|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Settembre 2014 |
 |
|
 |
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO IL CONSIGLIO EUROPEO DI IERI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 – “Buonasera, Poiché questa è la prima volta che parlo con voi dopo questi appuntamenti, mi permetteranno di estendere le mie congratulazioni al mio buon amico Donald Tusk e Federica Mogherini sui loro appuntamenti. So che sono entrambi europei profondamente impegnati e sono sicuro che, insieme a Jean-claude Juncker, faranno una grande squadra e lavoreranno attivamente su priorità europee. E la creazione di posti di lavoro, basato sulla crescita, è ovviamente al centro delle nostre priorità. E ´importante che i capi di Stato e di governo discuteranno di occupazione, in particolare l´occupazione giovanile, nel mese di ottobre in Italia, basandosi sulle precedenti incontri a Berlino e Parigi. La Commissione europea garantirà una transizione agevole tra questo e il prossimo collegio dei commissari. La prossima Commissione presenterà le sue orientamenti su materie economiche questo autunno. Sono sicuro che il Consiglio europeo di ottobre alimenterà la discussione in modo che il Consiglio europeo può prendere decisioni importanti nel mese di dicembre. Ovviamente, la discussione questa sera sono stati concentrati sul deterioramento della situazione in Ucraina e mi limiterò le mie osservazioni a questo, naturalmente, sostenere tutto il presidente del Consiglio europeo ha appena detto su altri temi importanti come bene. C´era, intorno al tavolo, unità che, se la Russia continua a crescere la crisi arriverà con un costo elevato. Come l´ultima volta, quando abbiamo discusso la questione al Consiglio europeo Posso assicurarvi la Commissione sarà veloce per fornire ulteriori proposte di misure restrittive, come il Consiglio europeo ci ha chiesto all´unanimità di presentare. Ma le sanzioni o le misure restrittive non sono un fine in sé. Sono strumenti per mostrare la leadership russa che nel 21 ° secolo, il comportamento attuale non è accettabile, e che noi li invitiamo a venire alla ragione, e di lavorare in modo costruttivo con l´Unione europea e, naturalmente, anche con l´Ucraina. Francamente non ha senso avere questo tipo di conflitto o di tipo di nuova Guerra Fredda. Ho fatto questo punto molto chiaramente, ancora una volta al Presidente Putin solo ieri. Il contrasto è troppo forte tra i reiterati impegni al dialogo politico e la drammatica realtà sul terreno. Non ci può essere alcuna soluzione militare a questa crisi. E ´il momento per tutti di scendere al business di pacificazione. Non è troppo tardi, ma il tempo sta rapidamente esaurendo. Solo con questo percorso di pace possiamo credibilmente affrontare le questioni che destano preoccupazione. La Commissione ha lavorato instancabilmente per disinnescare la situazione e giungere a soluzioni negoziate mediando colloqui tra la Russia e l´Ucraina in materia di energia e del commercio. In materia di energia, ci deve essere una soluzione che garantisca la sicurezza dell´approvvigionamento sia per l´Ucraina e l´Europa. In commercio, siamo pronti ad affrontare pragmaticamente i possibili problemi derivanti dall´attuazione della Dcfta che fa parte, come sapete, dell´accordo di associazione. Ma in questo Consiglio europeo ha inoltre dopo aver ascoltato il presidente Poroshenko posso dirvi che i leader stavano mandando un messaggio chiaro che si levano in piedi dietro il popolo ucraino e il loro diritto di decidere del proprio futuro. Il nostro supporto è già facendo la differenza tangibile. Le misure commerciali unilaterali la Commissione ha proposto nel mese di aprile sono aumentate le esportazioni ucraine verso l´Unione europea del 14% da allora. Abbiamo erogato 600.000.000 € in assistenza macrofinanziaria e 250 milioni di euro di sostegno al bilancio. E siamo pronti a sostenere ulteriormente l´Ucraina. All´interno dell´Unione europea, stiamo dando il supporto necessario per i produttori alimentari europei per mitigare le conseguenze di misure di ritorsione russi. Vorrei concludere con una parola sulla situazione umanitaria. La necessità più vulnerabili da proteggere. L´aiuto deve essere consegnato in coordinamento con le autorità e sotto gli auspici delle organizzazioni umanitarie internazionali. La Commissione si è impegnata 2.500.000 € e continua a sostenere le attività delle autorità ucraine. Grazie per l´attenzione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DICHIARAZIONE DEL 30 AGOSTO DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO IL SUO INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELL´UCRAINA POROSHENKO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 – “Buongiorno, signore e signori, Vorrei iniziare un caloroso benvenuto presidente Poroshenko a Bruxelles. Ci siamo incontrati questa mattina per uno scambio di opinioni sulla crisi in corso in Ucraina. Abbiamo discusso gli ultimi sviluppi in materia di sicurezza e della situazione umanitaria in Ucraina orientale, che hanno ulteriormente aumentato la nostra preoccupazione. E questo pomeriggio il Consiglio europeo affronterà anche questi sviluppi. Del Presidente Poroshenko visita di oggi a Bruxelles è un importante simbolo di continuo sostegno dell´Unione europea per l´Ucraina e il nostro impegno a raggiungere una soluzione negoziata del conflitto politico che rispetti l´Ucraina di sovranità, l´indipendenza e l´unità. Questo è il nostro obiettivo primario. Sono stato personalmente impegnando intensamente con entrambi i lati delle scorse settimane - come ho fatto io in tutta questa crisi. Su mia iniziativa, l´Ue è stata rappresentata alla riunione di Minsk all´inizio di questa settimana. Sono stato in contatto continuo con i presidenti Putin e Poroshenko, chiede una soluzione politica alla crisi, sulla base di un cessate il fuoco che ha anche chiare garanzie in materia di sicurezza e di controllo delle frontiere. E la Commissione nel suo complesso sta facendo tutto il possibile per contribuire a risolvere il conflitto. Lo stiamo facendo naturalmente, vale a dire, nei settori di nostra competenza. Grazie ai nostri sforzi si riprenderà i colloqui trilaterali in materia di energia all´inizio di settembre, per favorire una soluzione alla disputa sul gas. Stiamo inoltre intensificando i nostri contatti in merito all´attuazione dell´accordo di associazione con l´Ucraina (compreso l´accordo di libero scambio). E ci sarà una riunione ministeriale in materia possibile sui 12 ° di settembre. Ma, allo stesso tempo, l´Unione europea è stato molto chiaro che tutto questo deve andare di pari passo con una soluzione al problema politico e di sicurezza. Purtroppo, questo non è quello che abbiamo assistito negli ultimi giorni. In realtà, la situazione è peggiorata notevolmente. L´apertura di nuovi fronti e l´utilizzo di forze regolari russe non è accettabile e rappresenta una grave trasgressione. Proprio ieri, ho avuto un lungo e franco colloquio con il Presidente Putin al telefono. Ho avuto l´opportunità di trasmettere questi messaggi al Presidente Putin. L´ho esortato a cambiare rotta. L´interesse di nessuno è servita da nuove guerre nel nostro continente. L´interesse di nessuno è servita da confronto. Questo non è semplicemente il modo in cui responsabili, le nazioni orgogliose dovrebbero comportarsi nel 21 ° secolo. Nessuno sottovaluta le preoccupazioni della Russia. Siamo pronti ad ascoltare le preoccupazioni della Russia. Ma le differenze politiche devono essere risolti attraverso mezzi politici. La Russia non dovrebbe sottovalutare la volontà dell´Unione europea e risolvere a stare dai suoi principi e valori. Mentre il conflitto si sposta in aree urbane, dobbiamo evitare vittime civili più. La situazione umanitaria deve essere affrontato con urgenza. È necessaria l´assistenza internazionale, ma deve essere fatto in coordinamento con le autorità ucraine, nel pieno rispetto dei principi umanitari internazionali, ma anche nel pieno rispetto della sovranità dell´Ucraina. Proprio questo mese, la Commissione si è impegnata ulteriori € 2.500.000 per assistere le persone più vulnerabili colpite dai combattimenti, e siamo pronti ad aumentare il nostro sostegno agli sforzi di risposta umanitaria ucraino-led e internazionali. Proprio ora, in un incontro con il presidente Poroshenko, abbiamo discusso alcuni di questi problemi e dove e come stiamo andando a trattare con loro in futuro. Stiamo anche aiutando l´Ucraina a far fronte alle conseguenze economiche della crisi. Nel mese di marzo, l´Unione europea ha approvato un pacchetto di assistenza straordinaria, che la Commissione europea ha proposto per l´Ucraina. Più di mezzo miliardo di euro in prestiti e 250 milioni di euro di contributi sono già stati mobilitati dalla Commissione Europea come parte di questo pacchetto. Più di un miliardo in più (di prestiti) potrebbe essere rilasciato nei prossimi mesi e siamo pronti a prendere in considerazione ulteriore assistenza finanziaria dovrebbe esigenze supplementari essere identificato con l´Fmi nel corso della sua prossima revisione missione. E le misure commerciali unilaterali proposte dalla Commissione europea nel mese di aprile hanno portato ad un aumento del 14% delle esportazioni ucraine verso l´Unione europea negli ultimi mesi. Si tratta di un aumento senza precedenti delle esportazioni dell´Ucraina verso l´Unione europea. Questo è anche un modo per compensare alcune perdite l´economia ucraina è già stato feeling a causa del conflitto con la Russia. La Commissione ha inoltre istituito un gruppo di sostegno per garantire che le autorità ucraine hanno tutta l´assistenza di cui hanno bisogno per svolgere le riforme politiche ed economiche necessarie per stabilizzare il paese. Questo è di fondamentale importanza. Mentre la situazione della sicurezza è la preoccupazione principale delle autorità ucraine, il processo di riforma, che comprende un ampio dialogo nazionale, revisione costituzionale e decentralizzazione è parte integrante di una soluzione politica globale. Ci aspettiamo che le prossime elezioni per contribuire ad accelerare tali riforme. Solo politicamente stabile, economicamente sostenibile l´Ucraina in grado di garantire e consolidare la propria indipendenza. Infine, siamo pronti ad ospitare una conferenza dei donatori alla fine dell´anno che comprende la ricostruzione delle regioni orientali particolarmente colpite. La situazione in Ucraina tocca sia l´Europa e la comunità internazionale. Questo è un motivo di preoccupazione grave e globale. Signore e signori, Ho appena detto al presidente Poroshenko - e l´ho detto anche ieri al Presidente Putin - siamo in una molto grave, direi, situazione drammatica. Possiamo vedere una situazione in cui si raggiunge il punto di non ritorno. Se l´escalation del conflitto continua, questo punto di non ritorno può venire. Credo che non è ancora ancora troppo tardi per trovare una soluzione politica. Credo che dovremmo fare tutto quello che abbiamo nella nostra capacità di evitare un´escalation. Sarebbe certamente dannosa per gli interessi, prima di tutto, di Ucraina, ma certamente anche di Russia e di tutta l´Europa. Stiamo lavorando sulla base dei principi e rispettiamo quei principi al tempo stesso è nostro dovere di richiamare l´attenzione di tutti gli interessati al rischio di un´ulteriore escalation. Presidente Poroshenko, Due mesi fa, hai detto che la firma dell´accordo di associazione è stato "uno dei giorni più importanti in quanto l´indipendenza dell´Ucraina". Non abbiamo dimenticato questo, e vi ringraziamo per la vostra posizione chiara e di principio. L´unione europea è sinonimo di pace e la democrazia e voglio incoraggiarvi a fare tutto quanto in suo potere per riportare la pace nella regione. Voglio concludere dicendo che oggi è stata una buona occasione per discutere, in profondità, questi problemi con il presidente Poroshenko. E, naturalmente, che ci accingiamo a rimanere in contatto nel corso dei prossimi giorni e settimane, e sono molto felice che oggi, ha anche la possibilità di rivolgersi al Consiglio europeo. Poroshenko Presidente, a lei la parola. