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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Giugno 2010
ISCHIA FILM FESTIVAL PREMIA GEORGE CLOONEY PER THE AMERICAN  
 
Ischia, 17 giugno 2010 - L´ischia Film Festival, unico concorso internazionale dedicato alla location cinematografica, premia con il Foreign Award il film "The American", diretto da Anton Corbijn e interpretato da George Clooney. Girato in Abruzzo e liberamente ispirato al romanzo di Martin Booth "A Very Private Gentleman", racconta la storia di un abile assassino che, in seguito a un incarico terminato tragicamente in Svezia, decide di smettere con la sua professione e di ritirarsi a vivere in tranquillità in un paesino del centro Italia. Le location prescelte sono soprattutto in Abruzzo, in particolare Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Calascio e Sulmona. La scelta della provincia dell´Aquila come set del film è frutto di un desiderio espresso proprio da Clooney, deciso a dare una mano alla regione dopo il terribile terremoto dell´aprile 2009. Il Foreign Award viene annualmente conferito a quei film stranieri, in produzione o post produzione, che abbiano reso possibile la valorizzazione del territorio italiano, del "prodotto Italia", della sua cultura e dei suoi paesaggi. Un riconoscimento deciso in collaborazione con l´Ape, l´Associazione dei Produttori Esecutivi - nella piena consapevolezza di quanto sia importante il legame che la produzione esecutiva è in grado di stringere e affinare tra cinema e territorio. Nelle passate edizioni del Festival ideato e diretto da Michelangelo Messina, il Foreign Award è andato a film come "The Passion" di Mel Gibson, "Angeli e demoni" di Ron Howard, "The life acquatic of Steve Zissou" di Wes Anderson e "007 Casinò Royale" di Martin Campbell. L´ischia Film Festival, giunto all´ottava edizione, si terrà dal 4 al 10 luglio nello scenario naturale del Castello Aragonese ed è organizzato dall´Associazione Art Movie & Music.  
   
   
VOX CLAMANTIS IN DESERTO PER-OSKAR LEU ROMA, 24 GIUGNO 31 LUGLIO 2010  
 
Roma, 17 giugno 2010 - In occasione della sua prima mostra in Italia a Unosunove l’artista norvegese Per-oskar Leu (Oslo, 1980) presenta il film Vox Clamantis in Deserto, una sorta di canto del cigno nel panorama del “True Norwegian Black Metal”. Considerato negativamente per la sua misantropia e per lo sfrontato rifiuto dei valori cristiani tradizionali, il black metal norvegese si è imposto all’attenzione del mondo all’inizio degli anni ’90, in seguito ad un’ondata di delitti e incendi di chiese. La grande risonanza mediatica suscitata da questi eventi ha innescato un fenomeno di isteria di massa senza precedenti, e solo in seguito ai sempre maggiori consensi da parte della critica, l’attenzione si è spostata su un fenomeno che inizialmente era stato considerato dal pubblico generico come maligno e antisociale. Vent’anni dopo il genere è ritenuto una delle principali esportazioni musicali norvegesi, e i suoi musicisti sono diventati improbabili portavoce della cultura norvegese all’estero. Il film è basato sull’aria Vesti la Giubba dall’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Vestito con un costume caratteristico del black metal, Leu interpreta il ruolo di Pagliaccio, il clown tormentato che uccide la moglie e il suo amante in un accesso di gelosia. Girato in luoghi diversi, principalmente il negozio di dischi Helvete (che letteralmente significa Inferno) e la Holmenkollen Chapel (incendiata e distrutta nel 1992 dal musicista norvegese Varg Vikernes), il lavoro cerca di smontare alcuni dei miti che ancora oggi circondano il black metal norvegese. Altre scene sono filmate nel nuovo Teatro dell’Opera di Oslo, determinando così ulteriori paralleli tra la natura teatrale e l’inclinazione ai gesti enfatici che entrambe le espressioni musicali condividono. Mettere in discussione la nozione di autenticità è un tema ricorrente nel lavoro di Leu. Mentre il black metal è salutato ancora da alcuni come l’ultima vera espressione della cultura giovanile trasgressiva, l’artista sceglie invece di tracciare la sua transizione da movimento satanico underground a forma di intrattenimento più convenzionale. Così Vox Clamantis in Deserto si legge come una tragedia faustiana, soffermandosi sul compito apparentemente impossibile di far valere la ribellione in una società dove un posto sotto i riflettori neutralizza con successo ogni tentativo di sovversione. Per-oskar Leu vive e lavora a Oslo, Norvegia. Tra le più recenti mostre personali: Bff, Johan Berggren Gallery, Malmö, Svezia (2010); Part Thirteen: Per-oskar Leu, Vanish, Frankfurt am Main, Germania. Recenti mostre collettive includono: Our Tv Part 2, Swg3, Glasgow, Uk (2010), Judge me, Johann Berggren Gallery, Malmö, Svezia; Frieze Projects, Londra, Uk (2009).  
   
