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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Giugno 2014
SALUTE, MARONI: ´LIBRO BIANCO´ PER SVILUPPO SANITÀ  
 
Milano, 11 giugno 2014 - Un ´Libro Bianco´ per definire lo sviluppo del sistema socio-sanitario lombardo. Lo ha annunciato, in Consiglio regionale, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Il testo sarà pronto entro fine giugno e quindi verrà presentato alle parti sociali, per poi costituire, entro la fine di luglio, la base di una o più Proposte di legge da presentare all´esame dell´Assemblea. L´obiettivo auspicato è di "arrivare all´approvazione della riforma entro la fine dell´anno". Sistema Non Viene Toccato - "Si è dunque intervenuti nella maniera più appropriata e lo si è fatto in modo tempestivo. Il sistema socio-sanitario lombardo - ha ribadito il governatore - non è stato minimamente toccato da queste vicende". "Il nostro - ha sottolineato - è un sistema di eccellenza, nella qualità della spesa e nell´erogazione dei servizi. Ed è un´eccellenza che ci viene riconosciuta da tanti, da ultimo, solo ieri, dal presidente di Assolombarda, che, nella sua relazione durante l´Assemblea annuale, alla presenza del sottosegretario Graziano Delrio, ha citato la Regione Lombardia, chiedendo al Governo di estendere il nostro modello di spesa complessiva a tutte le Regioni e sostenendo che, secondo i loro calcoli, se questo avvenisse, si risparmierebbero 83 miliardi di euro. Tengo a sottolineare questi aspetti, per tutelare la professionalità, l´onorabilità e la competenza, dei tanti che lavorano nel nostro sistema socio-sanitario´. Anticipazione Riforma - Aprendo l´ampio capitolo della riforma del sistema socio-sanitario lombardo, Maroni ha anticipato che sarebbe meglio parlare di ´sviluppo´ del sistema, perché il termine ´riforma´ "presuppone qualcosa che non funziona". Il nostro invece, ha ribadito, "è un sistema di eccellenza, che però va adeguato alle nuove necessità. Per fare questo, non oggi o ieri, ma il 16 luglio 2013, abbiamo chiesto al professor Veronesi di costituire una Commissione di ´saggi´, che il mese scorso ci ha consegnato il suo lavoro. Un risultato eccellente, che abbiamo messo alla base del lavoro congiunto dei due Assessorati competenti, quello della Salute e quello della Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato. Ora stiamo definendo nei dettagli il ´Libro Bianco sul sistema socio-sanitario lombardo´, che sarà pronto entro la fine di giugno". Fare Benchmark - Un documento, ha proseguito il governatore, "che si articola in due parti fondamentali. La prima è l´illustrazione del sistema attuale, con i suoi punti forti e con i suoi punti deboli, facendo benchmark con le altre Regioni italiane, ma, soprattutto, con le altre realtà europee. La nostra ambizione è di essere la prima Regione d´Europa da questo punto di vista". Cinque Capitoli - Il presidente ha quindi citato i cinque capitoli del ´Libro Bianco´: ´Il modello sanitario e socio-sanitario lombardo, il quadro di sistema´; ´Il contesto di riferimento, evoluzione dei bisogni e sfide da affrontare´; ´Attività svolte nel primo anno di legislatura´; ´Linee guida per lo sviluppo del sistema´; ´I risultati attesi´. Principi Ispiratori - Maroni quindi ha voluto spiegare quali sono stati i "principi ispiratori" del documento. "Il primo - ha detto - è il principio di libera scelta da parte dei cittadini, che possono decidere consapevolmente dove farsi curare e assistere". Il secondo principio, ha proseguito, "è invece una modifica del sistema, cioè passare dalla ´cura´ al ´prendersi cura´, del malato. Dobbiamo procedere a una maggiore e migliore integrazione sul territorio degli ospedali con i servizi alla persona". Costi Standard - Facendo riferimento alla "battaglia vinta" dei costi standard, il governatore ha ricordato che questo cambiamento, nei soli primi due mesi del 2013, ha corrisposto alla Regione Lombardia un vantaggio di 54 milioni di euro, che sono stati usati per togliere i ticket farmaceutici a 800.000 Lombardi, a partire dal primo di aprile. "In questi giorni - ha fatto notare - sui giornali è uscito che la Lombardia è la Regione con la maggiore spesa per ticket farmaceutici. In valore assoluto è vero, ma, se analizziamo il dato pro-capite, ci sono dieci Regioni davanti a noi, dove i cittadini spendono di più". "Il nostro obiettivo - ha confermato - è comunque quello di far spendere sempre meno i Lombardi per i ticket farmaceutici". Revisione Del Quadro Normativo - La modifica delle leggi regionali che organizzano il sistema socio-sanitario, ha poi informato Maroni, avverrà sulla base di sei linee guida: ´Completamento e piena definizione di un modello a rete, per l´assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale, ospedaliera e territoriale´; ´Valutazione multi-dimensionale del bisogno delle persone fragili´; ´Definizione di un assetto organizzativo in grado di consolidare l´asse di cura dall´ospedale al territorio e conseguente creazione di un polo territoriale caratterizzato da prossimità, presa in carico e continuità delle cure´; ´Separazione delle funzioni di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie, programmazione sanitaria e socio-sanitaria e controllo sulle strutture sanitarie´; ´Riforma del sistema degli approvvigionamenti con la creazione di una stazione unica appaltante´; ´Nuovo sistema delle nomine´. Su quest´ultimo capitolo il governatore ha richiamato "il dovere di prendere decisioni che spetta a chi è stato eletto nelle Istituzioni", specificando che le nuove nomine avverranno "sulla base di requisiti di alta professionalità, perché chi viene a lavorare nel sistema socio-sanitario lombardo, deve avere requisiti di eccellenza, che saranno giudicati e valutati da una Commissione di esterni, che farà anche una valutazione sulle capacità, in base alla quale noi sceglieremo". Il Cronoprogramma - Il governatore infine ha fatto sapere qual è il cronoprogramma della riforma: "Entro fine giugno - ha spiegato - ultimeremo la definizione del ´Libro Bianco´, che porteremo alla valutazione delle parti sociali. Entro fine luglio, prima della chiusura estiva del Consiglio, vogliamo tradurre quanto contiene il ´Libro Bianco´ in una o più Proposte di legge da presentare in Consiglio. Mi piace pensare che l´Assemblea possa approvare definitivamente la riforma del sistema socio-sanitario lombardo entro fine anno". "In questo non c´è alcun diktat della Giunta - ha precisato -, anzi, il Consiglio, maggioranza e opposizione, sarà molto coinvolto". "Mi piacerebbe - ha concluso Maroni - che questa grande riforma venga condivisa da tutto il Consiglio regionale, come già avvenuto con la Legge Melazzini sul sostegno alle imprese".  
   
