|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Dicembre 2014 |
 |
|
 |
PARLAMENTO EUROPEO: GLI EVENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO LA PLENARIA DI NOVEMBRE |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 2 dicembre 2014 - Due visite importanti hanno segnato la sessione plenaria di novembre. Martedì Papa Francesco è stato ricevuto nell´emiciclo, seguito mercoledì dal Premio Sacharov 2014, il dottor Denis Mukwege. È stato infatti ricompensato il suo impegno per le vittime di violenza sessuale nei conflitti. All´ordine del giorno anche il piano d´investimenti della Commissione europea per rilanciare l´economia e la preparazione di negoziati sul clima delle Nazioni Unite. Papa Francesco ha invitato il Parlamento europeo a tenere viva la democrazia per i popoli europei. La democrazia non dovrebbe "crollare sotto la pressione di interessi multinazionali che non sono universali", ha aggiunto. È per la seconda volta che un Papa si rivolge ufficialmente ai deputati, la prima volta era stato Papa Giovanni Paolo Ii nel 1988. Mercoledì il dottor Denis Mukwege è stato insignito del Premio Sakharov 2014 del Parliamento europeo. Il ginecologo congolese è stato premiato per aiutare le migliaia di vittime di violenza sessuale nella Repubblica democratica del Congo. Mercoledì mattina, il presidente della Commissione Jean-claude Juncker ha annunciato il piano di investimenti Ue attraverso 315 miliardi di euro in fondi pubblici e privati per i prossimi tre anni. L´obiettivo? Il rilancio dell´economia dell´Ue, compresa la creazione di un Fondo strategico d´investimenti, una "riserva di progetti" e una tabella di marcia . I capigruppo del Parlamento europeo hanno espresso sostegno, ma anche chiesto un´azione rapida. I negoziati sul clima del mese prossimo a Lima dovrebbero preparare la strada per un accordo mondiale ambizioso a Parigi il prossimo anno, hanno sottolineato i deputati in una risoluzione adottata il mercoledì. Hanno inoltre richiesto degli obiettivi vincolanti per il 2030 per la riduzione delle emissioni, l´efficienza energetica e l´uso di fonti energetiche rinnovabili. La scorsa settimana, il Parlamento e il Consiglio non è riuscito a trovare un accordo sui bilanci Ue 2014 e 2015. Martedì in plenaria, i deputati hanno insistito sulla necessità di pagare parte delle fatture in sospeso (28 miliardi di euro) prima di passare alle negoziazioni del budget 2015. Venerdì la Commissione europea presenta una nuova proposta. Bisogna riconoscere la Palestina come Stato? I deputati hanno discusso la questione mercoledì pomeriggio. Al voto a dicembre. 76 deputati hanno presentato una mozione di censura contro la Commissione di Jean-claude Juncker. In presenza dell´intero collegio dei commissari la mozione è stata discussa lunedì e votata giovedì. La maggioranza dei deputati ha respinto la mozione con 461 voti contrari, 101 a favore e 88 astensioni. Mercoledìè stato celebrato il 25° anniversario dell´adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambini. La Convenzione è stata ratificata da tutti i membri delle Nazioni Unite tranne Somalia, Sud Sudan e Stati Uniti. Nel corso di un dibattito martedì, i membri hanno difeso l´idea di responsabilità condivisa in materia d´immigrazione esprimendo preoccupazioni sul trattamento dei migranti in Spagna. I deputati hanno discusso mercoledì e votato giovedì una risoluzione che chiede norme Ue per separare le attività del motore di ricerca internet dai servizi commerciali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE CONTINUERÀ A SOSTENERE L´UCRAINA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 2 dicembre 2014 - Il Commissario per la politica europea di vicinato & allargamento negoziati Johannes Hahn ha visitato l´Ucraina il 27-28 novembre 2014. Sulla sua visista ha detto ai media: ´Ho visitato l´Ucraina in occasione della sessione di apertura del nuovo Rada: primo Parlamento con la maggioranza necessaria per le riforme Dopo un anno di notevole abbiamo notato libero ed equo svolgimento delle elezioni per il Presidente e il Parlamento. Il nuovo governo ha una maggioranza molto grande. Ho avuto l´opportunità di parlare con personaggi di spicco delle parti chiave, tra cui l´opposizione. Corso pro-europeo è chiaro, e così è la volontà per le riforme necessarie ad esempio decentramento Il pubblico, gli elettori e quelli che hanno rischiato così tanto sul Maidan, ora aspettiamo che promette di essere mantenuto. Tutti – politici e società civile – sapere che il paese è in una situazione molto grave: a seguito di eventi in Crimea e Ucraina orientale, misure di ritorsione della Russia, quasi 1 milione persone sfollata e incredibile tragedia umana L´unione europea e la comunità internazionale deve rimanere fermo. Ecco perché le sanzioni sono appena state estese. Era un importante segno di unità, che il Presidente, Speaker e primo ministro ha tenuto una riunione congiunta con me al Parlamento. Ho anche tenuto incontri bilaterali con il primo ministro e ministro degli esteri. Esplicitamente che chiedono all´Ue di svolgere un ruolo nella loro transizione. Riforme interne sono essenziali: la regola del diritto Crea il clima necessario per investimenti da investitori ucraini, ma anche da imprese straniere. Interesse c´è se le condizioni possono essere create. Imf sta realizzando una valutazione ora al fine di rilasciare le sue prossime due tranche di supporto (2.7bn dollari). Ciò seguiremo da vicino Assistenza Ue: sono stato in grado di firmare un accordo per lo sviluppo regionale vale € 55 milioni con l´azione del ministro dell´economia Valery Piatnitsky. Era anche in grado di confermare durante la mia visita che la seconda tranche del secondo programma Macro assistenza finanziaria per l´Ucraina sarà consegnata poco (ci sarà un annuncio dal mio collega Moscovici questa settimana). Era il mio messaggio chiave: l´Ue non è solo un donatore per l´Ucraina. Abbiamo bisogno di qualcosa in cambio. Ucraina deve muovere da un´idea di se stesso come destinatario dell´aiuto all´idea di sé come un´opportunità di investimento. Continueremo a sostenere l´Ucraina – non solo con mezzi finanziari, ma anche con la perizia ad esempio del gruppo di supporto per l´Ucraina, per aiutarlo a fare questo spostamento Mi sono impegnato a visitare il paese ogni trimestre per aiutare monitor progress e coordinare gli sforzi. Ho chiesto ai miei servizi di lavorare con i colleghi il Seae a redigere un singolo per fare la lista per l´Ucraina, tra cui alcune priorità a breve termine Se tutti noi lavoriamo con impegno e volontà politica, possiamo raggiungere i risultati che il paese vuole e bisogni. Non mancano di determinazione da parte nostra.´ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ASSICURAZIONE STRESS TEST: LA COMMISSIONE EUROPEA SOTTOLINEA LA NECESSITÀ DI UNA PIENA E RAPIDA ATTUAZIONE DEL REGIME NORMATIVO ASSICURAZIONE "SOLVIBILITÀ II" |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 2 dicembre 2014 - L’ europa delle assicurazioni e l’autorità delle pensioni professionali (Eiopa) ha pubblicato i risultati dei suoi test di stress 2014 degli assicuratori. Queste sono state eseguite nel contesto dell´attuazione di Solvency Ii, il nuovo regime normativo basato sul rischio per assicurazione e di riassicurazione, che sarà pienamente applicate nell´Ue da 1° gennaio 2016. Accogliendo i risultati di questi test di stress, Commissario Jonathan Hill ha detto: ´ ´Questi erano gravi e approfondita dello stress test. I risultati mostrano che il settore assicurativo europeo è, in generale, in buona salute anche se le vulnerabilità sono state individuate, in particolare per alcuni assicuratori più piccoli. Il nuovo quadro di Solvency Ii – pienamente applicabili dal 2016 precoce - introdurrà un nuovo sistema normativo dell´Unione europea. "Esso è progettato per prevenire alcuni dei problemi rilevati in queste prove di stress, quindi le autorità pubbliche e gli assicuratori premere con i preparativi per il 2016. Sfondo: L´europeo delle assicurazioni e autorità di pensioni professionali (Eiopa) ha annunciato ieri sera i risultati della sua europea assicurazione Stress Test. Esercizio mirato per testare la resistenza complessiva del settore assicurativo e di identificare le principali vulnerabilità. Imprese stimato un scenario di base utilizzando il prossimo regime di solvibilità Ii e loro sottoposti ad una serie di shock grave. I risultati dello scenario baseline hanno indicato che il settore è in genere sufficientemente capitalizzato in termini di Solvency Ii. Ma ha anche rilevato alcune vulnerabilità ed Eiopa ha emesso una serie di raccomandazioni specifiche per le autorità di vigilanza nazionali per affrontare questi. La direttiva solvibilità Ii, introducendo un nuovo regime normativo basato sul rischio per il settore assicurativo nell´Ue, è stata adottata nel 2009 (Vedi Ip/09/621). Tuttavia, l´attuale contesto di bassi tassi d´interesse e valore patrimoniale basso, che si è sviluppato in gran parte dopo l´adozione della Solvency Ii, è difficile per gli assicuratori che offre a lungo termine garantisce (principalmente gli assicuratori vita) e necessari alcuni adattamenti per i requisiti di solvibilità Ii, compreso un pacchetto di misure per gli assicuratori rilascio prodotti con garanzie a lungo termine (il pacchetto Ltg). Queste sono state trattate con la cosiddetta direttiva "Omnibus Ii" (Vedi istruzione/14/61). Dettagliate norme di attuazione per Solvency Ii sono state adottate dalla Commissione il 10 ottobre 2014 (Vedi Memo/14/578). Solvibilità Ii verrà pienamente applicato nell´Ue da 1° gennaio 2016. Solvibilità Ii comprende due livelli di capitale di solvibilità per gli assicuratori, uno superiore, il requisito di capitale di solvibilità (Scr) e una più bassa, il requisito di capitale minimo (Mcr). Se un assicuratore scende sotto suo Scr, deve implementare un piano di recupero, in collaborazione con il suo supervisore, ma può continuare scrivendo il nuovo business. Solo se cade sotto il suo Mcr deve esso cessare scrivendo il nuovo business, a meno che non può ripristinare la situazione secondo uno schema di finanziamento a breve termine affidabile.Così, assicuratori che trovati a cadere sotto il loro livello Scr di capitale sotto determinati scenari nel test di stress non avrebbe l´obbligo di cessare la scrittura di polizze assicurative in tale situazione ma a rafforzare rapidamente la loro posizione patrimoniale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLE ELEZIONI PARLAMENTARI NELLA REPUBBLICA DI MOLDOVA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 2 dicembre 2014 - Federica Mogherini, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione europea e Johannes Hahn, Commissario per la politica europea di vicinato e i negoziati per l´allargamento, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: L´ue accoglie con favore l´indizione di elezioni parlamentari nella Repubblica Moldova il 30 novembre. Prendiamo atto della dichiarazione Osce/odihr´s di risultati preliminari e conclusioni affermando che queste elezioni "sono state caratterizzate da una vasta scelta di politiche alternative e sono stati generalmente ben amministrate, anche se la cancellazione di un concorrente elettorale poco prima giornata elettorale ha sollevato domande circa i tempi e le circostanze". L´ue ora attende con impazienza la formazione rapida di un´inclusiva e governo responsabile, così come un´opposizione costruttiva. L´ue è pronta a continuare la sua stretta collaborazione con la Repubblica di Moldova sulla sua strada verso la più trasparenza, stato di diritto e di un´economia di mercato più forte. Un nuovo impulso alle riforme chiave sarà cruciale per la Repubblica di Moldova´s associazione politica e integrazione economica con l´Ue. L´unione europea rimarrà un partner affidabile, sostenendo gli sforzi di riforma Repubblica di Moldova´s e lavorando per scatenare tutti i vantaggi dell´accordo di associazione nell´interesse di tutti i suoi cittadini, ovunque essi vivono. L´ue resta impegnata a lavorare con il futuro governo verso una soluzione globale, pacifica del conflitto in Transnistria basato sulla sovranità e integrità territoriale della Repubblica di Moldova con uno status speciale per la Transnistria. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA COMMISSIONE EUROPEA NOMINA RESPONSABILE DEL NUOVO CENTRO DI STRATEGIA POLITICA EUROPEA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 2 dicembre 2014 - Il Presidente Juncker ha nominato ieri Ann Mettler, come capo del nuovo centro di strategia europea politico della Commissione europea. L´epsc è Think Tank in loco della Commissione fornendo consulenza politica specializzate e studi previsionali per il Presidente e il collegio. Ms Mettler è stato direttore esecutivo e co-fondatore del Consiglio di Lisbona, un pensatoio basati a Bruxelles e rete politica. Prima di fondare l´organizzazione, Ann servito come direttore per l´Europa al Forum economico mondiale dal 1997 al 2000. Dal 1997 al 2000, Ms Mettler ha ricoperto posizioni della Commissione governativa del Senato degli Stati Uniti, una società di consulenza strategica in Washington, Dc e la Divisione politica estera della Commissione europea, Bruxelles. 