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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Maggio 2014 |
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OSSERVAZIONE DELLA TERRA: PRIME IMMAGINI DI SENTINEL-1A MOSTRANO I BENEFICI CONCRETI DI COPERNICO |
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Bruxelles, 12 maggio 2014 - La Commissione europea e l´Agenzia spaziale europea hanno pubblicato l’ 8 maggio alcune delle prime immagini del satellite Sentinel-1a ha fornito di alta qualità dal suo lancio il 3 aprile 2014. Le immagini possono essere visualizzate al seguente indirizzo Internet: http://ec.Europa.eu/enterprise/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_id=7506 Le registrazioni per lo stato del ghiaccio marino, gli oceani e le masse terrestri mostrano che il più grande programma di osservazione della Terra mai civile progettato Copernico va secondo i piani tutto. Il programma contribuirà a una migliore osservazione dei sottosistemi della Terra (atmosfera, oceani e le masse terrestri) ad intervalli di tempo più brevi. Sentinel-1a, il primo satellite della costellazione Copernico utilizza, per le sue registrazioni la più recente tecnologia dell´immagine radar. Usando frequenze delle microonde (al contrario di sensori ottici) anche in tempo nuvoloso o temporale, in modo qualunque sia il satellite radar meteo marca, registrazioni. Inoltre, sensori radar hanno una propria sorgente di illuminazione sotto forma di onde radio trasmesse da un´antenna. Ciò significa che la tecnologia radar in qualsiasi ora del giorno o della notte è la stessa potente. I dati Sentinel-1 saranno resi pubblici (a livello nazionale e regionale dell´Ue,), il pubblico in generale, la scienza e l´economia in modo sistematico e completamente gratuito. Per disastro e di gestione delle crisi servizi, dati radar possono essere disponibili entro un´ora dalla ricezione, le immagini sono così vicino al tempo reale ( Near Real-time - Nrt) consegnato. Michel Barnier, commissario europeo e Commissario ad Acta per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Ora non c´è dubbio che Copernico fornirà garanzie di dati affidabili e validati per una vasta gamma di applicazioni ambientali e di sicurezza. Osservando la Terra, possiamo fare il mondo un po ´più sicuro. Allo stesso tempo, abbiamo così apriamo nuove opportunità di business per le Pmi. " Sentinel-1a: Prime immagini - Le immagini rilasciate sono i primi mattoni di un programma sistematico per l´osservazione della Terra e cadere in una serie di applicazioni diverse: Osservazione del ghiaccio marino nel servizio del full-anno per la sicurezza marittima - Foto di Sentinel-1 possono essere utilizzati per la creazione di grafici di ghiaccio ad alta risoluzione, l´osservazione di iceberg e la previsione delle condizioni del ghiaccio. Utilizzare il radar può essere il più sottile, più facile da spedire entro la fine dell´anno di ghiaccio pericolosi differire molto più spesso pluriennale di ghiaccio, rendendo così il trasporto di tutto l´anno attraverso i artiche e subartiche aree coperte dai ghiacci sicuri. New ghiaccio può formarsi su grandi aree da un giorno all´altro e ghiaccio al giorno può guidare più di 50 km. Di conseguenza, nessuna informazione corrente sul trasporto marittimo sicuro può essere fornito senza osservazioni regolari del ghiaccio. Sviluppo della superficie terrestre - Sentinel-1a esegue la scansione del globo da sistematicamente. Cadenza di ripetizione alto (cioè, la stessa area può essere catturato ogni 12 giorni), cambiamenti della superficie terrestre da monitorare attentamente. In particolare, in questo modo le colture classificati o lo sviluppo delle foreste sono perseguitati in tutto il mondo. Disastro e Emergency Assistance - Poiché le immagini radar basati non sono influenzate dalle condizioni climatiche avverse, Sentinel-1 per le inondazioni particolarmente adatti monitoraggio. Possono essere create le carte foto per determinare l´entità del diluvio. Foto di Sentinel-1a possono essere utilizzati anche per il monitoraggio preciso delle deformazioni del suolo in aree dove frane, terremoti, subsidenza possono verificarsi perché forniscono frequenti osservazioni di movimenti di terra regolarmente. Mare - Sentinel-1 fornisce informazioni sul vento, onde e correnti. Questi dati possono aiutare a rendere il trasporto più efficiente per migliorare le applicazioni che utilizzano l´energia delle onde del mare, e di promuovere la ricerca sul clima. Sorveglianza marittima - Sentinel-1, la capacità di Copernico essere ampliato nel settore della sorveglianza marittima. Grazie al suo radar ad apertura sintetica Sentinel-1a fornisce fonti di immagini preziose per il monitoraggio dei mari europei, che si verifica per il rilevamento delle navi in tempo reale. Inoltre, la sentinella-1 tecnologia radar per il rilevamento di inquinamento dell´olio è particolarmente utile. Dalle navi cisterna, piattaforme petrolifere offshore e gasdotti trapelato olio può provocare cioè enormi danni ecologici ed economici. Il cambiamento climatico - Per Sentinel-1 è una missione per l´osservazione di importanti variabili climatiche, che includono, tra l´altro l´umidità del suolo, velocità e direzione del vento, ghiaccio marino, strati di ghiaccio continentali e ghiacciai. La missione non è solo dati tempestivi per una gamma di applicazioni operative disponibili, ma anche continua che ha avuto inizio più di 20 anni fa, la creazione di immagini radar. Questo archivio di immagini non è solo per le applicazioni pratiche basate su una lunga serie temporale di dati è di fondamentale importanza, ma anche per comprendere l´impatto che il cambiamento climatico porta lungo termine per il ghiaccio del mare Artico, strati di ghiaccio continentali e ghiacciai con esso. Con la crescita stagionale osservata e il declino della calotta di ghiaccio, le conseguenze del riscaldamento globale sono chiare. Sfondo - Nella prima missione Copernicus Sentinel-1, una costellazione è costruito, composto dalle due orbita intorno alla Terra in un´orbita polare allo stesso piano orbitale satellite Sentinel-1a e Sentinel-1b. Essi sono dotati di radar ad apertura sintetica, in modo che possano offrire scatti tutto il giorno. Ulteriori informazioni http://copernicus.Eu |
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NUOVO MANUALE SUGLI AIUTI DI STATO PER L´ESPANSIONE DELLA BANDA LARGA NELL´UE |
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Bruxelles, 12 maggio 2014 - La Commissione ha pubblicato l’ 8 maggio le nuove linee guida per aiutare gli Stati membri investimenti per il potenziamento della banda larga. Il manuale è un aiuto alle autorità che investono nel settore della banda larga o il cofinanziamento di progetti (Esif) strutturali e del Fondo per gli investimenti dell´Ue piano. Neelie Kroes ( @ Neeliekroeseu ), per la Digital Agenda Commissario e Vice-presidente della Commissione europea responsabile, dice: "Le reti a banda larga di velocità nella crescita economica. Questa guida vi aiuterà le autorità, in particolare, le comunità locali e le aree rurali, fondi pubblici utilizzano in modo appropriato per l´espansione della banda larga, in modo che i cittadini possano usufruire di migliori connessioni a banda larga in tutto il mondo più veloce e. " Responsabile della politica di concorrenza, vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia ha aggiunto: "Grazie alla nostra legge sugli aiuti che scorre dollari di tasse per cui sono necessari, e quindi aiutare le autorità a trovare il giusto equilibrio tra investimenti pubblici e privati . Norme sugli