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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Gennaio 2015
MILANO: AL VIA EDUCATIONAL TOUR LOMBARDO DI 80 GIORNALISTI INGLESI  
 
Circa 6 milioni i turisti stranieri in Lombardia ogni anno, si fermano in media due giorni e mezzo (15 milioni di presenze circa) per una spesa complessiva da 6 miliardi. Tra le province, prima per spesa Milano con 3 milioni di turisti, 7 milioni di giorni che si fermano e 3,6 miliardi di spesa. Poi Como e Brescia con circa 700 milioni di spesa ognuna e 858mila turisti a Brescia e 600mila a Como. Varese ha quasi 500 milioni di spesa la maggior parte di transfrontalieri, 563mila i turisti. La Lombardia vale un quinto del totale italiano. Nel primo trimestre del 2014 la spesa di turisti stranieri in Lombardia è di oltre un miliardo. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e di Unioncamere Lombardia su dati Banca d’Italia – ex Ufficio italiano dei cambi- al 2014 e 2013 e Istat 2013. Tra i turisti che amano visitare la Lombardia e l’Italia ci sono gli inglesi che valgono circa un decimo di tutta la spesa dei turisti stranieri in Lombardia. Parte oggi l´educational lombardo di 84 giornalisti inglesi. Sono giornalisti del Bgtw (British Guild of Travel Writers) che, in occasione dell’assemblea annuale, saranno a Milano e Lombardia dal 22 al 30 gennaio. Un’iniziativa promossa da Explora con Camera di commercio di Milano e Unioncamere Lombardia, Regione Lombardia, Expo 2015. Protagoniste dell’educational saranno le eccellenze del territorio tra cui l’enogastronomia, l’arte e la cultura, la natura, al centro di Expo Milano 2015. Explora è la società che promuove il turismo. Gestisce il sistema integrato del turismo, è partecipata da Camera di commercio di Milano e Unioncamere Lombardia con il 60 per cento e da Regione Lombardia e Expo 2015 S.p.a rispettivamente con il venti per cento. La missione di Explora è raccogliere l’offerta disponibile sul territorio, a partire da quello milanese e lombardo, per promuoverlo presso i grandi tour operator mondiali, fino a coinvolgere tutto il Paese, anche per mete meno conosciute. Un sistema integrato di riferimento per facilitare l´offerta turistica regionale promuovendola all’estero, proponendo cultura, arte, enogastronomia, bellezze naturali per puntare ad avere soggiorni più lunghi e articolati. Explora sarà una eredità di Expo 2015.  
   
