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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Luglio 2015 |
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MINISTERO DELLA SALUTE. CALL CENTER 1500 PER FRONTEGGIARE L´EMERGENZA CALDO ATTIVO DAL 6 LUGLIO CON ORARIO 9:00 - 18:00 SABATO E DOMENICA COMPRESI |
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Roma, 7 luglio 2015 - Il Ministero della salute, per fronteggiare l´emergenza caldo, ha attivato, a partire dal 6 luglio 2015 il servizio di pubblica utilità 1500 "Estate sicura, come vincere il caldo". Il servizio è gratuito e attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, sabato e domenica compresi. Al numero 1500 risponde personale altamente qualificato e appositamente formato, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e anche dirigenti sanitari (medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi), per soddisfare le richieste più complesse. |
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BOLZANO: PROCEDE IL PROGETTO DI CERTIFICAZIONE PER LA CHIRURGIA ONCOLOGICA |
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Bolzano, 7 luglio 2015 - Non vi sono ostacoli per la certificazione Iso 9001 della chirurgia oncologica nell’Azienda sanitaria provinciale, questa la principale comunicazione emersa nel corso della conferenza stampa del 3 luglio indetta dall’assessora provinciale Martha Stocker. La Giunta provinciale ha avviato nell’autunno del 2013 il processo di certificazione internazionale Sono circa 1400 ogni anno i pazienti che muoiono in Alto Adige a causa di malattie oncologiche. Per poter offrire ai pazienti i migliori trattamenti la Giunta provinciale nel 2013 ha posto le basi per l´assegnazione della certificazione internazionale di chirurgia oncologica ai vari reparti che operano negli ospedali altoatesini. Nel corso di un incontro informativo, che ha preceduto la conferenza stampa, con i consiglieri provinciali, i rappresentanti dei partner sociali, dei sindacati di settore ed i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, i vertici dell´Ordine dei medici, la Società altoatesina di medicina generale (Sügam) e l´Accademia altoatesina di medicina generale (Sakam) l´assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha comunicato ufficialmente lo stato di avanzamento del progetto. "La progressiva specializzazione e l´esperienza acquisita da parte di un medico, la scelta più opportuna tra una molteplicità di offerte terapeutiche ed una collaborazione interdisciplinare strutturata tra gli esperti del settore sono aspetti decisivi per un progressivo aumento della qualità nelle cure oncologiche in Alto Adige. Per questa ragione ci siamo posti gli obiettivi della certificazione internazionale dei nostri reparti e di sviluppare i centri di competenza in Alto Adige nell´ambito dei quali possano essere eseguiti i necessari interventi. In quest´ambito un trattamento pre- e post-operatorio dovrà essere comunque possibile anche in futuro negli ospedali a livello locale" sostiene l´assessora Martha Stocker. I coordinatori del progetto, Oswald Mayr e Luca Armanaschi, hanno illustrato nel corso delal conferenza stampa i prossimi passi. Oswald Mayr ha sottolineato che" Non essendoci più ostacoli per la certificazione Iso 9001 della chirurgia oncologica nell´Azienda sanitaria provinciale, abbiamo posto le basi per le varie certificazioni specialistiche. Grazie alle certificazioni, come è testimoniato dalle statistiche effettuate a livello internazionale, è possibile ridurre il tasso di mortalità nei pazienti oncologici. Si tratta di una vera e propria svolta per la sanità altoatesina e tutti i sette ospedali provinciali collaborano proficuamente a questo progetto". Luca Armanaschi ha quindi specificato che "Entro il 2018 vogliamo conseguire queste certificazioni specialistiche per i reparti di chirurgia generale, urologia, ginecologia ed otorinolaringoiatria. La certificazione rappresenta un salto qualitativo notevole ed è soggetta a verifiche annuali da parte di certificatori esterni. Attualmente a livello provinciale vi sono 46 chirurghi dedicati al settore oncologico e sono complessivamente 27 i reparti ed i servizi dotati di certificazione Iso 9001. Già oggi i sette ospedali sono collegati settimanalmente in videoconferenza per trattare a livello di equipe i tumori del colon retto o del tumore alla mammella. È stato inoltre avviato un lavoro di benchmarking a livello europeo grazie al quale le strutture provinciali vengono confrontate con oltre 200 strutture d´eccellenza. In quest´ambito è importante anche la collaborazione delle associazioni dei pazienti. Attualmente vi sono in Alto Adige 46. Grazie alle certificazioni contiamo di ridurre la mortalità legata a problematiche oncologiche in una percentuale compresa tra il 7 ed il 20%". L´esperta germanica nel settore delle certificazioni, Simone Wesselmann, ha quindi sottolineato l´importanza della certificazione internazionale mentre il punto di vista dei pazienti è stato evidenziato dal presidente della Lega per la lotta contro i tumori, Paolo Coser, il quale ha espresso il pieno sostegno al progetto anche a nome della Südtiroler Krebshilfe. |
