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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2012
ATTUAZIONE DELLA LEGISLAZIONE ENERGETICA: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE LA DECISIONE DI CONCEDERE PIÙ TEMPO ALLA MOLDOVA  
 
Bruxelles, 10 Dicembre 2012 - La Commissione europea ha accolto con favore la decisione di concedere quasi quattro anni in Moldova per la dissociazione della propria rete di metanodotti. Infatti, il Consiglio ministeriale della Comunità dell´energia ha deciso di prorogare fino al 1 ° gennaio 2020 il termine per l´attuazione, da Moldova, le disposizioni in materia di separazione proprietaria nel settore del gas. Decisione è stata dettata dalla particolare situazione esistente nel settore energetico in Moldova, che dipende al 100% di un unico fornitore di gas. Günther Oettinger, commissario europeo per l´Energia, ha detto in proposito: "La decisione di ieri risponde alla richiesta da parte delle autorità moldave a tener conto della situazione particolare di Moldova. Priorità è garantire la continuità della fornitura di gas per gli individui e le imprese moldave e, a tal fine, la Moldova può contare sulla solidarietà dei partner dell´Unione europea e della Comunità dell´energia. Inoltre, la Repubblica Moldova è fortemente impegnata ad attuare le disposizioni rimanenti del mercato interno dell´Unione europea in materia di energia entro il 2015, come concordato lo scorso anno a Chisinau per la Presidenza moldava del Consiglio dei ministri. Incoraggio esperti energia nella Ue e la Moldova a cercare soluzioni insieme in modo che i cittadini moldavi possono rapidamente godere degli stessi vantaggi del mercato interno di energia che i cittadini dell´Unione europea. " Con decisione del Consiglio dei ministri ha adottato nel mese di ottobre 2011, tutti i membri della Comunità dell´energia si impegnano ad attuare le disposizioni della Ue del gas e dell´elettricità di ´mercato interno´ del terzo pacchetto energia "entro il 1 ° gennaio 2015 e di separare le loro reti di trasporto del gas e ai Gst, al più tardi il 1 ° giugno 2016. Dopo la decisione di ieri da parte del Consiglio dei ministri, il termine è prorogato fino al a 1 st gennaio 2020 alla Repubblica di Moldova. Tutte le altre disposizioni del mercato interno dell´Ue per l´energia deve essere attuato dalla Moldavia nel 2015. La decisione di ieri tiene conto della particolare situazione del mercato energetico di Moldova: Moldova non produce% di gas e 100 dipendenti per le sue importazioni, un unico fornitore, che è anche l´azionista di maggioranza della rete trasporto del gas nel paese. Produzione nazionale di energia elettrica in Moldova sulla base fino al 90% sul gas. Inoltre, importante infrastruttura per l´importazione e il trasporto di gas si trovano in Transnistria, una zona in cui la controversia relativa alla sovranità non è risolta. Questi fattori rendono particolarmente difficile l´attuazione della Moldova e scadenze, gli accantonamenti di fine rapporto. Nelle prossime settimane, la Commissione istituirà un Consiglio congiunto Ue-moldova esperti che assisteranno Moldova per l´attuazione del terzo pacchetto "potere di mercato". Essa contribuirà inoltre alla ristrutturazione del settore gas e per migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti.  
   
   
"GIORNATE MONDIALI DELL´ENERGIA SOSTENIBILE"  
 
Wels, 10 dicembre 2012 - Dal 27 febbraio al 1 marzo 2013 si svolgerà a Wels, in Austria, un evento intitolato "Giornate mondiali dell´energia sostenibile" (World Sustainable Energy Days - Wsed 2013). Lo scorso martedì il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha esortato gli stati membri ad agire in modo deciso per affrontare la "crescente crisi" del cambiamento climatico, mentre i negoziati internazioni a Doha, in Qatar, hanno preso slancio. Egli ha insistito in particolare su scioglimento delle calotte polari, aumento dei livelli del mare, degradazione del terreno e siccità in varie parti del mondo. In Europa abbiamo assistito a un anno di condizioni meteorologiche estreme da record che è servito da opportuno promemoria della necessità di investire ora per attenuare le conseguenze del cambiamento climatico. Anche se gli europei stanno affrontando una crisi economica senza precedenti, sia l´industria che le aziende, i consumatori interni, i responsabili delle politiche e i rappresentanti delle comunità sono disposti ad affrontare questo problema. L´evento riunirà le varie parti interessate in modo da aumentare ulteriormente la crescente coscienza riguardante energia verde ed efficienza. Esso rappresenterà un´opportunità per presentare gli ultimi sviluppi tecnologici e le iniziative provenienti da tutta Europa. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wsed.at/en/service/home/    
   
   
DE FILIPPO A STATO: NO ACCENTRAMENTO COMPETENZE ENERGETICHE IN CONFERENZA UNIFICATA LA CONSEGNA DEL DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI SULLA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE PRESENTATA DAL GOVERNO CHE DICE “NO” ALLE IMPOSIZIONI E CITA SCANZANO  
 
