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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Gennaio 2015
FREQUENZE TV: IL MINISTRO GUIDI CONFERMA A SERRACCHIANI IL PIANO PER IL FVG  
 
Trieste, 19 gennaio 2019 - La preoccupazione della Regione per la situazione in cui si trovano le emittenti televisive private del Friuli Venezia Giulia per la carenza di frequenze e per le interferenze causate da trasmissioni che giungono sul territorio regionale da parte di emittenti straniere, che recentemente la presidente Debora Serracchiani aveva manifestato direttamente al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, potranno trovare soluzione dopo l´entrata in vigore della legge nazionale di stabilità 2015 (pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 29 dicembre), ha assicurato la stessa Guidi alla presidente della Regione. Infatti, ha osservato il ministro, proprio nella legge di stabilità (un unico articolo di legge, con ben 735 commi) viene previsto che entro 40 giorni dalla data di entrata in vigore della norma l´Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) "avvia le procedure per la pianificazione delle frequenze attribuite a livello internazionale all´Italia e non assegnate a operatori di rete nazionali per il servizio televisivo digitale terrestre per la messa a disposizione della relativa capacità trasmissiva a fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale". Sempre secondo la legge di stabilità 2015, i relativi diritti d´uso delle frequenze disponibili saranno rilasciati a "soggetti operanti in ambito locale" sulla base di "apposite graduatorie" redatte dal Ministero (Mise) su scala regionale. Così si potrà giungere, come il ministro Guidi ha confermato alla presidente Serracchiani che aveva manifestato l´esigenza di preservare il pluralismo dell´informazione televisiva ed il patrimonio di professionalità presenti nel sistema dell´emittenza televisiva regionale, da un lato a rispettare la pianificazione internazionale delle frequenze, dall´altro a non disperdere i contenuti imprenditoriali locali e la conseguente tutela dei lavoratori e dei professionisti che concorrono alla produzione dell´informazione locale.  
   
   
CULTURA “GIANTS IN MILAN”, MILANO ATTRAVERSO I SUOI GRANDI PROTAGONISTI  
 
Milano, 19 gennaio 2015 – È in arrivo la seconda puntata di “Giants in Milan", il progetto curato dal critico, docente e scrittore Pino Farinotti con la regia di Andrea Bellati, che racconta in 16 tappe filmate la vita culturale di Milano attraverso le sue istituzioni, le imprese, la storia e la voce dei suoi protagonisti più prestigiosi. Una città che spesso ha oltrepassato i suoi confini facendo tendenza nel mondo. Il filmato sarà presentato in anteprima allo Spazio Oberdan il 19 gennaio e sarà disponibile al pubblico dal mese di febbraio. “Questo nuovo capitolo di Giants in Milan raccoglie ulteriori testimonianze prestigiose che raccontano in modo originale gli aspetti della storia e della cultura che hanno reso grande la nostra città. – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, che ha curato anche un intervento all’interno dell’opera – Il linguaggio cinematografico è capace, inoltre, di parlare con un’immediatezza che coinvolge il pubblico e lo trasporta in un percorso di conoscenza divertente ma insieme efficace". A dettare il percorso in questo nuovo dvd sarà la bicicletta, scelta per non dare al racconto un impianto troppo didascalico e cronologico. Farinotti passerà da un argomento all’altro in modo agile e divertente, pedalando per la città. Il “viaggio" comincia con una spiegazione sui milanesi “veri o acquisiti" e con il focus sui 4 giganti “milanesi non milanesi" protagonisti del primo film. Si passa a una veloce storia di Milano: dallo stazionamento celtico del 5° secolo a.C. Ai Romani e Giulio Cesare, i Longobardi, Carlo Magno, i Comuni, il Barbarossa, la città magnifica dei Visconti e degli Sforza, di Ludovico il Moro con Leonardo ecc.; le dominazioni francese, spagnola e poi l’Austria. Napoleone, di nuovo l’Austria e finalmente nel 1859, con la seconda guerra di Indipendenza Milano è libera. Qui si inserisce la “Milano di adesso", con l’intervento di Francesco Alberoni in chiave culturale e “sociologica" e un riferimento all’Expo che ci riporta all’attualità. Il racconto prosegue dal Duomo e davanti alle colonne di San Lorenzo, dove campeggia la statua di Costantino. Qui, il primo imperatore cristiano emanò nel 313 il famoso Editto grazie al quale liberalizzò tutte le fedi religiose, e quindi anche il cristianesimo. La bicicletta porta poi Farinotti ai Giardini Pubblici, dove campeggia il monumento a Indro Montanelli di cui si racconta la vicenda del grande toscano milanese. È poi la volta di Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, uomo d’azione, politico e grande comunicatore. Si passa poi al “Pirellone" di Giò Ponti, architetto, artista, manager, intellettuale, scrittore, editore. Talento dell’arte applicata. Uno dei grandi milanesi del mondo, del 900. Marco Eugenio Di Giandomenico affronta il segmento del Ponti editore e scrittore. Il filmato si conclude, infine, col milanese più grande di tutti, Alessandro Manzoni. Testimonial il professor Angelo Stella, presidente del Centro Studi manzoniani, che racconta vicende artistiche e private dello scrittore suggestive e sconosciute. Nei dvd che seguiranno sono già previsti filmati dedicati ai libri e all’editoria e alle grandi case editrici milanesi, alle biblioteche e agli scrittori della nostra città. Non mancheranno il cinema, i suoi registi e le istituzioni culturali della città conosciuti nel mondo come la Scala. Un focus anche sulla Milano dell’arte contemporanea, sulla moda milanese, sulla pubblicità, sulle imprese che costituiscono il tessuto produttivo della città. Uno spazio particolare sarà dedicato alla Chiesa Ambrosiana e al Duomo con la sua storia centenaria.  
   
