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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Maggio 2006
EMERGENZA DIABETE IN ITALIA: LA MALATTIA CRESCE RAPIDAMENTE E COLPISCE FASCE D’ETÀ SEMPRE PIÙ GIOVANI  
 
 Milano, 23 marzo 2006 - Cinque italiani su cento sono diabetici e almeno altri due non sanno di esserlo. 10 anni fa erano diabetici “solo” 4 italiani su 100. In prospettiva, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità che stima 300 milioni di diabetici nel mondo per il 2025, la crescita in Italia per tale data sarà di un altro 50%. Si prevede, cioè, che tra 20 anni sarà diabetico 1 italiano su 10. Ma il dato più drammatico è che si sta abbassando drasticamente l’età media in cui si viene colpiti dalla malattia, che accompagna poi la persona per tutta la vita. Questi e numerosi altri dati saranno oggetto di discussione domani, al 21° congresso nazionale della Sid-società Italiana di Diabetologia, nel corso della conferenza conclusiva su “Lo stato del diabete in Italia”, sessione organizzata da Diabete Italia, il consorzio tra le società scientifiche della diabetologia. Secondo i dati registrati nei centri di diabetologia dell’Associazione Medici Diabetologi, il 53,1% dei malati è maschio e il 46,9% donna. Il 92% dei casi di diabete riguarda il diabete di tipo 2. Il diabete si suddivide in tipo 1, che compare per lo più durante l´infanzia, ma può presentarsi fino ai 40 anni di età, quando il pancreas è incapace di produrre insulina o ne produce quantità scarsissime, e di tipo 2 che si manifesta di solito nell´adulto, ma di recente è stato riscontrato in aumento tra i giovani. Questa forma è collegata soprattutto all´obesità; infatti, i diabetici di tipo 2 sono nell´80% dei casi in sovrappeso oppure obesi. “La rapida crescita dell’obesità e del diabete di tipo 2 è legata a doppio filo agli stili di vita”, dice Antonio Pontiroli, presidente del congresso e di Diabete Italia. “Sono la cattiva alimentazione, troppo ricca di zuccheri e grassi, ma soprattutto la scarsa attività fisica e la pigrizia la ragione di tutto ciò. Ci muoviamo sempre di meno, lavoriamo sempre più tempo seduti, andiamo in macchina anche a comprare il giornale. E coinvolgiamo in queste cattive abitudini anche i nostri figli. Basta guardare la mattina presto: quanti sono i bambini che vanno a scuola a piedi? Ciò spiega perchè diminuisce l’età di insorgenza della malattia”, prosegue. Se è vero che il 58% dei diabetici tipo 2 ha oltre 65 anni, ben il 37% è tra i 45 e i 65, e il 5% ha meno di 35 anni. “Oggi la percentuale di adolescenti e giovani diabetici di tipo 2 nella fascia 15-25 anni tocca già lo 0,2%”, aggiunge Umberto Valentini, che sostituirà Pontiroli alla guida di Diabete Italia a conclusione dei lavori. “Potrà sembrare un dato risibile - prosegue Valentini – ma per una malattia che sino alla fine del ‘900 era definita diabete senile è facile capire quanto sia significativo. Soprattutto perchè dopo 15-20 anni dall’esordio possono comparire serie complicanze cardiovascolari e renali. Di fatto quindi andremo incontro a una generazione di persone a rischio d’infarto in giovane età”. Un altro dato estremamente preoccupante riguarda i costi della malattia, che sono in aumento sia perchè cresce il numero dei malati sia perchè aumentano le complicanze. Nel 1998, la cura per il diabete assorbiva il 6,65% della spesa sanitaria, con un costo per paziente di 6 milioni di lire (3. 100 euro) e complessivo per il sistema sanitario di 10. 000 miliardi di lire (5,16 miliardi di euro). Oggi, il costo per paziente si è mantenuto stabile, ma quello per il sistema sanitario è raddoppiato a 10 miliardi di euro. Questo costo è suddivisibile tra spesa ospedaliera (55%), farmaci (25%), visite specialistiche ed esami di laboratorio (13%), strisce e dispositivi per la misurazione della glicemia (7%). A questi però devono aggiungersi quelli per la cura delle complicanze, che costano tra i 4. 300 e i 6. 250 euro l’anno sino alla punta massima di 14. 000 euro annui per i diabetici che necessitano di dialisi. “Queste cifre fanno ben capire come sia importante coinvolgere tutte le forze in campo - specialisti, medici di medicina generale, Istituzioni, associazioni dei pazienti, altri operatori sanitari - per arginare questo fenomeno sempre più preoccupante. Solo attraverso la collaborazione di tutti, che porti alla programmazione e all’organizzazione dell’assistenza diabetologica integrata, sarà possibile ottimizzare le risorse e, allo stesso tempo, migliorare la qualità della vita dei diabetici”, conclude Valentini. . .  
   
