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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Dicembre 2009
L´INVENTORE DI INTERNET, TIM BERNERS-LEE: "GIÙ LE MANI DA INTERNET"  
 
Bruxelles, 3 dicembre 2009 - Di chi è internet? Forse di colui che, 20 anni fa circa, ha inventato i link e creato il primo browser? Non si arroga nessun diritto di proprietà Tim Berners-lee, un fisico nucleare, eppure è grazie a lui che possiamo navigare in rete. Per lui il web è stato creato per essere "aperto e libero" e per "servire l´umanità". L’ 1 dicembre ha partecipato all´incontro annuale del panel scientifico del Parlamento, lo Stoa. Ed è stato intervistato. Sir Berners-lee, la conferenza cui ha partecipato si intitolava "Un solo web, libero e aperto a tutti". Una costatazione, una speranza, una domanda? E´ un augurio, ovviamente. E´ come credo che dovrebbe essere ed è anche il motto della fondazione che abbiamo appena creato. La cosa fondamentale del web è che in un click puoi andare dove vuoi. Non ci sono barriere fra web inglese e francese, fra web di buona e cattiva qualità, fra web accademico e web commerciale. Nessuna divisione, un solo web, libero e aperto a tutti. Questa è la sua forza. Ma un web libero è aperto è compatibile con il monopolio dell´accesso da parte di società private, Google in particolare? Non posso parlare di singole società. E´ chiaro che la gente è spaventata dal monopolio di internet, c´è la preoccupazione che i privati o i governi possano restringere l´accesso e aumentare il controllo. Io credo che il web debba restare libero e aperto. Uno scrittore di fantascienza, Stanislaw Lem, ha detto "non pensavo al mondo ci fossero tanti idioti, finché non ho scoperto internet". L´apertura totale è anche la debolezza di internet? Bella domanda! La gente può leggere di tutto su internet, ma non vuol dire che deve leggere tutto. Ci sono tante persone che hanno un blog, con tanti lettori e tanta gente che si fida di loro. Il web è tutto una questione di fiducia. Voglio dire: se trovi un cumulo di giornali per strada, li apri e cerchi informazioni. Probabilmente troverai tanta spazzatura! Invece se leggi i giornali e i libri che hai scelto, che ti sono stati consigliati, la qualità sarà migliore. Sul web la chiave sono i link. Quando ne trovi un uno che non ti piace, devi tornare indietro. E´ inutile andare avanti e seguire altri link da quella pagina. Nel 1994 fonda il consorzio del World Wide Web presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit), dove tuttora insegna La politica americana - possiamo dire la democrazia americana - è stata trasformata dal web. Sta succedendo lo stesso in Europa? Il web può aiutare la gente a comunicare. E´ vero, le ultime elezioni americane sono state caratterizzate dal coinvolgimento delle persone, che andavano a guardarsi su internet chi erano i candidati e quali erano i temi in discussione. Vorrei che i politici fossero giudicati e monitorati grazie alle tecnologie digitali. Vorrei che quando dicono qualcosa, ognuno potesse andarsi a leggere cosa ne pensano le persone normali e gli analisti, e che partecipasse al dibattito. Spero che in futuro ci saranno meno "spezzoni" e più democrazia. La gente è abituata alla televisione che racconta eventi, spezzoni. Mentre il web può sviluppare argomenti, mostrare il senso di responsabilità dei politici e aumentare il rispetto. Sir Tim Berners-lee, Nasce a Londra nel 1955, Studia fisica a Oxford, Costruisce il suo primo computer con una vecchia Tv, Ricercatore del Cern, inventa il web fra gli anni ´80-´90. .  
   
   
RICERCATORI DELL´UE SVILUPPANO UN NUOVO MOTORE DI RICERCA DIRETTO PER CONTENUTI VIDEO E AUDIO  
 
 Bruxelles, 9 dicembre 2009 - Sono sempre di più i video caricati su internet. Ma come fanno gli utenti del web a trovare quanto cercano? Le attuali tecnologie di ricerca video si basano su annotazioni semantiche; i video sono taggati manualmente con parole chiave e individuati con una ricerca testuale, operazione costosa e che richiede molto tempo. Un gruppo di ricercatori finanziati dall´Ue sta per cambiare la situazione. Il progetto Divas ("Direct video & audio content search engine"), finanziato con 19,4 milioni di euro attraverso la tematica "Tecnologie della società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq), ha sviluppato un motore di ricerca multimediale basato su algoritmi avanzati di ricerca diretta audio e video, i cosiddetti "digital media fingerprint". Il consorzio Divas, guidato dal gruppo greco Archetypon, specializzato in tecnologie dell´informazione, si è dedicato allo sviluppo di una tecnologia in grado di indicizzare e cercare facilmente file video compressi. "Volevamo sviluppare un sistema di indicizzazione e di ricerca di file video compressi facile e veloce, a prescindere dal formato di compressione o da dove fossero memorizzati", spiega Nick Achilleopoulos, direttore per lo sviluppo tecnologico di Divas. Il gruppo Divas ha sviluppato con successo due motori software avanzati: il primo crea fingerprint da file video e/o audio compressi, il secondo ricorre a singolari indentificatori per effettuare ricerce in base ai contenuti del materiale audiovisivo. L´unicità del software di indicizzazione Divas sta nel fatto che il video da trattare non deve essere decompresso. Diminuisce così la potenza di calcolo del computer e lo spazio di memoria occupato, mentre aumenta la velocità di calcolo. "Il software di estrazione fingerprint definisce le caratteristiche audio e video come l´essere umano percepisce gli elementi audiovisivi," dice Achilleopoulos. "Il fingerprint è prodotto sulla base delle caratteristiche visive, ad esempio sul cambio di scena, sul movimento e sull´inquadratura della telecamera, il livello di luminosità e il movimento di persone e oggetti". Il gruppo Divas fa notare che le caratteristiche audio - come la musica e i dialoghi - sono parte integrante della formazione del fingerprint. Nel caso di fingerprint audiovisivi, questi sono memorizzati in file formato Xml in combinazione con lo standard di descrizione di contenuto multimediale Mpeg-7. Ciò permette un accesso facile e veloce ad un indice di ricerca video. Dice Achilleopoulos: "Se, per esempio, si è visto un brano di una serie tv e se ne vuole vedere il seguito, ma non se ne conosce il nome, allora si può caricare il clip sul motore di ricerca Divas e usarlo per trovare non solo la serie, ma anche la stagione, l´episodio e il minuto esatto da cui è tratto il brano visto". Secondo i ricercatori, chi esegue la ricerca dovrebbe poter avere un database di conenuti video indicizzato con cui confrontare il brano dotato di fingerprint. Da un punto di vista commerciale, il gruppo sostiene che il nuovo prodotto sia più economico rispetto alle alternative attualmente sul mercato. "Sono tante le società che vogliono controllare le trasmissioni per assicurarsi che le stazioni televisive trasmettano le proprie pubblicità nei tempi e con la frequenza dovuti", dice il project manager di Divas. "Al momento questo controllo avviene con la registrazione delle trasmissioni con strumentazioni costose o anche tramite persone che seguono la televisione, ma un´alternativa molto più economica sarebbe quella di registrare i file compressi con un software che crea in automatico fingerprint del contenuto", aggiunge. "I file possono poi essere confrontati con il contenuto dell´inserzionista, che sarà quindi in grado di seguire con precisione quando e come il proprio prodotto viene pubblicizzato". I partner Divas sono in trattativa con una società pubblicitaria per lanciare la tecnologia sul mercato del controllo delle trasmissioni televisive. Anche altre società hanno espresso il proprio interesse per l´uso della tecnologia Divas per potenziare le ricerche su internet dei propri database video. I partner Divas provengono dall´Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Israele e Russia. Per maggiori informazioni, visitare: Divas: http://www. Ist-divas. Eu/ Risultati Tic: http://cordis. Europa. Eu/ictresults/ .  
   
   
EVENTO DI MEDIAZIONE PER L´INVITO ARTEMIS  
 
Amsterdam, 9 dicembre 2009 L´impresa comune per l´iniziativa sui sistemi informatici incorporati (Artemis Ju) organizza un evento di mediazione che si terrà il 15 e 16 dicembre ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. A marzo 2010 l´impresa comune Artemis pubblicherà un invito a presentare proposte di progetto. L´evento di mediazione ha l´obiettivo di sostenere le parti interessate nella preparazione delle proposte di progetto e nel trovare i partner adatti per la creazione di consorzi. I partecipanti - circa 250 da tutta l´Europa - potranno sfruttare quest´opportunità per incontrare partner di consorzio e per stendere bozze di proposte di progetto all´avvio dei consorzi. L´evento fornirà altresì un´introduzione alla bozza del programma di lavoro 2010 per l´invito Artemis 2010, nonché informazioni sulle procedure e il calendario dell´invito 2010. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www. Artemisia-association. Org/brokerage_event_call_2010 .  
   
   
BREVETTI: MSE, UN ´CLICK´ PER TRADURRE PUBBLICAZIONI E TESTI  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - Un ‘click’ per tradurre automaticamente milioni di pubblicazioni scientifiche e testi brevettuali. Sarà presto possibile leggere, attraverso internet, anche in italiano e in maniera ancora più dettagliata, le informazioni contenute in importanti documenti tecnici scritti in lingue diverse dalla nostra. L´opportunità nasce da un programma di cooperazione già attivato tra l’Ufficio italiano Brevetti e Marchi e l’Ufficio europeo dei brevetti. In un incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico è stato fatto il bilancio di tale iniziativa per rilanciarla e migliorarla qualitativamente. “La tecnologia sta permettendo progressi tali nel campo delle traduzioni automatiche di testi tecnici quali pubblicazioni scientifiche e documenti brevettuali che sarà possibile tra pochi anni ottenere traduzioni ancora più pertinenti”, ha dichiarato Loredana Gulino, Direttore Generale per la lotta alla contraffazione–Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero di Via V. Veneto, ricordando che “l’italiano sarà la prima lingua ad essere sperimentata con il nuovo sistema”. - .  
   
   
AVVIATO IN PUGLIA PROGETTO SITAR PER MONITORAGGIO APPALTI  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - La Regione Puglia ha avviato la sperimentazione del Sistema Informativo Telematico per gli Appalti Regionali (Sitar) che, entro gennaio 2010, sarà pienamente operativo. Lo ha reso noto l’assessore alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, che si è fatto promotore di un accordo siglato tra la Regione Puglia e la Regione Emilia Romagna in base al quale quest’ultima ha concesso in comodato d’uso gratuito il riutilizzo del Sitar allo scopo di poterne creare uno specifico per la Regione Puglia. Sitar Puglia è una piattaforma telematica utile per conoscere e far conoscere chi, quando, dove e perché spende denaro pubblico con contratti di lavori, servizi e forniture sul territorio regionale affinché tutti i contratti pubblici possano essere semplificati, pubblicizzati e monitorati. Il controllo e la gestione in qualità dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture dunque saranno presto messi a servizio delle amministrazioni, degli enti locali, degli operatori economici e dei cittadini. Sitar Puglia è uno strumento regionale che aiuterà le amministrazioni pubbliche e locali a raggiungere una spesa pubblica efficace, una buona qualità della gestione amministrativa, una maggiore sicurezza nei cantieri, la prevenzione del lavoro irregolare, del riciclaggio di capitali e delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei contratti pubblici. “Sitar sarà presto una realtà fondamentale – ha detto Amati - affinché gli appalti pubblici, spesso terreno fertile per attività illegali, seguano un iter lineare, integro e verificabile da parte di tutti i soggetti coinvolti . Non sarà soltanto un importante ausilio per le realtà locali e private ma anche per la stessa Regione Puglia che ha voluto fortemente dotarsi di una vera e propria arma in grado di difendere la buona amministrazione, la legalità e il rispetto dei diritti. Sitar sarà un ottimo strumento di attuazione della libertà di concorrenza e delle regole di mercato nel totale rispetto delle regole”. .  
   
