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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Settembre 2009
L’IMPORTANZA DEL BUSINESS PLAN E L’EQUILIBRIO FINANZIARIO TRA I TEMI I DELLA GIORNATA DEDICATA ALLE BIOENERGIE ORGANIZZATA DA APER .  
 
Milano, 8 settembre 2009 –Disponibili gli ultimi posti per la giornata di approfondimento organizzata da Aper e dedicata alle bioenergie che si terrà a Milano presso l’Hotel Antares Concorde giovedì 24 settembre 2009. L’evento, che prevede l’illustrazione dei principali aggiornamenti normativi che hanno caratterizzato il settore delle bioenergie durante l’ultimo anno, offrirà - grazie anche alla consulenza di Alter-exe - approfondimenti relativi all´importanza del dialogo e della trasparenza nel rapporto banca-impresa, la predisposizione di un business plan completo quale strumento fondamentale per l´acquisizione di un finanziamento, l’equilibrio finanziario tra fondi propri e finanziamenti. Saranno inoltre affrontate le tematiche legate alle opportunità di fund raising, le tipologie di finanziamento offerte dalle banche (leasing e project financing), fino alla valorizzazione dell’energia e ai sistemi di incentivazione. Non da ultima sarà presentato in anteprima lo studio Aper sulla diffusione degli impianti in Italia. Il corso si concluderà con l’illustrazione di casi pratici di gestione degli impianti presentati dagli operatori stessi, che illustreranno interessanti approfondimenti relativi agli aspetti tecnologici, alle prospettive, alle problematiche e ai costi relativi alla produzione di biomassa, di biocombustibili e infine di biogas. Il corso, della durata di una giornata, prevede un’affluenza massima di 50 partecipanti. Il costo è di 360 euro iva inclusa. Agli associati Aper è riservata una riduzione del 20% (300 € iva inclusa). .  
   
   
BOLZANO: ENERGIA, COLLABORAZIONE TERNA-PROVINCIA PER I NUOVI TRACCIATI DELLE LINEE  
 
Bolzano, 8 settembre 2009 - Nei prossimi anni gli elettrodotti dovrebbero essere portati all´esterno delle città altoatesine e by-passare le zone centrali. Il programma per i nuovi tracciati è stato discusso il 2 settembre dal presidente Luis Durnwalder e dai vertici di Terna, società responsabile per la trasmissione dell´energia elettrica sul territorio italiano. E´ prevista una forte collaborazione fra Terna, Provincia e Comuni. Luigi Roth, presidente di Terna, assieme ad alcuni consiglieri di amministrazione e ai tecnici della società, ha illustrato al presidente Durnwalder il programma che riguarderà le stazioni di trasformazione di Bolzano, Brunico, Bressanone e Cornedo. Durante l´esecuzione dei lavori, verranno anche spostati gli elettrodotti. "Oggi - ha sottolineato Durnwalder - queste linee attraversano le città, o comunque si trovano in prossimità di zone densamente abitate. Grazie ai nuovi tracciati, le aree centrali dovrebbero essere by-passate, con un notevole vantaggio per la popolazione residente per quanto riguarda l´elettrosmog". Durante l´incontro con i vertici di Terna, il presidente Durnwalder ha parlato di un "programma innovativo, orientato al futuro e pensato nell´interesse dell´Alto Adige". Permane il problema dei costi elevati, per risolvere il quale, secondo la proposta della società responsabile per la trasmissione dell´energia elettrica, dovrebbe esserci un´assunzione di responsabilità anche da parte di Provincia e Comuni. "Abbiamo trovato una bozza di accordo - ha proseguito il governatore altoatesino - che prevede una graduatoria degli investimenti e le basi per un rafforzamento della collaborazione fra Terna e gli enti locali presenti sul territorio". Già nelle prossime settimane, i tecnici di Terna e Provincia di Bolzano dovrebbero incontrarsi per mettere nero su bianco una prima proposta concreta. Durante l´incontro di Palazzo Widmann è stato inoltre fatto accenno alla possibilità di un collegamento transfrontaliero, al di là del Brennero, della rete ad alta tensione, che attualmente si ferma al confine di Stato. .  
   