Potenza, 10 dicembre 2012 - “L’attuale disegno di legge costituzionale, approvato dal Governo lo scorso ottobre, propone infatti di portare “la produzione, trasporto e distribuzione di interesse non esclusivamente regionale” tra le competenze esclusive dello Stato. Tale nuova formulazione, di cui si rileva innanzitutto la genericità, che non permette di individuare nettamente l’ambito di applicazione di tale modifica, comporterebbe una limitazione dell’intervento regionale nelle decisioni che riguardano gli insediamenti di infrastrutture fortemente impattanti sul territorio. Di conseguenza, se la competenza è esclusiva dello Stato, viene tolta alle Regioni la necessaria forza per tutelare il proprio territorio. In merito al disegno di legge costituzionale attualmente all’esame del Senato, le Regioni hanno espresso un parere negativo”. “In sintesi, non si può non evidenziare i processi decisionali legati alla localizzazione delle infrastrutture energetiche, in particolare nel caso della produzione e dello stoccaggio dell’energia, dovranno necessariamente prevedere il coinvolgimento dei territori interessati, che in alcun modo dovranno ritrovarsi nelle condizioni di subire scelte impositive”. “La pessima esperienza sviluppata nel caso del Dl 314/2003 con il quale senza un’intesa con la Regione e gli Enti Locali veniva individuato in Scanzano Ionico il sito di ubicazione del deposito unico per le scorie nucleari permette di ritenere questo approccio assolutamente non condivisibile”. Sono alcuni dei punti contenuti nel documento di osservazioni fatte il 6 dicembre dalla Conferenza delle Regioni sul documento di strategia energetica nazionale sottoposto dal Governo che riprendono esattamente le posizioni sostenute dalla Regione Basilicata e in alcuni casi ne citano anche le vicende. Le osservazioni delle Regioni sono state consegnate questa mattina nel corso della seduta di Conferenza Unificata in cui il presidente Vito De Filippo ha guidato la delegazione delle Regioni italiane. “Oltre a porre le questioni con la forza di 20 Regioni di diverso orientamento politico – ha commentato De Filippo – lo abbiamo fatto anche con la ragionevolezza di un organismo di rappresentanza così ampio e non in tutte le sue rappresentanze direttamente interessato a questioni su cui alcuni territori, primo tra tutti la Basilicata, sono in prima linea. E la sintesi di tutte queste posizioni ci porta a giudicare negativamente quelli che al momento paiono ripensamenti del potere centrale in merito al Titolo V della costituzione,con una spinta neocentralista in materia di politiche energetiche che, per il documento del Governo, dovrebbero essere riportate integralmente nella competenza dello Stato escludendo del tutto i territori”. Nel documento le Regioni spiegano che “la realizzazione di infrastrutture e impianti energetici dovrebbe essere preceduta da forme di ampia e trasparente concertazione preventiva con gli Enti ed i cittadini interessati, allo scopo di semplificare e rendere più rapidi i percorsi autorizzativi. A tal riguardo dovrebbe essere adeguatamente enfatizzata la modalità del ‘dibattito pubblico preventivo’ che si ritiene possa effettivamente comportare benefici in tal senso con il coinvolgimento dei territori nelle scelte che riguardano gli insediamenti energetici e il rafforzamento delle strutture di controllo ambientale sul territorio spesso mortificate da interventi di riduzione della spesa e del personale”. Nel dettaglio delle questioni inerenti gli idrocarburi, il documento precisa che “non tutte le regioni condividono l´obiettivo di sostenere la produzione locale di idrocarburi tenendo in primo luogo gli aspetti ambientali e le ricadute territoriali che tale tematica comporta nonché la scarsa rilevanza quantitativa, in termini energetici ed economici, di tale prospettato sviluppo. A tale riguardo, si chiede, comunque, di rivedere le misure di compensazione in atto - che contribuiscono ad annullare l´effetto di riduzione dei costi "finali" dei combustibili a favore di finanziamenti diretti al territorio, che consentano di migliorare i servizi, realizzare bonifiche, ecc. - concordandole con i territori interessati. Si esprime particolare dissenso sulla possibilità di procedere alle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi in attesa dell’adozione di un programma nazionale di ampio respiro che abbia anche come obiettivo il recupero del dissesto idrogeologico, questo in considerazione della fragilità del nostro territorio, soprattutto agricolo, messa in evidenza anche dagli ultimi eventi atmosferici”.  
   
   
ROADMAP ENERGIE RINNOVABILI: INCONTRO ANNUALE A BOLZANO  
 
Bolzano, 10 dicembre 2012 - Progetti incentrati sull´"energia verde" sono stati presentati, giovedì 6 dicembre a Bolzano, nell´ambito dell´incontro annuale del gruppo di lavoro che ha definito la "Roadmap delle energie rinnovabili". L´incontro, organizzato dalla Ripartizione diritto allo studio, Università e ricerca scientifica, è servito quale scambio di informazioni ed esperienze. La "Roadmap" è un documento operativo con focus sui settori biomassa, energia idrica, idrogeno e risparmio energetico nell´industria ed in edilizia, sviluppato circa tre anni fa dal gruppo di lavoro di cui fanno parte istituzioni universitarie e di ricerca altoatesine, fra le quali la Lub, l´Eurac, il Tis Innovation Park e l´Istituto per le energie innovative. L´obiettivo è quello di migliorare il lavor in rete. Numerosi i progetti già avviati ad esempio nel settore della biomassa, dl fotovoltaico che vedono anche un maggior coinvolgimento dell´imprenditoria locale. Accanto alla scambio di informazioni ed esperienze, nel corso dell´incontro sono stati illustrati singoli progetti per il miglioramento dell´efficienza energetica nel settore produttivo, ma anche progetti per il monitoraggio dei processi nei gassificatori. La Roadmap, come sottolinea la direttrice dell´Ufficio diritto allo studio universitario, Università e ricerca scientifica Rosa Pizzinini, può essere intesa quale visione e comprensione condivisa di problemi e modi di risolverli. Il documento della Roadmap delle energie rinnovabili è disponibile per il download all´indirizzo www.Provinz.bz.it/bildungsfoerderung    
   
   
FIRENZE: SOSPESI GLI SFRATTI NEL PERIODO NATALIZIO  
 
Firenze, 10 dicembre 2012 - Sospensione dell’assistenza della forza pubblica per eseguire gli sfratti dal 10 dicembre all’11 gennaio. Lo ha stabilito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito stasera a Palazzo Medici Riccardi. Alla riunione, presieduta dal prefetto Luigi Varratta, erano presenti i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il vice sindaco Dario Nardella e l’assessore provinciale Antonella Coniglio. Il provvedimento rientra nella prassi, consolidata da tempo, di interrompere durante le festività natalizie l’impiego delle forze dell’ordine nell’esecuzione degli sfratti, per le accresciute esigenze di prevenzione e controllo del territorio in questo periodo dell’anno.  
   
   
SISMA/EMILIA - ORDINANZA DEL COMMISSARIO ERRANI REGOLAMENTA L´ASSEGNAZIONE AI COMUNI DEI PREFABBRICATI SIA PER GLI AMBITI URBANI CHE RURALI  
 
Bologna,10 dicembre 2012 – Regolamentata l’assegnazione ai Comuni dei prefabbricati abitativi rimovibili sia per gli ambiti urbani (poco meno di 800) che rurali (circa 170). Questo è quanto stabilisce l’ordinanza (la numero 85 del 5 dicembre 2012) emanata oggi dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani. Il provvedimento regola la destinazione ai Comuni dei moduli, secondo le esigenze individuate, stabilendo anche i criteri di assegnazione ai nuclei famigliari. Per quanto riguarda i prefabbricati modulari abitativi rimovibili (Pmar) sono destinati e concessi in utilizzo ai Comuni di Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice, San Possidonio. Mentre i prefabbricati modulari rurali rimovibili (Pmrr) sono destinati e concessi in utilizzo ai Comuni di Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Bondeno, Cento, Poggio Renatico, Sant’agostino, Vigarano Mainarda, Crevalcore, Galliera, Malalbergo, Correggio, Reggiolo, Rio Saliceto e Rolo. L’ordinanza dispone che le strutture abitative siano destinate a titolo gratuito all´alloggiamento provvisorio delle persone e nuclei familiari la cui abitazione è stata dichiarata inagibile e risulta inagibile alla data di assegnazione (secondo quanto disposto dall’ordinanza di sgombero emessa dal Comune per i residenti o dimoranti abitualmente alla data del sisma) e fino al recupero dell’agibilità dell’alloggio occupato prima del sisma. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto  nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. L’ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-romagna (Burert).  
   
