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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Novembre 2014
TEST STAMPABILI PER DIAGNOSTICARE L´INFLUENZA INVERNALE! UN GRUPPO DI RICERCATORI HA CREATO TRANSISTOR DI PLASTICA STAMPABILI CHE POTREBBERO ESSERE IN GRADO DI IDENTIFICARE LA PATOLOGIA DALLA QUALE SI È AFFETTI.  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Le possibilità della stampa 3D sembrano infinite, dalle abitazioni al cioccolato e dai robot agli abiti da sera. Non abbiate però fretta di buttare via la vostra vecchia stampante a gettito di inchiostro, potrebbe un giorno servire a diagnosticare le vostre malattie! I ricercatori dell´Istituto catalano di ricerca e studi avanzati (Icrea) e dell´Istituto Leibniz di ricerca sullo stato solido e i materiali, a Dresda, hanno creato transistor di plastica stampabili in grado di rilevare patogeni nel sangue o nella saliva. In futuro, potrebbero riuscire a identificare la patologia dalla quale siete affetti. Il transistor riconosce le proteine biomarcatori delle malattie comuni, accendendosi solo quando le ha rilevate. New Scientist spiega che è possibile farlo con una stampate a gettito di inchiostro, usando uno speciale inchiostro nel quale è incorporato un anticorpo chiamato immunoglobulina G umana. "Questo anticorpo si lega agli antigeni di una serie di virus, batteri e funghi comuni. Quando una proteina si lega a un anticorpo, modifica le proprietà elettriche del transistor, alterando il livello di voltaggio al quale si accende". Il team ha detto a New Scientist che alla fine i medici potrebbero stampare un foglio dei dispositivi – ognuno contenente un diverso antigene della malattia – ed eseguire la diagnosi quasi istantaneamente. L´istituto catalano di nanoscienza e nanotecnologia (Icn) fa notare che un aspetto chiave della ricerca sta nel fatto che gli scienziati hanno studiato un´interessante alternativa ai Tft (silicio) inorganici, sostituendoli con Tft organici (Otft). Questi offrono la possibilità di una produzione in massa usando la tradizionale tecnologia di stampa e funzionano con materiali a basso costo. Tony Turner, direttore del centro per i biosensori e la bioelettronica dell´Università di Linköping in Svezia ha detto a New Scientists di essere rimasto colpito dalla prova di concetto, ma parla anche di potenziali ostacoli. "La tecnica associa la sofisticatezza di biosensori elettrochimici avanzati a una produzione semplice", spiega. "Le interferenze dovute a cambiamenti di pH nei campioni reali potrebbero costituire un problema, ma in generale la diagnostica mobile per la sanità, la sicurezza alimentare e il monitoraggio ambientale ha bisogno di questi sistemi di nuova generazione per la rilevazione a basso costo". L´icn osserva inoltre che numerosi problemi inerenti rimangono, soprattutto per quanto riguarda la stabilità a lungo termine e la mancanza di affidabilità. Per ulteriori informazioni, visitare: http://onlinelibrary.Wiley.com/doi/10.1002/adfm.201401180/abstract    
   