   
DONNE E INTERNET, CREATIVITÀ E NUOVE OPPORTUNITÀ  
 
Firenze, 9 dicembre 2009 - «Le donne sono già protagoniste del web, ma la Regione Toscana intende rafforzare il suo impegno perché questa presenza cresca e si qualifichi ulteriormente, nella consapevolezza che le nuove tecnologie dell´informazione rappresentano una grande sfida sul terreno delle nuove opportunità professionali, della creatività, della conciliazione dei tempi e piùcomplessivamente della parità di genere». Questo quanto ha voluto sottolineare il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, sottolineando il valore della manifestazione “Donna e Web”, organizzata in collaborazione con la Regione. Manifestazione che si èconclusa a a Viareggio il percorso della sua sesta edizione, con un fitto programma di workshop e incontri e con la premiazione delle vincitrici delle varie sezioni di un con corso che ha registrato ben 1. 746 candidature. «Le ultime ricerche – ricorda ancora Gelli, che tra le sue deleghe ha sia quella ai nuovi sistemi informativi che quella alle pari opportunità - segnalano che in Italia le donne che usano Internet sono già più di 8 milioni, con una crescita del 7% all´anno. Addirittura nella fascia di etàtra i 16 e i 34 anni la percentuale sale al 76%, ben al di sopra anche della media europea, che si attesta intorno al 60%. Cresce l´uso di Internet, diminuisce quello della televisione, ma quello che conta è soprattutto la qualità dell´uso e le opportunità che questo uso può aprire, per esempio in termini di risparmio di tempi per raccogliere informazioni e usufruire di servizi, oppure per costruire nuove professionalità, o ancora per dare più visibilità a una creatività al femminile. Tutto questo è di assoluto rilievo, e in piena sintonia sia con quanto stiamo cercando di portare avanti per lo sviluppo di una matura società dell´informazione che per dare piena attuazione alla nostra legge sulla cittadinanza di genere». .  
   
   
FORESTE FVG: UN NUOVO SISTEMA DI CATALOGAZIONE DEGLI INCENDI  
 
Trieste, 9 dicembre 2009 - Si è conclusa il 3 dicembre la presentazione, avvenuta nell´auditorium della sede Insiel di Udine, del nuovo programma informatico Archivio Regionale Dati Incendi boschivi (Ardi) configurato come un vero e proprio corso di formazione per gli addetti del Corpo forestale regionale, primi referenti di questo applicativo destinato a semplificare e ottimizzare l´archiviazione delle informazioni collegate agli incendi boschivi che si verificano sul territorio regionale. Lo strumento informatico, realizzato grazie alla collaborazione della stessa Insiel, consentirà ai Comuni della regione l´accesso ad ogni informazione necessaria per ottemperare alle disposizioni della legge quadro nazionale 353/2000 in materia di incendi boschivi e permetterà loro di istituire, attraverso i propri strumenti urbanistici, il "Catasto incendi boschivi". Grazie al sistema Ardi, operativo già a partire dal 2010, l´ Amministrazione regionale si è dotata di un efficace strumento conoscitivo, valorizzando le competenze che la direzione centrale Risorse agricole, naturali e forestali ha in materia sia tramite il servizio Gestione forestale sia attraverso l´azione degli Ispettorati ripartimentali delle Foreste e delle Stazioni forestali dipendenti, chiamati ora ad un ulteriore impegno organizzativo e di crescita professionale. .  
   
   
BANDA LARGA: POSA NEL MEDIO FRIULI ENTRO 2010  
 
 Udine, 9 dicembre 2009 - Entro il primo semestre del 2010 l´Amministrazione regionale conta di aver posato la banda larga nei comuni della dorsale Udine-codroipo, ossia Pozzuolo, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Lestizza e Talmassons. A Mortegliano, invece, comune compreso nella dorsale Udine-palmanova, i lavori saranno conclusi entro la prima metà del 2011. E´ quanto ha assicurato l´assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture, Riccardo Riccardi, nel corso dell´incontro, del 4 dicembe, promosso dal presidente di Confartigianato, Carlo Faleschini, ed a cui hanno partecipato il presidente di zona degli artigiani del Medio Friuli, Giovanni Greatti, e gli amministratori locali dei sette comuni coinvolti nella richiesta di diffusione della rete a banda larga sui loro territori. "L´attuale amministrazione, considerando strategica la prosecuzione del progetto ´Ermes´, avviato dalla precedente giunta regionale per la diffusione della banda larga su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, garantisce il suo completamento entro il 2013", ha confermato Riccardi, rendendo noto che "attualmente Ermes è a metà dell´opera, con lavori realizzati, affidati e in corso, per un totale di oltre 50 milioni di euro investiti". Una volta completata, la rete regionale in fibra ottica raggiungerà ognuna delle 218 sedi municipali della regione, rendendo così possibile il trasferimento sulla rete stessa dei servizi a banda larga delle pubbliche amministrazioni del territorio (Rupar, Rete unitaria della pubblica amministrazione regionale). Questa stessa rete, opportunamente sovradimensionata, consentirà di cedere in uso, previe procedure ad evidenza pubblica, agli operatori delle telecomunicazioni la capacità di trasmissione eccedente. "Ciò perché - ha ricordato Riccardi - non è consentito alla Regione, in quanto ente pubblico, di fornire direttamente i servizi di connettività a cittadini e imprese". Confermando quindi la piena disponibilità a risolvere quanto prima le problematiche espresse dal mondo dell´impresa del Medio Friuli, Riccardi ha precisato che "sono allo studio le procedure e le modalità di cessione in uso agli operatori delle fibre ottiche regionali a disposizione, operazione che avverrà per lotti funzionali - ha chiarito l´assessore - senza attendere il totale completamento della rete". . .  
   
   
SOLO UN CLICK ED ECCO TUTTE LE DELIBERE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA PUGLIA  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - Dal 1° dicembre scorso,la Giunta regionale è più vicina ai cittadini. La Segreteria della Giunta, infatti ha attivato, dando attuazione al Regolamento regionale n. 20 in materia di trasparenza amministrativa, l’Url : http://segreteriagiunta. Regione. Puglia. It/web_pub_pubblico. Nsf che consentirà a tutti i cittadini interessati di accedere liberamente e gratuitamente agli atti approvati dall’Esecutivo pugliese. Tra qualche giorno, inoltre,sarà possibile raggiungere l’Url sopraindicato attraverso una nuova opzione che verrà attivata dal settore della Comunicazione Istituzionale. L’utente, aperta l’home page della Regione (www. Regione. Puglia. It) cliccando sul link “Trasparenza”, troverà un apposito richiamo che lo collegherà automaticamente all’Url. .  
   
   
MIGRA-NET, UN SOSTEGNO AGLI IMPRENDITORI STRANIERI AL VIA LA SPERIMENTAZIONE FRUTTO DALLA COLLABORAZIONE REGIONE-CNA TOSCANA UN SITO INTERNET E 45 SPORTELLI AD AREZZO, FIRENZE, PISTOIA E PRATO  
 
Firenze, 9 dicembre 2009 - Una rete di sportelli ed un sito internet per aiutare gli extracomunitari a fare impresa in Toscana. Parte la sperimentazione di Migra-net, progetto Regione – Cna Toscana presentato il 4 dicembre in Consiglio regionale, che opera attraverso il sito www. Migranet. It (attivo nei prossimi giorni) ed una rete di 45 sportelli Cna nelle province di Arezzo, Firenze, Pistoia e Prato. Migra-net è un punto centrale nella rete toscana degli operatori e dei servizi rivolti alla popolazione immigrata che vuole avviare un’attività in proprio. L´obiettivo è favorire l’integrazione sociale dei cittadini stranieri attraverso la creazione d’impresa nel rispetto delle regole e normative e la collaborazione e partnership tra imprese italiane e straniere. «Uno dei punti contenuti nella legge regionale sull´immigrazione – ha detto l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - prevede espressamente la creazione di strumenti come Migra-net, che si propongono di assistere gli stranieri regolari che hanno intenzione di avviare un´attività in proprio. La Toscana, secondo l´ultimo rapporto Caritas Migrantes, è una delle 6 regioni italiane dove si concentra circa l´80% delle imprese condotte da stranieri. Malgrado il momento di crisi queste persone continuano a stabilirsi in Toscana e ad avviare progetti imprenditoriali. Ennesima conferma – conclude - che queste persone hanno sempre più voglia di inserirsi nel nostro tessuto sociale e produttivo, di uscire dai margini delle nostre comunità. Migra-net rappresenta un altro passo sul cammino dell´inclusione e della partecipazione dei migranti». «In Toscana, e in particolare nella province di Arezzo, Firenze, Pistoia e Prato, - spiega il direttore Cna Toscana, Armando Prunecchi - Cna ha una rete di sportelli denominata “Cna World” espressamente dedicati alla consulenza e alla tutela dei cittadini stranieri che intendono avv iare e/o consolidare un’attività economica autonoma. L’esperienza maturata da Cna World ha formato operatori che, con grande professionalità, sono oggi in prima linea per facilitare e promuovere processi di integrazione di cittadini stranieri attraverso il lavoro autonomo. Le quattro province selezionate per la sperimentazione del progetto Migra-net rappresentano l’eccellenza di queste professionalità e sono in grado di garantire una presenza diffusa e capillare sul territorio, attraverso 45 uffici Cna: 15 ad Arezzo, 18 a Firenze, 5 a Pistoia, 7 a Prato». Migra-net è anche un sito internet interattivo che con l’assistenza di personale specializzato Cna assicura al cittadino straniero e agli operatori degli sportelli informativi un accesso capillare e diffuso alle novità e alla consulenza in materia di immigrazione e di creazione d’impresa socialmente responsabile e al femminile. Il progetto si basa s u di un principio di “Open-source delle conoscenze”: Cna Toscana ha infatti realizzato una apposita piattaforma informatica con livelli di accesso differenziati per gli operatori accreditati (enti locali, associazioni, ecc. ) ed i cittadini stranieri. Il portale www. Migranet. It è uno strumento di promozione della integrazione sociale attraverso la creazione d’impresa e, contemporaneamente, un repertorio di informazioni utili per la creazione d’impresa straniera, al femminile e socialmente responsabile, un punto di riferimento per cittadini ed operatori, una raccolta di esperienze, servizi ed informazioni. Numeri. Secondo i dati dell´ultimo dossier Caritas/migrantes in Toscana ci sono 21. 978 imprese attive costituite da cittadini stranieri, di cui 4. 840 condotte da cittadini Ue. I cinesi costituiscono il gruppo di imprenditori più numeroso (5. 842), seguiti da albanesi (4. 089), romeni (3. 907), marocchini (2. 521) e senegalesi (925). C’è una forte specializzazione: i cinesi sono prevalentemente attivi nel settore manifatturiero e dell’abbigliamento, gli albanesi e i romeni nelle costruzioni, i marocchini e i senegalesi nel commercio. I residenti stranieri in Toscana sono quasi 310. 000 e rappresentano l’8,4% della popolazione toscana. Sempre secondo la Caritas in italia le imprese guidate da stranieri nel primo semestre 2009 (rispetto a quello 2008) sono aumentate del 13,5% e per contributo a questo incremento la Toscana figura come seconda regione con il 16,1%, seconda solo alla Lombardia (18,2%). A Firenze e Prato si concentra il 6,2% di tutte le imprese straniere presenti in Italia. La Caritas ha inoltre calcolato che, in base al rapporto del numero di titolari di impresa ogni 100 migranti in età lavorativa, la Toscana è ancora seconda col 10,4%, preceduta dalla Sardegna (12%). Secondo l´ultima rilevazione dell´Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana, relativa al primo semestre 2009, il traino all´imprenditoria femminile toscana è dato dalla crescita del numero delle imprenditrici straniere. Le cinesi crescono in assoluto di +353 e rappresentano il 36,5% delle extracomunitarie ed oltre il 24% delle straniere con cariche in imprese toscane. In aumento anche le donne provenienti dall´Albania (+46) e dal Marocco (+40). Diminuiscono invece le donne italiane (-1,1%), fra le quali anche le imprenditrici toscane, a cui corrisponde uno sviluppo al maschile ancora più negativo (-1,4%). .  
   
