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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Ottobre 2014
L’AGENZIA EUROPEA PER LA SICUREZZA DEL VOLO, EASA, A ROMA PER LA CONFERENZA ANNUALE: EVENTO DEDICATO ALL’AVIAZIONE GENERALE E OSPITATO IN ITALIA NELL’AMBITO DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO  
 
Roma, 16 ottobre 2014 – Ieri e Oggi 15 e 16 ottobre, oltre 300 delegati di 200 organizzazioni di 29 Paesi europei sono riuniti a Roma per la Conferenza annuale sulla safety dell’Easa – European Aviation Safety Agency, l’agenzia europea per la sicurezza del volo. L’iniziativa, ospitata per la prima volta in Italia e che rientra nell’ambito delle attività del semestre europeo di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, ha come focus l’Aviazione Generale, ovvero il traffico diverso dal trasporto aereo commerciale che comprende sostanzialmente l’attività dei voli d’affari, la cosiddetta business aviation, degli aeroclub, delle scuole di volo, dei piccoli aerei privati, i servizi di lavoro aereo pubblicitari, aerofotografici e di rilevazione, spargimenti di sostanze, trasporti di carichi esterni al mezzo, ecc. L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile presenta l’iniziativa a cui partecipano il Presidente Vito Riggio e il Vice Direttore Generale Benedetto Marasà oltre a dirigenti e funzionari che si occupano di Aviazione Generale e di safety. All’evento, aperto dal Grant V. Shapps, Membro del Parlamento britannico e Ministro senza portafoglio, e dal Direttore dell’Easa Patrick Ky, partecipano numerosi rappresentati del Parlamento europeo, della Commissione europea, delle istituzioni del settore, tra cui le autorità per l’aviazione civile di Francia, Regno Unito, Polonia, Finlandia, Svizzera, delle associazioni e aziende internazionali come Aopa, Gama, Gliding Association, Tecnam, Diamond Aircraft, Austro Control, Jeppessen e numerose altre. Obiettivo della Conferenza dal titolo esplicativo di “Towards simpler, lighter, better rules for General Aviation” è l’evento di maggior rilievo nel settore della safety e rappresenta l’occasione per discutere sia i progressi finora compiuti nel segmento dell’Aviazione Generale, sia le sfide per la semplificazione e quelle per favorire lo sviluppo del settore. Una parte dell’incontro, inoltre, è stata riservata al tema dei droni, i mezzi aerei a pilotaggio remoto, e allo spazio che questa tipologia di mezzo sta sempre più conquistando. Intervenendo in apertura per un indirizzo di saluto rivolto, a nome dell’Enac e dell’Italia, ai 300 delegati presenti, il Presidente dell’Enac Vito Riggio ha evidenziato: “L’aviazione Generale rappresenta una parte significativa dell’intero settore dell’aviazione civile e contribuisce anche alla formazione di migliaia di giovani che si avvicinano al mondo del volo imparando su velivoli di aviazione generale per poi proseguire l’addestramento e diventare piloti professionisti. L’aviazione Generale ha un’importanza notevole anche a livello economico per l’industria manifatturiera ad essa collegata e per le opportunità che offre con un trasporto flessibile. Importanza - ricorda il Presidente Riggio - sottolineata anche nel documento programmatico della Commissione del gennaio 2007 che riconosce come «L´aviazione generale e di affari offre ai privati, alle imprese e alle comunità locali servizi di trasporto porta a porta, flessibili e rispondenti alle esigenze della clientela, promuovendo la mobilità, la produttività e la coesione regionale». La Conferenza Easa di quest´anno è incentrata sulle regole per l´Aviazione Generale che dovrebbero diventare più semplici, più leggere e migliori di quelle attuale: L’auspicio è che le autorità di regolamentazione e gli utenti operino insieme con l´obiettivo di aumentare sempre più i livelli di sicurezza riducendo la distanza tra le autorità, le imprese e gli utenti. Inoltre – conclude il Presidente Riggio - una parte della Conferenza sarà dedicata ai mezzi a pilotaggio remoto, l’aspetto più emergente nel settore dell´aviazione civile, con decine di possibili applicazioni industriali e sociali. L’enac è una delle prime autorità ad aver pubblicato un regolamento in materia. Con l’obiettivo di facilitare lo sviluppo sicuro dei mezzi aerei a pilotaggio remoto ha anche individuato nell’Aeroporto pugliese di Grottaglie una piattaforma logistica integrata dove possono essere realizzati i test, sia sperimentali, sia operativi, necessari all’ulteriore sviluppo in sicurezza del settore”. Il Direttore Generale Alessio Quaranta, membro del Management Board dell’Easa, l’organismo dell’agenzia che definisce le priorità operative e vigila sull’attuazione delle regole, e promotore dell’invito a Roma, ha commentato l’evento sottolineando: “La Conferenza di questi giorni rappresenta un’ottima opportunità per essere propositivi nell’individuare insieme, Istituzioni, imprese, industria e operatori, il percorso migliore a favore della semplificazione regolamentare. L’augurio è che regole chiare e lineari contribuiscano allo sviluppo armonico del settore. Numerosi i temi in discussione tra cui anche la certificazione e manutenzione dei piccoli aeromobili, le licenze di volo e soprattutto le regole per l’operatività dei mezzi a pilotaggio remoto che costituiscono il futuro per una serie di impieghi a cui sono destinati e che costituiscono un investimento sul futuro”. Il Vice Direttore Generale dell’Enac Benedetto Marasà è intervenuto sui problemi relativi alla safety nelle attività dell’Aviazione Generale, sull’esperienza italiana nella liberalizzazione delle avio superfici, sul proliferare di velivoli ultraleggeri, sull’impossibilità per i velivoli di questo segmento di utilizzare, talvolta, gli aeroporti commerciali, nonché sul fatto che sovente gli aeromobili di aviazione generale sono considerati beni di lusso.  
   
