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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Ottobre 2014 |
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AOSTA, VIRUS EBOLA: LA VALLE D’AOSTA ATTIVA IL PROTOCOLLO MINISTERIALE |
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Aosta, 16 ottobre 2014 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali, in relazione all’epidemia di malattia da virus Ebola, che sta interessando alcuni Paesi dell’Africa, comunica che anche le strutture competenti dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta hanno aderito alle ultime disposizioni del Ministero della Salute, predisponendo uno specifico protocollo d’intervento. Il protocollo definisce la classificazione dei casi, le relative modalità di intervento e di trattamento dei pazienti e dei contatti con l’utilizzo di idonei sistemi di protezione individuale, le modalità di trasporto dei pazienti stessi e di raccolta dei campioni e gli operatori sanitari di volta in volta coinvolti. L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunica inoltre che sono state attivate le iniziative informative e formative rivolte a tutti gli operatori sanitari e non interessati dal protocollo suddetto. |
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NUOVA VALVOLA PER IL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI CON STENOSI AORTICA SEVERA |
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Genova, 16 Ottobre 2014 – Medtronic ha annunciato ieri il lancio in Italia di Corevalve Evolut R, l’innovativo sistema per la sostituzione transcatetere della valvola cardiaca (Tavi: Transcatheter aortic valve implantation), destinato ai pazienti con stenosi aortica severa. Il nuovo dispositivo è auto-espandibile e ha ottenuto ad Agosto di quest’anno il marchio di Conformità Europea (Ce). L’innovazione, ora disponibile con questa valvola, consiste in un miglioramento delle prestazioni e soprattutto in una maggior facilità d’inserimento. La valvola transcatetere di Medtronic è ora completamente ricatturabile (la valvola può essere reinserita nel catetere) e riposizionabile (la valvola può essere spostata al di sopra o al di sotto della sua collocazione iniziale) durante la fase d’inserimento. "Il sistema Corevalve Evolut R rappresenta il progresso della Tavi, una tecnologia ben collaudata", ha dichiarato la Professoressa Sonia Petronio, Responsabile della Sezione Dipartimentale di Emodinamica della Aoup Cisanello di Pisa "Le nuove caratteristiche di ricatturabilità del dispositivo e il miglioramento del sistema di rilascio della valvola, assicurano agli specialisti una maggiore sicurezza nella fase procedurale. La possibilità di ricollocare la valvola in una posizione migliore rappresenta un vantaggio significativo nella fase di impianto. L’intervento, che abbiamo appena realizzato a Pisa con questa tecnologia, si è concluso con successo e con la massima soddisfazione del team da me diretto.” La nuova tecnologia, che consiste nella valvola aortica transcatetere Corevalve Evolut R e nel nuovo catetere, è stata progettata per essere impiantata in maniera accurata ed efficace al primo tentativo. Inoltre il sistema è dotato di una speciale guaina che, grazie al suo profilo pari a 14 Fr, è il più sottile attualmente disponibile e consente così di ridurre al minimo il rischio di gravi complicanze vascolari.
