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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Dicembre 2014 |
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NUOVO OSPEDALE DI PADOVA: RIUNITI ENTI IN REGIONE. AFFIDATO A COMMISSIONE TECNICA APPROFONDIMENTO IPOTESI “PADOVA EST” E LAVORO COMPARATIVO TRA TUTTE LE PROPOSTE. |
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Venezia, 2 dicembre 2014 - Si sono riuniti 28 novembre a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, gli Enti sottoscrittori dell’Accordo per la realizzazione del nuovo ospedale di Padova. Alla riunione, presieduta dal presidente della Regione Luca Zaia, erano presenti il Sindaco Massimo Bitonci per il Comune di Padova, il Rettore Giuseppe Zaccaria per l’Università, il Presidente Enoch Soranzo per la Provincia di Padova, il Direttore Generale Claudio Dario per l’Azienda Ospedaliera. Nel corso della seduta i componenti della commissione tecnica istituita ai primi di novembre hanno illustrato le risultanze del loro lavoro sulle proposte, avanzate dal comune di Padova, denominate “Via Corrado” e “Padova Est San Lazzaro”. Al termine dell’incontro si è deciso di affidare agli stessi tecnici un approfondimento di quest’ultima proposta, apparsa migliorativa rispetto alle precedenti ma, su esplicita richiesta della Provincia di Padova e dell’Università, anche un lavoro comparativo sulle caratteristiche di tutte le proposte, ivi compresa quella iniziale di “Padova Ovest”. Il Presidente Zaia ha peraltro informato che la Giunta ha assunto sulla questione la determinazione di riconfermare la soluzione dimensionale e funzionale della nuova struttura già approvata nel 2011 e 2012; di ribadire la chiusura e il superamento dell’Accordo Attuativo sottoscritto dalle Amministrazioni competenti nel luglio 2013 rinnovando l’auspicio di un nuovo Accordo che riunisca le Amministrazioni nell’impegno realizzativo; di demandare all’Azienda Ospedaliera di Padova la progettazione, esecuzione e gestione dell’opera; di mantenere per il 2014 un finanziamento regionale di 22 milioni di euro a favore delle attività finalizzate alla realizzazione dell’opera. “L’imperativo categorico – ha commentato Zaia – è quello di dare una risposta positiva ed efficace prima di tutto ai 4 milioni 800 mila veneti che ci chiedono di fare le cose presto e bene ed è in questa direzione che bisogna proseguire il lavoro. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto Zaia – elaboreremo nel più breve tempo possibile una nuova bozza di Accordo che sottoporremo alle altre Istituzioni coinvolte. Non c’è più tempo da perdere – ha concluso – perché la gente da noi si aspetta soluzioni concrete”. |
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NUOVO INRCA E OSPEDALE DI RETE ANCONA SUD: LA RIPRESA DEI LAVORI AGGIUDICATA ALLA RTI SALC/MATARRESE. |
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Ancona, 2 dicembre 2014 - Il raggruppamento temporaneo d’impresa Salc S.p.a./matarrese s.R.l. Si è aggiudicato il completamento dei lavori del nuovo complesso ospedaliero sede dell’Irccs Inrca e dell’Ospedale di rete della zona sud di Ancona. Subentra alla Cooperativa Cesi di Imola, dopo la risoluzione del contratto, a seguito della sua messa in liquidazione coatta amministrativa. Il raggruppamento si era classificato al secondo posto nella graduatoria di aggiudicazione dell’appalto. I lavori affidati hanno un importo di 52.658.541,64 milioni di euro: ai 52.800.000,00 originali è stata scorporata la quota delle opere già realizzate dalla Cesi e quelle amministrative a carico della stazione appaltante. Il dirigente della P.f. Edilizia Sanitaria ed Ospedaliera, Mario Pompei, ha firmato oggi il decreto di aggiudicazione. “Riprendiamo un percorso che si era interrotto a seguito delle difficoltà che le imprese stanno affrontando per la crisi economica che investe il Paese – afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – In Italia i tempi degli investimenti si sono dilatati in maniera enorme e insostenibile rispetto alle esigenze delle comunità locali. Lo avevamo sottolineato con forza già alla posa della prima pietra, lo scorso mese di giugno: quest´opera