a una velocità di 1500 pagine l’ora senza nessun altro lavoro di rilegatura. “Per un paese civile non esiste debito o burocrazia che possa fermare il diritto delle persone a essere informate e noi nel nostro piccolo faremo il nostro dovere, malgrado tutto e tutti- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: Siamo molto contenti, non vogliamo che a pagare siano sempre le persone che hanno più bisogno di sostegno”.  
   
   
CULTURA: DOPO DUE ANNI TORNA IL FESTIVAL DI VILLA ADRIANA A TIVOLI  
 
Roma, 16 aprile 2014 - “È un impegno mantenuto” - è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, sulla nuova edizione del Festival Internazionale di Villa Adriana a Tivoli, che riparte a giugno dopo due anni con circa un mese di spettacoli. Teatro, musica e danza. Il festival andrà in scena dal 18 giugno al 15 luglio nell´area delle Grandi terme di villa Adriana che l´Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell´Umanità. Sono in programma 14 serate per 12 spettacoli diversi tra cui tre prime mondiali, una europea e due italiane: una vera e propria panoramica sulle novità più interessanti della scena internazionale. Emma Dante e la Marta Graham Dance Company, Richard Galliano e Ute Lemper, Carolyn Carlson accanto a Mimmo Cuticchio, Ambrogio Sparagna, Urbano Barberini e Danilo Rea: sono solo alcuni dei grandi nomi che parteciperanno al festival. Tra le altre cose è previsto anche un cameo della grande attrice Franca Valeri. “Villa Adriana è uno dei luoghi più belli del mondo- così il presidente, Nicola Zingaretti che aggiunto: con il festival promuoviamo questo sito ma soprattutto portiamo la produzione culturale in un luogo degno di questo nome. Il Lazio è pieno di perle spesso dimenticate o purtroppo non valorizzate. Promuovere un Festival come questo in un luogo unico come Villa Adriana è stata una bella opportunità che abbiamo deciso di sfruttare a fondo- ha conclusoZingaretti”. “È la forza delle idee semplici: illuminare i beni culturali con lo spettacolo di qualità. Deve diventare un format, un modello da esportare in tutti gli altri patrimoni che ci sono nel Lazio e in tutta Italia – lo ha detto Lidia Ravera,assessore alla cultura. È la chiave giusta, una reciprocità assoluta tra la cultura che è dietro di noi e quella che è davanti a noi, perché quello di Villa Adriana è un festival del contemporaneo”- ha detto ancora Ravera.  
   
   
MILANO A PALAZZO REALE PRESENTATO IL PROGETTO DI MOSTRA "LEONARDO 1452–1519" APRIRÀ IL 15 APRILE 2015 E TERMINERÀ IL 19 LUGLIO.  
 
Milano, 16 aprile 2014 - La mostra che aprirà esattamente tra un anno, il 15 aprile 2015, a Palazzo Reale, a ridosso dell´apertura di Expo 2015, è la più grande esposizione dedicata a Leonardo mai ideata in Italia. Molto diversa e più originale di quella realizzata nel 1939 alla Triennale, la mostra è promossa dal Comune di Milano. Il progetto, costruito interamente a Milano, è ideato e prodotto, nel quadro di una partnership che prosegue da oltre quindici anni, da Palazzo Reale e Skira ed è curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, tra gli storici dell´arte più importanti per gli studi sul grande genio del Rinascimento. “La capacità di unire pensiero scientifico e talento creativo, arte e tecnica: è per questo che Leonardo è a pieno titolo l´eroe di Expo2015 - ha dichiarato l´assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Per realizzare una grande mostra, degna della Milano di Expo, è senz´altro necessaria una forte collaborazione tra istituzioni, non solo milanesi e italiane, ma anche straniere: un approccio sistemico che sta già caratterizzando la politica culturale milanese degli ultimi mesi, con grande successo e partecipazione. Ma per un grande progetto è fondamentale anche l´autorevolezza della curatela, ragione per la quale il percorso espositivo sarà studiato e realizzato da due tra i più importanti studiosi internazionali di Leonardo: Pietro Marani e Maria Teresa Fiorio. La mostra - ha proseguito l´assessore - aprirà il 15 aprile 2015, giorno del compleanno di Leonardo, e consentirà ai