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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Febbraio 2015 |
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50 ANNI DI LEGISLAZIONE FARMACEUTICA IN EUROPA - FARE LA DIFFERENZA NEL BENESSERE DEI PAZIENTI IN TUTTA EUROPA |
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Bruxelles, 2 febbraio 2015 - Quest´anno ricorre il 50 ° anniversario dell´introduzione della prima legislazione Ue sui medicinali per uso umano. La direttiva 65/65 introdotte regole chiare in materia di autorizzazione e di distribuzione dei medicinali e di alcuni principi fondanti che sono validi fino ad oggi del Consiglio. Da allora abbiamo fatto molta strada in un certo numero di settori: Sicurezza - Una volta che un medicinale è stato autorizzato nell´Unione e immessi sul mercato, la sua sicurezza viene monitorato durante tutta la sua vita per assicurarsi che, in caso di reazioni avverse l´azione appropriata è presa rapidamente, tra cui avvertenze supplementari, restrizioni d´uso o addirittura il ritiro della il prodotto dal mercato. Il processo attraverso il quale questo viene fatto è chiamato farmacovigilanza. Attraverso regole di farmacovigilanza monitoriamo la sicurezza dei medicinali e di agire per ridurre i rischi e aumentare i benefici dei medicinali. Legislazione farmaceutica ha rafforzato dopo le attività di tempo di farmacovigilanza. Questi includono la raccolta e la gestione dei dati sulla sicurezza dei medicinali e cercando di individuare eventuali nuovi o mutevoli problemi di sicurezza e comunicazione ed informazione parti interessate e il pubblico. Ulteriore monitoraggio di farmaci - Legislazione comunitaria ha introdotto un nuovo simbolo a forma di triangolo rovesciato nero per identificare i farmaci per i quali si ritiene necessario un ulteriore controllo. A partire da settembre 2013 il nuovo simbolo è stampato sul foglietto illustrativo e il riassunto delle caratteristiche del prodotto dei medicinali in questione, insieme a informazioni su come segnalare sospetti effetti collaterali. Ciò è particolarmente importante in quanto i pazienti hanno ora il diritto di segnalare sospetti effetti collaterali direttamente alle rispettive autorità nazionali. Protezione contro i medicinali falsificati - Per proteggere i pazienti dai rischi associati alla non autorizzata ´falso´ o ´farmaci contraffatti ", l´Ue ha introdotto norme severe che divenne applicabile all´inizio del 2013. Questi includono regole per l´importazione di sostanze attive provenienti da paesi terzi, i controlli e le ispezioni, le norme per registrazioni da parte dei distributori all´ingrosso, nonché l´obbligo per i produttori e distributori di segnalare qualsiasi sospetto di medicinali falsificati. Garantire on-line di acquisto è sicuro - La vendita di medicinali falsificati su Internet è indirizzata anche dalla legislazione farmaceutica Ue. Il 24 giugno 2014 la Commissione europea ha adottato un nuovo logo comune. Gli Stati membri hanno un anno dalla data di questo al fine di garantire l´applicazione delle disposizioni relative al logo comune. Pertanto, entro la metà di quest´anno, tutte le farmacie online o rivenditori legalmente operanti nella Ue dovrebbe visualizzare il logo. Il logo consente di identificare i siti web che operano legalmente. L´acquisto da una farmacia legalmente operante o rivenditore garantisce la sicurezza dei prodotti. I medicinali orfani - Medicinali orfani sono destinati per la diagnosi, la prevenzione o il trattamento di condizioni o molto grave pericolo di vita che colpiscono non più di 5 su 10.000 persone nell´Unione europea. Ad oggi, la Commissione europea ha già autorizzato 111 orfani farmaci a beneficio dei pazienti affetti da malattie rare. Gli sponsor responsabili di questi medicinali beneficiano di incentivi, come l´esonero dal pagamento per le procedure regolamentari o una esclusiva di mercato di 10 anni. Dal momento che solo una piccola parte della popolazione è affetto da queste malattie, l´industria farmaceutica è stata riluttante nel passato per investire nella ricerca e nello sviluppo di medicinali per il trattamento di loro. In risposta a questa situazione e al fine di stimolare la ricerca e lo sviluppo di medicinali orfani, nel 2000 l´Ue ha introdotto una nuova legislazione, con l´obiettivo di fornire incentivi per lo sviluppo di orfani e di altri medicinali per le malattie rare. Medicinali per i bambini - Gli studi effettuati prima legislazione europea è stata adottata ha mostrato che oltre il 50% dei farmaci usati per i bambini potrebbe non sono stati testati per l´uso in questa fascia di età specifica. La mancanza di medicinali adeguati all´età per il trattamento di condizioni nei bambini può essere spiegata con il fatto che le aziende farmaceutiche spesso non hanno effettuato la ricerca e sviluppo necessarie per adattare i prodotti medicinali ai bisogni della popolazione pediatrica. Questa