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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2012
IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE PIÙ SICUREZZA ON LINE  
 
Bruxelles, 12 giugno 2012 - Gli attacchi degli hackers non sono più fantascienza. Il cyber crimine sarà infatti uno dei temi affrontati durante la plenaria di giugno. I deputati discuteranno della relazione del deputato bulgaro di centro sinistra Ivaïlo Kalfin sulla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate. I punti chiave: protezione dei minorenni, cyber criminalità e protezione dei dati. "Internet è un´infrastruttura critica. Gli attacchi on line potrebbero causare delle gravi conseguenze e dei rischi per la sicurezza. Tanto per le aziende, quanto per i cittadini" ha sottolineato Ivaïlo Kalfin nella sua relazione. Per poter proteggere le infrastrutture informatiche, nazionali ed europee, sono necessari degli aggiornamenti costanti e delle norme minime in materia di resilienza negli Stati membri. Queste permetteranno di prepararsi agli attacchi e di reagire meglio. Sarà anche necessario adottare delle misure che consentano di bloccare l´accesso in caso di un attacco informatico. Cooperazione internazionale - La relazione invita anche la Commissione e il Servizio europeo per l´azione esterna (Seae) ad avviare un dialogo costruttivo con tutti i paesi che condividono la stessa visione, al fine di sviluppare un approccio e politiche comuni volti a migliorare la resilienza di Internet e delle infrastrutture critiche. L´obiettivo è quello di sviluppare politiche comuni. Cyber educazione per tutti - La Commissione europea dovrebbe lanciare un´iniziativa di educazione pubblica al fine di informare gli utilizzatori delle minacce potenziali on line. Anche la deputata tedesca di centro destra Monika Hohlmeier sta lavorando ad una relazione sulla cyber criminalità. E la commissione alla Libertà civili prepara una risposta alla proposta della Commissione europea rispetto al quadro giuridico della protezione dei dati personali. Infine, una risoluzione sulla protezione dei bambini della deputata italiana socialista Silvia Costa sarà votata il 10 luglio all´interno della commissione alla Cultura.  
   
   
TECNOLOGIE SPAZIALI, A MATERA SEMINARIO INTERNAZIONALE  
 
 Matera, 12 giugno 2012 “La Regione Basilicata intende continuare ad investire nello sviluppo delle applicazioni spaziali. L’evento internazionale di oggi a Matera è la testimonianza che la nostra regione è ormai al centro di un dibattito di alto livello, nel quale responsabili politici e tecnici delle istituzioni, delle Regioni europee, operatori, fornitori e possibili utilizzatori si confrontano sul futuro delle applicazioni spaziali”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella chiudendo a Matera un workshop sulle politiche regionali nel settore delle tecnologie spaziali. L’evento è stato organizzato l’ 8 giugno dalla Regione Basilicata, in collaborazione con Nereus la Rete delle Regioni Europee Utilizzatrici di Tecnologie Spaziali, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università degli Studi della Basilicata, il Consorzio Tern e Sviluppo Basilicata. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati del progetto Doris_net sviluppato nell´ambito della Rete Nereus con l´obiettivo di accrescere la conoscenza del sistema di monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza Gmes. L´iniziativa è attuata congiuntamente dall´ Unione Europea e dall´Agenzia Spaziale Europea. Prevede l´implementazione di servizi informativi fra le Regioni Europee e le autorità locali per l’uso dei prodotti di telerilevamento basati sull´analisi di dati relativi all´osservazione della terra forniti da satelliti e da reti di monitoraggio. L’iniziativa risponde, tra l’altro, all’esigenza di garantire tempestivamente a autorità e agenzie nazionali, regionali e locali, organizzazioni ambientali e di protezione civile, l´accesso alle informazioni ambientali su scala mondiale, regionale e locale. Gmes intende abbinare le esigenze della società di essere informata su ambiente e sicurezza con le avanzate capacità tecniche e operative offerte dai sistemi di osservazione terrestri e da satellite. “La Regione Basilicata – ha aggiunto Pittella – ha partecipato con convinzione alla fondazione della Rete Nereus perché le applicazioni satellitari possono portare sicuri benefici per tutti. Sviluppare questo settore significa anche facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dall´Unione Europea per il 2020 e finalizzati a rilanciare un´economia intelligente, sostenibile e solidale, offrendo al contempo elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Sviluppo regionale, ricerca ed innovazione tecnologica, impresa, protezione civile, agricoltura, turismo, trasporti, ambiente, sanità, pianificazione territoriale, istruzione e formazione – ha osservato infine Pittella – potranno beneficiare sempre più di queste applicazioni”.  
   
   
7ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE DELL´INFORMAZIONE CRITICHE  
 
Lillehammer, 12 giugno 2012 - Il 17 e 18 settembre 2012 si terrà a Lillehammer, in Norvegia, la settima conferenza internazionale sulla sicurezza delle infrastrutture dell´informazione critiche (7th International Conference on Critical Information Infrastructures Security - Critis12). Le società di tutto il mondo sono sempre più dipendenti dalle tecnologie dell´informazione. Le informazioni che passano attraverso le infrastrutture tecnologiche, nonché le informazioni da esse elaborate, sono fondamentali, e la loro distruzione, alterazione o perdita può comportare danni economici e materiali e, a volte, alla perdita di vite umane. Ne risulta che è fondamentale la sicurezza, l´affidabilità e la resilienza di queste infrastrutture, e la loro protezione diventa un obiettivo importante per i governi, le aziende e le comunità di ricerca. Questa conferenza sarà un forum per le parti interessate delle università, dei governi e dell´industria per scambiarsi informazioni sulla ricerca innovativa e sulle nuove sfide per la protezione delle infrastrutture critiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://critis12.Hig.no/  
   
   
BASILIACATA, DE FILIPPO A CONVEGNO ‘PRIMA PERSONA’ SU AGENDA DIGITALE “LA STRATEGIA DEL GOVERNO NAZIONALE E DELL’UNIONE EUROPEA È SOSTENUTA, IN UN CONFRONTO PROGRAMMATORIO DIALETTICO E COSTRUTTIVO, DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI”  
 
Potenza, 12 giugno 2012 - “La Regione Basilicata crede fermamente nella grande potenzialità di sviluppo del suo territorio legata alla sperimentazione ed implementazione delle infrastrutture tecnologiche e innovative. La strategia digitale del Governo nazionale, che si appresta a varare il pacchetto legislativo ‘Digitalia’, è sostenuta, in un confronto programmatorio dialettico e costruttivo, dalla Conferenza delle Regioni. Dobbiamo cogliere appieno anche le opportunità rivenienti in materia dall’Unione Europea, rappresentata in questo consesso dal vicepresidente del Parlamento Gianni Pittella, anche nella veste di promotore ed animatore dell’iniziativa di confronto e dibattito che ci vede protagonisti”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel suo intervento al convegno sull’Agenda Digitale, organizzato dall’associazione “Prima Persona”, al quale hanno preso parte, quali relatori, il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri, il coordinatore di “Prima persona” in Basilicata Mario Polese. E’ intervenuto con un messaggio video il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. “Progetti e risorse, legati allo sviluppo dell’imprenditoria e dell’economia, - ha proseguito De Filippo - intrecciano il loro cammino con le politiche territoriali di Regioni e Comuni, soprattutto del Meridione, volte al rafforzamento della rete internet mediante la banda larga e, in prospettiva, della banda ultralarga. Il governo regionale lucano, come si suol dire, ‘sta sul pezzo’: non più tardi di un mese fa abbiamo presentato sempre qui, nella Città dei Sassi, con la partecipazione prestigiosa ed autorevole del Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, il bando ‘Smart Cities’ basato sul ‘realizzare tanto, consumare poco, in maniera intelligente’. Rivolto alle regioni del Mezzogiorno, mette in campo ingenti risorse pubbliche rivenienti dai Fondi europei e coinvolge, nella progettazione degli interventi, raggruppamenti formati dalle imprese, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici anche in partenariato con sedi operative nelle stesse regioni o che si impegnino a crearne una, in caso di approvazione del progetto. I settori di applicazione sono diversi (dall’istruzione alla Salute, ancora Mobilità, Ambiente, Turismo, energie rinnovabili, logistica, ambiente, risorse naturali ed e-government), ma ad ogni territorio viene chiesto di puntare solo su alcuni di questi e la Basilicata è orientata su ambiente, energie rinnovabili ed e-government, in coerenza con altre azioni di sviluppo già intraprese”. Il presidente della Regione ha illustrato inoltre, le iniziative in corso, con lo stanziamento di fondi regionali, per il completamento della banda larga in tutti i comuni del territorio lucano e comunicato che la regione Basilicata è candidata ad ospitare, nell’ambito dell’Agenda Digitale, uno dei 4 Data Center previsti per il Mezzogiorno d’Italia.  
   
   
TELECOM ITALIA: EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA IN DUE TRANCHES PER TOTALI 1,5 MILIARDI DI EURO. IL SUCCESSO DELL’OPERAZIONE CONFERMA IL PIENO SUPPORTO DEL MERCATO DEI CAPITALI NEI CONFRONTI DEL GRUPPO  
 
 Milano, 12 giugno 2012 - Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria in due tranches a 3 e 6 anni e mezzo, a tasso fisso per un totale di Euro 1,5 miliardi, destinata ad investitori istituzionali. L’ottima qualità del book di ordini conferma il favore della comunità finanziaria europea verso il credito Telecom Italia, ed ha permesso non solo di aumentare sensibilmente l’importo dell’emissione ma anche di prezzare la stessa con rendimenti inferiori rispetto alla guidance inizialmente annunciata. In particolare il costo medio dell’emissione si attesta al 5.462%, in linea con il costo medio del debito. L’emissione si inserisce nel processo di rifinanziamento del debito in scadenza. Di seguito i dettagli dell’emissione: Tranche a 3 anni, Emittente: Telecom Italia S.p.a. Importo: 750 milioni di Euro Data di regolamento: 15 giugno 2012, Scadenza: 15 giugno 2015 Cedola: 4.625%, Prezzo di emissione: 99.685% Prezzo di Rimborso: 100%. Il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4.74%, corrispondente ad un rendimento di 378 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap). Tranche a 6 anni e mezzo, Emittente: Telecom Italia S.p.a. Importo: 750 milioni di Euro Data di regolamento: 15 giugno 2012, Scadenza: 14 dicembre 2018 Cedola: 6.125%, Prezzo di emissione: 99.737% Prezzo di Rimborso: 100%. Il rendimento effettivo a scadenza è pari a 6.184%, corrispondente ad un rendimento di 473 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap). I titoli saranno emessi nell’ambito del programma Emtn da Euro 20 miliardi del Gruppo e saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo.  
   