   
IL "TRIESTE FILM FESTIVAL" È UNA PORTA UNICA SULL´EST EUROPA  
 
Trieste, 19 gennaio 2015 - - Si è alzato ufficialmente il sipario sulla ventiseiesima edizione di Trieste Film Festival (Tff) che si terrà nel capoluogo regionale fino al 22 gennaio. Il Festival, che ha monitorato i cambiamenti antropologici, culturali, sociali, politici ed economici, avvenuti nei decenni passati nei Paesi dell´ex cortina di ferro, si è aperto ieri sera in un´affollatissima Sala Tripcovich con il film russo Dve Zensciny (Due Donne), interpretato dal celebre attore inglese Ralph Fiennes. "Il Tff - ha valutato a margine dell´inaugurazione l´assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti - è una porta sulle aree dell´Est europeo e rappresenta una realtà importante e unica in grado di siglare con eventi, che pur essendo sorti nella nascente regione di Alpe-adria, si sono evoluti in quest´area di confine che ha nel suo Dna la capacità di modellarsi e rincorrere la realtà in movimento della geopolitica balcanica". La città giuliana si trasforma in questi giorni in una capitale del cinema internazionale. Oltre alla possibilità di conoscere la variegata produzione cinematografica dell´Est europeo, partecipano al Tff numerosi produttori cinematografici "interessati ad avviare collaborazioni con imprese occidentali, consolidando così - ha ricordato l´assessore Torrenti - un´occasione d´incontro indispensabile per lo sviluppo audiovisivo della Nuova Europa". I contenuti e i messaggi proposti dai film, realizzati di recente tra il Baltico, il Mar Nero, l´Adriatico e gli Urali, sono legati da un filo rosso: le pellicole parlano del disagio sociale, della rivendicazione dei diritti che la crisi economica incessantemente sgretola e denunciano le diverse forme di sopraffazione e della violenza nella vita quotidiana. Tra gli altri, hanno partecipato alla solenne apertura del Festival il commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia Francesca Adelaide Garufi, il consigliere regionale Giulio Lauri, il sindaco e l´assessore del Comune di Trieste, Roberto Cosolini e Paolo Tassinari, la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat.  
   