visitatori del primi tre mesi di Expo2015 di conoscere da vicino le opere di un genio che ha reso grande il nome dell´Italia nel mondo". L’esposizione darà una visione di Leonardo non mitografica, né retorica né celebrativa, ma trasversale su tutta l´opera del poliedrico personaggio, considerato come artista e scienziato attraverso alcuni temi centrali individuati dai curatori: il disegno, fondamentale nell´opera di Leonardo; il continuo paragone tra le arti: disegno, pittura, scultura; il confronto con l´antico; la novità assoluta dei moti dell´animo; il suo tendere verso progetti utopistici, veri e propri sogni, come poter volare o camminare sull´acqua per cui sarà allestita in mostra una apposita sezione; l´automazione meccanica e così via, temi che lo hanno reso un alfiere dell’unità del sapere, con l’intrecciarsi continuo nella sua opera di scienze e arti. La mostra intende rivolgersi a un pubblico vasto e non di soli specialisti e si proporrà di illustrare, attraverso dodici sezioni, le tematiche centrali nella carriera artistica e scientifica di Leonardo, trasversali nella sua lunga estensione, venendo ad abbracciare non solo gli anni della sua formazione fiorentina, ma anche i due soggiorni milanesi, fino alla sua permanenza in Francia, sottolineando così alcune costanti della sua visione artistica e scientifica. Dal percorso espositivo risulterà chiara anche la sua vocazione all’interdisciplinarietà e al continuo intrecciarsi di interessi, attraverso l’approccio analogico allo studio dei fenomeni e alla loro rappresentazione grafica, riassunti e culminanti nei suoi dipinti più tardi. La sequenza del percorso espositivo presenterà nelle varie sezioni opere autografe di Leonardo – dipinti, disegni e manoscritti –, introdotte dalle opere dei suoi predecessori - pittori, scultori, tecnici, teorici - che possano contestualizzare il contributo di Leonardo nella storia dell’arte, della scienza e della tecnica e offrire nel contempo una visione della figura di Leonardo artista e scienziato del suo tempo, senza concessioni alla mitografia e alla banalizzazione. Due sezioni finali, tuttavia, mostreranno anche l’influenza di Leonardo pittore e teorico dell’arte in età moderna e la formazione del suo mito, incentrato sulla Gioconda. Sezioni della mostra: 1. Il Disegno come fondamento . 2. Natura e scienza della Pittura. 3. Il Paragone delle Arti. 4. Il Paragone con gli Antichi. 5. Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo. 6. Invenzione e Meccanica. 7. Il Sogno. 8. Realtà e Utopia. 9. L’unità del sapere. 10. De coelo et mundo: immagini del divino. 11. La diffusione e la fortuna: dai leonardeschi al Trattato della Pittura. 12. Il Mito. La mostra prevede di esporre un nucleo significativo di capolavori pittorici di Leonardo, alcuni dei suoi codici originali e oltre cento disegni autografi, oltre che un cospicuo numero di opere d’arte - disegni, manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine - provenienti dai maggiori Musei e Biblioteche del mondo e da collezioni private, tra cui opere di Antonello da Messina, Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandajo, Verrocchio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollajolo, Jean van Eyck, Della Robbia, Jacopo di Mariano detto il Taccola, Guido da Vigevano, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Giuliano da Sangallo, Bramante e di altri trattatisti anonimi dei secoli Xv e Xvi. La diffusione e la fortuna dell’arte e dei modelli di Leonardo sarà rappresentata in mostra da opere di Boltraffio, Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano, Solario, Francesco Melzi, Giampietrino, Cesare da Sesto, Girolamo e Giovanni Ambrogio Figino e da altri artisti. Si è scelto di anticipare la presenza di un importante dipinto di Leonardo – il San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana – in quanto l’opera rappresenta perfettamente uno degli snodi centrali attorno a cui si articola la mostra, e cioè il rapporto tra pittura e scultura, tra arte antica e arte moderna, dove si rivelano le eccellenti conoscenze