   
ASSEGNATI ALLA REGIONE BASILICATA 681.611,92 EURO DESTINATI AI COMUNI NEL CUI TERRITORIO SI SONO REGISTRATI SUPERAMENTI DEI VALORI LIMITE DEGLI INQUINANTI DELL’ARIA  
 
Potenza, 16 ottobre 2014 - Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni inquinanti: la Giunta regionale ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere pubbliche e Trasporti, Aldo Berlinguer, l’Avviso rivolto ai Comuni interessati ad accedere al Cofinanziamento per l’acquisto di autobus per il trasporto pubblico locale comunale a basso impatto ambientale, in esecuzione del decreto ministeriale 16.10.2006 del Ministero dell’Ambiente. I decreti direzionali relativi, in particolare, hanno assegnato alla Regione Basilicata, risorse per 681.611,92 euro che potranno essere utilizzate per cofinanziare l’acquisto di nuovi autobus a basso impatto ambientale (elettrici, a metano, a gasolio euro Vi) da utilizzare per il miglioramento del servizio e l’abbattimento dell’inquinamento dell’aria nei comuni con maggior livelli di inquinamento stesso. I potenziali beneficiari dei fondi – è scritto nel provvedimento – sono ricompresi tra i comuni nei quali è attivo il servizio di trasporto pubblico locale, nel cui territorio si sono registrati superamenti dei valori limite degli inquinanti dell’aria sulla base del piano di zonizzazione regionale approvato nel 2010, che sono: Lauria, lavello, Melfi, Rionero in Vulture, Potenza, Venosa, Ferrandina, Matera, Montescaglioso, Pisticci e Policoro. In base alle risorse disponibili e al costo medio degli autobus è stato fissato in 110 mila euro l’importo massimo concedibile per singolo autobus. Fissate, altresì, le seguenti percentuali massime di contributo in relazione alla tipologia di autobus: 75% per veicoli ad alimentazione elettrica o ibridi/elettrici (max 110 mila euro) per singolo autobus; 65% per veicoli alimentati con carburanti alternativi al gasolio (metano, gpl) e importo massimo di 100 mila euro; 50% per veicoli aventi alimentazione a gasolio, con importo massimo di 80 mila euro per singolo autobus. I mezzi da acquistare, infine, dovranno essere obbligatoriamente attrezzati con dispositivi per il trasporto di persone con ridotta capacità motoria. L’ufficio Trasporti del Dipartimento guidato dall’assessore Berlinguer provvederà ad inoltrare l’Avviso ai Comuni interessati e successivamente procederà all’istruttoria delle richieste pervenute, per predisporre il provvedimento di assegnazione ai soggetti beneficiari dei contributi da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale.  
   
