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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2015
MILANO: CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER VALORIZZARE PIAZZA SCALA  
 
Milano, 2 febbraio 2015 – Rafforzare l’identità di uno dei luoghi simbolo della città. Con questa finalità nasce il concorso di idee promosso dal Comune di Milano, su proposta e in accordo con Intesa Sanpaolo, per verificare se sia possibile valorizzare ulteriormente Piazza Scala, soprattutto in funzione della sua vocazione culturale, cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni. La Piazza si caratterizza, infatti, quale snodo fondamentale del percorso museale che si estende da Piazza Duomo (Palazzo Reale e Museo del Novecento) fino a Brera (Pinacoteca di Brera e Palazzo Citterio), ramificandosi lungo Via Manzoni (Museo Poldi Pezzoli) e coinvolgendo piazze e vie adiacenti quali Piazza San Fedele e Piazza Belgioioso (dove si trova la casa di Alessandro Manzoni, che sarà oggetto di un prossimo restauro conservativo, sostenuto da Intesa Sanpaolo). La stessa Piazza Scala è diventata parte integrante di questo itinerario d’arte. Lungo il suo perimetro si affacciano l’omonimo Teatro, considerato tempio mondiale della lirica, Palazzo Marino, sede del Comune e palazzo storico visitato ogni anno da migliaia di cittadini e scolaresche, e le Gallerie d’Italia, ultime solo in termini di apertura al pubblico, polo museale di Intesa Sanpaolo in cui sono esposti capolavori d’arte fino a pochi anni fa non fruibili dalla comunità perché patrimonio privato del Gruppo e della Fondazione Cariplo. Al centro, a dominare le bellezze architettoniche che la piazza offre, la statua di Leonardo da Vinci, ora in restauro. Il concorso di idee si pone tre obiettivi fondamentali: valorizzare ed armonizzare il carattere e l’identità ottocentesca della Piazza, nel rispetto dei vincoli relativi ai Beni Culturali, funzionali e tecnici; rafforzare le relazioni tra la Piazza e gli edifici che la delimitano, esprimendo al meglio l’integrazione tra loro e l’estensione naturale delle dimensioni civiche, istituzionali, espositive e culturali ospitate; potenziare le relazioni della Piazza con gli spazi urbani circostanti, avanzando suggerimenti progettuali capaci di rendere questo luogo maggiormente vivo e attraente, migliorandone la contiguità con il sistema di spazi pedonali dell’area centrale, proponendo idee per soluzioni di traffico e mobilità alternativa. Il concorso di idee, finanziato da Intesa Sanpaolo, partirà dal giorno della pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, prevista il 3 febbraio 2015, mentre il termine per la presentazione delle proposte è fissato il 4 giugno 2015. La proclamazione del vincitore avverrà il 19 giugno 2015. Le proposte potranno essere presentate da architetti e ingegneri – attraverso la nuova piattaforma informatica che l’Amministrazione ha definito insieme all’Ordine degli architetti e all’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano, e già utilizzata per i più recenti concorsi di progettazione promossi dal Comune - e saranno valutate da una Commissione giudicatrice che sarà nominata alla scadenza del termine di presentazione delle idee progettuali. Nel caso in cui il Comune di Milano procedesse ad ulteriori sviluppi progettuali finalizzati alla valutazione della praticabilità e fattibilità degli interventi ipotizzati, si affiderà al vincitore del Concorso l’incarico per le successive fasi di approfondimento. “L’attuale assetto di Piazza della Scala non rende onore alla fama che accompagna questo luogo che è cuore e simbolo della città. La piazza, circondata com’è da importanti realtà architettoniche quali l’omonimo celeberrimo teatro, Palazzo Marino, la Galleria Vittorio Emanuele Ii e le Gallerie d’Italia, ospitate nella sede storica della Comit, è situata al centro dei principali spazi storici, istituzionali e artistici di Milano. Ma oggi – sostiene il prof. Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo – presenta un aspetto tutt’altro che accogliente e attrattivo, essendo incapace di offrirsi alla cittadinanza e ai visitatori come un luogo gradevole di incontro e di animazione. Tutti possono constatare infatti come, di giorno, Piazza Scala sia diventata prevalentemente un luogo di incrocio viario ( da cui risultano penalizzati i pedoni, impegnati a districarsi nel traffico), mentre di sera si trasforma sempre in uno spazio freddo, deserto e abbandonato (che neppure alla folla estiva riesce a proporre strutture adeguate e piacevoli di sosta). Ritengo – conclude il presidente Bazoli – che sia un importante segnale del dinamismo e della capacità di rinnovarsi di Milano l’idea di presentare ai visitatori dell’Expo i progetti e le soluzioni interessanti che perverranno da concorrenti di tutto il mondo.” “Ogni lato di Piazza della Scala – afferma il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia - rappresenta la storia di Milano, ancor più oggi che davvero è il cuore di un rinnovato percorso museale. In questi anni la Piazza ha trovato nuovi elementi che arricchiscono il suo già alto valore culturale. Alla Scala si sono aggiunti in questi anni le esposizioni a Palazzo Marino durante le festività natalizie che ogni anno vede la presenza di centinaia di migliaia di persone, e l’apertura delle Gallerie d’Italia. Quando il Presidente Bazoli mi ha annunciato questa proposta l’ho accolta subito con entusiasmo. Questo concorso rappresenta la raccolta di proposte per capire se è possibile rendere questo luogo della città più vivibile, accogliente, attrattivo. Vogliamo poter restituire ai cittadini e ai turisti un’immagine della Piazza valorizzata nella sua identità. E’ questo quello che cerchiamo con questo concorso ed è lo spirito che ci muove in ogni intervento di riqualificazione della città”, ha concluso il Sindaco Pisapia. Www.piazzascala.concorrimi.it    
   
   
MILANO: LA GALLERIA SI METTERÀ IN SCENA IN FORME DEL TUTTO NUOVE, OFFRENDO AI VISITATORI PANORAMI, SCORCI E PROSPETTIVE INUSUALI  
 