   
LSI È STATA LA PRIMA A PRESENTARE AL PUBBLICO GLI SSD CON LE MEMORIE FLASH TOSHIBA DA 19 NM E INTEL NAND DA 20 NM  
 
 Bracknell, Uk,12 giugno 2012 – Lsi Corporation ha presentato la scorsa settimana i suoi premiati Processori Sandforce Sf-2000 Flash Storage (Fsps) , che utilizzano la memoria flash Toshiba da 19nm e Intel da 20nm Nand, la tecnologia di memoria flash pià avanzata attualmente disponibile per le applicazioni solid state drive (Ssd). Le dimostrazioni interattive sono state presentate nel corso dell’esposizione Computex Taipei 2012 che si è tenuta a Taipei, Taiwan, la scorsa settimana. Gli Fsp Sandforce sono destinati a fornire il massimo delle prestazioni, dell’affidabilità, della durata e dell’efficienza energetica degli Ssd basati su Nand flash. Con i prodotti consolidati attualmente disponibili, Lsi offre ai produttori di Ssd un vantaggio time-tomarket nella produzione di Ssd più accessibili, che contribuiscono ad accelerare l’adozione ad ampio spettro del flash storage nelle applicazioni cloud, enterprise e client. Si presume che le forniture di Ssd nei segmenti client e enterprise supereranno 100 milioni di unità nel 2015, rappresentando così una crescita del 56% rispetto alle forniture del 2011.(1) “Gli utenti di Ssd intendono beneficiare dei significativi vantaggi economici dei processi flash ma la maggior parte dei controller Ssd non è in grado di supportare le complessità dei chip più avanzati” ha affermato Jim Handy, Ssd analyst di Objective Analysis. “Supportando i più piccoli processi Nand, la Lsi fornisce agli Oem e agli utenti finali l’accesso alla gamma di memorie flash più convenienti nei workload di archiviazione dati primari e I/o per tutte le applicazioni cloud, enterprise e client”. Poiché le geometrie di memorie flash continuano a ridursi, è sempre più impellente la necessità di incorporare la migliore correzione degli errori. Ciò è dovuto alla crescente difficoltà di singole celle di mantenere una funzione specifica e questo si traduce spesso in una riduzione delle caratteristiche di affidabilità, integrità dei dati, ritenzione dei dati nei dispositivi flash. Per ottimizzare l’affidabilità e la durata delle memorie flash da 19nm e da 20nm, gli Fsp Sandforce Sf-2000 di Lsi offrono un supporto di errori, leader nell’industria, fino a 55 bit per settore da 512 bytes, ideale per un processore destinato a servire sia il segmento enterprise che il segmento client. I prodotti Sandforce di Lsi comprendono un dispositivo di correzione degli errori unico, progettato per soddisfare le esigenze, mutevoli e sempre crescenti, di correzione degli errori flash delle tecnologie Nand attuali e future. “Lavorare con tutti e sei i produttori di tecnologia flash Nand consente a Lsi di ottimizzare i nostri processori flash per geometrie al silicio sempre più ridotte”, ha affermato Michael Raam, vice president e general manager, Flash Components Division, Lsi. “Gli Ssd si stanno attestando per la loro capacità di fornire eccellenti livelli di affidabilità, longevità e efficienza energetica in ambienti mission-critical nelle imprese cloud e Fortune 1000 e poiché gli utenti si stanno abituando sempre di più a questi attributi, stiamo notando una tendenza all’aumento dell’adozione di Ssd, che presumiamo continui nel tempo”. Per soddisfare le esigenze dei clienti in termini di affidabilità e durata dei dispositivi flash che utilizzano geometrie al silicone di dimensioni più ridotte, gli Fsp Sandforce di Lsi si avvalgono dell’avanzata tecnologia di gestione flash Nand Duraclass . Le caratteristiche della gestione Duraclass comprendono: • Durawrite: ottimizza il numero di cicli dei programmi flash per prorogare efficacemente la durata del dispositivo flash. • Raise (Redundant Array of Independent Silicon Elements): offre un miglioramento eccezionale nell’affidabilità del drive, che fornisce una protezione simile al Raid e un recupero da una soluzione con drive unico. • Advanced Wear Leveling and Monitoring: algoritmi ottimizzati di wear-leveling che prorogano ulteriormente la durata del dispositivo flash. • Recycler: esegue intelligentemente la “raccolta dei rifiuti” per eliminare i dati invalidi, minimizzando così l’impatto sulla durata del dispositivo flash.  
   
   
DOTTORATI INTERNAZIONALI DI RICERCA: 30 BORSE DI STUDIO “PEGASO”  
 
Firenze, 12 giugno 2012 – Università pubbliche statali nonché Istituti superiori e di istruzione universitaria possono presentare domande di finanziamento per 30 borse di studio triennali intitolate “Pegaso” e riguardanti dottorati internazionali in settori di ricerca strategici. Lo prevede un avviso di Regione Toscana che indica nelle ore 13:00 del 16 luglio 2012 il termine perentorio cui inviare, in via telematica, le domande di finanziamento con la relativa documentazione. L’importo complessivo (un milione e 800 mila euro) è destinato sino a 20 borse per la linea di intervento riservata alle Università e sino a 10 per quella riservata agli Istituti. L’importo massimo per ciascuna borsa assegnata è quantificabile in 20 mila euro medi annui per un importo globale massimo, nel triennio, di 60 mila euro. “Tre gli obiettivi che intendiamo perseguire – sintetizza Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla Ricerca – Il sostegno alle attività di alta formazione post laurea ad alta qualificazione con particolare riferimento ad ambiti di ricerca innovativi per lo sviluppo toscano; il sostegno alla competitività internazionale attraverso la valorizzazione delle eccellenze; il rafforzamento delle sinergie tra alta formazione, ricerca e sistema economico-produttivo”. I settori di ricerca giudicati “strategici” sono: scienze della vita, biorobotica e neuroscienze, sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza, fotonica, nano e nuovi materiali, energie rinnovabili, social innovation, spazio e aerospazio. Per le attività di supporto tecnico-scientifico, Regione Toscana si avvale di Anvur l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Le borse “Pegaso” sarannno assegnate a dottorandi in possesso di tre requisiti: residenti o domiciliati in Toscana, disoccupati o inoccupati, under 35. 4 i criteri di valutazione: qualità della ricerca svolta dai docenti membri del Collegio del progetto di dottorato; qualità e coerenza dell’offerta didattica; grado di internazionalizzazione; grado di raccordo con il sistema economico-produttivo e della ricerca. Le graduatorie saranno predisposte entro il 7 settembre 2012. Avviso e modulistica sono scaricabili su: www.Regione.toscana.it/istruzioneericerca/universita/index.html    
   
   
TRENTO: TRE PROGETTI DI RICERCA CON L´UNIVERSITÀ DEL MARYLAND NEI SETTORI DELLE NANOTECNOLOGIE, MICROSISTEMI E BIOTECNOLOGIE  
 
 Trento, 12 giugno 2012 - Nanotecnologie, microsistemi e biotecnologie: sono queste le aree di ricerca sulle quali si svilupperà la collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e l´Università del Maryland (Stati Uniti). Con una delibera firmata dal presidente Lorenzo Dellai ed approvata oggi, la Giunta provinciale ha dato via libera, in particolare, a tre progetti di ricerca nel quadro dell´Accordo di programma quadro sottoscritto con l´Università americana nel dicembre 2011. L´impegno di spesa a carico del bilancio provinciale è pari a 294.000 euro. Ecco, in sintesi, i tre progetti selezionati dal Gruppo di gestione istituito in seno all´Accordo quadro ed approvati dal Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l´innovazione. Nanotecnologie - Progetto "Matras" (Applications for solar dishes: solar cooling and photovoltaic cells in dense array). Collaborazione tra Università di Trento - Dipartimento di Fisica e Isr-institute for Systems Research dell´Università del Maryland. Responsabile scientifico: Prof. Roberto Sennen Brusa. Durata del progetto: 12 mesi Costo: 94.000 Euro (finanziamento all´Università di Trento). Microsistemi - Progetto "Enervis" (Energy- Autonomous Ultra-low Power Vision Systems). Collaborazione Fbk, Università di Trento, Università del Maryland. Responsabile scientifico: Dott. Massimo Gottardi Durata del progetto: 12 mesi Costo: 100.000 Euro (finanziamento a Fondazione Bruno Kessler). Biotecnologie - Progetto "Ecomm" (Control of E. Coli through chemical communication with artificial cells). Collaborazione Cibio-centre for Integrative Biology dell´Università di Trento e Bioe-fishell Department of Bioengineering dell´Università del Maryland. Responsabile scientifico: Prof. Sheref S. Mansy Durata del progetto: 12 mesi Costo: 100.000 Euro (finanziamento all´Università di Trento).  
   
