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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Gennaio 2013 |
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EMILIA ROMAGNA: ECCO I NUOVI TRENI REGIONALI. COMPLETATO IL PIANO STRAORDINARIO DI INVESTIMENTI PER IL RINNOVO DEL MATERIALE ROTABILE |
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Bologna, 22 gennaio 2013 – In arrivo nuovi treni regionali. Con gli ultimi 12 convogli Flirt/etr-350, il primo dei quali entrerà in esercizio tutti i giorni dai primi di febbraio sulla linea Bologna-portomaggiore, si completa il piano straordinario di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile regionale, sul quale la Regione Emilia-romagna dal 2008 ad oggi ha dirottato ingenti risorse proprie e provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Il piano ha permesso, in un momento di forti riduzioni dei contributi statali destinati al settore ferroviario, di investire 400 milioni di euro per potenziare e migliorare i servizi e rendere più moderna la rete regionale. In particolare circa il 50% delle risorse stanziate è stato destinato al rinnovo del materiale rotabile mentre l’altra metà a interventi per il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture della rete della Regione, in avanzata fase di attuazione. Gli ultimi 12 nuovi treni, il cui arrivo sarà completato entro l’anno, fanno parte di una flotta complessiva di 34 nuovi treni circolanti sulla rete ferroviaria in Emilia-romagna di cui 22 già in esercizio. Il punto sugli interventi è stato fatto oggi nel corso di una conferenza stampa a bordo del nuovo Etr-350, alla presenza dell’assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri, della presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti, del sindaco del Comune di Bologna Virginio Merola e dei presidenti di Fer Sergio Alberti e di Tper Giuseppina Gualtieri. “Si concretizza uno dei più grossi investimenti della Regione sui servizi ferroviari”, ha sottolineato Peri. “In un momento in cui continuano a calare i finanziamenti statali su tutti i fronti, noi continuiamo a scommettere sul servizio ferroviario regionale che vogliamo diventi sempre più di alta affidabilità e di qualità per i cittadini”. Il piano regionale straordinario di investimenti Il piano straordinario di interventi sul materiale rotabile ha consentito di rinnovare circa il 60% della flotta di proprietà regionale e, nel complesso, quasi 1/5 dei treni che svolgono i servizi ferroviari in Emilia-romagna. L’ultima grande fornitura è quella che riguarda i 12 elettrotreni di fabbricazione svizzero-italiana Stadler/ansaldo Breda, destinati a circolare sulle linee elettrificate e i primi due dei quali entreranno in servizio sulla linea regionale Bologna-portomaggiore. I convogli sono costituiti da cinque vagoni articolati per una spesa complessiva di circa 78 milioni di euro. La fornitura del nuovo materiale rotabile è stata affidata a Fer. I nuovi treni saranno gestiti da Tper. Il Piano di investimenti ha, inoltre, previsto l’acquisto di 10 locomotive elettriche Bombardier del tipo E 464 per un costo complessivo di 29,5 milioni di euro, attualmente utilizzate per trainare 20 moderne carrozze a due piani del tipo Vivalto e 9 carrozze necessarie per la reversibilità dei singoli convogli che così possono essere guidati da entrambi i lati senza dover spostare la motrice. La relativa spesa è stata di circa 37,2 milioni di euro. Per migliorare i servizi sulle linee ferroviarie che, nel breve e medio periodo, non si prevede di elettrificare, sono state acquistate anche 12 automotrici diesel di fabbricazione della ditta polacca Pesa, composte da 3 vagoni ciascuna, per una spesa di circa 42 milioni di euro di risorse garantite dalla Regione. Infine, per adeguare le linee ferroviarie e il parco rotabile di proprietà della Regione già esistente alle nuove e più stringenti normative sulla sicurezza ferroviaria, sono stati previsti anche interventi sugli apparati e sulle tecnologie, in particolare posizionando nuovi dispositivi per il controllo della marcia del treno che hanno comportato una spesa di 22,5 milioni di euro. |
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CONTRIBUTO INTEGRATIVO A VILLAFRANCA PADOVANA PER ELIMINAZIONE PASSAGGIO A LIVELLO |
