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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Luglio 2014 |
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SECONDO LA CORTE DEI CONTI EUROPEA, L’IMPATTO DEL SOSTEGNO DELL’UE AGLI INVESTIMENTI E ALLA PROMOZIONE PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE VITIVINICOLO NON È CHIARAMENTE DIMOSTRATO |
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Lussemburgo - Una relazione pubblicata ieri dalla Corte dei conti europea rivela che la necessità di una misura specifica di investimento a favore del settore vitivinicolo non è giustificata, in quanto tale sostegno esiste già nell’ambito della politica di sviluppo rurale dell’Ue. La relazione si interroga anche sul ruolo delle sovvenzioni dell’Ue per la promozioni dei vini, dal momento che spesso sono state utilizzate per consolidare i mercati anziché conquistarne di nuovi o recuperare vecchi mercati. “La coesistenza di misure di investimento analoghe in due diversi regimi è fonte di complessità, tanto che in alcuni Stati membri ha generato ritardi nell’attuazione o limitato in maniera eccessiva la portata degli investimenti ammissibili”, sostiene Jan Kinšt, il Membro della Corte responsabile della relazione. “Inoltre, quando il contributo Ue incita le imprese a ridurre proporzionalmente i propri finanziamenti per le azioni di promozione, finisce col divenire, in sostanza, una sovvenzione parziale dei costi operativi di queste aziende, il che non rappresenta un impiego efficiente dei fondi pubblici.” La Corte ha riscontrato che non vi sono informazioni pertinenti sufficienti per dimostrare i risultati direttamente attribuibili alle misure. Nel caso della misura d’investimento, gli effetti non possono essere facilmente distinti da quelli prodotti dagli investimenti per lo sviluppo rurale. Nel caso delle azioni di promozione, benché le esportazioni di vino nei paesi terzi abbiano registrato un incremento significativo in termini assoluti, l’audit ha rivelato che i vini dell’Ue hanno perso quote di mercato nei principali paesi terzi destinatari delle azioni di promozione e che sono aumentate anche le esportazioni di vini dell’Ue non ammissibili al sostegno. Fra il 2009 e il 2013, gli Stati membri hanno speso 522 milioni di euro di fondi Ue a titolo della misura di promozione. I fondi relativi a questa misura assegnati agli Stati membri per il periodo 2014-2018 sono notevolmente aumentati (1,16 miliardi di euro a favore dei 27 paesi dell’Unione). Date le difficoltà incontrate dagli Stati membri nell’utilizzare la dotazione 2009 - 2013 inizialmente stanziata per le azioni di promozione, la dotazione 2014 - 2018 rischia di essere troppo elevata, pregiudicando l’applicazione dei princìpi della sana gestione finanziaria. |
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EXPO 2015, È ON LINE UN SITO DEDICATO ALLA PARTECIPAZIONE DEL SISTEMA EMILIA-ROMAGNA ALLA KERMESSE CHE SI SVOLGERÀ A MILANO DAL 1 MAGGIO AL 31 OTTOBRE DEL PROSSIMO ANNO. A DISPOSIZIONE DI TUTTI, CITTADINI E IMPRESE, OPPORTUNITÀ, EVENTI, APPUNTAMENTI E INIZIATIVE LEGATE ALL´EXPO |
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Bologna - È on line il sito web dedicato alla partecipazione dell’Emilia-romagna all’Expo 2015 che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Il sistema emiliano romagnolo all’Expo 2015 punterà a giocare un ruolo da protagonista, a partire dal comparto agroalimentare, con iniziative anche sul territorio la cui programmazione andrà ben oltre la durata dell’evento espositivo. All’indirizzo http://expo2015.Regione.emilia-romagna.it la Regione mette a disposizione di tutti, cittadini e imprese, un sito unico per cogliere opportunità, eventi, appuntamenti e iniziative legate all’Expo. All’esposizione mondiale – che punta sul tema ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ - il progetto regionale di eccellenza sarà il World Food research and innovation Forum. Un percorso sulle eccellenze regionali - che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale - volto ad affermare l’Emilia-romagna quale ‘capitale’ mondiale del cibo. L’expo 2015 diventa per l’Emilia-romagna la chiave di lettura di tutte le politiche di internazionalizzazione del sistema produttivo, di promozione, di cultura e del turismo del biennio 2014-2015, e di ulteriore attività negli anni successivi. |
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COLDIRETTI BASILICATA SU EROGAZIONI IN AGRICOLTURA |