43 anni di cittadinanza svedese, ha vissuto e lavorato in Grecia, Stati Uniti, Svizzera e Belgio. Tiene Master in scienze politiche ed economia e diritto europeo e si laurea con distinzione dall´Università del nuovo Messico, Usa e il centro per europeo integrazione studi (Zei) a Bonn, in Germania. Lunga esperienza di Ms Mettler nell´analisi strategica e competenze audio in digitale e innovazione gli aspetti della riforma economica, consentirà europea centro la Commissione politico di strategia gioca un ruolo chiave nel Presidente e il Collegio di consulenza sulle questioni connesse alle priorità politiche della Commissione. La sua esperienza aiuterà anche relazioni di Spinta tra Commissione europea e i decisori, think tank e società civile in generale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UN NUOVO CORSO PER LE POLITICHE DELL´UE IN MATERIA DI GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 2 dicembre 2014 - La giornata di ieri rappresenta una tappa fondamentale per la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale nell´Unione europea. A partire dal 1° dicembre 2014, cinque anni dopo l´entrata in vigore del trattato di Lisbona, l´insieme delle attribuzioni della Commissione e della Corte di giustizia diventa applicabile agli atti in tale settore così come a qualsiasi altra materia disciplinata dal diritto dell´Unione. È questo l´inizio di un nuovo corso per l´intero settore della giustizia e degli affari interni, in relazione al quale a partire da oggi vengono rimosse le attuali restrizioni al controllo giurisdizionale della Corte di giustizia e al ruolo della Commissione di garante dei trattati nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale. Ciò significa che la Commissione avrà il potere di avviare procedimenti di infrazione nei casi in cui la legislazione dell´Ue previamente approvata all´unanimità dagli Stati membri non riceva corretta attuazione. Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha spiegato il significato di un simile cambiamento per i cittadini europei e per i sistemi di giustizia penale e di polizia dell´Ue: "L´europa non è soltanto un mercato unico o un´unione economica e monetaria: essa rappresenta altresì uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia per i cittadini europei. Oggi le politiche in materia di giustizia e affari interni si collocano finalmente su un piano di parità con le altre politiche dell´Unione. Si tratta di un passo avanti nel processo volto a renderle maggiormente trasparenti e democratiche. A partire da ora il controllo giurisdizionale della Corte di giustizia e le attribuzioni della Commissione quale garante dei trattati si applicheranno anche alle misure di cooperazione di polizia nonché agli atti in materia di diritto penale, il che permetterà di migliorare i diritti dei cittadini e la certezza giuridica." Fino a oggi il settore della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale era ciò che restava del cosiddetto "terzo pilastro" della legislazione dell´Unione, che un tempo comprendeva l´intero settore della giustizia e degli affari interni e la cui trasformazione è iniziata con l´entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009. Un periodo di transizione di cinque anni ha consentito agli Stati membri e alla Commissione di prepararsi accuratamente a questo cambiamento e di garantire un´agevole transizione verso un nuovo modo di legiferare e di assicurare il controllo giurisdizionale in tale settore. Il 28 novembre la Commissione ha adottato anche alcune proposte per l´abrogazione di 24 atti obsoleti in questo settore, in quanto non più rilevanti o sostituiti da altre misure. Per ragioni di certezza giuridica la Commissione propone che le misure oggetto di tali proposte siano abrogate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Un´europa aperta e sicura Garantire la libertà, la sicurezza e la giustizia è un obiettivo cruciale per l´Unione europea. Dal 1999, anno dell´entrata in vigore del trattato di Amsterdam, molto è stato fatto per garantire un´Europa aperta e sicura, fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e sulla volontà di servire i cittadini europei. È stato concordato un sistema europeo comune di asilo per introdurre migliori condizioni a favore di coloro che hanno bisogno di protezione. È stato rafforzato lo spazio Schengen, una delle realizzazioni più popolari del progetto europeo. Inoltre la legislazione e la cooperazione pratica forniscono oggi strumenti comuni per aiutare a proteggere le società e le economie europee da forme gravi di criminalità organizzata. Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha affermato: "Il 1° dicembre segna la fine del periodo di transizione per le politiche in materia di giustizia e affari interni e apre un nuovo capitolo che prevede responsabilità aggiuntive nei settori della migrazione e degli affari interni. "Il lavoro dell´Ue nei settori della migrazione, dell´asilo e delle questioni legate alla sicurezza è fondamentale per rendere l´Europa uno spazio aperto, prospero e sicuro in cui tutti i suoi cittadini possano vivere e lavorare. Rimangono ancora molte sfide e sappiamo che non esistono soluzioni facili, ma esiste una forte determinazione politica. Credo fermamente che, se lavoreremo uniti, ce la faremo." Uno spazio europeo di giustizia e diritti fondamentali Nel corso degli ultimi anni la Commissione ha gettato le basi di un vero spazio europeo di giustizia e diritti fondamentali, fondato sul rispetto reciproco al servizio dei cittadini europei. Sono già stati realizzati alcuni significativi progressi in tale direzione: i nuovi diritti europei per le vittime di reati, il rafforzamento del diritto a un processo equo per gli indiziati nei procedimenti penali e la semplificazione del riconoscimento delle sentenze hanno migliorato l´accesso alla giustizia, mentre le proposte della Commissione sulla protezione dei dati personali mirano a consolidare i diritti fondamentali e il mercato unico digitale. Vĕra Jourová, commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha affermato: "I cittadini si attendono che i loro governi assicurino giustizia, protezione ed equità: ciò richiede un´azione congiunta a livello europeo, fondata sui nostri valori condivisi. Considerando inoltre che i cittadini sempre più spesso studiano, lavorano, svolgono attività commerciali, si sposano e hanno figli in tutta l´Unione, occorre continuare a migliorare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri in modo graduale per ottenere risultati concreti a favore dei cittadini e delle imprese." Il Regno Unito continua a contribuire alla lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo a livello europeo A seguito della comunicazione ufficiale dell´elenco di misure cui il Regno Unito intende aderire nuovamente, in data odierna la Commissione ha adottato una decisione che consente al Regno Unito di partecipare a determinate misure fondamentali dell´Ue nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale. Facendo ricorso alle specifiche disposizioni di cui all´articolo 10 del Protocollo 36 allegato al trattato, nel luglio 2013 il Regno Unito aveva deciso di avvalersi, a partire dal 1° dicembre 2014, del diritto di esercitare l´opzione di non partecipazione in blocco a tutti gli atti dell´Ue adottati nel quadro dell´ex terzo pilastro che non fossero stati modificati dopo l´entrata in vigore del trattato di Lisbona. Il 20 novembre 2014 il Regno Unito ha comunicato la propria intenzione di partecipare nuovamente a 35 di tali strumenti. La decisione adottata dalla Commissione in data odierna consente immediatamente al Regno Unito di partecipare nuovamente a 29 misure non Schengen, compresa l´Europol. Spetta al Consiglio dell´Unione europea adottare una decisione in merito all´adesione a 6 misure Schengen. Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha affermato: "La Commissione europea accoglie con grande favore la decisione del Regno Unito, che implica che tale paese continuerà a lavorare insieme ai suoi vicini per combattere la criminalità transfrontaliera su scala europea. Storicamente il Regno Unito ha sempre offerto un contributo di primo piano alla definizione delle politiche europee di mutuo riconoscimento nei settori della giustizia e degli affari interni; sono lieto che la voce del Regno Unito torni a farsi sentire in questo ambito." Contesto L´entrata in vigore del trattato di Lisbona ha segnato la fine del "terzo pilastro"; ciò significa che le disposizioni in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia sono state integrate nel titolo V del trattato sul funzionamento dell´Unione europea e sono soggette alle stesse norme che disciplinano tale titolo. Per effetto di una misura transitoria concernente gli atti dell´Unione nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale, fino al 1° dicembre 2014 le attribuzioni della Commissione ai sensi dell´articolo 258 del Tfue (procedura d´infrazione) non erano applicabili; allo stesso modo, in relazione a tali atti, le attribuzioni della Corte di giustizia rimanevano invariate rispetto a prima dell´entrata in vigore del trattato. Trascorso il periodo transitorio, la Corte di Giustizia acquisterà ora piena giurisdizione sull´attuazione della cooperazione giudiziaria in materia penale e della cooperazione di polizia, mentre la Commissione potrà avviare procedimenti di infrazione nei confronti di qualsiasi Stato membro che violi il diritto dell´Ue |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ARRIVA AL TRAGUARDO CLUSTERPOLISEE, PROGETTO SU POLITICHE DI CLUSTER E DI PROMOZIONE DELL’INNOVAZIONE IN EUROPA |
|
|
 |
|
|
Venezia, 2 dicembre 2014 Si è svolta a Palazzo Cavalli Franchetti a Venezia la conferenza finale “Rilanciare le politiche di cluster e di apprendimento continuo in Europa”, dedicata alla presentazione dei risultati del progetto Clusterpolisee - Smarter Cluster Policies for South-east Europe, realizzato nell´ambito del Programma per la cooperazione transnazionale South East Europe 2007-2013 e co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Grazie alla cooperazione di 23 partner tra enti pubblici nazionali e regionali, di cui fa parte anche la Regione del Veneto (Settore Ricerca e Innovazione), Agenzie di sviluppo e per l´innovazione, Istituti di ricerca, Università, reti di imprese e network provenienti da 8 Stati Membri del Sud Est Europa e 3 Stati dell´area balcanica, Clusterpolisee ha promosso le innovazioni a tutti i livelli istituzionali attraverso la definizione di nuove strategie, la capitalizzazione di sinergie emerse all´interno del partenariato e la creazione di una piattaforma che agisce da "laboratorio transnazionale" per il miglioramento delle politiche regionali dell´innovazione. Innovazione e conoscenza sono stati i temi cardine su cui si sono focalizzate le attività di Clusterpolisee per l´attuazione efficace della strategia Europa 2020 e di Smart Specialisation in una visione di medio e lungo termine per programmare il futuro sviluppo industriale in un´ottica di integrazione fra Industria-lavoro-ricerca. Trasferire sul territorio innovazione, ricerca, risorse, competitività per far evolvere la logica del distretto industriale verso quella più ampia di Cluster, di aggregazione territoriale, come motore per lo sviluppo economico e l´innovazione: questo é quanto intende perseguire nello specifico la Regione del Veneto nel prossimo futuro. Numerosa la partecipazione alla conferenza finale che ha offerto contributi, spunti e proposte per proseguire anche dopo Clusterpolisee, punto di partenza che lancia le basi per intervenire sulle future politiche dei Cluster in una logica di Smart Specialisation. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA STRATEGIA DELL´UE PER LA REGIONE ALPINA: FARE PIÙ DI QUELLO CHE POSSONO OFFRIRE DELLE ALPI |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 – Di seguito l’intervento di Corina Creţu - Commissario per la politica regionale alla conferenza delle parti interessate sulla preparazione della strategia dell´Ue per la regione alpina Signore e signori, Le Alpi sono una delle più belle e regioni di montagna prezioso nel mondo. Ospitano una serie impressionante di risorse naturali e culturali, che è nell´interesse di tutti a conservare e godere. Questa regione è anche un ricco crocevia di civiltà, casa di 70 milioni di persone, che coinvolge 7 paesi e parla di una vasta gamma di lingue da diverse origini: Latina, germanica e slava. Infine, le Alpi sono la cornice di molti dei territori più industrializzati del mondo. Mostra eccezionale prosperità economica e qualità della vita. Tuttavia, questo non può nascondere le disparità di ricchezza; o disturbi ambientali causati dal traffico intenso. Pertanto, abbiamo una serie di territori, che hanno in comune un certo numero di cose. In particolare, essi condividono le sfide e le preoccupazioni che vanno oltre i confini nazionali: flussi commerciali, degli ecosistemi, inquinamento... Allo stesso tempo, questa regione offre, nel suo complesso, una gamma di opportunità per stimolare lo sviluppo verde e posti di lavoro sostenibili, qualità. Nessuna di queste sfide, opportunità e preoccupazioni si fermano ai confini nazionali. Né la congestione del traffico. Non è alcun elefanti di Annibale più appena circa. Strade alpine sono tra le più congestionate in Europa. Ricorderete certamente le spiacevoli conseguenze della chiusura del Tunnel del Monte bianco nel 1999, per tre lunghi anni. Un altro esempio: l´inquinamento delle acque. Nel 1986 un incidente in un impianto chimico a Basilea ha causato un grave inquinamento del fiume Reno, che interessano non solo Svizzera, ma anche Germania, Francia e Olanda... Quattro paesi. Per non parlare dei danni sulla pesca nel mare del Nord. Quindi, siamo tutti d´accordo che c´è una forte necessità di intraprendere azioni comuni qui. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare queste sfide e sfruttare le opportunità di sostegno. La strategia dell´Ue per la regione alpina è esattamente questo: un quadro comune per il lavoro congiunto su una serie di questioni, che non può essere adeguatamente affrontato in nazionale, regionale o quadri di politica locale. Come Commissario europeo, Vorrei eccepire a favore dell´integrazione regionale forte, per quanto possiamo andare. Per questo, è molto vasta la gamma di possibilità per un´azione comune. Davvero vasto. Quelli di voi che sono praticanti di cooperazione transfrontaliera sarà certamente non contraddirmi. Ma signori, sentenza è la scelta. Abbiamo bisogno di impostare la priorità. E questo è ciò che i rappresentanti degli Stati alpini 7 e 15 regioni Alpine a Grenoble, nell´ottobre dello scorso anno. Queste sono le tre priorità che sono stati poi messi sul tavolo: ##Guidando la crescita innovativa; Collegamento della regione; e ##Tutela dell´ambiente e promuovere una gestione sostenibile dell´energia e delle risorse naturali e culturale. Queste priorità, infatti, riflettono alcune delle sfide più critiche mi riferivo prima. Tuttavia, la Commissione non vuole, a tutti, per risolvere ora questa discussione. C´è un tempo per la discussione; e c´è un tempo per proposte politiche. Trovi tutti gli stakeholders più rilevanti per la strategia. Diamo questa opportunità unica di arricchire il dibattito, e presentare proposte che faranno la differenza. E questo mi porta alla questione fondamentale del partenariato. Come la maggior parte delle Sa, la Commissione europea ha commesso un enorme capitale politico nel difendere coinvolgimento attivo degli stakeholder nelle politiche dell´Ue. Politica di coesione costituisce uno dei migliori esempi di questo forte politici saranno, con l´adozione di un Codice di condotta sul partenariato europeo. Questo codice deontologico impone agli Stati membri coinvolgere le parti interessate nella preparazione e nell´attuazione dei programmi e accordi di partenariato. Vorrei sottolineare, che tutte le istituzioni e i comitati a Bruxelles hanno concordato l´impostazione di un codice di condotta sulla partnership: ##Il Parlamento europeo, ##Il Comitato delle regioni, ##Il Comitato economico e sociale europeo, ##e in seguito il Consiglio. Ma... Perché noi siamo così impegnati a coinvolgimento di partner? Naturalmente, c´è l´argomento della democrazia. Non è possibile adottare le decisioni su un semplice approccio top-down. Ma c´è qualcos´altro. Parti interessate assolutamente sapere meglio di noi cosa sta succedendo al suolo. Che cosa funziona e cosa non funziona. Sai, a Bruxelles, nelle capitali nazionali, Abbiamo una forte esperienza per quanto riguarda la gestione dei fondi pubblici. Ma non sapremo mai le Pmi, così come fare le associazioni di Pmi. Mai conoscere la regione alpina, meglio di chi vive in, lavoreremo e crescere nella regione alpina. Ecco perché abbiamo assolutamente bisogno vostro input. E questa conferenza è un´occasione ideale per farlo. La domanda ora è: Qual è il modo migliore per lavorare insieme, verso gli obiettivi della strategia? Per me, la risposta è, tutto in tutti, è abbastanza semplice: Dobbiamo agire seguendo il principio delle 3 Sì: ##Sì meglio allineato legislazione Sì ai processi semplificati; e ##Sì all´allineamento dei finanziamenti disponibili. Per quanto riguarda l´allineamento della legislazione e alla semplificazione dei processi, la Commissione sta preparando una serie di iniziative nei prossimi mesi. Ci aspettiamo che gli Stati membri a intraprendere azioni simili. Per quanto riguarda l´allineamento dei finanziamenti disponibili: forniscono i nuovi regolamenti per l´europeo strutturali e fondi di investimento una gamma completa di possibilità per combinare i vantaggi di molte fonti di finanziamento. Si prega di utilizzare questo in tutta la misura delle vostre possibilità. Per questo, il calendario è favorevole: Stiamo iniziando un nuovo periodo di programmazione e la strategia di alpino può e deve essere incorporato nei nuovi programmi. Ho molta fiducia nelle potenzialità della strategia alpino. Naturalmente, non abbiamo gli elefanti più, andare attraverso le montagne. Ma abbiamo una quantità di partner impegnati finanziamenti disponibili e che certamente farà la differenza. Si prega di tenere questo in mente durante questi due giorni. Vi auguro che un fecondo discutendo tempo, qui a Milano. Grazie! |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EUSALP - IL PROGRAMMA DEI LAVORI DI MARTEDÌ 2 DICEMBRE |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - Si è consluso martedì 2 dicembre, a Milano, in piazza Città di Lombardia, dove sorge Palazzo Lombardia, sede della Regione, la Conferenza degli stakeholder per la Macroregione alpina. Questo il programma della giornata. - 9 Sessioni tematiche parallele. Sessione 1: “Favorire una crescita” chair: Rossella Rusca, esperta Politiche di coesione Ue, Rappresentanza dell´Italia presso la Ue, Belgio; facilitatore: Jean-marc Venineaux, Dg Regio, Commissione europea; intervento di: Kai Böhme, esperto, consulente della Commissione europea. Parte 1: “Mercato del Lavoro e Pmi” Intervengono: Vitor Nogueira, Dg Empl, Commissione europea; Christoph Platzgummer, Pianificazione territoriale e sviluppo regionale, Tirolo, Austria; Nicolas Evrard, segretario generale dell´Associazione degli Amministratori di montagna (Aem). Dibattito - Parte 2: Innovazione - Intervengono: Andreja Jerina, Ministero degli Affari esteri, Slovenia; Thomas Egger, Gruppo svizzero per le Regioni di Montagna, Svizzera; Cinzia de Marzo, Dg Grow, Unità politiche per il Turismo, Commissione europea; Frank Dollendorf, Affari economici internazionali, Camera di Commercio di Monaco di Baviera e dell´Alta Baviera. Sessione 2: “Connettere la Regione innovativa” chair: Marc-etienne Pinauldt, Cget, Direzione generale per lo Sviluppo dei territori, Francia; facilitatore: Marco Onida, Dg Regio, Commissione europea; intervento di: Philippe Claeys, esperto, consulente della Commissione europea. Parte 1: Trasporti - Intervengono: Andreas Nägele, Dg Move, Commissione europea; Roberto Ferrazza, Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, Italia; Damiano di Simine, Legambiente, Italia; Hans-peter Böhner, Ministero dell´Interno, delle Costruzioni e dei Trasporti, Baviera, Germania. Dibattito - Parte 2: “E-connectivity” - Intervengono: Robert Henkel, Dg Connect, Commissione europea; Paolo Bertolino, Unioncamere Piemonte, Italia; Markus Reiterer, segretariato permanente della Convenzione delle Alpi; Christian Salletmaier, Autorità di Gestione, Programma Spazio alpino. Sessione 3: “Proteggere l´ambiente e promuovere una gestione sostenibile dell´energia e delle risorse naturali e culturali” chair: Peter Eggensberger, Ministero dell´Ambiente e della Protezione dei consumatori, Baviera, Germania; facilitatore: Frithjof Ehm, Dg Regio, Commissione europea; intervento di; Agnes Kelemen, esperto, consulente della Commissione europea. Parte 1: Ambiente - Intervengono: Giacomo Luciani, Dg Env, Commissione europea; Darij Kraj?i?, Istituto sloveno per la Conservazione della natura; Anita Konrad, Cipra, Liechtenstein; Reinhard Schinner, Ambiente e Sviluppo sostenibile, Carinzia, Austria. Dibattito - Parte 2: “Energia” - Intervengono: Paolo Angelini, Ministero dell´Ambiente, Italia, Presidenza della Convenzione delle Alpi; Christian Schaffner, Ethz, Svizzera; Patrick Biard, Agenzia per l´Ambiente e l´Energia di Rhône-alpes, Francia. Dibattito - - 11.45 Pausa caffè - 12.15 Sessione di Chiusura - La Strategia Ue per la Regione Alpina: stato dell´arte e prospettive future. Presentazione a cura della Commissione europea. Chair: Lena Andersson Pench, direttore, Dg Regio, Commissione europea; Rapporto dalle Sessioni tematiche parallele: Jean-marc Venineaux - Marco Onida - Frithjof Ehm, Dg Regio, Commissione Europea; Q&a. Prospettive: Normunds Popens, vice direttore generale, Dg Regio, Commissione europea; 13.15 Conclusioni: Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Italia; Ugo Parolo, sottosegretario alla Macroregione alpina, Regione Lombardia. Durante il lavori è prevista la traduzione simultanea in inglese e italiano. L´attuale programma può essere soggetto a cambiamenti, che verranno, nel caso, comunicati con successive note. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EUSALP, MARONI: MACROREGIONE NON UTOPIA, MA PROGETTO CONCRETO |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - "La Macroregione Alpina non è un´utopia: è un progetto reale, costruito passo dopo passo, grazie alla tenacia e al coraggio di chi crede che una nuova Europa, più vicina ai popoli europei, sia possibile". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel suo discorso alla Conferenza per la strategia europea per la Macroregione in corso a Milano. Tappe Importanti - "Ricordo due momenti in particolare: la Conferenza di Bad Ragaz nel giugno 2012 e la Conferenza di Grenoble del 18 ottobre 2013, con la sottoscrizione del documento che ha dato il via al processo di elaborazione per la Strategia macroregionale alpina", ha relazionato il governatore, sottolineando che "la road map per la sua attuazione è stata, poi, scandita da due date precise: il 20 dicembre 2013, quando il Consiglio europeo ha dato formalmente mandato alla Commissione europea di elaborare, entro giugno 2015, ´Una Strategia per la Macroregione Alpina´, e la Conferenza degli stakeholder di oggi e domani, che chiuderà la fase di consultazione pubblica, per discutere e sintetizzare i contenuti del futuro Piano d´azione". "La fase di consultazione ha avuto un riscontro notevole in termini di numeri e di idee proposte - ha proseguito Maroni -. Questo ha consentito, e consentirà nelle sessioni di lavoro dedicate di questa Conferenza, di individuare i bisogni reali dei cittadini e dei soggetti pubblici e privati della Macroregione. Perché questo è il valore aggiunto della ´Strategia Eusalp´". Vantaggi Per Le Regioni - "In un´ottica strettamente regionale - ha osservato Maroni - ritengo che la nuova Macroregione alpina potrà dare alle Regioni che vi partecipano molti vantaggi: la capacità di definire e finanziare azioni comuni sulle questioni specifiche dell´area macroregionale (dalle infrastrutture, all´ambiente, alle politiche economiche), ma anche un ruolo di primo piano nelle trattative con l´Unione europea su temi di grande interesse, a partire dai fondi strutturali europei". Un Progetto Concreto - "Su queste premesse vorrei che la Macroregione alpina fosse più di un forum (seppur indispensabile) di discussione e di confronto di idee; vorrei che fosse un laboratorio di progetti concreti e fattibili. Mi rivolgo innanzitutto alla Commissione europea e a tutte le altre Istituzioni europee, affinché comprendano le potenzialità di questa ´Strategia´ e ne facciano uno strumento per la crescita dell´Europa". Grandi Aspettative - "I cittadini - ha proseguito il presidente della Lombardia - si aspettano da noi che governiamo le Istituzioni, fatti concreti. A partire dalla capacità di sfruttare al meglio tutti i fondi disponibili per finanziare e implementare progetti che rispondano alle necessità di cittadini di un´area europea, forte e omogenea, ma anch´essa colpita da una crisi che si fatica a lasciare alle nostre spalle: dal lavoro alla mobilità, alla possibilità di vivere in un ambiente sano e sostenibile per le future generazioni". Risparmi Su Larga Scala - "La dimensione macroregionale, se adeguatamente riconosciuta, porterà risparmi su larga scala e un miglior utilizzo delle risorse, favorendo un equilibrio tra aree più o meno sviluppate, o più fragili, come le montagne, che abbiamo il dovere di valorizzare