   
TERNA ENTRA NEL DOW JONES SUSTAINABILITY INDEX  
 
Roma, 8 settembre 2009 – Terna entra a far parte del Dow Jones Sustainability World Index, il più prestigioso indice borsistico internazionale che include le aziende con le migliori performance di sostenibilità tra le 2. 500 maggiori società mondiali per capitalizzazione. In questo gotha della sostenibilità sono solo 12 le società italiane, di cui 5 nuovi ingressi. «Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto oggi. L´entrata nel Dow Jones Sustainability Index premia l´impegno rafforzato durante gli ultimi quattro anni nelle politiche di sostenibilità». Queste le parole dell’ Amministratore Delegato Flavio Cattaneo che continua – «Credo che il nostro successo dipenda sempre più dalla capacità di soddisfare le aspettative crescenti degli stakeholders, sia in termini di creazione del valore che di attenzione sociale e trasparenza attraverso un comportamento responsabile e sostenibile non solo sotto il profilo economicofinanziario, ma anche in relazione al rispetto per l’ambiente, il territorio e la società. La nostra presenza nell’indice di sostenibilità Dow Jones è il miglior biglietto da visita per essere considerati, ancor più tra i titoli più appetibili, anche per gli investitori socialmente responsabili». L´inclusione del titolo Terna nell´indice Dow Jones Sustainability è stata comunicata oggi da Sam – Sustainable Asset Management, l’agenzia di rating che effettua lo screening di sostenibilità delle aziende e ne valuta l’accesso all’indice in base a severi criteri di performance in ambito economico, ambientale e sociale. L’ingresso di Terna corona un percorso che ha visto negli ultimi anni un costante progresso, e che era già valso all’azienda il Sam Bronze Class Status 2008 – in quanto rientrante tra le migliori 14 aziende del settore su 107 esaminate a livello mondiale - e la menzione speciale di Sector Mover 2008 che premia le società con maggiori progressi nelle 22 aree della sostenibilità analizzate. Il Dow Jones Sustainability Index, nato nel 1999 con l’intento di tracciare la performance finanziaria di titoli che si distinguono per risultati eccellenti sotto un profilo economico, sociale e ambientale, seleziona circa 300 aziende su un totale di circa 2. 500 candidabili per capitalizzazione. L’accesso all’Indice è subordinato ad un’analisi etica specifica che comprende il possesso di skill d’eccellenza – tra i quali: rapporto con la comunità, gestione delle risorse umane, etica e comportamento di business, stakeholder engagement, diritti umani e controllo della catena di fornitura, corporate governance e risk management - da dimostrare periodicamente e una attenta review delle principali controversie condotta attraverso lo screening da diverse fonti di informazione. Il riconoscimento di oggi testimonia la bontà di una strategia di crescita sensibile a variabili sociali ed ambientali nella gestione e nello sviluppo delle infrastrutture necessarie al sistema elettrico Italiano. Puntare sulla Responsabilità d’Impresa significa, infatti, assecondare lo sviluppo sostenibile e, allo stesso tempo, investire in competitività e nella creazione di valore per gli azionisti nel lungo periodo, il che si fonda non solo sull’ovvia regola economico/finanziaria del profitto ma anche sulla conduzione responsabile del business. I riconoscimenti di Terna per la sostenibilità: Ftse4good: conferma a settembre 2008 - Storebrand Best In Class Status: febbraio 2009 - Dow Jones Sustainability Indexes: Terna ha ricevuto il Sam Bronze Class status 2008 e la menzione speciale di Sector Mover 2008 all’interno del Sam Sustainability Yearbook 2009 - Kld Global Sustainability Indexes: inclusione a ottobre 2007 - Ethical Index Euro: conferma ad aprile 2008 - Axia Ethical Index e Axia Csr Index: conferma nel 2008 - The European Business Awards 2009: Terna vince il ‘Ruban d’honneur’ per la Corporate Sustainability e conquista un posto tra i finalisti del premio ‘The European Business Awards’. - Accountability Rating 2008: Terna si colloca all’ottavo posto tra le 40 aziende italiane dell’S&p Mib 40 .  
   