   
DA TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO LA RICHIESTA DI UNA MAGGIORE PRODUTTIVITA´ ED EFFICIENZA  
 
Trento, 16 ottobre 2014 - Trentino trasporti esercizio disdice parte del contratto di secondo livello del servizio urbano di Trento e Rovereto, relativamente all´ipotesi di accordo che era stata raggiunta con il sindacato qualche mese fa, e che i lavoratori non avevano successivamente validato con apposito referendum. La decisione di procedere all´invio delle lettere di disdetta è stata illustrata oggi dalla presidente Monica Baggia, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche il direttore generale Mauro Allocca, l´assessore alla mobilità del comune di Trento Michelangelo Marchesi e, in rappresentanza dell´assessorato provinciale ai trasporti, il dirigente Roberto Andreatta. " Trentino Trasporti Esercizio - spiega la presidente Baggia - è una società in house che può erogare il servizio, in regime di affidamento diretto, qualora segua le indicazioni del Comitato di indirizzo, all´interno del quale siedono i rappresentanti di Provincia autonoma di Trento e Comuni, in merito alla qualità del servizio ed ai criteri di efficienza ed economicità dello stesso. Ciò sia perché il quadro della finanza locale richiede un sempre maggiore contenimento dei costi, sia perché l´affidamento diretto deve essere motivato, in caso contrario il rischio è che esso possa essere contestato dagli organi di giustizia amministrativa. Assieme ai sindacati avevamo individuato una ipotesi di efficientamento che avrebbe portato ad una riduzione dei costi di esercizio senza ridurre il servizio e senza toccare organici e retribuzioni. Si era deciso in sostanza di agire sulla produttività dei singoli. Il referendum aziendale con il quale l´ipotesi di accordo era stata sottoposta ai lavoratori non ha però raggiunto il quorum. Ci vediamo pertanto costretti a ritornare al punto di partenza, e quindi a disdire gli accordi in essere, sui quali avevamo lavorato, fermo restando che confermiamo la disponibilità a un nuovo confronto sindacale e l´ipmpegno a raggiungere gli obiettivi che ci sono stati affidati dagli enti concedenti". La trattativa per quanto concerne i servizi urbani riguarda circa 300 autisti, 249 a Trento e una cinquantina a Rovereto, e si inquadra nel previsto spostamento della sede aziendale di Trento dalla sede di via Marconi a quella di via Innsbruck. Vediamo di riepilogare brevemente i termini della vicenda. Lo scorso luglio la Provincia autonoma di Trento ha affidato con delibera di Giunta a Trentino trasporti esercizio S.p.a., società in house, il servizio ferroviario, da esercitarsi sulla Ferrovia Trento-malè e, in quota parte sulla Ferrovia Valsugana, e i servizi di trasporto extraurbani su gomma, fino al 30 giugno 2019. In attesa che anche i Comuni soci possano deliberare il riaffido dei servizi urbani, con la delibera in questione è stata ribadita la necessità di procedere ad un efficientamento dell’azienda, sia per motivare l´affido diretto dei servizi alla società, sia per il quadro generale presentato dalla finanza locale, che, come noto, sollecita un contenimento dei costi dei servizi. L´ipotesi di accordo raggiunta dall´azienda con i sindacati non ha trovato successivamente conferma referendaria da parte del personale viaggiante, poiché il quorum necessario non è stato raggiunto. La proposta prevedeva di intervenire sull´organizzazione dei turni di servizio e sull´istituto dei cosiddetti 24 minuti, risalente agli anni ´70, ovvero all´epoca del passaggio del personale viaggiante da due unità a una (come si ricorderà, oltre all´autista era presente anche sull´autobus urbano un bigliettaio). L´istituto, in sintesi, prevedeva che, rispetto ad un turno di 6,50 ore, la retribuzione venisse calcolata su 7 ore e 14 minuti (in pratica, comprendendo nel calcolo 24 minuti non lavorati). Sui 24 minuti l’ipotesi di accordo prevedeva la retribuzione di 10 minuti e l´effettuazione della prestazione lavorativa per tutti e 24 i minuti. La Società si trova ora costretta a procedere al previsto efficientamento sia dei servizi urbani che del servizio extraurbano in via unilaterale secondo modalità giuridicamente percorribili. L’intento comune di Enti concedenti e Trentino trasporti esercizio rimane quello di mantenere inalterato il livello dei servizi erogati sia in termini di qualità che quantità, procedendo a richiedere una maggiore produttività al personale per consentire il necessario contenimento dei costi di gestione. In sostanza, è stato ribadito nel corso della conferenza stampa, non si tratta di ridurre le retribuzioni, ma di richiedere una maggiore prestazione all’interno dei turni di lavoro, lasciando sostanzialmente inalterati i limiti fondamentali dell’esercizio. La Società ha proceduto pertanto ad inoltrare alle competenti organizzazioni sindacali lettera di disdetta contrattuale riferita agli istituti propri della contrattazione di secondo livello del Servizio Urbano di Trento e Rovereto, oggetto della precedente ipotesi di accordo. È intenzione inoltre dell’Azienda procedere ad una revisione dei turni di lavoro, sia pure in misura limitata, al fine di contenere i costi derivanti dal futuro trasferimento degli autobus urbani dalla vecchia sede di via Marconi di Trento all’attuale sede di via Innsbruck. Per quanto concerne il servizio extraurbano sarà elaborato un piano industriale di efficientamento della rete di trasporto. Nel perseguimento degli obiettivi posti permane la disponibilità aziendale ad un nuovo confronto sindacale.  
   
