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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Aprile 2010
AIUTI IN AGRICOLTURA, IL 6 MAGGIO UN INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Come rendere più rapido il pagamento degli aiuti comunitari e regionali alle aziende agricole da parte di Agrea, l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura? Il tema sarà al centro di un incontro con Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri voluto dall’assessore regionale Tiberio Rabboni il 6 maggio a Bologna. In Emilia-romagna la situazione dei pagamenti è in linea con quella delle altre Regioni e i ritardi lamentati dal mondo agricolo sono essenzialmente dovuti all’entrata in vigore del nuovo “sistema integrato di gestione”, introdotto a livello comunitario e gestito in Italia dal Ministero dell´Agricoltura, che prevede il controllo di ciascuna domanda prima del pagamento e non più verifiche a campione come in precedenza. A ciò poi si devono aggiungere le difficoltà di messa a regime degli strumenti informatici di gestione forniti dal Ministero e le incertezze e i ritardi del Coordinamento nazionale. Tuttavia - scrive Rabboni nella lettera con cui invita alla riunione i Presidenti delle organizzazioni professionali agricole regionali - “molte cose si possono fare per migliorare la situazione regionale. Il mese scorso ad esempio abbiamo raggiunto un accordo con i centri di Assistenza agricoli regionali per attivare uno sportello per la risoluzione veloce delle ‘anomalie’ più problematiche riscontrate in sede di controllo. Personalmente ho già formulato ad Agrea un’altra serie di indicazioni operative per tentare di recuperare ed azzerare tutti i ritardi entro il corrente anno. Credo, pertanto, che una verifica congiunta dei modelli gestionali in uso, per ridurre tempi e carichi burocratici, possa consentirci di individuare le misure più opportune”  
   
   
ZOOTECNIA, CIA BASILICATA : TRE PRIORITÀ PER USCIRE DALLA CRISI “BENE L’ETICHETTATURA, MA È NECESSARIO SOSTENERE LE INIZIATIVE DI TRASFORMAZIONE DIRETTA NELLE AZIENDE"  
 
“L’etichettatura d’origine per tutti i tipi di latte, oltre a quello fresco e di alta qualità (per i quali è già prevista) e per i prodotti lattiero-caseari è importante per tutelare le nostre produzioni e, quindi, bisogna battersi a livello europeo affinché questa linea si affermi. Ma adesso è altrettanto rilevante sviluppare una politica efficace con reali sostegni verso gli allevatori italiani che stanno vivendo una fase di grandissima difficoltà, con un prezzo del latte alla stalla non più remunerativo e con costi produttivi, contributivi e burocratici asfissianti”. E’ quanto sottolinea Luciano Sileo, responsabile Ufficio Zootecnia della Cia-confederazione italiana. “Indubbiamente – prosegue - è fondamentale difendere un decreto attraverso il quale delineare un’opportuna trasparenza nel mercato lattiero-caseario, ma credo che in maniera prioritaria occorra affrontare le delicate questioni del prezzo pagato agli allevatori, non certo remunerativo, e dei costi. Gli allevatori lucani non ce la fanno più. In questa situazione, c’è il fondato rischio che molte delle 900 imprese zootecniche da latte siano costrette a chiudere i battenti. Vanno bene – prosegue Sileo - i percorsi normativi in merito all’etichettatura dei prodotti agroalimentari con l’obbligo di indicazione di origine delle materie prime, così come è giusto e necessario sostenere e rafforzare le iniziative di trasformazione diretta nelle aziende zootecniche. Sono azioni che vanno nella giusta direzione che, purtroppo, hanno una tempistica incompatibile con la profonda crisi in atto. La nostra zootecnia può uscire dalla crisi. Le tre richieste principali alla Giunta e alla neo assessore all’Agricoltura Mazzocco sono: immediato pagamento degli aiuti comunitari da parte di Arbea, ridefinendone compiti e funzioni, procedendo, in un quadro di sostenibilità, ad una rapida riorganizzazione funzionale al sistema agricolo lucano; Un Piano di comparto regionale ed un piano - programma di consolidamento del sistema agro – alimentare - industriale legati alle produzioni zootecniche regionali; Legge quadro regionale a sostegno della competitività del sistema agricolo ed agro-alimentare lucano”.  
   