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PIEMONTE: PROGRAMMATI I FABBISOGNI DI PRESTAZIONI OSPEDALIERE DALLA SANITA´ PRIVATA ACCREDITATA PER IL PROSSIMO TRIENNIO |
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Torino, 7 luglio 2015 - “Abbiamo programmato con un lavoro lungo e meticoloso i fabbisogni di prestazioni ospedaliere che la Regione Piemonte pagherà alle strutture sanitarie accreditate private per il prossimo triennio: un quadro che si completa a partire dal Patto della Salute e dal Regolamento attuativo nazionale e tenendo conto sia della delibera sul riordino della rete ospedaliera sia di quella sulla rete di assistenza territoriale” L’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, è soddisfatto: “ Si chiude con questo atto il primo intenso anno di lavoro per rimettere in ordine la sanità del Piemonte sia dal punto di vista della programmazione dell’offerta, sia dal punto di vista del controllo dei conti; oggi infatti abbiamo anche approvato la prima metà dei bilanci di previsione 2014 delle aziende sanitarie ospedaliere e la gestione sanitaria accentrata del 2013, tutti atti che portiamo a Roma all’esame del tavolo ex Massicci, come promesso”. “Siamo partiti dal budget 2014 di fabbisogni ospedalieri che fornivano i privati, pari a 570 milioni di euro, ed abbiamo operato una contrazione, ma senza mai applicare tagli lineari. Ringrazio tutti gli operatori privati che hanno firmato, il 90% del totale, con i quali senza pregiudizi intendiamo costruire un percorso di collaborazione nell’interesse dei pazienti e di tutti i lavoratori del settore, entrando nel merito preciso delle nostre necessità, non dell’interesse per quanto legittimo degli imprenditori” Saitta ha ricordato come il confronto sia partito con le associazioni di categoria e sia poi stato condotto dal direttore della sanità regionale Fulvio Moirano su tavoli separati: “Ci sono ora 60 giorni in cui si formalizzano i dettagli e gli atti, chi non ha firmato oggi si trova il budget previsto da noi, senza margine di trattativa. Poi cominceranno le procedure per il disaccreditamento di chi non accetta.” “Abbiamo recuperato circa 40 milioni di euro, 20 dei quali li abbiamo già destinati a prestazioni di letti di continuità assistenziale ed assistenza domiciliare, la vera grande esigenza che abbiamo registrato”. Saitta conclude ricordando che questa programmazione dell’offerta di sanità privata accreditata ha consentito di chiudere anche numerosi ricorsi pendenti. |
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LOMBARDIA, SÌ AL POLO SOVRAPROVINCIALE PER LE PATOLOGIE NEUROCHIRURGHICHE APPROVATO IL PROGETTO INTER-AZIENDALE TRA CREMONA E MANTOVA |
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Milano, 7 luglio 2015 - Via libera ad un nuovo polo sperimentale sovra provinciale tra Cremona e Mantova che valorizzerà, in un´ottica di integrazione e coerentemente allo spirito della riforma in fase di discussione, il sistema sanitario nel campo delle patologie neurochirurgiche, a beneficio dei cittadini di questi territori". Così dichiara Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia, commentando la delibera approvata dalla giunta odierna che ha varato il progetto di "sperimentazione inter-aziendale della durata di due anni presentato dalle Aziende Ospedaliere Carlo Poma di Mantova e Istituti Ospitalieri di Cremona, dalle Asl di Mantova e Cremona e Areu". Una Maggiore Integrazione - "Con tale provvedimento intendiamo ampliare la gestione delle emergenze urgenze neurochirurgiche, da tempo riconosciute su Cremona, anche al territorio mantovano, oggi sprovvisto di questo specifico settore; una situazione che induceva alcuni cittadini a rivolgersi anche a strutture extraregionali. Per tale ragione, consapevoli delle qualità clinica che Regione Lombardia può offrire - continua Mantovani- abbiamo deciso di puntare ad un ulteriore efficientamento del sistema, in una logica di integrazione e di ampliamento delle eccellenze anche tra varie aziende". Il Progetto - Il progetto avrà carattere sperimentale per un periodo di due anni (2015-2017) e può già contare sul buon livello delle strutture (rianimazione, neurologia e chirurgia) del Presidio Ospedaliero di Mantova per lo svolgimento delle attività (rianimazione, sub-intensiva e di degenza ordinaria). Sarà invece prevista l´assunzione di nuovo personale altamente specializzato per l´avvio del presidio. 14 Lo Spirito Della Riforma - "In tale sperimentazione vediamo già concretizzati i nuovi obiettivi che sono alla base del percorso di evoluzione del sistema sanitario lombardo in fase di discussione: una rinnovata alleanza tra aziende e territori che sappia anche superare i confini amministrativi, per fornire ancora più servizi ed opportunità ai nostri cittadini". |
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SALUTE: REGIONE FVG IN PROGETTO SU INFORMAZIONE VACCINAZIONI |
