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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Giugno 2009
ALGOVIA, BAVIERA: META SPENSIERATA PER GRANDI E PICCOLI. LA REGIONE BAVARESE AMICA DELLE FAMIGLIE CON BAMBINI  
 
Essere (o ritornare) bambini, sentirsi liberi e godersi la famiglia: l’Algovia realizza i sogni dei propri ospiti, dai più piccoli ai più grandi. Da sempre attenta a chi viaggia con i bambini, l’Algovia, la regione a sud-ovest della Baviera, è costellata da strutture specializzate nell’accoglienza delle famiglie. Basta poco, anche solo un fine settimana, per attraversare i patri confini e ritrovarsi in una regione in cui la perfetta combinazione tra una natura avvincente e strutture amiche dei più piccoli, dall’agriturismo ai parchi divertimento, dai ristoranti agli hotel, permette di trascorrere un’indimenticabile vacanza in famiglia. Una destinazione per le famiglie, a contatto con la natura In Algovia basta uscire dalla porta di casa per tuffarsi nella natura e vivere emozionanti avventure. Prati alpini, specchi d’acqua scintillanti, piste ciclabili e sentieri escursionistici: la natura da sola provvede a regalare una vacanza di piacere e senza preoccupazioni. E ancora scivoli e crazy-bob, percorsi su funi sospese in aria, parchi acquatici e parchi di divertimento, come Legoland” o “Skyline Park”, musei all’aperto fanno dell’Algovia un grande parco giochi per la gioia dei più piccoli. E il modo più giusto per tutta la famiglia di vivere a contatto con la natura dell’Algovia è un soggiorno in agriturismo. Oltre 550 strutture fanno parte dell’associazione “Urlaub auf dem Bauernhof” (Vacanze in agriturismo). Tutte le aziende agrituristiche che ne fanno parte sono classificate allo stesso modo degli alberghi. Una vacanza in un agriturismo a quattro stelle offre così gli stessi comfort di un albergo di pari categoria. L’algovia offre, inoltre, molte altre strutture d’accoglienza targate “Kinderland Bayern”, il marchio turistico della Baviera, che certifica destinazioni o strutture particolarmente adatte ad accogliere famiglie con bambini. Non solo fattorie, dunque, ma anche alberghi, pensioni, campeggi, appartamenti e ristoranti amici dei più piccoli. Algovia regione della salute: benessere dalle radici profonde Il Paese pioniere dei metodi terapeutici . Benessere con una lunga tradizione: come regione della salute, l’Algovia occupa una posizione importante in Germania. Qui 150 anni fa Sebastian Kneipp, il pastore di Bad Wörishofen, riscoprì i benefici dell’idroterapia. Ancora oggi il trattamento che porta il suo nome continua a riscuotere un grande successo. Allo stesso modo Oberstaufen è l’unica località in Germania ufficialmente riconosciuta come centro termale per la cura Schroth, un sistema per purificare l’organismo e stimolare il metabolismo inventato circa 180 anni fa dal naturopata Johann Schroth. Oggi sono 11, dei 48 bavaresi, i luoghi di benessere ufficialmente riconosciuti in Algovia, a cui si aggiungono numerosi hotel e centri che si prendono cura della bellezza, del benessere e della salute dei propri ospiti, unendo la tradizione a moderne apparecchiature e ad alti standard di qualità per una vacanza all’insegna del benessere totale. Tre dei 12 alberghi a cinque stelle dell’Algovia si trovano a Bad Wörishofen nella roccaforte della “cura di Kneipp” e altri tre a Oberstaufen, patria di Schroth Heilbad”. In Algovia, inoltre, si trovano 49 dei 125 alberghi bavaresi “Wellvital”, il marchio di qualità della Baviera che certifica le migliori strutture per il benessere e la salute. Castelli da fiaba ai piedi delle Alpi. Neuschwanstein e Hohenschwangau gioielli dell’Algovia. Tra i gioielli più o meno conosciuti custoditi in Algovia, ce n’è uno in particolare divenuto famoso in tutto il mondo: è il castello di Neuschwanstein. Quello che è conosciuto da tutti come il castello delle fiabe - una delle mete turistiche più gettonate di tutta la Germania - è senza dubbio il più famoso dei castelli del leggendario re Ludwig Ii di Baviera. L´architettura e gli arredi interni rappresentano l´apice dello storicismo romantico ottocentesco. Di fronte ad esso sorge il castello Hohenschwangau, molto diverso ma ugualmente splendido. Il principe ereditario Maximilian di Baviera, padre di Ludwig, negli anni 1832-1836 fece ricostruire in stile neogotico questo castello in rovina, dove Ludwig trascorse gran parte della sua giovinezza. I due castelli, incastonati in una splendida cornice naturale ai piedi delle Alpi, si trovano poco distanti da Füssen, punto di partenza (o di arrivo) della celebre Strada Romantica. Il romantico centro storico incanta con il castello tardogotico Hohes Schloss, l’abbazia barocca di St. Mang e le case medioevali. Per scoprire i suggestivi angoli di Füssen, l’ufficio del turismo locale organizza fino ad agosto visite guidate in lingua italiana. Costi per persona: 3,50 euro. Prenotazione non obbligatoria. Eventi a Füssen. Festival internazionale delle danze romantiche 2009. Circa 200 membri della Società di Danza, l´associazione diretta da Fabio Mòllica dedita allo studio, alla diffusione e alla pratica di danze storiche, in particolare le danze di società del Xix secolo, si ritroveranno per un workshop dal 28 al 31 luglio a Füssen. Per il secondo anno consecutivo il Festival internazionale delle danze romantiche animerà con balli, musiche ed eventi a tema il centro storico della cittadina bavarese. Per informazioni: www. Tourismus-fuessen. De - www. Vacanzeingermania. Com.  
   