   
PRODOTTI TIPICI E DI QUALITÀ MALLOREDDUS E CARASAU PER RILANCIARE LA CEREALICOLTURA IN SARDEGNA  
 
Il rilancio della cerealicoltura in Sardegna inizia dai malloreddus e dal pane carasau prodotti solo con grano di alta qualità. Si tratta di un primo concreto risultato del Piano sementiero regionale approvato dalla Giunta regionale e presentato ieri mattina a Cagliari dall’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato. L’esponente dell’Esecutivo era affiancato dal direttore di Laore Antonello Usai e dal commissario di Agris Efisio Floris. Il piano, curato dall’assessorato in collaborazione con le agenzie Agris e Laore, ha dato vita anche al marchio “Semenadura” che verrà presentato ufficialmente a Suelli, a Casa Ruda, il prossimo venerdì 30 aprile, in occasione della Xiv premiazione dei produttori di sementi certificate di grano duro, organizzata da Laore in collaborazione con l’Ense (Ente nazionale sementi elette). “Obiettivo di questo progetto pilota – ha spiegato l’assessore Prato - è legare fortemente le materie prime locali di qualità con i prodotti di eccellenza e creare così le condizioni perché il comparto agricolo esca dalle monocolture produttive. Nel caso specifico della cerealicoltura, vogliamo spingere maggiormente i produttori e i trasformatori, che già stanno dimostrando una forte volontà in questo senso, a coltivare e utilizzare grano sardo di qualità. Ciò innescherà un processo virtuoso consentendo anche una stabilizzazione dei prezzi”. Nel frattempo, l´assessorato ha già attivato interlocuzioni con il ministero e l’Unione europea per ottenere il riconoscimento Dop di alcune produzioni, tra cui il pane carasau, le sebadas e i culurgiones. Inoltre, la Regione sta accelerando le procedure per arrivare a contratti commerciali di filiera, che stabiliscono un prezzo base della materia prima e l’agricoltore, già all’inizio dell’annata agraria, è in grado di conoscere quanto gli sarà pagato il grano. I malloreddus e il pane carasau a marchio “Semenadura” sono stati ottenuti grazie alla coltivazione, nei principali areali cerealicoli della Sardegna, delle tre varietà di grano duro da seme più diffuse nell’Isola: Iride, Karalis e Saragolla. Sia il mulino che i trasformatori isolani coinvolti nel progetto hanno reputato eccezionale la qualità del grano duro, così come elevata è risultata quella dei prodotti trasformati. I malloreddus e il pane carasau verranno promossi anche alla rassegna agro-alimentare internazionale “Cibus” di Parma (maggio 2010) e al “Fancy food” di New York (giugno 2010), oltre che in una serie di manifestazioni nelle principali province in collaborazione con l’Associazione nazionale cuochi. La Regione svilupperà inoltre una campagna di educazione alimentare nelle scuole per divulgare la conoscenza e incentivare il consumo di queste e altre produzioni della filiera cerealicola regionale.  
   
   
BOLOGNA: FONDI BIETICOLO-SACCARIFERO, RABBONI REPLICA A SAGLIA  
 
La Camera ha dichiarato inammissibile l´inserimento, nel cosiddetto decreto "Incentivi", di un emendamento relativo allo stanziamento delle risorse previste per il settore bieticolo-saccarifero. “Questa decisione – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna, Tiberio Rabboni - rischia di portare alla chiusura definitiva di un comparto di primaria importanza per l´economia nazionale”. Il settore produce, in quattro stabilimenti industriali, due dei quali collocati in Emilia-romagna, il 30% dello zucchero consumato in Italia, trasforma le barbabietole prodotte da 10.000 aziende agricole italiane su 62.000 ettari distribuiti in 11 regioni ed occupa, direttamente e nell´indotto, migliaia di lavoratori. “Le dichiarazioni del sottosegretario alle Attività produttive, Stefano Saglia - commenta Rabboni - lasciano di stucco. Prima di affermare che gli esponenti del Governo che hanno promesso risorse per il comparto nel decreto incentivi ‘si sono sbagliati’, consiglierei al sottosegretario di rileggersi il verbale della seduta del 3 marzo 2010 del Comitato interministeriale per il settore bieticolo-saccarifero. In quella sede l´allora ministro all´Agricoltura e ora presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ribadito la copertura finanziaria dei contributi per le annualità 2009 e 2010 e garantito l´inserimento dei fondi nel decreto ‘Incentivi’. Il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta, che presiedeva la riunione, ha sottoscritto questa affermazione. Sarebbe quindi opportuno chiarire rapidamente il livello di attendibilità di alcuni tra i massimi esponenti del Governo che ‘si sbagliano’ su aspetti di questa rilevanza”. “Purtroppo - ha proseguito Rabboni - dobbiamo assistere all´ennesima retromarcia di un esecutivo che non ha il coraggio delle proprie azioni e punta a rinviare all´infinito una decisione su questa tematica. In varie sedi si prendono impegni che, al momento delle scelte, vengono regolarmente smentiti. Questa politica mette a rischio il futuro di migliaia di famiglie e contribuisce ad aggravare la situazione di difficoltà in cui versa l´agricoltura italiana”. “Esprimo la mia solidarietà - ha concluso l´assessore - ai lavoratori e alle imprese coinvolte in questo teatrino, ribadisco l´impegno della Regione Emilia-romagna per ricercare, in tutte le sedi, una soluzione che consenta all´intero settore bieticolo-saccarifero di proseguire sulla strada dell´ammodernamento strutturale e dell´aumento della competitività e chiedo al sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta, di smentire rapidamente per rispetto della verità le assurde dichiarazioni di Stefano Saglia”.  
   
