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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Febbraio 2015
UE: SICUREZZA: COS´È IL PNR?  
 
Strasburgo, 23 febbraio 2015 - Nome, indirizzo, numero di telefono, dati della carta di credito, itinerario di viaggio, biglietti e bagagli. Ecco tutti i dati che sarebbero raccolti nel Pnr, il registro dei dati dei passeggeri aerei. Questa misura, prima rifiutata nel 2013 a causa dell´impatto che potrebbe avere sui diritti fondamentali e la protezione dei dati, è nuovamente all´ordine del giorno dei deputati. Il registro dei dati dei passeggeri (Pnr) richiederebbe la raccolta sistematica, l´uso e la conservazione dei dati sui passeggeri dei voli internazionali. Rendendo l´identificazione di potenziali sospetti più facile, si potrebbero combattere più facilmente le minacce del terrorismo e le altre attività criminali. I membri della commissione per le Libertà civili del Parlamento hanno respinto la proposta nel 2013 a causa delle preoccupazioni relative ai diritti fondamentali e alla protezione dei dati. Tuttavia, i recenti attacchi terroristici e le preoccupazioni per la crescenti minacce del cosiddetto "Stato islamico" hanno riportato il Pnr all´ordine del giorno. In una risoluzione sulle misure antiterrorismo l´11 febbraio, i deputati si sono impegnati a lavorare "per la messa a punto di una direttiva Pnr entro la fine dell´anno". Un progetto di relazione rivisto dovrebbe essere presentato alla commissione per le Libertà civili alla fine di febbraio da parte del deputato inglese Timothy Kirkhope (Ecr). Per garantire che la nuova proposta non sia una minaccia per i diritti fondamentali, il Parlamento ha incoraggiato gli Stati membri lavorare sul pacchetto di protezione dei dati. Ciò consentirebbe ai negoziati di avanzare contemporaneamente sui due fronti.  
   
   
ENAC: CON LA FIRMA DI ALTRI QUATTRO ATTI CONTINUA LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI ABITANTI DI BORGO CARIOLA NEL PISANO – CONCLUSO CIRCA IL 50% DELLE STIPULE NEL RISPETTO DEL CRONOPROGRAMMA  
 
Roma, 23 febbraio 2015 - Lo scorso 19 febbraio 2015, l’Enac ha stipulato altri quattro atti di acquisto di abitazioni nei pressi dell’Aeroporto di Pisa finalizzati a realizzare il piano di trasferimento degli abitanti di Borgo Cariola. La delocalizzazione di questo borgo è oggetto di un Accordo di Programma concluso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanza, l’Enac, la Regione Toscana, gli Enti territoriali interessati e la Sat, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa. Con i contratti firmati oggi dal Direttore Centrale Infrastrutture Aeroporti e Spazio Aereo dell’Enac, Roberto Vergari, in rappresentanza dell’Ente, è stato praticamente raggiunto il 50% delle acquisizioni previste, nel pieno rispetto del cronoprogramma definito. Nei prossimi mesi, inoltre, ne verranno stipulati altri 10. Contestualmente, peraltro, è stato avviato il piano delle demolizioni delle abitazioni acquisite nei mesi scorsi. L’enac e la Sat esprimono soddisfazione per le ulteriori acquisizioni odierne e per il rispetto del cronoprogramma di questa complessa operazione di delocalizzazione che ha coinvolto numerose istituzioni ed enti territoriali e che si concluderà nel 2016 con la completa demolizione del borgo e la contestuale destinazione delle aree liberate ad attività di carattere aeronautico.  
   
   
AEROPORTI, LA CONFERENZA STATO-REGIONI APPROVA IL NUOVO PIANO NAZIONALE. RICONOSCIUTA LA STRATEGICITÀ A LIVELLO EUROPEO DELL´AEROPORTO DI BOLOGNA  
 
Bologna, 23 febbraio 2014 – Soddisfazione della Regione per il riconoscimento della strategicità dell’aeroporto di Bologna nell’ambito del nuovo piano nazionale degli aeroporti, approvato oggi dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni. La esprime l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini. “Il nuovo piano nazionale degli aeroporti – dice Donini - riconosce l’importanza del sistema aeroportuale emiliano-romagnolo attribuendo centralità all’aeroporto di Bologna, inserendo lo scalo tra i nove aeroporti strategici a livello europeo”. “L’inclusione dello scalo di Forlì tra gli aeroporti di interesse nazionale rimane per la Regione un obiettivo e un impegno – ha aggiunto l’assessore Donini - riteniamo che Forlì entro l’anno possa dimostrare il possesso dei requisiti che la legge richiede”.  
   
