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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Marzo 2015 |
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LOMBARDIA: SALVATO NEONATO, PAGINA BUONA SANITÀ |
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Milano, 2 marzo 2015 - "Prontezza operatori 118, efficienza di Areu e della rete di Patologia neonatale salvano vita ad un neonato. Forza Piccolo! Una nuova pagina di buona sanità lombarda". E´ quanto scrive su Twitter il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, in relazione alla vicenda del neonato venuto alla luce prematuramente questa mattina a Pozzo d´Adda e ora ricoverato presso la terapia intensiva dell´Ospedale di Lecco. |
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RICERCA: ´BANDO ERC´ ATTRAE CERVELLI IN LOMBARDIA |
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Milano 2 marzo 2015 - "Con il ´Bando Erc - European Research Council´ - per progetti di eccellenza di Università e Organismi di ricerca vogliamo favorire la permanenza nei centri lombardi dei migliori giovani ricercatori, aumentando l´attrattività in termini di eccellenza scientifica, ambiente culturale, presenza di strutture di alto livello, capacità di accoglienza e approccio amministrativo flessibile e sostenere la competitività dei giovani che intendono candidarsi nelle call dell´European Research Council, in particolare Starting Grant, e prevedono di portare avanti la loro ricerca all´interno del contesto lombardo. Ci sono ancora risorse disponibili su questa importante misura, messe a disposizione da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo (complessivamente 4.950.625 euro), con l´obiettivo di sostenere la competitività dei giovani ricercatori all´interno del contesto lombardo". Lo ha ricordato l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, intervenendo all´incontro ´www.Ricercamonzino.it - Who we are, What we do, Where we are going´. Innovalombardia - Melazzini ha spiegato poi che "grazie al programma ´Innova Lombardia´, la Regione sarà in grado di attivare sul territorio 1 miliardo di euro di investimenti in ricerca e innovazione entro il 2020", sviluppando in particolare tre linee di finanziamento: ´Ricerca e sviluppo´ (destinato a singole Mpmi, aggregazioni di imprese e organismi di ricerca); ´Innovazione´ (introduzione di innovazione di prodotto o di processo e diffusione di modelli di business innovativi da parte delle imprese lombarde); ´Start up´ (creazione di start up innovative, sia tramite il coinvolgimento di operatori di capitale di rischio e di piattaforme di crowdfunding, sia tramite strumenti di debito). Cluster Tecnologici - "Regione Lombardia - ha detto Melazzini - crede molto in tutto ciò che è ricerca e innovazione, che rappresentano le leve fondamentali per lo sviluppo economico e il benessere dei cittadini e delle imprese. Siamo infatti uno dei quattro motori di Europa, grazie agli investimenti in questi settori e che intendiamo raddoppiare entro il 2018, raggiungendo il 3% del Pil". Tra gli altri interventi promossi dalla Regione, Melazzini ha ricordato anche: "il sostegno a iniziative per potenziare l´ecosistema dell´innovazione attraverso la promozione dell´Open Innovation e dei Cluster Tecnologici Lombardi; l´offerta di servizi per l´innovazione e il trasferimento tecnologico transnazionale; il sostegno ai progetti infrastrutturali di ricerca e innovazione e alla domanda di innovazione della Pubblica amministrazione, attraverso gli appalti pre-commerciali, in grado di mobilitare indirettamente ulteriori investimenti sul territori". |
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SALUTE, MARONI: CONCRETA POSSIBILITÀ INTERVENTO SU TICKET |
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Milano 2 marzo 2015 - "L´assessore Massimo Garavaglia ha fatto un ottimo lavoro. Lui è in coordinatore di tutte le Regioni, si è impegnato molto e, grazie al negoziato, è arrivata questa buona notizia. Facendo i calcoli, potremmo intervenire sui ticket e questa è un´ottima notizia per i cittadini lombardi. Ci mettiamo subito al lavoro per vedere cosa potremo fare, ma la possibilità adesso c´è concretamente". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine dell´inaugurazione dell´Anno giudiziario del Tar della Lombardia, a proposito della quatificazione dei tagli alla Sanità decisa ieri a Roma, che sarebbe di una cifra inferiore a quella delle previsioni. |
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SALUTE IN LOMBARDIA: A FIANCO DI OSPEDALI E TERRITORI |