Milano, 2 febbraio 2015 - Vedere dall’alto la Galleria Vittorio Emanuele Ii, uno dei monumenti più famosi della città ed entrata a buon diritto tra i luoghi simbolo di Milano. Camminare lungo le passerelle, scoprire i dettagli della volta, vedere dall’alto il flusso di persone che in ogni ora del giorno l’attraversano. Tra poco tutto questo sarà possibile e, per la prima volta, la Galleria si metterà in scena in forme del tutto nuove, offrendo ai visitatori panorami, scorci e prospettive inusuali. La Giunta, su proposta dell´assessore al Demanio Daniela Benelli, ha infatti approvato la delibera di concessione in uso di spazi della Galleria alla società Seven Stars Galleria Italia Srl per la creazione di un percorso turistico sulle passerelle di servizio già esistenti. La società si è proposta per riqualificare e mettere in sicurezza l’intero itinerario, a proprie spese. Il percorso prevede l’ingresso dai cortili di via Silvio Pellico 2/Piazza Duomo 21 (per mezzo dei due ascensori, già in fase di costruzione ad opera della società stessa, in spazi in concessione), l’attraversamento di una terrazza e il raggiungimento della passerella, per poi scendere e uscire da via Silvio Pellico 8, tramite l’ascensore esterno presente nel cortile (anch’esso in concessione alla società). “Si tratta di una splendida occasione per rivalutare uno dei luoghi più belli e famosi di Milano – dichiara l’assessore Daniela Benelli –. I lavori che la società privata si impegna a mettere in opera prevedono un aumento della dimensione della passerella di servizio e la sua messa a norma, rendendo possibile un percorso sui tetti della Galleria per milanesi e turisti che potranno visitarla da una prospettiva del tutto nuova e unica. I tecnici ci hanno confermato che salita e discesa sono possibili solo grazie agli ascensori già utilizzati dalla Seven Stars e quindi, grazie a questa collaborazione tra pubblico e privato, realizziamo un progetto del tutto nuovo e di pubblico interesse”. La concessione d’uso alla società del camminamento sul tetto della Galleria avrà durata di due anni per un canone di circa 118mila euro l´anno.  
   
   
CASA, FVG: 10 MILIONI DI EURO PER LOCAZIONI E MOROSITÀ INCOLPEVOLI  
 
Trieste, 2 febbraio 2015 - La Regione Friuli Venezia Giulia ottiene da Roma l´approvazione alla conversione di oltre 1 milione di euro dal Fondo per il sostegno alle locazioni a Contributi per inquilini morosi incolpevoli, e nel 2015 disporrà di oltre 10 milioni di euro per gli affitti, di cui 8,6 milioni per il Supporto alle locazioni e quasi 1,8 milioni per le Morosità incolpevoli. "Per il 2015 abbiamo innalzato i contributi regionali previsti a sostegno delle locazioni, portandoli da 6 a 6,5 milioni di euro - spiega l´assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro - mentre dal riparto statale giungeranno altri 2,1 milioni di euro al Friuli Venezia Giulia". "Rispetto al 2014 - aggiunge Santoro - quest´anno avremo a disposizione 1,5 milioni di euro in più su questo capitolo. Inoltre abbiamo ottenuto il sì di Roma alla possibilità di dirottare 1 milione di euro, inizialmente destinato alle locazioni, sul fondo per le morosità incolpevoli. Una risposta non scontata - evidenzia Santoro - che dimostra la sensibilità del Governo e la condivisione del Ministero verso l´indirizzo intrapreso dalla nostra Regione nelle Politiche abitative". Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), infatti, ha accolto la richiesta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia di poter destinare a contributi sulla morosità incolpevole oltre 1.050.000,00 euro che il Mit ha recentemente assegnato alla Regione a titolo di ulteriori fondi per il 2014 a sostegno delle locazioni. "È un risultato molto importante - prosegue Santoro - che vede accolta una nostra specifica richiesta di poter utilizzare la seconda tranche 2014 del riparto nazionale dei fondi a sostegno delle locazioni, a favore degli inquilini morosi; richiesta motivata dalla volontà di incidere con più forza nel settore della morosità incolpevole, che rivendica sempre maggior attenzione nell´accompagnamento sociale". Il tesoretto si aggiunge quindi ai 232.621,20 euro assegnati al Friuli Venezia Giulia nel 2014 e che avrebbe consentito di soddisfare solo 29 utenti. Ma c´è di più. Per il 2015, il Fondo nazionale inquilini morosi incolpevoli conta su una dotazione di 32,73 milioni di euro che il Governo sta provvedendo a ripartire tra tutte le Regioni. Nello schema di decreto del ministro Lupi, al Friuli Venezia Giulia spettano ulteriori 587.920,53 euro. La Regione si attende pertanto di poter dare risposta a oltre 200 cittadini che si trovino nella situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o della riduzione consistente della capacità reddituale del nucleo familiare, nei casi specifici previsti dalla legge. Con riferimento al Fondo nazionale per il sostegno alle locazioni, invece, il budget complessivo per il 2015 è di 100 milioni di euro. Il Friuli Venezia Giulia si attende 2.100.510,96 euro che verranno messi a disposizione degli inquilini attraverso i bandi indetti dai Comuni. Nel 2014 la Regione aveva stanziato 6.050.000,00 euro per il sostegno alle locazioni, cui si era aggiunto il contributo statale di 1.050.255,48 euro. Il fondo totale di 7,1 milioni di euro era stato ripartito tra i 185 Comuni che avevano emanato i bandi, dando risposta alla domanda di contributo di 9.545 cittadini in affitto.  
   