doveva oramai essere alla conclusione, invece che alla partenza, visto il tempo trascorso dalla programmazione alla realizzazione. Burocrazia, ricorsi, conflittualità hanno determinato uno slittamento consistente che ora vogliamo recuperare, vigilando sul pieno rispetto degli impegni contrattuali assunti dal raggruppamento d’impresa aggiudicatario. Questo è l’unico presidio nazionale, di livello sanitario, dedicato alla ricerca e alla cura degli anziani. Il tema della longevità è strategico per il nostro Paese e per tutta l’Europa e questa struttura ospiterà un vero e proprio centro di sviluppo delle conoscenze, fondamentale per il futuro della nostra comunità”. Scheda La struttura ospedaliera di Ancona Sud sarà l’unico presidio nazionale, di livello sanitario, dedicato alla ricerca e alla cura degli anziani: un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e ricerca sulla risposta ai bisogni specifici, con la costruzione di percorsi assistenziali che siano da modello per le altre realtà regionali e nazionali, favorendo anche la massima integrazione con i servizi territoriali. Il nuovo complesso in costruzione ospiterà anche la sede di Italia longeva, un centro di ricerca del ministero della Salute che approfondisce tutto quello che è prevenzione nei confronti dell’anziano, partendo dai stili di vita, dall’alimentazione, dalle tecnologia appropriate, per garantire autonomia e benessere. La nuova struttura avrà 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole, in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri anno, e sei sale operatorie. In totale la superficie totale utilizzata coperta sarà di circa 50 mila metri quadri, più un piano tecnico interrato. La struttura sarà dotata di elisuperficie e parcheggi. Il corpo della struttura sarà articolato in tre parti: degenza (9.000 metri quadri), ricerca biomolecolare (5.000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (10.550 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (10.800 mq), gli spazi per il pubblico (4.400 mq), gli ambulatori (4.500 mq) e il pronto soccorso. La struttura clinica sarà in grado di dare totale copertura al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani, dell’intera area metropolitana sud. |
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VACCINI: ZAIA, “LORENZIN ORA CERCA COLPE SUL WEB MA NON DA’ RISPOSTE E SOLUZIONI. VENETO HA CHIARITO OGNI DUBBIO IN POCHE ORE” |
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Venezia, 2 dicembre 2014 - “Prima di lanciare accuse generiche e, almeno per quanto riguarda la Regione Veneto, assolutamente infondate, sarebbe stato utile riflettere molto attentamente, anche perché poi gli ‘incontrollabili’ del web ci sguazzano, e allora bisogna prendersela anche con loro. Nel Governo Renzi se non attacchi le Regioni non sei ‘in’ e per fare la prima della classe il Ministro della Salute è caduta nella trappola, perché se devi accusare qualcuno devi avere prove, o quanto meno indizi, ed avere il coraggio di fare nomi e cognomi. Di fronte ad un’emergenza sanitaria prima la si affronta poi, semmai, si polemizza”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia critica le prese di posizione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin riguardo alla vicenda dei vaccini antinfluenzali “Fluad”. “Sarebbe stato molto più serio – incalza Zaia – che il Ministero, lavorando con gli Istituti nazionali preposti, avesse fatto avere agli italiani e ai veneti risposte certe e, se possibile, tranquillizzanti. Invece…è colpa delle Regioni, senza dire di quali e perché. Pessimo atteggiamento, perché la politica è una cosa e la salute della gente un’altra”. “Per quanto riguarda il Veneto – conclude Zaia – non abbiamo sinora segnalato casi sospetti perché per fortuna non ne abbiamo registrati. Quanto alla reazione alla segnalazione Aifa – informa Zaia rivolto al Ministro – essa è stata immediata: a 3 ore era già stato accertato che nessuna dose ‘sospetta’ era stata distribuita ed entro le 20 era stato anche verificato che nessuno dei due lotti bloccati dall’Aifa era giunto in Veneto. |
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FVG, SANITÀ: RIAVVIATO PERCORSO PER COPERTURA INCARICHI DIRIGENZIALI |