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Milano, 2 marzo 2015 - "Abbiamo risposto in modo adeguato a nuovi bisogni? Siamo riusciti ad impiegare meglio le limitate risorse che sono disponibili? I nostri interventi sono stati compresi dai cittadini? Queste credo siano le domande che devono porsi tutti coloro che sono qui presenti. Ciò al fine di verificare, come una buona azienda, il risultato di questi anni e per impostare il lavoro del futuro, per così garantire un sistema sanitario efficiente e sempre più capace di rispondere con qualità alle attese dei Lombardi". Con queste parole il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, ha aperto i lavori del convegno "Regolare l´innovazione per lo sviluppo della Sanità Lombarda. Un Metodo Di Verifica - "Proprio come è possibile oggi misurare gli esiti di una terapia o di un interventi chirurgico, abbiamo ritenuto doveroso cercare di misurare gli esiti dei nostri interventi sul sistema, attraverso un insieme di indicatori che riteniamo possano aiutarci a rispondere alle nostre domande. Ogni sana azienda è infatti chiamata - ha precisato Mantovani - a verificare le proprie strategie sulla base di un´accurata analisi dei dati, per misurarne regolarmente l´efficacia. Questo è il nostro obiettivo odierno". Una Politica Che Sceglie - "Sarebbe comodo - ha proseguito Mantovani nel suo intervento - poter dire: non chiudiamo nessun punto nascita. Politicamente sarebbe efficace, ma da una parte esiste una norma dello Stato che dobbiamo applicare e, dall´altra, Regione Lombardia intende prima di tutto garantire la sicurezza e la salute dei propri cittadini. Ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo proseguito nella stessa direzione anche per quanto riguarda il riordino delle alte specialità, assicurando un servizio ancora più vicino e sicuro ai reali bisogni dei pazienti". Mantovani ha quindi sottolineato la questione dei ´piccoli ospedali´: "Nessun ospedale verrà chiuso, ma siamo al lavoro per una loro conversione, al fine di rinnovare la loro funzione: saranno gli avamposto della presa in carico, per avviare così la vera innovazione". Stiamo Realizzando La Riforma - L´assessore, riepilogando le linee guida di questi anni, ha posto l´accento sulle direttrici fondamentali che caratterizzano il lavoro dell´assessorato alla Salute: "Stiamo anticipando la riforma della sanità. Il testo che elaborerà il Consiglio regionale - ha detto Mantovani - darà infatti fondamenta normative ad un mutamento del sistema che è già in corso attraverso gli strumenti di programmazione e di governo". Il Vicepresidente ha quindi ricordato alcune delle principali azioni: l´avvio dei Creg e dei Pot, i nuovi presidi ospedalieri territoriali, il progressivo spostamento delle risorse alle prestazioni territoriali, il miglioramento dell´accessibilità con gli ambulatori aperti. A Fianco Degli Ospedali E Dei Territori - Il vice Presidente Mantovani ha quindi chiarito che lo sviluppo del territorio non determina l´impoverimento del sistema ospedaliero: "Continuiamo a investire nella riqualificazione dei nostri ospedali (870 milioni per investimenti in edilizia e ammodernamento tecnologico). Un investimento che riguarda anche le persone: in questa legislatura sono stati assunte oltre 3500 persone". Impulso Alla Ricerca - Mario Mantovani si è quindi soffermato sull´innovazione e la ricerca: "Ogni anno investiamo oltre 300 milioni per finanziamenti di progetti specifici per l´attività di ricerca. Destiniamo oltre 4 milioni per finanziare, oltre alla quota assegnata dal ministero, la formazione di specialisti medici; anche le risorse per la ricerca clinica e preclinica attraverso la Fondazione per la ricerca cominciano a dar frutto. La sanità inoltre - ha sottolineato l´Assessore - è sviluppo sia perché da lavoro direttamente ad oltre 130.000 persone, sia perché genera un indotto per il sistema produttivo pari a circa 12 miliardi di euro ogni anno". Sanita´ Questione Di Cuore - "La sanità è comunque troppo vicina ai bisogni primari dei cittadini per poter essere organizzata solo basandosi su evidenze tecniche e dati. Occorre per questo anche saper ascoltare i cittadini e leggere i dati alla luce del contesto economico e sociale, accompagnando le persone e spiegando il perché delle scelte, senza sottrarsi al confronto. Questo è il compito della politica - ha concluso Mantovani- di una politica che si candida a guidare il cambiamento". |