   
INCONTRO VENDOLA DELRIO SU DECRETO ILVA: "PREOCCUPAZIONE PER LAVORATORI INDOTTO"  
 
Roma, 2 febbraio 2015 - A Palazzo Chigi, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio per un confronto sul decreto Ilva. “Nel corso del colloquio che ho avuto questa mattina con il sottosegretario Delrio – ha detto il Presidente Vendola – ho espresso le mie preoccupazioni per la situazione di pesante conflitto sociale, che sta continuando ad alimentarsi nella città di Taranto, a causa della grande incertezza dei pagamenti che sta immobilizzando la vita sia dei lavoratori che delle imprese dell’indotto Ilva. I crediti maturati per servizi già erogati all’Ilva, vanno pagati, e anche al più presto. Ho pertanto sollecitato il Sottosegretario ad intervenire per una rapida soluzione”. Vendola ha poi proseguito il confronto con Delrio in merito ad altri due questioni, quella relativa alle proposte di emendamenti della Regione Puglia al decreto Taranto, in virtù di “una auspicata e necessaria condivisione” e quella relativa alla definizione certa di una cabina di regia su tutti i programmi di riqualificazione e di rilancio della città di Taranto. “Su questo ultimo punto – ha spiegato il Presidente – ho chiesto a Delrio di definire il quadro istituzionale di governo di tutti gli interventi che riguardano la città di Taranto, in modo tale che si possa procedere con estrema celerità, separando questo aspetto dal problema bonifica Ilva che è un problema ben specifico e per la risoluzione del quale occorrono risorse specifiche”. Il Presidente Vendola ha infine ringraziato Delrio “per la sua grandissima cura nelle relazioni istituzionali e per la sua consueta sensibilità e attenzione ad un territorio, come quello tarantino, già particolarmente martoriato”. “Sono due ingredienti fondamentali – ha concluso Vendola – per costruire riposte efficaci e rapide per una città in sofferenza”.  
   
   
BREVETTI: VICARI, INTEGRAZIONE MISE - AGENZIA ENTRATE PASSO IMPORTANTE PER SVILUPPO IMPRESE  
 
Roma 2 febbraio 2015 - "Con l´intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l´Agenzia delle Entrate si compie un passo importante per le imprese nella direzione di semplificare e ridurre il peso della burocrazia. Questo, infatti, rappresenta nel nostro Paese uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo dell´attività imprenditoriale. Da febbraio non solo sarà possibile attraverso il sito del Mise registrare un brevetto, ma anche operare il pagamento dei relativi tributi.È una vera rivoluzione che inverte il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione nel senso di una maggiore trasparenza che inoltre garantirà una maggiore tutela del diritto di proprietà industriale. L´auspicio è che l´opera di semplificazione e snellimento burocratico avviata possa andare oltre, migliorando ancora di più il rapporto tra imprese e Pubblica amministrazione". Lo ha dichiarato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, senatrice Simona Vicari.  
   
   
MOLISE: CREDITO ALLE IMPRESE, RISORSE E STRUMENTI INNOVATI. FRATTURA: 8 MILIONI DI EURO NEL FONDO FRI  
 
Campobasso, 2 febbraio 2015 - Innovazione, internazionalizzazione, aggregazione cooperativista, accordi di rete, start up, capitalizzazione delle imprese: ci sono 8 milioni di euro nel Fondo per le imprese della Regione Molise, Fri, istituito con legge regionale lo scorso aprile al fine di finanziare interventi tesi a favorire l´accesso al credito e a promuovere l´innovazione e lo sviluppo dell´attività imprenditoriale nel territorio locale. La Regione è pronta adesso a destinare queste importanti risorse proprie a strumenti e opportunità moderni e innovativi. "Otto milioni di euro - evidenzia il governatore Paolo di Laura Frattura -, che vanno ad aggiungersi agli altri importantissimi strumenti attivati dalla nostra amministrazione come il Fondo di garanzia che di recente noi abbiamo semplificato per renderlo nei fatti corrispondente alle diverse esigenze delle aziende. Positiva, allo stesso modo, l´esperienza del microcredito, considerato che per le performance raggiunte siamo stati attivati dal Fondo europeo per gli investimenti per raddoppiare le risorse. Grazie al Fondo di garanzia, di oltre 32 milioni e mezzo, e agli altri Fondi resi disponibili tramite un´efficace azione di supporto della Finmolise, sono 935 le iniziative imprenditoriali sostenute dall´amministrazione regionale con i giusti processi di accompagnamento e facilitazione al credito: questi, i dati di fine 2014 che danno ragione alla nostra azione. Questi, ancora, i dati che corrispondono allo straordinario indice di reattività del nostro tessuto produttivo regionale, il rapporto tra il numero di aziende fallite e le nuove iscrizioni al registro delle imprese: in Molise 41 nuove attività a fronte di una che chiude. Ecco i risultati tangibili della nostra politica di sostegno al mondo produttivo regionale". "Proseguiamo - dichiara Frattura -, su questa strada con convinzione e concretezza mettendo in campo adesso un´articolazione ampia e variegata nella quale convogliare, settore per settore, le risorse del Fri, fondo che è di diretto accesso per le imprese interessate. Particolare attenzione abbiamo voluto dare al mondo cooperativistico". Nello specifico, il Fondo regionale per le imprese di 8 milioni di euro è destinato a prestiti per aumenti di capitale sociale, prestiti per start up innovative, prestiti per iniziative di internazionalizzazione, prestiti per iniziative di avvio e/o potenziamento di società cooperative, prestiti per iniziative di avvio e/o potenziamento di accordi di rete, distretti e cluster, prestiti per investimenti innovativi da parte di imprese operative e prestiti per la partecipazione delle imprese a programmi e iniziative identificati nei finanziamenti diretti della Commissione europea. "Tutti questi strumenti saranno attivati tramite procedure a sportello - spiega il presidente -, e avranno natura rotativa. Le risorse restituite dalle imprese serviranno per concedere ulteriori prestiti, un modo intelligente ed efficace per moltiplicare disponibilità e opportunità". "Partiamo da qui, dagli 8 milioni di euro che avevamo preventivato per il Fri e che oggi confermiamo, nella convinzione che Regione e Finmolise Spa implementeranno il budget complessivo anche attivando altri programmi comunitari, come siamo certi che sempre più ampia sarà la partecipazione degli istituti di credito regionali con i quali Finmolise sottoscriverà accordi di collaborazione per l´aumento delle risorse a beneficio del nostro sistema imprenditoriale. Questo per noi è essere vicini a imprese e lavoratori", conclude Paolo Frattura.  
   