“Corevalve Evolut R rappresenta l’evoluzione di Corevalve, il sistema per la sostituzione transcatetere della valvola cardiaca con cui sono stati realizzati più di 65.000 impianti nel mondo.” ha dichiarato il dottor Arturo Giordano, responsabile del Reparto di Interventistica Cardiovascolare del Presidio Ospedaliero Pineta Grande di Castelvolturno. “La procedura, che viene effettuata per via percutanea mediante una piccola incisione, prevede l’immediato impianto di una nuova valvola biologica, caricata in un catetere e rilasciata al livello della valvola malata. A Castelvolturno abbiamo appena realizzato un impianto su un paziente che ha confermato le caratteristiche innovative di questa tecnologia.” Corevalve, valvola aortica impiantabile per via transcatetere(attraverso un accesso arterioso o attraverso aorta ascendente) prodotta da Medtronic, è stata progettata per sostituire la valvola aortica nativa in pazienti giudicati ad alto rischio o inoperabili senza la necessità di un intervento chirurgico a cuore aperto e senza la concomitante rimozione della valvola malata. La stenosi valvolare aortica e la Tavi La valvola aortica è una valvola unidirezionale che permette il flusso del sangue dal cuore a tutto l’organismo. La stenosi valvolare aortica (As), patologia di origine degenerativa causata dalla calcificazione dei tessuti in seguito all’invecchiamento, è una delle malattie più comuni delle valvole cardiache. In Italia ne soffrono il 12,4% degli over 75enni, di cui il 3,4% ha una stenosi classificabile come severa. Le conseguenze di questa malattia sono molto pericolose con il decesso della metà dei pazienti con stenosi valvolare aortica severa entro due anni dalla diagnosi se non ricevono un trattamento in grado di procurare un significativo miglioramento dei sintomi. I trattamenti attualmente disponibili sono la terapia medica, la valvuloplastica, la sostituzione chirurgica della valvola aortica (Avr) tradizionale o mini-invasiva, con valvola tradizionale o sutureless, e l’impianto di una valvola aortica per via transcatetere (Tavi). Tra questi, in realtà, solo la sostituzione della valvola ha dimostrato di essere una cura efficace e duratura: non ci sono infatti farmaci che abbiano dimostrato di prevenire o ritardare la progressione della malattia e di aumentare la sopravvivenza. Anche la valvuloplastica è usata sempre più raramente a causa della assenza di efficacia a lungo termine e l’assenza di benefici in termini di sopravvivenza. I pazienti che vengono sottoposti a sostituzione chirurgica della valvola hanno invece una maggiore aspettativa di vita rispetto ai pazienti in trattamento medico e per questo motivo l’intervento chirurgico è considerato il gold standard nel trattamento della stenosi aortica severa. Purtroppo gran parte della popolazione con As non può ricevere un trattamento chirurgico a causa del rischio operatorio ritenuto troppo elevato e, di conseguenza, ha una minore aspettativa di vita. Una nuova soluzione meno invasiva come l’impianto transcatetere della valvola (Tavi) offre ai pazienti ad alto rischio la possibilità di ottenere una maggiore aspettativa di vita e una migliore qualità di vita rispetto alla terapia medica. In Italia, considerando soltanto la popolazione di età superiore ai 75 anni, è possibile stimare che circa 30.000 pazienti siano trattabili con Tavi. Ad oggi le evidenze cliniche a supporto della Tavi sono ricche e robuste. Un recente studio, presentato alla conferenza Transcatheter Cardiovascular Therapeutics (Tct) 2014 di Washington, condotto su 350 pazienti per due anni, ha dimostrato che il trattamento di sostituzione della valvola cardiaca Tavi con Corevalve ha raggiunto un tasso di sopravvivenza eccezionale per quei pazienti che, senza trattamento, avrebbero una probabilità di morte del 50% in due anni ma nello stesso tempo considerati troppo malati e fragili per poter subire un intervento tradizionale open di sostituzione della valvola cardiaca. Inoltre, in questa analisi, i pazienti trattati con intervento Tavi hanno utilizzato meno risorse sanitarie in termini di tempi procedurali, utilizzo di terapie intensive, tempi di ospedalizzazione e servizi di riabilitazione. |