   
INAUGURATO IL FESTIVAL DELLE SCIENZE ALL´AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA  
 
 Al via giovedì 22 gennaio la decima edizione del Festival delle scienze, in programma fino a domenica 25 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura. Il fascino dell’Ignoto (è il tema di quest’anno) ha contagiato i giovani e giovanissimi spettatori che hanno affollato la Sala Petrassi per l’inaugurazione istituzionale delle ore 10.30, alla quale hanno preso parte il Presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali on. Valentina Grippo e il Presidente di Inaf Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami. Nel corso della mattinata gli studenti, cui sono dedicate una serie di iniziative patrocinate da Roma Capitale - Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità, hanno partecipato al laboratorio di giornalismo a cura di Agenzia Ansa, durante il quale è stato possibile seguire tutte le fasi della lavorazione di una notizia, hanno animato il laboratorio didattico Chi ha paura del buio?, a cura di Inaf Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Roma (replica domani 23 gennaio). E hanno assistito alla conferenza e proiezione Prossimamente… la scienza per sconfiggere il tabù della scienza in Tv, a cura di Inaf Istituto Nazionale di Astrofisica e Rai Educational (replica domani) L’incertezza, durante i giorni del festival, è anche spettacolo: e un grande gioco. Nel Foyer Petrassi l’exhibit Indovina che?, due tabelloni, un mazzo di carte e la scienza che si mette in gioco ma non tira a indovinare. Nel Foyer Sinopoli Tutto quello che non so, un gigantesco exhibit multimediale e interattivo in cui basta scegliere un argomento per poter esplorare contenuti e buttarsi nell’ignoto (a cura di Davide Coero Borga, dmostra | la scienza prende forma). E’ il fisico Carlo Rovelli, alle 18 in Sala Petrassi, ad aprire idealmente il festival con la sua lectio La scienza ci dà certezze? (introduce e modera Vittorio Bo): “L’unica strada per imparare qualcosa è partire dal riconoscere che non sappiamo”. Per raccontare che "Socrate girava per le strade di Atene ponendo domande a cui nessuno sapeva rispondere - spiega Rovelli - gli ateniesi hanno finito per metterlo a morte. Oggi è meno pericoloso indicare l’ignoranza di chi sostiene di conoscere verità; ma è altrettanto impopolare”. Ecco, allora, che è l’incertezza, la consapevolezza che ciò che non vediamo è immensamente più grande di ciò che vediamo, l’essenza stessa dell’essere umano. Con la costante consapevolezza dei propri limiti. È invece il grande matematico Marcus du Sautoy dell’Università di Oxford a raccontare al pubblico del Festival Numeri e incertezza (alle ore 21 in Sala Petrassi; introduce Claudio Bartocci). Nei prossimi giorni: - L’incontro con lo scrittore e accademico inglese Dylan Evans, venerdì 23 gennaio alle 16 in Sala Petrassi, a parlare di Risk intelligence. Come calcoliamo (male) l’incerto (introduce Simona Morini. - Su come si possa cercare di Calcolare l’incertezza con precisione intervengono, sabato 24 gennaio alle 11 in Sala Petrassi, Jeff Leek, professore associato di Biostatistica e Oncologia alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, e David Hand, professore di Matematica all’Imperial College di Londra e autore di Il caso non esiste (introduce Jacopo Romoli). - L’infinitamente piccolo, con Melissa Franklin, direttrice del dipartimento di Fisica di Harvard, che venerdì 23 gennaio alle 18 in Sala Petrassi conduce gli spettatori attraverso La misura dell’incertezza e l’incertezza della misura (introduce Mauro Dorato). E l’infinitamente grande: per chiedersi Cosa ancora non conosciamo e forse non potremmo mai conoscere nell’universo, sabato 24 gennaio alle 21 con John Barrow, professore di Scienze Matematiche a Cambridge, e Caleb Scharf, direttore del Centro di Astrobiologia della Columbia University (introduce Amedeo Balbi). - Il paleontologo e biologo evoluzionista dell’Università del Kansas Bruce Lieberman e Telmo Pievani, esperto di teoria dell’evoluzione dell’Università di Padova, parlano Il caso e l’incertezza nell’evoluzione della vita, sabato 24 gennaio alle 15 in Sala Petrassi (introduce Vittorio Bo). - Su Il pericolo delle certezze si concentra la lectio magistralis del