   
VIABILITÀ: SICUREZZA FVG: CONSEGNA PC A CARABINIERI  
 
Udine, 9 dicembre 2009 - L´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi ha consegnato il 3 dicembre al vice comandante della Legione Carabinieri "Friuli Venezia Giulia", Piero Pedrazzi, la fornitura hardware e software che permetterà, una volta installata e integrata sulle autoradio dei Nuclei operativi e radiomobili, di semplificare e velocizzare l´acquisizione dei dati degli incidenti stradali e di immetterli, localizzandoli in tempo reale, all´interno di una banca dati condivisa con tutte le forze di polizia. Nella cerimonia ufficiale di consegna nella sede del Comando regionale - alla quale hanno presenziato anche il viceprefetto aggiunto di Trieste, Beatrice Musolino, in rappresentanza del commissario di Governo Giovanni Balsamo, ed il vicepresidente della Provincia di Udine, Fabio Marchetti - sono stati distribuiti 48 pc portatili e 19 multifunzione, finanziati dalla Regione con 152 mila euro. Si tratta di un altro tassello del più articolato progetto Mitris, con il quale la Regione ha da tempo costituito un "Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale" (Cmrss), avviato nel 2007 in forma sperimentale con la Prefettura di Trieste e poi esteso a tutta la regione, di supporto alle forze di polizia e agli Enti locali nella gestione della sicurezza stradale. "E´ una banca dati unica nel suo genere in Italia - ha spiegato Riccardi - perché questo progetto, nel quale ha fortemente creduto il prefetto di Trieste, consente di accedere ai dati sugli incidenti, localizzati e intersecati con le segnalazioni del 118, del pronto soccorso e con i dati delle schede di dimissione ospedaliera". Il monitoraggio complessivo permetterà di elaborare mappe del rischio e di localizzare - per presidiarli - i punti neri della viabilità. "Ci consentirà strategie più raffinate di prevenzione e di assumere decisioni di investimento più appropriate per combattere la crescente e tragica problematica degli incidenti stradali", ha aggiunto Riccardi, rivolgendo il ringraziamento per il fattivo coordinamento all´Arma, "che, in virtù della sua autorevolezza - ha detto - saprà al meglio coadiuvarci nel nostro progetto". .  
   
   
MILANO: GRANDE GUERRA,FONDI PER ARCHIVIO INFOTELEMATICO 200.000 EURO AL CENTRO STUDI PERMANENTE SULLA GRANDE GUERRA  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - La Giunta regionale ha stanziato, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, 200. 000 euro a sostegno dell´archivio infotelematico generale dei reperti storici e documentali della Prima Guerra Mondiale in Lombardia. I fondi saranno assegnati al Centro studi permanente sulla Grande Guerra in Lombardia. "Il patrimonio archivistico documentario e museale della associazione Museo della Guerra Bianca in Adamello - ha detto l´assessore Zanello - è uno dei più apprezzati dal punto di vista storico ed è fondamentale acquisirne la disponibilità nell´istituendo archivio di cui ne sarebbe l´ossatura". L´archivio che avrà sede a Montecchio di Colico (Lecco) e a Temù (Brescia) disporrà, tra l´altro, di 7. 000 immagini d´epoca, 25. 000 immagini su supporto digitale, 20. 000 su formato analogico e di numerosi filmati d´epoca messi a diposizione dal Museo della Grande Guerra, che ne resterà proprietario esclusivo. "La finalità che ci proponiamo - ha aggiunto l´assessore Zanello - è quella di progettare e attivare iniziative utili allo sviluppo di ricerca sulla Grande Guerra, alla luce anche della convenzione decennale sottoscritta con la Direzione Regionale ai Beni e alle Attività culturali per la tutela del patrimonio storico della prima guerra mondiale in Lombardia". "Un atto di sensibilità e di responsabilità - ha concluso l´assessore Zanello - verso la nostra storia, patrimonio da difendere e da tradurre alle future generazioni come monito verso gli orrori della guerra e come testimonianza dell´operosità di chi dalla guerra ha saputo uscire, nonché un contributo importante alla valorizzazione del nostro territorio". .  
   
   
TRENTO: APPROVATA LA PROPOSTA DI RIORDINO DELLA SCUOLA SUPERIORE  
 
 Trento, 3 dicembre 2009 - Nella seduta dl 3 dicembre, la Giunta ha approvato il Conchiuso presentato dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente la proposta di riordino complessivo del secondo ciclo d’istruzione e formazione della scuola trentina. Per quanto riguarda la scuola trentina, la Giunta esclude obiettivi di “risparmi” indiscriminati ed anzi conferma “un miglior utilizzo delle risorse” e ribadisce di ritenere “strategico il sostegno della scuola” dove peraltro gli investimenti “presentano livelli anche comparativi di assoluto rilievo. ” Il Conchiuso, approvato dalla Giunta, oltre alle motivazioni di carattere politico ed alla filosofia sottesa alle varie scelte, contiene tre allegati: Il piano dell’offerta formativa provinciale. I quadri orari per i Licei. I quadri orari per gli Istituti Tecnici. Quanto alle motivazioni politiche ed alla filosofia sottesa alle scelte operate, la Giunta ribadisce con forza che l’obiettivo della proposta di riordino del secondo ciclo “non consiste nel conseguimento di risparmi volti a recuperare risorse dal settore della scuola, ma si propone di favorire un miglior utilizzo delle risorse finanziarie, organizzative e strumentali complessivamente disponibili per migliorare i livelli qualitativi delle attività formative ed il grado di efficienza ed efficacia delle azioni e dei processi di innovazione promossi nel campo scolastico. ” Viene altresì confermato nel Conchiuso il sostegno strategico della scuola, “gli impegni e gli investimenti nel settore che già presentano livelli anche comparativi di assoluto rilievo. ” "Dal punto di vista amministrativo - ha spiegato l´assessore Dalmaso - non si tratta di portare all’approvazione una delibera formale, in quanto ciò potrà essere fatto soltanto a seguito dell’adozione da parte del Governo nazionale dei decreti definitivi di riforma del Ii ciclo di istruzione. I decreti disciplinano infatti materie che rientrano nell’ordinamento scolastico e quindi sono cornice di riferimento per l’amministrazione provinciale all’interno della quale sviluppare le competenze statutarie in campo scolastico. " Quadro Provinciale Offerta Formativa - Il quadro provinciale dell’offerta formativa è stato presentato in giunta provinciale il 6 novembre per un primo esame e con l’indicazione di avviare una fase di confronto prima di giungere al provvedimento definitivo. Tale fase di confronto ha coinvolto le parti sociali ed i dirigenti scolastici e soprattutto il territorio attraverso otto conferenze territoriali, che hanno interessato tutti i Comprensori della provincia. In questi incontri territoriali hanno partecipato una sessantina di amministratori locali (Sindaci e Presidenti dei Comprensori), nonché un centinaio tra Dirigenti scolastici formativi o loro delegati. In due incontri (Rovereto e Tione) sono intervenute anche alcune significative rappresentanze del personale docente. Il territorio ha per lo più raccolto le istanze emerse dalla scuola sostenendole con forza, soprattutto in termini di difesa delle vocazioni economiche di alcune valli o di attenzione ai fenomeni di pendolarismo che la scuola cerca di contenere. Quadri Orario - I Piani di studio del secondo ciclo intendono prestare un’attenzione speciale al primo biennio, in considerazione del rilievo strategico che è destinato ad assumere questo segmento scolastico e formativo. Esso rappresenta la conclusione del ciclo dell’istruzione obbligatoria e quindi dovrà integrarsi in un curricolo verticale unitario dai 6 ai 16 anni, che nel rispetto dei processi di maturazione e di sviluppo della personalità degli allievi, sappia dosare accuratamente elementi di continuità e di discontinuità (verticalità con il primo ciclo). Questa attenzione, doverosa e opportuna, non deve portare a sottovalutare un altro aspetto altrettanto importante: il biennio non prevede una terminalità, ma rappresenta il primo gradino di un percorso destinato a durare 3, 4 o 5 anni. In tal senso, il biennio dovrà garantire a tutti gli studenti i prerequisiti per proseguire con successo il percorso di studi intrapreso (verticalità verso il triennio). Sulla base di questa impostazione pedagogica vengono ripresentati per la validazione i quadri orario dei diversi licei ed istituti tecnici che dovranno confluire nel regolamento sui piani di studio del Ii ciclo di istruzione. Si tratta dei quadri orario provinciali che potranno essere rivisitati a livello di ogni singola istituzione scolastica che avrà per questo a disposizione significative quote di flessibilità da utilizzare per rafforzare la caratterizzazione dei propri indirizzi. Rispetto alla versione presentata lo scorso 6 novembre, anche in seguito alle osservazioni provenienti dal mondo della scuola, sono state apportate alcune modifiche. Di seguito si riportano le più significative novità. 1. Tutti gli indirizzi: è stata inserita la dicitura relativa all’insegnamento, in classe quinta, per almeno una lezione settimanale, di una disciplina inserita nei quadri orari, diversa dagli insegnamenti linguistici, in lingua Tedesca o Inglese, e non solamente in Inglese. 2. Liceo classico: sono stati potenziati il Latino e il Greco nel primo biennio (da 3 a 4 lezioni settimanali). Pertanto le lezioni di Latino passano da 18 a 20 settimanali nel quinquennio. Inoltre il monte ore quinquennale complessivo si attesta a 4725, con un aumento di 58 ore. 3. Liceo Scientifico opzione scientifico tecnologica: il monte ore quinquennale di Fisica e Chimica è stato ridistribuito in modo diverso prevedendo l’insegnamento di entrambe le discipline fin dal primo biennio. Sono inoltre previste 20 ore complessive di codocenza, utilizzabili dalla scuola in autonomia. 4. Istituti tecnici “Amministrazione Finanza e Marketing” e “Turismo”: è stata inserita Economia aziendale nel primo biennio, 2 ore in prima e 2 in seconda; Fisica è stata scorporata da Matematica e resa disciplina autonoma, 2 ore in seconda; Chimica è stata scorporata da Scienze integrate e resa disciplina autonoma, 2 ore in prima. 5. Istituti tecnici del settore tecnologico: è stata riarticolata l’area scientifica con l’aumento dell’orario settimanale di Fisica e Chimica nel primo biennio (rispettivamente 3 lezioni in prima e 3 in seconda) e conseguente riduzione di 1 lezione settimanale di Matematica e Scienze. 6. Istituti tecnici del settore tecnologico: la codocenza nel primo biennio dell’area comune è stata aumentata a 12 lezioni settimanali. 7. Tutti gli indirizzi del settore tecnologico: è stata potenziata la codocenza. ” L’obiettivo delle azioni in precedenza indicate non consiste nel conseguimento di risparmi volti a recuperare risorse dal settore della scuola, ma si propone di favorire un miglior utilizzo delle risorse finanziarie, organizzative e strumentali complessivamente disponibili per migliorare i livelli qualitativi delle attività formative ed il grado di efficienza ed efficacia delle azioni e dei processi di innovazione promossi nel campo scolastico. La Giunta, ritenendo strategico il sostegno della scuola per gli obiettivi di sviluppo, conferma conseguentemente gli impegni e gli investimenti nel settore che già presentano livelli anche comparativi di assoluto rilievo. .  
   