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SANITA’ NEL LAZIO: DOPO OTTO ANNI IL PRIMO CONCORSO IL NUOVO PERSONALE PRENDERÀ SERVIZIO NELLE REMS, LE NUOVE STRUTTURE CHE ACCOGLIERANNO I PAZIENTI A SEGUITO DELLA CHISURA DEGLI OPG, GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI. IL CONCORSO È APERTO A MEDICI, PSICOLOGI, INFERMIERI E A TANTE ALTRE FIGURE |
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Roma, 2 marzo 2015 - Dopo otto anni dalla Regione il primo concorso pubblico per assumere nuovo personale nella sanità. In particolare è rivolto all’individuazione di 132 professionisti tra medici, psicologi, infermieri e altre figure. Il nuovo personale assisterà i pazienti all´interno delle Rems, le residenze per l´esecuzione della misura di sicurezza, le strutture residenziali socio assistenziali con cui la Regione supera gli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari, che dovranno chiudere per legge entro il 31 marzo. Sono circa 90 i pazienti che verranno ospitati nelle Rems del Lazio. Un’operazione di civiltà per assistere al meglio i pazienti. In particolare, sul totale dei 132 professionisti, 54 saranno assunti per la Asl Roma G, 54 per la Asl di Frosinone, 24 per quella di Rieti. A Palombara Sabina e a Pontecorvo saranno aperte le Rems provvisorie, per le quali i lavori sono già in corso. Quelle definitive, invece, saranno a Subiaco, Ceccano e Rieti, dove ci sarà il reparto che ospiterà le donne. Più risorse per i Dipartimenti della salute mentale. Per migliorare e potenziare i servizi dei Dsm, i Dipartimenti salute mentale, la Regione mette a disposizione un milione di euro, risorse importanti attraverso cui garantire un’assistenza e servizi migliori ai pazienti. “Non vi è stato alcuno stop al programma che vede il Lazio impegnato a superare la vergogna degli ospedali psichiatrici giudiziari, applicando una norma di civiltà votata dal Parlamento – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti. Una grande Regione come il Lazio, di oltre 5 milioni e 800 mila abitanti, non può esimersi dal prendersi in carico 90 suoi cittadini malati e ospitati in quelle strutture che Napolitano definì una vergogna per un paese civile”- ha detto ancora Zingaretti. |
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SANITA’ IN VENETO: ADEGUATE SCHEDE URGENZA EMERGENZA. OTTIME NOVITA’ PER CAPRINO VERONESE, MALCESINE E MONSELICE” |
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Venezia, 2 marzo 2015 - “Buone notizie per il rafforzamento delle dotazioni e per l’organizzazione dell’urgenza emergenza nel veronese e nel padovano”. Lo annuncia l’Assessore alla Sanità Luca Coletto, al termine della seduta della Commissione Sanità del Consiglio regionale, alla quale ha personalmente partecipato. “In particolare – dice Coletto – sono state apportate alcune modifiche alle schede sanitarie ed è stata data risposta a due situazioni che meritavano particolare attenzione a Caprino Veronese e a Malcesine ed è stata assegnata la richiesta ambulanza in più all’Ulss 17 per il nuovo Ospedale di Monselice, che sarà operativa h24”. “A Verona – dice un Coletto particolarmente soddisfatto – è stato inserito un Punto di Primo Intervento a Caprino dove c’era obbiettivamente una necessità, mentre il Punto di Primo Intervento all’Ospedale di Malcesine passa da H12 ad H24. E’ stato anche deciso di attivare la convenzione con il Trentino sulla base della quale i pazienti più gravi, non adeguatamente assistibili a Malcesine, potranno essere trasportati al più vicino Ospedale di Arco. Con questa decisione – conclude Coletto – abbiamo dato una risposta concreta alle reali necessità dell’area del Lago di Garda, sia per i cittadini residenti, sia per i milioni di turisti che ci fanno gradita visita per 7 o 8 mesi l’anno e che danno giustamente molta importanza al tipo di assistenza sanitaria offerta”. |
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RIFORMA DELLA SANITÀ IN TOSCANA, ROSSI: "PRONTI AL DIALOGO, MA NO AI RICATTI" |