   
BOLZANO; TARIFFE IMU 2012 DEI COMUNI ALTOATESINI PUBBLICATE DALL´OSSERVATORIO PROVINCIALE PREZZI E TARIFFE  
 
Bolzano, 10 dicembre 2012 - L´osservatorio Provinciale Prezzi e Tariffe, istituito presso l´Istituto Provinciale di Statistica, rende disponibili le tariffe Imu 2012 di tutti i Comuni della provincia. In particolare vengono prese in esame le aliquote, le detrazioni e le agevolazioni previste da ciascuno dei Comuni altoatesini per l´anno in corso. Sul sito dell´Osservatorio http://www.Provincia.bz.it/osservatorio-prezzi-tariffe/  nella sezione imposte, oltre ad una tabella riassuntiva vengono messe a disposizione le delibere dei singoli Comuni aventi per oggetto la determinazione delle aliquote, detrazioni ed agevolazioni.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA LA PREPARAZIONE DI UN PIANO D´AZIONE IN ACCIAIO  
 
Bruxelles, 10 Dicembre 2012 - Commissario Antonio Tajani ha incontrato oggi i rappresentanti dell´industria siderurgica e le parti sociali nella seconda riunione della Tavola rotonda di alto livello sul futuro dell´industria siderurgica europea. S takeholders sono stati invitati a presentare e discutere raccomandazioni politiche specifiche che toccano diversi settori politici . Queste discussioni consentiranno alla Commissione di elaborare entro il giugno 2013, Piano d´azione per l´industria siderurgica europea che mira a promuovere l´innovazione, la crescita e l´occupazione in questo settore . La situazione attuale del settore siderurgico - Con l´occupazione di 360.000 persone, un fatturato di circa 170 miliardi di dollari e la sua posizione nella catena di fabbricazione valore di molti settori a valle, il settore siderurgico ha un posto strategico per l´economia. Negli ultimi dieci anni, un cambiamento spettacolare ha avuto luogo nel panorama globale di acciaio a causa della rapida crescita l´uso di acciaio e le capacità di produzione in paesi Bric. Cina è attualmente di gran lunga il più grande produttore di acciaio con una quota della produzione globale di acciaio in aumento dal 18% al 45% tra il 2001 e il 2011 . In confronto, la quota dell´Ue-27 sono diminuite dal 22% al 12% . Al momento, produttori di acciaio europei si trovano ad affrontare difficili condizioni economiche . A causa della stagnazione e la contrazione della produzione manifatturiera in Europa, la produzione di acciaio grezzo in Europa è del 17% al di sotto del livello del 2007 e nel 2012 si prevede un calo del 5% rispetto allo scorso anno. La scarsa domanda ha portato in situazione di capacità inutilizzate che si stima rappresenteranno circa il 20 - 25% della capacità produttiva totale. Con la riduzione della domanda di acciaio, chiusure temporanee o permanenti delle capacità di produzione ha avuto luogo in diversi paesi dell´Ue. Background - Le sfide del settore - Nel settembre 2012, i commissari Tajani e Andor convocato una tavola rotonda ad alto livello sul futuro dell´industria siderurgica europea , con l´obiettivo di offrire una piattaforma di dialogo tra l´industria, i sindacati e la Commissione. Alla prima riunione di settembre, i soggetti individuati i fattori politici e le sfide principali per la competitività del settore. Questi sono (i) la concorrenza internazionale, tra cui il protezionismo e le pratiche commerciali sleali, (ii) l´accesso alle materie prime, (iii) i costi di regolamentazione , (iv) l´attuazione della politica climatica europea (Emission Trading Scheme), (v) gli obiettivi dell´Ue in materia di clima per il post-2020, (vi) i costi di energia, (vii) l´efficienza delle risorse, (viii) le carenze di competenze, (ix) adattamenti di capacità, (x), R & S e l´innovazione e (xi) alle misure di stimolare la ripresa nei principali settori che utilizzano acciaio.  
   
   
BASILICATA: AL VIA PROTOCOLLO COOPERAZIONE CON PROVINCIA DI GORJ (ROMANIA) PREVISTE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA PER L’UTILIZZO DEI PROGRAMMI EUROPEI E AZIONI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Potenza, 10 dicembre 2012 - Partenariati transnazionali italo-rumeni per la partecipazione ai bandi dei Programmi europei e diffusione dei programmi comunitari nei settori dello sviluppo delle piccole e medie imprese. Azioni comuni per la salvaguardia dell’ambiente e della salute. Sono questi i principali obiettivi di un Protocollo di Cooperazione Istituzionale sottoscritto oggi tra la Regione Basilicata e la Provincia rumena di Gorj. Il documento è stato siglato a Târgu Jiu, municipio capoluogo del distretto di Gorj, dall’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella e dal Presidente del Consiglio della Provincia di Gorj Ion Calinoiu. In particolare la Regione Basilicata offrirà consulenza per lo sviluppo di attività di formazione nei settori della programmazione comunitaria e per l’utilizzo dei fondi strutturali e di coesione. Previste anche azioni di promozione, presso il sistema imprenditoriale lucano, sulle opportunità di internazionalizzazione offerte dalla Provincia di Gorj. Tra gli impegni della Provincia di Gorj: l’individuazione di aree e enti locali interessati all’attuazione delle attività fissate nel protocollo e la diffusione di informazioni sulle opportunità che la Provincia di Gorj può offrire alle Pmi attraverso l’utilizzo dei programmi comunitari e dei fondi strutturali. Le imprese rumene e lucane potranno quindi essere coinvolte nei settori del trasferimento tecnologico, dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo della competitività. “Le risorse naturali della Provincia di Gorj – ha detto Ion Calinoiu- rappresentano un importante polmone energetico per la Romania. Siamo interessati all’esperienza della Basilicata nei settori delle nuove tecnologie e dell’utilizzo dei fondi europei. Questo gemellaggio – ha concluso Ion Calinoiu- sarà un vantaggio per l’attrazione di investimenti e per lo sviluppo dei territori”. “Questo Protocollo – ha commentato l’assessore Pittella – và nella direzione di un rafforzamento della cultura europea che fa proprio della collaborazione transnazionale un suo punto di forza. La presenza alla cerimonia di oggi dell’onorevole Victor Ponta, possibile nuovo primo ministro, – commenta ancora Pittella – dà al Protocollo grande valenza. Lo sviluppo di nuove politiche per l’ambiente, la salute, l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese – ha detto ancora l’assessore alle Attività Produttive – diventano strategiche per lo sviluppo di un territorio, quando più vanno di pari passo con il miglioramento della spesa ed un’efficace progettualità legata all’uso dei fondi europei. In questa logica – ha concluso Pittella - la Basilicata si candida a fare da spalla alla Provincia di Gorj considerato che la Romania, una delle nuove nazioni dell’Europa a 27 stati membri, può rappresentare una buona opportunità sia per la sua capacità industriale, sia anche per le materie prime di cui è ricca”.  
   