   
BOLZANO, STRUTTURE E ASSISTENZA AGLI ANZIANI: VERSO UNA RETE DELL’EUREGIO  
 
 Bolzano, 10 novembre 2014 - Creare una rete transfrontaliera e favorire lo scambio di knowhow tra esperti nell’ambito dell’assistenza agli anziani e delle strutture di accoglienza: è l’obiettivo dell’Euregio approfondito il 6 novembre nel simposio alla Fondazione "Edmund Mach" a San Michele all´Adige dai dirigenti delle residenze per anziani di Tirolo, Alto Adige e Trentino. Tra le buone pratiche, quella di Sarentino. Circa 150 esperti e responsabili dei territori dell´Euregio si sono ritrovati nel simposio dedicato alle residenze per anziani, giunto ormai alla sua quinta edizione, e incentrato quest´anno sul tema "Partecipazione attiva ed empowerment per rafforzare le reti - Perché parlate di me e non con me?" L´iniziativa si propone di stimolare una riflessione che consenta di sviluppare servizi sempre più personalizzati, individuare le diverse esigenze degli utenti senza mai perdere di vista la qualità della vita, come ha rimarcato il professor Ennio Ripamonti dell´Università Bicocca di Milano. Oswald Mair, direttore dell´Associazione delle residenze per anziani dell´Alto Adige, si è rivolto in particolare ai collaboratori delle strutture e ai prestatori di servizi, affrontando la correlazione tra formazione e mondo del lavoro e la tematica dell´empowerment, cioè dell´autocompetenza, riferita al personale e a chi affronta un percorso formativo. Massimo Giordani, Direttore dell´Unione provinciale delle residenze per anziani del Trentino (Upipa) ha presentato il progetto espositivo "Mimericordo", che raccoglie frammenti tratti dalla memoria e dall´esperienza di vita di centinaia di anziani trentini, rendendo questi ultimi protagonisti all´interno della casa di riposo. La pratica di indire concorsi sul tema della memoria degli anziani si è dimostrata un valido contributo alla creazione di una rete tra le residenze, gli utenti e i loro familiari. Thomas Zöttl, della casa di riposo e degenza di Unterperfuss in Tirolo, ha sottolineato l´importanza della collaborazione tra le residenze per anziani illustrando l´iniziativa che in Tirolo coinvolge cinque strutture in una comune politica di formazione del personale all´insegna del motto: "L´unione fa la forza!". Nel pomeriggio sono stati illustrati esempi di buone pratiche adottate nei territori dell´Euregio. Rita Obkircher, responsabile tecnico di cura della Fondazione Sarentino, ha parlato delle opportunità offerte agli ospiti delle residenze per dedicarsi a occupazioni alternative, portando l´esempio della pittrice ottantanovenne Anna Spieß. "La nostra organizzazione deve porsi come obiettivo quello di valorizzare i punti di forza degli individui rendendo nel contempo irrilevanti le loro debolezze", ha dichiarato Obkircher. Georg Berger, responsabile delle residenze di Hall in Tirol ha riferito delle positive esperienze fatte nell´ambito della collaborazione incentrata sull´assistito e il suo ambiente. Gianfranco Maino, direttore della Casa di soggiorno di Riva del Garda, ha riportato l´esperienza di Mauro Tomasi, atleta in carrozzina che con il suo ingresso nella residenza ne ha completamente rivoluzionato l´impostazione. "Mauro ci ha fatto capire che una moderna struttura di accoglienza deve sapersi adattare molto più attivamente alle esigenze individuali dei propri ospiti", ha detto Maino. Nel frattempo la Casa di soggiorno ha introdotto la possibilità di utilizzare gratuitamente Internet, ha strutturato gli orari di apertura in maniera flessibile e promuove l´autonomia degli ospiti in maniera attiva e spesso non convenzionale. Il convegno è stato organizzato dall´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino in collaborazione con l´Unione Provinciale per l´Assistenza (Upipa) di Trento.  
   
   
DISABILI: FVG IMPEGNA 34 MLN/ANNO IN FONDO AUTONOMIA. APPROVAZIONE REGOLAMENTO IN COMMISSIONE E´ PASSAGGIO UTILE  
 
Trieste, 10 novembre 2014 - "L´approvazione del regolamento del Fondo per l´Autonomia Possibile è un passaggio utile, perché così si migliorano le modalità di erogazione del Fondo stesso, per il quale la Regione impegna oltre 34 milioni di euro annui". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, commentando il parere favorevole da parte della Iii Commissione Permanente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia al Regolamento del Fondo per l´Autonomia Possibile (Fap). Dopo l´approvazione da parte del Consiglio delle Autonomie Locali e della Conferenza Permanente, l´iter dell´approvazione del Regolamento era stato interrotto dalla Iii Commissione nel mese di luglio, su proposta dell´assessore Telesca. Era stata infatti raccolta l´esigenza di svolgere un ulteriore approfondimento con la Consulta regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia, che non condivide le regole nazionali per il nuovo Isee e che si era dichiarata contraria all´introduzione del limite di reddito (previsto in 60.000 Euro) per accedere ai contributi per la vita indipendente. "La richiesta di modifica dell´Isee da parte della Consulta dei disabili a livello nazionale - ha osservato Telesca - è assolutamente condivisibile, ma il regolamento dovrà entrare in vigore nel 2015 e i tempi non possono in alcun modo essere ulteriormente dilatati. Una valutazione che la Commissione ha ampiamente condiviso e che ha portato all´approvazione con solo tre voti di astensione". L´assessore Telesca ha confermato "l´appoggio e la condivisione delle richieste della Consulta sulla modifica dell´Isee nazionale per l´esclusione dal calcolo dell´indennità di accompagnamento"  
   
