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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2014
ARTE: A ROMA DAL 18 DICEMBRE, LA SENSAZIONALE RETROSPETTIVA SU RENATO ZERO "RENATO ZERO OLTRE RENATO ZERO"  
 
Si terrà a Roma, dal prossimo 18 dicembre, la sensazionale retrospettiva "Renato Zero oltre Renato Zero". Un allestimento monumentale, un viaggio multisensoriale esaltante per immergersi come mai prima d´ora nel magico legame arte-vita dell´artista piu´ originale e provocatorio del nostro tempo. Nel cuore di Testaccio un mosaico infinito di documenti, immagini, musica, costumi e cimeli per celebrare attraverso cinque ambienti ad alta tecnologia le sue canzoni, le sue metamorfosi e le sue battaglie, e svelare attraverso materiale introvabile la parte ancora nascosta del suo inesauribile pianeta, che è arte e musica ma anche storia viva degli ultimi 40 anni del nostro paese. La Pelanda - Centro di Produzione Culturale in collaborazione con Museo d´Arte Contemporanea Roma - Piazza Orazio Giustiniani 4. Www.renatozero.com  
   
   
DOMENICHE IN MUSICA NEI PALAZZI STORICI DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze – Torna la musica nei "luoghi insoliti" della Regione Toscana aperti ai cittadini. Dopo il successo delle "Domeniche in musica" che nella scorsa primavera, con una serie di concerti tenuti dagli allievi della Scuola di Musica di Fiesole, hanno animato nel ricordo del Maestro Claudio Abbado Palazzo Strozzi Sacrati - sede della Presidenza della Regione - "abbiamo deciso di ripetere l´esperimento ampliando l´offerta culturale ed aprendo alla musica gli altri "luoghi insoliti" della Regione" sottolinea il presidente Enrico Rossi. Così, oltre a Palazzo Strozzi Sacrati, la musica invaderà anche la Casa Museo Rodolfo Siviero (un tempo abitazione del ministro-agente segreto noto per aver recuperato molte delle opere d´arte sottratte dalle truppe naziste durante l´occupazione italiana), ed il percorso museale realizzato all´interno dell´Ospedale di Santa Maria Nuova, il complesso ospedaliero più antico d´Europa. "A tutti gli appassionati di musica e di arte rivolgo il mio più cordiale benvenuto in questi luoghi ricchi di storia - sottolinea ancora il presidente Rossi -, che si aprono alla vita attraverso il linguaggio senza tempo della musica. Buona visita e buon ascolto". Questo il programma delle domeniche di ottobre e di novembre in cui la Regione Toscana, con la collaborazione dell´ Azienda sanitaria di Firenze, del Fai delegazione di Firenze ed dell´ Associazione Amici dei Musei, aprirà le porte dei suoi palazzi storici (prenotazioni e informazioni: luoghi.Insoliti@regione.toscana.it dal lunedì al venerdì tel. 055 4385616): Ospedale Santa Maria Nuova, 5 ottobre: visite guidate ore 9.00-10.20 e ore 11.00-12.20; alla fine di ogni visita guidata si assisterà anche ad un concerto nella Chiesa di S. Egidio nel complesso dell´Ospedale di S. Maria Nuova. Concerto 1 (ore 10.25-11.00) Lea Galasso, violoncello Musiche di Bach, Cassadó. Concerto 2 (ore 12.25-13.00) Emanuele Brilli, violino Musiche di Bach, Paganini. Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati (sede della Presidenza). Palazzo Strozzi Sacrati (sede della presidenza della Regione Toscana): visite guidate alle ore 9. 30 ed alle ore 10.00; concerto alle ore 11.00 (durata 60-70 minuti senza pausa). 12 ottobre Elena Cecchi Fedi, soprano e Sandro Fedi, cembalo Musiche di Frescobaldi, Monteverdi, Scarlatti, Cesti. 26 ottobre Federica Bortoluzzi e Giovanni Nesi, pianoforte a 4 mani Musiche di Schubert, Brahms, Ligeti, Barontini. 16 novembre Teona Kazishvili, violino; Saul Richmond-rakerd, violoncello; Sinforosa Petralia, pianoforte Musiche di Brahms, Janáček, Šostakovič. 30 novembre Marco Mantovani, pianoforte Musiche di Beethoven, Brahms, Prokofiev. Casa Rodolfo Siviero (un tempo abitazione del ministro-agente segreto noto per aver recuperato molte delle opere d´arte sottratte dalle truppe naziste durante l´occupazione italiana): 9 novembre visite guidate alle ore 10.00, alle 11.00 e alle 12.00; all´inizio di ogni visita guidata si assisterà anche ad un mini-concerto di 10 minuti Ciro Zingone, chitarra Musiche di Gragnani, Tarrega, Castelnuovo-tedesco.  
   
   
CORTINA 2021 - "IL COMITATO NON SI E´ MAI FERMATO E SIAMO PRONTI A RIPARTIRE".  
 
Cortina D´ampezzo - Partita la candidatura 2021, "ma il Comitato promotore non si è mai fermato ed è pronto a ripartire con maggiore slancio". Enrico Valle ha presentato il bilancio 2019 in Consiglio Comunale e, con la nuova candidatura in tasca votata praticamente all´unanimità - 9 favorevoli e un astenuto - è pronto a partire per Zurigo, dove si riunisce il mondo Fis "Importante esserci e importante esserci fin dal primo momento", dice Valle che aggiunge: "Il Presidente Fisi Flavio Roda crede molto nella possibilità di conquistarci una candidatura senza concorrenti. Francia e Austria sono pronte e cederci il passo. La Germania ancora in bilico. Per questo è essenziale dimostrare la nostra determinazione. Candidarci ora non lascia spazio a dubbio: Cortina c´è. E la candidatura spetta all´Italia". Archiviato, per il momento, il discorso referendum. "Non c´è tempo" ha detto il Vicesindaco Enrico Pompanin in Consiglio. "Se dovessimo aspettare mesi prima di sapere la risposta, le altre nazioni stringerebbero le loro alleanze e noi saremmo fuori dai giochi". Grave spreco sarebbe anche non candidarsi: "La candidatura tocca all´Italia; se non avessimo fatto noi il passo, qualche altra località avrebbe raccolto il testimone, facendo tesoro dei nostri sforzi". Intanto, il Comitato che si appresta a divenire "Cortina 2021" saluta il direttore Martin Schnitzer. Già dalla primavera si sapeva che non avrebbe proseguito, lasciando la guida del Comitato anche in caso di vittoria. La famiglia che cresce in Austria e un´offerta di lavoro all´università di Innsbruck alla base della scelta. "Lascio sapendo di aver costruito una squadra di veri professionisti alle spalle. I manager di Cortina erano giovani volenterosi quando hanno iniziato. Oggi sono in grado di portare a termine il lavoro. Io li ringrazio enormemente per gli anni e gli sforzi profusi. Il mio legame con Cortina è indimenticabile. Rimarrò sempre vicino a questa località e sempre pronto a dare una mano all´occorrenza". "Grazie a Martin per l´ottimo lavoro. Sappiamo che la candidatura 2019 meritava di vincere. Ci lascia con una solida eredità che metteremo a frutto" conclude Enrico Valle. "Fin da oggi raccogliamo gli sforzi del passato per conquistare, finalmente, il premio che spetta a Cortina. Fin da oggi si tratta a Zurigo. E, con la Delibera di Consiglio e il sostegno di tutte le istituzioni e categorie economiche, siamo forti fin dall´inizio e partiamo con il piede giusto".  
   