prospettico-spaziali di Leonardo, tanto che il dipinto anticipa l’uomo di Vitruvio e può essere assunto come icona della mostra. Sarà inoltre esposto un nucleo di almeno cento disegni autografi: oltre trenta provenienti dal Codice Atlantico, grazie alla Biblioteca Ambrosiana, maggior prestatore dell’esposizione; trenta dalla Royal Library di Windsor, di cui sei visibili al recto e al verso; cinque dal British Museum, quattro dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, cinque dal Metropolitan Museum di New York e cinque dalla Biblioteca Reale di Torino. Alcuni di questi musei presteranno inoltre altri importanti disegni di pittori contemporanei di Leonardo. Molti altri straordinari prestiti sono in via di definizione dai maggiori musei del mondo. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia intitolato al grande maestro presterà inoltre tre modelli di macchinari – un carro automotore, una macchina battiloro e un telaio meccanico – realizzati su disegni di Leonardo. In mostra sarà esposta una video riproduzione del Cenacolo a grandezza naturale, arricchita da pannelli descrittivi e postazioni interattive con le informazioni sull’opera capitale di Leonardo e sul suo restauro. La mostra avrà anche una serie di approfondimenti fuori sede (oltre Palazzo Reale), che coinvolgeranno, nel territorio urbano e lombardo, i luoghi di Leonardo, con mostre parallele nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano (Il Codice Trivulziano e la ricostruzione della Biblioteca di Leonardo), nella Sala delle Asse sempre al Castello (sulla decorazione e il restauro del monocromo di Leonardo), nella Pinacoteca Ambrosiana (Il Mondo di Leonardo). La mostra, curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, si avvarrà di un comitato scientifico di assoluto rilievo e prestigio, già convocato a partire dal 2009, e al quale sono stati chiamati a partecipare: Cristina Acidini (Soprintendente al Polo Museale di Firenze), Carmen C. Bambach (Metropolitan Museum, New York), David Alan Brown (National Gallery of Art, Washington), Franco Buzzi (Biblioteca-pinacoteca Ambrosiana, Milano), Roberto Paolo Ciardi (Accademia Nazionale dei Lincei, Roma), Martin Clayton (Royal Library, Windsor Castle), Marzia Faietti (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze), Antonio Paolucci (Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma ), Nicholas Penny (National Gallery, Londra), Vincent Pomarède (Departément des peintures, Musée du Louvre, Paris). Il catalogo - Il catalogo che accompagnerà la mostra, anch’esso curato da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, sarà edito da Skira in due versioni, in lingua italiana e in inglese, e conterrà inoltre saggi tematici sull’opera di Leonardo e costituirà anch’esso un elemento di novità: rinunciando alle consuete e lunghe schede di ogni singola opera presentata in mostra (comunque illustrata e brevemente commentata in catalogo), si estenderà invece alla considerazione delle varie problematiche connesse con la figura e l’opera di Leonardo, quali quelle ripercorse in mostra, venendo a imporsi come una nuova esaustiva monografia sull’artista esaminata nelle sue varie sfaccettature dai maggiori specialisti mondiali dell’opera di Leonardo. Hanno infatti già aderito a collaborare con inediti saggi scientifici al Catalogo: Carmen C. Bambach (Metropolitan Museum, New York), Juliana Barone (University of London), Andrea Bernardoni (Istituto e Museo Galileo Galilei, Firenze), Roberto Paolo Ciardi (Accademia Nazionale dei Lincei, Roma), Martin Clayton (Royal Library, Windsor), Frank Fehrenbach (Harvard University, Cambridge), Paolo Galluzzi (Istituto e Museo Galileo Galilei, Firenze), Martin Kemp (Oxford University, Oxford), Rodolfo Maffeis (Università di Firenze e Kunsthistorisches Institut, Firenze), Furio Rinaldi ( Università Tor Vergata, Roma e Metropolitan Museum, New York ), Richard Schofield (Università Iuav, Venezia), Marco Versiero (Università l’Orientale, Napoli, e Istituto di Studi Filosofici, Napoli), Edoardo Villata (Università Cattolica di Milano).  