   
FORESTE: SABATO GIORNATA SU BIOMASSE PER RISCALDAMENTO  
 
Udine, 8 settembre 2009 - Il rilancio dell´utilizzo del legno (cippato) per il riscaldamento delle case e dei locali pubblici utilizzando la materia prima ricavata dai boschi del Friuli Venezia Giulia. E´ questo l´obiettivo che si pone la ´Giornata dimostrativa con area espositiva´ che ha per tema ´Legna e cippato in moderne caldaie´, ed è in programma per sabato 12 settembre (in caso di maltempo slitterà all´indomani, domenica 13 settembre), a partire dalle ore 10, a Fusine in Valromana, organizzata dalla Regione. Nel corso della quale saranno eseguite dimostrazioni sui sistemi di produzione del legno cippato (pellets), sull´allestimento e la consegna di legna da ardere e cippato e sulla qualità e resa agli effetti del riscaldamento dei locali. E´ stato l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, a esplicare i motivi dell´iniziativa, nel corso della presentazione svoltasi nella sede dell´Amministrazione, a Udine. L´evento è stato motivato, ha detto -"dalla considerazione che tra i friulani l´uso delle stufe da legna per il riscaldamento delle case e delle proprie attività si può definire una delle tradizioni più radicate, derivate dalla necessità". "Oggi, le moderne tecnologie - ha proseguito Violino - mutuate dall´esperienza maturata in Austria e Germania, consentono di utilizzare la risorsa legno da ardere con maggiore efficacia e successo, e di fruire delle biomasse già disponibili sul nostro territorio, per riscaldare i locali a costi più vantaggiosi". "Finora - ha aggiunto l´assessore - nel Friuli Venezia Giulia sono stati proposti diversi progetti per l´impiego delle energie alternative derivanti dall´impiego del legno; che non sempre erano calibrati con le disponibilità del territorio". "Infatti - ha puntualizzato Violino - non è pensabile ipotizzare la realizzazione di centrali a biomasse che debbano essere alimentate da materia prima proveniente da fuori regione perché è disponibile la nostra risorsa legno". Dunque, nella sostenibilità di un progetto moderno e coerente con le nuove tecnologie, tarato rispetto alle biomasse delle quali il Friuli Venezia Giulia dispone, si fonda l´iniziativa di Fusine Laghi. In concomitanza della quale sarà inaugurata una strada forestale, tra la località della Val Romana e il Rifugio Zacchis. "Tale inaugurazione - ha concluso l´assessore - vuole essere l´emblema di quanto la viabilità forestale sia indispensabile per la fruizione e la valorizzazione del nostro patrimonio forestale". Assieme a Violino, sono intervenuti alla presentazione il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Luca Bulfone, il quale ha introdotto l´argomento, Marino Berton, presidente dell´Associazione italiana energie agroforestali, e Rinaldo Comino, direttore del servizio Gestione Forestale e Antincendio Boschivo. .  
   
   
NO ALLA RICERCA DI PETROLIO, L´API PLAUDE ALLA REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 8 settembre 2009 -Il presidente dell’Api di Matera Nunzio Olivieri plaude alla decisione del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata che, esprimendo parere contrario all’attività di ricerca di petrolio nel mar Jonio, ha indotto il Ministero dell’Ambente a respingere l’istanza presentata da una società inglese con sede a Roma. “L’opposizione della Regione e, quindi, il parere negativo del Ministero – secondo Olivieri – vanno nella direzione espressa in tutti i documenti di programmazione regionali, cioè quella di uno sviluppo ecosostenibile che, evidentemente, con la ricerca di idrocarburi nel mar Jonio, sarebbe fortemente compromesso. Infatti, privilegiando la Basilicata lo sviluppo di un’economia che non danneggi l’ambiente, si considera una risorsa imprescindibile il territorio, inteso proprio come contesto paesaggistico e ambientale e, nel caso di specie, come mare pulito. E’ di tutta evidenza – sottolinea il presidente dell’Api – che una piattaforma per l’attività estrattiva collocata a poche miglia dalla costa jonica metapontina, con l’inevitabile traffico navale che ne deriva, distruggerebbe l’economia turistica basata sulla balneazione che fa del Metapontino la locomotiva dell’intero turismo lucano. Basti pensare a quanto accaduto questa estate in Calabria, dove proprio sulla costa jonica sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di catrame versato al largo dalle navi cisterne. Bene ha fatto dunque l’assessore Santochirico ad opporsi a questa spada di Damocle sulle nostre spiagge. Pur consapevoli dell’importanza delle fonti fossili di energia, è chiaro che una zona di forte sviluppo turistico sia incompatibile con l’attività estrattiva”. .  
   
   
ABRUZZO: SONO 1.010 GLI EDIFICI PUBBLICI DANNEGGIATI IL NUMERO CONTENUTO IN BANCA DATI DELLA REGIONE  
 
L´aquila, 8 settembre 2009 - Sono 1. 010 gli edifici pubblici danneggiati dal sisma del 6 aprile scorso. E´ quanto emerge dalla banca dati realizzata dalla Direzione Affari generali della Presidenza della Regione. Uno strumento importante che, secondo le direttive del decreto n. 2, individua localizzazione, entità del danno e lavori necessari per ciascun immobile. Entro metà settimana, comunica il responsabile della Direzione, Antonio Sorgi, l´elenco completo degli edifici danneggiati, l´importo stimato del danno subito ed i probabili tempi di recupero, sarà pubblicato sul sito della Regione Abruzzo. "Si tratta comunque - aggiunge Sorgi - di una fotografia non definitiva ed in quanto tale possibile di modifiche". .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, DEFINITO PIANO INTERVENTI PER SCUOLE SUBITO LAVORI URGENTI PER GARANTIRE RIPRESA DIDATTICA  
 