   
ETEROLOGA, MARONI: APPROVATE LE TARIFFE  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "In Giunta abbiamo fissato le tariffe per l´eterologa in Lombardia. Sono quelle che sono state concordate a livello regionale: è una media ponderata sulle tariffe concordate a livello di Conferenza delle Regioni". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti dopo la firma della convenzione fra il Gruppo Fs Italiane e Regione Lombardia per la gestione delle emergenze nel trasporto ferroviario.  
   
   
AL MEYER DI FIRENZE SCATTA LA PROVA SIMULATA PER UN’EVENTUALE EMERGENZA-EBOLA “COME AVVIENE PER I TERREMOTI COSÌ L’OSPEDALE SI ATTREZZA PER TROVARSI PREPARATO”  
 
Firenze, 10 novembre 2014 - L’ospedale pediatrico Meyer, culla della simulazione come miglioramento dei processi di cura dei bambini e di organizzazione sanitaria, lavora per trovarsi preparato agli eventi improvvisi, quali sono ad esempio i terremoti e il rischio biologico. Così, nonostante l’Ebola rappresenti un’evenienza, il Meyer è attrezzato per farvi fronte. Predisposte le procedure. Da tempo che il Meyer si sta preparando allo scopo. Come avviene per le calamità naturali, è stato istituito un Nucleo operativo interno composto da professionisti in grado di affrontare l’emergenza. Anche in accordo con il coordinamento operativo attivato da Regione Toscana, il Meyer ha predisposto le procedure aziendali generali e quelle specifiche di reparto a cui attenersi per gestire ogni aspetto clinico e assistenziale. I kit protettivi. L’ospedale pediatrico ha acquisito i kit protettivi, che contengono i materiali di protezione per gli operatori sanitari. Si tratta degli stessi dispositivi utilizzati anche allo Spallanzani di Roma e indicati dal nucleo operativo di Regione Toscana, che comprendono le tute certificate per il rischio chimico e quello biologico specifiche per Ebola. I kit sono già stati distribuiti a tutto il personale dei reparti che potrebbero esserne coinvolti nel percorso assistenziale. Cento operatori addestrati. E’ in corso l’addestramento degli operatori che dovranno utilizzare i dispositivi di protezione. Ad ora sono già cento gli operatori che hanno affrontato il periodo formativo. Simulazione in vista. Proprio per sincronizzare l’organizzazione complessiva martedì 11 novembre al Meyer si svolgerà una simulazione generale, come è avvenuto nelle altre aziende toscane. La prova riguarderà la gestione di un sospetto caso di Ebola. In questo caso verranno utilizzate le tute e i materiali protettivi di cui l’azienda era già dotata per un altro allarme pandemico, quello dell’Aviaria. Considerato l’alto costo del kit protettivo per l’Ebola, sarebbe stato uno sperpero di risorse pubbliche consumare kit così preziosi. L’esercitazione consentirà l’immediata verifica dell’operatività di strutture e operatori sul fronte dell’emergenza. Stanza speciale. Inoltre, nel Pronto Soccorso ci sarà una stanza speciale di isolamento dedicata proprio a questo tipo di emergenze. Separata dall´esterno da una doppia porta, consentirà la prima assistenza ad eventuali pazienti con sospetto di Ebola e al suo ingresso, tra una porta e l’altra, gli operatori potranno indossare le tute speciali.  
   
