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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2014
GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE CONFERMA LE DECISIONI DI ISPEZIONE ADOTTATE DALLA COMMISSIONE NEI CONFRONTI DI ORANGE NELL’AMBITO DI UN EVENTUALE ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE  
 
Lussemburgo, 26 novembre 2014 - Sebbene il Tribunale sia legittimato a verificare se la Commissione disponga di indizi sufficientemente seri prima dell’adozione di una decisione di ispezione, una simile verifica non costituisce il solo mezzo che consente di accertare la non arbitrarietà della decisione. Orange (denominata France Télécom fino al 1° luglio 2013) è una società di capitali di diritto francese che si occupa, in particolare, di fornire servizi di accesso a Internet per le imprese e le persone fisiche. Nel 2011 un’impresa concorrente, denominata Cogent, ha depositato una denuncia presso l’Autorità garante della concorrenza francese, ritenendo che Orange avesse abusato della propria posizione dominante mediante varie pratiche nel settore delle prestazioni di interconnessione reciproche in materia di connettività Internet. Nel 2012 l’Autorità francese ha dichiarato che le pratiche contestate ad Orange non erano state riscontrate o non costituivano un abuso di posizione dominante. Parallelamente, la Commissione aveva avviato un procedimento nei confronti di Orange su pratiche assai simili. Successivamente alla decisione dell’Autorità francese, la Commissione, con decisioni del 25 e del 27 giugno 2013 , ha ordinato ad Orange di sottoporsi a un’ispezione. L’ispezione si è svolta dal 9 al 13 luglio 2013 in quattro siti di Orange. Ritenendo che la Commissione non avesse il diritto di ordinare tale ispezione nei suoi locali nelle circostanze del caso di specie, Orange ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale per ottenere l’annullamento delle suddette decisioni. Con odierna sentenza, il Tribunale respinge il ricorso di Orange e conferma le decisioni di ispezione della Commissione. Orange contesta la proporzionalità e la necessità delle decisioni di ispezione, dal momento che l’Autorità francese aveva già svolto indagini su presunte infrazioni identiche e ravvisato la conformità della sua condotta alle norme dell’Unione in materia di concorrenza. Il Tribunale rammenta, tuttavia, che la Commissione, in linea di principio, non è vincolata da una decisione emessa da un giudice o da un’autorità nazionale in applicazione degli articoli 101 e 102 Tfue e che la Commissione può in ogni momento assumere decisioni in materia di concorrenza, anche ove queste risultino in contraddizione con una decisione nazionale. Orange sostiene, inoltre, che la comunicazione alla Commissione del fascicolo del procedimento nazionale avrebbe potuto costituire un’alternativa meno gravosa ma altrettanto efficace rispetto a un’ispezione, in quanto la Commissione avrebbe potuto in tal modo ottenere informazioni aggiuntive sulle presunte infrazioni. Pur sottolineando che può apparire increscioso che la Commissione abbia optato per un’ispezione senza preventivamente verificare le informazioni ottenute dall’Autorità francese, il Tribunale rileva, nondimeno, che le decisioni di ispezione non sono viziate da illegittimità, dato che l’Autorità non aveva condotto alcuna ispezione nei locali di Orange e che la sua decisione era quindi stata presa sulla sola base delle informazioni da quest’ultima volontariamente presentate. In tale contesto, il Tribunale osserva che le ipotetiche motivazioni anticoncorrenziali eventualmente perseguite da Orange rivestirebbero, per natura, carattere segreto, ed è quindi poco probabile che possano emergere dai dati pubblici di Orange e dalle informazioni fornite alla Commissione. Orange sostiene, infine, che il Tribunale deve assicurarsi della non arbitrarietà di una decisione di ispezione verificando se gli indizi in possesso della Commissione fossero sufficientemente seri e circostanziati da giustificare l’adozione della decisione. A tale riguardo, il Tribunale dichiara che sebbene la Commissione non sia tenuta a indicare, in fase di istruzione preliminare, gli indizi che la inducono a prendere in considerazione l’ipotesi di una violazione delle norme dell’Unione in materia di concorrenza, ciò tuttavia non significa che essa non debba essere in possesso di simili indizi. Il Tribunale conferma quindi di essere legittimato a verificare se la Commissione disponga di indizi sufficientemente seri prima dell’adozione di una decisione di ispezione, ma ricorda che una verifica siffatta non costituisce l’unico mezzo che gli consente di accertare la non arbitrarietà della decisione. Così, detta verifica non risulta necessaria se la natura arbitraria della decisione può essere dedotta dal carattere sufficientemente preciso dell’esplicitazione delle presunzioni che la Commissione intende verificare. Nella fattispecie, il Tribunale rileva che la natura delle restrizioni di concorrenza ipotizzate era definita in termini sufficientemente precisi e dettagliati nelle decisioni di ispezione e che queste ultime davano conto del modo in cui il comportamento di Orange poteva rientrare tra le pratiche sospettate. Ciò considerato, il Tribunale può ravvisare la mancanza di arbitrarietà delle decisioni di ispezione sulla sola base delle motivazioni sottese a tali decisioni e non ha quindi bisogno di esaminare gli indizi in possesso della Commissione alla data di adozione delle decisioni.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: MARCHI UNIWEB E UNICREDIT WEALTH MANAGEMENT: RESPINTO IL RICORSO DI UNICREDIT SPA  
 