   
SALUTE, MARONI: SU INCHIESTE INTERVENUTI SUBITO  
 
Milano, 11 giugno 2014 - Durante il suo intervento in Consiglio regionale il presidente Maroni ha affrontato anche il tema delle indagini della Magistratura, che hanno coinvolto alcune Aziende sanitarie lombarde, ricordando di essere subito intervenuto "nei confronti di due direttori generali, Lovisari, dell´Ao di Lecco, e Moroni, dell´Ao di Melegnano, e del direttore amministrativo della stessa Azienda, Pedrotti, che sono stati sospesi e al loro posto nominati dei commissari". "Perché per loro e non per altri? Per un motivo molto semplice - ha spiegato -: per queste tre persone la Procura aveva chiesto l´arresto. Pur nella riaffermazione del principio costituzionale della presunzione di innocenza, abbiamo condiviso l´opinione che in questi casi molto gravi fosse necessario intervenire. Abbiamo quindi convocato i direttori e comunicato loro la procedura di commissariamento. Lo stesso abbiamo fatto, successivamente, con il direttore generale dell´Azienda ospedaliera di Mantova Stucchi, che è stato rinviato a giudizio. Contemporaneamente abbiamo convocato una Commissione d´inchiesta, guidata da Filippo Bongiovanni e con quattro membri esterni". Avviso Di Garanzia Non Anticipa Condanna - Il governatore ha spiegato che in altre circostanze non si è provveduto alla stessa maniera. "Condivido quanto ha detto il ministro Boschi lo scorso 5 marzo scorso in Parlamento: ´Il Governo Renzi non chiede le dimissioni di ministri e sottosegretari sulla base di un Avviso di garanzia, perché si tratta di un atto dovuto a tutela dell´indagato e non una anticipazione della condanna´". "Questo - ha riaffermato Maroni - è il principio che io intendo garantire a chiunque, facendo quello che fa in Regione, dovesse essere iscritto nel registro degli indagati´. Confermata Fiducia A Forchetti - Rispondendo a una sollecitazione arrivata da un consigliere durante il dibattito in Aula, Maroni ha anche fatto sapere che il generale della Guardia di Finanza Mario Forchetti, presidente del Comitato sulla trasparenza della appalti, citato nella vicenda ´Mose´, "mi ha subito chiamato per presentare le sue dimissioni, che io ho respinto". "Il generale - ha ricordato - è stato oggetto di una perquisizione in casa, sulla base di quanto si legge nell´ordinanza ´Mose´: ´Dalle indagini emerge la sua amicizia con un indagato del Mose´". "Non esistendo ancora un ´reato di amicizia´ - ha argomentato il presidente - ho ritenuto di respingere le sue dimissioni. Il generale è una persona che stimo e che sta svolgendo un compito importante, oltre alla Presidenza del Comitato, anche della Commissione di esterni, che, entro la fine di giugno, dovrà portare le conclusioni sulle inchieste in corso".  
   