   
MOSTRA ´FASCINO E MITO´: PRIMA INIZIATIVA ´PALAZZO ITALIA´  
 
Milano, 19 gennaio 2015 - "Presentiamo la prima iniziativa del nostro Palazzo Italia, perché la Villa Reale di Monza è il Palazzo Italia di Regione Lombardia". Lo ha detto l´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della mostra ´Italia: Fascino e mito. Dal Cinquecento al contemporaneo´, al 39° piano di Palazzo Lombardia e che aprirà alla Villa Reale di Monza il 23 aprile, pochi giorni prima dell´avvio di Expo 2015. I Presenti Alla Conferenza - Insieme all´assessore Sala e all´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini erano presenti: Caterina Bon Valsassina, della Direzione generale della Ricerca ed Educazione del Mibac (Ministero dei Beni e delle Attività culturali), a Roma dal dicembre scorso, dopo quattro anni passati alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia; Sandrina Bandera, soprintendente e direttore della Pinacoteca di Brera; Ada Masoero, giornalista, critico d´arte e curatrice di mostre; Lorenzo Lamperti, direttore del Consorzio del Parco e Villa Reale di Monza; Attilio Maria Navarra, presidente di Italiana Costruzioni e amministratore delegato di Nuova Villa Reale Monza Spa; Massimo Vitta Zelman, presidente di Skira editore. La mostra è prodotta da Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Skira editore e Cultura Domani con il sostegno di Regione Lombardia. Villa Reale Simbolo Valorizzazione Territorio - "La Villa Reale di Monza è stata eletta sede di rappresentanza dell´Expo - ha spiegato Sala - e la sua recente ristrutturazione è una grande operazione pubblico-privato sotto gli occhi di tutti, che ha restituito dopo 60 anni ai cittadini brianzoli, lombardi, italiani ed europei uno straordinario gioiello artistico e architettonico. Villa Reale fa parte della nostra azione di valorizzare le eccellenze del territorio lombardo, trasformando l´intera regione nel sito Expo". Lotta A Contraffazione Tema Incontro Con Governo - "Siamo stati i primi a parlare di lotta alla contraffazione alimentare - ha proseguito Sala - come uno dei temi centrali di Expo, anche attraverso le tappe del ´Lombardia Expo Tour´ già ospitate in dieci capoluoghi di provincia, e mi fa molto piacere che il prossimo 7 febbraio il Governo e il presidente del Consiglio vengano a Milano a trattare i temi dell´Esposizione universale, con il Tavolo principale di questa riunione dedicato proprio al contrasto del cosiddetto ´Italian sounding´ e alla tutela del ´made in Italy´". Il ´Nostro´ Palazzo Italia - "Se all´interno di Expo parleremo dei contenuti di Expo, alimentazione, cibo, sostenibilità - ha spiegato l´assessore Sala - all´esterno del sito parleremo anche di altri valori che contraddistinguono la Lombardia e l´Italia, cioè storia, cultura, arte, che, insieme al cibo, fanno del nostro Paese uno fra i primi al mondo. Cominciamo dal nostro Palazzo Italia, la Villa Reale di Monza, ma anche in altre location di Milano e in provincia realizzeremo idealmente dei padiglioni che richiamano le unicità e i punti di forza, come la bellezza dei paesaggi o delle strutture architettoniche o delle produzioni artistiche". "Quando si lavora insieme tra enti pubblici così come accaduto per Expo e per la Villa Reale di Monza - ha concluso Sala - si ottengono risultati eccezionali". Regione Lombardia Determinante - "Senza l´appoggio di Regione Lombardia questa mostra non si sarebbe potuta fare" ha detto Caterina Bon Valsassina, della Direzione generale della Ricerca ed Educazione del Mibac. "Abbiamo coinvolto subito il presidente Roberto Maroni - ha ricordato l´ex direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia - nei giorni immediatamente successivi alla sua elezione". "Quando gli ho portato il primo pieghevole della mostra - ha raccontato - il presidente Maroni lo ha osservato con grande attenzione e poi ha aggiunto: ´Mi piace´. Da quel momento l´impegno e il sostegno di Regione Lombardia sono stati determinanti per la realizzazione della mostra alla quale abbiamo lavorato in questi anni. Il grande finanziatore di questa esposizione è proprio Regione Lombardia e questo evento non potrà che rafforzare le grandi potenzialità della Villa Reale di Monza". Comitato Scientifico - Il progetto scientifico della mostra è stato elaborato a cura della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Milano, che hanno raccolto attorno a questo tema un Comitato scientifico composto dai principali studiosi in ciascuno degli ambiti cronologici di riferimento.  
   