   
BASILICATA: PISTA MATTEI È NEL PIANO NAZIONALE DEGLI AEROPORTI  
 
Potenza, 23 febbraio 2015 - Nell´ambito della Conferenza Stato-regioni, è arrivata finalmente la conferma: il governo ha recepito la reiterata, vigorosa richiesta della Basilicata di non restare fuori dalla pianificazione aeroportuale. É stato infatti inserito, nella bozza di Dpr di prossima approvazione, un emendamento, il numero 13, che prevede che: "il ministero delle Infrastrutture e trasporti favorisce ogni azione a salvaguardia delle regioni in cui non esistono aeroporti, al fine di conseguire l´ottimizzazione delle connessioni intermodali con gli aeroporti più vicini nonché di consentire alle stesse, in presenza dei necessari presupposti, l´applicazione delle disposizioni di cui al comma 9 durante tutto il periodo di vigenza del presente decreto". A sua volta il comma 9 consente a chi non è oggi inserito nel novero degli aeroporti di interesse nazionale di entrare in futuro appena maturati i requisiti, oppure entrarvi in quanto aeroporto che garantisce la continuità territoriale con le regioni svantaggiate. In sostanza, se la Pista Mattei dovesse evolvere in Aeroporto, cosa che i Governi regionale, provinciale, l´amministrazione comunale di Pisticci e anche l´Asi Matera sono determinati a fare, essa potrebbe candidarsi ad aeroporto di interesse nazionale e quindi godere della contribuzione statale per quanto attiene i servizi essenziali per operare (antincendio, sicurezza, controllo aereo, ecc.). Largo spazio anche nell´action plan, documento che individua le politiche sottese al Dpr ed include un paragrafo dedicato alla mobilità turistica, nel quale si fa espresso riferimento a Matera capitale europea della cultura 2019 ed all´esigenza di dotare il relativo territorio delle infrastrutture necessarie a cogliere appieno questa sfida. "Sono molto soddisfatto per un lavoro che abbiamo svolto con pazienza e determinazione, senza perderci d´animo anche quando la strada è divenuta impervia” - ha detto l´assessore Berlinguer. “Non che ora tutto sia facile ma almeno siamo in carreggiata. Potremo entrare nel novero degli scali di interesse nazionale appena avremo i requisiti". Ed infatti, se su Pisticci venissero convogliati oneri di servizio pubblico, si potrebbe invocare la continuità territoriale come percorso agevolato per divenire aeroporto di interesse nazionale. Ma prima viene l´adeguamento infrastrutturale ed anche l´avvio di una operatività di trasporto pubblico che possa cominciare a far funzionare a dovere lo scalo di Pisticci. "L´obiettivo, insperato sino a qualche settimana fa, è stato raggiunto e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato in tal senso, compresi i parlamentari lucani, in particolare quelli provenienti dall´area interessata. Ora dipende da noi - ha aggiunto Berlinguer - essere rapidi ed efficienti quanto basta a rendere lo scalo operativo. Per questo ho organizzato, con l´Asi di Matera ed il Comune di Pisticci, un pomeriggio di riflessione, beneficiando della visita di alcuni esponenti di Enac, il 24 febbraio prossimo. Sarà l´occasione per individuare le azioni più urgenti da intraprendere. L´importante è essere rapidi. Lo sviluppo turistico della Basilicata non può più attendere e Matera Capitale europea della cultura 2019 è una sfida che dobbiamo saper cogliere con gli strumenti adeguati".  
   