   
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA MARSIGLIA: MEDITERRANEO CHE UNISCE JOURNEE DE LA MEMOIRE ET DES MIGRANTS  
 
In occasione della commemorazione della giornata del 3 ottobre 2013, consacrata al ricordo di tutti i migranti morti in mare nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, l´Istituto Italiano di Cultura a Marsiglia ha deciso di rendere omaggio alle 368 vittime del naufragio di Lampedusa allestendo, nella sede dell´Istituto (6, rue Fernand Pauriol), un percorso della memoria, che verrà inaugurato alle ore 18.00 di venerdi´ 3 ottobre 2014. Il progetto, che vuole sottolineare la drammaticità dei tragici eventi, quasi quotidiani, ma anche la dimensione umana dello spirito dell´accoglienza e la sensibilità per le culture dei migranti, si suddivide in tre esposizioni: Mar Mediterraneo - Spiritualità, Mito, Tempo presente di Luigi Camarilla dove l´artista presenta opere d’arte che realizza con il legno recuperato sulla spiaggia, testimonianza del passaggio delle barche dei pescatori e dei migranti. Si tratta di veri e propri esempi di arte contemporanea, altari, come li definisce l´artista, che richiamano nelle forme e nei colori accesi l’azzurro del cielo e il verde del mare di Lampedusa, e il rosso vivo di cui purtroppo spesso queste acque si tingono. La memoria del Mare - Oggetti migranti nel Mediterraneo, a cura di Anna Chiara Cimoli, è uno sguardo alla Tunisia attraverso le foto di Mattia Insolera e Alessandro Brasile che hanno immortalato la casa-museo del tunisino Mohsen Lihidheb. L’artista ha in pochi anni realizzato un vero e proprio luogo di memoria delle migrazioni umane creando, come ha fatto Luigi Camarilla, sculture con gli oggetti portati a riva dai flutti e abbandonati sulla spiaggia. Lipadusa di Calogero Cammalleri. La fondazione Benetton ha chiesto a Calogero Cammalleri di rendere omaggio a Lampedusa, la porta d’Europa. E´ nata cosi´ Lipadusa-storie di vita e di mare, una serie di fotografie che illustrano la vita quotidiana degli abitanti di Lampedusa. Non solo migranti, quindi, ma anche pescatori, bambini, animali, che diventano il soggetto principale di una mostra che vuole mettere l’accento sulla vita quotidiana che continua nonostante i tragici fatti di cui tutti siamo a conoscenza. In questa occasione sarà inoltre proiettato il film - documentario Lipadusa, ritorno in Sicilia, che illustra l’attività e le opere dell’artista Alcune pagine dell´Odissea di Omero, lette dall´attore e regista Orlando Forioso, accompagneranno il visitatore durante l´inaugurazione. Con queste letture, l´artista vuole fare una similitudine tra il viaggio di Ulisse e quello ugualmente pieno di pericoli ed incognite dei migranti, anche se costoro, a differenza dell’eroe omerico, non ritornano all’Itaca natale ma, al contrario, approdano in terra straniera per cominciare una nuova vita spesso più difficile e irta di ostacoli del viaggio intrapreso. Nell´introduzione al catalogo, la direttrice dell´Istituto, Roberta Alberotanza, ricorda che nel Fedone, Socrate scrisse Viviamo intorno a questo nostro mare come formiche, o come rane intorno ad uno stagno, per riferirsi al Mar Mediterraneo e alle civiltà che fin dai tempi più antichi vi sono fiorite attorno. Parole che trova capaci a caratterizzare il Mediterraneo come Mare Nostrum inteso come culla della nostra civiltà, ma anche come mare degli altri, vero crocevia di popoli, culture e lingue diverse. Luigi Camarilla è nato a Siracusa nel 1959. Dopo il diploma in arti plastiche conseguito a Milano, ha intrapreso varie esperienze tra creazione artistica e scrittura. Nel 1966, lascia Milano per tornare nella sua terra d’origine; tra l’Etna e lo Stromboli. Attualmente lavora ad un complesso progetto artistico Altari del Mediterraneo nel quale si mescolano pittura, scultura e scrittura. Www.iicmarsiglia.esteri.it    
   