   
INCONTINENZA URINARIA: POSITIVI SEGNALI DAL FISCO MA E’ NECESSARIO INDAGARE PIU’ A FONDO L’IMPATTO ECONOMICO DELL’INCONTINENZA  
 
Milano, 23 maggio 2006 – La Fondazione italiana continenza, ente senza fini di lucro nata con l’obiettivo di contribuire a sensibilizzare e ad informare l’opinione pubblica circa le tematiche dell’incontinenza, commenta la notizia diffusa nei giorni scorsi relativa alla possibilità della deduzione Irpef per i cosiddetti “pannoloni” necessari come ausilio dei contribuenti incontinenti e recentemente inseriti in un elenco di mezzi ausiliari stilato dal Ministero della Sanità. “L’incontinenza – ha detto Walter Artibani, Direttore della clinica urologia di Padova e Presidente della Fondazione italiana continenza – rappresenta un fardello rilevante per la società in generale ed in particolare per le famiglie dei pazienti (oltre tre milioni sono le persone in Italia che soffrono di incontinenza), che molto spesso si ritrovano ad affrontare da sole i costi per la gestione della malattia nel loro complesso. La possibilità di dedurre dall’Irpef parte della spesa per gli ausili per l’incontinenza rappresenta un buon passo avanti in direzione di un concreto supporto a chi combatte quotidianamente con una malattia che interessa già il 7% della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e i 70 anni, il 10% della popolazione più matura (55-70 anni) e il 12% delle donne. Tuttavia, il costo degli ausili rappresenta solamente la punta dell’iceberg di un problema il cui reale impatto sociale ed economico rimane in gran parte sconosciuto”. Un’indagine condotta lo scorso anno dalla Fondazione italiana continenza su un campione di 3000 italiani ha contribuito ad una più approfondita conoscenza degli atteggiamenti e del vissuto degli italiani relativamente al problema incontinenza, rivelando – tra le altre cose - un vissuto disastroso della malattia, una generale mancanza di informazioni ed una scarsissima propensione a parlarne con il medico. A questi fatti – che da soli contribuisco a disegnare un quadro preoccupante - bisogna aggiungere la scarsezza di dati oggettivi ed affidabili relativi ai costi complessivi dell’incontinenza. Con il crescere della vita media delle popolazioni – in particolare, nei paesi avanzati – la percentuale dei malati di incontinenza è destinata a crescere sempre più e, di conseguenza, crescerà anche la domanda di servizi dedicati agli incontinenti. Sfortunatamente, è molto probabile che i livelli di budget dedicati alla spesa sanitaria non siano destinati a crescere parallelamente. Emerge, dunque, la necessità di condurre rigorosi studi economici che contribuiscano a fornire dati oggettivi sui costi sociali dell’incontinenza. “Il mondo scientifico internazionale – ha continuato Artibani – ha già fornito contributi notevoli in direzione di una migliore comprensione dei costi sociali legati all’incontinenza. Tuttavia, esistono ancora numerose lacune che devono essere colmate e che riguardano, ad esempio, l’assenza di dati oggettivi relativi all’impatto economico della malattia, gli studi sulle forme di finanziamento e il rimborso dei trattamenti; e ancora, una maggiore disponibilità di informazioni sugli ausili stessi, sui trattamenti per la prevenzione e la cura della malattia, sull’evoluzione e i mutamenti dell’incontinenza nel corso della vita del paziente”. . .  
   