   
SANITA’: SU ANNUNCIATO DOCUMENTO MEDICI VENETI, “I TAGLI ROMANI SONO IL NEMICO COMUNE. LA BATTAGLIA E’ QUOTIDIANA, UNITI SAREMO PIU’ FORTI”  
 
Venezia, 10 novembre 2014 - “Le preoccupazioni dei nostri medici sul futuro della Sanità veneta sono esattamente il motivo per cui il Presidente Zaia, il sottoscritto, e tutti i tecnici della Regione combattono una battaglia quotidiana sui tavoli romani contro i tagli lineari, per attuare i costi standard in risposta agli sprechi, contro Renzi che dice alle Regioni di tagliare 4 miliardi ma non dice che l’80% dei bilanci delle Regioni riguardano la salute. E’ una battaglia comune, bisogna fare squadra, perché dividendoci faremo il gioco di chi ci vuole affondare”. Con queste parole l’Assessore alla Sanità Luca Coletto interviene sull’allarme lanciato da parte dei medici veneti, che domani sull’argomento presenteranno un loro documento comune. “Quasi 6 miliardi di tagli lineari già fatti e altri all’orizzonte – aggiunge Coletto – indicano chiaramente il colpevole di una morte annunciata che lottiamo in ogni modo per evitare: Renzi applichi a tutti indistintamente i fabbisogni e i costi standard d’autorità e non dica alle Regioni di portargli 4 miliardi dopo essersi scannate tra loro, e in men che non si dica lo Stato risparmierà decine di miliardi ed il Veneto potrà continuare ad investire nelle sue professionalità sanitarie e nelle sue strutture ospedaliere e territoriali”. “Sappiamo per primi noi – dice Coletto rivolgendosi ai medici – che il turnover sempre più difficile complica la vita a chi quotidianamente lavora sul campo, che i tagli calati dalla mannaia romana stanno per portare i sistemi sanitari al di sotto della linea di sopravvivenza, anche quelli più sani, mettendo a rischio anche la qualità dei servizi”. “Abbiamo razionalizzato la spesa ovunque possibile – aggiunge Coletto – perché è così che sinora è stato possibile salvare le nostre peculiarità. Fossimo finiti con il bilancio in rosso – rimarca l’Assessore – sarebbe scattato il commissariamento nazionale, in quel caso sì con tagli pesantissimi e ingiusti e con la tassazione portata al massimo e scaricata sulla gente. Niente di tutto questo è successo, né succederà in Veneto”. “Con il Presidente Zaia – conclude Coletto – valuteremo con la massima apertura le questioni che il documento porrà, ma oggi la battaglia non deve essere tra i medici veneti e la loro Regione, ma della sanità veneta, unita e combattiva nel lottare per l’interesse di tutti i cittadini a continuare ad avere un’assistenza di eccellenza”.  
   
   
EXPO, MARONI: OSPEDALE PER BIMBI SU AREA, OTTIME IDEE SEMPRE BENVENUTE  
 
 Milano, 10 novembre 2014 - "Un ospedale per i bambini sull´area di Expo? Vediamo come andrà a finire la gara per le offerte che si conclude il 14 novembre, ormai manca poco, e vedremo quali proposte ci saranno. Tutte le buone idee sono benvenute e questa dell´ospedale per i bambini è una ottima idea, vediamo dove farlo, la Lombardia è tanto grande e non c´è un problema di spazi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, incontrando i giornalisti dopo la firma della convenzione fra il Gruppo Fs Italiane e Regione Lombardia per la gestione delle emergenze nel trasporto ferroviario.  
   