   
APT: IL 6 OTTOBRE A POTENZA FESTIVAL FILOSOFIA MAGNA GRECIA  
 
 Potenza – Il 6 ottobre alle ore 11, nella sede dell’Apt Basilicata a Potenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’undicesima edizione del “Festival della Filosofia in Magna Grecia”, che grazie alla collaborazione avviata tra l’omonima associazione campana e l’Agenzia di promozione territoriale (Apt) dal 13 al 16 ottobre per la prima volta approda anche in Basilicata con il titolo “Uno”. Ne dà notizia l’Apt in una nota. Divenuto itinerante dal 2012 “il festival raggiunge i luoghi dell’approdo dei greci in Italia e nel resto d’Europa per celebrare la vocazione culturale della Magna Grecia. In Italia è l’unico Festival della Filosofia dedicato agli adolescenti, un evento di approfondimento culturale con una spiccata connotazione sociale: la divulgazione della filosofia, in forma esperienziale, tra gli studenti dei licei. La manifestazione consente inoltre di mettere insieme proposte culturali e di marketing territoriale attraverso la riscoperta e la riqualificazione della realtà in cui si svolge”. Sarà Metaponto “il luogo di riferimento di questa edizione, in cui i ragazzi coinvolti, come una sorta di déjà vu, avranno la possibilità di scoprire e approfondire la filosofia in uno dei centri propulsori della filosofia. Le attività avranno inizio, e si concluderanno, proprio presso l’area archeologica di Metaponto e prevedono passeggiate, laboratori e dialoghi filosofici - oltre a spettacoli di musica - che toccheranno anche Matera, Aliano e il Monastero di Santa Maria d’Orsoleo, a Sant’arcangelo”. Il tema della quattro giorni lucana è “Uno”, “che rimanda ai pitagorici, dunque alla presenza di Pitagora e di Ippaso da Metaponto - spiega Giuseppina Russo, presidente dell’associazione “Festival della Filosofia in Magna Grecia” - per condividere lo spirito del luogo in cui è nata una delle scuole pitagoriche”. “Uno - riprende Russo - come principio che unisce il tutto, quell’arché elaborato da Pitagora e che lui, appunto, chiama Uno, avvicinandosi al concetto numerico”. “L’iniziativa - aggiunge - è un’occasione di rinascita del filosofare nell’antico territorio della Magna Grecia, a partire dall’area archeologica di Elea-velia, luogo simbolo del pensiero filosofico occidentale”. Dieci mila gli studenti coinvolti negli anni, mille quelli che nella quattro giorni arriveranno in Basilicata dalle scuole di tutta Italia, trenta saranno selezionati tra i licei classici e scientifici lucani. Alla conferenza stampa saranno presenti Gianpiero Perri, Direttore Generale dell´Apt, Patrizia Minardi, Dirigente regionale dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici, Antonio De Siena, Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata, Giuseppina Russo, Presidente dell´Associazione Festival della Filosofia della Magna Grecia e Salvatore Ferrara, Direttore Scientifico.  
   
   
BOLZANO: PRIMA GUERRA MONDIALE E FILOSOFI: AL VIA NUOVO CICLO CAFÉ PHILOSOPIQUE 3.10  
 
Da venerdì 3 ottobre 2014, alle ore 20.00, presso il Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, torna l´appuntamento al Café Philosophique per la nuova rassegna incentrata sulla Prima Guerra Mondiale. Umberto Curi dell´Università degli Studi di Padova proporrà il tema "Il rapporto guerra politica nel pensiero occidentale". Il Dipartimento istruzione e formazione italiana, in collaborazione con l´Ufficio Cultura, nel contesto del Centenario della Grande Guerra ha organizzato la nuova edizione del progetto "Café Philosophique" denominato "Café Philosophique - Polemos: Pensiero sotto cieli d´acciaio". Il sottotitolo recita: "Pensare la guerra, ieri come oggi, confrontarsi attraverso il pensiero con la durezza del metallo che piaga la carne, con la tecnica che porta la morte. Pensare la distruzione, guardandola in volto". Si tratta di una serie di incontri con figure della filosofia e del pensiero contemporaneo sul tema dell´intreccio fra esperienza o pensiero del conflitto e produzione teorica nel Novecento. Da Heidegger a Jaspers, da Weber a Gentile, passando per Gramsci e Pareto, ma anche e soprattutto in dialogo con il mondo artistico e letterario del Novecento: gli intellettuali del secolo scorso si sono confrontati, prima ancora che con l´esperienza bellica, con il "pensare" la guerra. Spesso hanno svolto la funzione di guide ideali (D´annunzio, Corradini) o di tragici interpreti dei suoi esiti (da Jünger a Brecht, a Toller, a Lussu, a Ungaretti), ma nessuno ne è rimasto al di fuori. Cinque gli incontri a carattere divulgativo rivolti non solo a cultori ma anche a curiosi del discorso filosofico, storico, letterario, magari "di confine", che si svolgeranno presso il Centro Trevi, di venerdì, alle ore 20.00, da ottobre 2014 a febbraio 2015. Accanto al relatore ci sarà anche un interlocutore che porrà domande ed alla fine un breve dibattito con il pubblico, nelle scorse edizioni sempre piuttosto caldo e partecipe. L´ingresso è libero. Sono previsti anche incontri a carattere formativo destinati ai docenti e studenti delle scuole secondarie di Ii grado, che si svolgeranno, nelle medesime date, nel pomeriggio, presso il Liceo Scientifico E. Torricelli, in via Rovigo 42 a Bolzano, dalle ore 15.00 alle ore 18.00. I relatori che interverranno sono docenti universitari di estrazione storica e filosofica che tratteranno il tema della Prima Guerra Mondiale da angolazioni diverse. La rassegna prenderà il via venerdì prossimo 3 ottobre 2014, alle ore 20.00, presso il Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano; appuntamento con Umberto Curi dell´Università degli Studi di Padova che proporrà il tema "Il rapporto guerra politica nel pensiero occidentale". I prossimi appuntamenti sono con: Ugo Morelli di Trento il 24 ottobre, Alessandra Tarquin di Roma il 28 novembre, Simonetta Bassi dell´Ateneo di Pisa il 23 gennaio 2015 ed infine Sandro Chignola di Padova il 6 e 7 febbraio 2015.  
   
