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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Febbraio 2015 |
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SOVRACANONI SUI PICCOLI IMPIANTI IDROELETTRICI: LE RINNOVABILI NON SONO UN BANCOMAT |
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Milano, 11 febbraio 2015 - assoRinnovabili e Assoelettrica guardano con grande preoccupazione alla prossima approvazione al Senato del Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2014. La norma contenuta all’art. 45, che innalza di oltre il 30% (da 22,88 a 30,40 €/kW) i sovracanoni dovuti dai piccoli impianti idroelettrici ai Comuni dei Bacini Imbriferi Montani (Bim), avrà infatti pesanti ripercussioni sulla competitività e sulla stabilità del settore. I canoni demaniali e i sovracanoni (Bim ed Enti Rivieraschi) hanno già visto continui aumenti nell’ultimo decennio, ben oltre le dinamiche inflazionistiche; un ulteriore aumento improvviso del 30% è contro qualsiasi logica di mercato e di previsione di business plan, oltre a non avere alcuna correlazione ne’ con l’andamento dei ricavi dei produttori idroelettrici ne’ con i capitoli di spesa pubblica a cui dovrebbero essere destinati i canoni. Se la norma verrà approvata, un piccolo impianto idroelettrico senza incentivi e senza prezzi minimi garantiti (cioè la maggior parte dei soggetti interessati) arriverà a pagare canoni e imposte indirette per valori vicini al 30% del fatturato. I titolari saranno quindi costretti a limitare al minimo le attività di manutenzione e di rinnovo degli impianti stessi, se non addirittura a chiudere, con significativi impatti negativi in termini di occupazione e ricchezza delle comunità locali. A ciò si aggiunga che nella proposta di modifica della legge di stabilità 2013 presentata nel Collegato Ambientale, si intende eliminare il presupposto giustificativo dell’applicazione del maggior canone, attualmente legato alla prosecuzione degli interventi infrastrutturali da parte dei comuni. In questo modo, i maggiori oneri per gli operatori, appaiono slegati da qualsiasi giustificazione razionale visto che sono dovuti a prescindere dall’effettuazione degli interventi da parte dei comuni montani. Auspichiamo dunque che, nella discussione dei prossimi giorni al Senato, questa norma venga soppressa. |
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MI ILLUMINO DI MENO, MILANO: ABBONAMENTO GIORNALIERO BIKEMI GRATIS IL 13 FEBBRAIO |
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Milano, 11 febbraio 2015 - Abbonamenti giornalieri a Bikemi gratis per tutti. E’ il contributo del Comune di Milano alla decima edizione di "M´illumino di meno", la giornata di sensibilizzazione al risparmio energetico che si celebra venerdì 13 febbraio. La campagna lanciata nel 2005 dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2 e diventata ormai un appuntamento fisso e di grande partecipazione in tante città italiane, a Milano assumerà quindi un´ulteriore valenza con l´iniziativa “M’illumino di meno, pedalo di più”, che grazie all’accordo tra Comune, Atm e Clear Channel, permetterà a chiunque di utilizzare gratuitamente il servizio Bikemi. “Un’occasione, per chi ancora non l’ha fatto, di provare il servizio di bike sharing, in una giornata simbolica per il rispetto dell’ambiente. La mobilità sostenibile è infatti strettamente collegata al risparmio energetico e rende la città più vivibile e meno inquinata per tutti”, ha commentato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. Per attivare l’abbonamento giornaliero, durante tutta la giornata di venerdì 13 febbraio, basterà andare sul sito www.Bikemi.com. Dopo aver inserito i dati personali, verrà richiesto il pagamento di 0,01 €: questo importo sarà automaticamente stornato e dunque nulla verrà addebitato sulla carta di credito (Visa o Mastercard non ricaricabile) utilizzata per l’iscrizione. E’ possibile attivare l’abbonamento anche telefonando al 02 48 607 607. Come di consueto, il nuovo utente che si sarà registrato a Bikemi riceverà il codice da digitare alla colonnina di servizio delle stazioni del bike sharing per poter prelevare la bicicletta. La promozione consente un numero illimitato di prelievi nell’arco dell’intera giornata. “Invitiamo i milanesi non solo ad utilizzare la bicicletta e a lasciare a casa l’auto venerdì, ma a limitare il consumo di energia in ogni giorno dell’anno” – ha aggiunto l´assessore Maran-. Spegnere i dispositivi elettronici invece di lasciarli in standby quando non li utilizziamo, impostare il termostato ad una temperatura non superiore ai 20 gradi, illuminare casa con le luci a basso consumo: bastano piccoli accorgimenti quotidiani per aiutare l’ambiente e risparmiare sulla bolletta”. |
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MALTEMPO - INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA CON I VERTICI DI ENEL |
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Bologna, 11 febbraio 2015 - Evitare in futuro disservizi come quelli di questi giorni di maltempo causati dall’interruzione dell’energia elettrica. È l’impegno assunto da Enel - che fa seguito alle scuse già pubblicamente espresse - nel corso di un incontro che si è tenuto oggi in Regione tra il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo, il sottosegretario Andrea Rossi e la direzione di Enel, tra cui Livio Gallo, direttore della Divisione globale Infrastrutture e Reti e Gianluigi Fioriti, responsabile Infrastrutture e Reti Italia. Enel ha anche assicurato che, come da normativa vigente, garantirà il rimborso attraverso i fornitori di energia a cittadini e imprese danneggiate dal black out. “Con Enel - afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo - abbiamo messo a punto un piano di incontri per verificare le procedure in emergenza da adottare assieme ai sindaci. I cittadini non dovranno mai più trovarsi in una situazione simile, e il nostro comune impegno andrà in questa direzione”. Confermata per lunedì l’audizione di Enel in Commissione consiliare, per dare conto di quanto è successo ai consiglieri regionali. Ad Enel è stata anche rinnovata la richiesta di risarcire nel più breve tempo possibile i cittadini che hanno subito i disservizi. |
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IL 13 FEBBRAIO MED-DESIRE PARTECIPA A M’ILLUMINO DI MENO UN FLASHMOB FOTOGRAFICO INTERNAZIONALE E LO SPEGNIMENTO DELLE LUCI DI ALCUNI EDIFICI PUBBLICI PER SENSIBILIZZARE AL RISPARMIO ENERGETICO |
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Bari, 11 febbraio 2015 - Venerdì 13 febbraio dalle 18.00 alle 19.30 il progetto strategico Med-desire (www.Med-desire.eu ) organizza un foto-flashmob internazionale per sensibilizzare al risparmio energetico utilizzando la pervasività dei social network: si tratta di una sorta di contest fotografico promosso e organizzato attraverso gli account social del progetto (Facebook, Twitter, Google+ e Flickr) e dei 9 partner, coinvolgendo pertanto le 5 nazioni d’appartenenza, cioè Italia, Spagna, Tunisia, Libano ed Egitto. Partecipare è semplice, in tre rapidi passaggi. I partecipanti dovranno scattare una foto (sia un selfie sia uno scatto artistico) che li ritrae mentre compiono un gesto che abbia come tema il risparmio e l’efficienza energetica, ad esempio mentre sostituiscono una lampadina tradizionale con una a risparmio energetico o mentre accendono un Led; postare la foto su Facebook, Twitter, Google+ o Flickr con l’hashtag #Milluminodimeno #meddesire; condividere l’esperienza con i propri amici e contribuire a diffondere la cultura del risparmio e dell’efficienza energetica. Il foto-flashmob è una delle iniziative attraverso cui il