Lussemburgo, 26 novembre 2014 - Nel 2001, Unicredito Italiano Spa ha richiesto all’Uami la registrazione dei marchi Uniweb e Unicredit Wealth Management, per servizi e prodotti finanziari, assicurativi ed immobiliari. La società tedesca Union Investment Privatfonds Gmbh, si è opposta alla registrazione sostenendo che tali marchi creavano un rischio di confusione con i suoi marchi precedenti Unifonds, Unirak e Unizins. L´uami, aveva negato la registrazione. Unicredito ha allora proposto ricorso, in primo luogo, davanti alla commissione di ricorso dell´Uami e, dopo che il suo ricorso è stato respinto, presso il Tribunale Ue. Con sentenza del 2010 (cause riunite T-303/06 e T-337/06), il Tribunale ha accolto le domande di Unicredito ed annullato le decisioni che rifiutavano la registrazione dei suoi marchi Uniweb e Unicredit Wealth Management (ritenendo che, in assenza di ulteriori somiglianze, il prefisso "uni" non sia, di per sé, sufficiente a determinare un rischio di confusione con una serie di marchi precedenti e che pertanto la presenza di una serie di marchi precedenti, in assenza di una prova supplementare del rischio di confusione, non potesse, di per sé, impedire la registrazione di un nuovo marchio, essendo invece necessario che il nuovo marchio presenti delle caratteristiche tali da consentire di ricollegarlo alla serie di marchi precedenti). Con sentenza del 2011 (C-317/10 P), la Corte (su impugnazione della Union Investment Privatfonds Gmbh) ha invece annullato la sentenza del Tribunale considerando che esso era incorso in un errore di diritto, avendo escluso il rischio di confusione senza verificare in concreto se esistesse un rischio che il pubblico di riferimento possa ingannarsi in merito all’origine dei servizi.  
   
   
LA TECNOLOGIA DEI VIDEOGIOCHI SI FA STRADA NELLE CUFFIE PER SOGGETTI IPOVEDENTI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2014 - Il progetto Digiglasses, avviato nel 2012, si propone di sviluppare uno strumento digitale commerciabile per i soggetti ipovedenti usando la visione stereoscopica, corretta e personalizzata in base ai sintomi specifici della patologia oftalmica dell´utente. Il più recente video del progetto su Youtube annuncia l´apertura di linee di prodotto per le Pmi coinvolte. Il progetto spera di raggiungere il mercato alla fine del 2015. Con circa 5 milioni di persone in Europa (285 milioni a livello globale) costretti a vivere con un problema di ipovisione non correggibile con occhiali normali, il mercato per le innovative cuffie di Digiglasses è evidente. In parallelo alle opportunità di commercializzazione, l´obbiettivo principale del progetto è quello di aiutare i soggetti colpiti ad accedere più facilmente al lavoro, all´istruzione e alle attività sociali, aiutando così gli ipovedenti ad avere uno standard di vita simile a quello del resto della società. Per riuscirci, il progetto sta sfruttando una tecnologia simile a quella usata dall´industria dei videogiochi. La cuffia è stata ora testata con l´aiuto di istruttori specializzati che lavorano con soggetti ipovedenti per aiutarli a ottenere il massimo da strumenti e dispositivi nuovi, e con volontari che sono colpiti direttamente da questi problemi. L´effetto prodotto dal successo negli esperimenti è che le Pmi coinvolte nel progetto sono adesso entusiaste di sviluppare il prototipo in un dispositivo commercializzabile e di distribuirlo entro la fine del prossimo anno. La cuffia include un paio di occhiali digitali, componenti elettronici su misura e software, telecamere e un processore simili a quelli presenti negli smartphone. L´utente vede delle immagini stereoscopiche che sono state migliorate dal software. La natura del miglioramento dipende dal disturbo di cui soffre l´utente. Ad esempio, si può aumentare il contrasto, accentuare chiaramente i bordi dei gradini o del marciapiede, sovrapporre delle linee rosse ai bordi delle strisce pedonali, e così via. L´elemento ottico ha un micro display che funziona come un piccolo televisore con luminosità e risoluzione elevate. Un´ottica d´ingrandimento che usa lenti e prismi trasforma l´immagine da un piccolo display in ciò che appare essere un grande schermo. Simili display montati sulla testa sono già stati usati dall´industria dei videogiochi e dei video. L´elemento innovativo del progetto Digiglasses è che sta applicando questa tecnologia per poter migliorare la vita delle persone. Il consorzio del progetto riunisce otto partner che si occupano di ricerca, produzione e commercializzazione, provenienti da cinque paesi. Per maggiori informazioni, visitare: Digiglasses http://www.Digiglasses.eu/home    
   
   
TLC, FIRMATO ACCORDO PER CESSIONE DI OPTICS ALCATEL LUCENT A SIAE MICROELETTRONICA MISE: OPERAZIONE DI POLITICA INDUSTRIALE CHE PUO’ RILANCIARE UN SETTORE STRATEGICO  
 
Roma, 26 novembre 2014- Firmato ieri al Ministero dello Sviluppo Economico l’accordo per la cessione delle attività Optics di Alcatel Lucent alla italiana Siae Microelettronica, azienda milanese leader mondiale dei ponti-radio (Tlc). Si tratta di un’operazione di politica industriale molto importante perché, oltre a salvare competenze e tecnologie avanzate, crea una grande opportunità per rilanciare il settore strategico delle Tlc nel nostro Paese. Per questa ragione il Mise, nel corso dell’ultimo anno, si è impegnato fortemente per fare in modo che tale complessa trattativa arrivasse ad un risultato positivo. E oggi l’obiettivo è stato raggiunto. Con l’accordo odierno, sottoscritto da tutte le sigle sindacali, 256 lavoratori di Alcatel (in gran parte ricercatori di elevata competenza professionale), si aggiungeranno- dal prossimo 1 dicembre- ai 1000 dipendenti di Siae e consentiranno così a quest’ultima di allargare le proprie opportunità di mercato. Per cinque anni, Alcatel Lucent supporterà questa operazione trasferendo servizi e risorse economiche che, nel primo anno, copriranno il 100% del fabbisogno e poi diminuiranno gradualmente, anno per anno. Il Ministero dello Sviluppo Economico intende proseguire lungo la strada dell’impegno per dare un futuro a tutta l’industria delle Tlc che opera in Italia.  
   