   
RICOSTRUZIONE: ALL´AQUILA FESTIVAL DELLE RELIGIONI  
 
L’ Aquila, 19 gennaio 2015 - La città dell´Aquila è "città della formazione e della conoscenza legate all´Università", ma è anche la città della tolleranza, grazie alla presenza della figura di Celestino V, attorno alla quale potrebbe nascere un festival internazionale delle religioni. Si traccia, rigorosamente su ciò che rappresentano i capisaldi della tradizione storica, sociale ed economica della Città capoluogo di Regione, ipotesi di sviluppo che potrebbero accompagnare la ricostruzione, secondo il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso. D´alfonso, è intervenuto alla tavola rotonda, nello scenario dell´Auditorium Parco del castello, con il sottosegretario all´Economia con delega alla ricostruzione, Paola De Micheli, e il sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente, per confrontarsi sullo sviluppo dell´Aquila. Il Forum è stato organizzato dal Gran Sasso science institute. Il presidente D´alfonso, che ha riconosciuto all´Aquila, in questi mesi post-terremoto, la "capacità dell´ambizione" e l´abilità nel "non aver reso le pietre e gli stipiti più importanti delle persone", ha provato a tratteggiare le possibili vie di una crescita futuribile, ricordando che l´Aquila è la città "dell´industrialismo, della formazione e dei saperi, della montagna e dei fiumi, ma anche della tolleranza e dell´accoglienza". Qui D´alfonso ha insistito perché si costruisca intorno alla figura di Celestino V "una infrastruttura attrattiva", capace di proiettare l´immagine dell´Aquila nel mondo. "Organizzare qui un festival delle religioni e ricordare che noi abbiamo all´estero un milione di abruzzesici legati al Gran sasso vuol dire utilizzare delle chiavi forti di promozione". Si tratta di "cucire dunque i punti di forza, con la possibilità di riflettere anche sul recupero della connettività", lasciata, secondo D´alfonso, "incomprensibilmente all´orizzonte, senza he sia stata bersaglio di investimenti, nonostante la caratteristica di forte prossimità della città dell´Aquila". Infine, il Presidente ha detto di voler insediare la legge sull´Aquila Capoluogo ed ha promesso che "nell´esperienza di cantiere la Regione Abruzzo ci sarà".  
   
   
ROSSI: "LE MURA DI LUCCA PER LA TOSCANA SONO COME UN VESTITO DELLA DOMENICA"  
 
Lucca 19 gennaio 2015 - "Queste mura sono per la Toscana come un vestito della domenica e l´intervento che inauguriamo stamani è la riprova della capacità di buon governo e dell´attenzione dei lucchesi per il proprio patrimonio". E´ questo il giudizio espresso dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenuto all´inaugurazione della casermetta di S. Pietro sull´omonimo baluardo delle mura di Lucca. Il presidente Rossi ha motivato così l´attenzione, anche economica (2,5 milioni di euro per di finanziamenti per le mura di cui 600.000 utilizzati per il restauro inaugurato questa mattina) che la Regione ha voluto riservare al circuito di quattro chilometri che circonda il centro storico. "Sono felice di essere qui – ha concluso il presidente Rossi – e mi auguro sia possibile vivere altre belle giornate come questa. Del resto c´è un programma di valorizzazione dell´arborato cerchio che anno dopo anno con passo giusto si arricchisce di nuove opere e io stesso ho notato con soddisfazione la rinascita di spazi un tempo abbandonati". Enrico Rossi dopo aver sottolineato il positivo rapporto che esiste tra Regione, enti locali e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, capace quest´ultima di svolgere un ruolo "particolarmente attivo che servirebbe anche in altre parti della Toscana", ha garantito che la Regione continuerà a fare la propria parte e ad essere presente in occasione di operazioni come questa di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale.  
   
   
SARDEGNA, BENI CULTURALI: AVVIATI I LAVORI PER VIGILANZA STABILE DI MONT´E PRAMA  
 
Cagliari, 19 Gennaio 2015 - È stato avviato, per iniziativa dell´assessore del Beni Culturali Claudia Firino e in collaborazione con l´assessore della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano, il tavolo tecnico per la predisposizione del servizio di vigilanza sul sito archeologico di Mont´e Prama. Grande la soddisfazione espressa dall´assessore Firino che ha riunito, oltre agli esponenti della Regione, i rappresentanti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, delle Soprintendenza per i Beni Archeologici e per i Beni Architettonici e Paesaggistici, del comune di Cabras, della Diocesi di Oristano e dl Corpo Forestale. "Oggi abbiamo segnato l´inizio di una riflessione il cui orizzonte è la messa a sistema di un servizio di vigilanza per ogni sito archeologico, grazie ai mezzi dell´assessorato dell´ambiente gestiti dal Corpo Forestale, che già aveva garantito la vigilanza durante lo scorse periodo festivo. L´interesse di tutti i soggetti interessati si è tradotto in un´efficace collaborazione interistituzionale” dichiara la titolare della Cultura che rimarca “l´attenzione sul sito di Mont´e Prama, per il quale esiste un accordo di programma per oltre 2 milioni di euro destinato ai lavori di ampliamento del museo di Cabras, alla valorizzazione del complesso scultoreo in generale e alla promozione a livello nazionale e internazionale. Senza perdere di vista il quadro più generale della valorizzazione del patrimonio archeologico della Sardegna, fortemente voluto da questa giunta regionale con l´investimento di tre milioni di euro nel triennio." Il sistema con cui si intende assicurare la vigilanza sul sito di ritrovamento dei Giganti, già positivamente sperimentato nell´ambito della prevenzione degli incendi, si compone di molteplici termocamere capaci di rilevare la presenza umana e trasmettere immagini, tramite un´ulteriore videocamera, in diretta in sala operativa, in contatto con le Forze di dell´ordine.  
   