   
BREVETTI, MARCHI E DISEGNI INDUSTRIALI, DAL 2 FEBBRAIO NUOVE DOMANDE ONLINE DIRITTI E CONCESSIONI GOVERNATIVE SI VERSANO IN F24, PRONTI I CODICI TRIBUTO  
 
Roma, 2 febbraio 2015 - Dal 2 febbraio 2015 sarà possibile trasmettere da casa, online, direttamente al Ministero dello Sviluppo economico, le domande di brevetto, marchio e disegno industriale. Dalla compilazione al pagamento dei diritti - La nuova modalità di deposito telematico, attiva sul sito del Mise a partire dal 2 febbraio, consente, effettuata la compilazione guidata, assistita e controllata dei moduli online, di provvedere alla quantificazione e al pagamento delle tasse dovute tramite modello F24 e interagire rapidamente con l’Amministrazione. La nuova modalità di pagamento dei diritti e delle tasse sui titoli della proprietà industriale tramite modello F24 è frutto della proficua collaborazione tra la Direzione Generale per la lotta alla contraffazione-Ufficio italiano brevetti e marchi e l’Agenzia delle Entrate. Il nuovo servizio messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico comporta per l’utenza sia un risparmio in termini di costi sia il miglioramento delle informazioni e quindi la possibilità di avere un aggiornamento della banca dati sui titoli della proprietà industriale in tempo reale. Nuova modalità di versamento - Con la risoluzione n.11/E di oggi, l’Agenzia delle Entrate battezza i codici tributo per effettuare i versamenti, tramite il modello F24 “Versamenti con elementi identificativi” o “ F24 Enti pubblici”, dei diritti relativi ai titoli di proprietà industriale e le tasse sulle concessioni governative sui marchi, connessi alla nuova modalità di deposito telematico. Il tutto, in linea con quanto disposto dal Provvedimento del 20 novembre 2014 del Direttore delle Entrate di concerto con il Direttore generale per la lotta alla contraffazione - Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo economico. Il testo della risoluzione, che, oltre ai nuovi codici tributo, contiene le istruzioni per compilare i modelli di pagamento F24 Versamenti con elementi identificativi e F24 Enti pubblici, è disponibile sul sito internet www.Agenziaentrate.it  nella sezione “Normativa e prassi”.
 
   
   
ADD.REG.LE IRAP E IRPEF. ASSESSORE PUGLIA SOTTOSCRIVE CONVCENZIONE CON AGENZIA ENTRATE  
 
Bari, 2 febbraio 2015 - Sottoscritto, dall’assessore al bilancio, Leonardo Di gioia e dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Gianni De Luca,la Convenzione per la gestione dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Per effetto della convenzione, con una riduzione di costi pari a circa il 40% rispetto all’anno precedente,all’Agenzia sono affidate le seguenti principali funzioni: assistenza ai contribuenti per la corretta applicazione delle imposte;liquidazione delle imposte sulla base delle dichiarazioni presentate;accertamento dell’imponibile non dichiarato e delle relative imposte dovute;tutela avanti agli organi del contenzioso per le eventuali controversie relative alle imposte;esercizio delle attività di autotutela del contribuente;riscossione spontanea e coattiva;esecuzione dei rimborsi spettanti ai contribuenti. Non nasconde la soddisfazione l’assessore al bilancio, Leonardo Di Gioia: “il processo di attuazione del federalismo fiscale pone in capo alle regioni rilevanti competenze in materia di fiscalità, sicchè è fondamentale assicurare che le relative attribuzioni siano esercitate in maniera professionale in una prospettiva di efficienza e di contenimento dei costi. La regione Puglia con riferimento alle addizionali Irap ed Irpef, anche in relazione alle ottime performances registrate negli anni precedenti, ha deciso di continuare ad avvalersi dei servizi e della professionalità offerti dall’Agenzia delle Entrate.” http://www.Regione.puglia.it/web/files/servizio%20stampa%20g.r./convenzione_agenzia_entrate_2015.pdf     
   
   
MILANO: LE IMPRESE INNOVATIVE INCONTRANO L´EUROPA  
 
Milano, 2 febbraio 2015 - Dalla nuova tecnica per il recupero dell’energia termica dai fumi dei camini convertita in energia elettrica agli elettrodi di nuova generazione per la cura del dolore nell’epilessia, dal consorzio per la protezione dei formaggi taleggio e provolone Valpadana alla società di consulenza che mette in contatto ricercatori e potenziali aziende investitrici: sono alcuni dei casi di imprese che puntano sulla valorizzazione della proprietà intellettuale e che hanno incontrato i rappresentanti della Commissione Europea durante il workshop in Camera di commercio "Il ruolo della proprietà intellettuale a supporto delle piccole e medie imprese: la visione delle aziende". L’obiettivo: favorire il confronto ed il dialogo tra istituzioni ed imprese, in particolare Pmi, sul tema della proprietà intellettuale trattando gli aspetti giuridici, economici e gestionali. Un’occasione per dar voce alle Pmi e condividerne problematiche, necessità, aspettative e strumenti per utilizzare al meglio i diritti di proprietà intellettuale, cogliendone le opportunità di crescita nell´economia globalizzata. L’evento, che ricade nell´ambito del Forum del Mercato Unico per il 2014, è stato organizzato da Commissione europea, in collaborazione con Innovhub Ssi - Camera di commercio di Milano, Ministero dello Sviluppo Economico e Fast (partner –con Innovhub Ssi- della rete Enterprise Europe Network). I brevetti in Lombardia. Tra invenzioni, marchi, disegni e modelli di utilità sono quasi 18 mila i brevetti depositati in Lombardia nel 2014, il 26,9% del totale italiano e sono in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+0,3%). A Milano ben 14.504 depositi (+0,6%), seguita a grande distanza da Brescia con oltre mille e da Bergamo con 600. Pavia: +22,7% è quella che cresce di più. Sono alcuni dei dati che emergono dal dossier Innovazione 2015 a cura della Camera di commercio di Milano. Imprese innovative in Lombardia. Dalla chimica alla farmaceutica passando per l’elettronica fino al trasporto aereo: questi gli ambiti del settore innovazione che in Lombardia conta 25.795 imprese, quasi una su quattro in Italia, che danno lavoro a circa 296 mila addetti. Il maggior numero opera nei settori dell’informatica, dell’ingegneria, dell’e-commerce e dell’elettronica. A Milano un’impresa su due e il 71% degli addetti in regione. Seguono Brescia (2.498 imprese con quasi 10mila addetti), Bergamo (2.208 imprese con circa 16 mila addetti) che si piazzano entrambe tra le prime dieci province italiane. Vengono poi Monza e Brianza (2.120 imprese e quasi 24 mila addetti) e Varese (1.626 imprese con circa 13mila addetti). Il valore della produzione del settore in Lombardia nel 2012 è di 104 miliardi, di cui oltre 78 a Milano.  
   