   
MODENA: PROGRAMMA RURALE, CONTRIBUTI AGLI ALLEVATORI UN MILIONE PER AUMENTARE IL BENESSERE DEGLI ANIMALI  
 
Gli allevatori modenesi possono presentare domanda di contributo annuale per realizzare investimenti destinati a migliorare il benessere degli animali allevati. Le domande devono essere inoltrate entro il 30 luglio all´Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea) esclusivamente per via informatica, avvalendosi dei Centri di assistenza agricoli delle associazioni di categoria, o di liberi professionisti, oppure attraverso utenze Internet rilasciate ai privati da Agrea stessa. Tutte le informazioni sulle modalità del bando e la presentazione delle domande sono disponibili nel sito www.Agrimodena.it. Le risorse, pari a oltre un milione euro, sono previste dalla misura 215 del Piano di sviluppo rurale della Provincia di Modena. Gli aiuti sono corrisposti per "unità di bestiame adulto (Uba)" effettivamente allevati e sono modulati per specie. Gli importi vanno da un minimo di 23 a un massimo di 303 euro a unità per il primo anno di impegno e ridotti annualmente del 20 per cento per le restanti quattro annualità. Questi contributi, spiegano i tecnici dell´assessorato provinciale Agricoltura, non sono destinati a sostenere gli investimenti di miglioramento delle strutture dell´allevamento per i quali sono previste misure specifiche, ma intendono premiare quegli allevatori che migliorano il benessere degli animali, per esempio trasformando un allevamento di bovini legati alla mangiatoia, in un allevamento libero all´aperto con possibilità di pascolo; oppure sostituendo le gabbie del parto per le scrofe in box con lettiera in paglia per garantire un maggiore confort e tranquillità. Sono considerati prioritari gli interventi in allevamenti bovini, ovini, suini e avicoli ma solo polli da ingrasso e galline ovaiole. Con il Programma rurale integrato provinciale (Prip) la Provincia di Modena 2007-2013 prevede risorse complessive a favore dell´agricoltura modenese pari a oltre 80 milioni di euro di cui 35 già impegnati.  
   
   
BELLUNO: INIZIA LA RICERCA DEGLI STAMBECCHI FEMMINA PARTE LA SECONDA FASE PER IL RIPOPOLAMENTO DELLA COLONIA PRESSO LE PALE DI SAN MARTINO  
 
 Nuova battuta da parte della Polizia Provinciale di Belluno per proseguire nelle operazioni di ripopolamento degli stambecchi presso le Pale di San Martino. È partita il 26 aprile la seconda fase utile a trasportare dalle Marmarole al Parco di Paneveggio gli esemplari di stambecco. Ai primi cinque già liberati la scorsa settimana, tutti maschi, si aggiungerà ora un gruppo di femmine. «L’operazione potrà durare qualche giorno, a seconda della buona riuscita delle uscite dei nostri tecnici – ha spiegato l’assessore provinciale di comparto, Silver De Zolt - . Quanto stiamo conducendo è un progetto importante per l’intero ambiente faunistico delle nostre montagne. Mi preme ringraziare la Riserva di Caccia di Calalzo per la collaborazione che sta offrendo, utile a monitorare gli animale e a seguire l’evolversi di quanto stiamo creando».  
   
   
ROVIGO: SIGLATO ACCORDO DI PROGRAMMA PER I RIFIUTI AGRICOLI  
 
L´assessore provinciale all´Ambiente Giuliana Gulmanelli e i rappresentati di: Consorzio Rsu, Polaris, Coldiretti, Confagricoltura, Cia ed Euroagricoltori hanno siglato stamani a Palazzo Celio un accordo di programma per la gestione dei rifiuti agricoli, a seguito della nuova normativa che ha istituito il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che obbliga numerose aziende ad informatizzare gli adempimenti burocratici di tenuta del registro carico e scarico rifiuti, formulario e Mud. Ormai da anni le aziende convenzionate con Polaris, il gestore del servizio pubblivo integrativo, smaltiscono i propri rifiuti speciali pericolosi (olii, batterie, fitofarmaci) e non (teli di plastica, reti, bancali) usufruendo di importanti semplificazioni amministrative: il Mud ed il registro vengono tenuti per loro da Polaris che garantisce la completa tracciabilità dei rifiuti raccolti. E´ stato chiarito pertanto che il Sistri non introduce nuovi obblighi ma ne modifica le modalità di espletamento e pertanto gli stessi soggetti che oggi sono esentati da tali adempimenti burocratici in quanto sostituiti dal Gestore, con cui è stata sottoscritta apposita convenzione, saranno esclusi anche dall´obbligo di iscrizione al Sistri. Le aziende potranno quindi recarsi ai centri di raccolta per un massimo di 6 volte/l´anno trasportando in proprio fino a 30 kg/lt di rifiuti pericolosi; non c´è alcun limite invece per il trasporto dei rifiuti non pericolosi e per la raccolta dei rifiuti con sistema porta a porta.  
   