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Trieste, 2 dicembre 2014 - Su proposta dell´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha ripristinato il percorso di autorizzazione per la copertura di incarichi dirigenziali relativi alle strutture complesse e alle strutture semplici dipartimentali delle Aziende sanitarie. Le procedure di conferimento degli incarichi erano state sospese a luglio, in attesa dell´imminente riordino dell´assetto istituzionale del Servizio sanitario regionale. Con l´approvazione della riforma, vengono meno gli effetti della sospensione e, di conseguenza, le Aziende sanitarie possono ricominciare a chiedere alla Direzione centrale Salute l´autorizzazione alla copertura degli incarichi dirigenziali rimasti vacanti. "Le richieste - spiega l´assessore - devono essere in coerenza con il nuovo assetto del Servizio sanitario regionale previsto dalla riforma. In ogni caso già ora riteniamo di dover andare a definire una decina di incarichi, rimasti scoperti, per garantire l´operatività delle strutture". |
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SALUTE: FVG, PIÙ 30 PER CENTO DI TRAPIANTI ORGANI IN FVG NEL 2014 |
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Udine, 2 dicembre 2014 - "Nel 2014 abbiamo registrato un incremento dei trapianti di organi del 30 per cento. Questo ci riempie di soddisfazione perché permetterà di riportare all´eccellenza un centro che si è sempre distinto in Italia e che oggi, grazie a un processo di miglioramento del percorso di cura dei pazienti affetti da insufficienza d´organo attivato dalla Regione, conserverà gli alti standard di risposta che sono richiesti a una attività ad alto impatto come è quella trapiantologica". Lo ha reso noto l´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca intervenendo a un incontro organizzato dalla Consulta regionale donazione e trapianti Friuli Venezia Giulia per illustrare le novità della riorganizzazione della filiera dei trapianti. Da inizio 2014 sono stati realizzati 28 trapianti al fegato (quasi il doppio rispetto al 2013) ed è migliorata l´iscrizione in lista d´attesa. In totale, con quelli al rene e al cuore, i trapianti sono stati 74 (erano stati 57 nel 2013). A questi dati si devono aggiungere tre trapianti di rene da vivente e più di 75 trapianti di cornee, oltre a quelli - molto numerosi - relativi alle cellule staminali e ai tessuti non oculari. Per quanto riguarda i donatori, ad oggi sono stati 42 nel 2014, pari ad un aumento di circa il 30 per cento rispetto al 2013. Il Friuli Venezia Giulia - ha ricordato il coordinatore del centro regionale trapianti Roberto Peressutti - è l´unica tra le regioni con meno di un milione e mezzo di abitanti in Italia ad avere un centro politrapianto: i dati al 31 ottobre di quest´anno registrano oltre 1.900 trapianti (di cui 543 di fegato o combinati). Ringraziando la Consulta regionale dei trapianti, Telesca ha commentato che "le associazioni hanno il dovere di pungolare le istituzioni, noi che le rappresentiamo raccogliamo questa sfida ma con onestà si deve riconoscere che cambiare non è mai un processo facile". Telesca ha riconosciuto "momenti complicati nel settore dei trapianti" ma ha assicurato che ora "è vicina una soluzione e questo si deve al lavoro del coordinatore del Centro regionale trapianti, al direttore del Santa Maria della Misericordia, alla direzione centrale Salute e a tutti i professionisti a cui chiediamo lo sforzo di collaborare in sintonia a beneficio di tutti i nostri pazienti". L´assessore ha infine ricordato che la Regione è al lavoro anche per la riorganizzazione della rete patologica "che fa parte - ha detto - del disegno riorganizzativo complesso che supporta complessivamente i trapianti della regione e in particolare quelli di fegato". Gli obiettivi del "Documento di indirizzo per la presa in carico delle gravi insufficienze d´organo" previsto dall´Accordo della Conferenza Stato Regioni e approvato dalla Giunta regionale nel marzo scorso, sono stati illustrati nel dettaglio dal direttore regionale dell´Area assistenza ospedaliera Giuseppe Tonutti. Il Documento