   
VALLE SUSA: PERCORSI TURISTICI E RELIGIOSI  
 
La Valle di Susa, custode di un prezioso patrimonio di arte e cultura, è una fascia di terra incastonata tra le montagne, ricca di risorse ambientali con valichi facilmente percorribili e un ampio fondovalle adatto allo sviluppo di nuclei urbani. Una terra di confine, situata nel cuore delle Alpi Cozie e Graie, famosa per le sue stazioni sciistiche invernali, ma anche territorio di grandi attrazioni naturalistiche e culturali. Le sue caratteristiche morfologiche sono tali da averla resa nel corso dei secoli, testimone di importanti vicende a carattere storico e religioso. Le sue strade sono state percorse nel tempo dagli eserciti di Giulio Cesare, Carlo Magno e Napoleone ma anche da pellegrini, mercanti e artisti. I valichi del Monginevro e del Moncenisio hanno da sempre rivestito un’importanza strategica fondamentale. In epoca romana con la via ad Galliam, in epoca medioevale con la Via Francigena e in epoca moderna con la costruzione di importanti opere di fortificazione e con la ristrutturazione di grandi vie di comunicazione. La Valle di Susa e la sua storia plurimillenaria si rivela oggi attraverso un patrimonio artistico e religioso, custodito con grande cura e proposto come un sistema museale integrato. E’ cosi che secolari testimonianze come la Sacra di San Michele, l’abbazia di Novalesa, le Certose montane di Montebenedetto e Banda, i musei del complesso Diocesano,diventano tappe di percorsi caratterizzati da paesaggi monumentali creati dalla natura, dove spiccano laghi montani, parchi naturali, e vette imponenti ( come il Rocciamelone, montagna sacra fin dai tempi dei Celti e ancor oggi meta di pellegrinaggi) L’arte, le Alpi e la presenza cristiana sono gli elementi ispiratori di questa iniziativa dei Percorsi Turistici e religiosi in Valle Susa . Sei differenti proposte di percorsi tematici (Monasteri Alpini, Vivere e attraversare le Alpi, Racconti d’arte alpina, I sentieri del silenzio , I colori dell’inverno e le Strade dei Valdesi ) che in forma chiara ed esaustiva offrono la possibilità di scoprire il grande patrimonio storico e culturale di questo territorio oltre ai folclori popolari che continuano a sopravvivere nei secoli e a una tradizione enogastronomica legata a una straordinaria varietà di prodotti tipici. Percorsi appassionanti, studiati per accompagnare passo a passo il visitatore, curioso di scoprire luoghi più noti, ma anche tesori nascosti. Sono queste le proposte raccontate e presentate da Culturalpe, una cooperativa che si dedica con passione e professionalità a creare itinerari culturali promuovendo un turismo responsabile e attento all’ambiente che lasci al visitatore non solo il ricordo di un piacevole soggiorno ma anche un esperienza di grande valore culturale. Culturalpe s. C. Info@culturalpe. It .  
   