sinistra operatori sanitari con altra alternativa che usare ´off label´ prodotti con i rischi associati di inefficacia o di reazioni avverse. Nuova normativa in materia di sviluppo e l´autorizzazione di medicinali per uso pediatrico è entrato in vigore nell´Unione europea il 26 gennaio 2007. Il regolamento istituisce un sistema di requisiti, premi e incentivi unitamente a misure orizzontali per assicurare che i farmaci sono studiati, sviluppati e autorizzati per soddisfare le esigenze terapeutiche dei bambini. Gli obiettivi principali del regolamento sono di garantire la ricerca di alta qualità per lo sviluppo di medicinali per i bambini e che la maggior parte dei farmaci utilizzati in pediatria sono specificamente autorizzati per tale uso. Studi clinici - Gli studi clinici sono indagini sugli esseri umani volta a scoprire o verificare gli effetti di uno o più medicinali Il regolamento Clinical Trials mira a creare un ambiente favorevole per lo svolgimento di studi clinici, con i più elevati standard di sicurezza del paziente, per tutti gli Stati membri dell´Ue. Intrinseca a questo è la semplificazione delle norme vigenti da avere una procedura di richiesta semplificata e una procedura unica di autorizzazione per tutti gli studi clinici, consentendo una valutazione più veloce e approfondita di una domanda da parte di tutti gli Stati membri interessati, e garantendo un risultato di valutazione e l´autorizzazione unica per gli Stati Stato Il regolamento è entrato in vigore il 16 giugno 2014 e entrerà in applicazione nel 2016. Terapie avanzate - Medicinali per terapie avanzate sono prodotti medici la cui fabbricazione comporta il trasferimento di geni, manipolazioni di cellule, o di ingegneria tissutale. Questi farmaci offrono speranze per malattia mortale e altre esigenze mediche non soddisfatte, come il cancro o le malattie neurodegenerative e per le condizioni legate all´invecchiamento della popolazione. La mancanza di un livello comunitario un quadro normativo in passato ha portato ad approcci nazionali divergenti che ostacolavano l´accesso dei pazienti a prodotti, impedito la crescita di questo settore emergente e, infine colpito la competitività dell´Ue in un settore biotecnologico chiave. Nel 2007 l´Ue ha approvato un regolamento sulle terapie avanzate che è stato progettato per garantire un elevato livello di protezione della salute pubblica e la libera circolazione di tali prodotti nella Ue. Uno dei principali elementi di questo regolamento è una procedura centralizzata di autorizzazione all´immissione in commercio, in modo da beneficiare dalla condivisione delle conoscenze a livello europeo e l´accesso diretto al mercato Ue, nonché incentivi speciali per le piccole e medie imprese. |
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I TELOMERI: TALLONE D’ACHILLE DELLE CELLULE TUMORALI INDIVIDUATA CAUSA DI MORTE DELLE CELLULE TUMORALI DOPO TRATTAMENTO CON FARMACI CHE INDUCONO DANNO ALLA REGIONE TERMINALE DEI CROMOSOMI |
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Roma, 2 febbraio 2015 - Le cellule tumorali hanno un punto debole. È il telomero, ossia la porzione estrema del cromosoma, che in queste cellule si altera, rendendole sensibili all´azione dei farmaci. La scoperta è del gruppo diretto da Annamaria Biroccio dei laboratori di ricerca dell´Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, che studia da tempo i telomeri e i suoi componenti quali potenziali bersagli terapeutici per il trattamento dei tumori umani. Lo studio, pubblicato su Nucleic Acid Research, ha rivelato il meccanismo attraverso il quale i farmaci riescono a riconoscere - e di conseguenza uccidere - esclusivamente le cellule tumorali, lasciando intatte quelle sane. Il lavoro è finanziato da Airc - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. I telomeri sono porzioni di Dna che si trovano alle estremità dei cromosomi e per la loro funzione possono essere considerati l’orologio biologico della cellula; si accorciano ogni volta che la cellula si divide sin quando, divenuti criticamente corti, inducono un blocco della duplicazione e avviano la cellula verso un processo chiamato senescenza. A contrastare questo fenomeno del tutto normale, ed evidentemente connesso con l’invecchiamento cellulare, è la telomerasi, un enzima in grado di sintetizzare nuove sequenze telomeriche, allungando di fatto la vita cellulare. Nelle cellule tumorali la telomerasi continua ad agire con efficienza rendendole sempre giovani e quindi “immortali”. Al contrario nelle cellule normali la telomerasi con gli anni si indebolisce fino a sparire. Gli studi sulla telomerasi e sui telomeri offrono filoni di ricerca interessanti per influenzare il processo di invecchiamento delle cellule tumorali. “Proprio in questa direzione è orientata la ricerca del gruppo da me coordinato - spiega Annamaria Biroccio - In particolare, abbiamo identificato diverse molecole capaci di legare