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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Febbraio 2014
L´UNIONE EUROPEA E L´UNICEF RAFFORZANO LA LORO PARTNERSHIP PER MIGLIORARE LA SALUTE DEI BAMBINI E DELLE MADRI, E SALVARE PIÙ VITE DEI BAMBINI  
 
New York, 5 febbraio 2014 - In una riunione del Comitato esecutivo dell´Unicef è discusso anche l´invio di aiuti di emergenza per la Repubblica Centrafricana L´unione europea ha annunciato che ha stanziato € 320.000.000 (431 milioni di dollari) attraverso l´Unicef per migliorare la salute e la nutrizione dei bambini e delle donne in 15 Paesi in via di sviluppo, e contribuire ad accelerare i progressi in raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Il finanziamento avrà come obiettivo principale affrontare la malnutrizione e le malattie infettive, che sono tra le principali cause di mortalità infantile. Il programma pluriennale si concentrerà sul miglioramento dell´accesso all´acqua e alle strutture igienico-sanitarie sicure e igiene, nonché servizi medici di qualità istituisce, assistenza sanitaria e una corretta alimentazione. La cifra rappresenta un aumento del 350% dei finanziamenti per lo sviluppo che l´Ue fornisce Unicef dal 2008. "L´annuncio di oggi mostra la differenza che possiamo fare quando lavoriamo insieme, e la nostra partnership con l´Unicef ci aiuterà a raggiungere ancora più persone che hanno bisogno del nostro aiuto ", ha detto a New York il commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, il comitato esecutivo dell´Unicef. "Molto lavoro rimane prima della scadenza del 2015 per il raggiungimento degli Osm, e questi progetti ci aiuterà a costruire sui progressi che abbiamo realizzato fino ad oggi." Anche se i tassi di mortalità infantile sono diminuiti da circa 12,6 milioni nel 1990 a circa 6,6 milioni nel 2012, circa 18.000 bambini ancora muoiono ogni giorno per malattie che sono prevenibili. Se le tendenze attuali continuano, il mondo non raggiungerà fino al 2028 l´Obiettivo di Sviluppo del Millennio 4, che è quello di ridurre il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni di due terzi. 320 milioni di euro di contratti di finanziamento, stipulati con 15 uffici sul campo dell´Unicef nel 2013 - parte dell´iniziativa Osm dell´Unione europea e il 10 ° Fondo europeo di sviluppo, che mira ad accelerare i progressi verso il raggiungimento obiettivi che sono più indietro. L´unicef e l´Unione europea, in cooperazione con i paesi partner e la società civile, aumentare la scala di interventi che riducono la mortalità infantile e rafforzano la salute materna e fetale. Bisogni irrisolti enormi in Repubblica Centrafricana Il Comitato esecutivo, il commissario Piebalgs e il direttore esecutivo Anthony Lake di Unicef hanno anche discusso della crisi nella Repubblica Centrafricana, dove il signor Lago trascorso quattro giorni in gennaio. "I bambini nella Repubblica Centrafricana un disperato bisogno di protezione e di sostegno. Essi sono sottoposti ad aggressioni e vengono uccisi nel bel mezzo di una violenza comune brutale e insensata, e vi è una totale mancanza di protezione per i bambini," ha detto il Sig. Lake. " Per il bene dei bambini, per il bene di tutto il paese, abbiamo urgente bisogno di ampliare il nostro lavoro lì. " La scorsa settimana, l´Ue ha stanziato € 25.000.000 (33,7 milioni dollari) per l´operazione guidata dall´Unione africana nella Repubblica centrafricana (Mission internationale de soutien à la conduite sous africaine Centrafrique, o Misca, per la loro acronimo francese) alla conferenza dei donatori in Etiopia. Il Misca supporto missione è una delle basi per creare le condizioni necessarie per consentire l´assistenza umanitaria e riformare il settore della sicurezza. L´unione europea ha già stanziato circa 200 milioni di euro (269,6 milioni di dollari) dall´inizio della crisi nella Repubblica Centrafricana, i fondi sono stati utilizzati per migliorare il sollievo immediato, progetti di sviluppo a lungo termine, attività di stabilizzazione e sostegno al processo elettorale, una chiara indicazione che l´Unione europea è impegnata ad aiutare il popolo della Repubblica Centrafricana.  
   