   
PARTE “RITORNO AL FUTURO 3” MASTER POST LAUREA PUGLIESE PER CHI INTENDE COMPLETARE LA SPECIALIZZAZIONE IN CENTRI DI ALTA FORMAZIONE IN ITALIA O ALL’ESTERO.  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - Con determina dirigenziale n. 1591 del 2 dicembre l’Assessorato alla fp ha avviato la terza edizione di “Ritorno al futuro”, un bando pubblico che consente alla Regione di pagare i master post laurea ai ragazzi e alle ragazze pugliesi che intendono completare la propria specializzazione professionale in centri di alta formazione in Italia o all’estero. Per questo obiettivo la Regione ha destinato 19 mln di euro con cui “coprire” gli interventi di formazione che si concluderanno entro il 30 settembre 2011 e che oggi sono in itinere per le fasi di formazione in aula o di stage. Per la presentazione delle domande l’avviso ha scadenza al 22 gennaio 2010 e indica i requisiti di accesso ivi compreso quello del reddito familiare. La Regione finanzia master per 7500 euro se svolti in Puglia, di 15000 euro se svolti in Italia, di 25000 euro se svolti in altre Nazioni, di 3000 euro se svolti on line. Le modalità di erogazione sono sostanzialmente quelle delle edizioni precedenti. “Dopo il finanziamento dei dottorati di ricerca del nostro sistema universitario –ha commentato l’Assessore Losappio- ecco questa nuova iniziativa a sostegno dei nostri migliori “cervelli” che conseguiranno il valore aggiunto della specializzazione senza gravare di un centesimo sulle proprie famiglie. Paga la Regione e lo fa ben volentieri proprio quando la Gelmini taglia la ricerca e condanna i nostri migliori figli all’emigrazione; lo fa con cifre importanti (17 mln per i dottorati, 19 per i master) cosa mai accaduta prima. Se c’è ancora qualcuno che si interroga sulla differenza fra i governi di destra e quelli di sinistra troverà in queste misure alcune risposte. E così è anche per coloro che vogliono interrompere l’esperienza della Giunta Vendola perché considerano la politica solo come aritmetica o perché hanno interesse verso i poteri economici piuttosto che verso i pugliesi”. .  
   
   
NELLA GRANDE MELA PER STUDIARE LA PACE RIENTRATI DA NEW YORK, I RAGAZZI DI "OLTRE I CONFINI 3" SONO PRONTI PER LA FASE DI "RESTITUZIONE" ALLA COMUNITÀ  
 
Trento, 9 dicembre 2009 - Si è conclusa il 3 dicembre la seconda tappa del progetto formativo in materia di politiche giovanili “Oltre i confini 3” promosso dalla Provincia autonoma di Trento. Ventotto ragazzi, selezionati dai piani giovani di zona e d’ambito del Trentino, sono da poco rientrati da una settimana di studio a New York. Dopo una prima fase di formazione introduttiva, tenutasi in ottobre a Candriai, i giovani sono realmente andati oltre i confini, entrando fisicamente nei luoghi dove si lavora per favorire e sostenere la pace nel mondo e per risolvere i principali problemi politici, economici, sociali, umanitari ed ambientali. La settimana a New York ha previsto una serie di incontri all’Onu con alti funzionari e rappresentanti della delegazione della commissione europea, della rappresentanza permanente dell’Italia, della divisione per lo sviluppo sostenibile e con l’osservatore permanente della Santa Sede. Estremamente interessanti si sono rivelati anche gli incontri con il prof. Aldo Civico della Columbia University e con il dott. Francesco Mancini dell’International Peace Institute. Il programma formativo è stato tarato sugli obiettivi essenziali del progetto, che sono quelli di sensibilizzare ed avvicinare i giovani alle questioni dell’attualità internazionale e di favorire un loro ruolo nella creazione e sviluppo di una comunità, locale e globale, competitiva nella solidarietà ed attenta a valori quali lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, l’integrazione e la leadership responsabile. E’ giunto ora il momento di tracciare un bilancio delle esperienze formative fin qui realizzate e di restituire al territorio trentino alcune “pillole” di quanto appreso. Si terrà a gennaio la terza ed ultima fase del progetto, quella appunto restituiva, dove i ventotto ragazzi di “Oltre i confini 3” potranno confrontarsi con alcuni rappresentanti del tessuto economico, politico e sociale locale; sarà quella l’occasione anche per rilanciare nuove proposte progettuali, questa volta partendo proprio dalla realtà trentina. .  
   
   
GENOVESE NELLE SCUOLE, PARTE IL PROGETTO PILOTA OGGI ALLA ELEMENTARE CARDUCCI DI SESTRI PONENTE  
 
Genova, 9 Dicembre 2009 -Parte il progetto pilota per l´insegnamento del dialetto nelle scuole promosso dalla Regione Liguria in collaborazione con l´associazione A Compagna. Mercoledì 9 dicembre 2009, alle 9, presso l´istituto Comprensivo Sestri, nella scuola elementare paritaria "Giosuè Carducci", in viale Rigon, 16, a Sestri Ponente (Villa Rossi) il progetto, che coinvolgerà tutte le scuole elementari del comune di Genova, sarà presentato ai dirigenti scolastici e agli alunni dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e dal presidente dell´Associazione A Compagna Franco Bampi. .  
   
   
TRENTO: PROFESSIONI DELLA MONTAGNA: 134 NUOVI DIPLOMATI SONO GUIDE ALPINE, ACCOMPAGNATORI DI TERRITORIO, MAESTRI DI FONDO, SNOWBOARD E SCI ALPINO QUEST´ANNO È DIVENTATA GUIDA ALPINA-MAESTRO DI ALPINISMO MARIKA FAVÈ, LA PRIMA DONNA TRENTINA A DIPLOMARSI IN QUESTA PROFESSIONE.  
 
Trento, 9 dicembre 2009 - Una beneaugurante nevicata ha aperto la giornata dedicata alla consegna dei diplomi ai nuovi professionisti della montagna che hanno concluso il loro percorso formativo e sono diventati guide alpine, accompagnatori del territorio e maestri di sci, nelle discipline del fondo, snowboard e sci alpino. Nel pomeriggio l´assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini ha consegnato gli attestati professionali a 134 nuovi diplomati. Alla cerimonia, presso la Federazione Trentina della Cooperazione, c´erano anche il presidente del Collegio delle Guide Walter Vidi, il presidente del Collegio dei Maestri di sci Luciano Maturi e il presidente dell´Associazione dei Maestri di sci Maurizio Bonelli. "I miei complimenti - ha detto l´assessore Mellarini - a tutti voi per aver concluso un percorso formativo molto impegnativo che vi ha portati ad un importante traguardo professionale. La qualità dei nostri professionisti della montagna e del territorio è il biglietto da visita della nostra offerta turistica. Siamo consapevoli di quanto impegno e passione siano necessari per superare con successo i corsi abilitanti. Per il Trentino è però molto importante che sia alta la qualità professionale delle sue guide alpine, degli accompagnatori di territorio e dei maestri di sci perchè questi rappresentano i primi interlocutori con gli ospiti della nostra terra". Hanno completato il loro iter formativo 12 aspiranti guida alpina, 8 guide alpine-maestro d´alpinismo, 41 accompagnatori di territorio, 7 maestri di sci delle discipline del fondo, 26 maestri di sci delle discipline dello snowboard, 40 maestri di sci delle discipline alpine.
Aspirante Guida Battisti Lorenzo
Aspirante Guida Calvi Sergio
Aspirante Guida Canale Gianni
Aspirante Guida Cardelli Tommaso
Aspirante Guida Dallapozza Cristian
Aspirante Guida Dalpiaz Davide
Aspirante Guida De Zolt Sandro
Aspirante Guida Ghezzi Giovanni
Aspirante Guida Grisenti Armando
Aspirante Guida Masera Luciano
Aspirante Guida Pedrotti Roberto
Aspirante Guida Salvadei Fabio
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Beber Flavio
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Benacci Davide
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Bruni Andrea
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Centi Demis
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Favè Marica
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Filippi Diego
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Leskovian Jiri
Guida Alpina-maestro D´alpinismo Sighel Nicola
Accompagnatori Di Territorio Brömsen Michael
Accompagnatori Di Territorio Campostrini Nicola
Accompagnatori Di Territorio Canella Gabriele
Accompagnatori Di Territorio Ciaghi Laura
Accompagnatori Di Territorio Conci Thomas
Accompagnatori Di Territorio Corona Angelica
Accompagnatori Di Territorio Corso Manuel
Accompagnatori Di Territorio Dellantonio Stefano
Accompagnatori Di Territorio Facchinelli Barbara
Accompagnatori Di Territorio Gabrielli Sofia
Accompagnatori Di Territorio Gilmozzi Igor
Accompagnatori Di Territorio Gionta Ruggero
Accompagnatori Di Territorio Gomez D´arza Luca
Accompagnatori Di Territorio Guella Elena
Accompagnatori Di Territorio Guella Manuel
Accompagnatori Di Territorio Iachelini Cecilia
Accompagnatori Di Territorio Maffei Stefano
Accompagnatori Di Territorio Marsilli Alessandro
Accompagnatori Di Territorio Martinelli Giovanni
Accompagnatori Di Territorio Maurina Marco
Accompagnatori Di Territorio Mazzola Mauro
Accompagnatori Di Territorio Mosca Lorenzo
Accompagnatori Di Territorio Nicolussi Gastellan Galeno Silvio
Accompagnatori Di Territorio Osler Elena
Accompagnatori Di Territorio Pellegrini Natalia
Accompagnatori Di Territorio Pellizzari Maddalena
Accompagnatori Di Territorio Perini Giorgio
Accompagnatori Di Territorio Piffer Cornelio
Accompagnatori Di Territorio Quatrida Marco
Accompagnatori Di Territorio Salvadori Ilaria
Accompagnatori Di Territorio Salvaterra Francesco
Accompagnatori Di Territorio Savinelli Paola
Accompagnatori Di Territorio Scaglioni Guido
Accompagnatori Di Territorio Scala Michele
Accompagnatori Di Territorio Schgraffer Michele
Accompagnatori Di Territorio Veronesi Lisa
Accompagnatori Di Territorio Vian Andrea
Accompagnatori Di Territorio Villotti Marco
Accompagnatori Di Territorio Zandonati Michele
Accompagnatori Di Territorio Zanghellini Sandro
Accompagnatori Di Territorio Zoller Fausto
Maestro Fondo Boschetto Monica
Maestro Fondo Canella Gabriele
Maestro Fondo Covi Luciano
Maestro Fondo Cozzini Enrico
Maestro Fondo Iellici Daniela
Maestro Fondo Masè Violette
Maestro Fondo Zorzi Alessandro
Maestro Snow Barazzetti Alberto Maria
Maestro Snow Battisti Roberto
Maestro Snow Bertarelli Riccardo
Maestro Snow Bertoletti Dario
Maestro Snow Bettega Alessio
Maestro Snow Bettoni Stefano
Maestro Snow Bommartini Ivano
Maestro Snow Cereghini Bruno
Maestro Snow Chiettini Alessandro
Maestro Snow Maggi Marco Stavros
Maestro Snow Mastroianni Gregorio Martin
Maestro Snow Montauti Ivan
Maestro Snow Mosconi Lino
Maestro Snow Negri Matteo
Maestro Snow Onorini Fabio
Maestro Snow Paganini Christian
Maestro Snow Palaoro Alex
Maestro Snow Passerini Lorenzo
Maestro Snow Poli Michele
Maestro Snow Rech Andrea
Maestro Snow Rizzin Fabrizio
Maestro Snow Savino Mauro
Maestro Snow Soraruf Luca
Maestro Snow Strom Harry
Maestro Snow Vanoli Ludovico
Maestro Snow Viola Luca
Maestro D. A. Anselmo Daniele
Maestro D. A. Ballerin Marco
Maestro D. A. Bernardi Gianni
Maestro D. A. Bettega Luca
Maestro D. A. Bonapace Simone
Maestro D. A. Borgonovo Paolo
Maestro D. A. Bottamedi Francesco
Maestro D. A. Campostrini Anna
Maestro D. A. Cerquettini Veronica
Maestro D. A. Cristoforetti Camilla
Maestro D. A. Debertolis Gianluca
Maestro D. A. Delugan Massimo
Maestro D. A. Ferraglia Matteo
Maestro D. A. Filosi Luca
Maestro D. A. Franchini Silvestro
Maestro D. A. Ghetta Stephanie
Maestro D. A. Girardi Daniele
Maestro D. A. Lazzarini Federico
Maestro D. A. Lazzarini Giancarlo
Maestro D. A. Lorenz Cristina
Maestro D. A. Lorenz Mattia
Maestro D. A. Maffei Luca
Maestro D. A. Marchetti Corrado
Maestro D. A. Marchetti Roberto
Maestro D. A. Martinelli Eumir
Maestro D. A. Marzadro Matteo
Maestro D. A. Merlo Giorgia
Maestro D. A. Minenna Vincenzo
Maestro D. A. Moschen Gabriele
Maestro D. A. Pauletti Giulia
Maestro D. A. Pederiva Walter
Maestro D. A. Piva Nicola
Maestro D. A. Povinelli Christopher
Maestro D. A. Simonini Federico
Maestro D. A. Soliani Pini Gabriele
Maestro D. A. Stoffie Vittoria
Maestro D. A. Valentini Daniel
Maestro D. A. Zanolli Arvin
Maestro D. A. Zanoner Matteo
Maestro D. A. Zeni Marika
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FORMAZIONE: REGIONE ABRUZZO PUO´ SUPPLIRE ENTI CESSATI O REVOCATI GLI ALLIEVI AVRANNO PERCORSI FORMATIVI CERTIFICATI  
 