   
MASSIMO TRESPIDI A VASCO ERRANI: ´UN CONFRONTO SU BERNI ALIMENTARE´ IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PIACENZA SOLLECITA UN INTERVENTO DELLA REGIONE A SOSTEGNO DELL´AZIENDA PIACENTINA  
 
Il Presidente della Provincia Massimo Trespidi ha chiesto al Presidente della Regione Vasco Errani, in un messaggio inviatogli ieri, un confronto approfondito e serrato sulle prospettive di Berni Alimentare S.p.a., l´impresa piacentina del settore agroalimentare nata nel 2007 per risolvere la crisi del complesso aziendale costituito da Berni S.p.a. E La Gragnanese S.r.l.. Il Presidente della Provincia giustifica la sua richiesta alla Regione, oltre che per il settore di appartenenza, anche con il fatto che, dal momento della sua nascita, l´impresa ha trovato nella stessa Regione un punto di riferimento costante, dall´ammissione di Berni S.p.a. Agli ammortizzatori sociali in deroga, all´affitto dei rami di azienda con ammissione al concordato preventivo, alla definitiva acquisizione, da parte di Berni Alimentare S.p.a., del complesso dei beni aziendali (2009). Dal 2007 ad oggi, ricorda Massimo Trespidi nella sua nota, Berni Alimentare S.p.a. Ha presentato programmi aziendali e imprenditoriali di vario spessore alle Istituzioni locali, alle Parti sociali e, soprattutto, alla stessa Regione, nella persona del suo Presidente in visita al nostro territorio. Oggi, gli esiti di tutto questo lavoro non appaiono rassicuranti, pur tenendo conto della generale realtà di crisi economica, e forti sono i timori sul futuro. Il confronto deve ormai collocarsi in un’altra dimensione e ad un altro livello. In tale confronto, conclude Massimo Trespidi, non si dovrà dimenticare il ruolo che nella compagine sociale di Berni Alimentare S.p.a. Riveste Co.pad.or. Soc. Agr. Coop., che opera nel settore agroalimentare regionale, tra l’altro, in rapporti di collaborazione e confronto con le Istituzioni regionali.  
   
   
COMUNI MONTANI, SÌ DEL CONSIGLIO A ODG CONTRO I TAGLI “IL GOVERNO METTE IN GINOCCHIO I TERRITORI MODENESI”  
 
Contrarietà per una previsione normativa che, se fosse attuata, «metterebbe in ginocchio gran parte dei territori montani dell´Emilia Romagna pregiudicando, anche in tanti comuni modenesi, il diritto dei cittadini di godere di servizi adeguati alle esigenze». È quanto espresso dall´ordine del giorno in merito ai provvedimenti sui Comuni montani contenuti nella Finanziaria 2010 presentato da Pd e Idv e approvato dal Consiglio provinciale di Modena con il favorevole di Pd e Idv. Contrari Pdl, Lega nord e Udc. «Questo Governo penalizza i Comuni montani - ha affermato Luca Gozzoli (Pd) nella presentazione - perché, anche se rispetto alla prima ipotesi sono stati ridefiniti i profili orografici, mancano comunque i finanziamenti». L´ordine del giorno è «strumentale» ha replicato Dante Mazzi (Pdl) perché «non tiene conto della genesi del provvedimento del Governo che si limita ad attuare quanto previsto dalla Finanziaria per il 2008 dell´ultimo governo Prodi. È stata quella legge - ha proseguito Mazzi - ad affidare alle Regioni il riordino delle Comunità montane e la riduzione, pari a un terzo, della quota di finanziamento a loro destinata». Stefano Corti (Lega nord) ha sostenuto che «i finanziamenti alle Comunità montane vanno tagliati perché è giusto che le competenze tornino ai Comuni. Ma la montagna ci sta a cuore e faremo una battaglia interna per cambiare i parametri della legge» mentre Sergio Pederzini (Idv) ha sottolineato che «ancora una volta il Governo ha messo la fiducia su un provvedimento che invece si poteva concertare: è vero che i contributi erano stati dati largamente ma ora non è giusto ricorrere a tagli indiscriminati». Per Luca Ghelfi (Pdl) la riforma degli enti locali «è necessaria ed è importante che sia cominciata. È vero che il territorio subisce dei tagli ma bisogna fare i conti con bilanci non più sostenibili». Anche per Fabio Vicenzi (Udc) il tema vero «è il riordino del sistema istituzionale che porti a risposte serie per i cittadini. È giusto contestare il Governo - ha poi aggiunto il consigliere - ma bisogna riconoscere quando fa passi indietro: l´ordine del giorno andava modificato». Per Livio Degliesposti (Lega nord) è giusto che «i finanziamenti per le piste da sci vadano dove la neve resta più a lungo. Va bene quindi che non vengano più a Zocca ma in cambio dovrebbero esserci finanziamenti per le attività che ci caratterizzano».  
   