   
GENOVA ANTIQUARIA 25 MAGGIO 2006  
 
Genova, 23 maggio 2006 - E’ iniziato il conto alla rovescia e per la prima volta in Italia a Genova il 25 maggio dalle 15 alle 22 la città farà da sfondo a una grande mostra di alto antiquariato con il bene placet delle istituzioni e la promozione della Guida Opi dell´Antiquariato Italiano. Per la prima volta la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola fa sinergia insieme ai 17 principali antiquari del centro, 5 case d´asta che espongono contemporaneamente (di solito non sono mai più di 4), Christie´s Italia che presenta eccezionalmente a Genova i gioielli che andranno all´asta a Roma il 30 maggio. - Il top lot é una spilla con brillante stimata 150/200 mila Euro, sarà presente anche Filippo Alverà, esperto della casa d´aste a disposizione del pubblico, così come Guido Wannenes per Art che esporrà antiquariato e dipinti del Xix secolo nelle sedi di Palazzo del Melograno e Palazzo Brignole Durazzo in via Garibaldi, e Matteo e Sebastiano Cambi che per l´occasione mettono a disposizione una navetta che ogni mezz´ora porta gratuitamente le persone da piazza Fontane Marose a Castello Mackenzie, e poi i Capozzi che aspetteranno i visitatori da Boetto, e Roberto Ghiglione in piazza San Matteo, mentre da Rubinacci ci sarà Roberto Freschi. Gli antiquari organizzano delle piccole esposizioni con aperitivi che andranno avanti dalle 15 alle 22, e le visite transiteranno sempre per il Palazzo Lomellino che é la chiusura ufficiale della manifestazione. Tra gli avvenimenti un´esposizione di paraventi giapponesi del Periodo Edo , fine sec. Xvii, inizi sec. Xviii da Lassa e Scalese, alla presenza dell´esperta curatrice della mostra Tra le novità c´é un nuovo pezzo che si é aggiunto da Ivo Wannenes, uno straordinario dipinto di Bernardo Strozzi, presentato per la prima volta al pubblico in occasione di Genova Antiquaria. Tra i dipinti eccezionali anche un´opera di Artemisia Gentileschi da Burlando. Il Touring Club si occupa con Symposium Mostre delle visite guidate per le gallerie antiquarie con le storie dei palazzi, e per prenotare basta chiamare 010 5451794 Paolo Odone Presidente della Camera di Commercio di Genova, sponsor dell´iniziativa riconosce la straordinarietà dell´evento "l´antiquariato é una delle nuove risorse economiche per Genova, la Camera di Commercio sostiene l´iniziativa che promuove oltreché le vie del centro storico anche l´immagine della città" .  
   
   
SEI CONFERENZE NEL NOME DI LEON BATTISTA ALBERTI DA MERCOLEDÌ AL 30 GIUGNO, A PALAZZO STROZZI, MINA GREGORI CURA UN CICLO DI INCONTRI CON ALCUNI TRA I MASSIMI STORICI DELL’ARTE  
 
 Firenze 23 maggio 2006 – La soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure Cristina Acidini Luchinat, curatrice della mostra di Leon Battista Alberti in corso a Palazzo Strozzi, inaugura il mercoledì 24 maggio, un ciclo di conferenze albertiane che vedrà impegnati alcuni dei massimi studiosi italiani di quello che viene unanimemente riconosciuto come uno dei grandi geni del Rinascimento. L’iniziativa prevede sei appuntamenti fino al 30 giugno, curati dalla famosa storica dell’arte Mina Gregori e promossi dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze al quale si deve anche la realizzazione della mostra. Ecco il programma completo, data, protagonista della conferenza e tema. 1) Mercoledì 24 maggio, ore 17, 30, Cristina Acidini Luchinat, Leon Battista Alberti amico degli artisti. 2) Mercoledì 31 maggio, ore 17,30: Cecilia Filippini, storica dell’arte, Alberti e il ritratto: classicismo e innovazione nell’arte del Quattrocento. 3) Venerdì 9 giugno, ore 18, Roberto Cardini (Università di Firenze, Presidente del Centro di studi sul Classicismo), Alberti e Firenze. 4) Venerdì 16 giugno, Franco Bacchelli (Università di Bologna), ore 18, Le Intercenales di Leon Battista Alberti. 5) Venerdi 23 giugno, ore 18: Luca D’ascia (Normale di Pisa), Il gioco dell’umanista: satira, ironia e dissimulazione in Leon Battista Alberti; 6) Venerdi 30 giugno, ore 18: Gabriele Morolli, l’altro curatore della mostra, Leon Battista Alberti: ragione o bellezza? Tutti gli incontri si svolgeranno nell’Altana di Palazzo Strozzi (5° piano), ad eccezione della conferenza di Morolli che si terrà nella Sala Filippo Strozzi. “Questa serie di conferenze suggerita dalla professoressa Gregori”, commenta Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, suggerita dalla professoressa Gregari, “è rivolta a tutti coloro che sono interessati agli studi albertiani affinché partecipino a questi significativi appuntamenti culturali, che aiutano a comprendere l’ambiente di riferimento e contribuiscono largamente ad arricchire il quadro d’insieme”. Il pubblico delle conferenze potrà visitare la mostra di Leon Battista Alberti al prezzo scontato di € 6,50. . .  
   