   
   
PROCIDA, INAUGURATA AREA ESPOSITIVA "TERRA".: NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI GRANDE OCCASIONE PER RILANCIO TERRITORIO CAMPANO  
 
Napoli, 16 aprile 2014 - E’ stata inaugurata stamattina nel Palazzo della Cultura di Procida l’Area espositiva permanente “Terra” (Technology and Research for Archaeology), un innovativo sistema di produzione di rilievi tridimensionali di beni sommersi. Si tratta della ricostruzione di reperti, di ambienti e di azioni quotidiane messe in luce dalle campagne di scavo archeologico condotte sull’isolotto di Vivara dall’Università Suor Orsola Benincasa. Erano presenti il Vicepresidente della Regione Campania Guido Trombetti, il rettore dell’Università Federico Ii Massimo Marrelli, il direttore del Centro Euromediterraneo per i Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa Massimiliano Marazzi, il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto e l’assessore alla Cultura dell’isola Enrico Scotto di Carlo. "La nascita di questa importante area espositiva - ha spiegato Guido Trombetti - dimostra quanto sia importante il contributo della ricerca nella valorizzazione di un patrimonio culturale di cui la nostra Regione è ricchissima e molte volte, per motivi di natura diversa, resta nascosto e poco protetto. Ed è ancor più importante, come in questo caso, saper puntare su di una ricerca che si avvale delle nuove tecnologie per creare modelli innovativi di fruizione e promozione capaci di far conoscere al largo pubblico le bellezze del territorio, per farle anche e soprattutto diventare una grande opportunità per i benefici effetti che possono apportare sull’economia dei territori attraverso l’attrattiva di un turismo culturale che si va sempre più affermando come la vera occasione di rilancio dei grandi giacimenti culturali della nostra Regione come quello del bacino dell’isolotto di Vivara. "Non è un caso la nascita, fortemente voluta, di un Distretto sulle alte tecnologie da applicare ai beni culturali ed ambientali, chiamato Databenc, con il compito di raccordare ed integrare le iniziative per realizzare quell’azione di sistema capace di rendere sostenibili le iniziative avviate ed in fase di nuova proposizione”, ha concluso Trombetti. A Massimiliamo Marazzi, direttore del comparto archeologia dell’Università Suor Orsola Benincasa, è spettato, invece il compito di presentare l’area espositiva con una suggestiva visita multimediale. L’area espositiva Terra – ha detto Massimiliano Marazzi - già nel nome vuole comunicare il legame che è sempre esistito tra i luoghi, le genti e le storie che le accomunano. Attraverso un uso critico delle tecnologie e delle tracce si indaga sul valore delle testimonianze anche in rapporto alla promozione territoriale. Terra sarà quindi un laboratorio permanente in cui sperimentare e verificare il connubio esistente tra i beni culturali, i beni archeologici e le nuove forme di musealizzazione attraverso innovative tecnologie di rappresentazione." Dopo l’inaugurazione si è tenuto un convegno dedicato al tema “Tecnologia e Ricerca per l’Archeologia” con la partecipazione, tra gli altri, di Sebastiano Tusa della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia e dei rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte nel progetto: il Distar, il Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico Ii di Napoli con il direttore Vincenzo Morra e le imprese Wind Aereonautics e Westend. Scheda di Terra - Technology and Research for Archaeology L’area espositiva Terra nasce da una lunga collaborazione tra il Comune di Procida e gli archeologi dell’Università Suor Orsola Benincasa con l’obiettivo di avviare nuove azioni sul patrimonio culturale e archeologico dell’isola, da intendersi come risorsa e beni attivi attraverso cui avviare politiche e strategie di promozione dell’intero territorio. L’area espositiva rientra nell’ambito delle attività del progetto Pon Ricerca e Competitività “Sinapsis”, finanziato dal Miur, che ha come obiettivo la realizzazione di un Sistema integrato per la valorizzazione, fruizione e salvaguardia del Patrimonio Culturale emerso e sommerso attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative e la relativa integrazione di tecnologie esistenti. La piattaforma sarà aggiornata progressivamente secondo gli esiti delle attività di scavo sull’isola di Vivara e all’interno del Golfo di Genito e i risultati delle ricerche che gli atenei stanno conducendo nel settore indagando tutti i possibili rapporti d’uso da parte della collettività e dei turisti in genere. I contenuti e le informazioni saranno, infatti, generati da strumentazioni prototipali per la digitalizzazione e la gestione tridimensionale dei dati e riversati sulle innovative piattaforme di visualizzazione interattive e stereoscopiche. La struttura dell’area espositiva L’area espositiva è composta dalla Sala Geologia, i cui contenuti sono curati dal Dipartimento Distar dell’Università Federico Ii diretto da Vincenzo Morra, dalla Sala Procida-vivara e dalla Sala Archeologia Sperimentale, i cui contenuti sono stati curati dal gruppo degli archeologi dell’Università Suor Orsola Benincasa guidato da Carla Pepe con il contributo di Livio Pontieri e Alessandro Ferraro, da una Sala della Ricerca in cui i due atenei e le imprese Wind Aereonautics e Westend esporranno i risultati delle attività svolte all’interno del Pon Sinapsis, e da una Sala Simulazioni in cui saranno testate nuove forme di restituzioni immersive di modelli generati da scanner tridimensionali subacquei e terrestri dinamici. Le nuvole di punti: i beni sommersi in 3D La vera chicca tecnologica dell’area espositiva sono le nuvole di punti prodotte mediante un sistema prototipale interamente sviluppato dai ricercatori dell’Università Suor Orsola Benincasa all’interno del progetto Pon Sinapsis finanziato dal Miur. Un innovativo sistema di produzione di rilievi tridimensionali di beni sommersi, restituiti sotto forma di nuvole di punti, processando sequenze di fotogrammi estrapolati in automatico da video stereoscopici, sperimentato nel sito archeologico subacqueo del porto di Lipari grazie alla collaborazione scientifica con la Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia. Con i software sviluppati dai ricercatori del Suor Orsola si ottengono copie digitali in 3d di beni culturali e scenari sommersi di indispensabile ausilio per nuove forme di tutela e musealizzazione degli stessi. Tale tecnologia permette, infatti, di trasferire virtualmente in luoghi espositivi di comune accesso dei beni sommersi, la cui fruizione era solitamente riservata a pochi studiosi.  