   
PEOPLE CARE, POSSIBILE PROROGA DI SEI MESI DELLA COMMESSA GOVERNO: AZIENDA INTANTO CERCHI ALTRI CONTRATTI  
 
Roma, 2 febbraio 2015 - Possibile una boccata d´ossigeno per People Care, il call center di Guasticce (provincia di Livorno) che rischia la chiusura a giugno, quando verrà meno l´unica commessa, quella di Seat. Il Governo, infatti, ha acquisito dal committente la disponibilità a valutare - previa richiesta dell’azienda in difficoltà – una proroga di sei mesi del contratto in essere. E People Care - con il suo Amministratore Delegato, Luciano Mascarello - si dichiara disponibile a presentare richiesta in tal senso. E´ quanto è emerso oggi pomeriggio, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Tavolo dedicato al call center. In apertura dell´incontro, il Vice Ministro Claudio De Vincenti ha riferito dell´ipotesi prolungamento che è in campo, e su questa si sono poi espressi i partecipanti: l´Azienda, la Regione Toscana (presente con l´Assessore alle Attività Gianfranco Simoncini), il Sindaco di Collesalvetti (il Comune in cui ricade l´insediamento) Lorenzo Bacci, l´Assessore al Lavoro del Comune di Livorno Francesca Martini, le organizzazioni sindacali nazionali di categoria (Tlc). Consapevoli, tutti i presenti alla riunione, che la crisi del call center livornese - che pure e´ parte della più generale difficoltà che il settore sta vivendo - va affrontata dall’Azienda con la ricerca di altre commesse e l’esponente dell’Esecutivo ha spronato in questa direzione, dal momento che la monocommittenza non garantisce alcun futuro. Se per i 350 lavoratori People Care, la novita´ emersa oggi rappresenta comunque una speranza, e´ tuttavia comune la consapevolezza della gravità della situazione - ripetutamente rimarcata da De Vincenti - e della difficoltà di trovare in tempo utile una soluzione valida dal punto di vista industriale e occupazionale. Il Tavolo verra´ convocato nuovamente per monitorare l’evolversi della situazione.  
   
   
PARTITE IVA, ASSESSORE TOSCANA SOLIDALE CON RICHIESTA DI RIVEDERE MINIMI CONTRIBUTIVI  
 
Firenze 2 febbraio 2015 – La Regione sostiene la richiesta corale, venuta dal mondo delle professioni e del lavoro autonomo, di rivedere il nuovo regime dei minimi contributivi. Lo ha detto l´assessore alle attività produttive credito e lavoro che ha incontrato ieri Sandra Vannoni e Franco Pagani, rispetivamente presidente e vice presidente della Commissione regionale delle professioni. "Credo che la richiesta rivolta al governo di fare marcia indietro sul nuovo regime – ha detto l´assessore – muova da considerazioni corrette. Auspico che si possa arrivare a emendare il provvedimento, convinto che si tratti davvero di un errore involontario, che però, se confermato, rischierebbe di penalizzare soprattutto i giovani professionisti, i free lance e le partite Iva. Sarebbe davvero una scelta inopportuna, in un momento che anche la ricerca Irpet presentata la scorsa settimana sottolinea come di grave crisi per questi settori, che hanno visto drasticamente ridotti i loro fatturati a fronte di una forte pressione fiscale. Una scelta, oltretutto, che andrebbe in contraddizione rispetto alle misure che il governo ha messo in campo per favorire l´occupazione giovanile". L´assessore ha ricordato come la Regione stia lavorando da tempo a fianco del mondo delle professioni, con una serie di iniziative mirate per sostenere l´accesso dei giovani professionisti nel mercato del lavoro e favorire l´insediamento di attività autonome.  
   
   
SARDEGNA: AIUTI ALLE COOPERATIVE, FONDO DI 9 MILIONI PER PRESTITI PARTECIPATIVI  
 
Cagliari, 2 febbraio 2015 - Possono essere presentate le domande on line per accedere ai finanziamenti agevolati del Fondo per lo sviluppo del sistema delle cooperative in Sardegna. I finanziamenti, destinati alle cooperative operanti nell’isola e costituite da più di 12 mesi, sono finalizzati alla capitalizzazione societaria, all’incremento degli investimenti e delle potenzialità produttive. "Una misura che integra e completa le altre azioni già messe in campo dalla Regione - ha commentato l’assessore regionale del lavoro Virginia Mura - a dimostrazione che l´impegno per aiutare un settore così importante si estende su tutti i fronti, anche dal lato della sostenibilità degli investimenti e dell’ampliamento della produttività, con possibili ricadute occupazionali". "Il Fondo - ha precisato l´assessore Mura - interviene più specificatamente sul potenziamento della capacità finanziaria e sul sostegno alla modernizzazione e all´adeguamento delle strutture, degli impianti e delle attrezzature, utili per accrescere la competitività e dare maggiore slancio alle imprese che operano nei settori più variegati". Le cooperative attive in Sardegna - circa 4mila - rappresentano una parte consistente dell’economia isolana, per la presenza capillare sul territorio, per il numero di soci-lavoratori impiegati e per la varietà di settori in cui operano: dal turismo al manifatturiero, dalle attività culturali al welfare, dalla tutela ambientale alla green economy e alle energie rinnovabili, fino all´Ict. Il Fondo prevede un finanziamento di 9 milioni di euro e l’erogazione di un prestito partecipativo da un minimo di 21 mila a un massimo di 120 mila euro, rimborsabili in cinque anni a tasso zero per i prestiti fino a 60 mila euro e a un tasso dello 0,5% per gli importi superiori. Il Fondo, coordinato dalla Direzione generale del lavoro, viene gestito dalla Sfirs. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=1385&id=45742    
   