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TROMBOSI VENOSA PROFONDA: NUOVI PARADIGMI TERAPEUTICI GRAZIE AI NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI |
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Bologna, 16 ottobre 2014 – “Tutto in una notte” è il suggestivo titolo del Congresso Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) Giovani Emilia Romagna che si è svolto a Bologna il 10 ottobre 2014, dedicato alle situazioni che un giovane medico può trovarsi ad affrontare durante un turno di notte di guardia. Il primo degli argomenti discussi durante il Congresso è la necessità di utilizzare una terapia anticoagulante nel caso di una trombosi venosa profonda, situazione assai frequente, potenzialmente molto impegnativa perché può mettere a repentaglio la vita di una persona. La trombosi venosa profonda è la formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda del corpo, che causa un’ostruzione parziale o completa al flusso del sangue. La complicanza più temuta di questa condizione è l’embolia polmonare, un’evenienza che si verifica quando un frammento di trombo si stacca e passa in circolo, per andarsi a fermare a livello delle arterie polmonari. La trombosi venosa profonda ha un’incidenza annuale di oltre 800.000 casi ed è responsabile di circa 100.000 morti/anno per embolia polmonare associata. “Da qualche tempo il medico ha uno strumento in più nel proprio arsenale terapeutico, rappresentato dai Nuovi Anticoagulanti Orali – Nao, in particolare, rivaroxaban, che è l’unico di questa categoria farmacologica ad essere attualmente registrato e utilizzato in Italia con questa indicazione – dichiara il Dottor Giovanni Iosa, Presidente di Fadoi Emilia Romagna e Direttore di una delle Unità Operative di Medicina Interna dell’Ausl della Romagna – La terapia tradizionale, che prevede la somministrazione di eparina a basso peso molecolare, con modalità iniettiva sottocutanea, 2 volte al giorno, e, a seguire, un altro anticoagulante per via orale (antagonista della vitamina K) viene, così, sostituita con risultati equivalenti da un’unica terapia orale molto maneggevole (2 compresse al giorno per tre settimane e poi, in seguito, una sola). Il trattamento con rivaroxaban – continua il dottor Iosa - ha i vantaggi di un approccio terapeutico con un unico farmaco orale, senza necessità di dover praticare iniezioni o dover effettuare un monitoraggio continuo dei parametri di coagulazione, come con gli antagonisti della vitamina K. Si tratta di una novità assolutamente rilevante, che vanta un’esperienza oramai avanzata, che sta entrando a tutti gli effetti nella pratica clinica quotidiana.” “Ad oggi il farmaco, che oltre la trombosi venosa profonda prevede un’altra importante indicazione quale la prevenzione dell’ictus in pazienti affetti da Fibrillazione Atriale da assumersi in monosomministrazione giornaliera, è prescrivibile solo da un numero ristretto di specialisti, autorizzati dalle singole Aziende Ospedaliere, che sono gli unici abilitati alla prescrizione – aggiunge il dottor Iosa - Prescrizione che presuppone la compilazione per via telematica di un piano terapeutico, ossia un modulo che contiene le indicazioni e le modalità di trattamento. Per quanto riguarda la nostra Regione si deve fare riferimento al portale unificato per la Regione Emilia Romagna dei Servizi Sanitari”. Il Congresso ha, inoltre, affrontato il tema delle forme di trombosi superficiali, complicanza di una patologia molto frequente, soprattutto nella popolazione femminile, quali l’insufficienza venosa. “Si tratta di un quadro molto meno grave della forma profonda – conclude il dottor Iosa – In questo caso il trattamento prevede la somministrazione di eparina per via sottocutanea per un periodo breve (4-5 settimane)”. |
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NAPOLI, SERVIZI AUSILIARI ASL NA1: VERTENZA RISOLTA ESEMPIO DI AMMINISTRAZIONE CHE FUNZIONA |