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Trieste, 7 luglio 2015 - La Regione Friuli Venezia Giulia sottoscriverà un accordo di collaborazione con la Regione Puglia per lo svolgimento delle attività di interesse comune finalizzate alla realizzazione del progetto "Chi dovrebbe essere vaccinato e perché: toolkit per la società in evoluzione". Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. Le finalità del progetto, inserito nel programma delle attività del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Cpcm) del Ministero della Salute, rientrano nel Piano regionale della prevenzione 2015-2018, nel quale è previsto di aumentare la copertura vaccinale e l´adesione consapevole della popolazione e di specifici gruppi a rischio attraverso lo sviluppo e la diffusione di materiale informativo e comunicativo sul tema delle vaccinazioni. "Chi dovrebbe essere vaccinato e perché: toolkit per la società in evoluzione", presentato dalla Regione Puglia, ha l´obiettivo di analizzare il fenomeno del rifiuto vaccinale e il suo possibile impatto sulla salute della popolazione al fine di ottimizzare lo sviluppo e la diffusione di materiale informativo e comunicativo standardizzato a valenza nazionale che soddisfi le esigenze conoscitive e le necessità pratiche di decisori, operatori sanitari e popolazione. Ii progetto prevede il coinvolgimento, come unità operative, di strutture regionali e aziende sanitarie che siano in possesso di uno specifico know-how nella sorveglianza, controllo delle principali malattie prevenibili con la vaccinazione e nella produzione di materiale informativo sulle vaccinazioni, e sulla capacità di networking, tra le quali è stata individuata anche la Regione Friuli Venezia Giulia. La conduzione scientifica e la gestione amministrativo-contabile del progetto sarà affidata all´Azienda per l´assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale". |
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BOLZANO, APPROVATA DAL CONSIGLIO LA LEGGE SULLE PERSONE DISABILI |
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Bolzano, 7 luglio 2015 - Il Consiglio provinciale ha approvato il 7 luglio, con un´ampia maggioranza, la nuova legge provinciale sull’inclusione e la partecipazione delle persone disabili. L´approvazione della nuova legge provinciale sull´inclusione e la partecipazione delle persone disabili da parte del Consiglio provinciale,è stata seguita con grande attenzione da numerose persone disabili e dai rappresentanti delle loro associazioni sia a livello provinciale che delle regioni limitrofe. Il dibattito che ha preceduto l´approvazione della legge è stato tradotto nella lingua dei segni per consentire a tutti i presenti di seguirne lo sviluppo. I principali obiettivi della nuova legge sono l´attenzione nei confronti della dignità umana, l´autonomia e la libertà di decisione, la non discriminazione, la piena partecipazione ed il coinvolgimento nei processi decisionali, le pari opportunità e l´accessibilità. La modifica della legge esistente si è resa necessaria per adeguare lo strumento legislativo risalente al 1983 alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili sottoscritto nel 2006 e per riunir in un testo unico tutte le norme a loro favore. Questo processo di riforma legislativa è stato avviato nel 2013 con il coinvolgimento delle persone disabili, dei loro familiari, degli operatori del settore socio-sanitario e delle organizzazioni private che hanno potuto fornire i loro contributi ed esprimere le loro opinioni su di un apposito blog e nel corso di un convegno appositamente organizzato. Il testo di legge è stato elaborato con il contributo di 10 gruppi di lavoro e di un gruppo di coordinamento ed è quindi il frutto di un ampio processo partecipativo al quale hanno preso parte complessivamente circa 300 persone. La legge riguarda tutti i settori della vita delle persone disabili, dalla famiglia, alal scuola, dal lavoro al settore abitativo, sino alal sanità ed alla mobilità. Il nuovo strumento legislativo introduce alcune importanti novità come ad esempio il rafforzamento della possibilità di scelta per quanto riguarda l´iscrizione scolastica; viene altresì rafforzata la collaborazione con il mondo universitario non solamente per quanto riguarda la ricerca ma anche in merito all´accessibilità delle strutture; un´attenzione particolare viene inoltre dedicata al momento di passaggio tra la scuola ed il mondo del lavoro. Alle imprese private che assumono persone disabili viene infatti garantita un´assistenza complessiva che riguarda non solamente l´occupazione ma anche l´ambiente di lavoro nel suo complesso. Nel settore abitativo l´obiettivo viene incentrato su modelli più flessibili che consentono di rafforzare l´autonomia delle persone disabili alle sull´inclusione e la partecipazione delle persone disabili l quali viene altresì garantito il diritto di scegliere liberamente il luogo in cui abitare. Allo scopo di assicurare una migliore assistenza specialistica in ogni comprensorio sanitario viene previsto almeno un servizio dedicato a persone disabili. Per quanto riguarda la mobilità l´obiettivo prioritario è quello di aver a disposizione dei mezzi di trasporto pubblici privi di barriere