prevede l´istituzione, da parte della Regione, della rete per la presa in carico dei pazienti con il fine di seguirli con protocolli diagnostico-terapeutici condivisi per ogni filiera d´organo (cuore, fegato, rene...) in modo che il focus passi dal trapianto, che costituisce l´opzione terapeutica più complessa, al paziente con insufficienza d´organo, che deve essere preso in carico e seguito lungo tutto il decorso della patologia. Garantire ai pazienti un percorso di diagnosi e cura omogeneo su tutto il territorio e aggiornare la composizione del Comitato regionale trapianti affinché possa fornire il proprio apporto al funzionamento della Rete attraverso le diverse professionalità coinvolte e le associazioni più rappresentative è l´obiettivo fulcro della riorganizzazione. All´incontro sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale dell´Azienda ospedaliero Universitaria di Udine Mauro Delendi; la presidente della Consulta trapianti Anna Maria Carpen; Carmelo Agostini per l´esecutivo nazionale dell´Avis- Associazione volontari italiani sangue; Fiorella Bernabei, presidente Aido - Associazione donatori di organi Fvg; Gabriele Fachin, per il locale Sism - Segretariato italiano studenti in medicina e Daniela Storani in rappresentanza del Centro nazionale trapianti dell´Istituto Superiore di sanità. |
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FARMACI: D´ALFONSO, + PESO DELLE REGIONI NELLA DISTRIBUZIONE |
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L´aquila, 2 dicembre 2014 - "Semplificare il più possibile gli adempimenti amministrativi che sono chiamate ad assolvere le imprese operanti nel settore farmacologico ed intervenire in modo che non si verifichino condizioni di monopolio nell´ambito della vendita dei farmaci alle aziende sanitarie". E´ l´auspicio che il Presidente della Regione, Luciano D´alfonso, ha manifestato, all´Aquila davanti agli stati generali delle aziende che producono farmaci, convocati da Farmindustria nello stabilimento farmaceutico Dompè per discutere sul tema ? "l´industria del farmaco: un patrimonio che l´Italia non può perdere". L´allarme era stato lanciato poco prima dal presidente dell´associazione delle imprese del farmaco, Massimo Scaccabarozzi, il quale ha lamentato la scarsa attenzione del mondo delle istituzioni al settore del farmaco che viene spesso penalizzato, a suo parere, nonostante il grande apporto fornito relativamente all´incremento del Pil nazionale. Questo il "peso" del comparto nel patrimonio manifatturiero italiano: 174 sono le fabbriche di medicinali che forniscono lavoro ad oltre 62 mila addetti e ad altri 64 mila nell´indotto; 28 sono i miliardi di produzione di cui, il 71% è destinato all´export. In Abruzzo l´industria farmaceutica impiega oltre 1.200 addetti, oltre a circa 2.500 nell´indotto. D´alfonso ha auspicato una maggiore sinergia tra le imprese del farmaco, la comunità scientifica e le istituzioni e in particolar modo delle regioni che secondo lui dovrebbero rivendicare un maggior peso contrattuale nel campo della distribuzione dei farmaci. Infine, il Presidente ha assicurato i produttori di farmaci che si farà portavoce delle loro esigenze in sede di conferenza dei Presidenti delle Regioni Italiane. (Us141128) |
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AOSTA, A PALAZZO REGIONALE, UNA SERATA SULL’ALZHEIMER |
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Aosta, 2 dicembre 2014 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che, venerdì 5 dicembre, alle ore 21, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, avrà luogo la presentazione del libro “Alzheimer. Camminare con la Demenza”, evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Valle d’Aosta e L’azienda Usl della Valle d’Aosta. L’iniziativa, aperta a tutta la popolazione, vuole portare al centro dell’attenzione della società civile e del mondo sanitario la complessità della demenza e la necessità che famigliari e professionisti collaborino per riuscire ad affrontarla efficacemente. Il libro, scritto dagli psicologi Paolo Calvarese e Daniela Lovati, è un manuale teorico-pratico per aiutare famigliari e professionisti ad affrontare tutti gli aspetti della malattia, sia da un punto di vista pratico che psicologico. La presentazione sarà introdotta dall’Assessore Antonio Fosson e da Lucia Pontarollo, Presidente dell’Associazione Alzheimer Valle d’Aosta, cui faranno seguito gli interventi di Paolo Bonino, direttore della Struttura Complessa Geriatria e Geriatria riabilitativa dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, di Gianni Nuti, Docente universitario e Dirigente della struttura Politiche sociali dell’Assessorato, e di Paolo Calvarese e Lovati Daniela, autori del libro. Alla conferenza seguirà un confronto – dibattito con i relatori. |