   
ROMA: IN PROGRAMMA A PALAZZO MARGUTTA, DAL 6 AL 13 GIUGNO, “ARTE A TUTTO TONDO”, PREZIOSA COLLETTIVA CHE ARRICCHISCE ARTISTI E PUBBLICO  
 
 Un confronto che permette un arricchimento degli artisti stessi e del pubblico, e che non vuole essere una competizione. Questo il leit-motiv della mostra collettiva “Arte a tutto tondo”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’Arte”, in programma a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) dal 6 al 13 giugno prossimi (ingresso gratuito). L’evento, che è uno degli incontri annuali nel calendario della nota Galleria, mira a far nascere nello spettatore una coscienza critica che gli permetta di riconoscere le differenze con la visione della realtà propria di ogni artista. L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 6 giugno 2009 dalle 18. 30 alle 22. 00. A selezionare i sei pittori che prenderanno parte alla kermesse, tutti caratterizzati da stili vari così come da estrazioni socio-culturali e tecniche diverse, il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico della nota Galleria, che - da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo. A prendere parte a quest’importante e piacevole scambio artistico: Barbara Bouchet, Luis Angel Bravos, Elzbieta Krasinska (Elkra), Luigi Modesti, Renato Startari (Start), Emanuele Tamburini. Barbara Bouchet, artista a tutto campo, famosa per il suo impegno nel mondo del cinema, ma con un amore per anni celato per la pittura. Quest’ultimo periodo si sta dedicando con più impegno alle arti figurative e dopo il successo ottenuto nell’ultima esposizione “Cento pittori via Margutta”, in cui è stata presente con le ultime opere realizzate, è stata selezionata per questa collettiva. I suoi quadri, densi di colori sempre in armonia, confermano il suo modo di essere sempre alla ricerca del nuovo, del bello e…dell’arte. Luis Angel Bravos “appartiene ad una nuova generazione dell’arte spagnola, nella quale la continuità di una storia stravolta e possente dell’arte da Zurbaran a Goya, è tramite ad una immediata nuova espressività. Dominata dal colore e da questa presenza di un mondo arcaico, primordiale, drammatico. Pittura di “passione” come quella dei grandi Latino-americani di questo 900, popolare, come scelta di tema e come capacità di comunicazione, eco di un dolore che può essere atroce ma gesto d’amore che può divenire dolcissimo, sempre rivolta in questa luce che si esalta, in queste immagini scultoree di donne e di uomini in un loro gesto assoluto, decisivo, totale”. (Elio Mercuri) Elzbieta Krasinska, in arte Elkra, ha seguito un percorso artistico definito dall’espressività prorompente e dalla passione per il vivo colore. Dai gioielli all’arredamento fino alla pura pittura, ogni sua opera è armoniosa composizione di elaborati contrasti. Leggerezza, spessore, luce e ombra convivono su ogni tela in una danza cromatica il cui fine è rappresentare la tragica, e a volte imprevedibile, perfezione della natura. Una natura che con petali e cieli interrotti è moderna espressione dell’animo umano. Luigi Modesti dopo la maturità artistica frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Renato Guttuso e Piero Gruccione. Per un lungo periodo è stato protagonista nell’arte figurativa con paesaggi tenui e sognanti. In questa mostra presenta opere realizzate con una sintesi sicura e originale che trasformano i suoi paesaggi in quadri astratti di ottima fattura. Renato Startari in arte Start “…scaturisce dall’opera più riuscita di Start una contaminazione convincente tra una immagine astratta, che trascende cioè il suo essere materia e sostanza, e una immagine come effigie e simbolo che trascende il fenomeno rappresentato, sicché entrambe le immagini si pongono come una nuova forma, nuova realtà, cioè in un rapporto non di mera identificazione, bensì di comunicazione diretta ed immediata…” (Luigi Tallarico) Emanuela Tamburini è un’artista dalla forte capacità espressiva che va evolvendosi verso risultati di grande impatto. I tocchi rapidi sono innegabilmente evidenti, ma stesi con impeto equilibrato che dona all’opera un’impotente caratterizzazione e dà allo spettatore la possibilità di riconoscere, con sicurezza, l’artista anche tra numerose altre opere. I colori forti e decisi, senza compromessi, sono ideali per illustrare la sua visione del mondo attraverso paesaggi, temi astratti e la morbida rappresentazione dell’acqua. Galleria Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta” - Via Margutta, 55 Roma Mostra collettiva degli artisti: Barbara Bouchet, Luis Angel Bravos, Elzbieta Krasinska (Elkra), Luigi Modesti, Renato Startari (Start), Emanuele Tamburini. .  
   