Pescara, 9 dicembre 2009 - Il Consiglio Regionale ha approvato alla unanimità, nella seduta di martedì 1 dicembre , la norma che introduce il potere sostitutivo della Regione per il rilascio delle certificazioni di frequenza e profitto agli allievi dei corsi di formazione di Enti cessati o revocati. Il testo di modifica del regolamento regionale n. 12/95, già approvato dalla Giunta e dalla Iv Commissione del Consiglio, è una proposta dell´Assessore alla Formazione, Paolo Gatti. "Ringrazio tutti i consiglieri regionali per questo voto bipartisan - commenta l´Assessore - che sana una evidente ingiustizia. L´intervento normativo consentirà di garantire agli allievi il diritto di ottenere una certificazione dei percorsi formativi dei corsi frequentati e autorizzati o finanziati dalla Regione - spiega Gatti - ovviando all´impossibilità del rilascio dei predetti documenti da parte degli Enti che nel frattempo hanno cessato l´attività formativa o sono incorsi nella revoca dell´accreditamento. Centinaia di ragazzi potranno, adesso, vantare in modo legale i loro diritti acquisiti e farli valere legittimamente sul mercato del lavoro. " La norma, infatti, modifica il regolamento che nella vecchia versione penalizzava tanti giovani abruzzesi, privi di certificazioni per questioni estranee alla loro volontà e al loro impegno dopo un´ attività formativa svolta in modo corretto. .  
   
   
INCONTRO DEL PRESIDENTE ROLLANDIN CON GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DELLA VALLE D’AOSTA,  
 
Aosta, 9 dicembre 2009 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha incontrato il 4 dicembre all’Università della Valle d’Aosta, i rappresentanti della Facoltà di psicologia. L’appuntamento, a cui hanno partecipato anche il Rettore Pietro Passerin d’Entreves e il Direttore amministrativo Franco Vietti, è stato convocato dallo stesso Presidente, che lunedì scorso aveva già incontrato gli studenti che avevano avanzato alcune richieste rispetto al futuro della laurea specialistica. Rollandin ha esordito dicendo che: «cinque giorni fa ci siamo presi l’impegno di fare degli approfondimenti e questo è stato fatto: dal punto di vista amministrativo e tecnico, quindi accademico, e politico. Dalla verifica politica è emersa la volontà di sostenere la proposta fatta dagli studenti dando la possibilità a chi frequenta a oggi il secondo e terzo anno di completare il proprio ciclo di studi e arrivare alla laurea magistralis. » «La proposta – aggiunge il Rettore Pietro Passerin d’Entreves – va nel senso auspicato dai ragazzi e al momento riguarderà gli anni accademici 2010/2011 e 2011/2012. La Facoltà non ha avanzato altre richieste. Per gli studenti che frequentano attualmente il primo anno non possiamo invece prendere impegni in quanto il bilancio è triennale e le nostre previsioni arrivano al 2012». Rollandin ha aggiunto che «ora diamo garanzie per il secondo e terzo anno, per il primo anno ci riserviamo di vedere cosa verrà fatto a livello nazionale, anche nel rispetto del patto di stabilità. Voglio comunque precisare che la possibilità che viene data per la specializzazione dei laureandi in psicologia non graverà sulle tasse degli altri studenti universitari. Ci sarà infatti un incremento da parte della Regione dei fondi a favore dell’Università». Il Presidente e il Rettore si sono quindi impegnati a portare la proposta nel prossimo Consiglio di amministrazione dell’Università, che si riunirà il 9 dicembre. .  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO, SE NE DISCUTE ALL´UNIVERSITA´ DI ANCONA .  
 
 Ancona, 9 Dicembre 2009 - Gli impegni presi recentemente dal presidente Spacca e dall´assessore all´Istruzione, Stefania Benatti per contribuire alla risoluzione dei problemi evidenziati dagli studenti universitari di Ancona circa il diritto allo studio e la situazione degli studentati, sono stati concretizzati. Un milione di euro destinato all´Ersu per la manutenzione degli alloggi universitari e in parte per avviare la ristrutturazione dell´edificio ´Buon Pastore´, e` stato inserito nel bilancio regionale 2010. Questa la sintesi del confronto del 3 dicembre tra l´assessore Benatti e gli studenti dell´Universita` di Ancona che fanno capo alla Lista Gulliver, arrivati in Regione per una manifestazione. L´assessore Benatti si e` soffermata con gli studenti sulla gradinata della sede regionale, ascoltando le richieste e poi spiegando loro che molto lavoro e` stato fatto in 11 mesi, da quando cioe` ha assunto la delega di assessore: ´la previsione in bilancio di 1 milione di euro ´ ha detto - oltre la spesa annua corrente di piu` di 6 milioni ( il 26,5% della spesa totale per tutti gli Atenei) per l´Ersu di Ancona, credetemi, e` uno sforzo notevole da parte di una Regione che deve combattere ogni giorno per cercare di sanare i continui tagli alle risorse da parte del Governo nazionale, anche in settori dove e` stata delegata totalmente la competenza regionale e in ambiti che prevedono interventi per l´esercizio di diritti insopprimibili, come le politiche sociali, per le quali si parla di riduzioni anche dell´85%. ´ ´Consapevoli, quindi, delle difficili condizioni che molti studenti fuori sede devono affrontare, il diritto allo studio ´ ha ribadito l´assessore Benatti alla quale, insieme al presidente Spacca, sono stati riconosciuti dagli studenti la disponibilita` al dialogo e al confronto diretto - e` oggetto di massima attenzione e l´impegno finanziario preso dimostra l´assunzione di una importante presa in carico nella programmazione regionale. ´ .  
   
   
25 MLN AI COMUNI SICILIANI PER TRASPORTO ALUNNI SCUOLE SUPERIORI  
 
Palermo, 9 dicembre 2009 - Venticinque milioni di euro per il rimborso ai Comuni delle spese di trasporto interurbano degli alunni delle scuole medie superiori. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato il 4 dicembre il decreto con il quale sono stati ripartiti i fondi ai Comuni interessati. Previsto il rimborso integrale del costo sostenuto, in favore dei Comuni con meno di 10mila abitanti e il riparto proporzionale della somma residua per i restanti enti locali. Destinatari del beneficio sono gli alunni della scuola media superiore, che si recano presso altri comuni, per frequentare scuole pubbliche statali o paritarie, il cui indirizzo scolastico non è presente nel proprio comune di residenza. A guidare la graduatoria dei Comuni che hanno ottenuto il contributo maggiore c’è Sortino, in provincia di Siracusa (286mila euro), seguito da Misilmeri, nel palermitano (220mila), Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa (204mila) e Zafferana Etnea, nel catanese (201mila). Al quinto posto Solarino, sempre nel siracusano, (187mila). La provincia con più finanziamenti è Palermo, che ottiene 5,763 milioni di euro. Seguono Messina (5,167), Catania (3,948), Agrigento (3,090), Siracusa (1,694). Chiudono la classifica Enna (1,597), Caltanissetta (1,477), Trapani (1,245) e Ragusa (1,014). .  
   
   
300 MILA EURO DELLA REGIONE CAMPANIA PER GLI ABBONAMENTI RIDOTTI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI PER IL 2010  
 
Napoli, 9 dicembre 2009 - La giunta regionale della Campania, su proposta degli assessori ai Trasporti, Ennio Cascetta, e alla Ricerca scientifica e all´Università, Nicola Mazzocca, ha approvato lo stanziamento di un contributo di 300mila euro per le agevolazioni tariffarie sui biglietti di trasporto per gli studenti universitari della Campania per l´anno 2010. I beneficiari delle agevolazioni sono studenti che frequentano esclusivamente corsi universitari, esclusi i corsi di specializzazione, a cui vanno equiparati, per legge, quelli gestiti dagli Istituti Superiori, con limite di età sino a 26 anni. Il contributo regionale servirà a coprire la differenza tra il prezzo degli abbonamenti rilasciati agli studenti universitari a tariffa piena, e il prezzo a tariffa ridotta prevista dalle agevolazioni del Consorzio Unicocampania sulla base del reddito Isee. La Regione Campania sostiene sin dal 2004 azioni per la promozione della mobilità giovanile a garanzia del diritto allo studio attraverso convenzioni con il Consorzio Unicocampania che coordina e promuove attività idonee a determinare un´integrazione delle tariffe, degli orari e dei percorsi dei mezzi di trasporto. "La decisione di oggi è molto importante - dichiara l´assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta - in quanto rappresenta un impegno significativo da parte della Regione in termini di risorse per garantire la massima mobilità e il diritto allo studio alle fasce sociali maggiormente disagiate. Voglio ricordare che a queste agevolazioni si aggiungono quelle che l´Assessorato ai Trasporti garantisce poi per altre categorie deboli come i diversamente abili, per i quali abbiamo stanziato altri 2,4 milioni di euro per novemila abbonamenti, e i tre milioni di euro per le agevolazioni per gli studenti delle scuole, per altri 170mila abbonamenti mensili". "Continuiamo - ha dichiarato l’assessore all’Università e Ricerca, Nicola Mazzocca - a promuovere il diritto allo studio anche per l’anno 2010 sostenendo i servizi per gli studenti universitari. Si tratta di un intervento ancor più importante in un momento di difficoltà economica che vede la Regione Campania sempre attenta a soddisfare i bisogni dei giovani impegnati nello studio e nella formazione per la qualificazione delle competenze". .  
   