   
SANITA’: CHIARITA CAUSA IPERTENSIONE DA RICERCATORI PADOVANI. ZAIA, “ANCORA UNA VOLTA ALLA RIBALTA MONDIALE SU UNA PATOLOGIA CHE COINVOLGE MIGLIAIA DI PERSONE”  
 
Venezia, 5 febbraio 2014 - “Ancora un successo internazionale per la ricerca sanitaria, i ricercatori veneti, un’Università veneta. Rischia di diventare una splendida abitudine quella di rivolgere orgogliosi complimenti ad uno scienziato o a un team veneto. Questa volta tocca a un gruppo di ricercatori della Clinica Medica 4 del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, coordinati dal professor Giampaolo Rossi per una rilevantissima scoperta che tra l’altro tocca molto da vicino non meno del 40% della popolazione, la causa dell’ipertensione”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia “saluta” un nuovo successo internazionale della ricerca sanitaria veneta, pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, che riguarda le cause dell’ipertensione ed è stata portata avanti interamente nell’ambito dell’Università di Padova. La ricerca è stata condotta nell’ambito del Dottorato internazionale in ipertensione arteriosa dell’Università patavina ed ha avuto un finanziamento della Fondazione Onlus “Forica” e del Programma per Giovani Ricercatori del Ministero della Salute al team della dottoressa Livia Lenzini. “Ancora una volta – aggiunge Zaia – il Veneto viene portato alla ribalta internazionale in un settore come quello sanitario che è il nostro fiore all’occhiello, ma soprattutto i nostri scienziati danno una nuova prova di capacità e preparazione a livello mondiale”. “Sono certo – conclude Zaia – che il loro successo sarà molto utile a individuare nuove terapie per migliorare lo stato di salute di migliaia di veneti alle prese con una patologia tanto diffusa quanto pericolosa per le conseguenze che può portare”.  
   
   
TUMORI, AL VIA LA CARTA EUROPEA DEI DIRITTI DEL MALATO “COSÌ I PAZIENTI AVRANNO LE CURE MIGLIORI IN OGNI PAESE”  
 
Roma, 5 febbraio 2014 – Nasce la Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro. È presentata oggi in occasione della Giornata mondiale contro il Cancro, a Strasburgo, con la partecipazione del Commissario Europeo per la Salute, Tonio Borg. Il documento è realizzato grazie ad una forte alleanza tra associazioni di pazienti (European Cancer Patients Coalition - Ecpc) ed esperti in ricerca, innovazione e advocacy del “pianeta cancro” (European Cancer Concord – Ecc), con il sostegno condiviso dell’Associazione degli Europarlamentari contro il cancro (Mac). La Carta è una vera e propria chiamata alle armi delle istituzioni europee e nazionali per un impegno concreto nell’affrontare l’epidemia di cancro che colpisce l’Europa e che porterà alla morte di 1 malato ogni 10 secondi nei prossimi 20-25 anni. In Italia nel 2013 sono state registrate 366milanuove diagnosi e 173mial decessi. L’italia ha contribuito concretamente alla redazione della Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro grazie al lavoro della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) e dell’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (Aimac). “La Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro è uno Statuto del Paziente che punta a risolvere le diseguaglianze che le persone affette da neoplasie affrontano ogni giorno in Europa, principalmente legate a status socioeconomico, età anagrafica, accesso a cure di qualità e mancanza di un Piano Oncologico Nazionale” ha affermato Francesco de Lorenzo, membro Ecc e Presidente dell’Ecpc (European Cancer Patient Coalition) e della Favo. “Il cancro pesa sull’economia di tutto il mondo per un valore complessivo che sfiora i 1.000 miliardi di Euro, cosa che ne fa la malattia numero 1 in termini di prosciugamento delle risorse finanziare globali. Questa inedita partnership porterà, ci auguriamo, dei reali benefici al paziente malato di cancro”, ha aggiunto. "Ci impegneremo su tutti i fronti affinché la Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro abbia la più ampia diffusione possibile - ha dichiarato Elisabetta Iannelli, Vice Presidente di Aimac e Segretario della Fondazione Insieme contro il cancro - affinché diventi il punto di partenza di un reale cambiamento nell’Unione Europea, e venga così assicurato ad ogni cittadino il diritto ad uno standard ottimale di cura in ogni nazione." "E´ importante - ha concluso Iannelli - che le associazioni dei pazienti e le società scientifiche sottoscrivano e diffondano questo vero e proprio manifesto a tutela delle persone malate di cancro".  
   