   
MOBILITÀ CICICLISTICA, PUGLIA COORDINATRICE TAVOLO NAZIONALE  
 
Bari, 16 ottobre 2014 - Si è insediato a Roma il gruppo di lavoro nazionale “mobilità ciclistica” all’interno del coordinamento interregionale tecnico della Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni. La Puglia è stata la più votata al ruolo di coordinamento delle Regioni. Gli altri candidati erano la Provincia autonoma di Trento e la Regione Abruzzo. La quasi totalità delle Regioni e delle Province autonome ha aderito al tavolo, segno che il tema è molto sentito dalla pluralità di amministrazioni regionali. L’assessore Giovanni Giannini, dichiara: “Siamo innanzitutto soddisfatti che, all’interno della Conferenza delle Regioni, si sia insediato il gruppo di lavoro nazionale sulla mobilità ciclistica. Le Regioni avvertivano da tempo la necessità di parlarsi e di confrontarsi su aspetti della mobilità ciclistica ancora marginali sia a livello normativo che finanziario, e di poter, quindi, condividere proposte e soluzioni. Siamo ovviamente compiaciuti che la Regione Puglia sia stata la più votata al ruolo di coordinamento nazionale”. Cinque i sottogruppi di lavoro individuati e i relativi responsabili: segnaletica e standard tecnici di sicurezza (Provincia di Trento), mobilità urbana, pianificazione, mobility management, intermodalità (Regione Emilia Romagna), mappatura e georefenziazione degli itinerari, utilizzo dei sedimi ferroviari dismessi (Regione Toscana), programmazione e finanziamenti (Regione Liguria), rete nazionale di percorribilità ciclistica (Regione Puglia).  
   