   
CONGIUNTURA: LA CRISI È PIÙ DURA CON I PICCOLI NEGOZI  
 
Roma, 10 dicembre 2012 – Si allarga, con la crisi, la forbice tra supermercati e piccoli negozi. Mentre i primi, in 4 casi su 10, prevedono di aumentare le vendite nell’ultimo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente, confidando nelle vendite natalizie, i “piccoli” sono convinti che nemmeno il consueto scambio di regali porterà benefici al settore. Le attese sono ancora negative anche per le imprese industriali, a causa di una contrazione ulteriore delle vendite in Italia solo in parte bilanciata dalla sostanziale tenuta dell’export. Nel mercato domestico e nella evidente contrazione dei consumi continuano infatti ad annidarsi le maggiori criticità per le nostre imprese, soprattutto per quelle di più piccole dimensioni (come nel caso della filiera turistica, dove per la fine dell’anno non sono attesi miglioramenti), tanto da far emergere una situazione di disagio che potrebbe ulteriormente colpire le regioni economicamente più fragili del Paese. E’ quanto emerge dalla periodica indagine congiunturale effettuata dal Centro studi di Unioncamere. Le previsioni per il Iv trimestre 2012 e il consuntivo del Iii trimestre 2012 Industria – Le imprese industriali prevedono per la fine del 2012 un ulteriore peggioramento del contesto: per quasi tutti gli indicatori monitorati resta ancora negativo il saldo fra la quota di imprese con attese di crescita e quella relativa a una ulteriore flessione. Tuttavia, la quota degli ottimisti prende in alcuni casi a risalire, specialmente per gli ordinativi esteri, dove emerge un saldo positivo (4,8 punti) sia per le piccole, ma di entità più attenuata (2,1), che per le medio-grandi (6,3) imprese. Non riacquista il terreno positivo, invece, l’outlook in termini di produzione e fatturato, anche se i rispettivi saldi (-11,2 e -9,5) sembrano segnalare una contrazione inferiore rispetto ai trimestri precedenti. Le prospettive peggiori in termini di produzione e fatturato vengono espresse dal sistema moda, dal comparto metallurgico e da quello del legno-arredo. Più attenuate ma pur sempre negative le attese per la meccanica, le ‘altre industrie’ (comprendenti alcuni settori del made in Italy, come la gioielleria e la lavorazione di minerali non metalliferi) e il comparto chimico-farmaceutico. L’alimentare e l’elettronica sono i settori in cui emerge più chiaramente l’ottimismo per le vendite del periodo natalizio (rispettivamente, +6,3 e +7,2 punti il fatturato), a fronte di un rallentamento della produzione, per la quale si esprimono aspettative sostanzialmente neutre. Entrambi i settori, poi, attendono di ricevere un contributo rilevante anche dagli ordinativi esteri (+16,5 e 22,7 i saldi). La sfiducia maggiore sul versante della produzione emerge nelle regioni settentrionali, con saldi peggiori della media nazionale. Invece, in termini di fatturato è il Sud e Isole ad aspettarsi un andamento particolarmente negativo delle vendite, seguito dal Nord Est. Le regioni del Centro esprimono l’outlook migliore, sebbene negativo, rispetto a entrambi gli indicatori (-7,5 punti). Nel Centro, Sud e Isole e Nord Ovest si evidenziano previsioni in cui prevalgono le aspettative di aumento degli ordinativi esteri. Il Nord Est è invece caratterizzato da un sostanziale equilibrio tra ottimisti e pessimisti in entrambe le classi dimensionali. I risultati a consuntivo del Iii trimestre 2012 mostrano ancora pesantemente i segni della crisi del tessuto manifatturiero: su base tendenziale la produzione flette del 6,9%. Solo il portafoglio ordini esteri limita il calo allo 0,3% (nel confronto con il Iii trimestre 2011) e la diversa capacità di stimolo tra domanda interna e estera spiega anche la differenza tra l’andamento del fatturato totale (-6,8%) e quello estero (-0,5%). Tutti i settori e tutti i territori condividono i ridimensionamenti degli indicatori monitorati; le uniche eccezioni, di segno solo lievemente positivo, sono sperimentate dalle performance dell’export in alcuni settori del made in Italy, come l’alimentare, il sistema moda e il legno-arredo, e nella chimica e, tra i territori, dal Nord Est. Commercio – L’avvicinarsi della fine dell’anno non risolleva complessivamente le prospettive delle imprese commerciali rispetto al Iii trimestre (-11,9 punti il gap tra ottimisti e pessimisti), ma ripropone un differenziale tra le previsioni degli operatori con più di 20 dipendenti e quelli più piccoli (rispettivamente, +31,1 e -28,6 punti). La distanza nelle prospettive tra le classi dimensionali è particolarmente profonda tra i dettaglianti no-food e la Gdo; per quest’ultima, in particolare, le attese per le vendite legate alle festività sono decisamente positive, con oltre la metà delle imprese che punta a realizzare aumenti. Differenziate le previsioni su scala territoriale: il Nord esprime previsioni migliori della media nazionale (-4,7 Nord Ovest e -9,5 Nord Est), mentre al Centro-sud le prospettive si mantengono peggiori (-15,5 Centro e -16,9 Sud e Isole). Il consuntivo del Iii trimestre 2012 su base tendenziale per il commercio è in drastico calo: le vendite perdono l’8,3%. I dettaglianti di prodotti non alimentari subiscono un ridimensionamento del fatturato di oltre il 10%, mentre la Gdo riesce a contenerlo nell’ordine dell’1,5%. Altri servizi A fronte di una maggioranza di operatori che puntano sulla stabilità dei risultati per il Iv trimestre rispetto al Iii, emerge uno squilibrio a favore dei pessimisti di 12,1 punti, frutto di un sentiment negativo per la generalità delle imprese. I settori che si attendono criticità più pesanti sono la filiera del turismo (-52,4) e i servizi alle persone (-17,7), mentre Ict e servizi avanzati vedono prevalere le attese di aumento. I giudizi sul trimestre finale del 2012 sono particolarmente negativi per il Sud e Isole. Nelle regioni del Centro, invece, le previsioni hanno un tono meno fosco. In linea con la media nazionale le regioni del Nord. Il consuntivo del Iii trimestre 2012 per gli ‘altri servizi’ evidenzia un calo del volume di affari su base tendenziale del 4,8%, frutto di differenze tra piccoli (-5,6%) e medio-grandi (-3,4%) operatori più contenute rispetto a quanto emerge per il commercio. Tuttavia il segno negativo accomuna tutti i settori e tutte le classi dimensionali, con perdite vicine al 7% per la filiera turistica e le mense e servizi bar, mentre i cali sono meno marcati della media nei servizi avanzati (-3,0%), nella logistica (-3,3%), nell’Ict (-4,5%) e nei servizi alle persone (-4,6%).  
   