   
UMBRIA: INTRAMOENIA: SODDISFAZIONE MARINI SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO  
 
 Perugia, 5 febbraio 2014 - Il Consiglio di Stato, accogliendo, tra l’altro, gli appelli proposti dalla Regione Umbria avverso le sentenze del Tar Umbria Nn. 18-19 e 20/2013, ha dichiarato la “inammissibilità dei ricorsi di primo grado per difetto di legittimazione attiva dei ricorrenti”, che contestavano la legittimità della Regione Umbria di assoggettare all’aumento del 29% la tariffa professionale per le prestazioni rese dai medici in regime “intramoenia”. “La Giunta regionale – ha dichiarato la presidente della Regione, Catiuscia Marini - prende atto con soddisfazione della sentenza del Consiglio di Stato che, rigettando il ricorso delle organizzazioni sindacali dei medici che avevano impuntato la delibera con la quale veniva istituito il ticket per le prestazioni professionali svolte in regime di intramoenia, conferma l’assoluta correttezza dei provvedimenti assunti dall’amministrazione regionale”. “La Giunta regionale – ha proseguito Marini -, nel riservarsi ogni valutazione rispetto ai provvedimenti conseguenti da assumere, valuta con particolare favore il passaggio della sentenza del Consiglio di Stato laddove si afferma che “la delibera di Giunta regionale impugnata è meramente attuativa della norma di carattere finanziario (art. 1, comma 796, lett. P-bis l. 296/2006) che introduce la misura alternativa alla quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, in recepimento di accordo intervenuto tra la Regione e i Ministeri interessati”. “Vorrei infine ringraziare gli uffici ed i legali dell’amministrazione regionale che, coadiuvati dall’avvocato Mario Rampini, hanno seguito – ha concluso la presidente Marini - con particolare attenzione e professionalità tutti i gradi del procedimento”.  
   
   
ROSSI AI SINDACI DELLA PIANA FIORENTINA: "SÌ ALLA SOCIETÀ DELLA SALUTE E UN OSSERVATORIO SU DISABILITÀ E NON AUTOSUFFICIENZA"  
 