   
FRUTTA A SCUOLA, OVVERO L´EDUCAZIONE ALIMENTARE DA TEORIA A PRASSI IL PROGETTO, AVVIATO DALLA PROVINCIA DI PIACENZA , PREVEDE LA DISTRIBUZIONE NELLE SCUOLE DI PRODOTTI GENUINI A BASE DI FRUTTA  
 
Nell´ambito del suo piano 2009 per l´orientamento dei consumi e l´educazione alimentare, l´Amministrazione provinciale ha avviato il progetto “Frutta @ Scuola”, voluto fortemente dal Presidente Massimo Trespidi e dall´Assessore all´Agroalimentare Filippo Pozzi, che si inserisce tra le tante iniziative avviate dall´Ente per promuovere tra i cittadini, e tra i giovani in particolare, una sana e corretta educazione alimentare e prevenire, in questo modo, il sovrappeso e l’obesità, fenomeni causa di gravi patologie fisiche e psicologiche che stanno assumendo dimensioni preoccupanti. Il dibattito riguardante le ragioni di tali fenomeni è tuttora in corso, ma sembra certo che essi dipendano fondamentalmente – anche se non solo- da un generale squilibrio alimentare. Appare quindi evidente che un aumento del consumo di frutta e verdura, o di alimenti a basso contenuto calorico, in sostituzione di quelli con un contenuto energetico elevato ma di scarso valore nutritivo (le classiche “merendine” industriali), è sicuramente presupposto indispensabile per un sano sviluppo psicofisico. "Con il progetto - rilevano Massimo Trespidi e Filippo Pozzi - la Provincia intende favorire l’inserimento e l’utilizzo di alimenti salutari, prevalentemente a base di frutta, nei distributori automatici presenti nelle scuole e sui luoghi di lavoro. E´ un progetto serimentale, che per ora riguarda cinque scuole ma che intendiamo estendere, coinvolgendo altri istituti scolastici”. La iniziativa è stata presentata ufficialmente oggi in tre delle scuole coinvolte, il Colombini, il Tramello ed il Gioia. Si sono altrenati nelle tre sedi, a presentare l´iniziativa, l´Assessore Pozzi (che è stato presente in tutte le tre circostanze), le tre dirigenti scolastiche (nelle rispettive sedi), per Solfarm Europa Gianguido Bernardonii, presidente, e Franco Iacopino, resp. Commerciale, Gianni Maini, titolare della ditta omonima, il Presidente della Provincia Massimo Trespidi (che ha partecipato alla presentazione al Colombini), e, come testimonial, alcuni pallavolisti del Copra Volley: Bjelica Novica, al Colombini, Gianluca Durante, al Tramello, Matteo Piano e Simone Mazza al Gioia. Il progetto si è sviluppato in una serie di fasi, Si sono prima individuate le strutture nelle quali porre le merende alternative. Si sono poi avviati contatti con fornitori di prodotti alimentari e le ditte di vending per concordare la tipologia di prodotti da inserire e le modalità operative dell’intervento. Si è quindi attivata la sperimentazione, con la collocazione dei prodotti nei distributori automatici presenti nelle strutture individuate. Le Scuole al momento coinvolte sono il liceo classico M. Gioia, l´istituto magistrale G.m. Colombini, l´istituto per geometri A. Tramello, l´Istituto agrario Raineri - Marcora e il liceo scientifico Volta di castel San Giovanni. Al momento si è ottenuta la disponibilità della ditta Solfarm Europa s.R.l. Di Castelvetro Piacentino, che ha inserito nei distributori i seguenti prodotti: Frullato fresco 100% frutta ml. 250, 3 referenze su 5 a rotazione. Scadenza prodotto gg. 9+1 - pezzi cartone 9, Prezzo di vendita, €. 1.50; Vaschetta di frutta macedonia tradizionale gr. 100, Scadenza prodotto gg. 6+1 - pezzi cartone 25, Prezzo di vendita, €. 1.00. Da sottolineare che i prodotti commercializzati da questa ditta non si possono assolutamente definire succhi di frutta: si tratta, infatti, di frullati di frutta, prodotti assolutamente genuini, proposti a costi più che competitivi. Le ditte di vending coinvolte sono la Maini Vending s.R.l. Di Borgonovo V.t., il Gruppo Argenta S.p.a. (filiale di Lodi) e la Boselli Gabriele Vending Molto positivo, ovviamente, il giudizio delle dirigenti scolastiche coinvolte. Molto soddisfatta Margherita Fiengo, preside del Colombini. “E´ un modo – sottolinea da parte sua Teresa Andena, preside del Tramello – per mettere in pratica le nozioni di educazione alimentare che la scuola da tempo impartisce ai ragazzi. Si tratta di cibi genuini, ad alto valore nutrizionale, di cui è fondamentale promuovere consumo e diffusione”. Sullo stessa lunghezza d´onda il giudizio di Gianna Arvedi, dirigente scolastica del liceo classico Gioia. “Non potevamo non aderire ad una sperimentazione che si pone un obiettivo così meritorio e che si colloca nella tradizione di questa scuola, che ha attivato da tempo, al suo interno, altre iniziative per promuovere e favorire una corretta educazione alimentare”.  
   