architettoniche. Il concetto di accessibilità nella nuova legge va al di là dell´abbattimento delle barriere architettoniche e spazia anche all´ambito della comunicazione. In futuro, infatti, tutte le leggi ed i documenti ufficiali che riguardano le persone disabili dovranno essere redatti anche in un linguaggio semplificato per consentirne la comprensione anche ai diretti interessati (ad esempio persone con difficoltà di apprendimento). "L´autodeterminazione e l´auto-responsabilizzazione delle persone disabili devono essere rafforzate e deve essere sostenuta la loro partecipazione alla vita famigliare e sociale. Queste linee d´indirizzo sono state inserite nella legge su esplicita richiesta delle persone disabili e delle loro associazioni. È sicuramente per questa ragione che questa nuova legge è stata approvata dal Consiglio provinciale con un consenso così ampio" sottolinea l´assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker. |
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PIEMONTE: SANITA´ PENITENZIARIA, INSEDIATO IL GRUPPO TECNICO INTERISTITUZIONALE |
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Torino, 7 luglio 2015 - “Intendiamo porre grande attenzione ai temi della sanità penitenziaria che, nel passato, sono stati trascurati da parte dell’amministrazione regionale. Abbiamo inserito anche questa materia, assai delicata per molti risvolti, nella delibera sull’assistenza territoriale che abbiamo approvato lunedì in Giunta e chiediamo ai Direttori generali delle Aziende sanitarie di attuare gli obiettivi loro indicati.” Così l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, intervenuto oggi all’insediamento del gruppo tecnico interistituzionale della sanità penitenziaria, istituito con delibera della Giunta regionale del 27 aprile scorso. L’incontro di oggi, al quale ha partecipato il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Bruno Mellano, è stato anche l’occasione per rapida ricognizione della riforma della sanità penitenziaria in Piemonte oltre che per una riflessione generale sul tema delle strutture che, in base alla recente normativa nazionale, devono sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari. Temi sui quali la Regione sta lavorando, in collaborazione con le altre istituzioni. Il gruppo tecnico interistituzionale è suddiviso in due sottogruppi, uno specifico per i minori con problematiche sanitarie sottoposti a provvedimento penale, l’altro per la presa in carico dei soggetti sottoposti alle misure di sicurezza. Del gruppo tecnico interistituzionale fanno parte: Fulvio Moirano, Direttore regionale Sanità, Antonella Caprioglio, della Direzione regionale Coesione sociale, Marco Bonfiglioli, Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria, Domenico Minervini, Direttore della casa circondariale Lorusso Cotugno di Torino, Tullia Ardito, direttore casa circondariale di Vercelli, Antonio Pappalardo, Centro Giustizia Minorile, Enrico Teta, Dipartimento Salute mentale, Asl To2, servizio tossicodipendenze, casa circondariale Lorusso Cotugno, Antonio Pellegrino, sezione di osservazione psichiatrica “Sestante” presso la casa circondariale Lorusso Cotugno, Orazio Pirro, servizio di neuropsichiatria infantile, Asl To1, Giuseppe Bafumo, Tavolo dei referenti dei servizi aziendali per la tutela della salute in ambito penitenziario, Paola Velludo, Magistratura di sorveglianza, Francesco Gianfrotta, Magistratura di sorveglianza, Bruno Mellano, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. |
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LOMBARDIA: ALTRI 15 MILIONI PER LA RICERCA |
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Milano, 7 luglio 2015 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini ha deciso di destinare 15 milioni di euro disponibili sul ´Fondo per la promozione di Accordi istituzionali´ (gestito da Finlombarda) per iniziative dedicate alla ricerca e all´innovazione. Risorse Per Creare Valore - "E´ una delibera estremamente importante - ha spiegato Melazzini nella conferenza stampa dopo la seduta della Giunta regionale - perché ci consente di governare meglio il sistema regionale della ricerca e dell´innovazione. Con questo provvedimento, siamo in grado di garantire una ulteriore disponibilità di risorse a chi fa ricerca e innovazione, in modo da trasformare le progettualità in valore, con forti e positive ricadute sul territorio". Le Azioni - Le azioni riguardano: il rinnovo degli Accordi di Collaborazione appena scaduti o in scadenza o nuovi di prossima sottoscrizione con enti istituzionali, enti di ricerca, consorzi universitari e altri enti anche internazionali, che si impegnino a cofinanziare con risorse finanziarie proprie iniziative congiunte con Regione Lombardia dedicate a ricerca e innovazione (Cnr, Fondazione Cariplo, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Consorzio Interuniversitario Cineca, Agenzia Spaziale Italiana); cofinanziamento di iniziative sinergiche e complementari ad azioni promosse da altri enti istituzionali finalizzate a facilitare la partecipazione di attori lombardi a misure di sostegno/finanziamento nazionali e internazionali. Gli Obiettivi - "Gli scopi principali - ha aggiunto l´assessore - sono due: attuare in modo complementare e sinergico con altre istituzioni regionali, nazionali e internazionali obiettivi e risultati sempre migliori a favore della competitività, in accordo con gli obiettivi del Prs; portare avanti progetti di ricerca (nati nell´ambito di accordi in realizzazione o appena conclusi) che hanno apportato, stanno apportando o apporteranno molteplici benefici e risultati per il territorio lombardo sia in termini scientifici che di ricadute occupazionali per ricercatori". |