   
FVG: SERRACCHIANI, CONSOLIDARE I SEGNALI DI RIPRESA  
 
Trieste, 2 febbraio 2015 - "La Fondazione Nord Est parla di una rinnovata centralità del manifatturiero come motore di sviluppo, chiamando gli attori politici a un ripensamento della governance del territorio e a mettere in campo azioni di semplificazione e di politica industriale. È la strada che il Friuli Venezia Giulia ha intrapreso con decisione e che troverà concreta attuazione con ´Rilancimpresa.fvg´, il Testo unico sul manifatturiero elaborato dalla Giunta regionale che il Consiglio si appresta ad approvare la prossima settimana". Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani commentando le indicazioni del Rapporto Nord Est 2015 presentato oggi a Cornuda (Treviso). A conferma della capacità del Nord Est di ripartire, ci sono i dati elaborati dalla Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre che stima i valori del Prodotto Interno Lordo (Pil), dei consumi delle famiglie, degli investimenti e delle esportazioni per il 2014 (preconsuntivi) e per il 2015. Tutti questi valori mostravano un segno negativo in Friuli Venezia Giulia nel 2013 e sono stimati invece con un segno positivo nei due anni successivi, a partire dal Pil che, dopo un calo dell´1,6 per cento, è dato a + 0,1 per cento nel 2014 e a + 0,7 nel 2015. "Siamo di fronte - osserva Serracchiani - a una conferma degli ancora deboli segnali di ripresa dell´economia in Friuli Venezia Giulia dopo anni di durissima crisi. Segnali timidi, certamente, che devono ancora consolidarsi, ma che ci spronano una volta di più a insistere sulla strada delle riforme e del rafforzamento e aggiornamento degli strumenti regionali a sostegno dei comparti produttivi". Secondo le stime della Cgia di Mestre, ritrovano un segno positivo anche i consumi delle famiglie che, da un calo del 2,6 per cento nel 2013, si attestano nei due anni successivi rispettivamente a + 0,1 e + 0,8. Questa inversione di tendenza nei consumi è confermata da altri dati, forniti dall´Ufficio Statistica della Regione Friuli Venezia Giulia, sul mercato immobiliare e sulla vendita di automobili. Nel secondo trimestre 2014, il comparto immobiliare in regione ha infatti registrato un aumento tendenziale sia delle compravendite (3,6 per cento contro un calo del 3,1 per cento su scala nazionale), sia del mutui erogati (5,8 per cento, mentre in Italia la crescita è stata inferiore, pari al 5,1 per cento). Le immatricolazioni di nuovi autoveicoli, inoltre, chiudono il 2014 con un aumento tendenziale del 10,2 per cento in Friuli Venezia Giulia. Secondo la Cgia di Mestre gli investimenti dovrebbero ritrovare nel 2015 il segno positivo a + 0,1 per cento, dopo il calo del 4,4 per cento nel 2013 e la stima per il 2014 di una diminuzione dell´1,5 per cento. Infine, le esportazioni mostrano questo andamento: - 0,6 per cento nel 2013, + 1,7 nel 2014 e + 2,6 nel 2015. "L´intenso lavoro fatto nei mesi scorsi - osserva il vicepresidente Sergio Bolzonello - ci permette di sostenere questi primi segnali di inversione di tendenza con il nuovo Testo unico per l´Industria, con il ´pacchetto´ di misure inserite nel progetto ´Rilancimpresa.fvg´ che sarà varato dal Consiglio regionale la prossima settimana". "Il progetto ´Rilancipmpresa.fvg´ - osserva ancora Bolzonello - costituirà un riferimento unico e organico per tutto il manifatturiero del Friuli Venezia Giulia toccando gli strumenti per l´attrattività, lo sviluppo, la semplificazione e la ridefinizione dei sistemi produttivi locali. Insomma, vogliamo sostenere le nostre vocazioni territoriali e le nostre eccellenze, puntando nello stesso tempo a rafforzare l´attrattività delle regione per nuovi investimenti".  
   
   
DUC, ASSOCIAZIONI E CONSUMATORI INSIEME NEL "PATTO PER EXPO" “L’ESPOSIZIONE SARÀ UN APPUNTAMENTO ETICO E ATTENTO AI BISOGNI DEI VISITATORI”  
 