   
RICONOSCIMENTO PER COMUNE MURO LUCANO IL FAGIOLO DI PRODUZIONE LOCALE RIENTRA A PIENO TITOLO TRA I PAT DELLA BASILICATA  
 
Un ulteriore passo avanti per la valorizzazione delle peculiarità agroalimentari locali. Il “Fagiolo di Muro Lucano” rientra a pieno titolo tra i “Prodotti Agricoli Tradizionali” (Pat) della regione Basilicata. E’ quanto riferisce il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani che aggiunge: “Il riconoscimento ottenuto in questi giorni, è motivo di soddisfazione per la collettività murese e per l’intera zona di produzione che si estende dall’Agro di Muro Lucano a Bella. Si è dato vita ad un percorso di recupero e valorizzazione portato avanti grazie alla collaborazione degli esperti muresi, Alberto Mennona e Maria Grazia Confuorti ed al supporto scientifico dell’Alsia “Azienda Agraria Sperimentale Dimostrativa Pantano di Pignola e del suo responsabile, Michele Catalano”. L’amministrazione murese - prosegue il sindaco - si impegnerà affinché siano portati all’attenzione dei ricercatori e degli esperti altri prodotti tradizionali legati alla cultura e alla cucina di Muro Lucano e dintorni. La valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari e zootecnici del territorio del Marmo Platano rappresentano una vetrina innovativa per una cultura del territorio che apre nuovi scenari e prospettive all’area in questione. Ed allora costruiamo il futuro partendo dalla cultura del territorio”.  
   
   
IL MEGLIO DELL’OFFERTA AGROALIMENTARE FRANCESE PRESENTE A CIBUS.  
 
Oltre 60 mila visitatori provenienti da 55 diversi Paesi, vetrina di prodotti innovativi e, allo stesso tempo, attenzione alla tradizione, centro del pianeta cibo: questo è Cibus - Salone Internazionale dell’alimentazione, e la Francia non poteva mancare a questo importante appuntamento. Dal 10 al 13 maggio la Francia, Paese d’Onore di questa 15esima edizione, dà appuntamento agli operatori italiani ed esteri del settore agro – alimentare e ai giornalisti con una presenza forte per far scoprire tutti i prodotti e sapori più caratteristici della gastronomia d’Oltralpe. La Francia sarà quindi presente in differenti spazi gestiti da Sopexa per conto del Ministero francese dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e della Pesca. Le sorprese sui differenti tre stand sono molteplici e sapranno sicuramente stupire i visitatori. In modo particolare sullo Stand “Benvenuti in Francia” proporrà una serie di show culinari che avranno come protagonisti proprio i prodotti degli espositori francesi presenti. Andiamo allora a scoprire i partner francesi che partecipano a Cibus. Il Padiglione 1, Stand D054 è dedicato ai prodotti lattiero – caseari: Fromagerie Pierucci e i suoi formaggi di pecora e capra; Entremont Italia e la sua selezione di formaggi; L’armoricaine Laitière con formaggio a pasta dura contraddistinto da tradizione e qualità; e Fromi France, gruppo specializzato nella distribuzione all’export di marchi prestigiosi. Si prosegue poi al Padiglione 6 con lo Stand F 004 dove si può visitare: Brasserie Pietra e le sue birre ottenute con metodi di lavorazione tradizionali; Corsica Gastronomia e il largo ventaglio di prodotti corsi di qualità; La Boulangère, società francese leader europeo nella produzione di brioche e prodotti dolciari; Planète Pain specializzata nel pane precotto e surgelato e nella pasticceria pronta da cuocere surgelata; e ancora Caillors sas, azienda che produce, alleva, macella e distribuisce quaglie fresche, surgelate, uova di quaglia e derivati. Sempre nello stesso padiglione sullo Stand E 004 è protagonista tutto il sapore della carne francese rappresentata da Interbev – Associazione Interprofessionale Francese del Bestiame e delle Carni che promuove la carne di vitellone francese di qualità con la marca Bovillage. Lo stand Bovillage è circondato come sempre da importanti società francesi specializzate nella macellazione, lavorazione e commercializzazione di prodotti carnei come Bigard, Charal, Elivia, Socopa Viandes. Su questo stand il giorno 10 maggio dalle 16.00 alle 17.00 lo chef Danilo Angè esalterà il sapore della carne francese protagonista di ricette tipicamente italiane. Inoltre il 12 maggio dalle ore 11.30 alle ore 13.00 si avrà anche la possibilità di assistere ad una sessione di taglio alla francese tenuta dal macellaio Lucien Dupart.  
   
