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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Settembre 2009
PARLAMENTO EUROPEO: SICUREZZA ENERGETICA: PREVENIRE LE INTERRUZIONI DELLE FORNITURE E AUMENTARE LA CAPACITÀ DEGLI STOCK DI GAS  
 
 Strasburgo, 23 settembre 2009 - Il Parlamento europeo reitera il suo appello a favore di una politica estera europea comune in materia di sicurezza energetica. I deputati accolgono con favore l´accordo sul finanziamento dei progetti infrastrutturali previsto dal Piano europeo di ripresa economica, così come l´idea di dotare l´Ue di una nuova "super rete" europea per l´elettricità e il gas, e invitano la Commissione ad agire contro i tentativi di scalata da parte di entità straniere "non trasparenti" nel mercato dell´energia dell´Ue. Tra le priorità del Parlamento c´è il progetto Nabucco che prevede il collegamento dell´Ue a nuove fonti di gas dal Medio Oriente e dalla regione del Mar Caspio, e il progetto Desertec che utilizzerà su vasta scala le potenzialità dell´energia solare in Medio Oriente e Nord Africa. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO: VERSO LA NORMALITÀ  
 
Milano, 23 settembre 2009 - Nel primo semestre del 2009 è continuata la diminuzione dei prezzi degli immobili in Italia sebbene le variazioni nominali negative siano state complessivamente inferiori rispetto a quelle registrate nella seconda parte del 2008. Questo trend ha interessato le grandi città, i loro hinterland e i capoluoghi di provincia. Il mercato immobiliare è apparso ancora rallentato, le transazioni sono in sensibile diminuzione ma la sensazione degli operatori è che a partire dal secondo trimestre del 2009 ci sia stata una ripresa della fiducia che ha rinnovato l’interesse verso l’acquisto dell’abitazione, in particolare in chi è alla ricerca della casa da destinare ad abitazione principale (prima casa e sostituzione). Infatti il ribasso dei tassi di interesse, la consapevolezza che il mercato immobiliare abbia ormai intrapreso una nuova direzione e le opportunità offerte dalla diminuzione dei prezzi hanno ridato fiducia a chi, disorientato, aveva rimandato l’acquisto dell’abitazione. Si conferma invece, come già avvenuto nel semestre precedente, la scelta degli investitori verso il mattone a fronte dell’incertezza che ha interessato i mercati finanziari. In questo semestre si sono mossi in particolare coloro che avevano un capitale da impiegare nell’acquisto della casa o che hanno fatto ricorso a mutui di importi contenuti. In seguito all’ atteggiamento prudenziale e selettivo messo in atto dagli Istituti di Credito si è registrata ancora una minore disponibilità di spesa di chi ha acquistato facendo prevalentemente ricorso al mutuo. Le categorie penalizzate sono state ancora gli immigrati e i lavoratori con contratto a tempo determinato. I tratti salienti - Si confermano aspetti emersi nei semestri precedenti quali: una maggiore offerta di immobili sul mercato, l’aumento delle tempistiche di vendita se il prezzo dell’immobile è troppo distante dalla capacità di spesa espressa dai potenziali acquirenti, una domanda sempre più esigente ma al tempo stesso prudente alla luce dell’andamento della nostra economia e, soprattutto, del mercato del lavoro. La combinazione di tutti questi elementi ha determinato la realizzazione di compravendite a prezzi più bassi, in particolare nei casi in cui i venditori hanno avuto necessità di rientrare del capitale investito oppure di realizzare un contestuale acquisto. L’andamento delle quotazioni - L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo più sensibile nei capoluoghi di provincia (-2. 8%), seguiti dalle grandi città (-2. 7%) ed infine dall’hinterland delle grandi città (-2. 3%). In queste realtà la diminuzione più sensibile dei prezzi si è verificata a Napoli (-3. 8%), Bologna (-3. 4%) e Genova (-3. 1%). La capitale registra una diminuzione del 2. 8%, Milano dell’1. 7%. Nelle grandi città inoltre sono state le zone centrali a comportarsi meglio rispetto a quelle semicentrali e periferiche che hanno visto diminuire maggiormente il loro valore. Nell’hinterland delle grandi città il ribasso maggiore si è avuto in quello bolognese (-4%) seguito da quello fiorentino(-2. 8%) e milanese (-2. 7%). L’analisi per aree geografiche evidenzia una contrazione delle quotazioni più accentuata nelle città del Sud Italia (-3. 5%), seguite da quelle del Nord (-3. 1%) ed infine del Centro Italia (-1. 