progetto Med-desire aderisce a M’illumino di Meno, la famosa campagna annuale promossa dal programma radiofonico Caterpillar dell’emittente Radio2 – Rai, finalizzata a favorire la più ampia sensibilizzazione sul risparmio energetico, promuovendo la riflessione sul tema dello spreco di energia e raccontando buone pratiche da parte di istituzioni, comuni, associazioni, scuole, aziende e singoli cittadini. Nella Giornata del Risparmio Energetico si svolgono attività e manifestazioni a tema, quali, ad esempio, concerti in acustico, performance teatrali e reading letterari a lume di candela, incontri sull’efficienza energetica, spegnimento delle luci di edifici pubblici da parte di istituzioni, scuole e associazioni. Med-desire aderisce a questo simbolico “silenzio energetico” attraverso lo spegnimento delle luci della sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi e della Presidenza della Regione Puglia a Bari. Per le iniziative organizzate da Med-desire, inoltre, il programma Caterpillar dedicherà una breve intervista telefonica a un referente del progetto che ne racconterà le finalità. La partecipazione di Med-desire all’iniziativa M’illumino di Meno è perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto, che mira a promuovere l´adozione di tecnologie solari ed efficienza energetica nelle regioni di destinazione, per raggiungere un’effettiva cooperazione transnazionale e sensibilizzare l’opinione pubblica sui relativi benefici per l’ambiente e per lo sviluppo locale sostenibile. Med-desire ("Mediterranean Development of Support schemes for solar Initiatives and Renewable Energies") è un progetto strategico sviluppato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Cbc Enpi – Bacino del Mediterraneo. Coordinato dalla Regione Puglia – Assessorato allo Sviluppo Economico - Servizio Ricerca Industriale e Innovazione, il progetto è realizzato da un consorzio di nove partner da cinque nazioni (Italia, Spagna, Tunisia, Libano ed Egitto): per l’Italia, oltre al capofila, il Ministero Italiano dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Enea (l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); per la Spagna, l’Agenzia Andalusa per l’Energia, l’Istituto Andaluso di Tecnologia, il Centro di Ricerche Energetiche, Ambientali e Tecnologiche - Piattaforma solare di Almeria; per la Tunisia, l’Agenzia Nazionale per la Conservazione dell’Energia; per il Libano, il Centro per la Conservazione dell’Energia; per l’Egitto, l’Autorità per l’Energia Nuova e Rinnovabile. L’arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione è ente coattuatore del progetto per la Regione Puglia. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di progetto www.Med-desire.eu |
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TORINO: UNA PARTNERSHIP PUBBLICO/PRIVATO PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PUBBLICI LA FIRMA VENERDÌ 13 NELLA GIORNATA DI M’ILLUMINO DI MENO |
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Torino, 11 febbraio 2015 - Sarà firmata venerdì 13 febbraio, giorno della celebrazione di M’illumino di meno, la convenzione tra la Città metropolitana di Torino e 18 Comuni del territorio per dare avvio a Together 2020, il progetto europeo che promuove interventi di riqualificazione energetica di edifici pubblici attraverso l’utilizzo di contratti energetici di tipo innovativo, che implicano una collaborazione pubblico-privato ed evitano ai Comuni impegni di spesa per finanziare gli interventi individuati. L’ente di Palazzo Cisterna sarà rappresentato dal vicesindaco Alberto Avetta, mentre per le amministrazioni locali firmeranno i Sindaci. I Municipi che sottoscriveranno l’intesa sono: Azeglio, Bibiana, Borgone di Susa, Bruino, Bussoleno, Chieri, Germagnano, None, Orbassano, Pino Torinese, Piossasco, Poirino, San Maurizio Canavese, Sant’ambrogio di Torino, Santena, Settimo Torinese, Venaria Reale e Volvera. In base alla convenzione, i Comuni delegano la Città metropolitana a raggruppare i loro progetti e a fare da stazione appaltante per ottimizzare i bandi di gara e ottenere importanti economie di scala. La partecipazione della Città metropolitana di Torino a M’illumino di meno 2015 Proseguendo l’ultradecennale partecipazione della Provincia a M’illumino di meno, la Città metropolitana di Torino aderisce quest’anno alla Giornata del risparmio energetico lanciata dalla trasmissione di Radiorai “Caterpillar” con due progetti che mettono al centro la scuola: -“Together 2020” http://www.Provincia.torino.gov.it/ambiente/energia/progetti/2020together/index Lo scopo di questo progetto europeo, il cui capofila è stato la Provincia di Torino e ora è la Città metropolitana di Torino, è quello di attivare interventi di riqualificazione energetica degli edifici (tra cui le scuole) e delle linee di illuminazione pubblica mediante il finanziamento tramite terzi delle Energy Service Company (Esco), rendendo tale formula di partenariato pubblico-privato una pratica comune nella realizzazione di investimenti sull’efficienza energetica nel settore pubblico. Tramite i cosiddetti contratti di rendimento energetico, i privati finanziano gli interventi (ad esempio, la sostituzione della caldaia in una scuola, la coibentazione dell’edificio ecc.) e si ripagano gli investimenti negli anni successivi tramite il risparmio energetico da essi generati. -“Green School – La scuola come incubatore per la crescita di una coscienza ambientale delle nuove generazioni” http://www.Provincia.torino.gov.it/speciali/2014/green_school/. L’obiettivo di questo progetto di ricerca, avviato nel marzo 2014 dalla Provincia di Torino in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico, consiste nello sviluppo di metodi e strumenti per favorire la trasformazione del patrimonio edilizio scolastico in edifici che offrano ambienti salutari e confortevoli per studenti e docenti, che riducano il consumo di risorse idriche ed energetiche e che siano gestiti secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Green school realizzando una mappatura degli edifici scolastici, mette a disposizione soluzioni per attuare interventi di riqualificazione in grado di produrre benefici economici diretti (risparmi sulla bolletta energetica) e indiretti (educazione degli utenti verso buone pratiche, miglioramento del benessere degli utenti). L´istituto Avogadro di Torino e l´Istituto Maxwell di Nichelino partecipano al progetto di ricerca come casi pilota, promuovendo il coinvolgimento attivo degli studenti. I risultati della ricerca sono previsti per la fine dell’estate 2015. “Con questi progetti desideriamo promuovere un’idea della scuola” spiega il vicesindaco Avetta “quale strumento didattico e incubatore per il trasferimento alle nuove generazioni di una solida cultura della sostenibilità. Siamo fieri di offrire a M’illumino di meno il nostro impegno permanente e quotidiano nel campo del risparmio energetico”. |
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HOUSING SOCIALE, SOTTOSCRITTE IN CAMPANIA CONVENZIONI CON COMUNI DI ATRIPALDA, AVELLINO, CASALNUOVO E CASTELLAMMARE DI STABIA |