   
ABRUZZO: PER RADUNO ALPINI REGIONE STA FACENDO LA SUA PARTE  
 
L´aquila, 19 gennaio 2015 - "Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per organizzare al meglio uno degli eventi nazionali più importanti, consci dell´importanza che riveste sia sotto il profilo socio-economico sia per la tipica e benefica veicolazione di valori positivi come la solidarietà, la fratellanza e l’ uguaglianza, che solo gli alpini riescono a dare in queste occasioni. E lo stiamo facendo velocemente". L´assessore regionale Mario Mazzocca - delegato dal Presidente Luciano D? Alfonso a seguire l´organizzazione del raduno degli alpini all´Aquila in programma dal 15 al 17 maggio ‘ esordisce così per chiarire alcuni aspetti legati ai finanziamenti pubblici in favore della manifestazione. "A metà dicembre ‘ spiega l´assessore ? abbiamo deliberato uno stanziamento di 722.500 euro ed assicurato un contributo in termini di servizi sotto forma di trasporti pubblici, assistenza sanitaria e servizi di Protezione civile, per un valore complessivo che supera gli 850mila euro. Oggi approviamo in Giunta lo schema di convenzione per affidare i fondi ad Abruzzo Sviluppo, così che entro la prossima settimana si potrà sottoscrivere l´accordo con il Comitato organizzatore dell´evento (Coa) e potranno essere erogati i primi anticipi. Tutto questo accade a quattro mesi dallo svolgimento della manifestazione, mentre l? anno scorso in Friuli la convenzione con il Comitato Organizzatore avvenne solo il 10 aprile, ovvero soltanto un mese prima". Per quanto riguarda le due persone che si sono dimesse dal Coa, Mazzocca afferma di aver parlato "con il Presidente nazionale Luigi Cailotto e di aver ricevuto rassicurazioni sulla loro sostituzione, che non provocherà alcun problema alla macchina organizzativa. La Regione è pronta e proseguirà, tra l´altro, l´impegno già avviato da tempo con l´avvenuta concessione da parte del Consiglio regionale di 150mila euro per l´associazione ´Aspettando il 2015´ presieduta proprio da Carlo Frutti, che si è occupata finora della promozione e comunicazione dell´evento". "Pertanto - conclude Mazzocca - la Regione, grazie anche alla totale dedizione dei suoi organi esecutivi e del Presidente D´alfonso, sta facendo la sua parte bene e velocemente".  
   