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Napoli, 16 ottobre 2014 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi, in qualità di coordinatore della Cabina di Regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, ha incontrato, con il direttore generale della Asl Na 1 Ernesto Esposito, tutte le organizzazioni sindacali confederali e categoriali per affrontare la questione degli appalti dei servizi ausiliari di pulizia nelle strutture ospedaliere della Asl Na 1 che interessano circa 1000 lavoratori. L´incontro ha concluso con esito positivo una trattativa complessa che è durata alcuni mesi e che è servita a individuare la soluzione necessaria a bilanciare l´esigenza di rispettare le prescrizioni in materia di contenimento della spesa imposte dal Governo nazionale con quelle di preservare al tempo stesso buona e sana occupazione e efficienza delle prestazioni offerte agli utenti. In particolare, è stato stabilito che l´affidamento dei servizi ausiliari in tutte le strutture ospedaliere della Asl Na 1 verrà realizzato, con gara pubblica d´appalto, nel rispetto di 3 garanzie: qualità dei servizi offerti ai cittadini; salvaguardia dei livelli occupazionali ai circa 1.000 dipendenti dei servizi ausiliari alla sanità e dei livelli retributivi attuali; rispetto delle regole di efficientamento della spesa pubblica. Le organizzazioni, unitariamente, hanno espresso vivo e completo apprezzamento per l´azione messa in campo dalla Cabina regionale di Regia e dalla Asl Na 1, auspicando che analogo metodo trovi ingresso in tutti gli appalti pubblici della Regione. "La qualità della Pubblica Amministrazione - ha detto l’assessore Nappi - non si ottiene facendo macelleria sociale ma pretendendo, innanzitutto dal management, competenza nelle scelte e nelle soluzioni proposte. Per questo sento di ringraziare il direttore generale della Asl Na 1 che, in una situazione assai complessa, ha saputo individuare la giusta soluzione tecnica che fotografa lo spirito del fare della Giunta Caldoro." |
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LAZIO, UNA SANITÀ PIÙ VICINA ALLE PERSONE: L’ACCORDO CON I MEDICI DI FAMIGLIA |
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Napoli, 16 ottobre 2014 - Per assicurare cure e servizi migliori ai cittadini la Regione potrà contare anche sul supporto e sul contributo dei medici di famiglia, che faranno la loro parte rispetto ai problemi e ai disagi che i pazienti incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo, e per cui spesso sono costretti ad aspettare dei mesi. Sono sei le azioni importanti che sta introducendo la Regione: 1.Percorsi di cura per i pazienti cronici. Fino ad oggi, dopo la prescrizione del medico, questi pazienti dovevano muoversi da soli tra le diverse strutture. Da oggi il medico li seguirà in ogni aspetto: dalle visite alle prescrizioni di farmaci e pacchetti di esami, fino alla scelta del presidio sanitario. Nel Lazio i pazienti cronici sono più di 400.000. Sarà il medico a prenotare direttamente le analisi utili e necessarie ai suoi pazienti. Un esempio? Il pacchetto annuale delle prestazioni di base per i pazienti diabetici: prevede una visita oculistica, un’eventuale visita neurologica, un’eventuale visita nefrologica e tre emoglobine glicate. 2.Nuova gestione delle liste d’attesa. Oggi nel Lazio si producono 90 milioni di ricette all’anno, la maggior parte di queste arrivano dai medici di medicina generale e non indicano alcuna classe di priorità ad esclusione del Dottor Cup. Dal 1° dicembre anche i medici di medicina generale dovranno indicare nella ricetta che priorità ha la prescrizione: urgente,breve,differibile o senza priorità, secondo questo schema: Urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore Urgenza breve, da eseguire entro 10 giorni Differibile, da eseguire entro 30 giorni per quanto riguarda le visite e 60 per le prestazioni ambulatoriali Senza priorità, quando si tratta di una prestazione programmata per i pazienti cronici. 3.Tutte le ricette dei farmaci online. Superiamo gradualmente la ricetta cartecea. Il medico darà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale e poi la farmacia rilascerà i farmaci. La fase sperimentale durerà 30 giorni dal 1° novembre nella Asl di Viterbo e nella Asl Roma D nel Comune di Fiumicino. 