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Napoli, 11 febbraio 2015 - Sono state sottoscritte le prime quattro convenzioni relative ai programmi di housing sociale, interventi che consistono in un’offerta di alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti destinati ai cittadini con reddito medio-basso, che non riescono a pagare un affitto o un mutuo sul mercato privato e non possono accedere ad un alloggio popolare. I primi quattro interventi selezionati da palazzo Santa Lucia nell’ambito del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa, cofinanziato dal Ministero delle Infrastrutture, riguardano i Comuni di Atripalda, Avellino, Casalnuovo di Napoli e Castellammare di Stabia. Alla presenza dell’assessore regionale all’Urbanistica Ermanno Russo, le strutture tecniche delle Amministrazioni comunali e la Direzione generale per il Governo del Territorio hanno firmato la convenzione che sancisce la definitiva ammissione a finanziamento. Erano presenti anche il sindaco di Castellammare di Stabia Nicola Cuomo, il vicesindaco di Atripalda Luigi Tuccia, l’assessore all’Urbanistica di Avellino Marietta Giordano e Giuseppe Savoia in rappresentanza del sindaco di Casalnuovo Antonio Peluso. “L’housing sociale – ha detto l’assessore Russo - garantisce integrazione sociale e benessere abitativo. Gli alloggi finalizzati alla locazione, per un periodo minimo di 10 anni fino ad oltre 25 anni, sono in totale 246, mentre quelli destinati alla vendita a prezzo convenzionato, non superiore cioè al costo di costruzione, saranno 133. La Regione investe in questo Piano 28,3 milioni di euro, dando una risposta concreta al disagio abitativo delle zone interne, dell’area costiera e di quella metropolitana di Napoli. “Ora tocca ai Comuni espletare le gare per selezionare il soggetto attuatore che, nel realizzare e gestire l’intervento, garantisca anche il sostanzioso apporto di risorse private richieste. Insieme agli alloggi, i programmi realizzeranno le necessarie urbanizzazioni e una serie di attrezzature a servizio del quartiere, quali centri sociali, ludoteche, laboratori culturali, asili nido, ma anche esercizi di vicinato, piccole attività artigianali e commerciali. “Tutti e quattro i programmi sono basati sul recupero e la valorizzazione di un ambito urbano di edilizia pubblica esistente, caratterizzato da elevati livelli di vetustà e degrado. I progetti sono improntati alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico e sono stati resi, inoltre, funzionali, a speciali prestazioni di tipo eco-sistemico per la valorizzazione della naturalità urbana in ossequio alla L. 10/2013 “Norme per lo sviluppo del Verde Urbano”, ha concluso Russo. |
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UNA CITTÀ SPAGNOLA PRESENTA MODI PIÙ INTELLIGENTI PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE GLI SCIENZIATI FINANZIATI DALL´UE STANNO INSTALLANDO CONTATORI INTELLIGENTI AD ALMERíA, IN SPAGNA, AL FINE DI OTTENERE UNA GESTIONE IDRICA PIÙ EFFICIENTE. |
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Bruxelles, 11 febbraio 2015 - La città di Almería sta introducendo nuovi metodi per la gestione delle risorse idriche attraverso un progetto finanziato dall´Ue. L´iniziativa Urbanwater, che dovrebbe concludersi a maggio 2015, permetterà un consumo dell´acqua più responsabile, una fornitura adeguata a costi ridotti e il riconoscimento del settore dell´acqua europeo come leader globale dell´efficienza delle risorse. Al centro del progetto ci sarà l´installazione di migliaia di contatori intelligenti che permetteranno agli utenti di monitorare i propri consumi in tempo reale e attuare eventuali cambiamenti se necessario. La tecnologia permetterà inoltre ai consumatori di testare e valutare innovazioni quali la fatturazione automatica. Il progetto sta anche sviluppando notifiche mobili riguardanti il consumo, nonché avvisi e messaggi, per aiutare gli utenti a controllare meglio i loro consumi di forniture quali l´acqua. Sta inoltre creando un sito web contenente giochi e suggerimenti semplici per aiutare i consumatori a risparmiare acqua nelle abitazioni. Il progetto, che riceve ben 3 milioni di euro di finanziamenti dell´Ue, intende inoltre dimostrare che l´impiego delle Tic può migliorare la gestione idrica nelle aree urbane, a tutti i livelli della catena di approvvigionamento. Ad esempio, sta sviluppando nuove soluzioni per aiutare le autorità a prevedere la domanda di acqua, oltre a migliori sistemi di gestione dei dati e un migliore rilevamento delle perdite interne per mantenere lo spreco a livelli minimi. Si tratta di un dato importante, dal momento che riguarda il 17 % del consumo di acqua dolce nell´Ue. Il raggiungimento di livelli più alti di efficienza idrica è stato riconosciuto dall´Ue come fattore essenziale per affrontare le crescenti scarsità di acqua e siccità. Tali problematiche non riguardano più soltanto i paesi mediterranei, ma toccano quasi tutti i cittadini dell´Ue, tranne alcune regioni scarsamente popolate con abbondanti risorse idriche. La gestione idrica urbana integrata è una strategia chiave nella battaglia e i progetti finanziati dall´Ue come Urbanwater sono cruciali per ottenere una gestione idrica urbana meno basata su soluzioni ad hoc e più orientata ad opprocci integrati che coinvolgono utenti nonché fornitori. Il consorzio Urbanwater comprende aziende Tic, organizzazioni di ricerca, enti di fornitura idrica e autorità con competenze complementari per supervisionare il buon completamento di questo progetto innovativo e vitale. L´implementazione di Urbanwater ad Almería inizierà a marzo 2015, supportata dal servizio idrico Fcc Aqualia. Una volta raccolti i risultati dell´impianto Almería, il consorzio - costituito da 11 organizzazioni di otto paesi europei (Croazia, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Portogallo e Regno Unito) - li diffonderà a livello europeo. Si prevede che le scoperte del progetto avranno una rilevanza per la gestione energetica nonché per la gestione idrica, e che influenzeranno quindi positivamente l´utilizzo in generale delle risorse naturali in Europa. Ciò potrebbe incentivare una più stretta collaborazione tra gli schemi di gestione energetica e gestione idrica in futuro. Per ulteriori informazioni, visitare: Urbanwater http://urbanwater-ict.Eu/ |
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PRESENTATA CON MM SPA LA RICERCA CON I DATI SUGLI ABITANTI DELLE CASE POPOLARI DEL COMUNE DI MILANO |
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Milano, 11 febbraio 2015 – “Per la prima volta si sta lavorando per ricostruire in modo puntuale la fotografia della popolazione degli inquilini delle case popolari del Comune di Milano. Un lavoro mai fatto prima e che il nuovo gestore, Mm Spa, sta portando avanti sin dall’inizio del suo mandato. La ricerca presentata oggi traccia un primo ‘spaccato’ dei nostri inquilini: dati che verranno completati nel corso dei prossimi mesi e che saranno molto utili a questa Amministrazione per rispondere meglio ai bisogni dei quartieri, anche in ragione della loro composizione demografica”. Così l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli che insieme al presidente di Mm Spa, Davide Corritore, ha presentato alla stampa i dati sugli inquilini delle case popolari del Comune di Milano. Presenti anche il Direttore generale di Mm Spa, Stefano Cetti, e il Direttore di Mm Casa, Corrado Bina. “L’ampia presenza di anziani, spesso soli, – aggiunge l’assessore Benelli – dimostra quanto sia importante attivare presidi territoriali e servizi di prossimità in grado di fornire sostegno e risposte ai problemi degli inquilini. In questo senso, il Comune di Milano ha promosso l’apertura di spazi dedicati all’ascolto e al confronto: si tratta degli Spazi Abitare e dei Laboratori di Quartiere che oggi sono presenti in 12 quartieri popolari e che svolgono un’azione preziosa. A questi ora si aggiungono anche le nuove sedi territoriali di Mm. Senza dimenticare l’importante lavoro già consolidato dei custodi sociali”. |
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CASE. MILANO: ASSISTENZA AGLI ANZIANI POTENZIATA METTENDO A SISTEMA I SERVIZI IL COMUNE GIÀ SEGUE 8.155 PERSONE CON I CUSTODI SOCIALI E PIÙ DI 4.000 CON ASSISTENZA DOMICILIARE E PASTI A CASA" |