0%). L’attenzione ai prezzi - Nella prima parte del 2009 il prezzo dell’immobile è stato determinante per la realizzazione della compravendita e, ormai, la quasi totalità dei potenziali acquirenti è sempre più attenta al rapporto prezzo/qualità ed esprime la volontà di voler acquistare a prezzi congrui rispetto alle caratteristiche presentate dall’immobile. Questo aspetto ha determinato un altro risultato e cioè un calo più accentuato delle quotazioni sulle tipologie usate rispetto a quelle ristrutturate o di nuova costruzione. Infatti dalle nostre analisi è risultato che, quasi sempre, nei quartieri dove l’offerta abitativa è più vetusta il ribasso delle quotazioni è stato maggiore. E’ anche vero però che le tipologie usate in buone condizioni hanno incontrato maggiormente il favore degli acquirenti. Per gli immobili di nuova costruzione la contrazione dei valori è stata meno accentuata con ribassi soprattutto laddove si è verificato un surplus di offerta con conseguente invenduto sul mercato. Per quanto riguarda la tipologia immobiliare quelle medie e quelle popolari hanno registrato una diminuzione dei prezzi più significativa rispetto a quelle signorili e di prestigio che hanno meglio preservato il loro valore. Su questo segmento di mercato, infatti, si muovono spesso acquirenti che non hanno urgenza di acquistare e che cercano la casa più aderente alle loro esigenze. Se questo non avviene e le caratteristiche sono distanti, anche di poco, da quelle desiderate, le compravendite si chiudono a prezzi più bassi. Si tratta di una clientela esigente che comunque inizia ad esprimere prudenza rispetto al rapporto tra prezzo e qualità dell’immobile, elemento ormai trasversale a tutte le tipologie di abitazioni. Gli acquirenti hanno apprezzato le soluzioni poste ai piani alti, con spazi esterni, luminose, inserite in decorosi contesti condominiali, posizionate in zone tranquille e poco trafficate, possibilmente con box o posto auto. Tutte le abitazioni che non hanno risposto a queste caratteristiche sono state sottoposte ad importanti riduzioni di prezzo e in alcuni casi, nonostante ciò, restano sul mercato per lungo tempo. Si tratta quasi sempre di tipologie abitative di qualità bassa che in passato erano acquistate soprattutto da una clientela con bassa capacità di spesa e che ora trovano con difficoltà acquirenti sul mercato. La domanda immobiliare - L’analisi della domanda immobiliare in questa prima parte dell’anno ha registrato una maggioranza di richieste per la casa principale (prima casa e casa di sostituzione) che, soprattutto nella seconda metà del semestre, si è ripresa stimolata dal ribasso dei tassi di interesse sui mutui e dei prezzi degli immobili. E’ continuato anche il trend positivo degli acquisti per investimento che era già in ripresa dall’estate del 2008 in seguito all’instabilità dei mercati finanziari. L’analisi della domanda a luglio 2009 evidenzia che, nelle grandi città, la tipologia più richiesta è il trilocale con il 36. 3% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 28. 2% delle richieste ed infine il quattro locali con il 21. 8%. A Milano, Napoli e Roma la maggioranza della domanda si concentra sui bilocali. Nelle grandi città si riscontra un aumento della concentrazione della domanda sui trilocali dal momento che chi può, alla luce della diminuzione dei prezzi, prova ad acquista un taglio più grande. Chi sono gli acquirenti - Analizzando i dati delle compravendite realizzate dalle Agenzie del Gruppo Tecnocasa risulta che nella prima parte del 2009 il 77. 9% delle compravendite sono state finalizzate all’acquisto dell’abitazione principale ed il 22. 1% ad uso investimento/seconda casa. Il 71. 5% di chi acquista è compreso nella fascia di età tra i 18 e 44 anni. Tra gli acquirenti si registra una maggioranza di acquisti da parte di lavoratori dipendenti con il 64. 5%, a seguire imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e commercianti con il 17. 4% ed infine i pensionati con il 10. 1%. In base alla destinazione dell’immobile risulta che i lavoratori dipendenti sono i principali acquirenti di prima casa ed di casa investimento/seconda casa. Su quest’ultimo segmento al secondo posto segue la classe dei dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e commercianti e al terzo posto i pensionati che rappresentano un quinto di questo mercato. Per quanto riguarda l’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città la maggioranza delle richieste si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249 mila € (24. 6%), a seguire la fascia compresa tra 250 a 349 mila € (21. 6%). Nella fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila € si cercano soprattutto trilocali e, a seguire, bilocali. L’offerta immobiliare - Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 33. 7%, seguito dal bilocale con il 26. 5% e poi dal quattro locali con il 21. 5%. Tra le motivazione principali della vendita ci sono il miglioramento della qualità abitativa, l’ottenimento di liquidità ed infine il trasferimento. Continua anche in questo semestre la diminuzione dei canoni di locazione che hanno registrato un calo dello 0. 7% sui bilocali e sui trilocali dello 0. 6% a livello italiano. Più accentuata la diminuzione nelle grandi città (-1. 2% per i bilocali e -1. 3% per i trilocali). I rendimenti immobiliari lordi sui bilocali sono rimasti alquanto invariati e sono pari a 3. 9%. Le previsioni - Le previsioni sul mercato immobiliare sono imprescindibili da quella che sarà la situazione economica del Paese, in particolare sul fronte occupazionale e dall’atteggiamento che avranno le banche nella concessione del credito. Se verranno confermate le previsioni di una ripresa economica nel prossimo anno prevediamo ancora una lieve flessione dei prezzi con una tendenza alla stabilizzazione nel 2011. Riteniamo che il mercato immobiliare sarà caratterizzato sempre più da una clientela con sufficiente capacità di indebitamento. Ufficio Studi Tecnocasa .  
   