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BOLZANO, DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI OK A LEGGE PROVINCIALE A SOSTEGNO DEI CELIACI |
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Bolzano, 7 luglio 2015 - Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla nuova legge provinciale sull´acquisto di prodotti senza glutine. "Abbiamo quindi la conferma che i pazienti celiaci possono beneficiare di un rimborso spese anche per i prodotti senza glutine acquistati al di fuori delle farmacie", sottolinea l´assessora provinciale alla sanità Martha Stocker. Sono circa 1200 le persone alle prese con la celiachia in Alto Adige e che ricorrono a prodotti dietoterapeutici senza glutine. Ora il Consiglio dei ministri ha deciso la non impugnativa della nuova legge provinciale sull´assistenza dei pazienti affetti da celiachia: il via libera di Roma conferma che i celiaci potranno ricevere dalla Provincia un contributo per l´acquisto di tutti i prodotti alimentari privi di glutine, come previsto dalle norme dell´Unione Europea, e non solamente per quelli compresi nel registro redatto a livello nazionale. "Gli interessati possono quindi acquistare i prodotti anche al di fuori delle farmacie e beneficiare anche in futuro del rimborso finora previsto per un massimo di 140 euro al mese", sottolinea l´assessora Stocker. La legge preve inoltre una scelta più ampia di prodotti e una maggiore flessibilità nell´acquisto, oltre che una semplificazione per il calcolo del contributo da suddividere con l´Azienda sanitaria. Il rimborso sarà facilitato dall´uso del sistema informatico di elaborazione dati. |
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LOMBARDIA: 500 MILA EURO A SOSTEGNO DELLE FARMACIE RURALI DELIBERATO L´AGGIORNAMENTO DELLE INDENNITA´ AI FARMACISTI |
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Milano, 7 luglio 2015 - "Un rinnovato sostegno a favore delle farmacie rurali, così da sostenere questi importanti presidi di salute anche nei territori più sfavoriti, a beneficio dei cittadini lombardi". Così dichiara Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia, commentando la delibera approvata dalla giunta odierna relativa all´aggiornamento delle indennità a favore dei farmacisti rurali. Aggiornamento Dei Parametri - La normativa infatti prevede la determinazione di indennità a favore dei titolari di farmacie riconosciute come "rurali", secondo alcuni parametri ed indicatori di disagio: localizzazione delle farmacie ed ampiezza del territorio servito. Con il provvedimento odierno vengono così aggiornate le indennità di residenza nel seguente modo: 3.354,90 annue per popolazioni fino a 1.000 abitanti; 1.917,09 annue per popolazioni da 1.001 a 2.000 abitanti; 1.198,18 annue per popolazioni da 2.001 a 3.000 abitanti. Investimento Di 500.000,00 - Per la copertura di tale provvedimento Regione Lombardia per il 2015 prevede un investimento di 500.000,00; le risorse verranno assegnate alle Asl, per i seguiti di competenza, con successivi provvedimenti della D.g. Salute. A Fianco Dei Territori - "La farmacia è il primo presidio di salute per ogni persona. Il rapporto tra i cittadini ed il loro farmacista di fiducia è infatti riconosciuto e consolidato. Regione Lombardia crede in un modello di sanità capace di integrare i vari soggetti attivi sui nostri territori e per questo investe in una collaborazione sempre più proficua anche con il sistema delle farmacie". |
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LAZIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DELLE CURE E SI RIDUCONO I COSTI |
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Roma, 6 luglio 2015 - Va avanti l’impegno e il lavoro della Regione per migliorare la qualità delle cure e dei servizi per i cittadini, anche attraverso Prevale, il Programma Regionale di Valutazione degli Esiti del Lazio che analizza e valuta gli interventi a cui tutti i cittadini dovrebbero avere accesso in condizioni di equità. L’accesso al sito Prevale da parte dei professionisti e degli operatori delle aziende sanitarie del Lazio è passato da circa 300 a 2300 nell’edizione 2014. Da giugno 2013 alcuni di questi indicatori sono stati inseriti come obiettivi dei Direttori Generali. Anche quest’anno confermata una tendenza al miglioramento. I dati dell’edizione 2015 del Programma Regionale di Valutazione degli Esiti dimostrano che c’è un tendenza al netto miglioramento, in particolare per quanto riguarda la tempestività