   
   
RI-SCATTI, USCIRE DALL´EMARGINAZIONE UN CORSO, UN CONCORSO E UNA MOSTRA DEDICATI AI SENZA FISSA DIMORA, PROTAGONISTI DIETRO LA MACCHINA FOTOGRAFICA. TESTIMONIAL DELL´INIZIATIVA ALEX ZANARDI  
 
Milano, 16 aprile 2014 – “Ri-scatti". Ovvero fare fotografie per uscire dall’emarginazione. Il Comune di Milano e l’Associazione Terza Settimana, in la collaborazione con Sgp Stefano Guindani Photo ed Echo Photo Agency, hanno progettato e realizzato un concorso fotografico dedicato ai senza fissa dimora. L’iniziativa, partita lo scorso marzo, ha offerto a tredici adulti in difficoltà la possibilità di partecipare ad un corso di formazione professionale per apprendere la tecniche fotografiche di base. Oltre alle lezioni in aula, realizzate in uno spazio messo a disposizione dalla Fondazione Mike Bongiorno, gli aspiranti fotografi sperimentano sul campo, guidati da fotogiornalisti professionisti, quanto imparato in teoria. L’iniziativa prevede per i partecipanti anche un concorso finale per vincere una borsa lavoro di sei mesi (rinnovabili) presso l’agenzia fotografica Sgp Stefano Guindani Photo. “Ri-scatti" è una iniziativa nuova, nata con la doppia finalità di favorire da un lato l’inclusione sociale di chi si trova in temporanea difficoltà, dall’altro di sensibilizzare la città al tema della povertà raccontata, in questo caso attraverso gli scatti di persone senza fissa dimora. Le fotografie realizzate saranno infatti oggetto di una mostra in programma al Pac - Padiglione di Arte Contemporanea di Milano dal 19 gennaio 2015 e sponsorizzata da Tod’s. A Palazzo Marino la presentazione della iniziativa. Sono intervenuti l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, Gianmarco Maraviglia Echo Photo Agency e Sgp e Federica Balestrieri, referente a Milano per l’Associazione Terza Settimana. “Questo concorso – ha detto l’assessore Majorino – è una straordinaria occasione per queste persone e per questa città. Milano, che non è certamente una città insensibile al problema dei senza fissa dimora e che in più occasioni ha dimostrato di essere una comunità solidale con chi si trova in difficoltà, potrà trovare nella mostra realizza con le fotografie dei senzatetto immagini inedite della propria vita e dei suoi protagonisti, anche quelli che spesso restano invisibili. A questo aspetto di contesto si aggiunge anche il reale valore di questa iniziativa che rappresenta un’occasione di concreta inclusione sociale e coinvolgimento di persone temporaneamente in stato di difficoltà ed emarginazione in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo e appunto di “riscatto". “Siamo felici – ha dichiarato l’assessore Del Corno – di ospitare al Pac, uno degli spazi espositivi più prestigiosi di Milano, le fotografie realizzate da persone che hanno trovato un modo speciale per raccontare non solo la loro esistenza, ma anche un pezzo, quello meno visibile, di vita nostra città. Una mostra che é anche un simbolo del connubio felice tra conoscenza e riscatto che ha rappresentato sempre, dall´inizio dei tempi, il motore dell´evoluzione dei popoli e la spinta propulsiva al cambiamento nella storia personale di ciascuno di noi. Un connubio che ha spesso trovato negli spazi dell´arte il luogo ideale per sprigionare tutta la propria energia, dando sostanza a ciò che si chiama cultura". “L’associazione Terza Settimana che si occupa a Milano e a Torino di adulti in difficoltà – ha spiegato Federica Balestrieri – ha voluto attraverso questo progetto mettere a fuoco le nuove forme di marginalità. I senza fissa dimora oggi sono ancora più invisibili di un tempo. In minima parte vivono in quei cartoni che oramai siamo abituati a vedere e davanti ai quali passiamo frettolosamente ogni giorno quando camminiamo per le vie delle nostre città. La maggioranza di loro si confonde tra di noi , ci sta accanto sull’autobus, per strada , in biblioteca. Indossa abiti puliti e stirati, non chiede l’elemosina, spesso nasconde ai suoi interlocutori la propria situazione. L’esperienza dei Social Market ci ha insegnato che la scivolata tra l’improvvisa perdita del lavoro e la strada è velocissima. E proprio servizi come il social market sono sorti per evitare questa