4.Riorganizzazione complessiva delle unità di cure primarie. Fino ad oggi c’era poca chiarezza nell’offerta dei servizi tra le Ucs, le Unità di Cure Primarie Semplice, cioè le reti da 3 a 10 studi medici collegati tra di loro, e le Ucp, le Unità di Cure Primarie Complessa, cioè gli studi associati con un minimo di 3 e un massimo di 8 medici. Da oggi in ogni Ucp ci sarà la carta dei servizi che ogni cittadini potrà consultare. E poi le Ucp saranno messe in collegamento costante con i Pronto soccorso e le Case della salute. Servizi più chiari. Le Unità di Cure Complesse saranno anche più riconoscibili: dal 1° gennaio 2015 tutte queste strutture avranno un’insegna identificativa con il logo della rete sociosanitaria territoriale e dell’Asl di riferimento e altri dati come l’orario e i giorni di ricevimento e i nominativi dei medici. 5.Tutte le informazioni sul tuo medico con un click. A partire da gennaio 2015 le Unità di Cure Primarie a sede Unica saranno georeferenziate e geolocalizzate online sul sito della Regione. Digitando il nome del suo medico ogni cittadino potrà ottenere tante informazioni: dall’indirizzo ai giorni e all’orario di lavoro sia dello studio che della Unità di Cure Primarie a cui fa riferimento. 6.Assistenza anche nei giorni festivi. Avviamo la sperimentazione a dicembre con gli ambulatori distrettuali di Roma che resteranno aperti anche il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19 e saranno a disposizione dei pazienti con i medici di medicina generale. ´´Questo accordo con i medici di medicina generale è una bomba atomica, che però salva e salverà le vite. È una grandissima sfida e ringrazio i medici di medicina generale per questo- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è uno dei pilastri e delle innovazioni più importanti che la sanità del Lazio ha vissuto dal dopoguerra”. |
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AL MEYER LA PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI CLOWN OSPEDALIERI IN PEDIATRIA OSPITERÀ MEDICI, PSICOLOGI, INFERMIERI E CLOWN PROFESSIONISTI IN ARRIVO DA BEN 12 NAZIONI |
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Firenze, 16 ottobre 2014 - Venerdì e sabato prossimi, 17 e 18 ottobre, il Meyer organizza la prima Conferenza Internazionale sui Clown Ospedalieri in pediatria. Si tratta della prima conferenza del suo genere al mondo e ospiterà medici, psicologi, infermieri e clown professionisti in arrivo da ben 12 Nazioni. Dalla Slovacchia al Portogallo, da Israele al Brasile, passando per gli Stati uniti, il Canada, la Francia, l’Austria, l’Olanda, la Spagna e l’India. Oltre 50 relatori che si riuniranno per fare il punto sullo stato dell’arte, il significato della ricerca e quello della formazione per i clown ospedalieri. Tra gli ospiti d’onore Michael Christensen “clown in pensione”, padre del metodo fatto proprio anche dal Meyer e fondatore del Big Apple Circus Clown Care Unit di New York. Presentati nuovi studi. La Conferenza, articolata in due giorni, sarà dedicata alla formazione e alla ricerca nel settore e sarà l’occasione per riflettere sui suoi scenari futuri. Verranno inoltre presentati studi su diversi ambiti che spaziano dall’impiego dei clown ospedalieri per ridurre l’ansia preoperatoria (dei bambini e dei genitori), ai loro effetti durante gli esami invasivi sui piccoli pazienti sottoposti alla chemioterapia, alle ricadute sul livello del dolore percepito. Sarà presente la Federazione europea dei Clown (European Federation of Hospital Clown Organizations (Efhco) e verrà presentata l’Associazione H-crin+ (Healthcare Clowning Research International Network) , che a livello internazionale promuove la ricerca e riunisce i professionisti che lavorano nel settore. La Conferenza è organizzata dal Servizio di Terapia del dolore e Cure Palliative del Meyer e fanno parte del suo comitato scientifico Laura Vagnoli, Valeria Marangi, Andrea Messeri e Mariapia Viggiano del Servizio di Psicologia Pediatrica. Il Meyer pioniere. Il Meyer, nel 1995, è stato il primo ospedale pediatrico a introdurre i clown in corsia, figure professionali che riuniscono professionalità degli operatori del circo e del teatro con caratteristiche tali da renderle adatte a lavorare in un contesto di cura. A gestire l’attività, cinque volte a settimana, nell’ospedale