   
BOLOGNA, DAL 24 SETTEMBRE LA V EDIZIONE DELLA TRIENNALE DI ARCHITETTURA  
 
Bologna , 23 settembre 2009 – Al via giovedì 24 settembre la V edizione della ´Triennale internazionale di architettura e urbanistica di Bologna´. La manifestazione – organizzata da "A vision of Europe" con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Emilia-romagna, del Ministero dello sviluppo economico, e dell’Istituto nazionale per Commercio estero - si articola in una mostra internazionale, in due giornate di studi tra urbanisti, architetti e amministratori e una guida, multilingue, alle eco-città efficienti. «Dai tanti esempi internazionali di urbanistica - ha sottolineato l’Assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli - quello di una città solidale è un tema sul quale la progettazione urbanistica e architettonica può svolgere un ruolo determinante specie se unita a una valorizzazione delle forme di decentramento amministrativo e gestionale dei servizi. La riqualificazione urbana, deve essere una strategia preferenziale per indirizzare lo sviluppo limitando il consumo di nuovo territorio soprattutto se può migliorare la qualità urbana complessiva. E’ ovvio che dobbiamo attribuire al concetto di qualità un significato complesso, che non riguarda solo l’impatto “fisico” sull’edificato, ma anche il livello di integrazione sociale». Il programma della Triennale L’appuntamento di apertura della Triennale, giovedì 24 settembre, a partire dalle ore 18,30, presso la sede dell’Ascom di Bologna (Strada Maggiore, 23) con la conferenza “Il ruolo del commercio al centro delle nuove eco-città compatte”: interviene professor Michael Lykoudis, preside Facoltà di Architettura dell’Università di Notre Dame negli Stati Uniti. Venerdì 25 e sabato 26 settembre una due giorni di studi e confronti (con architetti, urbanisti, amministratori di diversi Paesi) sul tema “Nuove eco-città compatte per uno sviluppo sostenibile” che si svolgerà nel Quartiere S. Stefano a Bologna (via S. Stefano, 119). Dal 26 settembre al 26 ottobre, presso il Baraccano (via S. Stefano, 119), sarà visitabile la mostra che illustra 88 nuove città, quartieri, distretti, borghi e villaggi selezionati dal Premio Europeo 2008 dedicato al miglior quartiere costruito negli ultimi 25 anni. Tra le Eco-città efficienti presentate alla Triennale, il nuovo centro urbano di Plessis Robinson, premiato con il prestigioso Philippe Rotthier Prize. Il caso di maggior successo nella regione metropolitana parigina dove una “banlieue dure” è stata rigenerata demolendo 2. 400 alloggi in stecche e torri obsolete degli anni 1960-70 e una nuova eco-città giardino è stata realizzata secondo i principi dello sviluppo durabile. In occasione della Triennale sarà ufficialmente lanciato Eccn, il primo network internazionale dedicato alle nuove Eco-città Compatte, presieduto dall´onorevole Philippe Pemezec, deputato Ump relatore della legge Borloo sull´Ambiente in Francia, e sindaco della città premiata col Premio Europeo per il miglior quartiere costruito negli ultimi 25 anni. Durante la Triennale sarà presentata anche la guida (in italiano, francese e tedesco) alle eco-città efficienti, uno strumento utile per fornire a tecnici, amministratori e cittadini un supporto per la progettazione e la realizzazione d´interventi ispirati a uno sviluppo autenticamente sostenibile (edito da Alinea Editrice, a cura di Gabriele Tagliaventi e Alessandro Bucci). Per informazione telefonare ai numeri 0532. 974915 - 051. 233717 o scrivere all’indirizzo civicarch@unife. It o consultare il sito www. Avoe. Org/triennalev. Html . .  
   