   
NOVANTACINQUE MILIONI DI EURO PER LA BANDA ULTRA LARGA IN PUGLIA  
 
Bari, 26 novembre 2014 - Una Puglia sempre più veloce, più agile, con una burocrazia più efficiente. E’ questa la Puglia del futuro. La Puglia che farà della banda ultra larga l’infrastruttura portante dell’intero sistema economico e sociale regionale. Saranno 148 i Comuni pugliesi che, entro giugno 2016, beneficeranno della connettività a fibra ottica: 2.682.311 cittadini, 47 aree produttive (Asi e Pip) e 1.217.690 unità immobiliari. Duemila chilometri di rete ottica e un beneficio occupazionale di almeno 500 occupati per i primi tre anni nei settori impiantistico, civile, elettronico e delle telecomunicazioni. L’intervento produrrà ricadute occupazionali a lungo termine e farà stimolo al mercato delle telecomunicazioni sia per i produttori di apparati, sia per gli operatori e per l’indotto. A realizzare l’opera la Società Telecom Italia S.p.a., vincitrice del “bando regionale per lo sviluppo delle Rete a Banda Ultra Larga nella Regione Puglia”, con un investimento complessivo di 95.068.000 di euro di cui 61.728.411,35 di euro di contributo regionale. Grazie all’impiego diffuso di banda ultra larga i cittadini pugliesi potranno accedere ai servizi di Pubbliche Amministrazioni e privati più velocemente e con maggiore facilità, le imprese potenziere il confronto con i mercati globali e le Amministrazioni pubbliche potranno usufruire ed erogare servizi complessi capaci di migliorare i processi interni e inter amministrativi. “È una nuova è importante sfida globale – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia - cittadini, imprese ed enti pubblici avranno a disposizione un ´contenitore enorme´. Spetta a loro riempirlo di contenuti, e questi contenuti potranno migliorare la qualità della vita di tutti. Ciascuno potrà avere a disposizione un modo potente per comunicare, allo stesso modo, con il vicino e con il resto del mondo. È un´infrastruttura ben più grande di autostrada o di una ferrovia perché è senza confini. Con la Banda Ultra Larga da Foggia a Santa Maria di Leuca offriremo la possibilità di superare un gap che caratterizza ancora il nostro Paese nei servizi di Agenda Digitale. Le reti di telecomunicazioni sono ormai il sistema nervoso di ogni Paese moderno e, in prospettiva, saranno ancora più importanti perché non collegheranno soltanto decine di milioni di computer e oggetti ma anche miliardi di persone”. “L’orizzonte – ha proseguito - è il 2020, con l’uso delle risorse della nuova programmazione. I 61.728.411,35 di euro che abbiamo utilizzato con questo bando rappresentano solo il primo step di un lungo cammino che abbraccerà i prossimi sette anni e consentirà a giovani specializzati e ricercatori di trovare nuove occasioni di lavoro mentre alle imprese tradizionali la possibilità di lavorare meglio e con strumenti nuovi. C’è bisogno, allora, dell’impegno di tutti: del settore Ict, delle imprese, delle associazioni, degli enti, dei cittadini. È un investimento vitale per la nostra economia”. “Stiamo vivendo – ha concluso l’assessore – un’esperienza unica: la crisi sta cambiando i modelli di consumo delle persone mentre l’innovazione stravolge quelli di produzione e di vendita. Usare le nuove tecnologie può far correre il rischio di diminuire gli occupati, oppure, generare nuove opportunità. Dobbiamo decidere noi, i pugliesi, il Paese, se rimanere nella condizione della crisi o entrare in quella delle opportunità. La Banda Ultra Larga è una delle strade su cui far camminare i nuovi progetti e le nuove idee”. La Regione Puglia persegue da tempo una propria visione sulla Banda Larga e Ultra Larga. E’ del 2011, infatti, il “Piano Strategico Regionale per lo sviluppo della Banda Larga in Puglia” che definisce gli indirizzi regionali in materia di infrastrutturazione a Banda Larga e Banda Ultra Larga. La strategia, oltre a portare a sistema le iniziative progettuali già sviluppate o in corso di realizzazione sul territorio, rappresenta un quadro di riferimento cui tutte le misure regionali tendono in sinergia. Lo stesso “bando per lo sviluppo delle Rete a Banda Ultra Larga nella Regione Puglia” è il risultato di un lavoro di squadra che ha già portato la Puglia ai vertici della copertura della banda larga. Il bando, aggiudicato da Telecom Italia, è finanziato nell’ambito di un accordo tra Regione Puglia e Ministero dello Sviluppo Economico, con un contributo pari a 61.728.411,35 di euro di cui 41.806.111,35 a valere sul Por Fesr Puglia 2007-2013 - Pac, Asse I; 17.000.000,00 a valere sulla Delibera Cipe n. 62/2011, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro sottoscritto in data 25 Luglio 2013; 2.922.300,00 a valere sul cofinanziamento statale per progetti a favore dei sistemi distrettuali di cui al D.m. 7 Maggio 2010 del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. E’ stato concepito dal governo Monti per portare la banda ultra larga nelle cosiddette zone del sud a fallimento di mercato ossia dove il mercato da solo non dimostra interesse a investire.L’obiettivo è portare connettività ad almeno 30 megabit per secondo (Mbps, unità di misura che indica la capacità-velocità di trasmissione dei dati su una rete) e a 100 Mbps, sfruttando il modello Nga (Next generation Access).  
   
