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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Ottobre 2014
PESCA: L’EUROPARLAMENTARE RENATA BRIANO INCONTRA LA MARINERIA LIGURE  
 
 Il vice presidente della Commissione parlamentare europea Pesca, l’onorevole Renata Briano, ha incontrato i pescatori liguri a Santa Margherita Ligure. Lo rende noto la Federcoopesca-confcooperative nel sottolineare che l’incontro nasce in occasione del Consiglio regionale dell’associazione, a cui hanno partecipato i consiglieri in rappresentanza di tutta la marineria ligure e dei diversi sistemi di pesca e che ha avuto come ospite d’onore proprio la Briano. “Siamo lieti che il vicepresidente Briano abbia accolto l’invito che le abbiamo rivolto- afferma Augusto Comes, responsabile ligure di Federcoopesca- ad incontrare i nostri consiglieri ed alcune cooperative e imprese. Questo ci ha dato modo di presentare la nostra associazione all’interno dell’Alleanza delle Cooperative italiana. In questo modo iniziamo ad abituare i nostri associati, gli stakeholder e i nostri stessi interlocutori che la cooperazione, attraverso il progetto dell’Alleanza, intende rafforzare la rappresentanza politico sindacale all’interno del comparto della pesca e dell’acquacoltura, confrontandoci sempre di più con interlocutori internazionali, in un momento come questo in cui la maggior parte della normativa che interessano la pesca, vengono decise e approvate dalla Ue e da organismi a livello mondiale come l’Iccat”. E dopo il consiglio Federcoopesca, l’incontro con la Briano è stato aperto all’intera marinerie per un discussione sulle problematiche di settore, con particolare riferimento allo sviluppo sostenibile della pesca professionale La Briano ha illustrato le proposte sui regolamenti dello sbarco del pescato e dei controlli, che tanto preoccupano i pescatori, e quelle sui regolamenti che la Commissione pesca del Parlamento europeo sta discutendo in tema di divieto dell’uso delle reti derivanti. “Con un sistema fondato su una gestione responsabile –-, il pescatore adeguatamente preparato da controllato diventa controllore perché consapevole che un utilizzo sostenibile della risorsa è anche un suo vantaggio”ha sottolineato la Briano. Grazie alla collaborazione della Direzione marittima della Liguria, la Briano si è imbarcata su una motovedetta della Guardia costiera, a bordo della quale hanno potuto assistere ad un battuta di pesca e seguire le attività di controllo adottate dalla Capitaneria di Porto. La delegazione è stata accompagnata da un biologo marino che ha illustrato le attività di pesca. “Questa uscita in mare – ha spiegato Renata Briano – è la prima di una serie che intendo compiere in Liguria e non solo. Queste uscite mi saranno utili per capire meglio le problematiche di questo settore , mentre avere un dialogo con tutti i soggetti del mondo della pesca mi consentirà di portare a Bruxelles le loro istanze. L’intenzione è quella di evitare imposizioni dall’alto e promuovere il lavoro artigianale delle comunità locali”. Durante il soggiorno ligure della Briano è stato effettuato anche un sopralluogo presso l’impianto di itticoltura della società Acqua a Lavagna, dove il presidente Co’, ha illustratole particolarità ed i vantaggi dell’allevamento in mare aperto (off –shore).  
   
   
IMPRESE, ASSESSORE LOMBARDIA: UNIRE RICERCA E BUSINESS  
 
 Milano - "Regione Lombardia crede moltissimo nel concetto di cluster, cioè nel mettere a patrimonio comune risorse e competenze e, come in questo caso, realizzare una strategia condivisa che unisca ricerca e business". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo, a Palazzo Pirelli, all´incontro sul progetto europeo ´Feeding the Planet: European Bio Food Clusters on the World Stage´. Il progetto, dedicato al settore dell´agro-food e delle biotecnologie, è finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Regione Lombardia, con la partecipazione di: Parco Tecnologico Padano (Lombardia), Agropolis International (Languedoc-roussillon - Francia) e Oost Nv (East Netherlands - Paesi Bassi). Benessere Collettivo - "Grazie a questo progetto, che unisce tre cluster europei, - ha proseguito Melazzini - abbiamo la possibilità di mostrare la ricchezza del capitale umano, soprattutto riguardo ai giovani ricercatori, che abbiamo in Lombardia. Realizzando, come nel caso di questo progetto, una filiera tra centri di ricerca, Istituzioni e industria, si creano ricadute concrete e positive sul benessere collettivo". Expo E Ricerca - L´assessore ha sottolineato anche l´importanza dell´internazionalizzazione e della cooperazione intra europea fra tre enti di ricerca, che "permette di presentarci all´estero come unico cluster, unendo le varie competenze in maniera complementare e facendo squadra". Melazzini ha infine richiamato l´importanza di "Expo 2015 come punto di partenza" per incrementare lo sviluppo e ha ribadito che per Regione Lombardia la ricerca è strategica: "abbiamo approvato il programma ´Innova Lombardia´, che ci permetterà di mobilitare 1 miliardo di risorse da qui al 2020 per ricerca, innovazione e sviluppo e di raggiungere l´obiettivo di raddoppiare gli investimenti in questo settore, portandoli dall´1,6 al 3 per cento del Pil".  
   