   
DROGA. 700 RAGAZZI DELLE SUPERIORI DI MILANO ALLO SPETTACOLO DI SAN PATRIGNANO  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - Si è svolto il 3 dicembre, presso l´auditorium "Don Bosco" dell´istituto Salesiani di via Melchiorre Gioia, lo spettacolo “Ragazzi Permale”, messo in scena da Tiziano e Alessandro, due ospiti di San Patrignano che hanno terminato il loro percorso di recupero presso la comunità. Ad accompagnare i ragazzi il conduttore Francesco Apolloni. “Attraverso il linguaggio del teatro, i due giovani hanno catturato l´attenzione di 700 studenti delle scuole superiori di Milano, affrontando tematiche delicatissime, come l’uso di droghe – ha detto l´assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli -. Questo è il secondo anno che Milano ospita lo spettacolo ‘Ragazzi Permale’, a conferma del fatto che il Comune ha a cuore i giovani e ha all’attivo numerosi progetti che riguardano le politiche giovanili. Dalla prevenzione del disagio, all’inclusione sociale; dall’integrazione scolastica, alla prevenzione e al recupero di ragazzi con comportamenti a rischio, legati all’abuso di droga e alcol. Su quest’ultimo aspetto, insieme ad alcune realtà del terzo settore, abbiamo avviato percorsi di accompagnamento, educazione e recupero sociale per le persone che liberamente sceglieranno di essere assistite in un progetto personalizzato di reinserimento”. “La tragica realtà che oggi facciamo finta di non vedere – ha spiegato Andrea Muccioli, responsabile della comunità di San Patrignano che oggi ospita 1500 ragazzi - è che c’è un esercito di ragazzi che scappano da se stessi. Sono i drogati normali, il frutto di un cocktail avvelenato di egoismo e superficialità, di disinteresse e rassegnazione al quale ci siamo assuefatti. Ma il problema non è più solo il ragazzino che a 12 anni fuma droga. Nella stanza a fianco c’è suo padre che sta facendosi una riga di coca. Bisogna quindi intervenire sul disagio familiare creando centri di ascolto e socializzazione, proponendo a chi si sta distruggendo un cambiamento: correre il rischio di fare gli educatori”. Le attività di prevenzione fanno parte del progetto “Drugs Off” che dal 2005 ha portato i suoi spettacoli in giro per l’Italia realizzando oltre 200 tappe e incontrando quasi 150. 000 studenti. .  
   
   
DISAGIO GIOVANILE, 2 MILIONI E MEZZO PER GLI ORATORI DELLA CAMPANIA. ON LINE L´AVVISO PUBBLICO  
 
Napoli, 9 dicembre 209 - - E´ stato pubblicato il 3 dicembre sul sito www. Regione. Campania. It l´avviso pubblico per la presentazione delle domande di contributo per le attività di prevenzione del disagio e di educazione alla pace e alla solidarietà rivolte a giovani e minori. Possono presentare la richiesta di finanziamento le parrocchie che vogliono potenziare le attività di oratorio, gli oratori salesiani e di San Filippo Neri che organizzano attività per ragazzi in luoghi diversi dalle parrocchie, e gli enti di culto riconosciuti dallo Stato Italiano impegnati in attività a favore di giovani e minori. La domanda va inoltrata al Settore Assistenza Sociale dell´Assessorato alle Politiche sociali della Regione Campania, guidato da Alfonsina De Felice. Lo stanziamento complessivamente a disposizione è pari a 2 milioni e mezzo di euro. A partire dalla data di pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, ci saranno 40 giorni di tempo per presentare le domande di finanziamento. .  
   
   
STUDIO RIVELA IL SEGRETO DELLE VERNICI STRADIVARI  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - La grande bellezza dei violini Stradivari si deve alle sostanze a disposizione nei primi anni del Xviii secolo, largamente utilizzate dagli artisti dell´epoca: questo quanto afferma una ricerca pubblicata nella rivista Angewandte Chemie International Edition. I risultati smentiscono quindi le teorie - diffuse ormai da tempo - secondo le quali il mastro liutaio, per le sue vernici, avrebbe fatto ricorso a ingredienti rari o segreti. "Era semplicemente un grande maestro nel suo campo", ha commentato il primo autore dello studio, Jean-philippe Echard del Musée de la Musique a Parigi (Francia). L´unione europea ha sostenuto lo studio nell´ambito del progetto Ia-sfs ("Integrating activity on synchrotron and free electron laser science"), finanziato in riferimento alla linea di bilancio dedicata alle "Infrastrutture di ricerca" del Sesto programma quadro (6° Pq). Antonio Stradivari (1644-1737) è stato uno dei liutai più famosi di tutti i tempi. Dal 1665 fino alla sua morte ha creato violini e altri strumenti a corda di eccezionale qualità. La straordinarietà della corposità del suono prodotto dagli strumenti continua ad incantare il pubblico di tutto il mondo. Tuttavia, la corposità del suono non è l´unica peculiarità che ha forgiato l´unicità di questi strumenti che sono, infatti, anche di rara bellezza. Per secoli gli esperti si sono interrogati su quale tipo di vernice avesse utilizzato Stradivari; sono stati in molti a ipotizzare che la perfezione delle finiture fosse imputabile all´impiego di ingredienti rari, se non addirittura segreti. In questo ultimo studio, effettuato da un team composto da scienziati e liutai francesi e tedeschi, sono stati studiati cinque strumenti (di cui quattro violini e una viola d´amore, così denominata per il cupido bendato intagliato sulla stessa) creati dal maestro. Gli strumenti, ospitati presso il Musée de la Musique, sono stati prodotti in un periodo di 30 anni. Il team ha prelevato minuscoli campioni di legno e vernice da alcune aree degli strumenti attentamente selezionate. I campioni sono poi stati sottoposti a numerosi test che hanno fornito ai ricercatori informazioni senza precedenti relative alla composizione dei diversi strati della vernice utilizzata. Le analisi hanno rivelato che Stradivari utilizzava due strati di vernice: un semplice olio siccativo in grado di penetrare fino a un decimo di millimetro nel legno dello strumento - che veniva probabilmente utilizzato come sigillante - e un secondo strato costituito da olio, resina di pino e pigmenti. "Sebbene i cinque strumenti siano stati prodotti nell´arco di tre decenni, le vernici utilizzate sono molto simili tra loro", ha spiegato il dottor Echard. "Stradivari applicava prima una mano di olio per sigillare il legno, simile a quello utilizzato dai pittori della stessa epoca, a cui non aggiungeva né stucchi né pigmenti. Non abbiamo rilevato uno strato ricco di minerali, come era stato suggerito da alcuni lavori precedenti. Il grande mastro liutaio applicava poi uno strato di olio e resina leggermente colorato". Lo strumento più antico - un violino del 1692 chiamato "Long Pattern" - sembra non presentare, nello strato più superficiale, alcun pigmento. Mentre la vernice di un violino del 1724 - il "Sarasate" - contiene vermiglio. La ricerca ha inoltre consentito di identificare altri due tipi di pigmenti rossi nelle finiture di Stradivari: il primo è stato probabilmente ottenuto dalla tintura della cocciniglia del carminio (insetto utilizzato come colorante), mentre il secondo è stato prodotto a partire dall´ossido di ferro. I ricercatori ritengono che proprio l´utilizzo di diversi pigmenti consentisse a Stradivari di creare una vasta gamma di colori per i propri strumenti. I pigmenti a cui ricorreva erano largamente utilizzati dagli artisti suoi contemporanei. "Abbiamo scoperto che Stradivari impiegava ingredienti comuni e semplici da reperire, a cui attingevano ampiamente anche gli artigiani e gli artisti del Xviii secolo", conclude il team. "Queste conclusioni sono di importanza fondamentale perché restituiscono dignità storica ad Antonio Stradivari: forse non era in possesso di ingredienti insoliti o "segreti", ma era un artigiano di straordinaria abilità, che conosceva perfettamente i trucchi del mestiere di liutaio, in particolare quelli della finitura del legno. Per maggiori informazioni, visitare: Angewandte Chemie International Edition: http://www. Angewandte. Org Cité de la Musique: http://www. Citedelamusique. Fr Staatliche Akademie der Bildenden Künste: http://www. Abk-stuttgart. De/frames. Php .  
   
   
TEMPERATURE, IL DECENNIO DELLE ANOMALIE CON IL 2009, QUINTO NELLA CLASSIFICA STILATA DALL’ISAC-CNR, TUTTI I PRIMI 10 ANNI PIÙ CALDI DEGLI ULTIMI DUE SECOLI IN ITALIA RISULTANO SUCCESSIVI AL 1990 E SEI DI QUESTI SONO DEGLI ANNI 2000. INOLTRE, 16 TRA I PRIMI VENTI SONO SUCCESSIVI AL 1980  
 