   
FILAS: PICCOLE STARTUP CRESCONO CON IL VENTURE CAPITAL  
 
Roma, 10 dicembre 2012 - Innovative, all’avanguardia e rigorosamente online: sono le ultime startup ad alto potenziale su cui ha scommesso la Finanziaria Laziale di Sviluppo (Filas), primo operatore di venture capital nel Lazio. Si chiamano Nextstyler, Interactive Project e Stereomood e sono tra le novità più promettenti dell’Italian Valley nei settori moda, browsing game e musica in streaming. Tre startup - fondate da giovani under 30 – su cui Filas e importanti investitori privati hanno appena co-investito complessivamente 1,5 milioni puntando sulla loro capacità innovativa e su un modello di business esportabile sui mercati internazionali. Le tre operazioni coinvolgono Lventure, Mind The Seed, Innogest Sgr, Stefano Pighini e un gruppo di business angel di Iag e sono state realizzate attraverso il Fondo Por Fesr I.3 della Regione Lazio per il Capitale di Rischio*. E’ pari a 500mila euro il primo round di investimento per Nextstyler, azienda già incubata dall’acceleratore d’impresa Enlabs e operativa dal 2012. Nextstyler, startup che è entrata ora in una nuova fase operativa, si propone con un nuovo brand di moda made in Italy dal nome “Maison Academia”. Attraverso una nuova piattaforma dedicata (www.Maisonacademia.com) Maison Academia lancia nuove collezioni create da stilisti emergenti guidati da un panel di esperti del settore. Una startup innovativa dalla forte impronta social che incentiva i nuovi talenti italiani: gli aspiranti stilisti mettono online i propri bozzetti, una community di utenti-fashion lover li vota e le migliori creazioni vengono poi messe in produzione e vendute nell’online shop. Al round di investimento hanno partecipato un pool di investitori composto da Filas attraverso il Fondo Por Fesr I.3 (leader dell’investimento con il 70%), dalle holding Lventure e Mind The Seed Fund e dal business angel Stefano Pighini che hanno acquisito una partecipazione complessiva pari al 33,3% della società. L’operazione sosterrà sia il lancio commerciale della piattaforma, sia la produzione delle collezioni. Su Interactive Project, startup unica nel panorama italiano che sviluppa e commercializza browsing games multipiattaforma come Mygpteam (primo gioco manageriale ispirato alla Formula uno), il Fondo Por Fesr I.3 (al 70%), Lventure e Stefano Pighini hanno investito complessivamente 400mila euro per acquisire una partecipazione complessiva pari al 24% della società. Questo round sosterrà il lancio commerciale di Mygpteam, il suo ulteriore sviluppo grafico e l’integrazione di alcuni aspetti per una monetizzazione più efficace sui mercati asiatici, ma anche la creazione di 4 nuovi videogiochi - uno all’anno - sempre nel settore dei motori. L’obiettivo di Interactive Project è di arrivare a 110.000 utenti nel 2013 e 1.500.000 nel 2017, mirando a replicare casi di successo mondiale del settore quali Gameforge e Bigpoint. Nel modello di business, freemium per gli utenti, l’azienda punta anche sull’in-game advertising (inserimento nel gioco di sponsorizzazioni sulle macchine, attorno alle piste ecc.). Infine la radio “emozionale” Stereomood ( www.Stereomood.com ), già 600mila utenti registrati, di cui il 26% in Usa: genera playlist a partire da un sentimento, assegnandolo come tag alle canzoni che ascolta l’utente. L’interfaccia principale fornisce una sorta di grande tag-cloud con playlist tra cui love, happy, working, fruibili anche via app per Android e iOs. I brani possono essere ascoltati in sequenza o modalità casuale e eventualmente acquistati su Amazon o iTunes. Per sostenere il lancio commerciale della piattaforma di questa promettente startup italiana, il Fondo Por Fesr I.3 (al 50%), Innogest Sgr e un gruppo di business angels di Iag, hanno acquisito il 45% della società, per un investimento complessivo di 600mila euro. Per Laura Tassinari, direttore generale di Filas: “Tecnologia, imprese giovani, nuove idee sono la piattaforma decisiva per il rilancio del tessuto imprenditoriale del Lazio e non solo. Per questo è fondamentale accompagnare lo sviluppo delle startup che rappresentano questo spirito innovativo, attraverso un’osservazione certosina delle idee in ‘incubazione’ su cui bisogna avere il coraggio di “puntare”. In questa direzione va Filas, che monitora e sposa le idee innovative più promettenti attraverso un fondo a capitale pubblico-privato che fa da attrattore per importanti potenziali investitori. Ad oggi il Fondo Por Fesr I.3 ha chiuso 8 co-investimenti per un totale di 4,2 milioni di euro e presto chiuderemo altri 6 co-investimenti per ulteriori 6 milioni di euro complessivi, tutti guidati da co-investitori privati”.  
   