   
AUTOCHTONA 2010 7° FORUM DEI VINI AUTOCTONI A BOLZANO, 25 – 28 OTTOBRE 2010  
 
Formula completamente rinnovata per la manifestazione di Fiera Bolzano dedicata ai vitigni autoctoni che per la sua settima edizione entra nei padiglioni della fiera Hotel e allunga la durata da due a quattro giorni, dal 25 al 28 ottobre 2010. Punta su un’accurata selezione degli espositori e si arricchisce con due momenti convegnistici e un premio dedicato ai vini autoctoni l’edizione 2010 di “Autochtona”, che si svolgerà dal 25 al 28 ottobre 2010 a Fiera Bolzano. Quest’anno il Forum dedicato ai vini autoctoni troverà spazio all’interno dei padiglioni di “Hotel” - la fiera internazionale dedicata all’ospitalità alberghiera, alla gastronomia e al turismo – in un’area espositiva completamente rinnovata e durerà quattro giorni, grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Sommeliers Alto Adige. “Autochtona” 2010 inizierà un nuovo percorso di ricerca delle etichette più rappresentative del panorama “autoctono” della nostra penisola attraverso un restrittivo regolamento di partecipazione che andrà a costruire un elenco di espositori d’eccellenza in grado di rappresentare la ricchezza dello scenario dei vitigni autoctoni italiani. “L’italia ha un patrimonio vinicolo autoctono inestimabile e spesso sconosciuto - afferma Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano – e attraverso la sua nuova “formula” Autochtona punta a configurarsi come il punto di riferimento per le piccole realtà che contribuiscono in modo decisivo ad arricchire la bellezza del panorama autoctono italiano. I visitatori professionali avranno modo di degustare e confrontare direttamente oltre 300 vini autoctoni, stabilendo un contatto diretto con le aziende produttrici”. Grazie al nuovo regolamento di partecipazione la manifestazione altoatesina rilancia infatti la sua vocazione alla qualità e alla selezione: si abbassa al 5% la percentuale di vitigni internazionali ammessi all’interno delle etichette esposte, la produzione complessiva delle aziende partecipanti dovrà essere compresa tra le 5.000 e le 900.000 bottiglie annue e i padiglioni della manifestazione si apriranno ai Consorzi di Tutela. L’appuntamento per gli operatori professionali - enoteche, wine bar, ristoranti, hotel – è dal 25 al 28 ottobre 2010 a Fiera Bolzano con “Autochtona” 2010, che metterà in mostra una biodiversità pressoché impossibile da eguagliare, come è quella dei vini autoctoni del nostro Paese.  
   
   
UNA DOLCE MORBIDA NOVITÀ: I CREMOSI DI HAUSBRANDT  
 
Hausbrandt accoglie l’arrivo dell’estate con una dolce novità, la linea “I Cremosi”: tutto il gusto e l’aroma del miglior caffè espresso si vestono di deliziosi cristalli per regalare un break fresco e sfizioso. Una crema al caffè densa che risulta vellutata e deliziosa al palato, da assaporare in quattro differenti versioni. Cremoso, il più semplice e classico, interamente a base di caffè; Delizia con un delicato cappello di crema di latte; Goloso Espresso, un irrinunciabile mix di espresso, crema al caffè e soffice panna montata; Goloso, matrimonio perfetto tra panna ed aroma Hausbrandt, vivacemente decorato da topping al cioccolato. Una linea di piccoli capolavori dell’equilibrio e del gusto pensata per offrire un prodotto nuovo, fresco e goloso, in cui la quotidianità dell’Espresso si presenta avvolta dalla delicatezza di una mousse leggera e invitante. I “cremosi” superano il classico concetto di dessert per essere un’ottima compagnia, adatta a tutti, in ogni momento della giornata: a metà mattinata, dopo un pasto veloce, nel pomeriggio per spezzare la monotonia della routine lavorativa, al mare per una merenda rinfrescante sotto l’ombrellone o per le vie del centro come snack da passeggio. Una linea che nasce dall’esigenza di proporre sempre nuove alternative alla “solita” tazzina di caffè e che, grazie ad un’immagine accattivante ed alla varietà di gusti proposti, va ad ampliare l’offerta dei locali più trendy e alla moda: un ventaglio di prodotti qualitativamente eccellenti frutto dell’accurata ricerca e valutazione di Hausbrandt, pronti ad incuriosire e soddisfare la clientela più esigente, diventando protagonisti dell’estate 2010.  
   