e preservare" ha evidenziato Maroni, osservando che "nel breve periodo, il risultato che mi aspetto è che la ´Strategia alpina´ incida realmente sulla Programmazione comunitaria 2014-2020 e che i futuri piani operativi europei, nazionali e regionali tengano conto dei grandi progetti della Macroregione e di quanto sarà introdotto nel Piano d´azione di Eusalp nei prossimi mesi". Punto Di Riferimento - "La Macroregione alpina - ha continuato il presidente lombardo - ha da sempre rappresentato un punto di riferimento per la storia, l´ambiente e le popolazioni dell´intera Europa. Il suo territorio emerge come un´area strategica: situata nel centro geografico d´Europa, attraversata da assi di transito e commercio di importanza strategica, e in grado di assumere un ruolo di cerniera tra Nord e Sud delle Alpi". Sfide Da Vincere - "Da questa ´caratteristica alpina´ - ha detto ancora Maroni - deriva la comune necessità di affrontare le sfide economiche e sociali attraverso l´individuazione di un nuovo modello di sviluppo economico, basato sull´innovazione, la ricerca, lo sviluppo dell´occupazione e della formazione, su un sistema di Piccole medie imprese, su una rete di Amministrazioni pubbliche che siano di sostegno alle imprese. Sto citando le azioni e i progetti che sono emersi dalla consultazione pubblica e che verranno discussi nelle sessioni di domani. Sto parlando, ancora una volta, di azioni concrete". Cuore E Futuro Del Continente - "Nell´era globale, di fronte alla crisi degli Stati nazionali, il rafforzamento e la crescita dell´Europa, non possono che passare attraverso la valorizzazione delle comunità locali e regionali", ha sottolineato il governatore, ricordando che "le macro-comunità territoriali possono infatti svolgere un ruolo chiave nel quadro dell´economia europea e internazionale, semplicemente assecondando le proprie vocazioni economiche e produttive". Vera Locomotiva - "Se la Macroregione alpina trova, grazie al sostegno delle Istituzioni europee, una sua formula originale per favorire e accompagnare la crescita, diventa la vera locomotiva d´Europa" ha detto ancora. "Credo in questa sfida, sono certo che la vinceremo" ha concluso Maroni, ribadendo che "la Macroregione alpina è una grande occasione, una occasione storica per costruire, partendo dal territorio, una nuova Europa. In qualche modo, credo di poter dire che il futuro dell´Europa passa da queste nuove realtà, se saranno capaci di essere all´altezza delle aspettative che hanno generato". In chiusura del suo intervento, infine, Maroni ha ringraziato tutti i partecipanti, ricordando che, con il loro impegno, hanno dimostrato "di credere in un progetto che sembrava visionario, ma che sta diventando una splendida realtà". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EUSALP, MARONI: DA UE MASSIMO SOTEGNO A MACROREGIONE ALPINA |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - "Con il commissario Cretu abbiamo discusso della strategia per la Macroregione Alpina, sui cui è stato confermato il pieno sostegno da parte della Commissione Europea, e dei possibili sviluppi che avrà su temi quali la crescita dell´economia o la tutela dell´ambiente. Il commissario ha apprezzato molto l´impegno dell´Italia e della Regione Lombardia, in questa fase, per la Macroregione Alpina". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell´incontro bilaterale avuto con il commissario europeo per le Politiche regionali Corina Cretu, prima dell´avvio dei lavori della Conferenza degli Stakeholder della Strategia dell´Unione Europea per la Macroregione Alpina. Macroregione Evoluzione Intuizione Di Miglio - "La a Macroregione delle Alpi è un´evoluzione a livello europeo dell´intuizione che il professor Gianfranco Miglio ebbe tanti anni fa. Non sono solo le Regioni italiane, ma sono 48 Regioni di 7 Paesi diversi che sono protagoniste di questa Macroregione. A noi il compito di far fruttare l´opportunità che abbiamo di fronte. Dovremo lavorare insieme al Nord e Sud delle Alpi, vincere le rivalità territoriali, perché davvero abbiamo la grande occasione per essere protagonisti in Europa". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al suo arrivo alla Conferenza per la strategia europea per la Macroregione delle Alpi in corso a Milano. Valorizzate Realtà Comuni - Questo progetto, ha aggiunto il Governatore, "mette insieme Regioni che hanno molto in comune. La Lombardia - ha osservato - condivide con le altre realtà della Macroregione un modello di vita, il fatto di essere ´motori´ in Europa e molto altro. Questo è utile per noi, ma lo è anche per l´Europa se davvero sapremo mettere a frutto questa opportunità". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EUSALP, MARONI: CON MACROREGIONE SAPREMO SUPERARE RIVALITÀ E CONTRASTI |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - "Questa è una sfida, se riusciremo a superare le rivalità e la competizione fra le Regioni, avremo realizzato l´obiettivo. Io sono certo che tutte le Regioni che hanno aderito alla Macroregione per loro libera scelta, abbiamo voglia di impegnarsi in questa direzione. Se ce la faremo, avremo vinto questa sfida". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto se ritiene possibile una reale collaborazione fra realtà che a volte hanno avuto contrasti fra di loro su temi specifici, come ad esempio, quello dei frontalieri. Non Solo ´Mettiamoci Insieme´ - Il Governatore ha osservato che la Macroregione, "non vuole dire solo ´mettiamoci insieme´ per vedere di fare qualcosa insieme. Nella strategia - ha sottolineato - ci sono pilastri ben precisi, come promuovere la crescita sostenibile e l´innovazione, lavorare sui collegamenti e assicurare la sostenibilità ambientale nell´area delle Alpi. Su questi temi noi siamo costretti a confrontarci e a trovare una linea d´azione comune. Questa è la prospettiva che abbiamo di fronte e sono certo riusciremo a superare ogni problema". Realtà Che Parte Dal Basso Con Collaborazione Di Tutte Le Istituzioni - "Noi qui vogliamo rappresentare l´aspirazione che hanno le Regioni italiane a far parte di una grande e nuova realtà quale la Macroregione Alpina. La Macroregione delle Alpi nasce dal basso, con il sostegno convinto della Commissione Europea e la collaborazione tra le istituzioni, tutte le 48 Regioni e i Governi coinvolti ed è una novità cui guardo con grande favore, perché ritengo che ci siano tutte le condizioni per fare un buon lavoro a vantaggio dei nostri cittadini". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa dedicata alla prima giornata di lavori della Conferenza degli Stakeholder della Strategia dell´Unione Europea per la Macroregione Alpina. Nuovo Modello Istituzionale - "Penso che questa indicazione che arriva dall´Europa - ha aggiunto Maroni - anticipa quello che potrebbe essere un nuovo modello istituzionale anche per l´Italia. Per questo, auspico che Governo e Parlamento - dove è in corso una discussione sulle riforme costituzionali in cui si parla tanto anche delle Regioni italiane, del ruolo che possono avere e della possibilità di fonderle per avere strutture più grandi di quelle attuali - possano prendere spunto da questa iniziativa che arriva dall´Europa per riportare questo modello anche a livello italiano, con le Regioni che si mettono insieme per migliore le proprie attività verso i cittadini". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EUSALP/PAROLO: MACROREGIONE ALPINA STRATEGIA PER AUMENTARE COMPETITIVITÀ |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - "Eusalp è un evento straordinario, che coinvolge 48 Regioni e 7 Stati, per arrivare al quale abbiamo iniziato a lavorare tre anni fa e oggi la Lombardia è la capofila delle Regioni italiane che partecipano a questo grande evento". Lo ha detto il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti Istituzioni regionali, Attuazione del Programma, Politiche per la Montagna, Programmazione negoziata, Macroregione delle Alpi e Quattro motori per l´Europa Ugo Parolo, intervenendo in diretta alla trasmissione televisiva di Telelombardia ´Orario continuato´. Parolo ha presentato l´evento in programma oggi e domani a Palazzo Lombardia, che coinvolge, insieme al presidente Roberto Maroni, i massimi vertici di Stati e Regioni d´Europa oltre a esponenti del Governo italiano. Macroregione Strategia Per Guardare Avanti - "In un momento di gravissima crisi economica e occupazionale - ha detto il sottosegretario - sembra distonico parlare di Macroregione alpina rispetto ai problemi reali dei cittadini lombardi. In realtà, mentre lo Stato ci chiede l´anticipo del 101 per cento delle tasse, ipotizzando quali potrebbero essere i nostri redditi nel 2015, il dovere di un amministratore che guarda avanti è progettare il futuro per i nostri giovani e offrire loro la possibilità di vivere meglio di quanto non accade oggi". "La nostra strategia - ha spiegato Parolo - è lavorare per un cambio delle regole nel medio e lungo termine: il cambio delle regole, obiettivo di questa due giorni di lavoro internazionale, consentirà di dialogare con le altre Regioni dell´area alpina allo stesso modo, incrementando la nostra capacità di essere competitivi". Da Cittadini Lombardi 1 Mld Tasse Ogni Settimana - "I Lombardi - ha sottolineato il sottosegretario - non possono accettare che ogni settimana la nostra Regione versi un miliardo di euro alle casse dello Stato, per poi vedersi decurtare un miliardo di trasferimenti da parte del Governo centrale e, pertanto, trovarsi costretta a tagliare una serie di servizi per i cittadini". Gestione Energia - Per dare un´idea concreta di cosa può significare un decisivo cambio di passo, Parolo ha voluto fare un esempio pratico: "Le due Province autonome di Trento e Bolzano - ha detto - ieri hanno acquistato da Enel il 100 per cento della proprietà delle centrali idroelettriche presenti sul loro territorio. Questo vuol dire che gestiranno direttamente la loro energia, potranno darla alle loro imprese e alle loro famiglie al prezzo che decideranno loro o comunque ripartire gli utili che la produzione garantisce ai loro territori. La Lombardia, pur avendo un quarto dell´energia prodotta su tutto il territorio nazionale, non possiede nulla". Togliere Freni A Competitività - "E´ evidente - ha concluso Parolo - che in questa situazione non possiamo reggere: ciò che è accaduto a Trento e a Bolzano succede in Svizzera, in Austria, in Germania. Siamo solo noi, in Lombardia, in questa situazione e non possiamo competere". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: FVG PUÒ ESSERE PONTE FRA REGIONE ALPI E ADRIATICO IONICA |
|
|
 |
|
|
Trieste, 2 dicembre 2014 - Il Friuli Venezia Giulia è pronto a mettere a fattore comune l´esperienza maturata nel processo di adozione della Strategia per la Regione Adriatico-ionica - Eusair, proponendosi quale ponte con la futura Strategia dell´Unione europea per la Macroregione Alpina - Eusalp. Lo ha dichiarato l´assessore regionale alla Cultura, Sport e Solidarietà, Gianni Torrenti, partecipando alla Conferenza internazionale che raduna a Milano l´1 ed il 2 dicembre gli Stakeholder (portatori di interesse) dell´Eusalp, un evento organizzato da Commissione Europea, presidenza italiana del Consiglio europeo e Regione Lombardia a conclusione della fase di consultazione on-line sui temi della crescita innovativa ai fini della competitività e della coesione nell´ambito della Macroregione, dell´accessibilità, della protezione dell´ambiente e della gestione sostenibile dell´energia e delle risorse naturali e culturali. "Siamo consapevoli che ci attendono mesi di intensa attività, sino al primo semestre 2015, quando la strategia e il suo piano di adozione verranno recepiti- ha detto Torrenti - e per questo siamo già proiettati a quando, sulla base degli elementi raccolti, i soggetti preposti daranno seguito al lavoro di definizione della strategia stessa". L´assessore ha quindi sottolineato "il dato positivo emerso dalla consultazione e l´ampia partecipazione delle nostre comunità, interessate al varo di un piano di azioni capace di rispondere efficacemente alle esigenze di uno sviluppo competitivo, sostenibile e più coeso all´interno di un´area in cui persistono ancora differenze strutturali importanti". Un contesto che coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia, "territorio vocato alle relazioni con l´Europa centro-orientale e che ha intrapreso una strategia di sviluppo delle proprie aree montane e interne in maniera integrata alle direttrici definite per la crescita e l´occupazione regionale" ha osservato, citando sia i fenomeni di debolezza che condizionano il nostro territorio che i punti di forza evidenziati dal fatto che il Friuli Venezia Giulia si posiziona, per tutti gli indicatori di ricerca e innovazione, al di sopra della media nazionale, e si colloca a livello europeo nel gruppo degli ´innovators followers´. Una capacità di innovazione che il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato anche decidendo, già anni or sono, di essere tra i fondatori del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) ´Euregio senza confini´, assieme al Veneto, alla Carinzia e ora anche all´Istria". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: VERTICE A MILANO CON KOMPATSCHER, UE, GOVERNI: VIA ALLA MACROREGIONE ALPINA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 2 dicembre 2014 - A grandi passi verso la macroregione alpina con 7 Stati e 48 Regioni: il 1° dicembre la Conferenza di Milano ha delineato la bozza del Piano di azione, che punta su sviluppo economico, trasporti e ambiente. Viene ora trasmessa alla Commissione europea per l´approvazione entro giugno 2015. Tra i 1000 delegati a Milano anche il presidente Arno Kompatscher, la commissaria Ue, i membri di Governo. Il progetto della strategia macroregionale per le Alpi (Eusalp) coinvolge sette Stati (Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein) e una popolazione complessiva di 70 milioni di abitanti suddivisi tra 48 Regioni, tra cui Liguria, Piemonte, Valle d´Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino-alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Un anno fa a Grenoble muoveva i primi passi con l´obiettivo di aumentare la cooperazione transfrontaliera tra gli Stati alpini grazie al possibile finanziamento con fondi strutturali e di investimento dell´Ue. La Commissione europea, incaricata dal Consiglio europeo di predisporre una strategia per la Regione alpina, ha concluso ora la consultazione pubblica online sul tema per coinvolgere ogni soggetto o ente interessato. I risultati della consultazione sono stati discussi alla Conferenza di Milano, che ha avviato la stesura del Piano di azione della macroregione alpina che la Commissione europea presenterà entro giugno 2015. Il vertice di Milano, un passaggio fondamentale, ha registrato una partecipazione istituzionale di 1000 delegati. Il presidente Kompatscher ha potuto incontrare tra gli altri la commissaria Ue alle politiche regionali Corina Cretu, i sottosegretari del governo Gianclaudio Bressa, Barbara Degani e Benedetto Della Vedova, i colleghi presidenti delle Regioni Sergio Chiamparino, Roberto Maroni, Luca Zaia, Ugo Rossi e il tirolese Günther Platter. Le Regioni puntano a definire e finanziare azioni comuni su infrastrutture, ambiente e politiche economiche, ma anche ad avere un ruolo di primo piano nelle trattative con l´Ue sui fondi strutturali e tematiche comuni. "Non c´è dubbio che oggi sia necessaria una strategia comune per le ragioni alpine - ha detto nel Palazzo della Regione Lombardia Kompatscher - a cominciare da sviluppo sostenibile e collegamenti per le realtà rurali, sia la banda larga o l´intermodalità." Soffermandosi sulla distanza delle singole capitali rispetto alle regioni alpine, Kompatscher ha ricordato che "la distanza non è solo geografica ma spesso anche mentale rispetto ai problemi delle regioni alpine. Per questo è fondamentale una strategia che nasca dal basso, dal territorio e dai suoi bisogni concreti. La risposta alla crisi non può essere l´egoismo di singoli Stato nazionali bensì la maggiore vicinanza ai bisogni dei cittadini, come Alto Adige, Trentino e Tirolo stanno facendo con il Gect dell´Euregio." Arno Kompatscher ha infine ribadito l´esigenza che la futura macroregione alpina possa contare "su una governance che dia una certa continuità ai diversi livelli della strategia e quindi su un coordinatore." Il Presidente ha concluso il suo intervento pubblico in tedesco ribadendo la necessità di tenere presente l´aspetto culturale, il valore della molteplicità culturale e dell´identità. I sottosegretari Bressa, Della Vedova e Degani hanno ricordato l´importanza di questa tappa milanese: "Vogliamo guardare le Alpi oltre il criterio delle connotazioni politiche, puntando a una modalità innovativa di cooperazione e a legami tr i territori." Bressa ha ricordato la stretta collaborazione necessaria tra i livelli statali, regionali e transfrontalieri: "La sfida è questa. Serve un maggior coordinamento per usare meglio le risorse esistenti e le sinergie possibili." Il presidente della Lombardia Maroni, che coordina le regioni italiane nella macroregione, ha sottolineato la volontà di recepire le istanze della società "per ripensare l´assetto europeo, perché la macroregione alpina non è un´utopia ma un progetto reale, di un´Europa più vicina ai popoli." Dovrà essere un "laboratorio di progetti concreti e fattibili, a cominciare dalla programmazione Ue 2014-2020." Attraverso la montagna, ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Piemonte Sergio Chiamparino, "possiamo far riscoprire la terra ai giovani" e ha ribadito che la macroregione non è contro gli Stati nazionali ma vuole rendere più forte il rapporto tra l´Europa e i suoi territori. La bozza di piano individua tre ambiti prioritari di intervento su cui concentrare le azioni: migliorare la competitività e la coesione della Regione alpina (sviluppare l´innovazione e la capacità di ricerca delle imprese, promuovere alti livelli di occupazione), assicurare l´accessibilità e la connettività a tutti gli abitanti della Regione alpina (migliorare i sistemi di trasporto in termini di sostenibilità e qualità e l´accessibilità delle aree alpine, garantire una società più connessa), rendere la Regione alpina attrattiva sul piano ambientale (rafforzare le risorse naturali e culturali, migliorare l´efficienza energetica e la produzione sostenibile di energia rinnovabile, affrontare la gestione dei rischi naturali e il cambiamento climatico). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARTNERSHIP BASILICATA E CINA |
|
|
 |
|
|
Potenza, 2 dicembre 2014 - Parte dalla collaborazione nel settore cinematografico e arriva fino all’agricoltura la collaborazione tra Cina e Basilicata. In seguito alla produzione cinematografica cinese, che ha visto Matera come set del prestigioso film ” Get’s Marry”, che uscirà in 3000 sale cinesi il prossimo 14 febbraio, infatti, l’adesione della Regione Basilicata ad Icfa (Italian Friendship Association) per lo sviluppo di partnership sulle tematiche turistiche, culturali, dell’industria cinematografica e dell’ enogastronomia, ha consentito di organizzare una delegazione lucana in Cina per sviluppare i quattro settori individuati nel protocollo sottoscritto, lo scorso agosto, Basilicata/cina anche alla presenza del console Li Bin. La delegazione, guidata da Giovanni Oliva, dirigente generale del Dipartimento Politiche Agricole, è stata ricevuta mercoledì a Pechino da Tian Yan, Vice presidente esecutivo della sede Cipafic di Pechino con la quale l’associazione italocinese Icfa ha firmato un protocollo d’intesa per la collaborazione che riguarderà anche la Basilicata. La delegazione, ha poi incontrato Li Jiangping, vicepresidente Cipafic con delega per l’Europa che ha formalmente invitato la Regione Basilicata ad intervenire nel corso del prossimo Forum Agricolo Europa/cina che si terrà a Shandong nel settembre 2015 e coinvolgerà circa 300 esperti e studiosi di agricoltura provenienti da Cina ed Europa, “ La metà della popolazione cinese – ha affermato Li Jiangping – lavora in agricoltura, quindi lo sviluppo del settore è uno degli obiettivi prioritari del nostro Governo in questa logica la collaborazione con partner internazionali in possesso di alto knowhow nel settore è molto importante”. La delegazione si è poi spostata a Canton oltre 2000 km a sud di Pechino, per partecipare al “2014 China International Friendship Cities Conference” una conferenza che vede la partecipazione di 270 città provenienti da tutto il mondo e 200 città cinesi. Nel Corso della conferenza il Direttore Oliva, in rappresentanza del Presidente Marcello Pittella, ha tenuto un intervento su Basilicata, Sostenibilità e Città Intelligenti al cospetto di un pubblico qualificato di circa 1000 esperti di tutte le province cinesi, vertici parlamentari e rappresentanti governativi di Bolivia, Brasile, Stati Uniti, Australia solo per citarne alcune. La delegazione, che vede la partecipazione anche di Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Internazionalizzazione Sistemi Culturali, Turistici e Cooperazione Internazionale, che, con il Dipartimento Agricoltura svilupperà i punti del protocollo Basilicata/cina, riguardanti Turismo, Cinema e Beni Culturali, interverrà oggi al Guangzhou International Urban Innovation Conference “Nell’ambito della conferenza – ci spiega Patrizia Minardi - verrà consegnato il 2° Guangzhou Iternational Award for Urban Innovation che vede come finaliste le 15 città protagoniste di processi di sviluppo della qualità della vita dei cittadini”. La scelta tra le finaliste Abu Dhabi, Antioquia, Boston, Bristol, Buenos Aires, Christchurch, Dakar, Eskisehir, Gwangju, Ambirgo, Hangzhou, Rio de Janeiro, Linkoping, Melbourne, Jakarta, avviene attraverso un meccanismo di partecipazione popolare attraverso il sito www.Guangzhouaward.com. A margine dell’incontro, la delegazione ha incontrato alcune province cinesi con cui gemellare la Basilicata in occasione di Expo2015, previsto nell’ambito dell’Accordo Basilicata/cina con Icfa. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ARGENTINA-MOLISE, A PALAZZO VITALE IL MINISTRO DELL´AMBASCIATA, CARLOS CHERNIAK. FRATTURA: OPERATIVI DA SUBITO PER NUOVE FORME DI COOPERAZIONE |
|
|
 |
|
|
Campobasso, 2 dicembre 2014 - Argentina e Molise, un legame solido che si rinnova in nuove forme di cooperazione per favorire opportunità e sviluppo. Argentina e Molise, una storia viva di impegno umanitario per ritrovare i figli delle desaparecidas perseguitate e uccise dalla dittatura. Ieri a Palazzo Vitale ospite del presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, il ministro pluripotenziario dell´Ambasciata argentina in Italia, consigliere Carlos Cherniak. Un incontro informale e costruttivo, contraddistinto "da un approccio vincente, conoscersi per arricchirsi con le reciproche esperienze e potenzialità, forti della storia che lega i molisani all´Argentina", così il governatore Frattura ha dato il benvenuto al ministro. In rassegna, durante il colloquio, i possibili settori nei quali concentrare la costruzione di una piattaforma di cooperazione a doppio senso a partire già dal prossimo 2015. Particolare interesse è stato mostrato per l´agroalimentare, comparto nel quale da una parte il Molise presenta una grande tradizione di export nel Paese latino-americano e dall´altra l´Argentina mostra grandi capacità di innovazione soprattutto sul versante della tecnologia applicata alle coltivazioni. Alla luce della corrispondenza di intenti tra il ministro dell´Ambasciata e il presidente della Regione, in considerazione dell´anno italiano in America Latina, già nel pomeriggio gli incontri tecnici per ponderare e approfondire condizioni e strumenti propedeutici all´avvio di una fase concreta e operativa di cooperazione. In riunione con Carlo Cherniak, Unimol, Province, Camere di commercio, Assindustria, Fondazione Molise Cultura, i consiglieri regionali delegati Vincenzo Cotugno, Domenico Di Nunzio e Nico Ioffredi e i dirigenti dei servizi interessati della Regione Molise. Impegno importantissimo, subito assunto dal governatore Frattura, la condivisione della campagna per i diritti umani promossa anche in Italia dall´Ambasciata: il Molise sostiene l´iniziativa di ricerca di 385 giovani, figli strappati alle donne vittime dell´ultima dittatura in Argentina dal 1976 al 1983. Cinquecento bimbi hanno avuto la stessa sorte atroce imposta dal regime: sottratti appena nati alle madri desaparecidas e dati in adozione con documenti falsi o consegnati ad altri militari o complici. "Abbiamo ritrovato 115 nipoti delle nonne di Plaza de Mayo, all´appello ne mancano 385: potrebbero essere ovunque, anche in Molise - ha sottolineato il ministro Cherniak -. Per questo chiediamo la collaborazione della Regione a diffondere la nostra campagna: chiunque, tra i 30 e i 38 anni di età, nutra dubbi sulla propria identità, può rivolgersi alla nostra Ambasciata per un test gratuito del dna". Due i contatti a disposizione, dirittiumani@ambasciatargentina.It e 06.48073300. Immediata e convinta la disponibilità del presidente Frattura: "Ci faremo promotori di una comunicazione presente su tutti i mezzi di diffusione". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ABRUZZO, FINANZIARIA: PIÙ RESPIRO A IMPRESE E TAGLI DIMEZZATI A COMUNI |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 2 dicembre 2014 - All´interno della Legge di stabilità tre provvedimenti strategici per l? Aquila e la zona del cratere. Oltre ai 6 miliardi previsti per i prossimi anni è stata inserita una norma che prevede un dimezzamento dei tagli nei trasferimenti ai Comuni pari al 50 per cento per tutta l´area del cratere. In più , si dà certezza delle agevolazioni per quelle imprese che hanno investito tra 2007-2013 con un chiarimento normativo che eviterà un contenzioso con l’ Agenzia delle Entrate . Si è ritenuto, infatti, di intervenire a chiarimento dell’ ambito e della portata applicativa degli incentivi fiscali per l’ industrializzazione del Mezzogiorno relativamente agli investimenti effettuati entro il 2013. E´ quanto emerso oggi nella conferenza stampa del Vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, della senatrice Stefania Pezzopane e del deputato abruzzese Antonio Castricone. "Con il contributo propositivo dell´Onorevole Castricone ? ha spiegato Lolli - si fa finalmente chiarezza e si restituisce alle imprese del cratere e del Mezzogiorno un minimo di serenità. L´intervento chiarificatore si è reso necessario nell´ottica di restituire certezza del diritto per gli operatori che hanno effettivamente realizzato consistenti investimenti così da permettere di affrontare un 2015 con qualche certezza in più. Il dialogo tra le istituzioni ha portato ad ottenere risultati importanti per l´Abruzzo. E´ stato fatto un lavoro prezioso con il Governo che aveva già finanziato con cifre cospicue la ricostruzione. Anche il dimezzamento dei tagli ai Comuni è di vitale importanza". La senatrice Pezzopane ha evidenziato come, a questo punto, la battaglia si sposti in Senato dove verranno riproposti gli emendamenti riguardanti alcune questioni rimaste in sospeso come il problema del personale e quindi dell? efficienza della struttura organizzativa , l´emendamento per le macerie e norme più efficienti per la trasparenza delle procedure mentre si sta sempre lavorando ad una legge organica sulla ricostruzione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ROMA: BILANCIO: LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO 2014 |