aiuti di Stato anche garantire il mantenimento della concorrenza in questo settore molto importante per l´Unione europea ". Lo sapevate che ...? Il sostegno pubblico al settore della banda larga può assumere la forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali, prestiti e altri strumenti. Le reti che sono costruiti con i soldi dei contribuenti dovrebbero essere aperti e caratterizzato da concorrenza e quindi a vantaggio dei consumatori. Alcuni sussidi governativi (inferiore a 200 000 Eur), non devono essere notificate alla Commissione europea. Progetti per "reti veloci a banda larga" e la "banda larga di base" sono trattate in modo diverso dalle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Il manuale pubblicato oggi è basato su quello proposto dalla Commissione orientamenti sugli aiuti di Stato per l´espansione della banda larga nella versione rivista nel dicembre del 2012 (vedi linee guida ). Nel manuale passo passo spiega come un buon progetto deve essere concepito e che la persona di contatto a livello regionale e comunitario, quando si tratta di finanziamenti e consulenza. Inoltre, i requisiti minimi per l´autorizzazione degli aiuti di Stato da parte della Commissione sono stabilite. La guida fornisce le istruzioni possono procedere come nella scelta di tecnologie appropriate per lo sviluppo della banda larga e di un modello di business adeguato. Ecco due esempi: Il "bottom-up" modello (modello per le comunità locali) : Questo concetto è rivolto a gruppi di utenti finali di una determinata area, che si uniscono insieme in un gruppo democraticamente organizzata con i diritti di proprietà comune. Tale gruppo può essere organizzato, per esempio, come una cooperativa. Il gruppo può assumere la gestione nel contesto di un contratto per l´ampliamento e la gestione della propria rete locale. Per consentire un progetto nei Paesi Bassi 7500 famiglie accesso alla rete in fibra. Il modello "pianificazione, lo sviluppo e la gestione in mani pubbliche": La rete è operato senza il sostegno del settore privato e non è nella loro proprietà. Un ente pubblico o una società attiva nella società del settore pubblico, l´intera rete o solo il livello wholesale operano (nel secondo servizi al dettaglio di casi offerti dagli operatori privati). Un lituano progetto mira ad aumentare l´accesso a banda larga nelle zone rurali e di raggiungere una copertura del 98%. Essa aiuta a colmare il divario digitale, per rafforzare la coesione sociale e contribuire, attraverso una crescita economica rurale più competitivo. |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA HA ESAMINATO LA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DI OPERATORE VIA CAVO OLANDESE ZIGGO DA LIBERTY GLOBAL |
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Bruxelles, 12 maggio 2014 - La Commissione europea ha avviato uno studio per verificare se la proposta di acquisizione di operatore via cavo olandese Ziggo dalla società di telecomunicazioni con sede a Londra, Liberty Global, con il regolamento comunitario sulle concentrazioni è compatibile. Liberty Global - o la sua filiale Upc - Ziggo e hanno entrambi una rete via cavo nei Paesi Bassi, attraverso la quale offrono numerose pay Tv e servizi di telecomunicazione agli utenti finali. Entrambe le società operano anche un premio di canali pay-Tv nei Paesi Bassi. La Commissione teme che i problemi di concorrenza su una serie di pay-Tv e delle telecomunicazioni mercati nei Paesi Bassi per l´acquisizione. L´avvio di un´indagine approfondita non pregiudica l´esito dell´indagine non è disponibile. La Commissione dispone ora di 90 giorni lavorativi, che viene emanata fino al 18 settembre 2014 una decisione. Indagine di mercato iniziale, la Commissione ha concluso che la concentrazione proposta solleva problemi di concorrenza in relazione ai mercati olandesi i) l´acquisizione di contenuti audiovisivi individuale in lingua olandese, ii) l´acquisizione di stazioni televisive, iii) l´offerta di premium pay-Tv trasmettitori a livello di commercio all´ingrosso e iv) sono la fornitura di accesso di rete fissa Internet, televisione e servizi di telefonia fissa per i clienti. Attraverso l´operazione proposta, comprende due dei principali operatori di questi mercati nei Paesi Bassi e quindi gli unici due fornitori di canali premium di film pay-Tv insieme. Per quanto riguarda il livello di commercio all´ingrosso, la Commissione ha constatato che l´acquisizione proposta potrebbe aumentare il potere contrattuale della società verso i proprietari e gli operatori della televisione in modo significativo contenuti. Ciò potrebbe a sua volta influire negativamente sulla concorrenza nel settore della pay-Tv per i clienti finali, nonché per i consumatori olandesi. Inoltre, la prevista acquisizione potrebbe compromettere la concorrenza esistente nel mercato all´ingrosso di canali di film premium, dal momento che anche gli unici due canali di film lineari nei Paesi Bassi, Movie1 e Hbo, apparterrebbe alla stessa società. Per quanto riguarda il livello di dettaglio emerso dalla indagine di mercato della Commissione di Liberty Global e Ziggo, anche se le sue reti via cavo non sono spazialmente sovrappongono, esercitano alcuni vincoli concorrenziali indiretti sulla vicenda. Pertanto, la fusione potrebbe essere trovato sul mercato olandese dettaglio per la pay-tv e telecomunicazioni, dove entrambe le parti hanno quote rilevanti, riducono la concorrenza. Data l´alta concentrazione della trasparenza del mercato esistente e alte barriere all´ingresso, la scomparsa di Ziggo potrebbe servire come un giocatore indipendente aumenta la probabilità che gli altri concorrenti - in particolare la società derivante dalla fusione delle aziende e Kpn - coordinano il loro comportamento concorrenziale a vicenda e fare aumenti di prezzo o rinviare gli investimenti. Infine, il risultato di prove l´indagine della Commissione che la società dopo la fusione potrebbe avere la capacità e l´incentivo ai cosiddetti operatori "over-the-top Tv" - vale a dire i fornitori di servizi televisivi via Internet "streaming" - il efficace per bloccare l´accesso alla propria rete Internet o in altro modo per impedire al fine di rafforzare la propria posizione competitiva nei vari mercati della zona Tv. Inoltre, la nuova società avrebbe la capacità e l´interesse a bloccare i suoi concorrenti sul olandese televisore accesso al mercato al dettaglio ai propri canali di film premium. La Commissione riesaminerà il progetto di acquisizione ora sottoposti a un esame approfondito per decidere se confermare queste preoccupazioni iniziali. L´operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 14 marzo 2014. |
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LOMBARDIA: CON ´ICARO´ BASTA UN CLICK PER REGISTRARE NASCITA |