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Milano, 11 febbraio 2015 – “Da qualche settimana abbiamo potenziato l’assistenza agli anziani fragili mettendo a sistema e creando una rete con i servizi che già esistono. Attualmente sono 8.155 gli inquilini dei caseggiati popolari seguiti dai custodi sociali e più di 4.000 quelli che ricevono assistenza domiciliare e pasti a casa. La ricerca presentata da Metropolitana Milanese conferma un dato che già conoscevamo e su cui abbiamo lavorato in questi anni proprio per garantire a chi, anziano, non del tutto autosufficiente e solo, assistenza costante e vicinanza anche con iniziative per favorire la socialità, come le attività ricreative, i pranzi con i cuochi sociali e a scuola con i bambini, le feste di vicinato. A questo proposito abbiamo recuperato più di 50 spazi all’interno dei caseggiati proprio per agevolare l’incontro tra le persone e rafforzare i legami tra vicini di casa”. Questo il commento dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino ai dati illustrati oggi dai vertici di Mm riguardo agli inquilini delle case popolari. “È una popolazione che seguiamo tutto l’anno da vicino – aggiunge Majorino – aumentando l’attenzione verso i più fragili nei mesi estivi e durante le vacanze quando inevitabilmente la presenza di familiari o di figure di sostegno diminuisce. Molti di loro poi sono i destinatari dei 2.700 sussidi integrativi al minimo vitale e alla non autosufficienza, che assegniamo per far fronte alle spese vive, compreso il pagamento dell’affitto. Con Mm abbiamo avviato la collaborazione proprio partendo dal servizio dei custodi sociali che continueranno ad essere punto di riferimento degli anziani. Questa importante base informativa che Mm ha messo a punto ci consentirà, finalmente, di integrare meglio i nostri servizi con quelli del gestore degli appartamenti”. Questo ed altri grandi temi saranno discussi durante il quarto Forum delle Politiche sociali che si svolgerà a Milano dal 27 febbraio al 7 marzo”. |
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CALABRIA: L´ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI HA INCONTRATO I RAPPRESENTANTI ANCE |
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Catanzaro, 11 febbraio 2015 - L´assessore regionale ai Lavori Pubblici Nino De Gaetano ha incontrato i rappresentanti dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili). Nel corso della riunione sono state affrontati una serie di poblemi ed è stato delineato lo stato dell’arte su temetiche fondamentali, come il dissesto idrogeologico ed il rifascimento delle coste, l’edilizia sociale ed ecosostenibile, il fondo di garanzia sociale ed il prezzario regionale. L’assessore De Gaetano ha evidenziato come l´incontro di oggi sia servito ad avvaire un dialogo attivo ed una concrertazione che vede coinvolti anche gli Enti locali, al fine di avviare una serie di interventi concreti nel comparto. In primo luogo si è sottolineata la necessità di velocizzare il processo della spesa, d´intervenire per valorizzare ed innovare i quartieri con un consumo zero del territorio, incrementando, così, il settore dell’edilizia sociale. E´ stata, inoltre, ribadita l´urgenza di coadiuvare i comuni per la realizzazione di opere che ancora devono essere ultimate e di adeguare il prezzario regionale. Un provvdimento, questo, che l´Assessore De Gaetano ha assicurato sarà portato alla discussione della prossima runione di Giunta. |
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GRANDI PROGETTI, LA REGIONE CAMPANIA FA IL PUNTO CON L´ACEN |
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Napoli, 11 febbraio 2015 - "Sono sei i grandi progetti regionali che, secondo le previsioni, saranno completamente conclusi entro l´anno: linea 1 e linea 6 del sistema delle metropolitane di napoli, banda ultra larga, porto di salerno, depurazione laghi flegrei, statale 268 del vesuvio. Entro la stessa data saranno comunque completate le gare dei lavori di tutti gli altri Grandi progetti in campo." Così l´assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento dei Grandi progetti, durante la riunione del Comitato di Presidenza dell´Associazione Costruttori, convocata per fare il punto sullo stato di avanzamento dei Grandi progetti e coordinata dal presidente Francesco Tuccillo All´incontro l´assessore Cosenza ha tracciato un quadro dettagliato anche sull´attuazione delle misure di accelerazione della spesa nel settore dei Lavori pubblici. "Il programma di spesa dei fondi europei per la realizzazione delle infrastrutture - ha detto Cosenza - va avanti senza sosta: grazie al grande lavoro della Giunta e dell´autorità di gestione, il target 2014 è stato ampiamente superato. Nel 2014 e 2015 è stata imposta una grande accelerazione nella spesa, attuando, in parallelo ai Grandi Progetti, misure ulteriori, potendo sovrapporre gli impegni di spesa delle due programmazioni 2007/2013 (che si concluderà il 31 dicembre 2015, salvo proroga di 1 anno già chiesta da molti Paesi europei) e 2014/2020. Nel settore dei lavori pubblici è di 1,217 miliardi l´ammontare dei decreti di ammissione al finanziamento relativi ad opere fondamentali per i Comuni. Ma poi ve ne sono molte altre, come il completamento del polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio, i lavori complementari per la depurazione del Sarno e dei Regi Lagni, la messa in sicurezza delle strade del Salernitano e del Beneventano, la messa in sicurezza degli edifici pubblici e di culto dopo il terremoto del dicembre 2013, per un totale di quasi 300 milioni di euro. "D´altra parte - ha proseguito l´assessore - i dati degli appalti, con 3,5 miliardi di euro in gara nel 2014, quasi 1 più di Lazio e Lombardia, confermano l´eccezionale trend di crescita della Campania. Proseguiamo giorno per giorno nell´accompagnamento dei beneficiari, che hanno la responsabilità della spesa, con un forte coinvolgimento del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e della Commissione Europee. Nei prossimi giorni vareremo un “piano di azioni” per imprimere ulteriore accelerazione nelle farraginose procedure che governano gli appalti in Italia." "Si dà atto – ha detto il presidente Acen Francesco Tuccillo - all’assessore regionale ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza dell’impegno profuso per l’avvio e lo svolgimento attuativo dei Grandi Progetti Ue che, peraltro, stanno caratterizzando la Regione Campania in due importanti settori strategici: depurazione e contingentamento delle acque, da un lato, e viabilità e logistica, dall’altro. Il pressing svolto dall’assessore Cosenza nei confronti dei soggetti attuatori insieme alle delibere di accelerazione della spesa approvate dalla Giunta Caldoro stanno consentendo il recupero del ritardo registrato a metà programmazione e lasciano ben sperare sulla rendicontazione dell’intera spesa 2007-2013". |
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LAVORI PUBBLICI: ABRUZZO, UTILIZZA GIOVANI PROFESSIONISTI |