   
AEROPORTO DI BASILICATA, DOCUMENTO DEL COMUNE DI PISTICCI  
 
Potenza, 23 febbraio 2015 - Ci abbiamo creduto da sempre, contro lo scetticismo di molti, e ci siamo battuti affinché l’avio superficie Mattei diventasse l’infrastruttura aeroportuale di riferimento della regione. Ci abbiamo creduto anche quando, nessuno era disposto a scommettere sulla necessità di una scalo aereo nel Metapontino. Ci abbiamo creduto, insieme all’Assessore Regionale Aldo Berlinguer, anche quando la Basilicata sembrava esclusa definitivamente dal Piano Nazionale degli Aeroporti. Ci abbiamo creduto al punto che ne abbiamo fatto fin da subito, assieme alla rimozione del vincolo urbanistico del Rione Dirupo, uno degli obiettivi qualificanti dell’azione politica dell’Amministrazione Comunale perché consapevoli dell’importanza strategica che entrambi i traguardi per lo sviluppo di tutti i comparti dell’economia di Pisticci, del metapontino e della regione. Ci abbiamo creduto con forza quando abbiamo proposto ai comuni lucani di esprimersi attraverso deliberazioni di Consiglio Comunale o di Giunta Municipale a favore della candidatura della Pista Mattei ad aeroporto di Basilicata e siamo stati felici ogni volta che ci giungevano gli atti dei tanti comuni che hanno sposato la nostra causa perché ogni delibera rappresentava un grande contributo alla causa. A loro un grande ringraziamento ma un grazie anche a chi non ha inteso deliberare in proposito perché persuasi che anche per loro la realizzazione di un aeroporto lucano rappresenta una grande opportunità. Ieri abbiamo esultato alla notizia che, in occasione della Conferenza Stato-regioni, il governo ha accolto la richiesta della Basilicata di inserire la Pista Mattei nel Piano Nazionale degli Aeroporti in ragione dell’accoglimento di un emendamento che apre la porta alla pista Mattei a condizione che siano effettuati degli interventi di adeguamento. L’obiettivo non è completamente raggiunto ma si è aperta una grande possibilità per dotare finalmente la Regione Basilicata di un aeroporto al servizio della popolazione, degli imprenditori e dei tanti turisti che potranno raggiungere la nostra terra in maniera più agevole. Oggi è per noi un giorno di gioia e di soddisfazione che condividiamo con tutti i lucani, con i parlamentari lucani, con la Regione Basilicata e, in maniera particolare, con l’Assessore Aldo Berlinguer che fin da subito ha creduto, insieme a noi, nella necessità di dotare un territorio fortemente penalizzato di una struttura aeroportuale che potesse mettere in collegamento il resto del mondo con i nostri meravigliosi luoghi. L’iniziativa del 24 febbraio, fissata da giorni in collaborazione con l’Assessore Berlinguer e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera, presso la Sala Consiliare di Marconia, con i sindaci, gli amministratori e gli operatori della Provincia di Matera sarà un momento di condivisione dell’importante traguardo e per individuare le priorità su cui lavorare. In quell’occasione potremo avvalerci della presenza dell’Assessore Aldo Berlinguer, del Presidente dell’Autorità di Vigilanza e del Direttore centrale delle Infrastrutture Aeroporti e Spazio aereo dell’Enac.  
   
   
MILANO: PRESENTATO IL PUMS. ECCO LE SCELTE PER I PROSSIMI ANNI EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ: AUMENTARE I SERVIZI NELLE PERIFERIE E VERSO LA CITTÀ METROPOLITANA. PRIORITÀ ALLA SICUREZZA STRADALE  
 