   
LA TERZA EDIZIONE DEL MONTE-CARLO WINE FESTIVAL  
 
Il 5 – 6 – 7 giugno nel Principato di Monaco saranno presenti piccoli e medi vignaioli, che producono vini naturali da uve biologiche, biodinamiche ed elevati con la musica. Oltre sessanta produttori italiani, francesi, spagnoli, albanesi, cechi faranno degustare, nel prestigioso hôtel Méridien Beach Plaza, nei loro banchi di assaggio una selezione di vini regionali abbinati a prodotti tipici. Potrete dialogare con loro scambiando idee ed esperienze e soprattutto capire perchè questi « vignerons » sono cosi tenacemente promotori di vini e prodotti che hanno rispetto della terra e della natura e perchè hanno fatto questa scelta di vita. Nel programma anche la Prima conferenza Mondiale su « Alimentazione – Territorio – Longevità » con la presenza del V. Ministro della Sanità Italiana, On. Le Francesca Martini, del Ministro Monegasco della Salute, S.e.m. Stéphane Valeri, del Direttore Generale alla Sanità Dr. Marabelli e una decina di studiosi ed esperti del settore. Tra le attività previste dal programma vi è la preparazione di alcuni « artisti » del pesto guidati dall’organizzatore dei campionati mondiali di pesto, il gastronomo Panizza. Sono attesi molti professionisti e buyers del settore che, interessati ai dibattiti sulla biodiversità vorranno approfondire con il nostro esperto Rita Mulas (direttore tecnico della manifestazione), il significato di certificazione biologica, biodinamica e bioetica e perchè alcune realtà vinicole, si dichiarano solo « naturali ». Il M.w.f. Non ha trascurato gli aspetti commerciali, saranno presenti operatori del settore (buyers, ristoratori, Ho,re.ca.,fornitori navali e di yatch, Enoteche) interessati a sviluppare nuove opportunità di affari. Nel corso delle 3 giornate i buyers incontreranno tutti i produttori aderenti.  
   
   
DALLE TENUTE DI GENAGRICOLA DUE VINI DI GRANDE CARATTERE: DAL FRIULI AL PIEMONTE NEL SEGNO DEI GRANDI ROSSI  
 
Due fra le Tenute di Genagricola, in territori molto diversi ma vocati alle produzioni di eccellenza, si esprimono in due vini di grande carattere. Torre Rosazza Un colle incantevole, accarezzato dalla brezza che giunge dal mare Adriatico e con le Alpi a proteggerlo dai venti del nord, questo è il territorio sul quale sorge la Tenuta di Torre Rosazza, a Oleis di Manzano nei Colli Orientali del Friuli. 110 ettari di terrazzamenti sui quali i vigneti si lasciano baciare dal sole e al momento della vendemmia si rivelano generosi come pochi in quanto a qualità delle uve. Autentico figlio di queste antiche marne è il Pignolo Torre Rosazza 2007 (Igp delle Venezie). Vino difficile, che richiede impegno, anzi vera e propria convinzione, per avviarne la produzione. Infatti le uve, di Pignolo al 100%, presentano una grande tannicità naturale che va domata, ma con dolcezza, per poter ottenere un vino corposo che offra allo stesso tempo tannini morbidi. Questo splendido rosso friulano incanta l’occhio col suo color rubino dai riflessi violacei, ed esprime al naso complessi aromi di legno e incenso fino a toni di marasca matura, e si distende in bocca con un gusto balsamico e speziato. Il Pignolo Igp Torre Rosazza si rivela quanto mai versatile negli abbinamenti, si sposa infatti sia con grigliate di carni rosse e selvaggina che con brasati di manzo. Bricco dei Guazzi Per il Piemonte parlano i suoi “bricchi”, soprattutto nel Monferrato. Ed è qui, ad Olivola (Al) nel comprensorio Doc del Monferrato Casalese, che sorge la Tenuta di Bricco dei Guazzi, 30 ettari a vigneto a fare da corona alla villa, con alloggi e ristorante, e alle cantine ristrutturate di recente. Questa è terra di Barbera naturalmente, ma perché la scelta del frizzante? L’azienda risponde così: “Perché, avendo già fra le referenze prodotti “impegnativi” quali la Barbera classica, la Barbera d’Asti e l’ottima Presidenta (uvaggio di merlot e barbera), ci sembrava il momento di creare qualcosa di vivace, frizzante appunto, ma sempre di grande qualità”. La Barbera frizzante dop Bricco dei Guazzi è un prodotto che ha richiesto cure e attenzioni. Il mosto viene lasciato macerare sulle bucce per sei giorni, seguono la fermentazione in acciaio e il riposo fino alla presa di spuma, infine l’affinamento in bottiglia per due mesi. Il risultato è un vino di un bel rosso intenso e dal caratteristico profumo vinoso con sfumature di frutti rossi. Una Barbera Frizzante davvero corposa, che concede il suo meglio in accompagnamento a gustosi piatti di salumi e a primi particolarmente saporiti, spiegando sul palato un carattere vivace e dai tannini decisamente aggraziati.