   
SALUTE, MARONI: LA CITTÀ DELLA SALUTE SI FARÀ  
 
Milano, 11 giugno 2014 - Su un´altra questione finita nel mirino della Magistratura, la Città della Salute, il presidente, sempre nel corso del suo intervento durante la seduta di Consiglio regionale, ha informato che la Regione ha svolto una serie di verifiche, che poi "ho confrontato con il presidente dell´Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone". "Abbiamo convenuto entrambi - ha fatto sapere - che non c´è la necessità di revocare o annullare la gara, possiamo proseguire e lo faremo, nominando una nuova Commissione di gara, entro la fine di giugno, con criteri di selezione che abbiamo concordato con l´Autorità anticorruzione e che ci daranno la certezza e la garanzia di una gara fatta in modo assolutamente regolare e trasparente".  
   
   
PRIMO LABORATORIO DI REALTÀ VIRTUALE IN ITALIA AMBIENTE VIRTUALE, RIABILITAZIONE REALE  
 
 Bosisio Parini (Lc), 11 giugno 2014 - L’istituto Scientifico Medea inaugura il 13 giugno il primo laboratorio di realtà virtuale e analisi di movimento in Italia. E´ prevista la partecipazione del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Il piccolo paziente passeggia nel bosco, guida una barca o si destreggia in un labirinto mentre il riabilitatore effettua valutazioni funzionali: da oggi è possibile con il Grail (Gait Real-time Analysis Interactive Lab). Il sistema rappresenta l’ultima frontiera della medicina riabilitativa e consente l’acquisizione di dati, la valutazione e la riabilitazione mentre il paziente esegue esercizi in un ambiente di realtà virtuale immersivo e integrato. Il Grail è stato installato per la prima volta in Italia presso l’Istituto Scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lc) e verrà inaugurato il 13 giugno alle ore 9.30. E´ prevista la partecipazione del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Si tratta di un laboratorio interattivo in cui il soggetto viene immerso in realtà virtuali e ambienti naturali di camminata. E’ costituito da una piattaforma dinamica con un tapis roulant a doppia cinghia, un sistema di rilevazione del movimento a 10 telecamere ottiche, tre videocamere e un complesso software che gestisce e rende flessibile l’intero sistema. L’integrazione con uno schermo cilindrico a 180° immersivo, sul quale vengono proiettati diversi ambienti di realtà virtuale, permette al soggetto di eseguire esercizi in un ambiente naturale arricchito e crea condizioni di stimolo multisensoriale. Grazie al Grail sarà possibile acquisire dati di cinematica e di cinetica e valutare la performance motoria del soggetto: il tutto in un ambiente di gioco virtuale e in tempo reale. I parametri sono infatti disponibili durante la sessione, sia come feedback al paziente, sia come supporto al riabilitatore. Inoltre il rapporto sulla camminata è disponibile immediatamente al termine della sessione di lavoro, grazie ad uno strumento di elaborazione off-line che fornisce un’analisi approfondita e interattiva dei dati. Altri punti di forza del sistema sono il movimento della pedana in direzione longitudinale e laterale, che permette di identificare e di quantificare le strategie di compensazione o la stabilità dinamica, e la modalità a velocità autogestita, che permette al soggetto di camminare alla velocità che preferisce, con la pedana e l´ambiente di realtà virtuale perfettamente sincronizzati. “In fase iniziale il laboratorio sarà utilizzato a scopo di ricerca e in seguito per la riabilitazione di pazienti con patologie neurologiche e ortopediche – afferma la dottoressa Anna Carla Turconi, responsabile della Uo di Riabilitazione Funzionale al Medea. L’esiguità di indicazioni puntuali sull’utilizzo della strumentazione su soggetti di età pediatrica richiede infatti una prima fase di caratterizzazione del sistema e delle sue potenzialità. In letteratura vi sono solo pochissimi studi che riguardano la fattibilità nel bambino con paralisi cerebrale infantile e l’efficacia in soggetti adulti amputati e protesizzati. Inizialmente verrà quindi valutata l’adattabilità all’ambiente di realtà virtuale in soggetti sani volontari. In seguito verrà identificato un piccolo gruppo di pazienti che saranno sottoposti ad un esame del cammino. “Potremo così mettere a punto protocolli riabilitativi che consentiranno di erogare la terapia sotto forma di gioco, con esercizi divertenti e coinvolgenti che, soprattutto nei bambini, garantiscono un sicuro aggancio interattivo”, conclude la dottoressa Turconi. Il Laboratorio è stato installato dopo attribuzione di fondi per assegnazione di progetto ministeriale “Conto Capitale”.  
   