Sesto Fiorentino (Fi) , 5 febbraio 2014 - Presto la modifica alla legge regionale che permetterà di mantenere le Società della salute nelle realtà che le vogliono o di organizzare in altro modo l´assistenza e i servizi socio-sanitari territoriali e altrettanto in fretta la costituzione di un osservatorio permanente su disabilità e non autosufficienza: sono questi gli impegni che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha preso questa mattina di fronte ai sindaci della Piana fiorentina e ai rappresentanti delle organizzazioni del volontariato, durante la nona tappa del suo tour in Toscana. "Mi prendo carico – ha detto Rossi al termine del confronto – delle vostre sollecitazioni. Presto approveremo il Piano Sanitario regionale che ha richiesto più tempo del previsto per l´esigenza di tagliare i costi, visto che la nostra capacità di spesa è diminuita dell´8% negli ultimi due anni. Nel 2014 potremo contare sulle stesse risorse del 2013. Le impiegheremo per una sanità che sia pubblica, di qualità e accessibile a tutti". Il presidente ha poi polemizzato con chi ha criticato la scelta di realizzare i quattro nuovi ospedali della Toscana del nord perchè "nelle vecchie strutture le nuove attrezzature non potevano trovare posto". Ha poi riconfermato che gli uffici regionali sono al lavoro per perfezionare le procedure che porteranno all´acquisto di Villa Ragionieri a Sesto Fiorentino per "metterla al servizio di tutti i cittadini". "Dei 7 miliardi di capitali che si stima rientreranno dall´estero – ha aggiunto il presidente – spero che uno venga destinato al sociale. Come Regione abbiamo destinato 5 milioni al microcredito sociale e mi auguro che enti locali, fondazioni, istituti di credito e altri vogliano incrementare la base economica da noi predisposta. Le domande che rioceviamo sono crescenti e credo che un pacchetto-povertà come il nostro non abbia uguali in Italia". Rossi si è detto infine favorevole al rifinanziamento da parte del Governo della social card, la carta che consente alle categorie più in difficoltà di ottenere aiuti economici e agevolazioni sociali.  
   
   
USL 9, 6.800 ORE DI ANIMAZIONE IN PEDIATRIA. STRAORDINARIO RISULTATO RAGGIUNTO DAI 160 VOLONTARI DI GIOCARE IN CORSIA. ZAIA  
 
Venezia, 5 febbraio 2014 - “Ribadire un semplice grazie di cuore a nome dei veneti ai 160 volontari di “Giocare in corsia” non è sufficiente, considerata la straordinarietà dei risultati da loro raggiunti”. Con queste parole il presidente del Veneto, Luca Zaia, si complimenta con i volontari dell’associazione trevigiana per aver raggiunto 6.800 ore di volontariato dedicate ai piccoli pazienti dell’Oasi Pediatrica dell’Ospedale Cà Foncello. “E’ un traguardo straordinario – prosegue il Presidente – tagliato da una bellissima realtà associativa, ma è contemporaneamente una risposta che una sanità degna di questo nome e una società civile progredita hanno l’obbligo morale di dare. “Giocare in corsia” è un’eccellenza trevigiana che dovrebbe diffondersi su scala internazionale perché esempio virtuoso di quella sinergia esemplare fra pubblico e volontariato che si realizza in un aiuto fattivo e concreto nei confronti dei piccoli pazienti”. “E’ anche un’ulteriore conferma – conclude Zaia - della qualità diffusa e dell’attenzione totale verso i bisogni del cittadino che caratterizzano il servizio sanitario veneto perché mai come adesso c’è bisogno di una sanità umana, che funzioni e che metta al primo posto i cittadini”.  
   
   
PARERE POSITIVO DEL COMITATO TECNICO A DUE STRUTTURE PER ANZIANI A MERANO  
 
 Bolzano, 5 febbraio 2014 - Il Comitato tecnico ha espresso il proprio parere positivo in merito alla realizzazione di due strutture per anziani a Merano. Si tratta dell’ampliamento della clinica Martinsbrunn e della realizzazione di una struttura per anziani in via Toti. Si tratta nel dettaglio dell´ampliamento della clinica Martinsbrunn a Quarazze nella quale saranno realizzati ulteriori 90 posti letto per anziani. Il progetto, che è stato sottoposto all´esame del Comitato tecnico da parte della clinica Martinsbrunn, prevede un costo complessivo di 16,74 milioni di euro. Il secondo progetto preso in esame dal Comitato tecnico riguarda la costruzione, proposta dal Comune di Bolzano, di una struttura per anziani in via Toti. Il nuovo edificio, che sarà costruito da privati e quindi acquisito dal Comune di Merano, potrà ospitare 37 mini appartamenti per anziani. Il costo previsto per la realizzazione dell´opera è di 8,67 milioni di euro.  
   