una particolare struttura dei telomeri, chiamata G-quadruplex, e pertanto di bloccare l’accesso della telomerasi. I risultati che abbiamo ottenuto hanno chiaramente dimostrato che questa molecola non è un semplice inibitore della telomerasi, ma è in grado di distruggere rapidamente l’architettura dei telomeri determinando alterazioni citogenetiche che portano all’attivazione della morte cellulare programmata per apoptosi. Nello studio appena pubblicato, abbiamo scoperto che a rendere le cellule tumorali particolarmente sensibili all´azione di tali farmaci è la presenza di telomeri alterati.” “Infatti - continua Biroccio - quando abbiamo creato un telomero artificialmente non funzionale nelle cellule sane, tali cellule sono diventate sensibili al trattamento. Abbiamo inoltre individuato dei marcatori molecolari, come la proteina H2ax attiva, grazie ai quali è possibile identificare il grado di danno al Dna telomerico di una cellula tumorale, che rende le cellule suscettibili al trattamento”. “Tali marcatori – evidenzia Ruggero De Maria, Direttore Scientifico del Regina Elena - potranno essere utilizzati in clinica per identificare i pazienti che risponderanno a farmaci antitumorali che danneggiano le estremità dei cromosomi”. |
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TRENTO: AL VIA IL PROGETTO FARMACI PIÙ SICURI |
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Trento, 2 febbraio 2015 - Dal 1° febbraio parte nelle farmacie del Trentino il progetto «Farmaci più sicuri» per la sorveglianza sugli effetti indesiderati legati all’uso dei nuovi farmaci per la coagulazione del sangue e per la cura del diabete. Il progetto, nato nell’ambito delle direttive provinciali sulla «Farmacia dei servizi», è stato ideato da Apss in collaborazione con le Associazioni rappresentative della farmacie e gli Ordini professionali dei medici e dei farmacisti. «Farmaci più sicuri» è un progetto di sorveglianza sulla tollerabilità dei nuovi farmaci anticoagulanti e antidiabetici, prescritti per consentire a domicilio la continuità delle cure avviate in ospedale. È prevista l’attività di informazione ai cittadini sui possibili effetti indesiderati di tali medicinali e di sensibilizzazione sull’importanza di raccogliere le informazioni utili a favorirne un utilizzo più sicuro. I cittadini segnaleranno in farmacia, attraverso un’apposita scheda e il supporto del farmacista nella sua compilazione, gli eventuali effetti indesiderati o avversi. Le informazioni saranno trasmesse all’Apss che le utilizzerà, nel rispetto della privacy, per alimentare la rete nazionale di farmacovigilanza ed eventualmente consentire al medico curante di rivalutare il rapporto rischio/beneficio della terapia prescritta. Le farmacie raccoglieranno anche le segnalazioni che i cittadini faranno per altre tipologie di farmaci non inclusi nel progetto. Per maggiori informazioni sul progetto è possibile rivolgersi alle oltre 150 farmacie di comunità sul territorio trentino o consultare il sito internet dell’Apss all’indirizzo: http://www.Apss.tn.it/public/allegati/doc_676038_0.pdf |
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ANISAP BASILICATA: RIPENSARE MODELLO SANITARIO REGIONALE |
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Potenza, 2 febbraio 2015 - Toscana, Veneto, Trento, Emilia Romagna e Piemonte. Queste le Regioni con il servizio sanitario migliore. La Basilicata a centro classifica occupa la sest’ultima posizione. Di contro, fanalino di coda è la Campania seguita da Calabria e Puglia. Questo il dato che emerge dalla seconda edizione del Rapporto Crea - Università di Roma Tor Vergata sui sistemi sanitari regionali. La ´classifica´ – riferisce Anisap Basilicata - è la sintesi delle preferenze apportate dagli stakeholder presi in considerazione (utenti, professioni sanitarie, industria medicale, managment aziendale e Istituzioni), su un set di indicatori raggruppati in 4 grandi aree: Sociale, Economico-finanziaria, Appropriatezza e Esiti. “Ravvisiamo dunque l’esigenza – è il commento del presidente di Anisap Basilicata Antonio Flovilla - di riattivare quei processi di concertazione sociale che la Legge Regionale di Stabilità 2015 ha introdotto affidando nuovi e più impegnati compiti alle due Asl” per “ripensare il modello sanitario attraverso un miglioramento della qualità e delle performance della sanità, oltre che della sua sostenibilità, che può essere prodotto solo con una azione di rafforzamento della cosiddetta medicina del territorio, dalla medicina di base, alla assistenza domiciliare, alla prevenzione, alla riabilitazione. Un sistema in cui il paziente è al centro e in cui si trova un connubio tra sostenibilità ed efficienza, tra il costo e la qualità della prestazione. La nostra strategia si basa su una prospettiva di integrazione e collaborazione, dal momento che la flessibilità e la snellezza organizzative e gestionali del settore consentono di ridurre i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie, nel rispetto delle esigenze di efficienza delle risposte, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, controllo, coordinamento e Anisap Basilicata sostiene da sempre - un progetto organico di integrazione pubblico – privato con la programmazione delle attività in relazione alle esigenze del cittadino consentirebbe di risolvere tante criticità, ivi compresa quella relativa alla giusta allocazione delle risorse ed alla riduzione degli sprechi. Garantirebbe, inoltre, la realizzazione della tanto invocata medicina del territorio, che non può prescindere da un ruolo importante svolto dal sistema accreditato”. |