Roma, 9 dicembre 2009 - Il 2009 si posiziona al quinto posto tra i più caldi degli ultimi due secoli in Italia: lo attesta la banca dati del gruppo di Climatologia storica dell´Istituto di scienze dell´atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-cnr). L’anno appena trascorso (in climatologia gli anni si misurano da dicembre a novembre) presenta una anomalia positiva, cioè una maggior temperatura, di 1,15°C rispetto alla media del periodo assunto come riferimento, quello tra 1961 e 1990. “È però interessante soprattutto notare che, con il 2009, tutti i primi 10 anni più caldi dal 1800 ad oggi in Italia sono successivi al 1990 e che, di questi, sei su 10 sono successivi al 2000. Si tratta di dati che confermano la tendenza positiva della temperatura”, spiega Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia storica Isac-cnr: “Altrettanto indicativo che ben 16 anni tra i primi 20 più caldi siano successivi al 1980”. La top ten per temperature degli ultimi due secoli è infatti la seguente: 2003, 2001, 2007, 1994, 2009, 2000, 2008, 1990, 1998, 1997. L’anomalia media di questi primi 10 anni è di 1,2°C in più rispetto al periodo di riferimento, mentre l’anomalia media dei sei anni successivi al 2000 è leggermente superiore, di 1,3°C. Scendendo nel dettaglio, nel 2009 le stagioni più degne di nota sono state la primavera, al quarto posto tra le più calde negli ultimi duecento anni con 1,76°C di anomalia positiva rispetto alla media 1961-1990, e l’estate, al quinto posto con 1,87 gradi in più. Per quanto concerne i mesi, notevoli il maggio, che si pone al terzo posto tra i mesi corrispondenti degli ultimi due secoli, con 2,9°C di anomalia positiva, e l’agosto, con 2,75°C. “Questi dati confermano un comportamento statisticamente non significativo a livello mensile e stagionale”, osserva Nanni. “È però interessante che, in coincidenza di questa casualità nel comportamento delle anomalie, si registri una presenza diffusa durante l’anno di quelle positive”. Ben 10 mesi su 12 del 2009, infatti, hanno un´anomalia positiva rispetto alla media convenzionale. E un analogo andamento di diffusa presenza di anomalie positive di temperature si è registrato in ognuno dei primi dieci anni in classifica. “È ancora interessante il quadro delle anomalie massime e minime della temperatura media nei 200 anni per ciascun mese dell´anno”, prosegue la ricercatrice Isac-cnr. “Se si escludono gennaio, novembre e dicembre (i più caldi di questi tre mesi si ebbero rispettivamente nel 1804, 1926 e 1825) le temperature massime di tutti i mesi sono state registrate in anni recenti: il febbraio 1990 con +2,93°C, il marzo 2001 con 3,5, l’aprile 2007 con 3,13, il settembre 1987 con 2,92, l’ottobre 2001 con 2,9. C’è poi il 2003, l’anno più caldo degli ultimi duecento: un record ottenuto soprattutto a causa di una straordinaria ondata di calore tra maggio e agosto, con anomalie positive consistenti e prolungate: rispettivamente 3,05, 5,12, 2,84 e 4,45°C in più della media 1961-90 di ciascun mese”. Per converso, si nota che le temperature minime di ciascun mese, da gennaio a dicembre, si sono avute tutte in anni molto distanti: dieci risalgono addirittura all’800, il settembre è del 1912 e l’ottobre del 1974. “Va ribadito che la ricostruzione del clima deve essere fatta a livello globale e che risulta da una media delle ricostruzioni relative a zone molto più ristrette, di cui la nostra è un importante tassello”, avverte Nanni. “Al proposito è necessario evidenziare che l´Italia dispone delle serie di dati strumentali tra le più lunghe al mondo e, grazie alla realizzazione della nostra banca dati, può dare uno dei contributi più attendibili: per l´intervallo di tempo coperto, per l´alta risoluzione spaziale di serie ultrasecolari e per la qualità delle serie, ‘ripulite’ con metodi molto accurati dai segnali di origine ‘non climatica’ grazie anche alle notizie storiche recuperate (spostamenti delle stazioni, sostituzioni di strumenti, malfunzionamenti, etc. ). I nostri risultati sono pubblicati sulle più qualificate riviste internazionali del settore e la banca dati dell´Isac-cnr, nell’ambito del progetto europeo Alp-imp, ha contribuito a creare un database climatico di circa 250 stazioni distribuite su una vasta regione europea centrata sulle Alpi, la Greater Alpine Region, il più attendibile e completo al mondo per arco temporale coperto e risoluzione spaziale”. Per quanto riguarda le precipitazioni, infine, per il 2009 c’è poco da segnalare. “L’anomalia è stata del + 11% rispetto alla media convenzionale, che pone l’anno al 58° posto nella classifica”, conclude la ricercatrice. “Il maggio è stato però il più secco degli ultimi 200 anni e anche agosto si è collocato al quarto posto per scarsità di precipitazioni. Molto piovoso, invece, luglio. Non dobbiamo poi dimenticare che, se consideriamo il periodo novembre 2008-aprile 2009, abbiamo registrato un primato: 54% in più della media climatologica del periodo 1961-1990, mai negli ultimi due secoli era piovuto così tanto in Italia nello stesso periodo”. .  
   
   
NUOVA RELAZIONE EVIDENZIA GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN ANTARTIDE  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 - In Antartide, l´aumento dei livelli di gas a effetto serra e il restringimento del buco dell´ozono potrebbero determinare, nel corso del prossimo secolo, un incremento delle temperature di ben 3°C. Una variazione che contribuirà sensibilmente all´innalzamento del livello dei mari, come si afferma in una recente relazione opera di un gruppo di scienziati che si occupano proprio di questa regione. Il comitato scientifico per le ricerche antartiche (Scientific Committee on Antarctic Research, Scar) ha presentato la prima relazione esaustiva sulla situazione climatica in Antartide e sugli effetti reciproci tra questa e il sistema climatico globale. La relazione si basa sul lavoro svolto da 100 scienziati di fama internazionale provenienti da 13 paesi diversi. Oltre a descrivere le più recenti scoperte ottenute dall´attività di ricerca in Antartide, la relazione evidenzia quali sono le priorità di ricerca per il futuro e risponde alle pressanti domande poste dagli attori politici sullo scioglimento della grande calotta glaciale antartica, l´innalzamento del livello del mare e la biodiversità. "L´antartide rappresenta una fonte di informazioni sul pianeta senza pari". La relazione descrive quanto già noto e illustra in che modo l´attività umana sia determinante per la rapida progressione del cambiamento climatico, spiega il dottor Colin Summerhayes dello Scott Polar Research Institute (Regno Unito), direttore esecutivo di Scar. "Convogliando questi dati multidisciplinari in un´unica fonte aiutiamo scienziati e attori politici a imparare a distinguere i cambiamenti climatici dovuti ai cicli naturali del Pianeta dai cambiamenti indotti dall´uomo," ha detto il dottor Summerhayes. "Il lavoro è di particolare importanza poiché contestualizza il cambiamento climatico che investe l´Antartide e ne rivela l´impatto sul resto del pianeta". Una delle scoperte principali degli ultimi anni è relativa all´interazione esistente tra il buco dell´ozono sopra l´Antartide e il cambiamento climatico. Alcuni studi hanno evidenziato che proprio il buco dell´ozono sopra l´Antartide ha evitato che il cambiamento climatico avesse un impatto ancora più significativo sulle regioni ricoperte dai ghiacci. Gli accordi internazionali si sono dimostrati efficaci per la riduzione nell´atmosfera dei livelli di sostanze chimiche che alimentano la crescita del buco nell´ozono, le cui dimensioni si sono infatti stabilizzate. Con la progressiva riduzione della sua estensione - prevista per i prossimi decenni - il buco dell´ozono non sarà tuttavia più in grado di proteggere l´Antartide dall´impatto del cambiamento climatico. Al contempo, l´aumento dei livelli di biossido di carbonio fa registrare la crescita più rapida degli ultimi 800. 000 anni. Di conseguenza, si prevede che le temperature in Antartide cresceranno di ben 3°C durante il prossimo secolo. Nonostante questa variazione, le temperature in questa regione rimarranno di molto inferiori a 0°C. Tuttavia, si stima che lo scioglimento dei ghiacci della calotta dell´Antartide occidentale contribuirà "per alcune decine di centimetri" a un innalzamento del livello del mare che si prevede raggiungerà 1,4 metri entro il 2100. Sotto il profilo della biodiversità, il cambiamento climatico che investe l´Antartide ha visto precipitazioni sulla Penisola Antartica durante la stagione estiva che hanno determinato la rapida crescita di flora, fauna e della popolazione microbica. Nei mari che circondano il continente, la riduzione dei ghiacci marini ha causato, in alcune aree, sensibili variazioni nel ciclo di crescita delle alghe e una riduzione degli esemplari di krill, organismi di piccole dimensioni simili a gamberetti di cui si nutrono numerose creature. Per quanto concerne il futuro, gli scienziati sottolineano la necessità di raccogliere una maggiore quantità di dati sul clima nelle regioni polari, e l´esigenza di acquisire più conoscenze sui cambiamenti che hanno investito la situazione climatica in passato. "Il dato che mi ha maggiormente sorpreso è che proprio il buco dell´ozono - ovvero un elemento nato dall´impatto negativo delle attività umane - abbia protetto gran parte dell´Antartide dal cambiamento climatico. La comprensione delle complessità di tali eventi è una vera e propria sfida per gli scienziati. È essenziale che la comunicazione con la società e gli attori politici su questi argomenti avvenga nel modo più sensato possibile", conclude il professor John Turner del British Antarctic Survey, primo autore dello studio. "Non vi è alcun dubbio che il mondo sia in evoluzione e che l´attività umana acceleri il cambiamento climatico", afferma. "Questa relazione è un passo importante per garantire che i dati principali e più aggiornati siano raccolti in un´unica fonte. Essa pone le basi per la futura attività di ricerca in Antartide e ci fornisce le conoscenze necessarie per convivere con il cambiamento climatico". Per maggiori informazioni, visitare: Scientific Committee on Antarctic Research (Scar): http://www. Scar. Org British Antarctic Survey (Bas): http://www. Bas. Ac. Uk/ .  
   
   
DALLA REGIONE SARDEGNA 35MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI IDRICI E INVASI  
 
Cagliari, 9 Dicembre 2009 - Lo ha spiegato il 3 dicembre l´assessore regionale dei Lavori Pubblici, Angelo Carta, illustrando, nel corso di una conferenza stampa, i dettagli della delibera approvata dalla Giunta nell’ultima riunione. Il finanziamento prevede: la realizzazione della diga di Cumbidanovu sull’Alto Cedrino, gli interventi sulla diga di Maccheronis sul fiume di Posada, gli interventi sulla diga di Medau Zirimilis sul Rio Casteddu, la realizzazione delle dighe sul Rio Monti Nieddu e Is Canargius, gli interventi sul canale adduttore principale del Flumendosa, la razionalizzazione ed il completamento del collegamento Cixerri a Genna Is Abis – Punta Gennarta, la ristrutturazione delle linee del Coghinas I e Ii. "La Regione in un momento in cui non c’è un’emergenza idrica - ha precisato l’assessore Carta - si occupa di intervenire su numerose opere che consentiranno di migliorare il sistema di accumulo e di distribuzione della risorsa “acqua”. E’ una delibera importante - ha proseguito - che rende disponibili, nell’immediato, 35 milioni di euro nell’ambito del “Sistema Idrico Multisettoriale Regionale” che serviranno anche a far ripartire alcuni cantieri, dando respiro anche dal punto di vista del lavoro e dell’occupazione in tutta la Sardegna”. "Queste risorse - ha evidenziato l’esponente dell’Esecutivo nel corso della conferenza stampa - consentiranno di aumentare la capacità totale di invaso della nostra regione ad oltre un miliardo e 700 milioni di metri cubi. Il sistema idrico, che conta 54 invasi, rappresenta oltre il 10% del totale degli invasi al livello nazionale. Le infrastrutture idriche - ha concluso Carta - sono fondamentali per lo sviluppo e stiamo programmando al meglio le risorse per far si che tutti i territori possano considerare l’emergenza idrica un lontano ricordo". .  
   