   
PUGLIA: ARRIVA IL PIANO EDILIZIA ABITATIVA  
 
Bari, 23 settembre 2009 - L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha diffuso la seguente nota: “Con la trasmissione al Ministero delle 14 schede informative relative a interventi per 345 alloggi di competenza degli Iacp e dei Comuni ha finalmente concreto avvio l’attuazione della prima linea di intervento prevista dal Piano nazionale di edilizia abitativa approvato con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2009. Il Piano nazionale prevede infatti che le Regioni, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, inviino al Ministero delle Infrastrutture una comunicazione sullo stato delle procedure attestante l’immediata fattibilità degli interventi. La Puglia è stata puntualissima, avendo lavorato alacremente sin dal 2007 alla definizione degli interventi prioritari. L’elenco degli interventi, comprendente i Comuni di Bari, Taranto, Foggia, Brindisi, Lecce, Andria, Barletta, Altamura, Molfetta, Manfredonia, Cerignola (vedi allegato), rispecchia infatti le priorità stabilite dalla Giunta Regionale. Purtroppo, com’è noto, dai 36 milioni assegnati alla Puglia dal governo Prodi si è scesi a una decina di milioni oggi disponibili per effetto della riduzione dei finanziamenti destinati ad alloggi pubblici dai 550 milioni di euro del precedente programma ai 200 del Governo Berlusconi. Si badi che si tratta, per tutta l’Italia, di una somma persino inferiore a quella destinata dalla Regione Puglia al finanziamento del proprio Piano Casa. Ai 200 milioni devono poi sommarsi 150 milioni di euro destinati alle altre cinque linee di intervento previste dal Piano. Come si immagina, con simili irrisorie risorse di “garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana”, è davvero un mistero anche per chi si è purtroppo abituato agli esercizi di illusionismo di questo Governo. Nonostante questi oggettivi limiti, la Regione sta lavorando di concerto con il partenariato istituzionale e socio-economico perché la Puglia non perda comunque alcuna sia pur minima opportunità”. .  
   
   
NASCE ÉCOLE, ENTI CONFINDUSTRIALI LOMBARDI PER L’EDUCATION, UNA SOCIETÀ CONSORTILE ATTIVA NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE E DEI SERVIZI AL LAVORO PER 8 MILA AZIENDE E OLTRE 420 MILA DIPENDENTI  
 