Milano, 23 febbraio 2015 - L’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran ha illustrato alla Giunta il Piano della Mobilità Sostenibile (Pums). Il documento è frutto di un approfondito confronto aperto con la città e con gli enti coinvolti avviato nel 2013 ed è stato redatto sotto la supervisione di un Comitato Scientifico. Il piano è destinato a ridisegnare la mobilità di Milano nei prossimi 10 anni e ridefinisce i confini della Città metropolitana, andando a servire e collegare ampie zone extraurbane. “Abbiamo di fronte a noi una grande sfida: riuscire a garantire dei servizi ancora più efficienti e sostenibili ad un maggior numero di persone – ha dichiarato l’assessore Maran -. Oggi Milano è già un punto di riferimento a livello internazionale per le politiche di mobilità, ma la nascita della Città metropolitana ha ridefinito i confini comunali, rendendo indispensabile una rimodulazione dei servizi in base alle reali esigenze di chi ogni giorno vive e transita a Milano. Il Piano va proprio in questa direzione, aumentando i servizi nelle periferie e verso la Città metropolitana”. “Il Piano – prosegue Maran – non è una scatola chiusa, ma può essere ancora arricchito grazie al contributo che le associazioni di categoria, comitati, cittadini e consiglieri comunali vorranno apportare nei prossimi 60 giorni”. Dopo la delibera di presa d’atto della Giunta, infatti, la prossima settimana il documento, insieme al rapporto ambientale e alla sintesi tecnica, verrà messo a disposizione per 60 giorni presso gli uffici del Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità e del Settore Politiche Ambientali ed Energetiche e pubblicato sul sito del Comune di Milano e di Regione Lombardia, in modo che chiunque possa prenderne visione e presentare le proprie osservazioni sulla procedura di Vas. Allo scadere dei 60 giorni il Pums verrà adottato in Consiglio Comunale con le eventuali modifiche apportate. Il Piano verrà nuovamente messo a disposizione per altri 60 giorni per le osservazioni sui contenuti, per poi essere approvato definitivamente dal Consiglio Comunale. A livello di trasporto urbano, il piano prevede il potenziamento della rete con il prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da Assago a Rozzano, la M3 da San Donato a San Donato est, la M5 da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico – Buccinasco. A questo si aggiunge la progettazione di una sesta linea, lungo la connessione radiale Nord-ovest, Sud-est, con servizio sugli assi Certosa/sempione e Tibaldi/quaranta. Il documento prevede inoltre la modernizzazione della M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l’impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni. Ovviamente sul reperimento delle risorse, che per questi investimenti sono sempre stati in larga parte statali, il piano non ha titolo per entrare nel merito. Tuttavia per la prima volta negli strumenti di piano vi è un allegato dettagliato che analizza l’utilità marginale di ogni singolo investimento e che potrà aiutare Comune di Milano, Città Metropolitana, Regione e Governo a definire costi benefici di ogni investimento per orientare le scelte e l’allocazione delle risorse disponibili nei prossimi anni. Alcune delle attuali linee tranviarie vedranno inoltre allungare il loro percorso e si trasformeranno nelle cosiddette Linee T, linee di forza più veloci e complementari alla rete delle metropolitane. Il Piano considera poi di istituire sistemi rapidi su gomma per collegare la città ad alcune importanti direttrici ad oggi non ancora servite: Arese - Lainate, Vimercate, Segrate – Pioltello, Paullo, Binasco e del Cusago. Per quanto riguarda l’offerta di parcheggi, il Pums ne prevede la realizzazione in funzione dei prolungamenti delle linee metropolitane a Monza Bettola, lungo la direttrice di via Novara, San Donato Est, Corsico- Buccinasco e Lambrate. Il Pums indica inoltre la necessità che i parcheggi vengano realizzati lungo le direttrici ferroviarie dell´hinterland, intercettando l´utenza quanto più possibile in prossimità dell´origine del viaggio. Si ritiene di mantenere Area C, fino alla realizzazione di M4, ai suoi attuali confini alla Cerchia dei Bastioni. Il Piano individua come azione prioritaria la realizzazione di una Low Emission Zone posta in prossimità del confine comunale ma all’interno della cerchia delle tangenziali. Uno strumento che prevede l’installazione di varchi elettronici in grado di controllare in maniera automatica il rispetto delle regole adottate dalla Regione Lombardia sulla circolazione veicolare, in funzione delle classi emissive Euro, consentendone un effettivo controllo sul territorio comunale di Milano, nonché il controllo di camion e veicoli di ampie dimensioni, seguendo il modello londinese. Il Pums promuove l’ulteriore diffusione dei mezzi in condivisione. Già oggi Milano è, con Parigi e Berlino, un punto di riferimento europeo per questi servizi, che verranno estesi al punto che con ogni probabilità nei prossimi anni ogni cittadino sarà registrato ad almeno un servizio di sharing. E’ un’evoluzione già in corso, grazie all’avvio del car sharing nel 2013, e che nei prossimi mesi vedrà l’aggiunta dello scooter sharing e delle bici a pedalata assistita, con l’estensione di Bikemi fuori dalla cerchia della 90/91. Un altro aspetto fondamentale del Piano è la valorizzazione dello spazio urbano, attraverso interventi di moderazione della velocità veicolare (zone 30 e isole ambientali) che renderanno la città più sicura e sostenibile. " Tra le grandi città italiane, Milano è quella che registra il più basso indice di mortalità sulle strade. La nostra priorità è rendere le strade di Milano sempre più sicure attraverso provvedimenti mirati a ridurre la velocità stradale" , sottolinea l´assessore Maran. Parallelamente il Pums incentiva la mobilità dolce, rafforzando o la rete ciclabile e prevedendo una rete di itinerari pedonali. Il Piano cerca di rendere anche più efficienti le imprese milanesi e lombarde attraverso una gestione più smart della logistica merci, che sviluppi alcuni progetti sperimentali già in corso, integrandoli con la low emission zone e consentendo una migliore gestione dei sistemi di carico e scarico. Il Piano renderà Milano una città accessibile a tutti. In questo contesto si inserisce l’elaborazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), che prevede l’offerta di applicazioni tecnologiche in grado di fornire informazioni sulle condizioni di accessibilità dei percorsi stradali, oltre ad interventi puntuali per le aree di interscambio del trasporto pubblico. La piena attuazione del Pums avrà come effetti positivi la riduzione del 25% del traffico nelle zone a velocità moderata, l’aumento della velocità del trasporto pubblico del 17%, il decremento della congestione da traffico dell’11% e la riduzione delle emissioni di gas climateranti del 27%. Inoltre il Pums porterà un aumento della popolazione con buona accessibilità al trasporto pubblico del 142%. Il valore dei benefici complessivi per la collettività, secondo il documento presentato, risulta essere oltre il doppio del valore dei costi per la collettività, comprensivi degli investimenti.  
   