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Pescara, 11 febbraio 2015 - L´assessore con delega ai Lavori Pubblici riferiti ai territori comunali, in una nota indirizzata ai sindaci, ai presidenti delle Province ed ai rappresentanti degli Enti pubblici, ha inteso promuovere la Risoluzione n. 15/9, avanzata dal mondo delle professioni, inerente "Promozione ed incentivazione dell´affidamento congiunto Esperto-giovane", deliberata nella seduta del Consiglio Regionale del 16 dicembre scorso. "La Risoluzione in parola e la presente comunicazione - scrive Di Matteo - si traducono in un invito per le stazioni appaltanti della Regione Abruzzo, per le Amministrazioni Comunali, per le Province e gli Enti pubblici a provvedere, nel pieno rispetto del corpus normativo vigente in materia: ad aggiornare periodicamente l´elenco dei professionisti da inserire negli elenchi di cui al Dlgs. N.163/2006 creando una sezione dedicata ai "giovani professionisti", dove per "giovani professionisti" si intendono i soggetti iscritti al competente Ordine/collegio per l´esercizio della professione da meno di cinque anni e/o i soggetti con età inferiore a 35 anni; a sollecitare la necessità di ricorrere al modello dell´affidamento congiunto "Esperto-giovane" per gli incarichi di progettazione e direzione lavori. La Regione Abruzzo intende dare immediata risposta a tale problematica; ritengo, difatti, necessario incentivare il meccanismo proposto dal mondo delle professioni al fine di favorire la possibilità per i giovani professionisti di intraprendere un percorso professionale e lavorativo offrendo loro, al contempo, un momento di crescita basato sul costruttivo confronto tra generazioni. Per tali ragioni è indispensabile dar corso agli impegni assunti dal Consiglio regionale favorendo la massima apertura ai "giovani professionisti" nella predisposizione dei bandi ed avvisi per gli incarichi di progettazione e direzione lavori". |
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FVG, EDILIZIA: 13 FEBBRAIO TERMINE PER FONDO IMMOBILIARE ALLOGGI SOCIALI |
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Trieste 11 febbraio 2015 - Entro il prossimo 13 febbraio, le società di gestione del risparmio interessate, dovranno far pervenire alla Regione le proprie manifestazioni di interesse ad aderire al Fondo immobiliare chiuso dedicato alla realizzazione di alloggi sociali, così come specificato nella deliberazione 2327 del 5 dicembre scorso, pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione n.53 del 31 dicembre 2014. Lo ricorda l´assessore alla Pianificazione territoriale e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro che ribadisce l´importanza del tema della casa per la Giunta regionale. Un´attenzione che si manifesta sia attraverso il disegno di legge sulla riforma complessiva del sistema casa sia nella conferma dell´impegno finanziario. Attraverso gli interventi di "social housing", la Giunta, secondo Santoro, punta a dare risposte a quella fascia di popolazione che non riesce ad accedere alle case Ater perché ha redditi troppo alti ma, nel contempo, ha redditi troppo bassi per permettersi l´acquisto di case sul mercato. La Giunta regionale ha destinato la somma complessiva di 8 milioni di euro per la sottoscrizione delle quote del Fondo immobiliare chiuso che sarà individuato entro la fine dell´anno e, con quest´iniziativa, sempre secondo l´assessore, si intende ampliare l´offerta di abitazioni da destinare a "prima casa" sia in locazione, anche con patto di futura vendita, sia in vendita a prezzo calmierato, a favore delle famiglie del Friuli Venezia Giulia in possesso di specifici requisiti patrimoniali e reddituali. Si stima la costruzione o il recupero di almeno 250 alloggi. "Per garantire l´investimento regionale, il coordinamento con gli strumenti della politica abitativa regionale e il potenziamento degli effetti sociali della partecipazione - conclude Santoro - le regole di governo del Fondo immobiliare che verrà individuato, dovranno permettere il coinvolgimento della Regione nelle scelte strategiche, anche attraverso la presenza nel comitato consultivo del Fondo e dovrà essere assicurato dalla Società di gestione del risparmio un investimento di risorse sul territorio regionale pari almeno a quelle che verranno conferite dalla Regione". Per quanto riguarda le caratteristiche concrete degli interventi finanziati, saranno privilegiati quelli rivolti al recupero e riqualificazione urbana e acquisto di complessi immobiliari già edificati, in modo da contenere il consumo di territorio. Nella progettazione degli interventi, invece, saranno applicate le più avanzate tecnologie e tecniche costruttive, per assicurare il minore consumo di energia, il minore impatto ambientale e l´utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. |
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CON IL MICROCREDITO 4 MILIONI E MEZZO PER LE IMPRESE VALDOSTANE |
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Aosta, 11 febbraio 2015 - L’assessore alle Attività Produttive, Energia e Politiche del lavoro, Pierluigi Marquis informa che, al fine di sostenere le imprese e l’occupazione in Valle d’Aosta, la Regione ha costituito un Fondo di microcredito per la concessione di prestiti a soggetti in difficoltà di accesso al credito. «L’obiettivo prioritario - sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquis - è quello di rispondere alla difficoltà di ottenere prestiti soprattutto da parte di alcune categorie “non bancabili” e in condizione di svantaggio nell’avvio e nello sviluppo di un’attività imprenditoriale. Una iniziativa importante quindi perché viene proposta in un contesto caratterizzato ancora da troppe difficoltà per le piccole imprese di accesso al credito. Con questa misura ci auspichiamo si possa anche contribuire al rilancio degli investimenti.” Il Fondo di microcredito, dotato di 4 milioni e 500 mila euro e varato nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, prevede la concessione di prestiti di importo da 5 mila a 25 mila euro a tasso zero, della durata massima di 5 anni. L’azione è rivolta a: microimprese, da costituire o già costituite, (con organico inferiore a 10 dipendenti e fatturato o totale di bilancio annuale non superiore a 2 milioni di euro) con sede operativa in Valle d’Aosta aventi forma giuridica di società di persone, società a responsabilità limitata, cooperative, ditte individuali; nuove iniziative economiche, promosse da soggetti svantaggiati, con sede operativa in Valle d’Aosta aventi forma giuridica di società di persone, società a responsabilità limitata, cooperative, ditte individuali. La domanda di finanziamento deve essere preceduta dall´inoltro on line di una richiesta di prenotazione ad un percorso formativo individuale: tale richiesta di prenotazione, che sarà disponibile sul sito web della Regione, dovrà essere redatta ed inviata per via telematica esclusivamente nel periodo dal 23 febbraio al 1° marzo 2015. La richiesta di prenotazione alla formazione individuale e la successiva partecipazione al corso sono condizioni essenziali per la presentazione di una domanda di microcredito. Le istanze di microcredito, completato il corso di formazione, potranno essere presentate esclusivamente nel periodo dal 16 marzo al 29 maggio 2015 allo sportello ubicato presso gli uffici dell’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro in piazza della Repubblica n. 15 ad Aosta. Per promuovere l’iniziativa sul territorio regionale ed illustrarne i criteri e le modalità di accesso, nei prossimi giorni, il raggruppamento temporaneo d’imprese (Cnos Fap – Enaip Vallée d’Aoste – Trait d’Union), aggiudicatario dei servizi di formazione a valere sul microcredito, attiverà una campagna di comunicazione che prevede anche alcune giornate informative. |
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SMART & START – SOSTENIAMO LE START UP INNOVATIVE – INCONTRO IN REGIONE MARCHE SUGLI INCENTIVI PER L’INNOVAZIONE. |