   
VILLA UMBRA: GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE CORSO SU OPEN DATA, DALLA TRASPARENZA ALLA PARTECIPAZIONE  
 
Perugia, 26 novembre 2014 – La Suola Umbra di Amministrazione Pubblica ha organizzato per giovedì 27 novembre, alle ore 9 a Villa Umbra, un´attività formativa sugli sviluppi dell´Open Data, dalla trasparenza alla partecipazione. "In particolare – ha affermato l´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni - durante la giornata sarà approfondito il tema degli impatti delle strategie di apertura dei dati su processi, modelli di governance e comunicazione nella Pubblica Amministrazione Locale. La Legge Regionale 9 del 2014 (Norme in materia di sviluppo della società dell´informazione e riordino della filiera Ict) ha affidato alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica la promozione dell´innovazione tecnologica, delle competenze digitali e della società dell´informazione e della conoscenza attraverso le pubbliche amministrazioni operanti in Umbria. Inoltre - ha concluso Naticchioni - la Scuola intende svolgere il ruolo di Digital Champion". Il corso è destinato ai responsabili dei servizi informativi, anticorruzione e trasparenza degli Enti pubblici. L´articolo 18 del decreto sviluppo prima ed il decreto trasparenza poi hanno di fatto sancito l´obbligo di trasparenza per le amministrazioni pubbliche. Tale obbligo corrisponde ad un più amplio processo di trasformazione del rapporto tra amministrazione e cittadino. Trasformazione che va nella direzione dell´open government, ossia di quell´insieme di azioni orientate allo sviluppo di un nuovo modello di governance. Il seminario si propone di sviluppare un momento di riflessione condivisa sul tema della trasparenza e degli open data, concentrandosi sugli impatti organizzativi, di processo, tecnologici e sociali che sviluppa il processo di apertura dei dati in un Ente Locale. I principali argomenti trattati da Stefano Epifani, docente di Social Media Management alla Sapienza, Università di Roma, Direttore dell´Osservatorio per l´Open Government saranno: dati aperti, cosa sono e perché sono importanti; open data, dalla moda al modello di governante; oltre la trasparenza: l´open data come strumento di partecipazione; dai dati ai processi: verso il sistema informativo urbano ed il portale dati.Gov.it e le esperienze italiane.  
   
   
ORIZZONTE 2020: PRIME IMPRESSIONI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2014 - Orizzonte 2020, il più grande programma dell´Ue per la ricerca e l´innovazione, è stato avviato all´inizio del 2014. Con un bilancio totale di 80 miliardi di euro per sette anni, Orizzonte 2020 prometteva una struttura semplice per ridurre i tempi e la burocrazia, affinché i partecipanti potessero concentrarsi sugli aspetti davvero importanti. Questo è stato il caso per tutti i partecipanti finora? La settimana scorsa rappresentanti di istituti universitari e di ricerca, dell´industria e della Commissione europea si sono riuniti durante l´Innovation Summit per condividere le loro considerazioni sul primo anno di Orizzonte 2020. "Congratulazioni ai creatori. Questo non è un caso di ´vino vecchio in bottiglie nuove, ma piuttosto di vino nuovo in bottiglie riciclate! Funziona, almeno per il mio settore di produzione", è stato il commento positivo di Andreas Förster, direttore di Dechema (Società di ingegneria chimica e biotecnologia). Il riscontro è stato generalmente incoraggiante, anche se i relatori hanno attirato l´attenzione sulle aree in cui erano possibili ulteriori miglioramenti. Sono inoltre state avanzate preoccupazioni sulle possibili ripercussioni dei tagli di bilancio attualmente in fase di discussione tra il Parlamento europeo e il Consiglio. Semplificare il processo Oltre all´aspetto finanziario, è stata rivolta grande attenzione sulla questione della semplificazione, un aspetto chiave di Orizzonte 2020. I relatori si sono dichiarati in generale soddisfatti dei miglioramenti raggiunti su questo fronte. Maria da Graça Carvalho, ex parlamentare europeo e relatrice della proposta per Orizzonte 2020, ha osservato: "Notiamo che è molto più semplice del 7° Pq e abbiamo cercato di rendere il programma più equilibrato in termini geografici, di parità di genere e per quanto riguarda l´approccio dall´alto verso il basso e dal basso verso l´alto." Bertrand van Ee, amministratore delegato di Climate-kic (comunità della conoscenza e dell´innovazione per il clima), ha tuttavia contrastato il consenso generale dicendo "Ritengo che il denaro sia sufficiente, ma dobbiamo lavorare alla semplificazione, in quanto il sistema causa ancora molti sprechi." Invito per una candidatura a due fasi Giungendo al lato operativo, Bernd Schulte, vicepresidente di Photonics 21, che ha costituito un partenariato pubblico-privato (Ppp) per la fotonica con la Commissione nel 2013, ha sollevato l´urgenza di un processo più rapido, indicando dei buoni esempi negli Stati membri. Ha illustrato l´esperienza di Photonics 21 nell´ambito del primo bando del nuovo programma, facendo notare che "Vi era un buon equilibrio tra industria e ricerca. Tuttavia, vi era un eccesso di 71 sottoscrizioni e quindi ci saranno candidati che rimarranno delusi. Data la burocrazia, non sono sicuro che faranno un nuovo tentativo." Sia Schulte che Förster hanno proposto l´introduzione di una procedura di candidatura in due fasi per ridurre i tempi, in particolare per chi non viene ammesso. Förster ha fatto notare: "Prevedere due fasi per le proposte potrebbe ridurre la quantità di lavoro". Commenti favorevoli per il portale dei partecipanti e i Ppp Il portale dei partecipanti di Orizzonte 2020 ha riscosso molti elogi. Rudolf Strohmeier, vicedirettore generale della Dg Ricerca e innovazione, ha riferito di aver ricevuto un buon riscontro da parte degli utenti. Förster ha anche fornito una risposta positiva sui partenariati pubblico-privati (Ppp) del programma, esclamando con entusiasmo: "Sono eccellenti – vi prego di continuare!" Le potenzialità di un approccio multi-finanziamento Per quanto riguarda il finanziamento, sono state sollevate alcune preoccupazioni tra i relatori e i partecipanti secondo i quali il multi-finanziamento potrebbe trasformarsi in criterio di selezione. La signora da Graça Carvalho ha rassicurato i partecipanti che Orizzonte 2020 non verrà collegato ai fondi regionali, ma ha sottolineato che i due potrebbero complementarsi a vicenda: "Non dovrebbe essere un criterio, ma dovremmo poter garantire un meccanismo che permetta l´approccio multi-finanziamento. I fondi regionali possono funzionare a monte e a valle. Non vogliamo collegarli, ma un modo per renderli complementari sarebbe, ad esempio, attraverso un marchio di qualità. Disponiamo di un´alta percentuale di proposte eccellenti che non ricevono finanziamenti, le quali potrebbero più facilmente essere finanziate dalle regioni. Per riuscirci occorre risolvere alcuni aspetti, in quanto i risultati spesso non sono resi pubblici." Per maggiori informazioni, visitare: Orizzonte 2020 http://ec.Europa.eu/programmes/horizon2020/  Innovation Summit 2014   http://www.Knowledge4innovation.eu/6th-european-innovation-summit-17-november-20-november-2014    
   