   
MILANO, MOVIDA: "UNA SOLUZIONE FRUTTO DEL LAVORO DI SQUADRA"  
 
“Sono molto soddisfatta del lavoro compiuto dalla squadra assessorile che compone il Comitato per la Movida: quella che si apre sarà una estate ancora più ricca di offerte per chi vuole divertirsi e di attenzione per i diritti di tutti. ” Questo il commento del Sindaco Letizia Moratti dopo la riunione del Comitato interassessorile per la Movida istituito dalla giunta lo scorso 10 aprile, guidato dagli Assessori allo Sport e Giovani Alan Rizzi e alle Attività produttive Giovanni Terzi e composto dal vicesindaco, Riccardo De Corato, dall’Assessore all´Arredo, Decoro Urbano e Verde, Maurizio Cadeo, dall’Assessore alle Aree Cittadine e Consigli di zona, Andrea Mascaretti, dall’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità, Massimiliano Orsatti, dall’Assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli e dall’Assessore alla Mobilità, Trasporti, Ambiente Edoardo Croci. “L’incontro di oggi - ha spiegato il Sindaco - aveva lo scopo di creare una sintesi del percorso di ascolto intrapreso negli ultimi mesi, che nelle scorse settimane ha impegnato gli Assessori competenti in tavoli operativi convocati per ascoltare le proposte degli "addetti ai lavori" e per costruire risposte specifiche per ciascuna delle aree della movida”. Il 15 maggio era stato convocato a tal fine il Tavolo Navigli, mentre mercoledì 20 maggio gli Assessori, i presidenti di Zona e i commercianti avevano discusso le aree di S. Lorenzo-ticinese, Corso Como e Arco della Pace. “Il lavoro degli Assessori con i Consigli di Zona e con gli esercenti - ha sottolineato ancora Letizia Moratti - ha consentito di trovare delle risposte concrete per ciascuna delle aree interessate, grazie ad una precisa assunzione di responsabilità di ciascuno degli attori coinvolti. L’obiettivo comune è così diventata la costruzione di alle segnalazioni pervenute dai singoli cittadini e anche dai comitati attraverso lettere, fotografie, filmati, dossier e libri bianchi, per ricondurre tutti questi contributi a un interesse territoriale complessivo anche grazie al confronto con i Consigli di Zona”. Proprio seguendo le indicazioni dei residenti il Comune “sta studiando, in condivisione con il Prefetto Gian Valerio Lombardi, la possibilità di replicare fin da questa estate nell’area di Corso Como e dell´Arco della Pace l’ordinanza già attiva sull’area di S. Lorenzo-ticinese-navigli, che vieta la vendita di contenitori in vetro da asporto dopo le ore 21”. Inoltre accogliendo in accordo coi commercianti la principale istanza dei cittadini “si stanno studiando meccanismi sanzionatori efficaci, che puniscano chi non rispetta le regole consentendo al contempo di sviluppare ulteriormente le attività commerciali, produttive e di servizio in questa stagione di crisi e difficoltà globale”. “Ringrazio i colleghi di Giunta coinvolti nel Comitato – ha detto l’assessore Alan Rizzi – per aver contribuito con un grande lavoro unanime a dare in tempi brevi una risposta concreta alle richieste della città, trovando un equilibrio tra le esigenze dei residenti, dei commercianti e dei giovani milanesi che vogliono vivere la movida”. “Ancora una volta – ha commentato l´assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi – l’amministrazione comunale dimostra attenzione nei confronti della città. Un impegno volto a garantire la convivenza pacifica di residenti e commercianti, nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti”. “Con successo – ha dichiarato l´assessore all’Arredo e Decoro Urbano Maurizio Cadeo – proseguiamo il lavoro con i commercianti per avere arredi omogenei che garantiscano il decoro delle aree della movida. L’accordo raggiunto con i commercianti per il rinnovo degli arredi sui Navigli, già iniziato lo scorso anno e si concluderà entro giugno con la sostituzione dei tavoli e delle sedute. È un segnale importante per il decoro urbano, nell’interesse dei cittadini, degli avventori e dei proprietari dei locali”. “Questa operazione di regolamentazione ben si integra con le diverse iniziative di carattere culturale, artistico e musicale – ha detto l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Identità Massimiliano Orsatti – che il mio assessorato sta ponendo in essere per valorizzare un quartiere, come quello dei Navigli, sempre più determinante per lo sviluppo turistico della città, ponendo l’accento su aspetti che vanno bel oltre la conosciuta movida notturna” “Ci proponiamo, attraverso il continuo affinamento delle regole – ha dichiarato a conclusione del tavolo l’ assessore alla Mobilità Trasporti e Ambiente Edoardo Croci, di promuovere una soluzione sempre più attenta al territorio e al divertimento sano e questo vale anche per la prossima isola pedonale estiva”. .  
   