   
DA TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO LA RICHIESTA DI UNA MAGGIORE PRODUTTIVITA´ ED EFFICIENZA  
 
Trento, 16 ottobre 2014 - Trentino trasporti esercizio disdice parte del contratto di secondo livello del servizio urbano di Trento e Rovereto, relativamente all´ipotesi di accordo che era stata raggiunta con il sindacato qualche mese fa, e che i lavoratori non avevano successivamente validato con apposito referendum. La decisione di procedere all´invio delle lettere di disdetta è stata illustrata oggi dalla presidente Monica Baggia, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche il direttore generale Mauro Allocca, l´assessore alla mobilità del comune di Trento Michelangelo Marchesi e, in rappresentanza dell´assessorato provinciale ai trasporti, il dirigente Roberto Andreatta. " Trentino Trasporti Esercizio - spiega la presidente Baggia - è una società in house che può erogare il servizio, in regime di affidamento diretto, qualora segua le indicazioni del Comitato di indirizzo, all´interno del quale siedono i rappresentanti di Provincia autonoma di Trento e Comuni, in merito alla qualità del servizio ed ai criteri di efficienza ed economicità dello stesso. Ciò sia perché il quadro della finanza locale richiede un sempre maggiore contenimento dei costi, sia perché l´affidamento diretto deve essere motivato, in caso contrario il rischio è che esso possa essere contestato dagli organi di giustizia amministrativa. Assieme ai sindacati avevamo individuato una ipotesi di efficientamento che avrebbe portato ad una riduzione dei costi di esercizio senza ridurre il servizio e senza toccare organici e retribuzioni. Si era deciso in sostanza di agire sulla produttività dei singoli. Il referendum aziendale con il quale l´ipotesi di accordo era stata sottoposta ai lavoratori non ha però raggiunto il quorum. Ci vediamo pertanto costretti a ritornare al punto di partenza, e quindi a disdire gli accordi in essere, sui quali avevamo lavorato, fermo restando che confermiamo la disponibilità a un nuovo confronto sindacale e l´ipmpegno a raggiungere gli obiettivi che ci sono stati affidati dagli enti concedenti". La trattativa per quanto concerne i servizi urbani riguarda circa 300 autisti, 249 a Trento e una cinquantina a Rovereto, e si inquadra nel previsto spostamento della sede aziendale di Trento dalla sede di via Marconi a quella di via Innsbruck. Vediamo di riepilogare brevemente i termini della vicenda. Lo scorso luglio la Provincia autonoma di Trento ha affidato con delibera di Giunta a Trentino trasporti esercizio S.p.a., società in house, il servizio ferroviario, da esercitarsi sulla Ferrovia Trento-malè e, in quota parte sulla Ferrovia Valsugana, e i servizi di trasporto extraurbani su gomma, fino al 30 giugno 2019. In attesa che anche i Comuni soci possano deliberare il riaffido dei servizi urbani, con la delibera in questione è stata ribadita la necessità di procedere ad un efficientamento dell’azienda, sia per motivare l´affido diretto dei servizi alla società, sia per il quadro generale presentato dalla finanza locale, che, come noto, sollecita un contenimento dei costi dei servizi. L´ipotesi di accordo raggiunta dall´azienda con i sindacati non ha trovato successivamente conferma referendaria da parte del personale viaggiante, poiché il quorum necessario non è stato raggiunto. La proposta prevedeva di intervenire sull´organizzazione dei turni di servizio e sull´istituto dei cosiddetti 24 minuti, risalente agli anni ´70, ovvero all´epoca del passaggio del personale viaggiante da due unità a una (come si ricorderà, oltre all´autista era presente anche sull´autobus urbano un bigliettaio). L´istituto, in sintesi, prevedeva che, rispetto ad un turno di 6,50 ore, la retribuzione venisse calcolata su 7 ore e 14 minuti (in pratica, comprendendo nel calcolo 24 minuti non lavorati). Sui 24 minuti l’ipotesi di accordo prevedeva la retribuzione di 10 minuti e l´effettuazione della prestazione lavorativa per tutti e 24 i minuti. La Società si trova ora costretta a procedere al previsto efficientamento sia dei servizi urbani che del servizio extraurbano in via unilaterale secondo modalità giuridicamente percorribili. L’intento comune di Enti concedenti e Trentino trasporti esercizio rimane quello di mantenere inalterato il livello dei servizi erogati sia in termini di qualità che quantità, procedendo a richiedere una maggiore produttività al personale per consentire il necessario contenimento dei costi di gestione. In sostanza, è stato ribadito nel corso della conferenza stampa, non si tratta di ridurre le retribuzioni, ma di richiedere una maggiore prestazione all’interno dei turni di lavoro, lasciando sostanzialmente inalterati i limiti fondamentali dell’esercizio. La Società ha proceduto pertanto ad inoltrare alle competenti organizzazioni sindacali lettera di disdetta contrattuale riferita agli istituti propri della contrattazione di secondo livello del Servizio Urbano di Trento e Rovereto, oggetto della precedente ipotesi di accordo. È intenzione inoltre dell’Azienda procedere ad una revisione dei turni di lavoro, sia pure in misura limitata, al fine di contenere i costi derivanti dal futuro trasferimento degli autobus urbani dalla vecchia sede di via Marconi di Trento all’attuale sede di via Innsbruck. Per quanto concerne il servizio extraurbano sarà elaborato un piano industriale di efficientamento della rete di trasporto. Nel perseguimento degli obiettivi posti permane la disponibilità aziendale ad un nuovo confronto sindacale.  
   