   
AOSTA, GEMELLAGGI ELETTRONICI TRA SCUOLE: UN SEMINARIO DI FORMAZIONE PER PROMUOVERE IL PROGETTO ETWINNING  
 
Aosta, 26 novembre 2014 - L’assessorato dell’istruzione e cultura informa che circa sessanta docenti, di ogni ordine e grado e di tutte le discipline, della regione parteciperanno a un seminario di formazione sulla piattaforma online eTwinning che rende possibile l´attivazione di progetti di gemellaggio elettronico tra scuole europee, coinvolgendo direttamente gli insegnanti in una comunità virtuale dove è possibile conoscersi e collaborare in modo semplice, veloce e sicuro. La formazione si svolgerà domani 26 novembre, dalle 14.30 alle 17.30, presso il Liceo scientifico e linguistico E. Bérard di Aosta. L’iniziativa è nata su impulso della Commissione Europea per integrare e diffondere le possibilità offerte dalle nuove Tecnologie dell´Informazione e della Comunicazione (Tic) nei sistemi di didattica e formazione, favorendo al contempo un´apertura alla dimensione comunitaria dell´istruzione, nell´ottica di contribuire a creare e fortificare nelle nuove generazioni un sentimento di cittadinanza europea condiviso. Le scuole della Valle d’Aosta partecipano da anni a questo programma con progetti di elevata qualità che ricevono frequentemente i certificati di distinzione (label) nazionali ed europei. Con questo seminario si intende allargare ulteriormente la partecipazione, avvicinando i neofiti alla piattaforma elettronica, e affrontare temi di grande importanza e attualità per l’evoluzione della scuola.  
   
   
A ROMA LA CONFERENZA EUROPEA ETWINNING 2014: L’INNOVAZIONE DELLA SCUOLA PASSA DAI GEMELLAGGI ELETTRONICI  
 
Roma, 26 novembre 2014 - Oltre 500 insegnanti europei parteciperanno dal 27 al 29 novembre all’incontro sul tema "Opening up Education", in linea con il piano d´azione della Commissione europea per incentivare l´innovazione e le competenze digitali nelle scuole e nelle università. Interverranno giovedì 27 il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, i rappresentanti della Commissione europea e il produttore cinematografico e professore Lord David Puttnam con uno speech su: Istruzione resiliente, come può il sistema scolastico affrontare la tripla minaccia: “cambiamenti climatici” – digitale, ecologica ed economica. I lavori prevedono la condivisione di nuove pratiche, l’esplorazione di metodologie didattiche e la promozione della comunità eTwinning, attraverso workshop, sessioni interattive e incontri informali. Luogo: Rome Marriott Park Hotel - via Colonnello Tommaso Masala, 54 - Roma Sito della conferenza: http://conference2014.Etwinning.net/  Hashtag ufficiale: #eTconf14 Video della conferenza dello scorso anno: http://youtu.Be/tg_5c0vj-pq    
   
   
BAMBINI AD ALTO POTENZIALE COGNITIVO. PROGETTO PILOTA REGIONE VENETO ‘EDUCATION TO TALENT’ PER VALORIZZARE I GIOVANI GENI DIVENTA MODELLO PER L’ITALIA.  
 
Venezia, 26 novembre 2014 - “È importante far crescere bene i bambini dotati, con alto potenziale cognitivo, perché sono quelli che domani faranno crescere l´intera comunità. Ovviamente senza dimenticare mai coloro che sono più fragili. In tutto questo il Veneto ancora una volta fa scuola con la sperimentazione portata avanti con l’Università di Padova che ora può porsi come modello nazionale e con l’inaugurazione a Vicenza di un centro ‘Talent Gate’ per il riconoscimento e la valorizzazione dei bambini dotati”. Lo ha detto ieri a Vicenza, nella sede del Centro Produttività Veneto, l’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, intervenuta all’iniziativa che ha fatto il bilancio del secondo anno di progetto “Education to Talent”, che dal 2012 si propone di riconoscere per tempo i bambini ad alto potenziale cognitivo, fornendo al sistema scolastico e alle famiglie gli strumenti per valorizzarli adeguatamente affinché possano vivere in armonia con gli altri e mettere al servizio della società il loro talento. Nel 2013 a Vicenza sono state coinvolte anche le scuole dell’infanzia oltre a quelle primarie e secondarie di primo grado. All’incontro hanno partecipato tutti i partner del progetto: l’Assessorato regionale all’istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale (cabina di regia), la Fondazione Centro Produttività Veneto, il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, il C.n.i.s. Associazione per il Coordinamento degli Insegnanti Specializzati e la Ricerca sulle Situazioni di handicap, l’Azienda Ulss 16 di Padova – Uoc di Neuropsichiatria, l’Associazione Omniacom, Fondazione Opera Immacolata Concezione, F.a.r.i. - Fabbrica Attività & Relazioni Intergenerazionali Spa, Gifted And Talented Education (Gate) – Italy. Donazzan ha aggiunto "Con i risultati ottenuti dalla sperimentazione possiamo dire che oggi siamo la Regione che detta un modello nazionale, grazie all’attività della professoressa Daniela Lucangeli, promotrice di questa pagina innovativa per le politiche dell´educazione, e al modello organizzativo che poggia sulla collaborazione tra scuola e Regione Veneto”. La sfida di “Education to Talent” è di costruire una rete di scuole in grado di supportare e valorizzare i ‘gifted children’, questi soggetti iperdotati o con evidenti talenti, ad esempio abilità verbali, intuitive, visuali-spaziali, creative e di memoria, spesso manifestate brillantemente in età molto precoce. Tuttavia, molto spesso, proprio questi bambini incontrano problemi d’integrazione nella scuola: per la paura di essere troppo ‘performanti’ e quindi diversi rispetto agli altri compagni; il non sentirsi accettati dagli insegnanti stessi che hanno difficoltà a gestire il loro diverso ritmo di apprendimento; il rapido cambiare dei centri d’interesse vista l’insaziabile voglia di apprendere nozioni e concetti nuovi. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Veneto sono finalizzate ad implementare un sistema di formazione e accompagnamento rivolto sia alle istituzioni scolastiche sia alle famiglie al fine di riconoscere, innanzitutto, questi bambini, di valorizzare le differenze di talenti di ciascuno, di personalizzare il processo di insegnamento ed apprendimento ma anche quello educativo – pedagogico. Sono 133 i docenti formati nell’ultimo anno e provenienti da tutto il Veneto e nelle province di Vicenza Padova Verona e Treviso sono stati coinvolti altri 92 insegnanti e avviati 35 percorsi personalizzati nelle scuole con tutor esperti in affiancamento ai docenti e nella validazione degli strumenti didattici differenziati. A disposizione dei genitori e dei bambini anche uno sportello di prima accoglienza attivato dall’Uoc di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ulss 16 Padova per colloqui esplorativi ed attività di valutazione e counselling: attualmente sono 64 i bambini che ne stanno beneficiando.  
   