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UN ´ACCORDO DI PARTENARIATO´ CON L´UNGHERIA SULL´UTILIZZO STRUTTURALI DELL´UE E FONDI DI INVESTIMENTO PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE NEL PERIODO 2014-2020 |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 - La Commissione europea ha adottato il 29 agosto un "accordo di partenariato" con l´Ungheria stabilendo la strategia per l´uso ottimale di strutturali europei e fondi di investimento in tutto il paese. L´accordo di oggi apre la strada per investire 21900000000 € nel finanziamento totale della politica di coesione nel corso 2014-2020 (prezzi correnti, compresi i fondi di cooperazione territoriale europea e la dotazione per l´iniziativa occupazione giovanile). L´ungheria riceve anche 3450000000 € per lo sviluppo rurale e 39 milioni di € per la pesca e il settore marittimo . Gli investimenti dell´Ue aiuteranno ad affrontare la disoccupazione e rafforzare la competitività e la crescita economica attraverso il sostegno all´innovazione, la formazione e l´istruzione in città, paesi e zone rurali. Essi potranno anche promuovere l´imprenditorialità, combattere l´esclusione sociale e contribuire a sviluppare una rispettosa dell´ambiente e un uso efficiente delle risorse. La strutturali europei e fondi di investimento (Esif) sono: • Il Fondo europeo di sviluppo regionale Il Fondo sociale europeo Il Fondo di coesione • Il marittima europea e Fondo per la pesca • Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Commentando l´adozione, commissario per la Politica regionale, Johannes Hahn ha dichiarato: "Oggi abbiamo adottato un piano di investimento vitale, strategica che imposta l´Ungheria . Sulla via posti di lavoro e di crescita per i prossimi 10 anni L´accordo di partenariato riflette la Commissione europea e l´Ungheria di volontà comune di rendere l´uso più efficiente dei fondi comunitari. In linea con la politica di coesione riformata, la funzione strategica di tutti i nostri investimenti deve essere rafforzata, concentrandosi su settori economici cui impatto può essere massimizzata, sulla crescita sostenibile e di investire nelle persone. L´obiettivo fondamentale è anche quello di assicurare che i programmi di qualità e di attuazione. " Il commissario Hahn ha aggiunto: . "Questa strategia di investimento si basa sul contributo importante dell´Ungheria sta già facendo per aiutare l´Ue a raggiungere i suoi obiettivi di creazione di uno sviluppo sostenibile a lungo termine di tutte le sue regioni meno sviluppate Ungheria ha ora una solida base in questo accordo di partenariato che copre tutti i Fondi strutturali e di investimento e dà la direzione strategica per i programmi futuri che miglioreranno l´innovazione, contribuire a trasformare le Pmi ungheresi per diventare più competitivi e integrati a livello internazionale, e aumentare la crescente reputazione dell´Ungheria nel promuovere progetti di ricerca e sviluppo tecnico. I Fondi Esi stanno aiutando l´Ungheria di regioni e le città ad affrontare queste sfide e sostenere le imprese locali e le persone nel raggiungimento di questi obiettivi. " Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor ha dichiarato: "Vorrei congratularmi con l´Ungheria e trasmettere i miei ringraziamenti alle autorità ungheresi per la collaborazione nella preparazione di questo accordo di partenariato nel corso degli ultimi due anni, l´Ungheria deve fare buon uso di. Strutturali dell´Ue e fondi di investimento in linea con gli obiettivi di Europa 2020, compresa la lotta contro la povertà. Fondi dell´Ue dovrebbero aiutare la creazione di un ambiente propizio agli investimenti, lo sviluppo di un´attività economica sostenibile e la costruzione di una società inclusiva. In questo sforzo una parte fondamentale dovrebbe essere quello di investire in capitale umano attraverso l´istruzione, la formazione, il supporto nella ricerca del lavoro, i servizi sociali e l´integrazione delle persone svantaggiate, in modo che tutti in Ungheria ha una buona occasione per sfruttare al meglio le loro capacità e competenze, contribuiscono alla prosperità e trarre beneficio da esso in modo equo. Sopra € 4700000000 (quasi 1.500 miliardi Huf) saranno investiti dal Fondo sociale europeo in Ungheria nel periodo 2014-2020 e può fare una grande differenza positiva nella vita di ognuno se usato bene ". Commissario per l´agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Cioloþ ha dichiarato: "Sono lieto che stiamo approvando l´accordo di partenariato ungherese oggi Ungheria è un paese prevalentemente rurale, con un importante settore agricolo dove avere un documento strategico comune sarà fortemente contribuire al sostegno sinergico. Di sviluppo rurale. Per l´Ungheria per raggiungere il suo pieno potenziale, è fondamentale che i benefici della crescita economica e della creazione di posti di lavoro sono anche forniti in campagna. Credo che il finanziamento dello sviluppo rurale Ue può svolgere un ruolo fondamentale nel liberare il potenziale delle zone rurali , e sono molto contento di vedere che tutti i Fondi Esi contribuiranno allo sviluppo economico e sociale delle aree rurali ungheresi. Credo anche che le iniziative locali, come Leader, hanno un grande potenziale inclusione economica e sociale. L´ungheria è anche una settore chiave per la biodiversità e sono convinto che l´Ungheria sarà in grado di proteggerlo con l´aiuto dei fondi comunitari e in particolare con il sostegno mirato dei fondi Ue per lo sviluppo rurale. " Commissario per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki ha detto: "Fondo marittimi e la pesca europea (Feamp) investimenti contribuirà al rinnovamento delle infrastrutture piscicoltura dell´Ungheria e sostenere lo sviluppo di soluzioni di risparmio idrico rispettoso dell´ambiente, efficienza energetica, e il Feamp. Ulteriormente aiutare il settore a sviluppare in termini di marketing, sviluppo tecnologico, e la creazione di una catena di vendita nazionale norme dell´Ue sull´acquacoltura sono tra le più severe al mondo - il finanziamento contribuirà a garantire che l´acquacoltura fornire servizi ambientali è adeguatamente supportato " Tutti gli Stati membri hanno presentato i loro accordi di partenariato alla Commissione. L´adozione di questi accordi seguirà dopo un processo di consultazione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL COMMISSARIO UE PIEBALGS CHIEDE PARTENARIATO PIÙ FORTE CON DEI PICCOLI STATI INSULARI IN VIA DI SVILUPPO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 - Il Commissario Ue per lo sviluppo, Andris Piebalgs, l´Ue rappresenta al 3 ° conferenza internazionale delle Nazioni Unite sulle piccole nazioni insulari in via di sviluppo (Isole piccoli Stati in via di sviluppo - Sids), che si svolgerà dall’1 al 4- Settembre in Samoa. La manifestazione, organizzata ogni 10 anni, è quello di aumentare la consapevolezza delle sfide significative che questi piccoli Stati insulari devono affrontare a fuoco. Il Commissario ribadire che l´Ue continuerà il suo impegno per affrontare i bisogni ei problemi particolari di Sids. Le piccole dimensioni e la mancanza di mercati nazionali ed economie di scala e di lontananza geografica e debole capacità istituzionale sono le sfide significative Sids. Sono tutti molto colpiti dal cambiamento climatico e l´innalzamento del livello del mare, dipendente da combustibili fossili importati più costosi e spesso minacciati da calamità naturali e disastri causati dall´uomo. In anticipo del suo viaggio a Samoa (dal 31 agosto al 2 Settembre) Il commissario Piebalgs ha dichiarato: " Anche se migliaia di dell´Ue e dei paesi insulari in via di sviluppo separate da chilometri di distanza, ci connette la volontà, le sfide comuni, quali il cambiamento climatico, l´accesso alle fonti energetiche sostenibili, tutela dei oceani e affrontare la biodiversità, sicurezza alimentare e nutrizionale insieme. I piccoli Stati insulari possono essere sicuri che l´Ue sosterrà come un importante donatore e partner commerciale in futuro per affrontare questi problemi. " Attraverso il dialogo con le parti interessate sul cambiamento climatico e la gestione del rischio di catastrofi, il Commissario approfondire la cooperazione in corso tra l´Ue e la Sids in questi importanti settori. Il commissario Piebalgs parteciperà anche nel forum "Il partenariato con il settore privato", in cui l´importanza del settore privato nel quadro della cooperazione dell´Ue con la Sids, z. Esempio in termini di energia sostenibile e del turismo e di sostegno per le piccole e medie-imprese, sarà al centro. Alla conferenza dei dipendenti di alto livello delle Nazioni Unite, tra cui il segretario generale Ban Ki-moon, nonché esponenti provenienti da più di 100 paesi, le imprese, le Ong e gli scienziati parteciperanno. Altre tappe importanti del viaggio: Durante la sua visita, il commissario Piebalgs visiterà anche un impianto di trattamento delle acque reflue, finanziato dall´Ue, che serve più di 1.300 famiglie della comunità di villaggio Aleisa a Samoa con acqua potabile. Fornire un affidabile, ecologico e conveniente di acqua potabile e servizi igienico-sanitari per la popolazione della regione - un requisito fondamentale per la riduzione della povertà e il miglioramento della salute -. Continua ad essere è un compito difficile, il commissario Piebalgs proseguirà con la messa in servizio di un progetto finanziato dalla Nuova Zelanda parchi solari essere presenti, la più grande fonte di energia rinnovabile nella regione del Pacifico. Egli incontrerà anche con i leader di piccoli Stati insulari, anche con il Primo Ministro di Samoa, Tuilaepa Sailele Malielegaoi, e con i rappresentanti delle istituzioni internazionali, come il Vice Presidente della Banca asiatica di sviluppo, Stephen Groff. Sfondo - Il discorso, che detiene il Commissario Piebalgs dell´Ue alla sessione della conferenza sulla piccola isola in via di sviluppo membri il 1 ° settembre di apertura, sarà pubblicato nella connessione. I piccoli Stati insulari in via di sviluppo sono un gruppo eterogeneo di 39 paesi in Africa, Asia e America. Nonostante la loro diversità e le caratteristiche specifiche hanno a bisogni comuni e simili e hanno le stesse sfide e le carenze nei settori della fronte economico, sociale e ambientale. Il sostegno dell´Ue per Sids nel contesto della cooperazione allo sviluppo e dell´aiuto umanitario, per il periodo 2007-2012 a quasi 3,5 miliardi di euro. In 16 Sids partecipare attivamente a progetti nell´ambito del 7 ° programma quadro di ricerca e in parte essere finanziato con un importo di 9 milioni di euro. L´ue sostiene la Sids anche nel contesto di accordi di pesca sostenibile con i paesi terzi che consentono alle navi dell´Ue di pescare nella zona economica esclusiva del paese, in un ambiente controllato legalmente. In cambio, l´Ue paga i paesi partner un contributo finanziario nel 2013 pari a 7 milioni di euro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: IMMIGRAZIONE, MALMSTRöM: "FRONTEX PLUS" PER INTEGRARE SFORZI ITALIA NEL MEDITERRANEO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 - Un´operazione unica "Frontex plus" per supportare gli sforzi dell´Italia nella gestione dei flussi migratori del Mediterraneo. Questo quanto annunciato il 27 agosto dalla Commissaria per gli Affari interni Cecilia Malmström, a seguito dell´incontro con il Ministro Angelino Alfano. La Commissaria europea si è poi rivolta a tutti gli Stati membri affinché trasformino la loro solidarietà in "azioni concrete". "Abbiamo discusso del futuro di Mare Nostrum e su come gestire la migrazione nel Mediterraneo – ha dichiarato ai giornalisti la Commissaria europea - la Commissione europea farà quanto in suo potere affinché l’intera Unione europea - e intendo tutti gli Stati membri - svolga un ruolo sempre più importante nell’aiutare l’Italia a gestire la questione migratoria nel Mediterraneo". "Ecco perché – ha proseguito la Commissaria Malmström - abbiamo intensamente lavorato alla concezione di una nuova operazione Frontex, mirante a rafforzare l’assistenza all’Italia. Si è deciso di fondere le due operazioni Frontex, “Hermes” ed “Aeneas” , perfezionandole e riunendole in un’unica operazione. Puntiamo quindi a dare vita a una «Frontex plus» ampliata e volta a integrare le azioni attuate dall’Italia". "Dopo ciascuna tragedia nel Mediterraneo – ha ricordato la responsabile europea per gli Affari interni - tutti gli Stati membri hanno lanciato appelli in cui affermavano di deplorare queste perdite di vite umane. Certo, è importante dichiarare la propria solidarietà. Ma tale solidarietà deve ora essere trasformata in azione concreta. Invito dunque tutti gli Stati membri a contribuire a questa nuova operazione, perché si tratta di una preoccupazione comune a tutti noi, di una sfida che non svanirà". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