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Firenze 2 marzo 2015 - "Il mio obiettivo è salvare la sanità pubblica. Per farlo siamo tutti chiamati a compiere un duro sforzo, imposto dai pesanti tagli ai finanziamenti: per la Toscana si tratta di oltre 300 milioni in meno all´anno. Mi spiace, francamente, che questo nostro sforzo riformatore venga male interpretato. Basterebbe girare gli occhi intorno a ciò che accade nel mondo, in Italia ed anche in Toscana, per vedere che, non solo in sanità, molte sono le ristrutturazioni in corso a cui gli stessi sindacati partecipano attivamente e in maniera positiva". Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, interviene così a proposito di alcune valutazioni espresse daIl´ipasvi di Firenze, Prato e Pistoia e dalla Cgil di Pistoia sulla riforma del sistema sanitario toscano. "Se vogliamo mantenere quantità e qualità dei servizi - prosegue -, davanti a noi c´è solo una strada percorribile: riorganizzare profondamente la nostra struttura sanitaria, attualmente troppo sbilanciata verso l´alto. Dobbiamo quindi procedere ad una seria riforma organizzativa a partire dall´accorpamento delle Asl. Al cui interno è del tutto ragionevole consentire a medici e infermieri di andare in pensione in base ai criteri in vigore prima della riforma Fornero. E assumere un certo numero di operatori sanitari, giovani, che potranno dare un impulso nuovo ai servizi sul territorio". "Al riguardo - dice ancora Rossi - mi meraviglia molto il comportamento critico sia dei diversi primari che delle stesse Università. Posizioni anacronistiche che rischiano di produrre la distruzione della nostra sanità pubblica. Naturalmente questo processo non sarà calato dall´alto, ma preceduto e accompagnato da un confronto con lavoratori e le loro organizzazioni. Siamo interessati al dialogo - conclude -, ma assolutamente indisponibili ai ricatti e alle battaglie dal sapore corporativo". |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO HA INCONTRATO UNA DELEGAZIONE COMITATO VITTIME SANGUE INFETTO |
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Catanzaro, 2 marzo 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato alcuni delegati del Comitato Vittime Sangue Infetto Calabria. Presenti il dirigente generale del Dipartimento " Tutela della salute " Bruno Zito e Rosanna Verdoliva della stessa struttura regionale. E’ stata discussa la grave situazione in cui versano le persone che hanno contratto varie malattie a seguito di trasfusioni di sangue infetto. Gli interessati lamentano, infatti, la mancata erogazione dell´ indennizzo previsto dalla legge 210/92. La problematica nasce dal fatto che, a partire dall´anno 2012, lo Stato ha trasferito questa funzione in capo a ciascuna Regione senza, però, provvedere, al contempo, al corrispondente trasferimento di risorse economiche. Circostanza, questa, che ha determinato, per quanto riguarda in particolare la nostra Regione, un’ oggettiva difficoltà nella corresponsione degli emolumenti dovuti agli interessati. Basti pensare che si registra un’accumulazione di arretrati, a partire dal 2012 per alcune indennità dovute e che l’assegnazione relativa al riparto 2015 è di poco più di sei milioni, con una scopertura di tredici milioni di euro. Una situazione oggettivamente grave,resa ancora più complicata dall’ essere, la Calabria, Regione sottoposta a Piano di Rientro dai disavanzi sanitari. Al termine dell’ incontro, il presidente Oliverio ha assunto l’impegno ad accelerare al massimo le procedure di liquidazione per far si che le spettanze possano essere corrisposte entro il prossimo quindici marzo. Altro impegno preso riguarda l’avvio di iniziative affinché venga concessa alla Regione la possibilità di utilizzare, anche in maniera proporzionale, quota parte del Fondo Sanitario Regionale per l’ erogazione degli indennizzi dovuti. In merito a ciò il presidente Oliverio impegnerà la rappresentanza parlamentare calabrese affinché vengano assunte le iniziative più adeguate nei confronti dei Ministeri competenti. |
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LISTE DI ATTESA IN SANITÀ, ECCO IL NUMERO VERDE REGIONALE DELLA TOSCANA |
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Firenze 2 marzo 2015 - Un numero verde regionale per rispondere ai cittadini che hanno problemi con i tempi di attesa per l´esecuzione di visite e prestazioni diagnostico-strumentali. L´ha istituito la Regione, per garantire a tutti il diritto di fruire delle prestazioni ambulatoriali nel rispetto dei tempi massimi stabiliti dalla normativa regionale, sulla base di opportune valutazioni di appropriatezza e di urgenza. L´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni l´ha presentato assieme al direttore generale dell´assessorato Valtere Giovannini. "Il numero verde per le liste di attesa - chiarisce l´assessore Marroni - è il risultato di un grande sforzo organizzativo, avviato da alcuni mesi con la formazione del personale su tutti gli aspetti e le problematiche connesse con l´accessibilità dei cittadini alle prestazioni del servizio sanitario regionale. Ben più che un