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ASTERURB 16 APPALTI: ANCHE L´ASL 2 UTILIZZERÀ L´ELENCO REGIONALE UMBRO DEI PROFESSIONISTI. FIRMATA LA CONVENZIONE |
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Perugia, 2 febbraio 2015 - Anche l´Azienda Sanitaria Locale Umbria 2 ha sottoscritto la convenzione per l´utilizzo dell´Elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria di importo inferiore a 100 mila euro. Con la firma della convenzione da parte dell´assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Vinti e del direttore generale, Sandro Fratini, l´Asl 2 si aggiunge alla lista dei numerosi Enti (Comuni di Bevagna, Paciano, Panicale, Giove, Trevi, Montefalco, Fratta Todina, Orvieto, Monte Castello di Vibio, Cascia, Monte Santa Maria Tiberina, Monteleone di Spoleto, Sant´anatolia di Narco, Terni, Piegaro; l´Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, l´Agenzia Forestale Regionale, l´Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell´Umbria, l´Università per Stranieri di Perugia e Sviluppumbria S.p.a) che già utilizzano l´Elenco. "Questo strumento - ha affermato l´assessore Vinti -, previsto dalla legge regionale n. 3 del 2010, è stato pensato per venire incontro e "alleviare" il lavoro di tutte le amministrazioni pubbliche del territorio. Permette infatti di risparmiare enormemente sui tempi necessari alla pubblicazione di avvisi e sull´attività di verifica del possesso dei requisiti che devono sussistere in capo ai professionisti, visto che si può utilizzare l´Elenco regionale per gli affidamenti adottando, nella individuazione dei professionisti da mettere in gara, i criteri proposti dall´amministrazione regionale per i propri rup, ovvero propri criteri". |
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SANITA’: ASSESSORE VENETO “DA LEGGE STABILITA’ 3,2 MILIARDI DI TAGLI. DA MONTI A RENZI IL FILO PERVERSO DI UN DISEGNO ACCENTRATORE. NOI NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEI VENETI, LO FACCIA RENZI CON GLI SPRECONI”. |
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Venezia, 2 febbraio 2015 - “Dopo quasi 5 anni di lavoro intenso, costellato di difficoltà e di tagli nazionali indiscriminati che hanno colpito alla stessa stregua Regioni con i conti in ordine come il Veneto e Regioni sprecone, credo di poter dire che consegniamo ai cittadini veneti una sanità di qualità, caratterizzata da una programmazione di lungo respiro come il nuovo Piano Sociosanitario Regionale, da importanti novità come gli ospedali di Comunità, il rafforzamento della medicina territoriale, l’ammodernamento di Ospedali e di macchinari, il rafforzamento dell’urgenza-emergenza e della prevenzione, la riorganizzazione della rete ospedaliera in Hub & Spoke. Le liste d’attesa rispondono ai tempi previsti in una media tra l’80 e il 90% con punte del 100%. Una sanità d’eccellenza e con i conti in attivo da 4 anni, unica in Italia senza addizionale Irpef. Ma per quanto potrà durare? La legge di stabilità ci taglia anche nel 2015 altri 240 milioni di euro, mentre nessuno va a toccare i veri buchi neri della sanità italiana. Così non può andare avanti, perché le mazzate arrivate da Monti prima, Letta poi e Renzi adesso sono inique e insopportabili: si sta violando l’articolo 32 della Costituzione che sancisce l’assistenza sanitaria universalistica, si sta consegnando l’Italia al sistema delle assicurazioni private”. Con questo nuovo grido d’allarme, l’Assessore reginale alla Sanità del Veneto Luca Coletto ha aperto oggi pomeriggio all’Ospedale all’Angelo di Mestre gli “Stati Generali della Sanità” organizzati per il Veneto da “Motore Sanità”, iniziativa nazionale itinerante di approfondimento sui temi specifici e sulla situazione della salute in Italia. “Per mesi dalle bocche di mezzo Governo a cominciare dal premier Renzi abbiamo sentito il ritornello ‘niente tagli alla sanità’ – ha incalzato Coletto – e il risultato finale è il seguente: il totale dei tagli alla sanità è arrivato a 3 miliardi e 200 milioni. Parliamo di 2,3 miliardi di taglio a quanto concordato per il Fondo Sanitario Nazionale 2015 in sede di patto Nazionale per la Salute; di 400 milioni di costi in più per i nuovi farmaci contro l’epatite, che è giusto erogare ma con