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Crema/cr, 12 maggio 2014 - Grazie a Icaro, da oggi, per i neo genitori di diversi comuni del cremasco, registrare la nascita del proprio bimbo sarà ancora più semplice e veloce. Il nuovo sistema informatico è stato presentato presso l´Ospedale di Crema dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità che ha sempre fatto della conciliazione dei tempi uno dei suo cavalli di battaglia. Icaro, 500.000 Ore Risparmiate - Grazie al supporto informatico e al software innovativo previsto da Icaro, nei centri di maternità degli ospedali saranno enormemente semplificate le procedure per l´immediata iscrizione del neonato all´anagrafe comunale, a quella tributaria e all´Asl per la contestuale scelta del pediatra. "In questo modo - ha spiegato l´assessore - le famiglie possono risparmiare qualcosa come cinque ore per l´espletamento delle pratiche legate ad ogni nascita. Pensate cosa vuol dire per una regione come la nostra dove nascono circa 100.000 bimbi all´anno". Nascite Registrate Con Un Solo Click - "Questo progetto - ha aggiunto - vuole proprio semplificare la vita ai neogenitori. Poter espletare tutte le pratiche connesse alla nascita direttamente in ospedale con un solo click, senza andare in Comune e all´Asl significa sostenere concretamente papà e mamma, in un momento unico, ma sicuramente molto impegnativo". I Comuni Che Potranno Usare Icaro - Sono sette i Comuni cremaschi che hanno già dato l´ok, dopo un´iniziale fase di sperimentazione. Vale a dire Crema, Montodine, Moscazzano, Ripalta Cremasca, Soresina, Capralba, Bagnolo Cremasco. Cremona e Casalmaggiore sperimenteranno ufficialmente Icaro a partire dal prossimo 22 maggio. A breve aderiranno anche San Giovanni in Croce, Torre Dei Picenardi, Volongo, Scandolara Ripa d´Oglio, Bonemerse, Dovera, Quintano, San Martino del Lago, Ostiano, Gabbioneta Binanuova, Rivarolo del Re e Uniti. I Piani Territoriali Degli Orari - "Il mancato coordinamento degli orari dei servizi pubblici e privati - ha sottolineato l´assessore - è un grande limite. In particolare per le donne, la rigidità del sistema degli orari è una delle principali cause di abbandono o di mancato ingresso nel mondo del lavoro". "La conciliazione dei tempi e degli orari -ha concluso - è per noi un concetto fondamentale e stiamo lavorando con una serie di attività e iniziative dedicate non solo alle donne, ma anche agli uomini. Abbiamo già investito oltre 800.000 euro per avvicinare sempre più i servizi ai cittadini". |
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VENETO: INFORMATIZZAZIONE. APERTI I TERMINI PER L’ASSEGNAZIONE DI 3,5 MILIONI PER RETI WI-FI PUBBLICHE E CENTRI DI ACCESSO A INTERNET E SERVIZI DIGITALI P.A. |
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Venezia, 12 maggio 2014 - Scadrà il 10 giugno il termine ultimo per l’invio delle domande per concorrere all’assegnazione degli ulteriori 3,5 milioni di euro che la giunta regionale ha destinato, con un recente provvedimento, sia alla creazione ed al potenziamento di punti di accesso pubblici a Internet e ai servizi digitali della pubblica amministrazione (denominati P3@veneti), sia alla concessione di contributi a Comuni, Consorzi e Unioni di Comuni per la realizzazione, evoluzione, potenziamento e gestione di reti wi-fi pubbliche (progetto “Veneto Free Wi-fi”). In particolare – spiega il vicepresidente e assessore all’informatizzazione – tramite avviso pubblico è stata data informazione che sono disponibili due milioni di euro per lo sviluppo di reti Wi-fi pubbliche sui territori dei singoli Comuni del Veneto, promuovendo la diffusione di servizi di accesso Wi-fi (“Wireless Fidelity”). Obiettivo è favorire non solo la parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione mediante l’accesso gratuito, ma anche sostenere lo sviluppo di iniziative pubbliche destinate alla diffusione di strutture di accesso Wi-fi evolute. Il restante milione e mezzo di euro è finalizzato a proseguire il programma di interventi per la creazione e il potenziamento di punti di accesso pubblici a Internet e ai servizi digitali della pubblica amministrazione nell’ambito dei Comuni veneti al fine di ridurre il divario digitale di cittadini e famiglie. Fino ad ora i centri “P3@veneti” già finanziati sono stati 288 in 278 comuni veneti. Per entrambe le tipologie di contributo la procedura prevede obbligatoriamente una fase di registrazione e accreditamento e una seconda fase di compilazione della domanda attraverso il sistema on line denominato "Piattaforma Gif", gestito da Veneto Innovazione Spa. La terza e ultima fase riguarda l’invio delle domande di finanziamento, tramite Pec (posta elettronica certificata), che deve avvenire in ogni caso entro il 10 giugno prossimo ma la Regione potrà anticipare la chiusura a fronte dell’eventuale esaurimento delle risorse disponibili in base alle richieste progressivamente pervenute. |
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VERTENZA INERENTE I LAVORATORI DI CALABRIA IT |
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Catanzaro, 12 maggio 2014 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Demetrio Arena ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla vertenza che riguarda i lavoratori di Calabria It: “Sono molto amareggiato - scrive l’Assessore Arena - perché ieri sera, dopo l’ennesima riunione fiume terminata poco prima della mezzanotte, non si è raggiunto un accordo sulla vertenza dei lavoratori di Calabria It e, più precisamente, sulle modalità del loro trasferimento in Fincalabra. Infatti, ho dovuto registrare una preoccupante chiusura alla richiesta di aderire al Contratto servizi rinunciando a quello del credito, che Fincalabra giustifica in considerazione non solo dei costi ma anche della futura attività che i lavoratori dovranno andare a svolgere. A tal proposito (a latere dell’Accordo complessivo), ho preso personalmente l’impegno di portare avanti un atto deliberativo che determini le risorse necessarie all’equilibrio economico-finanziario delle future attività, impegnando tra l’altro il Dipartimento ad acquisire ogni parere in materia. La proposta di Accordo, dato importante e da sottolineare, prevedeva dei precisi riferimenti temporali in ordine ai quali Fincalabra avrebbe assunto Tutti i dipendenti di Calabria It, con la contestuale e ovvia neutralizzazione dei licenziamenti. Il contesto complessivo nel quale oggi viviamo impone di chiedere a tutte le parti coinvolte di riprendere con immediatezza la trattativa per una rapida conclusione. Intanto sarà mia cura andare avanti con gli atti di competenza del Dipartimento”. |
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INVERTIRE LA FUGA DEI CERVELLI: MAJOR INVESTIMENTO PER IL CENTRO DI RICERCA SCIENTIFICA DELL´UE IN UNGHERIA OTTIENE IL VIA LIBERA |
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Bruxelles, 12 maggio 2014 - La Commissione europea ha approvato l’8 maggio un investimento di 111 milioni di € del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per la costruzione della terza parte del tagliente polo di ricerca laser pan-europeo "infrastruttura estrema Light" (Eli). Il progetto fornirà una spinta importante per la capacità di ricerca europea: attirando centinaia di scienziati in Ungheria e forgiare preziosi legami tra le imprese e il mondo scientifico. Il progetto, che utilizza impulsi laser super-short, prevede l´installazione di state-of-the tecnologia presso l´impianto da costruire nei pressi dell´Università di Szeged in Ungheria. I primi due impianti di questo pionieristico consorzio europeo di ricerca sono attualmente in costruzione nella Repubblica Ceca e della Romania e dovrebbero essere completati alla fine del 2015. Il centro di ricerca migliorerà la competitività dell´Ungheria, mettendo in pista per una crescita intelligente e aiutandola a soddisfare le sue attività di ricerca e sviluppo (europei di R & D) bersagli. Il progetto approvato oggi è conosciuto come "Pulse sorgente di luce attosecondi (Alps), della Infrastructure estrema luce (Eli)", Eli-alps. Si concentrerà sulla generazione e l´applicazione di super-corti ("attosecondi-range") con impulsi laser molto alti tassi di ripetizione. Questa tecnologia altamente innovativa, con applicazioni in ricerca e sviluppo avrà anche un enorme impatto sul settore nel campo della biologia / biofisica, chimica, scienza dei materiali, la ricerca energetica e della scienza medica. E ´previsto 250 scienziati saranno coinvolti nel progetto entro il 2020. Il commissario per la Politica regionale Johannes Hahn, che ha firmato la decisione, ha dichiarato: " Questo terzo pilastro Eli - pan-europeo di ricerca laser hub-è pienamente in linea con l´obiettivo principale della Politica regionale dell´Ue di investire in settori con grandi potenzialità di crescita, come la ricerca e l´innovazione . Abbiamo grandi speranze per il progetto Eli-alps dell´Ungheria. Attraverso di essa, l´Ungheria, come la Romania e la Repubblica ceca, ha la possibilità di mettersi saldamente sulla mappa di ricerca europea, per mantenere i lavoratori altamente specializzati - invertire la ´fuga dei cervelli´, attirando nuove imprese nella regione e dando l´Ungheria del giovane e più affermati scienziati uguali nuove ed eccitanti opportunità. " L´ungheria sta attualmente investendo 1,3% del Pil in R & S nel settore pubblico e privato. Ha un obiettivo di Europa 2020 di 1,8% del Pil, nel contesto di un obiettivo principale a livello Ue del 3%. Eli-alps dovrebbe dare una spinta tanto necessaria per la ricerca e lo sviluppo in Ungheria, aiutando il paese a colmare il gap di innovazione e favorire la conoscenza e il trasferimento tecnologico. L´ungheria è stato assegnato 25500000000 € di finanziamenti della politica di coesione dell´Ue per il periodo 2007-2013. Per il periodo 2014-2020, l´Ungheria riceverà 21900000000 € di finanziamenti della politica di coesione. |
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SIGLATO APQ CONOSCENZA, SI OCCUPERÀ DI INFRASTRUTTURE STRATEGICHE |
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Cagliari, 12 Maggio 2014 – Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme ai Rettori delle due Università sarde, Giovanni Melis di Cagliari e Attilio Mastino di Sassari, e al Presidente dell´Accademia delle Belle Arti di Sassari, Gavino Mariotti, il 9 maggio hanno illustrato alla stampa, nella sede presidenziale di viale Trento, l´Accordo di Programma Quadro (Apq) "Infrastrutture strategiche regionali per la conoscenza". L´accordo, che vede quali soggetti cofirmatari e attuatori il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), è lo strumento con cui il Governo regionale avvierà un insieme di interventi, per oltre 220 mln di euro, finalizzati all´innalzamento della qualità della didattica e della ricerca, nelle Università della Sardegna. La firma, avvenuta nei giorni scorsi, rappresenta un primo passo verso il conseguimento degli obiettivi dell’attuale strategia "Europa 2020", adottata in sede europea in linea con l’orizzonte già delineato dalla strategia di Lisbona, che pone come obiettivo principale il superamento della crisi e lo sviluppo di un’economia più competitiva e con più alto tasso di occupazione. Considerevole l’enfasi posta sui temi legati alla ricerca e allo sviluppo del capitale umano, quali elementi cardini e strutture portanti di un’economia fondata sulla conoscenza. La Regione interviene supportando da un lato le Università isolane, attraverso il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali per l’innalzamento della qualità della didattica e della ricerca, e dall’altro, gli Enti regionali per il diritto allo studio, nella realizzazione di Campus e nella riqualificazione delle case per lo studente, per renderle confortevoli e sopratutto adeguate alle moderne esigenze dello studio universitario. A conclusione dei lavori agli studenti delle università regionali saranno destinati oltre 1000 posti letto in più. La creazione di infrastrutture da dedicare a laboratori di alta tecnologia con attrezzature d’avanguardia e competenze scientifiche d’altissimo livello, contribuirà a razionalizzare gli interventi nel campo scientifico, suggerendo una nuova e moderna impostazione dell’attività dei numerosi gruppi di ricerca attivi in settori di punta della ricerca. Ciò rafforzerà la stipula di convenzioni tra Università ed imprese della Regione, la costituzione di Spin Off, la produzione di brevetti, il supporto a progetti nazionali ("rientro dei cervelli"), internazionali (e altri), rafforzando contestualmente lo sviluppo delle ricerche applicate e, di conseguenza, il tessuto socio economico della Sardegna. I ricercatori delle Università usufruiranno di servizi ad alta tecnologia, per lo svolgimento delle loro attività istituzionali di ricerca e di didattica. Si potrà così contribuire, insieme alle altre realtà dislocate nel territorio, alla creazione di una rete di ricerca regionale, migliorando i collegamenti tra i sottosistemi scientifici ed il sistema imprenditoriale. L´investimento complessivo previsto per la realizzazione degli interventi è pari a euro 223.289.335 coperto per il 73,45% dal Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc), per il 19,03% dal bilancio regionale, per il 6,6% dall’Università di Sassari, per lo 0,99% dall´Università di Cagliari e per il restante 0,37% dall’Ersu di Cagliari. La Regione Sardegna ha investito molto sul settore della conoscenza destinandovi l’8,27% delle risorse complessive del Fsc. Sul Polo Universitario di Cagliari sono previsti 5 interventi per un investimento totale di € 62.000.000 pari al 27,8% delle risorse totali dell´Apq con un impegno di € 44.000.000 di Fsc pari al 26,8% del totale. Sul Polo Universitario di Sassari sono previsti 7 interventi per un investimento totale di € 83.444.625 pari al 37,4% delle risorse totali dell’Apq impegnando € 63.000.000 di Fsc pari al 38,4% del totale. L´ersu Sassari è destinatario di un unico intervento per la realizzazione di un Campus Universitario di 500 posti letto per un costo totale di € 40.000.000 pari al 17,9% delle risorse totali dell’Apq con un impegno di € 20.000.000 di Fsc pari al 12,2% del totale. Per l´Ersu di Cagliari sono previsti 2 interventi per un investimento totale di € 33.094.710 pari al 14,8% delle risorse totali dell’Apq con un impegno di € 32.261.621 di Fsc pari al 19,7% del totale. Infine, è previsto l’intervento di riqualificazione dell’Accademia delle belle arti di Sassari per un investimento totale di € 4.750.000 pari al 2,1% di risorse totali dell’Apq interamente finanziato con risorse Fsc pari al 2,9% del totale. |
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FORMAZIONE: COLLABORAZIONE TRA FVG E BASILICATA |
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Udine, 12 maggio 2014 - La Basilicata intende collaborare con il Friuli Venezia Giulia nel settore della formazione avanzata. E´ quanto emerso da un incontro che l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, ha avuto il 10 maggio, a Udine, con rappresentanti della Regione Basilicata, e dell´Enaip. Gli ospiti, hanno messo in risalto le buone prassi che il Friuli Venezia Giulia ha saputo concretizzare per realizzare il Polo del mare. All´interno del quale sono state valorizzate specifiche figure lavorative attraverso la formazione mirata. E mettendo in relazione soggetti e realtà inerenti il settore navale, che hanno concorso alla crescita del comparto. In Basilicata, invece, attraverso i fondi comunitari è stato possibile sostenere il ricambio generazionale in agricoltura, che rappresenta il settore economico principale. L´alta formazione consentirebbe ora di rendere il comparto primario più competitivo. L´assessore Panariti ha espresso disponibilità a valutare le possibilità di collaborazione con la Basilicata, rilevando come lo scambio di conoscenza non potrà che favorire la crescita del settore formativo a vantaggio di entrambe le realtà. Inoltre, la collaborazione tra regioni diverse favorisce l´affermazione di una visione complessiva e unitaria del nostro Paese. |