   
OSPEDALI, MONUMENTO AL CUORE DEI LOMBARDI  
 
Tradate/va, 10 novembre 2014 - "L´ospedale di Tradate nasce dalla generosità umana nel dare un contributo importante per la propria terra e per i propri territori. Anche questa struttura sanitaria testimonia il grande cuore dei lombardi, una peculiarità che fin dal 1400 ha consentito di realizzare gran parte delle nostre strutture sanitarie, a cominciare dall´ Ospedale Policlinico di Milano ". Con queste parole il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, è intervenuto alla cerimonia di presentazione del libro dedicato proprio ai 100 anni dell´Ospedale di Tradate (Varese), che prende il nome del suo fondatore e benefattore Luigi Galmarini. Consegno In Biblioteca - Alla presenza delle autorità territoriali, di numerosi parlamentari e del consigliere regionale Alessandro Alfieri si è svolta presso la Biblioteca cittadina di Tradate la celebrazione del centenario del locale nosocomio. Una commemorazione suggellata, appunto, dalla presentazione del libro "L´ospedale L. Galmarini di Tradate nella storia". Una storia significativa quella del ´Galmarini´, che iniziò la propria attività come ´Opera Pia-ospedale Civile´ per iniziativa del tradatese Agostino Galmarini, che dopo la morte in giovane età dei quattro figli avvenuta presso l´ospedale di Ginevra, fu fortemente sensibilizzato alla necessità di un ospedale in città. Un Momento Difficile - Il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, rivolgendosi agli esponenti del mondo politico presenti, ha sottolineato che nei prossimi giorni si entrerà nel vivo del "difficile momento che a livello finanziario rischia di dover affrontare la Regione Lombardia alla luce della situazione economica nazionale e su cui bisogna riflettere attentamente". "Tuttavia, nonostante le difficoltà del momento, noi abbiamo fatto la nostra parte. Nei 18 mesi di attività di questa Giunta regionale - ha ricordato Mantovani rivolgendosi direttamente al direttore dell´azienda Ospedaliera di Busto Arsizio di cui l´ospedale di Tradate è uno dei presidi sanitari - abbiamo erogato finanziamenti per milioni di euro a favore dell´Azienda Ospedaliera e quindi della sanità locale". "Un momento difficile - ha ribadito l´assessore Mario Mantovani - che affrontiamo anche lavorando sulla riforma, tenendo conto dell´importanza di guardare ai bisogni della territorialità". Elevato Numero Di Prestazioni - L´assessore ha quindi rivolto i propri complimenti al personale sanitario dell´Ospedale Galmarini per l´elevato numero di prestazioni erogate. La secolare storia del ´Galmarini´ è costellata di continui miglioramenti strutturali. Negli anni ha ricevuto una serie di finanziamenti erogati da Regione Lombardia: nel 2008 per l´intervento di ristrutturazione del laboratorio analisi e struttura emodialisi; nel 2013 per l´adeguamento strutturale e impiantistico del Presidio Ospedaliero. Infine nel 2014 è stato assegnato un finanziamento complessivo di 3 milioni di euro per interventi di adeguamento alla normativa di prevenzione incendi per i presidi dell´Ao di Busto Arsizio, dei quali il "Galmarini" ha ricevuto altri 350.000 euro. La visita del vice presidente di Regione Lombardia Mario Mantovani si è conclusa alla Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate ´Messier 13´, dove ha incontrato gli operatori del centro e numerosi cittadini e volontari.  
   
   
SALMONELLA, VERIFICA EPIDEMIOLOGICA ASL A PADERNO  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "A seguito delle prime segnalazioni pervenute, si è prontamente attivata da parte dell´Asl competente una inchiesta epidemiologica in merito alla comparsa di casi di salmonella che coinvolge bambini che frequentano le scuole di Paderno Dugnano. Da parte dell´Assessorato alla Salute di Regione Lombardia, come di consueto, viene in queste ore garantita la massima sorveglianza dell´intero percorso di verifica e controllo". E´ quanto dichiara in una nota l´Assessorato alla Salute di Regione Lombardia.  
   