pediatrico sono i professionisti di Soccorso Clown, che affiancano discretamente il personale medico per ridurre ansia, paura e dolore fisico. Da una ricerca scientifica pubblicata per la prima volta su Pediatrics nel 2005 e firmata proprio da alcuni specialisti del Meyer (tra cui, Laura Vagnoli e Andrea Messeri) è emerso che la presenza dei clown professionisti prima di un intervento chirurgico ha il potere di ridurre notevolmente l’ansia pre-operatoria, più degli effetti della somministrazione di un farmaco ansiolitico, come hanno confermato gli stessi autori in un secondo studio del 2010. Scarica qui il programma http://www.Meyer.it/lay_not.php?idnotizia=8554&idcategoria=919 |
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PROGETTO “UNO SGUARDO SUL SOCIALE”, CONTROLLO DELLA VISTA E OCCHIALI GRATUITI PER 100 MILANESI |
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Milano, 16 ottobre 2014 - Dare la possibilità alle persone meno abbienti di effettuare un controllo della vista e offrire loro un paio di occhiali correttivi. Tutto a costo zero. È un’iniziativa dell’Università di Milano-bicocca che, grazie a un accordo con il Comune di Milano e Federottica, con il contributo delle aziende Luxottica Group e Hoya Lens Italia, ha dato vita al progetto Ottica e optometria: uno sguardo sul sociale. Cento le persone che, fino a dicembre, saranno visitate nei laboratori di Ottica e optometria dell’Università di Milano-bicocca (clicca qui per scaricare le foto della conferenza stampa di presentazione del progetto). Al Comune di Milano spetta l’individuazione dei criteri e della selezione delle persone non abbienti e, in questa fase, è coinvolta anche Opera San Francesco per i Poveri, il centro gestito dai frati cappuccini, che offre gratuitamente alle persone in difficoltà economica e agli emarginati della città di Milano servizi di prima accoglienza e cure mediche. Due le fasi del progetto: dopo la visita oculistica presso Opera San Francesco, i pazienti effettuano i controlli optometrici nei laboratori dell’Università di Milano-bicocca, dove scelgono anche i propri occhiali da vista tra le montature messe a disposizione da Luxottica Group, mentre le lenti verranno fornite da Hoya Lens. La visita prevede: misurazione dell’acutezza visiva, sensibilità al contrasto, stato della visione binoculare e della motilità oculare, misura della pressione intraoculare e topografia corneale. Le analisi saranno effettuate con strumentazione all’avanguardia. Gli studenti del corso di laurea in Ottica e optometria saranno coinvolti in tutte le fasi che vanno dall’esame visivo alla fornitura degli occhiali. «L’università – ha detto il rettore dell’Università di Milano-bicocca, Cristina Messa – ha tra i suoi obiettivi quello di impegnarsi in iniziative rivolte al sociale. Questo progetto unisce ricerca, didattica e collaborazione con le aziende, per offrire benefici e sostegno a chi ne ha bisogno. Voglio ringraziare tutti i partner del progetto, i docenti e, in particolare, gli studenti del corso di laurea in Ottica e optometria che sono parte attiva di questa pregevole iniziativa». «Ringraziamo tutti i partner di questa iniziativa – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino – che consentirà a chi non ha le possibilità di effettuare una visita agli occhi e poter avere occhiali da vista nuovi, indispensabili e costosi ai quali molti rinunciano purtroppo proprio per la mancanza di soldi. Una situazione sempre più frequente e a cui solo attraverso la partecipazione di privati, come avvenuto in questo caso, è possibile porre in parte rimedio. La collaborazione tra pubblico e privato, anche nel campo della salute, è la via per poter sostenere insieme ai canali già esistenti, chi ha più bisogno». «L’iniziativa – ha detto Antonio Papagni, coordinatore del corso di Laurea in Ottica e optometria dell’Università di Milano-bicocca – è nata per offrire un servizio dedicato alla valutazione accurata e alla risoluzione dei problemi a carico del sistema visivo. Il progetto si integra con le attività di assistenza gratuita delle Onlus che operano già sul territorio. Inoltre, il percorso formativo degli studenti è arricchito