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SCUOLA E LAVORO A BASSANO. LUSINGHIERO BILANCIO ATTIVITÀ PREMIATO LABORATORIO WORKSCHOOL AZIENDA BRESOLIN REGIONE RICONOSCE IN PROPRIA PROGRAMMAZIONE "LABORATORI IN AZIENDA CON VALENZA FORMATIVA" |
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Bassano del Grappa (Vicenza), 12 maggio 2014 - Il laboratorio scuola-lavoro realizzato in questi anni dall´azienda Bresolin di Bassano (leader nazionale nella diagnostica e nei ricambi dei motori) aperto agli studenti dei maggiori istituti professionali e tecnici e dei licei della città si è rivelato un´eccellenza riconosciuta e premiata a livello nazionale e un esempio da seguire per la Regione Veneto. Nella sede dell’azienda, alla presenza dell’Assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro, degli studenti, dei docenti, di Daniele Bresolin titolare dell’azienda e di Giuseppe Ziliotto Presidente di Confindustria Vicenza, si è tenuta la manifestazione che ha tratto il bilancio dell’attività del laboratorio 2013 al quale hanno partecipato attivamente e con profitto teorico e soprattutto pratico decine di studenti degli istituti Fermi ed Einaudi, dell’Ipsia Scotton, dei Licei Brocchi e Da Ponte. L’assessore regionale nel suo saluto agli studenti/corsisti ha sottolineato la positiva esperienza fatta dall’azienda Bresolin “tanto - ha detto - che l’abbiamo riconosciuta come modello per il Veneto, e nella programmazione europea per quanto riguarda la nostra Regione sono inseriti i "laboratori in azienda con valenza formativa" ai quali di attribuisce piena dignità rispetto alle scuole. In particolare perché in questi settori e per gli istituti tecnici e professionali, ciò che si insegna in via teorica viene poi subito messo in pratica. Come Regione – ha aggiunto – abbiamo raggiunto l´obiettivo di aumentare le esperienze concrete di alternanza tra scuola e lavoro, facendo avvicinare questi due mondi che prima lavoravano e vivevano in compartimenti stagni e distanti tra loro, mettendo a disposizione delle scuole da parte delle aziende laboratori tecnologicamente avanzati e avvicinando e favorendo l´ingresso nel mondo del lavoro di questi ragazzi”. L’assessore ha ricordato, tra l’altro, che la Regione utilizzerà molte delle risorse che fanno capo a “Garanzia Giovani” i fondi europei di 83 milioni di euro rivolti ai giovani disoccupati tra i 15-24 e tra i 24-29 anni proprio per aumentare il numero delle esperienze dirette dei giovani in azienda; nel 2013, sono stati 35 mila i ragazzi veneti coinvolti in tirocini formativi e work experiences (di cui 15 mila nei tirocini che hanno conseguito contratti di lavoro in pratica al cento per cento). Molto importante anche, secondo l’Assesore, l’accordo tra Regione e Confindustria per il ‘patto di prima occupazione’ che riduce i tempi di conoscenza tra aziende e giovani, facendo fare esperienza delle aziende agli studenti degli ultimi anni delle superiori, in prospettiva quindi, combattendo il precariato. Daniele Bresolin si è detto orgoglioso e commosso del successo del laboratorio, aggiungendo che suo obiettivo è il trasferimento della cultura del lavoro ai giovani e alle nuove generazioni. Il Progetto Workschool ha ricevuto, tra l´altro, i premi Educational Award ed Orientagiovani. |
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CONDIVISIONE DEI DATI PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE E GLOBALE DEI MARI |
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Bruxelles, 12 maggio 2014 - Un ambiente marino sano e sostenibile è fondamentale per il buon funzionamento dell´economia dell´Ue. La pesca e gli giacimenti di petrolio e di gas in mare aperto, per esempio, impiegano migliaia di persone e producono miliardi di euro l´anno, mentre la maggior parte delle materie prime e dei beni di consumo vengono importati ed esportati via mare. In effetti, l´Ue possiede la flotta mercantile più grande del mondo; il 90 % del commercio estero e il 40 % del commercio interno avviene via mare. Inoltre, le zone costiere sono importanti per il turismo. La gestione sostenibile dell´ambiente marino è quindi una questione economica e ambientale fondamentale, che per essere davvero efficace deve avvenire tramite la cooperazione internazionale. Per questo motivo, il progetto Imarine, finanziato dall´Ue e completato nel mese di aprile 2014, ha sviluppato un´infrastruttura di dati specificamente progettata per incoraggiare la collaborazione transfrontaliera e intersettoriale in questo settore. Specialisti provenienti da 17 paesi si sono riuniti a Roma nel marzo 2014 per celebrare l´imminente completamento del progetto e per esaminare nuove opportunità di finanziamento nell´ambito del programma Orizzonte 2020 dell´Ue. Affrontare le sfide sociali globali è uno dei tre pilastri di Orizzonte 2020 che Imarine ha affrontato con successo. L´infrastruttura Imarine fornisce una piattaforma ad accesso libero per le informazioni e le risorse marine importanti. Può essere consultata in modo rapido ed efficace da numerose parti coinvolte quali scienziati marini, l´industria della pesca e le associazioni ambientaliste. In effetti, una sfida fondamentale che è emersa dal workshop Imarine è la necessità di maggiori sforzi a livello mondiale - in particolare nel settore della pesca - per condividere le informazioni a livello internazionale. Un accesso agevole ai dati dovrebbe portare a un processo decisionale più informato e più rapido. Con l´interconnessione di tutti i settori interessati, l´obiettivo finale di Imarine è quello di incoraggiare il cosiddetto approccio ecosistemico per l´ambiente marino, il quale mira a garantire che, nonostante la variabilità, l´incertezza e i probabili cambiamenti naturali all´interno dell´ecosistema, venga mantenuta la capacità di produrre cibo, reddito e occupazione a beneficio delle attuali e future generazioni. Questo obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso la collaborazione globale tra le parti interessate. L´infrastruttura di dati Imarine è progettata per facilitare questo. Il consiglio Imarine - composto da responsabili politici, esperti del settore e scienziati - ha anche contribuito alla promozione di un approccio ecosistemico attraverso la condivisione di esempi di buone pratiche, contribuendo a definire standard globali e offrendo consigli su politiche sostenibili. I membri del consiglio hanno inoltre contribuito a stabilire diverse nuove collaborazioni, basandosi sulle possibilità offerte dall´infrastruttura di dati operativi Imarine. Il portale è una caratteristica fondamentale di questa infrastruttura. Esso fornisce agli utenti l´accesso online a una serie di ambienti di ricerca virtuali che riuniscono esperti, fonti di dati multidisciplinari e analisi su una particolare questione. All´interno di questi ambienti di ricerca gli utenti possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per svolgere un compito particolare. Imarine dovrebbe avere un impatto duraturo sul modo di affrontare la gestione marina sostenibile in futuro. Questo avrà benefici diretti e indiretti sul futuro del nostro pianeta, dalla mitigazione dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità marina, alla riduzione del rischio di catastrofi. Per maggiori informazioni, visitare: Imarine http://www.I-marine.eu/ Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/99770_it.html
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TOSCANA: QUALITÀ ARIA, NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL LAMMA. QUATTRO MILIONI DA MINISTERO AMBIENTE |