   
ISTRUZIONE TECNICA, TERRENO VIRTUOSO PER CREARE CONOSCENZA CON I GIOVANI  
 
Trento, 12 giugno 2012 - L’istruzione tecnica superiore è terreno favorevole per un circolo virtuoso Impresa – Educazione - Ricerca, non solo per trasferire la conoscenza, ma per creare valore aggiunto agli studenti. Una prospettiva che implica però un cambiamento radicale nella visione di cambiamento tra insegnamento e apprendimento. Queste, in sintesi, le conclusioni del Seminario dell’ 8 giugno promosso dall’Iprase Trentino su “Istruzione tecnica in Italia e in Trentino" al Palazzo dell’Istruzione in via Gilli a Trento. Dopo il saluto iniziale dell’assessore provinciale Marta Dalmaso e del dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza, Marco Tomasi è toccato a Carmela Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica, annunciare l’importante appuntamento di mercoledì prossimo, 13 giugno, della Conferenza di servizio sui poli formativi su base territoriale proprio dell’istruzione tecnica. Apprezzamenti per l’eperienza trentina dal Ministero e da altri relatori esterni. Dopo aver fatto il punto sullo stato di salute e sul futuro dell’istruzione liceale in Italia, in Europa e in Trentino, la scuola trentina oggi ha avuto modo di confrontarsi con le più avanzate esperienze italiane di istruzione tecnica. Opportunità promossa in collaborazione dall’Iprase, come ha ricordato il direttore Beatrice De Gerloni in apertura, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria di Udine, il Ministero (Miur), Trento Rise e Confindustria nazionale. Nel saluto iniziale, l’assessore Marta Dalmaso ha apprezzato “questa necessaria e importante apertura sul territorio, la voglia di condividere esperienze e riflessione anche con entusiasmo e siamo certi che con momenti come questi la scuola trentina e la scuola tutta può crescere in modo ancora più adeguato”. Marco Tomasi, dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza, ha richiamato il tema del confronto nel Festival dell’Economia, appena concluso a Trento, per rimarcare l’importanza delle relazioni del mondo della scuola coi giovani e col territorio su esperienze positive: "nel festival si è toccato con mano la complessità di una crisi anche generazionale , ma anche il fatto che la crisi non è solo una bestia nera o un pericolo, se saranno i giovani a dare un contributo forte per indicare soluzioni, come ha ricordato lo piscoterapeuta Charmet, sapremo tutti vivere la crisi come potenzialità e non come dramma. Nei nostri programmi a scuola si parla spesso del passato invece i nostri ragazzi hanno in mano il futuro e potranno essere solo loro a produrre il cambiamento.” Per il Ministero Istruzione Università e Ricerca (Miur), Carmela Palumbo, direttore Generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica, ha ripercorso il cammino delle Indicazioni e delle Linee Guida sull’istruzione tecnica, insistendo sul fatto che dall’alto possono giungere indicazioni normative e delle riflessioni anche di contenuto, ma solo nelle singole realtà territoriali possono essere messi i punti fermi sull’innovazione vera, attraverso la sperimentazione concreta. A Roma – ha esordito la rappresentante del Ministero - quando si parla del modello trentino, si pensa ad una realtà decisamente d’innovazione. Considerazione d’apprezzamento per la scuola trentina, ripresa anche da Laura Mengoni,responsabile Area Scuola, Università e Ricerca dell’Assolombarda, che ha parlato a nome di Confindustria a nome di Claudio Gentili che ha dovuto assentarsi all’ultimo momento. Nei prossimi giorni – ha invece anticipato Palumbo – ci sarà un importante appuntamento, nel quale sarà affrontato nel concreto il discorso dei poli formativi dell’istruzione tecnica su base territoriale. Oggi, ovviamente, ci sono realtà avanzate, come quella del Nord Est e del Trentino, ma la situazione non è così nel resto d’Italia. Le Linee Guida nazionali hanno come obiettivo proprio quello di trasferire anche nelle altre regioni ciò che si fa già in queste zone avanzate. Novità sono annunciate anche su un altro versante che ha a che fare comunque con l’istruzione tecnica, quello dell’educazione permanente, sul quale è in arrivo dal Ministero un disegno di legge, già approvato al Senato; un passaggio importante, “anche perché le indagini Ocse-pisa ci ricordano sempre che siamo tra i più arretrati da questo punto di vista. Un disegno di legge che si lega al discorso dell’apprendimento per competenze e alle loro certificazioni. “È importante che si recuperi valore alla certificazione al termine dell’obbligo di istruzione, si tratta di agire sulla didattica e sulle prove valutative che si adottano nelle scuole e di avere più attenzione alla certiificazione delle competenze che la persona accumula nella vita lavorativa e non”. Stimoli interessanti sul “Triangolo della conoscenza: Ricerca, Education, Business” sono giunti in particolare da Fausto Giunchiglia, Presidente di Trento Rise, che ha insistito – presentando come si muovono Trento Rise ed Fbk – sul cambio di paradigma: l’università (e per altri versi anche l’insegnamento superiore) deve portare sul mercato Conoscenza, non dobbiamo trasferire persone. Spostando il paradigma, cambia il punto di vista e diventa centrale il metodo di studio: al centro di tutto c’è la creatività, la capacità di pensare che si muove tra i tre assi, education, research, business. Aumentare la conoscenza del saper fare, diversità negli obiettivi, internazionalizzazione. Lo snodo della difficoltà è che la tecnologia sta diventando pervasiva e quindi non si può fare in laboratorio; l’internazionalizzazione non è un dettaglio. Passare dal sapere al saper fare, vuol dire cambiare anche il modello di educazione, dall’ossessione unica per la iper-specializzazione alla necessità (dal modello della formazione ad “A”) ad un nuovo approccio a “T”, l’approccio a pensare, al metodo, alla flessibilità che deve sapersi riconvertire. Non perché prima si preferiva una teoria ed oggi un’altra; ma perché il cambiamento è diventato talmente veloce che ci impone questa scelta per essere competitivi. “Il mondo in cui ci stiamo formando va alla velocità della luce, perciò serve sapere e saper fare, gestire le diversità. Il profilo del futuro tecnico ha tre requisiti fondamentali: flessibilità, flessibilità, flessibilità.” Per l’intera giornata, ancora contributi, da Alberto F. De Toni, Preside della Facoltà di Ingegneria di Udine, Laura Mengoni,(assolombarda), Antonella Zuccaro, che ha riportato i risultati del Miur sul come gli istituti tecnici hanno recepito le Linee Guida del passaggio al nuovo ordinamento e poi le esperienze innovative dalle altre regioni, coordinate da esperti nazionali dell’istruzione tecnica e le conclusioni del referente del Seminario, il preside della Facoltà di Ingegneria dell’università di Udine.  
   
   
L’UNIONE INDUSTRIALI DI PAVIA ASSEGNA ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA I TRE PRIMI PREMI PER PROGETTI INNOVATIVI.  
 
Pavia, 12 giugno 2012 -Si è svolta ieri pomeriggio alle ore 16,30, presso la sede dell’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia, la premiazione del concorso a sostegno di progetti innovativi per le aziende del comparto Industriale della Provincia di Pavia. L’unione degli Industriali della Provincia di Pavia ha da sempre considerato di fondamentale importanza strategica l’innovazione di prodotto e di processo in campo industriale. Per questo ha promosso alla fine del 2011 un concorso per incentivare la realizzazione di progetti che possano contribuire alla competitività delle aziende presenti sul territorio della provincia di Pavia. Le piccole e medie imprese, nella maggior parte dei casi, non dispongono al loro interno di strutture e risorse umane per svolgere attività di ricerca e sviluppo che conducano a significative innovazioni di processo e/o di prodotto. Una delle vie che l’Unione ha inteso seguire quindi è quella di mettere a disposizione delle imprese una selezione di progetti innovativi e verificare la loro adeguatezza al fabbisogno d’innovazione tecnologica che scaturisce dal contesto produttivo locale. Tale iniziativa consente l’applicazione pratica delle attività di ricerca scientifica e tecnologica nonché l’intensificazione dei contatti, ponendo così le premesse per una stabile collaborazione tra le imprese della provincia di Pavia e le Università della Lombardia. A tal proposito è stato costituito un Monte Premi, grazie all’apporto dell’Unione Industriali, di Banca Intesa-san Paolo e di Telecom Italia. I progetti hanno contenuti di sviluppo sperimentale e sono inseriti in un contesto di innovazione per la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi ovvero per il miglioramento di quelli esistenti. Una apposita Commissione costituita dall’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia, ha esaminato le schede/progetto pervenute, con particolare riferimento alla realizzabilità del progetto ed alle potenziali ricadute dello stesso sul sistema produttivo pavese. In una seconda fase è stato approfondito, con metodo valutativo, l’esame dei progetti che sono stati selezionati. La valutazione è stata effettuata, con punteggio, sulla base di parametri che hanno tenuto in considerazione il grado di originalità e il tasso di innovazione dell’idea, l’attualità e la pertinenza dei contenuti, nonché la potenziale redditività attesa dalla realizzazione del progetto. L´università di Pavia ha ottenuto i tre primi premi: Primo premio di euro 10.000 al prof. Maurizio Bozzi, Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione. "Reti di sensori autonomi ed eco-compatibili". Secondo premio di euro 7000 al prof. Giovanni Vidari, Dipartimento di Chimica. "Nuovi processi catalitici a minor impatto ambientale e selettivi per la sintesi di intermedi e/o prodotti di chimica fine di alto valore aggiunto". Terzo premio di euro 5000 alla dott.Ssa Elisa Marenzi, Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione. "Sistema di monitoraggio della pressione di interfaccia durante la seduta, per applicazioni automotive, ergonomiche e cliniche".  
   
   
FVG, ISTRUZIONE: MOLINARO, INTEGRARE E INNOVARE ORIENTAMENTO SCOLASTICO  
 
Trieste, 12 giugno 2012 - La Regione Friuli Venezia Giulia stanzierà 270mila euro per sostenere le azioni previste dal documento di Programmazione delle attività di orientamento anno 2012 e anno scolastico 2012-13, recentemente approvato dall´Esecutivo su proposta dell´assessore all´Istruzione, Roberto Molinaro. Gli obiettivi da perseguire riguardano l´integrazione tra i diversi sistemi/servizi della funzione orientativa , coerentemente con quanto si sta già realizzando nei territori, incoraggiando la collaborazione basata sulla rete e sul partenariato e la cooperazione dei vari soggetti ad ogni livello territoriale (nazionale, regionale e locale), ma anche lo sviluppo di sistemi di qualità nell´orientamento che favoriscano l´accesso ai servizi, pongano attenzione ai bisogni dei cittadini e contribuiscano alla crescita dei sistemi in un´ottica di innovazione. A questi scopi sono previsti interventi diversificati su base nazionale (collaborazioni interistituzionali e un sistema di anagrafe degli studenti), interregionale (coordinamento tecnico di orientamento e progetto "Costruire un modello e pratiche di intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento") e regionale (assistenza tecnica alle scuole e alle reti di scuole, progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei centri di orientamento, promozione dell´integrazione nel sistema di orientamento e sostegno all´innovazione, partecipazione del sistema orientamento alla realizzazione del nuovo Piano di zona 2013-15). La Regione, ha spiegato Molinaro, fonderà le proprie azioni su linee di intervento volte a sostenere le transizioni e personalizzare i servizi, recuperare la dispersione scolastica, innovare e potenziare il sistema informativo, supportare gli operatori dell´orientamento e svilupparne la cultura valutativa.  
   