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Ancona, 11 febbraio 2015 - Ieri pomeriggio in Regione focus sull’innovazione d’impresa, con l’iniziativa “Smart and Start – sosteniamo le start up innovative”, organizzato dall’Assessorato alle Attività produttive e dal Centro Servizi Meccano, con la partecipazione di Invitalia. L’assessore Sara Giannini, ha aperto i lavori di questo evento dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali ad alto tasso d’innovazione. “Negli ultimi mesi, con circa otto milioni di euro abbiamo sostenuto una quarantina di progetti relativi a start up innovative – e con le risorse della nuova programmazione 2014-2020 – ha detto Giannini - la Regione Marche ritiene di fondamentale importanza continuare a supportare la nascita e lo sviluppo di queste attività. Si tratta di una priorità inserita all’interno delle dieci in cui si articola la “Strategia per la ricerca e l’innovazione per la smart specialisation”, le tematiche che oggi approfondiremo, si inseriscono in questo filone strategico. Sostenere le start up e la crescita di nuove imprese, che siano spin-off accademici o generati dal sistema produttivo, è quindi una scelta che abbiamo già formalizzato. La nascita e l’affermazione sul mercato di nuove imprese in ambiti strategici per lo sviluppo delle Marche, rappresenta infatti un elemento per dinamicizzare il nostro tessuto produttivo, creando nuovi modelli che potrebbero essere replicati, investendo in tecnologie avanzate, anche al fine di offrire alle nostre imprese tradizionali servizi ad alto valore aggiunto. Le principali criticità che ostacolano la nascita e lo sviluppo di start up innovative possono essere riconducibili alla mancanza di adeguata cultura imprenditoriale delle nuove generazioni e alla difficoltà di accesso ai capitali per lo sviluppo e il consolidamento dell’impresa. Abbiamo quindi messo l’accento sull’importanza di promuovere la diffusione di una cultura di impresa, che coinvolga tutti gli attori dell’ecosistema locale: Università, Centri di ricerca, Istao, Camere di commercio, associazioni di categoria. Abbiamo inoltre concentrato l’attenzione non tanto sulla nascita dell’impresa, quanto sulla fase successiva di sviluppo e consolidamento”. All’iniziativa, moderata dal direttore di Meccano, Letizia Urbani, hanno preso parte tra gli altri Beatrice Pernarella di Invitalia, che ha illustrato le opportunità messe in campo dall’Ente nazionale per il sostegno all’innovazione e il programma “Best” dedicato ai giovani italiani che hanno un’idea imprenditoriale innovativa, dando loro la possibilità di fare un’esperienza di sei mesi negli Stati Uniti per svilupparla. |
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IMPRESE ARTIGIANE IN CAMPANIA, PUBBLICATO IL BANDO. |
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Napoli, 11 febbraio 2015 - È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale il bando per il sostegno allo sviluppo delle imprese artigiane della Campania. Il bando, per il quale sono stati stanziati 2 milioni di euro, prevede contributi a fondo perduto nella misura del 50% dell´investimento. Sono finanziabili le imprese operanti in tutte le attività artigianali di produzione con sede operativa in Campania. La spesa ammissibile è pari ad un massimo di 30 mila euro per impianti, macchinari ed attrezzature, mezzi di trasporto strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività, software finalizzati alla gestione dell’impresa ed al commercio elettronico, siti web, adesioni a sistemi di certificazione. La procedura per la presentazione delle domande on line sarà attiva a partire da martedi 24 febbraio 2015. “La Giunta Caldoro – sottolinea l’assessore al Commercio e all’Artigianato Vittorio Fucci – sostiene un settore strategico per la crescita della Campania. “Diamo priorità, nella selezione dei progetti, agli interventi realizzati da imprese operanti nei settori dell´artigianato di produzione artistico e tradizionale, ai giovani e alle donne”, conclude l’assessore. |
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FAS: PER VALLE PELIGNA 13 RICHIESTE CONTRATTI SVILUPPO RISULTATO STRAORDINARIO CHE TESTIMONIA VOLONTÀ DI RIPRESA |
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Sulmona, 11 febbraio 2015 - Sono tredici le aziende che hanno risposto al bando pubblico sul Fas della Valle Peligna relativo contratti di sviluppo delle grandi imprese. Ad annunciarlo a Sulmona, alla riunione del partenariato, è stato il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, dopo che lo scorso 5 febbraio è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle domande. "Ora - ha spiegato Lolli - dovrà essere fatto un primo esame sulla sussistenza dei requisiti minimi per partecipare all´esame delle proposte di investimento; successivamente la parola passerà alla commissione che dovrà stilare una graduatoria". Sul piatto dei finanziamenti ci sono 6 milioni di euro, che rappresentano solo una prima tranche dell´intero Fas della Valle Peligna che, tra pubblico e privato, conta su una dotazione finanziaria complessiva di oltre 16 milioni di euro. "Ci troviamo di fronte ad un risultato clamoroso - ha commentato Lolli - perché tredici aziende di una certa consistenza hanno dichiarato di voler investire e creare lavoro in Valle Peligna. È un segnale che non possiamo sottovalutare ma che soprattutto non possiamo marginalizzare perché indica una chiara volontà a ripartire e a creare lavoro. Gli investimenti dichiarati sono superiori a 60 milioni di euro, ma si tratta di una stima al ribasso perché le potenzialità di investimento saranno minimo il doppio. Per questo insisto e dico che non si può perdere questa occasione". Il nodo principale sembra riguardare l´esiguità dei 6 milioni messi a disposizione dal Fas. Nel senso che "con quella dotazione finanziaria non potremo soddisfare tutte le istanze di finanziamento e di investimento. Sarà fatta una graduatoria - aggiunge il Vicepresidente - che terrà conto della capacità occupazionale del progetto e della solidità finanziaria dell´azienda. È anche vero che in questo modo rischiano di rimanere fuori progetti di sviluppo occupazionale che invece meritano di essere appoggiati, ancor di più in un momento di timida ripresa dopo anni e anni di crisi. Si pone dunque - ha chiarito Lolli - un problema legato alla reperibilità di altri fondi". In questo senso, il Vicepresidente ha lanciato una proposta al partenariato: "Se si accerta che le tredici proposte di contratti di sviluppo hanno un forte impatto occupazionale sul territorio, la mia proposta è di spostare una parte dei fondi del Fas destinati ai progetti degli enti pubblici sulla dotazione dei contratti di sviluppo in modo da soddisfare quante più richieste possibili. Si tratta di una scelta politica che deve essere condivisa dal partenariato, ma che soddisfa l´esigenza di creare lavoro sul territorio". Anche perché "se quei fondi del Fas pubblico non vengono impegnati entro il 2015, è fortissimo il rischio di un taglio da parte dello Stato che, secondo le stime che riguardano l´Abruzzo, potrebbe oscillare dagli 80 ai 100 milioni di euro". Il vicepresidente Lolli ha anche affrontato il nodo del Fas per la piccola impresa che ha una dotazione finanziaria di 1,7 milioni di euro. Nei prossimi giorni gli uffici regionali predisporranno una prima bozza di bando che dovrà passare al vaglio del partenariato, anche se Lolli ha confermato l´intenzione di mantenere il de minimis sulla soglia dei 50 mila euro a differenza di quanto chiedono invece gli imprenditori locali che vorrebbero una soglia più bassa. |