   
PICCOLI ARTISTI CRESCONO. SCANDICCI, PRATO E COPENHAGEN INSIEME PER EDUCARE AL BELLO  
 
Firenze 19 gennaio 2015 - "Mi ci sono voluti alcuni anni per imparare a dipingere come i pittori del Rinascimento; per imparare a dipingere come fanno i bambini mi ci è voluta tutta la vita". Così Pablo Picasso con un concetto posto alla base di un "diario" particolare: quello che chiude un progetto italo-danese sull´utilizzo dell´arte, nelle scuole per l´infanzia, come strumento di comunicazione dei bambini e come approccio alla scoperta dei musei. Un progetto (I Care) che per due anni di scambi fra insegnanti ha unito Regione Toscana e Comune di Copenaghen, tre scuole per l´infanzia di Scandicci e tre scuole analoghe nel distretto danese di Valby oltre a due istituzioni museali: il Pecci di Prato e il National Kunst di Copenhagen. Concluso il progetto, i risultati sono stati presentati oggi a Prato, proprio nel Centro per l´Arte Contemporanea, anche in base a un "diario di bordo" nel quale insegnanti e operatori museali hanno raccontato "le esperienze reciproche, le buone prassi, le metodologie e gli approcci didattici di un percorso – come ha sottolineato l´assessore regionale Emmanuele Bobbio in apertura dei lavori – che ha confermato e rilanciato le straordinarie potenzialità dell´arte come strumento educativo". 500 i bambini coinvolti nelle 6 scuole (Turri, Ciari, Makarenko di Scandicci; Benedikte, Anne-marie, Margreth di Copenhagen, dai nomi delle tre principesse danesi) e, a loro fianco, 50 fra insegnanti e dirigenti scolastici oltre a 4 formatori dai due musei. Children Art Relationship Education (Care), dentro il partenariato Comenius Regio nell´ambito del programma comunitario Lifelong Learning, è iniziato nell´estate 2012 per concludersi nel giugno scorso e si è concretizzato in 8 visite di studio con una conferenza finale e la predisposizione del documento oggi presentato a Prato. 55 mila euro (di cui 40 mila cofinanziati dalla Commissione Europea e il resto da fondi proprio dei vari partner) il costo totale del progetto. Tutti i risultati (fra cui un modello didattico-pedagogico e una mostra virtuale sulle immagini create dai bambini) sono consultabili in una piattaforma on-line (http://www.Wideminds.eu). Come emblema del biennio è stato semplice attingere alla favolistica dei due Paesi puntando sulle suggestioni di Pinocchio e della Sirenetta. Di particolare interesse le differenze emerse nelle metodologie usate dagli operatori didattici dei due musei per avvicinare i più piccoli all´arte: gli educatori danesi – è scritto nel documento – "partono dall´opera d´arte e la traducono in emozioni, sentimenti e sensazioni in un processo che culmina nella libera espressione di ciascun bambino sulle sensazioni ricevute liberamente senza regole". Nel metodo italiano, invece, "l´esperienza di creatività e di approccio all´opera d´arte è guidata e fatta di regole". Nel modello comune, che alla fine è stato individuato, sono confluite le migliori pratiche di entrambe le esperienze e sono stati individuati i principi ritenuti più efficaci per coinvolgere i bambini: fra questi la massima libertà di espressione davanti a un´opera d´arte e la sottolineatura della dimensione giocosa dell´arte. Dall´esperienza danese sono emerse, per le scuole toscane, almeno tre necessità di cambiamento: maggiore comunicazione e trasparenza nel dialogo con i genitori (in Danimarca, ad esempio, è normale fare foto ai piccoli, senza il permesso dei genitori, mentre giocano e imparano a scuola), aumento delle attività all´esterno della scuola a prescindere dal meteo (nonostante la piovosità e il freddo atmosferico, certo maggiori che in Toscana, i piccoli danesi giocano tutti i giorni all´esterno della scuola), maggiore libertà nell´utilizzo di strumenti ritenuti pericolosi (nelle scuole danesi ai piccoli, ad esempio, è permesso di usare il coltello per affettare la frutta così come possono liberamente prepararsi il pane e cucinare le verdure coltivate nei giardini delle scuole). Ma pure i danesi hanno imparato qualcosa dal modello italiano; ad esempio la necessità di arredi costruiti a misura di bambino: senza spigoli e con maniglie raggiungibili anche dai più piccoli.  
   
   
MOSCHEE, ASSESSORE LOMBARDIA: CAIM ZERO CONTENUTI SOLO PROPAGANDA  
 
Milano, 19 gennaio 2015 - "Oggi dal Caim abbiamo appreso che i collegamenti tra certe associazioni e il terrorismo islamico sono solo il frutto della fantasia perversa di noi occidentali, che nei Paesi arabi ci sono moltissimi luoghi di culto non islamici dove si può tranquillamente professare ogni tipo di religione, e che in materie di moschee Milano, la Lombardia e l´Italia intera, devono avere come punto di riferimento Angela Merkel. Ma non solo, nell´ascoltare queste favole, i consiglieri regionali dell´Opposizione hanno confessato di essersi commossi". Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, commenta così l´esito dell´audizione del Caim (Coordinamento associazioni islamiche di Milano), avvenuta in V Commissione consiliare relativamente al progetto di legge per la realizzazione di nuovi di culto in Lombardia. Solo Propaganda - "Tanta propaganda, dunque, ma - conclude Viviana Beccalossi - nessun vero rilievo di carattere tecnico. Il Caim, probabilmente, ha dimenticato che si trattava di una commissione tecnica e non di un gruppo politico. Da parte degli ospiti islamici non abbiamo ascoltato concrete eccezioni in merito al progetto di legge che, giova sempre ricordarlo, ha un carattere urbanistico".