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“Una boccata di ossigeno per le imprese agricole destinatarie dei pagamenti che risponde alle continue sollecitazioni della Coldiretti per sbloccare la situazione nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti di Basilicata nonché membro di Giunta Nazionale Confederale Piergiorgio Quarto, nel commentare l’annuncio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che, a seguito del completamento delle attività di controllo, dopo un primo sblocco di 81,5 milioni di euro, Agea ha disposto il pagamento di ulteriori 117 milioni che circa 60.000 aziende agricole vedranno accreditati sui propri conti correnti fra il 3 e il 4 luglio prossimi. Per la Basilicata interessate circa 2.500 aziende associate alla Coldiretti, per un ammontare di contributo di circa 5 milioni di euro. Esordio positivo per il neo Commissario dell´Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale l’organizzazione è pronta a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che attendono il mondo agricolo con la riforma della Politica Agricola Comune. |
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BOLZANO: NUOVE DIRETTIVE PER L´UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI
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Spiegare, informare e aprirsi alla discussione: nell´utilizzo di prodotti fitosanitari l´Alto Adige intende non solo adeguarsi al piano di azione nazionale ma anche diventare battistrada. Oggi (1° luglio) la Giunta provinciale su proposta dell´assessore all´agricoltura Arnold Schuler ha approvato uno specifico pacchetto di misure. Le direttive approvate dalla Giunta provinciale hanno l´obiettivo prioritario di tutelare la salute della popolazione con l´applicazione di misure di prevenzione: "Nelle zone in cui la popolazione entra direttamente a contatto con i prodotti fitosanitari va impiegata in maniera massiccia la tecnica moderna e vanno adottate adeguate regole rispetto alle distanze", sottolinea l´assessore Arnold Schuler. Dopo la seduta di Giunta il presidente Kompatscher ha parlato di "una materia molto complessa, per questo le nuove direttive sono state preparate in maniera approfondita." Si è recepito il piano di azione nazionale, in vigore in Italia da inizio anno, tenendo conto anche della particolare situazione locale e, in aggiunta, sono state adottate misure di protezione che vanno anche oltre. Spiegare, informare e aprirsi alla discussione: l´assessore Schuler intende procedere in questo modo nel confronto con gli interessati e con le nuove regole l´Alto Adige punta a diventare battistrada nel settore a livello nazionale, con standard più alti rispetto al piano di azione italiano. "Come già nei controlli della qualità e nella tecnica dello stoccaggio in agricoltura, vogliamo figurare tra le regioni più innovative anche nel campo dei prodotti fitosanitari", conferma Schuler. La Giunta ha approvato un pacchetto di misure e affrontato il tema nei diversi aspetti: "Grazie a studi, indagini e sperimentazioni vogliamo saperne di più sui prodotti fitosanitari e valutare a fondo i loro effetti", conclude l´assessore provinciale. |
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REGGIO EMILIA - OPERATORI GIAPPONESI INCONTRANO AZIENDE AGROALIMENTARI |
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Doppia iniziativa della Camera di Commercio per la promozione del sistema agroalimentare locale. Mentre sono ancora a New York le nove imprese reggiane che partecipano all’edizione 2014 del Summer Fancy Food Show (una delle più importanti rassegne internazionali del settore), un gruppo di operatori commerciali giapponesi è in arrivo nella nostra città, dove il 2 luglio si terrà una serie di incontri con una ventina di imprese dell’agroalimentare reggiano, intenzionate ad accrescere gli scambi commerciali con il Paese del sol levante. All’evento, che si terrà a Palazzo Scaruffi parteciperanno anche alcuni esponenti della stampa giapponese specializzata nell’agroalimentare, che saranno accolti, insieme ai buyer Horeca e Gdo, dal presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi. “Da parte di questa ampia rappresentanza – sottolinea la Camera di Commercio - abbiamo ricevuto segnali di grande interesse rispetto alle nostre imprese e ai nostri prodotti, soprattutto in considerazione di una elevata qualità che è particolarmente apprezzata dai consumatori giapponesi. Proprio questo interesse – prosegue l’Ente camerale – lascia intravvedere la possibilità di una nuova espansione dell’agroalimentare reggiano nelle catene distributive giapponesi, che nel 2013 hanno comunque assorbito prodotti per un valore superiore ai 9 milioni di euro”. Il settore agroalimentare si è così collocato al quarto posto nella graduatoria delle esportazioni reggiane verso il Giappone, preceduto dall’abbigliamento (49 milioni), dai prodotti chimici (16,6 milioni, in crescita del 3%) e dalle macchine per impieghi speciali (oltre 14 milioni di euro, con un +10,4%). Gli incontri con gli operatori commerciali giapponesi inizieranno alle 9,00 e si protrarranno per tutta la giornata di mercoledì. |