   
I MERCATINI SERALI DELLE TERRE DI FAENZA  
 
Nel periodo estivo, i centri storici delle Terre di Faenza ospitano animati mercatini serali, dislocati nelle vie e negli angoli più caratteristici dei borghi. Dall´8 giugno al 31 agosto Riolo Terme, tutti i lunedì sera, propone "I lunedì delle meraviglie", una mostra mercato di cose curiose, antiche e moderne, di artigianato e antiquariato. Il venerdì l´appuntamento, dal 12 giugno al 31 agosto, è nel borgo medioevale di Brisighella, che accoglie un ricco mercatino di antiquariato, artigianato artistico e prodotti enogastronomici tipici. Sempre di venerdì, dal 3 luglio al 28 agosto, il centro storico di Casola Valsenio ospita la ventisettesima edizione dell´originale "Mercatino serale delle Erbe", una mostra-mercato di piante officinali e degli estratti utilizzati nella cosmesi, nella medicina e nella gastronomia, con degustazioni, incontri, conferenze. Infine, dal 7 al 28 luglio, il martedì sera il centro storico di Faenza si anima di un fornito mercatino serale e di molte iniziative di intrattenimento e di animazione. Info: Riolo 0546. 71044, Brisighella 0546. 81166, Casola Valsenio 0546. 73033, Faenza 0546. 25231 .  
   
   
EURODISNEY, NUOVE SELEZIONI A CATANIA E PALERMO  
 
Palermo – “Il personale della parata del parco divertimenti di Eurodisney Paris parla sempre di più siciliano”. L’osservazione è di Babeth Lorello, che guida la delegazione di esaminatori del dipartimento spettacolo del resort parigino, giunti in Sicilia per le audizioni dei giovani candidati a interpretare i ruoli dei personaggi più famosi dell’universo disneiano. Le selezioni, curate dal servizio Eures dell’assessorato al Lavoro, sono iniziate stamattina a Catania, nelle sale del Centro sportivo universitario. Il capoluogo etneo ha ospitato le selezioni di Eurodisney per la seconda volta. Erano richiesti candidati con una conoscenza fluente della lingua inglese o francese e una statura compresa tra 141 e 153 cm, particolarmente adatta per interpretare alcuni personaggi della Disney. Sui 170 candidati convocati, tutti ragazzi provenienti dalle province orientali della Sicilia, si sono presentati in 80, e 21 di loro hanno superato le prove attitudinali e potranno partire alla volta di Parigi. “La rete Eures – dice Gianfranco Badami, responsabile del servizio Eures – funziona su tutto il territorio regionale e svolge un servizio capillare in tutta la Sicilia, offrendo opportunità di lavoro ai giovani in possesso non soltanto delle competenze richieste dalle aziende ma anche di intraprendenza e della voglia di misurare le proprie capacità all’estero”. Le selezioni continueranno giovedì 28 maggio, a Palermo, nella sede della scuola di danza Dancer Broadway, in via Lanza di Scalea n. 386. I candidati convocati sono 150. .  
   
   
TRENTO CAPITALE DELL´ANTICO EGITTO  
 
Oggetti d´uso quotidiano, vasellame, vesti, modellini di legno e naturalmente sarcofagi e mummie, fanno rivivere a Trento uno spezzone dell´antico regno delle piramidi e dei faraoni. La mostra «Egitto mai visto», allestita fino all´8 novembre al Museo del Castello del Buonconsiglio, espone in anteprima mondiale i reperti provenienti dai ricchissimi depositi del Museo Egizio di Torino e dalla raccolta ottocentesca del trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell´Impero Austroungarico, che è stata donata al Comune di Trento. Sono più di 800 i pezzi esposti, tra i quali figurano anche i diari di scavo, le lettere e le fotografie delle ricerche che l´archeologo Ernesto Schiaparelli effettuò fra il 1908 e il 1920 a Gebelein e soprattutto ad Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, si rifugiò la Sacra Famiglia nella fuga in Egitto. A questi oggetti si aggiungono cinquanta pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti nonché dieci stele recentemente restaurate, che raffigurano divinità religiose. Accanto a queste magnifiche testimonianze del passato, rese ancora più suggestive dagli imponenti allestimenti scenici del percorso espositivo, si potranno ammirare maschere funerarie, monili, resti di mummie umane e animali, numerosi “ushabty” (modelli miniaturistici di servitori funerari il cui compito era quello di sostituire il defunto nelle attività dell´aldilà) e centinaia di amuleti. Tra tutti i reperti, spiccano la mummia di un gatto, animale considerato sacro che simboleggia il calore benefico del sole, alcune statuette in legno raffiguranti la divinità Nekhbet con le sembianze di un avvoltoio, la divinità Uaget, in forma di cobra e Osiride, dio dell’oltretomba. L´esposizione si potrà visitare fino all´8 novembre, dal martedì alla domenica con orario 10 -18. Il Museo del Buonconsiglio propone una vasta gamma di attività educative, alle quali si può accedere su prenotazione telefonando al numero 0461 492811. Si va dai laboratori per le famiglie ai percorsi di ricerca per le scuole, dalle visite guidate a progetti educativi per bambini. Info: www. Buonconsiglio. It .  
   