Milano, 2 febbraio 2015 – Un’expo all’insegna dell’etica del lavoro, dell’impresa e della valorizzazione del Made in Italy, propone servizi di qualità e prezzi chiari per i turisti e i visitatori che arriveranno a Milano per l’Esposizione Universale . Questi alcuni degli obbiettivi del ‘Patto per Expo’, il documento presentato oggi dal Sindaco Giuliano Pisapia con i rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, dei Distretti Urbani del Commercio e di 17 Associazioni dei Consumatori. Un patto che rientra nelle più ampia strategia di accoglienza promossa dall’Amministrazione nel quadro del programma di Expo in Città. “Expo è una grande occasione per tutti, per il territorio, per i cittadini, per i visitatori e per chi dà servizi. Mettere insieme le forze e le eccellenze di tutti i sottoscrittori è il risultato di un percorso comune verso un unico obiettivo: la buona riuscita dell´Esposizione universale. Il Sistema Milano che vede in questo caso il coinvolgimento di istituzioni, associazioni di categoria del mondo del commercio e dei consumatori dimostra la capacità di saper valorizzare l´offerta della città. Grazie alla collaborazione di tutti Milano è già pronta a presentarsi al mondo come una città internazionale, aperta, accogliente, vivace e ambiziosa”, ha affermato il Sindaco Giuliano Pisapia. "Con il Patto per Expo, che si affianca a Expo in Città, il mondo delle imprese milanesi fa un passo in avanti per migliorare l’accoglienza in vista dell´Esposizione Universale - ha dichiarato il Presidente di Camera di commercio Milano, Carlo Sangalli – I nostri esercizi commerciali, bar, ristoranti, alberghi, artigiani, potranno diventare, così, punti informativi dell’evento, impegnandosi, ad esempio, alla conoscenza di base dell’inglese, alle aperture festive, alla trasparenza dei prezzi e alla cultura della cortesia. Questo Patto fa parte della ‘eredità di Expo’, perché l’immagine che lasceremo ai visitatori è il nostro migliore investimento per il futuro di Milano e del Paese". “Grazie alla sottoscrizione di questo Patto che vede coinvolti tutti i principali soggetti pubblici e privati che, a vario titolo, contribuiscono ad elevare il livello qualitativo dell’accoglienza in città, Milano si prepara al meglio a rispondere ai bisogni e necessità dei visitatori di Expo 2015 provenienti da tutto il mondo”. Così l’Assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’alfonso che prosegue: “Una sfida importante per rendere Milano città internazionale in grado di competere per qualità dei servizi e disponibilità dei suoi operatori oltreché valorizzare e far scoprire il suo patrimonio, in particolare quello della tradizione milanese fatta di altissime professionalità nel commercio, nell’artigianato e di tutte le eccellenze eno-gastronomico del territorio”. I contenuti proposti dal “Patto per Expo” si pongono come valido strumento di marketing volto alla valorizzazione dell’immagine e al riposizionamento a livello internazionale della Città Metropolitana di Milano. Il documento impegna i soggetti sottoscrittori a garantire e monitorare la qualità dei servizi erogati nei vari ambiti: dall’accoglienza alla somministrazione di cibi e bevande, passando dalla vendita al dettaglio alla grande distribuzione sino alle attività artigianali, il tutto nel rispetto delle culture e delle diverse etnie dei visitatori. L’impegno si allarga anche alla promozione, sia dell’evento Expo Milano 2015 che della città, dalla sua offerta culturale al suo patrimonio artistico e gastronomico nonché artigianale. Una valorizzazione che passa attraverso l’attenzione al visitatore espressa con servizi di qualità, distribuzione di materiale informativo multilingue, oltre a sconti e promozioni riservate a chi sarà in città durante e dopo il periodo di Expo 2015. Nell’ambito delle attività di somministrazione di alimenti e bevande il “Patto per Expo” si tradurrà, ad esempio, nel garantire la presenza di menù turistici, con prezzi chiari e trasparenti, ispirati alle tematiche di Expo o espressamente dedicati ai bambini, oltre ad accompagnare gratuitamente ogni servizio al tavolo con un bicchiere d’acqua “del Sindaco”. Saranno inoltre valorizzati i prodotti dell’eccellenza gastronomica lombarda. Anche per la vendita nei negozi di vicinato sarà garantita l’esposizione di listini con prezzi chiari e multilingue relativi alla merce in vetrina, soprattutto in periodo di saldi, nonché saranno evidenziati i metodi di pagamento accettati. I negozi potranno dotarsi del riconoscibile “sacchetto del turista Expo” per la propria clientela. Gli artigiani si impegneranno nella promozione di percorsi che, oltre a valorizzare i prodotti dell’eccellenza lombarda, conducano i visitatori alla scoperta della produzione locale e delle botteghe storiche della città. Per la grande distribuzione, invece, l’adesione al Patto per Expo ha come obiettivo la diffusione di messaggi audio e video e, dove possibile anche con corner dedicati, le informazioni sull’appuntamento di Expo Milano 2015. Azioni simili verranno attuate anche nei mercati comunali coperti e scoperti. Il Patto per Expo vede coinvolte tutte le 17 Associazioni dei consumatori presenti sul territorio della Città metropolitana al fine di realizzare una serie attività ed eventi educativi per una visita consapevole dell’Esposizione Universale, nonché guide informative particolarmente attente alle esigenze dei visitatori stranieri, orientandoli nella ricerca di alloggi, nell’utilizzo del trasporto pubblico e dei servizi di mobilità, sino agli acquisti e la gestione di emergenze. Importante sarà il contributo del monitoraggio costante sul livello qualitativo dei servizi di accoglienza e degli hotel della città anche attraverso la realizzazione di una App finalizzata a raccogliere opinioni e giudizi dei visitatori. Per il successo del “Patto per Expo” fondamentale sarà l’apporto dei 13 Duc (Distretti Urbani del Commercio) presenti in città poiché rappresentano veri e propri incubatori delle eccellenze territoriali e urbane a livello locale. Il loro compito sarà quello di proporre eventi e manifestazioni capaci di esaltare le peculiarità di ogni singolo distretto, dal design del Duc Brera all’accoglienza del Duc Galleria, passando per l’offerta di intrattenimento e vita notturna del Duc Navigli, sino alle opportunità di shopping dei Duc Buenos Aires e Vercelli-de Angeli. Il Duc Isola punterà sulla valorizzazione della produzione artigianale, mentre il Duc Giambellino valorizzerà il rapporto tra la città e la sua campagna con percorsi alla scoperta delle cascine e dei loro sapori. Il Comune di Milano, oltre a garantire il rispetto dei contenuti del Patto sottoscritto, sarà promotore di una campagna di comunicazione per la diffusione delle iniziative promosse dai singoli aderenti al Patto, e incentiverà l’uso di vetrofanie, piattaforme informatiche e totem informativi che agevolino i visitatori nella scoperta della città e della sua offerta. Il Comune, infine, sarà impegnato nel contrasto alla microcriminalità, contraffazione e abusivismo per salvaguardare i visitatori garantendo loro servizi e acquisti certificati che rappresentano la migliore espressione del Made in Milano e del Made in Italy.  
   