   
SALVIAMO I BAMBINI UNA NOVITÀ DRAMMATURGICA DI RENATO GABRIELLI  
 
Milano, 23 maggio 2006 - Arriva a Milano lo spettacolo Salviamo i bambini, novità teatrale prodotta da Extracandoni, la rete costituita da sette teatri italiani - Css Teatro stabile di innovazione del Fvg, Teatro Kismet Operà di Bari, Nuovo Teatro Nuovo - di Napoli, Teatro Litta di Milano, Teatro Eliseo di Roma, Arena del Sole ­ Nuova Scena di Bologna e Arca Azzurra Teatro di S. Casciano Val di Pesa (Firenze) - che dal 2005 si stanno impegnando assieme nella co-produzione di nuova drammaturgia in Italia. Fra gli obiettivi dell’innovativa rete teatrale, l’avvio di un¹attività intensa e diffusa a livello territoriale che, partendo dalla commissione per la scrittura drammaturgica, comprenderà ogni anno anche la produzione e la distribuzione teatrale. Già in questa stagione, dal debutto fino al 16 giugno, lo spettacolo avrà infatti una sua intensa ³vita teatrale², con cinquanta repliche garantite nei teatri di tutta Italia, da Bari, a Firenze, a Bologna, Napoli, Roma, Milano. Lo spettacolo della beneficenza, o la beneficenza come spettacolo, è al centro di questa nuova commedia nera di Renato Gabrielli, drammaturgo milanese e sensibile osservatore dei punti nevralgici della nostra contemporaneità con una scrittura capace di condensare e deformare la banalità della cronaca e di offrire al pubblico stralunati rispecchiamenti. In scena un cast di attori - Elena Callegari, Aram Kian, Massimiliano Speziani e Sandra Toffolatti, su cui si è modellata la scrittura di Gabrielli, sviluppata anche durante le prove e in un dialogo serrato con la regista, la toscana Sabrina Sinatti. Il punto di partenza dell¹azione teatrale in Salviamo i bambini è uno sguardo ­ lo sguardo enigmatico e vuoto di un bambino di un paese lontano che si fissa sul volto di una donna. Questa donna appartiene al nostro mondo. Forse è una benefattrice di quel bambino. Forse lui la sta osservando da una postazione internet con webcam che lei stessa gli ha regalato. O magari invece lo sguardo è frutto dell¹immaginazione della donna; fatto sta che negli occhi di quel bambino lei si vorrebbe perdere, come in un sogno di amore puro e bontà senza condizioni ­ ma non ci riesce. Preferirebbe definirsi, spiegarsi, presentarsi, raccontarsi, e in tal modo provoca, nell¹intimo della stanza da cui cerca di comunicare con il bambino, l¹irruzione di figure grottesche e inquietanti che sembrano contraddire i suoi slanci affettivi e le sue aspirazioni umanitarie. Certo, alla dottoressa Gaia viene riconosciuto di essere buona, anzi ³troppo buona²; la sua azienda, Etiketta, dispensa ricche donazioni ai ³diversamente fortunati², e all¹apparenza sembra trovare un miracoloso equilibrio tra valori morali e