   
POLITICHE COOPERATIVE SCOLASTICHE AVVIATE DALLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 12 giugno 2012 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, nel commentare la conferenza stampa che si tieni oggi a Catanzaro, nella Presidenza della Giunta, ha dichiarato che "Con il Presidente Scopelliti abbiamo avviato il progetto di cooperazione scolastica più importante del Mediterraneo, dimostrando con i fatti che la Calabria può avere un ruolo significativo nelle politiche dell´educazione". Saranno 350 studenti, selezionati dal governo egiziano, a frequentare, per cinque anni, cinque scuole superiori, individuate ciascuna per Provincia: a Palmi (Istituto agrario), Decollatura (Istituto secondario con specializzazione socio-sanitaria), Serra San Bruno (Istituto Alberghiero), Cutro e Le Castella (Istituto superiore turistico e Agrario), Campana e Bocchigliero (assistenza tecnica per operatore elettronico) a cui si aggiungono Fuscaldo (Istituto tecnico, specializzazione meccanica), dove l´esperienza e´ stata avviata dall´anno scorso. Il risultato e´ stato possibile grazie alla collaborazione tra la Regione, l´Ufficio Scolastico Regionale, l’Ambasciata Egiziana in Italia, le Province, i Comuni e gli Istituti d’istruzione superiore. La scelta delle scuole da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale è avvenuta seguendo tre criteri: titolarità´ del dirigente scolastico, collocazione territoriale, realtà decentrata e, pertanto, al di fuori dei capoluogo di provincia. Gli ambiti d’istruzione scelti dalla Regione Calabria, sulla base della richieste avanzate dall´Ambasciata egiziana, sono quello socio-sanitario, quello agricolo e quello turistico. Parteciperanno alla conferenza stampa l´Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, il Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio e Salvatore La Porta, presidente dell´Iscapi che coordina l´iniziativa sul territorio. L´esperienza della Regione Calabria e´ seguita con grande attenzione dal Governo Monti, tanto che non solo il Ministro dell´Istruzione Francesco Profumo e´ costantemente informato sulle attivita´, ma anche il Ministro della Coesione Fabrizio Barca, in occasione della sua recente visita in Calabria, si e´ personalmente recato in visita ufficiale a Fuscaldo, dove si sta gia´ sperimentando l´iniziativa di cooperazione educativa.  
   
   
ACCORDO PER INCENTIVARE SCAMBI DI STUDENTI FRA TRENTINO E GERMANIA  
 
Trento, 12 giugno 2012 - Nella seduta dell’ 8 giugno, la Giunta provinciale ha approvato la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, con lo schema di accordo tra la Provincia autonoma di Trento e il Sekretariat der Standingen Konferenz der Kultusminister der Lander in der Bundesrepublik Deutschland – Padagogischer Austauschdienst per lo sviluppo di progetti a favore dei giovani nel 2012. Con il provvedimento,viene approvato lo schema di accordo per lo sviluppo di progetti di scambio a favore dei giovani sulla base di un accordo bilaterale in ambito culturale attivo fin dal 1956. In particolare, si prevede l’ospitalità di un massimo di 25 studenti tedeschi in famiglia trentine per una durata di due settimane e la frequenza degli stessi alla normali lezioni in aula, con un impegno finanziario contenuto, anche con la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri. Si tratta di un accordo propedeutico ad un accordo maggiormente strutturato, che si potrà sviluppare tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e la Provincia autonoma di Trento per lo scambio di studenti. La delibera è consultabile in versione integrale da martedì 12 giugno 2012 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DI TRENTO E DELLA LUISS DI ROMA A SCUOLA DI EUROPA  
 
Trento, 12 giugno 2012 - Una cinquantina di studenti provenienti dall’Università di Trento e dalla Luiss di Roma, coordinati dal Centro J. Monnet di Trento e dall’Associazione Laureati della Luiss, con il supporto dell’Ufficio provinciale di Bruxelles, si sono ritrovati per due giorni presso la sede dell’Euroregione. Due gli appuntamenti: l’incontro con il Rappresentante permanente italiano, ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci e un esercizio di simulazione di una riunione del Corepr (Comitato dei Rappresentanti permanenti che preparano le riunioni sui dossier più importanti all’esame del Consiglio dei Ministri Ue e del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo Ue). Il rappresentante permanente ha esordito richiamando la delicatezza e la pericolosità dell’attuale momento per l’Europa caratterizzato dalla debolezza dell’Euro e dalla crisi dei cosiddetti debiti sovrani. La drammaticità della crisi greca appare in tutta la sua gravità anche per gli effetti ‘domino’ che potrebbe avere su tutti i paesi della zona euro, a partire da quelli con maggiori difficoltà come Spagna e Italia. A parte le responsabilità di ogni Paese per il suo debito pubblico, è stato detto, è altrettanto vero che l’Europa, a partire dalla prima crisi finanziaria del 2008, non è stata capace di agire tempestivamente approntando le misure necessarie per far fronte alle turbolenze dei mercati finanziari e alle manovre speculative correlate. Sono importanti gli strumenti adottati dai vertici dell’Unione, come il Semestre di bilancio e il Patto fiscale europeo, ma altrettanto importante è recuperare la fiducia dei cittadini, oltremodo scossa e messa a dura prova dalle pesanti misure di austerità richieste dall’Unione per superare la crisi. Nessuno mette in discussione, in linea di principio, la necessità di adottare severe misure nelle politiche nazionali di bilancio e il recepire il principio del pareggio di bilancio nelle Costituzioni nazionali, nonché la possibilità che la Commissione europea, per eventuali infrazioni identificate su questo principio, avvii una procedura presso la Corte Europea di Giustizia. Ciò che viene duramente contestato, da parte di numerosi osservatori e da parte di espressioni importanti della società civile europea, è l’estenuante lentezza e incapacità dell’Unione di mettere in campo misure urgenti per favorire la crescita e far fronte alla disoccupazione che sta diventando una vera emergenza per numerosi paesi europei. Di queste difficoltà, impasse, interessi divergenti dei Paesi membri, ha dato prova la simulazione di un riunione del Coreper, messa in atto dagli studenti nella sala grande dell’Euroregione, seduti attorno a tavoli convergenti, con il nome del Paese Ue rappresentato e con la presenza della Commissione europea, rappresentata da due studenti. Tema della riunione: la valutazione la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante l’iniziativa dei cittadini. La simulazione ha dato una dimostrazione concreta delle difficoltà di pervenire ad accordi su argomenti delicati nell’ambito delle riunioni intergovernative; l’esercizio, tuttavia, lungi dal rappresentare un gioco fine a se stesso, ha fatto capire che la spinta ai Paesi membri a rinsaldare i vincoli di cooperazione e di più stratta integrazione può venire solo dai suoi cittadini e dal loro coninvolgimento democratico nelle decisioni europee.  
   
   
MUSEOWEB A SCUOLA, PRESENTATI I PRIMI RISULTATI  
 
Varese, 11 giugno 2012 - Uno sguardo sulla storia economica del nostro territorio con gli occhi attenti e interessati degli studenti degli Istituti Superiori. Il progetto “Museoweb a Scuola” - promosso dalla Camera di Commercio con il finanziamento della Fondazione Cariplo e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale e del Centro per la Cultura d’Impresa - ha visto giovedì 7 giugno, un passaggio importante con la presentazione dei primi lavori realizzati dalle classi delle Scuole Superiori della provincia di Varese. Analisi e approfondimenti con testi, documenti e immagini che saranno presto consultabili con un semplice click entrando in quello che, all’indirizzo www.Museoweb.it , è il primo museo online italiano tutto dedicato a un sistema economico territoriale. <<Pensato soprattutto per i giovani, e per questo realizzato secondo le più innovative modalità telematiche – sottolinea il presidente Bruno Amoroso –, il Museoweb si pone come strumento in grado di valorizzare esperienze e capacità operative che sono proprie delle nostre aziende: portiamo infatti all’attenzione del vasto pubblico collegato al mondo tramite Internet tante storie d’imprese che hanno saputo mantenersi competitive nel tempo>>. Con le 16 storie recentemente pubblicate (vd. Elenco di seguito), sono 75 le imprese le cui vicende rendono vivo il Museoweb. <<Imprese che rappresentano un patrimonio tanto più importante oggi – continua Amoroso – perché, in un momento di congiuntura negativa, sottolinea la “credibilità” di un Sistema Varese in grado di collocarsi sempre sulla soglia più avanzata dello sviluppo dei modelli produttivi>>. Ora il Museoweb della Camera di Commercio può contare anche su di un’apposita sezione con i lavori realizzati, nell’anno scolastico ormai al termine, dalle classi di alcuni Istituti Superiori della provincia di Varese grazie al supporto degli storici del Centro per la Cultura d’Impresa che sono entrati in classe e hanno lavorato con docenti e alunni. Così, i ragazzi dell’Isis Newton di Varese hanno sviluppato delle schede su alcuni aspetti tecnologici dell’attività tessile: dall’analisi dell’innovazione nella produzione fino all’esame degli aspetti collegati al trattamento delle acque reflue. Tutto questo avendo altresì l’opportunità di vivere momenti d’esperienza diretta in aziende di primissimo livello nel settore quali la Gaspare Tronconi di Fagnano Olona, la Tessitura Sironi e la Giovanni Clerici e figli, entrambe di Gallarate. A Tradate invece, gli studenti del Liceo Curie si sono differenziati a seconda degli indirizzi scolastici: gli allievi del Liceo Linguistico si sono sperimentati nella traduzione di alcuni parti dello stesso Museoweb; quelli del Liceo Scientifico hanno messo a fuoco il rapporto tra due musei industriali della Media Valle dell’Olona, quali il Map (Museo arte plastica) di Castiglione Olona e il Frera di Tradate, e le aziende dalla cui attività hanno tratto origine. Il contatto diretto è stato in particolare con la Mazzucchelli 1849 da cui nacque la feconda collaborazione tra artisti e plastica. A Laveno Mombello, infine, gli studenti della sede locale del Liceo Scientifico Sereni di Luino hanno approfondito quella produzione di ceramica, porcellana e terraglia che ha caratterizzato l’area del Medio Verbano dalla fine dell’Ottocento agli anni Novanta del Novecento. Il progetto “Museoweb a Scuola” - cui s’aggiungono le ormai tradizionali presentazioni del sistema economico varesino che nell’ultimo anno la Camera di Commercio ha offerto a 16 scuole superiori - ha già in essere gli elementi della continuità: per l’immediato futuro sono in agendo attività con l’Istituto Daverio di Varese e l’Isis Don Milani di Tradate.  
   