caduta a chi da poco si ritrova in condizione di povertà". Il concorso. Ri-scatti è stato ideato e promosso dall’Associazione Terza Settimana – attiva a Torino ed a Milano con una rete di Social Market – in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano e l’agenzia fotografica Sgp di Stefano Guindani. I partecipanti sono stati selezionati dal Centro Aiuto Stazione Centrale del Comune (il Casc di via Ferrante Aporti 3, angolo viale Brianza, punto di riferimento per i servizi per i senzatetto) sono tredici persone che non hanno una dimora fissa. Adulti in difficoltà che vivono da anni in strada, fuori e dentro dai dormitori. I tredici candidati hanno iniziato il corso di fotografia il 10 marzo scorso presso una struttura della Fondazione Mike Buongiorno. Docenti del corso i fotogiornalisti Gianmarco Maraviglia ed Aldo Soligno di Echo Photo Agency, partner di Sgp Italia. A tutti è stato chiesto di raccontare attraverso la fotografia la loro vita: dove trascorrono la giornata, cosa fanno, dove dormono, come si procurano i vestiti, dove si lavano chi sono i loro “compagni di viaggio". Ma anche i loro sogni, le loro aspettative, la loro voglia di riscatto. La giuria selezionerà il percorso fotografico migliore, visionando venticinque fotografie per ciascuno di loro. Verranno valutati anche l’impegno e la partecipazione al corso. Il vincitore unico del concorso lavorerà a Milano, per sei mesi rinnovabili fino ad un anno, come assistente fotografo presso l’agenzia Sgp Stefano Guindani Photo con una borsa lavoro. Le fotografie più belle saranno oggetto della mostra Ri-scatti al Pac dal 19 gennaio 2015 sponsorizzata da Tod’s. I candidati. Due donne e undici uomini in età compresa tra i 25 e i 70 anni. Vivono tra la strada e i dormitori, prevalentemente a Milano. Diverse le nazionalità: sei italiani, due marocchini, un senegalese, un tunisino, un argentino, un brasiliano, un egiziano. Due sono laureati, uno faceva il cuoco, un altro il portinaio, uno dirigeva un punto vendita di mobili poi c’è chi ha lavorato come cameriere, chi come collaboratrice domestica. Da tempo vivono la condizione di essere senza fissa dimora e senza lavoro. La giuria. Federica Balestrieri, giornalista, inviato speciale Rai e responsabile dei Social Market a Milano, per conto dell’associazione Terza Settimana, che ha ideato il progetto Ri-scatti. Fabio Castelli, collezionista d´arte e di fotografia, ha curato numerose mostre collettive e personali in spazi pubblici e privati. Dal 2011 è ideatore e direttore artistico di Mia Fair, Milan Image Art Fair, la prima fiera d’arte in Italia dedicata alla fotografia e al video, inaugurando nel 2014 la prima edizione internazionale di Mia Fair a Singapore. Silvia Fiore, assistente sociale Comune di Milano, responsabile del Centro Aiuto Stazione Centrale che ha selezionato i candidati. Stefano Guindani, fotografo di celebrities e moda internazionale, fondatore e titolare dell’agenzia fotografica Sgp. Più di una volta ha messo a disposizione il proprio linguaggio fotografico per raccontare il disagio e la sofferenza. Sandro Iovine, giornalista, critico fotografico, ha diretto per quindici anni la rivista “Il Fotografo". Sara Maino, Senior Editor Vogue Italia & Vogue Talents. Gianmarco Maraviglia, fotogiornalista che si occupa di tematiche sociali, dei grandi temi della migrazione e dei rapporti tra le culture. Membro fondatore e direttore dell´agenzia fotogiornalistica internazionale Echo Photo Agency. Marco Pinna, redattore e photoeditor di National Geographic Italia dal 1998. Partecipa a giurie di premi fotografici e letture portfolio, tiene corsi di fotografia, fotogiornalismo e photoediting, cura mostre e ha realizzato libri fotografici in qualità di photoeditor e curatore. È titolare del blog “Fuori fuoco" sul sito www.Nationalgeographic.it  Matteo Procaccioli, fotografo ed artista, art director dei contenuti digitali del gruppo Tod’s. Diego Sileo, conservatore del Pac - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Alessandro Zanardi, pilota in gare automobilistiche. Uno che ha saputo riscattarsi dopo aver subito l’amputazione di entrambi gli arti inferiori a seguito di un grave incidente durante una gara.  