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Venezia, 22 gennaio 2013 - Il Comune di Villafranca Padovana riceverà dalla Regione un contributo integrativo di 100 mila euro per coprire le maggiori spese connesse alla realizzazione della viabilità alternativa necessaria all’eliminazione del passaggio a livello al km 219+988 della linea Milano – Venezia, lungo via Mestrino. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità. La vicenda nasce ancora nel 2001 – ha ricordato l’Assessore – quando Regione, Comune e Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. Sottoscrissero un Accordo per l’eliminazione del passaggio a livello in questione, sostituito da un sottopasso ferroviario carrabile e dalla viabilità di raccordo in variante a via Mestrino. Il costo complessivo dell’intervento era stato allora quantificato in 3.382.792,69 euro, poi rivisti nel 2007, con il progetto definitivo, in 4.385.000 euro, dei quali 1.913.673,71 sono stati impegnati a carico della Regione, mentre la quota restante era a carico di Rfi e dell’amministrazione comunale. La Region ha inoltre impegnato altri 400 euro per coprire le spese di bonifica del terreno, dove durante i lavori di scavo è stato rinvenuto cemento amianto proveniente da demolizioni edilizie. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha evidenziato ulteriori maggiori spese sostenute nella realizzazione dei lavori, richiedendo un contributo aggiuntivo che la Giunta regionale ha accordato, in aggiunta ai contributi già concessi. I ritardi procurati da iniziali difficoltà giuridico – amministrative hanno peraltro comportato la radiazione dalla contabilità regionale del primo contributo, impegnato ancora nel 2002, di 1.213.673,71 euro complessivi, a causa dell’impossibilità di utilizzare il finanziamento nei termini utili. Risulta ora necessario provvedere ai dovuti reimpegni per corrispondere quanto spetta al Comune di Villafranca Padovana sulla base dei fondi che saranno resi disponibili dal bilancio regionale. |
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INCONTRO REGIONE-COMUNE DI FANO, SPACCA: "DRAGAGGIO DEL PORTO, SCOGLIERE E STRADA DELLE BARCHE". |
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Ancona, 22 gennaio 2013 - Dragaggio del porto, scogliere e “Strada delle barche”. Tre progetti pronti per essere realizzati. Lo ha annunciato questa mattina a Fano il presidente della Regione Gian Mario Spacca al sindaco Stefano Aguzzi nel corso dell’incontro tra la Giunta regionale e la Giunta comunale fanese nel Palazzo del Comune. Infrastrutture, nautica, sanità, cultura, i temi affrontati. Spacca e Aguzzi, con gli assessori dei rispettivi esecutivi, hanno fatto il punto sulle principali questioni che riguardano il territorio fanese. Un incontro molto positivo e improntato alla massima operatività per la risoluzione di questioni particolarmente sentite dalla comunità del territorio. Condivisa la strategia: affrontare i problemi con concretezza, per dare risposte veloci dei cittadini. A partire dal dragaggio del porto di Fano, per la cui realizzazione il presidente Spacca ha dato un importante annuncio. “Il problema del dragaggio – ha detto – si avvia ad una soluzione immediata. La prossima settimana sarà infatti sottoscritto il contratto d’appalto per la realizzazione della cassa di colmata ad Ancona, che consentirà lo smaltimento dei fanghi del porto di Fano. Ad una svolta anche il problema delle scogliere di Gimarra e di via del Bersaglio. L’accordo di programma che avevo personalmente sottoscritto con il ministro dell’Ambiente nel 2010, con la previsione di 3,2 milioni di euro di finanziamento, è stato disatteso dallo Stato che non ha reso disponibili le risorse. L’intervento per la difesa della costa è dunque ritardato, ma siamo pronti ad inserire nell’Accordo Integrativo al Piano Straordinario, che verrà presto predisposto, l’importo di circa 3 milioni per l’intervento”. La Regione rivolge particolare attenzione alla cosiddetta “Strada delle barche”, importante per agevolare il trasporto su strada delle imbarcazioni da e per il porto. “L’opera – ha detto il presidente – ci sta a cuore tanto quanto al Comune di Fano. Il gruppo Ferretti, titolare del marchio Pershing, ha annunciato importanti investimenti su questo territorio ed è quindi nostro interesse creare le condizioni logistiche necessarie affinché il piano di potenziamento dei cantieri navali possa realizzarsi compiutamente. Per la strada delle barche sono a disposizione 800mila euro. L’acquisizione di Ferretti da parte del gruppo cinese Weichai consente di salvaguardare il reddito e l’occupazione di questa comunità e ora sono annunciati ulteriori investimenti per incrementare l’attività del gruppo”. Accanto alla portualità, le infrastrutture. Fano-grosseto e casello della terza corsia, i temi sul tavolo del confronto tra Spacca e Aguzzi. “Entrambe le opere – ha sottolineato Spacca – sono la concreta testimonianza dell’attenzione che la Regione rivolge a questo territorio. Sono due opere strategiche che interconnettono l’area a tutta l’Italia centrale e al nord. La Fano-grosseto sembrava destinata a restare sulla carta e invece oggi, grazie alla determinazione della Regione, il progetto definitivo è stato depositato al ministero e l’opera è prevista nel decreto sviluppo del Governo. La terza