Milano, 23 settembre 2009 - Nasce École, un nuovo interlocutore per la formazione e i servizi al lavoro sorto dalla sinergia tra quattro associazioni del sistema confindustriale: Assolombarda, Confindustria Monza E Brianza, Confindustra Lecco e Ucimu- Sistemi Per Produrre attraverso le rispettive società di servizi. Le associazione rappresentano 8 mila imprese e 420 mila addetti e sono attive su un territorio che si estende geograficamente dalle province di Lodi a quelle di Milano, Monza e Brianza e Lecco e che grazie alla presenza di Ucimu- Sistemi Per Produrre raggiunge i confini nazionali. Due gli obiettivi principali: promuovere, organizzare e coordinare iniziative di formazione, orientamento, addestramento e perfezionamento professionale, anche grazie alla possibilità di accedere ai finanziamenti dedicati; progettare e gestire i servizi al lavoro, anche alla luce dei nuovi interventi di legge in materia, primo fra tutti il supporto alla riqualificazione e ricollocazione di lavoratori in Cig o in mobilità. Del Consiglio di Amministrazione fanno parte Antonio Colombo (Assolombarda), Sandro Rosotti (Confindustra Monza E Brianza), Fernando Zoni (Ucimu- Sistemi Per Produrre), Giulio Sirtori (Confindustria Lecco) nominato anche presidente. Già pronto il calendario delle prossime attività che riguarderanno l’ambito formativo, con particolare attenzione all’assistenza alle imprese nell’utilizzo dei finanziamenti alla formazione e alle attività relative ai bandi in scadenza di Fondirigenti e Fondimpresa. École è un progetto innovativo anche all’interno del sistema confindustriale per la sua trasversalità, dato che ha coinvolto tre importanti associazioni territoriali e un’associazione di categoria, su temi chiave come la formazione e il lavoro, centrali per lo sviluppo delle imprese. I soci hanno dalla loro un’esperienza consolidata nella gestione dei fondi pubblici e dei fondi interprofessionali: nell’ultimo triennio hanno gestito complessivamente progetti per oltre 7,5 milioni di euro, realizzando 1. 876 corsi finanziati per 48. 828 ore di formazione, a beneficio di 17. 258 partecipanti. Anche la formazione a catalogo ha avuto un notevole rilievo: sono infatti stati realizzati 673 corsi che hanno coinvolto 9. 686 partecipanti in 12. 751 ore di formazione. Numerose le tematiche affrontate dal marketing alla gestione delle risorse umane, dall’organizzazione dei sistemi gestionali all’amministrazione e controllo di gestione, passando per la logistica e l’innovazione di prodotti e processi. Positivo il riscontro anche nella formazione post diploma nell’ambito della quale sono state realizzate 13460 ore corso per 226 partecipanti. Gli interventi hanno riguardato in questo caso il disegno industriale, le tecniche di conduzione delle macchine utensili a controllo numerico, l’automazione industriale e l’informatica applicata all’industria e la contabilità industriale. .  
   
   
VALBASENTO, SI RIUNISCE OSSERVATORIO SULLA CHIMICA  
 
 Matera, 23 settembre 2009 - Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, ha convocato per martedì 6 ottobre, alle ore 16, nella Sala consiliare dell’Ente di via Ridola, l’incontro per il riavvio dei lavori dell’Osservatorio sulla Chimica. Saranno presenti le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Ugl; i sindacati di categoria Femca-cisl, Filcea-cgil, Ugl-chimici, Uilcem-uil; i sindaci di Bernalda, Ferrandina, Matera, Miglionico, Pisticci, Pomarico e Salandra; l’Api; il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera e Tecnoparco Valbasento. “Per risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe l’area industriale basentana – ha dichiarato Stella - è indispensabile ridefinire, con estrema chiarezza, il ruolo dell’Osservatorio provinciale sulla Chimica. Dobbiamo potere analizzare il comparto e programmare interventi ad hoc, a partire dalle possibilità che ci mette a disposizione il nuovo bando regionale per la reindustrializzazione della Valbasento. Solo attraverso una pianificazione strategica potremo affrontare e risolvere la situazione di totale incertezza che grava sul sistema produttivo del Materano. Questo primo appuntamento con i protagonisti della Valbasento si propone di individuare strategie che siano in grado di assicurare un’accelerazione nella ridefinizione del modello di sviluppo e del ruolo delle aree industriali. E l´Osservatorio della Chimica rappresenta proprio la conditio sine qua non per il rilancio della Valbasento, cuore e motore del nostro futuro economico. ” .  
   