   
IN BICI COSTEGGIANDO IL TEVERE  
 
 San Giustino – Dalle sorgenti del Tevere, sul Monte Fumaiolo, al Lago di Alviano, seguendo sempre il corso del fiume senza difficoltà altimetriche eccessive. L’itinerario in bicicletta misura in totale 246 chilometri, suddivisi in 8 tappe, per una lunghezza media di 30,75 chilometri per tappa. La frazione più lunga è di 40 chilometri, mentre la più breve ne prevede 18,4. Ovviamente si tratta di una proposta, poiché chi è più allenato, o preferisce suddividere il percorso in altro modo, riuscirà a coprirlo anche nell’arco di meno giorni. Il percorso si sviluppa tra strade asfaltate poco trafficate, strade sterrate e percorsi ciclabili lungo l’argine, quindi la bicicletta più adatta per affrontarlo è quella da trekking (ibrida) o la mountain bike. Di seguito il dettaglio delle 8 tappe lungo il corso di questo fiume ricco di storia e fortemente legato alla cultura e alle tradizioni dei territori che attraversa, dall’Emilia Romagna al Lazio, passando per la Toscana e l’Umbria. 1a tappa: Monte Fumaiolo-pieve Santo Stefano. 27,5 km con 50 metri di dislivello. Un percorso facile e quasi totalmente in discesa che parte dall’Emilia Romagna per approdare in Toscana. Immersi nei boschi del Monte Fumaiolo si gode del fascino delle sorgenti poste a 1400 metri di quota. Prestate attenzione al tratto di strada di Valsavignone dove l’asfalto è molto rovinato. 2a tappa: Pieve Santo Stefano-san Giustino. 32 km con 200 metri di dislivello. Si parte da Pieve Santo Stefano e si entra in Umbria arrivando a San Giustino. Da vedere lungo il percorso Anghiari e Sansepolcro, ma godetevi anche i bellissimi panorami sul lago di Montedoglio, dove è posta anche l’unica piccola salita della giornata. 3a tappa: San Giustino-umbertide. 40 km con 100 metri di dislivello. E’ la tappa più lunga del percorso ma anche una delle più facili. Pedalerete per molti chilometri su sterrati e ciclopedonali lungo l’argine, godendo della bellezza del paesaggio. Prestate attenzione al traffico solo negli ultimi 5 chilometri. A fine tappa non perdete una visita al centro di Umbertide. 4a tappa: Umbertide-perugia. 36,3 km con 200 metri di dislivello. Ancora una tappa completamente pianeggiante e a stretto contatto con il fiume. Pedalerete per buona parte del percorso su sterrato immersi nella vegetazione lungo la riva. Solo arrivati a Ponte Felcino dovrete affrontare un breve tratto di asfalto. La fine della tappa è a Ponte San Giovanni, dove potete visitare l’ipogeo dei Volumni (http://www.Youtube.com/watch?v=d0rm2txydzs), ai piedi di Perugia. Per arrivare in centro città dovrete affrontare un po’ di salita, ma è una fatica che vale la pena. 5a tappa: Perugia-marsciano. 31,8 km con 100 metri di dislivello. Lascerete alle spalle Perugia e dopo pochi chilometri di asfalto vi troverete nuovamente immersi nell’atmosfera del fiume. Lungo il percorso toccherete piccoli borghi come Deruta e Torgiano, prima di giungere al centro di Marsciano. Non perdete una visita al museo dinamico del Laterizio (http://www.Supermuseolaterizio.it/web/museo_dinamico.php). 6a tappa: Marsciano-todi. 26 km con 150 metri di dislivello. Tappa breve e piuttosto facile che alterna sterrato e asfalto. Uno dei tratti più suggestivi è rappresentato dal percorso ciclabile ai piedi di Montemolino. L’itinerario si ferma a Pontecuti, ai piedi di Todi, ma se avete forze a sufficienza affrontate i 3 km che portano in centro: Todi infatti è una delle città artisticamente più ricche dell’Umbria. 7a tappa: Todi-corbara. 34 km con 650 metri di dislivello. Questa è la tappa più impegnativa del percorso, ma anche quella paesaggisticamente più bella. Si sale fino a 600 metri di quota e si possono godere panorami magnifici sulle valli di Todi e Orvieto, nonché sul Lago di Corbara. Se siete ben allenati, non sarà un problema. Se il vostro allenamento è poco, affrontate la prima salita con un passo tranquillo. Non ci sono pendenze impossibili e con calma supererete la tappa senza problemi. Considerate che gli ultimi 8 chilometri sono tutti in discesa e pianura. 8a tappa: Corbara-alviano. 18,4 km con 250 metri di dislivello. Ultima tappa della nostra proposta. E’ breve ma presenta qualche strappato impegnativo, soprattutto alla luce del fatto che le energie cominciano a scarseggiare. Lungo il percorso da non perdere Baschi, mentre nell’ultimo tratto della tappa pedalerete sul percorso ciclabile all’interno dell’Oasi del Wwf di Alviano (http://www.Wwf.it/alviano.nt), paradiso per gli amanti del birdwatching. Da qui potrete decidere se continuare verso Roma o tornarvene a casa. Ad Alviano c’è la stazione e quindi potrete tornare verso la partenza anche in treno. Un paio di consigli. Primo, se potete affrontate il viaggio tra maggio e inizio giugno. E’ sicuramente il periodo più bello: non soffrirete il caldo e potrete godere al massimo della rigogliosa natura che attraverserete. Secondo, prendetela con calma e concedetevi visite nei centri storici delle città toccate: Città di Castello, Umbertide, Perugia, Marsciano, Todi sono delle chicche da non perdere (www.Bikeinumbria.it). Per quanto riguarda i tempi di percorrenza, le otto tappe consigliate dovrebbero permettere anche ai meno allenati di affrontare l’intero percorso senza problemi. I più allenati possono impiegare anche 4 giorni, mentre gli esperti, macinando circa 80 chilometri al giorno, ce la possono fare anche in un week end. Ma ci vogliono davvero gambe toste. Maggiori dettagli e info li trovate su http://tinyurl.Com/3bbff23    
   
   
INCANTI RASSEGNA INTERNAZIONALE DI TEATRO DI FIGURA  
 
Dal 4 all’11 ottobre è di scena a Torino la ventunesima edizione di Incanti, rassegna internazionale di Teatro di Figura, dedicata al tema “Contaminazioni”, sia di generi e stili che di realtà culturali del territorio. Filo comune il teatro di figura che si interseca con la danza, la video-arte, la musica e le arti figurative in genere, con le migliori compagnie internazionali, un focus sul Progetto Incanti Produce (Pip ), nuovi progetti formativi, collabo- razioni artistiche e istituzionali. Una nov ità è il rapporto con giovani realtà del territorio cittadino, che aprono i loro spazi ad alcune serate della rassegna. Www.festivalincanti.it    
   
   
GAE AULENTI ARCHITETTO E DESIGNER.  
 

Omaggio alla progettista di Città Studi Giovedì 9 ottobre, dalle ore 9:30, all’Auditorium di Ci ttà Studi, in corso G. Pel- la2 a Biella, si rende omaggio all’archit etto Gae Aulenti: Interverranno Marco Mulazzani dell’Università degli Studi di Ferrara eLuisa Bocchietto, board member International Council So cieties of Industrial Design. Alle ore 12:30 si terrà la presentazi one del busto commemorativo ad opera di Mariella Perino. L´incontro, in collabor azione con l´ordine d egli Architetti di Biella, ha valore di aggiornamento professionale. Sempre per l’occasione verrà inaugurata la mostra dedicata a Gae Aulenti,.curata da Paola Bacchi, visitabile fino al 2 novembre. Www.fondazionecrbiella.it/flex/cm/pages/
serveBlob.php/l/it/idpagina/2641

 

 
   