filosofo della New School for Social Research Simon Critchley, sabato 24 gennaio alle 19 in Sala Petrassi (introduce Antonio Pascale). Mentre sui concetti di Ignoranza e conoscenza, e su come si producano negli esseri viventi, si confrontano in dialogo domenica 25 gennaio alle 15 in Sala Petrassi Achille Varzi, professore di Filosofia alla Columbia University, e Stuart Firestein, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche della Columbia University (introduce Matteo Morganti). - Angelika Kratzer, docente al Dipartimento di Linguistica all’Università del Massachussets, domenica 25 gennaio alle 17 in Sala Petrassi affronta Il linguaggio dell’incertezza. Come parliamo dell’incerto (introdotta da Paolo Santorio). - Su La guerra per la conoscenza si concentra nella sua lectio magistralis di domenica 25 gennaio alle 11 in Sala Petrassi Peter Ludlow, professore di Filosofia alla Northwestern University e studioso di questioni come i “cyber diritti” e le leggi e le strutture che governano anche le comunità virtuali: inclusi i giochi online (introduce Fabio Chiusi). Sulle (In)certezze su libertà e responsabilità si confrontano domenica 25 gennaio alle 19 in Sala Petrassi i filosofi Erin Kelly e, in collegamento Skype, Daniel Dennett della Tufts University (introdotti da Mario De Caro). - Non solo fisica ma anche filosofia con il concerto/spettacolo Mare Ignotum. La paura della paura, in programma in Teatro Studio Borgna venerdì 23 gennaio alle 21, con la partecipazione di Maurizio Ferraris e interpretato da Patrizia Polia e dall’orchestra Pmce (Parco della Musica Contemporanea Ensemble) a cura di Oscar Pizzo. - L’incertezza, durante i giorni del festival, è anche spettacolo: e un grande gioco. Nel Foyer Petrassi l’exhibit Indovina che?, due tabelloni, un mazzo di carte e la scienza che si mette in gioco ma non tira a indovinare. Nel Foyer Sinopoli Tutto quello che non so, un gigantesco exhibit multimediale e interattivo in cui basta scegliere un argomento per poter esplorare contenuti e buttarsi nell’ignoto (a cura di Davide Coero Borga, dmostra | la scienza prende forma). - Quello che non so è anche il titolo di una conferenza/spettacolo a cura di Infn Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che conduce il pubblico in un viaggio alla scoperta di alcuni dei misteri più affascinanti della ricerca contemporanea, dalla supersimmetria alla materia oscura, dall´antimateria ai neutrini (venerdì 23 gennaio alle 21 in Sala Petrassi) con Fernando Ferroni, presidente dell’Infn, il fisico teorico Antonio Masiero e la ricercatrice Camilla Maiani (tra i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al Cern), la partecipazione in collegamento video di Fabiola Gianotti (che diventerà nel 2016 direttrice generale del Cern) e la voce narrante di Stefano Benni. - È invece dedicato alla costanza dell´evoluzione e ai repentini balzi avanti della conoscenza la narrazione/spettacolo Natura non facit saltus, scientia facit di e con Giovanni Bignami prodotto da Media Inaf (sabato 24 gennaio alle 21 in Teatro Studio Borgna). Perché cos’è la storia del progresso umano, se non un coraggioso salto nel buio? - Al Festival è in programma anche la mostra Meet Lhc, dedicata ai 60 anni del Cern e al contributo italiano ai suoi successi, in cui si può ripercorrere la storia dell´Lhc, il più grande e potente acceleratore di particelle mai realizzato (a cura di Infn Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Una vera e propria visita virtuale all’Lhc e ai grandi rivelatori che misurano le proprietà delle particelle elementari è possibile durante la presentazione del libro Particelle familiari (Laterza) in programma sabato 24 gennaio alle 17 in Teatro Studio Borgna: con l’autore Marco Delmastro, fisico del Cern, e la giornalista Natascha Lusenti (introduce Jacopo Romoli). - Quest’anno ci si interroga anche ai fornelli con le lezioni di cucina di Carmelo Chiaramonte: domenica 25 gennaio alle 18.30 al Teatro Studio Borgna appuntamento con Mangiocomeparlo per esplorare il sapore in mutazione delle parole in uso tutti i giorni. - Come di consueto, infine, i microfoni di Radio3 Scienza tornano all´Auditorium Parco della Musica di Roma per dare voce, dal 23 al 25 gennaio, ai protagonisti del Festival delle Scienze.  
   