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Firenze, 12 maggio 2014 - Un nuovo sistema di modelli ad alta risoluzione per valutare la qualità dell´aria - sviluppato dal Lamma, consorzio tra Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) - in grado di simulare il trasporto, la dispersione, le trasformazioni chimiche e fornire campi tridimensionali di concentrazione dei principali inquinanti sull´intero territorio regionale. Lo ha adottato la Regione Toscana per allinearsi alle direttive nazionali e sbloccare i finanziamenti del Ministero dell´ambiente finalizzati a interventi diretti a migliorare la qualità dell´aria e ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, soprattutto nei centri urbani. I fondi in arrivo – 4 milioni - rientrano nel programma di finanziamenti ministeriali che attua la direttiva europea 2008/50/Ce sulla qualità dell´aria ed è frutto di un accordo tra Ministero dell´Ambiente, Regione e Comune di Firenze, a seguito del quale si è reso necessario un adeguamento degli strumenti e dei piani regionali di miglioramento della qualità dell´aria ai criteri della nuova normativa. La Toscana si è pertanto dotata di un sistema modellistico meteo-diffusionale della qualità dell´aria "di ultima generazione e di documentabile qualità scientifica", conforme alle caratteristiche tecnico-scientifiche indicate nell´accordo. Il sistema modellistico del Lamma, che sarà d´ora in avanti il riferimento per la Regione Toscana, consente di integrare le misure delle stazioni della rete regionale di monitoraggio e sarà impiegato per varie finalità, a partire dalla valutazione della qualità dell´aria che periodicamente viene effettuata per l´aggiornamento dei piani regionali di miglioramento dell´inquinamento atmosferico. Le stime modellistiche e l´elaborazione di scenari permetteranno inoltre di fornire un quadro conoscitivo più accurato per la pianificazione degli interventi di miglioramento e per la valutazione ex-ante dell´efficacia delle misure di contenimento delle emissioni in atmosfera. |
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PROTEZIONE CIVILE, ASSESSORE LOMBARDIA: ASSURDO TOGLIERE DELEGHE A REGIONI |
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Milano, 12 maggio 2014 - L´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia ha partecipato questa mattina al convegno regionale organizzato dal Comitato di Coordinamento delle organizzazioni di Volontariato e a due esercitazioni di protezione civile organizzate dai gruppi lombardi. La prima si e svolta il 9 e 10 maggio all´interno dell´autodromo di Monza ed havisto i volontari delle Province di Monza Brianza, Milano, Lodi, Lecco e Como, mentre la seconda si è tenuta a Levate, in provincia di Bergamo. Prepararsi Per Emergenze - "Anche oggi - ha detto l´assessore - ho voluto partecipare a due delle tante esercitazioni organizzate dai gruppi lombardi di protezione civile. Siamo in un periodo di pace, in cui è assolutamente necessario prepararsi per poi intervenire al meglio in caso di emergenza. La protezione civile lombarda può contare su 25.000 donne e uomini che quotidianamente si adoperano per garantire la sicurezza del territorio e della popolazione". No Ad Accentramento - "Durante questi incontri - ha aggiunto - ho avuto modo di confrontarmi con centinaia di volontari e ho riscontrato forte preoccupazione per le modifiche legislative volute dal Governo. Oltre alla totale confusione per una pasticciata riforma delle Province, si guarda con diffidenza alla modifica del titolo V. Se venisse approvato il testo attuale, si toglierebbero alle Regioni tutte le competenze in materia di protezione civile. Accentrare a Roma tutta l´organizzazione degli interventi e delle risorse sarebbe pura follia, perché andrebbe ad azzerare le competenze, le esperienze e le peculiarità dei singoli territori. La Regione Lombardia farà di tutto affinché vengano accolte le istanze e le richieste dei volontari, già condivise a livello nazionale anche da tutte le altre Regioni". |
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MARCHE: ALLUVIONE: VISITA MINISTRI AGRICOLTURA E AMBIENTE - IL PRESIDENTE SPACCA: “INCONTRO OPERATIVO SU GESTIONE EMERGENZA E INTERVENTI DI PREVENZIONE” . |
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Ancona, 12 maggio 2014 - “Apprezziamo moltissimo l’impegno e la disponibilità nei nostri confronti che il Governo dimostra in questo difficile momento. Un impegno che si è concretizzato con la presenza a Senigallia, prima del presidente del Consiglio Matteo Renzi e oggi dei ministri all’Agricoltura, Maurizio Martina, e all’Ambiente, Gian Luca Galletti. L’incontro di questa mattina è stato prezioso e fortemente operativo: abbiamo già iniziato a lavorare sulla stesura dei due decreti, sia su quello per la dichiarazione dello stato di emergenza che su quello di calamità naturale che riguarda l’agricoltura”. Così il presidente della Regione Gian Mario Spacca oggi al termine della visita del ministro dell´Ambiente Gian Luca Galletti e del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina a Senigallia, nella sala consiliare del Comune. “Abbiamo fatto inoltre presente – ha proseguito Spacca - come tutta l’attività ordinaria dei due Ministeri, Ambiente e Agricoltura, sia fondamentale non soltanto nella fase dell’emergenza, ma anche nell’attività di sicurezza e prevenzione nel territorio. Ho portato l’esempio di Pesaro, che avrebbe avuto la stessa situazione di Senigallia oggi se non ci fossero stati i 7 milioni di intervento sulla diga di Mercatale. Il fatto di aver proceduto alla laminazione della diga ha consentito alla città di evitare i danni che ha subito Senigallia. Un intervento realizzato grazie ai fondi del Piano Sviluppo Rurale dell’agricoltura. Un incoraggiamento a potenziare gli stanziamenti per la prevenzione che consentono investimenti decisivi come appunto quello di Mercatale”. In particolare per quanto riguarda l’ambiente il presidente Spacca ha chiesto ai Ministri “che sia onorato l’accordo di programma sottoscritto a suo tempo dalla Regione con il Ministro Prestigiacomo con il quale il Ministero dell’Ambiente si impegnava ad erogare 35 milioni di euro alle Marche. Attendiamo ancora 18 milioni di euro”. Un appello è arrivato anche per l’allentamento del Patto di stabilità che incide in maniera forte sull’attuazione di interventi di prevenzione e messa in sicurezza del territorio. “Sul fronte dell’agricoltura – ha spiegato ancora Spacca - abbiamo indirizzato l’attenzione su interventi immediati ancor prima di attendere la dichiarazione dello stato di calamità da parte del governo e quindi sulla proroga di un mese della scadenza per gli aiuti Pac seminativi in modo tale che anche gli imprenditori agricoli di questo territorio possano fare domanda; sulle economie che la Regione Marche ha realizzato sui fondi del Piano Irriguo Nazionale che quindi potrebbero essere rese disponibili per i bisogni dell’agricoltura; su altre misure sempre di economie realizzate dal rapporto tra Stato e Regione che potrebbero essere spese immediatamente per alleviare le difficoltà del settore”. Infine, ma certamente non ultimo, visto l’importanza che questo comparto riveste per la città di Senigallia, il presidente Spacca ha affrontato il tema del turismo. “Come Regione – ha assicurato – procederemo con azioni mirate e specifiche sulla realtà del senigalliese e anche delle altre zone delle Marche colpite dall’alluvione. Oltre a pensare ad interventi da realizzare con risorse finanziarie strutturate magari anche con il concorso della Banca Europea degli Investimenti, vogliamo lanciare un messaggio di normalità, sicurezza e ospitalità: la stagione turistica è iniziata e ci sono tutte le condizioni ottimali per una splendida vacanza sulla spiaggia di velluto. Ci saranno iniziative di comunicazione, di promozione, campagne nazionali e il nostro testimonial Neri Marcorè ha già dato la sua disponibilità a rafforzare, anche con la sua presenza diretta a Senigallia, tale messaggio”. |