   
TOSCANA: UNA LEGGE DI SVOLTA, PRIMA LEGGE URBANISTICA REGIONALE CHE TUTELA IL TERRITORIO AGRICOLO CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO  
 
Firenze - "Una legge di profonda svolta, e non scontata, che mette la Toscana all´avanguardia nelle politiche del governo del territorio. Con questa legge la Toscana potrà andare a testa alta nel dibattito nazionale e essere di esempio". Lo ha detto in Consiglio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla nuova legge - appena approvata - sul governo del territorio, che riforma le legge urbanistica del 2005, facendo leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell´esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole, e sulla pianificazione di area vasta. "Con l´approvazione di questa legge lungimirante che consentirà alla Toscana uno sviluppo di qualità, diamo dignità e forza alle istituzioni. La Toscana ce la fa ad andare oltre gli interessi particolari e afferma un punto di vista più alto. Nel tutelare il territorio per le prossime generazioni, sembra quasi ispirarsi a una idea di politica come ´arte del rimedio´ secondo la formulazione di Machiavelli". Rossi ha voluto togliersi anche un sassolino dalle scarpe. "Da oggi i cambiamenti di coltura si potranno fare senza licenza. E lo sottolineo soprattutto ai sindaci del Chianti che tante polemiche hanno fatto sul piano del paesaggio. Non piace a nessuno essere identificato come nemico dell´agricoltura, tanto più che oggi presentiamo una legge che il territorio agricolo lo tutela". Anche l´assessore Anna Marson ha insistito sul fatto che "questa nuova legge pone la Toscana come innovatrice rispetto a un dibattito nazionale che vede più proposte di norme per contrastare il consumo di suolo. Una innovazione intesa come riforma delle regole che avvicina la Toscana alle più avanzate normative europee". "Il lavoro che ha portato all´approvazione di questa legge è stato lungo e dialettico – ha detto ancora l´assessore - e ha visto l´impegno di molte persone. In questo percorso ci sono state modifiche che non hanno però inficiato l´impostazione iniziale, e sono orgogliosa che alcuni principi e dispositivi siano divenuti, come e´ emerso da molti degli interventi in aula, patrimonio comune".  
   
   
VENETO: ESTESO USO AGRONOMICO DI FECCE E VINACCE SOTTOPRODOTTI DELLA VINIFICAZIONE NEI TERRENI AZIENDALI  
 
La Giunta regionale ha esteso la possibilità per le aziende vitivinicole di utilizzare a scopo agronomico (quindi come ammendante e concime) le fecce e le vinacce sottoprodotti della vinificazione delle uve provenienti per la maggior parte dai vigneti in conduzione. “In sostanza – spiega l’assessore all’agricoltura Franco Manzato che ha proposto il provvedimento – abbiamo aggiornato le disposizioni regionali in materia abolendo il limite massimo fissato precedentemente in 4 mila ettolitri di vino lavorato dall’azienda al di sopra del quale non era ammesso questo uso alternativo ma si doveva obbligatoriamente conferire fecce e vinacce per la distillazione”. Gli utilizzi alternativi, cioè l’impiego agronomico o, per le sole vinacce, nei processi di digestione anaerobica e di combustione per produzione di energia, era stato disciplinato a partire dal 2009. La regolamentazione si è successivamente affinata a livello di intese tra Regioni e con lo Stato. Ora, accogliendo le richieste degli operatori del settore e sulla scorta dell’esperienza sviluppata, si è provveduto ad un ulteriore aggiornamento, fatte salve eventuali esigenze conseguenti a modifiche della legislazione comunitaria o nazionale e fermo restando il limite del quantitativo massimo annuo di 3 tonnellate ettaro di sottoprodotto distribuito sulle superfici agricole condotte dall’agricoltore ed il requisito obbligatorio della prevalenza della provenienza aziendale delle uve vinificate dall’azienda medesima.  
   