   
L’ASSESSORE CALIGIURI HA INSEDIATO, A ROMA, PER LA CONFERENZA DELLE REGIONI, LA COMMISSIONE “BENI CULTURALI”  
 
 Roma, 17 giugno 2010 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha insediato, ieri mattina, nella sede della delegazione di Roma, delegato dal Presidente Giuseppe Scopelliti, nella qualità di Presidente della Regione capofila per la materia, la Commissione “Beni e Attività Culturali” della Conferenza delle Regioni e Province autonome. L’incontro ha visto la partecipazione degli assessori regionali italiani alla cultura della Lombardia: Massimo Buscami, del Lazio: Fabiano Santini, del Friuli Venezia Giulia: Roberto Molinaro, della Basilicata: Rosa Mastrosimone, del Veneto: Marino Zorzano, della Sicilia: Gaetano Armao, della Puglia: Silvia Godelli. Per le altri Regioni erano presenti, invece, i relativi rappresentanti tecnici. L’assessore Caligiuri, nel sorso del suo intervento introduttivo ha affermato che “la cultura non è figlia di un Dio minore ma rappresenta l’asse portante dello sviluppo nazionale e delle singole regioni, considerato anche che i due terzi dei beni culturali mondiali si trovano nel nostro Paese". Nel corso della riunione è stata evidenziata, tra l’altro, la necessità di raccordarsi con le politiche del Ministero dei Beni Culturali e con le iniziative parlamentari. E´ stato stilato, poi, un calendario delle sedute per il 2010. Già dalla prossima riunione, prevista per il sette luglio, saranno avviate le audizioni con rappresentanti ed associazioni del settore e verrà chiesto un incontro con il Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. L’assessore Caligiuri ha, inoltre, condiviso con i colleghi assessori l’intenzione di valutare l’opportunità di indire, nel prossimo autunno, gli Stati Generali della Cultura delle Regioni, come momento di riflessione su un settore strategico e trasversale dello sviluppo economico e civile di tutte le regioni italiane, che va posto in particolare evidenza, in occasione dell´anniversario dei 150 anni dell’unità nazionale. Infine, è stata prospettata una riflessione su un possibile modello di federalismo anche nel settore culturale che non si identifichi nella mera rivendicazione di maggiori risorse economiche da parte dei singoli territori, ma che si traduca in una visione ed in un progetto per l’Italia del futuro.  
   