   
LOMBARDIA: PARTE BANDO PER ORTI DIDATTICI  
 
Milano, 26 novembre 2014 - "Gli orti didattici possono essere un modo istruttivo di promuovere la conoscenza dell´agricoltura e diffondere una cultura del verde fra gli studenti, consapevoli che il comparto primario rappresenta, se viene assicurato un reddito dignitoso, una valida opportunità di lavoro". Lo afferma l´assessore alla Lombardia Gianni Fava, annunciando la pubblicazione del bando da parte di Regione Lombardia per la realizzazione di progetti didattici volti alla divulgazione nelle scuole della Lombardia di temi come la sostenibilità alimentare e ambientale, attraverso la creazione di orti didattici permanenti, la cui realizzazione sarà a cura di Ersaf, l´Ente regionale per i servizi all´agricoltura e alle foreste. Iniziativa Con Diverse Valenze - "L´iniziativa - dichiara Fava - ha diverse valenze, dal momento che contribuisce a riqualificare gli ambienti scolastici e allo stesso tempo comunica ai giovani i principi di un´economia alimentare sostenibile, più rispettosa della salute personale, dell´ambiente e della stagionalità dei prodotti, favorendo una diffusione delle produzioni locali". Bando Su Internet - Il bando sugli orti didattici è consultabile sul sito www.Agricoltura.regione.lombardia.it  Possono presentare progetti gli istituti scolastici pubblici (statali o comunali) della Lombardia dei seguenti ordini e gradi: scuola dell´infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è fissato alle ore 12 del 16 gennaio 2015.  
   
   
UNIBAS: SEMINARIO” DISEGNARE INSIEME UNA CITTÀ NORMALE”  
 
Potenza, 26 novembre 2014 - Oggi nell´aula magna dell´Università degli studi della Basilicata (Via N. Sauro), si è svolta l´iniziativa "Potenza, il disagio della città Politica, architettura, urbanistica e psicologia sociale per una città “normale", organizzato dall’Unibas, dal Cad (Centro di Ascolto del Disagio) e dall’ordine degli architetti. L’appuntamento, prevedeva una mostra fotografica e di disegno, e un seminario sull’argomento, a cui sono collegati due concorsi, uno sulla fotografia e uno sulle tesi di Laurea; se per il concorso fotografico il tema è “Potenza: il disagio della città”; quello destinato alle tesi di laurea riguarda città di Potenza. L’evento organizzato, con il patrocinio del Comune di Potenza, si inserisce in un programma di relazioni tra Università e Amministrazione Comunale, su questioni sensibili, rispetto alle quali la ricerca e la formazione universitaria può dare il proprio contributo alla comprensione delle dinamiche in atto nella nostra città. Obiettivo primario del Convegno è “Disegnare insieme una città normale”, partendo dalla condizione attuale, nei suoi aspetti formali e funzionali, ovvero architettonici ed urbanistici, in relazione al benessere della persona. Scrive Italo Calvino: “Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone”.  
   
   
VERSO GLI STATI GENERALI DELLE AREE PROTETTE IL 4 E 5 DICEMBRE A FABRIANO  
 
Ancona, 26 novembre 2014 - Si terranno nelle Marche, a Fabriano, i prossimi 4 e 5 dicembre, gli Stati generali delle aree protette, appuntamento che chiama a raccolta tutto il movimento nazionale che ruota intorno ai Parchi e alle riserve naturali. L’assessore all’Ambiente Maura Malaspina ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione dell’evento tenuta ieri in Regione. “Ogni giorno affrontiamo una crisi strutturale – ha detto l’Assessore - che colpisce innanzitutto i paesi più sviluppati. Insieme al dato economico e finanziario, essa è caratterizzata anche dall’emergere impetuoso della crisi ambientale che come ci dimostrano tutti i dati scientifici più recenti è ancora più acuta di quanto si prevedesse solamente alcuni anni fa. Come afferma il titolo dell’evento che le Marche ospiteranno, la Natura è bene e risorsa per l´Italia. Per questo è essenziale investire sulla difesa della biodiversità. La Regione Marche è l’unica Regione d’Italia ad avere tutti i Parchi certificati Cets. Si tratta di un metodo di lavoro atto a rafforzare il dialogo territorio-enti-associazioni, in un’ottica progettuale e programmatica delle aree protette, che va in direzione dello sviluppo turistico sostenibile. La Regione Marche, tramite Federparchi, incentivando i Parchi a dotarsi di questa certificazione, ha inteso spingere l’acceleratore verso la crescita economica e occupazionale. Queste aree ricoprono il 10% del territorio delle Marche e a loro spetta di diritto un posto centrale nelle politiche ambientali regionali. La Regione Marche sostiene con convinzione l’azione dei Parchi, anche se le risorse pubbliche nazionali e regionali disponibili sono scese ai minimi termini in questi anni. Infatti nella proposta di assestamento al bilancio 2014 è stato fatto uno sforzo straordinario per rispondere in toto alle loro esigenze assicurando un contributo aggiuntivo di oltre 500mila euro. E’ stata avviata inoltre una nuova strategia, sostenendo il settore delle aree protette con le risorse delle nuove misure del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 (Pianificazione forestale, Biodiversità, turismo, produzioni agroalimentari certificate, produzioni Biologiche, energia rinnovabile, filiera legno-energia, ecc.) per favorire anche lo sviluppo di nuove attività economiche, che potranno portare i Parchi ad autogenerare le risorse necessarie al loro funzionamento” .  
   