   
THROUGH MOROCCO ALL’AEROPORTO DI LEVALDIGI  
 
Fino a domenica 30 novembre l’aeroporto di Cuneo-levaldigi ospita la mo- stra fotografica Trough Morocco di Tiziano Nobile, un’iniziativa nata in colla- borazione con l’Ente per il Turismo del Marocco e dedicata alla diffusione della cultura e degli usi e costumi locali. Il visitatore può avvicinarsi e com- prendere meglio alcuni aspetti della cu ltura marocchina. La mostra, ospitata all’interno del terminal, è divisa in sezioni che raccontano (attraverso foto e testi) la gente, la religione, le tradizion i, i trasporti. Il visitatore è accompagna- to nella sua visita da suoni, profumi, sensazioni. Www.aeroporto.cuneo.it    
   
   
DOMENICA 5 OTTOBRE “PROVINCIA INCANTATA” E’ A MONCALIERI  
 
Ultime tappe “Provincia incantata”, il progetto che coinvolge ogni anno migliaia di turisti-spettatori di Torino e Provincia in visite guidate teatrali alla scoperta del fascino dei borghi ricchi di storia e di bellezze architettoniche. Domenica 5 ottobre è di scena la Città di Moncalieri, in occasione dell’iniziativa “Pagine Incantate” promossa dall’Assessorato comunale alla Cultura e al Turismo con la partecipazione della “Famija Moncalereisa”. La visita ha inizio alle 15,30 di fronte al Municipio, in piazza Vittorio Emanuele Ii, prosegue con la chiesa delle Carmelitane Scalze, la Confraternita di Santa Croce, il Real Collegio Carlo Alberto e con i luoghi dei Templari di Sant’egidio, Porta Navina, l’antica Piazza del Burro e la Collegiata di Santa Maria della Scala. Tappa finale è il Giardino delle Rose del Castello, dove è possibile visitare la mostra mercato “Pagine Incantate”. “Provincia Incantata” si conclude domenica 12 ottobre a Piverone. Sancho Panza Guida I Turisti Tra I Segreti Dei Borghi Giunto ormai alla quarta edizione, il progetto “Provincia Incantata”conferma il successo di una formula che coinvolge gli spettatori in visite guidate animate durante i quali il teatro diventa strumento per dar vita a borghi, paesi, luoghi, monumenti, prodotti tipici propri delle diverse comunità locali. A curare e condurre le visite animate è l´associazione “Teatro e Società”, in collaborazione con la Provincia di Torino e con l’Atl “Turismo Torino e provincia” e con il sostegno economico dei Comuni aderenti all’iniziativa. Quest’anno ad accompagnare i turisti alla scoperta dei borghi e delle loro storie è un personaggio letterario d’eccezione: Sancho Panza, un eroe piccolo e umile, un eroe comune, un uomo che si illude di poter cambiare in meglio la propria vita ed è per questo che nelle visite animate dal regista e dagli attori di “Teatro e Società” fugge dalla storia di Cervantes per andare alla ricerca di una propria dimensione, alla ricerca di se stesso e della propria identità. Il personaggio sta divertendo molto il pubblico e ha centrato l´obiettivo che regista e attori di “Teatro Società” si erano prefissati. Attraverso lo sguardo stupito e smarrito del protagonista, anche i visitatori guardano e riscoprono le bellezze dei borghi del proprio territorio con occhi nuovi. Come se fosse la prima volta. Per Informazioni E Prenotazioni Per le informazioni e le prenotazioni (entro le 17 del sabato precedente ogni visita) è a disposizione l’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefono 0125-618131, e-mail info.Ivrea@turismotorino.org    
   
   
CONCERTO INAUGURALE DEL XVII VIOTTI FESTIVAL  
 
Sabato 4 ottobre, alle ore 21, al teatro Civico di Vercel li, in via Monte di Pietà 15, la Camerata Ducale diretta dal Maestro Guido Rimonda presenta la sta- gione concertistica Viotti Festival 2014/ 2015, con il programma “A te, Maria”: Ave Maria di F. Schubert; Ave Maria di C. Gounod, Sinfonia La Passione di J. Haydn. Al termine del concerto si potrà aderire alla campagna abbona- menti 2014/2015. L’ingresso è libero e non è possibile prenotare i posti. Per informazioni: Camerata Ducale, tel. 011755791. Www.viottifestival.it    
   
   
CASALINO IN FESTA PER IL RACCOLTO  
 
Settima edizione domenica 5 a Casalino per la "Festa del raccolto". L´appun- tamento è organizzato presso la casci na Graziosa della frazione Cameriano e inizierà alle ore 11 con i laboratori cr eativi per i bambini. Tra le iniziative, che proseguiranno fino alla serata, visite guidate della cascina e dell´alleva- mento, uno spettacolo equestre medievale e danze popolari. Www.turismonovara.it  www.Comune.casalino.no.it    
   
   
GH:ESC : FRAZIONE - PROGETTO: DOPPIO APPUNTAMENTO A MONTECRESTESE  
 
L’associazione Ars.uni.vco con il patro cinio di Convenzione delle Alpi, Unio- ne Montana Alta Ossola, Comune di Domodossola, Comune di Montecreste- se, Uncem nazionale ed Associazione C anova, organizza per le giornate di venerdì 10 e sabato 11 ottobre un doppio appuntamento dal titolo: “Gh:esc: Frazione-progetto”. Una proposta di rilettura del paesaggio per il riuso di un insediamento dimenticato in Val d’Ossola. Venerdì 10 ottobre al Centro Cul- turale Ricreativo - Anspi - frazione Chiesa interverranno, tra gli altri, Arianna Pirazzi ed Elena Pidò vincitrici del prem io speciale al concorso Young scien- tist award 2014 della Convenzione delle Alpi, che presenteranno lo studio realizzato su Gh:esc nel Comune di Montecrest ese. Sabato 11 ottobre, poi, ci sarà una visita guidata di Montecrestese. Www.univco.it  
   