   
IMOLA IN MUSICA  
 
Giunta alla sua tredicesima edizione, "Imola in musica" propone un percorso ideale attraverso la musica, tra antiche e nuove sonorità, alla ricerca di atmosfere inedite. Dal 12 al 14 giugno, con alcune anteprime da lunedì 8, ogni angolo del centro storico si trasformerà, sotto l´influsso del rock o del pop, del jazz o della musica etnica, di quella classica o lirica, della musica antica o rinascimentale. Un ricco programma, con oltre cinquanta appuntamenti a ingresso libero, tra musicisti di fama nazionale ed eccellenze musicali locali. "Imola in musica" è anche un´occasione per conoscere la città, con i suoi palazzi e i musei, grazie alle visite guidate organizzate in concomitanza con le giornate degli eventi musicali. La visita della città potrà essere arricchita dalla possibilità di gustare le specialità enogastronomiche della zona. "I Ristoranti del Paniere" proporranno menu a tema musicale. Info: Ufficio Progetto Giovani 0542. 602300 - www. Imolainmusica. It .  
   
   
“PUGLIA IN FESTA”, VOLI NEL VENTO DI LEVANTE  
 
 Nella giornata del 13 giugno 2009 (dalle ore 15:00 fino alle 23:00), nell’ambito di “Puglia in Festa”, si dispiega la mostra Voli nel vento di Levante con opere di Pietro Coletta, Ignazio Gadaleta, Gaetano Grillo, Antonio Paradiso, Giuseppe Spagnulo, Valdi Spagnulo, Tarshito. Ignazio Gadaleta, Vice Direttore dell’Accademia di Brera, ha accolto l’invito di Angelo Giammario, Presidente dell’Associazione Internazionale “Pugliesi nel Mondo” – Sez. Milano e Provincia, a introdurre la presenza dell’arte contemporanea entro il contesto vivace e vitale di un momento d’incontro come “Puglia in Festa”. È questa una possibilità di estensione pubblica e di ulteriore diffusione del messaggio artistico. In tal modo lo specifico progetto espositivo intende affermare l’operare artistico contemporaneo non solo come valore culturale alto per addetti ai lavori, ma anche come possibilità concreta di simbolizzazione di affettività condivisa. Le opere di questi artisti, disseminate negli spazi della Cascina del Parco Nord, solo apparentemente fuori contesto, come pillole di conoscenza, con desiderio propulsivo incontrano anche quella “ricezione distratta” caratterizzata da una percezione non intenzionale. Gli sguardi attenti e quelli per caso saranno tutti attratti e incuriositi da immagini che elaborano in termini attuali temi ancestrali e radici di memorie collettive. Questi artisti, nati in Puglia e operanti a Milano (alcuni da diversi decenni), con operazioni di carattere plastico e cromatico, attivano immagini forti in grado di stabilirsi come ricordo e come simbolo di appartenenza identitaria globale a partire dal locale. I loro segni si caratterizzano come linguaggio universale ma sono anche capaci di evocare suggestioni di figurabilità. La conoscenza diffusa della loro opera, come la memoria delle pietre di Castel del Monte e dei trulli, delle ceramiche di Grottaglie, del blu delle barche di Molfetta, potrà stamparsi nell’immaginario collettivo come ricordo di Puglia. Opere da volere bene che inducono il volere bene. Pietro Coletta, nato nel 1948 a Bari (a Milano fin dal 1967, allievo di Marino Marini, Alik Cavaliere e Lorenzo Pepe all’Accademia di Brera), è scultore aereo di dimensioni profondamente spirituali memori d’insegnamenti orientali. Con il rame, il ferro, l’ottone o i sassi della Murgia pone in atto processi di levitazione che trasformano ogni peso reale in leggerezza virtuale. Con grazia le sue sculture si levano al vento proiettandosi come anime viaggianti. Come nell’opera in mostra che teletrasporta un pezzo di realtà del paesaggio pugliese fino a noi. Un foglio di lamiera d’ottone accoglie e custodisce tre pietre murgiane e, con la stessa logica di un tappeto volante, le proietta fin qui. Ignazio Gadaleta, nato nel 1958 a Molfetta (dopo aver vissuto a Roma, a Milano dal 2003, docente di Pittura all’Accademia di Brera), è pittore aniconico “d’irradianza cromatico-luminosa tissulare” che dal 2002 evolve decisamente la propria operatività in dimensione ambientale. Attraverso la radicalità pigmentaria del linguaggio della pittura con i suoi punti-pittura realizza sistemi cromatici che dialogano con gli ambienti di relazione nel loro dispiegarsi a terra o su pareti. Nelle sue opere, costruite secondo autonomi processi costruttivi, insorgono consistenti possibilità evocative di spazialità di altezze celesti o profondità marine. Le