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APPROVATA DALLA UE L´ETICHETTA "PRODOTTO DI MONTAGNA" I CONSUMATORI POTRANNO RICONOSCERE CON CERTEZZA LE PRODUZIONI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ DELL´ APPENNINO". FINANZIAMENTI DAL NUOVO PSR. |
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Bologna - “Finalmente i consumatori potranno riconoscere ed acquistare, con certezza, le produzioni agroalimentari di qualità del nostro Appennino. Prodotti unici per naturalità, tipicità, storia e manifattura e per un ambiente di elevata qualità ecologica e che perciò stesso scontano i limiti produttivi e i maggiori costi dei terreni posti in altura ed in pendenza. Dunque una nuova opportunità per i consumatori, ma anche per gli agricoltori di montagna che potranno così valorizzare commercialmente meglio i frutti del loro lavoro”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del Regolamento sull’indicazione “Prodotto di montagna”. D’ora in poi dunque anche in Emilia-romagna salumi, formaggi, miele, ortofrutta delle zone appenniniche potranno fregiarsi in etichetta di una specifica indicazione d’origine. L’indicazione prodotto di montagna è riservata ai prodotti il cui ciclo produttivo è svolto interamente nei 117 Comuni della montagna emiliano-romagnola, con la sola possibilità di derogare la fase trasformazione (macellazione, molitura, ecc.) entro i 30 chilometri di prossimità. “Ora è importante che gli agricoltori e i trasformatori delle aree di montagna – spiega Rabboni – si organizzino per utilizzare immediatamente e nella maniera più ampia la possibilità di etichettatura. Allo scopo la Regione convocherà a breve un incontro per approfondire i diversi aspetti operativi. Nel nuovo Psr 2014-2020 abbiamo inoltre previsto la possibilità di finanziare ai produttori organizzati iniziative di promozione della nuova indicazione di origine”. |
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PRESENTATA LA II EDIZIONE DI “BATTITI DIVINI” |
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E’ stata presentata nella sede dell’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, la Ii edizione di Battiti Divini in programma il 3 luglio prossimo nella suggestiva cornice della torre costiera di avvistamento di Torre Lapillo a Porto Cesareo. La manifestazione è organizzata da Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria in collaborazione con l’Associazione “Donne del Vino”, da Legambiente e dal Centro di Educazione Ambientale di Porto Cesareo. L’iniziativa si avvale del patrocinio dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. L’obiettivo dell’edizione 2014 è quello di recuperare la memoria storica dei rapporti tra l’uomo e il mare, al fine di valorizzare le tradizioni dei pescatori mediante il reperimento di antichi strumenti da pesca per l’allestimento, all’interno della torre cinquecentesca, di spazi dedicati alla piccola pesca artigianale di Porto Cesareo e alle conchiglie del Mediterraneo. Per finanziare l’iniziativa, importanti aziende vinicole di Puglia, Basilicata e Calabria metteranno a disposizione bottiglie rare, autentici gioielli ormai introvabili, che verranno battute all’aste dal presentatore Mauro Pulpito assistito da un esperto sommelier. I proventi dell’asta saranno destinate in favore del progetto museale di Legambiente e del Centro Educazione Ambientale di Porto Cesareo. Ad accrescere la suggestione della serata, l’esposizione delle opere di Luisa Quarta e le incantevoli della musica jazz interpretata da Raffaele e Carla Casarano e da William Greco. “Anche quest’anno – ha sottolineato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni - siamo felici di sostenere un’iniziativa che contribuisce a valorizzare in maniera significativa la risorsa mare. Preservare tradizioni ed esperienze importanti in un contesto naturalistico di assoluto pregio, peraltro sottoposto a vincoli ambientali, ha ancora più valore perché evidenzia quanto sia rilevante mettere in sintonia salvaguardia ambientale e realtà produttive legate al mare. “Il ddl su pesca turismo e ittiturismo sul quale stiamo lavorando - ha continuato Nardoni – introduce criteri di innovazione e modernizzazione incentivando il ricambio generazionale e puntando sulla sostenibilità e sulla diversificazione delle imprese dei nostri pescatori, acquacoltori e mitilicoltori nella consapevolezza che si possa produrre sviluppo tutelando territorio e ambiente”. Durante la serata, inoltre, degustazioni guidate di vino a cura de “Le Donne del Vino” da abbinare alle eccellenze gastronomiche proposte dagli chef delle Masserie Didattiche di Puglia. “Confortati dai riscontri assai lusinghieri delle recenti esperienze - ha concluso Nardoni – abbiamo voluto affidare alle nostre Masserie Didattiche il compito di animare la serata dal punto di vista gastronomico nella convinzione che sappiano interpretare al meglio un modello culturale di educazione ambientale e alimentare capace di incrociare paesaggio, storia, bellezza e prodotti della terra e del mare”. |