   
ALTA VELOCITÀ, NUOVA STAZIONE MEDIO ETRURIA: NOMINATI COMPONENTI TAVOLO TECNICO PER STUDIO FATTIBILITÀ  
 
Perugia, 16 ottobre 2014 – La Giunta regionale dell´Umbria ha nominato i rappresentanti della Regione nel Tavolo tecnico incaricato di effettuare lo studio di fattibilità per la costruzione di una nuova stazione dell´Alta velocità sulla linea Direttissima Firenze-roma. Lo rende noto l´assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti. "Procede speditamente – sottolinea - quel percorso concordato dalle Regioni Umbria e Toscana nel protocollo d´intesa siglato nel luglio scorso per la sollecita realizzazione di una stazione a servizio di un vasto territorio tagliato fuori dall´alta velocità ferroviaria e che potrà diventare un nodo strategico del sistema dei trasporti nazionale. Con la nomina dei componenti del Tavolo - aggiunge Rometti - cui hanno provveduto anche la Regione Toscana e Rfi-rete ferroviaria italiana, si entra nel vivo degli approfondimenti e delle scelte circa la localizzazione e la sostenibilità della nuova fermata". Come definito nel protocollo d´intesa, i lavori del tavolo tecnico, "da concludersi entro gennaio 2015", dovranno "fornire una sintesi delle analisi a sostegno della sostenibilità dell´intervento sotto il profilo commerciale, socio-economico e trasportistico; individuare gli elementi per lo studio di fattibilità, che dovrà comprendere anche gli studi per migliorare l´accessibilità al nodo infrastrutturale e logistico rappresentato dalla nuova stazione nonché la eventuale programmazione di servizi regionali veloci di collegamento da e per i bacini interessati; fornire gli indirizzi ed i criteri per la localizzazione dell´infrastruttura attraverso analisi di supporto alla proposta". I componenti del Tavolo sono stati individuati nelle strutture tecniche competenti in materia di infrastrutture e di trasporti; in particolare, per l´Umbria, ne farà parte Diego Zurli, coordinatore Ambito Territorio, Infrastrutture e Mobilità; per la Toscana, Stefano Agati, dirigente del Settore Infrastrutture di Trasporto strategiche, cave e governo del territorio. La Giunta regionale dell´Umbria ha inoltre ritenuto opportuno integrare il Tavolo tecnico con tre esperti del mondo della ricerca e delle professioni: sono gli ingegneri Stefano Ciurnelli e Tito Berti Nulli, professionisti di nota esperienza nel settore della pianificazione della mobilità e delle infrastrutture, e il professor Gianluca Cerni, dell´Università degli Studi di Perugia, "che si sono resi disponibili a partecipare, qualora risulti necessario, alle attività del Tavolo Tecnico senza alcun compenso o rimborso". Del gruppo di lavoro, oltre agli esperti individuati dalla Regione Toscana, fanno parte anche i due rappresentanti incaricati da Rfi: Christian Colaneri, responsabile della Direttrice Asse verticale della Direzione commerciale ed esercizio rete; Massimo Del Prete, responsabile della Direzione Programmi Investimenti Direttrice Centro della Direzione Investimenti.  
   
   
STAZIONE MEDIA ETRURIA, AL VIA IL TAVOLO TECNICO PER LA SUA REALIZZAZIONE  
 
 Firenze 16 ottobre 2014 - All´avvio il tavolo tecnico tosco-umbro per la stazione Media Etruria sulla direttissima. Coordinato dalla Regione Toscana, il tavolo ha il compito di approfondire strategie e scelte tecniche per la realizzazione dell´intervento. "Insieme alla Regione Umbria – spiega l´assessore a infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli – stiamo attuando quanto previsto dal protocollo che abbiamo sottoscritto in data 14 luglio 2014. Ci stiamo dunque calando in un lavoro congiunto per porre le basi dello studio di fattibilità per la nuova stazione". Proprio in questi giorni è stato avviato il percorso del gruppo di lavoro, che sarà coordinato da Stefano Agati, dirigente del settore Infrastrutture di trasporto strategiche, cave e governo del territorio. L´altro rappresentante regionale è Angela Dondoli - funzionaria dell´area di coordinamento Trasporto pubblico locale, affiancati da esperti provenienti dalle università toscane. Nel frattempo, anche la Giunta regionale umbra ha individuato i componenti del tavolo per la parte di sua competenza, su proposta dell´assessore Rometti. Sono Diego Zurli, coordinatore ambito Territorio, infrastrutture e mobilità, Leonardo Arcaleni, dirigente del servizio Infrastrutture per la mobilità e Paolo Cioffini, responsabile della sezione Piani e programmi dello stesso servizio. A loro si aggiungono Stefano Ciurnelli e Tito Berti Nulli, professionisti di nota esperienza nel settore della pianificazione della mobilità e delle infrastrutture, nonché Gianluca Cerni, dell´università di Perugia. Il gruppo comprenderà anche due tecnici designati da Rfi. A breve sarà convocata la prima riunione del tavolo per avviare i lavori, che dovrebbero concludersi a fine gennaio 2015.