corsia è ad uno stadio di realizzazione avanzato e anche su questo punto la Regione è impegnata in modo molto determinato: il casello di Fano nord e la bretella di Marotta sono prioritarie per il Comune come per noi. Siamo in costante contatto con Società autostrade per poter realizzare completamente il programma e la prossima settimana avremo un nuovo incontro”. Tra i temi sottoposti da Aguzzi a Spacca, la sanità. Il presidente ha confermato la forte determinazione della Regione per la realizzazione dell’ospedale unico Marche Nord. “E’ un progetto molto impegnativo dal punto di vista economico – ha detto Spacca – e per questo si sta valutando il ricorso a strumenti finanziari specifici, non escluso lo stesso contratto di disponibilità utilizzato per la Fano-grosseto. In questo senso sta emergendo l’interesse a realizzare l’ospedale da parte della stessa impresa che costruirà la E78. Accanto al progetto di Marche Nord è necessario proseguire con l’opera di riqualificazione della rete sul territorio. I tagli ai trasferimenti statali ammontano solo per quest’anno a 184 milioni: la riorganizzazione del sistema, con la riconversione delle strutture per acuzie in sociosanitarie e l’interconnessione tra le strutture maggiori, come avverrà per Fano e Pesaro, diventa urgente”. Infine la cultura. Il Consorzio Marche Spettacolo, servizio che la Regione sostiene a vantaggio di tutto il territorio (anche per gli enti che non aderiscono come il Comune di Fano), sta predisponendo uno studio per valutare la fattibilità di una rete regionale per la produzione lirica. La Regione ha dunque auspicato l’integrazione di Fano all’interno del Consorzio e in altri network regionali sulla cultura. |
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BONIFICA PORTO MARGHERA. ASSESSORE REGIONALE LEGGE SPECIALE: OGGI PREMESSE PER RILANCIO |
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Venezia, 22 gennaio 2013 - “Da oggi si aprono prospettive molto più concrete per l’effettivo rilancio di Porto Marghera”. E’ il commento dell’assessore regionale alla legge speciale per Venezia sulla approvazione dei quattro protocolli attuativi dell’Accordo di Programma dell’aprile scorso per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia – Porto Marghera, firmati dal ministero dell’ambiente Corrado Clini. Voglio ringraziare Clini – ha aggiunti l’assessore – perché ha colto subito le problematiche e ha dato una mano fondamentale per risolverle, cosa che tentavamo di fare, senza esito, da dieci anni. Fino ad ora per avere un’autorizzazione a Marghera ci volevano decine di permessi e autorizzazioni, con tempi dilatati e soprattutto indefiniti, ma certamente di anni. Con i provvedimenti di oggi, invece, abbiamo di fronte tempi, costi e procedure certe, che poi è quello che chiede il mondo per poter investire. I protocolli attuativi – ha spiegato l’assessore – riguardano anzitutto la “Caratterizzazione dei siti”: i Piani di Caratterizzazione non necessitano più di preventiva autorizzazione, a condizione che venga seguito il Protocollo stesso. Tali piani potranno così essere eseguiti con tempi estremamente ridotti. Il secondo Protocollo Operativo si riferisce alle “Modalità di intervento di bonifica e di messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda” e individua tecnologie di bonifica standardizzate che possono essere utilizzate nell’area. In tal modo, i soggetti interessati hanno a diposizione uno strumento che agevola e semplifica l’individuazione delle tecnologie di bonifica applicabili alle aree in disponibilità. Il terzo protocollo riguarda i “Criteri per la determinazione delle garanzie finanziarie”. Esso esenta gli Enti pubblici e le Società a completa partecipazione pubblica dalla prestazione di garanzie finanziarie per l’esecuzione di interventi di bonifica. Anche le imprese che hanno dimostrato la volontà di attuare gli interventi di bonifica, avendo stipulato il contratto di transazione per la riparazione danno ambientale con lo Stato, sono esonerate dal prestare tali garanzie. La riduzione delle garanzie finanziarie non si applica invece – ha fatto presente l’assessore – alle ditte che non procedono alla riconversione / reindustrializzazione delle aree in disponibilità: in questo caso dovrà essere prestata una garanzia finanziaria pari al 50% dell’importo dei lavori previsti. L’ultimo protocollo, infine, riguarda le “Attività sperimentali di bonifica dei siti contaminati” compresi nel Sin di Venezia Porto Marghera che non necessitano di autorizzazione ai fini della loro attuazione. Tale procedura semplificata incentiva l’attività di sperimentazione e ricerca che le ditte possono proporre per gli interventi a Porto Marghera, sviluppando attività di bonifica innovative. |
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