   
L’EUI NOMINA LA PROF.SSA MARISE CREMONA PRESIDENTE AD INTERIM  
 
 Firenze 11 giugno 2012 – l’European University Institute annuncia che Marise Cremona è stata nominata Presidente ad interim. La Prof.ssa Cremona succede a Josep Borrell e guiderà l’Eui dall’8 giugno 2012 fino all’elezione di un nuovo Presidente. Marise Cremona è Docente di Diritto Europeo all’Eui dal 2006 ed è stata in seguito nominata Direttore del Dipartimento di Legge. La Prof.ssa Cremona ha compiuto i suoi studi in giurisprudenza e diritto internazionale ad Oxford e a Cambridge ed è stata Professoressa di Diritto Commerciale Europeo e Direttore Associato presso il Centro di Studi di Diritto Commerciale della Queen Mary University di Londra. Le sue aree d’interesse accademico includono: le relazioni esterne e la politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, i rapporti tra Ue e Wto, la politica europea di vicinato, l’allargamento dell’Ue, il mercato interno ed il diritto costituzionale dell’Ue. “Sono grata per la fiducia riposta in me dai membri del Consiglio superiore e dai miei colleghi. L´eui è un´istituzione unica, con un ruolo fondamentale nel contribuire alla ricerca e all´insegnamento di più alto livello. Ricoprire il ruolo di Presidente ad interim nella transizione verso il prossimo Presidente è per me un privilegio" dice Marise Cremona, Presidente ad interim.  
   
   
TRENTO: GRADUATORIE DOCENTI PER SUPPLENZE NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, PROROGA DI UN ANNO  
 
 Trento, 12 giugno 2012 - Nella seduta del 7 giugno, la Giunta ha approvato la deliberazione proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, con la proroga delle graduatorie approvate per l’anno formativo 2011/2012 per l’accesso al lavoro a tempo determinato del personale insegnante degli Istituti di formazione professionale della Provincia autonoma di Trento anche per l’anno formativo 2012/2013. La predisposizione dei piani di studio dei percorsi di istruzione e formazione professionale, nella parte relativa alla definizione delle discipline obbligatorie e alla quantificazione oraria annuale di insegnamento delle stesse, sta approssimandosi alla definitiva approvazione, presumibilmente entro fine mese. Di contro, vi è la prossima scadenza delle graduatorie per il reclutamento a tempo determinato del personale insegnante, graduatorie la cui validità era stata prevista unicamente per il corrente anno formativo 2011/2012. Il limitato spazio temporale e la necessità di disporre di graduatorie in corso di validità per poter effettuare, nel prossimo mese di agosto 2012, le assunzioni relative all’anno formativo 2012/2013 non consentono l’attivazione di nuova procedura selettiva effettuata sulla base dei piani di studio in corso di definizione. Per questi motivi la proroga per il prossimo anno scolastico delle graduatorie vigenti, unitamente alla conferma delle modalità di assunzione adottate lo scorso anno, è l’unica soluzione per consentire il regolare avvio del prossimo anno formativo. La delibera è consultabile in versione integrale da martedì 12 giugno 2012 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
FVG, ISTRUZIONE: APPROVATO PIANO PER INSEGNAMENTO FRIULANO  
 
Trieste, 12 giugno 2012 - L´insegnamento del friulano entra a pieno titolo nella scuola, come materia inserita nell´orario curricolare. È questa la principale novità contenuta nel Piano applicativo di sistema per l´insegnamento della lingua friulana, che la Giunta regionale ha approvato l’ 8 giugno su proposta dell´assessore all´Istruzione, Roberto Molinaro. Con l´approvazione del Piano, che è stato condiviso sia con l´Ufficio scolastico regionale sia con la Commissione permanente per l´insegnamento della lingua friulana, si dà così piena attuazione alla legge regionale che detta "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana", sulla base del principio che "la realtà pluriculturale e plurilinguistica del Friuli Venezia Giulia è da considerarsi come una significativa opportunità formativa e di ricerca educativa". Dal prossimo anno scolastico 2012-2013, dunque, nelle scuole regionali il friulano non si presenterà più semplicemente come progetto di arricchimento dell´offerta formativa, ma come vero e proprio insegnamento nell´orario curricolare. Si comincerà dalle scuole dell´infanzia e primaria, per estendersi dall´anno scolastico successivo in quella secondaria di I grado. La redazione del Piano regionale permette infatti di raccordare in maniera organica le richieste delle famiglie degli alunni di avvalersi dell´insegnamento del friulano con i Piani dell´offerta formativa delle scuole e con le azioni di verifica e di valutazione delle attività svolte. Particolare attenzione è stata posta alla continuità didattica tra i diversi ordini e gradi scolastici. Per quanto riguarda i docenti, la Regione ha già istituito, in accordo con l´Ufficio scolastico regionale, un Albo degli insegnanti con competenze riconosciute per l´insegnamento della lingua friulana, sulla base di titoli culturali, professionali e scientifici.  
   
   
UMBRIA: ASSEGNATE BORSE DI STUDIO PER QUALITÀ ARCHITETTONICA  
 
Perugia, 12 giugno 2012 - E’ stato l´assessore regionale all´Ambiente e all´Urbanistica, Silvano Rometti, a consegnare l’ 8 giugno le due borse di studio assegnate dalla Regine Umbria ai due progettisti selezionati nell´ambito della graduatoria approvata dalla Giunta regionale in seguito alla pubblicazione di un bando relativo alla qualità architettonica e rivolto a giovani laureati. L´iniziativa è stata organizzata nell´ambito di Festarch 2012 e si è tenuta a Perugia. Le due borse di studio, che sono andate a Giacomo Pagnotta e Matteo Benvenuti, ammontano ciascuna a 8 mila euro: "Con questo bando - ha detto Rometti - la Regione Umbria ha voluto valorizzare le capacità tecniche e intellettuali dei giovani laureati in facoltà e dipartimenti universitari dell´Umbria nel campo dell´architettura, dell´ingegneria civile, ambientale e dell´urbanistica. Il bando era riservato a laureati di età non superiore a 30 anni, che abbiano conseguito la laurea nelle università con sede in Umbria da non più di tre anni, in discipline inerenti l´architettura, l´ingegneria civile, l´urbanistica, l´ingegneria ambientale e del territorio. I progettisti dovevano presentare in accordo con un professore di riferimento afferente ad un Dipartimento universitario umbro, programmi di ricerca ritenuti di elevato interesse per la qualificazione e lo sviluppo del territorio regionale e della qualità urbana". La valutazione dei lavori è stata effettuata da una commissione giudicatrice secondo i criteri dell´originalità degli obiettivi di ricerca, della qualità e completezza metodologica, della coerenza del programma e del curriculum. La graduatoria è composta da 5 progetti: i due che si sono aggiudicati le borse di studio sono relativi alla "Casa colonica umbra fra tradizione e innovazione. Dall´analisi dell´eredità storica all´ideazione di sistemi integrati di approvvigionamento energetico" quello di Giacomo Pagnotta, e allo "Sviluppo di strumenti e metodi progettuali per la realizzazione di una vertical farm zero emission in aree urbane a media densità", di Matteo Benvenuti.  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI ALLA II EDIZIONE DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN LICENSING PER I BENI DI LUSSO ORGANIZZATO DA POLI.DESIGN, CONSORZIO DEL POLITECNICO DI MILANO  
 