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UDINE - LA CDC RINNOVA I VOUCHER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Udine, 11 febbraio 2015 - Ritorna anche per il 2015, con un plafond di 220 mila euro, il bando “Voucher” per le iniziative di internazionalizzazione delle imprese della provincia. E con alcune novità. La giunta della Camera di Commercio ha introdotto infatti un ulteriore voucher, oltre alle due tipologie ormai "tradizionali": dunque quest’anno le Pmi potranno abbattere le spese con un Voucher “A” dell’importo di 3.500 euro (a fronte di una spesa minima di 5.000 euro), un Voucher “B” di 2.000 euro a fronte di una spesa minima da parte dell´impresa di 2.857,14, e un Voucher “C” di 1.500 euro per una spesa minima di 2.142,86 euro. Altra novità è l’introduzione di nuove tipologie di attività di internazionalizzazione per cui il voucher può essere richiesto dall’impresa alla Cdc. Le iniziative, che devono essere organizzate da una serie di soggetti indicati in bando, possono dunque andare a coprire costi sostenuti per missioni economiche o imprenditoriali all’estero e in Italia, partecipazioni a fiere all’estero ed in Italia, partecipazione a esposizioni, anche a carattere temporaneo, all’estero ed in Italia e, novità 2015, partecipazioni a workshop o “visite studio” collettive a fiere, esposizioni, eventi di rilevo internazionale, territori esteri che siano “cluster” per settori definiti dell’economia friulana, all’estero e in Italia. In ciascun caso, l’agevolazione concedibile per ciascuna domanda consiste in un contributo a fondo perduto, in conto capitale, nella percentuale massima del 70%. Le domande di contributo, redatte utilizzando il modello disponibile sul sito www.Ud.camcom.it (sezione Finanziamenti e contributi, Internazionalizzazione), dovranno essere inoltrate tramite Pec a contributi@ud.Legalmail.camcom.it a partire dal 9 febbraio 2015 ed entro il 16 novembre prossimo. |
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ASSESSORE FVG CON ESPONENTI OCSE PER RILANCIO MANIFATTURIERO |
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Udine, 11 febbraio 2015 - Il vicepresidente e assessore alle Attività Produttive, Sergio Bolzonello, si è incontrato a Udine, nel palazzo dell´Amministrazione regionale, con Debra Mountford, rappresentante dell´Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), e Mike Emmerich, consulente di ´New Economy´, per valutare la possibilità di avviare un´indagine finalizzata alla progettazione di iniziative volte alla ripresa e allo sviluppo del settore manifatturiero, e dell´intero sistema economico produttivo del Friuli Venezia Giulia. I due rappresentanti del mondo dell´economia internazionale erano accompagnati dagli esponenti delle Camere di commercio (Cciaa) di Udine e Pordenone, e delle associazioni degli artigiani e degli industriali della Regione, e hanno avuto modo di valutare gli esiti di un´indagine effettuata dai due enti camerali nell´ambito di Friuli Future Forum, con la collaborazione della Regione. L´indagine, voluta da Bolzonello nel gennaio dello scorso anno, ha per titolo: ´La nuova manifattura del Friuli´, e si incentra sul tema ´Indirizzare e riconfigurare le sfide del manifatturiero per uscire dalla crisi´. Bolzonello, d´intesa con le due Cciaa, ha inteso raccogliere le sfide che la crisi sta ponendo, sperimentando nuove modalità per costruire un diverso o anche un semplicemente più aggiornato modello di nuova manifattura, che ponga il Friuli Venezia Giulia, favorito dalla specialità statutaria, nel ruolo di Regione laboratorio per nuovi strumenti legislativi atti a semplificare le procedure, e più adeguati rispetto alle nuove esigenze. "I risultati riscontrati - come ha commentato il vicepresidente della Regione - confermano infatti l´attualità dell´indagine". Questa iniziativa, ha precisato Bolzonello riferendosi sempre alla ricerca oggi presentata, fa parte di un percorso che la Regione intende seguire per creare un progetto che coinvolga l´intero sistema economico del Friuli Venezia Giulia, e non soltanto quello delle province di Udine e Pordenone, che pur sono tuttora leader nel settore manifatturiero. Il manifatturiero, ha concluso, potrà recuperare il suo ruolo coinvolgendo e valorizzando anche il comparto agroalimentare, e utilizzando al massimo le potenzialità che le infrastrutture trasportistiche e portuali del Friuli Venezia Giulia possono garantire. L´ipotesi del progetto avanzata da Bolzonello è stata valutata positivamente dai rappresentanti dell´Ocse, i quali si sono soffermati su alcuni aspetti ed esiti dell´indagine effettuata. Aspetti, che potranno rappresentare il punto di partenza di un progetto sperimentale, il quale mira a far recuperare al Friuli Venezia Giulia un ruolo di leadership di livello nazionale in alcuni settori del manifatturiero. Ruolo, che purtroppo in questi anni ha perso. |
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IMPRESE IN LOMBARDIA: RENDERE STRUTTURALI I SEGNI POSITIVI |
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Milano, 11 febbraio 2015 - "Di fronte a questi dati positivi, non si tratta di essere più ottimisti o più cauti. Si tratta di sfruttare la finestra offerta da un quadro macroeconomico in miglioramento, per realizzare gli interventi di politica economica necessari a rendere strutturali tali progressi". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini nel suo intervento alla presentazione, presso Unioncamere, dei risultati dell´analisi congiunturale dell´industria e dell´artigianato manifatturieri in Lombardia nel quarto trimestre 2014. Accesso Al Credito E Liquidità - "Quello dell´accesso al credito e della liquidità - ha aggiunto Melazzini - continua a essere un tema determinante. I ritardi nei pagamenti tra le imprese generano un effetto negativo, che si riversa su tutto il sistema. Su questo elemento stiamo cercando di intervenire attraverso ´Credito in cassa B2b´, una Misura finalizzata appunto a rendere liquidi i crediti commerciali tra imprese". La linea di intervento è differenziata tra imprese di diverse dimensioni: per le Pmi è previsto un fondo di garanzia da 20 milioni e un plafond di 200, mentre per le grandi imprese il ricorso al factoring, con un plafond di 300 milioni. Fondi Europei - Per quanto riguarda la nuova Programmazione comunitaria, Melazzini ha ricordato che "in anticipazione finanziaria rispetto ai fondi del Por Fesr, Regione Lombardia ha già aperto la prima linea di ricerca e sviluppo del Piano ´Innova Lombardia´, tramite cui verranno attivati direttamente sul territorio regionale 1 miliardo di euro di investimenti". Sono stati stanziati 30 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale finalizzati all´innovazione di processo e di prodotto delle Pmi, attivati in riferimento alle 7 aree di specializzazione individuate dalla Smart Specialization Strategy. Start Up - "Entro i primi 6 mesi del 2015 - ha aggiunto Melazzini - prevediamo anche di ridefinire e rilanciare il Programma Start up e Re start, che è una parte importante del piano ´Innova Lombardia´. Il nuovo Programma vedrà un ampliamento della platea di beneficiari, per rispondere sia alle nuove imprese fortemente innovative sia a quelle imprese che hanno un buon potenziale di sviluppo e possono contribuire a creare nuova occupazione". Secondo Melazzini, "un ruolo fondamentale lo avranno inoltre sia le nuove piattaforme per l´incontro tra domanda e offerta di innovazione, come il portale Open Innovation, sia strumenti come i Cluster tecnologici regionali, che abbiamo fortemente voluto e che consideriamo strumenti di governance indispensabili per il sistema della ricerca e dell´innovazione". Nuova Legge - "Viviamo in un contesto - ha concluso l´assessore - in forte evoluzione, in cui i progressi e le evoluzioni tecnologiche modificano rapidamente le catene del valore e i nuovi mercati offrono spazi importanti di sviluppo, anche alle aziende di minor dimensione. Sono però opportunità che un imprenditore isolato non può cogliere, servono forme nuove di rete e di sostegno e servono anche spazi di sperimentazione e sviluppo per quelle nuove competenze necessarie all´artigianato come al manifatturiero. Credo che su questo ci siano margini importanti per un lavoro comune tra sistema dell´artigianato, industria e Pubblica amministrazione e per questo mi impegno a studiare e proporre un nuovo strumento normativo che risponda a questa esigenza". |