   
PUGLIA SOTTOSCRIVE ACCORDO CONFIDI CONTRO CREDIT CRUNCH  
 
Bari, 10 dicembre 2012 - “Quattro mosse contro il credit crunch”. Assegnato a quattro Confidi il fondo di garanzia da 50 milioni. Oggi la firma dell’accordo. Capone: “Con i nostri Confidi rafforziamo la Puglia e il Sud”. La prima “mossa” contro il credit crunch, la stretta del credito che sta strangolando le piccole e medie imprese, giunge al traguardo con la conclusione dell’Iter amministrativo dell’incentivo “Aiuti in forma di garanzia di credito” partito ad agosto. Ad aggiudicarsi i 50 milioni di euro messi a disposizione dall’intervento sono quattro confidi pugliesi: si tratta di Co.fidi Puglia, Fidindustria Puglia, Confidi Confcommercio e Artigianfidi Puglia. I quattro Confidi adesso potranno aiutare le imprese ad ottenere finanziamenti dalle banche, concedendo le garanzie che le aziende da sole non possono fornire. I 50 milioni infatti avranno come effetto un volume di finanziamenti pari a 350 milioni di euro Gli esiti dell’istruttoria della Commissione di Valutazione sono stati approvati dalla Giunta regionale il 29 novembre 2012. Oggi i quattro Confidi hanno sottoscritto con la Regione Puglia l’accordo di finanziamento, cioè il documento che regola il rapporto tra le parti: Regione da una parte e Confidi che gestiscono i fondi dall’altra. Le risorse (cioè i 50 milioni di euro che sosterranno i fondi rischi dei Confidi) sono state così ripartite: Co.fidi Puglia soc. Coop. A r.L. Riceve 15.451.392 euro; a Fidindustria Puglia Consorzio Fidi vanno 11.354.741 euro; Confidi Confcommercio Puglia soc.Coop. Si aggiudica 11.447.003 euro e Artigianfidi Puglia soc. Coop. A r.L. Riceve 11.746.864 euro. Sotto il profilo operativo, la Regione trasferisce i fondi ai Confidi selezionati. I Confidi a loro volta garantiscono il finanziamento bancario in favore delle aziende fino all’80 per cento del finanziamento stesso. Destinatarie degli aiuti in forma di garanzia sono proprio le piccole e medie imprese: (Pmi) già operative. Potranno ricevere garanzie finalizzate agli investimenti (importo garantito non superiore ad 1 milione di euro per impresa, 500mila per le imprese del settore trasporti); garanzie finalizzate al riequilibrio finanziario (viene garantito un importo massimo non superiore ad 800mila euro per impresa, 400mila per le imprese dei trasporti); garanzie su prestiti finalizzati all’attivo circolante, cioè scorte di materie prime e prodotti finiti, anticipo fatture, anticipo contratti etc. (per un importo garantito massimo non superiore ai 400mila euro per impresa e a 200mila euro per le aziende del settore trasporti). Le Pmi potranno anche beneficiare di garanzie per gli investimenti iniziali con un importo massimo garantito superiore ad 1 milione di euro e inferiore a 2,5 milioni per impresa. I Confidi firmando l’accordo, si impegnano ad utilizzare entro il 30 giugno 2013 il 30% del fondo, entro il 31 dicembre 2013 il 70% e il 100% entro il 30 giugno 2014. L’ammontare delle garanzie concesse non deve essere inferiore a sette volte la disponibilità del fondo, quindi a 350 milioni. L’accordo decorre da oggi al 31 dicembre del 2025. Con la sottoscrizione di oggi la battaglia contro la stretta del credito condotta dalla Regione Puglia raggiunge un importante traguardo. L’incentivo fa parte infatti della terza manovra anticiclica della Regione Puglia “Quattro mosse contro il credit crunch”. Dopo la manovra anticrisi e il Piano straordinario per il lavoro, con questo pacchetto di incentivi si punta ad arginare la stretta del credito, grande protagonista della crisi italiana e mondiale. La manovra si compone di tre nuovi fondi e di un accordo con l’Abi, l’Associazione bancaria italiana. I fondi, oltre a quello di oggi (“Aiuti in forma di garanzia di credito” da 50 milioni di euro, seconda edizione di un bando della stessa entità economica già avviato nel 2009 con la “Manovra anticrisi”), sono il Fondo di controgarazia che supporta con 40 milioni di euro le garanzie prestate dai Confidi in favore delle imprese pugliesi piccolissime, piccole e medie e il “Tranched cover” che mette a disposizione 10 milioni di euro per consentire alle banche di aumentare il credito nei confronti delle imprese e, alle imprese, di ottenere finanziamenti a condizioni migliori. Il protocollo con l’Abi punta invece a favorire la concessione di prestiti da parte delle banche regionali, prestiti finalizzati a rafforzare il cosiddetto “capitale circolante” delle piccole e medie imprese, cioè la liquidità necessaria alle imprese per affrontare le spese indispensabili a realizzare una fornitura, ad esempio il pagamento degli stipendi, l’acquisto delle scorte di materie prime o dei prodotti finiti, gli anticipi sulle fatture e sui contratti. Il pacchetto vale in tutto 100 milioni di euro di risorse pubbliche, ma ne sviluppa 1.625 in termini di nuovi finanziamenti, con un incidenza sul Pil della Puglia del 3 per cento. Il commento - L’accordo sottoscritto il 6 dicembre è stato presentato alla stampa dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Per sostenere l’accesso al credito – ha detto - abbiamo scelto i nostri Confidi e non il Fondo centrale di Garanzia, perché l’incentivo è sostenuto dai fondi strutturali destinati alle Regioni del Sud e noi il Sud intendiamo rafforzare”. “Le imprese – ha spiegato la vicepresidente - hanno bisogno di ossigeno in questo momento. Hanno molte difficoltà, ma possono uscirne. I Confidi rappresantano il concreto sostegno cui aggrapparsi per fare un investimento o superare i momentanei bisogni di liquidità. Senza risorse le imprese non possono investire e senza investire non riescono ad uscire dalla crisi. Vogliamo aiutarle ad uscire da questa morsa”. “ I Confidi – ha aggiunto – erano molti e piccoli. Noi li abbiamo aiutati ad accorparsi, così sono più forti e affidabili. Confidiamo che i 50 milioni gestiti da loro permettano alle imprese di fare investimenti e di ottenere liquidità”.  
   
   
EXPO. TUTTE IN ORARIO LE OPERE DI RESPONSABILITÀ REGIONALE  
 
Milano, 10 dicembre 2012 - La Giunta della Regione Lombardia ha esaminato in maniera dettagliata e approfondita, nell´ultima seduta, lo stato di avanzamento delle opere di diretta responsabilità della Regione per l´accessibilità a Expo 2015 e ha accertato che tutto sta procedendo nei tempi stabiliti, senza intoppi né particolari criticità. Ha pertanto approvato la Comunicazione presentata dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni. Tavolo Lombardia - Il Tavolo Lombardia, cioè l´ambito istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovraregionali presieduto da Formigoni, ha portato avanti negli anni un lavoro accurato e deciso sulle infrastrutture, in termini di regia e di propulsione. "Elemento essenziale per la riuscita di Expo 2015 - spiega Formigoni - è infatti la realizzazione del potenziamento e della modernizzazione della rete infrastrutturale viaria e ferroviaria di accessibilità all´area, con interventi di portata strategica per tutto il Paese. Il costante aggiornamento e monitoraggio degli avanzamenti, oggetto dei periodici ´Sottotavoli Infrastrutture´, coordinati dall´Assessorato Infrastrutture e Mobilità e partecipati da tutti i soggetti attuatori, ha permesso di affrontare tempestivamente le problematiche via via insorte e di garantire l´ultimazione delle opere di responsabilità regionale in tempo per l´avvio della manifestazione. Ecco una sintesi delle opere in questione. Collegamento M1 Molino Dorino-a8 - Il 23 luglio scorso sono stati avviati i cantieri di questa opera essenziale, con soggetto attuatore Regione Lombardia tramite Infrastrutture Lombarde Spa. I lavori proseguono speditamente. Pedemontana - Sono in corso i lavori della tratta A, che interessa le province di Varese e Como (avanzamento: 56 per cento circa), con previsione di conclusione entro il 2013, e dei primi lotti delle tangenziali di Como e Varese, con previsione di conclusione per la primavera del 2014. Lo svincolo di Lomazzo, indispensabile per dare percorribilità alla tratta A, sarà completato entro la fine del 2013. Brebemi - L´avanzamento dei lavori è al 60 per cento circa, la conclusione dell´opera avverrà entro il 2013. Tem - I lavori per la Tangenziale est esterna di Milano (Tem) sono stati avviati l´11 giugno. La messa in esercizio del cosiddetto "arco Tem" (cioè il tratto necessario a Brebemi per raccordarsi a Cassanese e Rivoltana a loro volta potenziate) è prevista entro il 2013. Opere Ferroviarie - Il 9 dicembre entra in funzione la linea ferroviaria Saronno-seregno, mentre sono in corso i lavori della linea Novara-vanzaghello la cui conclusione è prevista per il 2014. Servizi Ferroviari - Regione Lombardia ha inoltre avviato da tempo - insieme a Ferrovienord e Rfi, lo studio per la definizione dei servizi ferroviari da attivare per garantire un´adeguata accessibilità a Expo dei milioni di visitatori attesi nel 2015. A tale proposito Trenord ha dato corso a un piano di investimenti per l´acquisto di 30 nuovi treni per il servizio suburbano. Parcheggi - Per i parcheggi, che saranno realizzati dalla società Expo, è già stata definita una prima localizzazione a Milano in via Novara. Due ulteriori localizzazioni riguardano l´area ex Alfa Romeo di Arese (Mi) e la zona di attestazione della linea metropolitana M1 a Cinisello Balsamo (Mi), oggetto, entrambe, di apposite prescrizioni negli specifici Accordi di programma. Un´ulteriore dotazione potrà essere conseguita mediante accordi tra la società Expo e Fondazione Fiera Milano a riguardo degli attuali parcheggi del Polo fieristico di Rho-pero (Mi). Flussi Di Mobilità - Il 13 dicembre è in programma la riunione del "Sottotavolo Infrastrutture" del Tavolo Lombardia, che verificherà lo stato di avanzamento complessivo delle opere non solo di responsabilità della Regione, ma anche di altri soggetti, e inoltre prenderà in esame il tema del sistema di governo dei flussi di mobilità.  
   