e valorizzato in quanto le metodologie e le conoscenze acquisite sono applicate a una casistica più ampia di persone e più aderente alla realtà professionale». Il corso di Ottica e optometria, già in passato, ha messo a disposizione i propri laboratori per screening visivi ai dipendenti dell’Ateneo e per attività sul territorio lombardo a scopo sociale, con visite optometriche e fornitura degli occhiali gratuiti. Il corso di laurea in Ottica e optometria è stato istituito, primo in Italia, nel 2001 e ha accordi Erasmus con università europee e statunitensi. È prevista la doppia laurea (double degree) con l´università tedesca di Aalen. |
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MEDICINA DELLO SPORT: LA REGIONE MARCHE ATTIVERÀ 5 CONVENZIONI NELLE AREE VASTE 2 E 5 PER ACCELERARE RILASCIO CERTIFICAZIONI AI MINORI. |
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Ancona, 16 ottobre 2014 - Cinque nuove convezioni per migliorare il servizio di rilascio, gratuito, dei certificati di inidoneità sportiva agonistica dei minori nelle Aree vaste 2 (Senigallia, Jesi, Fabriano, Ancona) e 5 (San Benedetto del Tronto, Ascoli). In questi territori non sono presenti Centri convenzionati e le strutture pubbliche non riescono a soddisfare la richiesta delle società sportive e delle famiglie dei giovani atleti, normalmente concentrate in prossimità dell’inizio dei campionati, nel secondo semestre di ogni anno. Il Coni Marche ha sollecitato l’intervento della Regione per ridurre le liste d’attesa, nell’ambito di una serie di incontri e nell’ultima riunione del Comitato regionale per lo sport del settembre scorso. La Giunta ha incaricato l’Asur di attivare le cinque nuove convenzioni (almeno due nell’Area vasta dell’Anconetano) che garantiscano una omogenea distribuzione dei centri accreditati rispetto alle strutture di Medicina dello sport del servizio sanitario regionale. “La Regione assicura il rilascio gratuito della certificazione sanitaria di idoneità alla pratica sportiva agonistica agli atleti minorenni, a quelli diversamente abili e agli alunni che partecipano ai giochi sportivi studenteschi – evidenzia l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Si è accertato, in particolare nei territori delle due Aree vaste, un problema legato alla difficoltà di ottenere il certificato in tempi brevi, costringendo i giovani atleti a rivolgersi, a pagamento, presso centri privati accreditati, ma non convenzionati con il servizio sanitario. Un problema legato sia alla scarsità del personale in servizio presso la Medicina dello sport, sia all’insufficiente programmazione delle richieste di visite sportive da parte delle società affiliate al Coni che si concentrano nel secondo semestre dell’anno. D’intesa con il Coni, avviamo azioni migliorative per garantire un servizio migliore e permettere alla sanità pubblica di dare risposte adeguate”. Si stima che, annualmente, circa 9.500 minori praticanti agonisti marchigiani debbano effettuare, a pagamento, la certificazioni e gli esami presso centri privati accreditati. L’intesa tra Regione e Coni Marche prevede l’attivazione, entro il 2014, di cinque nuove convenzioni nelle due Aree vaste più in difficoltà, garantendo fino a 4 mila prestazioni annuali nella “2” e fino a 1.500 nella “5”. Mensilmente andrà assicurato un dodicesimo del volume massimo stabilito con l’accordo. Il Coni inviterà le società sportive a riprogrammare, fino al 2015, le visite sportive dei minori, distribuendole nell’arco dei dodici mesi, anticipando, se necessario, alcune richieste prima della scadenza dei precedenti certificati. Regione e Coni verificheranno, dopo un anno, l’efficacia dell’intesa, anche in funzione della riprogrammazione degli scadenziari da parte delle società sportive affiliate. |
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SPORT: LIGNANO NEL 2015 CAPITALE MONDIALE DELLO SPORT AMATORIALE |