aumenta per gli interventi chirurgici da frattura di femore, angioplastica primaria, e per la degenza post intervento di colecistectomia laparoscopica. Aumentano le fratture del femore operate entro due giorni. Nel Lazio le fratture del femore sono circa 10.000 ogni anno, sono in aumento, con 1.000 casi in più rispetto all’anno precedente. Nel 2014 gli interventi per fratture del collo del femore eseguiti entro due giorni dall’accesso in ospedale sono passati dal 41% al 49%. Effettuare l’intervento nei tempi raccomandati comporta significative ricadute positive per i pazienti, per tanti aspetti: dal recupero funzionale alla durata del dolore fino al rischio di complicazioni. L’operazione effettuata tempestivamente, a parità di età e fattori di rischio, riduce anche il rischio di decesso a un anno di distanza dalla frattura. Nonostante la media sia in miglioramento ci sono ancora differenze tra le varie strutture. Buone notizie anche per quanto riguarda l’angioplastica coronarica. Si tratta di un intervento salvavita molto efficace negli infarti acuti “gravi”: anche in questo caso la percentuale è aumentata, siamo passati dal 35% del 2013 al 42% del 2014, e anche questo caso ci sono diversità tra le varie strutture. Questa tipologia di intervento, così utile nel caso di infarto acuto del miocardio, può risultare invece inappropriata in assenza di infarto acuto del miocardio. Nel corso degli ultimi anni l’inappropriatezza è diminuita a favore degli interventi più efficaci come l’angioplastica primaria, ma è ancora alta. La colecistectomia laparoscopica. È ormai l’intervento di elezione per la colelitiasi e tra i suoi vantaggi ha quello di ridurre le complicanze rispetto all’intervento in laparatomia e di garantire una degenza post operatoria più breve, inferiore ai tre giorni. In questo caso siamo passati dal 55% del 2012, al 61% del 2013 al 67% del 2014. Anche in questo caso c’è da rilevare un’eterogeneità molto alta tra le diverse strutture. La Regione è al lavoro anche per risolvere le tante criticità che ancora ci sono: dall’eterogeneità dei risultati tra le diverse strutture e Asl del Lazio all’alta proporzione dei parti cesarei primari fino alla frammentazione degli interventi chirurgici. Gli interventi per ridurre le criticità. Tra le altre cose sono stati introdotti per la prima volta alcuni indicatori di qualità della chirurgia oncologia per il tumore della mammella, ma non solo: al via anche nuove misure sull’uso inappropriato di farmaci che possono avere conseguenze negative sulla salute. La proporzione dei parti cesarei primari. Nel 2014 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2013, con il 30% di donne che hanno eseguito cesarei eseguiti in donne senza precedente parto cesareo, un tasso molto alto. Anche la proporzione di cesarei primari varia tra le diverse strutture: alcune di queste rimangono ben al disotto del 25% pur avendo alti volumi di parti. L’assistenza territoriale e i percorsi diagnostico terapeutici. Per l’edizione 2015 sono stati introdotti anche criteri di valutazione dell’effettiva attivazione dei percorsi assistenziali mirati e per i pazienti con patologie croniche come diabete, Bpco, post Ima e post ictus. Anche in questo caso dalle prime analisi risultano grosse eterogeneità, tra Asl e tra distretti della stessa Asl. Un altro esempio è la prescrizione di antibiotici nei bambini, ad alto rischio di inappropriatezza e con un potenziale di futura resistenza all’antibiotico. C’è anche un problema di bassa aderenza alla terapia farmacologica per la prevenzione secondaria dell’infarto acuto del miocardio: anche in questo caso il dato varia nelle diverse Asl. "Oggi abbiamo, come ogni anno, reso pubblici i dati delle prestazioni delle cure della nostra regione ed emerge un dato molto positivo perché oltre a migliorare i conti migliorano la qualità delle cure- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è molto importante che questi dati migliorano mentre la spesa sanitaria sta tornando sotto controllo. Quindi distruggiamo il finto teorema per cui alla riduzione della spesa corrisponde una riduzione della qualità delle cure" – ha detto ancora Zingaretti. |
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LOMBARDIA. SALUTE: I BIMBI IN OSPEDALE CON IL LORO CANE |
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Milano, 7 luglio 2015 - "In questo ospedale abbiamo una pediatria straordinaria in una Milano che ha sempre più bisogno di attenzione per i nostri bambini. Qui, al Fatebenefratelli, i piccoli pazienti potranno ora venire in ospedale nei momenti di cura portandosi i loro amici a quattro zampe. Allontanarsi da casa, in particolare per un bambino, è sempre un momento difficile, per cui il fatto di poter avere qui il proprio cagnolino, accarezzarlo e stargli vicino credo sia un conforto importante. L´ospedale Fatebenefratelli oggi dunque realizza un progetto di alto valore sociale". Così ha dichiarato Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia, intervenuto questa mattina in occasione della presentazione del progetto di pet terapy avviato dall´Ospedale