   
AL VIA DA DOMENICA IL PIANO DELLA REGIONE LAZIO CONTRO LE ONDATE DI CALORE SARÀ ATTIVO PER QUATTRO MESI, DAL 15 GIUGNO AL 15 SETTEMBRE. PREVEDE VISITE A CASA PER OGNI PAZIENTE INSERITO NEL PROGRAMMA E LA PUBBLICAZIONE QUOTIDIANA DEI BOLLETTINI D’ALLARME  
 
Roma, 11 giugno 2014 - Parte da domenica il piano della Regione contro le ondate di calore: durerà quattro mesi, dal 15 giugno al 15 settembre. L’obiettivo è sostenere le fasce più deboli, in particolare le persone anziane. In azione 5.000 medici di famiglia. Saranno loro a inserire nel programma i pazienti che ne hanno bisogno, sia sulla base dei quattro diversi livelli di rischio che sulle altre indicazioni dell’osservatorio epidemiologico regionale. Visite a casa per ogni paziente inserito nel programma. Si tratta in particolare di persone anziane e di età compresa tra i 64 e 74 anni. Oltre alle visite a casa dei medici di famiglia, ciascun paziente avrà anche una scheda personale. Oltre 40 mila persone coinvolte. Di queste, 30mila presentano patologie respiratorie o cardiocircolatorie. I medici potranno comunque inserire nel piano anche pazienti a rischio che non rientrano nella fascia d’età stabilita. Più visite nei giorni più caldi. I medici si occuperanno di intensificare le visite nei giorni di maggiore calore. Sei sistemi di allarme previsti nella Regione Lazio. Li ha stabiliti il Ministero della Salute e si troveranno a Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia. I bollettini d’allarme saranno pubblicati ogni giorno. Puoi consultarli sul sito del Ministero della salute, a questo indirizzo www.Salute.gov.it E sul sito dell’osservatorio del dipartimento di epidemiologia del Lazio: www.Deplazio.net  
   