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EXPO: 53.480 CONTROLLI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE |
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Milano - "Un piano integrato sperimentale che consentirà ai diversi attori di definire criteri omogenei di controllo, così da contrastare in maniera ancora più puntuale e rigorosa ogni forma di frode alimentare e di contraffazione in vista di Expo 2015". E´ quanto ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, in occasione della presentazione del programma (sperimentale di controllo coordinato tra le autorità competenti) in materia di sicurezza alimentare, qualità degli alimenti e repressione delle frodi svoltosi a Palazzo Lombardia. Task Force - "Questo provvedimento - sottolinea l´assessore alla Salute Mantovani - consente di mettere in campo una vera e propria ´task force´ a tutela della popolazione rispetto ai potenziali rischi correlati al consumo di alimenti non sicuri sotto il profilo dei requisiti igienico sanitari". Tra le altre finalità del piano vi sono il contrasto alle importazioni clandestine, l´esercizio di attività non registrate, o non riconosciute, e la definizione di protocolli garantiti per quanto concerne i processi industriali e/o artigianali preposti alla produzione di alimenti destinati al consumo umano. Cabina Di Regia - "Con la costituzione del ´Tavolo regionale di coordinamento delle Autorità Competenti´, Regione Lombardia, di concerto con il Ministero della Salute, ha il compito di promuovere sul territorio regionale le necessarie sinergie. Ciò al fine di realizzare - ha aggiunto l´assessore - anche un´integrazione dei sistemi informativi in materia di controlli e, quindi, andando ad ottenere anche significativi risparmi". I Soggetti In Campo - Il Piano di controllo integrato vede, sotto la regia di Regione Lombardia, ed in collaborazione con il Ministero della Salute, tutte le Aziende Sanitarie locali regionali, le Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, Carabinieri per la Tutela della Salute - Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas), Corpo Forestale dello Stato-comando Regione Lombardia, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi agroalimentari -Ufficio Icqrf Lombardia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell´Emilia Romagna, Laboratorio di Sanità Pubblica, Posto di Ispezione Frontaliero (Pif), Ufficio di Sanità Marittima Aerea e Frontaliera (Usmaf) e Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari (Uvac). Quest´azione congiunta ha così permesso di programmare in Regione Lombardia per l´anno corrente 53.480 controlli a fronte dei 64.485 impianti alimentari attualmente in attività. Test Per Expo 2015 - "Attraverso questo piano sperimentale -conclude il vice presidente - andiamo a ´rodare´ il sistema dei controlli in vista di una manifestazione della portata di Expo 2015 che porterà nella nostra regione oltre 20 milioni di visitatori nell´arco di sei mesi, comportando una complessiva intensificazione delle attività produttive e turistiche. Vogliamo per questo ancor più lavorare per la sicurezza dei cittadini". |
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CONSORZI BONIFICA UNESCO, LOMBARDIA: PROGETTO MERITA RICONOSCIMENTO |
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Milano - "Il simbolo di Regione Lombardia sta diventando sempre più quel ´Terra & Acqua´ che stiamo promuovendo anche tramite l´Expo Tour e che racconta le identità dei nostri territori". L´ha detto l´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini durante la conferenza stampa di presentazione, con gli assessori al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi e all´Agricoltura Gianni Fava, della richiesta di inserimento nel patrimonio mondiale dell´Unesco della Civiltà dell´acqua in Lombardia. Primi In Agricoltura E In Cultura - "La Lombardia - ha detto l´assessore - è la prima regione agricola d´Italia ed è leader anche nel settore della cultura, vantando sul proprio territorio 9 siti Unesco". "Questi luoghi - ha aggiunto Cappellini - saranno, nei prossimi mesi, tappa di un tour del mio Assessorato che mira a farli conoscere e a valorizzarli in ottica Expo e anche oltre". "Nella nostra regione - ha ricordato l´assessore Cappellini - abbiamo un patrimonio