Fatebenefratelli. L´impegno Di Regione Lombardia - Un progetto varato nel pieno rispetto del provvedimento approvato dal Consiglio regionale lo scorso febbraio e che segue l´Accordo tra Ministero della Salute e Regioni in materia di benessere degli animali: le Regioni sono infatti chiamate a promuovere il contatto delle persone con gli animali da compagnia, rendendo tutti i luoghi pubblici accessibili anche per gli animali domestici, affermando così l´importanza della valenza che gli animali d´affezione rappresentano per la cittadinanza. "Abbiamo già stanziato già oltre 2 milioni di euro per il benessere degli animali. Regione Lombardia - ha aggiunto Mantovani - è impegnata per contrastare l´abbandono e il maltrattamento animale, in un ottica di prevenzione del fenomeno, sostenendo la lotta contro il randagismo, le cure veterinarie e l´istituzione dell´anagrafe canina in tutti i comuni" ha sottolineato l´Assessore Mantovani. 21 Animali, Un Beneficio Per Tutti - "Grazie alla presenza di un animale domestico, i bambini sviluppano fin da piccoli un senso di responsabilità e di empatia che li accompagneranno per tutta la vita. Peraltro anche a livello scientifico - ha proseguito Mantovani - è dimostrato che la presenza di un amico a quattro zampe possa avere effetti assolutamente positivi sulla salute fisica e sull´equilibrio emotivo. Bene dunque le iniziative che, secondo la cosiddetta Pet-terapy, ampliano la presenza degli animali a scopo terapeutico anche nei nostri ospedali". |
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LOMBARDIA SPORT: PRONTI 1,2 MILIONI PER L´ATTIVITÀ |
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Milano, 7 luglio 2015 - "Mettiamo a disposizione 1,2 milioni, incrementabili, per sostenere l´attività ordinaria e continuativa svolta dal nostro sistema sportivo". L´ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, nel corso della conferenza stampa dopo Giunta, dopo l´approvazione, su sua proposta, della delibera che ha definito i criteri per la concessione dei contributi a sostegno dei Comitati/delegazioni regionali delle Federazioni sportive nazionali, delle associazioni e società sportive dilettantistiche e delle eccellenze. Continuiamo Impegno Per Sport - "Criteri - ha sottolineato l´assessore Rossi - con cui Regione Lombardia ribadisce il proprio concreto impegno a favore del mondo sportivo e il suo essere in campo a fianco di chi fa attività sul territorio regionale". "Una iniziativa - ha proseguito -, che si pone in stretta continuità con le precedenti volte a concedere contributi a sostegno delle attività ordinarie e, in particolare, dell´iniziativa del 2014, che ha visto un´importante partecipazione dell´associazionismo sportivo dilettantistico lombardo". Pronti A Incrementare Dotazione - "Apriamo questa Misura 2015 con una iniziale dotazione di 1,2 milioni di euro, pronti a incrementarla almeno a 1,5 - ha spiegato l´assessore - ripartendola, in analogia al dimensionamento a livello nazionale, fra le categorie di soggetti riconosciuti dal Coni e dal Cip, in ragione del differente ruolo da esse esercitato nell´ambito dell´organizzazione e della pratica sportiva". 7 Tre Linee Di Finanziamento - Tre le linee di finanziamento: la prima per Comitati/delegazioni regionali delle Federazioni sportive nazionali; la seconda è rivolta ad associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde senza scopo di lucro iscritte al Registro nazionale del Coni e/o alla sezione parallela del Cip, affiliate a Federazioni sportive, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva (categorie Fsn, Dsa/eps, Fsn-cip); la terza per le associazioni sportive dilettantistiche lombarde senza scopo di lucro espressione dell´eccellenza sportiva lombarda. Dotazione Finanziaria E Attenzione Ai Disabili - Per la prima linea stanziamento di 100.000 euro, per la seconda 800.000 e, per la terza, 300.000. Sempre con il 10 per cento destinato alle associazioni o società la cui attività sia prevalentemente legata allo sport per disabili. Le Domande - Il contributo assegnabile sarà come minimo di 5.000 euro per la linea 1, 2.000 per la linea 2 con 1.000 per le realtà Cip, e, tra i criteri di assegnazione, ci sono il numero di tesserati complessivo, quello dei tesserati under 18, i titoli sportivi regionali, nazionali o internazionali e la presenza di collaboratori con attestati Blsd rilasciati da Areu. Le domande si potranno presentare dall´1 al 30 settembre per le prime due linee, mentre le eccellenze saranno individuate entro il 7 e potranno fare domanda dal 10 al 30 settembre. Logo Regione Sulle Maglie Delle Eccellenze - "Le società selezionate nella linea 3 - ha annunciato l´assessore – saranno premiate da me in ottobre e porteranno il logo di Regione Lombardia sulle loro maglie per l´intera stagione sportiva". Obiettivo: Patria Dell´attività Motoria - "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Rossi - è vicina al mondo dello sport con cui collaboriamo molto, con il quale vogliamo far crescere il numero di praticanti e rendere la nostra regione sempre più patria dell´attività motoria grazie anche a un ammodernamento degli impianti |