   
FUCECCHIO SI CANDIDA AD ESSERE IL POLO DI RIFERIMENTO PER L’AUTISMO LA CASA DI VENTIGNANO È UN’ECCELLENZA RICONOSCIUTA A LIVELLO NAZIONALE SI OCCUPIAMA DI AUTISMO IN TUTTE LE ETÀ  
 
Firenze, 10 novembre 2014 - Ventignano polo per l’autismo di tutte le età. E’ l’auspicio del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli e della giunta comunale che nei giorni scorsi hanno visitato il centro per persone autistiche dell’Asl 11. “L’esperienza della Casa di Ventignano – ha detto il sindaco – è un patrimonio che occorre tutelare e valorizzare. E questo è possibile farlo soltanto sviluppando investendo risorse e sviluppando nuovi progetti oltre a quelli già esistenti. A Ventignano ci sono le potenzialità per creare un polo per l’autismo per persone di tutte le età: c’è l’integrazione col territorio, ci sono i terreni e gli strumenti con i quali i ragazzi lavorano e coltivano gli ortaggi che poi vendono nei comuni della zona (Empoli, Vinci, Certaldo, Montelupo Fiorentino, Montaione, ecc.), c’è la stretta collaborazione tra Asl, associazione Casa di Ventignano e Cooperativa Sinergic@, e c’è un’esperienza di anni che, sommata all’unanime riconoscimento che questa struttura riceve, ci fa credere che uno sviluppo non solo sia possibile ma sia anche doveroso. Non è eccessivo dire che in Italia oramai Ventignano è sinonimo di presa in carico dell’autismo. All’interno della struttura non ci sono più soltanto ragazzi ma ci sono già 15 persone oltre i 18 anni. La Casa di Ventignano, nei comuni dell’Asl 11, svolge un ruolo di primaria importanza; è necessario che questo ruolo sia riconosciuto da tutti e che si facciano tutti gli sforzi possibili per crescere ulteriormente. Fucecchio ha tutte le carte in regola per essere il polo di riferimento per l’autismo. Per questo motivo l´idea, (appresa dai giornali) di creare a Empoli un centro residenziale polivalente per tutte le disabilità (compreso l´autismo) con caratteristiche distanti anni luce dal modello di presa in carico che attualmente si svolge a Ventignano, dove oltre alla cura e all´abilitazione delle persone più giovani si pensa addirittura ad inclusione lavorativa degli adulti, modello che attualmente ha pochi uguali in Italia, ritengo che possa essere regressiva rispetto al percorso intrapreso. Percorso su cui peraltro la Regione Toscana ha dimostrato di credere avendo, di recente, finanziato ulteriormente il percorso lavorativo di queste persone. Creare un nuovo centro con percorsi alternativi, con il rischio di sottrarre risorse a Ventignano, mi pare un rischio da evitare assolutamente. Abbiamo un’eccellenza sul nostro territorio, rafforziamola, occupiamoci di autismo in tutte le età, evitiamo di correre il rischio di depotenziarla. Spero che su questo tema ci si possa confrontare rapidamente e in maniera chiara con tutti gli interessati”.  
   
   
LAVORI AL SAN GERARDO DI MONZA VERRANNO CONCLUSI  
 
Milano. 10 novembre 2014 - "Ho sollecitato la presentazione in Parlamento di emendamenti che tutelino la sanità della nostra Regione. Da Roma giungono cattive notizie a proposito degli annunciati tagli che dovrebbero penalizzare anche la Lombardia, pur essendo una Regione virtuosa e con il bilancio in ordine da 10 anni. Tuttavia per l´opera sanitaria del San Gerardo non c´è da temere". Così ha dichiarato il vice presidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani in occasione della visita al cantiere del nuovo blocco sanitario in costruzione all´interno dello storico ospedale brianzolo. La Lombardia Penalizzata - L´assessore Mantovani, pur spiegando che le casse della sanità lombarda rischiano di essere private di circa 700 milioni di euro, ha infatti ribadito l´impegno di Regione Lombardia nel portare a compimento l´opera iniziata. "Anche se dovessimo subire i tagli annunciati, lavoreremo per concludere come da programma l´ammodernamento dello storico ospedale monzese - ha chiarito Mario Mantovani - la cui eccellenza va ben oltre i confini brianzoli e nazionali". Complimenti Agli Operatori Sanitari - Il vice presidente della Giunta regionale Mantovani, in occasione della sua visita, ha avuto modo di recarsi presso il rinomato reparto di chirurgia plastica e della mano, prima di concludere il suo sopralluogo con un incontro con il personale medico ospedaliero. "Mi complimento con voi: l´entità delle prestazioni ospedaliere erogate segnalano la qualità e l´efficienza che i cittadini riscontrano in questa struttura. E il merito è di chi qui lavora con entusiasmo e passione". Tempi Rispettati - Alla visita del vice presidente e assessore alla Salute Mantovani hanno preso parte anche il sottosegretario ad Expo Fabrizio Sala, i consiglieri Regionali Stefano Carugo e Massimiliano Romeo e il presidente di Infrastrutture Lombarde ing. Paolo Besozzi, il quale, a margine della visita dell´assessore, ha espresso "Piena soddisfazione per l´andamento dei lavori e per la loro gestione, condotta rispettando completamente i tempi previsti e senza alcun disagio per gli operatori e per i pazienti, anche grazie all´assenza di polveri e di rumori". Il presidente Besozzi ha inoltre sottolineato che "le opere in corso impiegano ben 350 lavoratori e altri 700 operatori nell´indotto".  
   