profitto. Ma i personaggi che le stanno accanto ­ una ciarliera e svampita collaboratrice domestica contaminata da ambizioni da ³velina² televisiva e un greve ethical brand manager perennemente in tenuta da calciatore ­ gettano luce su una vita privata arida, vuota, votata al consumo e a un sentimentalismo tutto esteriore. Lo spettacolo offerto al bambino lontano diventa poi decisamente imbarazzante per l¹arrivo inatteso di un prete dall¹ambigua e sospetta bonarietà, evasivo sui motivi della propria visita quanto perentorio nell¹autoinvitarsi a pranzo. Mentre intorno a lei crescono la promiscuità e l¹ingestione compulsiva di alcool e cibo, Gaia comincia a sospettare che l¹intrusione del prete preluda allo svelamento di una realtà per lei scomoda. E¹ sempre stata limpida, onesta, senza macchia, la sua conduzione degli affari? E allora perché col passare del tempo lo sguardo di quel bambino le risulta sempre meno sostenibile, sempre più angosciosamente accusatorio? Nello scontro finale con i suoi interlocutori, la donna si trova di fronte all¹abissale difficoltà di sentirsi buoni in un mondo che non si spera più di cambiare e in cui perfino il vecchio buon mistero si presenta sotto la maschera deforme di una farsesca assurdità. Renato Gabrielli si diploma attore nel 1988 presso la Scuola d´Arte Drammatica "Paolo Grassi". Ha scritto per il teatro Lettere alla fidanzata. (1989) ,Oltremare (1990), Oplà, siamo vivi! (1993) e Moro e il suo boia (1994). Dal 1997 al 2001 è drammaturgo del Centro Teatrale Bresciano. Per il Ctb scrive e dirige le commedie Una donna romantica (1998), Curriculum Vitae (1999) e Giudici (2002). Nel 2003 debutta al Teatro Litta di Milano La sua commedia Vendutissimi Death and the City, una sua trilogia di monologhi tradotti in inglese da Margaret Rose, debutta al Tron Theatre di Glasgow, per la regia di Carrie Cracknell. Nel 2004 riceve il Premio Herald Angel durante il Fringe Festival di Edimburgo. Nel 2005 scrive il testo bilingue di A Different Language, diretto da Graham Eatough, per la compagnia scozzese Suspect Culture e il Teatro Stabile del Fvg. “Salviamo I Bambini” regia di Sabrina Sinatti con Elena Callegari, Aram Kian, Massimiliano Speziani, Sandra Toffolatti musiche Jacopo Pellegrini scene e costumi Nicolas Bovey disegno luci Gianni Staropoli. Una co-produzione: Extracandoni teatri in rete per la promozione, la produzione, la diffusione della nuova drammaturgia. Udine, Teatro S. Giorgio, 28-29-30 marzo 2006; Bari, Teatro Kismet 1-2 aprile S. Casciano Val di Pesa (Fi), Teatro Comunale ³Niccolini² 5 aprile ; Castel Fiorentino (Fi), Ridotto del Teatro del Popolo 6 aprile ; Bologna, Teatro delle Moline 7-9 aprile ; Napoli, Teatro Nuovo 5-14 maggio; Roma, Teatro Eliseo 16-21 maggio 2006. .  
   