   
ADOTTA UN PIANISTA, CONCERTI IN CASA PER LA MARATONA MOZART  
 
Promuovere piccoli concerti pubblici in case private dotate di pianoforte: è l’obiettivo del progetto Adotta un pianista, organizzato dall´Agenzia Sviluppo Locale di San Salvario, in occasione della 7ma edizione della maratona musicale Mozart Nacht und Tag. Promossa dal Cineteatro Baretti di Torino, si svolgerà in 8 appartamenti il 24 e 25 gennaio. Tra i pianisti che si esibiranno anche grandi nomi, quali Giacomo Fuga e la giovane pianista russa Galina Chistiakova. Il pubblico potrà partecipare gratuitamente agli eventi, prenotandosi presso l’Agenzia stessa. A conferma della prenotazione verranno comunicati via e numero civico del concerto prescelto. Per prenotarsi scrivere a: adottaunpianista@gmail.Com ; tel. 011 6686772. Www.comune.torino.it    
   
   
UN´ARTISTA DI LIVIGNO VINCE IL FESTIVAL RUSSO DI SCULTURE DI NEVE  
 
C’è un pizzico di Livigno nelle opere che sono state realizzate durante il festival di sculture di neve e ghiaccio di Perm, in Russia, a cui hanno partecipato artisti provenienti dalla Russia e dal resto del mondo (Europa, Cina, Argentina, Lettonia, Malesia, Thailandia). Vania Cusini, artista locale già autrice del Livin’ice Park di Livigno sia in versione invernale che estiva e ideatrice della rassegna di sculture di legno Wood’n Art, è stata convocata per rappresentare l’Italia alla 20esima edizione della Russian Cup of Snow and Ice Zimniy Vernissage, che ha avuto come tema “La mia Piccola Patria”. Vania ha vinto il primo premio con una scultura di neve dal titolo “Storie italiane” in cui l’Italia è rappresentata da pagine innevate che simboleggiano la cultura, la storia, l’arte, la scienza, il latino, la saggezza e un pizzico di Livigno. “Conoscevo già questo importante evento e nel 2013 mi è venuto il desiderio di partecipare e soprattutto confrontarmi con altri artisti provenienti da tutto il mondo - ha detto Vania Cusini - La mia ‘piccola patria’ è il posto in cui vivo: Livigno. Un paese con un passato fatto di sviluppo commerciale, turistico, culturale. Livigno è una piccola patria fatta di gente viva, attiva, che lavora molto, che dà valore alla famiglia e alla comunità. La mia piccola patria è la mia famiglia, i miei bambini, la creatività che si respira a casa mia. Livigno è anche il paese dove nascono i sogni, ma si fermano o rimangono nascosti tra le sue montagne. Tante storie, tanti segreti raccolti in tanti libri: alcuni letti, vissuti, sfogliati, altri lasciati lì a chi forse ha il desiderio di conoscere o di mettersi in gioco. Libri che stanno in equilibrio o lo cercano”. Il tema della scultura di Vania Cusini è quello del libro e delle storie che in esso rivivono. Si tratta di libri accatastati, alcuni aperti, altri chiusi. Milioni di parole, lettere, punti, virgole contenuti nei libri, sogni, desideri che si rincorrono all´interno. Sono romanzi, poesie, studi e ipotesi, dove la forza plastica della scultura dialoga con il contenuto, creando un gioco di luci e ombre tipiche dei segreti, del mistero e delle storie di una narrazione. Vania Cusini ha realizzato la sua opera con Lidia Viganò.  
   
   
"I GIGANTI DELLA MONTAGNA" AL TEATRO DI COSTIGLIOLE D’ASTI  
 
Ad inaugurare la stagione invernale 2014/2015 del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti, sabato 24 gennaio alle ore 21, uno spettacolo veramente importante "I giganti della montagna" di Luigi Pirandello. Il “mito” filosofico dell’ultimo Pirandello ritrova la sua dimensione onirica in uno spettacolo di forte impatto visivo. In una villa isolata vive il mago Cotrone, dando ospitalità a un gruppo di maniaci e visionari che non trovano il loro posto nel mondo. Giunge un giorno, alla villa degli Scalognati, la compagnia di attori girovaghi della Contessa Ilse, che si ostina a voler mettere in scena teatro di poesia per una società che non lo apprezza. Www.teatrodegliacerbi.it    
   
   
FOSSANO, FRANCO NERI E MARGHERITA FUMERO IN SCENA RICORDANDO MACARIO  
 
Venerdì 23 gennaio, alle ore 21, presso il teatro I Portici di via Roma 74 a Fossano, andrà in scena “Vedova Pautasso Antonio, in cerca di matrimonio” di Franco Neri, Bruno Furnari e Gigi Saronni, per la regia di Cristian Messina. Lo spettacolo, con Franco Neri e Margherita Fumero, rendendo omaggio ad un grande attore italiano del Novecento, Erminio Macario, l´opera trae ispirazione dalla famosa commedia "Pautasso Antonio esperto di matrimonio", rappresentata sui palcoscenici dei teatri italiani e stranieri, nella ricorrenza dei 40 anni dal suo debutto al teatro Carignano di Torino, nella stagione teatrale 1973-1974. "Vedova Pautasso Antonio, in cerca di matrimonio", con in scena anche Franco Barbero, Alessandro Marrapodi e Mario Occhiogrosso, trae direttamente spunto dall´attualità quotidiana, dando vita a una favola moderna basata sul gioco dei sentimenti e delle contraddizioni. Www.comune.fossano.cn.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?id=21247