   
L’UOMO CHE COSTRUISCE LE CHITARRE DI CERAMICA  
 
Deruta – C’era un ragazzo che come noi amava i Beatles e i Rolling Stones, ma anche Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Pink Floyd, Nirvana e Guns N’ Roses, il rock, le chitarre e le canzoni, che “sono nell’aria e nascono da sole” (Vasco). Come quelle che arrivano dalla bottega di Giovanni Andreani, che non girava il mondo e non veniva dagli Stati Uniti d’America, ma da Deruta, dove dieci anni fa, da ceramista provetto, ha avviato una impresa un po’ folle e un po’ rivoluzionaria: sfidare se stesso, il tran-tran dei soliti pezzi esposti nella bottega e costruire una chitarra elettrica tutta di ceramica. Non da appendere al muro come un qualsiasi oggetto da collezione, ma proprio per suonare. Funzionante. E la follia è riuscita talmente bene che ora di chitarre ne ha assemblate 9 (“e la decima l’ho regalata a Carlos Santana, che due anni fa l’ha usata nel suo concerto a Umbria Jazz”), tutti pezzi esclusivi, una tipologia che così fatta non esiste al mondo, con il corpo in ceramica che è un blocco di argilla unico, dipinto a mano con soggetti rinascimentali, il manico di mogano e palissandro, gli inserti sulla tastiera in madreperla. E in alto, su una minuscola piastrellina intarsiata nel legno, le iniziali del suo nome, più da 007 che da Beatles (Ga1, Ga2, Ga3…), la firma, la data di produzione. Come un’opera d’arte. Che quella di Giovanni sia una bottega speciale lo si capisce prima da lontano, ascoltando l’inconfondibile “bleng-bleng” della chitarra elettrica che risuona e rimbalza sulle pareti “ceramicate” del paese, poi entrando: chitarra in vetrina, amplificatore in posizione strategica, altre chitarre esposte sul tavolo, con tanto di cartello “non toccare e non fotografare”. E lui che suona, suona sempre, basta un attimo, attacca il jack, improvvisa due accordi, li registra pigiando la pedalina del loop e poi parte, col sottofondo ritmato che ripete quelle note. «…ho messo insieme le mie due passioni, la musica e la ceramica, sbocciate tardi, ma evidentemente ben presenti dentro di me. Del resto uno di Deruta che non fa il ceramista e che addirittura prende per la prima volta in mano il pennello a 26 anni è quasi una rarità. Io suonavo in un gruppo (“Quintaessenza”), anzi ero il chitarrista, ma non saprò mai se questo mestiere è una evoluzione dell’altro, o sono le facce della stessa medaglia. Tanto è vero che le mie chitarre non sono ancora in vendita, le costruisco e le tengo lì, aspetto di arrivare alla perfezione tecnica, strutturale ed acustica, poi ci penserò. E magari riprenderemo anche a suonare con la band. L’abbiamo fatto nel luglio scorso, qui in paese, durante la notte bianca ed è stata una bella esperienza». Torniamo un attimo indietro: un derutese che non si appassiona alla ceramica, cosa voleva fare da grande, il chitarrista? «No… forse nemmeno quello. Certe cose prima di venire fuori devono maturare. In famiglia c’era sì mia madre Novella che ha sempre fatto l’operaia in una fabbrica di ceramica, mentre papà Augusto è un elettricista, ma nessuno mi ha spinto verso questo lavoro, anzi ho preso il diploma da ragioniere e per un po’ di tempo ho provato con i lavori più disparati. Se penso ai sei mesi passati in una azienda che lavorava il pollame mi vengono i brividi. Cose tipo aspirare le interiora dei polli morti con una pistola, maneggiarli, prepararli per il confezionamento non è stato uno spettacolo esaltante. Lì mi sono guardato intorno, e visto che eravamo pur sempre a Deruta ed avevamo un locale bello grande sotto casa ho deciso di aprire bottega». Fosse facile… come si comincia da zero? Soprattutto cosa si vende? «Riempire gli scaffali è stata la cosa più semplice, ho comperato da altri. Ma per poter fare cose mie mi sono affidato a zio Franco, uno che ha imparato questo mestiere quando a Deruta c’erano solo due ceramisti e si apprendevano tecniche di grande qualità. Diciamo che lui mi ha insegnato proprio tutto, cominciando col “presentarmi” il pennello, passando al disegno del “Raffaellesco” (i due draghi stilizzati) e del “Ricco Deruta”, i nostri classici, dell’“Arabesco” (foglie e uccellini) e dell’ “Orvietano” (galletto e foglie verdi), per finire alla cottura. I primi oggetti tutti miei li ho fatti dopo un anno, un tempo molto breve a sentire chi se ne intendeva, cioè lo zio, che ha rassicurato anche i miei. Questo figlio che ancora sembrava indeciso sul suo futuro, aveva forse trovato la sua strada. Era il 1999, qualche anno dopo, nel 2003, ho cominciato a pensare alla chitarra di ceramica». Nel frattempo la sua band come andava? «Bene, anche se tra i naturali alti e bassi di un gruppo che certo non sbarcava il lunario con questa attività. Qualche concerto, il tentativo di incidere un Cd tutto nostro, fermato a 6 canzoni, che però, postate su “Myspace” hanno avuto una buona risposta. Nel frattempo il negozio funzionava ed ho sentito la necessità di creare qualche oggetto particolare, esclusivo. La chitarra è stato il primo pensiero: ho smontato e sezionato la mia Fender Stratocaster, l’ho studiata nei minimi particolari, ed ho iniziato a lavorarci. Perché non bastava essere un ceramista, occorrevano nozioni di liuteria, applicare regole matematiche ferree per evitare che stonasse, usare il calibro elettronico per mettere i tasti di nichel al posto giusto, nemmeno un millimetro più avanti o più indietro. È stata dura, ma il 10 febbraio del 2005 la Ga1 è uscita dal laboratorio, pesava sei chili e mezzo, cioè troppo, ma quando ho cominciato a strimpellarla mi sono emozionato, così come vedere la qualità estetica, la brillantezza dei colori riprodotti sulla ceramica. Sì, c’ero riuscito. Per le altre è stato molto meno difficile, ho apportato aggiustamenti, ridotto lo spessore dell’argilla, pur dovendo fare i conti con numerose rotture durante la cottura, e sono arrivato a fabbricare chitarre di 4 chili. L’ideale per non farsi “tagliare la spalla” dopo aver suonato due canzoni. Una Fender normale pesa esattamente da 3 chili e mezzo a quattro». Come andò con Santana? «Mi contattò l’organizzazione di Umbria Jazz, che aveva visto un servizio in tv, su Bell’italia. Voleva che mostrassi le mie chitarre a Carlos, ma per una serie di circostanze riuscimmo a vederci solo mezz’ora prima del suo concerto. Ne avevo portata una sola, per regalargliela. Ero emozionatissimo, dissi qualcosa del tipo “ecco questa è per lei…”, lui se la rigirò tra le mani stupito, poi mi disse “bella, stasera ci suono”. E lo fece con “Open Invitation”, una canzone che dura 9 minuti e mezzo. Poi so che l’ha usata in un concerto a Bari, ma di persona non l’ho più rivisto. Mi ha mandato i ringraziamenti dal suo manager ed una domanda sintomatica: voleva sapere il valore della chitarra perché la doveva assicurare. Segno che ancora ce l’ha a casa sua e che ci tiene, no?». A proposito: se le volesse vendere, quale sarebbe il valore di mercato? «Circa 12mila euro l’una, ma inizierò a commercializzarle quando saranno perfette. Intanto, tenendole qui controllo la struttura che va verificata nel tempo, ogni tanto cambio qualcosa. L’ultima, fatta dieci giorni fa, è diversa da tutte, di legno con inserti in ceramica. Penso di poterne costruire 4-5 l’anno, non di più. Per ora mi sto abituando a dire molti no: ad una signora americana che la voleva per una sua collezione in stile country, da appendere come un quadro; ad un russo che avrebbe fatto carte false per averne una e si presentò coi soldi in contanti, persino ad Allan Clarke, chitarrista dei “The Hollies”, gruppo rock degli anni ’60. Non lo conoscevo, è arrivato qui come turista, mi ha chiesto solo se poteva suonare. Beh, ho capito subito che non era uno qualsiasi, poi ho visto su Youtube che aveva suonato in numerosi concerti assieme a Beatles e Rolling Stones. Quasi un mito, ma non l’ho venduta nemmeno a lui. Ha detto che ripasserà… e dico no anche a chi vorrebbe che costruissi violini, basso elettronico, persino chitarre acustiche. Solo una volta ho vacillato, con un miliardario americano che la voleva per il figlio. Gliel’ha fatta provare, se n’è andato, poi è tornato… “dica qualsiasi cifra”. E io “cinquantamila euro”. Mi ha allungato la carta di credito, ma ho fatto finta di non capire…».  
   