   
FESTA DELLA MUSICA 2006  
 
 Milano, 23 maggio 2006 - La Festa della Musica, uno degli appuntamenti annuali più importanti di cultura e spettacolo in Europa, si celebra il 21 giugno, giorno del solstizio d´estate. Nata in Francia nel 1982 per iniziativa del Ministero della Cultura francese, la Festa della Musica ha assunto, a partire dal 1985 in occasione dell´Anno Europeo della Musica, una dimensione europea e si svolge contemporaneamente in tutte le principali città del continente. L´obiettivo della Festa della Musica è quello di promuovere la sensibilizzazione culturale delle popolazioni europee, facendo conoscere, condividere ed apprezzare la straordinaria vitalità e diversità del mondo musicale in Europa, sulla base del suo principio ispiratore: "fate la musica". In Italia, fin dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri concede il suo alto patrocinio alla manifestazione, riconoscendone ufficialmente l´interesse pubblico e la valenza culturale. Da quest´anno il Ministero per i beni e le attività culturali, aderisce alla Festa con lo slogan "Musicarte" e con il coinvolgimento dei propri Istituti territoriali, che consentiranno la realizzazione di eventi musicali gratuiti nei propri luoghi d´arte. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/festa_musica_2006/index. Html .  
   
   
IL SUONO DELL’OLIMPICO 2006 “UNA FINESTRA SUL BAROCCO” ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO DIRETTORE: GIANCARLO DE LORENZO  
 
Vicenza, 23 maggio 2006 - Vocazione sinfonica, ma anche ricerca di stili musicali diversi: sono due tentazioni cui l’Orchestra del Teatro Olimpico non vuole rinunciare. Da questo nasce il cartellone primaverile della rassegna “Il Suono dell’Olimpico”, ispirato a diversi filoni che sta intrattenendo il pubblico al Teatro Olimpico. Giovedì 25 maggio sarà la volta dell’appuntamento con i generi meno visitati dall’Oto, il tradizionale excursus verso altre espressioni che l’anno scorso ha sconfinato fino al jazz e quest’anno guarda invece alle radici musicali che si trovano nel periodo della musica degli affetti. Si intitola “Una finestra sul Barocco” il concerto che vede protagonista le opere di due dei più rappresentativi autori del barocco italiano, Arcangelo Corelli e Antonio Vivaldi, con un doveroso tributo poi a Georg Philip Telemann, il cui stile sembra quasi superare il barocco, tendendo piuttosto al rococò, e che per questo viene considerato quasi un’introduzione allo stile del periodo storico successivo, che sarà anche quello mozartiano. L’orchestra, diretta da Giancarlo De Lorenzo, si presenterà in formazione da camera, con un organico più contenuto rispetto quello necessario alle esecuzioni di concerti sinfonici. La sua interpretazione di Corelli, Vivald e Telemann sarà una lettura non strettamente filologica della “musica degli affetti”, che sarà eseguita con gi strumenti moderni ma con il rigore esecutivo che di ispira alla prassi antica. Particolarmente raffinata la scelta operata sul vasto repertorio di autori già molto conosciuti, prediligendo brani che portano sul palco strumenti inusuali, dai flauti dritti, raramente impegnati in orchestra, ai suggestivi mandolini, fino allo chalumeaux, una antenato del clarinetto, e alle stravaganze dei violini “In tromba marina”, che imitano questo strumento arcaico, ad una sola corda, che produce un suono simile a quello di un corno. Il programma si apre con il Concerto Grosso op. 6 n. 4 per archi di Corelli, una delle opere di quella che è considerata la principale raccolta di questo autore. I suoi 12 Concerti grossi, infatti, rappresentano lo stadio di massima perfezione raggiunto da questa forma tipica del barocco italiano nel Xvii secolo, caratterizzata dalla contrapposizione del "Concertino" (tre strumenti solisti, due violini e un violoncello) al "Tutti" orchestrale, chiamato anche “Concerto grosso”, formato dagli strumenti ad arco (violini, viole, violoncelli, contrabbasso), e dallo strumento a tastiera che realizza il basso continuo. Le due sezioni strumentali alternano frasi ed episodi musicali come in un dialogo, in cui spesso il Concertino propone un tema che viene ripreso dal Tutti. Saranno poi eseguiti il Concerto in Re minore per 2 chalumeaux archi e basso continuo di G. P. Telemann, nel quale si avrà modo di apprezzare questo strumento antico, precursore del clarinetto. Di Vivaldi saranno eseguiti il Concerto per due violini F 1 n. 101 in Mi bemolle maggiore e il Concerto in Sol maggiore per 2 mandolini archi e basso continuo. In questo brano lo strumento solista è trattato in maniera magistrale dal compositore, che affida al pizzicato dei due mandolini delle parti puramente melodiche, rafforzandone il suono asciutto con una costante sottolineatura degli archi, in un continuo gioco di rimandi e di dialogo tra mandolini, violini e viole. Nello svolgimento della serata si tornerà a Telemann con il Concerto in Si bemolle maggiore per 2 flauti diritti archi e basso continuo, per chiudere con il vivaldiano Concerto in do maggiore per 2 flauti diritti 2 mandolini 2 chitarre 2 violini “in tromba marina”, archi e basso continuo. Un’opera che richiede un organico elaborato, in cui l’orchestra d’archi è arricchita da due flauti diritti, due mandolini, due chalumeaux, tiorbe (una varietà di liuto oggi sostituito dalle chitarre) un violoncello e i due violini, appunto, “in tromba marina”. La serata si inserisce nel cartellone de “Il Suono dell’Olimpico”, organizzata dall’Orchestra del Teatro Olimpico, in collaborazione con l’Assessorato alle attività culturali del Comune di Vicenza. L’inizio del concerto è alle ore 21, per informazioni e biglietti, rivolgersi a Panta Rhei (Via Carlo Cattaneo, 21 – Vicenza. Tel. 0444. 320217) o al call center del Teatro Olimpico 199 112 112. .  
   