   
OLIO: SEMPLIFICATE LE PROCEDURE PER L´ISCRIZIONE NELL´ELENCO ASSAGGIATORI  
 
Firenze – Volete fare l´assaggiatore di olio di oliva? Oggi è più semplice. La giunta regionale ha infatti approvato una delibera (n. 911 del 27 ottobre 2014) con la quale sono state aggiornate le procedure per la tenuta dell´elenco degli assaggiatori di olio di oliva e per lo svolgimento dei relativi corsi di formazione, alla luce delle novità introdotte dal decreto ministeriale del 18 giugno 2014 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 199 del 28 agosto 2014). Con questa delibera e con la precedente, che era stata approvata in estate (delibera n. 680 del 4 agosto 2014) è stato complessivamente semplificato il procedimento amministrativo di iscrizione nell´elenco degli assaggiatori di olio di oliva, attribuendone interamente la responsabilità alle Camere di commercio, mentre in precedenza vi erano due fasi: l´istruttoria attribuita alle Camere e l´iscrizione che toccava alla Regione. Attualmente in Toscana ci sono 682 assaggiatori iscritti nell´articolazione regionale dell´elenco degli assaggiatori di olio di oliva, mentre sono ben 20 i gruppi panel di assaggiatori professionali, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che operano in Toscana prevalentemente per la certificazione degli oli a denominazione Dop e Igp. "Sono numeri importanti – commenta l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori – che dimostrano concretamente la grande diffusione della cultura dell´olio extravergine di oliva e della sua qualità in Toscana. Oggi abbiamo semplificato le procedure, eliminando inutili passaggi, e rendendo ancora più facile agli appassionati dedicarsi a questa attività."  
   
   
AOSTA, APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI PER IL RILASCIO E IL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DEI PRODOTTI FITOSANITARI  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che sono aperte le iscrizioni ai corsi finalizzati al rilascio e al rinnovo dell’autorizzazione (il cosiddetto patentino) per l’acquisto di prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti classificati come molto tossici, tossici e nocivi. Il corso di base per il primo rilascio si terrà a Saint-christophe nella sede dell’Assessorato, da lunedì 10 a venerdì 14 novembre, dalle ore 15 alle ore 19, con esame finale il 17 novembre. Il corso per il rinnovo avrà luogo ad Aosta, da mercoledì 19 a venerdì 21 novembre, dalle ore 16 alle ore 20, nel salone del Palazzo regionale, con esame il 24 novembre a Saint-christophe nella sede dell’Assessorato. Informazioni più dettagliate e modulistica per l’iscrizione sono disponibili all’Ufficio servizi fitosanitari (in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe), negli uffici periferici dell’Assessorato di Morgex, Aymavilles, Gignod, Châtillon, Arnad e Pont-saint-martin e all’indirizzo web www.Regione.vda.it/agricoltura/per_gli_agricoltori/fitosanitario/corsi_i.asp. Per ogni ulteriore chiarimento, l’Ufficio servizi fitosanitari è a disposizione al n. 0165.275405. L’assessorato ricorda che il prossimo anno cambierà il sistema di formazione relativo al rilascio del patentino, che prenderà il nome di certificato di abilitazione all’acquisto. Si specifica che i patentini rilasciati nei corsi in programma a novembre 2014 avranno validità di certificato di abilitazione all’acquisto fino alla loro naturale scadenza. Si ricorda, infine, che dal 26 novembre 2015, per acquistare e utilizzare qualsiasi prodotto sanitario e coadiuvante a uso professionale, sarà necessario il possesso del certificato di abilitazione a prescindere dalla tossicità del prodotto acquistato.  
   
   
TORINO: DUE MILIONI E MEZZO DI UOVA DI TROTE E LUCCI PRODOTTI NEGLI INCUBATOI ITTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO PER IL RIPOPOLAMENTO DEI FIUMI E LA TUTELA DELLE SPECIE AUTOCTONE  
 