|
|
 |
|
|
Roma, 2 dicembre 2014 - La manovra di assestamento che è stata varata è la conclusione del percorso di bilancio 2014, avviato con l’approvazione del bilancio di previsione a luglio e consolidato con la salvaguardia degli equilibri a settembre. Ancora una volta l’impegno è stato quello di porre le basi per conseguire gli obiettivi di ottimizzazione della spesa indicati nel Piano di Rientro, allo scopo di rafforzare la stabilità finanziaria del Comune. Questo assestamento consente di allocare risorse su esigenze di spesa maturate durante l’anno, in modo da non creare debiti fuori bilancio e proseguire nella linea di pagare l’ordinario e cominciare a pagare le partite debitorie degli anni precedenti. Interventi per la città - La normalizzazione della programmazione di bilancio ha consentito di liberare risorse per circa 62,5 milioni di euro destinati ad importanti interventi in risposta alle esigenze della città. In particolare è stato stanziato un Fondo speciale per interventi destinati alle periferie per un importo di 18,1 milioni di cui: 13,1 ml. Di parte corrente destinati a: manutenzione strade, manutenzione scuole, sociale, decoro urbano, sicurezza, assistenza alloggiativa, verde, prevenzione del dissesto idrogeologico. 5 ml. Di parte capitale destinati a : realizzazione Parco Tor Sapienza e collegamento via Collatina e viale Tiratelli (2,2 ml.), prevenzione dissesto idrogeologico (0,8 ml.), manutenzione straordinaria strade (0,8 ml.), manutenzione straordinaria scuole (0,8 ml ), manutenzione straordinaria verde (0,4 ml.). Sono state inoltre stanziate maggiori risorse per i seguenti interventi: Municipi: 7,5 ml. Per il sociale (5 ml.) e per le manutenzioni (2,5 ml.), Politiche abitative: 9 ml. Per onorare contratti particolarmente onerosi assunti da amministrazioni precedenti, Manutenzione scuole: 13,6 ml. Ü Opere di sistemazione stradale per un importo pari a 12,6 ml per l’eliminazione dello stato di pericolo causato dagli eventi alluvionali del gennaio 2014. Manutenzione strade: 1,6 ml. Interventi per la salvaguardia dei conti - Gli interventi per le esigenze della città descritti sopra sono stati garantiti dopo aver messo in sicurezza i conti del comune. Questa attività di salvaguardia dei conti è stata realizzata attraverso: Patto di stabilità - Con l´assestamento si liberano tutte le spese correnti bloccate dal Patto di stabilità 2014, per un valore di 232,5 ml., garantendo il rispetto dell’obiettivo 2014. Questa operazione è stata resa possibile a seguito della disponibilità concessa dal Commissario Straordinario del Governo per il Piano di Rientro pari a 150 ml. E del maggiore accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti di 76,8 ml. Deciso con l’assestamento. Si tratta di somme già presenti nel bilancio del Comune che a causa dei vincoli del Patto di Stabilità i dipartimenti e i municipi erano costretti a tenere in cassa e che adesso possono essere trasformate in risorse utili per la città. Integrazione Fondo Svalutazione crediti - Il Fondo svalutazione crediti, con il bilancio 2014, viene portato ad un valore di 1,3 miliardi di euro confermando l’accelerazione già impressa nel 2013 ad assicurare adeguata copertura alle entrate che potrebbero presentare un rischio di difficile realizzabilità. Contribuiscono all’alimentazione del Fondo le maggiori entrate da sanzioni per la violazione al Codice della Strada per 53,7 ml. Deliberate con l’assestamento. Salario accessorio - Per quanto riguarda il 2015-2016, si è provveduto ad adeguare gli stanziamenti della spesa di personale agli obiettivi del Piano di Rientro, integrando l’importo rispettivamente di 73,1 ml. Per il 2015 e di 52,9 ml. Per il 2016, per garantire costanza per il salario accessorio. Trasporti - Ripristino delle condizioni di normalità finanziaria nei trasporti pubblici sia attraverso la patrimonializzazione di Atac mediante il conferimento di 18 convogli, per un importo pari a 150 milioni di euro, sia attraverso i seguenti interventi: ü 30 ml. Per regolazione finanziaria sul contratto di servizio Atac 2013 (oneri straordinari) ü 14,8 ml. Per lodo Atac/roma Tpl (quota parte della regolarizzazione dell´operazione di copertura finanziaria del pignoramento dei conti correnti di Atac da parte di Roma Tpl): 6 ml. Destinati al corretto finanziamento di Roma Metropolitane, 4 ml. Per l’adeguamento al contratto Roma Tpl, 1,2 ml. Costi per esercizio metro C, 1,8 ml agevolazioni tariffarie. Infine per completare la messa in sicurezza del bilancio si è provveduto ad accantonamenti per somme urgenze e oneri straordinari (11 mln.), per utenze (5 mln.), per cultura (6,5 mln.) e per copertura di minori entrate (40 mln). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ASSESSORE VENETO: “IL GOVERNO VUOLE INGAGGIARE I SINDACI PER SCOVARE GLI EVASORI FISCALI GARANTENDO LA PERCENTUALE SULLE SOMME INTROITATE? NOI DA ANNI ASPETTIAMO QUANTO CI ERA STATO PROMESSO SULL’IVA RECUPERATA” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 2 dicembre 2014 - “Se il Comune si fa delatore riceverà il 55 per cento dei soldi in più introitati dall’Agenzia dell’Entrate? La norma c’è già da anni e non ha riscosso molto successo, anzi”. L’assessore regionale al bilancio ed Enti locali del Veneto, Roberto Ciambetti, è alquanto scettico rispetto alla proposta contenuta nella Legge di Stabilità e declamata dal governo che “rilancia con enfasi una previsione già esistente ma scarsamente praticata – precisa Ciambetti –. Già oggi i Comuni che firmano una convenzione con l’Agenzia delle Entrate ricevono da questa le dichiarazioni dei redditi dei loro cittadini e fatte, non si sa come e con quali competenze, le opportune analisi i sindaci possono segnalare quelle posizioni che a loro dire lasciano adito a dubbi: se queste segnalazioni vanno a buon fine il Comune incassa una percentuale di quanto recuperato. La procedura è farraginosa anche perché prevede competenze non da poco e inoltre credo metta in imbarazzo molti amministratori locali per mille motivi”. “Nei grandi centri – prosegue Ciambetti – mi sembra di difficile applicazione, nelle piccole realtà si rischia di innescare diatribe senza fine. Ma c’è dell’altro: innanzitutto sulle promesse del ristorno dei proventi alla lotta all’evasione noi, come Regione, abbiamo la triste esperienza del recupero Iva, che non ci è mai stato riversato per la percentuale di nostra competenza come prevede la legge: grazie al nostro lavoro lo Stato ha recuperato Iva evasa in Veneto tra i 150 e i 160 milioni, mica poco. Avrebbe dovuto versarcene una settantina: non lo ha mai fatto e per questo prendere alla lettera certe promesse, anche se scritte nero su bianco in una legge, non è opportuno. Non è la prima norma che il governo disattende”. “Mi chiedo – conclude Ciambetti – perché costringere i sindaci a passare da gabellieri per conto terzi, ruolo già scomodo, a inquisitori, ruolo scomodissimo per un rappresentante eletto dal popolo. Si vogliono garantire nuovi fondi ai Comuni? Basterebbe riconoscere delle giuste premialità alle amministrazioni locali virtuose, che tengono i conti a posto, che spendono il giusto, che hanno diminuito una serie di spese comprimibili in questi anni, che hanno rispettato il Patto di stabilità togliendo, invece, a chi sistematicamente sfora, non riesce a tenere i conti sotto controllo e spreca. C’è una bella differenza tra il premiare chi sa far bene il proprio mestiere e invece compensare chi si fa delatore. Nel primo caso si esalta la funzione e il ruolo degli eletti. Nel secondo, invece, si aizza il cittadino sia contro gli amministratori pubblici sia contro le Istituzioni, allontanando il cittadino dai luoghi della democrazia, trasformando i cittadini in Uffici del fisco” |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, PUBBLICO IMPIEGO: SERRACCHIANI, ROTAZIONE VERTICI DIRIGENTI NECESSARIA |
|
|
 |
|
|
Udine, 2 dicembre 2014 - "La rotazione dei vertici apicali dell´amministrazione regionale, come di qualsiasi altra amministrazione pubblica, non è soltanto opportuna per migliorare le esperienze e le professionalità, ma è necessaria: nella migliore delle ipotesi quando una persona ricopre per troppo tempo un ruolo, pur in totale buona fede, comunque crea una situazione di familiarità, rapporti stretti con questo o quell´interlocutore". Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in occasione della tavola rotonda sul tema "Pubblico, privato e sviluppo economico: obiettivi, attori e regole", organizzata in occasione della consegna del premio di laurea - vinto da Camilla Sacco Sonador - promosso dallo studio di commercialisti Molaro-pezzetta-romanelli-del Fabbro" in collaborazione con l´Università di Udine. "Questo approccio - ha aggiunto Serracchiani - vale ancora di più nel settore degli appalti pubblici, dove le risorse in gioco sono ingenti, la complessità normativa è enorme: serve quindi competenza e professionalità, ma occorre anche che nessuno possa contare su ´punti di riferimento certi´ per una pratica, un lavoro, una direzione". In materia di appalti Serracchiani ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia ha fatto già scelte qualificanti che "stanno già dando i primi buoni risultati". "La norma che ha sostituito il massimo ribasso a favore dell´offerta economicamente più vantaggiosa permette di ampliare e qualificare l´offerta e anche di pretendere professionalità per chi deve valutare le varie proposte", ha spiegato la presidente. Piccoli ma significativi pass avanti anche nella vigilanza. "Da commissario della Terza Corsia ho constatato che da quando l´Autorità nazionale anticorruzione è presieduta da Raffaele Cantone le collaborazioni sono molto strette e i risultati sono importanti perché l´Autorità riesce ad intervenire con molta più efficacia rispetto alle pubbliche amministrazioni nel pretendere trasparenza". Sul tema dell´introduzione dei criteri meritocratici nella pubblica amministrazione, Serracchiani è intervenuta sottolineando che "esistono regole che spesso non permettono di realizzare fino in fondo la valorizzazione delle capacità del personale pubblico. Sono piuttosto - ha aggiunto la presidente - criteri basati sull´anzianità di servizio piuttosto che sulla effettiva competenza". Indicando come urgente la necessità di un cambio di mentalità, una "rivoluzione culturale", Serracchiani si è detta convinta che in Friuli Venezia Giulia è stata imboccata "la giusta direzione". La presidente è intervenuta al dibattito - moderato dal giornalista Paolo Mosanghini - assieme al vicedirettore del Dipartimento di Scienze giuridiche Leopoldo Coen, al vicepresidente dell´azienda Icop Piero Petrucco, al commercialista Marco Pezzetta e al presidente della Fondazione Crup Lionello D´agostini. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AUTONOMIE LOCALI: FVG; APPROVATO PROGETTO PIANO FAUNISTICO |
|
|
 |
|
|