   
SPETTACOLI, GENOVA COME BUENOS AIRES. SABATO 4 OTTOBRE ALLE 21 CONCERTO E MILONGA NEL SALONE DEL MAGGIOR CONSIGLIO DI PALAZZO DUCALE. LE STRADE DEL TANGO E GLI ARRANGIAMENTI DI LUIS BACALOV, ROBERTA ALLOISIO E WALTER RIOS  
 
Genova. Per una notte il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova si trasformerà in una milonga dove verranno presentati tanghi classici e inediti, registrati con arrangiamenti di Luis Bacalov a Roma e di Walter Rios a Buenos Aires. Sabato 4 ottobre dalle 21 Palazzo Ducale diventa la Boca, famoso quartiere di Buenos Aires a cui è legato tutto l´immaginario del tango, per ospitare le musiche dei nuovi tanghi di Gianpiero Alloisio, Pablo Banchero, Umberto Bindi, Stéphane Casalta e Carlo Marrale. Ideatrice del progetto, patrocinato dall´assessorato alla cultura della Regione Liguria, e interprete delle canzoni Roberta Alloisio che firma anche il testo di un brano ispirato da Giorgio Calabrese. Durante la serata verranno eseguiti tutti i dodici brani del cd "Xena Tango" che contiene sette brano inediti, tre grandi classici come "El dia que me quieras", "Caminito", Cancion da Cheullia", "Barbon" di Vittorio De Scalzi e "Italiani d´Argentina" di Ivano Fossati. Accompagneranno Roberta Alloisio: Fabio Vernizzi al pianoforte, Armando Corsi alla chitarra, Gianpaolo Costantini al bandoneon. A presentare le canzoni, oltre a Roberta Alloisio, l´attrice Carla Peirolero e alcuni degli autori. Al termine del concerto Alessandra Costa e Massimiliano Fontanini di Milonga Buenos Aires daranno il via alle danze. Ingresso 10 euro. Prevendita biglietteria di Palazzo Ducale te.: 0108171663 – cell. 3804522189.  
   