vastissimo di carattere culturale da riscoprire e mettere in vetrina". Progetto Con Carte In Regola - "Il progetto che presentiamo - ha sottolineato l´assessore - ha le carte in regola per ottenere il successo: mette in rete diverse realtà e territori coinvolgendo enti pubblici e privati, realizzando altresì quella serialità del sito che l´Unesco valuta positivamente nell´analisi delle candidature". "Un progetto - ha aggiunto l´assessore - che può ben coniugarsi con quello recentemente presentato sui ´Percorsi di Leonardo in Lombardia´, che valorizza soprattutto l´ambito dei Navigli". Obiettivo Aumentare Riconoscimenti Unesco - "Istituzioni e territori - ha concluso l´assessore Cappellini - sono impegnati per raggiungere l´obiettivo del riconoscimento Unesco e festeggiare così l´ingresso di un nuovo sito lombardo nel novero di quelli già tutelati, il che contribuirebbe ulteriormente alla valorizzazione e alla promozione dei nostri territori e delle loro identità". |
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INCONTRI IN REGIONE BASILICATA SU EMERGENZA CINGHIALI
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Un piano coordinato per risolvere il problema dei cinghiali: di questo si è discusso in una doppia riunione che ha tenuto l’assessore regionale all’Ambiente, territorio, opere pubbliche e mobilità Aldo Berlinguer questa mattina. L’assessore, nella sala Bramea del dipartimento, ha incontrato prima i responsabili del Corpo forestale dello Stato e della Polizia provinciale (presenti Emilia Piemontese, comandante della Polizia provinciale di Potenza, Caterina Mancuso, commissario capo del Cfs di Matera e Maria Michela Anobile, commissario capo di quella di Potenza). In seguito si è confrontato con gli esponenti degli enti Parco. Gli ungulati – è emerso nel corso degli incontri - costituiscono una presenza sempre più preoccupante in Basilicata: con sempre maggiore invadenza si spingono fino alle propaggini dei centri abitati, arrivando ai cortili di casa. Non più solo un danno per gli agricoltori, ma anche un rischio per i cittadini. Il piano di intervento, in breve, è questo: i selecontrollori – cacciatori appositamente formati – presidieranno il territorio e, dalla postazione loro assegnata, abbatteranno i capi che transiteranno nel loro raggio d’azione, non più di tre per turno. Questa attività durerà dal primo agosto al 29 settembre prossimo. I problemi derivano principalmente dall’opposizione di alcune associazioni venatorie, dalla difficoltà del controllo delle postazioni, dalle esigue forze a disposizione della Forestale. “I selecontrollori – dice l’Assessore Berlinguer – sono un vero e proprio presidio del territorio. Grazie a loro non solo si potrà arginare il pericolo costituito dai cinghiali, ma si potrà anche avere un quadro più chiaro della situazione e un occhio in più contro l’attività dei bracconieri”. Con i Parchi si è parlato soprattutto degli adempimenti che questi enti devono produrre e che in alcuni casi, per questioni formali, si sono bloccati. A metà luglio si terrà una riunione con gli Ambiti territoriali di caccia. Poi, un incontro con i selecontrollori. |
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CONSORZIO AGRARIO PAVIA, IMPEGNO PER RILANCIO |
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Milano - L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini ha incontrato a Palazzo Pirelli il commissario liquidatore del Consorzio agrario provinciale di Pavia Virgilio Sallorenzo. Melazzini ha chiesto al commissario Sallorenzo un aggiornamento sulla situazione e ha confermato la sua disponibilità a incontrare in tempi brevissimi qualunque soggetto eventualmente interessato a subentrare o investire, per illustrare gli strumenti di sostegno che Regione Lombardia può mettere a disposizione per il rilancio produttivo. "L´interesse principale - ha spiegato Melazzini - è che rimanga il lavoro. Regione Lombardia dispone di strumenti facilitanti per le aziende. Da parte nostra siamo pronti dunque a far conoscere a potenziali investitori quali sono le misure e quali percorsi possono essere intrapresi". |
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DANONE: MANTENERE KNOW-HOW A CASALE CREMASCO |