   
GIUNTA FVG, RIPARTISCE FONDI PRO AUDIOLESI, MUTILIATI ED INVALIDI  
 
Trieste, 10 novembre 2014 - Su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali, Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha destinato 200 mila euro a sostegno delle prestazioni fornite a favore di persone mutiliate ed invalide del lavoro, e 150 mila euro quale contributo agli interventi destinati alle persone audiolese, ovvero prive totalmente o in parte dell´udito. La ripartizione è stata fatta tenuto conto delle richieste pervenute dai Comuni. I contributi economici sono concessi dagli stessi Comuni, previa domanda presentata dagli interessati. Per quanto riguarda gli invalidi e mutilati, nonché gli orfani di vittime di incidenti sul lavoro, sono indirizzati al sostegno una tantum delle spese scolastiche o ad un aiuto in caso di disoccupazione. Per gli audiolesi l´intervento è a sostegno dell´acquisto di apparecchia acustici.  
   
   
WELFARE IN ABRUZZO: OBIETTIVO INTEGRARE SOCIALE E SANITA´ E BLOCCATI DA RIGIDITA´ PIANO DI RIENTRO  
 
Pescara,10 novembre 2014 - Capovolgere il punto di osservazione e mettere al centro dei servizi il cittadino. Se è vero che l´80 per cento delle regioni italiane ha un piano sociale e sanitario integrato è altrettanto vero che l´Abruzzo compie adesso la sua "svolta epocale". Muove i primi passi verso l´obiettivo di un piano integrato che, oltre a rendere più sostenibile il sistema sanitario lo rimodellerà in modo da reggere, sul piano della qualità dei servizi, le dinamiche del futuro, tra le quali l´invecchiamento della popolazione. L´argomento è stato trattato questa mattina, nel corso di un seminario promosso dall´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, e dall´assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, che ha riunito i direttori dei distretti sanitari e degli ambiti sociali per una mattinata di confronto. Il seminario segue la presentazione delle Linee guida sul sociale, elaborate dall´assessore Sclocco e che prevedono, tra l´altro, la coincidenza tra distretti sanitari e distretti sociali, e anticipa gli "Stati generali del Sociale in Abruzzo". Al centro del confronto le buone pratiche di due regioni: la prima, quella della Liguria, rappresentata dall´assessore al ramo, Lorenza Rambaudi, anche coordinatrice della Commissione politiche sociali della Conferenza Stato-regioni; la seconda dell´Emilia- Romagna, rappresentata dall´assessore Teresa Marzocchi. L´assessore Sclocco: "La mia intenzione fondamentale è cogliere l´obiettivo di un piano socio sanitario integrale, consapevole delle difficoltà di questo passaggio epocale, nonostante gli operatori del settore abbiano mostrato una loro spontanea capacità alla collaborazione tra sistemi". L´assessore Paolucci ha invece spiegato che "il rigido e corposo piano di rientro ha bloccato questo processo, soprattutto per la sostenibilità economica. Ora i dati in nostro possesso parlano di scostamenti positivi e con questi andremo al tavolo di novembre, quindi siamo prossimi all´uscita dal commissariamento, anche grazie alle notizie sui Lea, sui quali potremmo aver raggiunto i 160 punti". Paolucci ha anche aggiunto che il "rispetto dei Lea e le coperture dei nuovo setting assistenziali previsti ci portano a dire che il tetto della sanità salirà da 100 a 120 milioni ma sono inclusi i ticket assistenziali". Per l´assessore ligure Rambaudi "l´integrazione è la scommessa di questo momento. Abbiamo segmentato le persone ma le persone non possiamo dividerle chirurgicamente. Bisogna costruire progetti individuali" ."L´appropriatezza, oltre alla virtuosità della spesa si raggiunge anche grazie all´efficiente organizzazione della presa in carico della persona", ha spiegato Teresa Marzocchi. "L´integrazione socio-sanitaria è magica ma rischiosa da coniugare perché se si mettono al centro le persone si deve offrire l´integrazione di tutte le proposte di servizio".  
   