   
SISMA IN LOMBARDIA: DA GOVERNO SOLO 14,6 MILIONI PER IL 201425 NOVEMBRE 2014  
 
 Roma, 26 novembre 2014 - "Dei 74 milioni di euro promessi alla Lombardia per fronteggiare i danni del terremoto, il Governo ne stanzia 14,6 a titolo di saldo per il 2014, insultando non tanto la Regione, ma i cittadini mantovani, che sono stati colpiti da un terremoto senza precedenti e che hanno visto crollare le proprie case e hanno perso, in alcuni casi, tutto. La ripartizione dei fondi, comunicata dal capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, è vergognosa". Lo dice l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, commentando la lettera in cui la Presidenza del Consiglio comunica il riparto del fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Gestione Fondi In Spregio A Richieste - "Quello che, con un colpo di teatro, l´Esecutivo assegna alla Lombardia, 14,6 milioni a saldo per il 2014, su un totale di 219 milioni di euro - commenta Fava - è lo specchio della gestione patetica e schizofrenica dei Governi targati Letta e Renzi, che prima hanno promesso i fondi, poi hanno inopinatamente tagliato a loro piacimento, in spregio alle necessità delle famiglie". Allineati E Coperti - "Mi chiedo - conclude Fava - cosa sarebbe successo se, al posto dell´attuale, alla guida dell´Italia ci fosse stato un Governo di altro orientamento politico: avremmo visto sindaci e popolazione in piazza, mentre oggi tutto tace e ci si inchina al volere di sua maestà Renzi, che, evidentemente, considera una delle aree maggiormente colpite dal terremoto come un territorio da vessare a colpi di tasse, Imu e nient´altro. Il tutto nel più completo silenzio della Giunta provinciale e dei parlamentari mantovani, compresi quelli allineati al Governo".  
   
   
PARCHI, LIGURIA: 47.000 EURO PER LA PROMOZIONE DELLE AREE PROTETTE  
 
Genova, 26 Novembre 2014 - Quarantasettemila euro per la promozione dei parchi liguri e delle aree protette. Sono in arrivo grazie alla collaborazione tra Regione Liguria e Ministero dell´ambiente per la valorizzazione del sistema delle aree protette, quale volano per il turismo. Lo hanno comunicato, martedì 25 novembre, gli assessori regionali ai parchi e al turismo Pippo Rossetti e Angelo Berlangieri. I finanziamenti serviranno a realizzare iniziative di conoscenza del territorio delle aree protette e dovranno comprendere anche la realizzazione di prodotti divulgativi da utilizzarsi tramite web o piattaforme informatiche. "Le nuove risorse che sono state stanziate dal Ministero dell´ambiente a favore delle regioni italiane – spiegano Rossetti e Berlangieri – si inseriscono nell´ambito della strategia nazionale sulla biodiversità, con l´obiettivo generale di valorizzare e rendere sostenibile un settore chiave per l´economia italiana e ligure". Sono in aumento infatti in tutta Italia i turisti nei parchi, tenendo conto che il 39,8% dei turisti stranieri sceglie l´Italia come meta per le sue bellezze naturali, ma solo il 6% sceglie consapevolmente la destinazione di visita di un parco naturale. "L´obiettivo del Ministero e anche nostro – spiegano gli assessori – è quello di incrementare il flusso turistico nelle aree protette, promuovendo iniziative di comunicazione sul sistema dei parchi per aumentare le sue potenzialità in termini di turismo sostenibile". Gli assessori Berlangieri e Rossetti si vedranno la prossima settimana con il coordinamento dei parchi liguri per mettere a punto le linee di azione e dare il via alle iniziative concrete.  
   
   
BOLZANO: FONDI AMBIENTALI, 3,6 MILIONI DALLA CENTRALE DI BRUNICO  
 
Bolzano, 26 novembre 2014 - La Giunta provinciale ha dato il via libera alla ripartizione dei fondi ambientali relativi alla centrale idroelettrica di Brunico. In totale si tratta di circa 3,6 milioni di euro che verranno assegnati per un terzo alla Provincia e per i restanti due terzi ai comuni di Brunico, Valdaora, Perca, Rasun-anterselva e Monguelfo-tesido. "I fondi ambientali che la Hydros è chiamata a versare - ha sottolineato l´assessore all´energia Richard Theiner - riguardano il periodo 2014-2017, e ammontano a circa 3,6 milioni di euro". I fondi verranno assegnati per un terzo, ovvero 1,2 milioni, alla Provincia, e per i restanti due terzi, pari a 2,4 milioni, ai comuni rivieraschi di Brunico, Valdaora, Perca, Rasun-anterselva e Monguelfo-tesido. Essendo scaduta la concessione dell´impianto idroelettrico di Brunico, il concessionario deve corrispondere anche un canone aggiuntivo di 937mila euro l´anno, e il pagamento dei fondi ambientali è possibile grazie all´articolo ad hoc inserito nella legge Omnibus approvata dal Consiglio lo scorso ottobre. "Per i comuni rivieraschi - ha aggiunto Theiner - i fondi ambientali rappresentano una compensazione per i danni subiti in seguito alla presenza della centrale idroelettrica, e permettono investimenti ambientali che costituiscono un beneficio per la popolazione e l´economia locale". Le misure previste sulla base dell´accordo raggiunto tra le parti riguardano il risanamento e il risparmio energetico nella gestione degli edifici pubblici e dell´illuminazione, il miglioramento degli acquedotti, una serie di interventi su sentieri, piste ciclabili e aree ricreative, nonchè interventi per la rivitalizzazione dei corsi d´acqua, la realizzazione di zone umide e la sensibilizzazione e valorizzazione degli ambienti acquatici. "Questi interventi - ha precisato il presidente Arno Kompatscher - fanno parte di una strategia più ampia che punta a trasformare l´Alto Adige in una vera e propria Green Region. Per quanto riguarda l´energia, ciò non significa solamente garantire maggiori entrate dalle centrali idroelettriche, ma trasformare questa vera e propria risorsa in uno strumento per migliorare la qualità di vita delle persone".  
   