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FVG, AMBIENTE: SÌ AL PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DEI CORSI D´ACQUA |
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Udine, 12 maggio 2014 - Il programma dei lavori di manutenzione degli alvei dei corsi d´acqua e delle opere idrauliche per il 2014 è stato approvato dalla Giunta regionale su indicazione dell´assessore all´Ambiente ed Energia, Sara Vito. Il programma, al vaglio dell´esecutivo dopo che già le direzioni alle Attività produttive, ai Lavori pubblici e della Protezione civile hanno espresso parere favorevole, prevede l´attuazione di 11 interventi per i quali la Regione ha messo a disposizione oltre 2,7 milioni di euro. Le opere previste sono state individuate sia attraverso l´attività di vigilanza della Regione che grazie alle segnalazioni degli enti locali e riguarderanno lavori (decespugliamento, sfalcio, ripristino di argini e alvei) nel Goriziano (4 interventi), nel Pordenonese (3 interventi) in Friuli (3 interventi) ed a Trieste, dove si porrà mano al terzo lotto della manutenzione ordinaria dei corsi d´acqua presenti nel territorio provinciale. Più dettagliatamente in provincia di Gorizia verrà assicurata la riqualificazione ambientale del torrente Versa e la manutenzione idraulica con movimentazione di sedimenti dell´Isonzo e del torrente Torre, nel Pordenonese si interverrà in diverse località per rendere più funzionale ed agevole il corso del Tagliamento e nell´Udinese saranno al centro delle attività di manutenzione il Natisone ed Corno, oltre al Tagliamento tra il ponte della Delizia e quello di Madrisio. Redatto con l´obiettivo di mettere in atto politiche attive di prevenzione dal rischio di allagamento e di difesa di beni pubblici e privati, questo programma costituisce, è stato detto, un passo importante verso una pianificazione a lungo termine che garantisca la funzionalità del nostro sistema idrografico e ne aumenti il livello di sicurezza. I lavori che elenca si sommano a quelli inclusi nell´accordo di programma Stato - Regioni, che prevede la destinazione di 32 milioni di euro al Friuli Venezia Giulia per la prevenzione del rischio idrogeologico. Ed è di questi giorni la notizia che, dopo la cessazione in carica del Commissario delegato, il ministero ha affidato alla Regione, ed in particolare alla direzione all´Ambiente, il ruolo di Commissario; un atto importante, che fa seguito alla richiesta ufficiale fatta dalla presidente Debora Serracchiani e dallo stesso assessore Vito e tempestivamente accolta dal ministero con uno specifico decreto di nomina. Poiché la gestione unica in capo ad un solo soggetto istituzionale semplifica e chiarisce le rispettive competenze, si tratta di un passo avanti essenziale per l´attuazione di interventi che riguardano la cura e la sistemazione idraulica dei molti corpi idrici superficiali presenti sul nostro territorio. |
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SARDEGNA: UN PASSO AVANTI PER I PARCHI DI GUTTURU MANNU E TEPILORA |
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Cagliari, 12 Maggio 2014 - L’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato il 6 maggio i Sindaci e gli Amministratori degli istituendi parchi di Gutturu Mannu e di Tepilora. Gli incontri, uno per ogni parco, erano finalizzati a far ripartire l’iter istitutivo non portato a compimento dal precedente consiglio regionale. L’assessore ha ascoltato i rappresentanti dei territori interessati e ha manifestato la propria volontà di ripresentare, in tempi brevissimi i rispettivi disegni di legge in Giunta Regionale per l’approvazione e per il successivo proseguo all’organo legislativo. Questo al fine di valorizzare il prezioso lavoro portato avanti in questi ultimi anni dai comuni in accordo con la struttura tecnica regionale, in considerazione anche del fatto che le proposte di queste aree protette sono nate dalla volontà delle popolazioni locali interessate e in virtù dell’alto valore naturalistico dei compendi e delle potenzialità e opportunità di sviluppo economico sostenibile offerte dalla nascita di un parco naturale. Gli incontri sono stati particolarmente partecipati. Per il parco di Gutturu Mannu erano presenti, oltre ai rappresentanti dei comuni (Pula, Sarroch, Assemini, Capoterra, Siliqua, Santadi, Uta, Villa San Pietro), l’Ente Foreste, la provincia di Cagliari e il comune di Teulada, che si è candidato per entrare anch’esso a far parte del Parco. Alla riunione era presente anche l’Assessore regionale degli Enti Locali Cristiano Erriu, ex sindaco del Comune di Santadi, a suo tempo tra i promotori dell’iniziativa, che ha ribadito quanto espresso da Donatella Spano, assicurando il suo impegno in Giunta. Per il Parco di Tepilora erano presenti i sindaci dei comuni di Lodè, Torpè, Bitti e Posada, l’Ente Foreste e la Provincia di Nuoro. |
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ASSESSORE AMBIENTE LOMBARDIA: FRONTE COMUNE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE |
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Seveso/mb, 12 maggio 2014 - "Questo convegno ha rappresentato un momento importante di confronto su un tema, quello dello spreco alimentare che, anche se con estremo ritardo, sta caratterizzando le politiche e le azioni sulla sostenibilità ambientale della filiera alimentare". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, a margine della Tavola rotonda sul tema ´Spreco alimentare´, nell´ambito della Xxi edizione di ´Expo Scuolambiente´. Expo Scuolambiente - ´Expo Scuolambiente´ è l´annuale manifestazione rivolta ai ragazzi delle scuole e alle famiglie, organizzata dalla Direzione generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile e da Fondazione Lombardia per l´Ambiente, in collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale. In concomitanza con Expo, quest´anno ha come tema ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´ e si svolge dall´8 al 10 maggio. Comportamento Tollerato - "Lo spreco alimentare - ha fatto notare l´assessore - è sempre stato visto come un comportamento tollerato, soprattutto in un contesto economico basato sui consumi, e rappresenta uno dei maggiori paradossi dell´attuale modello di sviluppo. A dimostrazione che la sensibilità sul tema si sta ampliando - ha continuato - quest´anno (5 febbraio 2014) è stata indetta la prima giornata nazionale contro lo spreco alimentare". Due Tipi Di Spreco - L´assessore ha poi spiegato che "la generica locuzione di spreco alimentare dev´essere divisa in due grossi tronconi Food losses, e Food waste". I primi indicano le perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, principalmente in fase di semina, coltivazione, raccolta, trattamento, conservazione e prima trasformazione agricola e che caratterizza soprattutto i Paesi in via di sviluppo, ma anche i Paesi sviluppati a causa di standard dimensionali ed estetici oppure di norme sulla qualità dei prodotti e surplus produttivi. I secondi indicano gli sprechi che avvengono durante la trasformazione industriale, distribuzione e consumo finale caratterizzante soprattutto i Paesi in via di sviluppo (consumo domestico e ristorazione). I Numeri Dello Spreco - In Italia nel 2009 la merce agricola rimasta nei campi ammontava a 17,7 milioni di tonnellate, pari al 3,25% della produzione totale. I dati Fao del 2011 hanno quantificato gli sprechi alimentari in 1,3 miliardi di tonnellate pari a circa 1/3 del cibo destinato al consumo umano. In Italia si sprecano oltre 100 Kg anno pro-capite il che determina degli impatti ambientali notevoli. Uniti Si Vince - "Il 2014 è l´anno europeo contro lo spreco - ha ricordato la titolare regionale all´Ambiente -. Gli Stati membri saranno, quindi, invitati a introdurre corsi di educazione alimentare a livello scolastico e universitario per spiegare come conservare, cucinare e scartare gli alimenti. La lotta allo spreco alimentare - ha concluso - è una battaglia che si vince solo mettendo insieme le forze di tutti: di chi coltiva i campi, di chi produce e distribuisce il cibo, di Enti e Istituzioni e delle persone che lo acquistano e lo consumano". |