semplice numero telefonico, questo del numero verde è un progetto, che ha l´obiettivo di rinsaldare l´alleanza tra cittadini e sistema sanitario". Al numero verde, 800 55 60 60, attivo da oggi, giovedì 26 febbraio, e gratuito da tutto il territorio regionale per i numeri fissi e per i cellulari, risponde personale dedicato, che fornirà informazioni attraverso un ascolto attivo e personalizzato. Il numero è in funzione dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 15. A breve, nell´ottica di garantire il servizio 24 ore su 24, sarà attivata una segreteria telefonica che entrerà in funzione dalle 15 alle 9 dei giorni feriali, e nei giorni festivi, per consentire di accogliere in qualsiasi momento le comunicazioni dei cittadini. In via sperimentale, il servizio funzionerà per un set di prestazioni che risultano essere maggiormente critiche, sia in termini di volumi che di tempi di esecuzione. Gli esami attualmente previsti sono i seguenti: ecografia addome superiore, eco addome inferiore, eco addome completo, visita oculistica, visita ortopedica, visita neurologica. La fase di "test drive" durerà circa un mese. Successivamente il servizio verrà gradualmente esteso ad ulteriori visite, ed è previsto anche l´ampliamento sugli esami di diagnostica per immagini e strumentale. Come funziona il numero verde. Possono accedere al servizio tutti i cittadini in possesso di ricetta medica per l´esecuzione di prestazioni specialistiche di primo accesso, che si sono già rivolti ai servizi di prenotazione dei Cup aziendali, sentendosi proporre una prenotazione con prima data disponibile oltre i tempi garantiti dalla normativa regionale: 15 giorni per le visite e 30 giorni per gli esami di diagnostica. Il servizio non è rivolto alle visite di controllo, che seguiranno percorsi distinti e saranno prenotate direttamente dallo specialista o dalla relativa unità operativa, al termine della prima visita o (in caso di ricovero) al momento delle dimissioni. Al momento del contatto telefonico il cittadino deve comunicare i propri dati anagrafici: nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono. Se chiama nell´orario in cui è in funzione la segreteria telefonica, oltre ai dati personali necessari per l´identificazione, il cittadino dovrà lasciare anche un indirizzo mail e un numero di telefono per essere ricontattato dagli operatori. E´ prevista un´ulteriore modalità di accesso al servizio, direttamente dal portale del sito web regionale. Il servizio è strutturato su due livelli: un front office, che accoglie subito le richieste in entrata, e un back office di esperti, che nell´arco di 48 ore cerca una risposta direttamente nell´ambito del sistema. Successivamente, l´utente verrà richiamato, per comunicargli la soluzione specifica individuata in funzione delle esigenze espresse. Il numero verde era previsto dalla delibera dell´agosto 2014, che assegnava 10 milioni alle aziende sanitarie per la messa a punto di piani straordinari per la riduzione delle liste di attesa e istituiva un tavolo di monitoraggio per verificare costantemente l´efficacia degli interventi. La sanità toscana fornisce una massa imponente di prestazioni: 7 milioni di visite specialistiche e 4 milioni di prestazioni di radiodiagnostica l´anno: una media di 3 a testa per ogni cittadino toscano. Negli ultimi anni, in Toscana come nel resto d´Italia e negli altri Paesi, si è assistito a un profondo mutamento del bisogno di salute. L´invecchiamento della popolazione e il correlato aumento delle patologie cronico degenerative (condizioni che ad oggi rappresentano circa il 25% dei soggetti) obbligano a una riorganizzazione della risposta sanitaria. E´ quindi necessario che la risposta dei servizi sia sempre più differenziata, in base alle varie fasce di età e al genere. Negli ultimi 7 anni, in Toscana il numero di prestazioni specialistiche erogate è cresciuto con un indice medio di variazione annua dell´1,4%: dai 59.150.814 del 2007 ai 65.402.380 del 2013. E a richiedere visite, prestazioni, assistenza, sono soprattutto i cittadini dai 65 anni in su: questo vale per i contatti con il medico di medicina generale, per le prestazioni negli ambulatori specialistici, per le confezioni di farmaci. Mentre il consumo di prestazioni specialistiche ambulatoriali cresce leggermente per le classi di età giovani adulte, la crescita di prestazioni cliniche e terapeutiche specialistiche diviene iperbolica nelle classi di età più avanzate. Circa il 40% delle visite di primo accesso sono per le persone ultra65enni. Muovendo