L´ECONOMIA DELLA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI IL PROGETTO TRACE DEL 7° PQ SI PROPONE DI CAPIRE MEGLIO GLI AUTORI E LE VITTIME DELLA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI IN EUROPA. |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 - Sebbene l´Europa sia una delle regioni più severe al mondo quando si tratta di garantire il rispetto dei diritti umani, il numero di persone vittime del traffico di persone verso o all´interno dell´Ue raggiunge comunque le diverse centinaia di migliaia l´anno, è quanto afferma la Commissione europea. Le forme più comuni di questo traffico sono lo sfruttamento sessuale ed economico, la rimozione di organi e la costrizione ad attività illegali come i piccoli furti. L´anno scorso, un rapporto dell´Eurostat ha fatto luce sullo stato del traffico di esseri umani in Europa e ha sottolineato che "ci sono considerevoli difficoltà da superare per far fronte ai diversi aspetti del traffico di persone". A parte le cifre in sè, però, cosa sappiamo di questo giro d´affari, le persone che lo gestiscono, i fattori che gli permettono di essere così fiorente e il profilo delle vittime? La risposta è sicuramente "non molto". Per contrastare il traffico di esseri umani in Europa è necessario conoscerne in modo più profondo le cause. Ben consapevole di questa lacuna, la Commissione europea sta finanziando il progetto Trace del 7° Pq, un´iniziativa biennale che è partita a maggio 2014 e si propone di capire meglio gli autori e le vittime, nonché di scoprire come avviene il processo di reclutamento. Il principale centro di interesse del progetto sarà capire il traffico di esseri umani in quanto attività lucrativa. Insieme il team creerà una mappa concettuale dell´industria del traffico umano per avere un´immagine migliore di come è stato definito e inquadrato in Europa. Saranno studiati i legami tra il traffico di esseri umani e altre forme di crimine organizzato, il modus operandi dei trafficanti ed esamineranno i fattori che hanno influenzato questo giro d´affari come la crisi economica, l´instabilità politica e i conflitti, la corruzione e la tecnologia, essendo internet ampiamente riconosciuto come uno dei mezzi usati dai trafficanti per creare una rete più fitta e intensificare la propria attività. Un altro aspetto fondamentale di questa ricerca sarà l´analisi delle specifiche caratteristiche di tutti gli individui coinvolti, ovvero i trafficanti, il perché alcune vittime diventano trafficanti e come le terze parti facilitano questo giro d´affari. Trace si avvarrà delle competenze di un consorzio multidisciplinare che comprende una Pmi specializzata in tecnologia e ricerca nel campo della sicurezza (Trilateral Research & Consulting), due università (Vub in Belgio e Università di Tilburg nei Paesi Bassi), la Segreteria del Consiglio dei paesi del Mar Baltico (Svezia), la Polizia di Cipro e due organizzazioni della società civile (La Strada International nei Paesi Bassi e il Comitato francese contro la schiavitù moderna in Francia). Una volta raccolti tutti i dati, il consorzio ha in programma di condividere i suoi risultati e di prendere attivamente parte a varie attività internazionali, come conferenze e workshop, e di partecipare a incontri rilevanti per i suoi fini e obiettivi. Il team cercherà inoltre di divulgare i suoi risultati anche pubblicandoli su riviste, sulla stampa e per mezzo di articoli rivolti alle varie parti coinvolte. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNA NUOVA NARRAZIONE PER L´EUROPA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 settembre 2014 - A Bonn dal 31 luglio al 9 settembre 60 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Europa si incontrano per elaborare un nuovo modo di raccontare l´Europa ai cittadini. La Rappresentanza Regionale della Commissione europea a Bonn e l´Agenzia Federale per l´Educazione civica (Bpb) in Germania ha invitato 60 giovani (di età compresa tra i 18 e i 25 anni) provenienti da tutti i Paesi membri dell´Unione europea ad una conferenza per discutere della futura motivazione dell´Europa nel 21° secolo Lo scopo del congresso "Una nuova narrazione per l´Europa" è quello di avere un nuovo racconto dell’Europa elaborato ed adottato da 60 giovani durante il meeting di Bonn da consegnare ufficialmente al Presidente della Commissione europea. Le questioni che i ragazzi si troveranno ad affrontare saranno di questo genere: Cosa significa dunque l’Ue per i giovani, oggi? Perché abbiamo bisogno di un’organizzazione sovranazionale? L’unione europea è davvero indispensabile? Quali riforme potrebbero essere necessarie? O esistono modelli alternativi in grado di funzionare meglio dell’attuale Ue? Se non esistono, come riformare l’Ue per farla funzionare in maniera convincente per i cittadini europei? |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG: AVVIATO ITER INTERREG V |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Finanze, Francesco Peroni, il 29 agosto ha deliberato di adottare, in via preliminare, la proposta di Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V Italia - Austria 2014-2020, nonché il relativo Rapporto ambientale e la sintesi non tecnica. Strumenti, questi ultimi, propedeutici alla prosecuzione dell´iter del Programma del nuovo strumento di cooperazione tra l´Italia e l´Austria relativo al Friuli Venezia Giulia, e alla sua presentazione alla Commissione europea che il Governo regionale intende effettuare entro il prossimo 22 settembre. Nel contempo, la Giunta ha autorizzato il Servizio per la cooperazione territoriale europea, aiuti di Stato, affari generali, della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie, ad apportare le modifiche che si renderanno necessarie prima dell´invio della proposta del Programma alla Commissione europea, per l´approvazione definitiva. Approvazione, alla quale seguirà l´adozione dell´Interreg V da parte della Giunta regionale. Tale passaggio segnerà l´avvio del nuovo settennato di operatività del Programma, il quale avrà una dotazione finanziaria di oltre 92 milioni di euro. Il documento, adottato dall´Esecutivo, contiene le strategie di sviluppo dell´area interessata, e reca l´analisi dei bisogni e delle opportunità, nonché delle sfide che il Programma intende porre attraverso l´individuazione di obiettivi tematici e delle priorità di investimento, tra quelle definite dal Regolamento Ue 1301 del 2013. Il Programma declina i tipi e gli esempi di azione, organizzati lungo cinque assi di intervento (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; competitività delle Pmi; patrimonio naturale e culturale; competenza istituzionale; sviluppo locale di tipo partecipativo) e individua le strutture di gestione, delineando in termini concreti le modalità attraverso le quali si svilupperà il programma di cooperazione. Ora, la proposta di Programma Interreg V sarà sottoposta alla Commissione competente del Consiglio regionale e, successivamente, al Consiglio delle Autonomie Locali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MISE: DECRETO SBLOCCA ITALIA – MADE IN ITALY |
|
|
 |
|
|
Roma, 1 settembre 2014 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 agosto il decreto “Sblocca Italia”, all’interno del quale è prevista l’adozione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti. Si tratta del piano più rilevante adottato da un Governo italiano per favorire l’internazionalizzazione del Paese e per sostenere le imprese italiane - in un momento in cui l’export rappresenta per la nostra economia la leva più importante e dinamica per la crescita del Pil - e che consente finalmente all’Italia di essere al passo con i maggiori paesi europei. Gli obiettivi del Piano sono: ampliare di almeno 20.000 unità il numero delle imprese esportatrici, in particolare piccole e medie; espandere le quote italiane del commercio internazionale (obiettivo: +50 miliardi); valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo; attrarre gli investimenti esteri in Italia (obiettivo: +20milardi/anno); Per la realizzazione del Piano, sono state stanziate risorse aggiuntive per i prossimi tre anni tramite il Ministero dello Sviluppo economico, pari a 130 milioni di euro per il 2015, 50 milioni per il 2016 e 40 milioni per il 2017. A queste si aggiungono, per quanto riguarda il settore agroalimentare, 22 milioni sia nel 2015 che nel 2016 tramite il Ministero delle Politiche Agricole. Il Piano è composto da numerose azioni, da attuare mediante l’Agenzia Ice, che, come prassi ormai consolidata, agirà in stretto raccordo con le associazioni di categoria: formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese, in particolare piccole e medie; promozione delle maggiori fiere italiane di livello internazionale; valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all’estero di marchi e certificazioni di qualità; sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei mercati esteri, anche attraverso accordi con le reti di distribuzione e promozioni innovative; segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari, a partire da Expo 2015; campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding; sostegno all’utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle piccole e medie imprese; erogazione di contributi a fondo perduto (voucher) alle piccole e medie imprese per rafforzarne le competenze tramite l’adozione di export manager; promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia. Il Piano sarà oggetto annualmente di una relazione sullo stato di attuazione e sui risultati raggiunti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SBLOCCA ITALIA, ZAIA: “SI SCRIVE SBLOCCA – ITALIA, SI LEGGE SBLOCCA-SUD, ALLA TAV MILANO-VENEZIA, ASSE DELL’ECONOMIA ITALIANA, SI PRIVILEGIA LA NAPOLI-BARI, MENTRE IL GOVERNO SI VANTA DI AVER AVVIATO INVESTIMENTI CHE SONO INVECE INTERAMENTE PRIVATI” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 1 settembre 2014 -“Si scrive sblocca-Italia, si legge sblocca-Sud. Ci vuole in bel coraggio a definire, come fanno gli esponenti locali del partito del premier, un successo per il Veneto i provvedimenti varati ieri sera dal Governo. All’alta Velocità ferroviaria Milano – Venezia si preferisce la Napoli – Bari; dell’ammodernamento delle reti regionali delle Fs del Nord-est (che portano ogni giorno milioni di pendolari nelle fabbriche che reggono il Pil nel Paese) non si trova traccia però si aprono i cantieri della Palermo-catania-messina, mentre i tanto decantati investimenti per l’aeroporto Marco Polo altro non sono che soldi dei privati che il Governo si rivende come suoi, nel settore stradale la defiscalizzazione della Orte – Mestre pareva essere un fatto già acquisito, non si capisce quali strumenti si intendono attuare per il completamento della terza corsia della Mestre – Trieste, la Valdastico è desaparecida perché – si dice – è già interamente finanziata. Sempre dai privati, ci permettiamo di obiettare. Carbone per i veneti, un ricco Babbo Natale invece per regioni dove bisognerebbe arrivare con le forbici di Cottarelli invece che con il sacco dei regali. Questo ci rende sempre più convinti a procedere con forza sulla strada tracciata dalle due leggi regionali sull’autonomia e l’indipendenza….”. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, torna così a commentare il 30 agosto le singole misure adottate dal Governo col decreto sblocca-Italia. “Se c’è qualcuno che non è d’accordo con questa lettura del provvedimento si faccia avanti e ci dica dove sbagliamo – riprende Zaia – perché onestamente noi troviamo soltanto deludenti risposte alle esigenze di un territorio che resta la locomotiva d’Italia, una delle poche zone che anche grazie all’export e al valore dei suoi imprenditori non è ancora in deflazione. Un provvedimento deludente, povero, incapace di aggiungere qualcosa al quadro programmatorio relativo alle grandi infrastrutture, a smuovere interventi che da anni sono sul tavolo degli enti competenti o, spesso, nel dimenticatoio degli infiniti iter autorizzativi. Interventi bloccati dalla mancata unanimità dei consensi di tutte le numerose “autorità” che devono esprimersi; affidati a soggetti attuatori non motivati o – anche – non adeguati. Nel Sud, invece, arrivano interventi faraonici del valore di alcuni miliardi di euro che scontano invece – non da oggi – una cronica rarefazione delle professionalità di manager pubblici e privati”. “Un tanto decantato scossone che rischia, al contrario, di produrre gli effetti nulli dei precedenti scossoni dei governi Monti e Letta, si basa sugli stessi temi, adotta le stesse soluzioni, propone le stesse opere. Dimenticando che la ripresa serve ora, subito, con interventi pronti, definiti, condivisi, realizzabili davvero a partire da fine anno, appaltati entro il 2014. Lo sblocca-Italia rischia di farci assistere al ripetersi di infinite discussioni su chi gestisce, controlla, approva; allo schierarsi di contrapposte fazioni; all’inceppamento continuo di procedure vulnerabili e piene di trabocchetti. In una delicata fase di riavvio economico, le grandi opere dovrebbero certo superare una dimensione minima, ma anche rispettare un valore massimo: quello della sicura, veloce ed efficace realizzabilità: ciò che, da anni, non riesce nel nostro Paese. E non per colpa del Veneto, che le cose le fa davvero e porta risultati”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SBLOCCA ITALIA: ZAIA, “PER IL VENETO SOLTANTO UN’ELEMOSINA. E’ ORA CHE ANCHE CHI AVEVA PERPLESSITA’ SI CONVINCA CHE LE TASSE DEI VENETI DEVONO RESTARE IN VENETO” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 1 settembre 2014 “Volevo constatare, senza cedere all’impulso del momento, se il decreto slocca-cantieri di Renzi fosse soltanto fumo o contenesse anche un po’ di arrosto per il Veneto. Ho verificato coi miei tecnici e ora posso confermarlo con certezza: lo sblocca Italia è fumo, fumo nero e irritante”. E’ la dura presa di posizione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul decreto sblocca-cantieri varato il 29 agosto sera dal Consiglio dei Ministri. “Per il Veneto è arrivata una elemosina, volendo nobilitarla una mancia – riprende Zaia – Soltanto un primo lotto dell’alta velocità, per giunta condizionato a vincoli che probabilmente ne renderanno impossibile l’avvio, qualche spicciolo per la terza corsia dell’A4, sbloccati con una patetica enfasi mediatica gli investimenti (vedi aeroporto di Venezia) che vengono effettuati esclusivamente dai privati: lo Stato, il Governo, Roma, non ci mettono neppure una lira. Non è questa la risposta a una regione ogni giorno più in difficoltà perché non riceve dallo Stato il giusto corrispettivo al gettito fiscale che ogni anno inietta nelle casse dello Stato”. “Anche chi si mostrava perplesso o alzava snobisticamente il sopracciglio di fronte a giuste rivendicazioni autonomistiche, più volte da me riaffermate, ora dovrà davvero ricredersi - aggiunge il Presidente della Regione - soltanto consentendo ai veneti di gestire direttamente i soldi delle proprie tasse, quindi riportando sul territorio quei 21 miliardi di residuo fiscale attivo che ogni anno regaliamo a Roma per colmare i buchi degli sprechi d’ogni ordine, grado e colore (e contro i quali nessuna spending rewiew ha mai il coraggio di intervenire a fondo), potremo garantire ai nostri territori interventi concreti a favore di imprese, lavoro, occupazione, ricerca, università, scuola, dissesto idrogeologico, sociale”. “In Veneto le riforme istituzionali si sono fatte davvero, le spese della Pubblica amministrazione sono le più virtuose e davvero sotto controllo, quanto è stato nel nostro potere e nelle nostre competenze è stato fatto – conclude Zaia – Il resto si scontra quotidianamente contro l’ufficio complicazioni affari semplici e un neocentralismo che non vuole mollare neppure una fettina di privilegio: avevo chiesto pubblicamente a Renzi di aiutarci a vendere tutto il superfluo che ancora grava sui conti delle casse regionali: stiamo ancora aspettando, mentre leggo che il relativo provvedimento è stato rinviato. Perché qui si governa alla giornata e, come cantava Ornella Vanoni, domani è un altro giorno, si vedrà… Intanto, il Paese muore”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FECONDAZIONE ETEROLOGA, GIOCO D’AZZARDO, SVILUPPO RURALE, CASSA IN DEROGA E MONTAGNA SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI QUESTA MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE NEL CORSO DI UNA RIUNIONE COORDINATA DAL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO. |