L´aquila, 8 settembre 2009 - Convocata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, in qualità di commissario delegato per la ricostruzione degli edifici pubblici, si è riunita ieri la Conferenza di servizio per definire il Piano di interventi per il ripristino degli edifici scolastici. Presenti anche l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, il responsabile della Direzione Affari della presidenza, Antonio Sorgi, il direttore del Settore Lavori pubblici, Pierluigi Caputi, rappresentanti dell´Ufficio scolastico regionale, della Provincia dell´Aquila e del Provveditorato alle Opere pubbliche. Nel corso dell´incontro, sono stati individuati i criteri che porteranno alla definizione di un elenco di scuole bisognose di lavori urgenti, ma di breve realizzazione, in grado di assicurare la regolare ripresa dell´anno scolastico. "E´ stato un incontro molto proficuo - ha commentato il presidente Chiodi - che servirà ad accelerare l´iter per gli interventi negli istituti di tipo B fuori dal capoluogo, dove i lavori sono già in corso. La Conferenza ha dovuto selezionare non le priorità, ma le priorità delle priorità: piccole ma significative opere, essenziali per garantire l´offerta didattica per la prossima riapertura delle scuole". Disponibile per questo tipo di azione un plafond di 20 milioni di euro da attingere dai fondi Cipe. "Questo per quanto riguarda le immediate urgenze - ha spiegato ancora il Presidente - Stiamo già programmando interventi più importanti nelle scuole che saranno realizzati man mano che si libereranno le risorse. Ovviamente, per adeguamenti strutturali di una certa rilevanza bisognerà tener conto anche dei tempi. Sarà infatti necessario prevederli in funzione del regolare svolgimento delle lezioni. In molti casi è consigliabile farli durante i periodi di chiusura delle scuole". A seguire, Chiodi ha incontrato i responsabili provinciali delle Ater. Anche a loro il Presidente ha chiesto di evidenziare "le priorità delle priorità" ed ha sollecitato "rigore per accertamenti e valutazione danni" nonchè "celerità nella compilazione della modulistica" affinchè si possa giungere al più presto alla ripartizione dei 120 milioni di euro che l´ordinanza 3803 del 15 agosto, articolo 2, destina all´edilizia residenziale pubblica. .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA CON ATER UDINE  
 
Trieste, 8 settembre 2009 - La giunta regionale ha approvato il 2 settembre , su proposta dell´assessore alla programmazione Sandra Savino, l´Accordo di programma con l´Ater di Udine per la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia abitativa sovvenzionata a Gonars. L´operazione da 1 milione e 700 mila euro, che consentirà la realizzazione di 12 nuovi appartamenti a canone agevolato, era inizialmente prevista ad Aquileia, in via Gramsci. Nel corso della caratterizzazione dell´area su cui realizzare la palazzina, l´Ater ha però rilevato tracce di sostanze inquinanti che richiedevano un intervento di bonifica; questa operazione avrebbe però richiesto ulteriori risorse e avrebbe prolungato ulteriormente i tempi di avvio del cantiere, sforando la tempistica prevista. Di concerto con la Regione l´Azienda per l´edilizia territoriale di Udine ha pertanto ritenuto di modificare l´Accordo di programma originario siglato nel 2007 e trasferire l´investimento da Aquileia a Gonars, in località Ontagnano. Nel documento si legge che la modifica della destinazione risponde comunque "alle finalità di edilizia abitativa espresse nel Piano strategico regionale, in quanto determina un incremento del patrimonio immobiliare pubblico ad uso abitativo e rispetta le finalità dell´Accordo di programma originario, in quanto viene realizzato lo stesso numero di alloggi originariamente previsto, tenuto conto dei principi di economicità e celerità dell´azione amministrativa". .  
   
   
LA REGIONE PUGLIA INTERVIENE A FAVORE DEI LAVORATORI SALENTINI DELLA SOCIETÀ ROMANO  
 
Bari, 8 settembre 2009 - I 338 lavoratori della Società Romano, impresa tessile di Matino, potranno usufruire degli aiuti della Regione in questa fase di crisi. Lo si è deciso nell’incontro del 3 settembre presso il Ministero del Lavoro, incontro nel quale - a fronte dei preoccupanti ritardi nella realizzazione dell’accordo di programma a sostegno dell’area vasta di Casarano – Area Pit 9 la cui cabina di regia è stata costituita solo nello scorso marzo - la Regione ha formalizzato la disponibilità a concedere per 12 mesi la sua parte di Cassa Integrazione in Deroga (30%) a 200 lavoratori, tetto massimo concordato dai Sindacati, che faranno ricorso a rotazione agli ammortizzatori sociali in deroga. Nell’impossibilità di ricorrere ad altri ammortizzatori, la cassa in deroga consente ai dipendenti di usufruire di una parte di reddito dal 1 settembre e fino al 31 agosto 2010. “Il mio auspicio” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro Losappio “è che questo tempo venga utilizzato da Impresa, Ministero e dai protagonisti dell’Accordo di Programma per avviare nuove politiche di sviluppo e di occupazione che diano futuro e tranquillità ai pugliesi”. .  
   