   
TOSCANA, BERSAGLI MES 2013, NELLE AZIENDE SANITARIE RISULTATI MIGLIORATI NEL 65% DEI CASI  
 
 Firenze 11 giugno 2014 - Anche quest´anno, le aziende sanitarie toscane vanno a bersaglio. Come ogni anno, il Mes, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa, ha messo a punto per conto della Regione il sistema di valutazione delle performance della sanità toscana, utilizzando, come è ormai consuetudine da anni, il collaudato sistema dei bersagli. Gli indicatori monitorati nel 2013 segnano un miglioramento nel 65% dei casi rispetto all´anno precedente. E quest´anno si registra anche una consistente riduzione della variabilità intraregionale, con risultati molto più omogenei tra le diverse aziende. I bersagli Mes 2013 sono stati presentati e illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa dall´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, assieme a Sabina Nuti, direttore del Mes, e Valtere Giovannini, direttore generale dell´assessorato. "Sono risultati molto soddisfacenti - è il commento dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni -, che del resto confermano i riconoscimenti che in questi ultimi mesi sono arrivati alla sanità toscana. Ultimo in ordine di tempo, la cosiddetta "Griglia Lea": la conferma da parte del Ministero che per il 2012 la Toscana garantisce i Livelli Essenziali di Assistenza. In questa classifica, il sistema sanitario toscano è il secondo, a pari merito con quello del Veneto, dopo l´Emilia Romagna e prima di Piemonte e Lombardia. La valutazione del Mes ci sarà molto utile, come ogni anno, per migliorare le performance della sanità toscana. In sanità - aggiunge l´assessore - ogni obiettivo non è mai raggiunto in maniera definitiva. Stiamo lavorando continuamente per migliorare. E consideriamo fondamentale la trasparenza nei confronti dei cittadini". L´immagine del bersaglio è la stessa utilizzata anche negli anni passati. La valutazione è stata fatta in base a oltre 170 indicatori. E per tutte le aziende la maggior parte degli obiettivi raggiunti stanno nelle zone centrali del bersaglio, quelle verdi e gialle, e solo pochissimi obiettivi sono collocati nelle fasce più esterne, arancio e rosso. Questi i miglioramenti registrati dai ricercatori del Mes: Ulteriore incremento della sanità di iniziativa, che prevede un´azione proattiva dei professionisti sanitari nella prevenzione e cura delle patologie croniche. La percentuale di popolazione oltre i 16 anni assistita da medici di famiglia aderenti ai moduli della sanità di iniziativa è cresciuta dal 35% del 2011, al 40% del 2012, al 45% del 2013. In riferimento alla presa in carico dei pazienti diabetici, l´ospedalizzazione si riduce del 3%, così come il tasso di amputazioni maggiori, che passa dal 52% del 2012 al 48% del 2013. Anche l´ospedalizzazione per scompenso segna un risultato positivo e cala da 178 a 155 per 100.000 abitanti. Diminuisce a livello regionale in tutte le aziende il tasso di ospedalizzazione dei ricoveri oltre 30 giorni (da 0,69 a 0,63 per 1.000), che è una misura indiretta dell´integrazione tra ospedale e territorio. In continua espansione i corsi Afa (attività fisica adattata), rivolti a persone oltre i 65 anni affette da patologie croniche: i corsi ad alta disabilità sono passati da 2,46 a 2,59 per 15.000 abitanti (+5%), quelli a bassa disabilità da 1,53 a 1,70 per 1.000 abitanti (+11%). Migliora anche la percentuale di anziani in cure domiciliari, che cresce dall´8% al 10% (+19%). Sul versante delle prestazioni diagnostiche, i dati continuano a registrare una significativa riduzione degli esami diagnostici ad alto rischio di inappropriatezza, come le risonanze magnetiche muscolo-scheletriche per i pazienti con più di 65 anni, che si riducono dell´8%, passando da 22 a 20 per 1.000 abitanti. Il sistema regge anche dal punto di vista della spesa farmaceutica, che si assesta sui 195 euro pro capite, nonostante si registri un incremento dei consumi. Grazie al potenziamento dell´assistenza territoriale, si evolvono anche fisionomia e ruolo dell´ospedale, che da luogo di risposta per qualsiasi problema di natura sanitaria e socio-sanitaria, diventa sempre più riferimento ad alto livello tecnologico, in grado di fornire risposte assistenziali a problemi acuti. Rappresenta quindi un risultato positivo la riduzione del tasso di ospedalizzazione, che scende da 139 a 136 per 1.000 abitanti. Ancora spazi di miglioramento nel tasso di ospedalizzazione dei pazienti pediatrici, che comunque registra una diminuzione del 4% rispetto al 2012. Per quanto riguarda l´efficienza, si riduce ulteriormente l´indice di performance della degenza media (Ipdm), che nel 2013 cala da - 0,19 a - 0,33. L´ipdm, che confronta la degenza media registrata per ciascun ricovero con la media regionale per la stessa tipologia di ricovero, permette una valutazione omogenea delle strutture. L´ipdm consente di comprendere il grado di efficienza con cui una struttura provvede all´erogazione delle prestazioni. Si sottolinea che su questo indicatore la Toscana registra da qualche anno la migliore performance nazionale. L´efficienza è sistematicamente conseguita grazie all´appropriatezza dei ricoveri. I Drg Lea medici migliorano del 5%, passando da 84% a 89%; per i Drg Lea chirurgici il dato regionale resta sostanzialmente allineato con quello del 2012 e si assesta al 78% circa, con andamenti eterogenei tra le aziende. Si riduce anche l´inappropriatezza sugli interventi di chirurgia elettiva. Molto significativo il dato sulle fratture di femore operate entro 2 giorni: nel 2007 il dato nazionale era del 33%, e quello toscano del 37%; nel 2011 la Toscana arriva al 60%, contro una media nazionale ferma al 39%, e nel 2013 si assesta al 71%. Nell´ambito del percorso materno infantile, si osserva una riduzione della percentuale di cesarei: dal 21% del 2007, al 20% del 2012, al 18% del 2013. Quanto al pronto soccorso, il 72% dei pazienti con codice giallo viene visitato entro 30 minuti e il 78% dei codici verdi entro 1 ora. Monitorato per la prima volta anche un nuovo indicatore sul sistema 118, che misura l´intervallo di tempo che intercorre tra la chiamata al 118 e l´arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto. A livello regionale il dato è di 15 minuti, a fronte di un obiettivo nazionale di 18. Il giudizio degli utenti sul Pronto Soccorso. Tra il 30 settembre e il 10 novembre 2013, il Mes ha condotto per la Regione un´indagine volta a rilevare l´esperienza e la soddisfazione del servizio da parte degli utenti dei Pronto Soccorso toscani. Dall´elaborazione dei 5.374 questionari ricevuti, è emerso che il 66,5% dei pazienti dà una valutazione ottima o buona sulla qualità complessiva dell´assistenza ricevuta, e il 24,1% sufficiente, per un totale di pazienti soddisfatti pari al 90,6%, mentre gli insoddisfatti sono il 9,4%. Questo dato evidenzia un lieve peggioramento rispetto al 2011, quando i pazienti soddisfatti erano il 91,8%. Migliora la presa in carico del dolore dei pazienti: nel 2013 gli utenti che danno una valutazione positiva sono il 77,4%.  
   