Milano, 12 Giugno 2012 – Sono aperte le iscrizioni al Corso di Alta Formazione in Licesing per i beni di Lusso organizzato da Poli.design, consorzio del Politecnico di Milano. Il corso esamina le variabili imprescindibili di avvio e gestione di un processo di licensing nell´alto di gamma, esaminando le relazioni sempre più stringenti con le attività di Brand Extension, Contract sino al Merchandising. Aree e attività oggi interconnesse con un obiettivo comune: ricercare la crescita del business attraverso applicazioni del marchio che creino valore. Un´indagine condotta dal Politecnico di Milano indirizzata a un pubblico dai 20 ai 60 anni evidenzia come il 62% dei consumatori ritenga il marchio di lusso affidabile, sicuro, e in grado di “certificare” brand extension di vario tipo, continuando a mantenersi premium price. Dalla ricerca emerge inoltre che le licenze, che nel solo comparto moda valgono oltre 810 milioni di dollari in royalty, suscitano apprezzamento e affidabilità se associate a brand del lusso, garantendo declinazioni in settori anche molto lontani dal core business d´origine. Con riferimento specifico al mercato italiano, il tessuto delle piccole e medie imprese gioca un ruolo determinante e predominante nella costruzione della Brand Extension di grandi marchi italiani e internazionali, come testimoniato dal fatto che circa l’80% delle licenze dei beni di lusso venga realizzato nel nostro Paese. In questo contesto, e rispetto al ruolo centrale che Licensing e Marketing rivestono nel rilancio del mercato italiano, emerge l’esigenza di profili professionali in grado di comprendere e rispondere in modo adeguato alla necessità dei grandi marchi di ampliare la propria offerta spaziando, attraverso l’uso corrente e coerente del licensing e delle sue declinazioni, in settori molto diversi tra loro. E’ a partire da questo scenario che Poli.design ha deciso di avviare l’unico Corso di Alta Formazione in Licensing per i beni di Lusso in Italia. La voce e l´esperienza delle aziende si intrecciano con lezioni d’aula interattive, per garantire una sinergia continua tra mondo spiegato e mondo reale e assicurare ai partecipanti una preparazione adeguata. Il percorso didattico permette di abbracciare le tematiche necessarie ad affrontare la professione di Licensing Manager attraverso l’approfondimento dei contesti, tra loro correlati, di progettazione, comunicazione e distribuzione. Il Licensing Manager, non si occupa solamente della progettazione e dell’aspetto formale e tecnologico di un prodotto, ma assume un ruolo fondante in tutte le fasi del ciclo: produzione, distribuzione, comunicazione. Licensing, infatti, non equivale semplicemente alla concessione in licenza del proprio marchio ma, appunto, abbraccia tematiche quali brand extension, merchandising e contract, intese come possibilità, per il proprio brand, di raggiungere altri settori merceologici o nuovi mercati. I contenuti affrontati nel Corso di Alta Formazione Licensing per i beni di Lusso si svilupperanno attraverso il match di lezioni dal marcato carattere applicativo in campi di indagine diversi fra loro: la “catena del valore” dei brand; le valenze comunicative del brand; la Brand-extension (verticale e orizzontale); dal terzismo alla partnership; creatività e Licensing; personalizzazione del prodotto; identità per il retail; il brand come valore economico. Durante la fase di Project Work, in particolare, i partecipanti avranno la possibilità, lavorando in piccoli gruppi, con il coordinamento di un tutor d’aula e, soprattutto, confrontandosi direttamente con le aziende partner, di verificare ed applicare le conoscenze acquisite e la capacità di lavorare in squadra. Il corso si rivolge a diplomati e laureati provenienti da scuole e facoltà di design, ingegneria e architettura, economia e commercio, marketing e comunicazione. Ai fini dell´ammissione, il profilo di candidati non riconducibili a tali categorie, potrà essere valutato dalla direzione. L’ammissione al corso, riservata ad un massimo di 15 partecipanti, è subordinata ad una selezione preventiva. Per informazioni e per partecipare alla prima giornata di presentazione, che si terrà il 19 Giugno, ore 11.15, presso il Campus Bovisa, aula Ct57, si prega di contattare l’ufficio Coordinamento Formazione di Poli.design: formazione@polidesign.Net  
Riepilogo informazioni Corso di Alta Formazione in Licensing per i Beni di Lusso Strategia, Progettazione, Comunicazione, Distribuzione http://www.Polidesign.net/it/licensing  
Giornate di Presentazione 19 Giugno 2012, h 11.15, aula Ct57, Campus Bovisa, via Durando 19, Milano
Durata Master Il Corso ha una durata di 112 ore. · Le lezioni inizieranno il 5 Novembre e termineranno il 18 Dicembre 2012
 
   
   
PER UNA MIGLIORE RISPOSTA AI DISASTRI E ALLE CRISI IN EUROPA  
 
Bruxelles, 6 giugno 2012 - Ha appena preso il via un nuovo progetto finanziato dall´Ue che mira a prepare meglio l´Europa per affrontare eventuali calamità. Il progetto Crisma ("Modelling crisis management for improved action and preparedness"), finanziato con 10 milioni di euro nell´ambito del tema "Sicurezza" del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq), riunisce ricercatori provenienti da Austria, Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Italia e Portogallo. L´obiettivo è quello di sviluppare uno strumento di supporto alle decisioni per aiutare le autorità e gli attori della comunità a dare la giusta priorità alle misure per salvare vite umane e mitigare gli effetti in caso di crisi. Il progetto Crisma, che è coordinato dal Centro finlandese di ricerca tecnologica Vtt e durerà fino al 2015, si concentra su situazioni di crisi quali le catastrofi naturali, le emissioni tossiche, gli incendi boschivi e gli incidenti aerei. L´obiettivo principale del progetto è quello di migliorare la sicurezza dei cittadini europei, fornendo informazioni sulle catastrofi e sugli effetti delle varie decisioni adottate per affrontare una crisi particolare. I ricercatori svilupperanno tecnologie di modellazione e simulazione per valutare gli effetti delle misure adottate su scenari ipotetici. Il progetto contribuirà a rendere più chiare questioni complesse e ambigue per i responsabili incaricati di prendere decisioni difficili. Allo stessi tempo ci aiuterà a capire meglio l´impatto dei vari incidenti e scenari di crisi sulle persone, sulla società, sulle infrastrutture, sugli edifici, sui servizi e sull´economia. Il progetto fornirà soluzioni per scenari di crisi complessi che possono provocare danni enormi e che richiedono la cooperazione tra varie autorità, spesso anche la cooperazione transfrontaliera. Inoltre produrrà informazioni per i decisori politici della gestione delle crisi sulle modalità di preparazione alle catastrofi estese, quali sulle misure disponibili durante una crisi e su quali siano i loro effetti. Il sistema integrato di modellazione in progettazione come parte del progetto simulerà sia le situazioni di crisi probabili sia gli scenari più remoti, nonché le misure necessarie per affrontare le diverse situazioni. Dovranno anche essere presi in considerazione gli effetti domino e multi-rischio, in quanto il sistema di modellazione integrato metterà a disposizione opportunità per valutare l´impatto delle catastrofi naturali sulle attività industriali e le infrastrutture critiche chimiche, nucleari e altro. Il sistema sarà utilizzato sia per la pianificazione a breve che a lungo termine, e servirà anche come valido strumento di formazione per il personale dei servizi di emergenza. Verificare se un sito pianificato per una struttura di protezione sia quello corretto o quali opzioni di evacuazione debbano essere considerate sono solo due esempi del tipo di domande che il sistema integrato di modellazione affronterà. Ad esempio, il progresso di un flusso imprevisto può essere simulato durante la crisi attraverso l´accoppiamento di informazioni storiche con informazioni sul campo in tempo reale. Questo fornisce una base per le decisioni relative all´evacuazione, a dove indirizzare le risorse di soccorso e dove costruire le strutture di protezione contro le inondazioni supplementari. Sarà inoltre possibile utilizzare gli strumenti di simulazione nella pianificazione della collaborazione tra le organizzazioni su aree geografiche più vaste. Il portale di simulazione può essere utilizzato per integrare le informazioni fornite da parti diverse, visto che in questo momento vi è poco coordinamento tra i diversi sistemi delle parti interessate. Per maggiori informazioni, visitare: Vtt - Centro finlandese di ricerca tecnologica: http://www.Vtt.fi/    
   
   
PER TARANTO VIA LIBERA PER IL PIANO DI RISANAMENTO DELL´ARIA  
 
Taranto, 12 giugno 2012 - “Siamo in dirittura d´arrivo per quello che riguarda il piano di risanamento dell´aria per la zona di Taranto: nei prossimi 15 giorni i tecnici che, stamane al tavolo da me presieduto, hanno confermato il lavoro fatto sino ad ora, dovranno integrare il testo perché si arrivi alla presentazione in Giunta per l´adozione. Ritengo che sia un passaggio importante vista la serie di prescrizioni e di indicazioni che il piano contiene per il comparto industriale, per quello civile, per le componenti del traffico veicolare e di quello portuale. Tutti i settori saranno chiamati ad interventi e comportamenti finalizzati alla riduzione del particolato e del Bap in periodi brevi”. Così l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro sintetizza i contenuti del tavolo tecnico tenuto l’ 8 giugno tra le strutture dell´assessorato, il Comune di Taranto, l´Arpa e l´Asl. “Le misure di risanamento contenute nel piano richiamano tutti gli attori dell´area tarantina – prosegue Nicastro – a compartecipare al comune interesse di ridurre i dati relativi a Benzoapirene e Pm10 che nell´ultimo anno hanno sforato ben 40 volte i limiti massimi consentiti. Auspichiamo una presa di coscienza collettiva ed una fattiva collaborazione di tutti nel percorrere la necessaria e non più procastinabile via del risanamento”. “Una volta per tutte vogliamo dare una risposta chiara e concreta al problema dell´inquinamento da Benzoapirene e Pm10 – ha detto invece il sindaco di Taranto Ippazio Stefano al termine del tavolo tecnico - guardando a 360° gradi proponendo una serie di soluzioni, alcune delle quali immediatamente realizzabili ed altre da pianificare sul lungo periodo. Una svolta per la qualità della vita nella città di Taranto ed in particolare nel rione Tamburi che con la riduzione degli inquinanti, con ricadute positive sulla salute dei cittadini”.  
   
   
SCIENZE DELLA TERRA, STUDIOSI E RICERCATORI EUROPEI A CONFRONTO A BOLOGNA, DAL 12 AL 15 GIUGNO IN OCCASIONE DEL CONGRESSO EUREGEO SULLA CARTOGRAFIA GEOSCIENTIFICA.  
 