   
MIROGLIO. CASSA INTEGRAZIONE. COME CAMBIA IL PENSIERO DEL GOVERNO  
 
Bari, 8 settembre 2009 - Crisi Miroglio, per gli ammortizzatori sociali si cambia. Al Ministero del lavoro si modifica quanto concordato al Ministero dello Sviluppo Economico. Dall’assessorato al Lavoro, giunge la seguente nota: Nell’incontro del 30 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico sono state assunte decisioni concordate per garantire il salario dei dipendenti Miroglio nella fase di passaggio degli stabilimenti al Gruppo Intini, Società proponente un piano industriale di rilancio avallato dall’autorevolezza del consenso del Ministero. L’accordo, recita il verbale, indica al primo punto la disponibilità del Ministero del Lavoro acquisita dal Mise a “concedere la Cig in deroga per 12 mesi a valere sui fondi nazionali” alle maestranze a partire dal 18 agosto. Nulla è messo a carico della Regione. Invece nel successivo incontro presso il Ministero del Lavoro relativo allo stabilimento di Ginosa ed ai suoi 227 dipendenti questa disponibilità non è risultata più integrale, ma limitata al 70%. In altre parole il 2 settembre il Ministero del Lavoro ha modificato il suo intervento circoscrivendolo all’applicazione del protocollo di intesa sottoscritto con la Regione il 16 aprile 2009 e quindi al 70% del fabbisogno; il rimanente 30% della cassa integrazione è invece a carico della Regione. La Regione, avendo come principale interesse –soprattutto in questa fase economica- il fornire un reddito ai lavoratori ha dichiarato formalmente la sua disponibilità a farsi carico di questa tranche che, come indica il protocollo, va finalizzata a politiche attive per il lavoro. Se il cambiamento delle posizioni ministeriali non ha provocato gravi conseguenze ai lavoratori è dunque solo per il senso di responsabilità della Regione che si è fatta carico di quanto promesso e poi negato dal Governo. Ma questo sacrificio ha un senso a fronte di un piano industriale di rilancio da parte di chi intende acquisire gli stabilimenti. Di questo piano, annunciato dal Gruppo Intini, la Regione non ha ancora conoscenza. Oggi, sia perchè è doveroso che l’Istituzione esprima un giudizio sulla validità e sulla fattibilità di un processo di reindustrializzazione di tale livello sia perché una parte del costo degli ammortizzatori a ciò finalizzati è a suo carico, la presentazione del Piano alla Regione diventa per noi condizione imprescindibile perché gli accordi siano mantenuti. .  
   