|
|
 |
|
|
Torino, 1 settembre 2014 - Fecondazione eterologa. Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore Antonio Saitta hanno annunciato che questa settimana iniziano gli incontri tecnici che porteranno le Regioni italiane alla definizione di linee guida comuni, da sottoporre al ministro Lorenzin e successivamente adottare, su criteri come il registro dei donatori e la tracciabilità dell’intero percorso. Gioco d’azzardo. L’assessore Antonio Saitta ha comunicato che si provvederà, come previsto dall’art.7 della legge finanziaria 2014 della Regione, alla stesura del piano triennale socio-sanitario per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché per il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti affetti da tale sindrome. Lo scopo è promuovere la consapevolezza dei rischi correlati al gioco, ancorché lecito, al fine di salvaguardare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione. Tra gli interlocutori prioritari della Regione ci saranno i commercianti, in quanto dal 1° gennaio 2015 l’aliquota Irap verrà ridotta dello 0,92% agli esercizi che provvederanno volontariamente alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco e nello stesso tempo aumentata dello 0,92% a quelli che li manterranno. Psr. Adottata, su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, la proposta di Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che sarà inviata alla Commissione europea per la definitiva approvazione. Il Psr contiene una dotazione finanziaria di circa 1 miliardo e 100 milioni di euro che costituiranno le vere risorse su cui l’agricoltura piemontese potrà contare per il suo sviluppo e che la Regione intende usare in modo trasparente per cercare di dare più omogeneità alla presenza delle imprese agricole sul territorio. Tra le priorità figurano l’efficienza delle aziende singole o associate, l’insediamento dei giovani agricoltori, la riduzione dell’impatto degli interventi chimici, il sostegno alle produzioni biologiche, la creazione di una filiera per la trasformazione dei prodotti agricoli, gli interventi per l’agricoltura di montagna. Cassa in deroga. Una delibera presentata dall’assessore Gianna Pentenero sblocca i pagamenti della cassa integrazione in deroga per il secondo trimestre 2014, che ammontano a 30 milioni di euro di fondi statali. Il provvedimento interessa circa 23.000 lavoratori di 3800 aziende. Montagna. Come proposto dall’assessore Alberto Valmaggia, è stata fissata in 8.400.000 euro la quota del fondo regionale per la montagna che sarà ripartita alle Comunità montane per lo svolgimento delle funzioni amministrative ad esse attribuite e per garantirne la continuità finanziaria fino al passaggio alle Unioni montane. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, gli schemi di accordo di programma attuativi del programmi territoriali integrati “Centralità geografica: un’opportunità strategica”, che interessa l’Unione del Fossanese ed i Comuni di Fossano e Savigliano, e “Sviluppo sostenibile del Monregalese”. - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, la proroga al 31 dicembre 2014 della sperimentazione gestionale dell’ospedale di Settimo Torinese, sulla quale viene espresso un parere nel complesso positivo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
688 GLI ELETTORI DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE INDIVIDUATI SULLA BASE DELLE ATTESTAZIONI PERVENUTE DAI 42 COMUNI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 1 settembre 2014 - Sono 688 gli elettori del Consiglio Metropolitano. Sono stati individuati, con atto ufficiale della Provincia di Firenze, sulla base delle attestazioni pervenute dai 42 Comuni della Città Metropolitana di Firenze, inerenti i nominativi del Sindaco e dei Consiglieri comunali in carica alla data del 24 agosto 2014. Le elezioni si svolgeranno domenica 28 settembre 2014. Secondo il calcolo effettuato sugli aventi diritto al voto, il numero minimo di sottoscrizioni da presentare a corredo delle Liste elettorali è pari a 35 (numero corrispondente al 5% di 688, pari a 34,4, arrotondato all’unità superiore). Cambiamenti nel corpo elettorale dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze, che intervengano entro il 27 settembre 2014, giorno precedente le elezioni, dovranno essere comunicati immediatamente dai rispettivi Segretari Comunali all’Ufficio elettorale della Provincia di Firenze. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE SARDEGNA |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 settembre 2014 - È consultabile il rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2013. I risultati della gestione sono riassunti e dimostrati in due distinte parti: il conto del bilancio e il conto generale del patrimonio. Il conto del bilancio, come per i decorsi esercizi finanziari, espone per il 2013 i risultati della gestione finanziaria, di competenza, dei residui e di cassa, delle entrate e delle spese. Il rispetto del principio della simmetria tra bilancio preventivo e bilancio consuntivo, unitamente alla necessità di consentire il controllo della gestione finanziaria svolta, impone l’obbligo di adottare nell’elaborazione del conto consuntivo una struttura simile a quella del bilancio di previsione. In considerazione di ciò, i risultati della gestione del bilancio vengono illustrati a livello di capitoli e di aggregati omogenei di differente livello, secondo la classificazione adottata in sede di bilancio di previsione. Il consuntivo, come il bilancio di previsione, classifica gli stanziamenti di spesa in funzioni obiettivo, individuate con riguardo alle politiche regionali, nell’ambito delle strategie, determinate dal Programma regionale di sviluppo (Prs) e dal Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (Dapef). Con riferimento a ciascuna funzione obiettivo il bilancio individua le unità previsionali di base (Upb), cioè aggregazioni relativamente omogenee di risorse finanziarie attribuite ad uno o più centri di responsabilità cui è affidata la gestione. Il Conto generale del patrimonio della Regione rappresenta le attività e le passività della Regione. Le attività e le passività sono distinte in finanziarie, derivanti dalle rilevazioni contabili di cui al bilancio dell´esercizio considerato e in patrimoniali in senso stretto,tra le quali figurano i beni mobili ed immobili. Il conto generale del patrimonio della regione è suddiviso nelle seguenti sezioni: - conti generali; - concordanza del conto del bilancio con quello del patrimonio; - conto generale delle rendite e delle spese. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AL VIA LE NUOVE PROVINCE: CONFRONTO ANCI A FIRENZE IN PALAZZO VECCHIO, IL PROSSIMO 10 SETTEMBRE, LA XIV ASSEMBLEA CONGRESSUALE. CONVEGNO SULLA CITTÀ METROPOLITANA E SUL FUTURO DEGLI ENTI INTERMEDI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 1 settembre 2014 - "Al via le nuove Province". Dedicata a questo argomento la sessione pomeridiana di una giornata di studio organizzate da Anci Toscana in preparazione della Xiv assemblea congressuale che si terrà a Firenze (in Palazzo Vecchio) il prossimo 10 settembre. La riflessione sulle nuove Province (in mattina l´appuntamento è stato dedicato alla Città Metropolitana) si è svolto venerdì 29 agosto 2014 presso l´auditorium Crf in via Folco Portinari 5 a Firenze. Dopo l´introduzione di Sabrina Sergio Gori, presidente "facente funzione" di Anci Toscana, sono interventui Vittorio Bugli (assessore regionale ai rapporti con gli enti locali) e Carlo Paolini (consulente di Anci Toscana). E’ seguita una tavola rotonda con i sindaci di Prato, Rosignano Marittimo, Siena, San Giovanni Valdarno, Massa. Conclusioni con Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente del Consiglio Autonomie Locali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO, PERSONALE PROVINCIALE: I DATI |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 1 settembre 2014 - Sono quasi 40.000 i dipendenti pubblici secondo l´istituto provinciale di statistica Astat, dove però "pubblici" non significa automaticamente "Provincia" e dipendente non coincide sempre con una unità lavorativa a tempo pieno: l´assessore provinciale Waltraud Deeg ha fatto il punto si dati dell´occupazione nell´amministrazione provinciale. "E`indubbiamente necessaria una discussione su come gestire l´amministrazione provinciale in maniera più efficiente, ed è quello che stiamo facendo - sottolinea l´assessore Waltraud Deeg - tuttavia è altrettanto importante sostenere questa discussione con i numeri giusti, visto che spesso non si fanno i dovuti distinguo." In Alto Adige, infatti sono circa 40mila gli occupati nel settore pubblico ma i posti attribuiti all´ente Provincia (dati di fine 2013) sono 10.328. Un numero che non è indicativo di eccessiva burocrazia, visto che comprende anche 6384 posti di lavoro del settore istruzione e formazione. Se dal totale si sottraggono quindi i numeri relativi alla scuola, agli enti strumentali e ai vigili del fuoco, restano 2726 posti di lavoro nell´Amministrazione provinciale in senso stretto. L´assessore al personale ha analizzato anche il ricambio nell´azienda Provincia: l´anno scorso sono state assunte 288 persone con contratto a tempo indeterminato, parallelamente sono stati tagliati circa 50 posti. "Da sottolineare inoltre che sono molti i giovani che trovano lavoro nell´amministrazione provinciale", osserva Deeg. Solo nel settore amministrativo e dell´istruzione sono impiegate 1344 persone over 35, per contro sono solo i 16 dipendenti con età pensionabile che sono ancora al lavoro. "Sei di loro lasceranno il servizio entro l´anno", afferma l´assessore Deeg. Infine sono stati verificati anche i dati relativi al part-time, indicatori dell´attenzione della Provincia verso la famiglia: "Abbbiamo quasi 5mila collaboratrici e collaboratori con impieghi a tempo parziale, molti dei quali per consentire una migliore conciliabilità fra famiglia e lavoro", conclude Deeg. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SBLOCCA ITALIA: MARINO, DA CDM FONDI PER OPERE STRATEGICHE ROMA. GRAZIE A GOVERNO RENZI NUOVE MISURE PER ECONOMIA E SVILUPPO |
|
|
 |
|
|
Roma, 1 settembre 2014 - “Grazie alle misure contenute nel decreto ‘Sblocca Italia’, varato dal Consiglio dei Ministri, si sblocca anche Roma. Ripartono grandi opere pubbliche, si creano nuove opportunità di sviluppo, posti di lavoro e si garantiscono alla città infrastrutture strategiche. Voglio dunque esprimere il mio più sincero apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo nazionale e rivolgere un sentito ringraziamento al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, con i quali ho dialogato continuamente, anche in questi ultimi dieci giorni di definizione del decreto ‘Sblocca Italia’. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CALABRIA: CHIUSURA DELLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE PER LA PARTECIPAZIONE ALLE ELEZIONI PRIMARIE PER LA SELEZIONE DEI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 1 settembre 2014 - Alle ore 12, del 29 agosto presso gli uffici della Presidenza, settore Affari generali, in via Massara a Catanzaro, l’Ufficio elettorale regionale per le primarie ha ricevuto la presentazione di due liste per la partecipazione alle elezioni primarie per la selezione dei candidati alla presidenza della giunta regionale: una, del Gruppo politico Diritti Civili, con legale rappresentante Franco Corbelli e un’altra relativa all’Associazione politico-culturale denominata “Amici della Calabria”, con legale rappresentanza del Consigliere regionale Mario Maiolo. In sede di acquisizione della documentazione relativa a quest’ultima lista è pervenuta agli uffici la dichiarazione del consigliere Maiolo di voler ritirare la candidatura all’elezioni primarie. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE, LE ATTIVITÀ FORMATIVE DI VILLA UMBRA A SETTEMBRE |