Bologna, 12 giugno 2012 - Studiosi e ricercatori di scienze della terra si incontreranno a Bologna dal 12 al 15 giugno in occasione della settima edizione di Euregeo, il congresso europeo sulla cartografia geoscientifica e sui sistemi informativi, promosso dalle Regioni Emilia-romagna, Baviera e Catalogna. Al centro del congresso il supporto che le scienze della terra possono dare alla gestione sostenibile delle principali tematiche ambientali: risorse idriche, suolo, dissesto idrogeologico, sistemi costieri, geotermia, risorse minerali, rischio sismico. Quattro sessioni speciali faranno in particolare il punto sul consumo del suolo, sul progetto di cartografia geologica in Italia, sui rischi e le risorse naturali nel Mediterraneo, sulla direttiva europea Inspire per l´armonizzazione e l’interoperabilità dei dati geoscientifici. La Regione Emilia-romagna collabora da vent’anni con le Regioni Catalogna e Baviera in campo geologico. Frutto di questa collaborazione, Euregeo, che ha cadenza triennale e si svolge a rotazione in una delle tre regioni, costituisce l’unico congresso a livello europeo organizzato direttamente da strutture tecniche pubbliche regionali e nazionali, con il sostegno dell’Eurogeosurveys (associazione che riunisce i servizi geologici dei paesi membri) e del Joint Reserch Center (Commissione Europea). I lavori saranno aperti martedì 12 giugno alle ore 14 (Terza Torre Regione Emilia-romagna, viale della Fiera 8 – Bologna) dall’assessore regionale alla sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa, protezione civile Paola Gazzolo. Il congresso è con il patrocinio dell’Ispra, della Federazione italiana di scienze della terra e del Consiglio nazionale dei geologi http://ambiente.Regione.emilia-romagna.it/geologia-en/temi/euregeo2012    
   
   
RIUTILIZZARE LE ACQUE SANIFICATE SI PUÒ. MARUGGIO PRIMO ESEMPIO NEL TARANTINO  
 
 Bari, 12 giugno 2012 - "L’impianto di Maruggio per il riuso in agricoltura delle acque sanificate è il primo che entra in esercizio nella Provincia di Taranto. Spero che questa notizia possa svolgere una funziona educativa sulla strada della realizzazione in tutta la regione degli impianti di affinamento per l´utilizzo delle acque in agricoltura, in modo da sottoutilizzare - o non utilizzare affatto - lo scarico nei corpi idrici superficiali che ogni schema deve obbligatoriamente avere e che in alcuni casi diviene motivo di conflitti con le comunità locali." Lo ha detto ieri mattina l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, durante la sottoscrizione del Protocollo d´intesa tra la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il Comune di Maruggio, l´Autorità idrica pugliese, l´Acquedotto pugliese e il Consorzio di Bonifica dell´Arneo per l´assunzione in gestione e l´avvio in esercizio dell´impianto di affinamento per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue dell´impianto di depurazione a servizio del Comune di Maruggio da parte di Acquedotto pugliese. Attraverso la sottoscrizione, le parti si sono impegnate ad avviare l´impianto di affinamento entro la corrente stagione irrigua 2012 e secondo un programma di utilizzo della risorsa irrigua redatto dal Comune di Maruggio. L´affidamento in gestione dell´impianto da parte di Aqp durerà fino al 31-12-2018; fino a quella data dunque, Aqp tratterà nell´impianto le acque reflue depurate e le consegnerà al Comune di Maruggio che a sua volta provvederà a distribuirle integralmente nel distretto irriguo in Contrada Mirante. Fatta salva la verifica di funzionamento dell´impianto a regime, Aqp ed il Comune di Maruggio, con la collaborazione del Consorzio di bonifica di Arneo, eseguiranno tutti i controlli di competenza ai sensi della legge. Con quello di Maruggio sale a 6 il numero degli impianti di affinamento avviati all’esercizio nella regione Puglia, degli quali 5 (Ostuni, Gallipoli, Corsano, Trinitapoli e Maruggio) sono gestiti da Aqp e 1 dal Comune di Fasano.  
   
   
“UNA MANO PER GENOVA” OTTIMO IL BILANCIO DELLA RACCOLTA FONDI DEL LIVE AID ORGANIZZATO DA GINO PAOLI PRESENTATO IL PROGETTO DI EARLY WARNING SYSTEM A TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE  
 
Genova, 12 giugno 2012 - Ottimo bilancio per “Una mano per Genova”, Il live aid del 20 dicembre 2011 al 105 Stadium di Genova Fiumara, organizzato da Gino Paoli in collaborazione con Duemilagrandieventi, che ha visto sul palco grandi protagonisti dello spettacolo e della musica italiana come Renzo Arbore, Pippo Baudo, Mario Biondi, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Vittorio De Scalzi, Roberto Gatto, Beppe Grillo, Michele Maisano, Dado Moroni, Danilo Rea, Giuliano Sangiorgi, Ornella Vanoni, Renato Zero, Cristiano De André e Matia Bazar, che hanno prontamente risposto alla chiamata del cantautore genovese. Il concerto ha infatti ottenuto un incasso lordo di € 101.812,50, raggiungendo pienamente l’obiettivo che Paoli e compagni si erano prefissi. In molti poi hanno voluto sposare la causa sostenendo attivamente l’iniziativa: Valentina Arrighetti, Assomusica, Radio Babboleo, Giglio Bagnara, Casaleggi&sammarini, Credito Bergamasco, Croce Bianca Genovese, Ivana Mangullo, Ristorante Manuelina, Studio Legale Mauceri, Mentelocale, Tipografia Nuova Ata, Fondazione Oltremare, Panasonic, Giorgio Papallo, Hotel Savoia, Dott. Rodolfo Tassara, 105 Stadium, oltre ai moltissimi cittadini che hanno acquistato il biglietto del concerto e quelli che hanno effettuato donazioni attraverso il conto messo a disposizione dal Credito Bergamasco, per una cifra complessiva di € 157.485,01 che, al netto delle spese vive (€ 58.503,62) raggiunge comunque l’obiettivo dichiarato con un incasso netto di € 98.981,39. “I fondi che vorrei raccogliere dovranno servire soprattutto a iniziative tese a far si che i disastri non debbano più succedere” – aveva dichiarato Paoli dopo le alluvioni che avevano messo in ginocchio la città lo scorso novembre, ed è proprio in questa direzione che “Una mano per Genova” ha lavorato. Dagli incontri tra il Comitato, Regione Liguria e Arpal - Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure, è nato infatti un progetto di Early Warning System che vede coinvolti anche la Regione Liguria, l’Arpal, il Comune di Genova e la Protezione Civile. La proposta è stata redatta anche sulla base dello studio di fattibilità “Mitigazione del rischio esondazione nei torrenti Bisagno e Fereggiano” redatto dall´Ing. Emanuele Codacci- Pisanelli che ha messo in luce le naturali criticità dei torrenti Fereggiano e Bisagno e quanto queste siano ulteriormente aggravate dalla presenza delle opere di canalizzazione in calcestruzzo armato, che hanno ridotto la capacità di portata dei due torrenti. L’idea progettuale nasce dal comune interesse a costruire un early warning system – un sistema di monitoraggio e allerta - sia migliorando e ottimizzando procedure e attività già operative in termini di previsione e previsione a breve termine, sia meteorologiche che idrologiche, sia individuando tecnologie e metodologie finalizzate a implementare un sistema di early warning operativo, affidabile e condiviso. Questi i punti salienti della proposta: ottimizzazione della rete di monitoraggio idro-pluviometrica, tramite installazione di ulteriori stazioni di rilevamento; upgrade della tecnologia di trasmissione del dato misurato con conseguente riduzione del ritardo nella disponibilità del dato stesso; studio idraulico del complesso del bacino del torrente Bisagno con individuazione delle sezioni critiche e delle portate massime smaltibili in quelle sezioni; aggiornamento delle catene modellistiche operative di nowcasting e implementazione di un modello per piccolissimi bacini; individuazione e installazione in campo dei migliori sistemi di comunicazione del rischio imminente alla popolazione residente ed in transito nelle zone a rischio inondazione (pannelli a messaggio variabile, segnali sonori, ...); informazioni alla popolazione tramite applicazioni web e per smartphone. Www.ginopaoli.it  - www.Unamanopergenova.it    
   
   
LOMBARDIA. PROTEZIONE CIVILE, PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE  
 
Pisogne /Bs, 12 giugno 2012 - La Protezione civile è un fiore all´occhiello per la Regione Lombardia e per questo è un patrimonio da salvaguardare. Lo ha ribadito il 9 giugno l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La russa, intervenendo a Pisogne (Bs) alla quarta edizione del raduno provinciale dei volontari di Brescia. Per due giorni uomini e donne saranno impegnata in scenari di crisi simulate, in modo da testare le proprie capacità e il livello di preparazione all´interno di un campo di addestramento. Una simulazione che, a queste persone, richiama una più drammatica realtà vissuta negli interventi dei luoghi colpiti dal sisma. Molti di loro erano infatti a San Giacomo delle Segnate (Mn) impegnati a prestare servizio nell´allestimento del campo per ospitare i tanti cittadini colpiti e lasciati temporaneamente senza casa dall´emergenza terremoto. ´E´ stata davvero un´esperienza unica - ha spiegato l´assessore ricordando gli incontri fatti nel corso dei suoi sopralluoghi nei centri colpiti dal terremoto del 20 maggio - vedervi montare un campo e una cucina per più di 300 persone in una nottata. E l´esperienza è stata resa ancor più unica vedendo i vostri sorrisi stanchi, ma giustamente soddisfatti, che hanno saputo trasmettere un attimo di serenità a quelle popolazioni costrette a convivere con un nemico fino a ieri sconosciuto quale il terremoto´. ´Proprio per tutelare questa grande professionalità che suscita tanta ammirazione in Italia e all´estero ogni volta che la Protezione civile è stata chiamata a dimostrare nel concreto la sua efficienza ed efficacia - ha detto La Russa rivolgendosi ai volontari - mi farò garante affinché non vada perso il patrimonio di uomini, mezzi e capacità che, come Regione, ci siamo impegnati a costruire assieme a voi e che ritengo sia, in un ottica di vera sussidiarietà, il successo del nostro sistema´. ´La grandezza di cuore - ha concluso La Russa rivolgendo un plauso anche alle famiglie dei volontari - è una dote che avete, tutti voi, e che vi permette di ricoprire con naturalità quel ruolo di veri e propri angeli per le comunità che, sconvolte dagli eventi naturali e non, aspettano il vostro aiuto a volte come la prima speranza di tornare alla normalità´.  
   