   
INCONTRO A NUORO SUL SETTORE LAPIDEO-ESTRATTIVO  
 
Nuoro, 8 Settembre 2009 - Il settore lapideo-estrattivo è un segmento portante della nostra economia, caratterizzato da una solida storia produttiva ed è, in prevalenza, orientato all´esportazione. Infatti, prodotti come il marmo di Orosei e il granito di Buddusò sono tra quelli maggiormente richiesti dal mercato internazionale. Il rilancio e lo sviluppo del comparto non possono prescindere, tuttavia, da una attenta legislazione di settore, fondata sui principi dello sviluppo sostenibile e da una semplificazione dei procedimenti autorizzativi della pubblica amministrazione. Sugli sviluppi di questo tema si sono confrontati, ieri mattina a Nuoro, gli imprenditori e le istituzioni regionali in un incontro-dibattito dal titolo "Le proposte per la promozione e lo sviluppo del settore lapideo estrattivo - Opportunità e prospettive legate all´export" - organizzato dall’Associazione Industriali della Sardegna Centrale - dove sono stati illustrati gli strumenti disponibili per rinforzare questo processo importante della nostra economia isolana e quali le politiche regionali in tema di sostegno al commercio estero. Un incontro molto positivo e produttivo - come è stato più volte sottolineato, durante i lavori, dagli organizzatori e dagli imprenditori del comparto - accogliendo con particolare interesse il percorso della nuova politica che l’attuale giunta regionale sta adottando. Dagli operatori del settore arrivano diverse richieste come l’annullamento della delibera numero 37/14 del 25 settembre del 2007 (Atti di indirizzo programmatico per il settore estrattivo. Procedura di approvazione del Piano Regionale Attività Estrattive - Prae) ed altre, sempre dello stesso periodo, che contengono prescrizioni troppo restrittive per il comparto e che, di fatto, impediscono di lavorare; lo snellimento delle procedure e degli iter amministrativi; il costo dell’energia e dei trasporti. Tutti elementi che contribuiscono pesantemente al rallentamento dello sviluppo del settore lapideo-estrattivo. Presentati, inoltre, dagli uffici dell’assessorato regionale all’industria, diversi progetti tra i quali: la programmazione condivisa, dove gli imprenditori sono parte attiva nelle diverse fasi di progettazione delle iniziative ed il progetto inter-regionale lapideo, proposto dall´Ice e realizzato dalla regione Sardegna in collaborazione con altre 5 regioni italiane e che prevede, per il prossimo mese di ottobre, la presenza nell’Isola di diverse delegazioni di importatori esteri composte da architetti e da interior designer. L´assessore Regionale all´Industria, Andreina Farris, a conclusione dei lavori, ha evidenziato che "il comparto negli ultimi anni è stato trascurato e le norme che sono state adottate hanno, di fatto, limitato l’attività, mentre la nuova politica del presidente Cappellacci - ha continuato la componente dell´esecutivo - intende sostenere il settore con tutte le azioni possibili indirizzate anche alla promozione dei materiali lapideo-marmorei all’estero. Per fare questo - ha aggiunto la Farris - è necessario mettere subito a disposizione delle imprese del comparto, adeguati strumenti di supporto quali: il sostegno all’internazionalizzazione, la partecipazione ai progetti inter-regionali in collaborazione con l’Ice (Istituto nazionale per il Commercio Estero), la promozione delle reti di servizio nei distretti industriali in Sardegna, fra cui quello del marmo di Orosei e del granito di Buddusò in Gallura e le misure operative del Por 2007-2013 in fase di attuazione. ” Ai lavori, coordinati dall´Ing. Roberto Bornioli (Presidente Commissione Regionale Cave e Miniere e Vice Presidente Confindustria Sardegna Centrale), hanno partecipato la Dott. Ssa Simona Murroni (Assessorato Regionale Industria Affari Generali e Promozione Sviluppo Industriale), la Dott. Ssa Mara Mangia (Sardegna Ricerche), il Dott. Bruno Valenti (Presidente Consorzio Marmi di Orosei), il Dott. Piero Tamponi (Presidente Consorzio Graniti) ed il Consigliere Regionale Franco Mula. .  
   
   
A RIVA DEL GARDA IL MEETING DEGLI ARCHEOLOGI EUROPEI DAL 15 AL 20 SETTEMBRE.  
 