|
|
 |
|
|
Perugia, 1 settembre 2014 – La Scuola Umbra di amministrazione pubblica, per il mese di settembre, ha programmato una ricca serie di attività formative rivolte al personale delle amministrazioni pubbliche e privati. Si inizia subito lunedì 1 settembre, nella sede di Villa Umbra (località Pila, Perugia) con l´avvio del modulo "culturale" del corso di formazione per maestri di sci alpino. Questa sezione si svolgerà in 5 settimane, da settembre 2014 a marzo 2015, per un totale di 144 ore di lezioni. In questo primo modulo di 30 ore verranno svolte lezioni di "orientamento topografico e cartografia", "meteorologia" e "lingua inglese". Il 10 settembre prenderà avvio il secondo semestre del percorso antropologico di approfondimento e sensibilizzazione sul tema delle mutilazioni genitali femminili, un percorso biennale per operatori sociali, sanitari, educativi dell´Umbria, sotto il coordinamento scientifico della Fondazione "Angelo Celli". Il 12 settembre si svolgerà la prima edizione del corso di formazione "Etichettatura degli alimenti", percorso è inserito nel Piano Formativo Regionale. I docenti saranno Vittorio Silani, esperto di sicurezza alimentare, docente in Legislazione sulla sicurezza alimentare dell´Università di Roma Ii Tor Vergata, e Roberto Maleti, Dirigente Veterinario, Area Sanità animale Ausl Modena. La partecipazione al corso è riservata alle autorità locali competenti, medici, biologi, veterinari e tecnici della prevenzione delle Aziende unità sanitarie locali umbre. Comunicazione, promozione della salute e Open data è il tema del corso programmato, il 19 settembre, all´interno del piano di attività di aggiornamento, formazione continua e manageriale per il triennio 2013-2015. Docente del corso è Eva Benelli, giornalista, responsabile della redazione del sito di epidemiologia "Epicentro". I destinatari sono gli addetti alla comunicazione e promozione della salute delle Usl e Aziende ospedaliere umbre, Arpa e Istituto zooprofilattico che operano all´interno delle strutture professionali dell´informazione e della comunicazione. Il 19 settembre inizierà la seconda edizione del corso "Strategie relazionali nelle professioni sanitarie" presso il Centro studi "Forabosco", Collestrada (Perugia). Il percorso è inserito nel Piano Formativo Regionale. Il corso è organizzato in collaborazione con Fondazione Aurap (Associazione Umbra Ricerca e Assistenza Soggetti Psicotici) ed ha il patrocinio dell´Istituto "Gaetano Benedetti di Perugia". La partecipazione è riservata alle professioni medico-sanitarie delle Aziende sanitarie e ospedaliere umbre, in particolare al personale, ai coordinatori e responsabili di servizi in cui si comunicano cattive notizie e di servizi in cui si ha una presa in carico complessa e a lungo termine. Per il personale non dipendente del Servizio sanitario regionale dell´Umbria, la partecipazione al corso è possibile e prevede il pagamento di una quota di iscrizione di 250 euro. Sempre il giorno 19 settembre si svolgerà il primo workshop del progetto "Reti di conoscenza per l´E-leadership - Sviluppo delle competenze digitali nel Progetto di transizione ex l.R. 9/2014 e nel Progetto di dialogo dell´Agenda digitale dell´Umbria". Il progetto terminerà a dicembre 2014. Il programma di formazione è dedicato agli "stakeholder" interni dell´Agenda digitale dell´Umbria, ed è volto ad accompagnare i partecipanti nel percorso di crescita delle competenze digitali necessarie a gestire la "governance" dell´Agenda digitale ed una reale presa in carico di tutti i suoi progetti. Le novità normative sugli appalti pubblici dopo la Legge 114/2014, di conversione del Dl 90/2014, sarà approfondito da Alessandro Massari, avvocato amministrativista durante il corso di approfondimento previsto per il 15 settembre. Il 23 settembre si approfondiranno i punti chiave sul tema delle misure in materia di lavoro pubblico con il contributo di Walter Laghi, esperto in gestione Enti pubblici. Le attività proseguiranno con il quarto evento del Forum regionale "Paesaggio Geografia", organizzato per il 26 settembre, dal titolo "Alle radici del paesaggio umbro: le abbazie benedettine" che si terra presso l´Abbazia di Montelabate. Nell´ambito dei corsi rivolti alla polizia locale, il 29 settembre il Procuratore della Repubblica Sergio Sottani sarà il docente del corso di formazione in materia di reati ambientali. Sempre rivolto al personale della polizia locale, nel mese di ottobre, è in programma il corso di formazione per la patente di servizio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FIRENZE: AD AGOSTO CONTINUA LA DISCESA DEI PREZZI A FIRENZE IN CALO ALBERGHI E CARBURANTI. CARRELLO DELLA SPESA: PREZZI DEI PRODOTTI ACQUISTATI CON MAGGIORE FREQUENZA INVARIATI RISPETTO A LUGLIO |
|
|
 |
|
|
Firenze, 1 settembre 2014 - Continua la discesa dei prezzi a Firenze: -0,3% in un anno. In calo gli alberghi e i carburanti. In aumento trasporti e alimentari. Invariato invece rispetto a luglio il carrello della spesa: lo dice l’Ufficio comunale di Statistica che ha presentato l’anticipazione dei risultati del calcolo dell’inflazione a Firenze per il mese di agosto (che dovranno essere poi confermati dall’Istat) secondo gli indici per l’intera collettività nazionale. La variazione mensile è +0,1% mentre a luglio era -0,7%. La variazione annuale è -0,3%, invariata rispetto a luglio. A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni nelle divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,4%), Trasporti (+1,7%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,2%). Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i servizi di alloggio (-5,4% rispetto a luglio 2014 e 3,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). La variazione su base mensile della divisione Trasporti è +1,7%: sono in aumento il trasporto aereo passeggeri (+28,9% rispetto al mese precedente e -4,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), le automobili (+0,1% rispetto a luglio 2014) e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (+19,9% rispetto al mese precedente, -12,2% rispetto ad agosto 2013); in diminuzione i carburanti e i lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-0,5% rispetto a luglio). La variazione su base mensile della divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,2%) è dovuta agli aumenti di pesci e prodotti ittici (+0,6% rispetto a luglio, +2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), della frutta (+3,8% rispetto al mese precedente) e delle acque minerali, bevande analcoliche e succhi di frutta (+0,8%). In controtendenza pane e cereali (-0,3% rispetto a luglio, -0,5% rispetto ad agosto 2014), vegetali (-1,2%). Per quanto riguarda il carrello della spesa: i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono rimasti invariati rispetto a luglio 2014, mentre sono aumentati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+0,1%). I prodotti a media frequenza di acquisto sono aumentati di +0,3% rispetto al mese scorso; quelli a bassa frequenza sono diminuiti (-0,1%) rispetto sia a luglio 2014 sia rispetto a un anno fa (-0,2%). I beni, che pesano nel paniere per circa il 53%, hanno fatto registrare ad agosto 2014 una variazione di -0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 47%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,1%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a -0,3%. I beni energetici sono in diminuzione di -4,2% rispetto ad agosto 2013. I tabacchi fanno registrare una variazione -0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è +0,3%. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di agosto su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall´Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall´Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EMILIA ROMAGNA, QUASI 31 MILIONI DI EURO DISPONIBILI PER CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA A COPERTURA DEI PRIMI MESI DELL´ANNO. |
|
|
 |
|
|
Bologna, 1 settembre 2014 – “Ammonta a quasi 31 milioni di euro la quota destinata dal Governo ai lavoratori e alle imprese emiliano-romagnole per coprire la Cassa integrazione in deroga dei primi mesi del 2014. Risorse che saranno a disposizione dalla prima settimana di settembre quando la Giunta regionale avrà approvato il provvedimento di spesa assicurando, pur con le modifiche introdotte dalla nuova normativa nazionale, reddito a decine di migliaia di lavoratori di imprese colpite dalla crisi”. È questo quanto sottolineato dall’assessore regionale alle attività produttive Luciano Vecchi durante i lavori del Il Tavolo tecnico di monitoraggio degli ammortizzatori sociali in deroga dell’Emilia-romagna che si è riunito oggi a Bologna - al quale sono interventi anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Alfredo Bertelli e l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi – per esaminare la situazione alla luce del Decreto emanato il 1° agosto sui nuovi criteri degli ammortizzatori in deroga. Il Tavolo – che si rincontrerà venerdì 5 settembre – “considera preliminare che il Ministero del Lavoro chiarisca una serie di problematiche interpretative che nascono dalle lettura del Decreto e, pertanto chiede al Ministro di intervenire per garantire una gestione uniforme dei criteri sul territorio nazionale, che costituisce uno degli obiettivi strategici del decreto. Gli accordi in sede sindacale di definizione delle sospensioni potranno proseguire per un ulteriore trimestre”. Alla luce di questo l’assessore Vecchi, condividendola con il Tavolo di monitoraggio, ha inviato una lettera al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti in cui si sollecita “a fornire tempestivamente una interpretazione certa per fugare tutti i dubbi che nascono dalla lettura del Decreto che, se lasciati all’interpretazione di ogni Regione o provincia autonoma , vanificherebbero l’obiettivo di una applicazione omogenea ed uniforme su tutto il territorio nazionale rischiando una disparità di trattamento nell’accesso alle protezioni di sostegno al reddito di lavoratori e imprese”. Inoltre per quanto attiene alle ulteriori risorse necessarie per l’anno in corso Vecchi ha aggiunto che “si rende necessario, per permettere il corretto funzionamento degli ammortizzatori sociali in deroga, che accanto alle risorse già stanziate nel Decreto si dia certezza, nei tempi più brevi possibili, delle successive erogazioni finanziarie per garantire la copertura per tutto l’anno 2014”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: GIOVANISÌ, AL VIA IL BANDO PER I TIROCINI ATTIVATI DA ORDINI E ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 1 settembre 2014 - Possono essere presentate a partire da venerdì 29 agosto, le domande per l´erogazione del contributo regionale per i tirocini, obbligatori e non obbligatori, attivati dalle professioni regolate da un Ordine, da un Collegio o associazione professionale Il bando, che rientra nell´ambito dell´attività del progetto Giovanisì ("Praticantati retribuiti"), è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana del 13 agosto. Dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curricolari, grazie ad accordi specifici con Ordini, Collegi e altre associazioni professionali, la Regione ha reso possibile l´attivazione di tirocini retribuiti anche nell´ambito e a completamento di percorsi di studio finalizzati alla pratica professionale. La Regione ha firmato, a questo scopo, tre accordi che coinvolgono 39 fra Ordini e associazioni professionali. La legge regionale 3, approvata a gennaio 2012, introduce una retribuzione obbligatoria di almeno 500 euro mensili lordi per i tirocini non curricolari, ma non norma i tirocini inclusi nei tre accordi: con essi la Regione punta ad allargare questa forma di incentivo anche per queste tipologie di tirocini. "La Regione fa la sua parte - spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - mettendo a disposizione un contributo pari a 300 euro mensili a studi professionali o enti che attivano tirocini per almeno 500 euro mensili lordi a favore di giovani fino a 32 anni non compiuti. Il contributo è invece di 500 euro mensili per i soggetti disabili e svantaggiati". Grazie al nuovo bando, anche le domande che erano rimaste ferme a causa della sospensione del precedente avviso potranno essere ripresentate e ammesse nei termini previsti dal nuovo. "E´ importante aver riaperto la possibilità di accedere a questa misura - prosegue l´assessore - perchè, grazie alla collaborazione del mondo accademico e degli ordini professionali, consente di ampliare lo strumento dei tirocini, rendendoli sempre più aderenti alle loro finalità formative e all´obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del lavoro". Dal primo febbraio 2013, quando è stata attivata con l´avvio del primo bando, fino al momento dello stop nel maggio scorso, questa misura ha permesso l´avvio di 539 pratiche per altrettanti giovani tirocinanti. Le modalità di richiesta del contributo sono scaricabili, dalla pagina di Giovanisì all´indirizzohttp://www.Giovanisi.it/2014/08/29/praticantati-retribuiti/. Il Bollettino ufficiale della regione Toscana (http://www.Regione.toscana.it/burt) Tipologie di tirocinio incluse