   
PIANO DI AZIONE AMBIENTALE: L´ACCORDO A FORLÌ-CESENA  
 
Bologna, 9 dicembre 2009 - Sviluppo della raccolta domiciliare dei rifiuti, potenziamento delle stazioni ecologiche, implementazione del sistema di raccolta differenziata nei comuni costieri, in quelli del Parco delle Foreste Casentinesi e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, recupero e restauro di habitat naturali e recupero ambientale di tre discariche esaurite: questi i progetti che hanno ottenuto il finanziamento dal Piano d’azione Ambientale della Regione, con uno stanziamento regionale di 2 milioni 444 mila euro ed un investimento complessivo di oltre 5 milioni e 200 mila euro. L´accordo è stato siglato il 3 dicembre a Forlì dall´Assessore all´ambiente Lino Zanichelli per la Regione e dall´assessore Luciana Garbuglia della Provincia e segna l´avvio degli interventi presentati dalla stessa Provincia nonché dai Comuni e dal Gestore del Servizio Rifiuti Urbani. Complessivamente il Piano di azione ambientale regionale 2008-2010, mette in campo in Emilia-romagna risorse per 26 milioni di euro, in grado di movimentarne oltre il doppio. La quota maggiore del finanziamento nel territorio forlivese e cesenate andrà a progetti che riguardano la gestione e riduzione dei rifiuti, un impegno prioritario per la Provincia, che alla fine del 2008 vedeva la percentuale di raccolta differenziata attestarsi al 42,84%. Oltre 1 milione e mezzo di fondi regionali consentirà di compiere un passo avanti decisivo in questo settore verso il raggiungimento dell’obiettivo del 65% entro il 2012. “Con questa firma prendono il via progetti concreti che miglioreranno la qualità ambientale nel territorio forlivese e cesenate - ha dichiarato l’assessore Zanichelli – dando in particolare una spinta alla raccolta differenziata non solo tramite il “porta a porta” ma anche attraverso interventi nei Comuni di fascia costiera e nei Comuni del Parco”. “Importante per fare crescere l´educazione alla raccolta differenziata – ha continuato Zanichelli - il progetto rivolto alle scuole secondarie. Significativo anche il progetto di valorizzazione della biodiversità che verrà realizzato insieme al Parco. ” I progetti - Il progetto più corposo dal punto di vista dell´investimento, con un costo complessivo di oltre 3 milioni 700 mila euro dei quali 1 milione 591 mila di finanziamento regionale , riguarda l´ottimizzazione della gestione e riduzione dei rifiuti. Si prevede di raggiungere tale finalità attraverso svariati interventi: il potenziamento del sistema dei centri di raccolta esistenti e la realizzazione di un nuovo centro a Meldola, l’ integrazione del sistema di raccolta differenziata finalizzata al maggior coinvolgimento dell´utenza nei comuni della fascia costiera e di quelli del Parco; l’attività di start up del servizio di raccolta dei rifiuti urbani con sistema porta a porta nel territorio dei comuni di Forlì, Cesena, Bertinoro e Meldola; il progetto di implementazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di un sistema di raccolta differenziata che mira a far aumentare la sensibilità nei confronti della riduzione dei rifiuti attraverso il coinvolgimento dei ragazzi e degli insegnanti. Il progetto legato alla conservazione e mantenimento della biodiversità, che ha ottenuto 390 mila euro di finanziamento, vede protagonista la Provincia che provvederà alla realizzazione degli interventi previsti, in collaborazione – anche finanziaria - con il Parco per il recupero di habitat di prateria e realizzazione strutture per piccoli anfibi; il restauro conservativo di ambienti ruderali e manufatti di interesse storico-testimoniali quali siti per chirotteri, micro mammiferi e rettili ed infine la manutenzione e la salvaguardia di alberi monumentali e castagneti da frutto. Oltre 460. 000,00 euro sono stati assegnati ai Comuni di Bertinoro, Cesenatico e Sarsina, per il recupero ambientale di tre discariche esaurite. .  
   
   
VENETO: COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE PER PIATTAFORMA RECUPERO RIFIUTI  
 
 Cerea Venezia, 9 dicembre 2009 - La Giunta veneta, su proposta dell’assessore Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale con prescrizioni, approvando l’intervento, sul progetto per la realizzazione nel comune veronese di Cerea di una variante sostanziale all’impianto per la raccolta, stoccaggio e trattamento, finalizzato al recupero di rifiuti speciali non pericolosi, selezione, cernita e adeguamento volumetrico di rifiuti costituiti da carta, cartone, legno e plastica. “Nel formalizzare la decisione – ha spiegato Chisso – la Giunta ha fatto proprio il giudizio, adottato all’unanimità dei presenti, della Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale, la quale ha tra l’altro considerato che si tratta di un impianto, coperto da brevetto nella sua ultima fase di trattamento di recupero degli inerti, per ottenere Materie Prime Secondarie di elevata qualità”. La Giunta regionale ha inoltre rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni della Commissione Via ed esclusivamente per i lavori di ampliamento della piattaforma per il recupero di rifiuti speciali, l’esercizio dell’impianto per il recupero di rifiuti speciali non pericolosi con le potenzialità nella configurazione attuale; l’esercizio dell’impianto per il recupero di rifiuti costituiti da carta, cartone, legno e plastica con le potenzialità aumentate. . .  
   
   
COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE PER ADEGUAMENTO IMPIANTO STOCCAGGIO – RECUPERO RIFIUTI E DEMOLIZIONE VEICOLI A SAN POLO DI PIAVE  
 
 Venezia, 9 dicembre 2009 - La Giunta veneta, su proposta dell’assessore Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale con prescrizioni e raccomandazioni, approvando l’intervento, sul progetto di ampliamento e adeguamento funzionale dell’impianto di stoccaggio, recupero rifiuti e demolizione veicoli nel comune trevigiano di San Polo di Piave. “Nel formalizzare la decisione – ha spiegato Chisso – la Giunta ha fatto proprio il giudizio, adottato all’unanimità dei presenti, della Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale”. Il progetto riguarda un incremento dei quantitativi di rifiuti trattabili presso un impianto esistente a San Polo di Piave, già autorizzato dalla Provincia di Treviso, limitatamente ai rifiuti non pericolosi. Tale aumento prevede il passaggio dalle attuali 295 tonnellate/giorno a 350 tonnellate/giorno. Le prescrizioni imposte prevedono che le aree verdi interessino almeno il 15 per cento della superficie fondiaria e siano collocate in modo da mimetizzare le aree interessate allo stoccaggio; inoltre, l’intero perimetro dovrà essere piantumato con essenze arboree sempreverdi autoctone di alto fusto in doppia fila. E’ stato inoltre raccomandato che venga valutata l’opportunità di progettare e realizzare una nuova e più adeguata soluzione viaria di accesso all’impianto. .  
   
   
RIFIUTI: UN MILIONE E 350MILA EURO PER CONSORZIO VASTESE LO PREVEDE UN ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE ABRUZZO E CIVETA  
 
L´aquila, 3 dic - Un milione e 350 mila euro per superare l´attuale situazione di criticità gestionale/economica in cui versa il polo impiantistico del Civeta. Lo prevede un Accordo di programma sottoscritto il 3 dicembre dalla Regione Abruzzo e dal Consorzio intercomunale per il trattamento dei rifiuti nell´area del Vastese, ubicato in località "Valle Cena" del Comune di Capello. L´iniziativa è stata illustrata stamane dall´assessore all´Ambiente, Daniela Stati, affiancata dai consiglieri regionali del Vastese, Giuseppe Tagliente, Antonio Prospero e Nicola Argirò. L´accordo prevede la riconfigurazione ed il potenziamento dello stesso polo impiantistico per affrontare, secondo criteri di economicità ed efficienza, la gestione integrata del ciclo dei rifiuti urbani nel territorio in questione. La collaborazione tra Regione e Civeta, a gestione pubblica, prevede da parte del Consorzio l´impegno ad eliminare, entro la fine del mese, le criticità, relative al nuovo invaso di discarica, che fino ad oggi ne hanno compromesso il rilascio delle necessarie autorizzazioni (Via in sanatoria, Aia); al 31 marzo 2010, poi, il Consorzio stesso dovrà rimuovere i rifiuti stoccati nelle aie di stabilizzazione/maturazione dell´impianto di trattamento meccanico-biologico, causa di una non puntuale attuazione delle disposizioni dell´Aia. La Regione, dal proprio canto, attiverà 350 mila euro non spesi per la realizzazione della "linea trattamento fanghi" ed erogherà un contributo di almeno un milione di euro per interventi di adeguamento funzionale dell´impianto e di ripresa dell´attività gestionale. L´assemblea dei sindaci dovrà assicurare il ripiano dei debiti del Civeta, quantificati in 4-6 milioni di euro, e "frutto - è stato detto in conferenza - della cattiva gestione degli ultimi anni". Un apposito gruppo di lavoro, coordinato dal commissario ad acta Marco Famoso e costituito da rappresentanti della Regione, della Provincia di Chieti e dell´Arta, monitorerà gli adempimenti e gli effetti dell´Accordo. Accordo che, nei prossimi tre anni, porterà alla riconversione delle finalità dell´impianto di trattamentio meccanico-biologico che non sarà utilizzato per il solo trattamento della materia organica del rifiuto per la produzione di compost di qualità, ma anche per il flusso indifferenziato. "Questo Accordo è molto importante per la Regione. Significa non mandare a morire un impianto strategico per l´Abruzzo; voler risolvere le problematiche di una struttura pubblica; dare un forte segnale non solo sul fronte rifiuti e occupazione, ma anche sul senso di responsabilità dei sindaci". L´assessore all´Ambiente, Daniela Stati, ha commentato così la sottoscrizione dell´intesa col Civeta. "La Regione, con oltre un milione di euro fa un investimento notevole - ha spiegato - ed auspica, come ha chiaramente dimostrando attivando una cabina di regia con Marco Famoso commissario ad acta del Civeta e coordinatore, una seria disponibilità da parte dei sindaci. Sindaci che non si sono sentiti coinvolti neanche nella fase in cui la Regione, con grande sforzo per un bilancio, oserei dire tecnico per le scarse risorse, ha dovuto trovare il finanziamento per mandare avanti un impianto così importante". In proposito, l´assessore Stati ha voluto pubblicamente e polemicamente ringraziare il sindaco di San Salvo "per aver disertato ieri l´Assemblea riunita per affrontare anche i nodi occupazionali". Il consigliere Giuseppe Tagliente, a nome pure dei colleghi, ha sottolineato la grande "volontà della Regione di soccorrere il Civeta, a condizione, però, che il Consorzio ed i sindaci, finora latitanti, dimostrino uguale volontà, approvando il Bilancio di previsione ed un Piano di rientro dal deficit che preveda tagli ed un esame critico della politica fallimentare e clientelare portata avanti dal Consorzio fino ad oggi". .  
   
   
INCENERITORE POTENZA: SPIEGAZIONI AI CITTADINI  
 
Potenza, 9 dicembre 2009 - "L´idv è contraria ad ogni forma di inceneritori e di termovalorizzatori, anche in Basilicata, così come da programma approvato all´incontro nazionale del partito a Vasto lo scorso settembre, perché inquinanti e non rispondenti a tecniche di smaltimento moderne ed ecologiche". Lo ha dettoil 3 dicembre il presidente dei senatori dell´Italia dei Valori, Felice Belisario intervenendo sulla questione dell’inceneritore di Potenza. "Il sindaco Santarsiero – ha continuato Belisario - convochi una conferenza stampa insieme con il presidente dell´Acta per tranquillizzare la comunità potentina e spiegare ai cittadini quanto è costato finora la costruzione dell´inceneritore, se e quanto paga a oggi il Comune (o l´Acta) alla società di gestione con l´impianto chiuso e non funzionante, quanto spenderà per renderne possibile il collaudo, perché l´impianto ha funzionato per lungo tempo senza essere collaudato. La cittadinanza - ha concluso - è preoccupata sia perché questo inceneritore è stato costruito con soldi pubblici che finora sono andati sprecati, sia perché non conosce ancora quali siano i livelli di inquinamento delle emissioni di fumo una volta in funzione l´inceneritore". .  
   
   
PUGLIA: SBLOCCO VICENDA STIPENDI OPERATORI ATO LE/2"  
 
Bari, 9 dicembre 2009 - L’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna, nel prendere atto di quanto comunicato dall’avv. Distante (legale della ditta Vergine) ossia della rinuncia al pignoramento nei confronti dell’Ato Le/2, della Regione e del Commissario, rinuncia che ha consentito l’erogazione degli stipendi finora non corrisposti a quanti ne avessero diritto, ha commentato con soddisfazione quanto segue. “Tanto è avvenuto a seguito degli impegni assunti da parte della Regione che ha impegnato la somma di complessivi 3,5 milioni di Euro per far fronte ai maggiori oneri sostenuti dai Comuni del Consorzio Ato Le/2 per l’esercizio finanziario 2008. In questo modo, la Regione ha mantenuto l’impegno assunto dal Presidente Vendola in occasione dell’inaugurazione, avvenuta nei giorni scorsi, dell’impianto di biostabilizzazione di Ugento”. .