Udine, 2 dicembre 2014 - Hanno ottenuto l´approvazione da parte del Consiglio delle autonomie locali (Cal), riunitosi a Udine nel palazzo della Regione, entrambi i provvedimenti della Giunta regionale sottoposti all´esame dell´organismo consultivo da parte dell´assessore regionale, Paolo Panontin. Il primo, riguardava la dotazione, per il 2014, del Fondo di anticipazione finanziaria, della somma necessaria a consentire a un Comune del Friuli Venezia Giulia di superare le attuali difficoltà di bilancio. Si tratta dell´amministrazione comunale di Dogna, alla quale il Fondo di anticipazione finanziaria destinerà la somma di 200 mila euro, che lo stesso ente civico dovrà restituire ratealmente entro dieci anni. Restituzione, che avverrà, com´è stato precisato, tramite una ritenuta sulle assegnazioni della Regione, a partire dal 2015. Su tale provvedimento il Cal ha raggiunto unanimemente l´intesa. Il secondo punto all´ordine del giorno, riguardava il Progetto di piano faunistico regionale, che ha ottenuto parere favorevole da parte del Cal, con 7 voti a favore, 4 astensioni, 1 voto contrario. Il nuovo Piano, che rappresenta, come ha specificato l´assessore Panontin con delega alla Caccia, uno strumento atteso da anni, attualizzerà la programmazione in materia venatoria. Che ora è gestita attraverso una legislazione risalente a vent´anni fa. Nel frattempo, sia le leggi di pianificazione e programmazione del territorio, che la realtà sulla quale il Piano opera, sono cambiate, e occorre introdurre nuovi e adeguati elementi di gestione. Panontin ha altresì espresso al Cal la disponibilità ad accogliere osservazioni e suggerimenti da parte del sistema delle autonomie, che saranno utili per ottimizzare il nuovo strumento programmatorio. In precedenza il presidente della seduta del Consiglio delle autonomie, il consigliere anziano Pieromano Anselmi, aveva comunicato che a seguito dell´elezione a presidente della Provincia di Pordenone, il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, avrà facoltà di votare nell´ambito del Cal per entrambi gli enti rappresentati. Oppure di delegare il voto, in rappresentanza di uno degli stessi enti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA, PRESTITO SOCIALE: 4,7 MILIONI DI EURO PER CHI È IN DIFFICOLTÀ |
|
|
 |
|
|
Firenze, 2 dicembre 2014 – La Regione rifinanzia con 4,7 milioni di euro il progetto di prestito sociale, creato per dare sostegno a persone e famiglie in situazione di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. Lo stabilisce una delibera presentata dalla vicepresidente Stefania Saccardi ed approvata dalla giunta regionale nella seduta di ieri mattina. "Abbiamo deciso di dare continuità a questo progetto regionale – ha spiegato la vicepresidente Saccardi – considerato che il rischio di veder aumentare la fascia di popolazione con sempre maggiori difficoltà economiche è abbastanza concreto. Un dato confermato anzitutto dall´esaurimento delle risorse che abbiamo stanziato in questa prima fase, 5 milioni di euro, ma anche dall´impossibilità di soddisfare tutte le domande che sono arrivate attraverso i centri di ascolto". Secondo gli ultimi dati a disposizione, delle oltre 4 mila domande presentate è stato possibile finanziarne circa la metà. I progetti approvati per consentire una copertura totale del territorio regionale attraverso la misura di prestito sociale sono stati 41. Grazie a questi progetti è stata costituita una rete di solidarietà sociale, gestita da soggetti del terzo settore, formata da oltre 300 centri di ascolto nei quali sono impegnati oltre mille volontari. "Una rete davvero preziosa – ha aggiunto Stefania Saccardi – che non possiamo permetterci di perdere. La collaborazione che si è instaurata tra centri di ascolto e servizi sociali territoriali sta dando risultati davvero importanti". Il prestito sociale varato dalla Regione e partito più di un anno fa prevede (dopo l´istruttoria effettuata dai centri di ascolto in raccordo con i servizi sociali territoriali) l´erogazione di un contributo fino a 3 mila euro, senza garanzie nè interessi. La restituzione della somma dovrà avvenire entro un massimo di 36 mesi e la modalità sarà concordata sempre con il centro di ascolto al quale spetteranno anche attività di tutoraggio e di accompagnamento per garantire un uso consapevole del denaro. Alla pagina www.Regione.toscana.it/prestitosociale si possono ottenere tutte le informazioni riguardo ai centri di ascolto attivi sul territorio oltre alle altre informazioni sul prestito ed i requisiti necessari per potervi accedere. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, GIOVANI: VERSO RINNOVO PARTENARIATO EURODESK PER NUOVE AGENZIE LOCALI |
|
|
 |
|
|
Trieste, 2 dicembre 2014 - La Regione ha deciso di accogliere la richiesta della presidenza nazionale Eurodesk Italy per il rinnovo del partenariato in merito alle attività di gestione informazione, promozione e orientamento in favore della gioventù nel settennato 2014-2020, a partire dal 2015. Eurodesk è la struttura dedicata all´informazione e all´orientamento sui programmi in favore dei giovani promossa dall´Unione Europea e dal Consiglio d´Europa; opera con il supporto della Commissione Europea e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. "La proposta di Eurodesk costituisce - commenta l´assessore regionale Loredana Panariti, che ha presentato in Giunta oggi la proposta di delibera per il rinnovo del partenariato - un´interessante opportunità. L´intento è quello di sviluppare sul territorio una rete di agenzie locali per la ´mobilità educativa transnazionale dei giovani´, gestite da enti locali pubblici o privati in convenzione con il pubblico, identificate e coordinate da una agenzia regionale in cooperazione con il Punto nazionale Eurodesk in Italia". La Regione assumerà il ruolo di Agenzia Regionale Eurodesk, svolgendo funzione di coordinamento territoriale della rete delle agenzie locali in cooperazione con il Punto Eurodesk in Italia. La spesa del partenariato a carico del Friuli Venezia Giulia ammonta a 30 mila euro all´anno. Pochi finora gli Eurodesk attualmente attivi in regione: l´Associazione Casa per l´Europa - Gemona del Friuli; Centro Europe Direct "Europn" ed Eurodesk - Provincia di Pordenone; Centro Giovani / Informagiovani - Comune di Sacile; Europe Direct - Sportello Eurodesk - Comune di Trieste. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO, CONVEGNO: "LAVORO SOCIALE: FORMAZIONE E PRATICA SI INCONTRANO" |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 2 dicembre 2014 - Sala gremita ieri mattina presso la sede della Libera Università di Bolzano per il convegno sul tema "Lavoro sociale: formazione e pratica si sono incontrati" organizzato dalla Ripartizione politiche sociali in collaborazione con la Scuola per le professioni sociali "Hannah Arendt" e con la Lub stessa. Nel suo indirizzo di saluto l´assessora Martha Stocker ha sottolineato il legame inscindibile esistente tra la teoria e la pratica, soprattutto nel settore del lavoro sociale, e la necessità che non si perda mai di vista la persona che è al centro della dimensione sociale. D´altro canto in Alto Adige vige già da tempo una collaborazione costante tra strutture sociali locali e centri di formazione professionali e universitari. La forza trainante di questa sinergia è la convinzione che nel lavoro sociale formazione in aula e pratica si completino a vicenda. Così come nei servizi sociali, anche nella formazione la situazione in cui si trova la persona è sempre in primo piano. Ne deriva una didattica che coniuga il sapere, inteso come l´insieme delle conoscenze teorico-scientifiche, con strumenti didattici orientati al "saper fare" e alla concreta realtà professionale. Le fasi di apprendimento finalizzati alla pratica si prestano molto bene per conoscere le future sfide relative al mondo del lavoro e per promuovere le competenze operative. Nel corso del convegno i partecipanti (studenti, personale docente, collaboratori, direttori) sono stati quindi chiamati a riflettere sulle potenzialità attuali e su quelle ancora da sviluppare nel sistema costituito dalla formazione professionale, dall´università e dai servizi sociali altoatesini. Molto seguiti in particolare gli interventi del rettore della Lub, Walter Lorenz, sul tema "L´importanza della connessione tra teoria e pratica nella formazione universitaria degli operatori sociali" e di Jürg Brühlmann sul tema "La pratica come luogo di apprendimento: un´opportunità di crescita per tutti". È seguita una tavola rotondo alla quale hanno preso parte numerosi esperti ed operatori del settore, tra i quali Luca Critelli, direttore della Ripartizione Politiche sociali della Provincia, Sabina Frei, assistente sociale, Luigi Loddi, direttore della Scuola professionale per le professioni sociali "Hannah Arendt", Ulrike Egger, insegnante della "Hannah Arendt", Walter Lorenz, rettore della Libera Università, di Bolzano Patrycja Pierchala, operatrice socio-assistenziale, Casa di riposo "Eden", Bernhard von Wohlgemuth, direttore dei servizi sociali della Comunità , Comprensoriale Oltradige/bassa, Jürg Brühlmann, docente ed autore, Rosanna Zamboni, responsabile pedagogica Fondazione "San Nicoló", Ingrid Hofer, supervisore di tirocinio della Libera Università di Bolzano e gli studenti Philipp Benedetti e Sara Vinante |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: FORMAZIONE CONTINUA, NUOVE RISORSE PER LE IMPRESE DELLE ZONE PIÙ COLPITE DALLA CRISI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 2 dicembre 2014 – Si ampliano le possibilità di formazione continua per i lavoratori di imprese in crisi, che potranno contare su ulteriori risorse e vedono ampliarsi la platea di beneficiari che viene estesa anche alle imprese in crisi del settore dei servizi. Lo ha deciso la giunta che ha approvato ieri, su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, le modifiche agli indirizzi per il finanziamento e al relativo avviso pubblico rivolto alle imprese. "Abbiamo stanziato ulteriori risorse pari a circa 1 milione e 200 mila euro complessivi – osserva l´assessore Simoncini - di queste 600 mila sono destinati agli interventi formativi per riqualificare i lavoratori delle imprese insediate nei sistemi economici localizzati nelle aree di crisi, per le quali è già scattato, come nel caso di Piombino o è stato richiesto ed è in itinere, il riconoscimento di area di crisi complessa presso il ministero dello Sviluppo economico". In particolare, sono stati stanziati 200 mila euro per il finanziamento di progetti di formazione che coinvolgano lavoratori di imprese localizzate nell´area di crisi complessa di Piombino (comuni di Piombino, San Vicenzo, Suvereto, Campiglia cMarittima); 200 mila euro sono analogamente stanziati per l´area di Livorno e altri 200 mila per quella di Massa Carrara. "L´avviso pubblico che abbiamo oggi deciso di modificare – spiega Simoncini – è finalizzato alla riqualificazione dei lavoratori di imprese in crisi che attuano programmi di riconversione produttiva e ristrutturazione aziendale, anche nel caso che questi lavoratori siano coperti da ammortizzatori sociali. Oltre all´aumento delle risorse, abbiamo deciso di ampliarne ulteriormente il campo di intervento, estendendo questa opportunità anche alle imprese del settore dei servizi, sempre nel caso, ovviamente, di programmi di riconversione produttiva". Oltre alla riserva finanziaria prevista per le tre aree di crisi, la delibera prevede inoltre l´assegnazione di ulteriori risorse, pari a 550 mila euro, con cui viene implementato il finanziamento previsto per la formazione continua dei lavoratori delle imprese colpite dalla crisi economica sulla base della legge 236. La delibera definisce anche un limite di costo orario per ciascun corso, all´interno dei progetti presentati in base all´avviso regionale con lo scopo di rendere i progetti più coerenti da un punto di vista finanziario nel rispetto della normativa regionale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AOSTA, COSTITUZIONE DI UN ELENCO APERTO DI ESPERTI PER AZIONI FORMATIVE, SEMINARIALI E LABORATORIALI NELL’AMBITO DEL PIANO GIOVANI – ISTRUZIONE 2014 |
|
|
 |
|
|
Aosta, 2 dicembre 2014 - Con provvedimento dirigenziale n. 4829 in data 28 novembre 2014 è stata approvata la costituzione di un elenco aperto di esperti cui il Dipartimento Sovraintendenza agli studi potrà attingere per la realizzazione di azioni formative, seminariali e laboratoriali nell’ambito del Piano Giovani – Istruzione 2014, approvato dalla Giunta regionale il 20 giugno scorso. L’elenco sarà suddiviso per tematica (orientamento, scuola digitale e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – Tic -, didattica interculturale, arte e storia dell’arte, metodologia delle “classes inversées”, inclusione scolastica, didattica delle scienze integrate e didattica nei corsi serali) in relazione alle dichiarazioni formulate nell’istanza di candidatura. L’avviso è pubblicato sul sito istituzionale della Regione autonoma Valle d’Aosta http://www.Regione.vda.it/istruzione/ elencoespertipianogiovani_i.asp per un periodo di 15 giorni a decorrere dal 28 novembre 2014, unitamente alla domanda. E’ rinviata a successivi atti del Coordinatore del Dipartimento Sovraintendenza agli studi la costituzione dell’elenco aperto e il suo aggiornamento fino al 31 dicembre 2015. Per informazioni rivolgersi al Dipartimento Sovraintendenza agli studi, Ufficio supporto autonomia scolastica tel. 0165/275804. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORO DI CITTADINANZA: PRESENTATA STRATEGIA REGIONALE DELLA PUGLIA |