   
FONDO DI SOLIDARIETA´ REGIONALE, SIGLATO L´ACCORDO TRA REGIONE MARCHE E CAMERA DI COMMERCIO DI ASCOLI.  
 
Ancona, 23 settembre 2009 - La Regione Marche e la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Ascoli Piceno hanno firmato l´accordo per l´adesione di quest´ultima al finanziamento del Fondo di Solidarieta` regionale. Il documento e` stato illustrato e poi siglato dall´assessore regionale alle Attivita` Produttive, Fabio Badiali e dal presidente della Cciaa, Ennio Gibellieri. Con la firma dell´accordo, in aggiunta alla dotazione iniziale pari 1. 240. 000 di euro da parte della Regione, vengono messe a disposizione per le Pmi del territorio provinciale, ulteriori 365mila euro della Camera di Commercio. Tutte le risorse concorrono alla costituzione del Fondo per la concessione di garanzie di secondo grado in favore del sistema delle Pmi che versano in particolare situazione di disagio, sostenendo le operazioni di consolidamento delle passivita` da breve e medio termine, nonche` progetti di ristrutturazione e/o riconversione aziendale delle stesse Pmi. Un salvagente per le imprese del Piceno che possono indurre le banche a essere meno rigide nell´erogazione del credito, spesso negato anche per importi di modeste entita`. ´Con la sottoscrizione dell´accordo ´ ha detto Badiali ´ nel rendere disponibili delle risorse finanziarie diamo la possibilita` alle Pmi del territorio Piceno di poter accedere al credito. E´ bene ricordare che con il fondo di garanzia sono state istruite oltre 3. 600 operazioni, di cui 424 nell´area del Piceno e quasi 3. 000 operazioni nelle altre province. Ancora una volta la sinergia tra le istituzioni e in particolare la stretta collaborazione con la Provincia e Camera di Commercio sono state vincenti perche` si e` perseguito l´obiettivo significativo di dare spinta e impulso all´economia locale´. Dello stesso avviso Gibellieri che soddisfatto dell´accordo ha sottolineato ´la necessita` di intervenire insieme alla Regione in maniera immediata. Scelta utile per incentivare concretamente le Pmi in un momento di particolare difficolta`´. .  
   
   
INCONTRO CON ISTITUZIONI DELLA TOSCANA, SINDACATI, LAVORATORI SULLA CARTIERA GEORGIA PACIFIC  
 
Firenze, 23 settembre 2009 - «Non è accettabile che ristrutturazioni aziendali siano pagate sul piano occupazionale. Si può rimanere competitivi investendo sull’innovazione». É stato questo il commento dell´assessore regionale al bilancio Giuseppe Bertolucci, che ieri ha partecipato all´incontro sulle prospettive dell´azienda che si è tenuto a Castelnuovo Garfagnana, dopo la decisione dei vertici di sospendere il licenziamento di 32 lavoratori. «Abbiamo appreso con soddisfazione - ha concluso Bertolucci - la decisione dell’azienda di sospendere il licenziamento già annunciato. A tutti i dipendenti dell’azienda va la piena solidarietà della Regione Toscana che, d’intesa con istituzioni locali e sindacati, continuerà a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della situazione della Georgia Pacific e dei 176 lavoratori in essa occupati». .  
   