da questa riflessione, la delibera dello scorso agosto aveva definito tre diverse tipologie di visite: La visita urgente e la funzione del pronto soccorso. Il pronto soccorso è il centro di riferimento per le condizioni cliniche o diagnostiche valutate urgenti, non risolvibili dal medico di famiglia o dalla medicina specialistica ambulatoriale. Quindi le visite e le richieste di procedure o diagnostica strumentale classificate urgenti dovranno essere indirizzate al pronto soccorso. La visita, la richiesta di prestazioni diagnostico-strumentali, di primo accesso. Dovrà avere tempi sufficienti, certi e stabiliti, dunque con classe di priorità "breve" o "differibile", in coerenza con il bisogno rilevato; quindi il primo accesso non può ricomprendere la classe di priorità "programmata". La visita di controllo e la visita/richiesta di riesame. Per le prevalenti patologie e condizioni croniche, le aziende definiscono piattaforme specifiche di competenze specialistiche e diagnostiche, con specifiche disponibilità, sia cliniche che diagnostico-strumentali, organizzate sotto forma di Agenda di prenotazione, rese disponibili, in reciproca responsabilità, alle nuove organizzazioni territoriali della medicina generale (Aft) e agli specialisti, in coerenza con i percorsi assistenziali e con l´evoluzione della sanità d´iniziativa. |
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SANITA´ IN ABRUZZO: SI APRE STAGIONE DI VERO CAMBIAMENTO NUOVO ELENCO IDONEI DIRETTORI ASL E AVVISO AGENZIA SANITARIA |
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L´aquila, 2 marzo 2015 - Formazione di un nuovo elenco di idonei alla nomina di Direttore generale delle Asl e un avviso pubblico per la scelta del Direttore dell´Agenzia Sanitaria regionale. La Giunta ha approvato oggi i due importanti provvedimenti. Si tratta di un avviso pubblico nel quale vengono stabiliti i requisiti necessari per l´accesso alla selezione e la procedura mediante la quale si arriverà alla formazione di un nuovo elenco di idonei alla nomina di direttore Asl. Inoltre, la Giunta ha approvato l´avviso per il nuovo direttore dell´Agenzia sanitaria al fine di acquisire nuove candidature visto il lasso di tempo intercorso dall´approvazione del precedente elenco. Attualmente è in carica un commissario straordinario per la gestione provvisoria, Alfonso Mascitelli. "I provvedimenti adottati - ha commentato l´assessore alla Sanità, Silvio Paolucci - accompagnano la nuova fase di cambiamento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale che sta lasciando alle spalle il commissariamento e il Piano di rientro per una nuova stagione di impegno per tutti, per dare spazio a chi è stimolato oggi a rispondere alle nuove sfide e a perseguire obiettivi certi per un sistema sanitario efficace ed efficiente". Per la selezione degli idonei da inserire nell´elenco regionale dei direttori Asl verrà nominata un´apposita commissione con delibera successiva. Uno dei componenti sarà designato dall´Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. |
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SARDEGNA: CORSI OSS, NUOVA PROROGA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. C´È TEMPO SINO AL 16 MARZO |
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Cagliari, 2 marzo 2015 - C’è tempo ancora sino al 16 marzo per presentare le domande di partecipazione ai corsi per Operatore Socio Sanitario. La Regione, infatti, ha autorizzato la proroga dei termini che sarebbero scaduti a fine febbraio. La selezione riguarda i percorsi formativi per disoccupati e occupati che, a fine corso, otterranno la qualifica di Oss. "La proroga - fa sapere l´assessore del Lavoro, Virginia Mura - nasce dall´esigenza di venire incontro alla difficoltà di ottenere in tempi brevi il modello Isee 2015 in conformità alla normativa vigente". Risulta, infatti, che l´Inps stia riscontrando problemi nell´istruttoria delle pratiche. L’assessore Mura, inoltre, precisa che non sarà possibile concedere una nuova proroga. "Un altro allungamento dei termini - sottolinea l’esponente della giunta Pigliaru - renderebbe impossibile il rispetto di quanto stabilito nella delibera che ha assegnato il finanziamento e, soprattutto, l’utilizzo delle risorse previste entro il 31 dicembre 2015, ultima data utile per la spesa del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013". Se non fossero spesi nei tempi previsti, i finanziamenti andrebbero restituiti all´Unione Europea. |
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