   
TRASPORTI IN LIGURIA: PROSSIMAMENTE IN GIUNTA UN PROVVEDIMENTO PER TUTELARE LAVORO DEI TASSISTI  
 
 Genova, 23 Febbraio 2015 - Un provvedimento legislativo per tutelare il lavoro dei tassisti e salvaguardare la sicurezza del servizio di trasporto pubblico. E´ stato preannunciato, giovedì 19 febbraio, dall´assessore regionale ai trasporti e al lavoro Enrico Vesco nel corso dell´incontro in Regione con una rappresentanza di tassisti genovesi a cui hanno preso parte anche l´assessore ai trasporti del Comune di Genova Anna Maria Dagnino, il sindaco della Spezia Massimo Federici e altri rappresentanti dei Comuni liguri, dopo le recenti manifestazioni a seguito di una sentenza emessa da un giudice di pace che ha annullato una multa contro un autista di Uber, il trasporto privato via smarthphone. Nel corso dell´incontro l´assessore Vesco si è detto disponibile a portare al più presto al vaglio della Giunta regionale un provvedimento sulla base di quanto già avvenuto in Regione Lombardia dove è già stato presentato un disegno di legge a tutela del lavoro dei tassisti e a questo proposito ha dato mandato agli uffici regionali di studiare la soluzione migliore, anche in accordo con i legali rappresentanti delle cooperative dei taxi. Da parte sua anche l´assessore del Comune di Genova Anna Maria Dagnino si è detta disponibile alla massima collaborazione e ha invitato le associazioni dei taxi a continuare a lavorare sulla trasparenza delle tariffe e su iniziative di promozione del servizio. L´assessore ai trasporti della Regione Liguria ha inoltre ricordato che verrà emanato nei prossimi giorni un bando del valore di 80.000 euro a favore dei tassisti per il rinnovo e l´aggiornamento del parco macchine con contributi, anche superiori a 5.000 euro. Una nuova riunione è già stata fissata tra dieci giorni e servirà a fare il punto sul provvedimento regionale, in attesa che il Governo possa intervenire in modo chiaro contro l´esercizio abusivo dell´attività.  
   
   
SICILIA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE UN ESITO DI GARA, PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI OLTRE 500 MILA EURO  
 
 Palermo, 23 febbraio 2015 - L`anas ha pubblicato il 20 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale un esito di gara, relativo ai lavori di manutenzione ordinaria, lungo le strade statali siciliane tra le provincie di Catania e Siracusa, per un investimento complessivo di oltre 500 mila euro. L`appalto riguarda, in particolare, gli interventi di manutenzione a seguito di emergenze, quali incidenti stradali, eventi metereologici e frane, lungo le autostrade A18 `Diramazione di Catania`, A01 `Catania-siracusa` e Raccordo 15 `Tangenziale di Catania`. Il termine previsto per l`esecuzione dei lavori è di 365 giorni. L`appalto è stato aggiudicato all`impresa I.c. Servizi Srl, con sede a Godrano (Pa). Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
STRADA A MARE, GENOVA  
 
Genova, 23 Febbraio 2015 - “Oltre all’opera in via di completamento sono interamente finanziati cinque nuovi interventi ancora da eseguire: i due collegamenti con le sponde del Polcevera, l’accesso diretto al casello autostradale, l’allargamento di lungomare Canepa e il rifacimento di via Cornigliano che verrà riqualificata. Il tutto per un investimento complessivo di circa 130 milioni di euro, di cui quasi la metà ancora da realizzare, a carico dell’accordo di programma di Cornigliano del 2010 che, oltre a bonificare le aree, consente anche di definire la viabilità centro – ponente – Polcevera”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando oggi i lavori per la strada di scorrimento a mare di Genova, insieme con l’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita, il vice sindaco di Genova Stefano Bernini e il direttore della Società per Cornigliano Enrico Da Molo. L’intervento relativo alla strada di scorrimento a mare del ponente genovese è stato finanziato con 73 milioni e 500 mila euro da fondi Anas (24 milioni 500 mila) e fondi della Società per Cornigliano (49 milioni) e commissionato dalla Società per Cornigliano. I lavori, iniziati a gennaio 2011, sono terminati lo scorso gennaio e la strada è aperta al traffico dal 7 febbraio. La strada di scorrimento a mare del ponente genovese collega lungomare Canepa, Sampierdarena, a Piazza Savio, Cornigliano, all’altezza della stazione ferroviaria. La nuova arteria si sviluppa a mare dell’abitato, a margine delle aree dello stabilimento Ilva, senza interferire con l’insediamento urbano. Ha uno sviluppo complessivo di 1600 metri, di cui metà in viadotto. L’opera parte, a levante, da lungomare Canepa, oltrepassa il Polcevera con un ponte ad un’unica campata di 100 metri e, percorrendo le aree ex Ilva, si ricongiunge a ponente, con via Cornigliano, in corrispondenza di piazza Savio, dopo aver attraversato in sottopasso la linea ferroviaria Genova – Ventimiglia. La nuova infrastruttura, a tre corsie per senso di marcia (quattro in corrispondenza del nuovo ponte sul torrente Polcevera), è connessa alla viabilità esistente attraverso due grandi rotatorie (nelle aree ex-Ilva all’altezza di via San Giovanni D’acri e in corrispondenza di Fiumara), collegate all’asse principale con rampe di svincolo. I lavori hanno avuto una durata di quattro anni, con un ritardo causato da alcune problematiche legate alla bonifica bellica e da problemi organizzativi di una delle imprese esecutrici. L’opera è frutto dell’atto modificativo dell’Accordo di Programma per le aree di Cornigliano sottoscritto l’8 ottobre 2005 e la successiva stipula della convenzione tra Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Autorità Portuale di Genova, Anas e Società per Cornigliano, per ridefinire gli accordi di progettazione e realizzazione dei raccordi terminali della viabilità del Polcevera, da ponte Pieragostini a Lungomare Canepa. All’opera sono connessi altri interventi, progettatie finanziati, in grado di completare l’asse infrastrutturale della val Polcevera e del medio ponente cittadino: il collegamento fra la strada a mare e il casello autostradale di Genova-aeroporto; i collegamenti con la viabilità sulle sponde destra e sinistra del Polcevera; l’allargamento a sei corsie di lungomare Canepa. Oltre all’opera principale, sono stati eseguiti gli interventi idraulici connessi alla risistemazione dei bacini urbani sulle sponde del Polcevera e la ridisposizione dei binari a servizio del porto. L’intervento non ha trascurato l´inserimento nel contesto urbano, particolare attenzione è stata posta agli aspetti ambientali e paesaggistici: utilizzo di asfalto fonoassorbente, installazione di barriere antirumore, progettazione di aree a verde, realizzazione di un percorso pedonale-ciclabile e individuazione di spazi urbani attrezzati. L’apertura della nuova strada a mare consentirà di iniziare la riqualificazione di via Cornigliano e di eliminare sia il traffico di transito, sia quello pesante anche da via Cantore, migliorando la zona.  
   