Garantite le risorse per le spese sostenute nel 2014 dalle associazioni dei pescatori che collaborano con la Provincia per la tutela della biodiversità nei corsi d’acqua Una produzione di oltre due milioni di avannotti di Trota Fario, Trota Marmorata e Luccio, che vengono immessi in primavera nei corsi d’acqua da cui, nell’anno precedente, erano stati prelevati i riproduttori idonei alla fecondazione artificiale. Sono numeri importanti quelli che sintetizzano l’attività svolta ogni anno nei tredici Incubatoi ittici che la Provincia di Torino gestisce, con la preziosa collaborazione delle associazioni locali dei pescatori, per salvaguardare la biodiversità delle popolazioni ittiche, tutelare le specie autoctone, evitare incroci impropri ed ovviare alla perdita di esemplari derivante dal deterioramento ambientale di alcuni corsi d´acqua. Il sistema degli Incubatoi di valle è stato costituito a partire dalla metà degli anni ’80 ed è stato successivamente esteso alla pianura, al fine di potenziare alcune specie ittiche autoctone appartenenti alle famiglie dei Salmonidi (la Trota Fario e la Trota Marmorata), dei Timallidi (il Temolo) e degli Esocidi (il Luccio). Tali specie sono tipiche del bacino padano e negli ultimi anni sono andate incontro ad un processo di riduzione dell’areale di distribuzione, a cui si può ovviare con le operazioni di ripopolamento. Come ha sottolineato l’Assessore provinciale alla Tutela della Fauna e della Flora, Marco Balagna, incontrando martedì 28 ottobre a Rivoli le associazioni locali dei pescatori, la gestione degli Incubatoi sarebbe impensabile senza il volontariato organizzato nelle associazioni stesse: le quali, in molti casi, si sono costituite proprio per avviare l’attività delle strutture di proprietà della Provincia, formalizzando in accordi scritti la collaborazione con l’Assessorato provinciale alla Tutela della Fauna e della Flora per la produzione di materiale ittico da ripopolamento e le operazioni di tutela degli ecosistemi acquatici e gestione della fauna ittica. “Alle associazioni, - spiega l’Assessore Balagna - abbiamo confermato la disponibilità delle risorse per la copertura dei costi delle attività svolte negli incubatoi nel 2014. Tutto questo nonostante le ben note difficoltà di bilancio con cui gli Enti locali sono alle prese da alcuni anni. Dal 1° gennaio 2015, con l’avvio ufficiale delle attività della Città Metropolitana, la competenza sulla tutela della fauna e della flora passerà al nuovo Ente di area vasta, ma questo è uno dei tanti aspetti che dovranno trovare una definizione nei prossimi mesi”. L’impegno Delle Associazioni Dei Pescatori Oltre a curare la cattura dei riproduttori, la fecondazione artificiale delle uova, la loro schiusa e il successivo svezzamento degli avannotti sino a 4-5 centimetri di lunghezza, i pescatori riuniti nelle associazioni recuperano i pesci di fiumi e torrenti nei casi in cui si verifichi un loro temporaneo prosciugamento. La collaborazione tra la Provincia e le associazioni piscatorie è regolata dalla Legge Regionale 37 del 2006 e dalle Linee di indirizzo per la tutela e gestione degli ecosistemi acquatici e l’esercizio della pesca, approvate dal Consiglio Provinciale il 21 febbraio 2012. La Delibera del Consiglio fissa la ripartizione del reticolo idrico provinciale in bacini gestionali, stabilisce la zonazione ittica e la classificazione delle acque per la pesca, detta le soluzioni tecniche per il potenziamento della fauna ittica, la gestione dell’attività della pesca e la tutela degli habitat acquatici. Le Associazioni Che Collaborano Con La Provincia Per La Gestione Degli Incubatoi Ittici: - Incubatoio di Ceres: Associazione Sportiva Dilettantistica Tutela della Stura di Lanzo - Incubatoio di Locana: Associazione Pescatori Riuniti dell’Alta Valle Orco - Incubatoio di Luserna San Giovanni: Associazione per la tutela degli ambienti acquatici e dell’ittiofauna - Incubatoi di Mattie e Oulx: Associazione Pescatori Valsusa - Incubatoi di Perosa Argentina e Perrero: Associazione Pescatori Val Chisone e Germanasca - Incubatoio di Porte: Associazione Pescatori Riuniti della Bassa Val Chisone e Lemina - Incubatoio di Pont Canavese: Associazione Pescatori e Comuni Riuniti in Consiglio di Valle Medio e Basso Torrente Orco - Incubatoio di Quagliuzzo: Associazione Pescatori Bassa Val Chiusella - Incubatoio di Trana: Associazione Sportiva Dilettantistica Sportiva Pescatori Consiglio di Valle della Val Sangone - Incubatoio di Traversella: Gruppo Pescatori Sportivi Alta Val Chiusella - Incubatoio di Carmagnola: Associazione Pescatori Carmagnolesi