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SARDEGNA: BONIFICHE IN TEMPI RAPIDI. PARTE IL CONFRONTO TECNICO SULLE AREE SYNDIAL DI PORTO TORRES |
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Cagliari, 11 Febbraio 2015 - È iniziato ieri l´esame tecnico del progetto Nuraghe, relativo alla bonifica delle aree interne dello stabilimento Syndial di Porto Torres. Con l´avvio del tavolo tecnico territoriale coordinato dall´Assessore della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano, è infatti partito il confronto intorno al progetto di bonifica presentato dalla società Syndial. "Il percorso intrapreso dalla Giunta regionale per dare risposte rapide alle esigenze di risanamento e riqualificazione delle aree compromesse va avanti in maniera decisa e rapida" dichiara l´esponente dell´esecutivo. "Stiamo lavorando a ritmi serrati affinché i soggetti obbligati a risanare l´ambiente, secondo il principio chi inquina paga, attivino subito tutte le operazioni di bonifica necessarie" prosegue l´assessore Spano, evidenziando l´importanza di restituire agli usi legittimi il territorio compromesso. "L´attivazione in tempi celeri delle operazioni di bonifica è determinante perché finalmente si concretizzi l’attività di rilancio dell´area industriale di Portotorres", conclude la titolare della Difesa dell´Ambiente. Nel corso dell´incontro la Syndial ha illustrato in maniera dettagliata il progetto che interessa le aree interne dello stabilimento di Porto Torres e ricomprende gli interventi di bonifica della discarica di Minciaredda, dell’area Palte fosfatiche, dell’area Peci Dmt e di altre aree interne. L´assessore ha sollecitato tutti gli enti coinvolti (Provincia di Sassari, Comune di Porto Torres, e Arpas) che hanno partecipato all’incontro perché definiscano in tempi celeri un´istruttoria congiunta per consentire al Ministero dell´Ambiente di attivare la conferenza di servizi e l´emissione del conseguente decreto di approvazione del progetto di bonifica. |
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PROTOCOLLO ILVA 2012. ASSESSORE PUGLIA COMUNICA ALL’ESECUTIVO LE ATTIVITÀ SVOLTE |
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Bari, 11 febbraio 2015 - “In relazione agli effetti determinati dall’entrata in vigore decreto-legge ‘Disposizioni urgenti per l’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell’area di Taranto’ quest’oggi ho comunicato alla Giunta Regionale gli esiti del lavoro svolti dalle nostre strutture all’interno della Cabina di Regia istituita dal Protocollo d’intesa del 26 luglio 2012. In particolare ho rilevato di come, a seguito dell’avvicendamento nel ruolo di Commissario Straordinario per gli interventi di bonifica, le attività si siano fortemente rallentate fino al definitivo scioglimento della Cabina di coordinamento, le cui funzioni sono assorbite interamente dal ‘Tavolo istituzionale permanente per l’Area di Taranto’ istituito dal nuovo decreto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro in riferimento alle attività svolte a seguito del protocollo del 2012. “Ho comunicato alla Giunta, in particolare, lo stato di avanzamento delle attività di messa in sicurezza e bonifica dei suoli contaminati del quartiere Tamburi: sia per i suoli delle scuole che per il cimitero di S. Brunone le attività di caratterizzazione sono ormai completate e si è in attesa della validazione dei dati da Parte di Arpa Puglia, mentre per la riqualificazione delle scuole del quartiere, sono in fase di aggiudicazione provvisoria le proposte pervenute. Per l’area Pip del comune di Statte – prosegue Nicastro – a seguito delle attività di caratterizzazione svolte si sono resi necessari ulteriori approfondimenti tecnici, la cui realizzazione è già stata appaltata in via provvisoria e si appresta a partire per una durata complessiva stimata in 45 giorni. Un po’ più complesse risultano invece le questioni riguardanti il Mar Piccolo e l’area portuale. Gli studi effettuati sulla circolazione dei sedimenti all’interno dei bacini che avrebbero permesso di valutare gli interventi possibili per bonificare e mettere in sicurezza i sedimi contaminati dal Pcb, è fermo alle valutazioni del nuovo commissario per le bonifiche e non ci risultano iniziative conseguenti alle ipotesi proposte, in ragione di una volontà manifestata di ampliare il raggio di azione. Sul porto, mentre le attività di dragaggio sono in fase di aggiudicazione e sono già avviate le indagini preliminari all’opera, per quello che riguarda invece la diga foranea di protezione del porto fuori rada il progetto è in attesa della Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale”. “Nel rappresentare lo stato dell’arte alla Giunta regionale ho anche evidenziato le problematiche connesse alle coperture economiche di origine statale per gli interventi previsti con particolare riferimento ai 50 mln di euro per la messa in sicurezza e la bonifica della falda superficiale del Sin di Taranto e degli ulteriori 60 mln necessari alla copertura del Progetto Speciale Città di Taranto Smart Area destinato al rafforzamento del tessuto economico ed imprenditoriale finalizzato al rinnovamento, al rilancio e alla riqualificazione industriale. La Giunta, recepiti gli elementi conoscitivi – conclude l’Assessore – ha inteso trasmettere la comunicazione alla Presidenza del Consiglio per opportuna conoscenza”. |
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VERTEK: LA PRODUZIONE CONTINUERA´ FINO A FINE ANNO, IN ATTESA DI ACQUIRENTI DIVERSE LE AZIENDE CHE HANNO MANIFESTATO L´INTERESSE PER LO STABILIMENTO DI CONDOVE |
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Torino, 11 febbraio 2015 - Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’annunciato incontro tra i rappresentanti della Vertek e il commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi, organizzato dagli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Attività produttive, Giuseppina De Santis. Presenti anche i sindaci di Condove, Vaie e Chiusa San Michele. Il commissario straordinario ha spiegato che entro fine febbraio verranno inviate le lettere alle diverse aziende che hanno manifestato interesse per lo stabilimento di Condove, unico dei quattro del gruppo Lucchini a non essere ancora stato acquistato, in modo che possano eventualmente presentare le offerte vincolanti per l’acquisizione del sito. Nel frattempo la produzione a Condove proseguirà, ha assicurato Nardi, fino alla fine dell’anno, con la possibilità di continuare a usufruire, come già avviene ora, della cassa integrazione. “Ci sarebbe piaciuto trovarci di fronte a una strada già certa - ha dichiarato l’assessore Pentenero - ma mi sembra ci siano i presupposti perché la situazione evolva positivamente. Dal canto nostro ribadiamo la disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per arrivare a una conclusione positiva per tutti i lavoratori”. “Faremo una verifica con Finpiemonte - ha aggiunto l’assessore De Santis - per individuare eventuali agevolazioni, che possano essere offerte ai potenziali acquirenti, per rendere più appetibile lo stabilimento”. Nel frattempo, sindacati e Regione chiederanno l’apertura di un tavolo di confronto presso il ministero del Lavoro. |
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