   
CONTRATTI DI FIUME: ABRUZZO, PROTAGONISTI AL TAVOLO NAZIONALE  
 
Pescara, 26 novembre 2014 - Si è tenuto nei giorni scorsi, a Venezia, il nono Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume.grande apprezzamento è stato espresso dai relatori e dal pubblico per le iniziative e gli interventi che la Regione Abruzzo ha realizzato in questi mesi. L´assessore preposto, Dino Pepe, ha relazionato alla conferenza, sottolineando "l´impegno e la sensibilità del nuovo Esecutivo sul tema dei Contratti di Fiume sin dal proprio insediamento. L´abruzzo, infatti, è l´unica regione d´Italia ad avere una delega dedicata a tale settore". Oltre ad aver aderito in aprile alla Carta Nazionale, Pepe ha ricordato che, "nel 2014, in occasione della prima assemblea regionale dei Contratti di Fiume, organizzata dalla Regione e tenutasi a Pescara il 21 ottobre scorso, più volte menzionata come esempio dai relatori nazionali, è stato avviato un percorso condiviso con tutti gli amministratori d´Abruzzo". Il confronto e la condivisione sulla tematica, con i cittadini e gli enti locali, hanno "guidato" la Giunta Regionale alla scrittura ed all´approvazione, il 4 novembre scorso, di una delibera in cui vengono definite le linee guida comuni per intraprendere la stesura di un contratto di fiume in Abruzzo. La stessa prevede la costituzione di ufficio dedicato alla materia e la creazione di un Osservatorio regionale apposito. Le iniziative in corso in Abruzzo sono numerose e tre esperienze sono già in stato avanzato: fiume Tordino, Valle del Sagittario e Bacino Fino Tavo. "L´impegno della nuova Giunta sul tema - ha proseguito Pepe - è anche evidente nel nostro nuovo Dpref, in cui sono state inserite importanti linee programmatiche dedicate proprio ai Contratti di Fiume".  
   
   
MERANO: PIANO ZONAZIONE PERICOLO E CATALOGO INTERVENTI SUI SINGOLI RII  
 
Bolzano, 26 novembre 2014 - Il Comune di Merano ha approvato il Piano Zonazione Pericolo per il suo territorio, uno strumento per programmare interventi di tutela da rischi naturali. La Ripartizione Opere Idrauliche della Provincia sta elaborando il "catalogo degli interventi" con le opere di difesa per i singoli corsi d´acqua per evitare pericoli e danni. Il Piano Zonazione pericolo (Pzp), come sottolinea l´assessore provinciale Arnold Schuler, competente per i Comuni le Opere Idrauliche e la Protezione Civile, costituisce uno strumento urbanistico indispensabile per poter progettare lo sviluppo futuro di un comune. Nella predisposizione del Piano Zonazione Pericolo sono state individuate 5 zone: rossa (pericolo molto elevato) con divieto assoluto di edificazione; blu (pericolo elevato) con attività edilizia, sottoposta a regole anche severe; gialla (pericolo medio) con lievi limitazioni; grigia (assenza di pericolo), bianca (zona non indagata perché non interessante). Il Piano Zonazione Pericolo, come prosegue Rudolf Pollinger, direttore della Ripartizione Opere Idrauliche della Provincia, consente la programmazione di eventuali interventi atti a prevenire pericoli da parte dei corsi d´acqua e rischi. La Ripartizione Opere Idrauliche da parte sua sta elaborando il "Catalogo degli interventi" contenente per ogni corso d´acqua un concetto al fine di evitare pericoli e/o danni agli edifici esistenti, nonché le proposte di investimenti per opere di difesa sui corsi d´acqua (da parte della Ripartizione Opere idrauliche), di interventi di protezione diretta (da parte dei privati) e di provvedimenti di Protezione civile (da parte del Comune). Tale catalogo è stato presentato al Comune di Merano e gli interventi sono stati discussi e condivisi insieme, giungendo alla scelta comune delle priorità. Alla Ripartizione Opere Idrauliche spetta ora il compito di programmare, investire, progettare e realizzare le opere, mentre al Comune di Merano spetta quello di trovare consenso da parte della popolazione e dei proprietari dei terreni interessati dagli interventi.  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE: 2CONVEGNO A UDINE PER ILLUSTRARLO  
 
Udine, 26 novembre 2014 - Giovedì 27 novembre, alle ore 9.30, nell´auditorium del palazzo della Regione in via Sabbadini 31 a Udine, si svolgerà il convegno dal titolo "Tutela e valorizzazione del paesaggio: dai vincoli al piano. Il Ppr del Fvg". Il convegno, organizzato dal Servizio regionale tutela del paesaggio e biodiversità, presenterà gli obiettivi e l´articolazione del Piano Paesaggistico Regionale. Per l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, che aprirà e chiuderà i lavori, l´appuntamento "sarà anche occasione per un confronto con altre realtà regionali che hanno completato o hanno ancora in corso la redazione dei piani paesaggistici e per offrire a tutti gli interessati una occasione di conoscenza e di approfondimento su un tema fondamentale di governo del territorio".