   
   
CAPITALE DELLA CULTURA 2019: RIUNIONE GIUNTA REGIONALE BASILICATA A MATERA  
 
Potenza, 16 aprile 2014 - “La candidatura di Matera a capitale europea della cultura rappresenta una straordinaria opportunità per tutta la regione Basilicata. Ed è per questa ragione che abbiamo deciso, come Giunta regionale, di riunirci nella Città dei Sassi impegnandoci a realizzare subito alcune attività di sostegno a questo importante cammino”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, al termine della riunione di Giunta regionale svoltasi nella sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi alla presenza dei direttori generali, del presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, del direttore, Paolo Verri, e del consiglio di amministrazione. Nel corso dell’incontro Paolo Verri ha descritto le azioni messe in campo nel corso degli ultimi tre anni e le attività in programma fino a ottobre del 2014, quando è prevista la consegna della seconda parte del dossier di candidatura. “Al di là del cronoprogramma – ha detto Verri - abbiamo la necessità di chiarire insieme tempi ,modi e obiettivi della candidatura; verificare modalità di interazione rapida e duratura con la struttura regionale; mettere in campo un lavoro di coprogrammazione (sintonizzazione reciproca temi e comunicazione su cultura, turismo, innovazione e sviluppo); definire progetti pilota pluriennali e un cartellone culturale e turistico pluriennale con fondi certi e condivisi”. Verri, inoltre ha segnalato che “se da una parte il Comune di Matera si sta muovendo in anticipo sulle altre cinque città candidate, la Regione Basilicata si sta muovendo in anticipo rispetto a tutte le altre cinque regioni in cui sono incluse le altre città candidate. Infatti, al momento, la Basilicata è l’unica regione a integrare il programma Matera 2019 con il suo programma di sviluppo. Si tratta di uno straordinario punto di forza che va valorizzato”. Il presidente della Regione, Pittella, nel condividere l’impianto strutturale proposto da Verri ha espresso la necessità di realizzare alcune azioni fondamentali: “Dobbiamo innanzitutto irrobustire il brand di Matera 2019 per far percepire a tutto il territorio regionale l’importanza della sfida che abbiamo intrapreso. Un altro lavoro importante da fare sarà quello di realizzare infrastrutture culturali come un teatro regionale che possa diventare un punto di riferimento per l’intera Basilicata. Inoltre abbiamo la necessità, a prescindere da chi vincerà questa sfida, di parlare al resto del Paese e del mondo costruendo un canale televisivo digitale collegato al percorso di innovazione che abbiamo intrapreso. Infine, da subito, dobbiamo istituire presso la Regione Basilicata un ufficio “Matera 2019” che funga da coordinamento e da ponte con le attività che si intendono realizzare. Per fare tutto questo dobbiamo metterci subito intorno a un tavolo per comprendere come riuscire a utilizzare al meglio le risorse della programmazione comunitaria 2014-2020, quelle rivenienti dal fondo di sviluppo e coesione e quelle derivanti dalle royalties sul petrolio. Un altro passaggio importante sarà quello di intrecciare la sfida di Matera 2019 con le opportunità che si aprono con Expo 2015. In questo cammino c’è la massima disponibilità della Regione e dei suoi dirigenti regionali ad accelerare quanto più possibile le procedure”. Il sindaco di Matera e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, ha voluto rimarcare positivamente lo straordinario impegno messo in campo dalla Regione Basilicata, dalla Giunta regionale, dal suo presidente e dai consiglieri regionali. “Va dato atto – ha detto Adduce - che nella Legge Finanziaria di prossima approvazione la Regione Basilicata ha previsto 600 mila euro per il funzionamento ordinario del comitato, 50 mila euro per la nascita della fondazione, un milione e mezzo di euro per la programmazione di Matera 2019 e un milione e mezzo di euro, per due annualità, per Expo 2015. Oltre all’importante spostamento dell’Azienda di promozione territoriale a Matera. Il progetto Matera 2019 è un programma regionale che unisce l’intera Basilicata e in particolare i due capoluoghi. Il presidente Piittella ha meritoriamente immesso in finanziaria la dotazione finanziaria per la fondazione, ovvero per dare a questo cammino una struttura stabile. Non appena sarà approvata la Legge finanziaria, i due comuni capoluogo dovranno portare all’approvazione dei rispettivi Consigli comunali la Fondazione Matera – Basilicata 2019 al fine di riprendere velocemente il cammino in modo ancora più sostenuto”.  