traiettorie insorgenti determinano indicazioni vettoriali per naviganti erranti. Gaetano Grillo, nato nel 1952 a Molfetta (a Milano dal 1971, allievo di Alik Cavaliere e oggi docente di Pittura all’Accademia di Brera), è artista che legge con libertà critica la babele dei linguaggi mentre riscopre e riafferma costantemente l’incanto e la felicità dell’atto del dipingere. I suoi palinsesti fondono l’alto della cultura della storia e della storia dell’arte con il melting pot della comunicazione di massa di diverse etnie, religioni, stili di vita e soprattutto diversi modi di comunicare. Con la sua particolare tecnica di pittura su collage, monta immagini apparentemente inconciliabili scrivendo un alfabeto criptato nel quale convivono le differenze portate dalle lettere di ogni forma di sapere. Antonio Paradiso, nato nel 1936 a Santeramo (Ba), (a Milano dagli anni ’60, dove ha studiato all’Accademia di Brera con Marino Marini), autore di studi paleo-antropologici materializzati in scultura potente che riconduce a noi le suggestioni mitiche del Quaternario. Le energie insite nei materiali arcaici come le pietre di Trani o Apricena, insieme al loro peso esibito richiamano memorie di fabbrilità titaniche. Pure la memoria dell’età del ferro in lui si ricongiunge alle pratiche tecnologiche di tagli e piegature di acciaio corten che si liberano e si librano in volo. I voli di Paradiso (che ispirano il titolo complessivo della mostra) contraddicono la realtà materiologica di pietra e acciaio e sospingono i pensieri oltre la dimensione terrena di cui sono felice espressione. Giuseppe Spagnulo, nato nel 1936 a Grottaglie (Ta), (a Milano dal 1959, dove ha studiato all’Accademia ed è stato assistente di studio di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro), è scultore potente che lancia sfide alla gravità della materia. Il fuoco è l’elemento che fonda le sue opere fatte di terracotta o di ferro. Predilige maggiormente il ferro strutturato in enormi blocchi che lavora nelle acciaierie e negli altiforni, forgiando anche direttamente le proprie sculture. Il ferro è spesso spezzato per “rompere ogni Ideologia precostituita”. Per trasformazione plasma l’acciaio incandescente e, come Vulcano del terzo millennio, determina formalità primordiali sprigionanti espressività assolute. Valdi Spagnulo, nato nel 1961 a Ceglie Messapico (Br), (a Milano dal 1973, dove si è laureato in Architettura al Politecnico), è un pittore di segni lineari che si concretizzano nella valenza plastica di costruzioni tanto enigmatiche quanto ardite. I profilati di ferro e acciaio si piegano, si innestano, si saldano, si aggrovigliano, nel loro articolarsi intorno a vuoti vertiginosi che, più che privazioni, sono l’intorno che entra nell’opera. Sono perimetri di solidi fatti di aria fluttuante, come risposte impossibili a domande piene di fascino. Gli inserti di plexiglass usurato ci restituiscono memorie di archeologie futuribili in una congiunzione con il trapassato remoto. Tarshito, nato nel 1952 a Corato (Ba), (a Milano dagli anni ‘80, dove ha incontrato Alessandro Mendini, Mario Merz, Nanda Vigo), designer formatosi nell’ambito dell’architettura radicale, ci abbraccia con la sua metodologia progettuale soffice. La sua è la poetica della condivisione, fondata sull’energia della positività auspicata in permanenza. Con la serie with, chiama a raccolta le più disparate espressività di mondi terzi con le quali realizza percorsi dialettici di differenti culture e diverse forme di sensibilità. Coinvolge le manifestazioni e le predicazioni di molteplici modalità confessionali attivando la trascendenza dell’amore, come assunta anche dall’insegnamento di Tonino Bello. Le opere di questi artisti sono esempi consistenti dell’efficacia di relazione dell’evento plastico (scultoreo) nella dimensione ambiente e in modo qui più specifico di contesto naturale. L’efficacia si sostanzia nella loro possibilità di integrazione attivamente dialogante con gli spazi e i flussi vitali cui si riferiscono. Se nella contingenza effimera della presente manifestazione si caratterizzano inevitabilmente come opere ambientate, esse già fanno presagire gli effetti altamente qualificanti di una loro auspicabile attività se ricondotte entro proiezioni di metodologie progettuali di condivisione piena nella loro possibilità di espressione realmente ambientale proprio nella prospettiva di operatività costruttiva nei luoghi e per i luoghi. .  
   