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Udine, 16 ottobre 2014 - Lignano Sabbiadoro ospita fino a domenica 19 ottobre il congresso della Csit-confédération Sportive Internationale Travailliste et Amateur, il principale organismo internazionale di riferimento nell´ambito della promozione sportiva e dello sport per tutti. Per i circa 130 partecipanti, tra delegazioni e commissioni tecniche provenienti da tutto il mondo, sarà l´occasione per visitare in anteprima le strutture sportive che ospiteranno la quarta edizione degli "Csit World Sports Games" dal 7 al 14 giugno 2015. La manifestazione, alla quale hanno dato finora adesione 8 mila atleti, è stata presentata oggi nella sede della Regione di Udine alla presenza di Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale, del sindaco di Lignano Luca Fanotto e del vice e assessore allo Sport, Vico Meroi. Sono stati il presidente dello Csit, Harald Bauer, e Bruno Molea, vicepresidente Csit e presidente dell´Aics/associazione Italiana Cultura Sport, a spiegare le finalità e i dettagli della quarta edizione degli World Sports Games, i Giochi mondiali promossi dall´organismo internazionale, che coinvolgeranno migliaia di partecipanti (ad oggi sono 22 i Paesi rappresentati, tra cui Iran, Israele e Camerun) in una quindicina di diverse discipline dal nuoto al beach volley, dalla lotta greco-romana alle bocce ma anche incontri, scambi culturali, visite turistiche e momenti di divertimento ed aggregazione. "Il Friuli Venezia Giulia è onorato di ospitare un altro importante evento che conferma la vocazione di questa regione all´accoglienza", ha affermato Iacop, citando alcune delle grande manifestazioni sportive che hanno visto protagonista la regione e, in particolare, la località di Lignano Sabbiadoro. "La nostra è una delle regioni d´Italia dove il movimento sportivo è più diffuso, sia a livello professionale che amatoriale", ha ricordato Iacop, facendo notare che il Friuli Venezia Giulia, anche per questa sua caratteristica viene scelto spesso come sede di allenamenti dai grandi nomi internazionali dello sport. "Lignano Sabbiadoro si conferma ancora una volta la città dello sport, dove numerosi atleti olimpici e campioni mondiali si allenano in vista di sfide ai massimi livelli, grazie agli impianti sportivi altamente specializzati, l´alta qualità della vita e gli ottimi servizi che la località balneare offre. Non è un caso quindi che Lignano venga scelta dalle Nazionali di tutto il mondo per le sessioni di allenamenti e come luogo ideale per la preparazione di importanti sfide internazionali", ha aggiunto Iacop. A mettere a disposizione del comitato organizzatore oltre che la macchina comunale, "anche tutta l´esperienza e l´energia delle trenta associazioni sportive che animano il tessuto sociale di Lignano", è stato il sindaco Fanotto assieme all´assessore Meroi, che a fronte degli investimenti per la logistica e la manutenzione e adeguamento degli impianti si aspettano un alto rientro in termini di promozione turistica e del territorio. "Le condizioni di accessibilità di Lignano, baricentrica rispetto alla provenienza del 90 per cento dei partecipanti europei, la grande disponibilità di spazi per la pratica sportiva e l´ampia scelta di strutture ricettive, hanno fatto ricadere sulla candidatura di Lignano Sabbiadoro, avanzata da Aics, la scelta dello Csit, che ha così vinto sull´altra candidata di tutto rispetto, la rinomata Cancùn che si affaccia sul golfo del Messico", ha spiegato il presidente Bauer, ricordando che la scelta è stata effettuata l´anno scorso in Belgio, in occasione del centenario del Csit. Molea, da parte sua, oltre a ricordare che l´evento prevede un business plan di 2 milioni di euro (36 mila euro è l´investimento, per esempio, per la piattaforma telematica che consentirà di gestire l´evento in modo molto più efficiente rispetto alle edizioni passare), ha auspicato che "i World Sports Gamaes siano in grado di rappresentare una celebrazione dello sport come momento di socializzazione ed unione e, al contempo, siano una vetrina per le bellezze del territorio". A questo proposito, "la macchina organizzativa predisposta da Aics è già in moto, forte di un´esperienza nella realizzazione di eventi sportivi di ampio respiro che Lignano conosce già bene", ha assicurato Molea, facendo riferimento, ad esempio, ai campionati internazionali di nuoto e beach tennis del 2012. |
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