Trento, 8 settembre 2009 - Dal 15 al 20 settembre Riva del Garda, presso il Palazzo dei Congressi, ospiterà il 15° Meeting annuale dell’Associazione degli Archeologi Europei, organizzato dal Settore Beni archeologici della Soprintendenza per Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Comune di Riva del Garda, attraverso il Museo. Ieri, alla presentazione, l´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, gli assessori Paolo Matteotti di Riva e Ruggero Morandi di Arco, il soprintendente Livio Cristofolini assieme a Franco Nicolis, la direttrice del Museo Monica Ronchini e il direttore dell´Unità Operativa Gianni Pellegrini. Nelle parole dell´assessore Franco Panizza la soddisfazione per essere riusciti a portare questo meeting in Trentino, a Riva del Garda: “È il risultato di un´attività svolta dalla nostra Soprintendenza in collegamento con il resto del mondo – ha spiegato l´assessore Panizza – E anche se il Trentino non è certo tra le zone archeologiche più importanti nel mondo, ci viene riconosciuta, a livello internazionale, una forte capacità organizzativa e una vivace tradizione di studi archeologici basata su alcuni nomi importanti”. L´assessore Matteotti ha, invece, evidenziato la ricchezza del patrimonio archeologico di Riva del Garda, emerso soprattutto in questi ultimi anni in seguito ad alcuni importanti lavori pubblici, dal teleriscaldamento agli scavi per la stazione di Trentino Trasporti e per il parcheggio “Terme Romane”. Per l´assessore Morandi il convegno è una scommessa per il progetto Museo dell´Alto Garda, che ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione della storia e del territorio. Monica Ronchini ha, quindi, ricordato che esiste un territorio che ha volontà di investire sull´archeologica e che, a fianco del convegno, il Museo in collaborazione con altri enti proporrà iniziative per coinvolgere la cittadinanza. Il soprintendente per i beni librari, archivistici e archeologici Livio Cristofolini ha, infine, puntato l´attenzione sui numeri del convegno, che vede già 650 iscritti su 1000 associati all´European Association of Archaeologists. A Franco Nicolis il compito di ripercorrere il programma del convegno, articolato in 51 sessioni scientifiche, suddivise per blocchi tematici che riguardano: Nuovi approcci all’interpretazione archeologica; Archeologia oggi; Tutela del Patrimonio; Identità, interazione e cambiamento culturale; Cultura materiale; Ritualità e aspetti simbolici; Scienza e archeologia. “È impossibile – ha spiegato Nicolis – affrontare la varietà e la complessità degli argomenti che verranno trattati nel Meeting; ci limitiamo quindi a sintetizzare le proposte di alcune sessioni, ricordando che lo spirito dei Meeting dell’Associazione auspica non solo la presentazione di risultati di ricerche, di proposte di nuove interpretazioni o di nuovi modelli ma spinge verso la discussione aperta e ampia sugli argomenti trattati nelle varie sessioni”. Per quanto riguarda il blocco tematico “Nuovi approcci all’interpretazione archeologica”, di ampia rilevanza è la sessione dedicata alla “Archeologia del riciclo”. Il riciclo è un processo antropologico fondamentale. La riutilizzazione di materiali del passato è un processo determinato da varie cause naturali o culturali. L’azione del riciclare può essere motivata da una crisi o da una complessa causa simbolica che tende a incorporare il passato nel presente. La sessione tende a mettere in evidenza il ruolo dell’archeologia nell’identificazione dei processi di riciclaggio del passato. Un’altra interessante sessione, che vede la collaborazione tra archeologia, primatologia, psicologia, neuroscienze e comportamento animale, è quella dedicata a “Innovazione ed evoluzione”. Gli essere umani sono spesso considerati particolarmente creativi, e una crescente capacità di innovazione viene vista come uno dei fattori che determinano un comportamento umano chiaramente “moderno”. La sessione intende fornire approfondimenti sull´innovazione nell’evidenza archeologica e sui costi e i benefici “ecologici” dell’innovazione nei vari contesti culturali e ambientali. Un altrettanto interessante approccio si può riscontrare nella sessione “Archeologie e paesaggi sonori”, che mette in discussione il concetto di musica associato esclusivamente con strumenti musicali, tende a riconsiderare l’orizzonte sonoro da una prospettiva archeologica e ad esplorare le relazioni delle antiche esperienze sonore con l’ambiente. Una sessione di taglio diverso, ma sempre aperta alle nuove tendenze dell’archeologia contemporanea è quella su “Archeologia dei prigionieri di guerra”, che si inserisce nel filone più generale dell’archeologia della guerra e dell’archeologia del mondo contemporaneo. Il blocco tematico “Archeologia oggi” comprende sessioni e tavole rotonde che affrontano alcuni dei problemi più attuali e più scottanti della disciplina archeologica, che in questo modo non può più essere considerata come un semplice esercizio di erudizione ma deve partecipare a buon diritto al dibattito sulla società contemporanea. Una delle sessioni focalizza l’interesse degli archeologi europei sui rapporti, ancora troppo spesso conflittuali, tra lo sviluppo infrastrutturale del territorio e la tutela del patrimonio culturale, ponendo l’accento sulla sfida che si dovrà affrontare nel prossimo futuro verso una convivenza tra le giuste esigenze della crescita e quelle altrettanto ineludibili della salvaguardia del nostro passato. A