   
TERMALISMO: A MONFALCONE GOCCE D’ACQUA MICROSCOPICHE PER CURARE I POLMONI  
 
 Monfalcone (Go), 11 giugno 2014 – Grazie alla particolarissima composizione chimico-fisica delle sue acque, si caratterizza come una tra le migliori fonti termali d’Italia e d’Europa. È il complesso delle Terme Romane di Monfalcone – 1000 metri quadrati di superficie, con piscine termali, vasche idromassaggio, postazioni per l´aerosolterapia e aree con lettini per la fisioterapia –recentemente ristrutturato e riaperto dopo una chiusura di oltre 70 anni. Operativo ormai da alcune settimane, il nuovo centro si caratterizza oggi non solo come struttura sanitaria termale, munita di apparecchiature di ultima generazione per l’erogazione di trattamenti in diversi ambiti terapeutici, ma anche come sito di interesse archeologico. Tra le cure più all’avanguardia vi sono quelle per le patologie dell´apparato respiratorio. Il centro è infatti attrezzato con area per nebulizzazione, aerosol e docce nasali, con apparecchiature innovative in Italia. “Il paziente accede alla struttura inalatoria in un ambiente estremamente confortevole, dove è stato curato ogni dettaglio”, spiega il dottor Aniello Langella, Direttore sanitario delle Terme Romane di Monfalcone. “Le nostre apparecchiature riescono a nebulizzare le particelle di acqua in frazioni minutissime rispetto ad altre stazioni termali, siamo nell’ordine di pochi micron. In tal modo, il mezzo idrico sospeso in quello aereo può penetrare fino ai bronchioli, le ramificazioni più piccole dell’albero respiratorio, portando all’interno dei polmoni tutte le sue sostanze benefiche”. Anche sul fronte delle malattie dermatologiche le acque delle Terme Romane hanno un effetto salutare, che nel caso della psoriasi era ben noto addirittura dalla fine del ‘700. La strumentazione tecnologica recentemente introdotta, e presente nel nostro Paese solo qui a Monfalcone, ha permesso di potenziare queste proprietà: nebulizzando l’acqua con una particolare miscela di ossigeno e azoto è stato possibile migliorare la permeabilità della pelle dei pazienti sottoposti ai trattamenti. Altre caratteristiche peculiari dell’acqua di Monfalcone sono il processo di debatterizzazione a cui viene sottoposta, il suo buon bilanciamento elettrolitico e la temperatura. Dopo la captazione alla fonte e prima di essere immessa nel circuito termale, l’acqua, già pura all’origine, viene trattata con raggi Uv, evitando in tal modo l’impiego del cloro. La particolare proporzione fra gli elettroliti disciolti al suo interno conferisce all’acqua un perfetto equilibrio osmotico, caratterizzandola come una delle migliori in ambito reumatologico, dermatologico e respiratorio. Questa particolare composizione chimica, unita alla temperatura dell’acqua alla fonte, intorno ai 38-39 gradi, permette una spinta idrostatica e quindi un galleggiamento molto marcato per il paziente, il cui esercizio fisico viene così facilitato. “Le acque delle Terme di Monfalcone – prosegue Langella – sono particolarmente indicate anche nel trattamento delle patologie artroreumatiche, che oggi determinano circa il 45% della spesa impiegata per i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans). Inoltre, queste acque, grazie alla loro composizione bilanciata di zolfo, sodio e calcio, contribuiscono molto al miglioramento delle patologie neurologiche periferiche, come la polineuropatia diabetica, ma anche sciatalgie, cruralgie e brachialgie su base neurogena”. “Il centro non è ancora convenzionato, ma il costo è molto accessibile, come fosse un ticket – conclude Langella – Dal momento che la struttura è autorizzata, speriamo in un accreditamento automatico da parte della Regione, come nel caso di tutte le stazioni termali del nostro Paese, che sono un patrimonio da valorizzare. L’acqua termale proviene da una fonte geodinamica in strati profondi della crosta terrestre. Qui si riscalda, sale verso la superficie passando attraverso fenditure da cui attinge minerali e altre sostanze benefiche. L´organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti inserito il termalismo tra le strategie e gli obiettivi della medicina tradizionale e complementare 2014-2023. Ciò significa che da queste cure il paziente può trarre un effettivo miglioramento dello stato di salute, in termini di minor consumo di farmaci e di attivazione delle risorse terapeutiche interne all’organismo”.  
   
   
MARCHE: FIRMATA LA CONVENZIONE TRA L’AGENZIA REGIONALE SANITARIA E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO PER LE ATTIVITÀ DEL REGISTRO TUMORI .  
 
Ancona, 11 giugno 2014 - E’ stata sottoscritta la convenzione tra l’Agenzia Regionale Sanitaria (Ars) e l’Università degli Studi di Camerino per lo svolgimento delle attività necessarie al funzionamento del Registro Tumori Regionale. Firmatari il direttore dell’Ars Enrico Bordoni ed il Rettore dell’Università Flavio Corradini. In base alla Convenzione si avvia la collaborazione tra l’Università di Camerino e la Regione Marche nella gestione del Registro tumori regionale (Rtr), istituito presso l’Agenzia regionale sanitaria (Ars). L’ateneo camerte fornirà indicazioni metodologiche sulla raccolta e sull’analisi dei dati: strumenti necessari per costruire gli indicatori scientifici di monitoraggio delle patologie tumorali. Inoltre predisporrà programmi di formazione del personale che dovrà lavorare al Rtr. È stata scelta Camerino perché l’Università ha attivato, dal 1991, il Registro tumori della provincia di Macerata, acquisendo una consolidata esperienza nella sorveglianza della popolazione. Inoltre è in possesso dei riconoscimenti scientifici dell’Associazione italiana registri tumori e di quella internazionale di Lione. Il Rtr sarà un’articolazione dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars che coordina tutte le rilevazioni degli enti del Servizio sanitario regionale. “Il registro tumori regionale – spiega l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani - sarà la principale base di studio per indagini statistiche e scientifiche sulle possibili correlazioni tra insorgenza di patologie tumorali e presenza di rischi ambientali. Per questo motivo dovrà divenire punto di riferimento centrale a copertura di tutto il territorio regionale. Uno strumento di ulteriore sicurezza per la comunità marchigiana e di importanza strategica per le istituzioni. Risulta, inoltre, essenziale per avere a disposizione informazioni sulle specifiche forme di patologia oncologica, sullo studio clinico, sull’efficienza dei percorsi diagnostici e terapeutici intrapresi. Rappresenta anche uno strumento efficace di monitoraggio e sorveglianza della salute della popolazione, specialmente in aree specifiche dove si rilevano problematiche ambientali di particolare criticità”. “E’ con estrema soddisfazione – dichiara il Rettore Flavio Corradini – che ancora una volta l’Università di Camerino mette a completa disposizione del territorio le proprie competenze e professionalità. Il registro dei tumori della Provincia di Macerata, istituito presso il nostro Ateneo, rappresenta una eccellenza riconosciuta da decenni a livello nazionale. La collaborazione con l’Agenzia Regionale sanitaria ci consente di proseguire insieme in questo importante progetto che avrà importanti ricadute per la salute pubblica dei cittadini marchigiani”. La collaborazione ha durata di un anno.  
   