   
MARCHÉ AU FORT TRA GUSTO E CULTURA ALLA SCOPERTA DEI SAPORI DELLA VALLE D’AOSTA  
 
Domenica 12 ottobre 2014 a Bard l’undicesima edizione Undicesima edizione per il Marché au Fort, la grande vetrina dedicata alle eccellenze della produzione enogastronomica della Valle d’Aosta. L’evento, che si svolgerà tra le suggestive mura del Borgo medievale e del Forte di Bard domenica 12 ottobre 2014, è la più importante rassegna enogastronomica dedicata ai prodotti e alle specialità della tavola della piccola regione alpina. Gli amanti della buona tavola e i cultori del gusto, potranno incontrare oltre 85 produttori e conoscere da vicino la variegata offerta dell’enogastronomia valdostana, dai formaggi ai salumi, dalle carni ai vini, dai mieli alle varietà di frutta e dolci. La manifestazione, promossa dall’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dalla Camera Valdostana delle Imprese e delle Professioni, dall’Associazione Forte di Bard e dal Comune di Bard, coinvolgerà gli angoli più caratteristici del Borgo medievale di Bard e del Forte, a partire dalle ore 9.30 sino alle 18.00. I visitatori potranno incontrare nel mercato i produttori e acquistare le specialità del territorio, assistere a spettacoli ed eventi itineranti e scoprire le curiosità della cucina tipica della Valle d’Aosta. “Undici anni di Marché au Fort rappresentano un cammino importante che vede protagoniste le eccellenze enogastronomiche della Valle d’Aosta valorizzate in un contesto monumentale unico – spiega il Presidente della Regione Valle d’Aosta e del Forte di Bard, Augusto Rollandin - . Questo atout, abbinato ad un ventaglio di proposte culturali e di svago per tutta la famiglia ha trasformato questa giornata in un evento in cui continuiamo a credere molto quale vetrina promozionale per l’intera Regione. Un cammino positivo che ha portato a risultati sempre più significativi ed apprezzabili sia in termini di presenze che di ricadute economiche per il territorio”. “Il Marché au Fort – commenta l’Assessore all’Agricoltura della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin – non ha certamente bisogno di presentazioni: nel corso delle dieci passate edizioni si è guadagnato un posto in prima fila tra gli eventi di maggior pregio nell’ambito dell’agroalimentare di qualità della Valle d’Aosta. Il richiamo che suscita questa grande kermesse è da attribuire a un mix di fattori che la rendono unica: il fascino del Borgo, l’imponenza del Forte, un ricco programma culturale e di intrattenimento e, naturalmente, i profumi, i colori e i sapori delle produzioni enogastronomiche che traggono origine dalla maestria e dal duro lavoro degli agricoltori valdostani”. “Ancora una volta – evidenzia il Presidente Nicola Rosset - abbiamo cercato di metterci a servizio delle nostre aziende e per questo abbiamo scelto di riproporre l’iniziativa “Sapori valdostani offerti dalla Chambre” a cui abbiamo voluto affiancare, insieme agli altri soggetti organizzatori, un programma ricco di iniziative nel quale la cultura potesse sposarsi con il gusto e la promozione delle eccellenze valdostane. Ne è un esempio l’appuntamento con i giovani cuochi che realizzeranno alcuni piatti capaci di valorizzare la genuinità e la bontà della nostra produzione tipica. Per la stessa ragione, in collaborazione con Unioncamere Piemonte, abbiamo scelto, per la prima volta, di presentare l’iniziativa anche agli organi di informazione piemontesi. In un momento nel quale il Governo nazionale sembra mettere in discussione l’esistenza stessa del sistema camerale, credo che questo possa rappresentare un valido esempio di ottimizzazione delle risorse e dell’importanza del ruolo delle Camere di Commercio per il comparto economico”. “La presentazione di oggi di Marché au Fort - dichiara Paolo Bertolino, Segretario Generale di Unioncamere Piemonte - nasce dalla consapevolezza che occorre sviluppare sempre più un approccio comune e coordinato alle azioni a sostegno delle imprese e che alcune tematiche della competitività territoriale vanno pensate su aree integrate al fine di aver una maggiore efficacia. L’undicesima edizione di questa iniziativa ci dimostra ancora una volta la capacità delle Camere di commercio piemontesi e valdostane di lavorare insieme in modo efficace, mettendo a fattore comune competenza e dinamismo per lo sviluppo dei nostri territori”. Le Iniziative Speciali La Cuisine du Marché La grande novità del Marché au Fort 2014 è rappresentata dai Cooking show curati dalla Fondazione per la Formazione Professionale e Turistica di Châtillon. I giovani e talentuosi chef effettueranno la spesa sulle bancarelle del mercato per poi realizzare, con i prodotti tipici locali, ricette della cucina di tradizione della Valle d’Aosta. La Petite Place du Marché Ricavata nella suggestiva Piazza di Casa Challant, la Petite Place darà spazio ad alcuni maestri dell’artigianato tipico valdostano che daranno dimostrazione del loro estro attraverso la lavorazione del legno. Libreria del Marché Al Forte di Bard verrà allestita nella Piazza di Gola la Libreria del Marché, uno spazio dove consultare e acquistare le pubblicazioni dedicate alla cucina e ai sapori della Valle d’Aosta. Cinémarché Torna anche il Cinémarché, nell’auditorium dell’Opera Mortai, con la proiezione dei film vincitori all’ultima edizione del Cervino Cinemountain Festival e della pellicola “La prima neve” di Andrea Segre, a cura di Montura. Sapori valdostani offerti dalla Chambre Nell’intento di incentivare la conoscenza e la diffusione dei prodotti eno-gastronomici del territorio, la Camera Valdostana delle Imprese e delle Professioni promuove per il terzo anno l’iniziativa “Sapori valdostani offerti dalla Chambre”. I visitatori potranno usufruire di un “buono prodotti” del valore di 10 euro ogni 50 euro di spesa effettuata presso i produttori, mediante una tessera “raccolta punti” in distribuzione presso le aziende espositrici aderenti all’iniziativa. Il buono potrà essere ritirato presso i punti informazione. Il visitatore dovrà presentare l’apposita tessera completata con i timbri attestanti acquisti per un ammontare di 50 euro e utilizzarla presso un unico espositore. Concorso fotografico Fotomarché Il Marché au Fort diventa interattivo. L’associazione Forte di Bard promuove un concorso fotografico aperto a tutti. Per partecipare è sufficiente scattare col proprio smartphone sino a tre immagini della manifestazione. Le foto postate sulla pagina Facebook del Forte entro le ore 15 del 12 ottobre, verranno selezionate da una giuria e premiate il giorno stesso, alle ore 17, in Piazza di Gola. Per partecipare il pubblico deve iscriversi gratuitamente all’Infopoint all’ingresso del Borgo. Regolamento completo su www.Fortedibard.it Conoscere l’Europa Il Centro Europe Direct Vallée d’Aoste sarà presente nei due punti informativi per far conoscere al pubblico l’Unione Europea, gli eventi organizzati in Valle d’Aosta dal Centro, i progetti finanziati coi Fondi europei e tanto altro ancora. Progetto Nutralp L’institut Agricole Régional della Valle d’Aosta presenterà al Marché au Fort i risultati del progetto Nutralp nato con l’obiettivo di aumentare le conoscenze dei prodotti agroalimentari della regione Valle d´Aosta, in particolare per quanto concerne alcune qualità di uva e mele autoctone. La conoscenza approfondita del loro valore salutistico si traduce in tutela e innovazione dei prodotti tipici anche trasformati, elementi essenziali per lo sviluppo del territorio e la competitività delle imprese. Cosa fare al Forte di Bard La giornata è occasione per una visita al Forte di Bard, principale centro d’interpretazione delle Alpi e luogo privilegiato di comunicazione del patrimonio culturale della Valle d’Aosta. All’interno sono visitabili il Museo delle Alpi, il percorso sulla storia del Forte all’interno delle Prigioni e le esposizioni Pablo Picasso. Il colore inciso e Sergio Larrain. Vagabondages. Parcheggi e navette Un servizio navette gratuito collegherà per l’intera giornata i parcheggi periferici dislocati lungo la statale 26 della Valle d’Aosta, nei comuni di Bard, Hône, Donnas, Arnad, Pont-saint-martin con l’area della manifestazione. Www.fortedibard.it    
   
   
MERCANDÈ DEL DIVERTIMENTO 2014 A CISTERNA D’ASTI  
 
 Si rinnova l´appuntamento per l´ultima m anifestazione dell´anno al Castello medievale di Cisterna d’Asti, l’11° Ed izione del "Mercandè". Una giornata, quella di domenica 5 ottobre, interamente animata dai "i giochi di ieri e di og- gi" che faranno divertire bambini e contemporaneamente riporteranno i più grandi alla loro infanzia. In progra mma anche animazioni, spettacoli e labo- ratori per i ragazzi delle scuole dell´in fanzia elementari e medie. Un modo u- nico per conoscere le tradizioni e la della propria terra. Non mancheranno poi visite guidate, escursioni e laboratori dalla storia antica a lla storia contempo- ranea. Www.museoartiemestieri.it