|
|
 |
|
|
Bari, 2 dicembre 2014 - Presentata ieri mattina la delibera che dà il via a un’azione coordinata tra tre assessorati (Lavoro, Formazione e Welfare) per l’avvio della strategia regionale per l’inclusione sociale attiva e il contrasto delle povertà, con il lavoro di cittadinanza. Con il presidente Vendola, in conferenza stampa gli assessori Leo Caroli, Alba Sasso e Donato Pentassuglia. Dopo la sottoscrizione alla fine dello scorso luglio dell’accordo quadro con i sindacati per il lavoro di cittadinanza, da oggi si parte con le linee di intervento sui cantieri di cittadinanza, il lavoro minimo di cittadinanza e il contratto di collocamento/ricollocamento. Il tutto rientra nella strategia regionale per l’inclusione sociale attiva e il contrasto alle povertà, per promuovere politiche integrate con al centro il lavoro e la dignità delle persone, con la creazione di accesso ai percorsi formativi e incentivare la responsabilità sociale del sistema di impresa. Si articola in: sostegno per l’inclusione attiva, rivolto alle famiglie in condizioni economiche di estremo disagio in cui nessuno lavora, i cantieri di cittadinanza per facilitare l’inserimento socio lavorativo dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti fragili, il lavoro minimo di cittadinanza che riconverte in senso produttivo la spesa assistenziale. I cantieri di cittadinanza durano da 6 a 12 mesi, con un’indennità di 23 euro a giornata (max 500 euro al mese). Li gestiscono i comuni, con un patto sottoscritto dal beneficiario. A disposizione ci sono 4 milioni di euro. Il lavoro minimo di cittadinanza è stato già sottoscritto da 55 sindaci del Salento: i destinatari sono i percettori di ammortizzatori sociali anche in deroga. I lavoratori sono impiegati in attività di pubblica utilità. Per il lavoro minimo ci sono a disposizione 7,5 milioni di euro di fondi comunitari ed è stato usato dai sindaci delle province Bat e Brindisi e del comune di Manfredonia. “Questo atto amministrativo – ha detto Caroli – è di avanguardia. Per la sua stesura ringrazio la struttura tecnica degli assessorati. Andiamo in controtendenza rispetto alle altre regioni, con un intervento pubblico per dimostra la specificità pugliese in materia di politiche del lavoro e del welfare, in attesa che ci siano diverse e più serie politiche industriali nazionali che aggrediscano la causa della crisi e non i suoi sintomi. Con questa delibera trasformiamo in atto esigibile il lavoro, attraverso i cantieri di cittadinanza: arrivano i soldi ai Comuni, con i 4 milioni a disposizione. 7 e ½ i milioni invece per il lavoro minimo di cittadinanza rivolto ai percettori di Cigs. ”. Diamo dignità al lavoro per superare le ricadute devastanti della disoccupazione, impegnando i lavoratori in Cigs presso i Comuni e formandoli. La terza gamba dell’azione sarà il ruolo delle aziende, degli imprenditori piccoli e grandi”. Secondo l’assessore Sasso “questo progetto dimostra che quando si lavora insieme si riesce a modificare insieme la realtà. Restituiamo dignità ai lavoratori proseguendo sulla strada avviata con il progetto “Piccoli sussidi”. Non daremo un ammortizzatore sociale, ma la possibilità di formazione e la possibilità di lavoro”. Per l’assessore Pentassuglia “occorre ringraziare il lavoro degli uffici. Con questo atto mettiamo il campo la politica del fare, attraverso l’inclusione sociale. E posso annunciare che i comuni che non hanno avviato i piani di zona saranno commissariati |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORO DI CITTADINANZA, VENDOLA: UN MODO CONCRETO DI LOTTARE CONTRO LA POVERTÀ |
|
|
 |
|
|
Bari, 2 dicembre 2014 - “È un modo concreto di lottare contro la povertà”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina, insieme con gli assessori Leo Caroli, Alba Sasso e Donato Pentassuglia, alla conferenza stampa sui Lavoro di cittadinanza, le strategie regionali per l’inclusione sociale attiva e il contrasto delle povertà. Questi progetti, che come ha sottolineato Vendola, “sono stati pensati insieme ai sindacati e ai Comuni, ascoltando il dolore crescente e la paura di quella parte di mondo che non ha lavoro e prospettive”, si snodano su diverse linee di intervento, tra queste: i Cantieri di cittadinanza e il Lavoro minimo di cittadinanza. Per ciò che riguarda i Cantieri di cittadinanza, ha spiegato il Presidente della Regione Puglia, “si tratta di un sostegno economico che trasferiamo ai Comuni perché, per dodici mesi, possano assumere persone a 500 euro al mese per lavori minimi di manutenzione, di messa in sicurezza delle città ferite dal degrado.”. “Prevediamo, inoltre – ha evidenziato il Presidente Vendola – il lavoro minimo di cittadinanza. A coloro che sono percettori di ammortizzatori sociali proviamo non soltanto a dare forme di integrazione del reddito, ma anche percorsi di formazione per cui possano riagganciare il lavoro, rientrare nel mercato e non morire di ammortizzatori”. “Lavoriamo a tutto campo – ha concluso Vendola – perché la parola cittadinanza significhi, soprattutto, avere un minimo di reddito e un minimo di lavoro. Lo facciamo controcorrente, in un Paese come l’Italia, in cui gli unici provvedimenti servono a togliere i diritti e a privare di reddito, noi andiamo in un’altra direzione. La povertà è il più grande nemico della convivenza e della democrazia: questo è un modo concreto per lottare contro la povertà”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRIMO IN ITALIA IL VENETO HA ISTITUITO LA “FESTA DELLA FAMIGLIA NATURALE”. SI TERRA’ L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA PRIMA DELLE VACANZE DI NATALE GIA’ DA QUEST’ANNO. |
|
|
 |
|
|
Venezia, 2 dicembre 2014 - Il Veneto è la prima Regione italiana che celebrerà, già da quest’anno, la “Festa della Famiglia Naturale”, nella quale saranno coinvolte tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’iniziativa si terrà ogni anno in concomitanza con l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. La decisione, formalizzata con una delibera di Giunta proposta dall’Assessore all’Istruzione Elena Donazzan, discende dall’approvazione in Consiglio regionale di una mozione in questo senso, con primo firmatario il Consigliera regionale Arianna Lazzarini ed è stata presentata oggi a Palazzo Balbi dalle due protagoniste. “Questa è una scelta semplice e bella – ha detto la Donazzan – presa per valorizzare la famiglia naturale come pilastro della nostra società ed esprimere con un atto e un appuntamento il nostro riconoscimento di valori indiscutibili, che discendono dalle leggi millenarie della natura e che nessun atto umano può modificare. Attenzione però – ha aggiunto l’Assessore – perché siamo di fronte ad una decisione a favore di valori in cui crediamo ma assolutamente non contro chicchessia. Rispettiamo il diritto di chi la pensa diversamente e gli orientamenti sessuali più diversi, ma pretendiamo a nostra volta il rispetto per la famiglia naturale e per chi, come noi, la considera fondamentale soprattutto per accompagnare la crescita equilibrata e consapevole dei figli. Non a caso abbiamo scelto la scuola e l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale per il loro alto valore simbolico”. Da parte sua, il Consigliere regionale Arianna Lazzarini, ringraziando il Presidente Zaia e l’Assessore Donazzan per la celerità con cui è stato dato seguito a quanto richiesto dalla sua mozione, ha ricordato il faticoso iter consigliare che ha portato al via libera, sottolineando che “non mi sarei mai aspettata contrasti così duri, a tratti anche cattivi, contro un atto che, lungi dal voler essere di sfida per chicchessia, voleva solo valorizzare una realtà che fa parte della storia, della cultura e della tradizione del Veneto e dei Veneti, anche aldilà del credo religioso. Non siamo stati e non siamo – ha aggiunto la Lazzarin – né razzisti né omofobi – semplicemente crediamo nei nostri valori e lavoriamo per difenderli e affermarli”. La delibera verrà ora trasmessa a tutti i presidi e anche agli Enti Locali. “Naturalmente – ha specificato l’Assessore Donazzan – non imponiamo niente a nessuno, ma ci auguriamo che ogni Preside, nella sua totale autonomia, voglia accogliere l’invito e gestire la giornata nella maniera più opportuna, coinvolgendo ragazzi e genitori”. Nella delibera della Giunta, come espressamente richiesto nella mozione approvata in Consiglio, è espressamente previsto anche l’impegno per il Governo del Veneto di sostenere presso il Governo Nazionale la non applicazione del Documento Standard per l’Educazione Sessuale in Europa, redatto dall’Ufficio Europeo dell’Oms. “In questo documento – hanno rimarcato Donazzan e Lazzarini illustrando la delibera- si sono voluti cogliere gli aspetti maggiormente utili alla teoria delle tante tipologie ‘delle famiglie’ e non ‘della famiglia’ piegandoli ad un progetto destrutturante piuttosto che cogliere quanto già affermato dalla risoluzione dell’Onu in favore della famiglia naturale. Indebolendo e alterando il concetto di matrimonio – hanno aggiunto si potrebbe mettere in discussione l’intero sistema di protezione e promozione della famiglia. Anche la richiesta di modifica dei termini ‘padre’ e ‘madre’ sostituendoli con i più generici ‘genitore 1” e ‘genitore 2’ sta quasi ad indicare che la maternità e la paternità non abbiano più nulla a che vedere con i generi e con il modello educativo”. “Riteniamo invece – hanno concluso Donazzan e Lazzarini – che è nella famiglia naturale che la persona non solo viene generata, ma progressivamente viene introdotta, mediante l’educazione, nella comunità umana”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: EDUCARE AL RISPETTO PER PREVENIRE DISAGIO GIOVANILE |
|
|
 |
|
|
Milano, 2 dicembre 2014 - "I giovani hanno una vita difficile davanti a loro, aggravata ancora di più dal lavoro che continua a mancare. Negli ultimi 7 anni la disoccupazione giovanile è infatti più che raddoppiata, raggiungendo il livello record del 43 per cento. A loro vogliamo dire che, nonostante tutto, c´è un futuro, hanno un futuro. Dobbiamo sfruttare la loro voglia di vivere, le loro passioni". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, intervenendo, a Palazzo Pirelli, al convegno ´Non esistono ragazzi cattivi. Storie difficili, storie di successo´. Storie Difficili - Organizzato dalla consigliera regionale Daniela Maroni, il seminario ha visto protagonisti proprio i giovani, con le loro storie. Storie spesso difficili, ma che altro non sono che l´espressione di un disagio. Storie raccontate, nel corso della mattinata, dai ragazzi di Kayros, la comunità di don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria, dai giovani della comunità di accoglienza di Como ´Cometa´ e da quella dei padri Somaschi di Como e Lecco. 2,2 Milioni Per Favorire Nascita Luoghi Di Aggregazione - Bulbarelli ha ricordato che "è proprio con l´obiettivo di incentivare la loro voglia di vivere e le loro passioni che l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi ha stanziato, 10 giorni fa, 2,2 milioni di euro". E poi ci sono la ´Dote´ e la ´Garanzia giovani´, gestite dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, "che hanno dato la possibilità a 3000 ragazzi di trovare un´occupazione" e lo stanziamento di altri 400.000 euro "contro l´abbandono scolastico". Educare Al Rispetto - "Tutto ciò però - ha proseguito Bulbarelli - sarebbe vano senza una vera educazione al rispetto di sé e dell´altro. Vorrei che nelle scuole fosse fatto questo lavoro, perché si può incidere su una personalità in formazione solo cominciando fino da piccoli". "Come assessore alle Pari opportunità - ha concluso - è uno dei principali obiettivi che mi sono posta. È fondamentale che la politica esca dalle mura delle Istituzioni per mettersi a disposizione delle persone e oggi, in particolare, dei giovani". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG: 5,7 MILIONI PER RAFFORZARE PRESA IN CARICO |
|
|
 |
|
|
Trieste, 2 dicembre 2014 - Dopo il parere favorevole espresso dal Consiglio delle Autonomie locali, la Giunta regionale ha stabilito in via definitiva che le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali assegnate al Friuli Venezia Giulia nel 2014, pari a 5 milioni 751 mila euro, saranno utilizzate per rafforzare e consolidare prestazioni ed interventi di presa in carico delle persone in stato di bisogno, quali servizi domiciliari, servizi residenziali, semiresidenziali e misure di assistenza economica, nel rispetto degli obiettivi nazionali Complessivamente il Fondo sociale regionale ammonta a 70 milioni di euro. Considerate le assegnazioni statali, il Fondo è alimentato per oltre 64 milioni da risorse regionali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|