   
GIORNATE LUCANE IN ODONTOIATRIA, DUEGIORNI A MARATEA  
 
Matera, 11 giugno 2014 - Il 13 e 14 giugno prossimi a Maratea si terrà la 21° edizione delle “Giornate Lucane in Odontoiatria”, evento in collaborazione con l’Ordine degli Odontoiatri della provincia di Potenza e le principali organizzazioni di categoria. Incontro del mondo accademico, professionisti lucani e operatori della politica regionale in un confronto/dibattito su tematiche professionali contestualizzate al territorio regionale. L´evento vede anche la partecipazione dell’Irccs regionale che apporterà contributi innovativi e di rilievo per il settore.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: VIA LIBERA DELL´AIFA ALL´INSERIMENTO DI AVASTIN NELL´ELENCO DEI FARMACI A CARICO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE.  
 
Bologna, 11 agosto 2014 - “Accogliamo con estrema soddisfazione la decisione assunta dall’Aifa: si tratta di un risultato che la Regione Emilia-romagna ha perseguito da molti anni in tutte le sedi, con determinazione e tenacia”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Carlo Lusenti, commenta il parere favorevole espresso dalla Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa per l’inserimento di Avastin nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, per la degenerazione maculare legata all’età. “Come abbiamo sempre sostenuto, si tratta di una questione non solo economica, ma anche etica: a parità di risorse, è giusto e doveroso poter curare il maggior numero di pazienti possibili - conclude Lusenti -. Per questo il risultato ottenuto è un riconoscimento importante al nostro sforzo, ma soprattutto un’ottima notizia per i malati di maculopatia retinica”.  
   
   
INAUGURATO IN GIORDANIA UN OSPEDALE COSTRUITO DALLA PROTEZIONE CIVILE TRENTINA PER I PROFUGHI SIRIANI  
 
Trento, 11 giugno 2014 - Interamente progettato e costruito dalla Protezione civile trentina - attraverso una convenzione con il Dipartimento della Protezione civile nazionale - è stato inaugurato nei giorni scorsi ad Azraq, in Giordania, alla presenza del ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, un nuovo ospedale destinato ai profughi siriani. Progettato dall´architetto Fabio Andreatta, già in forze all´Itea e poi alla Protezione civile provinciale, che ha anche curato la direzione dei lavori, l´ospedale di Azraq ha in totale 130 posti letto. L´opera è stata realizzata da imprese locali (capofila l´impresa Maani di Amman), utilizzando anche materiali reperiti in loco. "Il Trentino, ancora una volta, ha fatto la sua parte - ha detto l´assessore alla cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari - assieme al resto del Paese, e siamo molto orgogliosi che adesso l´ospedale possa aprire le porte ai profughi in fuga dalla guerra in Siria, che affollano in decine di migliaia i campi realizzati dall´Onu in Giordania". Ancora una volta, dunque, la solidarietà trentina soccorre chi è in difficoltà. In Giordania i profughi siriani continuano a crescere: sono 600.000 secondo l´Unhcr, l´Alto commissario per i rifugiati, e oltre un milione per il governo giordano. Al di là delle cifre, comunque, rimane il dramma di un´emergenza che ormai dura da troppo tempo e che non accenna a finire, assumendo anzi i contorni di una destabilizzazione permanente. L´intervento della Protezione civile trentina - come ricorda il responsabile Roberto Bertoldi - era stato richiesto lo scorso anno in seguito ad un input inviato dalla Commissione europea al Ministero degli Affari Esteri italiano, che a sua volta aveva delegato il Dipartimento nazionale della Protezione civile. L´incarico prevedeva l´allestimento di una costruzione prefabbricata per ospitare un ospedale nel nuovo campo profughi di Azraq, che ha una capienza di 130mila persone. Attualmente ne sono stati insediati 10.000, e il numero cresce di 600 persone al giorno. Il Trentino era stato individuato come possibile realizzatore dell´opera dal capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli per la prontezza e l´affidabilità dimostrata in precedenti interventi d´emergenza sia sul territorio nazionale che all´estero. I lavori sono costati in tutto circa un milione di euro. I costi relativi a trasferte, progettazione, gestione amministrativa, soggiorni e trasporti sono stati contenuti al massimo. L´ospedale ha anche un reparto pediatrico e una nursery, una sala operatoria, sei posti letto di terapia intensiva, sala parto, laboratorio di analisi, farmacia. Il campo, dal campo suo, è già una vera città, che lentamente sta superando la stessa dimensione del vero e proprio "campo profughi", trovando una sua fisionomia stabile " Il personale dell´ospedale si compone di 140 persone fra medici e infermieri, di cui 100 locali - sottolinea Andreatta - . Ci sono 170 donne gravide in questo momento nel campo e il primo bambino dovrebbe nascere in questi giorni". Apprezzamento è stato espresso dal ministro Mogherini, intervenuta alla cerimonia di inaugurazione assieme ad altre autorità, fra cui la figlia del re di Giordania, i rappresentanti dell´Unione europea, dell´Unhcr, della Croce Rossa, per un´opera giudicata indispensabile al fine di alleviare le sofferenze dei profughi siriani e di aiutare al tempo stesso in governo giordano, che sta facendo fronte all´emergenza generata anche all´interno dei suoi confini dal conflitto.  
   