   
ARTIGIANATO FVG: DIRETTIVE AL CATA PER INCENTIVI A IMPRESE  
 
Trieste, 2 febbraio 2015 - Sono state emanate dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, le direttive al Centro di assistenza tecnica alle imprese artigiane (Cata) per disciplinare l´esercizio delle funzioni delegate in materia di incentivi alle imprese del settore per l´anno 2015. Le direttive regolano in particolare l´utilizzo dei fondi non impegnati e non riutilizzati nel corso del 2014 e che confluiscono nel fondo Cata per gli incentivi di quest´anno.  
   
   
MARCHE, ACCORDO DI PROGRAMMA - SPACCA: “IMPEGNO POSITIVO DEL MISE A SEMPLIFICARE E PROROGARE L’ACCORDO DI PROGRAMMA E AFFRONTARE LA VICENDA JP, COME AVEVAMO RICHIESTO. BISOGNA ACCELERARE I TEMPI PERCHÉ LA CRISI MORDE E URGE UNA POLITICA INDUSTRIALE DI RILANCIO”.  
 
Ancona, 2 febbraio 2015 - “E’ stato un incontro proficuo. Il Ministero dello Sviluppo Economico, come avevamo richiesto, procederà alla proroga degli interventi nazionali dell’Accordo di Programma, alla loro semplificazione e a convocare un incontro specifico sulla Jp Industries. Sono segnali positivi e passi avanti significativi, ma dobbiamo accelerare i tempi. La protezione degli ammortizzatori sociali sta scadendo e non potrà durare in eterno. Di fronte alla crisi che ancora morde, il Mise deve velocizzare tali operazioni per poter sbloccare quanto prima i 35 milioni di euro di fondi nazionali, ancora completamente inutilizzati, a sostegno di una reale strategia di rilancio industriale ed occupazionale del territorio”. Così il presidente della Regione Marche Gian Maria Spacca ha commentato l’incontro al Ministero sull’Adp alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, a cui ha partecipato insieme all’assessore alle Attività produttive Sara Giannini. Nel corso dell’incontro Spacca e Giannini hanno sottoposto all’attenzione del Mise anche la priorità della vicenda Whirpool. In proposito è previsto un incontro al Mise il 19 febbraio prossimo. In quella sede la Regione chiederà il rispetto degli impegni produttivi e occupazionali sottoscritti nell’accordo del 3 dicembre 2013. “Il Ministero dello Sviluppo Economico – prosegue Spacca - ha compreso che le nostre reiterate valutazioni sulla eccessiva rigidità dell’Accordo di programma nazionale erano fondate e sta modificando la Legge 181 come le Regioni Marche e Umbria avevano chiesto da tempo. La disponibilità del Mise è un segnale positivo, anche perché potrebbe consentire di sbloccare a favore dell’occupazione e dei programmi di reindustrializzazione del territorio i 35 milioni di euro nazionali ancora inutilizzati. Ma ancora non basta, bisogna risolvere alcuni punti essenziali: il Mise deve accelerare i tempi di tale semplificazione e della proroga degli interventi, la cui scadenza altrimenti è a marzo 2015; è indispensabile che nel percorso amministrativo di riforma della legge 181 sia salvaguardato il fondo nazionale di 35 milioni di euro dell’Accordo di programma a favore di Marche e Umbria; bisogna rimuovere anche altre criticità e rigidità che ancora permangono, soprattutto per poter estendere l’applicazione della legge 181, ad esempio alle piccole imprese. Queste priorità sono urgenti anche perché mentre i fondi nazionali sono ancora inutilizzati le misure regionali dell’Accordo di programma hanno sostenuto 40 iniziative imprenditoriali nello stesso territorio, con investimenti agevolati nelle Marche di oltre 17 milioni di euro che hanno prodotto 124 nuovi occupati.” “Sono state accolte molte nostre richieste – commenta l’assessore Giannini - che limitavano l’operatività della legge 181 eliminando molte rigidità. Ad esempio, il rapporto tra investimenti immobiliari e macchinari, i vincoli occupazionali, le garanzie ipotecarie al 150%, l’obbligo di intervento nel capitale dell’impresa, ecc. Restano altre criticità operative comunque rilevanti che abbiamo segnalato: in modo particolare la possibilità di ridurre a 1 l’investimento proponibile, l’ammissibilità di operazioni in leasing, le prassi di gestione di Invitalia”.  
   
   
PEOPLE CARE, POSSIBILE PROROGA DI SEI MESI DELLA COMMESSA SEAT  
 
Firenze 2 febbraio 2015 – La possibilità di una proroga di sei mesi della commessa Seat al call center People Care di Guasticce (Collesalvetti), è emersa nel corso dell´incontro del tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico al quale hanno partecipato oggi istituzioni, aziende e parti sociali. "Abbiamo dovuto prendere atto – ha detto l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini a conclusione dell´incontro – che da parte di Seat vi è la volontà di riportare all´interno della loro società le commesse fino oggi svolte a Guasticce. Il viceministro Claudio De Vincenti è intervenuto nei confronti di Seat chiedendo di fornire spazi temporali, con una proroga del contratto, che possano permettere a People Care di ricercare e trovare nuove commesse, così da poter garantire la continuità occupazionale". Sulla base di questa richiesta del ministero, Seat si è detta disponibile a valutare una proposta di proroga da parte di People Care che la presenterà nei prossimi giorni. Dopo il confronto fra Seat e People Care, sarà nuovamente convocato il tavolo romano. L´assessore Simoncini e il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, nel prendere atto di queste possibilità, auspicano che si possano concretizzare in tempi brevi, in modo tale da permettere il ritiro delle procedure di mobilità per i lavoratori di Guasticce. "Abbiamo registrato – concludono – anche l´impegno del governo a modificare le norme relative alla concorrenza tra i call center, per evitare situazioni di concorrenza sleale e dumping. Un impegno che, se portato avanti, potrebbe sostenere le prospettive di Guasticce".