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Milano - L´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini ha incontrato a Palazzo Pirelli il presidente e amministratore delegato di Danone Italia Marc Gosselin per discutere sull´annunciata chiusura dello stabilimento di Casale Cremasco e la messa in mobilità di 100 dipendenti (87 impiegati nello stabilimento cremonese e 13 nella sede di Milano). Strumenti Sostegno - "Ho fatto presente all´azienda - ha riferito Melazzini al termine dell´incontro, al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Carlo Malvezzi e Federico Lena - che Regione Lombardia ha a disposizione strumenti di sostegno e facilitazioni, anche su percorsi di innovazione, per chi vuole fare impresa. Il nostro obiettivo è infatti quello di mantenere il know how dell´azienda, tutelare i lavoratori e non penalizzare ulteriormente il territorio della provincia di Cremona". Soluzioni Per Lavoratori - "L´azienda - ha proseguito Melazzini - ha però confermato la decisione di chiudere lo stabilimento, pur impegnandosi a cercare una soluzione per i 100 dipendenti che saranno messi in mobilità". A questo proposito, è stato detto nel corso del confronto, si è già svolta una prima riunione in Assolombarda, mentre è programmato un prossimo incontro con i sindacati per il 7 luglio. Regione Disponibile - "Ho chiesto comunque - ha concluso Melazzini - di essere informato sui passi successivi di questa vicenda, ribadendo la piena disponibilità della Regione Lombardia a contribuire a qualunque soluzione di reindustrializzazione e rilancio produttivo dell´area". |
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SPOSTARE I LUPI DALLA LESSINIA. IL MINISTERO DICE CHE NON CI SONO LE CONDIZIONI
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Venezia - Non ci sono le condizioni per spostare i lupi dalla Lessinia. Così ha risposto il Ministero dell’ambiente alla Regione che aveva prospettato questa possibilità a seguito delle problematiche evidenziate dalla amministrazioni locali per la presenza dei lupi nell’area montana veronese. Lo comunica l’assessore regionale alla caccia Daniele Stival che ha ricevuto dalla Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’ambiente una risposta negativa alla richiesta in tal senso inviata lo scorso aprile. “Il ministero – fa presente Stival - al fine di poter fornire una risposta esaustiva al quesito posto, si è rivolto all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per avere un parere, in considerazione del grado di protezione di cui gode il lupo in ambito nazionale e comunitario. Nel suo parere, l’Ispra fa una sintesi relativamente alla situazione del lupo in Italia ed entrando nello specifico della prospettata traslocazione degli esemplari presenti in Lessinia elenca i motivi per cui tale intervento risulta impraticabile”. “Il parere tecnico espresso dall’Ispra – aggiunge Stival – è stato fatto proprio dal ministero che ritiene quindi non vi siano le condizioni per procedere alla richiesta di spostamento dei lupi, ferma restando la necessità di ridurre nei limiti del possibile il conflitto fra gli interessi antropici e la conservazione della specie”. Proprio per questo motivo – conclude l’assessore veneto – l’Ispra, consapevole che la conservazione del lupo passa necessariamente attraverso l´accettazione sociale della sua presenza, ha fatto presente la propria disponibilità a fornire ulteriore supporto tecnico-scientifico per affrontare le problematiche evidenziate dalle amministrazioni locali della Lessinia. |
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MAIS INQUINATO DA DIOSSINE: LE PRECISAZIONI DEI SERVIZI VETERINARI DELLA REGIONE DEL VENETO |
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Venezia - In riferimento alle notizie apparse ieri sulla stampa relative all’introduzione nei mercati di mais inquinato da diossine, proveniente dall’Ucraina e sbarcato al porto di Ravenna, i servizi veterinari della Regione Veneto puntualizzano quanto segue: - si tratta di mais a esclusivo consumo animale, non a consumo diretto umano; - sono stati immediatamente attivati i servizi veterinari territoriali con sequestro del mais introdotto (in due strutture nel Veneto) in attesa della eliminazione, attraverso l’esecuzione di due ulteriori campionamenti di verifica; - il mais sarà comunque distrutto; - da altre regioni non è stato introdotto mais contaminato in Veneto; - è stata trasmessa alla Regione la lista di distribuzione del mangime (dove il mais è un ingrediente) e di animali alimentati con mangime avente come ingrediente il mais; - a questa comunicazione è seguita un’immediata attivazione dei servizi delle Usl con sequestri se riscontrati mangimi sopra il 32% o alimenti provenienti da animali a cui somministrati mangimi con tenore di mais maggiore del 32%. - la nota del Ministero, frutto di un confronto con le Regioni, prevede la distruzione del mangime con tenore maggiore del 32% e il sequestro con possibilità di controllo ufficiale sul tenore di diossine sugli alimenti; - tutti i servizi veneti stanno verificando caso per caso mangimi e alimenti prodotti ai fini della puntuale applicazione della normativa; il territorio è battuto a tappeto. |
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