   
IL VICENTINO HA VOGLIA DI TEATRO  
 
Vicenza, 17 giugno 2010 - Nonostante i tagli, le difficoltà di bilancio, le risorse sempre più scarse, rimane forte la voglia di teatro dei vicentini. Sono infatti 91 le amministrazioni comunali che hanno risposto all’appello della Provincia di Vicenza e hanno aderito alle due, ormai storiche, rassegne proposte: Teatroincontri, riservata alle compagnie professioniste, e Teatro Popolare Veneto, per i gruppi amatoriali. “Perché il teatro –commenta l’Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto- è un modo intelligente per divertirsi, ma anche per ritrovarsi e fare comunità, nella logica del filò di cui il teatro rappresenta la moderna interpretazione. E’ la comunità stessa, infatti, che si muove per organizzare le serate, con le Pro Loco e le associazioni di volontariato che si danno da fare perché sia davvero la festa della gente.” Non è un caso, allora, che l’appuntamento con il teatro diventi anche occasione di riscoperta degli angoli pochi conosciuti del territorio. Così si esce dagli standard canonici delle sale teatrali per occupare corti rurali, campi da calcio, sagrati delle chiese, parchi delle ville: ovunque ci sia uno spazio dove la comunità può ritrovarsi, lì viene allestito un palcoscenico. Che sia professionale o amatoriale poco importa, l’importante è che parli della gente, dei vizi e delle virtù dei veneti, facendoci ridere di noi stessi e facendosi soprattutto riflettere. Per questo molta della produzione proposta è in dialetto veneto, che avvicina e unisce e fa sentire ancor più parte di una comunità, ricordando un passato glorioso, fatto di difficoltà e di riscatto, quasi un monito ad affrontare il presente con la determinazione e la tenacia che ha sempre contraddistinto i veneti. Le due rassegne teatrali sono state realizzate grazie anche al contributo delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali della provincia di Vicenza, impegnate nella promozione della cultura del territorio. “Un sodalizio –afferma Bonotto- che ci ha permesso di dare risposta a tutte le richieste che sono arrivate, dando la possibilità anche ai Comuni più piccoli di proporre spettacoli di qualità.” Finalità che è propria anche delle 10 banche di credito cooperativo, come spiega Flavio Stecca, presidente della Banca del Centroveneto, in loro rappresentanza: “facciamo squadra con le amministrazioni locali per valorizzare le eccellenze del territorio, ma soprattutto per dare risposta alle esigenze dei nostri cittadini”. Teatroincontri - La rassegna del teatro dei professionisti spegne 19 candeline e si prepara con una ricca produzione al traguardo dei 20 anni. I numeri del 2010 sono: 11, 42, 4. Undici sono i titoli degli spettacoli che verranno rappresentati da giugno a dicembre in 42 Comuni vicentini per opera delle 4 compagnie professioniste di Vicenza: La Piccionaia-i Carrara, Ensemble Vicenza Teatro, Glossateatro, Theama Teatro. Teatroincontri prende il via il 12 giugno per terminare il 12 dicembre 2009. Propone una giusta miscela di teatro per bambini, commedia dialettale e teatro classico. E sarà occasione per le compagnie per presentare 6 nuove produzioni teatrali: “Cyrano e il suo invadente naso” de La Piccionaia – I Carrara •“La bottega del caffè” di Ensemble Vicenza Teatro •“C’era una volta un’isola” di Glossateatro •“Il tesoro di Gianni” di Glossateatro •“Gli attori preferiscono le farse” di Theama Teatro •“I nuovi racconti di mamma oca” di Theama Teatro Teatro Popolare Veneto - Nasce 10 anni fa da un accordo fra Provincia di Vicenza e Fita, Federazione Italiana Teatro Amatoriale, che nel solo vicentino conta circa 55 compagnie iscritte. Attori da secondo lavoro, che recitano per passione e per hobby, ma che proprio per questo arrivano dritti al cuore dello spettatore. Teatro Popolare è inizia il 19 giugno e continuerà fino al 6 gennaio 2010, per un totale di 49 spettacoli proposti in altrettanti Comuni del Vicentino. I titoli sono i più vari, dal teatro per bambini alle commedie goldoniane passando per Moliere e Oscar Wilde. Con una predilezione, quest’anno ancora più accentuata, per il teatro dialettale, quello che fa sorridere i veneti prendendo bonariamente in giro il loro essere “polentoni” e creduloni.  
   
   
ARCHEOLOGIA: RIAPRE AL PUBBLICO LA VILLA ROMANA DI PATTI  
 
Palermo, 17 giugno 2010 - Torna totalmente fruibile al pubblico da oggi la Villa Romana di Patti. Scoperta nel 1973 durante i lavori per la costruzione dell´autostrada Messina-palermo e portata alla luce nel corso di successive campagne di scavo, la villa e´ stata, adesso, oggetto di lavori di messa in sicurezza e per la realizzazione della copertura dell´intero sito archeologico. Fu edificata nel Iv sec. D.c. E venne distrutta nel corso della seconda meta´ del secolo a causa di un fortissimo terremoto. L´assessorato regionale dei Beni Culturali ha svolto, nel corso degli anni, numerose campagne di scavo grazie ai fondi del progetto Por Sicilia 2000-2006, campagne che si sono concluse nel 2001 con l´inaugurazione di un piccolo Antiquarium. Una passerella pedonale sospesa, ancorata su pilastri tubolari che reggono anche un´unica grande tettoia consente la visita senza calpestare l´area consentendo la massima visibilita´ del monumento, proteggendolo e garantendo, contemporaneamente, la prosecuzione dei lavori di scavo e di restauro.