   
TRASPORTI - IN VIAGGIO CON LA BICI SUL TRENO, NOVITÀ IN ARRIVO PER L´EMILIA-ROMAGNA: REINTEGRO DELL´ABBONAMENTO ANNUALE (VALIDO ANCHE SUI SERVIZI TPER), INCENTIVI PER L´USO DELLE BICI PIEGHEVOLI E NUOVE REGOLE PER IL BIGLIETTO GIORNALIERO PER BICI AL SEGUITO.  
 
Bologna, 23 febbraio 2015 - Torna in Emilia-romagna, a partire dal primo aprile 2015, l’abbonamento annuale che consente di caricare la bici sul treno. I titoli “Mi Muovo bici in treno” saranno in vendita dal 25 marzo prossimo, con novità significative: la validità dell’abbonamento, che passa dai precedenti 122 euro ai 60 a carico dell’utente, sarà estesa anche ai servizi svolti da Tper sulla rete ferroviaria regionale. “Costa la metà e vale il doppio, perché da la possibilità di viaggiare su rete Rfi ma anche Fer” ha sottolineato Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, durante la conferenza stampa di oggi (presenti anche Davide Diversi, direttore regionale di Trenitalia, Claudio Ferrari, direttore di Tper e il coordinatore di Fiab Emilia-romagna Bibì Bellini). Viene incentivato inoltre l’uso delle biciclette pieghevoli attraverso un contributo/sconto di 100 euro dalla Regione sull’acquisto dell’abbonamento annuale da parte dei pendolari in modo, ha aggiunto l’assessore, da “agevolare la convivenza passeggeri-ciclisti e diminuire i tempi di ´imbarco´ delle bici”; vengono introdotte, infine, nuove regole per il biglietto giornaliero per bici al seguito. Sono queste le principali novità messe in campo dalla Regione Emilia-romagna, in accordo con Trenitalia e Tper. “E’ una sperimentazione ‘matura’ dell’intermodalità treno-bici – ha aggiunto Donini – , che mostra una scelta chiara da parte della Regione”. Attualmente in Emilia-romagna sono 630 i treni attrezzati per il trasporto di bici (su un totale di circa 900 treni circolanti), di cui 90% su rete nazionale e 10% su rete Fer. Per quanto riguarda il nuovo abbonamento annuale bici, il prezzo al pubblico è di 60 euro; il contributo a carico della Regione per l’impresa ferroviaria che lo emette è di 62 euro. L’abbonamento potrà essere utilizzato – una novità rispetto a prima – per trasportare la propria bici anche sui servizi effettuati da Tper sulla rete regionale. E’ un titolo nominativo, valido solo per i residenti in Emilia-romagna, che possono comprarlo nelle biglietterie di Trenitalia e Tper presentando un documento che attesti la residenza. Altra novità, l’incentivo da parte della Regione all’utilizzo da parte dei pendolari – provvisti di abbonamento annuale ferroviario – delle biciclette pieghevoli attraverso l’erogazione di un contributo. Questo si tradurrà concretamente in un rimborso di 100 euro a chi acquista un abbonamento annuale regionale (nominativo) su rete nazionale Rfi e rete Fer, con almeno un estremo del viaggio (origine o destinazione) in Emilia-romagna. Per beneficiare del rimborso, occorre essere residente in regione, aver acquistato un abbonamento annuale con validità residua di almeno tre mesie una bicicletta pieghevole nuova (chiusa deve avere dimensioni non superiori a 80x110x40 cm). La richiesta di rimborso dev’essere fatta tramite modulo, che sarà disponibile a partire da lunedì 23 febbraio sui siti della Regione e delle imprese ferroviarie. Dovrà essere presentata a Fer nella modalità più conveniente per il viaggiatore: personalmente all’ufficio Fer della stazione di Bologna Centrale, all’indirizzopostaleFer di Ferrara, oppure all’e-mail ragioneria@fer-online.It a partire dal primo marzo prossimo. Potranno beneficiare dell’incentivo anche gli utenti Tper che si spostano su tratte extraurbana per i quali sia l’origine che la destinazione dell’abbonamento annuale nominativo sono località in cui è operativa una stazione/fermata della rete Fer, e gli acquirenti di un abbonamento “Mi muovo city più annuale”. Le risorse messe a disposizione dalla Regione ammontano a 100 mila euro, che significa rimborsi per 1.000 bici pieghevoli per 1.000 abbonati. Mensilmente la Regione comunicherà sul proprio sito internet (portale Mobilità) l’andamento delle rendicontazioni. Al raggiungimento dell’impegno massimo l’iniziativa verrà sospesa. Nuove regole, infine, a partire dal primo marzo, per il biglietto giornaliero per bici al seguito: viene ampliata l’area di utilizzo del titolo Trenitalia alla rete Fer, e c’è la revisione del prezzo del titolo Tper sulla sola rete Fer. Il biglietto giornaliero Trenitalia permette di trasportare per 24 ore dalla convalida una bicicletta (tandem esclusi) sui treni del trasporto regionale. Alla validità attuale (intera rete nazionale Rfi) si aggiunge la facoltà di utilizzare senza limitazioni anche i treni Tper su rete Fer. Il prezzo del biglietto è di 3.50 Euro. Tper abbasserà a 2.50 euro il prezzo del biglietto giornaliero, che continuerà a essere valido sui soli treni Tper sulla rete Fer.  
   