   
RICORDANZE DEI SAPORI  
 
Metti una sera a cena a corte, a banchettare in compagnia di eleganti dame e nobili cavalieri. Da giugno ritornano gli appuntamenti per i gourmet e gli appassionati "d´arme e d´amore" con le "Ricordanze di Sapori". Sabato 6 giugno si aprono le danze con il tradizionale "Rubeo Convivio" alla Rocca dei Rossi di San Secondo (Pr), venerdì 19 giugno al Castello di Roccabianca (Pr) ecco le "Alchimie di sapori nelle terre di Giovannino Guareschi", e domenica 28 giugno si va "A cena con il Duca" all´Abbazia di Fontevivo (Pr). Info: 0521. 829055 - 0521. 823221 - www. Castellidelducato. It .  
   
   
NUOVA LUCE PER LA MADONNINA DEI CENTAURI UN VIAGGIO DI 1400 KM IN SELLA A MOTO D’EPOCA PER RIACCENDERE LA LAMPADA VOTIVA TRAFUGATA NEGLI ANNI ‘70  
 
In occasione dei 60 anni dalla accensione della Lampada Votiva da parte dei motociclisti alla Loro Patrona, il gruppo Moto d’Epoca del Moto Club Castellazzo Bormida insieme alla Sezione di Bressana Bottarone e con la partecipazione del Moto Club Internazionale Madonnina dei Centauri il 10 giugno saranno presenti all’udienza generale del Santo Padre per la riaccensione della Lampada Votiva. Nel 1949 venne forgiata una lampada votiva dono dei motociclisti alla loro Patrona. Il 5 luglio dello stesso anno la lampada partì per Roma su di un motocarro scortato da un gruppo di motociclisti e da venti operai della Moto Guzzi in tuta azzurra a cavallo di “Super Alce”. Il gruppo fu accolto in Vaticano e una piccola delegazione fu ricevuta negli appartamenti papali da Pio Xii che accese la lampada per la prima volta. Dopo un trionfale ritorno, acclamata al suo passaggio da moltissimi motociclisti lungo il tragitto, la lampada giunse nel santuario di Castellazzo Bormida accolta dall’allora Vescovo. Arse per molti anni vicino alla cara immagine della Beata Vergine della Creta finché non fu sottratta al Santuario da ignoti negli anni ’70. A distanza di 60 anni, il prossimo 7 giugno, una delegazione di tredici centauri del Moto Club Castellazzo Bormida, in sella alle loro moto storiche scorteranno il motocarro Guzzi ”Ercole” con la Lampada Votiva in un viaggio a tappe verso Roma. La delegazione farà tappa a La Spezia dove sarà ricevuta dai soci del “A. M. La Spezia Motauri e a Grosseto sarà ospite del Moto Club “Grosseto”. Martedì 9 giugno in serata la Lampada Votiva giungerà a Roma dove sarà attesa presso il concessionario Moto System dagli amici del Motoclub “Moto d’Epoca Roma” e dal gruppo Guzzi Club Roma. Mercoledì 10 giugno i centauri parteciperanno all’udienza generale con Benedetto Xvi che riproporrà il rito dell’accensione. Sulla strada del ritorno la Lampada Votiva si fermerà ad Orvieto presso il “Moto Club Gattonero Orvieto” e a Montecatini Terme dove incontrerà i motociclisti del Moto Club “Lucca” che le renderanno omaggio. Nella serata di Sabato 13 giugno, con una celebrazione solenne, alla presenza del Vescovo, del Prefetto di Alessandria e delle autorità la Lampada Votiva verrà ricollocata nel Santuario di Castellazzo Bormida dove rimarrà a dare luce all’immagine della Beata Vergine della Creta per sempre. .