   
ERIDIO, LAVENONE E BAGOLINO FIRMERANNO IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Brescia, 12 giugno 2012 - I Comuni di Lavenone e Bagolino firmeranno il nuovo Accordo di programma per la realizzazione delle opere di valorizzazione del Lago d´Idro. Gli altri due Comuni, Idro e Anfo, attendono gli esiti della procedura di approvazione del progetto di messa in sicurezza definitiva del lago. E´ quanto emerso, a Brescia, dall´incontro che l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti ha avuto con i rappresentanti dei quattro Comuni interessati dal primo Accordo di programma per l´Eridio, siglato l´agosto 2008. Belotti: Opere Necessarie E Urgenti - "Abbiamo preso atto che la posizione dei Comuni Idro e Anfo è ancora attendista, ma queste opere devono essere fatte e al più presto - ha detto oggi l´assessore Belotti -, anche alla luce degli episodi recenti, che hanno visto uno spostamento delle zone interessate dalla sismicità. Ribadisco, ancora una volta, che siamo fermamente decisi a procedere con la realizzazione delle opere per la messa in sicurezza del lago. Forse non è ben chiaro a tutti quali sarebbero le conseguenze disastrose di un eventuale crollo della galleria o della paleofrana o peggio di entrambe. Altro che salvare il lago, come dice qualcuno". "Siamo qui anche per valutare le indicazioni che ci vengono date dai Comuni - ha proseguito l´assessore regionale -, ma non possiamo prescindere dalla valutazione di impatto ambientale nazionale tuttora in corso di istruttoria, che potrebbe imporci un´eventuale modifica al progetto e siamo intransigenti sul fatto che le opere debbano essere fatte". Prosegue Il Confronto - I ricorsi presentati dai comuni di Idro e Anfo non hanno comunque fermato il confronto. "Abbiamo sottoscritto le opere di compensazione in base alla volontà dei Comuni di Lavenone e Bagolino, che potranno dare il via ai lavori dopo la sottoscrizione del nuovo Accordo, prevista per la fine di luglio". I lavori, per un importo rispettivamente, per i due Comuni, di 1.130.000 euro e di 3.000.000 euro, dovranno concludersi entro 30 mesi. "Ai Comuni di Idro e Anfo, ai quali erano destinati 2.600.000 e oltre 3.500.000 euro - ha concluso Belotti - viene comunque lasciata la possibilità di aderire successivamente con i propri progetti di valorizzazione, rispettando però il termine dei 30 mesi che decorreranno, a prescindere dalla data in cui sottoscriveranno l´Accordo, dalla fine del prossimo del mese di luglio".  
   
   
ALLUVIONE TERAMO: 25 MLN COME INDENNIZZO  
 
L´aquila, 12 giugno 2012 - Stanziati 25 milioni di euro come indennizzo per i danni provocati dalle alluvioni nel Teramano. L´ordinanza è alla firma del presidente del Consiglio, Mario Monti. Lo ha annunciato il presidente della Regione Gianni Chiodi, questa mattina, esprimendo grande soddisfazione per l´esito di un lavoro che egli stesso ha portato avanti con il governo centrale e il Cipe per reperire i finanziamenti necessari a ridare una boccata d´ossigeno al teramano duramente colpito. Il Presidente, da giorni, in contatto con la Ragioneria generale dello Stato, ha avuto questa mattina la notizia dalla stessa Ragioneria che l´ordinanza è stata ´bollinata´. Si tratta di una operazione di recupero di Fondi Fas della vecchia programmazione 2000/2006. Dei 25 milioni, infatti, 20 provengono dai fondi Fas e 5 sono stanziati direttamente dal governo per il ristoro dei danni provocati dall´alluvione che un anno fa ha provocato danni ingenti alla provincia di Teramo. "Un´eccezionale ondata di maltempo - ha commentato Chiodi - che ha causato l´esondazione di corsi d´acqua, allagamenti, movimenti franosi e danni a infrastrutture, edifici pubblici e privati e attività produttive. Finalmente siamo riusciti ad avere un sostegno finanziario che ridarà ossigeno al sistema imprenditoriale e vigore all´economia locale".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI HA INCONTRATO I SINDACATI PER DISCUTERE DELLA FORESTAZIONE, CON PARTICOLARE RIGUARDO AD AFOR E COMUNITÀ MONTANE  
 
Catanzaro, 12 giugno 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato, ieri mattina a Palazzo Campanella, le organizzazioni sindacali per discutere del settore della forestazione, con particolare riguardo ad Afor e comunità montane. Alla riunione hanno preso parte anche l´Assessore all´Agricoltura Michele Trematerra, il Sottosegretario alle Riforme Alberto Sarra, il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti ed il Dirigente del Settore Giuseppe Oliva. "Bisogna stringere i tempi per l´approvazione della legge di riforma del settore - ha dichiarato il Presidente Scopelliti - perché ci sono costi che la regione non può più sopportare. Per noi è fondamentale ricevere proposte serie sulla riorganizzazione di questo comparto ed io vi invito nuovamente a pensare come far lavorare bene gli operai forestali, non solo per dare dignità alle loro professionalità, ma soprattutto per tutti i cittadini, affinché questo settore sia realmente produttivo per le comunità. I nostri uffici continuano ad essere disponibili a discutere a livello tecnico di come migliorare la parte attuativa della norma. La politica deve assumersi le proprie responsabilità - ha concluso il Governatore della Calabria Scopelliti - e crediamo sia arrivato il momento di intervenire definitivamente, per risolvere un problema che la Calabria si trascina da troppi anni". Nell´introduzione dell´incontro, l´Assessore Trematerra ha spiegato che "è stato dato seguito a quanto stabilito durante l´ultimo incontro e che nel giro di pochi giorni verranno destinate le somme necessarie per i pagamento degli operai, in virtù delle risorse liberate reperite grazie alla forte volontà del Presidente Scopelliti. Riformare il settore della forestazione è una partita che deve vincere tutta la nostra regione, non solo la maggioranza. Inoltre vogliamo proseguire lungo un percorso condiviso - ha affermato Trematerra - per rendere i lavoratori idraulico-forestali una vera e propria risorsa per la Calabria". Le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione per il modo in cui la questione è stata affrontata e portata avanti dal Presidente Scopelliti e dall´Assessore Trematerra, confermando piena disponibilità al dialogo e al confronto per individuare la migliore strada possibile da percorrere, al fine di ottimizzare e rendere efficiente il settore. Il Presidente Scopelliti e l ´Assessore Trematerra hanno inoltre assicurato l´imminente avvio della campagna di antincendio boschivo.  
   
   
DEPURAZIONE, 5 COMUNI VESUVIANI COLLEGATI ALL´IMPIANTO DI FOCE SARNO. UN PASSO IMPORTANTE PER IL DISINQUINAMENTO DEL GOLFO  
 
Napoli, 12 giugno 2012 - "E´ stata completata ed attivata la nuova galleria fognaria per la depurazione dei reflui di ben 5 Comuni del comprensorio vesuviano: un´opera che contribuirà in maniera fondamentale al disinquinamento del Golfo di Napoli." Così, l’ 8 giugno, l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "I Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase - sottolinea Romano - da oggi non scaricano più direttamente in mare, ma sono collegati al depuratore di Foce Sarno attraverso un grande collettore comprensoriale. Abbiamo così risolto un problema ambientale di non poco conto poiché riguarda gli scarichi di ben 180mila abitanti. Una questione che, per la vastità del bacino coinvolto, era finita anche sotto la lente d´ingrandimento dell´Unione europea. "I lavori per la realizzazione della galleria, avviati svariati anni fa, hanno subito diverse fasi di arresto e sono stati sbloccati dalla Giunta Caldoro, nell’ambito degli interventi avviati dall´assessorato all’Ambiente proprio per la depurazione delle acque reflue dei comuni campani. "La realizzazione dell’importante collettore in galleria, che attraversa tutto il sottosuolo del comune di Torre Annunziata per circa 5 km, è stata resa possibile, grazie alla fattiva collaborazione dell´ente d´Ambito Sarnese Vesuviano e della Gori. Il gestore, in particolare, ha già provveduto alla definitiva messa in esercizio delle reti fognarie comunali. L´intera attività è stata coordinata e monitorata da un apposito tavolo tecnico permanente, che ha consentito di superare le storiche criticità”, conclude Romano. "Abbiamo dotato la galleria - ha dichiarato Giovanni Marati, amministratore delegato di Gori - di un moderno sistema di telecontrollo, che assicurerà la regolarità di funzionamento degli impianti e il necessario monitoraggio continuo. Oggi, grazie all’impegno congiunto dell’assessorato all´Ambiente della Regione, dell´Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano e nostro, mettiamo in esercizio un’opera fondamentale per la qualità delle acque marine campane."  
   
   
VENETO: ADEGUAMENTO DEL PROGETTO DEL DEPURATORE DI SALVATRONDA  
 
Venezia, 12 giugno 2012 - La Regione cofinanzierà per un totale di oltre 2 milioni 269 mila euro i lavori di potenziamento del depuratore di Salvatronda, in Comune di Castelfranco Veneto (Tv), per l’allacciamento dei Comuni di Asolo, Fonte e Paderno del Grappa. L’importo complessivo dell’intervento è di 3 milioni 10 mila euro, al netto di Iva, e la quota eccedente il contributo regionale sarà a carico dell’amministrazione comunale. Lo ha deciso la Giunta veneta, su proposta dell’assessore alla Legge Speciale per Venezia Renato Chisso, a seguito dell’approvazione del progetto da parte della Commissione Regionale di valutazione d’Impatto Ambientale. Il finanziamento regionale deriva da importi e rimodulazioni di contributi già assegnati e dal riutilizzo di economie di spesa maturate su precedenti finanziamenti, mentre con il provvedimento di Giunta sono stati impegnati a favore del Comune circa 823 mila euro. “L’intervento – ha fatto presente Chisso – fa riferimento alle norme per la salvaguardia ed il disinquinamento della Laguna di Venezia e del relativo bacino e riguarda le azioni per migliorare il sistema di depurazione e garantire il rispetto dei limiti massimi di legge relativi alla qualità delle acque trattate dal depuratore”.