fondi nazionali aggiuntivi e non con un aggravio di spesa scaricato sulle regioni; di 500 milioni in meno, su un totale di 800 milioni concordato nel Patto per la Salute, per l’edilizia sanitaria”. “La realtà è che si sta tentando di trascinare il Veneto e le pochissime altre Regioni con i conti in ordine – ha aggiunto Coletto – nel vortice del disavanzo, o in quello ancor peggiore del calo delle prestazioni offerte alla gente, seguendo il filo perverso che passa da Monti a Letta e oggi è nelle mani di Renzi con lo scopo, evidente e palese con la riforma costituzionale oggi in discussione, di mettere le Regioni alle corde e riaccentrare la gestione della sanità. Sarebbe la fine del miracolo sanitario del Veneto – ha concluso Coletto – ma stiamo lottando e lotteremo fino all’ultimo, rimanendo sulle barricate già erette e utilizzando tutti gli strumenti di opposizione anche sul piano giuridico. Comunque vada noi non taglieremo nemmeno un servizio alla gente e non metteremo le mani nelle tasche dei veneti. Le mani nelle tasche le metta Renzi agli spreconi costringendoli ad attuare i costi standard”. |
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INFLUENZA LA SITUAZIONE IN PIEMONTE |
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Torino, 2 febbraio 2015 - In riferimento alle notizie di agenzia giornalistica sui dati nazionali relativi all’influenza, l’Assessorato regionale alla Sanità precisa: “L’incidenza delle sindromi influenzali nella quarta settimana del 2015, in Piemonte, continua ad aumentare: l’incidenza totale è di 12,6 casi per 1000 assistiti, con una stima di circa 47mila persone ammalate nella quarta settimana del 2015. Nell’età pediatrica (0-14 anni) l’incidenza è di 31 casi per 1000 assistiti, nella fascia 15-64 anni di 22,5 e nelle persone con più di 64 anni di 4,2. I dati piemontesi corrispondono a quelli medi nazionali (11 casi per 1000) e sono indicativi di una epidemia in atto. La curva epidemica mostra ancora tendenza a crescere e dovrebbe raggiungere il suo picco nel corso della prossima settimana. Il sistema di sorveglianza sui servizi di emergenza segnala, nella quarta settimana del 2015, che i passaggi in Pronto Soccorso per sindrome influenzale sono stati pari a circa 11% del totale, mentre i ricoveri dovuti ad influenza sono stati pari al 14% dei ricoveri totali disposti dal Pronto Soccorso. I valori sono superiori ai livelli attesi (codice giallo) e mostrano ancora tendenza a crescere. I casi gravi, che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva, sono stati, in tutto, 25 di cui 4 deceduti. Si tratta, per lo più, di soggetti d’età non avanzata con compromissione del sistema di difesa oppure con condizioni cliniche che predisponevano alle complicazioni. La copertura vaccinale raggiunta in Piemonte è stata inferiore a quella degli scorsi anni: dato lo scopo protettivo di tale pratica, è molto difficile prevedere l’impatto finale di questo calo sulla salute dei Piemontesi. Finora le caratteristiche generali dell’epidemia in corso non sono indicative di maggior diffusione o gravità rispetto agli anni scorsi. In particolare i casi più gravi sono così rari in numero da non consentire generalizzazioni o previsioni di impatto.” |
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AD AREZZO PER LA CONFERENZA DEI SINDACI SUL FUTURO DELLA SANITÀ TOSCANA |
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Firenze 2 febbraio 2015 - La riforma della sanità toscana va avanti, ma Comuni e cittadini non devono temere: tutti i servizi saranno mantenuti. Questa la rassicurazione che stamani l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha voluto dare, partecipando ad Arezzo alla Conferenza dei sindaci della Asl 8. Marroni ha confermato le scelte annunciate per il futuro della sanità toscana (riduzione delle Asl da 12 a 3), ma nello stesso tempo ha voluto tranquillizzare sull´impatto che queste avranno sui cittadini. "La strategia della Regione - ha detto - è quella di costituire tre macroaree (in questo caso Arezzo, Siena e Grosseto), con divisioni territoriali che ricalcheranno le attuali Asl, un governo del sistema che vedrà la presenza sia delle Conferenze territoriali dei sindaci che quella dell´area vasta, un percorso di confronto che la Regione realizzerà su due binari, quello con i professionisti della sanità e quello con le istituzioni locali". Molti sindaci avevano espresso preoccupazioni su una serie di questioni: mantenimento dei servizi esistenti, incertezze sui piccoli ospedali, marginalità dei comuni minori, velocità nell´accorpamento delle Asl e lentezza nel potenziamento dei servizi territoriali, problemi nella definizione dei confini, soprattutto in alcune zone come Valdarno e Valtiberina. L´assessore Marroni ha rassicurato i sindaci che le (future) ex Asl non verranno abbandonate e che i servizi saranno mantenuti. "E´ allo studio - ha detto - una sorta di loro Piano regolatore che individui, a seconda della dimensione dei comuni, i servizi che dovranno essere erogati". Quanto ai confini di vecchi e e nuove Asl, Marroni ha precisato che il tema è noto, ma che non verrà affrontato in questa fase: per ora, quindi, rimangono i perimetri tracciati dalle province. Sia l´assessore Marroni che il direttore generale della Asl 8 Enrico Desideri hanno poi ricordato come la Toscana risulti ai vertici di ogni classifica nazionale relativa agli indicatori di salute e all´erogazione dei servizi. "Un ottimo punto di partenza - hanno sottolineato - anche se siamo consapevoli che c´è ancora molto da fare, e che si può ancora migliorare". |