   
CENTOSTAZIONI, NOMINATI I NUOVI VERTICI  
 
Roma, 23 febbraio 2015 - Luca Preziosi è il nuovo Amministratore Delegato di Centostazioni Spa, società partnership tra Ferrovie dello Stato Italiane (60%) e Archimede 1 - Gruppo Save (40%), focalizzata sulla riqualificazione, valorizzazione e gestione di 103 stazioni ferroviarie di medio-grande dimensione. Il Cda ha anche nominato Francesco Cavallo Presidente della società. Completano il nuovo Cda Carlo De Vito, Rossella Fornasari, Fabio Gava, Roberto Mannozzi, Barbara Morgante, Stefano Pierini, Monica Scarpa. Il collegio dei sindaci è composto da Ennio Celio Luglio, Lino De Luca, Maria Grazia Guttadauria. Nelle 103 stazioni sono aperte oltre 500 attività commerciali e di servizio, su un totale di 126 mila metri quadrati di spazi commerciali; la distribuzione merceologica attuale vede il 46% dedicato al retail, il 28% ai servizi e il 26% al food. I ricavi operativi dell’esercizio 2013 ammontano a 82 milioni di euro.  
   
   
TRASPORTI: CONSEGNATO UN NUOVO TRENO PER I PENDOLARI LA REGIONE LAZIO PUÒ GARANTIRE UN AUMENTO DI OLTRE 2000 POSTI AL GIORNO IN TRENI MODERNI E INNOVATIVI  
 
 Roma, 23 febbraio 2015 - Consegnato un nuovo treno Vivalto per i pendolari, viaggerà sulla linea Fl3 Roma-viterbo ed è il quattordicesimo che la Regione consegna in pochi mesi. + 2000 posti e treni più innovativi. Con il nuovo treno la Regione garantisce un aumento di oltre 2000 posti al giorno grazie ai nuovi treni. Al via con una campagna contro il vandalismo. La Regione in prima fila per questa battaglia di civiltà. È stata realizzata una t-shirt con scritto ‘No al vandalismo’, verrà distribuita nelle scuole delle nostre città per far rendere conto a tutti, anche agli studenti, quanto sia importante contrastare il vandalismo. Anche qui viviamo concretamente la dimostrazione che, se si governa bene, migliorano le cose per la vita dei cittadini. Avanti tutta: i treni si fermano alle stazioni, ma noi non ci fermeremo mai. "Siamo contenti di aver potuto annunciare a Viterbo un aumento di oltre 2000 posti al giorno in treni nuovi: noi avevamo un vecchissimo parco treni e abbiamo detto ´basta con i carri bestiame´- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: la nostra ambizione, con Trenitalia, è quella di cambiare entro 2020 tutto il materiale rotabile di tutte le linee ferroviarie regionali. Avanti tutta: i treni si fermano alle stazioni, ma noi non ci fermeremo mai"- ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
FS ITALIANE RISPONDE AI PROPRI STAKEHOLDER  
 