   
FERROSUD, FIM-CISL: SITUAZIONE SI FA CRITICA  
 
Matera, 23 settembre 2009 - "Si fa critica la situazione alla Ferrosud di Matera: commesse ferme, prospettive industriali incerte, salari a singhiozzo e il sussidio della cassa integrazione straordinaria che non viene corrisposto da quattro mesi". E´ quanto si legge in un comunicato della Fim Cisl. "Lavoratori e sindacati si dicono preoccupati e ieri mattina, nel corso di un´assemblea organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Failms, hanno stigmatizzato la pressoché totale assenza di certezze per il futuro produttivo della fabbrica materana e per la condizione economica dei lavoratori. Tanto che si sta facendo largo l´idea di un´azione eclatante: investire della questione nientemeno che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della sua prossima visita in Basilicata, nel tentativo di sfruttare il cono di luce offerto dalla presenza della più alta carica dello Stato per sensibilizzare l´intervento delle istituzioni locali e nazionali. Su questo fronte, riferisce il segretario regionale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, sono già in corso conciliaboli tra le segreterie confederali materane ed il prefetto di Matera. In attesa di Napolitano, la condizione economica dei lavoratori si sta facendo drammatica. “Al momento l´unica certezza – commenta Evangelista – è che non ci sono certezze per la più importante fabbrica metalmeccanica del materano e per il futuro degli operai. Ci sono famiglie letteralmente in apnea che, senza neanche la possibilità di contare sul sussidio della cassa integrazione, sono arrivate allo stremo e non potranno reggere a lungo se il governo non sbloccherà le risorse della cigs”. “La Ferrosud non può continuare a vivacchiare alla giornata, senza uno straccio di piano di rilancio e con le commesse ridotte al lumicino”, conclude Evangelista, che auspica un “pressing più serrato del governo su Trenitalia affinché siano affidate nuove commesse allo stabilimento materano”. .  
   
   
SEVES, LA REGIONE TOSCANA PRONTA A VALUTARE LE RICHIESTE DELL´AZIENDA  
 
Firenze, 23 settembre 2009 - «La Regione Toscana è interessata e disponibile a cercare una soluzione concreta, capace di offrire un futuro occupazionale ai lavoratori della Seves come anche un futuro di sviluppo per l´azienda. Se la proprietà riterrà opportuno chiedere un incontro, saremo disponibili sin da subito a valutare le richieste e a perseguire tutte le possibili soluzioni che si prospetteranno nell´ambito di quanto previsto dai regolamenti comunitari». Con queste parole l´assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna è intervenuto oggi nel dibattito sulla crisi dell´azienda fiorentina. .  
   
   
“CAVI E CONDUTTORI ISOLATI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 23 settembre 2009 - La produzione nazionale risulta in sensibile diminuzione in quantità, in quanto subisce la debolezza della domanda nazionale e dell’economia mondiale, che penalizza il flusso verso l’estero. I prezzi delle materie prime, in particolare del rame, si manterranno sulle attuali quotazioni, a meno di una ripresa degli ordinativi dai paese emergenti. La domanda nazionale di cavi risulta in calo sensibile; l’intensità della crisi e l’incertezza sui tempi in cui si avvertiranno i benefici degli interventi pubblici rendono ardua una previsione sul livello quantitativo della flessione. Il fattore prezzo è centrale nelle politiche di marketing delle imprese, anche nei segmenti a maggiore intensità di servizio: i clienti, che detengono un potere contrattuale elevato, continuano ad attuare azioni di riduzione dei costi e di contenimento degli investimenti. Le leader manterranno elevati gli investimenti in innovazione e sviluppo prodotti e servizi; anche nei cavi meno differenziabili, per cercare di emarginare le imprese più deboli; nei prodotti piu’ standardizzati le innovazioni tecnologiche delle principali imprese tendono a soddisfare una duplice esigenza: ridurre il costo per il cliente e mantenere/aumentare il proprio margine industriale. La marginalità delle imprese, già su livelli modesti, sarà a rischio a causa, principalmente per l’accesa competizione di prezzo e per la crescente complessità nel mantenere un corretto equilibrio finanziario, a fronte delle difficoltà dei cliente nel rispettare le scadenze dei pagamenti ed all’aumento degli insoluti. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese considerate 130
Numero di addetti specifici 8. 800
Numero di addetti per impresa 68
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 911
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) 12,6
Fatturato per addetto (‘000 euro) 444
Valore aggiunto (Mn. Euro) 524,1
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 60
Quota di fatturato primi 4 gruppi imprese(a) (%) 39,3
Quota di fatturato primi 8 gruppi imprese(a) (%) 59,0
Export/produzione(a) (%) 50,1
Import/consumo(a) (%) 24,3
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 576,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) 10,2
Quota di mercato primi 4 gruppi/imprese(a) (%) 38,6
Quota di mercato primi 8 gruppi/imprese(a) (%) 56,4
Previsioni di sviluppo della produzione:(b)
· 2009/2008 sensibile calo
· tendenza di medio periodo incremento
a) - in valore b) - in volume Fonte: Databank . .