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SALUTE: APPROVATE LINEE 2015 GESTIONE SERVIZIO SANITARIO FVG |
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Trieste, 2 febbraio 2015 - La Giunta regionale ha approvato in via preliminare, su proposta dell´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, le Linee 2015 per la gestione del Servizio sanitario regionale/Ssr, con le quali si dà avvio alla programmazione annuale del Servizio stesso con l´operatività delle nuove Aziende per l´assistenza sanitaria. Il processo di programmazione 2015 prevede la predisposizione dei Piani attuativi locali (Pal) e ospedalieri (Pao) come base per lo sviluppo delle diverse progettualità. E´ importante sottolineare, ha osservato l´assessore Telesca, che vengono posti in primo piano gli obiettivi di carattere sanitario e che il bilancio economico ne è conseguenza. "Per essere chiari: non si parte più dai finanziamenti ma dagli obiettivi di salute e dalle relative azioni sanitarie", ha sottolineato. La revisione organizzativa delle Aziende passerà ora attraverso la definizione dei nuovi atti aziendali. La riorganizzazione riguarda tutte le attività, nessuna esclusa, e persegue la loro integrazione, basata sulle buone pratiche, a loro volta costruite sulle prove di efficacia. Tra le "novità" indicate dalla Telesca, ampio spazio alla prevenzione che, pur nel segno della continuità con gli anni precedenti, conterrà elementi innovativi, in particolare un marcato orientamento alla trasversalità degli interventi, superando l´approccio per linea di attività. L´attenzione ai corretti stili di vita poggia anche sullo sviluppo della Rete Città Sane, progetto promosso dall´Organizzazione mondiale della Sanità, che fa riferimento operativo all´Ufficio di Progetto del Comune di Udine. Come per tutte le attività sanitarie, ospedaliere e territoriali, anche nel campo della prevenzione verrà posta particolare attenzione alla valutazione dei risultati. Nel corso del 2015 verrà realizzato un importante progetto di odontoiatria sociale. Anche in questo settore i livelli di assistenza erogata verranno uniformati in tutto il territorio regionale. Si intende introdurre nelle Aziende per l´assistenza sanitaria la figura dell´igienista dentale con l´obiettivo di sviluppare la prevenzione delle patologie odontoiatriche e l´igiene orale. Nel 2015 verranno ulteriormente attuate le indicazioni del Piano Nazionale sulla malattia diabetica. In particolare, verranno implementati i percorsi assistenziali sul diabete in gravidanza e le progettualità già programmate sui temi della prevenzione della malattia e delle sue complicanze. Viene dato ulteriore sviluppo alla Rete regionale per la presa in carico delle gravi insufficienze d´organo e trapianti, attivata nel marzo 2014. Vengono organizzate le diverse filiere d´organo per cuore, fegato, pancreas, polmone e rene. L´assistenza primaria, cardine della recente legge di riforma sanitaria, trarrà impulso dagli aggiornamenti organizzativi relativi alle patologie croniche e alla non autosufficienza. L´assistenza domiciliare, basata sulla valutazione multi-professionale e multi-disciplinare, sarà uno dei pilastri dell´approccio integrato. Dovrà essere sistematicamente attuata la valutazione dei risultati: a tal fine si procederà ad un aggiornamento del sistema informativo per l´assistenza domiciliare e sarà adottato un format regionale per le dimissioni protette e la continuità assistenziale. La riabilitazione costituisce uno dei settori che traggono impulso dalla riforma, in linea con le indicazioni nazionali. E´ previsto un aumento considerevole dei posti letto di riabilitazione, sia ospedalieri che territoriali. Tali posti nascono dalla riconversione di posti letto per acuti e post-acuti attualmente presenti nel sistema, ma prevedono standard di personale di riabilitazione, in particolare fisioterapisti e logopedisti, attualmente non presenti nelle dotazioni delle singole Aziende. Nel 2015 verrà quindi definito il piano regionale della riabilitazione. Il sistema dell´emergenza-urgenza, che vedrà adottato il relativo piano di settore, troverà compimento a fine anno con l´attivazione della Centrale operativa 118 unica regionale, con sede a Palmanova presso la sede della Protezione civile. Il contenimento