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LABORATORIO CAVONE: PRIMO INCONTRO SUL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E COMUNICAZIONE TRASPARENTE |
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Bologna, 12 maggio 2014 – Un primo incontro per fare il punto sul monitoraggio e la comunicazione relativi al sito del Cavone, nel modenese. I sindaci dei Comuni di Mirandola, Novi e San Possidonio, alla presenza dell´assessore regionale alla Sicurezza territoriale e Difesa del suolo Paola Gazzolo, hanno incontrato il 9 maggio presso il Centro Olio Cavone i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, della Regione Emilia-romagna e della Società Padana Energia concessionaria del sito, presente un rappresentante di Assomineraria, per una prima condivisione del programma di monitoraggio e comunicazione, in linea con le raccomandazioni della commissione Ichese. L’incontro è stato finalizzato a sviluppare la massima collaborazione tra i soggetti coinvolti e gli enti locali, oltre che per intraprendere un percorso di trasparenza nei confronti dei cittadini con la predisposizione di un sistema informativo accessibile a tutti in tempo reale. |
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GIUNTA A SONDRIO, 3,9 MILIONI PER DIFESA SUOLO |
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Sondrio, 12 maggio 2014 - La Giunta regionale ha deliberato il finanziamento, con 3,9 milioni di euro, di 7 opere di mitigazione del rischio idraulico e di completamento di interventi sul reticolo ex Aipo, ora di competenza regionale, nell´ambito del Piano di difesa del suolo. Il dettaglio degli interventi: - 900.000 euro per il completamento delle opere di adeguamento dell´argine del Fiume Adda a monte del Ponte di Ganda, a protezione della località Campovico e dell´abitato di Morbegno; - 1 milione di euro per il completamento del Fosso colatore Agnedda e l´adeguamento del reticolo di drenaggio a protezione dell´abitato di Sondrio; - 400.000 euro per l´adeguamento delle difese dell´argine sul fiume Adda a protezione dell´abitato di Mantello; - 300.000 euro per il completamento di opere di difesa della viabilità minore dalla caduta massi dal versante di Desco, nei Comuni di Morbegno e Dazio; - 600.000 euro per il completamento dell´adeguamento strutturale e idraulico del tombotto di attraversamento sulla provinciale del Gavia in corrispondenza della frana del Ruinon, nel Comune di Valfurva ; - 150.000 euro per il completamento di opere di difesa della caduta massi e colate in località Arquino, nel Comune di Sondrio; - 600.000 euro per opere di difesa del torrente Liro e della viabilità provinciale dalla caduta massi e colate in località Isola, nel Comune di Madesimo. Piani Governo Territorio - La Giunta regionale ha inoltre approvato alcune prescrizioni ai Piani di governo del territorio dei Comuni di Talamona e Valfurva (evidenziando, ad esempio, la necessità di evitare il consumo di suolo agricolo nell´individuazione delle aree edificabili). |
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DISCARICA CORIGLIANO (LE): ODG CONSIGLIO COERENTE CON PIANO REGIONALE RIFIUTI |
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Bari, 12 maggio 2014 - Di seguito, sul sito di Corigliano d’Otranto, una nota dell’assessore all’ecologia: “L´ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale sulla vicenda della discarica di Corigliano d´Otranto che, coerentemente con il Piano Regionale dei Rifiuti, ne ribadisce la destinazione al rifiuti biostabilizzato inerte al fine di limitare al massimo i rischi connessi al percolato rispetto alla falda, punta a spingere sull´acceleratore per quello che riguarda il potenziamento delle linee di trattamento dell´impianto di Poggiardo. Linee di trattamento, non aumento di volumetrie. “Mentre i più si lanciano in dichiarazioni che pochissimo hanno a che fare con le esigenze del territorio da un lato di avere una gestione del ciclo dei rifiuti efficiente e sostenibile e, dall´altro, di vivere senza apprensione l´avvio dell´impianto di Corigliano rispetto all´incidenza ambientale dello stesso, devo apprezzare le dichiarazioni responsabili del presidente dell´Oga Paolo Perrone che fa sua la determinazione del Consiglio impegnandosi a seguire il percorso tracciato. Era la responsabilità istituzionale che il Consiglio Regionale aveva auspicato nel prevedere la riorganizzazione della governance dei rifiuti ponendo in capo ai 6 Oga provinciali i processi che riguardano la dotazione impiantistica. E dico questo anche in relazione alla discussione politica emersa nel momento in cui si lavorava alla legge rispetto alla scelta dell´Oga unico, cui poi fu preferita la soluzione degli organismi su base provinciale. “Corigliano rientra a pieno diritto nella pianificazione regionale e il suo avvio dipende ora dalle competenze locali di Oga e Comune. Parallelamente, mi piace sottolinearlo per dare atto della completezza degli interventi che si vanno sviluppando, siamo in attesa di poter perfezionare le attività di messa in sicurezza permanente del vecchio sito, avendo la necessaria dotazione finanziaria e il progetto esecutivo a disposizione. Una volta definita con Comune e Oga il riparto delle competenze per l´avvio delle attività potremo dire di aver garantito il territorio ed i cittadini rispetto ai rischi di contaminazione derivanti dalla vecchia discarica.” |
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FVG, AMIANTO: PARTE L´AGGIORNAMENTO DELLA MAPPA DEI SITI INQUINATI |
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Monfalcone, 12 maggio 2015 - Sarà aggiornata e migliorata la mappa dei siti inquinati da amianto in Friuli Venezia Giulia, come premessa per programmare gli interventi di bonifica e individuare le priorità. Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, intervenendo al convegno "L´eredità dell´amianto", organizzato a Monfalcone dall´Azienda per i servizi sanitari n. 2 "Isontina". L´amministrazione regionale, in collaborazione con l´Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente), ha infatti definito proprio in queste settimane un programma operativo per aggiornare il censimento dei siti inquinati da amianto, che risaliva al 2006, informatizzando e rendendo omogenei i dati. Si prevede inoltre una mappatura degli edifici pubblici e di quelli aperti al pubblico o di uso collettivo e, infine, un monitoraggio ambientale sulle aree a maggiore rischio identificate in base alla mappatura aggiornata. La Regione, è stato ricordato, ha anche deciso di destinare 2,5 milioni di euro di risorse statali per bonificare edifici scolastici. Sono stati già individuati undici strutture dalle quali sarà rimosso l´amianto. |
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