   
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Venezia, 10 novembre 2014 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli, ha approvato il bando per il 2014 che ammette a contributo su tutto il territorio regionale i progetti relativi al trasporto sociale di persone svantaggiate presentati da soggetti del terzo settore o da enti locali, in organizzazione con le organizzazioni di volontariato. Il provvedimento è stato presentato il 6 luglio dall’Assessore regionale a Venezia, nella sede della Giunta regionale del veneto. “Si tratta di un cambio di rotta radicale nel sostegno della Regione Veneto alle persone svantaggiate – anticipa l’Assessore – che qualifica molto positivamente, ancora una volta, il nostro sistema di welfare, pur in una fase come questa caratterizzata da gravi problemi finanziari con trasferimenti sempre minori al Veneto da parte governativa (- 400 milioni di euro nel 2015)”. “Sarà il mondo del volontariato che poi concretamente metterà a disposizione le sue risorse per la realizzazione di questo trasporto solidale, che con il bando sarà esteso a tutto il territorio regionale, perché è un servizio molto richiesto, in continuo aumento anche per l’elevarsi dell’invecchiamento della nostra popolazione e il cronicizzarsi delle patologie”. Il trasporto sarà quindi gratuito e rivolto a persone bisognose dal punto di vista sociale ed economico, con redditi bassi, anziane, disabili, malate, che non potendo usufruire dei mezzi pubblici o privati, dopo appuntamento telefonico saranno portate da mezzi di trasporto adibiti allo scopo e gestiti da associazioni di volontariato in strutture sanitarie o sociali per visite, controlli, esami o altre necessità. Le risorse assegnate per il 2014 ammontano a complessivi 980 mila euro di risorse da destinare prioritariamente al finanziamento di 7 progetti provinciali per l’organizzazione e la gestione del servizio. Si ricorda che per il finanziamento prioritario di acquisto di pullmini la Regione nei precedenti due anni ha erogato 4,5 milioni di euro tra gli anni 2011-2013 con cui sono stati acquistati 214 pullmini in tutta la regione. “E’ un provvedimento importante che allarga a tutto il territorio regionale questo particolare tipo di servizio di trasporto – osserva l’Assessore Bendinelli - che, come condizione, non può sostituirsi al trasporto sanitario o al trasporto nei Ceod di persone con disabilità, ma deve essere svolto dalle organizzazioni di volontariato che si mettono in rete e in coordinamento tra loro, consentendo una maggior efficienza e razionalizzazione del servizio stesso e un contenimento dei costi”. I progetti devono essere inviati entro il 5 dicembre 2014 tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.Generale@pec.regione.veneto.it  o con raccomandata rr al Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali – Rio Novo – Dorsoduro 3493 – 30123 Venezia. “Il bando regionale - precisa Bendinelli - è stato deciso sulla base di un modello di sistema di trasporto ‘a chiamata’ già funzionante in alcune parti del Veneto, in particolare nel bellunese, e che ha già dato buona prova di sé”.