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TOSCANA: DETERMINAZIONE FASCIA ECONOMICA PER TICKET: COSA FARE DAL 1° DICEMBRE COME OPERARE SE LA RICETTA RIPORTA UNA FASCIA DI REDDITO RITENUTA ERRATA |
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Firenze, 2 dicembre 2014 - Dal 1 ottobre 2014 è cambiata la modalità di autocertificazione sulla ricetta della fascia economica per il pagamento del ticket, ma fino al 30 novembre 2014, il cittadino che si presentava negli ambulatori specialistici e nelle farmacie con una ricetta che riportava la fascia economica errata o incompleta, poteva ancora autocertificarla direttamente sulla ricetta. Ecco cosa succede dal, 1° dicembre, se il cittadino si presenta a un punto di erogazione (sportello Asl, privato accreditato, farmacie) con una ricetta che ritiene errata o incompleta per quanto riguarda la fascia economica. Nelle strutture pubbliche (sportelli Asl), l´operatore di sportello verificherà direttamente sulle banche dati la reale posizione economica del cittadino, operando poi di conseguenza, e cioè: - se quanto afferma il cittadino coincide con le informazioni presenti nel sistema regionale, l´operatore correggerà la posizione sulla ricetta; - se quanto afferma il cittadino non coincide invece con le informazioni presenti nel sistema regionale: se il cittadino presenta un attestato cartaceo valido, l´operatore corregge la posizione sulla ricetta; se risulta una situazione anomala l´operatore la comunica al responsabile aziendale del progetto per le verifiche del caso; se il cittadino non presenta alcun attestato cartaceo valido, dovrà pagare il ticket e l´eventuale ticket aggiuntivo, sulla base di quanto riportato sulla ricetta. Presso il privato accreditato e le farmacie (cioè gli erogatori che non possono controllare la posizione del cittadino), si continua a consentire l´autocertificazione sulla ricetta, nel caso in cui la ricetta non sia elettronica (cioè ricetta rossa) o dematerializzata (per la farmaceutica, il promemoria da dare al farmacista, che il medico consegna al cittadino). Nel caso di prescrizione elettronica o dematerializzata, il cittadino pagherà il ticket sulla base di quanto riportato sulla ricetta. Per saperne di più: - numero verde regionale 800 556060 - www.Regione.toscana.it/salute - ticket.Sanita@regione.toscana.it - sul sito di ciascuna azienda sanitaria. |
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TELETHON, PRESIDENTE MARINI: PIÙ IMPULSO A RICERCA SCIENTIFICA SU ALIMENTAZIONE E STILI VITA SANI |
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Perugia, 2 dicembre 2014 - "Il tema del rapporto tra la ricerca scientifica applicata all´alimentazione e gli stili di vita sani è di grande rilevanza, per questo è altrettanto importante un utilizzo intelligente delle risorse, soprattutto quelle che l´Unione Europea mette a disposizione per questa attività". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alla tavola rotonda sul tema "Spirito solidale", organizzata nell´ambito dell´edizione 2104 di Telethon, svoltasi a Montecchio presso le cantine "Falesco", moderata dal giornalista Bruno Vespa, cui sono intervenuti - tra gli altri - Massimo D´alema, presidente della Fondazione "Italianieuropei", Renzo Cotarella, amministratore delegato dell´azienda "Marchesi Antinori", Michele Uva, direttore generale della Figc, e Manuela Kron, direttore Corporate Affairs gruppo Nestlè Italia. La presidente Marini ha quindi sottolineato anche la delicatezza del tema dell´obesità, soprattutto in età adolescenziale: "Compito della sanità pubblica - ha affermato - è quello di mettere in atto efficaci azioni di prevenzione. Attività che sono di particolare rilevanza per ciò che riguarda la maggiore diffusione di stili di vita più sani, che contrastino il più possibile la diffusione della obesità. Ad esempio, visto che in Italia purtroppo non vi è una sufficiente attenzione per ciò che riguarda le attività sportive per i ragazzi e le ragazze, noi stiamo definendo con il Coni un accordo per rendere obbligatoria l´attività fisica nelle scuole primarie, e definire percorsi formativi sul tema della sana alimentazione, favorendo il più possibile il consumo di verdure, frutta, pesce e fibre nella dieta e la riduzione dei consumi di grassi saturi e bevande con una eccessiva presenza di zuccheri". In Umbria, infatti - ha ricordato la presidente - circa il 35 per cento dei bambini è in sovrappeso, con il rischio che ciò degeneri poi in una condizione di vera e propria obesità. Quanto alla attività di ricerca, la presidente Marini ha ricordato che purtroppo in Italia non c´è un sufficiente utilizzo dei fondi europei che finanziano direttamente le attività di ricerca, come ad esempio quali del settimo Programma quadro per la ricerca scientifica. Così come, sempre in Italia, è scarsa la propensione del sistema delle imprese private a finanziare attività di ricerca: "In Italia il tessuto economico è caratterizzato soprattutto dalla presenza di piccole e medie imprese, e non dalle grandi imprese, per questo dovremmo agevolare, anche per ciò che riguarda la ricerca scientifica, le reti di impresa. E Telethon - ha concluso la presidente - ci aiuta a fare questo". |
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SPORT, LOMBARDIA: PREOCCUPATO PER FUTURO IDROSCALO1 DICEMBRE 2014 |
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Milano, 2 dicembre 2014 "Sono un po´ preoccupato per quanto riguarda il futuro dell´Idroscalo di Milano, non si capisce ancora bene cosa sarà la Città Metropolitana e con quali fondi potrà gestire le proprie strutture, non vorrei che una struttura di eccellenza come l´idroscalo finisse per rimanere penalizzata a causa della mancanza di risorse". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi intervenendo a Milano, a Palazzo Isimbardi, alla conferenza stampa di presentazione di ´Beat it´, la gara benefica di Indoor Rowing Sprint (canottaggio al ´chiuso´ sui 500 metri) che si terrà domenica 14 presso l´Idroscalo. Servono Risorse Per Il Futuro - "Mi preoccupa il futuro dell´Idroscalo - ha aggiunto Rossi - perché in questi anni è stato fatto tanto per portarlo al livello di eccellenza cui è arrivato oggi e la mia paura, nonostante si stia già affrontando l´argomento in varie sedi, è che non ci siano abbastanza risorse per mantenerlo ai livelli di eccellenza in cui è. Ho un ricordo particolare di questa struttura, da quando ho iniziato a gareggiare con la Canottieri Lecco, a livello regionale, ho iniziato a conoscerla e ho visto, nel corso degli anni, le varie fasi della sua riqualificazione. Ho ben presente cos´era allora, cos´è oggi e non vorrei si tornasse indietro". Binomio Vincente - Antonio Rossi, parlando della manifestazione ´Beat It´ e dell´importanza del binomio vincente ´sport e solidarietà´, ha ricordato come "lo sport stesso è in grado educare con il suo valore sociale eppure, nonostante questo, sul Corriere di oggi Fondazione Cariplo ha lanciato l´allarme: a causa della tassazione, 30 milioni di euro saranno tolti al volontariato. Si parla anche di un Progetto di legge sullo sport la cui copertura è di soli 20 milioni di euro, una cifra bassissima se consideriamo che la sola candidatura olimpica che l´Italia vuole avanzare ha lo stesso costo". Sport Per Risparmiare In Sanità - L´assessore Rossi ha parlato infine dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). "Se pensiamo veramente - ha detto - che un euro investito nello sport ne faccia risparmiare tre nella sanità allora è necessario avere più risorse da investire nei Lea e aumentare le spese ammissibili, non solo le visite mediche obbligatorie garantite per i minorenni". |
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