negli accordi . Praticantati obbligatori - I praticantati obbligatori sono quelli che devono necessariamente essere sostenuti per esercitare la professione una volta conseguito il titolo di studio. In questo caso la Regione si impegna a dare un contributo dal settimo mese di praticantato per un massimo di 12 mesi. Praticantati non obbligatori - Sono tirocini non obbligatori ma comunque finalizzati all´esercizio della professione. Le modalità e l´entità del contributo regionale sono le stesse dei praticantati obbligatori, salvo che il contributo può partire dal primo mese di tirocinio fino ad una durata massima di 12 mesi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG: INCREMENTATA EFFICACIA DI PIPOL A TUTTI I LIVELLI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - Pipol, il piano integrato per l´occupazione e per il lavoro predisposto dalla Regione, ha già registrato 6633 adesioni, delle quali 3851 su Garanzia Giovani e 2782 su Progetto Occupabilità. "Stiamo lavorando - ha spiegato l´assessore a Lavoro e Formazione del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti, a seguito dell´approvazione di una serie di integrazioni operative da parte della Giunta regionale - per costruire la rete e molte delle persone che hanno aderito (73 p.C. Giovani e 46 p.C. Occupabilità, ndr) sono riuscite a svolgere tempestivamente il primo colloquio nei vari Centri per l´impiego". "Ora - ha aggiunto - vogliamo ulteriormente imprimere forza a questa azione lavorando con agenzie e consulenti di lavoro per trovare formule di condivisione dei dati che permettano a coloro i quali entrano nel mercato del lavoro di farsi conoscere e relazionarsi con le aziende del territorio". "Allo stesso modo - ha evidenziato ancora Panariti - stiamo collegando altre iniziative come Leonardo con Garanzia Giovani e Progetto Occupabilità, andando direttamente a portare i disoccupati giovani e meno giovani nelle imprese per una serie di seminari conoscitivi". "Tutto quanto abbiamo messo e metteremo in cantiere attraverso Pipol - ha concluso l´assessore - servirà concretamente ad offrire reali opportunità di lavoro e formazione". Tra le novità apportate grazie ai provvedimenti odierni, anche l´estensione della formazione linguistica a francese e spagnolo che vanno ad aggiungersi ad inglese e tedesco, oltre all´adeguamento delle indennità di mobilità a favore dei tirocinanti in mobilità geografica extra-Ue (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein) da un minimo di 1961 euro per periodi di 3 mesi nell´Europa non comunitaria fino ad un massimo, previsto per 6 mesi fuori Europa, di 6070 euro. A questo proposito, infatti, dal 25 agosto è possibile attivare tirocini extracurriculari al di fuori dell´Unione europea così come in Friuli Venezia Giulia, Italia e Ue. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: CONTRIBUTO SPESE ACCESSORIE, INTERVENTO MIRATO PER LE PENSIONI MINIME |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 1 settembre 2014 - A partire da settembre si potrà richiedere presso i distretti sociali il contributo maggiorato per le spese accessorie relative all´abitazione: potranno beneficiarne gli over 70 con un reddito inferiore ai 7.800 euro l´anno. Secondo il presidente Kompatscher e l´assessore Stocker si tratta di un "intervento mirato a sostegno delle pensioni minime". "L´obiettivo iniziale - ha spiegato Arno Kompatscher - era quello di dare ascolto alle richieste provenienti da più parti di integrare le pensioni minime, anche alla luce del costo della vita che in Alto Adige è più elevato rispetto al resto d´Italia. L´intervento è in linea con il percorso intrapreso dalla Giunta provinciale di abbandonare il sistema dei contributi a pioggia per concentrarsi su misure mirate che richiedono un ridotto carico burocratico: grazie al contributo maggiorato per le spese accessorie si riesce a raggiungere il risultato prefissato, che era quello di portare le pensioni minime a 700 euro". "Speravamo di trovare una strada ancora meno complicata - gli ha fatto eco Martha Stocker - ma la semplice integrazione delle pensioni minime avrebbe rischiato di provocare problemi con l´Inps, che avrebbe potuto ridurre la sua quota vanificando così l´intervento della Provincia". Il contributo maggiorato per spese accessorie relative all´abitazione può essere richiesto dai pensionati con più di 70 anni di età che vivono da soli e hanno un´entrata complessiva annua inferiore ai 7.800 euro. "Si tratta di un´opportunità già in essere - ha sottolineato il direttore della Ripartizione politiche sociali Luca Critelli - che viene però maggiorata per questa particolare categoria di persone. Secondo le nostre stime i pensionati che potranno avervi accesso saranno circa 4mila, e il contributo mensile potrà raggiungere i 170 euro". Proprio per non configurare la misura come una vera e propria integrazione della pensione minima, il contributo verrà elargito sotto forma di rimborso in una o due soluzioni annue. "Chi supera il reddito minimo dei 7.800 euro - ha aggiunto Critelli - potrà comunque utilizzare le altre forme di sostegno già previste, in modo tale da non creare eccessive disparità di trattamento fra chi sta sopra e chi sta sotto la soglia". La domanda va presentata ogni anno presso il distretto sociale competente, e si basa principalmente sul sistema dell´autocertificazione sia per quanto riguarda il reddito e il patrimonio (la prima casa di proprietà non viene considerata), sia per quanto riguarda le spese accessorie e di riscaldamento sostenute per l´abitazione. "Vogliamo che il messaggio arrivi al maggior numero possibile di persone - ha concluso l´assessore Martha Stocker - e tenendo anche conto del fatto che sono coinvolti gli anziani, abbiamo deciso di organizzare due pomeriggi informativi: il 2 e il 9 settembre, infatti, dalle 15 alle 17, in tutti i distretti sociali presenti sul territorio sarà possibile raccogliere materiale, documentarsi, e chiedere chiarimenti". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORO: PRUDENZA SULLA LETTURA DEI DATI ISTAT PER FVG |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - Le ultime stime sull´occupazione rilasciate dall´Istat indicano in Friuli Venezia Giulia un aumento sostenuto, su base tendenziale, dell´offerta di lavoro e dell´occupazione, soprattutto indipendente, con una ripresa nell´industria, costruzioni incluse. A precisarlo è l´Osservatorio del mercato del lavoro della Regione, sulla base di una prima lettura dei dati Istat. La disoccupazione, così come il tasso di disoccupazione, aumenta ancora, ma con intensità molto minore (+0,2 per cento) e quella specifica maschile flette. Per valutare il significato effettivo di queste risultanze sugli stock, vanno considerati - secondo l´Osservatorio - anche i dati sui flussi. I valori per tre province su quattro sembrano confermare una ripresa (particolarmente Gorizia e Udine) dei movimenti di assunzione, ma anche delle cessazioni, con saldi negativi, per quanto di modesta entità. Inoltre gli ingressi in lista di mobilità sono di fatto invariati rispetto allo stesso trimestre 2013. In conclusione questi dati, secondo l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, potrebbero segnalare che la fase di caduta sia terminata e che il mercato del lavoro abbia ripreso un po´ di vivacità, ma non certamente che con questo trimestre si sia imboccata con decisione la strada del rientro in territorio positivo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: GIORNATA DEI GIOVANI "JOB & LIFE" PER CERCARE LAVORO IL 10 SETTEMBRE |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 1 settembre 2014 - Il Centro mediazione lavoro di Bolzano organizza una giornata dedicata ai giovani che vogliono informarsi sul mondo del lavoro, sulle possibilità occupazionali e su corsi di orientamento e di formazione. Appuntamento con la Giornata dei giovani "Job & Life" mercoledì 10 settembre, con tanti consigli per la ricerca di lavoro e per il colloquio di lavoro. La giornata dedicata ai giovani in cerca di lavoro si terrà mercoledì 10 settembre, ore 14-17, presso il Centro mediazione Lavoro a pianoterra del Palazzo Provinciale 12, in Via Canonico Michael Gamper 1 a Bolzano. Accanto alle Ripartizioni lavoro e Formazione professionale nonché Orientamento professionale hanno già aderito all´iniziativa le organizzazioni del mondo dell´economia e varei agenzie di collocamento. La giornata rientra tra le misure adottate dalla Provincia per la lotta alla disoccupazione giovanile ed inserite nel progetto "Garanzia giovani" promosso nel 2013 a livello europeo. L´obiettivo principale del progetto Garanzia giovani, come ricorda il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, è quello di offrire ai giovani in età compresa tra i 15 ed i 24 anni una serie di opportunità per acquisire un´occupazione, una formazione o un corso di aggiornamento. Anche se in Alto Adige il tasso di disoccupazione giovanile con il 12,2 per cento è il più basso a livello nazionale, attualmente in Alto Adige circa 2.900 giovani con meno di 25 anni sono in cerca di lavoro e 5.300 giovani sotto i 25 anni fanno parte dei "Neet", ovvero quei giovani che non lavorano, non studiano e non sono in formazione (comprese giovani madri che stanno a casa, persone che non sono in grado di lavorare a causa di malattia o invalidità, ecc.). Proprio a questo target di giovani si indirizza la giornata dei giovani "Job & Life". Tutti i giovani tra i 15 e 25 anni sono invitati a partecipare alla "Giornata dei giovani". Prenotazione: via e-mail a garanziagiovani@provincia.Bz.it info www.Provincia.bz.it/garanziagiovani |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ANAGRAFE PROFESSIONI, VENTITRÉ MESTIERI PIÙ UNICI CHE RARI MOLTI I CASI DI LAVORI ‘RUBATI’ ALL’ALTRO SESSO. TRA LE DONNE MILANESI, SPUNTANO MARINAIE E MECCANICI. TRA GLI UOMINI, PER LA PRIMA VOLTA, ESTETISTI E BABY SITTER |
|
|
 |
|
|
Milano, 1 settembre 2014 – Sinologa, paleontologo, tapparellista in legno e accompagnatore di montagna: sono queste alcune delle professioni che compaiono una sola volta tra quelle dichiarate dai milanesi sulla carta d’identità. Ventitré, per la precisione, i mestieri che contano un solo ‘professionista’ in città. E non meno particolari i lavori che nell’elenco del 2014 compaiono solo 2 o 3 volte: lo spazzacamino, ad esempio, o l’incassatore di gemme, il tagliatore di pelli, la trascrittrice, il labirintologo. Sono questi alcuni dei dati elaborati dal settore Anagrafe del Comune di Milano sulla base delle professioni dichiarate da cittadine e cittadini e quindi indicate sulle carte d’identità. Molti i casi di mestieri ‘rubati’ all’altro sesso. Ad esempio, tra le donne compaiono tre marinaie (contro 27 marinai), una gruista (contro 38), una camionista (contro 66), una donna idraulico (contro 1.056) e due donne meccanico (contro 1.614). Dall’altra parte troviamo, invece, due ricamatori (sono 13 le donne), 24 estetisti (contro 1.568), 29 baby sitter (contro ben 2.960 tate) e 117 casalinghi (a fronte di 114.702 casalinghe). Casi, questi, ancor più sorprendenti se si pensa che nel 2013 nessuna di queste professioni era stata dichiarata da uomini. Sono sicuramente più numerosi i mestieri che confermano la parità dei sessi: tra i casi più originali, quello dei 6 fisici nucleari e dei 4 paracadutisti, divisi equamente tra maschi e femmine. Un’ultima curiosità. A Milano ci sarebbero più guide polari che guide alpine : 12 le prime, 5 le seconde. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNA - BIELORUSSIA, GRANDE ESPERIENZA DI SOLIDARIETÀ FORIERA DI NUOVE COLLABORAZIONI |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 settembre 2014 - L´ospitalità che numerose famiglie sarde continuano ad offrire a centinaia di bambini e bambine bielorussi, a seguito della tragedia di Chernobyl del 1986, il 27 agosto è stata al centro, , dell´intervista rilasciata dal presidente Francesco Pigliaru a una troupe del secondo canale della Tv di stato Ont della Repubblica di Belarus, accompagnata dal Console onorario della Bielorussia in Sardegna Giuseppe Carboni. "Questa esperienza di solidarietà, duratura ed importante, fa crescere ed è benefica per tutti coloro che vi sono coinvolti" ha dichiarato il presidente Pigliaru alle telecamere della tv per il reportage che sarà anche on line, da domenica 31 agosto, sul sito www.Ont.by. "Ospitare un bambino è non solo interessarsi alla sua vita, ma anche veicolo di conoscenza e curiosità. Dove esistono rapporti già consolidati è più facile progredire nella collaborazione e trovare gli spazi su cui concentrare le sinergie" ha dichiarato il Governatore in relazione alla possibilità di approfondire ulteriormente le relazioni tra Regione e Bielorussia anche a livello istituzionale, economico e culturale. L´occasione si presenterà già il prossimo 15 settembre, giorno della visita del Ministro dell´Istruzione Bielorusso in Sardegna. Istruzione, ricerca, alta formazione, sanità e opportunità turistiche potrebbero essere oggetto di ipotesi di scambio ed eventuali collaborazioni. I rapporti fra il popolo sardo e la Bielorussia, sanciti in protocolli ed intese bilaterali, trovano il loro fondamento nel movimento di solidarietà che, in vent’anni, ha portato oltre 500.000 bambini bielorussi ad essere ospitati presso famiglie italiane nell’ambito dei cosiddetti "Progetti Chernobyl". La Regione Sardegna ha da allora incentivato scambi giovanili, culturali, sportivi e studenteschi; formazione e riqualificazione professionale. Rispetto alla popolazione residente e al reddito pro-capite, la Sardegna è una delle regioni italiane in cui maggiore è il tasso di ospitalità. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNA: "NUOVI FONDI PER LA LUNGA ESTATE, "MACISTE", CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ED INIZIATIVE DI FLEX SECURITY" |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 settembre 2014 - 10 milioni di euro contro la crisi e la disoccupazione. Con una delibera presentata il 29 agosto dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, e approvata dalla Giunta Regionale, vengono reperite altre risorse da destinare ai bandi "Lunga Estate", "Maciste", ai corsi di formazione professionale e alle iniziative di flex security. Recupero di risorse non spese. La delibera prevede la rimodulazione di fondi europei destinati ai Pisl (Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale) e ai Poic (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale). La dotazione finanziaria originariamente prevista per tali interventi, infatti, è risultata sovrabbondante rispetto alle esigenze di finanziamento per le domande ritenute ammissibili (circa il 74 % di quelle presentate, per oltre 40 milioni di euro). L’immobilizzo delle somme eccedenti, pari a circa dieci milioni di euro, avrebbe portato, allo scadere del termine ultimo di ammissibilità della spesa, fissato nel 31 dicembre 2015, alla perdita certa di tali preziose risorse comunitarie. Ritenendo doveroso garantire il pieno utilizzo delle risorse 2007 – 2013, i quasi dieci milioni di euro recuperati sono stati destinati al finanziamento aggiuntivo di altre misure considerate utili per lo stimolo dell’occupazione nel territorio regionale. Il bando "Lunga Estate". In particolare, è stata incrementata la dotazione finanziaria del bando 2013 “Lunga Estate”, vale a dire gli incentivi destinati alle imprese del turismo che impiegano lavoratori stagionali oltre il periodo canonico dei mesi estivi; la delibera soddisfa l’intera copertura finanziaria degli interventi (2 milioni e 300 mila euro). "Con questo provvedimento, che interessa 245 aziende per un totale di 1.500 lavoratori, – precisa l’assessore Mura – si pone così rimedio all’inadeguatezza delle risorse stanziate dalla precedente Giunta". L’assessore Mura e l’assessore del Turismo Francesco Morandi hanno annunciato che presto incontreranno gli operatori del settore per programmare gli interventi per il prossimo bando. I prossimi interventi. Inoltre, con successive, imminenti deliberazioni, 3 milioni e 185 mila euro saranno destinati ai corsi di qualificazione per soddisfare la domanda del mercato del lavoro, e 1 milione e 140 mila euro ai corsi del bando "Maciste", relativo ad interventi volti all’inserimento dei disoccupati nei settori legati alle professioni del mare, alla sostenibilità ambientale e agli interventi sul territorio (150 corsisti). “Infine, attraverso il recupero di risorse regionali pari a poco meno di 3 milioni e mezzo di euro – afferma l’assessore Mura – a breve saranno programmati nuovi interventi per le politiche di flex security”, in linea con le richieste già avanzate dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AMMORTIZZATORI SOCIALI: ASSESSORE SARDEGNA INCONTRA MANIFESTANTI, LAVORIAMO PER SVUOTARE BACINO DI CASSINTEGRATI E LAVORATORI IN MOBILITÀ |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 settembre 2014 – "In questi anni sono mancate misure di politiche attive del lavoro, abbiamo ricevuto un´eredità pesante e stiamo lavorando per trovare una soluzione anche per il vostro futuro". Lo ha dichiarato l´assessore del Lavoro Virginia Mura, incontrando un gruppo di lavoratori (per i quali il 31 agosto sé scaduta la mobilità in deroga) che hanno manifestato il 29 agosto in viale Trento. "La Regione è disponibile ad ascoltare tutte le richieste – ha proseguito – ma in merito alle contestazioni sulla tassazione dei trattamenti, l’amministrazione regionale non ha alcuna competenza dato che sono regolati dal Testo Unico delle Imposte". L’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato come la Sardegna, al tavolo con il Governo, abbia più volte sollecitato l’attribuzione delle risorse inerenti gli ammortizzatori per il 2014. "Siamo consapevoli della situazione difficile che attraversano migliaia di lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali – ha concluso l’assessore Mura – e la Giunta, infatti, sta lavorando per creare le condizioni per nuova occupazione". La titolare dell’assessorato, infine, ha assicurato che saranno presto approfonditi alcuni aspetti tecnici legati ai tempi dell’erogazione dei sussidi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CITTADINANZA ATTIVA: FVG, 85MILA EURO AD ASSOCIAZIONI GIOVANILI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - Con l´approvazione del regolamento che determina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi alle associazioni giovanili per i progetti di cittadinanza attiva, il Friuli Venezia Giulia metterà a disposizione attraverso un bando, attualmente in fase di stesura, 85mila euro derivanti dal Fondo nazionale e dall´integrazione apportata a livello regionale. I progetti, ha spiegato l´assessore a Lavoro e Formazione, Loredana Panariti, devono riguardare prevalentemente giovani tra i 14 ed i 35 anni residenti o presenti per motivi di studio/lavoro in regione, perseguendo l´obiettivo dell´aggregazione nell´ambito di una più ampia promozione della cittadinanza attiva. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL 27 PER CENTO DI INGEGNERI ED ARCHITETTI SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ. IN UMBRIA UN ELENCO PER L´AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI
|
|
|
 |
|
|
Perugia, 1 settembre 2014 - In Italia circa quarantamila ingegneri ed architetti, ovvero il 27 per cento degli iscritti alla Inarcassa (l´istituto nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti) versano in condizioni economiche al di sotto della soglia di povertà. Lo rivela un´indagine dello stesso istituto che contemporaneamente rivolge un appello affinchè si possano creare le condizioni per far recuperare a questi professionisti "accettabili livelli di dignità del lavoro". Raccogliendo proprio quest´appello, l´assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti, ricorda come la Regione dell´Umbria, "in questo difficile contesto economico che vede ancora fermi settori vitali come quelli dell´edilizia e delle infrastrutture, ha cercato comunque di ‘aprire´ il più possibile il mercato del lavoro su questo versante. L´istituzione dell´Elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure per l´affidamento di servizi di importo inferiore a centomila euro, attinenti all´architettura ed all´ingegneria, ha affermato Vinti, va proprio in questa direzione. Grazie all´Elenco infatti è possibile garantire il principio di trasparenza e rotazione nell´affidamento degli incarichi (dal momento che il sistema di consultazione e gestione consente di sapere in ogni momento a chi e quando gli incarichi vengono conferiti), nonché l´opportunità, per i giovani professionisti, di affacciarsi visibilmente sul mercato degli appalti pubblici. Per poter essere inseriti nella prima fascia di incarichi di importo inferiore a 20.000 euro infatti non è richiesta alcuna esperienza specifica, ma soltanto il possesso dei requisiti di ordine generale previsti dalla normativa vigente per poter stipulare contratti con la pubblica amministrazione. Questo sistema presto verrà introdotto anche per altre professioni attinenti ai lavori pubblici come quella degli archeologi e permette ai responsabili del procedimento di poter disporre attraverso una rapida ricerca e consultazione di un elenco di soggetti iscritti disponendo anche della possibilità di consultare on line le domande e i curricula dei professionisti. E´ un modo insomma per consentire anche ai più giovani di entrare nel mercato del lavoro, fermo restando il fatto, ha concluso Vinti, che in Italia ed in Umbria, c´è necessita di creare ulteriore lavoro, facendo riprendere l´economia con provvedimenti che rilancino appunto il settore dei lavori, pubblici e privati e dunque diano modo a professionisti ed imprese di avere maggiori occasioni". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRENTO: L’AGENZIA DEL LAVORO, ATTIVATO IL BANDO 2014 PER IL REDDITO DI QUALIFICAZIONE |
|
|
 |
|
|
Trento, 1 settembre 2014 - A seguito delle modifiche della Giunta provinciale introdotte alla disciplina del reddito di qualificazione, l’Agenzia del Lavoro ha attivato il bando per il 2014. Fino al 1° dicembre i giovani lavoratori Under 36 che sono interessati a riprendere gli studi interrotti, a diplomarsi, a concludere la tesi di laurea o ad acquisire un titolo di studio di alta formazione, possono presentare domanda per poter usufruire di un sussidio economico. Le domande per la partecipazione devono essere presentate all’Agenzia del Lavoro, a partire da lunedì, entro il 1° dicembre 2014, tramite posta elettronica, fax o a mezzo lettera o direttamente presso gli uffici di Agenzia. Conformemente al bando, Agenzia del lavoro eroga un’indennità denominata reddito di qualificazione ai giovani lavoratori con meno di 36 anni, che, in accordo con il datore di lavoro, sospendono senza retribuzione o riducono di almeno il 50% l’attività lavorativa per proseguire gli studi, ottenere un diploma anche di laurea o di alta formazione. L’indennità, che è riconosciuta anche per la frequenza di percorsi serali, è di 600,00 € mensili per la sospensione totale, proporzionalmente ricalcolata in caso di sola riduzione dell’orario. E’ erogata per la durata della sospensione fino ad un massimo di 8 mesi per ogni anno scolastico nel caso del diploma e di 6 mesi complessivi per la laurea. L’indennità è cumulabile con altre borse di studio. Bisogna però prestare attenzione perché l’indennità è condizionata - pena la decadenza e la restituzione di quanto ricevuto - al raggiungimento di risultati di merito entro i termini indicati nel bando: ad esempio, superare l’anno scolastico con successo, raggiungere un numero minimo di crediti formativi o diplomarsi entro una certa data. Per partecipare al bando è necessario avere meno di 36 anni, essere un lavoratore dipendente da datore di lavoro privato con sede operativa in provincia di Trento, essere iscritto ad un istituto o ad università autorizzati al rilascio di titoli di studio riconosciuti legalmente. Le domande per la partecipazione devono essere presentate all’Agenzia del Lavoro entro il 1^ dicembre 2014. Gli interessati potranno inoltrare le domande tramite posta elettronica, all’indirizzo amministrazione.Adl@pec.provincia.tn.it; via fax (numero 0461/496054); via posta con raccomandata o tramite consegna a mano presso i Centri per l’impiego o presso la sede dell’Agenzia del Lavoro - Ufficio Affari Amministrativi, Generali e Contabili - Via R. Guardini, 75 – V piano. Gli orari di accesso da parte del pubblico sono i seguenti: da lunedì a venerdì 8.30 -13.00 - giovedì 14.30 -16.00 per la sede e per i Centri per l’impiego di Borgo Valsugana, Mezzolombardo, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Rovereto, Tione, Trento. Maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande, sui criteri di selezione e sugli adempimenti richiesti possono essere recuperate dal bando pubblicato sul sito www.Agenzialavoro.tn.it o telefonando al numero verde 800 264 760. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA.EXPO’,MARONI:OCCASIONE PER GIOVANI DI TROVARE UN LAVORO IL PRESIDENTE: 24 MILIONI A FAVORE DI IMPRESE CHE ASSUMERANNO |
|
|
 |
|
|
Rimini, 1 settembre 2014 - "Expo sarà un´occasione straordinaria per tanti giovani di trovare lavoro, e noi non vogliamo che il termine di Expo rappresenti la fine dell´esperienza lavorativa per loro. Anche in questo senso l´ impegno di Regione Lombardia è molto concreto", ha detto il Presidente Maroni al Meeting di Rimini. "Abbiamo concordato con le parti sociali un piano d´azione per 24 milioni di euro a favore delle imprese che vogliono assumere i giovani che lavoreranno a Expo". Piano Sanitario - Il governatore lombardo ha illustrato anche gli impegni della Regione per la sicurezza sanitaria dei cittadini durante l´evento. "Sono in arrivo 22 milioni di visitatori e io voglio garantire la sicurezza per tutti 24 ore su 24, dall´inizio alla fine di Expo. Questo si realizzerà con un piano che stiamo mettendo a punto e che coinvolgerà tutte le strutture sanitarie lombarde a partire da quelle specializzate in malattie infettive, i soldi li abbiamo e le competenze anche. Trovare i soldi per la Lombardia - ha detto Maroni - non è un problema: abbiamo un tesoretto di oltre un miliardo di euro in più rispetto ai trasferimenti nazionali per il 2014-2015, caso più unico che raro perché noi abbiamo i conti a posto, non abbiamo mai dovuto chiedere un ripiano dei costi a Roma e io ho l´ambizione di migliorare ancora questa situazione, ma parto già da un punto di eccellenza". "Come istituzioni dobbiamo investire molto sulle infrastrutture e la mobilita. C´ è un confronto dinamico con il Governo. Il mio compito e´ stimolarlo perché metta i i soldi che ha promesso per Pedemontana, Brebemi e le altre infrastrutture perché servono per Expo. Sono ottimista, i soldi arriveranno", ha detto ancora Maroni al Meeting di Rimini parlando di Expo 2015. Raccogliere La Sfida - Riguardo il tema del dopo Expo, il Presidente della Lombardia ha ricordato che nel mondo ci sono esempi positivi e negativi. "Vogliamo raccogliere la sfida di un dopo Expo di successo, ci sono tante idee, noi le abbiamo raggruppate in un bando offrendo la possibilità di investire, l´impegno e´ rilevante". Anche Infrastrtture Sportive - A chi gli ha chiesto cosa succederà se non ci saranno offerte, Maroni ha spiegato: "C´e´ un piano b che consente di procedere in lotti separati, escludendo la costruzione selvaggia, riservando una parte a parco pubblico e un´altra a una serie di infrastrutture sportive. Milano, ad esempio, non ha una piscina olimpica e Quell´area e´ strategica da raggiungere. Il dopo Expo deve essere un successo. Io sono ottimista". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DATI ISTAT, ASSESSORE CAMPANIA: “COME AL NORD, MA NON BASTA” |