dei tempi d´attesa, esigenza particolarmente sentita da cittadini e operatori, conseguirà al generale miglioramento dell´appropriatezza degli interventi, realizzato dallo sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutici-riabilitativi. Verranno inoltre poste in essere specifiche azioni quali la predisposizione del piano di contenimento dei tempi d´attesa, lo sviluppo dei criteri di priorità regionali, la corretta gestione delle agende di prenotazione, nel rispetto del dettato nazionale. Nel 2015 verranno condivisi i requisiti per la rete delle cure palliative e si procederà alla riorganizzazione e all´accreditamento delle reti assistenziali per le cure palliative e la terapia del dolore. Si procederà alla revisione della documentazione sanitaria in uso, con l´acquisizione delle informazioni richieste tramite l´istituzione del sistema informativo per il monitoraggio dell´assistenza erogata presso gli hospice. In continuità con le azioni avviate negli anni precedenti, sarà poi perseguita una politica di particolare attenzione all´assistenza farmaceutica, che punti, ovviamente, a privilegiare, a parità di qualità assistenziale, le scelte terapeutiche a minor costo. Nel corso del 2015 sarà istituita la Commissione farmaceutica regionale. "Non sfugge a nessuno - ha rilevato l´assessore Telesca - che il sistema informativo costituisce la rete di supporto di tutte le attività cliniche, tecniche ed amministrative realizzate nell´ambito del sistema socio sanitario. Il 2015 sarà l´anno dello sviluppo del sistema informativo. In particolare, relativamente ad alcuni servizi prioritari per il cittadino, saranno implementati i referti on-line per le prestazioni refertate con firma digitale, la prenotazione delle prestazioni ambulatoriali almeno per le principali visite di branca, la consultazione delle liste di attesa di tutte le prestazioni erogate con l´indicazione della prima data utile". La distribuzione del finanziamento 2015 ha proseguito e ampliato il percorso intrapreso l´anno scorso, utilizzando parametri e processi oggettivi di standardizzazione e quindi lasciando sempre più alle spalle il finanziamento storico. In questo modo si rafforza l´assegnazione delle risorse secondo parametri standard rivolti all´efficienza del sistema. Quest´anno sono stati potenziati alcuni livelli territoriali di assistenza; "ricordiamo, in particolare, lo standard dell´assistenza domiciliare integrata (riferito alla popolazione ultra 65enne) che è passato dai 33 euro del 2014 a 42 euro", ha aggiunto l´assessore Telesca. E´ stato inoltre assegnato uno standard doppio, di 84 euro, per la popolazione residente oltre i 500 metri di altitudine, tenendo in considerazione le maggiori risorse necessarie per la popolazione più difficilmente raggiungibile. |
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LAVORO IN SARDEGNA: CORSI OSS, LA DATA D´INIZIO SARÀ SPOSTATA. PROROGATI I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE |
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Cagliari, 2 febbraio 2015 - La direzione generale dell´assessorato del Lavoro ha comunicato alle agenzie formative aggiudicatarie dei bandi per Operatori Socio-sanitari lo spostamento della data d´inizio dei corsi al 16 marzo. Ciò consentirà alle agenzie di prorogare il termine di scadenza per la presentazione delle domande fino al 2 marzo prossimo. La proroga si è resa necessaria a causa delle difficoltà riscontrate nella compilazione del modello Isee, l´indicatore della situazione economica. In proposito, l´Inps ha comunicato alla Regione di aver stipulato un protocollo d’intesa con i Caf. Intanto, l´amministrazione regionale confida che gli altri enti interessati, a partire dagli istituti di credito, diano priorità a quanti chiederanno la documentazione necessaria per poter accedere al bando (50 corsi per 1.250 posti disponibili). |
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INFLUENZA: RAPPORTO REGIONE; ANCORA FORTE IN VENETO CON 22 DECESSI E 77 CASI GRAVI. PIU’ COLPITI BAMBINI E RAGAZZI. TRA LE CAUSE IL CROLLO DELLE VACCINAZIONI”. |
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Venezia, 2 febbraio 2015 - L’influenza stagionale in Veneto, nonostante un calo dell’incidenza complessiva (92,7 malati per 10 mila abitanti contro 105,5 della media nazionale), continua a colpire duro e nell’ultima settimana monitorata (19-25 gennaio) ha messo a letto 45 mila 667 persone. Purtroppo, la conta dei decessi è salita a 22 casi. Lo rivela il Rapporto settimanale elaborato dal Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica della Regione, elaborato sulla base delle segnalazioni della rete di medici “sentinella”. Valutando le classi d’età, si è registrato un nuovo aumento per quelle tra zero e 4 anni (249,6 per 10 mila) e tra 5 e 14 anni (144,5 per 10 mila), mentre sono in calo i casi nelle persone tra 14 e 65 anni e tra gli over 65. Dall’inizio del monitoraggio a