   
5^ EDIZIONE TROFEO GIOVANILE “PINOCCHIO SUL GREEN” 2006  
 
 Montecatini, 23 marzo 2006 - Il Consorzio Golf Toscana ha inteso, in collaborazione con il Montecatini Golf e con gli Enti pubblici impegnati all’attivazione turistico sportiva giovanile del territorio, organizzare la 5^ edizione del torneo giovanile golfistico “Pinocchio sul Green” per perseguire uno dei suoi principali scopi istituzionali: la promozione del gioco del golf individuando in un settore, quello dei ragazzi, che è fondamentale e strategico per lo sviluppo di questo sport nel ns. Paese. La scelta del nome di Pinocchio è consequenziale al voler fare di questo personaggio della letteratura Italiana per l’infanzia, il più conosciuto nel mondo, un Testimonial che leghi il torneo ai luoghi di Toscana ed allo sport giovanile in generale visto che già esiste un più famoso “Pinocchio sugli sci” e che è auspicabile, proprio per una consolidata logica di comunicazione, ripetere il più possibile il nome di Pinocchio in binomio con quello di discipline sportive a livello giovanile. All’organizzazione ed al sostegno economico partecipano: la F. I. G. Comitato Regionale Toscano, che, ha inserito le gare di qualificazione italiane nel calendario ufficiale per il ranking Giovanile nazionale; l’Azienda per la Promozione Turistica per Montecatini e Valdinievole, chiamata in causa per la concomitanza dell’appartenenza di Pinocchio ai luoghi che promuove e per la convergenza con la città turistico-termale di Montecatini Terme volendo significare il binomio Golf&spa che è diventato l’abbinamento principale l’offerta golfistico turistica toscana. Il Trofeo si sviluppa in 24 gare di selezione nazionali e i vincitori delle quali saranno invitati a partecipare alla finale che si terrà il giorno 29 Ottobre pv. All’impianto del Montecatini Golf; saranno consegnate anche green card ai ragazzi/e di federazioni straniere, che si sono messi in evidenza in gare dei rispettivi circoli, che accederanno di diritto alla finale; è questo il primo passo per portare il Pinocchio sul Green a livello internazionale per inserire, dopo questo test, nel calendario del prossimo anno selezioni nelle principali nazioni europee. In ogni campo di golf sede di qualificazione, viene allestita una tenda dell’ospitalità nella quale viene diffuso materiale informativo sull’offerta turistica golfistica-termale in Toscana. Www. Pinocchiosulgreen. It .  
   