   
COOPERAZIONE - SARDEGNA: UN SETTORE CHE HA SAPUTO AFFRONTARE LA CRISI  
 
Cagliari, 10 Dicembre 2012 – "In questo periodo di forte crisi, il settore della cooperazione ha dimostrato di reggere più di altri, non perdendo neanche un posto di lavoro, affrontando con capacità le difficoltà, riuscendo a creare occupazione anche nelle zone più difficili". Lo ha detto l’Assessore del Lavoro, Antonello Liori, durante il suo intervento al convegno, organizzato da Acgi, Confcooperative e Legacoop, per celebrare l’anno internazionale delle cooperative, svoltosi oggi al T Hotel. "L’attenzione della Regione verso questo mondo è sempre elevata, sia in termini economici (7,4 milioni di euro stanziati, programmati e gestiti nel 2012) che sotto il profilo normativo, con l’approvazione in Giunta regionale del ddl di riordino del sistema, che non sostituisce ma integra e coordina la normativa regionale vigente, stabilendo un quadro unitario e coerente di istituti e di interventi – ha proseguito Liori – Inoltre, per il 2013 stiamo programmando altri 10 milioni di euro coi fondi europei (Fse): 1,5 milioni per la diffusione di nuove cooperative, tramite incentivi a fondo perduto a favore di nuove cooperative con almeno un socio disoccupato, privilegiando le aree di crisi ed i territori a rischio spopolamento, e 8,5 milioni per il potenziamento delle cooperative esistenti, tramite la creazione di un fondo di ingegneria finanziaria per partecipazioni al capitale."  
   
   
TRENTO: PROTOCOLLO PRODUTTIVITA´: IL PROGETTO 103 START UP VA COMUNQUE AVANTI  
 
Trento, 10 dicembre 2012 - Pur stralciato dal protocollo di intesa firmato ieri in Provincia con le parti sindacali ed imprenditoriali, il progetto "103 start up" va avanti, anzi: il presidente della Provincia conferma la valenza strategica di questa iniziativa sulla quale il governo provinciale sta investendo con determinazione. "Onde evitare equivoci - spiega lo stesso Lorenzo Dellai con riferimento a quanto apparso il 6 dicembre su alcuni articoli di stampa - va specificato che lo stralcio dal protocollo firmato ieri del punto relativo all´imprenditorialità giovanile nel quale ricade anche il progetto "103 start up" non significa affatto che la giunta provinciale abbia accantonato l´idea. Al contrario, tali progetti rimangono assolutamente prioritari nella politica provinciale che punta nello stesso tempo a difendere e qualificare le imprese esistenti e a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Lo stralcio di questo argomento - aggiunge Dellai - è dovuto unicamente alla circostanza che il documento stesso, nato come noto dalla volontà di accelerare al massimo scelte che ora dovranno trovare concreta attuazione nella manovra finanziaria che andrà in aula lunedì, si concentra su alcune iniziative sulle quali vi è il consenso unanime delle parti sociali ed imprenditoriali".  
   
   
CON LAST MINUTE MARKET OLTRE 737 MILA CHILI DI PRODOTTI ALIMENTARI RECUPERATI  
 
Bologna, 10 dicembre 2012 – Ammonta a 386 mila euro il contributo con cui la Regione Emilia-romagna sostiene il Last Minute Market. Messe complessivamente a disposizione dal 2006 al 2013, le risorse sono previste nell’ambito della competenza di “Tutela dei consumatori” per contrastare, in particolare, il rischio di impoverimento a cui i cittadini economicamente e socialmente più deboli sono esposti. “Il Last Minute Market - sottolinea l’assessore regionale al Commercio Maurizio Melucci - è una buona prassi da promuovere non solo per la funzione sociale che svolge, aiutando persone che non riuscirebbero ad avere le stesse possibilità di accesso al cibo, ma anche per gli altri effetti che produce, contribuendo a diffondere valori etici, come il contrasto allo spreco alimentare e il migliore utilizzo delle risorse naturali”. Per le 120 aziende donatrici dell’Emilia-romagna, aggiunge l’assessore, “si tratta anche di un’occasione per rivedere e migliorare i processi organizzativi interni, produrre meno rifiuti e risparmiare così risorse economiche preziose che possono essere reinvestite per qualificare l’impresa e contenere i prezzi a favore del consumatore finale”. I risultati del Last Minute Market Emilia-romagna - Nel 2011 il progetto Last Minute Market Emilia-romagna ha permesso di recuperare, da diverse attività commerciali e produttive, 737.100 chili di prodotti alimentari, mentre 25.700 sono stati i pasti completi pronti recuperati dalla ristorazione collettiva pubblica e privata (mense ospedaliere, scolastiche o aziendali). I farmaci da banco e parafarmaci non buttati via da farmacie e cittadini hanno raggiunto il valore di 101.000 euro, mentre la somma del valore economico di tutti gli alimentari, i pasti e i prodotti farmaceutici messi a disposizione è stata pari a 2.800.384 euro. Le 120 realtà coinvolte sono attività commerciali e produttive, farmacie, aziende, biblioteche, istituti scolastici ed anche case editrici; oltre 65 mila persone hanno ricevuto prodotti recuperati mentre sono 311 gli enti che direttamente o indirettamente ne hanno beneficiato per le proprie attività di aiuto, da associazioni, cooperative sociali ed enti caritativi a scuole e biblioteche, anche con sede fuori regione. I soggetti pubblici che, a vario titolo, hanno partecipato al progetto Last Minute Market sono 25, tra amministrazioni comunali e provinciali, multi-utility, aziende sanitarie, distretti sociali e sanitari. Per valutare in concreto l´impatto ambientale dell’iniziativa si può fare riferimento a tre indicatori rappresentativi del consumo di risorse: quantità totale di gas ad effetto serra immessi in atmosfera lungo l´intero ciclo di vita di un prodotto o servizio (carbon footprint), superficie di mare e terra necessaria per rigenerare le risorse consumate durante il ciclo di vita di un prodotto (impronta ecologica) e volume totale di acqua utilizzata per la produzione del bene (water footprint). Questi sono i risultati: 1.543 cassonetti di rifiuti evitati; 2.500 tonnellate di co2 non immesse; 1.650.000 m3 di acqua risparmiata (corrispondente a 515 piscine) e 13.200.000 mq di territorio risparmiato (pari 1847 campi da calcio). Il progetto Last Minute Market - La formula “trasformare lo spreco in risorse” è alla base del Last Minute Market, nato oltre 20 anni fa come progetto di ricerca del Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie dell’Università di Bologna. Con l’obiettivo di promuovere la diffusione del Last Minute Market in tutta l’Emilia-romagna, la Regione ha sostenuto il progetto sia con risorse proprie sia mettendo a disposizione quelle derivanti dal pagamento delle sanzioni comminate dall’Antitrust, che sono assegnate dal Ministero dello sviluppo economico alle Regioni su presentazione di specifici programmi di iniziative a favore dei consumatori. Oggi Last Minute Market è un sistema di recupero di beni invenduti a favore degli enti assistenziali diffuso sul territorio regionale e nazionale.  
   