tale situazione si aggancia anche la tavola rotonda su “Archeologia e crisi globale”. La decrescita economica mondiale ha fatto si che nei paesi in cui la pratica archeologica è essenzialmente legata a finanziamenti privati, come ad esempio la Gran Bretagna, si è assistito ad un crollo dei posti di lavoro nel settore archeologico. La tavola rotonda analizzerà l’evidenza europea ed extraeuropea non solo per definire il quadro desolante della situazione ma anche per discutere ed identificare alcune misure di mitigazione degli effetti della crisi. Per fare questo si sente sempre più il bisogno di passare da una visione locale (nazionale o regionale) ad una prospettiva generale, che consenta di condividere i problemi comuni e di risolverli su scala continentale. A tale aspetto farà riferimento un’altra Tavola rotonda sulla “Continuità e discontinuità della collaborazione internazionale nell’ambito dell’archeologia di emergenza”. Nel blocco tematico incentrato sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio incontriamo sessioni che portano all’attenzione e alla discussione aspetti quali l’archeologia subacquea e il futuro dei contesti archeologici sommersi, le modalità di conservare, monitorare e presentare i resti archeologici in situ, lo sviluppo dei cosiddetti musei virtuali e di quelli all’aperto Di impronta più tradizionalmente archeologica è il blocco tematico dedicato a “Identità, interazione e cambiamento culturale”. Tuttavia nell’ambito delle sessioni presentate sono testimoniati approcci analitici ed interpretativi innovativi. Tra le sessioni più interessanti quella sulla transizione dal Paleolitico medio al Paleolitico superiore, dove agli studi molecolari che indagano l’estinzione dell’uomo di Neandertal si affiancano quelli che affrontano lo stesso fenomeno dal punto di vista dell’organizzazione sociale. A concetti chiave quali cambiamento climatico, ecologia umana, mobilità, colonizzazione preistorica fa riferimento anche la sessione che prende in considerazione l’ambiente alpino dal 5. 500 al 2. 500 a. C. Per quanto riguarda le tematiche incentrate sulla cultura materiale, è da ricordare la sessione che affronta un argomento piuttosto originale come quello dei giochi da tavolo nell’Europa antica e medievale. L’archeologia dei rituali e lo studio dei sistemi simbolici antichi è da diversi anni uno dei campi privilegiati di indagine di molti archeologi europei. In questo blocco vengono presentate sessioni che spaziano dall’analisi aggiornata con le ultime tendenze metodologiche dei rituali funerari durante la preistoria, alla decodifica dei rituali attraverso le rappresentazioni visive, all’approccio archeologico alla danza. Infine, nel campo tematico che affronta il vasto settore delle scienze applicate all’archeologia incontriamo l’analisi degli isotopi stabili sui resti umani utilizzata per definire la dieta delle popolazioni preistoriche, lo studio chimico e isotopico dei metalli per ricercare le zone di provenienza del minerale, l’indagine sui materiali vetrosi dell’età del Bronzo, il bagaglio genetico degli Etruschi. Una specifica sessione analizza la storia delle relazioni tra i vulcani e l’uomo. Verranno presentati casi studio di grande interesse, dall’eruzione del vulcano del Laacher see in Germania risalente a circa 13. 000 anni fa, all’impatto dell’attività vulcanica sui gruppi preistorici del nordest della penisola iberica, allo sfruttamento dei fertili suoli vulcanici di vallate peruviane e messicane da parte delle culture precolombiane, fino all’eruzione vesuviana che quasi duemila anni dopo contribuì con le scoperte di Pompei ed Ercolano alla nascita dell’archeologia moderna. Tra i relatori e gli organizzatori di sessioni saranno presenti archeologi che hanno fornito un contributo notevole allo sviluppo della disciplina negli ultimi anni. Tra questi Albert Ammerman della Colgate University (Usa) che condusse con Luigi Luca Cavalli Sforza i primi studi che vedevano la collaborazione tra genetisti e archeologi al fine di interpretare la cosiddetta rivoluzione neolitica. A questo aspetto ha dedicato numerosi lavori anche Barbara Voytek dell’Università di California, Berkeley (Usa). Sarà presente poi Kristian Kristiansen dell’Università di Gotheborg (Svezia), uno dei massimi studiosi delle società dell’età del Bronzo in Europa. Programma: Martedì 15 settembre 2009 Escursioni 09. 30 - 17. 00 Museo di Riva del Garda - Riunione dell’Eaa Executive Board, 00 - 20. 00 Centro Congressi - Apertura della segreteria. Mercoledì 16 settembre 2009: 08. 30 - 19. 00 Centro Congressi - Apertura della segreteria; 09. 30 - 14. 00 Museo di Riva del Garda - Riunione dell’Eaa Editorial Board; 14. 00 - 17. 00 Palameeting - Apertura al pubblico dell’area espositiva; 17. 00 Centro Congressi Sala 1 - Cerimonia di apertura. Giovedì 17 settembre 2009: 08. 30 - 19. 00 Centro Congressi - Apertura della segreteria, 09. 00 - 19. 00 Centro Congressi – Sessioni, 13. 15 - 13. 45 Centro Congressi - Cerimonia di benvenuto per i nuovi membri dell’Eaa, 00 Palameeting - Eaa Annual Party. Venerdì 18 settembre 2009: 8. 30 - 19. 00 Centro Congressi - Apertura della segreteria; 9. 00 - 19. 00 Centro Congressi – Sessioni; 15 - 14. 15 Palameeting - Sessione Poster. Sabato 19 settembre 2009: 08. 30 - 17. 00 Centro Congressi - Apertura della segreteria; 09. 00 - 16. 30 Centro Congressi – Sessioni; 17. 00 Centro Congressi Sala 1 - Eaa Annual Business Meeting. Domenica 20 settembre 2009: Escursioni . .