   
   
TOSCANA: 70 ANNI DI RESISTENZA: LO STUDIO SUI FATTI STORICI PROSEGUE VIVACE E APPROFONDITO  
 
Firenze, 16 aprile 2014 - Settanta anni dopo la Resistenza continua (per fortuna) a far discutere e ad essere discussa. Trattandosi di avvenimento storico a carattere nodale, destinato a fare da spartiacque politico ed etico rispetto al passato, e contemporaneamente a incubare il futuro del nostro Paese, tanti sono stati gli studi per approfondirne ogni aspetto, come quello famoso di Carlo Francovich La Resistenza a Firenze, la cui ristampa è stato ha presentata ieri alla Biblioteca delle Oblate. Un volume che anche a distanza di tempo riesce a tratteggiare in modo efficace la vita di una città e di una comunità alle prese con alcuni passaggi epocali: dal fascismo, alla resistenza alla liberazione, ha affermato l´assessore regionale alla cultura presente all´incontro. Tratteggiando quei passaggi senza cadere in semplificazioni, al contrario sottolineando l´ambivalenza di una città che da un lato tenta con ogni mezzo di non accettare uno stato di eccezionalità ed emergenza, illudendosi che tutto possa scorrere come sempre; dall´altro però guarda all´organizzazione delle formazioni clandestine che si oppongono al regime. Nel frattempo una popolazione affamata e stremata dalla disoccupazione, dalle morti e dalla guerra appare frustrata o arrabbiata, ma impossibilitata sotto il regime ad organizzarsi compiutamente. In modo asciutto e sintetico sono fotografate anche le compagini antifasciste: azionisti, comunisti, socialisti e cattolici. Senza negare differenze, tensioni, difficoltà di rapporti e coordinamento, ma evidenziando un tratto comune a tutte, cioè che esse "secondo le proprie premesse ideologiche – rappresentassero – l´aspirazione sincera ad una rivoluzione che investisse dalle fondamenta il vecchio stato italiano." Al termine della sua introduzione, ha sottolineato l´assessore alla cultura, Neri Serneri sintetizza efficacemente con due parole l´obiettivo della Resistenza fiorentina: libertà e autogoverno. Grazie ad alcuni studi richiamati in una pubblicazione di un decennio fa, realizzata proprio con il sostegno della Regione Toscana, si fa evidente come quegli obiettivi di libertà e autogoverno abbiano fortemente condizionato la stessa nascita e sviluppo del cosiddetto "movimento regionalista" toscano. Per tutti gli anni 50 e 60, attraverso le pagine de Il Ponte e de La Regione, rivista curata dall´Unione delle Province Toscane, l´opzione regionalista si rafforzò e sfociò in un sostegno convinto ai cosiddetti comitati Pieraccini, che la promossero fattivamente nella seconda metà degli anni 60, fino all´istituzione dell´ente regionale. Anche la prima campagna elettorale dei partiti di sinistra fu improntata sullo slogan "Regione aperta", a confermare come la nascita della Regione avesse la funzione di rafforzare il coinvolgimenti politico di cittadini, associazioni, sindacati per il governo toscano. Non deve dunque stupire se proprio la Toscana, anche in tempi di crisi della politica e della rappresentanza, sia stata la prima ad adottare (nel 2006) una legge regionale sulla partecipazione, per promuovere il coinvolgimento dei cittadini alla vita politica e amministrativa come forma ordinaria di governo; attualizzando a distanza di settanta anni quella battaglia per la libertà e l´autogoverno.