oggi le forme con complicazioni sono state 124, con un’età media di 56 anni e in pari numero tra uomini e donne; 77 sono i casi considerati “gravi”, dei quali 69 ricoverati in terapia intensiva e 8 sottoposti a terapia Ecmo. L’82% dei casi complessi presentava patologie pregresse. “Il sistema sanitario – rileva l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – sta reggendo bene all’urto e, dove necessario, sono adottate misure organizzative eccezionali. L’aggressività di questa malattia – aggiunge – è sicuramente agevolata dal forte calo delle vaccinazioni dovuto alla diffidenza insinuata nella gente da informazioni errate, soprattutto sul web, e dal caso Fluad. E’ una diffidenza da superare – dice Coletto – anche perché gli esperti ci dicono che non si può escludere a priori un nuovo picco a febbraio, ed è quindi ancora consigliato vaccinarsi, anche se siamo al limite dei tempi ideali per farlo”. Per quanto riguarda il caso della ragazzina nigeriana residente a Conselve e deceduta nei giorni scorsi, l’inchiesta epidemiologica condotta dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ Ulss 17 non ha rilevato elementi che ad oggi possano ricondurre il caso ad influenza o ad altra malattia di natura infettiva. |
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SANITÀ IN CAMPANIA, STRUTTURA COMMISSARIALE: UTILE IL CONFRONTO CON I SINDACATI MA AVVENGA SU FATTI E DATI REALI |
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Napoli, 2 febbraio 2015 - In riferimento al dossier diffuso dalla Cgil sui dati relativi alla sanità, la Struttura commissariale precisa che: nel 2012 e nel 2013 la mobilità passiva si è ridotta per un valore di circa 300 milioni rispetto al periodo 2007/2011, come riportato dal Ministero della Salute nel documento del 15 gennaio scorso; Il ticket è stato ridotto, come ben noto, unica regione in Italia ad averlo fatto; Il ridimensionamento dei posti letto è previsto dal regolamento nazionale ma sulla Campania non inciderà negativamente. L’ impegno per la trasparenza, ricorda la Struttura commissariale, è fondamentale ed insieme, ognuno per propria competenza, bisogna continuare il lavoro avviato. In questa direzione la nuova normativa nazionale consente di metter in campo procedure più efficienti. È la Campania fra le prime regioni ad aver aderito. Restano le battaglie comuni su sblocco del turn over e per una ripartizione più equa del fondo sanitario nazionale, conclude la Struttura commissariale alla Sanità della Regione Campania. |
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LOMBARDIA.SPORT: REGIONE IN CAMPO PER PROMOZIONE ATTIVITÀ "SOSTEGNO A GIOVANI TALENTI E INTERVENTI A FAVORE PALESTRE" ASSESSORE ALLA ´24 ORE DI IDEE´ DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO |
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Cernusco sul Naviglio/mi, 2 febbraio 2015 - "Un´occasione per parlare, per un´intera giornata, di idee per la promozione e la crescita dello sport". Lo ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi intervenendo, all´oratorio ´Sacer´ di Cernusco sul Naviglio (Milano) alla ´24 ore di idee per lo sport´ promossa dal Centro sportivo italiano (Csi) guidato da Massimo Achini. Regione In Prima Fila Per Lo Sport - "La Lombardia è in prima fila per la promozione dello sport - ha detto l´assessore Rossi - come dimostrano l´Accordo Quadro da 20 milioni, gli interventi a favore delle palestre e il sostegno ai giovani talenti". "Tutto - ha aggiunto - per favorire la crescita della pratica sportiva sul territorio in una regione che già vanta il 20 per cento dell´attività nazionale". Idee Per Il Futuro - "Questa iniziativa - ha spiegato l´assessore - consente al Csi, ente di promozione sportiva da oltre 900.000 tesserati, di fare il punto sullo sport attuale e sui progetti per farlo sviluppare anche e non solo grazie al volano che sarà Expo grazie al contributo di olimpionici e campioni di diverse discipline". Facciamo Conoscere Expo Con Lo Sport - "Come Regione e Assessorato - ha rimarcato Rossi - siamo a fianco di tutte quelle società e quegli atleti che, con fatica, sacrificio e sudore, fanno sport ogni giorno conseguendo risultati che danno lustro a tutto il movimento lombardo e che, spesso, vedono i campioni nascere in campetti o palestre di oratori come accade nel Csi, nostro partner nell´´Expo Champions Tour´ con cui facciamo conoscere la grande esposizione universale grazie al calcio a 5. Il nostro obiettivo resta comunque la promozione dell´Esposizione Universale attraverso lo sport declinato in tutte le sue discipline". Impegno Costante Per Realtà Educativa - "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Rossi - sta, ogni giorno, operando per far crescere il mondo dello sport e portarlo a conquistare, in tutte le discipline, i più grandi allori. Perché lo sport è salute, è vita e ha un alto valore educativo". |
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