|
|
 |
|
|
Napoli, 1 settembre 2014 – Di seguito la dichiarazione dell´assessore Nappi: "I dati Istat oggi (29 agosto) pubblicati disegnano un’Italia a due velocità: il Mezzogiorno continua a vivere una crisi molto più pesante rispetto al resto del Paese. L’occupazione nel Mezzogiorno cala di un’ulteriore 1,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, mentre rimane sostanzialmente stabile nel resto del Paese. E non è motivo di soddisfazione che il dato della Campania (-0,1%) sia identico a quello delle Regioni del Nord. Né che il tasso di disoccupazione in Campania diminuisca più che altrove, pur restando elevato (dal 21,9% del secondo trimestre 2013 al 20,4% di oggi). La politica della Giunta Caldoro continua a dimostrarsi efficace nella programmazione: prova ne sia che il maggiore incremento di occupazione si registra nel settore delle costruzioni (+12.300 unità, pari a +10,9%), in collegamento con il rilancio dei cantieri e dei grandi progetti finanziati da questa amministrazione. Ma i dati sono chiari: non basta. Per parte nostra, andiamo avanti con questo spirito, ma segnaliamo al Governo la necessità di scommettere con maggiore forza sul Sud e su Regioni come la nostra che non si piangono addosso ma tentano di rimettersi in carreggiata per competere con quelle del Nord, e ci riescono." |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA REGIONE PIEMONTE PREPARA UN PIANO DI CONTRASTO AL GIOCO D´AZZARDO PATOLOGICO |
|
|
 |
|
|
Torino, 1 settembre 2014 - Il gioco d´azzardo è un settore che non conosce crisi in Italia, dove ogni anno la raccolta complessiva si aggira intorno agli 89 miliardi di euro ed è in costante crescita: in media ogni italiano spende 1.400 euro all´anno per tentare la fortuna. “In Piemonte - spiegano il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l´assessore alla Sanità, Antonio Saitta - la spesa per il gioco supera i 5 miliardi di euro e purtroppo negli ultimi anni i pazienti affetti in forma grave da gioco d´azzardo patologico sono più che quadruplicati. Riteniamo sia un dovere morale intervenire su questo settore che rovina centinaia di famiglie e comporta peraltro costi crescenti a carico della sanità pubblica. L’ultima legge regionale finanziaria, approvata nel febbraio scorso dal Consiglio regionale, prevede all´art.7 proprio una serie di misure per la prevenzione ed il contrasto delle forme di dipendenza dal gioco d´azzardo lecito. Da qui, l’accelerazione a seguire con priorità ed attenzione questa tematica”. La legge prevede che “la Giunta regionale definisca linee di indirizzo e presenti al Consiglio regionale un piano triennale per prevenire e ridurre il rischio dal gioco d´azzardo patologico (Gap) ed il contrasto alla dipendenza, ma anche per il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti affetti da sindrome da Gap, promuovendo la consapevolezza dei rischi correlati al gioco, ancorché lecito, per salvaguardare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione, nonché la cultura del gioco misurato”. “A breve il nostro piano sarà pronto” annuncia l´assessore Saitta, che intende coinvolgere non solo gli enti locali e le istituzioni scolastiche del Piemonte, ma il vasto mondo del volontariato, le associazioni antimafia, le parrocchie, senza dimenticare le banche e gli istituti di credito: “Nostri interlocutori dovranno essere prioritariamente i commercianti, perché la normativa regionale approvata prevede che dal 1° gennaio 2015 per tre anni l´aliquota Irap sia ridotta dello 0,92% per gli esercizi che provvederanno volontariamente alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco e nello stesso tempo che aumenti dello 0,92% a carico di quegli esercizi nei quali le micidiali macchinette resteranno installate”. “Vogliamo sollecitare i sindaci del Piemonte ad assumere decisioni sull´insediamento dei locali dove si gioca, per evitare che siano presenti intorno a luoghi sensibili, come le scuole”, aggiunge Chiamparino. Se in Italia la stima dei giocatori d´azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (dati Ministero della Salute), in Piemonte i casi conclamati e quindi presi in carico dai servizi che in ogni Asl e Aso si occupano delle dipendenze sono stati lo scorso anno 1.256, in prevalenza uomini, età media di 47,9 anni con una media di soggetti a rischio che in Piemonte è più alta di quella nazionale. “Se pensiamo che mediamente un paziente in carico ai Serd costa oltre 2.000 euro l’anno con un costo stimato che non tiene conto di eventuali costi aggiuntivi per ricoveri in strutture residenziali specialistiche - aggiunge Saitta - e che in un anno i nuovi utenti sono stati 578, ci rendiamo conto di quanto sia urgente intervenire per impedire il più possibile il diffondersi del fenomeno, aggravato certamente anche dalla crisi economica”. Tutte le Asl del Piemonte hanno servizi per il trattamento del Gap all’interno dei Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze, la maggior parte come servizi strutturati specificatamente, un parte minore come gruppi di operatori che si interessano dell´area specifica. Gli ambulatori che offrono un servizio Gap sono 38, mentre le equipe di lavoro 33. Complessivamente il personale pubblico dedicato al Gap ammonta a 207 operatori (quasi tutti a tempo parziale), di cui 40 medici, 62 psicologi, 45 educatori, 22 infermieri, 29 assistenti sociali. Un dato di cui tenere conto è anche quello legato al coinvolgimento giovanile: oltre il 40% dei giovani tra i 14 e i 19 anni dichiara di aver provato a giocare almeno una volta. Sull’educazione e la prevenzione al gioco d’azzardo la Regione Piemonte nel recente passato si era attivata con una campagna rivolta alle scuole ed aveva coinvolto 8.000 studenti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NIDI D´INFANZIA: FVG, FONDI A FAMIGLIE E PERCENTUALI STABILIZZATE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - L´esecutivo conferma, anche per l´anno educativo 2013-2014, i finanziamenti alle famiglie per l´abbattimento delle rette dei nidi e dei servizi per l´infanzia e, a garanzia delle misure del beneficio, stabilizza, su proposta dell´assessore alla Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, le percentuali d´accesso al Fondo istituito a tale scopo. "Le risorse che le famiglie riceveranno sono le stesse dell´anno precedente - osserva l´assessore - ed abbiamo fissato le percentuali effettive di abbattimento al 50 per cento del totale della quota erogata nel caso in cui il nucleo familiare presenti un Isee fino a 20 mila euro, ed al 30 per cento qualora l´Isee sia compreso tra 20.000,01 e 35 mila euro". (In precedenza, nel primo caso la percentuale variava dal 40 al 60 per cento, nel secondo dal 30 al 40 per cento - ndr). "Resta fissato a 1.800 euro l´importo massimo erogabile per ogni bambino - conferma Telesca - e ricordo che attualmente la Regione sostiene le famiglie anche in modo indiretto, attraverso i fondi ripartiti tra i gestori pubblici e privati dei nidi d´infanzia". "Si tratta di finanziamenti destinati al contenimento dei costi di gestione e di conseguenza del costo della retta - continua l´assessore - ed a tale scopo abbiamo erogato circa 7 milioni, che saranno disponibili dal 15 settembre, termine ultimo per la presentazione delle domande da parte dei gestori". Per quanto riguarda il Fondo oggetto della delibera odierna, i 4 milioni stanziati nel bilancio 2014 sono oggetto di riparto tra i 19 enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni (Ssc), che provvederanno ad erogare il contributo dopo che le famiglie l´avranno richiesto (le domande vanno presentate dall´1 settembre al 30 novembre). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
POLITICHE SOCIALI: FVG, SÌ A REGOLAMENTO RIPARTO 10 MLN AI COMUNI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 settembre 2014 - Il nuovo regolamento sui criteri di riparto e le modalità di utilizzo dei fondi erogati dalla Regione a copertura delle funzioni socioassistenziali, socioeducative e sociosanitarie dei Comuni, è stato recepito il 29 agosto dalla Giunta regionale su indicazione dell´assessore alla Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca. "Il regolamento riguarda l´anno in corso, è stato approvato dal Consiglio delle Autonomie locali e fa riferimento alle norme con cui la Regione provvede a sostenere il sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale", afferma l´assessore. "Uno degli obiettivi principali - continua - è il superamento delle disomogeneità territoriali nell´offerta dei servizi, anche se altrettanto importante è la necessità di far fronte ai maggiori costi sostenuti dai Comuni per la promozione e l´attuazione, in quest´ambito, di progetti sperimentali ed innovativi". "A disposizione - ricorda Telesca - ci sono i 10 milioni di euro già stanziati dall´esecutivo con una delibera (776/2014) dello scorso aprile". Destinatari del provvedimento sono i Comuni e gli enti gestori del loro Servizio sociale (Ssc) e, per quanto riguarda le aree d´intervento, con questi fondi vengono sostenuti gli interventi a favore di minori stranieri (compresi quelli i cui Stati di provenienza appartengono alla Comunità europea) non accompagnati ed inseriti in strutture, ma anche la realizzazione di progetti o programmi mirati al conseguimento degli obiettivi indicati dalla Regione nelle Linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona. In continuità con le scelte effettuate nel 2013 e sempre tenendo conto delle stesse Linee guida, il regolamento approvato oggi prevede inoltre il consolidamento del sistema associato di governo della rete locale degli interventi e dei servizi sociali. Un quadro in cui, attraverso questo nuovo strumento, trova definizione anche la tipologia dei servizi e delle prestazioni trasversali alle aree di bisogno, tipologia articolata in welfare d´accesso, servizi domiciliari, servizi a carattere comunitario semiresidenziale ed a ciclo residenziale, misure di sostegno ed assistenza economica. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNA - BIELORUSSIA, GRANDE ESPERIENZA DI SOLIDARIETÀ FORIERA DI NUOVE COLLABORAZIONI |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 settembre 2014 - L´ospitalità che numerose famiglie sarde continuano ad offrire a centinaia di bambini e bambine bielorussi, a seguito della tragedia di Chernobyl del 1986, è stata al centro, il 27 agosto, dell´intervista rilasciata dal presidente Francesco Pigliaru a una troupe del secondo canale della Tv di stato Ont della Repubblica di Belarus, accompagnata dal Console onorario della Bielorussia in Sardegna Giuseppe Carboni. "Questa esperienza di solidarietà, duratura ed importante, fa crescere ed è benefica per tutti coloro che vi sono coinvolti" ha dichiarato il presidente Pigliaru alle telecamere della tv per il reportage che sarà anche on line, da domenica 31 agosto, sul sito www.Ont.by. "Ospitare un bambino è non solo interessarsi alla sua vita, ma anche veicolo di conoscenza e curiosità. Dove esistono rapporti già consolidati è più facile progredire nella collaborazione e trovare gli spazi su cui concentrare le sinergie" ha dichiarato il Governatore in relazione alla possibilità di approfondire ulteriormente le relazioni tra Regione e Bielorussia anche a livello istituzionale, economico e culturale. L´occasione si presenterà già il prossimo 15 settembre, giorno della visita del Ministro dell´Istruzione Bielorusso in Sardegna. Istruzione, ricerca, alta formazione, sanità e opportunità turistiche potrebbero essere oggetto di ipotesi di scambio ed eventuali collaborazioni. I rapporti fra il popolo sardo e la Bielorussia, sanciti in protocolli ed intese bilaterali, trovano il loro fondamento nel movimento di solidarietà che, in vent’anni, ha portato oltre 500.000 bambini bielorussi ad essere ospitati presso famiglie italiane nell’ambito dei cosiddetti "Progetti Chernobyl". La Regione Sardegna ha da allora incentivato scambi giovanili, culturali, sportivi e studenteschi; formazione e riqualificazione professionale. Rispetto alla popolazione residente e al reddito pro-capite, la Sardegna è una delle regioni italiane in cui maggiore è il tasso di ospitalità. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|