   
MENARINI: CHIODI, ATTENDIAMO EFFETTI NUOVA NORMATIVA EVIDENZIATE AL MISE LE CRITICITÀ.A MARZO PROSSIMO CONFRONTO  
 
L´aquila, 10 dicembre 2012 - "Alla luce della modifica introdotta, d´accordo con l´azienda, abbiamo deciso di aprire un nuovo confronto nel mese di marzo allorquando avremo i dati degli effetti sul fatturato con l´attuazione della nuova normativa. Occorre scongiurare, assolutamente un ridimensionamento del comparto e le pesanti ripercussioni per il polo aquilano sull´occupazione ma anche sul piano della ricerca e dell´innovazione". Sono parole del Presidente della Regione, Gianni Chiodi che, il 6 dicembre a Roma, ha partecipato all´incontro al ministero per lo Sviluppo economico anche per la vertenza del polo farmaceutico Menarini. Nelle ricette farmaceutiche il medico non sarà più obbligato a scrivere solo il principio attivo e potrà decidere di indicare il nome specifico di un medicinale. Lo stabilisce un emendamento al Decreto Crescita approvato in Senato che cambia le norme sul principio attivo introdotte con la legge sulla Spending review. L´obbligo ai medici di indicare nella ricetta non più il nome del farmaco, ma il solo principio attivo, infatti, colpiva il prodotto italiano di marca e penalizzava di conseguenza il polo aquilano oltre a mettere in ginocchio l´intero settore. "Oggi nel tavolo di confronto con il Mise - ha aggiunto Chiodi - abbiamo spiegato come le preoccupazioni espresse sul futuro dell´azienda e dell´industria farmaceutica italiana in generale restino comunque fondate e a primavera sarà possibile tracciare un quadro più preciso analizzando i termini di produzione, fatturato e ordini".  
   
   
MICRON: CHIODI, MASSIMA ATTENZIONE DI REGIONE E GOVERNO INCONTRO CON SOTTOSEGRETARIO.PRESTO NUOVO TAVOLO CON AZIENDA  
 
L´aquila, 10 dicembre 2012 - "Abbiamo chiesto e ottenuto dal Governo rassicurazioni sul considerare la Micron una delle priorità dell´agenda ministeriale. Ho sollecitato ogni iniziativa utile ed ho chiesto la convocazione urgente di un nuovo tavolo, cui dovrà partecipare anche l´azienda, che potrebbe essere fissato prima delle festività o subito dopo. Nel frattempo, dobbiamo assumere, in tempi ravvicinati, indicazioni aziendali per meglio calibrare qualsiasi strategia d´intervento che permetta alla Micron Tecnology di uscire dalla crisi e riposizionarsi in maniera più competitiva sul mercato di riferimento. C´è dunque la massima attenzione della Regione e del Governo nazionale". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, il 6 dicembre, a Roma, uscendo dalla sede del ministero per lo Sviluppo economico dove ha partecipato ad un incontro con il sottosegretario Claudio De Vincenti e il Direttore Giampiero Castano proprio per discutere del futuro della multinazionale americana. Il ministro Passera assente perché occupato con il voto al Decreto Sviluppo ma ha delegato i due rappresentanti ministeriali. "E´ il momento di serrare le fila per tentare di cogliere ogni possibilità di salvare una realtà produttiva importante per l´intero Abruzzo e non solo - ha aggiunto Chiodi - Per questo auspichiamo che si continui a percorrere con tenacia ogni possibile spiraglio per giungere a una positiva soluzione della vertenza. La Regione è impegnata in prima linea in questa direzione e, questa mattina, ha incontrato anche la disponibilità del governo nazionale a trovare possibili soluzioni alla vertenza a salvaguardia dei posti di lavoro esistenti. Parliamo di migliaia di lavoratori e di altrettante famiglie che combattono con l´incubo della cassa integrazione o addirittura del licenziamento. Una crisi ormai giunta ad un punto veramente critico per la quale auspico un´azione congiunta per fare sistema e trovare soluzioni alternative per salvaguardare e difendere una realtà industriale e produttiva importante come la Micron".  
   
   
LA PERLA RESTA A BOLOGNA E AVVIA IL RILANCIO: SIGLATO ACCORDO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna – La Perla resta a Bologna e avvia il rilancio. Questo è emerso, il 6 dicembre a Bologna in viale Aldo Moro, a seguito dell’incontro tra gli assessori Gian Carlo Muzzarelli (Regione), Graziano Prantoni (Provincia) e Matteo Lepore (Comune), l’amministratore delegato della società, Tim Brasher, e le organizzazioni sindacali. L’accordo raggiunto prevede sia il mantenimento del polo produttivo a Bologna sia l’avvio di un percorso di rilancio attraverso la ricerca di nuovi investitori, nuove risorse per investimenti, l’apertura di nuovi punti vendita e lo sviluppo in mercati emergenti. L’azienda si impegna a chiedere ammortizzatori sociali (Cigs straordinaria e in deroga) per tutto il prossimo anno, utilizzando un organico medio tra le 318 e le 360 unità. Le parti si impegnano a incontrarsi con cadenza trimestrale per monitorare l’andamento dell’accordo sottoscritto.  
   
   
PRESEPE POLISCENICO DI ANZI  
 
L´associazione Teerum Valgemon Aesai anche quest´anno propone l´apertura straordinaria per tutto il periodo natalizio del presepe poliscenico di Anzi il quarto in Europa per grandezza. Difatti quasi tutti i giorni dal 7 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 resterà aperto sia di mattina che di pomeriggio per permettere ai turisti di apprezzare la bellezza dell´ opera. Il presepe, realizzato tutto in gesso e materiali di recupero, è diviso in 10 scene della vita di Gesù che vanno dall´Annunciazione a Gesù dodicenne e in ogni scene si può fruire della riproduzione dei più suggestivi scenari dei paesaggi lucani. In una nota Mariano Marcogiuseppe responsabile del presepe, sostiene: "il presepe poliscenico è un´opera unica nel suo genere perché oltre a ripercorrere alcune tappe della vita di Gesù stabilisce un forte connubio con il territorio e i più suggestivi paesaggi lucani, tutti riprodotti con notevole maestria nel nostro presepe, questo rapporto serve a ribadire il nostro legame con la terra e con la nostra identità". Per qualsiasi informazione rivolgersi al numero 3202236876 oppure andare sul blog: http://teerumvalgemonaesai.Blogspot.com  .