   
GOLF - IRISH OPEN A THOMAS BJORN, 49° EMANUELE CANONICA, 56° FRANCESCO MOLINARI  
 
Milano, 23 maggio 2006 - Il trentacinquenne Thomas Bjorn (283 - 78 66 67 72) ha vinto Nissan Irish Open che si è concluso con un giorno di ritardo sul percorso del Carton House Gc di Maynooth, in Irlanda, a causa delle numerose interruzioni per maltempo. E’ la nona vittoria del danese nell’European Tour Bjorn che con un birdie sull’ultima buca ha superato i due giocatori che lo affiancavano dopo 17 buche: Paul Casey, secondo con 284 (73 70 68 73) dopo un par, e Darren Clarke (285 - 75 70 67 73) terzo e penalizzato da un bogey conclusivo. Al quarto posto con 286 Peter Hedblom, al quinto con 287 Bradley Dredge, Ross Fisher, Robert Karlsson, Maarten Lafeber, Robert Rock e Anthony Wall. Bassa classifica per Emanuele Canonica, 49° con 296 (76 70 76 74) e per Francesco Molinari, 56° con 298 (75 73 75 75). Sono usciti dopo 36 buche Alessandro Tadini, 98° con 151 (72 79), e Michele Reale, 112° con 152 (77 75). Lpga Tour: Vince Lorena Ochoa, 27ª Giulia Sergas - Giulia Sergas si è classificata al 27° posto con 220 colpi (71 75 74) nel Sybase Classic (Lpga Tour) sul percorso del Wykagyl Cc di New Rochelle nello stato di New York. Secondo successo stagionale per la messicana Lorena Ochoa (208 - 71 71 66) che ha superato di due colpi le coreane Kyeong Bae (210 - 71 73 66) e Hee-won Han (68 73 69). Quarta con 211 Allison Hanna, quinta con 212 Juli Inkster, seste con 213 Annika Sorenstam, Paula Creamer e Gloria Hee Jung Park, nona con 214 Julieta Granada, 16. E con 217 Ai Miyazato e Natalie Gulbis. Nuova sconfitta per la Sorenstam, che quando era a un passo dalla vetta è stata travolta da un triplo bogey alla buca 9. Al torneo, ridotto da 72 a 54 buche per maltempo, ha preso parte anche Silvia Cavalleri, che non ha superato il taglio per un colpo (151 - 73 78). Nel 74 della Sergas 2 birdie e 5 bogey. Us Pga Tour: Tim Herron In Play Off - Quarto successo in carriera per Tim Herron (268 - 67 65 68 68) che si è imposto nel Bank of America Colonial, sul percorso del Colonial Cc a Fort Worth, in Texas. Herron ha chiuso il torneo alla pari con Richard Johnson (68 65 68 67) e poi lo ha superato alla seconda buca di play off. Terzo con 270 Rod Pampling, 17° con 274 Jim Furyk e Davis Love Iii, 30° con 276 David Toms, 40° con 278 Mike Weir. Al torneo ha partecipato Edoardo Molinari, che non ha superato il taglio (107° con 151 - 77 74). Brabazon Trophy. Gagli 20°. Delpodio 23° - Lorenzo Gagli al 20° posto con 298 (75 75 73 75) e Matteo Delpodio al 23° con 299 (75 75 73 76) nel Brabazon Trophy che si è disputato sul percorso del Golf Club Ganton a Scarborough, in Inghilterra. Ha vinto con 282 colpi Robert Dinwiddie (70 73 70 69) davanti a Ross Mcgowan (285 - 71 68 73 73). Al terzo posto con 291 Jean-jacques Wolf. Jamie Moul e Knut Bersheim. .  
   
   
LA VAL DI FIEMME DA OGGI A VILAMOURA AL 45° CONGRESSO INTERNAZIONALE FIS  
 
Milano, 23 marzo 2006 - Prima giornata del 45° Congresso Fis oggi a Vilamoura, in Portogallo. È stata una giornata densa di riunioni ed incontri per i tanti delegati. Il Consiglio Fis oggi ha incontrato ufficialmente i comitati organizzatori candidati per ospitare i Campionati del Mondo di sci del 2011, e il presidente della Fis Gian Franco Kasper ha stretto la mano a tutti i responsabili delle località candidate. È toccato quindi a Pietro De Godenz porgere il saluto a nome della folta rappresentativa della Val di Fiemme che si ricandida, dopo il successo del 1991 e del 2003, ad ospitare nuovamente le gare iridate di sci nordico. C’è stata anche una simbolica stretta di mano fra Sverre Seeberg, presidente della federazione norvegese e del comitato di Oslo, di Piotr Bak, presidente del comitato di Zakopane (Pol) e De Godenz per la Val di Fiemme. "Difficile fare previsioni per la decisione di giovedì - ribadisce De Godenz - le tre candidature sono tutte forti ed equilibrate". Ovvio che la città di Oslo gode dei favori del pronostico, ma le sorprese sono state molte anche in passato. Sarà soprattutto una scelta politica, e qui entra in gioco la Fisi col suo presidente Gaetano Coppi, tra il resto uno dei 16 votanti del Consiglio Fis che giovedì deciderà le sorti dei campionati mondiali del 2011. Al fianco della Val di Fiemme c’è anche l’ex presidente della Fisi, gen. Valentino, e Franco Nones che con la sua notorietà in campo mondiale cerca di conquistare consensi per la sua valle. C’è molto assembramento allo stand fiemmese, soprattutto ad ora di pranzo quando vengono offerti piatti di pasta, formaggio e vino trentino per tutti, serviti anche dalle due atlete della vallata trentina, l’ex campionessa Bice Vanzetta e il bronzo olimpico in staffetta Antonella Confortola. Www. Fiemme2011. Com .