   
OTTO ATLETI VALDOSTANI ALLE OLIMPIADI INVERNALI DI SOCHI  
 
Aosta, 5 febbraio 2014 - Saranno Federica Brignone per lo sci alpino, Elisa Brocard, Francesco De Fabiani, Greta Laurent e Federico Pellegrino per lo sci nordico, Nicole Gontier per il biathlon, Raffaella Brutto e Luca Matteotti per lo snowboard a rappresentare la Valle d’Aosta nella squadra azzurra alle Olimpiadi invernali che si terranno a Sochi, in Russia, dal 7 al 23 febbraio prossimi. E lunedì 3 febbraio il presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore al turismo, sport commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, hanno incontrato prima della loro partenza gli otto atleti insieme al Presidente dell’Asiva Riccardo Borbey, al Consigliere Fisi Dante Berthod, e ai rappresentati dei gruppi sportivi a cui appartengono i giovani: il Questore Maurizio Celia, il Tenente Colonnello Massimiliano Pucciarelli della Guardia di Finanza, il Colonnello Marco Mosso, Comandante del reparto attività sportive dell’Esercito, il Maggiore Samuele Sighinolfi dell’Arma dei Carabinieri. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - Avere otto atleti per una regione come la nostra è un grande successo, sappiamo che sono ragazzi molto preparati che si danno da fare. Quindi questo incontro lo abbiamo voluto anche per ringraziare tutti quelli che sono stati vicini agli atleti: dalle famiglie ai preparatori, alle società. Tutti quelli che hanno fatto il possibile per far emergere le potenzialità di questi ragazzi e ragazze che sono straordinari e che ci auguriamo possano davvero far bene perché se lo meritano. Aurelio Marguerettaz, Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti Ho voluto ricordare che a volte ricoprire le prime pagine dei giornali porta una serie di onori, ma anche delle responsabilità perché si diventa esempio per gli altri. Quindi sulle loro spalle ci sono delle responsabilità e questa cerimonia ufficiale nella sala del governo regionale vuole proprio trasmettere questo tipo di segnale. Sci nordico e alpino, biathlon e snowbord sono dunque, le quattro specialità in cui gli otto atleti dovranno cimentare in questa Xxii edizione dei Giochi Olimpici Invernali. La Federazione Italiana Sport Invernali aveva ufficializzato il 27 gennaio scorso, d’intesa con il Coni, la composizione della squadra che parteciperà alle gare. Gli azzurri protagonisti saranno in tutto 113. Federico Pellegrino, Gruppo sportivo Fiamme Oro - Come obiettivo penso a un piazzamento nei dieci. Però, visto l’andamento della stagione e la continuità dei risultati sicuramente posso permettermi di sognare qualcosa in più. Federica Brignone, Centro sportivo Carabinieri - Sicuramente il mio obiettivo è di vivere lo spirito olimpico, ma anche di portare a casa una medaglia, alle olimpiadi contano solo quelle. So che è difficile so che sono solo tre a vincerle e so che tutti vogliono vincere che veramente anche tornare a casa con una medaglia è incredibile bellissimo e anche molto difficile. Io ci proverò con tutta me stessa, non ho nulla da perdere: ho solo da guadagnare da questa olimpiade. Luca Matteotti, Centro sportivo Esercito - Sicuramente so che le possibilità ci sono, lo stato di forma fisica c’è, mi godrò al massimo l’evento olimpico perché per me è la prima volta, ma cercherò di rimanere molto focalizzato sulla competizione di cercare di dare il massimo. Elisa Brocard, Centro sportivo Esercito - L’animo e l’umore sono molto alti. Una convocazione olimpica è sempre un bellissimo traguardo per un atleta, in più per me è la seconda, quindi forse per me vale ancora di più. Quest’anno poi questa convocazione vale tanto perché arrivo da una stagione che è stata un po’ deludente. Poi là adesso tutto è possibile.