Roma, 23 febbraio 2015 - Pubblicate le 20 risposte alle richieste degli stakeholder del Gruppo Fs Italiane, emerse durante la seconda edizione dello stakeholder engagement dello scorso settembre. Le tematiche trattate spaziano dall’ambiente alla mobilità dei passeggeri, dalla sicurezza dei luoghi alla qualità dei servizi offerti, senza dimenticare l’organizzazione interna del Gruppo Fs Italiane. Le risposte, pubblicate su www.Fsitaliane.it , contengono numerosi impegni del Gruppo. Per citarne alcuni: il maggiore coinvolgimento del territorio nell’avvio dei cantieri; un progetto per una maggiore sicurezza dei viaggiatori durante l’acquisto di biglietti alle self-service; più servizi Cartafreccia e partnership con le aziende di trasporto pubblico locale, per favorire l’intermodalità; un progetto pilota per migliorare l’informazione nelle stazioni (tramite totem, monitor, o attraverso tablet e smartphone privati dei visitatori/passeggeri), e altro ancora. Durante l’incontro dello scorso settembre, partendo dal Rapporto di Sostenibilità 2013, gli stakeholder hanno elaborato proposte per migliorare i servizi del Gruppo e hanno condiviso idee su sviluppare i vari business. Al meeting hanno partecipato circa 50 stakeholder, a rappresentare aziende, amministrazioni pubbliche, enti di ricerca, mondo dell’imprenditoria, scuola e università, forze dell’ordine, associazioni di consumatori e di categoria, organizzazioni della società civile, cittadini utenti, clienti. Lo stakeholder engagement trova ragion d’essere nella volontà del Gruppo Fs Italiane di “mettersi in gioco”, in modo trasparente e attraverso un dialogo con tutte le parti interessate, nella convinzione che condividere competenze e acquisire i punti di vista della società civile e di tutto il mondo esterno sia operazione utile e positiva, per tutti.  
   
   
ISOLA DEL GIGLIO, IL SÌ DELLA VIA REGIONALE AL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL PORTO  
 
Firenze 23 febbraio 2015 - Si è concluso con parere favorevole il procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via) di competenza regionale sul progetto di consolidamento e riqualificazione del porto dell´Isola del Giglio. Il progetto punta a riqualificare gli spazi e i servizi, affinché rispondano a standard di efficienza e sicurezza più elevati, tali da rendere il porto più moderno e funzionale, anche rispetto alle esigenze dell´attuale diportistica. I lavori previsti, tra Punta Gabbianara e Punta dello Smeraldo, interessano la scarpata esterna della diga foranea di sopraflutto, il consolidamento della diga di sottoflutto, la modifica del muro paraonde e la creazione di un piazzale prospiciente i locali dell´Ufficio Locale Marittimo. L´ente proponente è il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Toscana - Umbria, Ufficio Opere Marittime Livorno, che per la realizzazione del progetto dovrà rispettare le prescrizioni formulate nel corso del procedimento. Parere favorevole al progetto è stato espresso anche dal Comune dell´Isola del Giglio, dalla Provincia di Grosseto e dagli altri soggetti coinvolti (Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Ente Parco Nazionale dell´Arcipelago Toscano, Acquedotto del Fiora spa, Consorzio di bonifica Toscana sud).  
   
   
FINCANTIERI: "BRITANNIA" È CAPOLAVORO ITALIANO  
 
Trieste, 23 febbraio 2015 - "La ´Britannia´ è l´ennesimo capolavoro della cantieristica italiana firmato Fincantieri". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni che ieri mattina, a nome delle presidente Debora Serracchiani, ha partecipato nel cantiere navale di Monfalcone (Go) alla cerimonia di consegna della nave da crociera "Britannia", costruita per conto della società armatrice P&o Cruises, la più grande unità passeggeri mai costruita da Fincantieri (114 mila tonnellate di stazza lorda, 330 metri di lunghezza, capacità di ospitare 5.700 persone tra passeggeri ed equipaggio). Per Peroni "questa consegna è motivo di orgoglio e, insieme, di stimolo a proseguire sulla via delle riforme avviate dall´esecutivo regionale in campo economico, imperniate sulla trasformazione del nostro tessuto produttivo, all´insegna della valorizzazione del capitale umano, dell´innovazione di processo e di prodotto, nonché dell´internazionalizzazione". "I cantieri navali - ha concluso l´assessore Peroni - sono un brano fondamentale della storia del Friuli Venezia Giulia e l´Amministrazione regionale guarda con attenzione e soddisfazione a come questo settore industriale si protende nel futuro, fondendo la tecnologia avanzata con il rispetto e la valorizzazione dei mestieri tradizionali".