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TORINO: LA IX^ EDIZIONE DI CORRI IN ROSA A PORTE SI TINGE DI CINESE. |
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Torino, 7 luglio 2015 - A Porte è tutto pronto per la nona edizione di Corri In Rosa che si disputerà l’8 luglio 2015 alle 20. Patrocinata della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, dell’Unione dei comuni montani Valli Chisone e Germanasca e della Fidal. Madrina ufficiale della manifestazione sarà Monica Cerutti assessora regionale alle pari opportunità e alla coesione sociale. Sarà presente anche la consigliera delegata allo sport della città Metropolitana di Torino Barbara Cervetti, le amministratrici di Cuneo e tanti amministratori e amministratrici del pinerolese. Una Corri in Rosa da ricordare negli annali in quanto correranno a Porte due atlete della nazionale cinese (fuori classifica perché non possono iscriversi a queste gare) che disputeranno ad agosto i mondiali a Pechino. Ci saranno anche 10 alpine del 3° Reggimento Alpini della Caserma Berardi di Pinerolo. Formula che funziona non si cambia e così anche quest’anno le migliori dieci atlete della gara Fidal di Porte che quest’anno presenta un parterre di grande qualità, concorreranno nella speciale classifica del Grand Prix. C’è un cambiamento rispetto al passato in quanto prima si disputava la manifestazione a Cuneo e poi a Porte: Per problemi di cantieri sulle strade Cuneo potrà ospitare la V edizione Corri in Rosa solo il 26 agosto 2015 sempre alle 20 e così la premiazione della classifica speciale Gran Prix si svolgerà a Cuneo. Alle 20 precise partirà la camminata non competitiva riservata alle camminatrici e a chi vuole comunque cimentarsi nella corsa mentre alle 20,30 partirà la gara Fidal per le atlete. Il percorso è suggestivo, si parte e si arriva di fronte al parco di Villa Giuliano, e si attraversa il centro storico di Porte. Come sempre tutto il ricavato andrà all´Associazione Svolta Donna Onlus che è il centro antiviolenza accreditato dalla provincia di Torino sul territorio e che svolge la propria attività sui 109 comuni dell’Asl To 3. Quest’anno le risorse serviranno per le necessità delle donne che saranno ospitate nella casa rifugio d’imminente apertura. Questa manifestazione continua a vivere, grazie alla grande sensibilità del pinerolese verso la terribile piaga della violenza sulle donne, ma questo connubio è un volano per trasmettere un messaggio di sensibilizzazione e cambiamento che promuova la cultura della non violenza e il rispetto dell’altra/o: ecco perché comunque vada Corri in Rosa è vincente! |
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A CAMERINO I CAMPIONATI EUROPEI DI VOLLEY PER LE UNIVERSITA’. |
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Camerino, 7 luglio 2015 – La città marchigiana ospiterà i prossimi Campionati Europei di Volley per le Università. Dal 19 al 26 luglio l’Ateneo camerte, in collaborazione con il Cus Camerino, organizzerà la tredicesima edizione dei Campionati che vedrà ben 28 squadre iscritte, 14 squadre maschili e 14 femminili, per un totale di 385 atleti provenienti, oltre ovviamente dall’Italia anche da Armenia, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svizzera e Turchia. Una cassa di risonanza di non poco conto per l’Università di Camerino, ma anche per l’intero territorio del maceratese. Le competizioni, infatti, si disputeranno anche nei Comuni di Matelica, Serravalle del Chienti e Castelraimondo con la macchina organizzativa, già rodata nel 2008, che si è messa in moto per pianificare al meglio l’intera programmazione. Presenti alla conferenza stampa, tra gli altri, il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini, il Presidente del Cus Camerino, Stefano Belardinelli e il presidente Coni Marche Fabio Sturani. “Lo sport – ha sottolineato Corradini – insegna un valore essenziale, quello dello stare insieme e di giocare la partita della vita non da soli, ma con una squadra. A volte la partita si vince e altre si perde. I giovani non sono preparati a tutto ciò e per questo che anche attraverso lo sport imparano il confronto e il relazionarsi con gli altri”. “È importante – ha detto Belardinelli – far conoscere il nostro territorio e le nostre università e il volley sviluppa il turismo sportivo grazie ad una notevole presenza di atleti e accompagnatori da tutta Europa”. Per Sturani “lo svolgimento dei Campionati può rappresentare degli elementi vitali di coesione, esperienze e confronto agonistico, ma anche condivisione di un progetto a livello comunitario. È sicuramente un’esperienza che sviluppa l’immagine della regione Marche e dello sport”. Nei giorni delle gare sono previsti anche momenti di musica e spettacolo e nel corso della manifestazione ci sarà una giornata libera, senza gare, durante la quale i ragazzi avranno la possibilità di visitare ed ammirare le bellezze del nostro territorio, dove le nostre eccellenze possono rappresentare una vetrina internazionale per lo sviluppo del turismo. |
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