   
FORZA EUROPA!  
 
Bruxelles, 11 giugno 2014  Il commissario europeo responsabile per lo Sport Androulla Vassiliou ha inviato un messaggio di buon augurio alle squadre europee che partecipano al campionato mondiale di calcio 2014. Il 20esimo mondiale si aprirà a San Paolo giovedì 12 giugno, con il Brasile, squadra ospite, che giocherà contro la Croazia nel girone A. Gli spagnoli, campioni del mondo, difenderanno il titolo contro i Paesi Bassi venerdì 13 giugno, a Salvador. La finale verrà disputata il 13 luglio 2014 a Rio de Janeiro allo stadio Maracanã. "Questo è il momento che tutti i giocatori e milioni di tifosi in tutto il mondo stavano aspettando. Sono certo che ci troviamo in un torneo di eccitante e spero che la Coppa del mondo trofeo provenienti contano ancora una volta l’Ue. Sono sicura che sarà un campionato entusiasmante e spero che la Coppa del mondo torni di nuovo a casa, in Europa. Sono sicura che sarà un campionato entusiasmante e spero che la Coppa del mondo torni di nuovo a casa, in Europa. Buona fortuna a tutte le squadre europee e mi auguro che sia un campionato tranquillo e sicuro anche per tutti i tifosi che saranno in Brasile". Per la fase finale si sono qualificate 32 squadre, divise in otto gironi. 13 di queste appartengono alla Uefa, compresi 10 Stati membri dell´Ue. Croazia (girone A), Spagna, Paesi Bassi (girone B), Grecia (girone C), Inghilterra, Italia (girone D), Francia (girone E), Germania, Portogallo (girone G) e Belgio (girone H). Le altre squadre Uefa qualificate sono la Svizzera (girone E), la Bosnia Erzegovina (girone F) e la Russia (girone H). Scegli i giocatori per un Dream Team tutto europeo! Commenta su Twitter #Eudreamteam Facebook: http://facebook.Com/europeancommission  Google Plus: https://plus.Google.com/+europeancommission/posts  Per saperne di più: World Cup match schedule,  
   
   
BEBE VIO. ZAIA: “PLATINO PER LA SUA VITA E L’ESEMPIO POSITIVO CHE INCARNA”  
 
Venezia, 11 giugno 2014 “Bebe Vio è medaglia d’oro agli europei, ma per me ha già vinto la medaglia di platino della vita. Questa ragazzina è la quintessenza del coraggio e della gioia di vivere. Descriverla come un esempio per tutti è decisamente restrittivo!”. Così il Presidente della Regione Luca Zaia sottolinea l’impresa della schermitrice trevigiana che sta diventando un astro internazionale degli sport paralimpici,dopo aver perduto gli arti per una gravissima malattia contratta da bambina, a causa della quale è stata per lungo tempo tra la vita e la morte. “Seguimmo con ansia i giorni oscuri della malattia – aggiunge Zaia – ed ora seguiamo con gioia immensa le imprese sportive anche attraverso le quali Bebe, affiancata da una famiglia davvero speciale, si è ripresa la sua vita. Bebe è un luminoso esempio di vita, di speranza sostenuta dalla forza d’animo, di determinazione. Chiunque abbia un problema, giovane o vecchio che sia – conclude il Governatore - prima di arrendersi guardi a questa straordinaria, indimenticabile figura che ci insegna come nessun traguardo possa essere escluso in partenza”.